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La diplomazia pontifica in un mondo globalizzato, presentazione del

volume del cardinale Tarcisio Bertone a Catania


La diplomazia pastorale che ha al centro le persone. Un esempio la mediazione della Santa Sede
tra Usa e Cuba. Presentazione presso l'aula magna del rettorato dell'universit di Catania del
volume del card. Tarcisio Bertone "La diplomazia pontificia in un mondo globalizzato".

Brani dellintervista rilasciata dal cardinale Tarcisio Bertone a La Sicilia e apparsi su La Sicilia il
16 gennaio 2015
Pi che una diplomazia tout court, una diplomazia pastorale. In grado, s, di lavorare a delle
mediazioni, di portare avanti un lavoro diplomatico classico. Ma soprattutto in grado di occuparsi
della comunit, di prendersi cura delle persone. Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato
vaticano merito, spiega cos il senso della diplomazia pontificia. Lo ha fatto in un libro, "La
diplomazia pontificia", curato con il professore Vincenzo Buonomo con prefazione di Papa
Francesco (Libreria editrice Vaticana), che stato presentato a Catania nell'aula magna del rettorato
dell'universit di Catania. E un esempio straordinario di successo della diplomazia pontificia il
lavoro fatto a Cuba, prima e dopo la revolucin che ha portato al potere il "mangiapreti" Fidel.
L'ultima volta a Cuba del cardinale Bertone stata dal 4 al 12 dicembre scorsi. Nemmeno due
giorni dopo, Stati Uniti e Cuba annunciavano il ripristino delle relazioni diplomatiche. E sia il
presidente Usa, Barack Obama, che quello cubano Raul Castro plaudivano allaiuto dato loro dalla
Santa Sede, impersonata da Papa Francesco.
Spiega il cardinale Benone: In generale secondo la storia dei rapporti tra gli Stati, la diplomazia si
potrebbe definire l'arte di curare le relazioni tra i rappresentanti delle nazioni e delle organizzazioni
internazionali per costruire una pacifica convivenza, evitare i conflitti e, nel caso, di risolverli
attraverso incontri e trattative opportunamente istituzionalizzate. Ma la diplomazia pontificia ha
una connotazione peculiare. Anzitutto perch la Santa Sede al centro della Chiesa Universale per
la missione attribuita dal Divino Fondatore al Vescovo di Roma, successore di Pietro; ma anche

collegata geo-politicamente con la comunit delle nazioni di cui un soggetto preminente,


soprattutto per l'indiscussa autorit morale del suo vertice.
E dunque, spiega il segretario di Stato emerito, la diplomazia pontificia non si interessa
prevalentemente di problemi economico-politici, anche se non li ignora, ma svolge una attivit al
servizio della dignit di ogni persona umana, per la promozione della pace e dello sviluppo
integraledei popoli, e per una maturazione etica dell'umanit. ()
Racconta il cardinale: Se pensiamo alla storia della Chiesa, ai numerosi e straordinari arbitrati e
mediazioni a cui stata chiamata e allautorit anche istituzionalmente riconosciuta che ha
acquisito, non si pu accettare una simile proposta minimale. La Santa Sede e la Chiesa Cattolica
devono conservare il loro posto e la loro funzione consolidata nella Comunit internazionale e nello
stesso tempo mantenere la caratteristica umanitaria e pastorale che, soprattutto dal secolo XX in poi,
l'hanno contrassegnata.
Nel libro del cardinal Bertone figura anche una mediazione della Santa Sede per risolvere un antico
conflitto tra Stati Uniti e Cuba, al tempo della guerra ispano-americana. Segno che l'impegno della
Santa Sede nella regione iniziato molto tempo fa. Recentemente, la Santa Sede ha avuto un ruolo
preminente nella storica decisione di riaprire le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba, dopo
anni di "bloqueo", di embargo. Una decisione arrivata proprio nel momento in cui il cardinale
Bertone, un protagonista delle ultime vicende, era tornato da un viaggio a Cuba.
Racconta Bertone: Nonostante le apparenze di immobilismo e di congelamento dello status quo, il
processo di apertura era in azione lento ma inesorabile. Non si tratta ovviamente di improvvisazioni
ma di un lungo lavoro di preparazione a vari livelli e con vari contributi, che ha subto una
accelerazione per la convergenza di due volont, propiziata dall'accorta e ben accetta mediazione
dell'" americano" Papa Francesco. In questo senso la famosa dichiarazione "Todos somos
americanos" risuona con un accento particolarmente simpatico.
Il cardinale Bertone stato cinque volte a Cuba, potendo cos verificare e in qualche modo
accompagnare i processi di consolidamento e di sviluppo della societ nel quadro
dell'organizzazione civile e religiosa dell'isola caraibica. ()
FONTE: La Sicilia.it

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