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9 Dicembre 2015 - MANGIALIBRI

Raffaella Romano recensisce


Le cento care. Variazioni nel tema, di Giuseppe Goisis
Napoleone laspetta a casa ogni sera. E lei ha bisogno di lui. Pure se gratta e
graffia e mordicchia ogni cosa. Almeno ha qualcuno con cui parlare quando
torna stanca e turbata dal suo lavoro. Chiss perch poi ha accettato di
partecipare a quel progetto. Insegnare a truccarsi a delle persone malate non
semplice, la direttrice non lha presa neppure in simpatia. Ma Napoleone c...
Uscito dalla prigione, il primo obiettivo trovarsi un lavoro. Quale non lo sa, ma
sa che la vita a volte fatta di scelte e a volte di coincidenze. Coincidenza che
sia capitato in quellex monastero in cui un gruppo di attori itineranti cercava un
tecnico. Scelta del maestro del gruppo, che lha visto e lha preso per quel ruolo.
Subito, per andare in India, e poi in Danimarca... Tobia ha il sonno pesante, la
sua stata unaltra notte di alcol e di gioco. Ma il telefono che squilla insistente
alla mattina non pu essere ignorato. Giosu, il suo amico, e gli deve dare
una terribile notizia... Un padre e i suoi figli hanno bisogno di una mano per
gestire la grande casa da quando la madre morta. Valeria non pu da sola
stirare, pulire e occuparsi di tutto in poche ore: cos arriva Gertrude, che d da
bere tutti i giorni alle piante, e si fa valere, ma ben presto prender possesso
dellintera casa... Quali sono gli eroi per noi? I nostri genitori, i nostri amici,
persone delle quali abbiamo letto biografie su biografie oppure semplicemente
qualcuno che abbiamo incontrato anche casualmente ma la cui immagine
rimasta vivida nella nostra memoria?
La solitudine e il dolore: questi sono i temi che accomunano i racconti di
Giuseppe Goisis, scrittore poliedrico attualmente direttore artistico di Compagnia
Brincadera (per info sul reading musicale dell'ultimo racconto, Eroi,
http://www.compagniabrincadera.it/eroi/). Scrittura veloce, ritratti di persone
comuni afflitte da una sensazione di malessere - fisico o psicologico - da una
inquietudine, un rimorso o un rimpianto. Vite irrisolte, dipinte con poche parole,
quasi non ne servissero tante per puntare il faro su ci che ci rende unici e che
spesso non quanto abbiamo raggiunto ma quanto ci manca, quanto ci fa
soffrire. E poco importa pure con quale male conviviamo ma ci che davvero
conta la pura, semplice, banalissima quotidianit. Se, comunque sia,
salutiamo con un sorriso il vicino, se siamo gentili con gli altri, se viviamo e
parliamo e comunichiamo nel nostro piccolo mondo puntando lo sguardo oltre di
noi. Eroi, tra laltro, il racconto in questo senso pi crudo e rappresentativo
dellopera: se negli altri le persone erano delineate con pochi schizzi, qua siamo
davvero ad una sorta di bozzetto delle esistenze. Che tutto per lascia
intendere.
http://mangialibri.com/libri/le-cento-care

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