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Modello di sottosuolo e analisi di risposta sismica locale nel centro

storico dell'Aquila
Paola Monaco, Gianfranco Totani, Ferdinando Totani, Sara Amoroso
Dipartimento Ingegneria Strutture Acque e Terreno, Universit dell'Aquila, Via Giovanni Gronchi 18,
67100 L'Aquila

Michele Maugeri, Salvatore Grasso


Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale, Universit di Catania, Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania

Keywords: Risposta Sismica Locale, L'Aquila, terremoto 6 aprile 2009


ABSTRACT
L'articolo presenta i risultati di un'analisi di Risposta Sismica Locale eseguita per il progetto di interventi di
recupero/adeguamento sismico di Palazzo Camponeschi, importante edificio nel centro storico dell'Aquila
gravemente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. Sono descritti il modello geotecnico del sottosuolo ed i relativi
parametri, definiti in base ad un'accurata campagna di indagini geotecniche e geofisiche nel sito, integrata da
informazioni derivanti dall'insieme dei dati di altre indagini disponibili per l'area aquilana. Il sottosuolo nel centro
storico dell'Aquila caratterizzato dalla presenza di un'inversione della velocit delle onde di taglio VS con la
profondit, nel passaggio da uno strato di brecce superiore (spessore 80-100 m) ai sottostanti depositi limosi
lacustri (spessore 250-270 m), posti sul substrato roccioso, incontrato a 300-350 m di profondit. I risultati
dell'analisi di RSL sono stati confrontati sia con quanto previsto dall'approccio semplificato delle NTC (2008), sia
con le registrazioni del main shock del 6 aprile 2009. Il confronto indica che la procedura semplificata basata su
spettri di risposta elastici definiti in base alla categoria di sottosuolo (VS,30) secondo le NTC (2008) tende a
sottostimare l'azione sismica e andrebbe utilizzata con cautela in presenza di inversione di VS con la profondit.

INTRODUZIONE

Il terremoto che ha colpito la citt dell'Aquila


la notte del 6 aprile 2009 (ML = 5.8, MW = 6.3) ha
provocato 309 vittime, oltre 1600 feriti ed ingenti
danni al patrimonio edilizio, storico e artistico.
Numerosi edifici antichi in muratura ubicati nel
centro storico, molti dei quali adibiti a funzioni di
pubblica utilit, hanno subito danni enormi o veri
e propri fenomeni di collasso. Nei mesi successivi
al sisma sono stati avviati progetti di intervento di
recupero/adeguamento sismico di numerosi
edifici storici, basati su estese campagne di
indagini geologiche, geotecniche e geofisiche.
In questa memoria sono presentati i risultati di
un'analisi di risposta sismica locale (RSL)
eseguita per il progetto di recupero/adeguamento
sismico di Palazzo Camponeschi, un importante
edificio (sede della Facolt di Lettere
dell'Universit dell'Aquila) ubicato nel cuore del
centro storico dell'Aquila e gravemente
danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009.

MODELLO DI SOTTOSUOLO NEL


CENTRO STORICO DELL'AQUILA

Il modello di sottosuolo nel centro storico


dell'Aquila stato ricostruito in base a
informazioni di tipo geologico ed ai risultati di un
gran numero di indagini geotecniche e geofisiche
eseguite nell'area dell'Aquila nel periodo 20092011, a partire dai mesi successivi al sisma, con
finalit diverse. In particolare:
indagini eseguite per lo studio di
Microzonazione Sismica dell'area aquilana
promosso dal Dipartimento della Protezione
Civile (Gruppo di Lavoro MSAQ 2010);
indagini condotte dal Centro di Ricerca e
Formazione in Ingegneria Sismica (CERFIS)
dell'Universit dell'Aquila, inclusi sondaggi
profondi nel centro storico (Amoroso et al.
2010);
indagini finalizzate al progetto di interventi di
recupero/adeguamento sismico di singoli
edifici di particolare importanza nel centro

storico (Palazzo Camponeschi, Palazzo Carli,


Scuola De Amicis, Palazzo Margherita),
condotte dal gruppo di lavoro del Dipartimento
di Ingegneria delle Strutture, delle Acque e del
Terreno dell'Universit dell'Aquila.
La banca dati delle indagini disponibili
comprende sondaggi, misure in sito di velocit
delle onde di taglio VS mediante prove con
dilatometro sismico (SDMT), Down-Hole, CrossHole, MASW e misure di rumore sismico.
In particolare nel presente studio si fatto
ampio uso dei profili di VS ottenuti in sito da
misure con dilatometro sismico (SDMT). La
procedura e l'interpretazione della prova SDMT
sono descritte da Marchetti et al. (2008).
Un'estesa rassegna di risultati SDMT ottenuti
nell'area aquilana dopo il sisma del 6 aprile 2009
riportata in Amoroso et al. (2011). Data la
natura dei terreni generalmente incontrati nel
centro dell'Aquila (a grana grossa, non
penetrabili), le misure SDMT per la
determinazione del solo profilo di VS sono state
generalmente eseguite all'interno di fori riempiti
di sabbia, secondo la procedura descritta da
Totani et al. (2009), gi validata in numerosi altri
siti. Tale procedura ha consentito in alcuni casi di
ottenere misure di VS fino a profondit assai
elevate (74 m nel sito di Palazzo Camponeschi,
133 m presso la Fontana delle 99 Cannelle).
Dall'insieme delle informazioni disponibili
emerge che le condizioni del sottosuolo al di sotto
del
centro
storico
dell'Aquila
sono
particolarmente complesse. La Figura 1 mostra
una sezione geologica schematica del colle
dell'Aquila attraverso il centro storico in
direzione NNE-SSW (perpendicolare all'asse
della valle del fiume Aterno). La porzione
superiore del sottosuolo costituita dalle
cosiddette "Brecce dell'Aquila" (frammenti
calcarei di dimensioni eterometriche, dell'ordine
del cm, generalmente in matrice sabbiosa o
limoso-sabbiosa, con grado di cementazione e
propriet meccaniche fortemente variabili),
avente spessore pari a 80-100 m e valori di VS
generalmente elevati ( 600-1000 m/s), crescenti
con la profondit. Al di sotto delle brecce sono
presenti depositi lacustri a grana da fine a media,
prevalentemente limosi, di spessore medio circa
250 m, con valori di VS generalmente compresi
tra 400 m/s e 600-700 m/s, posti al di sopra del
substrato carbonatico. Da indagini gravimetriche
(Gruppo di Lavoro MSAQ 2010), confermate da
indagini dirette (sondaggio profondo 300 m in
Piazza Duomo, Amoroso et al. 2010), si evince
che il tetto del substrato carbonatico in
corrispondenza del centro storico si trova ad oltre
300 m di profondit.

Il sottosuolo del centro storico dell'Aquila


quindi caratterizzato dalla presenza di
un'inversione della velocit delle onde di taglio
con la profondit, nel passaggio dalle brecce ai
limi lacustri posti sul substrato roccioso
profondo. Questa evidenza in accordo con
quanto osservato per mezzo di un gran numero di
misure di rumore sismico eseguite nell'ambito
dello studio di Microzonazione Sismica (Gruppo
di Lavoro MSAQ 2010), che su tutto il colle
dell'Aquila hanno evidenziato nel rapporto
spettrale H/V la presenza di un picco di f0
(frequenza fondamentale del deposito) compreso
tra 0.5 e 0.6 Hz, corrispondente alla superficie del
bedrock carbonatico profondo. Effetti di
amplificazione a basse frequenze erano peraltro
stati evidenziati da studi precedenti (De Luca et
al. 2005).
La risposta sismica del sottosuolo nel centro
storico dell'Aquila appare quindi decisamente pi
complessa di quanto deducibile dalla semplice
classificazione in "categorie di sottosuolo"
effettuata in base alla VS,30, cos come definita
dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC
2008 D.M. 14.01.2008), che considera solo i
primi 30 m di profondit.
3

INDAGINI E CARATTERIZZAZIONE
GEOTECNICA DEL SITO DI PALAZZO
CAMPONESCHI

Il sito di Palazzo Camponeschi stato


indagato, nel periodo febbraio-giugno 2010,
mediante (Figura 2):
sei sondaggi a carotaggio continuo con prove
Standard Penetration Test (SPT), di cui uno
spinto fino a 76 m di profondit ed i rimanenti
fino a 35 m dal piano campagna;
misure di VS in sito mediante dilatometro
sismico (SDMT) in cinque fori di sondaggio
riempiti di sabbia e una prova Down-Hole;
misure di rumore sismico mediante tecnica dei
rapporti spettrali applicata a dati di
microtremore (HVNSR).
Data la natura prevalentemente grossolana dei
terreni, non stato possibile prelevare campioni
indisturbati da sottoporre a prove di laboratorio.
La ricostruzione stratigrafica del sottosuolo
nell'area di Palazzo Camponeschi illustrata in
Figura 3. L'area caratterizzata dalla presenza di
estesi depositi di "Brecce dell'Aquila" (oltre 74 m
di profondit), al di sotto di qualche metro di
materiali di riporto antropico (spessori maggiori
nella corte interna). All'interno delle brecce si
possono rinvenire cavit (tra 9 e 11 m nel
sondaggio S1), blocchi calcarei omogenei di

Figura 1. Sezione geologica schematica attraverso il centro storico dell'Aquila (modificata da Gruppo di Lavoro MSAQ 2010)

Figura 2. Planimetria dell'area di Palazzo Camponeschi e


ubicazione indagini 2010: sondaggi (S1-S6), misure di VS
con SDMT in foro (S1, S2, S3, S5, S6), Down-Hole (S4),
misure di rumore sismico (M1-M5)

diversi metri cubi e lenti di limi argillososabbiosi.


I profili di VS ottenuti da SDMT e Down-Hole
sono mostrati in Figura 4. La velocit delle onde
di taglio nelle brecce piuttosto elevata, con
valori di VS generalmente 600-800 m/s o
superiori. I profili di VS ottenuti da misure con
SDMT in fori riempiti di sabbia, eseguite ogni
0.50 m, appaiono molto meno uniformi rispetto al
profilo di VS ricavato dalla prova Down-Hole
(riflettendo forse in parte la variabilit tipica di
questi materiali), ma in media sostanzialmente in
buon accordo.

I materiali di riporto superficiali presentano


valori di VS inferiori, con i valori pi bassi (VS
260 m/s) nella corte interna, dove lo spessore dei
materiali di riporto accumulati raggiunge anche
13 m (7-8 m nel sondaggio S4). Si osserva,
peraltro, che sondaggi appositamente eseguiti in
passato (1997) avevano accertato che le
fondazioni di Palazzo Camponeschi sono
impostate ad una quota compresa tra -1.80 m e
-2.30 m rispetto alla quota del terreno nella corte
interna e poggiano direttamente sulle brecce,
lasciando ipotizzare che l'accumulo di notevole
spessore di materiale di riporto nella corte interna
sia avvenuto in epoca successiva alla costruzione.
Le misure di rumore sismico (Figura 5)
evidenziano con chiarezza, nel rapporto spettrale
H/V, la presenza di un picco di f0 (primo picco di
amplificazione statisticamente significativo)
compreso tra 0.5 e 0.6 Hz. Tale picco stato
riconosciuto su tutto il colle dell'Aquila e
corrisponde presumibilmente alla superficie di
appoggio dei limi lacustri sottostanti le brecce sul
bedrock carbonatico profondo. Localmente
presente un secondo picco ad alte frequenze di
minore ampiezza, particolarmente evidente nella
misura 5 effettuata nella corte interna,
probabilmente imputabile a deboli contrasti di
impedenza pi superficiali (superficie di
appoggio dei terreni di riporto sulle brecce).
La situazione sismostratigrafica del sottosuolo
nell'area di Palazzo Camponeschi tipica del
centro storico dell'Aquila caratterizzata da una
riduzione di VS nel passaggio dalle brecce ai limi
lacustri sottostanti, associata ad una notevole
profondit del bedrock (> 300 m). Tale
complessit difficilmente rappresentabile dalla
semplice classificazione in "categorie di
sottosuolo" effettuata in base alla VS,30, che
secondo le NTC (2008) porterebbe a classificare
il sito in Categoria B. Per una determinazione pi
realistica delle azioni sismiche di progetto si

Figura 3. Sezioni stratigrafiche nel sito di Palazzo Camponeschi

Rapporto HVNSR

mis. 1
mis. 2
mis. 3
mis. 4
mis. 5

0
1
Frequenza (Hz)

10

Figura 5. Misure di rumore sismico HVNSR nell'area di


Palazzo Camponeschi (a cura di G. Milana INGV)

Figura 4. Profili sovrapposti della velocit delle onde di


taglio VS ottenuti da prove SDMT (in fori riempiti di
sabbia) e Down-Hole

quindi deciso di eseguire una specifica analisi di


risposta sismica locale, anzich utilizzare la
procedura semplificata basata sugli spettri elastici
di risposta definiti a partire da categorie di
sottosuolo identificate in base alla VS,30.

4.1

DATI DI INPUT PER ANALISI DI


RISPOSTA SISMICA LOCALE NEL SITO
DI PALAZZO CAMPONESCHI
Modello stratigrafico e profilo di VS

L'analisi di risposta sismica locale nel sito di


Palazzo Camponeschi stata condotta utilizzando
un
modello
1-D
lineare
equivalente,
implementato nel codice EERA (Bardet et al.
2000). Lo schema in Figura 6 riassume il modello
geotecnico di sottosuolo ed i parametri utilizzati
nell'analisi numerica.

4.2

Figura 6. Modello geotecnico di sottosuolo e parametri


utilizzati nell'analisi di risposta sismica locale 1-D nel sito
di Palazzo Camponeschi

Il sottosuolo stato schematizzato come un


sistema a due strati caratterizzato da inversione di
VS con la profondit: uno strato superiore rigido
(Brecce dell'Aquila) di spessore 80 m, con VS
generalmente > 800-1000 m/s, posto al di sopra di
uno strato inferiore meno rigido (limi lacustri),
con VS 600-700 m/s, che si estende fino alla
profondit presunta del bedrock (350 m).
Il profilo di VS nelle brecce (da p.c. a 80 m)
stato definito mediando opportunamente i profili
ottenuti da misure eseguite con SDMT in fori
riempiti di sabbia fino a 74 m di profondit
(Figura 5).
Per i limi lacustri sottostanti (da 80 a 350 m)
non erano disponibili misure dirette di VS
effettuate nel sito in esame e, in generale, nel
centro storico dell'Aquila, a causa della notevole
profondit del tetto da questa formazione. Il
profilo di VS stato quindi definito come media
dei profili ricavati dalle relazioni sperimentali di
Chiara (2001) e Crespellani et al. (1989), che
forniscono una stima di VS in funzione della
profondit o del livello tensionale. Il profilo
medio di VS cos ricavato risulta in buon accordo
con misure di VS ottenute da Cross-Hole
(Cardarelli e Cercato 2010) e da SDMT
(Amoroso et al. 2011) in siti ubicati ad una quota
pi bassa, ai margini del centro storico
dell'Aquila (Ponte Rasarolo Fiume Aterno,
Fontana 99 Cannelle), in cui il tetto della stessa
formazione lacustre stato incontrato a pochi
metri di profondit dalla superficie.
Il bedrock carbonatico, posto a 350 m, stato
caratterizzato mediante un valore di VS = 1250
m/s, misurato in una prova Cross-Hole effettuata
nel sito della stazione accelerometrica AQV
(pochi km a Ovest del centro storico), in cui il
substrato roccioso stato incontrato a 50 m di
profondit (Di Capua et al. 2009).

Curve G/G0 - e D-

Una difficolt specifica incontrata nella


definizione dei dati di input per analisi di risposta
sismica locale nel centro storico dell'Aquila
rappresentata dalla non disponibilit di curve
sperimentali di laboratorio G/G0 - e D - (G/G0
= modulo di taglio normalizzato, D = rapporto di
smorzamento, = deformazione di taglio), che
descrivano in maniera accurata il comportamento
non lineare e dissipativo dei terreni interessati
sotto azioni dinamiche. Questo perch il prelievo
di campioni indisturbati impossibile nelle
brecce, e proibitivo nei limi lacustri sottostanti,
data la notevole profondit. Di conseguenza per
la definizione dell'input per le analisi di RSL nel
sito di Palazzo Camponeschi, in assenza di curve
di laboratorio G/G0 - e D - specifiche, si fatto
ricorso a curve "di letteratura" o ricavate
sperimentalmente, in altri siti nell'area aquilana,
in terreni con caratteristiche simili (Figura 6).
Per le brecce sono state utilizzate curve di
letteratura proposte per ghiaie addensate (Modoni
e Gazzellone 2010) per i primi 10 m, in cui il
materiale appare debolmente cementato o sciolto
e caratterizzato da VS 600 m/s. Oltre 10 m il
banco di brecce presenta VS > 1000 m/s ed appare
cementato. Il comportamento delle brecce tra 10 e
80 m stato quindi assimilato, in prima
approssimazione, a quello di un mezzo elastico
lineare.
Per i limi lacustri si fatto riferimento a curve
G/G0 - e D - ottenute in laboratorio da prove di
colonna risonante e di taglio torsionale ciclico
effettuate dall'Universit di Napoli Federico II su
un campione indisturbato (S3C8) prelevato nella
stessa formazione lacustre, a 50 m di profondit,
nel sito del Progetto C.A.S.E. di Roio Piano,
pochi km a Sud del centro storico dell'Aquila
(Gruppo di Lavoro MSAQ 2010). Tali curve
sono state utilizzate per descrivere il
comportamento del materiale lacustre fino alla
profondit di 250 m. Oltre 250 m e fino a 350 m
le stesse curve sono state leggermente modificate
per tenere conto dello stato tensionale.
4.3

Input sismico

L'input sismico utilizzato nelle analisi


numeriche comprende sei diversi accelerogrammi
applicati al bedrock (Figura 7).
Cinque di questi accelerogrammi sono stati
definiti per lo studio di Microzonazione Sismica
dell'area aquilana (Gruppo di Lavoro MSAQ
2010): un accelerogramma compatibile con lo
spettro a pericolosit uniforme (UHS) della
normativa (NTC-08); un accelerogramma
compatibile con lo spettro UHS ottenuto in base a

NTC-08

PROB

DET_1

DET_2

valutazione probabilistica della pericolosit


dell'area con il modello LADE1 e la relazione di
attenuazione di Sabetta e Pugliese (1996) per il
sito
di
Goriano
Sicoli
(PROB);
tre
accelerogrammi compatibili con lo spettro
deterministico ottenuto dalla relazione di
attenuazione di Sabetta e Pugliese (1996) per una
coppia di magnitudo e distanza (Mw = 6.7, Repi =
10 km) ricavata da analisi di disaggregazione
(DET_1, DET_2 e DET_3).
Il sesto accelerogramma (naturale) stato
selezionato dalla banca dati accelerometrica
italiana ITACA (http://itaca.mi.ingv.it) nel
rispetto di una serie di criteri legati alla
rappresentativit della registrazione in relazione
alla sismicit del sito, alle caratteristiche
sismogenetiche della sorgente, alle condizioni del
sito di registrazione, alla magnitudo, alla distanza
della sorgente e alla massima accelerazione
orizzontale attesa al sito. In particolare stata
selezionata la componente EW della registrazione
effettuata nella stazione accelerometrica di Assisi
durante l'evento del 26/09/1997 (Mw = 6) della
sequenza Umbria-Marche. La registrazione,
effettuata su roccia, relativa ad un evento
generato da una faglia normale ad una distanza
sito-sorgente di circa 20 km. L'accelerogramma
(UM) stato scalato (fattore di scala 2) al fine
di ottenere un valore della accelerazione di picco
prossima a quella degli accelerogrammi definiti
nello studio di Microzonazione Sismica dell'area
aquilana.
5

DET_3

UM

Figura 7. Accelerogrammi di input utilizzati nell'analisi di


risposta sismica locale nel sito di Palazzo Camponeschi

RISULTATI E CONFRONTI

I risultati forniti dall'analisi di RSL, in termini


di time-histories di accelerazione, velocit e
spostamenti in superficie e relativi spettri di
risposta, sono stati confrontati sia con i
corrispondenti andamenti previsti dall'approccio
semplificato delle NTC (2008), sia con le
registrazioni del main shock del 6 aprile 2009.
Ulteriori confronti sono stati effettuati in termini
di parametri di picco e parametri integrali del
moto sismico. Alcuni risultati significativi sono
riportati qui di seguito.
La Figura 8 mostra il confronto tra gli spettri
di risposta elastici in accelerazione ottenuti
dall'analisi di RSL utilizzando i sei diversi
accelerogrammi di input descritti in precedenza, il
corrispondente andamento medio e lo spettro di
risposta definito secondo l'approccio semplificato
delle NTC (2008), per un periodo di ritorno di
riferimento TR = 475 anni (SLV) e sottosuolo di
categoria B.

Tabella 1. Accelerazione orizzontale di picco al suolo


(PGA), spostamento orizzontale di picco al suolo (PGD) e
intensit di Housner (IH) nell'intervallo di periodi T = 0.2-2 s
calcolati dall'analisi di RSL nel sito di Palazzo
Camponeschi per i sei accelerogrammi di input considerati
PGA (g)
PGD (cm)
IH (m)

NTC
0.21
6.6
0.80

PROB DET_1 DET_2 DET_3


0.39
0.39
0.35
0.38
14.2
7.8
5.9
9.6
1.75
1.24
1.12
1.32

UM
0.31
1.2
0.50

Tabella 2. Accelerazione (PGA) e spostamento (PGD) di


picco al suolo da registrazione del main shock del 6 aprile
2009 nella stazione accelerometrica AQK e corrispondente
intensit di Housner (IH) calcolata nell'intervallo di periodi
T = 0.2-2 s, rapporto di smorzamento 5% (Masi et al. 2011)
AQK

Figura 8. Confronto tra spettri di risposta elastici in


accelerazione ottenuti dall'analisi di RSL e secondo
l'approccio semplificato delle NTC (2008), per un periodo
di ritorno di riferimento TR = 475 anni e sottosuolo di
categoria B

Il confronto in Figura 8 mostra che


l'accelerazione spettrale Sa ottenuta dall'analisi di
RSL come media dei sei accelerogrammi di input
generalmente maggiore di Sa calcolata secondo
le NTC (2008) nell'intervallo di periodi T 0.20.4 s, all'interno del quale si colloca il periodo
fondamentale dell'edificio oggetto di studio. Per
tutti gli input sismici si osserva un picco di Sa
molto marcato, concentrato in un intervallo di
periodi molto ristretto (T 0.15-0.2 s). Per i
periodi pi alti l'andamento medio di Sa ricavato
dall'analisi di RSL tende ad avvicinarsi allo
spettro di normativa. In generale, tuttavia,
l'azione
sismica
prevista
dall'approccio
semplificato secondo le NTC (2008) appare
sottostimata rispetto al risultato dell'analisi di
RSL nell'intero intervallo di periodi.
In Tabella 1 sono riportati i valori ottenuti
dall'analisi di RSL, per ciascuno dei sei
accelerogrammi di input, dell'accelerazione
orizzontale di picco al suolo (PGA), dello
spostamento orizzontale di picco al suolo (PGD)
e dell'intensit spettrale di Housner (1952) (IH)
calcolata dagli spettri di risposta in velocit
nell'intervallo di periodi tra 0.2 e 2 s. Per
confronto, in Tabella 2 sono riportati i valori di
PGA, PGD e IH ottenuti (Masi et al. 2011) dalla
registrazione del main shock del 6 aprile 2009
nella stazione accelerometrica AQK, ubicata nel
centro storico dell'Aquila, a circa 1 km di
distanza dal sito di Palazzo Camponeschi. In
Tabella 3 sono riportati i corrispondenti valori di
PGA e IH calcolati in base alle NTC (2008) per
TR = 475 anni e sottosuolo di categoria B.

Direzione
NS
WE
UP

PGA (g)
0.35
0.33
0.37

PGD (cm)
12.50
7.65
4.04

IH (m)
1.09
1.07
0.55

Tabella 3. Accelerazione orizzontale di picco al suolo


(PGA) e intensit di Housner (IH) nell'intervallo di periodi
T = 0.2-2 s, rapporto di smorzamento 5%, calcolate in base
alle NTC (2008) per TR = 475 anni e sottosuolo di categoria
B (Masi et al. 2011)
NTC-08 (TR = 475 anni, sottosuolo B)

PGA (g)
0.30

IH (m)
0.90

Dal confronto tra i risultati riassunti nelle


Tabelle 1, 2 e 3 si osserva:
I valori di PGA ottenuti dall'analisi di RSL
(0.31-0.39 g) sono generalmente in buon
accordo con i valori misurati dalla stazione
accelerometrica AQK durante il main shock
del 6 aprile 2009 (0.33-0.35 g in direzione
orizzontale), fatta eccezione per il valore
calcolato utilizzando l'accelerogramma di
input NTC-08, nettamente inferiore (0.21 g). I
valori di PGA calcolati dall'analisi di RSL
sono generalmente superiori al valore previsto
da normativa (0.30 g).
Anche i valori di PGD ottenuti dall'analisi di
RSL (5.9-14.2 cm) sono generalmente in
accordo con i valori misurati dalla stazione
accelerometrica AQK durante il main shock
del 6 aprile 2009 (7.65-12.50 cm in direzione
orizzontale), ad eccezione del valore calcolato
utilizzando l'accelerogramma di input UM, che
risulta molto pi basso (1.2 cm).
I valori dell'intensit di Housner IH calcolati
dall'analisi di RSL per i sei accelerogrammi di
input sono compresi in un intervallo piuttosto
ampio (da 0.50 m per UM a 1.75 m per
PROB), ma risultano in media di poco
superiori ai valori calcolati da Masi et al.
(2011) dalla registrazione dell'evento del 6
aprile 2009 nella stazione accelerometrica

AQK (1.07-1.09 cm). Il corrispondente valore


di IH calcolato in base alle NTC (2008) risulta
notevolmente inferiore (0.90 m).
I risultati ottenuti in questo studio sono in linea
con le tendenze osservate (vedi ad es. Masi et al.
2011) in relazione alla peculiare risposta sismica
del sottosuolo del centro storico dell'Aquila
rispetto al territorio circostante, supportata dal
confronto tra registrazioni del main shock del 6
aprile 2009 effettuate in diverse stazioni
accelerometriche. In particolare si osserva che, a
fronte di valori di accelerazione orizzontale di
picco al suolo non particolarmente elevati (i
valori di PGA = 0.33-0.35 g misurati dalla
stazione AQK sono tra i pi bassi registrati
nell'area epicentrale), i valori di spostamento
orizzontale di picco al suolo (PGD 7-12 cm) e
di intensit di Housner (IH 1-1.10 m) sono
invece molto elevati, superiori o simili a quelli
misurati nelle stazioni dove stata misurata la
PGA pi alta (0.66 g in AQV).
6

CONCLUSIONI

I risultati ottenuti dall'analisi di risposta


sismica locale nel sito di Palazzo Camponeschi
indicano che la procedura semplificata definita
dalle NTC (2008), basata sull'uso di spettri di
risposta elastici definiti a partire da categorie di
sottosuolo identificate in base alla VS,30, appare
inadeguata e dovrebbe essere utilizzata con
cautela in presenza di inversione della velocit
delle onde di taglio con la profondit.
In tale situazione una valutazione pi realistica
delle azioni sismiche di progetto pu essere
ottenuta solo mediante analisi numeriche di
risposta sismica locale, supportate da un'accurata
definizione del modello geotecnico del sottosuolo
e dei relativi parametri sulla base di specifiche
indagini.
I risultati ottenuti dall'analisi di risposta
sismica locale nel sito di Palazzo Camponeschi
rappresentativo di condizioni di sottosuolo
"tipiche" del centro storico dell'Aquila
potrebbero in linea di principio essere estesi ad
altri siti/edifici di interesse nella stessa area.
RIFERIMENTI
Amoroso, S., Del Monaco, F., Di Eusebio, F., Monaco, P.,
Taddei, B., Tallini, M., Totani, F., Totani, G., 2010.
Campagna di indagini geologiche, geotecniche e
geofisiche per lo studio della risposta sismica locale
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