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AMBASCIATA DITALIA

IN LIBANO

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI


E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
DIREZIONE GENERALE
PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

CALL FOR PROPOSALS


LIBANO
INIZIATIVA DI EMERGENZA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA RESILIENZA DELLE COMUNIT
LOCALI E DELLE CAPACIT DELLE MUNICIPALIT LIBANESI PER FAR FRONTE ALLE CONSEGUENZE
DELLA CRISI SIRIANA
AID 10671
ALLEGATI
A.
B.
C.
D.
E.
F1.
F2.
G1.
G2.
H.
I.
L.

Parametri di valutazione
Chiarimenti amministrativi
Formato standard proposta di progetto
Piano finanziario
Lettera dincarico
Modello polizza fideiussoria 2%
Modello polizza fideiussoria anticipo
Modello comunicazione dati per antimafia
Schema controlli antimafia
Disciplinare dincarico
Dichiarazione di esclusivit
Formato standard Rapporto intermedio e finale

Beirut, 19 novembre 2015

LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG


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INIZIATIVA DI EMERGENZA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA RESILIENZA DELLE COMUNIT


LOCALI E DELLE CAPACIT DELLE MUNICIPALIT LIBANESI PER FAR FRONTE ALLE CONSEGUENZE
DELLA CRISI SIRIANA
LIBANO
AID 10671

PREMESSA
Di seguito si enunciano le modalit, stabilite dallAmbasciata dItalia a Beirut/Coordinamento Crisi
Siriana, in accordo con lUfficio VI e lUTC della DGCS, per la formulazione e presentazione delle
proposte progettuali da parte delle ONG.
Si fa presente che dal 1 gennaio 2015, ai sensi del combinato disposto dallart. 32, comma 1, della
Legge 11 agosto 2014 recante la nuova Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo
sviluppo e dallart. articolo 25, comma 4, del Regolamento recante lo Statuto dellAgenzia italiana
per la cooperazione allo sviluppo, decreto 22 luglio 2015, n. 113, il Direttore dellUfficio estero della
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo subentrer nella posizione soggettiva e nella
titolarit di diritti e obblighi fino a quel momento del Capo Missione, ferme restando tutte le altre
condizioni.
Sar cura della DGCS per mezzo dellAmbasciata dItalia a Beirut e, a partire dal 1 gennaio 2015,
dellAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per mezzo dellUfficio estero di Beirut,
comunicare modifiche o integrazioni eventualmente sopravvenute nella normativa vigente
richiamata nella presente Call for Proposals e relativi allegati.

LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG


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INDICE

1. CARATTERISTICHE DELLINIZIATIVA DI EMERGENZA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA


RESILIENZA DELLE COMUNIT LOCALI E DELLE CAPACIT DELLE MUNICIPALIT LIBANESI PER FAR
FRONTE ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI SIRIANA
1.1 PREMESSA
1.2 LINEE STRATEGICHE GENERALI PER LESECUZIONE DEI PROGETTI
1.3 SETTORI DINTERVENTO
1.4 TEMATICHE TRASVERSALI
1.5 BENEFICIARI
1.6 AREE DI INTERVENTO
1.7 INDIRIZZI DI INTERVENTO
1.8 COORDINAMENTO E INTEGRAZIONE CON ALTRI PROGRAMMI
1.9 MODALITA DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
2. CRITERI DI AMMISSIBILITA
2.1 AMMISSIBILIT DELLORGANISMO PROPONENTE
2.2 AMMISSIBILIT DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
3. SELEZIONE, VALUTAZIONE E APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
4. DEFINIZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
5. FINANZIAMENTO DEI PROGETTI
a) Lettera dincarico
b) Disciplinare dincarico
6. MODALITA DI EROGAZIONE
7. RAPPORTI DI MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE
8. RENDICONTAZIONE
9. PIANO FINANZIARIO E COMPENSAZIONI DELLE VOCI DI SPESA
10. RESPONSABILIT E IMPEGNI DELLE ONG PER LESECUZIONE DEI PROGETTI CONCORDATI
11. ASSISTENZA TECNICA/CONSULENZA INTERNAZIONALE
Allegati

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1. CARATTERISTICHE DELLINIZIATIVA DI EMERGENZA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA


RESILIENZA DELLE COMUNIT LOCALI E DELLE CAPACIT DELLE MUNICIPALIT LIBANESI PER
FAR FRONTE ALLE CONSEGUENZE DELLA CRISI SIRIANA
La DGCS ha approvato con delibera n. 139 del 6 ottobre 2015 il finanziamento di un fondo in loco
presso lAmbasciata dItalia a Beirut pari a Euro 2.000.000,00 per la realizzazione delliniziativa di
Rafforzamento della resilienza delle comunit locali e delle capacit delle municipalit libanesi
per far fronte alle conseguenze della crisi siriana AID 10671.
A seguito dei numerosi appelli di emergenza lanciati dalle Nazioni Unite, dai Ministeri libanesi e
dalle Organizzazioni Internazionali, e in linea con il Lebanon Crisis Response Plan 2015-2016,
liniziativa si propone di contribuire alla risposta internazionale per far fronte alla gravissima crisi
umanitaria in Libano generata dalle ripercussioni del conflitto siriano.
Essa intende contribuire al rafforzamento della resilienza delle comunit locali e delle capacit
delle Municipalit libanesi di far fronte alle conseguenze della crisi siriana.
Il coordinamento, la facilitazione dei rapporti con le Autorit locali e con altre
agenzie/organizzazioni operanti sul territorio, lassistenza tecnica ed il monitoraggio delle attivit
saranno assicurati dal Coordinamento per la Crisi Siriana basato presso lUnit Tecnica Locale (UTL)
di Beirut.
Conformemente alla Proposta di Finanziamento, liniziativa di emergenza in oggetto prevede la
seguente distribuzione delle risorse disponibili:
Settori dintervento
PROTEZIONE DEI RIFUGIATI E DEGLI SFOLLATI

COSTI DI GESTIONE
TOTALE

Importo previsto in
1.800.000,00
200.000,00
2.000.000,00

Le attivit di emergenza saranno realizzate in gestione diretta e con il concorso di Organizzazioni


Non Governative (ONG) ai sensi della Legge 80/2005 che, allart. 1, comma 15-sexies1, attribuisce
al Capo Missione la facolt di stipulare convenzioni con ONG per la realizzazione degli interventi di
emergenza (art. 11 Legge 49/87).
Le proposte progettuali dovranno attenersi alle indicazioni fornite nel presente documento in
termini di settori, obiettivi, risultati previsti e tipologie di intervento. Le proposte selezionate
dovranno permettere al programma allinterno del quale si inseriscono di raggiungere il seguente
obiettivo specifico: Migliorare la capacit delle Municipalit libanesi di fornire servizi e supporto
alle comunit libanesi e siriane pi vulnerabili.

Art. 1, comma 15-sexies, della Legge 80/2005: Per la realizzazione degli interventi di emergenza di cui allarticolo 11
della legge 26 febbraio 1987, n. 49, e successive modificazioni, mediante fondi accreditati alle rappresentanze
diplomatiche, il capo missione pi stipulare convenzioni con le organizzazioni non governative che operano
localmente..

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A tale proposito si pu fare riferimento al paragrafo 1.7 Indirizzi di intervento e/o al quadro
logico di seguito riportato:

Obiettivo
Generale

Obiettivo
Specifico

Risultati attesi

Logica dintervento
Contribuire
al
rafforzamento
della
resilienza delle comunit
locali e delle capacit delle
Municipalit libanesi di far
fronte alle conseguenze
della crisi siriana
Migliorare la capacit delle
Municipalit libanesi di
fornire servizi e supporto
alle comunit libanesi e
siriane pi vulnerabili

Indicatori

Fonti di verifica

Condizioni

- n. libanesi e n. siriani
hanno accesso a servizi
pubblici migliorati;
- n. Municipalit libanesi
beneficiano
di
un
programma di interventi
ad alta intensit di
manodopera
- n. famiglie vulnerabili
(libanesi e siriane) hanno
aumentato il reddito
disponibile

- Mantenimento di
una relativa stabilit
socio-politica e di
sicurezza nellarea
- Perdurare
della
volont politica di
tutti gli attori locali
coinvolti a sostenere
le attivit di progetto

R1 Migliorata la qualit dei


servizi pubblici a favore
delle comunit libanesi e
siriane colpite dalla crisi

n.
infrastrutture
pubbliche ristrutturate
secondo le priorit dalle
Municipalit;
n. di persone
vulnerabili (siriani e
libanesi) impiegate in
rapid
employment
initiatives (m/f)
n.
giorni
di
lavoro/uomo retribuiti

Rapporti
di
monitoraggio dellUTL
e
dei
soggetti
attuatori
Rapporti
delle
agenzie
UN
competenti
(UNHCR/OCHA)
- Rapporti dei clusters
settoriali
- Dati forniti della
Municipalit e dal
MoSA
- Rapporti narrativi
soggetti attuatori
Rapporti
di
monitoraggio UTL
- Certificati di corretta
esecuzione dei lavori
- Liste beneficiari
- Rilevazione Diretta
(incontri, Questionari
e interviste)

R2 Aumentato il reddito
disponibile a favore della
popolazione
siriana
e
libanese pi vulnerabile

Attivit

1.1 Riabilitazione di opere e


infrastrutture pubbliche
1.2
Realizzazione
di
interventi di gestione delle
risorse
naturali
e
sistemazione/conservazione
del territorio
1.3 Fornitura
pubblici

di

servizi

2.1 Impiego temporaneo di


siriani
e/o
libanesi
vulnerabili

Risorse Umane:
- capi progetto espatriati
- coordinatori locali
- ingegneri e logisti
- social workers
- amministratori
- lavoratori temporanei
Materiali:
- attrezzature e materiali
da costruzione
- materiale informativo
- kit sicurezza
Logistica:
- veicolo e carburante
- affitti
- comunicazione
- cancelleria

Costi:
1.800.000,00 euro

Costi di gestione:
200.000,00 euro

- Perdurare di una
relativa
stabilit socio-politica
nel Paese e
nelle
aree
di
intervento
- Mantenimento della
volont politica dei
partners
e
delle
autorit
locali
a
sostenere le attivit
del Programma
Supporto
delle
comunit locali
Supporto
delle
Autorit centrali
Sicurezza
del
personale impiegato
sui progetti
Supporto
delle
Autorit Locali alle
attivit di programma
- Clima sociale stabile
e collaborazione tra le
comunit interessate

Precondizioni:
Stabilit politica,
economica e sociale e
sicurezza interna

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1.1 Premessa
Nei primi mesi del 2015 la guerra in Siria entrata nel suo quinto anno. LOsservatorio Siriano per i
Diritti Umani sostiene che la guerra ha causato oltre 220 mila vittime dirette e altre 200 mila
persone sono morte per inaccessibilit a cure mediche o a medicinali. Intensi scontri continuano
nel territorio siriano e non sembrano emergere soluzioni politiche praticabili capaci di mettere fine
al conflitto nel breve periodo.
Ne deriva che circa 12,2 milioni di persone sono in condizioni di estrema vulnerabilit e hanno
bisogno di assistenza umanitaria in Siria, di questi 5,6 milioni sono bambini. Praticamente met
della popolazione siriana ha lasciato le proprie case; 7,6 milioni risultano sfollati , oltre 4 milioni
hanno trovato rifugio nei paesi limitrofi alla Siria, di cui oltre 3,9 milioni registrati al programma di
assistenza di UNHCR. Si sta assistendo al pi importante movimento di popolazione dalla fine della
seconda guerra mondiale.
I governi dei Paesi di prima accoglienza, in particolare Libano e Giordania, stanno denunciando con
forza alla comunit internazionale le forti sfide sociali ed economiche che la presenza dei profughi
sta determinando. Lalto numero di rifugiati siriani nei paesi limitrofi ha avuto un forte impatto sui
gi delicati equilibri demografici della regione, sulle infrastrutture e sui servizi pubblici. A ci vanno
aggiunti gli oneri economico-sociali legati alla concorrenza sul mercato del lavoro da parte della
manodopera siriana a basso costo e all'aumento sostanziale del costo della vita: in un paese di 4
milioni di persone, il numero di poveri libanesi aumentato di due terzi dallinizio del conflitto in
Siria e il tasso di disoccupazione raddoppiato. Tali fattori hanno e stanno alimentando un
crescente disagio tra le comunit ospitanti e le comunit dei rifugiati. Questo soprattutto in
Libano, dove la crisi assume un carattere particolarmente destabilizzante dei fragili equilibri su cui
si basa la delicata struttura politico-confessionale del Paese.
Il governo libanese stima che il numero effettivo dei siriani giunti dallinizio del conflitto in Siria
superi il milione e mezzo, costituendo oltre un quarto degli attuali residenti nel Paese dei Cedri. Il
Libano il Paese che al mondo ospita pi rifugiati in rapporto alla sua popolazione. Ai 1,2 milioni di
profughi registrati ufficialmente dallUNHCR si sommano circa 42.000 rifugiati palestinesi
provenienti dalla Siria, secondo le ultime stime dellUNRWA .
Nel dicembre 2014 le agenzie delle Nazioni Unite e le ONG internazionali hanno lanciato i nuovi
appelli ai donatori per finanziare il Syria Response Plan (SRP) e Regional Refugee Response Plan
(3RP), chiedendo rispettivamente per il 2015 2.9 e 5.5 miliardi di dollari. I due piani hanno obiettivi
comuni e includono sia interventi di assistenza umanitaria che di stabilizzazione e sviluppo. Inoltre,
il 3RP punta al riconoscimento delle leadership nazionali e alla necessit di offrire un maggiore
sostegno ai governi dei paesi colpiti dalla crisi, nellottica di garantire una risposta sostenibile a
lungo termine.
Allinterno del 3RP, le Nazioni Unite e il Governo libanese hanno sviluppato una strategia nazionale
di risposta alla crisi siriana, il Lebanon Crisis Response Plan (LCRP) 2015-2016 che ha lo scopo di:

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assicurare lassistenza umanitaria e la protezione dei rifugiati siriani nel paese; rafforzare i sistemi
dei servizi di base e la stabilit economica, sociale, ambientale e istituzionale libanese .
In pratica, il piano libanese integra una risposta umanitaria di emergenza con un pi ampio piano
di stabilizzazione del paese, sottolineando la necessit di sostenere le comunit ospitanti, di
investire in servizi e sistemi pubblici, di creare opportunit lavorative e attenuare cos le possibili
cause di conflitti sociali.
1.2 Linee strategiche generali per lesecuzione dei progetti

In conformit con la Proposta di Finanziamento, liniziativa ha lobiettivo di contribuire al


rafforzamento della resilienza delle comunit locali e delle capacit delle Municipalit libanesi di
far fronte alle conseguenze della crisi siriana.
La presente iniziativa si inserisce allinterno delle Linee Guida triennali definite dalla DGCS che
individuano il Libano come Paese prioritario, intervenendo in via bilaterale tramite azioni delineate
in coordinamento con le Autorit Libanesi e le OO.II. che operano nel paese in risposta alla crisi
siriana.
Come delineato nelle Linee Guida triennali 2015-2017 della DGCS, e considerata la particolare
attenzione prestata alla protezione dei rifugiati e degli sfollati, lintervento si concentrer nei
settori ritenuti cruciali per il miglioramento delle condizioni di vita, fornendo assistenza alle
popolazioni vittime di crisi umanitarie al fine di accrescere le capacit di resilienza delle
popolazioni colpite da shock esterni.
1.3 Settori di intervento: Protezione dei rifugiati e sfollati
A 5 anni dallinizio del conflitto in Siria, il Libano sta affrontando gli effetti negativi causati dalla
crisi umanitaria che ha colpito il paese.
Limpatto economico e sociale del flusso di rifugiati, in un paese come il Libano, ha causato una
instabilit crescente, portando le tensioni sociali tra comunit ospitanti e rifugiati a livelli molto
elevati.
La principale causa di tensione tra comunit libanesi ospitanti e rifugiati siriani legata
allaumento della pressione sullaccesso ai servizi di base e alle risorse naturali, e alla competizione
per accedere ai mezzi di sussistenza.
Le autorit locali e in particolar modo le Municipalit sono in prima linea nel fronteggiare il
massiccio afflusso di siriani scappati dal conflitto e nel fornire servizi di base.
Molte istituzioni locali, tuttavia, sono di piccole dimensioni e mancano della capacit, delle risorse,
del personale e del supporto necessari per rispondere in modo efficace allaumento della
popolazione e affrontare la tensione e la richiesta di servizi sul territorio .
Secondo i dati del Vulnerability Assessment of Syrian Refugees in Lebanon di WFP, UNICEF e
UNHCR del 2014, il 29% (circa 435.000 persone) dei siriani de facto rifugiati in Libano non sono in

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grado di soddisfare i requisiti minimi di sopravvivenza e almeno 336.000 libanesi vivono al di sotto
della soglia di povert libanese pari a 2,4 USD/giorno.
Il tasso di disoccupazione nel paese sta raggiungendo livelli record: il numero di poveri
attualmente in Libano aumentato di circa i 2/3 dal 2011 mentre la disoccupazione raddoppiata.
Donne e giovani rappresentano la popolazione pi colpita; anche i lavoratori non qualificati
libanesi hanno iniziato a cercare lavori giornalieri cui prima miravano solo i rifugiati siriani,
aumentando la competizione sul mercato del lavoro e di conseguenza le tensioni tra le due
comunit.
1.4 Tematiche trasversali
Nellelaborazione degli interventi progettuali dovr essere posta particolare attenzione alle
tematiche di genere e alla tutela dei gruppi pi vulnerabili2.
A tal fine, le proposte di progetto dovranno contenere, ove possibile, un chiaro riferimento ai
gruppi beneficiari delle azioni previste, differenziati per sesso e per et. Infine, dovranno essere
adeguatamente considerate le tematiche ambientali3.
Genere: secondo gli ultimi dati ILO, uno su cinque gruppi famigliari gestito da donne capifamiglia
e il tasso di disoccupazione relativo alle donne si rivelato essere il doppio rispetto a quello
maschile. Le donne siriane hanno, infatti, difficolt nel trovare opportunit lavorative, anche di
breve periodo, a causa di condizioni che non favoriscono il loro impiego e non prendono in
considerazione le loro specifiche necessit.
Si valuteranno positivamente, pertanto, quelle proposte progettuali che saranno in grado di creare
le condizioni adatte nonch uno specifico schema lavorativo che possa includere le donne.
A tale proposito, sar necessario avviare le consultazioni con le donne fin dalla fase iniziale di
disegno del progetto, coinvolgendole nella definizione delle ore lavorative, dei siti di intervento,
della composizione delle squadre lavorative e del supervisore e trovare un accordo su possibili
servizi complementari quali il trasporto ecc.
Le tematiche ambientali: particolare attenzione sar data a quei progetti che promuoveranno la
realizzazione di interventi di gestione delle risorse naturali e sistemazione/conservazione del
territorio nonch di raccolta/gestione dei rifiuti.
2

Su questi temi, si vedano i seguenti documenti della DGCS:


Linee Guida per luguaglianza di genere e lempowerment delle donne:
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/Documentazione/PubblicazioniTrattati/2010-0701_LineeguidaGenere.pdf
Linee Guida su Minori:
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/documentazione/PubblicazioniTrattati/2011-1212_LineeGuidaMinori2012.pdf
Linee Guida sulla Disabilit
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/documentazione/PubblicazioniTrattati/2010-0701_LineeGuidaDisabilita.pdf
3
Linee Guida Ambiente:
http://www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it/pdgcs/italiano/LineeGuida/LineeGuida.html

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1.5 Beneficiari
- le Municipalit libanesi che rafforzeranno la loro capacit di fornire servizi pubblici di qualit per
le comunit libanesi e siriane presenti sul loro territorio;
- le famiglie di rifugiati siriani e cittadini libanesi appartenenti alle fasce pi vulnerabili delle
popolazioni che aumenteranno il loro reddito disponibile.
Beneficiari indiretti saranno le comunit siriane e libanesi che avranno accesso a servizi e/o
strutture pubbliche migliorate.
1.6 Aree di Intervento
Liniziativa interesser il Libano (regioni del Nord, Valle della Bekaa, Monte Libano e regioni del
Sud), in quanto limpatto della crisi siriana viene registrato ormai in tutte le regioni del Paese.
Tuttavia, gli interventi di rafforzamento, ricostruzione e riabilitazione di servizi ad alta intensit di
manodopera saranno realizzati nelle localit considerate pi vulnerabili e dove la pressione sui
servizi e le risorse locali maggiore (allegato 1: Inter-Agency Coordination Lebanon - Vulnerability
Map, marzo 2015).
In ragione delle difficili condizioni di sicurezza, nelle regioni a ridosso del confine (Akkar e Nord
Bekaa), le eventuali proposte progettuali dovranno prevedere la conduzione delle attivit in loco
esclusivamente con personale locale.
1.7 Indirizzi di intervento
Nel contesto generale fin qui descritto, lAmbasciata dItalia a Beirut, in accordo con la DGCS, con
la presente Call for Proposals indice un procedimento di selezione di proposte progettuali
presentate da ONG idonee ed operanti in Libano per la realizzazione di iniziative di emergenza per
un importo complessivo di 1.800.000,00 Euro.
Le proposte progettuali dovranno prevedere la realizzazione di opere ed il rafforzamento di servizi
pubblici in stretta collaborazione con le Autorit Locali. Condizione essenziale di tali interventi il
coinvolgimento di forza lavoro, non particolarmente specializzata, selezionata in base a criteri di
vulnerabilit, che possa contribuire alla realizzazione dellopera o allerogazione del servizio, in
cambio di un contributo economico per un periodo di tempo relativamente breve (rapid
employment).
Gli interventi proposti dovranno prevedere:
- la partnership con una Municipalit o Unione di Municipalit, in quanto dirette responsabili della
gestione delle opere infrastrutturali, dei servizi forniti e/o degli interventi di gestione delle risorse
naturali e sistemazione/conservazione del territorio nella propria area di competenza.
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
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Tale partnership dovr configurarsi tramite un apposito accordo scritto tra la ONG e la
Municipalit di riferimento che preveda, tra laltro, lassunzione temporanea di lavoratori da parte
delle Municipalit stesse (la gestione della contrattualistica con i lavoratori sar a carico della
Municipalit).
Inoltre, particolare importanza verr data alle modalit di collaborazione delle Municipalit alla
realizzazione delle attivit di progetto (risorse messe a disposizione del progetto da parte delle
Municipalit: risorse umane, finanziarie, materiali, spazi ecc.).
Il partner istituzionale del progetto dovr configurarsi come un ente effettivamente capace di
gestire le dinamiche sociali del territorio e godere del riconoscimento di tale ruolo da parte delle
comunit locali.
Le proposte progettuali potranno prevedere eventualmente un ulteriore accordo di partenariato o
il coinvolgimento di unorganizzazione della societ civile che possa, tra laltro, facilitare le
operazioni di gestione delle attivit di rapid employment. Tale accordo di partenariato con una
ONG locale diventa particolarmente importante nel caso in cui la Municipalit non intenda gestire
direttamente le attivit e la contrattualistica, le quali non possono comunque essere di diretta
responsabilit della ONG italiana;
- una fase iniziale di presentazione del progetto alle comunit interessate garantendo cos la
massima trasparenza sulle opere e/o i servizi previsti, le modalit di realizzazione degli stessi, lo
schema di impiego rapido prescelto (modalit, criteri e tempistiche di selezione dei beneficiari,
tipologia di lavori, orari, pagamenti e qualsiasi altra informazione utile a favore dei potenziali
beneficiari) e le finalit del progetto (promuovere ed informare sullesecuzione dei lavori da
eseguire al fine di rendere chiaro il beneficio atteso e prevenire eventuali tensioni sociali);
- un focus sul coinvolgimento dei beneficiari del progetto. La proposta progettuale dovr
specificare le modalit di coinvolgimento delle Municipalit che dovranno essere consultate sia
durante la selezione delle opere e dei servizi da fornire, secondo le priorit di sviluppo locale
previste, sia durante lorganizzazione degli schemi lavorativi, ecc. La proposta, inoltre, dovr
prevedere il coinvolgimento dei beneficiari durante tutta la durata del progetto per garantire la
loro piena partecipazione e raccogliere eventuali suggerimenti in fase di realizzazione delle opere;
- un focus sulla tipologia di interventi che saranno realizzati con alta intensit di manodopera. Tali
interventi devono essere relativi a progetti considerati prioritari dalle Municipalit e possibilmente
inseriti allinterno del loro piano di sviluppo, ma per i quali non vi sia gi lallocazione di risorse
finanziarie necessarie alla loro realizzazione; dovranno inoltre essere relativamente semplici da
identificare, realistici in termini di realizzazione, ed oggetto di uno studio di fattibilit di massima.
Sar data particolare rilevanza a quegli interventi che prevedano la gestione, conservazione e
sistemazione del territorio e che abbiano come obiettivo di far fronte non solo a problemi di
carattere ricorrente (per esempio le regolari operazioni di pulizia delle strade, raccolta di rifiuti,
etc.), ma soprattutto volti a generare benefici di lunga durata a vantaggio della collettivit, come
ad esempio la costruzione di tratti di strade rurali, la riabilitazione di canali di irrigazione o di
sorgenti e reti dacqua ad uso domestico, la manutenzione di boschi e aree naturali, il
rimboschimento e opere di sistemazione del territorio, ecc.
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I progetti potranno prevedere anche attivit meno gravose e pi rispondenti alle possibilit di
impiego di donne, ovvero che possano coinvolgere persone differentemente abili o
particolarmente vulnerabili. Le tempistiche e il piano dei lavori dovranno essere accuratamente
dettagliati nelle proposte progettuali;
- lassorbimento di un numero elevato di manodopera non specializzata attraverso attivit di
impiego rapido. Il progetto dovr descrivere i criteri di selezione dei partecipanti e il meccanismo
rotativo secondo il quale la manodopera selezionata verr impiegata (idealmente per un numero
di giorni non superiore ai 15-20 nellarco di un mese, per un massimo di tre mesi). I gruppi di
lavoro dovranno essere comunque essere costituiti da un numero di lavoratori contenuto
(indicativamente, circa 10 lavoratori ciascuno). Si dovr inoltre prevedere un caposquadra
specializzato per ogni gruppo di lavoratori, che dovr assicurare la gestione della sua squadra e la
corretta supervisione del lavoro, oltre a svolgere una funzione di facilitatore e mediatore con la
comunit e le autorit libanesi. Per tale tipo di incarico si raccomanda lassunzione di personale
libanese;
- un focus sulle modalit di pagamento dei beneficiari (specificare come avverranno i pagamenti,
da chi verranno effettuati e quando) e sul sistema di monitoraggio delle attivit di rapid
employment. Si raccomanda di mantenere lo stesso compenso per lavoratori non qualificati,
indipendentemente dalla loro et, sesso, nazionalit e/o altra caratteristica distintiva.
Si raccomanda di mantenere, almeno indicativamente, le seguenti percentuali relative ai costi
attivit:
- 55% dei costi relativi alle realizzazione delle attivit allocati per lo schema di rapid employment
(pagamento dei salari dei lavoratori temporanei, stipula di unassicurazione e per eventuali corsi di
sicurezza sul lavoro e trasporto dei lavoratori stessi);
- 40% dei costi allocati per le attivit relative allacquisto di materiali (kit sicurezza, materiali per la
realizzazione dei lavori,);
- 5% dei costi eventualmente allocati per le attivit relative allassunzione di personale
specializzato per la realizzazione delle opere e per il monitoraggio delle attivit di rapid
employment (ingegneri, esperti tecnici ecc.).
1.8 Coordinamento e integrazione con altri programmi
Liniziativa proposta si inserisce allinterno della risposta della Cooperazione Italiana alla crisi
siriana in Libano, nel settore della Protezione dei rifugiati e sfollati, in coordinamento con le
Organizzazioni Internazionali che operano in Libano e in stretta relazione con gli altri programmi
finanziati sia sul canale bilaterale che multilaterale.
In particolare, il programma dar seguito a due iniziative di emergenza Iniziativa di emergenza
per il rafforzamento della resilienza delle popolazioni siriane rifugiate in Libano e delle comunit
locali (AID 10248/01/1) e Rafforzamento della resilienza delle popolazioni siriane rifugiate e
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
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delle comunit locali in Libano per far fronte alla crisi determinata dal conflitto in Siria (AID
10248/02/2) per un totale di Euro 3.320.000,00, volte a raggiungere lobiettivo di rafforzamento
della resilienza attraverso la realizzazione di interventi ad alta intensit di manodopera a supporto
delle Municipalit locali, con il coinvolgimento delle ONG italiane. Inoltre, la Cooperazione Italiana
sta intervenendo nel settore Livelihood and Social Stability, individuato come prioritario dal
Ministero degli Affari Sociali libanese e dalle Agenzie delle Nazioni Unite nel Lebanon Crisis
Response Plan 2015-2016, anche con contributi volontari alle OO.II. ed in particolare con fondi
multilaterali a ILO e UNDP.
Lidentificazione e la formulazione della presente iniziativa si avvalsa di un confronto e di un
coordinamento costante con le Agenzie Internazionali, le ONG italiane ed internazionali che
intervengono nel settore Livelihood and Social Stability e con le Autorit Locali.
Il programma si coordiner, inoltre, con le principali autorit libanesi, in particolare con il
Ministero degli Affari Sociali (MOSA), che ha un ruolo preminente nella gestione dellemergenza
rifugiati e che rappresenta linterlocutore governativo di riferimento per il settore in parola, e con
le Municipalit Locali, in quanto beneficiarie dirette degli interventi.
1.9 Modalit di realizzazione degli interventi
Gli interventi selezionati a seguito della pubblicazione del presente bando dovranno prevedere
lampio coinvolgimento delle comunit locali e dei suoi rappresentanti (istituzionali e non), in
pieno coordinamento con il sistema delle Nazioni Unite in Libano in risposta alla crisi siriana.
Liniziativa verr realizzata con il concorso delle ONG idonee, ai sensi della legge 80/2005 che
prevede, allart. 1 comma 15-sexies, la facolt del Capo Missione di stipulare appositi disciplinari
dincarico con le ONG idonee presenti in loco.
Prima dellavvio delle attivit, lUTL/Coordinamento per la crisi siriana di Beirut provveder alla
redazione di un Piano Operativo Generale (POG) che fornir il dettaglio delle azioni da realizzarsi
ed i relativi costi e dovr preventivamente essere approvato dallUTC.
Sar quindi cura dellUTL/ Coordinamento per la crisi siriana di Beirut tenere il POG aggiornato e
richiedere lapprovazione di eventuali modifiche laddove ritenute necessarie e sufficientemente
giustificate. Il personale tecnico dedicato avr quindi cura di eseguire costanti e accurate attivit di
monitoraggio e di fornire il supporto tecnico necessario alle ONG sia nella fase di definizione sia
nella fase di esecuzione dei progetti affidatigli.
La gestione tecnico-amministrativa delliniziativa sar infatti affidata al personale assunto in loco
e/o in missione presso lUTL di Beirut, coordinato dallEsperto UTC inviato dalla DGCS e
responsabile del coordinamento regionale della risposta alla crisi siriana.
La gestione sar conforme alle procedure correnti in materia di esecuzione di interventi finanziati
con fondi per l'emergenza e coerente con i principi e le buone pratiche relative agli interventi in
materia.
Il contributo totale della DGCS, per tutti gli interventi previsti la cui esecuzione pu essere
affidata ad ONG idonee, sar di Euro 1.800.000.

LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG


12

2. CRITERI DI AMMISSIBILIT
Le ONG che vorranno concorrere allo svolgimento del programma in oggetto dovranno rispettare i
criteri di ammissibilit qui di seguito riportati, che riguardano sia lOrganismo proponente che i
contenuti della proposta progettuale presentata dalle ONG.
2.1 Ammissibilit dellorganismo proponente
Possono presentare proposte progettuali per la presente call for proposals le Organizzazioni Non
Governative4 che, al momento della pubblicazione del presente documento:
- siano idonee ai sensi della Legge 49/87;
- siano in grado di operare in Libano sulla base della normativa locale;
- abbiano maturato esperienza e/o realizzato progetti nel settore o nel territorio indicato
nella proposta progettuale.
2.2 Ammissibilit delle proposte progettuali
Saranno ammesse alla procedura di selezione di cui alla presente Call for proposals soltanto le
proposte progettuali5 che abbiano i seguenti requisiti:
- durata massima delle attivit di progetto: 9 (nove) mesi6;
- esplicita approvazione/gradimento (per iscritto) da parte delle Autorit locali di riferimento
delle attivit proposte, che non potranno essere in contraddizione, duplicazione o in
contrasto con altre iniziative realizzate da altri enti/organizzazioni sul territorio;
- contributo massimo richiesto: 350.000,00 (trecentocinquantamila/00) Euro;
- conformit alle finalit, allobiettivo, al settore principale, alle componenti trasversali, ai
risultati attesi, alle attivit ed allidentificazione dei beneficiari indicati nel presente
documento.
3. SELEZIONE, VALUTAZIONE E APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
LAmbasciata dItalia a Beirut/Coordinamento per la Crisi Siriana presso lUTL di Beirut, coadiuvata
da esperti eventualmente inviati in missione dalla DGCS, responsabile delle procedure di
selezione, valutazione e approvazione delle proposte progettuali.
Le proposte progettuali (redatte secondo il modello di cui allAllegato C e complete della
documentazione indicata al paragrafo successivo) dovranno essere presentate dagli organismi

possibile presentare progetti congiunti in associazione temporanea con altre ONG idonee che operino localmente.
Ogni ONG facente parte delleventuale associazione temporanea dovr dimostrare di essere in possesso di tutti i
requisiti di ammissibilit elencati al punto 2.1.
5
Le ONG possono presentare una sola proposta progettuale, massimo due nel caso che presentino anche una
proposta di progetto in associazione temporanea con altra ONG idonea.
6
Il termine per la durata delle attivit di progetto stato stabilito anche tenendo conto che, ai sensi dellOrdine di
Servizio n.11 del 13 giugno 1996 e dalla Delibera n. 50 del 6 giugno 1996 per ladozione delle Disposizioni di
attuazione in materia di interventi di emergenza, la durata del Programma di emergenza [nel suo complesso] non
pu comunque superare i 12 mesi dallinizio delle attivit operative [sancito dalla data di approvazione del Piano
Operativo Generale POG dellIniziativa di emergenza].
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
13

proponenti allAmbasciata dItalia a Beirut/Coordinamento per la Crisi Siriana presso lUTL di


Beirut, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 12.30 (ora libanese) dell11 gennaio 2016.
La documentazione potr essere consegnata esclusivamente secondo una delle seguenti modalit:
consegna a mano in formato cartaceo e supporto informatico (CD-ROM con file PDF), dal
luned al venerd dalle ore 09.00 alle ore 15.00, previo appuntamento, al seguente
indirizzo:
Ambasciata dItalia a Beirut
UTL di Beirut/Coordinamento per la Crisi Siriana
Baabda Avenue Pierre Helou (Brazilia Region)
Street 82, sector 3 Abdullah Farhat Building 1st Floor
Libano
In tal caso, far fede esclusivamente, ai fini del rispetto del termine, la data e lora
dellattestazione di ricezione dellUTL di Beirut/Coordinamento per la Crisi Siriana,
controfirmata dalla persona incaricata di effettuare la consegna;
invio tramite PEC (posta elettronica certificata) allindirizzo:
amb.beirut@cert.esteri.it
In tal caso, far fede la data e lora di ricezione della casella di PEC dellAmbasciata.
N.B.: Ogni richiesta di chiarimento potr essere rivolta allindirizzo di posta elettronica
beirut.admincrisisiria@esteri.it. Le risposte di interesse generale verranno pubblicate sul sito
dellUTL di Beirut.
Entro 5 (cinque) giorni lavorativi dal termine di presentazione delle proposte progettuali, verr
nominata in loco una Commissione di valutazione. La Commissione sar presieduta da
rappresentanti dellAmbasciata e composta da rappresentanti del Coordinamento per la Crisi
Siriana presso lUTL di Beirut.
Le proposte che abbiano superato la fase di verifica dei requisiti formali di partecipazione (par. 2 e
3 del presente bando), saranno valutate e classificate, eventualmente anche attraverso delle
verifiche sul campo, secondo aree di priorit dalla Commissione, attribuendo a ciascuna un
punteggio complessivo derivato dalla somma dei punteggi assegnati a ciascuno dei parametri di
valutazione (vedi ALLEGATO A).
La Commissione provveder a valutare e classificare le proposte giudicate idonee (ossia che
abbiano superato la soglia minima di punteggio predefinita) entro 10 (dieci) giorni lavorativi dalla
data del decreto di nomina. Tali risultati verranno comunicati a tutte le ONG entro 3 (tre) giorni
lavorativi dalla decisione della Commissione.

LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG


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Eventuali raccomandazioni della Commissione relative alle proposte ritenute ammissibili dovranno
essere integrate dalle ONG entro 7 (sette) giorni lavorativi dalla comunicazione e le proposte
progettuali definitive dovranno essere trasmesse secondo le modalit precedentemente indicate.
Il processo di revisione delle proposte progettuali verr supportato attraverso lassistenza tecnica
fornita dal Coordinamento per la Crisi Siriana presso lUTL e gli eventuali esperti della DGCS inviati
in missione in modo che il complesso degli interventi rappresenti un insieme integrato e armonico,
incrementando i risultati e limpatto del Programma di emergenza.
La Commissione effettuer quindi la valutazione definitiva delle proposte progettuali complete,
entro 5 (cinque) giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte definitive stesse, attribuendo
a ciascuna un punteggio alla luce dei parametri di cui allALLEGATO A, nonch stilando una
graduatoria delle stesse. Gli esiti di questa fase di valutazione dovranno essere comunicati a tutte
le ONG entro 2 (due) giorni lavorativi dallapprovazione delle proposte definitive.
Nella valutazione del progetto sar dato particolare rilievo alla capacit dellONG di mettere in
atto economie di scala con risorse provenienti da altre fonti, tali da mantenere i costi di gestione
ed amministrativi (somma delle macrovoci A, C ed E del Piano finanziario - Allegato D) entro il
25%.
Le proposte, una volta approvate in via definitiva dalla Commissione, saranno finanziate secondo
lordine di graduatoria, seguendo le procedure in vigore e nellambito dei fondi disponibili.
LAmbasciata dItalia a Beirut, coadiuvata dal Coordinamento per la Crisi Siriana presso lUTL di
Beirut e dagli esperti della DGCS eventualmente inviati in missione sul programma, proceder
quindi ad espletare le procedure necessarie per il loro immediato avvio.
Lelenco dei progetti selezionati dovr essere pubblicato entro 30 (trenta) giorni dallapprovazione
definitiva dei progetti sul Portale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale (www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it) nella sezione Avvisi
e Bandi e sul sito della Cooperazione Italiana a Beirut (www.utlbeirut.org). Lelenco dovr
indicare per ciascun progetto: lONG, il titolo e lammontare finanziato.
4. DEFINIZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
Il documento di progetto, pur sinteticamente, dovr fornire tutte le informazioni necessarie a
consentire una sua corretta valutazione. Dovr pertanto comprendere:
- La Proposta di Progetto formulata utilizzando lapposito formato standard (ALLEGATO C);
- Il Piano Finanziario formulato secondo lapposito formato standard (ALLEGATO D);
- Termini di Riferimento per il personale di gestione del progetto7;
7

I TdR dovranno essere strettamente pertinenti al Progetto e contenere una derubricazione puntuale ed esaustiva
delle mansioni previste per la figura professionale per la gestione del progetto (espatriata o locale) in questione. I TdR
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
15

- Estremi del certificato di idoneit MAE ai sensi della legge 49/87;


- Copia dellautorizzazione o altro documento che attesti che lONG pu operare nel Paese in
base alla normativa locale;
- Documentazione attestante lapprovazione/gradimento del progetto da parte delle
autorit locali competenti;
- Documentazione relativa ai pregressi progetti relativi alle localit dintervento del
Programma;
- Documentazione attestante limpegno al finanziamento del progetto da parte di eventuali
soggetti cofinanziatori;
- MoU con i partner locali;
- In caso di progetto congiunto presentato da due o pi ONG idonee: Accordo istitutivo di
Associazione Temporanea, ovvero Lettera dimpegno, a firma dei rappresentanti legali
delle ONG che presentano il progetto congiunto, a costituire lAssociazione Temporanea
prima della stipula del Disciplinare dincarico.

5. FINANZIAMENTO DEI PROGETTI


La procedura di finanziamento verr avviata attraverso due momenti successivi:
a) firma della Lettera dincarico (ALLEGATO E);
b) stipula del Disciplinare dincarico (ALLEGATO H).
a)
Lettera dincarico
La Lettera dincarico (ALLEGATO E) un documento unilaterale dellAmbasciata, con cui si incarica
lONG ad eseguire il progetto e che viene fermata per accettazione dalla ONG stessa. La Lettera
dincarico consente alla ONG di istruire il procedimento per lacquisizione delle necessarie
fideiussioni, ma non sancisce in alcun modo linizio delle attivit o leleggibilit8 delle spese che
potranno decorrere solo dalla firma del Disciplinare dincarico.
Solo dopo la firma della Lettera dincarico, la ONG potr predisporre tutta la documentazione
accessoria da inviare allUff. VI della DGCS, comprendente:
polizze fideiussorie (ALLEGATI F1 E F2) previste dellart. 3 del Disciplinare dincarico 9 entro
e non oltre 60 giorni dalla firma della Lettera dincarico. Nel caso in cui le polizze
non sono richiesti per le figure professionali con mansioni meramente esecutive, quali, ad esempio, il personale di
segreteria. Inoltre, essi dovranno contenere indicazioni concernenti: il titolo di studio richiesto; eventuali altri titoli di
specializzazione; grado di conoscenza della/e lingue straniere; grado di esperienza lavorativa nel settore di
competenza professionale; documentate esperienze in interventi di cooperazione, in particolare interventi di
emergenza in Paesi in via di sviluppo o in altri Paesi potenzialmente beneficiari di tali interventi.
8
I costi relativi al rilascio delle polizze fideiussorie saranno riconosciuti anche se antecedenti alla stipula del
Disciplinare.
9
Le polizze fideiussorie devono pervenire all'Ufficio VI della DGCS in originale ed essere prodotte secondo i modelli
allegati e rilasciate da Istituti autorizzati, ovvero iscritti negli appositi elenchi tenuti dalla Banca dItalia (per le banche
e gli intermediari finanziari) e dellIVASS (ex ISVAP, per gli enti assicurativi). In particolare, gli intermediari finanziari
devono essere scelti tra quelli iscritti nell'albo di cui all'art. 106 del Decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, che
svolgono in via esclusiva o prevalente attivit di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
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fideiussorie non venissero presentate entro il termine suddetto, la Lettera dincarico


decadr retroattivamente;
nel caso di Lettere dincarico di importo superiore a 150.000,00 euro: documentazione
necessaria al rilascio della Certificazione antimafia prevista dallart. 4 del Disciplinare
dincarico10.

parte di una societ di revisione iscritta nell'albo previsto dall'art. 161 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58
(nelle more dellattuazione della suddetta disposizione rimane in vigore per gli intermediari finanziari lelenco speciale
tenuto dalla Banca dItalia ex art. 107 del T.U. in materia bancaria e creditizia).
LUfficio VI dar comunicazione allAmbasciata dItalia a Beirut dellavvenuta presentazione delle fideiussioni con
messaggio inoltrandone copia delle stesse. Le fideiussioni non conformi verranno restituite alla ONG per la
regolarizzazione.
Le modalit per lo svincolo delle polizze fideiussorie sono le seguenti:
-

lAmbasciata dItalia a Beirut, su richiesta della ONG, con messaggio indirizzato allUfficio VI della DGCS,
attesta il buon esito della verifica del rapporto contenente lo stato finale del progetto, la buona esecuzione
dello stesso e la regolarit amministrativocontabile del corrispondente rendiconto della ONG, nonch
lavvenuto pagamento della tranche finale;

lUfficio VI DGCS con nota indirizzata alla ONG interessata e, per conoscenza, allIstituto che ha emesso la
polizza, restituisce gli originali delle polizze autorizzandone lo svincolo. La Nota viene anticipata con posta
certificata o via e-mail, nel caso in cui non si disponga di posta certificata, sia allONG che allIstituto.
10
La procedura per gli adempimenti relativi alla certificazione antimafia la seguente:
-

- lONG invia allUfficio VI il modello di cui allALLEGATO G1, debitamente compilato, allegando altres
fotocopia del documento di riconoscimento del legale rappresentante della ONG;
- lUfficio VI inoltra la richiesta alla Prefettura competente;
- lUfficio VI informa la Rappresentanza diplomatica dellinoltro e, successivamente, della risposta della
Prefettura con un messaggio.
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 83, comma 3, lett. e) e 91, comma 1, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.:
-

per i contratti di opere e lavori pubblici il cui importo superi i 150.000 euro e fino a 5.186.000 euro e per i
contratti di beni e servizi il cui importo superi i 150.000 euro e fino a 207.000 euro, necessario acquisire le
comunicazioni antimafia (di cui allart. 84, comma 2, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.) dalla Prefettura
competente;

per i contratti di beni e servizi il cui importo sia pari o superiore ai 207.000 euro necessario acquisire le
informazioni antimafia (art. 84, comma 3, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.) dalla Prefettura competente.

La comunicazione antimafia ha una validit di sei mesi dalla data dellacquisizione (art. 86, comma 1, del D.Lgs
159/2011 e s.m.i.). Ai sensi dellart. 92, comma 3, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.
Ai sensi dellart. 88 del D.Lgs 15972011 e s.m.i., il rilascio della comunicazione antimafia immediatamente
conseguente alla consultazione della banca dati nazionale unica quando non emerge, a carico dei soggetti ivi censiti,
la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'articolo 67 ().Quando dalla consultazione
della banca dati nazionale unica emerge la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui
all'articolo 67, il prefetto effettua le necessarie verifiche e accerta la corrispondenza dei motivi ostativi emersi dalla
consultazione della banca dati nazionale unica alla situazione aggiornata del soggetto sottoposto agli accertamenti.
(..) Il prefetto rilascia la comunicazione antimafia entro trenta giorni dalla data della consultazione. Decorso tale
termine, lAmministrazione procede anche in assenza della comunicazione antimafia, previa acquisizione
dell'autocertificazione di cui all'articolo 89. In tale caso, i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre
erogazioni di cui all'articolo 67 sono corrisposti sotto condizione risolutiva e i soggetti di cui all'articolo 83, commi 1 e
2, revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai contratti, fatto salvo il pagamento del valore delle
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
17

E la documentazione da inviare allAmbasciata:


CV11 e Dichiarazione desclusivit del personale di gestione del progetto (ALLEGATO I);

numero del conto corrente del progetto. Nel caso di apertura di un conto corrente
dedicato in Italia, si sottolinea che il trasferimento dei fondi dovr avvenire verso un conto
corrente in loco appositamente dedicato al Progetto, al fine di permettere la corretta
tracciabilit dei trasferimenti. Non sono in nessun modo permessi giroconti su conti terzi;
delega di firma ed autorizzazione ad operare il conto corrente bancario del progetto in loco
favore del Capo Progetto.
b. Disciplinare dincarico
Il Disciplinare dincarico (ALLEGATO H) un Accordo tra Ambasciata e ONG che regolamenta le
modalit di esecuzione del progetto, dei pagamenti, della reportistica ed altre condizioni. La
sottoscrizione del Disciplinare dincarico rappresenta linizio formale delle attivit e, di
conseguenza, leleggibilit delle spese e la durata del progetto (fatta eccezione per i costi delle
fideiussioni v. nota 14).
Il Disciplinare potr essere sottoscritto soltanto successivamente allinvio alla Sede da parte
dellUfficio VI del Messaggio che attesti lavvenuta presentazione delle polizze fideiussorie e il
rispetto degli adempimenti in materia di documentazione antimafia.
Il Disciplinare contiene indicazioni inerenti il numero delle tranche, attraverso le quali saranno
opere gi eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilit
conseguite.
Ai sensi dellart. 89, comma 1, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i., fuori dai casi in cui richiesta linformazione antimafia, i
contratti dichiarati urgenti sono stipulati previa acquisizione di apposita dichiarazione, ex art. 38 del D.P.R.
445/2000, con la quale linteressato attesti che nei proprio confronti non sussistono le cause di divieto, di decadenza
o di sospensione di cui allart. 67 del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.
Linformazione antimafia ha una validit di dodici mesi dalla data dellacquisizione, salvo che non ricorrano
modificazioni dellassetto societario o gestionale dellimpresa (art. 86, comma 2, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.).
Ai sensi dellart. 92, comma 3, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i., decorso il termine di quarantacinque trenta giorni dalla
ricezione della richiesta, ovvero, nei casi d'urgenza, decorso il termine di quindici giorni dalla ricezione della richiesta
immediatamente, le amministrazioni procedono anche in assenza dellinformazione antimafia. In tale caso, i
contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre erogazioni di cui al comma 1 sono corrisposti sotto condizione
risolutiva e le amministrazioni revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai contratti, fatto salvo il
pagamento del valore delle opere gi eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del rimanente,
nei limiti delle utilit conseguite.
Ai sensi dellart. 86, comma 3, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i. i legali rappresentanti degli organismi societari, nel
termine di trenta giorni dallintervenuta modificazione dellassetto societario e gestionale dellimpresa, hanno
lobbligo di trasmettere al Prefetto, che ha rilasciato linformazione antimafia, copia degli atti dai quali risulta
lintervenuta modificazione relativamente ai soggetti destinatari di verifiche antimafia di cui allart. 85 del D.Lgs
159/2011 e s.m.i.. La violazione dell'obbligo di cui al comma 3 punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da
20.000 euro a 60.000 euro (art. 86, comma 4, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.).La comunicazione antimafia ha una
validit di sei mesi dalla data dellacquisizione (art. 86, comma 1, del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.).
11

La consegna del CV necessaria al fine di verificare la corrispondenza delle qualifiche ed esperienze professionali
del personale di gestione del progetto (espatriato o locale) con le indicazioni menzionate nei Termini di Riferimento.
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
18

erogati i finanziamenti. Lerogazione dei fondi avverr tramite trasferimento bancario presso il c/c
(Intestato specificamente al Progetto) della ONG esecutrice (o, nel caso di Associazione
temporanea, della ONG capofila).
Il Disciplinare fornisce inoltre indicazioni specifiche in ordine a:
- modalit di erogazione;
- presentazione dei rapporti e modalit di rendicontazione.
Nel caso in cui un soggetto diverso dal rappresentante legale della ONG venga incaricato del
compimento di uno (es. firma del Disciplinare dincarico) o pi atti in nome e per conto della ONG,
tale soggetto dovr dimostrare di essere munito degli appositi poteri, conformemente alla
normativa italiana vigente in materia, e a quanto disposto nello statuto o altra eventuale disciplina
interna della ONG stessa.

6. MODALIT DI EROGAZIONE
Come stabilito dallArt. 5 del Disciplinare dincarico, i pagamenti dovuti alla ONG verranno
effettuati dallAmbasciata in Euro tramite trasferimento bancario sul conto corrente indicato dalla
ONG.
1. Una prima rata pari al 50% del totale, entro 8 giorni lavorativi dalla firma del Disciplinare

purch la ONG comprovi lavvenuta presentazione delle prescritte fideiussioni, nonch


linizio delle attivit programmate mediante documentazione certificata dallUTL.
2. Una seconda rata pari al 40% del totale, da erogarsi entro 8 giorni lavorativi dalla data in

cui lAmbasciata, verificato il rapporto contenente lo stato di avanzamento del progetto,


attesti la regolarit amministrativocontabile del rendiconto intermedio recante
lammontare dei costi effettivamente sostenuti dalla ONG in ordine al progetto stesso. Tali
costi devono essere pari ad almeno l80% dellanticipo del finanziamento di cui al punto 1.
lAmbasciata si impegna ad effettuare le verifiche in questione nel termine di 10 giorni
lavorativi dalla ricezione della documentazione predisposta dalla ONG. Detto termine
deve intendersi sospeso nel caso in cui la documentazione fornitura risulti irregolare o
incompleta e ricomincia a decorrere dalla data di regolarizzazione.
3. Una terza rata pari al 10% del totale, da erogarsi entro 8 giorni lavorativi dalla data in cui

lAmbasciata attesta la regolarit amministrativocontabile del corrispondente rendiconto


recante lammontare dei costi complessivi effettivamente sostenuti dalla ONG per la
realizzazione del progetto, dopo aver verificato il rapporto contenente lo stato finale del
progetto, la buona esecuzione, lattestazione di avvenuto collaudo o regolare esecuzione.
In tale occasione si specifica altres che la ONG dovr consegnare un verbale attestante la
donazione dei beni mobili presi in carico e dei beni immobili eventualmente ripristinati
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
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durante la realizzazione del progetto ai beneficiari individuati nella scheda di progetto.


LAmbasciata si impegna ad effettuare le verifiche in questione nel termine di 30 giorni
lavorativi dalla ricezione della documentazione predisposta dalla ONG. Detto termine
deve intendersi sospeso nel caso in cui la documentazione fornita risulti irregolare o
incompleta, e ricomincia a decorrere dalla data di regolarizzazione.
La polizza fideiussoria a garanzia dellanticipo non sar richiesta nel caso in cui la ONG rinunci
espressamente allanticipo. In tal caso lAmbasciata e la ONG sottoscriveranno un apposito atto
integrativo da allegare al Disciplinare dincarico, nel quale verranno descritte nel dettaglio le
modalit dei pagamenti che avverranno a stati di avanzamento, dietro rendicontazione delle
attivit. In tale ipotesi il Disciplinare e il relativo atto integrativo potranno essere sottoscritti
soltanto successivamente allinvio del Messaggio dellUfficio VI che attesti lavvenuta
presentazione della polizza fideiussoria del 2% e il rispetto degli adempimenti in materia di
documentazione antimafia.
N.B.: non sono ammesse varianti onerose al progetto

7. RAPPORTI DI MONITORAGGIO INTERMEDIO E FINALE


La predisposizione di rapporti periodici puntuali ed accurati fondamentale per garantire che I
fondi messi a disposizione dalla Cooperazione Italiana siano spesi in maniera efficace, efficiente e
trasparente. Inoltre, lacquisizione di rapporti oggettivi, che evidenzino i punti di forza e di
debolezza dellazione, di basilare importanza per apprendere dallesperienza e migliorare le
programmazioni future in ambito umanitario.
Cos come stabilito dallart. 7 del Disciplinare dincarico, durante lorganizzazione dellintervento,
lONG dovr presentare allAmbasciata, tramite lUfficio di Cooperazione/UTL; (i) un rapporto
intermedio contenente lo stato di avanzamento del progetto ed (ii) un rapporto finale, entrambi
corredati dal rendiconto finanziario recante lammontare delle spese sostenute per il Progetto.
I rapporti dovranno essere redatti in lingua italiana utilizzando il formato standard (ALLEGATO L).
I rapporti dovranno consentire un chiaro raffronto tra i progressi realizzati rispetto ai risultati
attesi dal progetto approvato, descrivendo in maniera accurata in che modo le attivit
preliminarmente previste siano state effettivamente sviluppate sul campo.
Attivit: Relativamente alle attivit, la descrizione dovr fare riferimento alle tipologia e quantit
delle attivit effettivamente svolte misurate con appositi indicatori di realizzazione
specificando lunghi di esecuzione, partner coinvolti, cronologia, numero e tipologia dei beneficiari
coinvolti, nonch eventuali ritardi e attivit cancellate, aggiuntive o svolte diversamente da quanto
previsto.
LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG
20

Risultati: inoltre fondamentale puntualizzare quali risultati siano stati effettivamente raggiunti,
misurandoli adeguatamente con specifici indicatori, sia in fase di esecuzione ove possibile sia a
chiusura del progetto. Gli indicatori di prodotto, di risultato e di impatto sono estremamente utili
per consentire una valutazione oggettiva delleffettivo raggiungimento dei risultati, permettendo
una misurazione concreta delle capacit di risposta del progetto rispetto ai problemi identificati ed
ai bisogni della popolazione beneficiaria. essenziale, quindi, che gi nella proposta progettuale
tali bisogni vengano opportunamente definiti attraverso indicatori di contesto (base line) che
diano unimmagine chiara delle problematiche su cui si intende operare.
Il focus sugli impatti consente una gestione orientata ai risultati, prevista anche nellambito
dellefficacia degli aiuti. Ci significa che, soprattutto a chiusura del progetto, sar fondamentale
verificare non solo cosa si realizzato, ma soprattutto quali benefici lazione abbia prodotto
sulla popolazione target.
Il rapporto intermedio dovr rispettare i criteri stabiliti dallAmbasciata/UTL - Programma di
Emergenza. Il rapporto, contenente lo stato di avanzamento del progetto, dovr comprendere la
descrizione: delle attivit svolte, del personale impiegato per la gestione, dei servizi forniti, dei
servizi affidati a terzi, della percentuale di lavoro svolto in relazione ai costi sostenuti. Oltre alla
ricapitolazione e lanalisi dei dati finanziari ed amministrativi il rapporto dovr documentare il
livello di realizzazione ed una valutazione delle attivit del periodo di riferimento, le evoluzioni
rispetto ai risultati attesi e rispetto a quanto previsto, gli effetti attuali sui beneficiari diretti e
indiretti nonch la visibilit e apprezzabilit attuale degli effetti prodotti dal progetto.
Lo stato davanzamento generale delle attivit andr presentato sotto forma di cronogramma,
sovrapponibile a quello allegato al progetto approvato.
Lo stato davanzamento generale delle attivit andr presentato sotto forma di cronogramma,
sovrapponibile a quello allegato al progetto approvato
Il rapporto finale, completo di rendicontazione, dovr essere consegnato entro 30 giorni lavorativi
dalla fine delle attivit, allAmbasciata Unit Tecnica Locale di Cooperazione allo Sviluppo (UTL)
che preparer entro i termini previsti dallart. 7, comma 2, del Disciplinare dincarico un verbale di
certificazione che permetter il saldo finale allONG.
LONG dovr inoltre presentare un rapporto nel caso si verifichino condizioni di straordinariet (es.
interruzione temporanea delle attivit dovuta a cause di forza maggiore).

8. RENDICONTAZIONE
La rendicontazione progettuale dovr essere presentata seguendo la tempistica indicata allart. 7
del Disciplinare dincarico e dovr contenere:

LIBANO Iniziativa di emergenza AID 10671 - Call for proposals ONG


21

la descrizione delliniziativa ed il codice progetto;


documentazione riepilogativa delle spese effettivamente sostenute nel periodo:
frontespizio, piano finanziario, prima nota cronologica, distinta spese per linee di
budget;
giustificativi di spesa intestati alla ONG dovranno essere presentati: in originale,
tradotti in italiano e con la copertina correttamente compilata (titolo del progetto,
descrizione di spesa, limporto, la valuta utilizzata con relativo tasso di cambio). Tutti i
summenzionati giustificativi di spesa dovranno corrispondere alle voci di spesa previste
dal piano finanziario del progetto. Tutta la documentazione relativa alle fatture dovr
essere numerata in ordine progressivo (lo stesso numero andr riportato sulla prima
nota completa);
documentazione bancaria (estratti conto bancari, movimenti effettuati nel periodo,
tutti i bordereaux di cambio);
contratti del personale (in originale o copia conforme);
tutti i contratti dovranno essere accompagnati da una traduzione per estratto in lingua
italiana;
autorizzazioni alle eventuali varianti. Le autorizzazioni dovranno indicare quanto
specificatamente previsto e quanto modificato;
spese auto: dichiarazione che tutti i viaggi sono stati effettuati per uso esclusivo di
servizio;
spese telefoniche: dichiarazione attestante che tutte le comunicazioni sono state
effettuate solo per uso esclusivo di servizio.
La rendicontazione periodica, cos come precedentemente esposto dovr essere accompagnata
dai rapporti intermedi e finali.
Le visite e missioni di monitoraggio verranno effettuate regolarmente dal personale della
Cooperazione Italiana. Tali visite consentiranno la verifica dellandamento dellintervento e
comprenderanno rilevazioni sugli aspetti finanziari, operativi e procedurali del progetto.
L'UTL/Coordinamento per la crisi siriana preparer, entro i termini stabiliti dal
ricevimento/accettazione del rapporto finale, un verbale di certificazione che permetter il saldo
finale allONG. In tale fase potranno avvenire ulteriori sopralluoghi di verifica da parte
dellAmbasciata dItalia a Beirut e dellUTL/Coordinamento per la crisi siriana.

9. PIANO FINANZIARIO E COMPENSAZIONI DELLE VOCI DI SPESA


LArt. 10 del Disciplinare dincarico stabilisce che saranno ammesse delle compensazioni contabili al
piano finanziario non soggette ad autorizzazione preventiva, qualora tali compensazioni siano
effettuate tra voci di spesa allinterno dello stesso settore dintervento (macrovoce) in maniera che
le compensazioni non superino in eccesso pi del 15% limporto originariamente previsto per la

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singola voce. Le variazioni dovranno ad ogni modo essere tempestivamente comunicate e non
dovranno comunque modificare n il piano generale del progetto n i suoi obiettivi.
Per compensazioni di valore superiore a quello sopra indicato o tra macrovoci sar necessaria la
preventiva autorizzazione della Sede (Ambasciata dItalia a Beirut) a seguito di specifica richiesta.
Relativamente al piano finanziario (Allegato D), si sottolinea che le voci inserite sono a titolo di
esempio e che lONG potr modellare il suddetto proponendo il proprio grado di dettaglio delle
spese.

10. RESPONSABILIT E IMPEGNI DELLE ONG PER LESECUZIONE DEI PROGETTI CONCORDATI
Ad ogni ONG assegnataria di una quota dei fondi del Programma mediante la procedura di cui
sopra richiesto di:
assicurare la preparazione degli accordi necessari con tutte le Autorit locali coinvolte (nel
caso di importazioni fare riferimento alle procedure di esenzione emanate dal Governo
Locale o dalla struttura preposta dallo stesso per gestire la situazione di emergenza in
corso);
rispettare la normativa italiana vigente12 (anche ad eventuale integrazione di quanto
previsto nel presente documento e relativi allegati e nella documentazione fornita
dallUTL) per gli eventuali acquisti di beni e Servizi nonch lavori civili di semplice
esecuzione tecnicoprofessionale strettamente accessori, funzionali e strumentalmente
indispensabili al progetto, necessari alla realizzazione dellintervento;
stipulare i necessari contratti con le imprese, i fornitori locali e il personale tecnico che
opereranno nei progetti;
provvedere alle necessarie attivit di supervisione;
curare il trasporto di tutte le forniture, coordinandosi con il Coordinamento per la Crisi
Siriana presso lUTL, richiedendo se necessario assistenza;
fornire, quando richiesto dal Coordinamento per la Crisi Siriana presso lUTL, informazioni
tecniche sullandamento dei progetti e/o dati descrittivi e finanziari;
fornire, quando previsto, rapporti periodici descrittivi e finanziari;
contribuire alla visibilit delle iniziative e collaborare con il Coordinamento per la Crisi
Siriana presso lUTL nella preparazione della documentazione allo scopo necessaria;
partecipare alla valutazione dei progetti;
rispettare eventuali norme e misure di sicurezza indicate dallAmbasciata dItalia a Beirut;
far riferimento alla Lettera e al Disciplinare dincarico per ogni altra responsabilit.

12

Si rimanda la riguardo ai Chiarimenti Amministrativi (ALLEGATO B).

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11. ASSISTENZA TECNICA/CONSULENZA INTERNAZIONALE


Nel caso in cui le risorse umane e le competenze professionali non siano reperibili in loco, viene
autorizzato limpiego di consulenti internazionali limitatamente ai fini progettuali.
Nelleventualit che il Consulente svolga la propria attivit anche nellambito di altri progetti, ci
dovr essere espressamente dichiarato dallONG proponente, che dovr imputare al progetto
unicamente la quota parte del compenso previsto, fermo restando che lAmbasciata/UTL lo
ritenga compatibile con il normale funzionamento del progetto.
Relativamente allimpiego di consulenti internazionali lONG dovr includere, in allegato nella
proposta di progetto i TdR dettagliati relativi alla consulenza prevista nel documento di progetto.
Prima della firma del Disciplinare dincarico, la ONG si impegna a produrre:
la dichiarazione di esclusivit del rappresentante della ONG proponente da cui risulti
lesclusivit del rapporto professionale del consulente a operare sullo specifico progetto
per il tempo indicato nel documento di progetto, oppure, la dichiarazione della ONG
proponente relativa alla partecipazione del consulente ad altri progetti;
il CV relativo alla consulenza indicata nel documento di progetto. Il Coordinamento per la
Crisi Siriana presso lUTL verificher la compatibilit del CV13 presentato con i Termini di
Riferimento specifici alla consulenza in oggetto.
Il personale espatriato impiegato sui progetti dovr comunicare formalmente al Coordinamento
per la Crisi Siriana presso lUTL, arrivi e partenze dal Paese oggetto dellintervento secondo le
procedure in vigore.
Leventuale sostituzione del consulente dovr essere concordata con lUTL e la ONG si incaricher
di proporre un nuovo CV e una nuova Dichiarazione di esclusivit relativa al candidato
subentrante.
I compensi dei consulenti vanno stabiliti secondo parametri retributivi medi solitamente applicati
dalle Organizzazioni Non Governative internazionali.

13

La consegna del CV necessaria al fine di verificare la corrispondenza delle qualifiche ed esperienze professionali
del personale espatriato con le indicazioni menzionate nei Termini di Riferimento.
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