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In un soggetto in posizione eretta si osserva che la pressione del capo

inferiore rispetto a quella misurata a livello cardiaco, a sua volta inferiore


alla pressione a livello del piede. La pressione aumenta infatti dalla testa
ai piedi, ed aumenta di un fattore che vale 12 cm di acqua per cm.
EFFETTO WATERFALL
Fig. 2
Anche nel circolo polmonare avviene ci. La pressione del circolo
polmonare sar pi bassa
allapice del polmone ed andr aumentando verso il basso, cio verso la
base. Ci si potrebbe
aspettare che la situazione descritta nel circolo polmonare sia la
medesima a quella del circolo sistemico (le pressioni sono diverse ma il
gradiente lo stesso). In realt il problema pi complesso poich i
capillari del polmone non passano semplicemente in un tessuto nel quale
la pressione interstiziale pu avere un peso (in realt non tanto grande),
ma passano anche in strutture alveolari in cui da entrambe le parti c
anche aria.
Il capillare quindi soggetto non solo alle variazioni di pressioni legate alla
legge del bernoulli, ma sottoposto anche ad un condizionamento ad
opera della pressione esercitata dallaria nell alveolo. Quindi la pressione
nel capillare non varia solamente in relazione allaltezza, ma anche

rispetto allalveolo, considerando che in ciascun alveolo la pressione


uguale e pari a 0.
La pressione nel capillare varia la pressione mentre negli alveoli uguale
ovunque.
Nel polmone si distinguono quindi tre zone:
- zona 1 : apicale
- zona 2 : allaltezza del cuore
- zona 3 : sotto al cuore.
Ci si riferisce al cuore perch cos come accade nel circolo sistemico anche
in quello polmonare laltezza del cuore considerato punto indifferente (la
pressione uguale in qualsiasi posizione).
Zona 3
(si veda fig. 2)
Il cerchio esterno rappresenta lalveolo. Pa indica la pressione arteriosa, Pv
pressione venosa e PA la pressione alveolare, che sempre constante e
pari a 0. Le pressioni sono le pi alte di tutto il polmone. Si ha quindi che
Pa > Pv (questo vero sempre), ma anche che Pa > Pv > PA.
Questa condizione tale per cui tutti i vasi sono perfusi (con sangue) e
reclutati (aperti). Tutti i vasi sono aperti, nei quali passa sangue. Questa
particolare situazione non si verifica a tutti i livelli, ma solo alla base del
polmone.

Zona 2
(si veda fig. 2)
La Pa e la Pv sono pi basse rispetto a quelle registrate nella zona 3 (per la
legge di bernoulli,
salendo la pressione diminuisce).
Anche in questo caso comunque Pa > Pv. per pu capitare che verso il

lato venoso del capillare, siccome la pressione scende gradualmente


andando dal polo arterioso verso quello venoso pu capitare che la
pressione alveolare tenda ad essere uguale o a volte poco superiore alla
pressione venosa, quindi il vaso si restringe o addirittura si chiude. In
questa zona quindi si verifica
ci che avviene per le placche ateromatose: il vaso si chiude perch
diminuisce la pressione
transmurale, che diventa addirittura negativa. Il vaso chiudendosi provoca
un aumento della
pressione a monte della chiusura stessa, pressione uguale a quella
arteriosa, ma allora in quell punto la pressione transmurale ritorna ad
essere positiva ed il vaso pu quindi riaprirsi. Questo viene ad essere
definito Effetto waterfall (effetto a cascata): il vaso si apre e si chiude ad
intermittenza.
Il diametro dei vasi pervi nella zona 2 inferiore alla zona 3, quindi il
calibro dei vasi pi piccolo.
Zona 1
(si veda fig. 2)
In questa zona la pressione allinterno dei vasi diminuisce ulteriormente e
addirittura si pu verificare che la pressione, sia al polo arterioso che a
quello venoso nei capillari polmonari, scenda al disotto della pressione
alveolare, quindi diventi leggermente negativa: in questo caso alcuni dei
vasi situati in questa zona possono collassare.
Grafico effetto Waterfall
(si veda fig. 2, grafico a destra)
Questo grafico riporta landamento del flusso in ascissa, e la distanza dalla
base del polmone in ordinata: andando verso il basso il flusso aumenta
perch aumenta la pressione (dalla legge di bernoulli) e quindi leffetto
waterfall si fa meno importante.
Nella zona 3 i vasi sono tutti aperti e perfusi, ed il loro diametro varier al
variare del flusso.
In realt sarebbe pi corretto suddividere la zona 3 in zona 3 e zona 4.
A questultima corrisponde una diminuzione del flusso perch il peso del
polmone comprime i vasi del polmone stesso, andando a ridurre il calibro
e quindi il flusso.
Nella zona compresa tra lorigine e la base del polmone si nota come il
flusso non va aumentando, ma anzi diminuisce: questa zona rappresenta
la zona 4 del polmone, soggetta alla compressione del tessuto polmonare
sui suoi vasi: una riduzione del calibro comporta una diminuzione di flusso.
In base a questa distribuzione si nota come i capillari alla base siano tutti
pervi ed aperti, salendo possono essere invece chiusi. Un potenziale
reclutamento (espansione) dei vasi della zona 1 e 2 pu avvenire nel
momento in cui si ha un aumento della gittata cardiaca. La pressione
aumentata che si accompagna sufficiente ad aumentare la pressione
transmurale.

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