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which the present agreement has been breached.
Diaframmi
UNI EN 1538
MAGGIO 2002
Execution of special geotechnical works
CLASSIFICAZIONE ICS
93.020
SOMMARIO
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN 1538:2000
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 1538 (edizione gennaio 2000).
ORGANO COMPETENTE
RATIFICA
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
UNI - Milano
Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
il consenso scritto dellUNI.
Gr. 12
UNI EN 1538:2002
NORMA EUROPEA
Diaphragm walls
Pagina I
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN 1538 (edizione gennaio 2000), che assume
cos lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione stata curata dallUNI.
La Commissione "Ingegneria strutturale" dellUNI segue i lavori europei sullargomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dellarte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina II
INDICE
1
RIFERIMENTI NORMATIVI
TERMINI E DEFINIZIONI
MATERIALI
6
prospetto
prospetto
CONSIDERAZIONI DI PROGETTO
figura
figura
7
Geometria di un pannello ........................................................................................................................ 11
Esempi schematici di diversi tipi di pannelli e giunti (vista in sezione) .................................... 12
ESECUZIONE
prospetto
prospetto
prospetto
prospetto
12
16
Controlli per diaframmi gettati in opera .............................................................................................. 17
Controlli per diaframmi prefabbricati .................................................................................................. 20
Controlli per muri di malta liquida armati ........................................................................................... 22
Controlli per muri di interruzione di malta liquida ............................................................................ 23
Controlli per muri di interruzione di calcestruzzo plastico ............................................................ 25
10
REGISTRAZIONI IN SITO
28
11
REQUISITI SPECIALI
28
29
30
APPENDICE
(informativa)
APPENDICE
(informativa)
prospetto B.1
prospetto B.2
prospetto B.3
prospetto B.4
prospetto B.5
prospetto B.6
prospetto B.7
prospetto B.8
prospetto B.9
prospetto B.10
prospetto B.11
...............................
38
APPENDICE
(informativa)
BIBLIOGRAFIA
41
APPENDICE
(informativa)
42
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina III
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina IV
EN 1538
Diaframmi
GENNAIO 2000
Execution of special geotechnical works
EUROPEAN STANDARD
Diaphragm walls
Excution de travaux gotechniques spciaux
NORME EUROPENNE
Parois moules
EUROPISCHE NORM
Schlitzwnde
DESCRITTORI
ICS
93.020
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comit Europen de Normalisation
Europisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina V
PREMESSA
La presente norma europea stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 288 "Esecuzione di lavori geotecnici speciali", la cui segreteria affidata all'AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro
luglio 2000, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro luglio 2000.
In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La finalit generale del TC 288 la normazione delle procedure di esecuzione dei lavori
geotecnici, inclusi le prove e i metodi di controllo, e delle propriet richieste dei materiali.
Il WG1 stato incaricato di occuparsi degli argomenti relativi ai diaframmi di contenimento
e ai diaframmi di interruzione.
La presente norma esclude l'esecuzione di barrette, la quale trattata dal prEN 1536
"Execution of special geotechnical works - Bored piles".
Il documento stato elaborato per essere utilizzato insieme alla ENV 1997-1 "Eurocode 7 Geotechnical design - General rules". Il punto 8 della presente norma tratta gli aspetti di
progettazione delle strutture di contenimento e fornisce una guida per la supervisione. La
presente norma tratta la progettazione solo ove necessario (per esempio, il dettaglio delle
armature) ma tratta completamente i requisiti di costruzione e di supervisione.
stato elaborato da un gruppo di lavoro composto da delegati di 10 Paesi e si basa sulla
revisione di 7 codici di pratica nazionali o internazionali.
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Pagina VI
RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non
datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 10080
Steel for the reinforcement of concrete, weldable ribbed
reinforcing steel B500 - Technical delivery conditions for bars, coils
and welded fabric
ENV 197
Cement - Composition, specifications and conformity criteria
ENV 206:1990
Concrete - Performance, production, placing and compliance
criteria
ENV 1991
Eurocode 1: Basis of design and actions on structures
ENV 1992
Eurocode 2: Design of concrete structures
ENV 1994
Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures
ENV 1997
Eurocode 7: Geotechnical design
ENV 1998
Eurocode 8: Earthquake resistant design of structures
ISO 9690
Production and control of concrete - Classification of
environmental exposure conditions for concrete and reinforced
concrete structures
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 1
TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
3.1
diaframma di calcestruzzo
gettato in opera
(en)
(fr)
(de)
3.2
diaframma di calcestruzzo
prefabbricato
(en)
(fr)
(de)
3.3
(de)
3.5
(de)
guide-walls
murettes-guides
Leitwnde
3.9
panel
panneau
Schlitzwandelement
muri guida
(en)
(fr)
(de)
3.8
pannello
(en)
(fr)
(de)
3.7
slurry wall
paroi moule en coulis
Einphasenschlitzwand
muro di calcestruzzo
plastico
(en)
(fr)
3.6
Muro ottenuto tramite una malta liquida autoindurente armata mediante travi
di acciaio, innesti di acciaio o altri mezzi adatti.
Muro ottenuto tramite una malta liquida autoindurente. Nella maggior parte
dei casi, lo scavo viene effettuato utilizzando una malta liquida
autoindurente come fluido di supporto. Possono essere inseriti elementi di
tenuta come membrane o palancole.
Muro di calcestruzzo plastico, che viene costruito in una trincea nel terreno.
Il calcestruzzo viene posato al di sotto del fluido di supporto, tramite tubi di
posa in opera del calcestruzzo, all'interno di trincee supportate da liquido o,
in alcuni casi, in condizioni a secco.
concreting pipe
tube plongeur
Betonierrohr
fluido di supporto
(en)
(fr)
(de)
precast concrete
diaphragm wall
paroi prfabrique en
bton
Fertigteilschlitzwand
3.4
supporting fluid
fluide d'excavation
Sttzende Flssigkeit
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 2
3.10
3.11
calcestruzzo plastico
(en)
(fr)
(de)
self-hardening slurry
coulis autodurcissant
Selbsterhrtende
Suspension
plastic concrete
bton plastique
Tonbeton
5.1
Generalit
Le investigazioni del sito, per il calcolo e l'esecuzione di diaframmi, devono essere
effettuate in base alle regole generali riportate nella ENV 1997.
Tutte le informazioni ricavate dall'investigazione del sito devono essere rese disponibili in
base ai requisiti esposti in 4.
5.2
Aspetti specifici
Deve essere fatta particolare attenzione ai seguenti aspetti relativi all'esecuzione di
diaframmi:
- livelli piezometrici di tutte le canalette di scolo e permeabilit dei suoli;
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 3
MATERIALI
6.1
Generalit
Salvo diverse indicazioni della presente norma europea, i materiali utilizzati devono
essere conformi alle altre norme europee relative.
6.2
Costituenti
La bentonite utilizzata nei fluidi di supporto come sospensione di bentonite o come
aggiunta ai polimeri. Inoltre, utilizzata come parte costituente di malte liquide
autoindurenti.
La bentonite un'argilla che contiene principalmente il minerale montmorillonite o
minerali simili. Si dovrebbe fare una distinzione tra bentonite di calcio, bentonite di sodio
naturale e bentonite attivata, che una bentonite di sodio prodotta dalla bentonite di
calcio naturale tramite uno scambio di ioni.
La bentonite utilizzata nelle sospensioni di bentonite non deve contenere costituenti
nocivi in quantit tale da poter danneggiare l'armatura o il calcestruzzo.
Deve essere fornita la composizione chimica e mineralogica della bentonite.
Il tipo di cemento da utilizzarsi deve tenere in considerazione l'aggressivit del suolo e
dell'acqua freatica. Il cemento per il calcestruzzo deve essere conforme a 4.1 della
ENV 206.
6.3
Fluidi di supporto
Il presente punto tratta solo le sospensioni di bentonite, le soluzioni di polimeri e le malte
liquide autoindurenti.
UNI EN 1538:2002
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6.3.1
Sospensioni di bentonite
Una sospensione di bentonite deve essere preparata con bentonite di sodio naturale o
attivata.
In certi casi, per esempio quando si deve aumentare la densit della sospensione, si
possono aggiungere materiali inerti adatti.
Una malta liquida autoindurente pu essere preparata con bentonite di calcio o con
bentonite di sodio naturale o attivata.
In circostanze normali, la sospensione di bentonite deve rispettare le condizioni illustrate
nel prospetto 1.
In circostanze speciali, i valori del prospetto 1 possono essere modificati, per esempio in
caso di:
- suoli o rocce ad alta permeabilit o cavit in cui possono verificarsi perdite di
bentonite;
- alti livelli piezometrici (condizioni artesiane);
- suoli molto molli;
- condizioni di acqua salata.
prospetto
Stadi
Fresca
<1,10
<1,25
<1,15
da 32 a 50
da 32 a 60
da 32 a 50
<30
<50
n.a.
da 7 a 11
da 5 a 12
n.a.
Contenuto di sabbia in %
n.a.
n.a.
<4
<3
<6
n.a.
Densit in g/ml
Valore Marsh in s
Perdita del fluido in ml
pH
n.a.:
Non applicabile.
Nello stadio "prima della posa in opera del calcestruzzo", pu essere utilizzato un valore
limite superiore tra il 4% e il 6% di contenuto di sabbia per casi speciali (per esempio: muri
non portanti, muri non armati).
Al fine di mantenere le particelle di sabbia nella sospensione e ridurre la penetrazione nel
terreno, necessario avere una sospensione di bentonite con sufficiente resistenza al
gelo.
Quando ritenuto necessario, la resistenza al gelo pu essere controllata utilizzando
viscosimetri rotazionali o altra apparecchiatura adatta.
Il valore Marsh, la perdita di fluido, il contenuto di sabbia e lo strato di fango dovuto alla
filtrazione (filtercake) possono essere misurati, per esempio, utilizzando le prove descritte
nel documento dell'American Petroleum Institute "Recommended Practice Standard
Procedure for Field Testing Water-Based Drilling Fluids" (riferimento: American Petroleum
Institute Recommended Practice 13B-1, June 1, 1990).
Il valore Marsh il tempo che impiega un volume di 946 ml a scorrere attraverso l'orifizio
del cono. Pu essere utilizzato un volume di 1 000 ml, ma in tal caso, il valore Marsh
riportato nel prospetto 1 deve essere regolato.
La durata della prova di perdita di fluido pu essere ridotta a 7,5 min per le prove di
controllo ordinarie (di routine). In tal caso, tuttavia, devono essere regolati i valori di
perdita di fluido e di strato di fango dovuto alla filtrazione (filtercake). La perdita di fluido
per la prova da 7,5 min approssimativamente la met del valore ottenuto nella prova da
30 min.
Nota
Il contenuto di sabbia la percentuale in volume e non in peso di particelle pi grandi di 74 mm, che
corrisponde alla dimensione di maglie del contenuto di sabbia stabilito.
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UNI
Pagina 5
6.3.2
Soluzioni polimeriche
Le soluzioni polimeriche, possibilmente con aggiunta di bentonite, possono essere
utilizzate come fluidi di supporto sulla base di esperienze precedenti in condizioni
geotecniche simili o peggiori, oppure dopo aver scavato trincee di prova in sito in scala
naturale. L'efficace estrapolazione dell'esperienza precedente pu essere effettuata
mediante il supporto di prove di laboratorio e di analisi teoriche.
6.4
6.5
Calcestruzzo
6.5.1
Generalit
Salvo diversa indicazione, il calcestruzzo utilizzato per diaframmi gettati in opera o per
diaframmi di calcestruzzo prefabbricato deve essere conforme alla ENV 206.
I seguenti punti della presente sezione sono applicabili a calcestruzzo gettato in opera ed
illustrano solo le propriet richieste per la corretta esecuzione. Il calcestruzzo deve essere
progettato in modo da evitare la segregazione durante l'applicazione, in modo da scorrere
facilmente attorno all'armatura e, dopo la presa, formare un materiale denso e sigillante.
Le propriet specificate del calcestruzzo indurito, relativamente alla resistenza e
durabilit, devono essere compatibili con i requisiti di lavorabilit.
6.5.2
Aggregati
Al fine di evitare la segregazione, devono essere ben dosati gli aggregati. La dimensione
massima delle particelle non deve essere maggiore di 32 mm oppure 1/4 dello spazio
libero tra le barre longitudinali, secondo il valore minore.
In caso di aggregato con dimensione massima di 32 mm, l'impasto di calcestruzzo deve
avere le seguenti caratteristiche:
- contenuto di sabbia maggiore del 40% per il peso dell'aggregato totale;
- particelle delle dimensioni del limo nell'impasto di calcestruzzo (incluso cemento e
altri materiali fini) tra i 400 kg/m3 e 550 kg/m3. Queste particelle sono quelle tra 2 m
e 63 m ed includono cemento e altri materiali fini.
6.5.3
Cemento
Il contenuto minimo di cemento deve essere correlato alle dimensioni massime
dell'aggregato come da prospetto 2.
Parte del cemento pu essere sostituita da aggiunte come cenere di combustione
polverizzata (PFA) o scorie d'altoforno granulate (GGBFS).
prospetto
Contenuto minimo di
cemento
(kg/m3)
32
350
25
370
20
385
16
400
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 6
6.5.4
Rapporto acqua/cemento
Il rapporto acqua/cemento non dovrebbe eccedere lo 0,6.
Pu essere necessario modificare il valore se l'impasto include aggiunte.
6.5.5
Additivi
Per garantire al calcestruzzo le propriet necessarie per la posa tramite i tubi di posa in
opera del calcestruzzo, possono essere utilizzati additivi come segue:
- additivi per la riduzione di acqua e plasticizzanti, incluso superplasticizzanti per
evitare la formazione di acqua libera (bleeding) o la segregazione che potrebbe
verificarsi in alcune situazioni;
- additivi ritardanti per prolungare la lavorabilit in base alla durata del processo di posa
in opera del calcestruzzo e alle eventuali interruzioni da affrontare.
6.5.6
Calcestruzzo fresco
La consistenza del calcestruzzo fresco, appena prima della posa in opera del
calcestruzzo, deve corrispondere a un valore di abbassamento compreso tra 160 mm e
220 mm. Si raccomanda un valore tra 180 mm e 210 mm.
Al posto della prova di abbassamento al cono pu essere utilizzata la prova di
spandimento. In questo caso la consistenza del calcestruzzo fresco, appena prima della
posa, deve corrispondere a un valore di spandimento compreso tra 520 mm e 630 mm.
Si raccomanda un valore tra 550 mm e 600 mm.
6.6
6.7
Acciaio
L'acciaio di armatura utilizzato nei diaframmi deve essere conforme alla EN 10080.
A meno che non vengano prese precauzioni particolari, gli altri elementi metallici utilizzati
in diaframmi gettati in opera, come tubi, piastre, connettori, ecc. non devono essere di
acciaio zincato o di altri materiali che possono produrre effetti elettrostatici risultanti in un
aumento dello strato di fango bentonitico (bentonite cake) o che possono causare
corrosione elettrochimica dell'armatura.
CONSIDERAZIONI DI PROGETTO
7.1
Generalit
La terminologia utilizzata per definire le dimensioni e i dettagli dei pannelli illustrata nelle
figure 1 e 2.
Il progetto deve considerare le tolleranze riportate in 8.2.
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Pagina 7
7.2
UNI
Pagina 8
7.3
7.4
Gabbie di armatura
7.4.1
Generalit
Il presente punto si applica alle gabbie di armatura inserite nei diaframmi di calcestruzzo
gettato in opera, qualora il progetto preveda un'armatura.
L'armatura all'interno di un pannello pu comprendere una o pi gabbie, entro la
lunghezza del pannello.
Il progetto delle gabbie di armatura deve essere fatto in accordo alla ENV 1992. Il progetto
deve prevedere non solo un'adeguata resistenza del muro finale, bens anche l'adeguata
resistenza e rigidit durante l'esecuzione, in particolare nelle fasi di movimentazione e
posa in opera del calcestruzzo. Si deve inoltre consentire al calcestruzzo fresco di fluire
facilmente attorno a ciascun componente.
La lunghezza verticale di una gabbia di armatura deve essere tale che la distanza tra la
sua base e il fondo dello scavo sia di almeno 0,2 m.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 9
7.4.2
Armatura verticale
Il diametro minimo delle barre deve essere 12 mm e ci devono essere un minimo di
3 barre per ogni metro, su ciascun lato della gabbia.
Lo spazio libero orizzontale tra le singole barre o gruppi di barre, parallelo alla faccia del
muro, deve essere di almeno 100 mm. Questo valore pu essere ridotto a 80 mm per
lunghezza sovrapposta o nel caso di pannelli fortemente armati, ammesso che la
dimensione massima degli aggregati non ecceda i 20 mm.
Qualora la gabbia sia costituita da vari elementi in direzione verticale, la giunzione delle
barre deve essere effettuata mediante sovrapposizione o mediante accoppiatori. Qualora
si utilizzi la sovrapposizione, deve essere evitato lo scorrimento durante la
movimentazione, saldando a punti o impiegando altri mezzi adatti.
7.4.3
Armatura orizzontale
L'armatura orizzontale deve essere fatta in modo da impedire il movimento delle barre
verticali e lasciare uno spazio adeguato per il/i tubo/i di posa in opera del calcestruzzo.
Lo spazio libero verticale tra le barre deve essere di almeno 200 mm. Questo valore pu
essere ridotto a 150 mm, ammesso che la dimensione massima degli aggregati non
ecceda i 20 mm.
Lo spazio libero orizzontale tra barre trasversali deve essere di almeno 150 mm. Si
raccomanda una spaziatura minima di 200 mm per garantire lo scorrimento del
calcestruzzo.
7.4.4
7.5
Rientranze e perforazioni
Tutte le casseforme per rientranze e tubi devono essere applicate in modo sicuro alla
gabbia di armatura al fine di prevenire qualsiasi movimento durante la posa in opera del
calcestruzzo.
Le rientranze e perforazioni devono essere di dimensioni limitate e formate in modo tale
da minimizzare l'interferenza con il libero fluire del calcestruzzo.
Le rientranze per solette non devono eccedere la lunghezza della gabbia di armatura in
ciascun pannello.
Si raccomanda che le rientranze non si estendano al di l dei primi strati di armatura.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 10
Generalmente le perforazioni per ancoraggi vengono formate con un tubo che non
eccede i 300 mm di diametro al fine di facilitare il libero fluire del calcestruzzo. Qualora
siano necessarie perforazioni maggiori di 300 mm di diametro, sono necessarie
precauzioni speciali.
7.6
Copriferro
Il copriferro di progetto definito come la distanza tra l'esterno della gabbia di armatura e
la posizione di progetto della faccia del pannello.
Per garantire il libero scorrimento del calcestruzzo e la conformit della forma fisica del
copriferro alla ENV 1992, la copertura di progetto deve essere di almeno 75 mm.
Tranne nel caso di suoli molto molli, questo valore pu essere diminuito a 60 mm, qualora
il terreno non sia aggressivo o i muri siano temporanei.
Devono essere previsti dei distanziatori per garantire il mantenimento del corretto
copriferro.
I distanziatori possono consistere in tubi verticali o singole unit (tamponamenti, rulli). Le
singole unit devono essere di dimensioni adatte alle condizioni del terreno.
Per strutture permanenti, i distanziatori devono essere costituiti di un materiale non
metallico che sia almeno equivalente al calcestruzzo per durabilit, a meno che essi non
vengano rimossi durante la posa in opera del calcestruzzo.
figura
Geometria di un pannello
Legenda
1
Spessore muro
2
Lunghezza orizzontale gabbia di armatura
3
Larghezza gabbia
4
Lunghezza pannello
5
Livello piattaforma
6
Livello gettata
7
Muro guida
8
Livello di interruzione
9
Lunghezza verticale della gabbia di armatura
10
Gabbia di armatura
11
Profondit scavo
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 11
figura
ESECUZIONE
8.1
Generalit
Le fasi di esecuzione si differenziano per tipo di muro e tipo di fluido di supporto utilizzato.
Nel caso generale in cui venga utilizzato un fluido di supporto, le sequenze base sono:
- per diaframmi di calcestruzzo gettati in opera:
1) scavo, generalmente con una sospensione di bentonite,
2) pulitura scavo,
3) posizionamento dell'armatura,
4) posa in opera del calcestruzzo,
5) rifilatura;
- per diaframmi di calcestruzzo prefabbricato:
1) scavo, generalmente con una malta liquida autoindurente, talvolta con una
sospensione di bentonite,
2) pulitura scavo. Quando si utilizza una sospensione di bentonite, viene sostituita
da una malta liquida autoindurente. Se necessario in base al progetto, pu essere
collocato sul fondo dello scavo un materiale pi forte come una malta o
calcestruzzo per supportare il pannello prefabbricato e i carichi applicati,
3) posizionamento del pannello prefabbricato;
- per muri di interruzione di malta liquida:
1) scavo con una malta liquida autoindurente. In alcuni casi (per esempio scavi a
lunga durata), pu essere utilizzato un fluido di supporto diverso che deve poi
essere sostituito dalla malta liquida autoindurente,
2) se necessario, posizionamento di elementi come membrane, armature o
palancole,
3) rifilatura e cappatura protettiva;
- per muri di calcestruzzo plastico:
1) scavo, generalmente con una sospensione di bentonite,
2) pulitura scavo,
3) posa in opera del calcestruzzo,
4) rifilatura.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 12
8.2
Tolleranze
8.2.1
Pannello
La larghezza e profondit dello scavo per il pannello non devono essere minori dei valori
di progetto.
Per muri di contenimento, gli scostamenti orizzontali della faccia esposta di un pannello,
sopra al muro guida, devono essere meno di 20 mm rispetto allo scavo principale e di
50 mm lontano dallo scavo principale per pannelli gettati in opera, e meno di 10 mm in
entrambe le direzioni per pannelli prefabbricati.
Per muri di interruzione, lo scostamento della posizione del muro misurato rispetto al suo
asse pu essere maggiore che per i muri di contenimento e dipende dal progetto.
Per muri di contenimento, la verticalit dei pannelli (incluse le estremit) deve essere
entro l'1% in entrambe le direzioni, trasversale e longitudinale.
Qualora siano presenti ciottoli o altre ostruzioni nel terreno, questa tolleranza pu essere
aumentata.
Qualora il giunto tra i pannelli venga formato incidendo nel materiale indurito del pannello
adiacente precedentemente gettato, si deve controllare che il materiale indurito venga
inciso su una distanza orizzontale adeguata. La distanza orizzontale minima dipende dal
tipo di terreno, dalla profondit, dal tipo di materiale e dall'utensile d'incisione.
Le sporgenze della faccia esposta dei pannelli gettati in opera non dovrebbero eccedere
i 100 mm oltre il piano di tolleranza. Valori maggiori possono essere consentiti qualora la
dimensione massima delle particelle del terreno superi i 100 mm o qualora il terreno sia
molle o sciolto.
Il disassamento tra due pannelli adiacenti nel punto di congiunzione non deve eccedere i
limiti che porterebbero ad avere effetti indesiderati sulle prestazioni del muro.
8.2.2
Gabbia di armatura
La tolleranza per la larghezza totale della gabbia di armatura deve essere di 10 mm.
La tolleranza per l'elevazione di inserti (accoppiatori, barre di ripresa, inserti per
ancoraggi ...) dopo la posa in opera del calcestruzzo deve essere di 70 mm.
La tolleranza per l'elevazione della parte alta della gabbia dopo la posa in opera del
calcestruzzo deve essere di 50 mm.
La tolleranza per la posizione orizzontale della gabbia lungo l'asse del muro dopo la posa
in opera del calcestruzzo deve essere di 70 mm.
8.3
Opere preliminari
8.3.1
Piattaforma di lavoro
La piattaforma di lavoro deve essere stabile, al di sopra delle canalette di scolo,
orizzontale ed adatta al traffico di apparecchiature pesanti e autocarri. L'area lungo la
linea del muro deve essere libera da ostruzioni sotterranee.
La piattaforma di lavoro dovrebbe generalmente essere 1,5 m al di sopra della canaletta
di scolo pi alta anticipata durante lo scavo, considerando le possibili fluttuazioni.
Qualora il cantiere sia lungo un pendio, si devono preparare piattaforme orizzontali.
Il materiale utilizzato per l'esecuzione della piattaforma di lavoro o per il rinterro di scavi
deve essere di qualit adatta e ben compattato o stabilizzato.
La perdita di scoli o tubi adiacenti, che pu compromettere l'esecuzione del diaframma,
deve essere fermata o dirottata.
8.3.2
Muri guida
Lo scopo dei muri guida di garantire l'allineamento del diaframma, fare da guida agli
utensili di scavo, impedire ai lati della trincea di franare in prossimit del livello di
fluttuazione del fluido di supporto e servire come supporto per le gabbie di armatura o i
pannelli prefabbricati o altri elementi inseriti nello scavo finch il calcestruzzo o la malta
liquida autoindurente si saranno solidificati. Dovrebbero, inoltre, essere adatti a
supportare le forze di reazione degli estrattori di piani d'arresto, se previsti.
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UNI
Pagina 13
Nel caso di muri di interruzione scavati in continuo con un retroescavatore, i muri guida
possono non essere necessari, qualora le condizioni del suolo lo permettano.
I muri guida sono generalmente di calcestruzzo armato e costruiti in sito, preferibilmente
gettati contro il terreno, con una profondit generalmente compresa tra 0,7 m e 1,5 m a
seconda delle condizioni del terreno.
I muri guida devono essere progettati e costruiti in modo da resistere ai carichi a cui sono
sottoposti, incluso il traffico di apparecchiature e strutture adiacenti, senza inopportune
deformazioni o spostamenti e in modo da consentire di rispettare le tolleranze di
posizionamento dei pannelli.
I muri guida dovrebbero essere puntellati separatamente fino al momento dello scavo del
pannello.
La distanza tra i muri guida dovrebbe generalmente essere dai 20 mm ai 50 mm pi
grande dello spessore di progetto del diaframma. In caso di muri poligonali o di forma
irregolare pu essere necessario aumentare la distanza tra i muri guida.
La parte superiore dei muri guida dovrebbe generalmente essere orizzontale ed avere la
stessa elevazione su entrambi i lati della trincea. Generalmente, la faccia interna di uno
dei muri guida viene utilizzata come faccia di riferimento per stabilire la posizione del
diaframma.
8.4
Scavo
8.4.1
8.4.2
Sequenza di scavo
Lo scavo pu essere portato avanti in continuo o in pannelli. La sequenza di scavo, la
lunghezza dei pannelli e la distanza tra i pannelli da scavare dipendono dalle condizioni
del suolo, dal tipo di muro e dal tipo di utensili di scavo.
Lo scavo di un pannello non deve essere iniziato prima che il calcestruzzo o la malta
liquida autoindurente del pannello o pannelli adiacenti abbia raggiunto una resistenza
sufficiente.
Scalpelli, altri utensili o in alcuni casi esplosioni, che possono influire sui pannelli
adiacenti gi riempiti di calcestruzzo o malta liquida autoindurente, non devono essere
utilizzati prima che il materiale di tali pannelli abbia resistenza sufficiente a resistere alle
sollecitazioni sviluppate durante tali operazioni.
8.4.3
UNI EN 1538:2002
UNI
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8.5
8.6
8.7
8.8
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 15
Dopo la posa in opera del calcestruzzo, il tubo di posa in opera del calcestruzzo deve
sempre rimanere immerso nel calcestruzzo fresco. Si raccomanda che l'immersione sia di
un minimo di 3 m, ma pu essere ridotta a 2 m, qualora il livello di calcestruzzo sia ben
conosciuto. La profondit di immersione pu essere ridotta quando il calcestruzzo si
avvicina al livello del terreno, per facilitare lo spandimento di calcestruzzo.
La percentuale media di calcestruzzo che si innalza lungo tutta l'altezza del pannello non
dovrebbe essere minore di 3 m/h.
Se si prevedono ritardi, che possono influenzare in modo indesiderato la qualit del
calcestruzzo, per esempio a causa di condizioni di traffico, pu essere aggiunta una
percentuale adatta di ritardante al calcestruzzo durante il processo di miscelazione.
Siccome la parte superiore del calcestruzzo gettato pu non rispecchiare la qualit
richiesta, deve essere posato nel pannello del calcestruzzo sufficiente a garantire che il
calcestruzzo sotto il livello di interruzione richiesto abbia le propriet specificate.
La qualit richiesta del calcestruzzo al livello di interruzione pu essere raggiunta
prevedendo un'altezza supplementare di calcestruzzo al di sopra del livello di
interruzione, il cui valore dipende dalla profondit del livello di interruzione, dalle
dimensioni del muro e dal numero dei tubi di posa in opera del calcestruzzo. Nei casi in cui
il livello di interruzione vicino alla parte superiore dei muri guida, ci pu essere ottenuto
consentendo al calcestruzzo di traboccare.
Dopo la posa in opera del calcestruzzo, gli scavi vuoti al di sopra del livello del
calcestruzzo devono essere riempiti con calcestruzzo magro o con altro materiale adatto.
In alcune circostanze pu, inoltre, essere necessario inserire dei puntelli tra i muri guida.
La rifilatura del livello di interruzione deve essere eseguita utilizzando apparecchiature
che non danneggino il calcestruzzo, l'armatura o qualsiasi strumentazione installata nei
pannelli. La rifilatura finale del livello di interruzione deve essere effettuata solamente
quando il calcestruzzo ha raggiunto resistenza sufficiente ad evitare danni. Se possibile,
pu essere effettuata una rifilatura preliminare al di sopra del livello di interruzione, prima
che il calcestruzzo abbia terminato la presa.
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UNI
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prospetto
Controllo
- Posizione muro
- Posizione e livello dei muri guida
Commenti
- Come da disegni di disposizione
(lay-out) e punti iniziali fissati.
- Devono essere controllati prima del
getto di calcestruzzo e nuovamente
dopo la rimozione della
cassaforma.
- La posizione dei giunti deve essere
marcata sui muri guida.
Acqua
- Idoneit all'uso
Bentonite
- Resistenza al gelo
Calcestruzzo
- Composizione, consistenza e
resistenza a compressione
- Posizione dell'utensile
- Osservazione visiva
- Osservazione visiva
La verticalit e la torsione dello scavo devono essere controllate al fine di restare entro le tolleranze richieste. La
frequenza di monitoraggio deve essere aumentata per i casi che presentano alto rischio, come in presenza di ciottoli
o ostruzioni nel terreno o qualora si incontri calcestruzzo proveniente dal pannello adiacente. Questi controlli devono
generalmente essere osservazioni visive o semplici misurazioni (per esempio posizione dei cavi della benna).
Misure speciali (per esempio inclinometri) per determinare il profilo scavato possono essere necessarie in alcuni
casi per esempio per pannelli profondi, pannelli a T o cassoni circolari.
UNI EN 1538:2002
UNI
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Controllo
Commenti
- Resistenza al gelo
Pulitura
- Resistenza al gelo
c)
Il controllo delle caratteristiche della sospensione di bentonite dovrebbe essere pi frequente in casi speciali come
in presenza di contenuto organico nei suoli, o di acqua freatica chimicamente attiva o qualora il giunto tra i pannelli
venga formato incidendo nel calcestruzzo indurito del pannello adiacente precedentemente gettato.
I campioni per la determinazione delle caratteristiche della sospensione di bentonite prima della posa in opera del
calcestruzzo devono essere prelevati vicino al fondo del pannello. Essi possono essere prelevati dal circuito di
desabbiatura oppure tramite un dispositivo di campionamento, scegliendo quello dei due che pi conveniente ed
appropriato per la tecnica utilizzata per lo scavo e la sostituzione del fango.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 18
Controllo
Commenti
Rifilatura
Faccia esposta
- Sporgenze
d)
- Da controllarsi tramite
osservazione visiva.
Qualora il calcestruzzo venga prodotto in continuo mediante un sistema di assicurazione della qualit certificato a
livello nazionale, possono essere concordati requisiti differenti per il campionamento di calcestruzzo in sito. Il
numero minimo di provini cilindrici o cubici di un campione quattro.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 19
prospetto
Controllo
Commenti
- Posizione muro
Acqua
- Idoneit all'uso
- Resistenza a compressione
- Permeabilit
- Se necessario. Generalmente
eseguito con acqua di rubinetto. In
casi speciali pu essere
necessario utilizzare acqua
freatica.
Consegna di elementi
prefabbricati
Scavo
- Posizione dell'utensile
- Osservazione visiva.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 20
Controllo
Commenti
- Tempo di presa
- Resistenza a compressione
- Da controllarsi prima
dell'inserimento, al posizionamento
di ciascun elemento.
- Identificazione dell'elemento
Punti da controllare per ciascun
elemento.
- Posizione di barriere all'acqua (se
presenti)
La verticalit e la continuit dello scavo devono essere controllate al fine di restare entro le tolleranze richieste. La
frequenza di monitoraggio deve essere aumentata per i casi che presentano alto rischio, come in presenza di ciottoli
o ostruzioni nel terreno. Questi controlli devono generalmente essere osservazioni visive o semplici misurazioni (per
esempio posizione dei cavi della benna).
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 21
prospetto
Controllo
Commenti
- Posizione muro
Acqua
- Idoneit all'uso
- Resistenza a compressione
- Permeabilit
- Se necessario. Generalmente
eseguito con acqua di rubinetto. In
casi speciali pu essere
necessario utilizzare acqua
freatica.
- Saldature e giunti
Scavo
- Posizione dell'utensile,
sovrapposizione
- Osservazione visiva.
- Osservazione visiva.
La verticalit e la continuit dello scavo devono essere controllate al fine di restare entro le tolleranze richieste. La
frequenza di monitoraggio deve essere aumentata per i casi che presentano alto rischio, come in presenza di ciottoli
o ostruzioni nel terreno. Questi controlli devono generalmente essere osservazioni visive o semplici misurazioni (per
esempio posizione dei cavi della benna). Misure speciali (per esempio inclinometri) per determinare il profilo
scavato possono essere necessarie in alcuni casi per esempio per pannelli profondi.
UNI
Pagina 22
Controllo
Commenti
- Tempo di presa
- Resistenza a compressione
- Rigidit dell'armatura
- Da controllarsi durante il
sollevamento della prima unit di
armatura di ciascun tipo.
- Numero di riferimento
- Orientamento rispetto alla faccia
esposta del muro
- Posizione e verticalit durante la
messa in sito
- Collegamenti tra gli elementi
verticali durante la messa in sito
- Specialmente la lunghezza a
sovrapposizione.
prospetto
Controllo
- Posizione muro
Commenti
- Come da disegni di disposizione (lay-out) e punti iniziali
fissati.
Acqua
- Idoneit all'uso
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 23
Controllo
Commenti
- Tempo di presa
- Formazione di acqua
libera (bleeding)
- Resistenza al gelo
- Resistenza a
compressione
- Modulo di deformazione
- Permeabilit
Consegna di elementi
- I punti da controllare
possibili da inserire
dipendono dal tipo di
(palancole, membrane, ecc.)
elemento da inserire
Scavo
- Verticalit e continuit tra - Devono essere controllate per ciascuna unit di scavo
o sezione di scavo, durante e alla fine dello scavo.a)
le unit di scavo o
sezioni di scavo,
secondo necessit
- Profilo del terreno
- Profondit dello scavo
- Livello della malta liquida - Osservazione visiva.
autoindurente
- Posizione delle sezioni di - Deve essere controllata la posizione dell'estremit dello
scavo, in caso di
scavo al completamento di ciascuna sezione di scavo.
processo di scavo in
continuo
Malta liquida autoindurente
da posare nello scavo
a)
La verticalit e la continuit dello scavo devono essere controllate al fine di restare entro le tolleranze richieste. La
frequenza di monitoraggio deve essere aumentata per i casi che presentano alto rischio, come in presenza di ciottoli
o ostruzioni nel terreno. Questi controlli devono generalmente essere osservazioni visive o semplici misurazioni (per
esempio posizione dei cavi della benna). Misure speciali (per esempio inclinometri) per determinare il profilo scavato
possono essere necessarie in alcuni casi per esempio per pannelli profondi.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 24
Controllo
Commenti
- Tempo di presa
- Resistenza a
compressione
- Se specificato.
Generalmente a un'et di
28 giorni.
Inserimento di un elemento - Profondit della sezione - Ad una spaziatura specificata lungo il muro, prima
dell'inserimento.
(se necessario)
di scavo
- Ad ogni bloccaggio, se necessario.
- Interbloccaggio di
elementi
Rabbocco
prospetto
Controllo
Commenti
- Posizione muro
Acqua
- Idoneit all'uso
Bentonite
- Resistenza al gelo
- Composizione, consistenza e
resistenza a compressione
Calcestruzzo plastico
- Modulo di deformazione
segue nella pagina successiva
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 25
Controllo
Commenti
- Posizione dell'utensile,
- Osservazione visiva.
sovrapposizione (in caso di nessun
piano d'arresto)
- Verticalit e torsione dello scavo
- Profilo del terreno
- Osservazione visiva.
- Resistenza al gelo
Pulitura
- Resistenza al gelo
b)
c)
La verticalit e la continuit dello scavo devono essere controllate al fine di restare entro le tolleranze richieste. La
frequenza di monitoraggio deve essere aumentata per i casi che presentano alto rischio, come in presenza di ciottoli
o ostruzioni nel terreno. Questi controlli devono generalmente essere osservazioni visive o semplici misurazioni (per
esempio posizione dei cavi della benna). Misure speciali (per esempio inclinometri) per determinare il profilo
scavato possono essere necessarie in alcuni casi per esempio per pannelli profondi.
Il controllo delle caratteristiche della sospensione di bentonite dovrebbe essere pi frequente in casi speciali come
in presenza di contenuto organico nei suoli, o di acqua freatica chimicamente attiva o qualora il giunto tra i pannelli
venga formato incidendo nel calcestruzzo plastico indurito del pannello adiacente precedentemente gettato.
I campioni per la determinazione delle caratteristiche della sospensione di bentonite prima della posa in opera del
calcestruzzo devono essere prelevati vicino al fondo del pannello. Essi possono essere prelevati dal circuito di
desabbiatura oppure tramite un dispositivo di campionamento, scegliendo quello dei due che pi conveniente ed
appropriato per la tecnica utilizzata per lo scavo e la sostituzione del fango.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 26
Controllo
Commenti
- Da controllarsi tramite
osservazione visiva.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 27
Controllo
Commenti
d)
10
Qualora il calcestruzzo venga prodotto in continuo mediante un sistema di assicurazione della qualit certificato a
livello nazionale, possono essere concordati requisiti differenti per il campionamento di calcestruzzo in sito. Il
numero minimo di provini cilindrici o cubici di un campione quattro.
REGISTRAZIONI IN SITO
Le registrazioni in sito sono formate da due sezioni, la prima sezione riporta i riferimenti e
le informazioni generali relative al calcestruzzo e al fluido di supporto. La seconda
sezione riporta informazioni dettagliate relative all'esecuzione del muro.
I moduli contenuti nell'appendice B sono schede d'esempio per le informazioni generali e
le informazioni dettagliate relative ai vari tipi di diaframma.
11
REQUISITI SPECIALI
I diaframmi devono essere eseguiti in conformit alle norme nazionali, alle specifiche e ai
requisiti statutari pertinenti a:
- salute e sicurezza del personale;
- sicurezza del sito;
- sicurezza delle procedure di lavoro;
- sicurezza operativa delle apparecchiature e utensili d'esecuzione;
- molestia e/o danno ambientale.
In sito, deve essere prestata particolare attenzione a:
- tutti i processi che richiedono il lavoro in contemporanea di uomini, apparecchiature
pesanti e utensili pesanti;
- pericolo di trincee aperte;
- procedure di lavorazione manuale e ispezioni eseguite all'interno degli scavi.
Pu essere provocata molestia e/o danno ambientale da:
- rumore;
- vibrazioni del suolo;
- inquinamento del suolo;
- inquinamento di acque di superficie;
- inquinamento di acque freatiche;
- inquinamento dell'aria.
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 28
APPENDICE
(informativa)
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 29
APPENDICE
(informativa)
prospetto B.1
Nome societ
Informazioni sul sito
N commessa:
Localit:
Disegni principali
N riferimento
Titolo
Note
(kg)
(kg)
(kg)
Aggiunte
Additivi
(kg)
(kg)
Abbassamento
Valore di spandimento
Resistenza a compressione (28 giorni)
(mm)
(MPa)
Note
UNI EN 1538:2002
(ml)
(mm)
(g/ml)
(s)
(Pa)
UNI
Pagina 30
prospetto B.2
Livelli
Muro guida
Piattaforma di lavoro
Tipo:
Data e ora
Scavo
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Larghezza:
(m)
Lunghezza:
(m) Profondit (m) Fine:
Data:
Ora:
Data:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Profondit
Data/Ora
Inizio
Scalpellatura
Profondit
Ora
Ritardi
Fine Profondit
Inizio
Inizio
Verticalit e torsione
Note
Gabbia(e) di armatura
N identificazione
Tipo
Posizionamento:
Ora
Fine
Motivo/i
Ora:
Ora:
Data:
Ora:
N disegno
Note
Giunti dei pannelli
Tipo
Ora:
Livelli:
Inizio:
Fine:
Interruzione
Interruzioni
Profondit
Ora
Inizio
Fine
(m3)
(m3)
Motivo/i
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore:
Committente:
Data:
Data:
UNI EN 1538:2002
(firma)
(firma)
UNI
Pagina 31
prospetto B.3
Nome societ
Informazioni sul sito
N commessa:
Localit:
Disegni principali
N riferimento
Titolo
(kg)
(kg)
Additivi
Aggiunte
(kg)
(kg)
(MPa)
Note
UNI EN 1538:2002
(ml)
(mm)
(g/ml)
(s)
(Pa)
UNI
(%)
(MPa)
(MPa)
(s)
Pagina 32
prospetto B.4
Livelli
Muro guida
Piattaforma di lavoro
Profilo del terreno
(inclusi livelli acqua)
Tipo:
Data e ora
Scavo
Data:
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Larghezza:
(m)
Data:
Lunghezza:
(m) Fine:
Profondit:
(m)
Lunghezza della trincea oltre
l'estremit dell'ultimo elemento:
(m)
Ora:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Profondit
Data/Ora
Inizio
Fine
Scalpellatura
Profondit
Inizio
Ora
Fine
Ora
Inizio Fine
Ora
Fine
Inizio
Motivo/i
Verticalit e torsione
Note
Ora:
Fine:
Ora:
Data:
Note
Informazioni sull'elemento prefabbricato
N identificazione
Dimensioni
Lunghezza
Larghezza
Spessore
Volume
(m3)
Resistenza calcestruzzo
(prima dell'immagazzinaggio)
(MPa)
Ora:
(m)
(m)
(m)
Data immagazzinaggio:
segue nella pagina successiva
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 33
Livelli
Muro guida (ciascuna estremit)
prima dell'installazione
dopo l'installazione
Parte alta di ciascuna barra di riferimento collegata all'elemento
(dopo l'installazione)
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore:
prospetto B.5
Data:
(firma)
Committente: Data:
(firma)
Livelli
Muro guida
Tipo:
Data e ora
Scavo
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Data:
Larghezza:
(m)
Lunghezza:
(m) Fine:
Data:
Profondit:
(m)
Lunghezza della trincea oltre
l'estremit dell'ultimo elemento:
(m)
Piattaforma di lavoro
Profilo del terreno
(inclusi livelli acqua)
Ora:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Profondit
Inizio
Scalpellatura
Profondit
Inizio
Data/Ora
Fine
Ora
Fine
Ora
Inizio
Fine
Motivo/i
Verticalit e torsione
Note
Posizionamento:
Data:
Ora:
Note
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 34
Dimensioni
Lunghezza
Larghezza
Spessore
Volume
(m3)
Resistenza calcestruzzo
(prima dell'immagazzinaggio)
(MPa)
Ora:
(m)
(m)
(m)
Data immagazzinaggio:
Installazione dell'elemento
Data di calata dell'elemento nella trincea:
Posizione delle estremit elemento
Teorica
Effettiva
Spazi tra due elementi adiacenti
Livelli
Muro guida (ciascuna estremit)
prima dell'installazione
dopo l'installazione
Parte alta di ciascuna barra di riferimento collegata all'elemento
(dopo l'installazione)
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore: Data:
Committente: Data:
prospetto B.6
(firma)
(firma)
Committente
N riferimento
Titolo
Note
(g/ml)
(s)
(%)
Tempo di presa:
Resistenza a compressione:
(a 28 giorni)
(min)
(MPa)
Resistenza a taglio:
(se necessario)
(Pa)
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 35
prospetto B.7
Incatenamento:
Tipo:
Data e ora
Scavo
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Data:
Larghezza:
(m)
Lunghezza/giorno:
(m) Fine:
Data:
Profondit:
(m)
Quantit di sovrapposizione:
(m)
Da:
A:
Livelli
Muro guida
Piattaforma di lavoro
Profilo del terreno
(inclusi livelli acqua)
Ora:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Data/Ora
Incatenamento Profondit Inizio Fine
Scalpellatura
Ora
Incatenamento Profondit Inizio Fine
Verticalit e torsione
Ritardi
Incatenamento
Profondit
Ora
Inizio
Fine
Motivo/i
Note
Caratteristiche del fluido di supporto
Tipo
Malta liquida fresca
Densit
Valore Marsh
Tempo di presa
Formazione di acqua libera (bleeding)
Profondit
Campioni prelevati
N
Incatenamento Profondit
Armatura
N identificazione
Tipo
Posizionamento:
Data:
Ora:
N disegno
Rabbocco
Assestamento della malta liquida
Volume di malta liquida aggiunta
(mm)
(m3)
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore: Data:
Committente: Data:
UNI EN 1538:2002
(firma)
(firma)
UNI
Pagina 36
prospetto B.8
Nome societ
Informazioni sul sito
N commessa:
Localit:
Disegni principali
N riferimento
Titolo
Note
(g/ml)
(s)
(%)
Tempo di presa:
Resistenza a compressione:
(a 28 giorni)
(min)
(MPa)
Modulo di deformazione:
Permeabilit:
(28 giorni come specificato)
(MPa)
Resistenza a taglio:
(se necessario)
(Pa)
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 37
prospetto B.9
Incatenamento:
Tipo:
Data e ora
Scavo
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Data:
Larghezza:
(m)
Lunghezza/giorno:
(m) Fine:
Data:
Profondit:
(m)
Quantit di sovrapposizione:
(m)
Da:
A:
Livelli
Muro guida
Piattaforma di lavoro
Profilo del terreno
(inclusi livelli acqua)
Ora:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Data/Ora
Incatenamento Profondit Inizio Fine
Scalpellatura
Ora
Incatenamento Profondit Inizio Fine
Verticalit e torsione
Ritardi
Incatenamento
Ora
Profondit
Inizio
Fine
Ora
Volume Inizio
Motivo/i
Note
Caratteristiche del fluido di supporto
Tipo
Malta liquida fresca
Densit
Valore Marsh
Formazione di acqua libera (bleeding)
Tempo di presa
(se necessario)
Campioni prelevati
N
Incatenamento
Profondit
Campioni prelevati
N
Incatenamento Profondit
Elementi inseriti (se presenti)
N identificazione
Tipo
Posizionamento:
Data:
Ora:
N disegno
Rabbocco
Assestamento della malta liquida
(mm)
(m3)
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore: Data:
Committente: Data:
UNI EN 1538:2002
(firma)
(firma)
UNI
Pagina 38
prospetto B.10
Nome societ
Informazioni sul sito
N commessa:
Localit:
Disegni principali
N riferimento
Titolo
Note
(kg)
(kg)
Acqua
Aggregati
(kg)
(kg)
Aggiunte
Additivi
(kg)
(kg)
Abbassamento u
Valore di spandimento u
Resistenza a compressione
Modulo di deformazione
(mm)
(MPa)
(MPa)
Note
UNI EN 1538:2002
(ml)
(mm)
(g/ml)
(s)
(Pa)
UNI
Pagina 39
prospetto B.11
Livelli
Muro guida
Piattaforma di lavoro
Tipo:
Data e ora
Scavo
Geometria (allegare schizzo se necessario) Inizio:
Data:
Larghezza:
(m)
Lunghezza/giorno:
(m) Fine:
Data:
Profondit:
(m)
Quantit di sovrapposizione
(m)
Ora:
Ora:
Apparecchiatura utilizzata
Ostruzioni
Profondit
Data/Ora
Inizio
Fine
Scalpellatura
Profondit
Inizio
Ora
Ritardi
Profondit Inizio Fine
Fine
Fine
Ora
Motivo/i
Verticalit e torsione
Note
Ora:
Fine:
Ora:
Ora:
Inizio:
Livelli
Interruzioni
Profondit Inizio
Data:
(m)
(m3)
(m3)
Teorico
Effettivo
Fine:
Ora
Fine
Motivo/i
Note supplementari
Firma e commenti
Appaltatore:
Committente:
Data:
Data:
UNI EN 1538:2002
(firma)
(firma)
UNI
Pagina 40
APPENDICE
(informativa)
C BIBLIOGRAFIA
Recommended Practice Standard Procedure for Field Water-Based Drilling Fluids,
reference: American Petroleum Institute Recommended Practice 13B-1, June 1, 1990
UNI EN 1538:2002
UNI
Pagina 41
APPENDICE
(informativa)
1 Scopo e campo di
applicazione: ST
2 Riferimenti normativi: ST
3 Termini e definizioni
3.1 3.11: ST
4 Informazioni richieste per
l'esecuzione dei lavori
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: PO
4 paragrafo: PO
5 Investigazione del sito
5.1 Generalit: RQ
5.2 Aspetti specifici: RQ
6 Materiali
6.1 Generalit: RQ
6.2 Costituenti
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: ST
3 paragrafo: RQ
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: RQ
6.3 Fluidi di supporto
6.3.1 Sospensioni di bentonite
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: PO
3 paragrafo: PO
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: PE
6 paragrafo: PE
7 paragrafo: RQ
8 paragrafo: PO
9 paragrafo: PO
10 paragrafo: PO
11 paragrafo: PO
Nota: ST
6.3.2 Soluzioni polimeriche: PO
6.3 Malte liquide autoindurenti
1 frase: ST
2 frase: ST
3 frase: RQ
4 frase: PO
5 frase: RQ
UNI EN 1538:2002
6.5 Calcestruzzo
6.5.1 Generalit
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
6.5.2 Aggregati
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
6.5.3 Cemento
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: PE
6.5.4 Rapporto acqua/cemento
1 paragrafo: RC
2 paragrafo: RC
6.5.5 Additivo: PE
6.5.6 Calcestruzzo fresco
1 frase: RQ
2 frase: RC
3 frase: PO
4 frase: RQ
5 frase: RC
6.6 Calcestruzzo plastico o malta
plastica
1 paragrafo: ST
2 paragrafo, 1 frase: ST
2 paragrafo, 2 frase: RQ
3 paragrafo: PO
6.7 Acciaio: RQ
7 Considerazioni di progetto
7.1 Generalit
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: RC
4 paragrafo, 1 frase: RQ
4 paragrafo, 2 frase: PE
5 paragrafo, 1 frase: RQ
5 paragrafo, 2 frase: PE
6 paragrafo: RQ
7 paragrafo: PO
7.2 Stabilit del pannello durante
lo scavo
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: ST
4 paragrafo: ST
5 paragrafo: ST
6 paragrafo: RQ
7 paragrafo: RQ
8 paragrafo: RQ
9 paragrafo: RQ
10 paragrafo: RQ
11 paragrafo: RQ
12 paragrafo: PO
13 paragrafo: PO
7.3 Intestatura nella roccia
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: PO
7.4 Gabbie di armatura
7.4.1 Generalit
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: PO
3 paragrafo: RQ
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: RQ
6 paragrafo: RQ
7 paragrafo: PE
7.4.2 Armatura verticale
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo, 1 frase: RQ
2 paragrafo, 2 frase: PE
3 frase: RQ
7.4.3 Armatura orizzontale
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo, 1 frase: RQ
2 paragrafo, 2 frase: PE
3 paragrafo, 1 frase: RQ
3 paragrafo, 2 frase: RC
7.4.4 Gabbie e giunti multipli
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo, 1 frase: RQ
2 paragrafo, 2 frase: RQ
2 paragrafo, 3 frase: PO
7.5 Rientranze e perforazioni
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: RQ
4 paragrafo: RC
UNI
Pagina 42
5 paragrafo: RC
7.6 Copriferro
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: PE
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo, 1 frase: PO
5 paragrafo, 2 frase: RQ
6 paragrafo: RQ
8 Esecuzione
8.1 Generalit: ST
8.2 Tolleranze
8.2.1 Pannelo
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: PE
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: PE
6 paragrafo, 1 frase: RQ
6 paragrafo, 2 frase: ST
7 paragrafo: RC
8 paragrafo: RQ
8.2.2 Gabbia di armatura RQ
8.3 Opere preliminari
8.3.1 Piattaforme di lavoro
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RC
3 paragrafo: RQ
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: RQ
8.3.2 Muri guida
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: PE
3 paragrafo: RC
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: RC
6 paragrafo: RC
7 paragrafo: RC
8.4 Scavo
8.4.1 Supporti dei lati di scavo
1 paragrafo: ST
2 paragrafo, 1 frase: PE
2 paragrafo, 2 frase: RC
3 paragrafo: RQ
8.4.2 Sequenza di scavo
1 paragrafo: ST
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: RQ
8.4.3 Perdita del fluido di supporto
8.5 Pulitura dello scavo RQ
8.6 Formazione dei giunti
1 paragrafo: ST
UNI EN 1538:2002
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: RQ
8.7 Posizionamento delle armature
o di altri elementi: RQ
8.8 Posa in opera del calcestruzzo
e rifilatura
1 paragrafo, 1 frase: RQ
1 paragrafo, 2 frase: PE
1 paragrafo, 3 frase: RQ
2 paragrafo, 1 frase: RQ
2 paragrafo, 2 frase: PO
3 paragrafo: RQ
4 paragrafo RQ
5 paragrafo: RC
6 paragrafo: RC
7 paragrafo: RQ
8 paragrafo: RQ
9 paragrafo: RQ
10 paragrafo, 1 frase: RQ
10 paragrafo, 2 frase: RC
10 paragrafo, 3 frase: RC
11 paragrafo: RC
12 paragrafo: PE
13 paragrafo: RQ
14 paragrafo: PO
15 paragrafo, 1 frase: RQ
15 paragrafo, 2 frase: PO
16 paragrafo, 1 frase: RQ
16 paragrafo, 2 frase: RQ
16 paragrafo, 3 frase: PE
9 Supervisione e controllo
dell'esecuzione
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: ST
4 paragrafo: RQ
5 paragrafo: RQ
6 paragrafo: ST
10 Registrazioni in sito
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: PO
11 Requisiti speciali
1 paragrafo: RQ
2 paragrafo: RQ
3 paragrafo: ST
Appendice A (informativa)
Appendice B (informativa)
Appendice C (informativa)
UNI
Pagina 43
UNI
Ente Nazionale Italiano
di Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B
20133 Milano, Italia
La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
dellIndustria e dei Ministeri.
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