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E C O N O M I C O - S T R U TT U R A L E
Lanalisi costi-volumi-risultati rappresenta una tecnica di
programmazione e controllo particolarmente diffusa con la quale si
prevede o si verifica la capacit reddituale dellimpresa in
considerazione di una data struttura aziendale, con particolare
riferimento alla struttura dei costi 1.
Con tale strumento, pertanto, si opera quella che viene
comunemente definita analisi della potenzialit economicostrutturale
dellimpresa
determinando,
data
una
certa
combinazione tra ricavi, costi fissi e costi variabili:
1. il livello produttivo necessario ad ottenere il pareggio
economico (break even point);
2. il margine di contribuzione (unitario o assoluto);
3. il margine di sicurezza/deficit;
4. il punto di equilibrio finanziario (out of pocket recovery point);
5. il grado di leva operativa dellimpresa;
Tale metodologia di analisi si basa, in realt, su una serie di ipotesi
semplificatrici che, se da un lato rendono lo strumento di facile
utilizzo, dallaltro possono ledere sensibilmente la significativit
dei risultati dellanalisi stessa.
Rinviando ad altra parte del testo per lapprofondimento delle
assunzioni di fondo che sono alla base di questo tipo di analisi,
sembra il caso di richiamare solo quelle ipotesi che appaiono
maggiormente stringenti. Ci si riferisce alla presunta costanza dei
ricavi unitari e dei costi variabili unitari che nella determinazione
grafica del punto di pareggio si traduce, come si vedr, in funzioni
lineari delle rette dei ricavi, dei costi variabili e quindi dei costi
totali.
In pratica, con tale assunzione si ipotizza che i livelli
rispettivamente di vendita e di approvvigionamento non incidano
sul prezzo del bene prodotto e sul suo costo variabile. Si tratta, per
tanto, di supporre che limpresa non faccia dipendere il prezzo di
Se limpresa non in fase di start-up si pu cercare di risolvere il problema osservando il grado di correlazione tra la
specifica voce di costo ed il livello di produzione dellimpresa per un arco di tempo significativo.
RT
CT
AREA DEI
PROFITTI
Ue
1-a
CV
Le societ di leasing sono quelle societ che, su richiesta del cliente, acquistano unimmobilizzazione per locargliela.
In tal modo lutilizzatore del cespite se ne assicura la disponibilit senza doverne sostenere il costo dacquisto ma
pagando unicamente un AREA
canone alla societ di leasing che glielo ha locato e che rimane proprietaria del bene (ed
DELLE
PERDITE
quindi soggetta allammortamento)
fino alleventuale riscatto che lutilizzatore pu generalmente esercitare alla
CF
K contratto di leasing. Questa generica definizione pu essere ulteriormente approfondita
scadenza del
distinguendo il
leasing finanziario dal quello operativo: mentre nel primo caso la societ di leasing assolve una funzione meramente
finanziaria in quanto le problematiche di gestione dellimpianto sono gestite direttamente dal cliente gravano, nel
secondo caso la stessa societ di leasing
che si occupa
di tutte le problematiche legate al mantenimento dellimpianto
Margine
Margine di
a
(manutenzione, assicurazione,
etc.). di deficit
sicurezza
quantit o
4
Lanalisi dei costi pu indurre ad una diversa attribuzione tra costi fissi e costi variabili anche trafatturato
diverse imprese del
Q1
Q2
QB E.P. di due imprese
medesimo settore. Si pensi, ad esempio,
al caso
alberghiere che entrambe affidano a ditte esterne il
.
servizio navetta necessario a collegare aeroporto ed albergo. In tal caso, qualora laccordo con il vettore esterno preveda
un corrispettivo fisso, indipendente dal numero di corse effettuate e di clienti trasportati, si avrebbe un costo fisso,
qualora, invece, il costo del vettore dipendesse dal numero di clienti trasportati si avrebbe un costo variabile.
Pe
Da tale formula possibile ricavare il prezzo unitario di vendita che sar cos determinato:
Ru = CF/Qbep + CVu
Tale relazione diventa importante allorquando si voglia determinare quale debba essere il prezzo di vendita del prodotto
per ottenere il pareggio con un predeterminato quantitativo di produzione e considerato il livello dei costi fissi ed il
costo variabile necessario alla produzione di ciascuna unit.
Impresa A
200
100
100
30
70
Impresa B
200
30
170
100
70
60
118
E evidente che una delle condizioni indispensabili affinch vi possa essere equilibrio tra ricavi e costi la condizione
Ru > CVu. Se il prezzo di vendita del prodotto non fosse sufficiente a coprire i costi variabili unitari, infatti, dalla
vendita non residuerebbe nulla per la copertura dei costi fissi ma, anzi, si genererebbero perdite crescenti allaumentare
dei volumi venduti. Graficamente ci si troverebbe dinanzi alla situazione in cui la retta dei costi variabili si troverebbe
sempre al di sopra di quella dei ricavi.
7
Si vedr che il margine di contribuzione in valore assoluto necessario per la determinazione del grado di leva
operativa.
rappresentato
dallampiezza
dellangolo
determinato dallincrocio della retta dei ricavi con quella dei costi
totali.
E evidente come anche il margine di contribuzione sia
strettamente dipendente dalla relazione che intercorre tra ricavi,
costi fissi e costi variabili. Tanto pi prevarranno i costi fissi sul
totale dei costi, a parit di questi ultimi e dei ricavi totali, tanto
maggiore sar il margine di contribuzione 8: ci implica laumento
della quantit da produrre e vendere per ottenere il pareggio
economico (peggiora la potenzialit economico strutturale) ma,
superato il bep, aumenta lincremento di reddito per ogni unit
addizionale di prodotto venduto (questo, come si vedr, implica un
maggiore grado di leva operativa).
Altro elemento estremamente importante che possibile calcolare
una volta determinato il b.e.p., il margine di sicurezza che
dato dalla differenza tra il volume di produzione e vendita
realizzato, o atteso, ed il livello di pareggio.
Margine di sicurezza (in valore) = Valore della produzione realizzata o
attesa B.e.p. (in valore)
Margine di sicurezza (in volumi) = Volumi di produzione realizzati o
attesi B.e.p. (in volumi)
Impresa A1
150
Ricavi totali
Costi variabili totali
margine di contribuzione
Costi fissi totali
Reddito operativo
100
50
50
35
15
70
35
35
35
0
b. e. p. (in valore)
margine di sicurezza (%)
70
20%
70
0%
Se si compreso tutto quanto finora spiegato, dovrebbe essere chiaro come linvariabilit del b.e.p. non rappresenti
una mera coincidenza. Il margine di contribuzione, infatti, rimasto invariato data la medesima variazione percentuale
dei ricavi totali e dei costi variabili totali. A tal proposito sembra opportuno puntualizzare ci che potrebbe dar adito a
qualche perplessit: Sebbene si sia ipotizzata una contrazione del fatturato pari al 20% (margine di contribuzione) del
fatturato raggiungibile con il massimo sfruttamento degli impianti, i ricavi sono diminuiti del 30% rispetto alla
situazione precedente ed a questa percentuale che occorre far riferimento per determinare la conseguente contrazione
dei costi variabili.
E evidente che qualora gi si disponga dei valori totali dei costi fissi e dei costi variabili baster sottrarre a detti
importi i costi che non generano esborso monetario.
Impresa A
150
120
30
10
20
Impresa B
150
60
90
70
20
1,5
4,5
Impresa B1
195
78
117
70
47
4,5
117
60%
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Graficamente lincremento del grado di leva operativa misurato dallincremento del margine unitario di
contribuzione e, quindi, dallampliamento dellangolo determinato dallincrocio della retta dei ricavi e di quella dei
costi totali.
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Si sar notato come per lo sviluppo di qualsiasi analisi comparativa volta ad esplicitare le relazioni esistenti tra la
struttura dellimpresa ed i risultati aziendali, necessario ipotizzare, quale situazione di partenza, il medesimo volume
daffari ed il medesimo livello dei costi totali, con conseguente medesimo reddito dellimpresa. E possibile verificare,
infatti, che variando simultaneamente il valore della produzione, il totale dei costi e la struttura dei costi stessi (costi
variabili costi fissi), si potrebbero generare situazioni che sembrerebbero contraddire le relazioni finora messe in
evidenza.
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Questo esempio dovrebbe valere a chiarire come, in realt, margine di contribuzione e grado di leva operativa
rappresentino due modalit differenti per misurare la variazione del reddito operativo dellimpresa al variare del volume
daffari. In particolare, mentre il margine di contribuzione serve per misurarne la variazione in valore, il grado di leva
operativa serve per misurarne la variazione percentuale.
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