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CAPITQLO QUARTO
I
4.1 -
a = -Hm
M-O
f>F N
f>A
= -tim
oz-o
-f>Q
il limite
f>z
e) In tutto il testo si indicher con da un incremento "infinitesimo" della grandezza a e con 6a e &, ri
spettivamente, un "piccolo", ma finito, e un "grande" incremento della stessa grandezza.
42
6A f-
AREA
di!
f 6FN
-----
6z
toFN
a)
b)
6FS
oFS
c)
-lim
M-O
l} Fs
l}A
=-
lim
I)z-O
l}x
l}z
(4.1)
43
a =--
c
fJAc
Essendo fJA c fJA, risulta che le pressioni di contatto sono sempre molto
maggiori delle tensioni totali. A parit di tensione totale a, quanto pi i granu
li sono piccoli, tanto minori sono le pressioni di contatto. Mentre comunque i
valori delle tensioni totali non superano qualche decina di kg/cm 2 , le pressioni
medie di contatto possono superare la decina di migliaia di kg/cm 2 , il lfmite
superiore essendo dato dai valori delle tensioni di plasticizzazione dei minerali
costituenti i singoli granuli.
Oltre ai granuli, che nel loro insieme costituiscono lo "scheletro solido"
delle terre, i terreni naturali comprendono anche dei fluidi, in genere acqua e
gas, che occupano gli spazi interstiziali e che possono sostenere una certa pres
.sione. Alla pressione dell'acqua viene normalmente associato il simbolo u e vie
ne dato il nome di "pressione interstiziale". La pressione dei gas viene spesso
indicata con il simbolo u g
4.4 - Il principio delle tensioni efficaci
Per effetto della costituzione particellare delle terre ragionevole ritenere
che il loro comportamento meccanico dipenda, in qualche misura, dal valore del
le tensioni presenti nelle singole fasi. La relazione che defmisce quantitativamen
te tale concetto stata stabilita nel 1936 da Terzaghi, attraverso il fond~entale
uprincipio delle tensioni efficaci". La prima parte di tale principio-recita:
~'The
44
(4.2)
Come si vede, Terzaghi si riferisce alla misura degli effetti delle tensioni
efficaci e non a quella delle tensioni stesse.
Pur con i limiti appena indicati, ed allo scopo di meglio chiarire il concet
to di tensione efficace, si consideri un volume di terra e una superficie piana
l
CAP. IV - STATI DI TENSIONE E DEFORMAZIONE NELLE TERRE
45
dove fJA c l'area complessiva delle superfici di contatto tra i granuli, fJA w
l'area delle sezioni dei pori occupati dall'acqua e fJA g l'area delle sezioni dei
pori occupati dal gas.
Indicando con fJn' e fJs' le forze normali e tangenziali che i granuli si tra
smettono attraverso le superfici di contatto e con U w e ug le pressioni dell'ac
qua e del gas, per l'equilibrio devono valere le relazioni:
fJFs =
fJs'
dove fJFN e fJFs sono le componenti normali e tangenziali delle forze che si
trasmettono attraverso fJA.
Dalla definizione di tensione totale si ottiene:
= -Hm
a = -lim
6A-O
6A-O
fJF s
fJA
= -lim
6A-O
~fJn'
-fJA
= -Hm
6A-O
+lim
6A-O
U w fJA w
+ ugfJAg
fJA
1.:fJs'
fJA
(4.3a)
(4.3b)
+ ug
fJA w
fJA g
::::
u fJA w
fJA
+ fJAg
fJA
= u ( 1 _ fJAc ) .
fJA
a= -lim
.
6A-O
~fJn'
fJA
Ponendo
a' = -lim
6A-O
~fJn'
fJA
+u .
1), si pu
(4.4)
...
46
r' = -lim
~c5s'
c5A
6A~O
a = a' + u
T
(4.5a)
(4.5b)
=r'
dove 15
.
1)
l per i =j
O per i j
E' opportuno notare che per le terre granulari (sabbie, ghiaie), in cui la
differenza tra ug e U w sempre piuttosto piccola, il campo. di validit della
47
't' zx~z
1:X~!Dix
(]x
C 't'xz
:.Q
Q(Oz.'t'zx)
Ol'}
,,
R
x
x
a)
N (O",'t'l'})
~ o~1:.
"
Tt'zx
Oz
't'
b)
x,'t'xz
c)
.1
:
l
.e
48
,..
a)
b)
A'B'
x
z
Le deformazioni unitarie di taglio puro sono date invece dalle rotazioni dei la
xz
= zx
Inoltre dalle figure 4.2 e 4.3 risulta che la deformazione unitaria di taglio puro
x z associata alla tensione tangenziale r xz, cos che i valori positivi di x z e
- z x implicano che l'angolo fra i lati OA e OC dell'elemento aumentino.
Dal confronto delle figure 4.1 c e "4.3b si- ricavano immediatamente le re
lazioni
'zx
'xz
= zx + xz = 2 z x
= xz + zx = 2 x z
49
l'
2
x
a)
b)
c)
o
e
so
(Al=
[a
l1
:::
SIMM.
:::J
a 33
2
2
~l
cer
.zione
lzioni
:;i, co
finale
nento
nente
defor
da un
lire in
,hl. In'
: diffi
Idotto
laths). '
51
a Il
am
[Uijl=
a 12
an-am
a 13
aB
SIMM
-
+ an + a33 ,
Il =all
(4.7)
l.
iascun
nsioni
Lonon
rtanto
.che se
ianti"
:tenuti
(4.8)
'essendo
aott
= -(all
+ a22
3
+a33)
(4.9)
Tot!
52
N
I
I
I
I
I
I
x3
."'
.....
0'3
I
I
~J
b)
a)
Fig. 4.5 - Rappresentazione dello stato di sforzo nello spazio fisico (a) e nello
spazio delle tensioni (b).
che risulta essere invariante rispetto alla tema di riferimento. Si ha infatti
1
ott =
(4.11)
Il
(4.12)
In tennini di tensioni principali le (4.9) e (4.10) divengono
1
Oott
=3
(01
+ 02 + 03)
53
diale), si ha Ci = O ed inoltre:
l
aott =
""3
(al
+ 2 a3)
(4.13)
= al
- a3
(4.14 )
..j2 Tott .
dove
Ev
= E Il + E22 + E33
E
Eu -
3"v
2"
'Y12
E2 2 -
2"
l
Ev
"'2
-3
SIMM.
'Y13
33
'Y23
Ev
ij
sono:
54
Ev
e l'invariante secondo di
Ed 2 = E 2
.
1
-
Eij
(4.16)
El.
Eott
'Yott
=-
+ E22 + E33)
(ElI
""3 J
(ElI -
E22)~ + (E22
- E33)2
+ (E33 -
ElI)2
+ 6(E~2 + E~3 + ~d
risultando
1
El
Eott
'Y~tt
=- 3
Ed 2
Es
= El
+2
E3
Es =2/3(EI -E3).
55
dV
Ex
+ Ey + Ez = E v = - --.
V
'
)
8
. ',1. !l"
{ti
I
'
56
) +
F2
al a3
(_ 5a2
a2
) +
F 3 (_5a3 )+u 5V
al a2
a3
V
tenendo conto del fatto che, se l'elemento saturo e i granuli solidi e il fluido
interstiziale sono considerati incompressibili, deve essere
Si ha quindi:
5W
- - = al Ol
V
a2 52
+ a3 O3 - u Oy
- - = a~ O}
V
+ ai
52
+ ai
O3
(4.19) .
= P'Oy
+ q' 5s
(4.20)
= "3
(a'l + 2 aj)
q' = a'l - ai
5y = 5 l + 2 5 3
, 59 = -
. 3
(OI - O3)
oW
- - = ai Ot
V
+ 2 ai O3
r-_
57
-u -
- -
- B
- --
...
:r
o'
e
p,pl
(<Sai
+ 2 <Sa;) =
l
-
<Sai
d '
e quindi -q-- = 3. Nel tratto B' C' si ha invece:
dp'
<Sp'= - <S-o;
<Sq'=-<Sa;
)s-
58
lementare le cui facce sono parallele a tali piani si riducono alle equazioni
oa3 = oah = O
ox
OX
002
oah
oy
oy
-=--=0
oav
OOI
---"(=---"(=0
OZ
oz
"((z)dz.
Nel caso in cui il peso di volume possa essere ritenuto costante a tratti (come
spesso avviene, ad esempio, nei terreni stratificati) si ha:
= "(z
59
= 'Yw
(z - a)
= 'Yw
Zw
TUBO
PIEZOMETR ICO
SUP. PIEZOMETRICA
I
I
z
z~
I
Fig. 4.8 - Schema di terreno naturale parziabnente sommerso in acqua
La tensione litostatica verticale efficace risulta dalla applicazione della
(4.2) e, per un terreno uniforme, si ha:
a~
(4.21 )
'"
W'
ll,l"
:,'
;li
60
(4.22)
= 'Y z
,
ay-ay-u
ah = K o a~
ah = ah + u.
61
I
I
I
I
Ix
"o(p
-"o
1 -
P2 ) cos~ ds - 2 T s sin
1:
:. 2(PI -P2) R
Si ha quindi:
~p
= Pl
- P2
Ts
R
cosD
~o =
dO -2 T, sin Do =0
62
e se R}
= R 2 = R (superficie sferica)
6p=
2 Ts
R
d2
4 = h e 'Yw 1r 4 2T
:. he 'Yw - R
= O
PE
1r
~p
1r
da cui:
he
4 Tg
= --
(4.23)
'Yw d
980 d
0.3
d
(con d in cm)
63
Queste considerazioni possono essere riferite ai pori della terra, che costi
tuiscono un insieme di tubi capillari in cui, per effetto della tensione superfi
ciale, se non satura, si stabilisce una pressione dell 'acqua negativa (- h c 'Yw ).
Per il principio delle tensioni efficaci, se le tensioni totali sono nulle, ad un va
lore negativo della pressione interstiziale corrisponde un ugual valore positivo
delle tensioni efficacL
Ts C Ts
'-"
SOLIDO
L1aUIDO
hc
d :.--
---
a)
b)
64
2 Ts > ~.
h 2 , 'Yw
2
Le differenti configurazioni di equilibrio nei tuLi 3. 4 e 5 si realizzano ri
spettivamente con il tubo precedentemente vuoto o pieno d'acqua.
r2 =
<D d
Fig. 4.11
Dop
2Ts
2 Ts
-- - -rI
r2
= &'Yw
da cui:
b.h = 2 T s (_1 __1_).~ .
'Yw
rI
r2