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Dopo soli 797 giorni la Camera approva il ddl Grasso anticorruzione. Purtroppo giunto irriconoscibile alla mta.

. Renzi: Corrotti a casa. In galera no, eh?

Venerd 22 maggio 2015 Anno 7 n 139

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e 1,40 Arretrati: e 2,00

Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma


tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)


Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

ANTIMAFIA, BATTAGLIA SU DE LUCA


PUGLIA, VOTI COMPRATI PER 30 EURO
TUTTO IN SALITA

Nel video messo a


disposizione dai
Cinque Stelle pugliesi
viene documentata la
conversazione tra il
candidato Filomeno, la
sua collaboratrice Tina
e alcuni ragazzi

Profondo Veneto:
Ladylike Moretti
ha la sindrome
dellabbandono

La commissione certifica solo 13


impresentabili dopo aver litigato sui
requisiti: il sindaco-condannato per
ora si salva. Un candidato che
appoggia Emiliano offre rimborsi
spese ai rappresentanti di lista. Il suo
staff: portate tessere elettorali per
avere riscontro del voto. Regionali,
Renzi lancia allarme Liguria e
Campania: e oggi va proprio a Salerno

Fierro pag. 8

DOMENICA B. DA FAZIO

LAgcom stanga
la Rai: Il premier
da Giletti ha violato
la par condicio

De Carolis e Zanca pag. 6 - 7

TERRORISMO, PROPAGANDA E REALT

La guerra finta:
Bardo, arrestato
luomo sbagliato?
Marra e Milosa pag. 2 - 3

Tecce pag. 8

TAR LAZIO Bocciato il Csm che prefer a Lo Forte e Lari il pm meno titolato

Illegittima la nomina di Lo Voi


Palermo senza procuratore
Il Tribunale amministrativo annulla la delibera illegittima, illogica, apodittica, incoerente,
irrazionale con cui Palazzo dei Marescialli assecond il desiderio di Napolitano e dei partiti
di isolare i pm dellinchiesta sulla Trattativa, occultando i titoli dei due candidati pi
meritevoli. Intanto lAutogoverno ci ricasca: fuori il pm Greco e lo stesso Lo Forte
dalla corsa per la Procura generale di Milano Lo Bianco, Mascali e Rizza pag. 4 - 5
ANM CONTRO LA LEGGE

La guerra vera:
Isis prende Palmira
e punta Damasco

Udi Selvaggia Lucarelli

ROBY IL BULLO
DAL MEETING
DELLAMICIZIA
ALLO SCAZZO

Eco-reati,
una riforma
inquietante
Casula e Palombi pag. 11

pag. 18

Gramaglia pag. 12

LESBICHE E MOLESTIE

LA CATTIVERIA
Il giorno della strage il marocchino arrestato era
a scuola. Alfano: Per entrato alla seconda ora

www.spinoza.it

UNA VITA SCONVOLTA

Cacciato Belloli,
ora Tavecchio
si riprende
il Calcio Dilettanti

Luz, il vignettista
di Charlie Hebdo
fugge dalla strage:
Mai pi attualit

Pacelli pag. 9

De Micco pag. 13

Non Lo Voi pi
di Marco Travaglio

a ieri, di fatto, la Procura di


D
Palermo di nuovo senza
capo. Comera facile prevedere e

come avevamo scritto in beata


solitudine sul Fatto, il Tar del Lazio ha annullato la nomina di
Franco Lo Voi da parte del Csm
in quanto palesemente illegittima, accogliendo i ricorsi dei due
concorrenti esclusi: i capi delle
Procure di Messina e Caltanissetta, Guido Lo Forte e Sergio Lari. Per escluderli dalla corsa e isolare quel pugno di magistrati che
tuttoggi, pervicacemente, a rischio quotidiano della vita, cercano la verit sulla trattativa Stato-mafia e sui retroscena politico-istituzionali delle stragi del
1992-93, si era mobilitato con gli
scarponi chiodati tutto il potere
che conta: il presidente Napolitano, il suo vice Vietti, tutti i
membri laici del Csm messi l dai
partiti e quelli togati della corrente di destra MI, pi i vertici
della Cassazione.
Pronti a tutto, anche a calpestare
ogni precedente, ogni regola interna, ogni circolare, pur di premiare il candidato meno titolato, ma pi gradito ai partiti e alle
retrostanti lobby di ogni colore e
risma. Che, di fatto, fu il primo
procuratore della Repubblica
nominato dal potere politico. Lo
Voi ha 9 anni in meno di Lo Forte e Lari, non ha mai diretto n
organizzato un ufficio giudiziario, non mai stato n procuratore capo n aggiunto, ma solo
sostituto (e per tre anni appena).
Lunico incarico di prestigio della sua anonima carriera lha ottenuto su nomina politica, addirittura per grazia ricevuta dal governo Berlusconi: quella a delegato italiano in Eurojust (la cosiddetta procura europea, che
non neppure un organo giurisdizionale, ma amministrativo come scrive lo stesso Tar
tant che molti paesi membri
dellUe ci mandano degli impiegati o dei poliziotti).
A Palazzo dei Marescialli si sapeva benissimo che il candidato
con maggiore anzianit di servizio e con pi esperienza professionale era Lo Forte: infatti
lestate scorsa la commissione
Incarichi direttivi del vecchio
Csm gli tribut 3 voti, contro 1 a
Lari e 1 a Lo Voi. Mancava solo
la ratifica del Plenum, quando
arriv il diktat del solito Napolitano, che tramite il segretario
generale del Colle Donato Marra blocc la votazione, in base a
un principio inedito e inaudito,
mai applicato dal Csm: quello
dellordine cronologico da seguire, a cominciare dagli uffici
giudiziari da pi tempo vacanti,
come se un Tribunale dei minori avesse la stessa delicatezza
della prima Procura antimafia
dItalia. Un abuso di potere bello e buono. Anzich difendere
le proprie norme e la propria dignit, il vecchio Csm si pieg
fantozzianamente
allukase
quirinalizio e rinvi la votazione fino alla propria scadenza .
Segue a pagina 20

PRIMO PIANO

VENERD 22 MAGGIO 2015

Sordine
ospetto Isis,
di espulsione

Ma gi in Marocco

UN DECRETO di espulsione del ministero dellInterno per motivi di prevenzione del terrorismo: stato
emesso ieri nei confronti di Anass
Abu Jaffar, cittadino marocchino considerato vicino al foreign fighter Ismar
Mesinovic, l'imbianchino bosniaco
che a fine 2013 da Ponte nelle Alpi era

andato in Siria a combattere con il Califfato, portandosi con s il figlio di due


anni e mezzo. Il provvedimento non
stato per eseguito perch Jaffar si
troverebbe gi in Marocco. Residente
a Belluno, aveva commentato su Facebook la strage di Charlie Hebdo (Je
ne suis pas Charlie Hebdo) e nel giu-

il Fatto Quotidiano

gno 2013 aveva pubblicato alcuni


commenti in favore di Giuliano Delnevo, lo studente genovese convertito
allIslam e morto in Siria. Un altro decreto stato emesso a Pordenone nei
confronti di Arslan Osmanoski , vicino
a uno dei principali indagati per reclutamento jihadista in Italia.

GIORNALISMO GARANTISTA

LA STAMPA, BELLEZZA!

Se un corrotto un presunto corrotto


anche dopo la condanna, il nordafricano
arrestato subito terrorista, specie se
arrivato in Italia su un barcone.

STRAGE DEL BARDO, IL PM FRENA


TUNISI INSISTE: LUI, ERA L
LA PROCURA CONFERMA: QUEL GIORNO TOUIL AND A SCUOLA. E ASPETTA GLI ATTI
MA FONTI TUNISINE ASSICURANO: COMPR LE ARMI E PORT I KILLER AL MUSEO
di Davide Milosa

Milano

ue volti per un sola


persona. Il caso di
Abdelmajid Touil,
il presunto terrorista del museo del Bardo arrestato tre giorni fa a Milano, diventa
un enigma. Ieri, infatti, sul sito
dinformazione tunisina akherkhabar online stata pubblicata
limmagine di Touil che nulla
ha a che vedere con quella diffusa dalla Digos. Da un lato c il
giovane marocchino di 22 anni
che vive a Gaggiano e che sbarcato in Italia il 17 febbraio scorso, dallaltro la fotografia sgranata e in bianco e nero di un uomo molto pi adulto con capelli
e baffi scuri. Il dato rilevante.
Tanto che in serata la Procura
aveva in corso gli accertamenti.
Alla domanda, la risposta stata: ancora troppo presto,
stiamo tentando di capire. In
generale, gli investigatori italiani, per, escludono che ci possa
essere stato un errore nellidentificazione. Tradotto: sul mandato di cattura internazionale le
generalit del ricercato corrispondono a quelle del ragazzo
fermato a Gaggiano. Lunica
possibilit, dunque, potrebbe
essere un errore didentificazione fatto dagli stessi servizi segreti tunisini. Ma questo si potr sapere solo quando Tunisi
invier a Milano le carte dellinchiesta. Potrebbero arrivare anche tra 40 giorni, tempo massimo previsto per legge. Eppure,
il giallo della foto solo lultima
delle incongruenze.
IERI, infatti, la Procura di Milano ha detto che Abdelmajid Touil non era a Tunisi il giorno della strage al Bardo. La posizione
netta. La notizia, filtrata gi due
giorni fa, stata confermata ieri
mattina. E non cosa da poco.
Le autorit italiane smentiscono
in buona parte limpianto accusatorio tunisino. Due versioni,
due verit. Tanto che ancora ieri
le indiscrezioni riportate dai
quotidiani di Tunisi, che citava-

no fonti investigative, collocavano Abdelmajid Touil in Place


Pasteur il 18 marzo, giorno della
strage. Non solo presente ma
anche in contatto diretto con i
due terroristi poi morti durante
il conflitto a fuoco. Una presenza in territorio nordafricano che
torna indietro addirittura all11
marzo, quando il marocchino,
assieme ad altri componenti del
commando, avrebbe trattato
lacquisto dei kalashnikov. In
particolare una fonte anonima
riferisce che Touil un trafficante darmi che ha portato le
armi per gli attentatori del Bardo dalla Libia alla Tunisia prima
della data dellattacco. Un particolare, quello della Libia, che
ritorna nelle parole della madre
del giovane marocchino. La

donna ha raccontato che prima


del 17 febbraio suo figlio ha preso un aereo per Tunisi dove rimasto tre notti in albergo, dopodich si spostato in Libia. La
storia, invece, cambia e non poco seguendo la ricostruzione
fatta dagli investigatori italiani.

DUE VERIT
Gli investigatori italiani
escludono lerrore
di persona. Luomo
rimarr in cella, oggi sar
in aula. Possibile processo
a Roma. Il ruolo dei vigili

Ricostruzione ancora in divenire, ma che si basa, almeno fino


alla serata di ieri, sul registro
scolastico dellistituto Franceschi di Trezzano sul Naviglio
frequentato da Touil.
SECONDO la sua insegnante,

che quel registro ha redatto, il


ragazzo era in classe il 12, il 16 e il
19 marzo. Date che rendono
pressoch incompatibile la sua
presenza al Bardo. Difficile, infatti, pensare che Abdelmajid,
privo di passaporto, abbia potuto spostarsi in poche ore da Milano a Tunisi il 18 marzo per poi
essere presente la mattina del 19
alla scuola di Trezzano. Non si
pu escludere, invece, che abbia
in qualche modo contribuito
allattacco dallItalia.

LE FOTO

Sul giornale tunisino Akher Khabar Online,


ripreso da Chi lha visto?, due
volti per lo stesso nome: Abdelmajid Touil. A destra il
22enne arrestato a Milano,
nella foto grande il suo sbarco
il 17 febbraio scorso LaPresse

Singolare appare poi la ricostruzione dei giorni precedenti


allarresto del ragazzo. Dieci
giorni prima del blitz, infatti, la
Digos di Milano invia uninformativa verbale alla polizia
locale di Gaggiano. La riceve il
vice comandante Maurizio
Grottoli. Gli viene detto: bisogna trovare un nordafricano che
vive nei dintorni di via Pitagora.
I vigili non sanno altro. Non no-

me ed et, n che il soggetto un


sospetto terrorista. Nellultima
settimana, supportati da polizia
e carabinieri in borghese, battono il territorio. In via Pitagora
trovano due nuclei nordafricani. Uno viene escluso. Abdelmajid viene visto uscire di casa il
19 maggio sera. Indossa una tuta. Portato alla stazione dei carabinieri di Rosate, viene fotosegnalato e gli vengono prese le

IL RITRATTO

Studiava litaliano, altro che jihad


Trezzano sul Naviglio (Milano)

stituto Franceschi di TrezI


zano sul Naviglio. Via Concordia, attorno palazzoni po-

polari, oltre la strada Vigevanese. Traffico e pioggia. Milano e il suo hinterland. Gli studenti stranieri arrivano poco
dopo le 15.
OGGI, PER, ne manca uno:

Abdelmajid Touil, il 22enne


marocchino sospettato di aver
partecipato alla strage del 18
marzo al museo del Bardo di
Tunisi. Molti, per, se lo ricordano. Come Fatia, 28 anni, anche lei marocchina. Ma quale
terrorista sorride non aveva
nemmeno i soldi per comprarsi
le sigarette. Cercava sempre
una qualche occasione di lavoro. Era un ragazzo affabile,
chiacchierava con tutti serenamente ma in effetti parlava
molto male litaliano. Timido
e riservato. Poche ombre, nessun problema con la giustizia.
Eccola, in breve, la fotografia di

Abdel. Ne parlano i suoi insegnanti. Lo fanno a fatica, dribblando microfoni e telecamere.


Chi lo ha avuto in classe si sorprende. Racconta di un ragazzo
che fin dall'arrivo a scuola non
ha nascosto la sua drammatica
esperienza. L'arrivo in Italia sul
barcone, il naufragio, il fotosegnalamento, le impronte digitali e poi il decreto di respingimento.
Non nasconde Abdel, ma parla
poco. Il suo riferimento fin dal
suo ingresso in classe stata la
madre. La signora Fatima, 43

VOCI DI PAESE
Non aveva i soldi
per le sigarette,
raccontano alla scuola.
Ma qualcuno dice che
la madre cercava soldi
per i viaggi di un figlio

anni, professione badante.


stata lei a scendere in Sicilia con
il pullman per prendersi quel figlio approdato sulla spiaggia
per miracolo. stata lei, con
forza, a volerlo portare a Milano, nella sua modesta casa di via
Pitagora a Gaggiano. E sempre
lei gli ha imposto la scuola. Perch Abdel non facesse la sua
stessa esperienza e imparasse
qualche parola d'italiano. Una
lingua che Fatima, dopo anni
nel nostro paese, ancora mastica con grande fatica.
Abdel cos segue la madre. Il 6
marzo scorso decide di sostenere l'esame di ingresso. Lo pu
fare, perch, ha spiegato una
professoressa, la scuola accetta
quegli stranieri che dimostrano
di essere in attesa di un documento d'identit. Niente clandestini. Parola bandita a ragione. Mica siamo questurini, noi
facciamo semplicemente gli insegnanti e seguiamo le disposizioni, ribatte la prof alla malposta domanda di una cronista.
Abdel, dunque, entra a scuola:

primo livello, quello base, il pi


elementare. L'istituto Franceschi prevede ben sei corsi. Il 9
marzo fissato il suo primo
giorno. Non si presenter. Lo
far, invece, tre giorni dopo,
ovvero il 12, per poi essere presente anche nei giorni successivi, quelli compatibili con la
preparazione e l'esecuzione
della strage che ha fatto ventiquattro morti, di cui quattro
italiani.
ABDELMAJID, sempre il rac-

conto degli insegnanti, prende


la cosa sul serio. E del resto il
dato testimoniato anche dai
suoi quaderni di scuola. Quadernoni di quelli che i bimbi
italiani usano in prima elementare. Fa i compiti Abdel. Completa le parole: consonanti raddoppiate, casa e cassa. Fa i dettati. Scrive: io dormo con il cuscino. E poi segna le date sul
quaderno. Come quella del 19
marzo 2015. Trasforma il plurale in singolare, si legge sul foglio bianco. Una data che tanto

si avvicina alla prova che contraddice il teorema delle autorit tunisine che invece lo vorrebbero sul luogo della strage il
18 marzo poco dopo mezzogiorno.
Insomma, il ritratto quotidiano
di Abdelmajid tutto pu sembrare tranne quello di un estremista islamico. In casa, al terzo
piano di via Pitagora 14, dormiva in una piccola stanza ingombra dei giocattoli del nipotino di tre anni, figlio di uno dei
suoi due fratelli. Pochi metri
quadri e la luce che manca. Nella penombra il fratello di Abdelmajid sfoglia il quadernone
di scuola. E' arrabbiato. Furioso
con chi ha scritto che suo fratello un terrorista. Poi dall'armadio tira fuori una giacca di
pelle marrone. Che tanto assomiglia a quella che Abdel indossava il 16 febbraio quando
viene fotografato a bordo di un
imbarcazione della Guardia
Costiera. la stessa, guardi.
Gi, perch uno dei cardini di
tutta questa vicenda sono i suoi

PRIMO PIANO

il Fatto Quotidiano

A
ntigone avverte:
C la pena di morte
Non estradabile

ANCHE SE ABDELMAJID Touil fosse coinvolto nellattentato del Bardo non pu essere
estradato in un paese con la pena di morte.
quanto sottolinea Patrizio Gonnella, presidente
dellassociazione Antigone, che si batte per i
diritti nelle carceri. Gonnella spiega che a
vietare la sua estradizione il codice di procedura penale dopo la pronuncia della Corte

VENERD 22 MAGGIO 2015

Costituzionale di quasi vent'anni fa nel caso


Pietro Venezia, patrocinato e seguito da Antigone. Pietro Venezia si era rifugiato in Italia a
seguito di un omicidio commesso in Florida,
con il governo statunitense che ne aveva chiesto lestradizione, concessa dallallora Ministero di Grazia e Giustizia. Antigone impugn
quella richiesta fino alla Corte Costituzionale

che stabil limpossibilit di estradare una persona verso paesi che hanno la pena di morte.
In quel caso, l'estradizione fu negata e luomo
fu processato e condannato da un tribunale
italiano. Anche nel caso del marocchino
conclude Gonnella dunque non vale alcuna
rassicurazione da parte delle autorit di Tunisi.

Renzi celebra il trionfo


Poi lautodifesa di Alfano
IL PREMIER: DA PSICANALISI CHI CRITICA LARRESTO, NOI SIAMO ORGOGLIOSI.
FINO AL DIETROFRONT DEL MINISTRO: ABBIAMO AGITO SU MANDATO INTERPOL
di Wanda

IL TWEET

Immancabile il tweet del premier. Anche lui ringrazia


le forze dellordine per larresto, sul quale ci sono molti dubbi.

impronte digitali. La Digos, poi,


prelever anche il Dna. La comparazione scientifica (impronte
e foto) fa il match al 100% con il
ragazzo sbarcato a Porto Empedocle il 17 febbraio. Si chiama
Abdelmajid Touil nato in Marocco e ha 22 anni.
Oggi fissata ludienza per il riconoscimento del marocchino
che da quattro giorni si trova nel
carcere di San Vittore. Ludien-

za si terr davanti al giudice della Corte d'appello che in un momento successivo dovr decidere anche sulla richiesta di estradizione che quasi certamente
sar negata visto che Abdelmajid, se sar accertato il suo coinvolgimento nella strage, deve essere prima giudicato nel nostro
paese per i quattro morti italiani
sui quali indaga (ad oggi contro
ignoti) la Procura di Roma.

Marra

hi dice era meglio se


non lo arrestavamo
vorrei stenderlo sul
lettino e fargli raccontare che cosa ha fatto da
piccolo. Vicenza, comizio di
campagna elettorale con
Alessandra Moretti, candidata alla presidenza del Veneto.
Di fronte ai dubbi, alle contraddizioni, ai punti oscuri
della vicenda di Abdelmajid
Touil, il marocchino arrestato
due giorni fa a Milano su
mandato di cattura tunisino
per lattentato al museo del
Bardo, Matteo Renzi tira in
ballo la psicanalisi. Tono narrativo, tra lenfatico e lincredulo:
Pu darsi non
sia colpevole, io
sono per la presunzione di innocenza. Ci dicono i magistrati: questo un
potenziale responsabile. Noi
andiamo, lo prendiamo. Io
capisco ci si possa lamentare,
ma non si pu dire era meglio
se non lo fermavamo, almeno
non sapevamo che era qui.
IN REALT, tanto per restare

alla psicanalisi, nessuno sta facendo lelogio della rimozione. Ma pi passa il tempo, pi
crescono i dubbi sulle accuse.
Touil il giorno della strage al
Bardo era a scuola, in Italia.
Motivazione non dirimente

fatto
a mano

per decretarne linnocenza,


dicono a Palazzo Chigi. Perch il fatto che non fosse fisicamente presente sul luogo
della strage, non vuol dire che
non sia stato lui a ideare lattentato. E ancora: lItalia ha
solo eseguito un mandato internazionale. Quindi, si sottolinea lefficienza nellindividuazione e nellesecuzione del
mandato. Ma si mettono le

SHALABAYEVA E FICTION

SCUOLA

Il quaderno
usato da Touil
in classe. Il
marocchino
frequentava
corsi per stranieri
Ansa

spostamenti sul nostro territorio. Cosa successo dopo il 17


febbraio? Abdel viaggiava? Secondo i suoi compagni di classe
non aveva un soldo. Secondo la
famiglia dove la madre Fatima
lavora come badante, invece s.
Raccontano che la mamma,
spesso, parlava di denaro da
raccogliere per i viaggi del figlio. Si tratta di Abdel? Sono
voci non riscontrate. il paese
che commenta, chiacchiera. La
Procura non commenta. Mentre la madre di Abdel smentisce
decisamente. E anzi chiarisce
che quel denaro serviva per l'altro fratello che ogni tanto scendeva in Marocco. A fare cosa
non si sa. La madre, dunque,

non ha dubbi: dopo la Sicilia,


Abdel arrivato subito qua a
Milano.
A GAGGIANO, per, cosa face-

va il ragazzo? Molto tempo lo


passava a casa e qualche ora al
bar Novella 73 di Gaggiano. Ci
andava con il fratello e il nipotino. Birra, patatine e tanti sorrisi. Il resto? Una famiglia normalissima spiega Sergio Perfetti sindaco di Gaggiano , di
loro abbiamo avuto notizia solo
perch il bambino frequentava
il nostro asilo nido. Non hanno
mai chiesto un aiuto economico. Vita minima, dunque. Vita
normale, vita integrata.
da. mil.

di

s. can.

Ardenzi-Tirabassi
meglio di Angelino

iorgio Tirabassi, alias Roberto Ardenzi di


Squadra Mobile, non un vicequestore gradito

ad Angelino Alfano. Nellultima puntata della fiction di Canale 5, il poliziotto purtroppo meno
brillante che nella pi celebrata Distretto di polizia
affronta un caso identico a quello di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako espulsa
dallItalia per fare un favore al Kazakistan. Nel film
c la stessa storia: ordine dellInterpol di circondare la villetta alla periferia di Roma, irruzione delle teste di cuoio, madre e figlia, stavolta russe, sorprese sole e terrorizzate, un passaporto che si presume irregolare, consegna ai servizi ed espulsione
dallItalia. Solo che alla fine Ardenzi, contrariato
per dover arrestare donna con bimba, scopre che il
passaporto di Alma regolare, che loperazione
una messa in scena dei due spioni russi (pi cattivi di quelli del Kgb) e li mette in riga allaeroporto:
Ringraziate il governo che vi concede ancora limmunit. Fosse per lui li avrebbe arrestati. Alma e la
figlia sono salve con tanto di abbraccio commovente al vice-questore. Nella realt and peggio. Ma l
cera Alfano. Tirabassi (cio la polizia, questo il
messaggio) meglio di lui.

fessionalit!, aveva twittato


un orgoglioso Renzi gioved
mattina. Salvo poi mandare a
riferire alla Camera il ministro dellInterno, Angelino
Alfano. Che in effetti la faccia
lha persa talmente tante volte
negli ultimi mesi, che una di
pi non cambia molto. Dal caso Shalabayeva, moglie del
dissidente kazako Mukhtar
Ablyazov, accusata di essere
entrata illegalmente in Italia
ed espulsa insieme alla figlia di
6 anni senza che il Viminale
ne venisse informato, alle cariche della polizia al corteo degli operai Ast di ottobre. Una
dichiarazione per tutte: Le
forze dellordine, dintesa con
la magistratura, hanno individuato lassassino di Yara
Gambirasio, diceva in occasione dellarresto di Massimo
Bossetti, saltando a pi pari
direttamente a una sentenza
di colpevolezza. Alla faccia
della presunzione di innocenza.
mani avanti: le indagini sono
tunisine e per capire bene bisogna aspettare di vedere le
carte.
E qui sta il punto. Perch se si
passa dal trionfalismo allautodifesa, il governo fa decisamente una figuraccia. Grazie
a Forze dell'Ordine che hanno
arrestato in Lombardia uno
dei ricercati strage di Tunisi.
Orgoglioso della vostra pro-

EQUILIBRISMI
Tocca al titolare
del Viminale cambiare
linea pi volte:
Un altro Paese ha fatto
le indagini, la domanda
va fatta a loro...

Il ministro dellInterno Angelino


Alfano ieri ha informato la
Camera sullarresto del presunto
terrorista a Milano Ansa

ALFANO, nel corso della gior-

nata di ieri, ha cambiato pi


volte linea. Nellinformativa
alla Camera ha sorvolato sul
fatto che Touil il 18 marzo,
giorno della strage del Bardo,
fosse a scuola, in Italia. Andranno chiarite circostanze
sui movimenti di Touil dopo
l'ingresso in Italia. Tra il 17
febbraio (giorno dell'arrivo a
Porto Empedocle con un barcone) e il 19 maggio (giorno
dell'operazione che ha portato
all'arresto) non sono emerse
sue presenze nel territorio nazionale. Poi, fornisce dettagli
e assicurazioni sulla dinamica.
Perch se da una parte deve
difendere le ragioni dellarresto, dallaltra deve chiarire che
non c un problema di sicurezza nazionale, nonostante il
fatto che il giovane sia arrivato
su un barcone. In serata toni e
dichiarazioni del titolare del
Viminale sono diversi. Gi
passa dalla rivendicazione allo
scaricabarile: LItalia ha eseguito un mandato di arresto
internazionale sulla base di
indagini svolte in un altro
Paese. l che va rivolta la domanda. Un mandato di arresto internazionale non competenza italiana.
Alti dirigenti dem fanno notare le informazioni attribuite
ai servizi segreti tunisini, secondo i quali il 22enne marocchino avrebbe partecipato
direttamente all'attentato al
museo del Bardo. Insomma,
se lInterpol ha autorizzato
larresto ci sono degli elementi
molto forti a carico del ragazzo. Per cui, lItalia ha fatto
benissimo quello che doveva
fare. Insomma, se anche
avesse preso un granchio,
lavrebbe fatto su richiesta.

CRONACA

VENERD 22 MAGGIO 2015

R
imborsi
elettorali, a giudizio
Bossi e Belsito

UMBERTO BOSSI, ex segretario della


Lega Nord, e Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio, sono stati rinviati a
giudizio dal gup Massimo Cusatti per la
presunta truffa sui rimborsi elettorali ai
danni dello Stato da circa 40 milioni di
euro. Secondo laccusa, gli indagati
avrebbero usato soldi pubblici per scopi

il Fatto Quotidiano

personali. Il periodo preso in considerazione dagli inquirenti va dal 2008 al


2010.
Secondo i pm, "con artifici e raggiri"
avrebbero presentato false informazioni
facendo passare spese personali come
compiute per lattivit politica. Per Belsito c' anche laccusa di appropriazione

indebita aggravata. Lex tesoriere si sarebbe impossessato di 5,7 milioni di euro


dal conto corrente della Lega che sarebbe serviti per investimenti a Cipro e in
Tanzania tra titoli e diamanti. A giudizio
anche gli imprenditori Stefano Bonet e
Paolo Scala coinvolti con Belsito nelle
operazioni Cipro e Tanzania.

HA MENO ESPERIENZA, IL TAR


BOCCIA IL PROCURATORE LO VOI

ACCOLTO IL RICORSO DEI DUE CANDIDATI PER IL VERTICE DELLA PROCURA DI PALERMO

di Sandra

Rizza

Palermo

er il Csm che lo ha
spedito sulla poltrona di procuratore di Palermo era
lo snodo fondamentale della
straordinaria carriera di Francesco Lo Voi. Ma per il Tar di
Roma aver lavorato presso l'agenzia Eurojust non giustifica
affatto la prevalenza del
profilo professionale di un
magistrato rispetto ad altri
colleghi che vantano nel proprio curriculum incarichi direttivi o semidirettivi: per
questo motivo la prima sezione quater, relatore Giampiero
Lo Presti, ha accolto ieri mattina i ricorsi gemelli dei procuratori di Caltanissetta e
Messina Sergio Lari e Guido
Lo Forte, decretando lannullamento della delibera di Palazzo dei Marescialli che contrariamente ai comuni canoni
di logica e ragionevolezza, ha
sancito la nomina di Lo Voi a
capo della procura di Palermo. E condannando il Csm al
pagamento delle spese di giudizio per complessivi tremila
euro.

giudici amministrativi in attesa del responso definitivo: se


questo alla fine fosse confermato, il Csm sarebbe costretto
a rivalutare la posizione dei tre
candidati riaprendo i giochi
per una nuova votazione.
Ma si tratta al momento di
unipotesi puramente teorica:
lo specifica laggiunto Leo
Agueci che ieri sera ha precisato come in attesa del verdetto definitivo, tutto rimane

IL PRESIDENTE Elia Orciuolo,

come da prassi, ha ordinato


l'immediata esecutivit della
sentenza: per i giudici amministrativi, insomma, Lo Voi da
oggi siede illegittimamente
sulla sua poltrona. Dopo la girandola istituzionale delle polemiche e dei rinvii, la nomina
del Csm che il 17 dicembre
scorso lo ha scelto sulla base di
una maggioranza politica si
ritrova di colpo annullata, e
cos la guerra per la guida della
procura di Palermo ricomincia da capo assegnando decisamente il primo punto a favore di Lari e Lo Forte, e sollevando una pesantissima spada di Damocle sulla testa del
titolare della Dda pi esposta
nel contrasto a Cosa nostra,
che da oggi rischia di diventare
un capo delegittimato, o quanto meno pi debole.
Non era mai accaduto nulla
del genere nellufficio che fu di
Gian Carlo Caselli, di Piero
Grasso e poi di Francesco
Messineo. E limbarazzo palpabile. N Lari n Lo Forte vogliono commentare la vittoria.
Devo ancora leggere la sentenza si limita a dire Lari
non posso dire nulla. Silenzio
pure da parte di Lo Voi, anche
se i pi vicini al procuratore
giurano che non ha perso la
calma ed pronto a rispondere
alla solenne bocciatura del Tar
incaricando il suo legale, Salvatore Lionti-Pensabene, di
impugnare la sentenza presso
il Consiglio di Stato, ma soprattutto di invocare immediatamente una sospensiva
che congeli la decisione dei

CONTESA CONTINUA
Per i giudici
amministrativi Palazzo
Marescialli ha
sottovalutatole passate
esperienze di capo
di Lari e Lo Forte

come prima, e poi ha decantato il lavoro di Lo Voi che in


questi mesi ha detto stato
il Mourinho della Procura,
perch riuscito a unire un
ufficio che unito non era. Ma
perch la nomina di Lo Voi
per il Tar illegittima? Nei due
provvedimenti, lunghi entrambi 36 pagine, i giudici
hanno spiegato che la nomina
del procuratore di Palermo
non supera il vaglio di legittimit perch, scegliendo Lo
Voi e scartando Lari e Lo Forte, il Csm aveva lonere speciale di una motivazione rafforzata: muovendo cio dal
presupposto logico che il pregresso svolgimento delle funzioni direttive (o semidirettive) costituisse un dato in s
particolarmente significativo, il plenum doveva motivare coerentemente quali erano i particolari ulteriori elementi di carriera di tale rilevanza da giustificare un diverso giudizio di prevalenza.
POICH LARI e Lo Forte sono
titolari di incarichi direttivi e
Lo Voi invece no, il Csm in
pratica doveva specificare in
modo particolare le ragioni
della prevalenza del terzo sui
primi due. Ma non lha fatto.
Sarebbe emersa, quindi una
sostanziale sottovalutazione
della storia professionale dei
due attuali ricorrenti rispetto
al concorrente dotato di requisiti inferiori. Ed per questo
che il giudizio che ha portato
alla nomina da considerarsi
viziato e contrario a comuni canoni di logica e ragionevolezza.
Il Tar ha riconosciuto, in sostanza, quello che appariva
evidente fin dal momento im-

UNIONI CIVILI Roma


battezza il registro
nelli, baci e sorrisi
A
davanti ai flash. 17
coppie, omosessuali ed

eterosessuali, sono state


iscritte nel registro delle
unioni civili di Roma,
battezzato in Campidoglio con il Celebration Day.
Una festa che ha lanciato
un messaggio a livello nazionale: Le unioni civili devono essere legge anche in Italia, ha detto lassessore
alle Pari Opportunit Alessandra Cattoi. la prima
occasione in cui veniamo riconosciute come coppia
dalle istituzioni della citt - ha detto Barbara che si
iscritta con Daniela - Speriamo sia uno stimolo al Paese. La prima unione civile della giornata stata quella
tra due attori, Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, iscritti dalla consigliera comunale e storica attivista per i diritti Imma Battaglia. Il sindaco Ignazio
Marino era assente per impegni istituzionali a Palazzo Chigi, ma non ha fatto mancare la sua voce.
Oggi abbiamo celebrato i diritti di tutti e di tutte.

mediatamente successivo alla


nomina di Lo Voi: e cio che il
curriculum di Lari e Lo Forte,
pi anziani anagraficamente e
in possesso di titoli pi consistenti, risultava prevalente
per lincarico di procuratore di
Palermo. La bacchettata finale
andata allenorme rilevanza
attribuita dal Csm allesperienza svolta da Lo Voi presso
Eurojust. Il Tar lha liquidata
in poche righe: Le capacit
organizzative implicate dal
ruolo di membro di Eurojust
si legge nella sentenza non
sono immediatamente sovrapponibili a quelle richieste
per la direzione di un ufficio di
Procura come quello di Palermo.

CAOS IN TOGA

Il procuratore di Palermo Franco Lo Voi. A sinistra (da sopra) Sergio Lari e Guido Lo Forte Ansa

IL BILANCIO

Con lui si fanno pi riunioni


sugli sbarchi che sulla mafia
tica, e oggi sostiene invece di
avere avuto accanto un
ino a quando non si Mourinho dell'azione pecompleta l'iter ammini- nale per la sua capacit di ristrativo, qui non cambia nul- compattare il gruppo di pm,
la, giura il procuratore ag- i cinque mesi trascorsi da
giunto Leonardo Agueci, che Franco Lo Voi sulla poltrona
per ammette: un fatto ri- piu' alta del secondo piano
levante sul piano della gestio- del palazzo di Giustizia di Pane dell'ufficio. In una pro- lermo hanno lasciato il segno.
cura che si appresta a convi- Nessuno, tra i pm della Dda
vere con un capo dimezza- riuniti sino a sera, ha voluto
to e sostanzialmente delegit- commentare la notizia, ma
timato dal verdetto del Tar, tra i silenzi dei magistrati filparla solo Agueci che fu pro- trano le indicazioni sulla gecuratore facente funzioni pri- stione innovativa di un uffima dell'arrivo di Franco Lo cio lacerato in passato da forti
Voi e che adesso rischia di divisioni. E non sono tutte
tornare a guidare l'ufficio del positive. Si scopre cos che le
pm pi caldo e blindato d'I- tradizionali riunioni in Dda
per fare il punto
sul
rapporto
mafia-politica e
mafia istituzioni sono state
quasi del tutto
sostituite
da
vertici sul contrasto all'immigrazione clandestina: il modo
di fermare i barconi dei migranti era diventata una delIl Palazzo di Giustizia di Palermo Ansa le priorit nell'agenda
del
talia. Tutto ci dopo la deci- procuratore che avrebbe masione dei giudici amministra- nifestato anche un'attenzione
tivi che hanno rimescolato le particolare alle trasferte dei
carte al vertice della Procura magistrati piu' impegnati
di Palermo, rimettendo in nella lotta alla mafia. Pi volcorsa il procuratore di Calta- te, infatti, Lo Voi avrebbe
nissetta Sergio Lari, ieri indi- chiesto al pm Nino Di Matteo
cato al Csm in commissione di relazionare nel dettaglio i
all'unanimit procuratore ge- motivi di ogni trasferta per
nerale di Caltanissetta, e Gui- lavoro, giustificandone l'esido Lo Forte, attuale procura- genza e a voce avrebbe chietore di Messina. E se Agueci sto anche ai pm Teresi, Del
fu tra i pochi magistrati cri- Bene e Tartaglia di spiegare le
tici per la nomina di Lo Voi, ragioni della trasferta a
parl di unindicazione poli- Johannesburg, in Sudafrica,
Palermo

per interrogare l'ex generale


del Sid, Gianadieio Maletti,
trasferta sulla quale la Procura di Caltanissetta ha aperto
un'inchiesta dopo un esposto
degli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno. E singolare, e del tutto
anomala, apparsa a molti
colleghi la decisione di informare per mail 50 giornalisti
dei prossimi interrogatori in
Procura, il 16 e 17 giugno, di
due indagati ''eccellenti'', il
governatore Rosario Crocetta e l'ex pm Antonio Ingroia.
POSITIVA, invece, apparsa

al procuratore aggiunto Leonardo Agueci la volont di Lo


Voi di stare vicino anche
personalmente ai pm piu'
giovani: stata una gestione
di grande rilievo dice finalizzata a ricompattare le
tensioni e a fare sentire la propria vicinanza ai colleghi: mi
risulta che ai magistrati pi
giovani, specialmente quelli
di turno, ha telefonato pi
volte, facendoli sentire meno
soli. E benefici arriveranno
anche sul piano organizzativo
- prosegue -: dal 1 giugno entrer in funzione il dipartimento che tutela le fasce deboli, prima accorpato genericamente alla criminalit diffusa, che raccoglie le vittime
di violenze, lesioni, maltrattamenti, infortuni sul lavoro.
Un segnale di attenzione verso le vittime di reati palesemente pi fragili, per varie ragioni, rispetto agli autori.
Sull'eventualit di tornare a
guidare l'ufficio, Agueci, per, non dice nulla: prematuro, fino a quando non c' un
annullamento definitivo, qui
tutto resta come prima.
glb

CRONACA

il Fatto Quotidiano

M
ps, cda approva
laumento di capitale

Tonfo in Borsa (-3%)

LATTESO via libera della Consob al


prospetto dellaumento di capitale da
3 miliardi di Mps era arrivato mercoled sera. Ieri, dopo unaltra difficile
seduta per il titolo, la quinta consecutiva (-3,05% a 9,38 euro e lo scambio del 3,8% del capitale, con scambi
che hanno raggiunto il 3,8% del ca-

pitale), il consiglio di amministrazione, durato 5 ore, dovrebbe aver deciso


le condizioni delloperazione che, al
momento non sono per stati comunicati. Gli analisti temono che lo sconto possa essere da saldi. Da luned e
fino al 12 giugno, saranno esercitabili i
diritti di opzione per i soci, che, come

VENERD 22 MAGGIO 2015

ricordava ieri Fidentis rischiano unulteriore diluizione con lingresso dello


Stato che a luglio convertir 243 milioni di euro di interessi sui Monti
bond anche se rester socio della
banca per almeno sei mesi.
Una spinta in pi per gli azionisti ad
aderire alla ricapitalizzazione per non

vedere la loro partecipazione ulteriormente diluita. Proprio questo potrebbe spingere anche la Fondazione Mps
a decidere di aderire, almeno per una
parte del suo 2,5%. La Banca non si
ancora ripresa dallo scandalo sul derivato Alexandria, su cui pende
uninchiesta della magistratura.

Spartizione tra le correnti:


Alfonso nuovo Pg di Milano
STOP A GRECO E DELLOSSO. IL CSM PROPONE LUOMO DI MAGISTRATURA INDIPENDENTE
di Antonella Mascali

ilano sta per avere


il nuovo procuratore generale. La
Quinta commissione del Csm ieri, allunanimit, ha proposto Roberto Alfonso, attuale procuratore di Bologna. Se, come sembra scontato,
il plenum lo voter, succeder a
Manlio Minale, che stato anche procuratore capo milanese.
Allunanimit anche la proposta di nominare Sergio Lari, attuale procuratore di Caltanissetta, procuratore generale del-

la stessa citt. Il suo nome viene


proposto nello stesso giorno in
cui il Tar del Lazio d ragione a
lui e al procuratore di Messina,
Guido Lo Forte, che hanno fatto
ricorso contro il Csm per la loro
esclusione dalla guida della procura di Palermo, a favore di
Franco Lo Voi. Proprio Lo Forte ha subito unaltra esclusione,
quella alla procura generale di
Milano. Altri grandi esclusi, il
procuratore generale di Brescia
Pier Luigi DellOsso e il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco.
Roberto Alfonso per 16 anni al-

COMPLIMENTI
Stampa, novit inutili
e articoli di plastica
di Gianni

Boncompagni

ULTIMAMENTE sulla stampa di tutti i generi sono uscite le novit pi inutili degli ultimi anni. Faccio un esempio: impossibile
leccarsi i gomiti. Provate: se ci riuscite avrete un
regalo in rupie. Unaffermazione nata tra gli impiegati
della vecchia Montedison: Non lamore che dura per
sempre ma la plastica. Sembra che lautore di questa
massima sia addirittura il grande Dante: Il matrimonio
la Divina commedia al contrario: paradiso, purgatorio
e inferno. Il grande filosofo Matteo Renzi: Tutti vogliono un posto al sole, preferibilmente allombra. C addirittura un cardinale che sostiene che Giuseppe quando dovette scegliere un nome per Ges Cristo decise
dopo lunghi ripensamenti Mario. Ma la brava Maria
sembra abbia subito risposto, seccatissima: Non se ne
parla neppure.

la procura nazionale antimafia,


appartiene alla corrente di destra delle toghe, Magistratura
Indipendente (Mi). in cordiali
rapporti con Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia, leader di Mi. Durante il dibattito
interno alla corrente, che ha
portato alla scissione di alcuni
magistrati guidati da Piercamillo Davigo (hanno fondato Autonomia e Indipendenza) Alfonso stato zitto, ma ha fatto la
sua scelta, rimasto con i ferriani dentro Mi.
Oltre che per la Procura generale di Milano, Alfonso si era
candidato, ma non ce laveva
fatta, alla procura generale di
Napoli e Roma. Non lha spuntata nemmeno con Franco Roberti durante la corsa alla guida
della procura nazionale antimafia. Alfonso contro quella
nomina ha anche presentato ricorso al Tar, ma lha perso. Oggi, invece, pu festeggiare. Il
Csm lo ha premiato, e qualche
maligno dice che lo ha ricompensato con una nomina ambitissima, dopo le diverse esclusioni.

mo prudente, molto riservato,


anche con i suoi sostituti non ci
sono stati grandi scambi di idee
sulle indagini. Gli piace stare
nellombra. cos che ha fatto
carriera, in silenzio. Ma a Bologna con lui anche le inchieste sulla pubRICAMBI
blica ammini- Roberto Alfonso in corsa per
strazione e su
esponenti del Milano. In basso, Pierluigi
partito-paDellOsso
drone, il Pd,
e Francesco
sono state fatGreco
te. Per AlfonAnsa
so, di poche

A PALAZZO dei Marescialli si

parole, per, lamicizia molto


importante. Tanto che durante
la cerimonia di insediamento a
procuratore di Bologna cera
lamico e collega di Palermo
Vincenzo Geraci, ex consigliere
del Csm che nel 1988 vot per
Antonino Meli e contro Giovanni Falcone per la nomina a capo
dellufficio istruzione di Palermo. Dunque, Alfonso stato
preferito a Guido Lo Forte, magistrato in prima linea nella lotta

dice che ci sarebbe stato un accordo tra correnti e cos Area (la
sinistra della magistratura) ha
ottenuto due candidature, quella di Giovanni Salvi alla procura
generale di Roma e quella di Lari
a Caltanissetta e Mi ha ottenuto
la candidatura di Alfonso.
Da procuratore capo, Alfonso
ha sdoganato le indagini contro
la criminalit organizzata a Bologna e in Emilia Romagna. Uo-

Mani Pulite ed stato tra i firmatari del documento milanese


contro un decreto del governo,
nel 1993 che voleva cancellare il
reato di finanziamento illecito ai
partiti. stato aggiunto alla Procura nazionale antimafia. Forse,
sulla sua esclusione ha pesato la
nomina troppo recente, nel febbraio 2014, a Brescia.
IL CSM ha detto no anche a

alla mafia. Al fianco di Gian Carlo Caselli, a Palermo ha condotto molte inchieste su boss e loro
protettori. Insieme a Roberto
Scarpinato e Gioacchino Natoli
ha rappresentato laccusa al processo contro Giulio Andreotti.
La Quinta commissione del
Csm ha escluso anche il Pg di
Brescia DellOsso, magistrato
senza corrente e un lungo passato al palazzo di Giustizia di
Milano. Ha fatto parte del pool

Francesco Greco. Ex pm di Mani Pulite, sue le prime indagini


sui fondi neri Fininvest. Procuratore aggiunto, vicino a Magistratura Democratica, si schierato con Bruti Liberat nella
guerra tra il procuratore e lex
aggiunto Alfredo Robledo.
Coordina il dipartimento contro i reati economici e finanziari.
Esperto in materia di falso in bilancio e riciclaggio, il suo ufficio che ha portato a processo
lex governatore lombardo Roberto Formigoni.

Sprechi, Ingroia denuncia ma viene indagato


ESPOSTI DELLEX PM PER LA GESTIONE ALLEGRA DI SICILIA & SERVIZI: PARCELLE MILIONARIE PER LAVORI MAI FATTI E STIPENDI DORO
di Giuseppe

Lo Bianco
Palermo

la storia di una parcella di 3


C
milioni e mezzo di euro per
la consulenza semestrale di un av-

vocato catanese che non ha mai


prodotto nulla di scritto, e quella
della transazione, firmata da Raffaele Lombardo, governatore poi
condannato per mafia che tra le sue
cento nomine firmate da dimissionario trova il tempo di assegnare
70 milioni di euro a Sicilia & Servizi, 19 giorni prima di cedere la
sua poltrona a Crocetta.
E CI SONO dipendenti pagati fino a

1.030 euro al giorno e 851 mila euro


distribuiti a decine di consulenti tra
i quali il cugino di un ex assessore
del governo di Tot Cuffaro, poi
nominato segretario della commissione di indagine sul piano di informatizzazione della Regione Sicilia, e cio quella che avrebbe dovuto portare a galla truffe, sprechi e
sperperi per oltre 100 milioni di euro compiuti a Sicilia & Servizi prima dell'arrivo di Antonio Ingroia.

Sprechi tutti denunciati dall'ex pm


antimafia, oggi indagato per 75 assunzioni ritenute illegittime (ma
avallate dallAvvocatura dello Stato) e chiamato il 17 giugno prossimo a risponderne dagli ex colleghi della Procura con una nota assai
inusuale diffusa a 50 giornalisti, che
contiene il suono di un rullo di
tamburi e spinge Ingroia a chiedersi: su tutte queste denunce come
mai finora nessun'autorit giudiziaria si mossa e ci si muove solo
verso chi ha denunciato e ha finora
impedito l'ingresso delle solite speculazioni private salvando invece
l'informatica pubblica
siciliana in una situazione quasi insostenibile? Qualcosa non mi
quadra.
La situazione insostenibile descritta nei
tre esposti inviati da
mesi alla Procura di
Palermo (ma anche a
Crocetta e alla Corte
dei Conti) che ricostruiscono la storia di
Sicilia & Servizi, socie-

t mista tra Regione e il socio privato Engineering e Accenture (Sicilia & Venture).

vissimo scrive Ingroia su cui


nessuna articolazione dell'amministrazione regionale ha mai sollevato dubbi di sorta, sussistendo un
UNA SOCIET nata nel 2005 per palese conflitto di interessi. Da
informatizzare gli uffici regionali quel momento, il dicembre del
utilizzando il know how del socio 2009, nessuno controlla pi le preprivato, che avrebbe dovuto abban- tese economiche del socio privato e
donare dopo il periodo di start-up, gli appetiti della politica: vengono
e trasformata invece nel 2009 in un assunti decine di consulenti supercarrozzone mangiasoldi, con la de- flui, gli addetti alla manutenzione
cisione di Raffaele Lombardo di delle centraline idropluviometrifermare il processo di struttura- che passano da 6 a 13, per la banca
zione della societ nominando dati della legislazione regionale, cuamministratore delegato un mana- rata da 11 addetti, ne vengono reger di Engineering. Un fatto gra- clutati altri 5, gli addetti alla comunicazione salgono
a sei (e di quattro non
c'e' traccia di quello
che hanno prodotto),
si istituiscono supporti alla ''logistica'', alla
rimodulazione dei servizi informativi per
l'Arpa, ai bandi e alle
''esecuzioni gare'', il
tutto per un costo
complessivo di 851
mila euro. Da Catania
Antonio Ingroia e il governatore Rosario Crocetta Ansa l'avvocato
Andrea

Musumeci presenta una parcella di


3 milioni e 456 mila euro per una
consulenza semestrale di cui non
c' traccia, il cugino omonimo dell'ex assessore di Cuffaro (e per paradosso segretario della commissione di indagine sulla informatizzazione regionale), Mario Parlavecchio, incassa 20 mila euro per il supporto fornito a bandi e gare documentando solo due mesi di lavoro
dei dieci previsti dal contratto.
ALLA REGIONE nessuno si accorge

di nulla, applicando una legge nazionale Lombardo pone in liquidazione Sicilia & Innovazione, la societ chiamata a vigilare, attraverso
le direzioni lavori, sul lavoro di Accenture ed Engineering che nel dicembre del 2009 presentano alla
Regione un conto di 78 milioni di
euro. E l'8 ottobre 2012, con le valigie in mano a 19 giorni dal suo
commiato da palazzo d'Orleans,
Raffaele Lombardo firma la delega
al ragioniere generale Biagio Bossone per transigere la somma di 80
milioni di euro con Sicilia & Venture. Che Ingroia rifiuta di pagare.

POLITICA

VENERD 22 MAGGIO 2015

IBagnasco:
l cardinale
Niente

fretta sulle riforme

DALLITALICUM alla scuola, passando per


labolizione del Senato. Anche il cardinale
Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha
notato la velocit del governo Renzi. Ma non
lha apprezzata, a quanto pare. Ieri, il cardinale genovese, infatti, ha ripreso lappello di
Papa Francesco contro la corruzione, spiegando che c' un gran bisogno di etica isti-

il Fatto Quotidiano

tuzionale perch senza etica pubblica non


si fanno buone leggi e se si fanno buone leggi
non le si osservano. Per, ha anche aggiunto
una postilla non da poco: Non dobbiamo farci prendere dalla fretta per arrivare subito a
concludere - avverte -. Un tempo pi disteso e
non con l'acqua alla gola, avere pi tempo per
sentirsi, la premessa per risultati migliori.

Ovviamente, Bagnasco non perde loccasione per ribadire alcuni punti fermi della politica
della Chiesa. Per esempio il no alle nozze gay.
Qualunque assimilazione di nuclei di rapporti umani allistituto familiare non fa bene
alla famiglia ma neppure alla realt sociale.
Ma su quella, va detto, fretta del governo non
ce n.

30 EURO PER CONTROLLARE IL VOTO


COS PAGA IL CANDIDATO DI EMILIANO
IN UN VIDEO GIANNI FILOMENO, IN UNA LISTA PER LEX SINDACO DEL PD, SPIEGA: VI DIAMO
UN RIMBORSO SPESE. LA COLLABORATRICE: CERCHIAMO RAPPRESENTANTI DI LISTA, RETRIBUITI
di Luca De Carolis

a donna che recluta


ragazzi per sostenere
il nostro candidato
lo dice al telefono:
Portati la tessera elettorale, abbiamo bisogno del riscontro del
tuo voto. Lui, Gianni (o Giovanni) Filomeno, candidato a
Bari per la lista civica La Puglia
con Emiliano, parla davanti alla
telecamera (nascosta): Sono 30
euro. Ma non voto di scambio,
un rimborso spese. Parole e
scene da un video in possesso dei
Cinque Stelle pugliesi, che settiIL VIDEO Nel filmato raccolto dal M5S, Filomeno diamane fa hanno lanciato il sito
loga con dei ragazzi convocati in un locale di Corato (Bari).
www.votolibero.it proprio per rac30 euro?gli chiedono. E lui: Sono un rimborso spese.
devi fare perch ci credi.
cogliere denunce su tentativi di
Una ragazza: Ma voto di scambio. Filomeno: No, no,
compravendite elettorali. Il proun rimborso spese. La candidata M5S in Puglia, AntonelTINA irrompe: Gianni, qualche
dotto un filmato di quasi 6 mila Laricchia: Oggi presento un esposto in procura
problema?. Lui: S. La donna
nuti, visionato dal Fatto Quotidiaallora precisa: Non c nessun
no, in cui compare Filomeno, in
tipo di scambio. La ragazza incorsa per una civica collegata al
siste: Perch mi avete chiesto di
candidato del Pd Michele Emiliano. Un video simile a quello contro per domani pomerig- replica: S, s, certo, normale: portare la tessera elettorale?. Rimostrato due giorni fa da TgNor- gio in un locale di Corato (Bari), un rimborso spese. Una ragaz- sposta: Perch voglio mettere
ba, in cui un presunto collabo- aperto a tutti coloro che voglio- za: Ma voto di scambio. Lui una persona in ogni seggio. Seratore del comitato elettorale di no far parte dello staff. E ag- nega: No, rimborso spese. Lei gue Filomeno che spiega propoAnna Maurodinoia, in lista per il giunge: Porti documento di non molla: Sono venuta per fare siti e idee. Fine. Antonella LaricPd, recita il tariffario per un rap- identit e tessera elettorale. Il la rappresentante di lista, perch chia, candidata governatore del
presentante di lista: Trenta, ragazzo chiede: Perch anche la la signora Tina mi ha detto che M5S: Domani (oggi, ndr) prequaranta, cinquanta euro. Ma tessera?. E la signora spiega: cercava un rappresentante in senter un esposto su questa viun rappresentante non pu es- Per dare riscontro del tuo voto. cambio di 30 euro. Filomeno si cenda alla Procura di Bari, assiesere pagato: neppure con un Abbiamo bisogno dei vostri voti irrigidisce: Ti hanno dato me ai parlamentari pugliesi.
rimborso spese. Maurodinoia, e dei vostri parenti, ovvio. La uninformazione sbagliata, tu lo Mentre in Senato e alla Camera
donna non cita
eletta in Conmai Filomeno.
siglio comuMa il video LINCHIESTA PARLAMENTARE
nale a Bari per
LA PROVA
mostra subito
il centrodedopo linvito a
stra, ora con
Laiutante esorta:
un incontro
lex pm, ha andellassocianunciato quePorta la tessera
zione Logos
rela contro il
elettorale, dobbiamo
per il pomerigpresunto colgio del 12 maglaboratore,
avere riscontro
gio, presso lo
smentendo
rigido della legge Severino): rintutto. Mentre
del tuo voto e di quello stesso locale di Paola Zanca
viati a giudizio o condannati in
della stessa citla Digos di Badei tuoi parenti
ercoled sera, la riunione primo grado per una serie di
t citata dalla
ri ha aperto
finita che erano quasi le reati spia o relativi ad attivit
signora. Il testo
uninchiesta.
11. Parole grosse (non edifi- mafiose. Pi di cos, sostengono
in un italiano
canti, dice il Pd Franco Mira- allAntimafia, non si poteva faORA C ANCHE il filmato su Fi- stentato: Il responsabile dellasbelli), toni accesi, scontro duris- re.
lomeno: 43 anni, residente a Ca- sociazione Logos, Giovanni Fisimo. I membri dellufficio di
stellana Grotte (Bari), titolare di lomeno, e il suo staff sono lieti di
presidenza della commissione EPPURE, sanno anche loro che la
uno studio di consulenza azien- invitare i giovani under 29 e le
Antimafia hanno dovuto dor- distanza tra gli annunci della setdale specializzato in finanza imprese per conoscere le oppormirci su e rivedersi la mattina timana scorsa e i risultati che veragevolata. Nel settembre scorso tunit date dal programma gaseguente, a mente lucida. Da- ranno illustrati marted piuttoha presentato a Castellana, come ranzia giovani. Proprio quello
vanti, avevano gli oltre 1500 no- sto considerevole. Non a caso, a
consulente dellassociazione illustrato da Filomeno assieme a
mi dei candidati alle elezioni re- una prima scrematura, il pacLogos, il Piano garanzia giova- Emiliano. Si riprende con le imgionali e comunali del 31 mag- chetto degli impresentabili aveva
ni: Un programma dellUnione magini, e si sente di nuovo la vogio. Bisognava dare seguito toccato quota 40. Poi, si deciso
europea finalizzato a favorire ce della signora Tina, che si riallannuncio lanciato una setti- di escludere tutti quelli, per
loccupazione e lavvicinamento volge a dei ragazzi: Ascoltatemi,
mana prima da Rosy Bindi sulle esempio, che erano stati archidei giovani al mercato del lavo- io sono Tina, questo il mio recolonne del Corriere della Sera: viati, si sono levati i reati non
ro. Tra i relatori, anche il segre- capito, sono reperibile anche di
arrivare prima della magistratario regionale del Pd Emiliano. notte. Segue numero di cellulaDa qui si arriva al video, che ini- re (coperto dal bip). Andate oltura, era lambizione, e dire ai
zia con laudio di una telefonata. tre i familiari, allargate... allargacittadini che gli impresentabili
MARTED
Un ragazzo chiede informazioni te, esorta. Una ragazza obietta:
non vanno votati. che togli
a tale signora Tina: Ho saputo Non ci abbiamo capito molto,
uno, elimina laltro, la lista
I risultati verranno
che cercate personale per volan- siamo venuti per altro. Compacompilata dalla commissione
tinaggio. E lei parte: Stiamo re Filomeno. Giacca e camicia
bicamerale si ridotta a 13 noillustrati dalla Bindi
cercando ragazzi che possano azzurra, spiega: Quello che ci
mi, meno dell1 per cento dei
in conferenza stampa.
sostenere il nostro candidato alle serve organizzare, uno per facandidati. Bene cos, si dir. Ma
Regione. Cerchiamo giovani che miglia. Quello da dire ai ragazzi
il dato va letto meglio. Nella lista
E la presidente far
possano fare volantinaggio, rap- : Tu sei libero di votare, di fare
rientrano i casi previsti dal Copresentanti di lista e attacchini: campagna elettorale? La tua fadice di autoregolamentazione
anche esempi sugli
ovviamente, tutto retribuito. La miglia libera?. Qualcuno chielicenziato a settembre scorso
esclusi illustri
donna lo invita quindi a un in- de: Trenta euro?. E Filomeno
dalla stessa commissione (pi

presenteremo delle interrogazioni sul caso della Maurodinoia


e su una vicenda simile: in una
chat offrivano denaro per fare il
rappresentante di lista per una
candidata in una civica, collegata
con Emiliano. Cosa vi aspettate? Mi attendo spiegazioni da
Emiliano. E rilancio la nostra
proposta sul reddito di cittadinanza: essenziale, anche per
evitare fatti cos gravi. Approfittano del bisogno della gente. Ieri il Fatto ha cercato pi volte Filomeno per ascoltare la sua versione, ma il cellulare squillava a
vuoto. Nessuna risposta al messaggio lasciato alla segreteria.

Lultima cena dellAntimafia:


13 impresentabili, salvo De Luca

contemplati dal Codice, si glissato sulle relazioni di parentela.


Per dire: nella lista degli impresentabili non ci sono n un candidato per violenza sessuale su
minori, n la moglie di un personaggio legato alla ndrangheta.
E non c Vincenzo De Luca. Il
punto tutto qui: se si allargano
le maglie dei poteri dellAntimafia, se si decide di dare seguito alla
promessa fatta sette giorni fa ai
giornali, il nome del candidato
Pd in Campania, condannato
per abuso dufficio in primo grado, in quella lista ci dovrebbe finire. E la stessa Rosy Bindi, evidentemente preoccupata dal
boomerang, marted fornir alla

stampa una spiegazione molto


articolata sul metodo seguito
dalla commissione.
LE POLEMICHE, daltronde, le
ha gi viste nelle riunioni di questi due giorni. Il capogruppo Pd
Mirabelli, per dire, ha espresso
forti riserve sulla lista, cos come
Ciro Falanga di Forza Italia. Ancora ieri, al telefono con il Fatto,
Mirabelli chiedeva una riflessione: La presidente (la Bindi, ndr)
ci ha chiesto di rispondere a questo tema evidentemente sentito
dai cittadini. Ma siamo sicuri
che sia compito dellAntimafia?. Il Cinque Stelle Mario
Giarrusso dice che alla fine la
commissione ha fatto una rassegna stampa: noi dovremmo
fare luce sulla zona grigia, andare oltre i tribunali, invece riusciamo a segnalare solo un terzo
dei nomi denunciati dai giornali. Aggiunge Giulia Sarti (M5S):
Era meglio dare la lista vera, la
gente deve sapere chi va a votare. Finora lelenco dei 13 lo conosce solo la presidente Bindi.
Unica rivelazione concessa ai
partiti: sono quasi tutti candidati
nelle liste civiche.

il Fatto Quotidiano

POLITICA

DOPO QUATTRO MESI DI TERAPIA


EMMA BONINO: IL CANCRO SPARITO
Lo annunci in diretta, a Radio Radicale, il 12
gennaio scorso: Ho il cancro, disse Emma Bonino spiegando che si preparava ad affrontare
sei mesi di chemioterapia. Ieri, la buona notizia:
gli esami clinici e la tac fatti in questi giorni
evidenziano una disapparizione di ogni eviden-

za di cancro. " il meglio che mi potevo aspettare, dice lesponente radicale, il mio anche
un messaggio di speranza che voglio dare a tutti quelli che a milioni stanno seguendo dei percorsi e delle terapie per questo tipo o altro tipo
di sfide che ci troviamo ad affrontare. Certo, la
strada ancora lunga. "So bene che, come scrive il bollettino, solamente una tappa, che do-

VIA LIBERA ALLA CAMERA

S allanticorruzione:
torna il falso in bilancio
IL DDL ANTICORRUZIONE diventa legge, 797

Il voto finale sullAnticorruzione ieri alla Camera Ansa

VENERD 22 MAGGIO 2015

giorni dopo. Tanto passato da quando a palazzo Madama venne presentato il disegno di
legge sul tema dal neo presidente Pietro Grasso.
Il testo, molto cambiato rispetto a quello originario, stato approvato ieri in via definitiva
dalla Camera con 280 s (maggioranza e Sel), i
53 no del Movimento Cinque Stelle e Forza Italia e 11 astenuti, tutti della Lega Nord. La legge
aumenta le pene per i reati contro la pubblica
amministrazione, dal peculato (da 4 a 10 anni e
sei mesi di carcere) alla corruzione propria (da
6 a 10 anni) e impropria (da 1 a 6 anni). Quanto alla corruzione in atti giudiziari, la pena pu
salire fino a 20 anni. Aumenta anche la pena
per associazione mafiosa (da 10 a 15 anni, invece che da 7 a 12). Soprattutto, torna il falso in
bilancio. Le false comunicazioni sociali verran-

vr fare bene adesso questa radio terapia preventiva al cervello - ammette la Bonino - e poi
un periodo di riposo abbastanza lungo che mi
stato prescritto proprio per evitare ricadute percentualmente molto alte in questo tipo di cancro nei primi 12 mesi dopo il trattamento. Ma
ammette anche che oggi certamente un bel
giorno per me.

no punite con la reclusione da 3 a 8 anni, se la


societ quotata, e da uno a 5 anni per quelle
non quotate. Si proceder sempre dufficio, a
meno che non si tratti di piccole societ non
soggette a fallimento, per le quali si applica una
sanzione ridotta (da sei mesi a 3 anni). Non sono punibili gli illeciti di particolare tenuit. Nodo importante, si potr fare ricorso alle intercettazioni solo per il falso in bilancio di societ
quotate. Altra novit rilevante: nei reati pi
gravi contro la pubblica amministrazione non
si potr pi patteggiare se prima non si restituito il prezzo o il profitto del reato. In caso di
condanna, il colpevole sempre obbligato a pagare lequivalente del profitto o quanto percepito in modo illecito. Infine, aumenta il peso
dellAutorit nazionale anticorruzione, che dovr essere informata dalle Procure ogni volta
che procedano per reati contro la pubblica amministrazione. LAnac controller anche i contratti extra codice degli appalti. Mancano alcune norme: come il Daspo ai corrotti, promesso
da Matteo Renzi, e proposto pi volte dal M5S
con emendamenti, regolarmente respinti.

Renzi ammette: in Liguria


e Campania rischiamo grosso
IL LEADER PD CONFESSA ALLA SEGRETERIA: SONO IN BILICO LE VITTORIE DI NAPOLI E GENOVA
OGGI IL PREMIER VA A SALERNO. E PREPARA LO SHOW PRE-ELETTORALE CON MARCHIONNE
di Wanda Marra

Matteo Renzi ieri a Vicenza LaPresse

Ora DAnna vuol


far fuori la Rossi
AL GRIDO di Forza Italia una conventicola
antidemocratica che viola tutte le regole, stavolta Vincenzo DAnna si lanciato a testa
bassa contro Mariarosaria Rossi. Direzione:
Tribunale Civile di Roma. Obiettivo del senatore Gal, uscito dal gruppo di Fi e ispiratore di
una lista pro De Luca in
Campania: far annullare la
nomina di Rossi a tesoriere
del partito di Berlusconi.
La nomina illegittima
spiega DAnna perch
stata deliberata dal comitato di presidenza e non dal
consiglio nazionale, che
non viene convocato da
quasi dieci anni. E siccome
una recente modifica della legge sul finanziamento pubblico ai partiti vincola lerogazione
dei fondi al rispetto degli statuti depositati in
Parlamento, la nomina di Rossi deve essere immediatamente cancellata. Altrimenti tutto illegittimo. Di qui il ricorso durgenza: il giudice
lo ha rigettato, negando la sospensiva. La Rossi
resta in carica. Il procedimento proseguir nel
merito. Secondo lavvocato che ha curato il ricorso, Arturo Umberto Meo, nel nominare la
Rossi, Forza Italia ha commissariato se stessa,
utilizzando una procedura che pu essere usata per gli organi periferici, non per il ruolo di
tesoriere. DAnna mette in discussione la legittimit della gestione dei 540 milioni di euro,
tra fondi pubblici e tesseramento, raccolti negli
ultimi 20 anni. A cominciare dai 1000 euro che
ho versato ogni anno per la mia tessera.
Vincenzo Iurillo

a Liguria e la Campania
sono in bilico. Davanti a
una delle (rare) riunioni
della segreteria del Pd,
Matteo Renzi lo dice a chiare lettere.
Far un giro, domani (oggi, ndr) vado a Salerno. Poi andr in Liguria.
Da l a un paio dore, peraltro il segretario-premier sar a Vicenza, per
un comizio elettorale, con la candidata alla Presidenza del Veneto,
Alessandra Moretti. Qualcuno dei
presenti gli fa notare che l non siamo messi bene. Vado lo stesso,
dice lui. Anche perch, come afferma en passant un altro membro della
segreteria i sondaggi qualche volta
sbagliano.
Il rush finale per le Regionali tutto
uno stop & go. Tra candidati scomodi
(Vincenzo De Luca, in Campania),
ex amici, ora quasi nemici (Michele
Emiliano, che corre per la Puglia),
potenziali perdenti (Alessandra
Moretti) e candidati decisivi senza
se e senza ma (Raffaella Paita in Liguria) la scelta dei format complicata.
Di fare un comizio con la Moretti,
Renzi lha deciso laltroieri. data
per persa, ma non poteva abbandonarla al suo destino. In questa settimana andr in tutte le Regioni, assicurano ai vertici del Nazareno. Eppure, unorganizzazione al cardiopalma. Lagenda si monta e si smonta pi volte al giorno. La segretaria
del Pd campano, Assunta Tartaglione, era una settimana che ogni gior-

no avrebbe dovuto avere lappuntamento decisivo a Palazzo Chigi per


decidere leventuale tour elettorale
nella Regione. La riserva si sciolta
mercoled sera: Renzi viene a Salerno domani (oggi, ndr). Faremo una
grande iniziativa elettorale con De
Luca e i candidati del Pd allHotel
Mediterranea, racconta la Tartaglione. E Napoli? Facciamo questa
cosa, intanto la faccciamo. Nel gioco di equilibrismi e valutazioni,
quella di oggi potrebbe essere lunica tappa campana di Renzi. A Matteo piace vincere sempre. E dunque,
pure se De Luca un candidato scomodo, gli tocca sostenerlo. Senza
metterci troppo la faccia: le liste del
Presidente sono piene di impresentabili che non voterei neanche io
(citazione del premier) e che secondo lo scrittore Roberto Saviano sono Gomorra. Napoli in grande stile
meglio di no. Salerno invece s. Perch poi la citt dove stato sindaco
De Luca e dal punto di vista amministrativo, un gioiellino. Ecco il gioco comunicativo di Renzi: nelle liste
del candidato ci saranno pure gli impresentabili, ma intanto bravo. E
poi, visto che Berlusconi star per
due giorni in Campania a sostenere
il candidato del centrodestra Stefano Caldoro, non poteva esimersi.
Oggi il leader di FI sbarca in grande
stile a Napoli. E non a caso la manifestazione elettorale del Pd stata
infilata allultimo minuto. Allinizio
si era pensato a una visita a met,
una presenza istituzionale. Insieme
a De Luca, Renzi visiter un asilo ni-

La redazione del Fatto Quotidiano considera inaccettabili e gravissimi gli insulti di


Carmine Attanasio, candidato in Campania, al collega Vincenzo Iurillo. Per protestare contro un articolo di Iurillo, come riportano le agenzie, Attanasio ha spiegato di doversi assentare dal consiglio comunale di Napoli causa problemi di
camorra giornalistica. Una palese dimostrazione di disprezzo del lavoro di un
collega che ha avuto la sola colpa di scrivere sulla base di fatti reali. Esprimiamo
solidariet e vicinanza a Vincenzo Iurillo, convinti che, anche da metodi di questo tipo, continui ad affermarsi una pesante intimidazione nei confronti di una
professione presa di mira e oggi, pi che mai, bisognosa di tutele.
Il Cdr

do nel quartiere Pastena di Salerno,


limpianto di compostaggio a Sardone. Da notare la scelta: si tratta di
un esempio virtuoso di smaltimento
di rifiuti. Laltra faccia della medaglia: De Luca condannato per abuso dufficio nel processo sul termovalizzatore di Salerno.
INTANTO , per quel che riguarda la

Liguria, i renziani stanno cominciando a dire che se la candidata Pd


Raffaella Paita vince male si rivota:
perch non si possono fare le larghe
intese con FI, n si possono prendere
gli eventuali consiglieri dalle liste di
Luca Pastorino, il civatiano nemico
numero uno, visto che con la sua
candidatura toglie voti alla Paita. Si
vedr. Ma ecco un nuovo modo per
battere sul voto utile.
Tornando allagenda. Renzi andr a
La Spezia domani, e nelle Marche il

29. Lo stesso giorno, per la chiusura,


dovrebbe tornare a Genova. Difficile
che faccia un comizio con il candidato in Toscana, Enrico Rossi: non
serve. Difficile lo faccia pure a Bari,
con Emiliano. Che vince, e vince con
voti propri. E ultimamente ha pure
criticato duramente la riforma della
scuola. Il premier in Puglia ci sar in
veste istituzionale: il 28 andr a Melfi
allo stabilimento Fca di Melfi, con
lAd del gruppo, Sergio Marchionne.
E poi c il tema Pd. Alle Europee ha
preso un indimenticabile 40,8%. Ma
che succede se le percentuali adesso
sono molto pi basse? Si potrebbero
registrare cambiamenti nel partito,
con Lorenzo Guerini che dalla vice
segreteria passa alla guida del gruppo a Montecitorio. E lipotesi commissariamento di tutto il sud, sul
modello di Roma, torna di continuo
nei discorsi dei dirigenti.

ATTANASIO CANDIDATO VANESIO

di

m.trav.

Il Fregoli che ci insulta


incatenato a un albero

l sito del Fatto ha pubblicato, a cura di Vincenzo Iurillo,


un catalogo di candidati impresentabili in Campania
per diversi motivi: indagini, condanne, legami pericolosi
con i clan, cambi di casacca. Nellultima categoria ricade a
buon diritto Carmine Attanasio, noto per essere passato
dai Verdi allIdv a Forza Italia (ma il suo attuale coordinatore Borrelli gli attribu anche capatine nei paraggi di
Rivoluzione Civile, Rifondazione e Pd). Ieri il roccioso
campione di coerenza s incatenato a un albero davanti
alla sede Rai di Napoli per protestare contro Iurillo e il
sottoscritto, definendoci graziosamente penne di camorra dedite alla fabbrica del fango. Di questo naturalmente risponder in tribunale, mentre ci sfuggono le ragioni
della protesta (poi fortunatamente interrotta a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli e di imprecisati motivi di salute). Se Attanasio, fino allaltroieri, era impresentabile soltanto per i suoi cambi di casacca, da ieri lo
anche perch un diffamatore.

POLITICA

VENERD 22 MAGGIO 2015

Q
uartu, una bomba
esplode al Comune

Tensione per elezioni

LA MANO che ieri ha fatto esplodere un devastante


ordigno davanti a uno degli uffici del Comune di
Quartu SantElena, la terza citt della Sardegna per
numero di abitanti, ormai un tuttuno con Cagliari,
forse con quel boato voleva soffocare le voci dei
candidati alle prossime elezioni comunali del 31
maggio, oppure voleva lanciare un messaggio agli
attuali amministratori. Di sicuro riuscita ad ap-

il Fatto Quotidiano

pesantire, a soli dieci giorni dal voto, il clima elettorale gi teso a causa di altri episodi, come le minacce di morte al sindaco di Desulo (Nuoro), Gigi
Littarru, in corsa per il secondo mandato o la lettera
con un proiettile inviata al primo cittadino di Nurri
(Cagliari), Antonello Atzeni, anche lui candidato alle prossime elezioni. Il prefetto di Cagliari, Alessio
Giuffrida, assicura: Le elezioni saranno regolari.

PASSAGGIO A NORD-EST

di Enrico Fierro

inviato a Vicenza

adylike appare affan-

nata e appannata, ma
sorride. Ai democrat
veneti non piace il ritornello che Matteo Renzi va ripetendo sul 6 a 1 alle prossime
Regionali come linea del Piave
per il Pd, non fosse altro perch
loro sono il numero 1, che nella
particolare cabala di queste elezioni sta per sconfitta. Quella di
Alessandra Moretti che cinque
mesi fa si messa in testa di conquistare il cuore della Lega di
Matteo Salvini e Luca Zaia. E allora per mettere la parola fine a
voci e malignit hanno costretto Renzi a fare un salto a Vicenza, ieri, al teatro comunale con
tutte le 910 poltrone rosse occupate.

Matteo vola da Ladylike:


Coraggio. Ma Zaia
sembra irraggiungibile
PER I SONDAGGISTI IL VENETO RIMANE A DESTRA, IL RESTO FOLKLORE
TRA PUTIN (ADELINA LUIGIA) E LAMICO DEL CRIMINALE KARADZIC

Sono ritornata qui


perch amo la mia terra

Sul palco lui e lei. Super Matteo


(prima di scappare in Veneto, in
mattinata, ha partecipato a Roma alla segreteria del partito e,
dopo, volato a Riga per un vertice europeo) e Ladylike. La parola dordine ripetuta in modo
ossessivo coraggio. Perch ho
scelto di ritornare qui. ApplauIl governatore uscente Luca Zaia (Lega Nord e Forza Italia); Alessandra Moretti (Pd) in auto col premier Renzi alla guida Ansa
si. Coraggio e amore. Amo il
Veneto. Applausi. E poi lesalAlessandra e promessa: presto caler in Veneto
tazione del Veneto operoso e
FLAVIO TOSI
uno squadrone di ladylike a sostenerla: le ministre
dei miracolosi effetti delle poBoschi e Madia, la presidente del vicino Friuli Delitiche del governo. Crescono i
Il sindaco di Verona, ormai ex leghista:
borah Serracchiani, la commissaria europea Moposti di lavoro, 3460 in pi nel
Luca lo ha ammesso, non vuole
gherini. Battimani finali e sorrisi sui volti dei miprimo trimestre del 2015 grazie
al Jobs act, perch qui non c
confrontarsi con me in pubblico dibattito litanti, ma prima di ritornare a Roma un pranzo a
Breganze dal patron della Diesel Renzo Rosso.
conflitto tra imprese e operai,
qui si lavora insieme. Ancora
Il Jobs act non ottiene consensi
applausi. E allora tutti al lavoro
e il governatore bravo ad apparire nuovo
JACOPO
BERTI
per vincere: Andiamo a prenLa battaglia difficile e lo dicono i sondaggi, Luca
derci il futuro. Applausi finali.
Il candidato dei 5Stelle sembra avere
Zaia in testa, corre, quasi irraggiungibile. E
Il segretario Matteo, giacca
poche possibilit, ma ci prova: Qui
allora la speranza affidarsi al vecchio spirito dei
sportiva e jeans, scherza. Siaveneti, quello di essere concreti e storicamente
mo un partito di fantasisti, mi
bisogna salvare le famiglie e le imprese
filogovernativi. Democristiani, quando la Dc era
avevano detto che cera una
il perno del Paese, leghisti e berlusconiani nel
conferenza stampa ed eccomi
qui davanti a tantissimi di voi. Avevo portato an- no qui, in Italia, nel Paese pi bello del mondo. ventennio passato. venuto Renzi e arriveranno
Dove sale lexport, lievita la fiducia degli inve- le ministre. Anche questo, per, rischia di non
che le slide per mostrarle ai giornalisti.
stitori stranieri, anche grazie al Jobs act e il Veneto bastare. Renzi ha parlato del Jobs act, ma la misura
Imminente la spedizione dello squadrone
cresce pi della Germania. Franco laddet- da queste parti non raccoglie consensi oceanici.
al femminile: dalla Boschi alla Mogherini
to al computer evocato da Renzi vai con laltra Lo dimostrano i dati elaborati da Demos e diffusi
Sullo schermo alle spalle del premier, come din- slide. Infine un po di frecciate. A Salvini euro- dallOsservatorio sul Nord-est. Gli ottimisti sono
canto, appaiono i primi grafici. Se fosse un film il parlamentare assenteista, regalategli una felpa appena il 30% e sono in massima parte adulti dai
titolo sarebbe Miracoli italiani. I gufi parlano di un con la scritta Strasburgo, e ai malpancisti inter- 55 ai 64 anni, i pessimisti sono il 35 e sono giovani,
mondo globale negativo, ma nei prossimi anni la ni, che sperano che le elezioni vadano male, ma operai e disoccupati tra i 25 e i 34 anni, un altro
classe media aumenter di 800 milioni. E verran- lasciateli fare. Conclusione, abbraccio finale ad 33% di persone che guardano con scarsa fiducia

alle nuove politiche sul lavoro lo si trova nella


fascia di et tra i 35 e i 54 anni. Ed gente che
andr a votare. Certo, le slide di Renzi mostrano
un Veneto che pu raggiungere e superare anche
la Germania come tasso di crescita, ma la realt ci
racconta di oltre 16 mila posti di lavoro persi nel
2014, lexport in ripresa, ma come dicono gli
economisti che analizzano la locomotiva del Paese, non sufficiente a compensare la contrazione
della domanda interna.
Dati alla mano, la Moretti presenta il conto al governatore Luca Zaia, ma lui fa spallucce, sa che la
sua vittoria affidata alla crescita della Lega di
Salvini e alla macchina di potere che ha costruito
in questi anni. Un insieme di rapporti con le grandi imprese e legami clientelari col territorio. Con
lultima legge mancia, accusano i suoi oppositori,
ha regalato 50 milioni a parrocchie, sagre paesane, e circoletti di sostenitori. Zaia un fenomeno per la capacit di presentarsi, anche in questa occasione, come il nuovo. Proprio lui che
stato assessore di Giancarlo Galan e vicepresidente della Giunta veneta fino al 2010, e che mai
ha visto il bubbone della maxi-tangente sui lavori
del Mose (un miliardo di mazzette) crescere fino
a diventare un tumore.
Liste piene zeppe di riciclati, trasformisti,
separatisti omofobi e impresentabili vari

Anche Flavio Tosi, lex leghista sindaco di Verona, candidatosi in contrapposizione a Zaia e in
odio a Matteo Salvini, fa lo smemorato e finge di
dimenticare le disavventure del suo vicesindaco,
lavvocato Vito Giacino, condannato insieme a
sua moglie per una storia di tangenti e consulenze
e ora con lobbligo di dimora a Verona. Sia lui che
la Moretti hanno smentito con sdegno le voci
sullesistenza di accordi sotterranei. Ci siamo limitati solo a firmare un comunicato congiunto
per criticare la indisponibilit di Zaia ad ogni
confronto pubblico. Poi basta. Infine le liste,
zeppe di riciclati, trasformisti, separatisti storici e
dellultima ora, omofobi e gaffeur vari. Con la Moretti c Santino Bozza (Lista progetto Veneto autonomo), un ex consigliere regionale leghista che
nellattesa dellautonomia se la prende con i gay.
Non conosco linglese, per me sono solo dei culattoni. Tosi, invece, ha fatto il pieno dei trasformisti, come Diego Bottacin, ex consigliere regionale del Pd, e Maria Gomierato, ex sindaco di
Castelfranco Veneto, fino allultimo in trattativa
con la Moretti per una candidatura. Nella lista
Unione Nord-est, che sostiene il sindaco di Verona, corre Adriano Bertaso, ex consigliere regionale della Lega che ai tempi incontr il criminale di guerra serbo-bosniaco Radovan Karadzic e si fece pure fotografare insieme a lui. Un
amante dellEst anche nelle liste di Zaia, Adelina
Luigia Putin, che vanta lontane parentele col pi
noto Vladimir. Piove e arriva il Giro dItalia a
Vicenza, Renzi lascia il Veneto con una promessa
agli elettori: Il Partito democratico in una fase
che non ci basta il 6 a 1, non vogliamo perdere
neppure una Regione.

Rai, troppo Renzi da Giletti e ora B. da Fazio


AGCOM: IL PREMIER ALLARENA HA VIOLATO LA PAR CONDICIO, BISOGNA RIEQUILIBRARE. PRIMA VOLTA DEL CAIMANO A CHE TEMPO CHE FA
di Carlo Tecce

llAutorit di Garanzia per le Comunicazioni


A
(Agcom), sollecitati dai partiti di opposizione
(Cinque Stelle e Forza Italia), ieri hanno discusso

dellinvasione renziana in tv, che riguarda soprattutto


i 35 minuti di propaganda da Giletti. In quelloccasione, in un contenitore pomeridiano, Renzi s comportato pi da segretario democratico che da capo di
governo: non era informazione istituzionale, ma un
intervento da campagna elettorale. Cos la Rai, oltre a
rischiare una multa, dovr rimediare: in termini tecnici, riequilibrare. Il verdetto dellAgcom sar severo: il fiorentino ha violato la par condicio.
QUANDO la campagna elettorale savvicina, occorre familiarizzare con lespressione par condicio, che rimanda al testo di legge che disciplina le

presenze in televisione dei politici e del governo.


In un paio di giorni, domenica da Massimo Giletti
(lArena) e marted da Bruno Vespa (Porta a Porta,
ma con i contrappesi che la par condicio richiede),
le trasmissioni con il maggior numero di anziani,
Matteo Renzi s giocato il bonus da 500 euro.
Ha spacciato per regalo una presa in giro ai pensionati, scippati con la riforma Fornero: devono
essere risarciti, recita la sentenza della Consulta
che il fiorentino ignora. Adesso lAgcom richiama
allordine Viale Mazzini per lArena. Vuol dire che
Giletti dovr offrire un pulpito anche ai concorrenti di Renzi, a Forza Italia, ai Cinque Stelle, a Sel
di Nichi Vendola e, anche se Matteo Salvini appare
ovunque, ai leghisti. Peccato che LArena abbia
concluso la stagione proprio con Renzi. Non potendo far riparare il danno a Giletti, il servizio pubblico sar costretto a stravolgere i programmi di

Rai1, e non solo. Renato Brunetta assapora la vendetta: Giletti,


pronto a darci ragione, a chiedere scusa? Ti dimetti?.
I DEM temono la controffensiva

di Silvio Berlusconi, che domenica potrebbe esordire da Fabio


Fazio. In maniera preventiva,
interviene il renziano Michele
Anzaldi, un deputato esperto di
televisione e componente della
Silvio Berlusconi e Massimo Giletti con Matteo Renzi Ansa
Commissione di Vigilanza: Se
fosse confermata, la presenza del leader di Forza pigruppo del M5S, hanno firmato quattro esposti
Italia Silvio Berlusconi domenica sera a Che tempo allAgcom, sempre per la par condicio. I destinatari:
che fa, configurerebbe una violazione della par con- Rai, La7, SkyTg24, Mediaset. Mancano nove giordicio. Sarebbe opportuno che lAgcom si esprimes- ni al voto in sette regioni, ogni lembo di telese. Francesca Businarolo e Bruno Marton, i ca- visione conteso.

POLITICA

il Fatto Quotidiano

R
oma, ragazzini
in vendita: fermato
anche un prete

LE VITTIME erano ragazzini rom tra


i 13 e i 17 anni. I clienti uomini di
mezza et, tra i 35 e gli 80 anni. Tra
loro tanti viaggiatori di passaggio alla Stazione Termini, lo scalo principale di Roma, un professionista e
anche un prete 68enne di una parrocchia di Viterbo. In casa del re-

ligioso, arrestato assieme ad altre


sette persone, durante una perquisizione, stato trovato un archivio di
pedopornografia: foto, video, file di
ragazzini ritratti in atteggiamenti
inequivocabili. I ragazzini si prostituivano anche nei pressi dei binari e
vicino ai negozi della galleria. Anche

VENERD 22 MAGGIO 2015

di giorno. Per una manciata di euro,


tra i 10 e i 50, seguivano i clienti nei
bagni della stazione e persino sui
treni in sosta. Dietro di loro, sono
convinti la Procura di Roma e la Polfer, non c'era una vera e propria organizzazione. Ma un disgustoso
passaparola tra i clienti, moltissimi

habitu. la drammatica storia portata alla luce dalloperazione Meeting Point, che ha fatto scattare le
manette per otto persone in diverse
Regioni. Nei prossimi giorni, la commissione parlamentare per lInfanzia chieder unaudizione con i funzionari della Polfer.

IL CALCIO SCARICA BELLOLI E LUI


INSULTA: IL FATTO NON GRADITO
IL CAPO DEI DILETTANTI SFIDUCIATO, ACCUSATO PURE DI MOLESTIE, SCAPPA DAL RETRO

Laccusa di Cremona

di Valeria Pacelli

Il pm Roberto Di Martino

hiamatemi quando
volete, se non vi rispondo perch magari sono con una
bella signora. Era lo scorso 10
novembre e Felice Belloli non
sapeva che proprio le signore
belle o brutte, lesbiche o meno,
avrebbero inciso sulla fine del
percorso che iniziava quel
giorno quando fu eletto presidente della Lega nazionale dilettanti. Sono passati sei mesi e
Belloli, travolto dallo scandalo
delle presunte frasi omofobe,
ieri allHotel Hilton di Fiumicino non si dimesso e ha chiesto al Consiglio direttivo della
Lega dilettanti di votare la sua
sfiducia.

Scommesse,
alla fine il pallone
si autoassolve
di Paolo Ziliani

IL RISULTATO stato netto: 23

presidenti regionali, vicepresidenti e vicepresidente vicario


hanno votato contro, allunanimit. Con qualche piccolo disguido, commenta il presidente del comitato campano Vincenzo Pastore. Che aggiunge:
Se dovesse risultare innocente
il nuovo presidente della Lnd
dovr avere il coraggio civile di
dire: restituiamogli la carica.
Preso atto dellingovernabilit
della Lega dilettanti, quindi,
Belloli dovrebbe rassegnare le
dimissioni, con lui dovrebbe
decadere il Consiglio direttivo e
indire entro 90 giorni le nuove
elezioni. Il reggente dovrebbe
essere il vicepresidente vicario,
Antonio Cosentino, o il pi anziano dei presidenti. Come un
mantra, Felice Belloli ha continuato a ripetere di non aver
detto la frase (Basta dare soldi
a quelle quattro lesbiche) finita in un verbale dassemblea del
dipartimento femminile dello
scorso 5 marzo.
SI SAREBBE difeso dicendo che

si tratta di invenzioni, ma a stabilirlo sar la Procura federale


che luned sentir cinque testimoni. Come pure dovr chiarire la vicenda degli esposti di
due collaboratrici, con contratti in scadenza non rinnovati,
che avrebbero denunciato lo
sfiduciato presidente per le
avances subte quando lavoravano a piazzale Flaminio. Fonti
della Lega, raccontano che una
delle due donne, una 50enne
lombarda, sarebbe stata sentita
ieri mattina in Procura federale
dalle dieci fino alluna e mezza.
Questa unaltra storia si
vocifera nella hall dellHotel di
Fiumicino stata la frase sulle
lesbiche a inguaiarlo. Lascio a
voi la decisione, i fatti li conoscete, dice in sostanza il presidente dei Dilettanti e non partecipa alla fine ingloriosa del
suo mandato. Esce dalla porta
secondaria e senza dire una parola. Al Fatto che allinizio del
Consiglio direttivo ha provato
a chiedergli un commento ha
solo ricordato che in questa se-

La Nazionale femminile under 17 in festa dopo una vittoria Ansa

Lo sfiduciato presidente della Lega Dilettanti, Felice Belloli, e il presidente della Figc, Carlo Tavecchio Ansa

de non siete graditi. Adesso la


palla, quindi, passa a Carlo Tavecchio che dimenticando la
gaffe su Opti Opb ha scaricato Belloli: Fino a quando
stato in Lombardia ha fatto bene. Poi ha respirato laria dei sa-

TAVECCHIO SHOW
Non sono tornato
da Mangaratiba perch
volevo fare il presidente.
Avete voluto mettere qui
uno inadeguato? Bene,
contiamoci unaltra volta

lotti di Roma..., ha ribadito il


numero uno della Figc due
giorni fa a La Stampa.
PROPRIO i salotti romani, que-

sta volta quelli dellHilton, ieri


hanno ospitato lo stesso Tavecchio al convegno Nutrizione
Salute che si teneva proprio
nella sede del Consiglio direttivo. Dopo lintervento, Tavecchio scappa via. Prepara il
commissariamento dice qualcuno dei consiglieri molto pi
concentrato sul buffet imbandito fino al tardo pomeriggio.
una delle possibili conseguenze
della sfiducia, che potrebbe anche riportare lattuale numero
uno della Figc a capo dei Dilettanti, che gi stato il suo re-

SCUOLA Grasso-Sel,
scontro sulla riforma
ensione ieri in aula a Palazzo MaT
dama sulla composizione della
commissione Istruzione in vista

dellarrivo della riforma della scuola.


Sel, con Loredana De Petris, capo del
gruppo misto, ha sollevato la questione dello spostamento della senatrice
Maria Mussini (ex M5s) dalla commissione Giustizia alla commissione
Istruzione. grave ha detto De Petris che Grasso ci abbia detto di no alla vigilia dellarrivo del ddl
sulla riforma della scuola perch si doveva garantire
lequilibrio tra maggioranza e opposizione. La polemica seguita allinvio della lettera di Grasso a De
Petris, in cui il presidente del Senato ha motivato la
sua decisione di non acconsentire allo spostamento
in commissione Istruzione dellex grissina Mussini.
Laggiunta della senatrice altererebbe ha scritto
Grasso gli equilibri di maggioranza allinterno
della commissione. Ribatte De Petris: accaduta
una cosa molto grave sia dal punto di vista regolamentare che dal quello politico. Ho chiesto alcuni
spostamenti di alcuni senatori del gruppo, tra cui
quella di Mussini in quanto prima firmataria della
legge di iniziativa popolare sulla scuola.

gno. Tra un boccone e laltro,


passano i veleni di quella che
una partita politica pi che agonistica. A questi livelli commenta un altro degli invitati si
gioca il potere. Sa quanti soldi
girano in Lega Dilettanti? Le federazioni, le scuole calcio dei
bambini, i tesserati... Non pu
crollare tutto.
TAVECCHIO, intanto, anche se

in maniera criptica, sembrato


voler annunciare una sua ricandidatura alla presidenza
Figc, una volta scaduto il mandato a fine 2016: Non sono
tornato da Mangaratiba (Brasile, ndr) perch avevo voglia di
fare il presidente federale. Era
lultimo dei miei problemi.
Avete voluto mettere qui uno
inadeguato? Bene, adesso vedremo linadeguatezza e ladeguatezza del sistema e poi ci
conteremo unaltra volta.
Adesso un nome adeguato bisogner trovarlo per i Dilettanti. Ma lo era stato anche Felice
Belloli quando vinse il match
per la nomina, spazzando via i
suoi avversari guidati dal presidente del comitato campano,
Vincenzo Pastore. Ho l80%
dei voti. La matematica non
una opinione diceva allora.
Stavolta andata diversamente.
Il Coni ci dir quali sono le
procedure pi semplici che deve applicare la giustizia. Non
siamo un organo di polizia ma
siamo un organo di organizzazione di spettacolo e sport. Siamo servi di tutti ma schiavi di
nessuno, continua Carlo Tavecchio al convegno. E riferendosi agli ultimi scandali che
hanno scosso il calcio ha aggiunto: Abbiamo monitorato
sempre le scommesse e la Lega
Pro ha sempre segnalato a chi
di dovere. Eppure la Procura
di Catanzaro ne ha scoperte
tante di partite truccate. Troppe.

@PacelliValeria

oberto Di Martino, 65
anni, nato a Bordighera,
figlio di genitori napoletani, il
pm che per ventanni ha cercato di dare un nome ai mandanti della strage di Piazza
della Loggia a Brescia, processo tuttora mantenuto
aperto dalla Cassazione, il
procuratore di Cremona titolare dellinchiesta Last Bet sullo
scandalo
del
calcioscommesse esploso
in Italia nel giugno del 2011. La
sua inchiesta
arrivata a toccare anche la Serie
A coinvolgendo
tesserati di primo piano come Mauri, Milanetto, Signori, Bettarini e persino lattuale Ct della Nazionale Antonio Conte. Allindomani dellesplosione di
una nuova scommessopoli,
quella dellinchiesta di Catanzaro, e a pochi giorni dai
rinvii a giudizio dellinchiesta
cremonese, Di Martino spiega: Non sono meravigliato.
Non voglio dire che quanto
emerso sia una cosa normale;
ma certo non mi sorprende
che la criminalit organizzata
di stampo mafioso, avendo il
problema di investire capitali
di origine illecita, scelga di
farlo nel calcio con le partite
truccate e le scommesse. un
modo di fare soldi facile, non
complicato, specie nelle serie
minori; e fruttifero, se vero
che di solito ottieni il raddoppio del tuo capitale.
Quindi le Procure indagano
ma il calcio continua a truccare le sue partite?

S, e non sono certo fatti episodici. Da un certo punto di


vista, per, sono contento:
perch stato faticoso, per
me, andare avanti in questi
anni a Cremona. Linchiesta
di Napoli al momento non ha
avuto grandi sviluppi, quella
di Bari stata molto circoscritta. Il lavoro della Procura
di Catanzaro in un certo senso mi risolleva: anche perch
io non ho debellato e non
posso debellare proprio nulla, sono altri cui tocca farlo.
Renzi ha detto: Il calcio non
pu dare di s questa immagine: Coni, Figc e Lega devono

intervenire. Ma come?

Premetto che non conosco a


fondo lordinamento della
giustizia sportiva. Vedo, per, che quando scoppia uno
scandalo-scommesse si parla
subito di pene pesanti, esemplari, e poi alla fine raramente
ci si arriva. Sono contro la criminalizzazione dellomessa
denuncia. La configurerei in
modo diverso, sono per un
pentitismo pi garantito: un
calciatore che sa di prendere
un anno di squalifica per
omessa denuncia non parler
mai. Perch dovrebbe?
Nellambito della mia indagine ci sono stati 50 arresti e tutti e 50 gli arrestati tranne
uno hanno fatto ammissioni e confessioni; chi non stato arrestato, invece, non mi
ha mai detto nulla. Se una denuncia non tempestiva comportasse minori rischi di
squalifica, anche chi libero
potrebbe essere indotto a collaborare.
La costituzione di Ilievski quasi in extremis stata un colpo
a sorpresa. Com andata?

Sono sincero: allinizio la costituzione di Ilievski la temevo. Cera gi stata quella di


Gegic che mi aveva molto deluso, il serbo aveva dato una
collaborazione
minima.
Ilievski aveva cambiato diversi difensori e decideva di
farsi vivo allultimo momento: ero perplesso. Invece mi
sbagliavo, la sua collaborazione stata superiore a ogni
mia aspettativa.
Pu dirci come?

Al di l dei riscontri che mi ha


dato sulle partite pi importanti, come le due della Lazio
e Novara-Siena 2-2.
Sui giornali si letto: Ilievski
scagiona Conte.

una sciocchezza. scorretto perch se Ilievski non ha


avuto nessun contatto con
Conte, non vuol dire che lo
scagioni.
E il pc di Conte che risult inutilizzabile? vero che ci fu un
errore del perito in fase di lettura e copia dellhard disk?

No, non ci fu nessun errore.


Semplicemente il pc di Conte
era stato resettato. Cancellato. Si pu pensar male, oppure no, ma questo quel che
avvenuto. A giugno, comunque, ci saranno credo cento
rinvii a giudizio sui 230 indagati.

10

PPossibile
ensioni, Poletti:
applicare

contributivo a tutti

Lintervista

di Antonio

POLITICA

VENERD 22 MAGGIO 2015

Massari

iamo di fronte a una


grande incoerenza.
Da un lato, dopo 20
anni, finalmente il
Parlamento sta approvando
una legge sui reati ambientali.
Dallaltro, il governo Renzi
progetta di far scomparire il
Corpo che, pi di ogni altro,
deve farla applicare. Cesare
Patrone potrebbe essere lultimo capo del Corpo Forestale
dello Stato: comanda 8.500
agenti che si occupano di sorvegliare parchi, aree protette,
le 130 riserve naturali dello
Stato e operano al fianco delle
procure per molte indagini sui
reati ambientali: dalle discariche abusive agli inquinamenti
delle falde acquifere. Il corpo
forestale la polizia giudiziaria che ha scoperto linquinamento della ex Montedison a
Bussi, ha indagato sul canile
lager della Green Hill in cui
erano rinchiusi centinaia di
beagle, sta effettuando le indagini tecniche sui 57 comuni
della Terra dei fuochi.
Comandante, il suo Corpo ha
scoperchiato, soltanto per fare
un esempio, linquinamento e
il disastro ambientale provocato dalla Montedison a Bussi:
cosa ne pensa della legge sugli
ecoreati?

Linchiesta di Bussi senza


dubbio un nostro motivo di
orgoglio ma consideri che, su
23 mila operazioni, circa 10
mila sono opera nostra. Questa legge un passo avanti, dopo 20 anni abbiamo finalmente una norma sui reati ambientali, che certamente migliorabile, ma c una forte incoerenza: rischia di scomparire il corpo che pi di altri
deve farla applicare. Il governo Renzi sta valutando di farci
confluire nella polizia di Stato.
Il governo sostiene che costate troppo.

A fronte di un risparmio minimo iniziale e di una perdita


a lungo termine (vedi box in
pagina, ndr) questa scelta
non soltanto incoerente, ma
rischia di comportare uninfrazione delle direttive europee ed culturalmente arretrata. Se il Corpo forestale dello Stato non esistesse, piuttosto bisognerebbe inventarlo.
Abbiamo una controproposta.
Quale?

Con la soppressione delle province avremmo 2.800 agenti


della polizia provinciale, che
gi si occupano di reati ambientali, da sistemare altrove:
accorpiamoli a noi, insieme
alle 2.310 unit dei Corpi forestali di Sicilia, Sardegna e
Friuli, che sono Regioni a statuto speciale, e rafforziamo un
corpo specializzato. Propongo
un polo di attrazione di tutte le
strutture che si occupano di
ambiente.
Perch rischiamo uninfrazione
delle direttive Ue?

LULTIMO SPAURACCHIO del ministro Giuliano Poletti il passaggio al


sistema contributivo per tutti. Anche
per coloro che ancora beneficiano del
sistema retributivo, quello che aggancia le pensioni alla media delle ultime
dieci retribuzioni. Lipotesi di questa
ulteriore, e drammatica, riforma po-

trebbe servire per consentire luscita


anticipata rispetto ai limiti det imposti dalla Fornero nel 2012. una delle
100 ipotesi su cui stiamo lavorando
ha detto Poletti, "al momento non
escluso nulla. Stiamo approfondendo". Sulla possibilit di un aumento
della flessibilit in uscita verso la pen-

il Fatto Quotidiano

sione, ha spiegato il ministro a margine di una conferenza stampa, ci sono


"molte variabili che riguardano l'efficacia, lequit del sistema e limpatto
sulla finanza pubblica. Vedremo in
Legge di Stabilit". Il governo ha intanto pubblicato il decreto sulla restituzione delle rivalutazioni bloccate dal

governo Monti: vengono rivalutate al


40% le pensioni tra tre e quattro volte
il minimo, al 20% quelle tra quattro e
cinque volte il minimo, al 10% infine
quelle tra cinque e sei volte il minimo. Il
decreto prevede anche il finanziamento di 1 miliardo alla cassa in deroga
prelevato dal Fondo per il Jobs Act.

Parla il comandante

Noi scopriamo
i veleni di Bussi,
Renzi ci scioglie
La direzione generale ambiente della Commissione europea, in un atto sottoscritto pochi mesi fa, e inviato alla Presidenza del Consiglio, parla
espressamente di rafforzamento del ruolo del Corpo Forestale dello Stato e aggiunge

che dovrebbe essere anche


accompagnato da corsi di
formazione per gli agenti incaricati dei controlli. Il governo Renzi invece pensa di
accorparci alla Polizia di Stato.
Lei parla di scelta culturalmen-

Pochi uomini e mezzi


ma tutela lambiente
IL CORPO FORESTALE dello Stato conta circa 8000 addetti che non vanno confusi con gli operai forestali spesso
assunti stagionalmente dalle Regioni. Una confusione molto
frequente. Lipotesi di accorpamento, dice il Corpo, non garantisce un risparmio nellimmediato, anzi costerebbe 25
milioni in pi per sostituzione vestiario, adeguamento dei
mezzi e delle flotta aerea, corsi di formazione. Parliamo di
unistituzione che affronta emergenze come la Terra dei
fuochi o lepidemia di Xylella. Nellattivit di polizia giudiziaria, nel 2013 sono stati perseguiti 11.726 reati con
10.624 persone denunciate. Per quanto riguarda la tutela
ambientale, il Corpo ha in cura 130 riserve naturali che
hanno 5 milioni di costi di gestione e 4 milioni di entrate per
lo Stato. Tra le pi importanti, lisola di Montecristo, Sasso
Fratino, Somadida, il Feudo Intramonti e la Sila e Aspromonte. Altra attivit strategica quella di prevenzione di
frane e alluvioni in un paese che conta la bellezza di 6.631
comuni ad alto rischio (su un totale di circa 8000).

te arretrata:
ci spieghi.

ORGOGLIO

Il comanPiuttosto che
potenziare la
dante della
nostra speForestale,
cializzazione,
Cesare
in
questo
Patrone
modo, la inAnsa
deboliamo.
La
Polizia
non culturalmente attrezzata alle mansioni che svolgiamo. E sono tante. Sar una
priorit della polizia proteggere lorso Daniza? O la contraffazione della mozzarella? E
questo rischia di accadere proprio mentre si vara finalmente una legge sugli
eco-reati?

Cos'ha la polizia che non va?

Niente, ci mancherebbe, ma la
sua missione principale la
tutela dell'ordine pubblico. La
nostra la tutela dellambiente
in tutte le sue sfumature. Lapproccio nella Terra dei fuochi,
oppure le indagini che stiamo
svolgendo in Puglia sulla
Xylella e gli ulivi, molto
complesso. Non solo repressione: necessaria una profonda sensibilit ambientale.
Le cito un caso esemplare:
lunica riserva ambientale che

IL VERSO
SBAGLIATO
Abbiamo finalmente
una norma sui reati
ambientali, ma c
una forte incoerenza:
rischia di scomparire
il Corpo che pi di altri
deve farla applicare
appartiene
al
ministero
dellInterno, quella di Tarvisio, che si estende per 20 mila
ettari, non gestita dalla Polizia, ma da noi. Esattamente
come gli altri 110 mila ettari.
Le organizzazioni mafiose so-

no sempre pi dedite agli ecoreati.

E infatti non certo un caso se,


due anni fa, abbiamo sottoscritto un protocollo dintesa
con la direzione nazionale antimafia. E Franco Roberti, lattuale capo della Dna, ha dichiarato di essere contrarissimo alla nostra fusione in altri corpi.
Nella legge Madia, quella che
vi riguarda, si parla solo
eventualmente di questa
possibilit.

un'eventualit possibile,
purtroppo, oltre che culturalmente molto arretrata e contraria agli indirizzi europei,
come persino lUe conferma
con le sue lettere indirizzate al
governo. Un atteggiamento
piuttosto incoerente con la
nuova legge sui reati ambientali.

MILIARDI AL MACERO

Fisco, il governo ammette la svista


di Carlo Di Foggia

imbarazzo negli uffici del Tesoro


L
palpabile, non fosse altro perch a
pronunciarsi stato uno dei pi noti pm

d'Italia, il capo del pool contro i reati


finanziari della Procura di Milano
Francesco Greco. Sintende luscita con
cui il magistrato ha definito un condono implicito, gratis la norma sul
raddoppio dei termini daccertamento
contenuta in uno dei tre decreti attuativi della delega fiscale approvati il 21
aprile scorso. Un'accusa pesante, a poche settimane dal varo del testo che
riordiner i reati tributari (quello ritirato nel dicembre scorso tra le polemiche per la norma del 3% salva Berlusconi). Tanto che ieri Matteo Renzi gli
ha risposto a distanza: Noi vogliamo
semplificare il sistema fiscale, anche
perch ditemi come si fa a complicarlo..., ha spiegato il premier a Vicenza
illustrando delle slide. E invece proprio quello che successo, e l'accusa di
Greco trova conferma in quanto il Fatto
a potuto verificare: il pasticcio ben
chiaro negli uffici del ministero.
L'ACCUSA di Greco nasce da un difetto

di scrittura del testo che manderebbe al


macero diversi miliardi. Solo a Milano,
nei primi 4-5 mesi del 2015 la base imponibile accertata stata di 4 miliardi.
Di questi mi dicono che una quota consistente andrebbe persa, ha spiegato il

pm. Cos successo? Andiamo con ordine. Oggi il Fisco ha quattro anni di
tempo per provare l'evasione, ma se presenta denuncia penale ottiene altri quattro anni. Il governo ha deciso che ora
l'Amministrazione finanziaria pu ottenere l'extra-time solo se la denuncia viene presentata entro i primi quattro anni.
La norma, per, doveva valere solo
pro-futuro, e quindi non intaccava i
procedimenti incorso. Non cos. Come ha spiegato Greco, nella legge delega

te dall'Agenzia delle Entrate, mentre


esclude le verifiche fatte dalla Guardia di
Finanza, che pu solo fare delle constatazioni e poi chiedere allAgenzia di
intervenire. Tutti questi procedimenti,
se la norma venisse confermata cos com', andrebbero al macero, e con loro
i soldi che sin potrebbero recuperare.
Mezzora dopo l'uscita di Greco, ha risposto il viceministro Luigi Casero: Per
come era scritto pensavamo si intendessero tutti gli atti. Se fosse stato cos, si

parere che la commissione Finanze della Camera (dove i decreti sono depositati, ndr) recepir la contestazione di
Greco e nel suo parere chieder al governo di modificare il testo. Parere, per, che non vincolante. La formulazione, peraltro, pi o meno la stessa di
quella elaborata dalla Commissione tecnica presieduta dal presidente emerito
della Consulta, Franco Gallo che ha redatto il testo iniziale. Non si capisce,
quindi, la retromarcia del governo.
CRITICHE arrivano anche

dall'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, che ha attaccato il decreto sulla fatturazione elettronica, che sostituir ricevute e scontrini
fiscali tra privati (verso lo
Stato gi obbligatoria) a
partire dal 2017, ma solo su
base volontaria. Cos com,
folle, non serve a nulla anzi:
dannosa spiega al Fatto
Visco Dovrebbe essere inserito almeno l'obbligo di
trasmettere i dati fiscali all'Agenzia delle Entrate. Quelli cio inviati
una volta l'anno con lo spesometro. Se
avvenissero in tempo reale ha calcolato il centro studi Nens si potrebbero
recuperare 40 miliardi tra Iva e imposte
indirette evase: Se non accolgono queste richieste, il decreto sarebbe addirittura dannoso per l'azione del Fisco.

IL DANNO E LA BEFFA
Il pm Greco: Il decreto
fiscale un condono
implicito e gratuito .
Il viceministro Casero
conferma lerrore:
Lo cambieremo
il Parlamento aveva chiesto al governo
di far comunque salvi gli effetti degli
atti di controllo gi notificati alla data di
entrata in vigore dei decreti legislativi,
il decreto delegato, invece, fa riferimento agli atti impositivi notificati. Non
una differenza da poco perch questi si
riferiscono solo alle contestazioni fat-

tratta di un errore marchiano, difficile


da spiegare, spiega una fonte del Tesoro, dove pure il testo stato elaborato.
L'intenzione quella di comprendere
anche gli atti di controllo della Guardia
di Finanza spiega al Fatto Casero e
che le nuove norme riguardino solo il
futuro e non il passato. Sono certo che il

ECONOMIA

il Fatto Quotidiano

O
cse: in Italia l1%
pi benestante ha

il 14% della ricchezza

LA CONTRAPPOSIZIONE quella
che ha dominato le cronache ai tempi
del movimento Occupy Wall Street:
99% contro 1%. I nuovi dati riguardano per lItalia e arrivano dallOcse,
che nel suo rapporto sulle disuguaglianze calcola che l1% pi benestante della popolazione della Penisola

detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta, praticamente il triplo rispetto al 40% pi povero, che detiene
solo il 4,9 per cento degli attivi totali.
La crisi ha inoltre accentuato le differenze, dato che la perdita di reddito
disponibile tra il 2007 e il 2011 stata
del 4% per il 10% pi povero della po-

polazione e solo dell1% per il 10% pi


ricco. Quanto ai redditi, nel 2013 il
10% pi ricco della popolazione guadagnava undici volte di pi del 10%
pi povero. Aumentano le disuguaglianze anche come conseguenza
dellaumento del lavoro precario: il
tasso di povert tra le famiglie italiane

ILVA, CONFINDUSTRIA STA COI RIVA


ANM: ECOREATI, NORME INQUIETANTI
7 GIORNI AL PROCESSO, SQUINZI-FEDERACCIAI CONTRO IL GOVERNO: UN ESPROPRIO
di Francesco Casula

e Marco Palombi

a vicenda dellIlva di
Taranto non finisce
mai e sembra tirare
fuori il peggio della
disastrata classe dirigente italica. Dopo la politica compiacente con una propriet che ha avvelenato unintera citt a Taranto 91 persone lanno muoiono dinquinamento e i bambini
si ammalano di tumore il 54% in
pi della media le associazioni
imprenditoriali continuano a
ripetere la favoletta della famiglia Riva espropriata dalla magistratura cattiva.
Ora, come si sa, lazienda in
amministrazione straordinaria
e i commissari nominati dal go-

verno tentano di risanarla (bonificando anche il territorio)


per poi rimetterla sul mercato.
A questo fine si tenta di recuperare oltre un miliardo di euro
sequestrato dalla Procura di
Milano (che indaga per reati fiscali) alla famiglia Riva in vari
conti bancari, alcuni allestero.
Difficile, per, che alla fine la vicenda Ilva non finisca per pesare sulle tasche della collettivit.
PER FEDERACCIAI invece ieri

riunita in assemblea a Milano


il problema la struttura commissariale che oggi guida Ilva
per conto del governo. In due
anni ha detto Antonio Gozzi, il
presidente degli imprenditori
siderurgici ha combinato poco
e adesso lazienda versa in con-

dizioni preoccupanti tanto produttive che finanziarie: Servono 300-400 milioni di investimenti sugli impianti, per far ripartire lAltoforno 5 servono altri 300 milioni, cui va aggiunto il
circolante per la produzione,
che di circa 1-1,5 miliardi. E
invece si continuano con tentativi disperati di fare cassa, che
portano a condotte commerciali che provocano gravi perturbazioni sul mercato.
Gozzi poi tornato sul vecchio
ritornello: Lesproprio senza
indennizzo a Taranto una
macchia sulla reputazione
dellItalia. Concetto ripreso dal
presidente di Confindustria,
Giorgio Squinzi: Siamo in presenza
dellesproprio
di
unazienda da parte della magi-

FUMI

L Ilva di Taranto:
il 28 maggio si terr ludienza
preliminare del processo
Ambiente svenduto Ansa

VENERD 22 MAGGIO 2015

stratura senza che la propriet


sia stata consultata o sia potuta
intervenire in alcun modo.
UN ATTACCO ad alzo zero che

ha portato lattuale amministratore delegato dellIlva, Massimo


Rosini, ad alzarsi e abbandonare
lassemblea: Non condivido
nulla dellanalisi del presidente
Gozzi e le cifre che ha fatto non
hanno nessun riscontro nei risultati della societ. Il ministro
dello Sviluppo Federica Guidi,
invece, rimasta al suo posto:
Ilva un caso speciale. La soluzione che abbiamo adottato
era lunica possibile. Ogni altra
strada avrebbe condotto a un
problema enorme di natura sociale e ambientale, prima ancora
che industriale. Notevole che il

COSA SUCCEDE?
Commissari e esecutivo
prendono tempo
sul patteggiamento.
Interrogazione dei Verdi:
Il ministro spieghi pure
il ruolo di Paola Severino
tutto avvenga a una settimana
dalludienza preliminare del
processo a Taranto che vede alla
sbarra i Riva, funzionari regionali e politici proprio per il disastro ambientale causato dallo
stabilimento.
Il tema nuovo, come rivelato ieri
dal Fatto Quotidiano, il ripensamento dei vertici Ilva rispetto al
patteggiamento chiesto dalla
stessa struttura commissariale:
in una riunione tenuta martedi
tra il ministro Guidi e la strut-

11

di lavoratori autonomi, precari, part time al 26,6%, contro il 5,4% per


quelle di lavoratori stabilii. In generale
la povert aumentata notevolmente: lindice il quinto maggiore incremento nellarea Ocse. LItalia, per, il
Paese Ocse con la minor percentuale
di famiglie indebitate.

TRELLEBORG Espulsa
lazienda con lart.18
acciati da Confindustria perch difendono larC
ticolo 18. Non si tratta di operai bens di
unazienda, la Trelleborg, fabbrica di pneumatici del

Lazio. Qui, il 18 maggio, si chiuso un accordo con il


quale i sindacati dei chimici hanno ottenuto 69 nuove
assunzioni a cui stata estesa la copertura dellarticolo 18 contro i licenziamenti senza giusta causa. Ieri,
il presidente di Unindustria Lazio, Maurizio Stirpe,
ha dichiarato che laccordo siglato tra i sindacati e la
Trelleborg Wheel Systems di Tivoli senza lassistenza
di Unindustria che, a tutti gli effetti, prevede una deroga a quanto previsto dal Jobs Act, mette fuori di
fatto dalla nostra associazione lAzienda firmataria.
Riteniamo che i contenuti di questo accordo - continua Stirpe - ledano fortemente i principi di solidariet e di comunione di interessi che sono alla base del
nostro sistema associativo e va esattamente nella
direzione opposta a quanto previsto dalla nuova normativa contenuta nel Jobs Act del governo di Matteo
Renzi. Per questa ragione, lAzienda viene sospesa in
via cautelativa e la questione sar sottoposta al collegio dei probiviri. Siamo allolio di ricino, alle punizioni, alle espulsioni, commenta il segretario della
Filtcem-Cgil, Emilio Miceli. secondo cui una parte di
Confindustria ha deciso di passare alle vie di fatto.
sal.can.

tura commissariale guidata da


Piero Gnudi, presente Paola Severino in veste di consulente legale del commissario, si deciso
appunto di temporeggiare, citando tra i fatti nuovi intervenuti anche il possibile impatto che
la nuova legge sugli ecoreati
potrebbe avere sul processo di
Taranto essendo ritenuta pi
favorevole al reo rispetto al
reato di disastro innominato
sulla base del quale lazienda
stata perseguita finora. Bartolomeo Pepe, senatore dei Verdi
(ex M5S), ieri ha presentato
uninterrogazione al governo
proprio sul tema del patteggiamento e sul ruolo dellavvocato
Paola Severino, gi Guardasigilli nel governo che ha partorito il
primo decreto Salva-Ilva.
Intanto la nuova legge sugli ecoreati strenuamente difesa da
governo e praticamente da tutti i
partiti si attirata le critiche
anche del presidente dellAssociazione nazionale magistrati,

Rodolfo Maria Sabelli: C


sconcerto sullavverbio abusivamente (il disastro ambientale
punito solo se cagionato abusivamente, ndr). Bisogner vedere come lo interpreter la giurisprudenza, ma certo un po di
inquietudine ce lho.
SECONDO molti esperti, infatti,

la Cassazione in questi casi ha


sempre interpretato abusivamente col significato di senza
autorizzazione, il che per dire
escluderebbe Ilva dal nuovo
reato: Se cos fosse ha detto
Sabelli allAnsa ci sarebbe un
restringimento delle condotte
punibili, un danno grave. Bisogna punire le condotte relative
allinquinamento indipendentemente dallabusivismo. Leliminazione del riferimento a
questa anti-giuricidit costituzionale sarebbe una scelta opportuna. Il ministro dellAmbiente Gian Luca Galletti, per,
dice che tutto a posto.

I De Benedetti volevano comprare Eternit


AGLI ATTI DEL SECONDO PROCESSO SUI MORTI DA AMIANTO, LE TRATTATIVE (FALLITE) TRA OLIVETTI/CIR E LO SVIZZERO SCHMIDHEINY
di Andrea Giambartolomei

Torino

veva fiutato la fine dellEternit ed era diA


sponibile a molto pur di uscire. Nel 1984
Stephan Schmidheiny aveva tentato di vendere
la sua societ agli italiani, ma dopo alcuni incontri con Franco Debenedetti, ad dellOlivetti e
della CIR (fratello di Carlo De Benedetti, attuale
editore del gruppo Espresso), laffare non and
in porto: in Italia avevano capito che cerano
troppi rischi per le finanze e per la salute. La
vicenda emerge dagli atti dellinchiesta della
procura di Ivrea sulla morte di tredici ex dipendenti dellOlivetti per mesotelioma e ora quei
documenti sono entrati nei faldoni del procedimento Eternit bis (omicidio volontario pluriaggravato per la morte di 258 persone) in corso
Torino, dove ieri la Regione Piemonte e lo Stato
si sono costituiti parte civile contro Schmidheiny dopo gli appelli dei familiari delle vittime di
Casale Monferrato.
Faldone numero 14 dellinchiesta di Ivrea del
pm Lorenzo Boscagli. Qui si trovano i documen-

ti scovati nellarchivio dellOlivetti. Tra questi


c una cartellina con la scritta ETERNIT (dr.
Schmidheiny) e dentro alcune pagine di manuali di medicina del lavoro dedicate allasbestosi, resoconti di incontri e un carteggio su carta
intestata Ing. Olivetti & C.. Negli appunti (non
firmati) di un Incontro con Dr. Schmiedeini
(sic) a Zurigo il 15 maggio si legge che il colloquio si svolto in clima di straordinaria franchezza e cordialit.
SEGUONO una serie di informazioni fornite dallimprenditore svizzero sulle cause in corso per le malattie provocate
dallamianto: In Svizzera sono
per l85% relative a prodotti isolanti e solo per il 15% per Eternit; inoltre riguardano solo
operai della fabbrica e non installatori. Situazione analoga in
Germania. Se in Gran Bretagna stavano abbandonando il
prodotto, in Italia, Francia e

Austria non rilevavano problemi. Inoltre le assicurazioni cambieranno la loro attuale politica
riconoscendo la diversit tra caso Eternit e caso
Mansville, o meglio Manville, prima societ a
fallire per i costi delle cause sullamianto. Insomma, pare che lo svizzero - che secondo i pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace era a conoscenza della correlazione tra amianto e mesotelioma dal 1977 - volesse rassicurare i possibili
acquirenti, ai quali confida anche che Eternit
prevede di sostituire entro 5 anni lamianto con altre fibre, eliminando quindi il problema alla radice.
Negative invece le informazioni sulla situazione finanziaria
italiana. Diminuiva la produzione, mancavano prodotti innovativi e non si mai riusciti a
fare un cartello, motivo per cui
i prezzi erano molto pi bassi
di quelli europei: Per questi
motivi hanno comunque deciFranco Debenedetti Ansa so di abbandonare la partita e

sono disponibili a molto pur di uscire, annota la


persona che aveva incontrato Schmidheiny, probabilmente lo stesso Debenedetti. Nelle conclusioni poi si tracciano alcune soluzioni: Possiamo esaminare a fondo i dati forniti e determinare
le condizioni di possibile acquisto?, la prima.
Lultima: Rispondere subito negativamente?.
IL 12 OTTOBRE 1984 Franco Debenedetti (ora

indagato per omicidio colposo a Ivrea), scrive a


Schmidheiny ringraziandolo per le informazioni
ricevute dopo lincontro a Venezia ed espone gli
esiti delle risposte ottenute da esperti tra cui quelle di Benedetto Terracini e Corrado Magnani,
esperti epidemiologi che collegarono amianto e
tumori. Il 23 ottobre Schmidheiny scrive allitaliano che continua levoluzione negativa
dellEternit: Temo, tuttavia, che la via sgradevole non ci sar risparmiata, se non giungeremo
ad una svolta al pi presto. Debenedetti, per,
non convinto e molla laffare. Di l a poco lEternit va in amministrazione controllata e nel 1986
chiude i suoi stabilimenti, ma lasciando Bagnoli,
Casale, Cavagnolo e Rubiera piene di amianto.

12

MONDO

VENERD 22 MAGGIO 2015

Pianeta terra

il Fatto Quotidiano

USA PUBBLICHE LE EMAIL DELLA CLINTON


Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti pubblicher molto, molto presto la prima tranche
di email della ex segretaria di Stato Hillary Clinton, relative allattacco del 2012 alla sede diplomatica Usa di Bengasi, in Libia, al centro delle
polemiche per luso di un account privato. Reuters

SPAGNA PERMESSO STRAORDINARIO A BIMBO IN VALIGIA


Storia a lieto fine, ma con polemiche per Adou Outtara, il bimbo africano di 8 anni scoperto alla frontiera di Ceuta raggomitolato in una
valigia. Madrid gli ha concesso un permesso di soggiorno temporaneo e individuale di un anno, per circostanze straordinarie. Ansa

LISIS SBRICIOLA ANCHE PALMIRA


di Giampiero

Gramaglia

a Casa Bianca
profondamente
preoccupata. E Barack Obama assicura allAmerica e al mondo che
non stiamo perdendo la
guerra contro il Califfato. Eppure, le notizie che vengono
dai fronti del conflitto fanno
pensare esattamente il contrario: dopo Ramadi in Iraq, le
milizie jihadiste prendono
Palmira in Siria. E avanzano
suscitando il consenso delle
popolazioni sunnite locali,
nonostante gli orrori esecrabili di cui si rendono responsabili, decapitazioni e vandalismi. Questo un conflitto
che va a folate: gli integralisti,
che parevano inarrestabili,
hanno poi incassato alcune
sconfitte, hanno perso citt e
territori che parevano loro acquisiti; da qualche settimana,
sono di nuovo alloffensiva,
nonostante i droni di Obama
abbiano colpito e ucciso alcuni loro capi.

LE MILIZIE DEL CALIFFATO NEL SITO SIRIANO PATRIMONIO DELLUNESCO. LA MOGHERINI. CRIMINE CONTRO LUMANIT. OBAMA:
NON STIAMO PERDENDO. I JIHADISTI AVREBBERO GI DIVELTO DECINE DI COLONNE E DECAPITATO SOLDATI DI ASSAD

IL PENTAGONO AMMETTE

lo stallo, che con la caduta di


Palmira pu divenire una disfatta: bisogna rivedere la strategia e, alla Casa Bianca, si riunisce un consiglio di guerra.
Mentre gli europei, riuniti a
Riga con i partner dellEst, fra
cui lUcraina, cercano di evitare dapprofondire il solco
delle tensioni con la Russia: di
Mosca, c diplomaticamente
bisogno nel Grande Medio
Oriente; e c pure bisogno
allOnu, perch non metta i
bastoni tra le ruote allazione
nel Mediterraneo contro gli
scafisti schiavisti. Di fatto, il
sedicente Stato islamico controlla ormai pi della met del
territorio siriano, una vasta
area desertica su cui insistono
nove province, 95 mila kmq
quasi un terzo dellItalia
comprese zone petrolifere con

Lintervista

una sessantina di pozzi. Palmira, la perla del deserto, un


gioiello archeologico ma anche un centro strategico, ormai caduta interamente nelle
mani dei jihadisti.
La citt dista 210 chilometri da
Damasco e sorge sull'autostrada che taglia il Paese da ovest a
est: decine di soldati di Assad
sarebbero stati uccisi e su twitter circolano foto di cadaveri
senza testa, militari e civili decapitati. Come nel centro e nel
nord dellIraq, anche qui i jihadisti hanno la complicit delle
popolazioni e delle trib sunnite. I miliziani, dopo una violenta battaglia andata avanti
per ore e che avrebbe fatto decine di vittime, hanno imposto
il coprifuoco e hanno preso il

RESTI E
MACERIE

Palmira, conosciuta gi nel


Secondo millennio a. C.
A sinistra, la
distruzione nel
museo di Mosul Reuters/Ansa

DOPPIO FRONTE
Loffensiva degli
integralisti sunniti
minaccia le capitali
di Siria e Iraq.
LOccidente ripensa a un
intervento pi massiccio

controllo del carcere, lasciandone fuggire i detenuti, dell'ospedale, dell'aeroporto e del


quartier generale dell'intelligence. Tutte queste informazioni non sono verificate: ta tv
del regime, al Ekhbariya, che
trasmette da Damasco, assicura che la maggior parte degli
abitanti s allontanata prima
dell'arrivo degli integralisti.
L'area monumentale dellanti-

ca Palmira, con rovine romane


con oltre mille colonne e torri
funerarie incluse nella lista del
Patrimonio dell'Umanit dell'Unesco, a rischio: con barbarie iconoclasta, i miliziani
hanno gi provocato danni ai
siti archeologici, secondo fonti
ufficiali. E la citt attuale, Tadmur, stata colpita a pi riprese dai raid del regime.
IL CONTROLLO DI RAMADI in

Iraq e di Palmira in Siria avvicina il Califfato alle capitali


dei due Stati che sta ingurgitando. Nel timore di distruzioni e danneggiamenti nel sito
archeologico, l'Unesco avverte
che sarebbe unenorme perdita per l'umanit. E, a nome
dellUe, Federica Mogherini

denuncia un crimine contro


l'umanit.
In unintervista a The Atlantic,
Obama parla di un arretramento tattico della forze lealiste, una delle formule dietro
cui, da sempre, i bollettini di
guerra mascherano le ritirate o
le disfatte. Ramadi, spiega, era
da tempo vulnerabile, perch le forze di sicurezza irachene non erano adeguatamente addestrate o rafforzate - come dire che, lasciati da
soli, gli iracheni si squagliano.
Palmira non poteva pi essere
tenuta: i lealisti si riorganizzano su una linea di difesa migliore. Ma il Califfo sogna di
riaprire i suoi palazzi, un millennio dopo, a Baghdad e a
Damasco.

Larcheologo Paolo Matthiae

Quelle meraviglie meglio vendute che distrutte


di Virginia Della Sala

uando Paolo Matthiae parla di Palmira, ci si


Q
trova l: larcheologo, scrittore e famoso
orientalista italiano, racconta i tramonti riflessi

sulla pietra dorata delle colonne del tempio, del


verde intenso delle palme. Racconta che Palmira
unoasi di straordinaria bellezza nel deserto sirio -arabico. L, la famosa Zenobia si proclam
Augusta e cerc di fondare un impero
staccato da Roma . Prima di essere fatta
prigioniera da Aureliano. Credo che
con Leptis Magna, in Libia, e con Petra
in Giordania sia forse la citt pi bella
del mondo romano provinciale. la
perla del deserto, la sposa del deserto:
uno dei siti archeologici pi importanti
di tutta larea del Mediterraneo. Ieri
stata rasa al suolo.
Professor Matthiae, perch lIsis ha distrutto Palmira?

Ogni colpo allarte un colpo allumanit intera e distruggerla ha un valore


simbolico. Gi nel caso dei siti di Ni-

mrud e Hatra in Iraq, lIsis ha infierito contro


immagini, decorazioni e contro larchitettura. Se
un sito archeologico cos significativo nel mondo pagano, allora tutto ci che contrario allottica fanatica del fondamentalismo sunnita.
Colpiscono larte per colpire tutti?

Certo, ma lo fanno senza avere il concetto nobile


di patrimonio universale: hanno un solo punto di
vista ed quello delle grandi conquiste islamiche
del Settimo secolo dopo
Cristo. Gli altri sono nemici, gli altri devono essere abbattuti. Sono nemici mortali della cristianit perch con essa
si fuso, in epoca moderna, il mondo del co-

ORIENTALISTA

Paolo Matthiae, archeologo e professore universitario Ansa

lonialismo, della potenza occidentale e di qualche cosa che ideologicamente il contrario di


quello che loro vogliono. Anche lidea del bene
culturale come patrimonio universale , ai loro
occhi, occidentale. E la combattono senza comprenderla.
C un modo per evitare tutto questo?

Si deve muovere il Consiglio di sicurezza


dellOnu. Potrebbe sembrare solo un intervento
simbolico, ma c bisogno che si muovano quelli
che definiamo i grandi della terra. Non possono stare a guardare. vero: stanno a guardare
le sciagure di molte vittime umane senza muoversi, o muovendosi in maniera equivoca. Ma di
fronte alla distruzione di un patrimonio di questo
valore, proprio loro dovrebbero fare qualcosa.
Quale sar prossimo obiettivo?

Qualunque luogo dove arrivi lIsis in pericolo:


dalle opere preislamiche agli importanti monumenti. Le moschee sciite, ad esempio, sono considerate eretiche, come qualunque luogo santo
sciita. Sono in pericolo le tombe di grandi personaggi dellIslam. probabile che un giorno,
che spero non arrivi mai, conquisteranno Dama-

sco: raderanno al suolo il Mausoleo del Saladino.


Un grande personaggio del mondo islamico medioevale, per i Musulmani uno straordinario personaggio, un governatore e il guerriero che liber
Gerusalemme. come se un cristiano decidesse
di andare a Parigi e distruggere Notre Dame.

Quanto vale in termini monetari un sito come Palmira?

Inestimabile. Non si pu dare un valore patrimoniale al Pantheon o al Colosseo. Tutto ha un


valore immenso ma non computabile. Naturalmente, per, un busto di Palmira o un rilievo assiro hanno un prezzo di mercato che rilevante.
In queste situazioni, gli scavi clandestini si moltiplicano. E questo produce il saccheggio dei siti e
la vendita sui grandi mercati del golfo dell'Europa occidentale e, ormai, anche dellestremo
oriente come il Giappone. Non c dubbio che
lIsis tragga vantaggi economici anche della vendita dei reperti. Ma la vera fonte di finanziamento
sono petrolio e risorse fossili.
Eppure conviene quasi sperare che li vendano.

Per salvarli, dice? S, paradossalmente in un certo


senso cos.

MONDO

il Fatto Quotidiano

V
aroufakis
col registratore

al summit europeo?

SULLA GRECIA si tenta un accordo in


extremis, almeno sul piano politico. Per
questo, ieri sera a Riga il premier Alexis
Tsipras ha incontrato in un vertice a tre
Angela Merkel e Francois Hollande. Lincontro stato preceduto da un'altra polemica che ha coinvolto il ministro greco
delle Finanze Yanis Varoufakis, che ieri

VENERD 22 MAGGIO 2015

unintervista ha negato di essere stato insultato dai colleghi durante l'ultimo Eurogruppo (perditempo, dilettante): Ho
le registrazioni del vertice, ma non posso
diffonderle per la privacy. Frase che lo ha
portato di nuovo nell'occhio del ciclone. Il
presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem
stato costretto a chiarire che gli incontri

13

sono confidenziali. Confidiamo che ogni


partecipante rispetti la riservatezza. In
serata arrivato il clamoroso dietrofront:
lidea di una registrazione una "favola,
ha spiegato Varoufakis. Intanto la situazione finanziaria di Atene peggiora: in cassa restano 800 milioni, contro i 2,8 miliardi necessari a pagare salari e pensioni.

JE NE SUIS PLUS HEBDO

di Luana De Micco

Parigi

n giorno il disegno
mi ha abbandonato. Lo stesso giorno
in cui anche una
manciata di cari amici mi ha lasciato. La sola differenza, che
lui, il disegno, tornato. Un po
alla volta. Pi scuro e pi leggero al tempo stesso. Con questo spettro ho parlato, pianto,
urlato, e mi sono riconciliato.
Abbiamo cercato di capire. Ci
siamo detti, io e il disegno, che
non saremmo mai pi stati gli
stessi. il libro di carne e sangue di un sopravvissuto. Pi di
un semplice albo a fumetti e
non solo una testimonianza.
la storia di un omino magro con
gli occhiali e un accenno di baffi
che, quel 7 gennaio 2015 arriv
tardi in redazione perch era il

Da Charlie a Ginette
Vita da incubo di Luz
IL DISEGNATORE IN FUGA DALLA STRAGE HA MESSO SU CARTA LE SUE
FOBIE, DANDO LORO UN NOME. LATTUALIT NON MI INTERESSA PI
suo compleanno e si ferm a
comprare un dolce da dividere
con i colleghi. Ma una volta sul
posto i suoi amici, Charb, Cabu,
Tignous, Wolinski, erano morti. Li avevano uccisi i fratelli Kouachi con i loro kalashnikov.
Una pagina rossa si aperta.
qui che comincia Catharsis, lalbo del dopo strage firmato Luz

(uscito ieri in Francia). Il libro


che si doveva fare prima di voltare pagina. Il disegnatore, diventato famoso in tutto il mondo per la copertina con il profeta che piange e mostra la scritta Je suis Charlie, ha annunciato che lascer Charlie Hebdo a
settembre: Cerco di riprendere il controllo di me stesso e del-

faccia si sfigura, dalla sua bocca


spalancata, enorme, escono altre decine di Luz nudi e sfigurati che tossiscono. Si fa quel
che si pu, conclude lomino
curvo, allontanandosi di schiena. Si disegna come un topo che
si nasconde impaurito sotto il
termosifone a ogni minimo rumore.
IN UNALTRA VIGNETTA, con

SENZA PACE
In Catarsi il fumettista
descrive la sua nuova
vita, fatta di ossessioni,
paure e zero privacy:
guardie del corpo
anche nel letto
la mia vita il pi possibile. diventata una delle mie ossessioni
dopo tutto questo caos. Non sar pi Charlie Hebdo, ma continuer a essere Charlie, ha detto. Lascer dunque il giornale
alla sua convalescenza e alle sue
faide interne per la gestione dei
milioni di euro raccolti dopo la
tragedia, tra doni e maxi-vendite. Pi di 4 mesi dopo, i lettori
ci sono ancora. lispirazione
che non c: Lattualit non mi
interessa pi. Me ne infischio di
tutti questi fatti banali. Catharsis non parla di islam e di religione, di politica o di laicit.
Racconta senza giri di parole di
una nuova vita che vomita mostri tutti i giorni. Luz si disegna
nudo. Tossisce, tossisce e la sua

la faccia rossa di follia, infila una


copia di Charlie Hebdo nel forno.
Alla sua angoscia d un nome,
Ginette. unescrescenza che
spunta dallo stomaco e si fa
sempre pi grande. Ginette
nata senza che me ne accorgessi.
apparsa a mano a mano che la
paranoia cresceva. Dallo stomaco si insinua in tutto il corpo,
anche nella mano, quando trema e non riesce a disegnare.
una sorta di animale domestico
che non si pu addomesticare.
Ma a differenza di un cane, non
morir mai, moriremo insieme.
Le pagine riescono anche a
strappare sorrisi. Come nella vignetta in cui, per difendersi
dallassalto dei giornalisti, si abbassa i pantaloni e si infila un
microfono nel didietro. O in
quellaltra dove, piegato sulla
sua pagina bianca, cerca di disegnare qualcosa al riparo dallo
sguardo degli uomini della
scorta, che lo sorvegliano come
corvi alle sue spalle. Che non lo
mollano mai, neanche quando
va al bagno. E si infilano persino
nel suo letto: Amore sei eccitato?, gli chiede la compagna.
No risponde lui quella
larma del collega.

INCUBI

Alcune delle
vignette che
compongono Catarsi
da ieri in
vendita in
Francia. La
solitudine
del disegnatore, guardie del corpo
ingombranti
e linseguimento dei
giornalisti

Il sultano della Nato e il doppio-gioco libico


ERDOGAN ARMA LE MILIZIE DI TRIPOLI E ALIMENTA LA FRATTURA COL GOVERNO DI TOBRUK, MINANDO LA POSSIBILIT DINTESE DA PARTE UE
di Roberta Zunini

Italia e lOccidente tutto stanno cercando di


L
ricomporre la frattura tra il governo libico
riconosciuto internazionalmente con sede tem-

poranea a Tobruk e quello illegale di Tripoli, animato da figure legate ad Alba, la coalizione di partiti e movimenti islamici difesa da milizie agguerrite e ben equipaggiate. In questa spaccatura si
infilato lIsis. Per evitare che i due governi sanciscano la divisione creando due Stati, la Cirenaica e la Tripolitania o trasformino il paese in una
seconda Somalia, con il contributo decisivo dei
jihadisti del Califfo, la diplomazia internazionale
le sta provando tutte.
Peccato ci sia una pedina cruciale che fa, neanche
troppo nascostamente, il gioco della squadra avversaria. Si tratta della Turchia, gi messa sul banco degli imputati per il ruolo ambiguo nei confronti degli estremisti islamici , lasciati agire indisturbati sulla frontiera con la Siria e lanciare i
loro attacchi contro il regime di Assad, inviso a
Erdogan per calcolo politico.
Secondo membro della Nato per numero di sol-

dati dispiegati sul campo, nonch snodo geopolitico cruciale dellarea mediorientale e nordafricana per eredit storica e posizione geografica, la
Turchia del sultano Erdogan sta dando palesemente del filo da torcere agli altri paesi membri,
compreso il pi potente del patto Transatlantico,
gli Usa, specialmente riguardo la questione libica.
Dopo essersi opposto al bombardamento francese contro Gheddafi nel 2011, Erdogan, oggi capo
di Stato, allora premier, aveva cambiato idea una
volta intuito che il rais era ormai alle corde.
A QUEL PUNTO INIZI a sostenere le milizie pi

legate alla Fratellanza musulmana, come quella di


Misurata, la pi fedele al movimento islamico moderato nato in Egitto e diffusosi poi in Libia. Da
politico scaltro e cinico Erdogan sta giocando su
pi tavoli: quello interno e quello internazionale.
In attesa delle elezioni del 7 giugno che, se vinte
plebiscitariamente dal suo partito, lAkp, serviranno al presidente per cambiare la Costituzione e
trasformare la repubblica parlamentare in presidenziale con lui a capo, luomo forte di Ankara usa
la tragedia libica per ottenere ancora pi consenso

e tamponare le frizioni con gli altri esponenti di


punta dellAkp, stufi del suo strapotere e arroganza. Nel mondo sunnita sostiene i Fratelli musulmani libici dopo aver difeso a spada tratta il deposto presidente Morsi in Egitto, appena condannato a morte, e vincere la gara per la leadership
della Umma (comunit islamica, ndr) attualmente
sotto il controllo dellArabia Saudita.
Il premier del governo di Tobruk, Abdullah
al-Thinni, gi tre mesi fa aveva criticato la Turchia

per la fornitura di armi alle milizie anti-governative in violazione del diritto internazionale e delle
risoluzioni del Consiglio di sicurezza. La Turchia
uno stato che si comporta in modo disonesto con
noi. Esporta armi con cui le milizie di Tripoli uccidono altri libici, ha detto il premier al canale
televisivo egiziano Cbc. La settimana scorsa una
nave turca stata bombardata al largo della Libia
dalle forze di Tobruk perch avrebbe trasportato
armi per Alba. Gli analisti ritengono un dato di
fatto che la Turchia stia fornendo armi, sostegno politico ed
economico alla milizia di MisuLEADERSHIP
rata (200 chilometri a est di Tripoli) senza rispettare il governo
Il presidente turco
riconosciuto a livello internazionale, democraticamente eletavrebbe intenzione di
to nel giugno 2014. La Turchia
strappare la guida della uno dei pochi paesi che ha pubblicamente ricevuto funzionari
comunit musulmana da milizie che attualmente controllano Tripoli. I critici di Anmediorientale
kara bollano la sua politica in LiallArabia Saudita
bia come pro-islamista.

14

VENERD 22 MAGGIO 2015

SECONDO

TEMPO

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TTTAC
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DE
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TACO
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RT. IIDE
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La rivolta
araba passa
dallimene
LA DENUNCIA DI MONA ELTAHAWY, AUTRICE
DEL LIBRO CHE INDIVIDUA LE COLPE DEGLI ISLAMICI:
ODIANO LE DONNE PERCH NE HANNO PAURA

di Caterina Soffici

li uomini ci odiano. E nei paesi


arabi ci vuole una rivoluzione
sessuale. La denuncia di Mona Eltahawy, autrice di un libro
di cui si discute molto nei paesi
anglosassoni: Il velo e limene.
Perch il Medio Oriente ha bisogno di una rivoluzione sessuale.

Un libro bomba che ha suscitato grandi entusiasmi e grandi


critiche. Cosa dice di cos sconvolgente? Che gli uomini arabi
odiano le donne perch le temono. Lautrice nata in Egitto, cresciuta tra Regno Unito
e Arabia Saudita. Durante le
proteste di piazza Tahrir era al
Cairo, dove stata arrestata il
24 novembre 2011, e si fatta
un giro di 12 ore in caserma.
Lhanno picchiata e ha rimediato la frattura del braccio sinistro e della mano destra. Un
cespo di capelli tinti di rosso
acceso e un fisico possente, la
Eltahawy scrive parole forti
contro la cultura maschilista
dei paesi del mondo arabo.
Inutile indorare la pillola
scrive . Noi donne arabe vi-

viamo in una cultura che ci


profondamente ostile, aggravata dal disprezzo che gli uomini hanno verso di noi. Non
ci odiano perch siamo libere.
Al contrario... noi non abbiamo libert perch ci odiano.
LA ELTAHAWY, 47 anni, stata

per un periodo anche corrispondente della Reuters da Il


Cairo e ha collaborato con vari
giornali occidentali (tra cui
Guardian, Washington Post e New
York Times). Racconta di quando un giorno, nei primi anni 90,
entr nella sezione femminile
della metropolitana del Cairo
indossando solo un foulard
beige e rosso che le incorniciava il volto. Una donna coperta
con un velo nero dal quale uscivano solo gli occhi, laveva
guardata con disapprovazione
e le aveva chiesto: Perch non
indossi il Niqab?. E lei: Non
abbastanza quello che indosso?. E laltra, con disprezzo:
Se uno vuole mangiare una caramella ne sceglie una da scartare o una gi aperta?. Ed Eltahawy rispose: Sono una
donna, non una caramella.
Donne oggetto, come caramelle da scartare e da mantenere
illibate. La Eltahawy spiega che
lorigine della cultura paternalistica e autoritaria nei paesi
arabi viene dallodio verso le
donne. Perch ci odiano? Perch hanno bisogno di noi, ci temono, capiscono quanto con-

trollo serve per tenerci in linea,


per tenerci brave ragazze con il
nostro imene intatto finch
non ci fottono per farci diventare madri e produrre nuove
future generazioni di misogini
per alimentare sempre il loro
patriarcato. Ci odiano perch
siamo al tempo stesso la loro
tentazione e la loro salvezza.
Racconta episodi agghiaccianti, come quando nel 2002, 13

LA SCRITTRICE

Durante le proteste di piazza


Tahrir stata arrestata
e picchiata: frattura
del braccio sinistro
e della mano destra Ansa

IN SCHIAVIT
I nostri uomini
ci temono, capiscono
quanto controllo serve
per tenerci brave ragazze
finch non ci fottono
per farci diventare madri
ragazze sono morte in un incendio in Arabia Saudita perch la polizia ha ordinato ai
soccorritori di lasciare indietro
le donne che non erano abbastanza coperte.
Sono morte perch dei fanatici ai cancelli hanno preferito
vederle bruciare che non apparire in pubblico vestite in modo
inappropriato. Tu sei il tuo velo. Il tuo velo vale pi di te dice
la Eltahawy. E ancora: I nostri
imeni non sono nostri, essi ap-

partengono alle nostre famiglie.


EPPURE le violenze e le molestie sono allordine del giorno,
nonostante i veli. Sembra quasi
che la violenza sia il destino di
una donna araba. Scrive: Se
dovessi usare la vernice per indicare i luoghi in cui il mio corpo stato toccato e palpeggiato
senza il mio consenso, anche
indossando il velo, lintero torso, davanti e dietro, sarebbe co-

Milano, il lato Escort di Expo


BOOM DI PROSTITUZIONE IN CITT. UNO DEI SITI PI FREQUENTATI USA ANCHE IL MARCHIO UFFICIALE
di Antonio Armano

ilano batte (in tutti i sensi) Roma 346


M
a 222. Se prima di maggio il numero
delle prostitute che operavano in apparta-

mento nel capoluogo lombardo non era di


molto superiore a quello delle colleghe che
si offrivano nella Capitale, con lExpo la distanza si ampliata. Almeno a giudicare dal
principale nonch pi prestigioso sito,
escortforum.xxx. Dove, come intuibile, si
trovano annunci ma anche recensioni dettagliate delle ragazze da parte di utenti pi o
meno soddisfatti che a volte millantano
prestazioni taurine e reazioni entusiaste.
Breve parentesi: non bisogna farsi impressionare dalla parola escort o accompagnatrice, ormai quasi tutte si mettono
online e ricevono in appartamento o vanno
in motel o casa altrui. Bill Gates e Steve
Jobs, cio il progresso digitale, hanno tolto
molte prostitute dalla strada consentendo
loro, con pochi clic, di battere sul viale virtuale fregiandosi delle suddette qualifiche,

pi o meno usurpate. Chiusa parentesi. Effetto Expo dunque? Sicuramente ci sono


pi ragazze in tourne sotto la Madonnina,
come si pu desumere non solo dai numeri
ma anche dall'adesione al pacchetto legato alla manifestazione. Escortforum e
non lunico sito usa infatti il marchio
Expo e offre un servizio personalizzato. In
alto in home-page compare la sezione dedicata e cliccando si aprono due pagine con
74 inserzioni ad hoc. Ognuna parte da una
foto, con logo ufficiale Expo, per addentrarsi in immagini pi esplicite. Non mancano caratteristiche fisiche, tariffario, e
contatti. Come sempre est-europee e sudamericane spadroneggiano.
DA NOTARE una professionista che porta

il nome d'arte di Federica Levi e si presenta


a cavallo di una bici del bike-sharing comunale, di quelle introdotte da suor Letizia
Moratti. Ecologica? Ho scritto professionista perch la 45enne tiene a non confondersi con le colleghe che si spacciano per

teenager o studentesse, manco a dirlo dilettanti, soprattutto in siti di inserzioni selvagge come Bakeca, dove c'erano pure le Lolite dei Parioli. Nella recensione non tutte
ne hanno una il cliente Scaccomatto1si
dice soddisfattissimo, l'esperienza compensa l'et avanzata, almeno per gli standard di
una categoria dove si punta sul nuovo piuttosto che sull'usato garantito e le navi scuola.
Ma in cosa consiste il pacchetto Expo? Provo a scrivere ai tenutari del portale, spacciandomi per una escort molto caliente, di
nome Lana Merinos, e mi dicono che offrono la possibilit di mettersi in evidenza,
in altre parole visibilit in cambio di pochi
euro al giorno. Chiedo se devo offrire prestazioni particolari, magari legate al cibo
(alimenti afrodisiaci, almeno per uso esterno?). Mi dicono che si tratta di questioni che
non li riguardano. Per loro sono solo una
inserzionista. Pi che la pigrizia imprenditoriale, pu la paura di essere considerati
papponi. Altro che nutrire il pianeta.

perto di colore: in una intervista a Christiane Amanpour


per la Cnn, dice: La misoginia
un fatto mondiale. Ma da voi si
lotta per il diritto allaborto. Da
noi contro i matrimoni combinati, le spose bambine, le mutilazioni genitali, per guidare la
macchina. Le nostre societ
non potranno mai essere libere
finch le donne non saranno libere. Nel libro scrive che in
Arabia Saudita sembra di stare
in un altro pianeta, dove le don-

ne non esistono. Infatti, spiega: Sono trattate come bambine per tutta la vita. Hanno bisogno della firma di un uomo
anche per fare le cose pi basilari, per viaggiare, per fare
unoperazione chirurgica.
COS la libert? Guidare una

macchina e lasciare eventualmente il paese senza il consenso


di un uomo, libert. I tempi,
secondo la Eltahawy sono maturi. Negli anni 20 le donne in

LUTTO Addio a Sidoti,


piccola grande marciatrice
o sport italiano piange Annarita Sidoti, piccola grande
L
marciatrice scomparsa ieri allet di 44 anni dopo una
battaglia contro il cancro. Nata a Gioiosa Marea (Messina) il

25 luglio 1969, la Sidoti stata campionessa mondiale ed europea indoor di marcia. A soli 21 anni, nel 1990, si laure
campionessa europea a Spalato nella 10 km. In quellanno
vinse anche il bronzo agli Europei indoor nei 3 mila metri.
Nel 1998 centr il bis continentale a Budapest non prima
per di essere riuscita a vincere anche loro mondiale, sulla
pista di Atene, nel 1997. stato quello lapice della sua carriera. Annarita Sidoti stata una colonna della marcia in Italia (47 presenze in azzurro, tre partecipazioni olimpiche, sei
mondiali) in quello che con ogni probabilit stato il momento di maggior competitivit della
in campo femminile. In totale nella
sua carriera ha vinto anche 2 ori e un
argento europei, 1 oro e 1 bronzo agli
Europei indoor, 1 oro e 2 bronzi alle
Universiadi, 1 argento ai Giochi del
Mediterraneo. Il suo miglior risultato
alle Olimpiadi il 7 posto sulla 10 km
ai Giochi di Barcellona nel 1992. A fine carriera ha anche girato un film.

il Fatto Quotidiano

ROLLING STONES, CONCERTO


A SORPRESA PER 1.200 FAN

GIRO DITALIA, TAPPA A GILBERT


CONTADOR ANCORA IN ROSA

Nuova sorpresa per i fan dei Rolling Stones.


La band si esibita in un concerto in un
piccolo club di Hollywood. Levento nato
per promuovere il tour in Nord America

Philippe Gilbert della BMC ha vinto la


12 tappa del Giro dItalia da Imola
a Vicenza Monte Berico. Alberto
Contador ha conservato la maglia rosa

Minervini, il quarto
italiano (dal Texas)
A CANNES ANCHE LOUISIANA - THE OTHER SIDE, LA FACCIA
SCURA DELLAMERICA FIRMATA DAL REGISTA MARCHIGIANO
di Federico

Egitto lottavano per togliersi il


velo. La prima ad andare a testa
libera fu una femminista, Hoda
Shaarawi, che per tutta la vita
ha lottato per la libert del suo
paese: sia contro loppressione
dellImpero britannico, sia
contro quella degli uomini.
Non abbiamo bisogno di importare il femminismo, possiamo seguire il suo esempio. E
far capire che senza libert per
le donne non ci potr essere libert per nessuno.

Cannes

STAVOLTA, sceglie una zona

calda e rossa, che vota repubblicano e odia Obama: tossicodipendenti aggrappati alla
dose e arrapati per amore, paramilitari che vorrebbero
stendere Barack, in mezzo i ve-

15

UN PAESE CI VUOLE, A ROMA


LINCONTRO CON SILVIA TRUZZI

Verr presentato oggi alle 18, alla Feltrinelli


di Galleria Colonna a Roma, il libro di Silvia
Truzzi, Un paese ci vuole(Longanesi).
Interverranno Padellaro, Rodot e Civati

LES
ITALIENS
di Anna Maria Pasetti

Sorrentino chi? Un Oscar


dalle stelle alle stalle
DALLE STELLE britanniche alle stalle francesi. Passando per variazioni diversamente geolocalizzate. Masterpiece! (capolavoro!)
esulta Jonathan Romney critico della principale rivista di cine-critica inglese Sight & Sound mentre dall'altro lato della Manica gli
risponde la cinica similitudine dei leggendari Cahiers du Cinma
secondo i quali Youth sta al cinema come il Rond Veneziano sta
alla musica. Si sa che la mitica rivista transalpina sia la nemica
numero 1 del regista napoletano, ma stavolta ci andata gi davvero pesante. La reazione della stampa locale riportata da Le Film
Franais comunque non cos drammatica sullultima opera di
Sorrentino come da (pregiudiziali) attese: se i Cahiers sono drastici, non altrettanto Le Monde e Positif (due stelle), LHumanite
(tre) e addirittura La Croix, Studio e Le Figaro che arrivano a dare la
palmetta. Gli inglesi, si diceva, sono positivi anche per il coinvolgimento attoriale e mediatico. Per The Times My favourite in
Cannes e The Guardian gli fa da sponda con ben tre stelle.

Pontiggia

on mi merito
nemmeno un nome: qui a Cannes
mi chiamate il
quarto italiano o, forse, il tre
pi uno... Eppure, il problema
sarebbe un altro: come fa certa
gente a fare certi film e dormire la notte? Io non sono
Rossellini, ma nel mio piccolo
ho una certa integrit: lo so,
sono un estremista, non il solito cinefilo.
Rivendicazione firmata Roberto Minervini, uno dei nostri talenti pi limpidi, ma
condannato a essere il quarto
italiano sulla Croisette, quello che viene dopo Moretti,
Garrone e Sorrentino. Al Certain Regard, e dal 28 maggio
nelle nostre sale, porta Louisiana: The Other Side. Classe 1970,
marchigiano globetrotter, da
10 anni vive negli Usa con la
moglie e i figli: buon per lui,
peggio per noi. Perch ha radicalit stilistica, gi intesa
nella sua folgorante trilogia
del Texas, The Passage, Low Tide e Stop the Pounding Heart, e il
coraggio di entrare nelle zone
oscure, nel dolore, nella resistenza a mani nude di chi non
ha nulla.

VENERD 22 MAGGIO 2015

Roberto Minervini Ansa

IN CONCORSO
Annoia terribilmente
Love, il porno in 3D
di Gaspar No.
Il cinema francese
si risolleva con Deephan
di Jacques Audiard
terani delle guerre sparse nel
mondo e negli anni dellAmerica. Le immagini, meglio, gli
accadimenti di queste vite non
illustri, strappate allanonimato e allafonia da Minervini,
hanno lesistenzialismo fesso
dellAmore tossico di Caligari, la
paranoia con il grilletto facile
di un Full Metal Jacket tutto giocato, e sparato, in casa: roba
forte, che con le visioni omogeneizzate, i lustrini e il glamour del carrozzone Cannes

centra poco. Succede, allora,


quello che i minuti di applausi
contati in sala, le stellette critiche e la piaggeria a mezzo
stampa non riguadagneranno
mai: Minervini rompe il protocollo delle interviste tutte
uguali e inutili, e piange. Gli si
rompe la voce, e sibila: Non
ce la faccio pi. Non regge,
ogni volta, il contagio con le
vite disperate, il Paese disperante e il no future con i nomi e
cognomi appesi addosso che il
suo cinema senza preservativo
impone: spogliarelliste incinte
che si fanno una pera, metanfetamine da prendere a ciclo
continuo, perch la dopamina
se ne va e si rischia il crollo
psicotico, ex corpi scelti pronti
a svuotare il caricatore sulla
minaccia della legge marziale,
veterani che si passano la bottiglia e la disillusione. 485 mila
euro di budget, 150 ore di girato condensate in 92 minuti, e
due certezze: primo, con il ci-

nema non ci campo, per farlo


vendo case sostenibili a Houston; secondo, ho moglie e
figli, un lavoro e sono privilegiato, ma se perdessi tutto?
Mi drogherei o ammazzerei
qualcuno anchio, perch
lAmerica una voragine che
inghiotte tutto, tutti.
DIMENTICATE la terra dellabbondanza, perch i cicli di carestia e prosperit qui arrivano
con la forza di uno tsunami e
spazzano via interi contesti,
pensate ai mutui subprime.
S, lAmerica un Paese violentissimo, che rende orfani o
eterni fanciulli, perch il fanciullo non in grado di gestire
la paura, che diviene questione
di vita e morte: con lamore si
sopravvive, di terrore si perisce.
Ma ai festival si pu perire di
noia, anche guardando un film
porno in 3D: riesce nel miracolo Gaspar No con Love, che

serve stereoscopiche eiaculazioni in platea come se piovesse. Gi, tra un dialogo da


Baci scaduti e un protagonista
che sconta palesi problemi cognitivi, si pu definirlo senza
tema di smentita un brutto
film.
Lo suggerisce lo stesso No,
servendo la soggettiva di una
vagina durante lamplesso: come gi accadeva nel precedente Enter the Void, quel che vediamo lunico attributo possibile per il film.
Venendo al Concorso, Deephan di Jacques Audiard risolleva le sorti dei galletti: un ex
Tigre Tamil approda in Francia, con moglie e figlia fittizie,
e nella banlieue sapr come
farsi rispettare, sfoderando risorse da novello Rambo. Ancora meglio Assassin del taiwanese Hou Hsiao-hsien: la sicario buona Shu Qui incanta,
il fascino visivo senza eguali.
Da premio.

STORIE DI PALLONE

Castori, la curva Mare e il bello del calcio


di Maurizio Viroli

e il mondo del calcio riflette lItalia, allora c


S
speranza, nonostante il marcio. I fatti riguardano, direttamente o indirettamente, la squadra

che amo, il piccolo grande Cesena, retrocesso in B


con lonore intatto. Il primo fatto che mi fa sperare
la storia di Fabrizio Castori, indimenticato allenatore del Cesena dal 2003 al 2008. Memorabile
la promozione dalla C alla B al termine della battaglia di Lumezzane (21 giugno 2004) dove il Cesena vince e Fabrizio Castori viene punito con tre
anni di squalifica per essere entrato in campo e
aver malmenato il giocatore avversario Strada che
laveva deriso dopo il gol del momentaneo pareggio. Memorabile anche la mancata promozione in
A lanno successivo, complice un arbitraggio discutibile a vantaggio del Torino. Dopo ha allenato,
sempre in B, Salernitana, Piacenza, Ascoli, Varese
e Reggina, tutte esperienze finite con amari esoneri. Questanno, finalmente, la riscossa con la
promozione in A dello straordinario Carpi. Fin
qui sembra una storia di ordinaria tenacia.
Straordinario invece che ad andare in Serie A,

contro gli auspici di figuri come Lotito, sia un al- per le figlie, non per giocare al calcio. Ai tempi del
lenatore come Castori, uomo di onest e corret- Cesena i suoi uomini erano tipi come Manolo Petezza daltri tempi. Esonerato nel 2008 (retroces- strin, Riccardo Bocchini e Maurizio Peccarisi,
sione in C) strappa il contratto che lo legava al guerrieri prima che calciatori. Ama il calcio fatto di
Cesena fino al 2010, rinunciando cos allo stipen- arrembaggi. La partita dei sogni per Castori dodio perch lo aveva promesso. Castori incapace vrebbe finire 4-3 per la sua squadra con una ridi furbizie e di sotterfugi. Dopo la rissa di Lumez- monta da 0-3 e magari due espulsioni dei suoi. La
zane, i dirigenti del Cesena lo implorano di non storia di Castori sfata uno dei luoghi comuni pi
rilasciare dichiarazioni per non compromettere la tenaci della mentalit italica, vale a dire che vinsua gi difficile posizione. Cacono sempre e solo i furbi.
stori cosa fa? Dice quel che penA smentire laltro grande pilasa: Provocazione chiama ribelstro che soltanto i vincitori otlione. Squalificato continua ad
tengono ammirazione e stima ci
allenare senza andare in panchipensano i tifosi del Cesena. La
na. Trova anche il tempo di seretrocessione esperienza dologuire i dilettanti del San Patrirosa. La sofferenza comincia di
gnano, sempre senza sedere sulsolito ai primi segni premonitola panchina. Di qui una delle sue
ri allinizio del campionato. Poi
frasi celebri: Sono lunico che
un alternarsi di speranze e deallena due squadre e non ha
lusioni, ma continui a credere
neanche una panchina.
nel miracolo, fin quando non arCastori non un francescano. I
riva il verdetto. Il dispiacere si
bravi ragazzi altra sua frase cetrasforma quasi sempre in colFabrizio Castori Ansa lera contro i giocatori, lallenalebre vanno bene come mariti

tore, la societ. Partono gli insulti e le minacce;


spesso si scatena la violenza pi cieca e assurda.
Non a Cesena. Al termine della partita che ha sancito la retrocessione matematica, i giocatori sono
andati verso la Curva Mare timorosi di essere subissati dai fischi e cori offensivi. Spronati dal capitano spesso non giocatore Succi si avvicinano ai
tifosi (al Manuzzi non ci sono barriere) per lanciare le maglie. Scatta un applauso generoso da
tutto lo stadio. Pi di un giocatore ha dichiarato di
non aver mai vissuto unesperienza simile. Altri di
voler restare a Cesena per continuare a giocare
davanti a quel pubblico straordinario.
Per qualche misteriosa ragione, i sostenitori del
Cesena capiscono la differenza fra mercenari e
giocatori che amano la maglia che indossano e
danno tutto. I primi li deridono anche in modi
molto coloriti; i secondi li ammirano, che vincano
o che perdano. E qui sta lultima lezione che da
vecchio professore riconosco ai ragazzi della Curva Mare. Ci sono sconfitte con disonore e sconfitte
con onore. Dalle prime fai molta fatica a rialzarti;
dalle seconde ti rialzi sempre, e spesso prima di
quanto non speri.

16

SECONDO TEMPO

VENERD 22 MAGGIO 2015

il Fatto Quotidiano

MASTERIZZATI

IN INGLESE

Crooner, apolide
e sempre in tour
IL NUOVO DISCO DI MARIO BIONDI: NUOVE
SONORIT E UN ACCENNO ALLA DISCOMUSIC
di Guido Biondi

n nuovo album
con sonorit inedite, un lungo
tour internazionale iniziato il 5 maggio a Torino: questo il nuovo biglietto
da visita del crooner italiano
per antonomasia, Mario Biondi. A differenza di molti artisti
italiani, il suo tour partito in
concomitanza con il nuovo disco: Il live per me sempre
stata la parte predominante,
sottolinea il cantante siciliano,
il mio un neverending tour
per citare Bob Dylan. E va
avanti da ormai dieci anni.
Lalbum un momento di
reincontro con il pubblico, per
parlare nuovamente di quello
che sta succedendo alla mia vita e, di conseguenza, alla mia
musica. C una crescita molto evidente in Beyond, una ri-

cerca dei dettagli e la sperimentazione di un sound effervescente legato alla disco degli
anni doro.
OLTRE

agli arrangiamenti
emerge soprattutto lenergia; il
parallelo con lestero lultima
produzione di Mark Ronson:
Per me una ricerca continua, mi sono cimentato in un
territorio molto ampio e piuttosto difficile per chi non madrelingua. So che sto crescendo, sto migliorando la dizione
inglese, gli arrangiamenti delle
canzoni e cos via. In Italia, a
differenza dei paesi europei,
non c la tendenza a cantare in
inglese e permettere un maggior accesso ai mercati globali:
Credo che da noi ci siano tantissimi talenti pronti e preparati per lavorare ai livelli dei
colleghi europei. LItalia supporta poco i cantanti italiani

PER SOLA CHITARRA

Sequenze musicali
alla David Lynch

soprattutto se provano a esprimersi in situazioni diverse dal


classico e dallo standard. Le
radio sono abbastanza freddine con la lingua anglofona se
sei italiano... Mi fanno impazzire! Pensare che ci sono cresciuto dentro, ho iniziato a fare
il Dj a 13 anni! Mi accorgo che
stiamo adottando una politica
nettamente contraria a quelle
europee. In Francia, ad esempio, trasmettono in radio pi
del 70 per cento di musica nazionale
obbligatoriamente.
Noi facciamo il contrario. Arriver mai un disco interamente in italiano? qualcosa
che nelle mie corde e che potrebbe succedere presto. Capire se allaltezza lalbum e capire se lo sono anche io per fare
un progetto in italiano oppure
farmi supportare da altri artisti.
Nel brano ispirato da sua figlia

di Pasquale Rinaldis

Il cantante e compositore Mario Biondi, 44 anni

All Of My life dalle sonorit


dance, emerge una fisarmonica; potrebbe essere una nuova
linfa sulla falsariga dellinnesto
country utilizzato da Avicii:
Allinizio aveva una connotazione Nu-soul, alla Usher La
linea musicale aveva una modalit rnb e creava un effetto
tango cos mi venuta lidea
della fisarmonica per accentuare questo strano ritmo sensuale. In Open Up You Eyes
sembra di immergersi nella
sensualit tipica di Donna
Summer: stato lultimo bra-

LA BAND ITALIANA

no uscito in studio; dal vivo


cantata da due ragazze vestite
da hostess in una situazione
moto anni settanta. la stessa
atmosfera dellincipit del nuovo album.
Beyond si chiude con un divertissement che recita questo tormentone: dove vanno a finire i
soldi? nato come un brano
britpop ma progressivamente
cambiato in un ritmo reggae:
credo che dagli anni settanta
ad oggi questa frase ricorrente e attualissima; un testo
blues, non c dubbio.

IL BRANO

Folk in volo
Insieme contro
per Barcellona la sclerosi

RUMORS

SENZA MENTIRE

SE I MUSICISTI assomigliassero ai loro cognomi, Paolo Spaccamonti dovrebbe essere un rapper che va allattacco di tutto e tutti. Invece
lesatto opposto. Tanto per cominciare perch non usa le parole. Parla
con la sua chitarra, e ne ricava monologhi, flussi di coscienza, preghiere
e poesie che non necessitano di una traduzione verbale. Del resto bastano certi titoli cinematografici Bonnie & Bonnie, Gordo, Giorni contati, Il delinquente va decapitato a evocare storie possibili sulle quali
fantasticare. Nella dozzina di strumentali di Rumors, terzo disco
dellartista torinese, ci si pu perdere come dentro a un film di Lynch. Ci
si gode ogni singola sequenza senza sentire il bisogno di raccordarla
alle altre, tanto comunque il senso lo si ritrova alla fine. Cupezza estrema e arrendevole dolcezza, psichedelia e noise, scansioni ritmiche
prossime allindustrial e filamenti di chitarra che si riverberano e rifrangono tutto intorno. Spaccamonti sperimenta restando sempre
allinterno delle melodie, ed questo il segreto di un disco che riesce ad
essere complesso e struggente allo stesso tempo.
Carlo Bordone

NON MAI facile orchestrare voci diverse e metterle insieme in un brano


che funzioni. Senza mentire, prodotto da Paolo
Buonvino, una canzone nata dallincontro tra gli
Stag - Marco Guazzone, Stefano Costantini, Giosu
Manuri ed Edoardo Cicchinelli che hanno tradotto
in musica le parole di Antonio Raina, un ragazzo
affetto da sclerosi multipla da oltre 10 anni, ha riunito una decina di artisti del panorama indi italiano.
Giovani che hanno prestato la loro voce per aiutare
la ricerca sulla malattia, prima causa di disabilit tra
i 20 e i 40 anni. Tutti i ricavati del brano a cui hanno
partecipato Serena Abrami, Denise, Diodato, Filippo Graziani, Erica Mou, Nathalie, Marco Sbarbati,
Oratio, The Niro e Thony, verranno destinati allAssociazione Italiana Sclerosi Multipla.
D. Parl.

Paolo Spaccamonti
Santeria/Audioglobe

IL DUO

Foschia elettronica
in salsa gotica
DELTA SANDS
Opal Onix
Tin Angel

C UNA FOSCHIA sonora densa e inquietante ad avvolgere le canzoni di questo


duo di Cleveland. Sarah Nowicki e Matthew Robinson entrambi polistrumentisti abili a maneggiare
tanto chitarre e violoncello quanto laptop e synth nascono
artisticamente in ambito elettronico, e si sente. Ma i campionamenti e le interferenze digitali si mescolano a una struttura dei pezzi che riporta tanto al folk quanto alla psichedelia.
Da questo incontro-scontro sortisce una musica dai toni spesso
opprimenti, un salmodiare gotico che lascia poco spazio alla
melodia. La voce della Nowicki sembra arrivare da unaltra
dimensione, accerchiata da feedback e drone, ricordando per
certi versi una versione diabolica dei Cocteau Twins cos come
cantautrici dark come Marissa Nadler. Ascolto impegnativo ma
affascinante.
C. Bord.

Levante,
la nostra
felicit
siamo
noi stessi

AA. VV.
Insieme per Aism

THERE ARE 3 LAS


IN SHALALALAS
The Shalalalas
Bassa Fedelt

NON C da stupirsi che


tutto sia nato quando il chitarrista Alex si innamorato del modo di cantare
di Sara. Lei, violinista, la voce del duo indipendente The Shalalalas. Si sono guadagnati lattenzione della stampa gi con lEP The Fucking
Shalalalas, che era anche nome originario del
gruppo. Omaggio, come hanno spiegato a Luzietti di Radio Citt Futura, al verso di una canzone degli Artic Monkeys che recita: What you
waiting for? Sing another fucking sha-la-la-la.
Poi, si sa come funzionano queste cose con censure e imbarazzi, e il fucking sparito. Ora il
duo presenta il disco There are 3 las in Shalalalas, 13 tracce musicalmente pulite, rilassanti,
prive di fronzoli che leverebbero forza allinterpretazione di questa formazione dal sapore internazionale (e non solo per i testi in inglese). Un
folk che fanno bene a definire loro stessi sognante e che presto spiccher il volo per il Primavera Sound di Barcellona. Degne di nota: Car
Alarms e Game.
Diletta Parlangeli

ASCOLTI Abbi cura di te, nuovo


album della giovane cantautrice
siciliana Levante, nome darte
di Claudia Lagona, e vien facile
cullarsi con le sue melodie accattivanti, dove le immagini sono un groviglio di storie e sussulti, mentre le parole sono
quelle pi adatte a definire una
fase della vita, o la stagione del
cuore. Uno stato danimo. La
title track racconta Levante
una raccomandazione che mi fu
data. Quando stavo per registrare laltro album (Manuale
Distruzione, ndr) la mia insegnante di canto mi chiam e mi
salut con quella frase Abbi cura di te. Quelle parole, con quel
tono, mi hanno fatto cambiare.
Da allora Abbi cura di te diventata una raccomandazione quotidiana. Me la faccio tutti i giorni. Il nuovo disco, uscito per
letichetta torinese INRI e composto da 12 brani, la risposta
opposta a Manuale Distruzione:
infatti, c meno masochismo,
meno solitudine, tanta voglia di
essere felice. La felicit in fondo
siamo noi, ci dice la cantante,
qualcosa che in picco a misura
ci appartiene, dobbiamo solo
scovarla: Nelle mie canzoni ci
sono storie di vita quotidiana.
Pi che un manuale, questo disco come se fosse un abbecedario della felicit, dove in ogni
situazione descrivo una pillola
di felicit. Lalbum stato anticipato dai singoli Ciao per sempre in cui racconto la storia di
unamica, mentre in Lasciami
andare parla di un uomo che
stato lasciato e vuole toccare il
fondo per tornare a galla. Sono
storie che non ho vissuto in prima persona, ma ho capito di sapermi immedesimare negli altri.
Sono soddisfatta delle 12 canzoni dellalbum, ma il brano a
cui sono pi legata Finch
morte non ci separi, cantata insieme con la mia mamma ed
per me una perla preziosa.

POP

Puro swing
per il buonumore
WELCOME TO MY WORLD
Joyce Elaine Yuille
Schema Records

I DISCHI della Schema hanno due caratteristiche peculiari: una candida anima
pop, nella migliore accezione del termine
e il contagioso buonumore del loro produttore Luciano Cantone. Quando ben
riusciti, come in questo e tanti altri casi, lo
swing leggero e al tempo stesso contagioso. Permettono sfizi allascolto perch non lesinano qualche ricercatezza
(peraltro ben mascherata sotto un intelligente understatement) e una fruizione
davvero godibile. Niente soluzioni avanguardistiche per musicofili duri e puri, insomma, ma il piacere di una buona musica. Si apre cos questo Welcome To My
World, in cui la voce e il fraseggio di Joyce

Elaine Yuille si fanno aggraziati sulle sincopi della sezione ritmica e sul contrasto
tra lincedere del contrabbasso e la punteggiatura del pianoforte in Follow The
Sun. Cui fa da coda un simil-live in studio
che scioglie la tensione e apre la strada
allo stato danimo del disco. Discorso analogo nella successiva Come With Me,
scritta proprio da Cantone e in cui si ritaglia lo spazio per un discreto solo al
vibrafono. Late Ill Rise punta invece sul
lay-back di certo blues urbano a tempo di
ballad e beneficia del bel suono del piano
wurlitzer. Mentre la voce si dispiega sui
toni pi scuri del proprio registro ma senza mai gigioneggiare. Anzi, fa anche lei
della discrezione la propria carta vincente,
persino quando sale sui registri acuti in
Tryin Times o Just Say Goodbye.
Andrea Di Gennaro

SECONDO TEMPO

il Fatto Quotidiano

VENERD 22 MAGGIO 2015

17

LATE SHOW

La notte del 20 maggio


andata in onda lultima puntata

FOX

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Dittatori si nasce,
oppure si fugge negli Usa
di Patrizia Simonetti

on tutti i figli di tiranni venN


gono su come i padri. Certo
non Bassam. Anche perch se lo ri-

corda bene quel giorno in macchina con il fratello Jamal che non si
abbottonato per bene la giacca militare e come puoi aspettarti che la
gente ti rispetti se non ti sai vestire? gli dice duro il padre mentre
fuori la gente sventola bandierine e
agita ritratti del dittatore al grido
festoso di Khaled! Khaled!. E si
ricorda bene quando solo Jamal
che deve salutare il popolo, ma
non cos come una ragazzina puntualizza ancora il padre, e sempre
lui taglier il nastro per linaugurazione del ponte di Maan, in Abbudin, paese arabo immaginario,
terreno un tempo macchiato dal
sangue e dalle lacrime del conflitto dice il dittatore alla gente e
simbolo che le nostre divergenze... ma non finisce la frase che un
camion imbottito di esplosivo
piomba tra la folla e i soldati sparano e luomo porta in salvo Jamal
soltanto, lui, Bassam, laltro suo figlio, lo lascia l tra il fuoco dei
proiettili e lesplosione. Anche per
questo ventanni fa se n andato in
America dove lo chiamano tutti
Barry e fa il pediatra ed cos bravo
che la signora Shapiro vuole soltanto lui per la tonsillite del figlio.

Arriva luned su Fox Tyrant, la serie


non proprio osannata dalla critica
americana nonostante le firme di
Gideon Raff e Howard Gordon
(Hatufim, Homeland e 24) e di Craig
Wright (Lost, Six Feet under), con il
primo che voleva un family drama
e il secondo un political serial, cos
ne uscito un mix tra il thriller politico e la telenovela in 10 episodi,
costati tre milioni di dollari l'uno.
DIRETTA da David Yates (Harry
Potter), ma la prima scelta era ca-

duta su Ang Lee, vanta riprese a dir


poco movimentate: dal Marocco a
Tel Aviv, e alla nuova escalation di
violenze tra Israele e Hamas, tutti in
Turchia. Barry dunque ci torna
malvolentieri al suo paese per il matrimonio del nipote, e neanche sua
figlia vuole andare dove c gente
in strada che brucia le foto del nonno, ma avremo la scorta armata
la deride il fratello l siamo dei
reali, sarai come Kate Middleton,
ma grassa. Alla fine per Bassam
(Adam Rayner di Hunted) rischia di
restarci in Abbudin perch il fratellino non cresciuto poi cos bene
e ora che sta per salirci lui al potere
potrebbe fare pi guai del padre e
Bassam vuole metterci una pezza.
Del resto glielo aveva detto alla moglie: promettimi che torneremo a
casa, divertente, aveva risposto
lei. Ma non sapeva quanto.

David Letterman se ne va
Il suo fantasma rimane
di Nanni Delbecchi

razie di tutto e buona notte. Mercoled


G
scorso David Letterman uscito di
scena cos dopo 33 anni di Late Show, sen-

za schianti ma anche senza piagnistei,


non da poeta e nemmeno da guru. Pi
semplicemente, da comico fuoriclasse,
che conosce i tempi delle battute ma anche quelli dei silenzi e sa quanto la commozione sia scivolosa. In questi 33 anni
trascorsi prima sulla Nbc e poi sulla Cbs
Letterman ha rifondato il talk show diventando poco meno di un eroe nazionale, come hanno ricordato in apertura
della puntata di addio quattro presidenti
degli Stati Uniti (Ford, Bush padre, Clinton e Bush figlio) che in una clip hanno
ripetuto Il nostro lungo incubo nazionale finito, finch toccato a Obama
chiarire il concetto: Il nostro lungo incubo nazionale finito: Letterman va in
pensione.
Lui se ne va, ma il suo fantasma resta, pi
che mai in un Paese come il nostro dove
pur di andare in televisione ci si inventa
di tutto, e ci si inventa ancora di pi pur
di non schiodare. Se Dave era un marziano prima, ora che ha abbandonato

davvero, rispettando lannuncio fatto alcuni mesi fa, pare addirittura di unaltra
galassia.
AFFETTA dal complesso di Letterman, la

nostra tv si a lungo interrogata su come


trovare un qualche equivalente casereccio; ma prima di gettare la croce sui tanti
imitatori riusciti solo a far rimpiangere
loriginale bisogna considerare quale
abisso ci separa nella relazione tra showbiz e media. Negli Usa il successo ha
anche qualche costo oltre ai benefici, i
personaggi pubblici sono pronti a farsi
sfottere fino allimbarazzo, sanno che
un prezzo da pagare alla popolarit; al
massimo scelgono di andare a farsi sfottere da uno bravo, e Letterman era il pi
bravo di tutti. Da noi va diversamente. Da
noi si slurpa, come direbbe Travaglio; la
gara a chi ti lecca di pi, infatti ci si presenta in video solo quando c da promuovere un libro, un film, un album, e
farsi spiegare dal conduttore di quale capolavoro si tratta. Nel nostro showbiz di
periferia oggi sei conduttore, domani sei
ospite, e stasera andiamo comunque tutti
a cena. Longanesi diceva che in Italia non
si potr mai fare la rivoluzione perch ci

Gli ascolti
di mercoled

JUVENTUS - LAZIO
Spettatori 9,2 mln Share 33,7%
IL SEGRETO
Spettatori 4,5 mln Share 16,7%

conosciamo tutti, ma a quanto pare non


si pu fare nemmeno un late show come
si deve.
Detto questo, lasso nella manica di Letterman stato diventare un grande intervistatore senza smettere di essere un
grande comico; anzi, utilizzando le tecniche del comico per rendere pi affilato
il corpo a corpo. Una strada che pu dare
grandi soddisfazioni, perch linterlocutore costretto a stare al gioco anche
quando il gioco si fa duro, ma comporta
anche forti rischi. Quando Daniele Luttazzi la speriment, il suo Satyricon dur
12 puntate, poi arrivato leditto bulgaro.
Lesempio contrario quello di Fabio Fazio che, appena inaugurato il salotto di
Che tempo che fa, ha progressivamente abbandonato la natura di (bravo) comico,
per trasformarsi in un dispenser automatico di giulebbe, preferibilmente agli amici. Con quali risultati? Fazio lequivalente italiano di David Letterman, dichiarava gi nel 2008 lallora presidente
della Rai, Claudio Petruccioli. Similitudine che si pu sottoscrivere ancora oggi;
ma solo in quanto la Rai lequivalente
italiano della Cbs, e Petruccioli lequivalente italiano di Marshall McLuhan.

CHI L'HA VISTO?


Spettatori 2,4 mln Share 9,9%
LA GABBIA
Spettatori 776 mila Share 3,6%

18

SECONDO TEMPO

VENERD 22 MAGGIO 2015

il Fatto Quotidiano

MIGRAZIONI

LA SCENEGGIATA

Formigoni, il bullo
dellaeroporto
di Selvaggia

Lucarelli

hiss se lo scazzo epocale di Roberto Formigoni allaeroporto stato frutto dei suoi sessantanove incontri ai meeting di Comunione e liberazione e dei famosi esercizi spirituali praticati
durante i mistici raduni, fatto sta
che la sua sceneggiata di mercoled, magistralmente documentata da un passeggero armato di
smartphone, racconta in via definitiva la personalit dellex presidente della Regione Lombardia.
Uno che in assenza di una prova
video, avrebbe minacciato quei
farabutti menzogneri dei testimoni di farli marcire nelle carceri
libiche ma che questa volta, ahim, non pu negare, fare lo gnorri,
dire non so, non ricordo, non ho
le ricevute, nascondere la testa
sotto la sabbia o, peggio ancora,
dentro al colletto delle sue camicie.
PERCH Formigoni esattamente

quello che s visto mercoled a


Fiumicino: un bullo. Altro che
Comunione e liberazione. Altro
che fervente cattolico. Roberto
Formigoni Biff di Ritorno al futuro, quello che prima o poi finisce
male, con un Ehi tu porco levale
le mani di dosso o con un video
che diventa virale. E nel video la
faccenda chiara: Biff Formigoni,
irritato per un disservizio di Alitalia, afferra un telefono al bancone del gate e insulta colui che ha
avuto lo sventurato incarico di
sciropparselo con una raffica di
Banda di coglioni, teste di cazzo,
figli di puttana! chiudendo la sobria protesta con la velata minaccia Ho il suo nome, la denuncer. Il giorno dopo, costretto a
dormire a Roma per ripartire il
mattino seguente, rincara la dose
sulla sua pagina fb e definisce Alitalia-Etihad una compagnia di
incapaci e disonesti, tant che
molti sono andati a controllare
che la compagnia degli Emirati
non abbia assunto in blocco lex
giunta regionale di Formigoni in
Lombardia.
Si potrebbe archiviare la sceneggiata come un episodio isolato di
bullismo ma Biff Formigoni, da
tre anni a questa parte (da quando
cio costretto a prendere aerei di
linea anzich quelli privati di Dacc, che contrariamente ad Alitalia-Etihad non lo lasciava mai
alladdiaccio in qualche Hilton
della Capitale), piuttosto nervoso. Il dito medio a contestatori e
giornalisti in seguito alle dimissioni di Berlusconi fu linizio di
uninteressante escalation. In principio tocc a Cristina Parodi.
LA MITE conduttrice lo invit nel
suo contenitore pomeridiano de
La7 e in piena bufera al Pirellone,
os porgli domande che non fossero Il suo colore preferito? e Il
nuoto lo sport pi completo?.
Apriti cielo. Abbandonata la trasmissione su tutte le furie, Biff
Formigoni si scagli contro la sua
assistente Gaia Carretta e la invit
a rientrare in studio modalit hooligan del Feyenoord per spaccare
la faccia alla Parodi. Che poi anche a volersele immaginare queste
domande scomode della Parodi,
pi che un impavido Non che

Noi, gli indifferenti


con la memoria corta
Continuare a parlare di emergenza
inutile: gli sbarchi sulle nostre coste e la
condizione stessa di profugo sono
diventati la regola. Marco Aime ne
parler domani, alle 18,30, a Pistoia
allinterno del Festival Dialoghi
sulluomo. Lantropologo ha anche in
pubblicazione il libro Senza sponda.
Perch lItalia non pi una terra
daccoglienza (Utet).
di Marco Aime

l tema di questanno del festival

Pistoia Dialoghi sullUomo labi-

tare, c chi, e sono sempre di


pi, non pu pi farlo. Non pu
pi farlo a casa sua e nemmeno a casa
di altri e deve fuggire. Fuggono. Dalla
paura. Dalla paura e dalla povert. E
dalla guerra. Fuggono da vite scritte
con il gesso, da grafia incerta, segnate
da un orizzonte troppo lontano, che
non lascia spazio alla speranza. Decine
di migliaia di vite travolte dalle onde
del mare o spezzate dalle sabbie del deserto che cercavano di attraversare, per
arrivare in una parte di mondo che credevano migliore di quella che avevano
abbandonato. Forse si
erano sbagliati.

La sceneggiata di Roberto Formigoni (foto sotto) allaeroporto di Fiumicino Ansa

LA PROVA PROVATA
Come Biff del film
Ritorno al futuro,
prima o poi finisce
male: il video girato
a Fiumicino lo incastra
al suo teste di cazzo
in regione qualcuno era un po birichino?, non viene in mente
nulla. Ma la sua furia cieca, negli
anni, si abbattuta anche su svariati giornalisti colpevoli di aver
scritto delle indagini a suo carico
anzich del rincaro degli ombrelloni in Versilia. Un cronista del
Corriere della Sera fu definito da
Biff Formigoni triste, sfigato e
malinconico. Alla giornalista che
os chiedergli se potesse dimostrare di essersi pagato le vacanze
da solo strapp il microfono dalle
mani e consigli di fare un corso
di giornalismo.
CON LA GABANELLI che gli dedic un servizio di Report pass ai

pizzini virtuali. Nello specifico,


un bel tweet della serie Pagherai i
danni. Stesso pizzino minatorio
tocc a Crozza colpevole di averne fatto una parodia e a cui dedic
un altro pizzino virtuale che diceva Ho limpressione che Crozza stasera andasse in cerca di una
querela. Lo accontenter, insieme
a una congrua richiesta di danni
in sede civile. Ho gi telefonato ai
miei legali.
Perch Biff Formigoni un vero
bullo, mica si accontenta di rubarti la merenda, no. Ti lascia il
pizzino nellarmadietto annunciandoti che domani il Buond
Motta sar suo. Con Peter Gomez
a La Gabbia va oltre il bullismo.
Diventa Antonio Zequila nella
mitica lite con Pappalardo. Urla,
sbraita, ripete per ben cinque volte Tu questa cosa la pagherai
(Gomez lo aveva definito politico di dubbia moralit, concedendogli generosamente pure il
beneficio del dubbio) e infine,
quando laltro gli chiede se la madre gli abbia insegnato leducazio-

ne, con gli occhi fuori dalle orbite,


minaccia Attenzione a parlare di
mia mamma!, come Er Mutanda
ai tempi doro. Infine, come tutti i
bulli che si rispettino, punta anche
le prede pi indifese, sul compagnuccio timido, quello complessato, quello con lapparecchio ai
denti e lacne giovanile. E infatti
punta perfino Alessio Vinci quando, in una storica puntata di Domenica Live, colto da un inatteso
guizzo di coraggio, il conduttore
gli domanda: Le vacanze con
Dacc se l pagate?. Non lavesse
mai fatto. Stia attento, se lei insinua ancora dovr pagare, comiziante da strapazzo, avr la sua
bella querela!, urla un inviperito
Biff Formigoni.
E GUARDATE che per arrivare a

minacciare linnocuo Alessio


Vinci uno che se trovasse la moglie a letto con un altro prima di
togliere il disturbo le accenderebbe labatjour per fare atmosfera
bisogna essere proprio bulli dentro. Bisogna essere proprio Biff
nellanima. Bisogna essere proprio arroganti. No, se dico arrogante mi querela. Cafoni. No, se
dico cafoni mi querela. Boriosi.
No, mi querela. Beceri. Mi querela. Ho trovato: bisogna essere
proprio pirla. Questo posso dirlo.
Del resto, il nostro Biff apostrof
cos il capogruppo Idv Zamponi
durante un consiglio regionale,
per poi far mettere a verbale che
pirla unespressione usata come intercalare che non lede lonore e il prestigio di una persona.
Ecco, con rispetto parlando, Formigoni bullo e pure pirla. La
prossima volta, prima di minacciare, si accerti almeno di non essere in diretta su Periscope.

ria o in qualche museo. Affidata a qualche film dal gusto amaro, ma mai fatta
veramente nostra, mai interiorizzata.
Siamo sempre pronti a celebrare gli eroi
delle guerre, morti per la patria, e mai
chi da questa stessa patria stato costretto a partire. Essere costretti a emigrare forse peggio del perdere una
guerra. una sconfitta senza onore a cui
non segue una ricostruzione e per di pi
una sconfitta dove il nemico siamo noi
stessi. Il fallimento di chi governa, pagato da chi governato, a cui neppure
va lipocrita gloria di un monumento.
Eppure lo sapevamo anche noi lodore
delle stive, lamaro del partire. Cos canta Gianmaria Testa in Ritals, soprannome spregiativo che i francesi davano
agli immigrati italiani, perch non riuscivano a pronunciare correttamente la
r francese.
LO SAPEVAMO, s, ma lo abbiamo di-

menticato o, peggio, facciamo finta di


non ricordarcelo. Si sente dire rimandiamoli indietro!, affondiamo i barconi!, ma come pu una madre affrontare un viaggio cos con dei bambini!. Incapaci di capire la profondit
delle tragedie che si sono lasciati alle
spalle. Rimosso ogni
ricordo, ci diventa
persino difficile capire
SENZA TEMPO
PERSONE che hanno
il dramma di chi prova
abbandonato le loro
raggiungere le nostre
Pensiamo di respingere acoste,
case, reciso i loro afrisalendo quel
fetti, strappato le loro
mare contromano che
coloro che hanno
storie. Che hanno tranoi, invece, con poche
abbandonato tutto.
sformato la vita in mecentinaia di euro e un
moria. Scambiato la
visto regolare, possiaCi siamo dimenticati
povert con la paura o
mo attraversare a nouna paura con unaltra
stro
piacimento.
di quando eravamo
paura. E arrivano in
Quando la memoria
noi a lasciare tutto
una terra che ha perso
va a raccogliere rami
la memoria, che ha disecchi, ritorna con il
menticato e dimentifascio di legna che precare significa perdere traccia del pro- ferisce recita un proverbio africano. La
prio passato, non portarne nessun se- nostra, di memoria, ha portato a casa i
gno addosso, non udire pi le voci di chi rami degli italiani brave gente, ma ha
ci ha preceduto. Non sopportare le ru- lasciato a terra quelli di chi cercava un
ghe della storia. Dimenticare significa posto al sole in Libia o in Etiopia, maperdere la nostra storia e la storia di tutti gari bombardando con i gas i villaggi di
quelli come noi. Guardarsi in uno spec- gente inerme. La nostra memoria ha dichio e non vedere nulla dietro la nostra menticato linfamia delle leggi razziali,
immagine se non un cupo e profondo ha scordato di raccogliere i rami lasciati
nero, che assorbe ogni altra cosa, che da chi, un tempo come oggi, partito da
non sia quella del momento, del pre- un paese che non gli d da mangiare.
sente. Siamo diventati cos? Piatti? Sen- I dati Istat del 2013 ci dicono che sono
za profondit, sottili lamine di luce su pi gli italiani andati allestero, degli
uno specchio. Il nostro un paese che stranieri arrivati in Italia. Oggi si fatta
dimentica troppo in fretta, che rimuove ancora pi corta, quella memoria. Facla memoria e che non ha mai saputo ciamo presto a dimenticare chi muore
fare i conti con il proprio passato: non li per una guerra spesso scatenata da noi;
ha fatti con il colonialismo, n con il o a causa di fame e miseria spesso dofascismo o il terrorismo. Da noi il pas- vute allo sfruttamento del nord del
sato in realt non passa mai veramente, mondo sul sud; o per colpa di pazzi
perch sempre ben nascosto, celato fondamentalisti che odiano lOccidennei meandri del presente. Non abbiamo te, quellOccidente non pi capace di
neppure fatto i conti con lemigrazione. accogliere umanamente neppure chi
La nostra emigrazio- fugge dai suoi stessi nemici. Non dine: dimenticata, rele- menticare... per non cadere in quella
gata in pochi e scarni che papa Francesco ha chiamato glocapitoli dei libri di sto- balizzazione dellindifferenza. Lindifferenza scegliere di non scegliere, abdicare al proprio pensiero, ridursi a un corpo vuoto
SENZA SPONDA
di mente e di anima. Non esiMarco Aime
stere, non vivere, non essere
Utet, pagg. 128
umani.
12,00 (ebook compreso)

Migranti in arrivo sulle coste siciliane LaPresse

SECONDO TEMPO

il Fatto Quotidiano

19

VENERD 22 MAGGIO 2015

A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo

Scuola, ecco chi paga


i posti dei centomila

Siamo un gruppo di studenti del Tfa dellUniversit di Bologna (Tirocinio


Formativo Attivo). Secondo la legge in vigore
nellanno 2014, la partecipazione al Tfa era lunica
possibilit per abilitarsi e
labilitazione era necessaria per accedere ai concorsi per insegnare. Per
questo, pagando 150 euro, abbiamo partecipato a
test dingresso, prova
scritta e prova orale. Molto dure, hanno selezionato un numero esiguo di
persone rispetto ai partecipanti (posti decisi in base alla disponibilit territoriale e al fabbisogno delle scuole nelle aree geografiche, dicevano). Ci
siamo iscritti previo pagamento di 2417 euro: 243
ore di lezioni frontali, 14
esercitazioni scritte, 3
convegni, 190 ore di tirocinio, 11 esami scritti (per
cui previsto il pagamento di una tassa di 100 euro), tesi di abilitazione.
Secondo la Riforma in discussione, dopo tutto
questo non avremo diritto allassunzione, riservato solo alle persone che
hanno frequentato le Ssis
e che in virt di esse sono
state inserite nelle Gae
(Graduatorie a esaurimento) senza alcun concorso. Noi invece non abbiamo potuto frequentare
le Ssis esclusivamente per
questioni anagrafiche, essendo state eliminate nel
2007 e sostituite nel 2012
con il Tfa. A noi richiesto di partecipare a un
concorso che, verosimilmente, preveder prove
simili a quelle che abbiamo gi superato per le selezioni e a quelle che sosterremo a giugno e luglio
per conseguire labilitazione. Crediamo che le
Gae dovrebbero contenere nellordine: 1)Ssis, 2)
Tfa 2012/2013, 3) Pas, 4)
Tfa 2014/2015 e che per
queste categorie il concorso non ci dovrebbe
nemmeno essere. Certamente ci vorranno anni:
va bene, ma tanto, se non
ci sono posti, il concorso
perch viene fatto? Pro-

babilmente si pu parlare
di mossa populista, perch chiunque non ha a che
fare con la scuola vede il
concorso come una cosa
fatta, che sembra meglio
di niente. Ma questo non
certo un parere criticamente fondato. evidentemente scandaloso che,
dagli attuali parlamentari, il Tfa venga liquidato
come un errore dei governi precedenti, affermazione per altro errata
perch, seppur ideato
dal governo precedente, il
secondo ciclo stato attivato dal governo Renzi.
Renzi, tralasciando il fatto
che impensabile che siano i cittadini a fare le spese
dei continui cambiamenti
dei governi.
Studenti Tfa,
Universit di Bologna

stati prima fermati per


mancanza di fondi, poi
per il ritrovamento di un
bunker della Seconda
guerra mondiale e per la
presenza di amianto derivante da vecchi capanni
delle spiagge seppelliti.
Un altro scandalo il Mose: nei porti degli Alberoni
e di S. Nicol ci sono due
strutture incomplete e
inutilizzabili. Lultimo
labbandono della struttura ospedaliera di S. Nicol, chiamato da noi abitanti Ospedale al Mare,
a causa dei tagli. Ora un
rifugio per senzatetto.
Qualche anno fa hanno
riaperto un padiglione per
lassistenza pediatrica e
alcuni volontari stanno
cercando di salvarne lo
splendido teatro.
Giuditta Capponi

la vignetta

Avere 12 anni al Lido:


Cos Venezia oggi

Ma razzismo
o solo stupidit?

Il Lido di Venezia sempre stata una zona balneare frequentata grazie alle
sue belle e lussuose spiagge. Ora diventato un
eterno cantiere. Il primo
esempio: il Palazzo che
ospita la Mostra del Cinema di Venezia. Qualche
anno fa stata presa la decisione di ampliare lo spazio: nuove sale di proiezione sotto terra, davanti
allex casin. I lavori dovevano essere terminati nel
2011. Ora c solo un bel
cratere. I lavori sono

Un bel negozio, grande,


nel quartiere dove abito a
Roma, luminoso come le
giovani donne che vi lavorano, tutte straniere mi
sembra, tutte romene, mi
sembra. Sempre sorridenti, sempre gentili, fanno
lavori di sartoria. Io ci vado unicamente per lorlo
ai pantaloni. Mi ci sono
recato anche questa mattina per lorlo a un paio di
pantaloni nuovi e mentre
ero in uno dei camerini a
indossarli, arriva al banco
uno zotico sulla sessanti-

Mogherini
vince,
Mogherini perde
I TITOLI DEI GIORNALI e i lanci dei telegiornali mi dicono che Mogherini, alto
rappresentante eccetera, ha vinto. Si fa
come vuole lei per affrontare londata di
migrazione verso lItalia e lEuropa.
Cio?
Renato

CIO: SPERIAMO che il piano affondi


prima delle barche, ovvero che le barche si
salvino. Ma vediamo i punti chiave. Primo:
si stabilisce dice lalto rappresentante Mogherini che ogni Paese europeo accetter
una quota percentuale (almeno dora in
avanti) dei migranti sbarcati in Italia. Secondo: sar cambiato o annullato il trattato
(detto di Dublino) che vincola coloro che
ottengono diritto dasilo a restare nel Paese
in cui hanno fatto domanda per tale diritto.
Terzo: si decide di andare a caccia di contrabbandieri di migranti, con aerei in grado
di bombardare e una flotta (navi da guerra
di undici Paesi) in modo da creare una forza di contrasto per intercettare e respingere
l'indegno commercio di esseri umani (che
sono a bordo delle barche fermate in mare).
Terzo: bisogna distruggere barche e barconi,
pescherecci e gommoni in modo che non
possano pi eseguire trasporti. I profughi
fuggono dalle guerre? Pazienza. Dovranno
farsi una ragione, e rinviare il viaggio. Per
fare un blocco efficace ci si dovr arrischiare
a mandare le navi da guerra europee il pi
vicino possibile alle coste del Nordafrica, in
particolare della Libia. Quarto: se necessario, la Nato dar una mano, per eventuali
missioni mordi e fuggi in terra africana.
Controindicazioni. Primo: tutti (tutti) i
Paesi dellUe che si erano impegnati a ricevere quote di migranti eventualmente sal-

na, italiano, romano, non


rumeno, sono sicuro, il
quale annuncia che ha un
po di fretta perch ha la
macchina in seconda fila,
e aggiunge rispondendo a
qualcosa che gli ha chiesto
una delle signore: Certo
che ho la macchina, mica
sono romeno. E la signora: Ma che discorsi fa?. E
lui: No, scherzavo, vedo
che voi romeni andate
sempre a piedi e siccome
io giro con la macchina....
E lei: Beh, ha fatto uno
scherzo proprio stupido.
E lo zotico stato zitto.

il Fatto Quotidiano

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Marco Travaglio
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Editoriale il Fatto S.p.A.


sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n 42
Presidente: Antonio Padellaro
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Consiglio di Amministrazione:

Lucia Calvosa, Luca DAprile,


Peter Gomez, Layla Pavone,
Marco Tar, Marco Travaglio

Attilio Doni

I furfanti che abbiamo


eletto da soli

vati dagli affondamenti delle loro marine


militari, hanno disdetto l'impegno. Chi resta vivo, resta in Italia. Secondo: nessun
cambiamento al Trattato di Dublino. LItalia si tiene chi ha diritto di asilo e tutte le fonti internazionali confermano: i profughi sono in grandissima maggioranza non in cerca di lavoro, ma in cerca di salvezza. Terzo:
lazione di intercettazione azione di guerra, nel senso che i natanti in mare non si distruggono a mano, occorre sparare. E il carico umano? Limpronta culturale e morale
del piano Mogherini chiara: nessuno deve passare e ognuno far il suo dovere. Il tutto dovr avvenire in alto mare perch la Libia ha gi fatto sapere che aprir il fuoco su
chi si accosta. Quarto: laiuto della Nato
improbabile perch non risulta n simpatia
n sostegno americano per il bellicoso progetto di caccia ai pirati di carico umano proprio mentre trasportano carico umano. Ovviamente tutti coloro che credono nei diritti
umani sperano nel Consiglio di Sicurezza e
nella negazione di ogni sostegno alla guerra
Mogherini. Ma la complessa progettazione,
che ha nome e comando italiano, costa molto di pi di Mare Nostrum e mira non a salvare, ma a bloccare (nel migliore dei casi) i
migranti nelle prigioni libiche, oppure a fermarli (in caso di operazione bellica) in mezzo al mare, ma dopo avere distrutto la barca, forse non comincer mai. Ci sono residui
di civilt nel mondo. Rester per noi italiani
la vergogna per avere un governo, nazionale
ed europeo, che rappresenta, in modo esatto, la subcultura Salvini-Le Pen.
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
00193 Roma, via Valadier n. 42
lettere@ilfattoquotidiano.it

Se il Pil drogato
allora c unaltra verit

Nel Pil sono state incluse


le attivit illegali: droga
prostituzione, contrabbando. Il petrolio in forte
calo, leuro fortemente
svalutato rispetto a dollaro, sterlina e franco svizzero. Ma il nostro debito
pubblico a 2.185 miliardi
di euro e cresce di 15 miliardi al mese. (Il macigno
dellappannaggio della
classe parassita). Su quali
basi i mezzi di informazione ci raccontano che la
crisi finita, su dati drogati, su fattori esterni che

non hanno niente a che fare con la nostra economia


reale. come dire che un
ciclista in crisi sta rimontando ma stato fortemente dopato. Ma il ciclista pedala con il macigno
enorme dei privilegi e prelievi indebiti sulle spalle,
finito leffetto del doping,
si accascer sfinito, lunica
maniera per salvarsi
cambiare passo. E ci vogliono nuove elezioni ed
eleggere chi, senza guardare in faccia a nessuno,
sia capace di buttare il macigno alle ortiche.
Francesco Degni

Una volta cera la classe


dei nobili, padrona di tutto, e dei poveretti che non
avevano niente. Poi i poveretti si sono un po scocciati e hanno pensato bene
di tagliare la testa ad alcuni nobili e passare per le
armi altri. Nacque cos la
democrazia dove il popolo poteva eleggere direttamente i propri rappresentanti. Per un po tutto and bene, poi i rappresentanti se ne approfittarono
e cominciarono a farsi leggi a proprio consumo. Vedi certe pensioni, certi privilegi, che questi galantuomini si sono auto approvati senza riguardo,
che fossero di destra o di
sinistra. Sarebbe ora di rifare quello che era stato
fatto anni fa ma questa
volta non si pu perch i
rappresentanti scrocconi
sono stati eletti dal popolo
e il popolo non pu prendere a calci quelli che lui
stesso ha eletto. Siamo
senza via di uscita.
Gianni Rossi

In crisi come in guerra,


chi ingrassa e chi muore

La crisi come la guerra:


c chi si arricchisce e chi si
impoverisce. La caratteristica pi inquietante il
fenomeno aggregante, sono le istituzioni, che danno agio a chi presta loro il
fianco, si legano al potere
per essere favoriti e protetti. La disoccupazione
pu creare difficolt soggettive che ostacolano e
che andrebbero rimosse
con unazione formativa
che
manca.
Ancora si dona a gente apparentemente bisognosa,
ma se costoro ne fanno
una tattica di vita, diventano nuclei improduttivi.
Come dare i soldi a un alcolizzato, con quei soldi ci
comprer altre bottiglie.
Ugualmente donare sussidi a chi ha vizi e capricci
da esaudire: disprezza gli
idealisti e non d da mangiare.
Salvatore Loviso
Il Fatto Quotidiano
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20

ULTIMA PAGINA

VENERD 22 MAGGIO 2015

DALLA PRIMA
di Marco Travaglio

il nuovo Csm, nel frattemE


po eletto, cap lantifona e
assecond i desideri del Colle e

dei partiti, violando le proprie


stesse regole premiando il meno meritevole. Che per, in una
tragicomica relazione firmata
dalla forzista Elisabetta Casellati, veniva dipinto come Er Pi
proprio perch il governo degli
amici di DellUtri, di Mangano
e di Cuffaro laveva promosso a
Eurojust e questo incarico rappresentava lo snodo fondamentale nella straordinaria carriera del dott. Lo Voi. Roba da
non credere. Il risultato fu quello di normalizzare e commissariare la Procura di Palermo, isolando i pm che indagano sulla
trattativa Stato-mafia, fino alla
pantomima dellaltro giorno,
quando la Procura di Lo Voi ha
convocato durgenza via email
50 giornalisti perch non prendano impegni a met giugno,
quando saranno interrogati i
due criminali pi pericolosi della Sicilia: Antonio Ingroia e Rosario Crocetta.
Naturalmente Lo Voi e Lari fecero ricorso al Tar Lazio, competente a giudicare la legittimit
delle delibere del Csm. Che ieri
ha giudicato illegittima quella
che nominava Lo Voi e lha annullata per vizi sintomatici
delleccesso di potere, sia delle
violazioni di legge in ordine al
procedimento valutativo, ritenendo che non superi il vaglio
di legittimit a causa della motivazione non coerente rispetto
agli indici di valutazione del parametro attitudinale, illogica,
irrazionale, e addirittura apodittica dove disconosce le
esperienze pregresse del dott. Lo
Forte in ordine alle peculiari caratteristiche dellufficio da ricoprire, idonee a denotare non in
assoluto, ma in concreto, la particolare attitudine del magistrato a soddisfare le esigenze organizzative, di direzione e coordinamento, e di funzionalit
dellufficio per le peculiarit che
lo caratterizzano per preferirgli
Lo Voi che, non ha mai svolto
funzioni direttive e semidirettive specifiche. Idem per il ricorso gemello di Lari.
Ora il Csm condannato a pagare 3 mila euro di spese legali a
ciascun ricorrente. E a meno
che il Consiglio di Stato non ribalti il verdetto del Tar dovr
bandire un nuovo concorso per
nominare finalmente il miglior
procuratore di Palermo. Cio
tornare a essere lorgano di autogoverno della magistratura
per difenderne lindipendenza,
e non leterogoverno del Quirinale e dei partiti per metterle il
guinzaglio. Per questo, al di l
dei casi personali, la sentenza
del Tar fondamentale. Perch
ripristina la legalit a lungo aggirata nellinterminabile regno
di Sua Maest Giorgio di Borbone. Perch rid speranza ad
altri valorosi magistrati esclusi
dal Csm con motivazioni politiche anzich tecniche a vantaggio di colleghi meno titolati ma
pi graditi (Davigo aspirante
presidente della Corte dappello
di Torino; Di Matteo, candidato
a sostituto della Procura nazionale antimafia; Greco e lo stesso
Lo Forte, in corsa per diventare
Pg a Milano). E soprattutto perch spazza via tutte le scemenze
della propaganda impunitaria
dellultimo ventennio: quelle di
chi strilla alla presunta guerra
dichiarata dalla magistratura
alla politica, mentre lunica vera
guerra vista in questi anni
quella scatenata dai politici indecenti contro i magistrati indipendenti.

STOCCATA E FUGA

Cosa pensa
Marino
di Disastro
Capitale?
di Antonio

Padellaro

o non lo so come si senta il


I
sindaco di Roma quando la
mattina osserva sui giornali le fo-

to del Disastro-Capitale. Con i


tappeti di spazzatura che marciscono nelle strade, cibo per topi
e uccellacci. Con le buche assassine che divorano lasfalto. Con
marciapiedi e spartitraffico
squarciati dallerba e dallincuria. Con la giungla di rovi e sterpaglie che deturpano giardini e
ville un tempo meravigliose.

Io non lo so come si senta Ignazio Marino quando sinterroghi


sullimpatto visivo, olfattivo e
psicologico delle moltitudini di
turisti che giungono in quella
che sapevano essere la citt pi
bella del mondo. Forse, come a
noi, anche al sindaco sar accaduto di leggere o immaginare lo sgomento
nei loro occhi. Magari al primo impatto
con aeroporti-ca-

sbah o alle prese con le tariffe


strozzine dei tassisti abusivi. E
non so neppure come si senta
lammiratore di papa Francesco, Marino, pensando in che
stato consegner ai milioni di
cattolici del Giubileo il cuore
della cristianit.
Io non lo so, infine, come si senta
il chirurgo Marino prestato alla
politica, se e quando rifletta sulle
promesse fatte nella campagna
elettorale di due anni fa, agevo-

il Fatto Quotidiano

lata dalla catastrofica (per non


dire altro) gestione del suo
predecessore
Alemanno.
Convinti che come alibi non si
varr di quello stranoto attribuito a Mussolini, secondo cui
governare gli italiani non difficile, inutile. Che per i cittadini romani non pu assolutamente valere, alla luce
dellimmensa pazienza che dimostrano ogni giorno, in questo caos che non meritano.

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