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ELIZABETH GEORGE

E LIBERACI DAL PADRE


(A Great Deliverance, 1988)
A Natalie, in onore dell'arricchimento dello spirito
e del trionfo dell'anima
Egli rispose: Avete portato via gli di che mi ero fatti e il mio sacerdote
e ve ne siete andati. Che cosa mi rimane? Come potete dunque dirmi: 'Che
hai?'
Giudici 18, 24
1
Era stato proprio un gran maleducato. Le aveva starnutito
fragorosamente in faccia, inondandola di schizzi, dopo aver resistito allo
stimolo per almeno tre quarti d'ora, neanche fosse stato l'avanguardia di
Enrico Tudor nella battaglia di Bosworth. Purtroppo alla fine era stato
costretto alla resa. Non solo, ma subito dopo lo starnuto, per andare di
male in peggio, si era anche messo a tirar su col naso.
La donna adesso lo stava fissando. Apparteneva a quel genere di persone
alla cui presenza si sentiva un perfetto idiota. Era alta almeno uno e ottanta
e vestiva con la trascurata eleganza tipica dell'alta societ inglese. L'et era
indefinibile; quella creatura senza tempo lo scrutava con occhi d'un
azzurro acciaio, occhi in grado di far scoppiare in lacrime pi d'una
cameriera. Doveva aver passato da un pezzo i sessanta. Forse era
addirittura vicina agli ottanta, chiss. Stava seduta impettita con le mani
serrate in grembo in una perfetta postura da scuola di portamento che non
concedeva niente alla comodit dell'individuo.
Non gli toglieva quegli occhi di dosso. Fiss il suo collarino da prete,
poi il naso che indiscutibilmente gli gocciolava.
Oh, scusi tanto, carissima. Non vorremo permettere che un
inconveniente come uno starnuto rovini questo nostro felice incontro, no?
Era sempre spiritosissimo quando si limitava a fare mentalmente le sue
considerazioni. Il disastro accadeva quando cercava di esprimerle a parole.
Lui tir ancora su con il naso. E lei lo guard ancora. Perch diavolo
viaggiava in seconda classe? Era salita con grazia a Doncaster, come una
vecchia Salom con pi di sette veli addosso, e aveva passato il resto del

viaggio a sorseggiare il caff imbevibile delle ferrovie e a osservare con


aria di disapprovazione il prete cattolico che aveva di fronte, come a voler
enfatizzare la superiorit della Chiesa d'Inghilterra.
E poi gli era venuto da starnutire. Da Doncaster a Londra si era
comportato cos bene, da sperare di farsi perdonare la sua appartenenza
alla Chiesa cattolica. Ma, ahim, lo starnuto aveva sancito un'irrevocabile
condanna.
Io... eh... cio... se vuole scusarmi... Inutile. Il fazzoletto era ficcato in
fondo alla tasca. Per prenderlo avrebbe dovuto allentare la presa sulla
consunta ventiquattrore che teneva sulle ginocchia; cosa impensabile. Lei
avrebbe dovuto capire. Qui non si tratta di un'offesa all'etichetta, signora.
Si tratta di OMICIDIO. A quel pensiero riprese a tirar su col naso con
rinnovato vigore.
Al che la donna assunse una posizione ancora pi rigida sul sedile,
trasudando disapprovazione. Lo sguardo diceva tutto. Era la registrazione
esatta dei pensieri che le passavano per la mente, e lui li leggeva uno per
uno: poveretto. Patetico. Settantacinque anni, non un giorno di meno, e li
dimostra tutti. E proprio quello che ci si aspetta da un prete cattolico: un
viso segnato dai graffi di una cattiva rasatura; una briciola di pane
all'angolo della bocca, residuo della colazione mattutina; un abito nero,
liso, rammendato sui gomiti e sui polsi; un cappello schiacciato con la tesa
impolverata. E quell'orribile valigetta sulle ginocchia! Fin da Doncaster si
era comportato come se lei fosse salita sul treno con la precisa intenzione
di strappargliela di mano e involarsi dal finestrino. Ges!
Sospir e distolse lo sguardo da lui come in cerca di scampo. Ma non ce
n'era. Il naso continu a gocciolargli finch il rallentamento del treno
indic che si stavano finalmente avvicinando alla conclusione del viaggio.
Lei si alz in piedi e gli lanci un'ultima occhiata tagliente. Adesso
capisco che cosa intendete voi cattolici per purgatorio, sibil prima di
dirigersi a passo svelto verso lo sportello.
Oddio, borbott padre Hart. Oddio, credo proprio di aver... Ma lei
era scomparsa. Il treno si era arrestato completamente sotto il tetto a volta
della stazione di Londra. Era giunto il momento di portare a termine la sua
missione.
Diede un'occhiata in giro per assicurarsi di non aver dimenticato nulla:
operazione inutile, dato che dallo Yorkshire aveva portato con s soltanto
la ventiquattrore che non aveva mai mollato. Sbirci fuori del finestrino la
vastit della stazione di King's Cross.

Era pi preparato a una stazione come Victoria o almeno la Victoria che


ricordava dai tempi della sua giovent: con i rassicuranti muri di vecchi
mattoni, le bancarelle e i suonatori ambulanti, sempre a un passo di
distanza dalla polizia metropolitana. Ma King's Cross era qualcosa di
totalmente diverso: lunghi tratti di pavimento piastrellato, invitanti cartelli
pubblicitari appesi al soffitto, edicole, tabaccai, rivendite di hamburger. E
tutta la gente - molta pi di quanto si fosse aspettato - che faceva la coda
per i biglietti e ingollava veloci spuntini mentre correva per prendere il treno, litigando, ridendo e scambiandosi baci di commiato. Tante razze, tanti
colori. Era tutto cos differente. Non era sicuro di poter sopportare il
rumore e la confusione.
Scende, padre, o ha intenzione di passarci la notte?
Colto di sorpresa, padre Hart alz lo sguardo verso il volto rubizzo del
facchino che lo aveva aiutato a trovare il posto sul treno quella mattina alla
partenza da York. Era un viso simpatico, tipicamente settentrionale,
segnato da un'infinit di venuzze, conseguenza inevitabile dei venti delle
brughiere.
Aveva occhi blu oltremare, vivaci e intuitivi. E padre Hart li sent
tangibilmente scorrere con espressione amichevole ma penetrante dal suo
volto fino alla valigetta. Stringendo con forza la maniglia, s'irrigid;
sperando di riuscire a muoversi, ma sentendo un terribile crampo al piede
sinistro. Quando il dolore raggiunse il culmine, si lasci sfuggire un
gemito.
Il facchino parl con un tono preoccupato. Forse non dovrebbe
viaggiare solo. sicuro di non aver bisogno di aiuto?
Ne aveva, eccome se ne aveva. Ma nessuno poteva farci niente. Neanche
lui.
No, no. Me ne vado subito. E lei stato fin troppo gentile. Il posto, sa.
La confusione iniziale.
Il facchino accomiatandosi rispose: Non si preoccupi. Ci sono un sacco
di persone che non si rendono conto che il biglietto fornisce una
prenotazione. Niente di male, non le pare?
No. Immagino... Padre Hart fece un rapido respiro per darsi coraggio.
Percorrere il corridoio, uscire, trovare la metropolitana, si disse. Nessuna
di quelle azioni doveva essere impossibile come sembrava. Si trascin fino
all'uscita. La sua valigetta, che teneva stretta sulla pancia con entrambe le
mani, rimbalzava a ogni passo.
Dietro di s sent la voce del facchino. Ehi, padre, anche la porta un

po' dura. Ci penso io.


Si tir da parte per lasciar passare l'uomo nel corridoio. Dalla porta
posteriore si stavano gi infilando due addetti alle pulizie dall'aria
scorbutica, con i sacchi della spazzatura sulle spalle, pronti a riordinare il
treno per il viaggio di ritorno a York. Erano pachistani e, bench parlassero
inglese, padre Hart non riusciva a capirli a causa dello strano accento.
La constatazione lo riemp di paura. Che cosa ci faceva lui in quella
citt, la capitale del Paese, dove gli abitanti erano stranieri che lo
guardavano con occhi torvi e ostili e volti da immigrati? Che cosa sperava
di poter fare? Che sciocchezza era mai quella? Chi avrebbe mai creduto...
Ha bisogno di aiuto, padre?
Padre Hart alla fine si mosse deciso. No. Tutto a posto. Tutto a posto.
Discese con successo i gradini, approd integro sul marciapiede di
cemento, vide i piccioni che volavano alti sotto la volta della stazione.
Cominci a dirigersi distratto verso l'uscita di Euston Road.
Alle spalle ud nuovamente la voce del facchino. Qualcuno viene a
prenderla? Sa dove andare? Dov' diretto, adesso?
Il prete raddrizz le spalle. Fece un cenno di saluto con la mano.
Scotland Yard, rispose con sicurezza.
La stazione di St. Pancras, esattamente dirimpetto a King's Cross, era dal
punto di vista architettonico l'antitesi di quest'ultima e padre Hart rimase
per alcuni minuti abbagliato ad ammirarne la magnificenza neogotica. Il
rumore del traffico di Euston Road e la puzza prodotta dallo scarico di due
camion proprio sul bordo del marciapiede erano del tutto trascurabili per
lui: appassionato di architettura, considerava quell'edificio un delirio
architettonico.
Mio Dio, meraviglioso, mormor inclinando la testa per poter
osservare meglio le guglie e gli avvallamenti della stazione ferroviaria.
Una bella ripulita e sarebbe un palazzo a posto. Si guard intorno con
aria meditabonda, come se volesse fermare il primo passante e fargli un
discorso sui mali che generazioni di locomotive a carbone avevano prodotto sul vecchio edificio. Ora, mi chiedo...
Il suono monotono di una sirena della polizia echeggi d'improvviso
lungo Caledonian Road e aument d'intensit all'incrocio con Euston
Road. Il prete fu riportato alla realt. Si riscosse dai suoi pensieri con
irritazione ma ancora pi con paura: gli capitava sempre pi spesso di
vagare con la mente. Non era forse quello l'inizio della fine? Soffoc un

groppo di terrore e cerc di farsi forza. Lo sguardo gli cadde sul titolo a
lettere cubitali del giornale del mattino esposto in un'edicola vicina. Si
avvicin incuriosito. LO SQUARTATORE COLPISCE ALLA STAZIONE
DI VAUXHALL!
Squartatore! Rabbrivid a quelle parole, diede un'occhiata in giro e poi
cominci a leggere un breve paragrafo dell'articolo, scorrendolo
velocemente per timore che una pi attenta lettura tradisse un interesse per
il morboso, disdicevole in un uomo di Chiesa. Parole, non frasi, attirarono
il suo sguardo. Squarciati... corpi seminudi... arterie... recise... vittime di
sesso maschile...
Un brivido lo percorse. Si port una mano alla gola e ne valut l'effettiva
vulnerabilit. Anche il collarino da prete cattolico non l'avrebbe protetto
dal coltello di un assassino. Sarebbe affondato comunque nelle sue carni.
Quel pensiero fu devastante. Barcollando, si allontan dall'edicola e
fortunatamente vide l'insegna della metropolitana a pochi metri di distanza.
Gli risvegli la memoria.
Frug nella tasca alla ricerca della pianta della metropolitana e si mise a
studiarne scrupolosamente la superficie stropicciata. La Circle Line per
St. James's Park, si disse. E poi di nuovo, in tono pi deciso: La Circle
Line per St. James's Park. La Circle Line per St. James's Park.
Scendendo le scale, ripet pi e pi volte la frase, come fosse un canto
gregoriano. Mantenne il ritmo e la cadenza fino allo sportello dei biglietti e
non smise finch non fu al sicuro sul convoglio. L diede un'occhiata agli
altri occupanti della carrozza, si accorse che due anziane signore lo
stavano guardando con evidente interesse e abbass la testa. Ci si
confonde, spieg lui, abbozzando un sorriso amichevole. Non ci si
orizzonta pi.
Di tutti i generi ce ne sono, credimi, Pammy, comment la pi
giovane delle due donne all'amica. Lanci all'ecclesiastico uno sguardo
esperto di gelido disprezzo. Si dice che siano camuffati in tutte le
maniere. Senza distogliere gli occhi inespressivi dal prete disorientato,
trascin in piedi l'amica rinsecchita, si attacc al corrimano vicino alla
porta e la spinse fuori con forza dalla vettura alla fermata successiva.
Con rassegnazione padre Hart le osserv allontanarsi. Non le biasimava,
pens. Non ci si pu fidare. Non sempre. Non del tutto. Era andato a
Londra per quello: per dire che non era la verit. Sembrava soltanto la
verit. Un corpo, una ragazza e un'ascia insanguinata. Ma non era la verit.
Doveva convincerli, e... Oddio, in queste cose ci sapeva fare cos poco. Ma

Dio era dalla sua parte. Ci che faccio giusto, ci che faccio giusto, ci
che faccio giusto. Ripetendosi questa nuova formula, si ritrov davanti
alle porte di New Scotland Yard.
Che io sia dannato, se non abbiamo fra le mani un altro confronto
Kerridge-Nies, concluse il commissario Malcolm Webberly. Fece una
pausa per accendersi un grosso sigaro che diffuse subito nell'aria una
nuvola di fumo puzzolente.
Cristo santo, Malcolm, apri una finestra se vuoi continuare a fumare
quella roba, replic il suo interlocutore. In qualit di commissario capo,
Sir David Hillier era il superiore di Webberly, ma preferiva lasciare che i
suoi uomini dirigessero le sezioni a modo loro. Lui personalmente non si
sarebbe mai sognato di lanciare un simile attacco all'olfatto prima di un
interrogatorio, ma i sistemi di Malcolm non erano i suoi, e comunque si
erano sempre dimostrati efficaci. Spost la sedia per evitare il punto in cui
il fumo era maggiormente concentrato e si mise a osservare l'ufficio in tutti
i suoi aspetti peggiori.
Hillier si domandava come Malcolm potesse dirigere in modo cos
efficiente il suo dipartimento, data la propensione che aveva per il caos.
Ogni superficie disponibile era coperta da dossier, fotografie, rapporti e
libri. C'erano tazze di caff sporche, portacenere traboccanti e persino un
paio di vecchissime scarpe da tennis su un ripiano. Come era nelle
intenzioni di Webberly, la stanza aveva l'aspetto e l'odore del rifugio
caotico di uno studente universitario: pieno di roba, accogliente e con la
puzza di chiuso. Mancava soltanto un letto sfatto. Era il tipo di posto che
invitava alle chiacchiere, allo stare insieme in tutto relax, che favoriva il
cameratismo tra uomini che devono lavorare in squadra. Furbo Malcolm,
pens Hillier. Molto pi scaltro di quanto il suo aspetto banale, le spalle
cadenti, i chili di troppo facessero sospettare.
Webberly si allontan dalla scrivania e si mise ad armeggiare con la
finestra finch, dopo qualche grugnito e un po' di sforzi, non riusc ad
aprirla. Scusami, David. Mi dimentico sempre. Ritorn a sedere al suo
posto, diede un'occhiata malinconica a tutto il disordine e disse: Non ci
voleva proprio, in questo momento. Si pass una mano tra i radi capelli,
un tempo rossicci, adesso quasi del tutto grigi.
Problemi a casa? chiese Hillier con una certa cautela, tenendo gli
occhi fissi sull'anello d'oro con sigillo. Era una domanda imbarazzante per
entrambi, dal momento che avevano sposato due sorelle e quasi nessuno a

Scotland Yard era informato della cosa e loro stessi raramente vi facevano
cenno.
Il loro rapporto era frutto di uno di quei capricci del destino per cui due
uomini si trovano legati in molti modi di cui per non amano parlare. La
carriera di Hillier era stata lo specchio del suo matrimonio. Entrambi un
successo, pienamente soddisfacenti. Sua moglie era la perfezione in persona: assolutamente fedele, una valida interlocutrice, una madre affettuosa,
una partner eccellente a letto. Doveva ammettere che lei era il vero centro
della sua esistenza, che i suoi tre figli erano soltanto elementi marginali,
piacevoli e divertenti, ma privi di un'effettiva importanza se paragonati a
Laura. Si rivolgeva a lei - il suo primo pensiero al mattino, l'ultimo alla
notte - per ogni suo bisogno. E lei sapeva far fronte a tutto.
Per Webberly le cose erano andate diversamente: una carriera che tirava
avanti in qualche modo, non brillante ma prudente, costellata di
innumerevoli successi di cui lui raramente si prendeva il merito, perch
non aveva le doti di diplomazia necessarie per riuscire a Scotland Yard.
Perci sul suo orizzonte professionale non balenava accattivante nessun
titolo di baronetto, e questo fatto aveva creato un'enorme tensione nel suo
matrimonio.
Frances Webberly non riusciva a sopportare che la sorella minore fosse
Lady Hillier. La cosa l'aveva trasformata da timida ma docile casalinga
della media borghesia in un'arrampicatrice sociale della peggior specie. Si
ostinava a organizzare cene, cocktail, terribili rinfreschi, che a malapena si
potevano permettere, in onore di persone per cui non avevano alcun
interesse ma che secondo Frances potevano essere utili all'ascesa sociale
del marito. A queste iniziative mondane gli Hillier partecipavano
immancabilmente, Laura per un senso di triste lealt nei confronti di una
sorella con cui non aveva pi rapporti affettuosi e Hillier per proteggere il
pi possibile Webberly dai commenti crudeli che Frances spesso faceva in
pubblico sulla carriera poco brillante del marito. L'incarnazione di Lady
Macbeth, pens Hillier con un brivido.
No, non questo il punto, stava rispondendo Webberly. che
pensavo di aver sistemato Nies e Kerridge anni fa. Mi preoccupa che sorga
di nuovo l'occasione di un confronto tra i due.
Come era tipico di Malcolm assumersi la responsabilit delle
manchevolezze altrui, pens Hillier. Rinfrescami la memoria sulla loro
ultima lite, disse. Si trattava di un fatto accaduto nello Yorkshire, vero?
Zingari coinvolti in un omicidio?

Webberly annu. Nies comanda la polizia di Richmond. Fece un greve


sospiro, dimenticando per un momento di espirare il fumo del sigaro in
direzione della finestra aperta. Hillier si sforz di non tossire. Webberly
allent un po' la cravatta e con gesto distratto si tocc il colletto logoro
della camicia bianca. Tre anni fa da quelle parti fu uccisa una vecchia
zingara. Nies dirige un nucleo della squadra omicidi. I suoi uomini sono
meticolosi, precisi all'eccesso. Condussero un'indagine e arrestarono il
genero della vecchia. In apparenza si trattava di una disputa per il possesso
di una collana di granati.
Granati? Erano stati rubati?
Webberly scosse la testa e fece cadere la cenere del sigaro nel
portacenere di latta sulla scrivania. Il gesto provoc lo spostamento di
cenere di precedenti sigari che si sparse come polvere su carte e cartellette.
No. La collana gliel'aveva data Edmund Hanston Smith.
Hillier si sporse in avanti. Hanston Smith?
S, ti ricordi adesso, vero? Ma quel fatto avvenne in un secondo tempo.
Per l'assassinio della vecchia era stato arrestato un uomo, Romaniv, mi
pare fosse il suo nome, che aveva moglie. Venticinque anni e bella come
solo quelle donne sanno essere: scura, pelle olivastra, aria esotica.
Una bella tentazione per un uomo come Hanston Smith?
Davvero. Lei riusc a convincerlo che Romaniv era innocente. Ci
vollero alcune settimane; Romaniv non era ancora comparso in Corte
d'Assise. Persuase Hanston Smith che il caso doveva essere riaperto.
Sosteneva che lei e il marito erano perseguitati soltanto perch zingari, e
che Romaniv era stato con lei l'intera notte in questione.
Immagino che con il suo fascino sia stata molto convincente.
Webberly fece una smorfia. Spense il sigaro nel portacenere e intrecci
le dita lentigginose sullo stomaco, riuscendo in tal modo a nascondere la
macchia sul panciotto. Secondo la successiva testimonianza del cameriere
personale di Hanston Smith, la buona signora Romaniv non aveva nessuna
difficolt a tenere 'occupato' per un'intera notte anche un uomo di
sessantadue anni. Ricorderai che Hanston Smith era un uomo di
considerevole ricchezza e influenza politica. Non gli fu difficile
convincere la polizia dello Yorkshire a interessarsi al caso. Allora Reuben
Kerridge - ancora capo della polizia dello Yorkshire nonostante tutto
quello che successo - ordin che venissero riaperte le indagini in
precedenza effettuate da Nies. E per giunta fece rilasciare Romaniv.
Come reag Nies?

Kerridge era il suo superiore, dopotutto. Cosa poteva fare? Nies era
livido di rabbia, ma rilasci Romaniv e ordin ai suoi uomini di mettersi di
nuovo al lavoro.
Il rilascio di Romaniv, se da una parte rese felice la moglie, mise fine
prematuramente alla gioia di Hanston Smith, comment Hillier.
Be', certo, la signora Romaniv si sent in dovere di ringraziare Hanston
Smith nel modo cui lui era abituato. Pass la notte con lui un'ultima volta,
esaur le energie del poveraccio - se giusta la versione che mi hanno
riferito - e fece entrare Romaniv in casa. Webberly alz lo sguardo sentendo bussare alla porta. Il resto una storia raccapricciante. I due
uccisero Hanston Smith, presero tutto ci che erano in grado di portar via,
raggiunsero Scarborough, e furono fuori del Paese prima dell'alba.
E la reazione di Nies?
Richiese le immediate dimissioni di Kerridge. Di nuovo si sent
bussare. Webberly ignor la cosa. Non le ottenne, ma da allora non
aspetta altro che l'occasione buona.
E adesso abbiamo di nuovo a che fare con loro.
Bussarono una terza volta, con maggiore insistenza. Webberly fece
entrare Bertie Edwards, il responsabile della sezione di medicina legale
della polizia, che si avvicin con aria sbrigativa, scribacchiando sul
taccuino e parlandovi assieme allo stesso tempo. Il taccuino per Edwards
era come la segretaria per qualsiasi altro uomo.
Forte contusione alla tempia destra, stava riferendo in tono allegro,
seguita dalla totale lacerazione della carotide. Nessun documento
d'identit, niente denaro, e addosso soltanto gli indumenti intimi. lo
Squartatore della Ferrovia, di sicuro. Fin la frase con uno svolazzo.
Hillier osserv l'omino con profondo disgusto. Cristo, questi appellativi
da giornalaccio. Saremo perseguitati da Jack lo Squartatore fino alla fine
dei nostri giorni.
Questo il cadavere della stazione di Waterloo? domand Webberly.
Edwards guard Hillier, il suo viso era un libro aperto su cui si poteva
leggere l'esitazione a discutere sul fatto se fosse giusto o no dare
appellativi a ignoti assassini in nome della pubblica informazione.
Apparentemente scart quell'ipotesi perch si asciug la fronte con la
manica del camice e si rivolse al suo diretto superiore.
Waterloo. Annu. Vittima numero undici. Non abbiamo ancora finito
con quella di Vauxhall. Entrambe presentano le caratteristiche delle vittime
dello Squartatore che abbiamo visto finora. Vagabondi. Unghie rotte.

Sporche, Capelli tagliati male. Anche pidocchi. Quella di King's Cross,


l'unica che stona, davvero un rebus dopo tutte queste settimane. Nessun
documento d'identit. Non risulta tra le persone scomparse. Non ci capisco
niente. Si gratt la testa con la penna. Vuole la foto della vittima della
stazione di Waterloo? L'ho portata.
Webberly indic la parete su cui erano gi appese le fotografie delle
dodici vittime dei pi recenti omicidi, tutte uccise allo stesso modo, tutte
all'interno o nelle immediate vicinanze delle stazioni ferroviarie londinesi.
Tredici omicidi in poco pi di cinque settimane. I giornali chiedevano a
gran voce un arresto. Come se la cosa gli fosse del tutto indifferente,
Edwards si mise a fischiettare mentre rovistava sulla scrivania di Webberly
alla ricerca di una puntina da disegno. Appunt l'ultima vittima al muro.
Niente male. Fece un passo indietro per ammirare il proprio lavoro.
Cucito proprio per bene.
Ges! esclam esasperato Hillier. Lei un amante dell'orrido!
Almeno abbia la decenza di togliersi quel camice sporco, quando viene
qui! Non ha proprio un po' di riguardo? Ci sono donne su questi piani!
Edwards aveva l'aria di chi ascolta con paziente attenzione, ma i suoi
occhi non fissavano pi il commissario, si erano invece soffermati sulle
pieghe di grasso che traboccavano dal colletto e sulla folta chioma che
Hillier amava definire leonina. Il patologo alz le spalle, facendo un cenno
d'intesa a Webberly. Ha parlato il gentiluomo! comment prima di
lasciare la stanza.
Licenzialo! url Hillier quando la porta si chiuse alle spalle di
Edwards.
Webberly scoppi a ridere. Prenditi uno sherry, David, disse. nel
mobiletto dietro di te. Non dovremmo essere qui di sabato.
Due sherry riuscirono a placare notevolmente l'irritazione di Hillier nei
confronti del patologo. Era in piedi davanti alla parete su cui erano
appuntate le fotografie delle vittime e le osservava con aria imbronciata.
un vero ginepraio, comment irritato. Victoria, King's Cross,
Waterloo, Liverpool, Blackfriars, Paddington. Che Dio lo fulmini, perch
almeno non segue l'ordine alfabetico!
I maniaci difettano spesso di organizzazione, rispose serafico
Webberly.
Cinque vittime non hanno neanche un nome, perdio, si lament
Hillier.

Le spoglia sempre dei documenti d'identit, del denaro e dei vestiti. Se


non c' una denuncia di persona scomparsa, cominciamo con le impronte
digitali. Lo sai quanto tempo ci vuole con questo sistema, David. Stiamo
facendo del nostro meglio.
Hillier si volt. La sola cosa che sapeva per certo era che Malcolm
avrebbe sempre fatto del suo meglio e si sarebbe messo da parte al
momento della premiazione. Scusami. Stavo parlando a vanvera?
Un po'.
Come al solito. Allora questo nuovo confronto Nies-Kerridge? Di che
si tratta?
Webberly guard l'orologio. Un altro assassinio nello Yorkshire oggetto
di contesa, niente di pi. Ci mandano qualcuno con tutti i dati. Un prete.
Un prete? Cristo, che razza di caso ?
Webberly scroll le spalle. Forse l'unica persona su cui si sono trovati
d'accordo Nies e Kerridge perch ci portasse le informazioni.
Perch?
Pare abbia trovato il corpo.
2
Hillier si avvicin alla finestra. La luce del sole gli illumin il volto,
mettendone in risalto le rughe, segno di troppe notti di veglia, e la pelle
rosacea e gonfia, indice di una passione eccessiva per il cibo e per il porto.
Perdio, questo non regolare. Kerridge per caso impazzito?
Se per questo, Nies lo dice in giro da anni.
Inviare la prima persona che arrivata sulla scena del delitto... e
neanche un poliziotto! Ma che cos'ha in testa quell'uomo?
Che un prete l'unica persona di cui entrambi si possono fidare.
Webberly guard di nuovo l'orologio. Dovrebbe essere qui tra non molto,
in effetti. Ecco perch ti ho chiesto di venire.
Per sentire la storia di questo prete? Non certo nel tuo stile.
Webberly scosse la testa lentamente. Era arrivato alla parte pi
complicata. Non per sentire la storia. A dir la verit, per sentire il piano.
Mi intriga. Hillier si vers un altro sherry e fece il gesto di porgere la
bottiglia all'amico, ma lui rifiut. Allora ritorn al suo posto e accavall le
gambe, attento a non rovinare la piega perfetta dei pantaloni
dall'impeccabile fattura. Il piano? incalz.
Webberly indic un pacco di pratiche sulla scrivania. Vorrei che se ne

occupasse Lynley.
Hillier alz un sopracciglio. Lynley e Nies per assistere a un nuovo
scontro? Non abbiamo avuto gi abbastanza guai in quel settore, Malcolm?
Inoltre Lynley non in servizio questo weekend.
Si pu rimediare. Webberly esit. Guard l'altro. Mi stai tenendo
sulla corda, David, disse alla fine.
Hillier fece un sorriso. Perdonami. Volevo proprio vedere come avresti
fatto a chiederlo.
Accidenti a te, imprec Webberly, senza acredine. Mi conosci fin
troppo bene.
Diciamo che so che sei troppo onesto. Permettimi di darti un consiglio,
Malcolm. Lascia Barbara Havers dove l'hai messa.
Webberly trasal e finse di scacciare con la mano una mosca inesistente.
Mi rimorde la coscienza.
Non fare lo sciocco. O, peggio ancora, il sentimentale. Barbara Havers
si rivelata incapace di andare d'accordo anche con un solo investigatore
durante tutta la sua permanenza nella squadra omicidi. tornata a lavorare
in pattuglia in questi ultimi otto mesi e va benissimo cos. Lasciala stare.
Non l'ho messa alla prova con Lynley.
Se per questo, neanche con il principe di Galles! Non compito tuo
continuare a cambiare di posto i sergenti investigativi finch non trovano
una piccola nicchia in cui possono invecchiare felici. Il tuo compito di
far portare a termine il lavoro. E nessun lavoro stato portato a termine
quando a occuparsene stato il sergente Havers. Ammettilo!
Credo che abbia imparato dall'esperienza.
Imparato che cosa? Che essere una stronza aggressiva e ostinata non le
serve a fare carriera?
Webberly lasci che le parole di Hillier rimanessero per un po' sospese
nell'aria. Be', disse poi, sempre stato questo il problema, vero?
Hillier riconobbe il suono della sconfitta nella voce dell'amico. Quello
era davvero il problema: fare carriera. Dio, com'era stato sbadato.
Perdonami, Malcolm. Fin in fretta lo sherry, gesto che gli permise di
non guardare in faccia il cognato. Tu ti meriti il mio posto. Lo sappiamo
entrambi, vero?
Non essere assurdo.
Ma Hillier si alz in piedi. Far chiamare Havers.
Il sergente investigativo Barbara Havers chiuse con un colpo secco la

porta dell'ufficio del commissario, pass impettita davanti alla sua


segretaria e usc nel corridoio. Era livida di rabbia.
Dio! Dio, come osavano! Urt un impiegato senza darsi la pena di
fermarsi quando le cartellette che quello aveva in mano gli caddero e si
sparsero a terra. Le calpest come se niente fosse. Con chi pensavano di
avere a che fare? Credevano che lei fosse cos stupida da non capire la
manovra? Accidenti a loro! Accidenti a loro!
Strizz gli occhi, dicendosi che non avrebbe versato una lacrima, che
non avrebbe pianto, che non avrebbe reagito. La scritta SIGNORE le
apparve come per miracolo e lei s'infil nel locale. Non c'era nessuno.
Ecco, era fresco l. Faceva davvero cos caldo nell'ufficio di Webberly? O
era stata la sua indignazione? Armeggi con la cravatta, allent il nodo e si
chin sul lavandino. Un getto di acqua fredda schizz dal rubinetto e le
bagn la gonna dell'uniforme e la camicetta bianca. Ci mancava solo
quello. Si guard allo specchio e scoppi in lacrime.
Vacca, berci contro se stessa con aria beffarda. Stupida, brutta
vacca! Non era una donna facile alle lacrime, perci quelle erano calde e
amare, avevano un sapore strano e sembravano ancora pi strane mentre le
rigavano le gote, tracciando dei rivoletti sul volto banale, dai tratti
schiacciati come quelli di un pugile.
Che bello spettacolo sei, Barbara, rimprover alla sua immagine. Sei
davvero uno splendore!
Singhiozzando, si allontan dal lavandino e appoggi la testa alle fredde
piastrelle del muro. A trent'anni, Barbara Havers era una donna poco
attraente, ma sembrava anche che facesse di tutto per essere tale. I bei
capelli, di un castano luminoso, avrebbero potuto avere un'acconciatura
che si adattasse al suo viso. Invece erano tagliati in modo molto squadrato
appena sotto le orecchie, come se per tagliarglieli le avessero messo in
testa una scodella troppo piccola. Non usava trucco. Le sopracciglia troppo
folte e non curate mettevano in risalto pi la piccolezza degli occhi che
l'intelligenza che questi esprimevano. La bocca sottile, mai ravvivata da un
po' di colore, era sempre atteggiata in una smorfia di disapprovazione.
Nell'insieme dava l'impressione di una donna tarchiata, solida e del tutto
inavvicinabile.
Cos ti hanno affidato il ragazzo d'oro, pens. Che fortuna per te, Barb!
Dopo otto mesi insopportabili ti tolgono dal lavoro di pattuglia nelle strade
per darti un'altra possibilit... e niente meno che con Lynley!
Non lo far, borbott, non lo far! Non lavorer con quel damerino

schifoso!
Si stacc dal muro e ritorn al lavandino. Questa volta aprendo il
rubinetto fece attenzione, si sciacqu la faccia con acqua fredda per
cancellare i segni rivelatori delle lacrime.
Vorrei darle un'altra opportunit nella squadra omicidi, aveva detto
Webberly. Stava giocherellando con un tagliacarte sulla scrivania, ma lei
aveva notato le foto delle vittime dello Squartatore sulle pareti e il suo
cuore aveva fatto un balzo. Occuparsi dello Squartatore! Oh, Dio, s!
Quando comincio? Sar insieme con MacPherson?
E un caso un po' particolare che riguarda una ragazza dello Yorkshire.
Oh, allora non lo Squartatore. Ma, lo stesso, si tratta di un caso. Una
ragazza, dice? Certo che posso essere d'aiuto. Allora lavorer con
Stewart? uno pratico dello Yorkshire. Lavoreremmo bene insieme. Lo so.
In effetti, sto aspettando di ricevere delle informazioni nel giro di
un'ora. Avr bisogno di lei qui, cio, se interessata. Se sono interessata!
In tre quarti d'ora faccio in tempo a cambiarmi. A mangiare un boccone. A
tornare qui. Poi prendere un treno per York a tarda sera. Ci incontreremo
l? Devo procurarmi una macchina?
Per, prima, deve fare una scappatina a Chelsea.
La conversazione si era interrotta bruscamente. A Chelsea, signore?
Che diavolo c'entrava Chelsea?
S, aveva detto Webberly con indifferenza, lasciando cadere il
tagliacarte in mezzo al caos della scrivania. Lei lavorer con l'ispettore
Lynley e purtroppo dobbiamo andare a prelevarlo al matrimonio di St.
James, a Chelsea. Aveva guardato l'orologio. Il matrimonio era previsto
per le undici. Adesso sar in corso il ricevimento. Abbiamo cercato di
raggiungerlo telefonicamente, ma a quanto pare il ricevitore staccato.
Lui aveva alzato lo sguardo in tempo per notare lo stupore sul volto della
donna. Qualcosa non va, sergente?
L'ispettore Lynley? Allora aveva capito di colpo il motivo per cui
avevano bisogno di lei, perch nessun altro sarebbe andato bene.
S, Lynley. Qualche problema?
No, nessun problema. E poi, come soprappensiero: Signore.
Con occhi scaltri Webberly aveva valutato la risposta di lei. Bene. Sono
lieto che sia cos. Pu imparare molto, lavorando con Lynley. L'aveva
osservata ancora, studiandone la reazione. Cerchi di tornare il pi in fretta
possibile. Aveva rivolto la sua attenzione alle pratiche sulla scrivania. Era
il segnale del congedo.

Barbara si guard allo specchio e frug in tasca alla ricerca del pettine.
Lynley. Si pass con rabbia quell'oggetto di plastica tra i capelli, tirando
senza piet, graffiandosi la cute, felice della sofferenza che provava.
Lynley! Era fin troppo chiaro il motivo per cui l'avevano tolta dal servizio
di pattuglia. Volevano che fosse Lynley a occuparsi del caso. Ma avevano
anche bisogno di una donna. E tutti in Victoria Street sapevano che non
esisteva donna della squadra investigativa che fosse al sicuro vicino a
Lynley. Si era fatto strada nel dipartimento e nella divisione passando da
un letto all'altro, lasciandosi alle spalle una schiera di donne abbandonate.
Aveva la reputazione di un cavallo da corsa messo a riposo per fare lo
stallone e, a quanto si diceva, ne aveva anche la resistenza. Con irritazione,
si rimise in tasca il pettine.
Allora, che cosa si prova, chiese alla sua immagine riflessa nello
specchio, a essere la fortunata che non ha niente da temere per la propria
virt in presenza dell'onnipotente Lynley? Niente mani fuori posto quando
Barbara in macchina! Niente cenette intime per rivedere i nostri appunti. Nessun invito in Cornovaglia per valutare il caso. Niente paura,
Barb. Non ci sono dubbi che sei al sicuro con Lynley. Nei cinque anni in
cui avevano lavorato nella stessa divisione, lei era certa che quell'uomo
aveva perfino evitato di pronunciare il suo nome, figurarsi un repellente
contatto anche di un solo secondo, come se un semplice diploma e un
accento da classe operaia fossero malattie sociali che avrebbero potuto
infettarlo, se non fsse stato scrupolosamente attento a tenersene lontano.
Usc dalla stanza e si diresse con passo deciso verso l'ascensore.
C'era qualcuno in tutta New Scotland Yard che lei odiasse pi di Lynley?
Quell'uomo era un sorprendente concentrato di tutto ci che lei detestava
profondamente: studi a Eton, laurea in storia con il massimo dei voti a
Oxford, un accento da scuola di dizione e un albero genealogico che
affondava le radici appena poco prima della battaglia di Hastings. Alta
borghesia. Intelligente. E cos affascinante che lei non riusciva a capire
perch i criminali della citt non si arrendessero soltanto per fargli piacere.
Giustificava il suo lavoro a Scotland Yard con una motivazione che lei
considerava una battuta, una sorta di favola cui non aveva creduto
nemmeno per un momento. Voleva rendersi utile, dare un contributo.
Preferiva farsi una posizione a Londra piuttosto che vivere nella sua tenuta
di campagna. Da sganasciarsi dal ridere!
L'ascensore si apr e lei schiacci con forza il bottone del garage. E la
carriera di Lynley non era forse stata facile e priva di ostacoli, favorita in

tutto e per tutto dai soldi di famiglia? Era arrivato all'attuale posizione
grazie al denaro e sarebbe diventato un alto funzionario in un batter
d'occhio. Ereditare quel prezioso titolo non aveva nuociuto minimamente
alle sue possibilit di successo. Era passato dal grado di sergente a quello
di ispettore in tempo record. Tutti sapevano perch.
Si diresse verso la macchina, una Mini arrugginita parcheggiata
nell'angolo pi lontano del garage. Com'era bello essere ricchi, titolati,
come Lynley, lavorare solo per hobby e poi tornare a casa con calma, nella
residenza londinese di Belgravia, o meglio ancora prendere l'aereo e
andare nella tenuta in Cornovaglia. Con maggiordomi e cameriere, cuochi
e valletti.
Ma pensaci, Barb: immaginati alla presenza di un tale personaggio.
Che cosa farai? Ti verr uno svenimento o prima vomiterai?
Butt la borsetta sul sedile posteriore della Mini, sbatt la portiera e
avvi la macchina con uno scoppiettio e un rombo. Le ruote stridettero sul
selciato mentre imboccava la rampa di uscita, fece un cenno del capo al
poliziotto di guardia nel gabbiotto e si diresse verso la strada.
Dato il traffico scarso del weekend, da Victoria Street raggiunse
l'Embankment in pochi minuti e, una volta l, la dolce brezza del
pomeriggio autunnale attenu la sua irritazione, le calm i nervi e la port
a dimenticare l'indignazione. Fu un tragitto piacevole, davvero, quello fino
alla casa di St. James.
A Barbara piaceva Simon Allcourt St. James, le era piaciuto fin dalla
prima volta che l'aveva visto dieci anni prima, quando lei era una nervosa
poliziotta di vent'anni in periodo di prova, sin troppo consapevole di essere
una donna in una roccaforte maschile. Una roccaforte maschile in cui le
donne poliziotto venivano ancora chiamate bambole, dopo qualche
bicchiere di troppo. E lei aveva ricevuto appellativi peggiori di quello; lo
sapeva. Al diavolo tutti. Per loro qualsiasi donna che aspirasse al corpo
investigativo era una squilibrata in buona fede e la facevano sentire tale.
Ma per St. James, due anni pi vecchio di lei, era stata una collega come
gli altri, perfino un'amica.
St. James era adesso un esperto legale che lavorava in proprio, ma aveva
iniziato la sua carriera a Scotland Yard. A ventiquattro anni era il migliore
degli uomini della Scientifica, sveglio, osservatore, intuitivo. Avrebbe
potuto scegliere qualsiasi ramo: investigativo, medico, amministrativo. Ma
tutto era finito una notte di otto anni prima, durante un giro in macchina
con Lynley, una folle gincana sulle vie di campagna del Surrey. Erano

entrambi ubriachi; St. James era sempre stato pronto ad ammettere la cosa.
Ma tutti sapevano che quella notte c'era Lynley al volante, che era stato
Lynley a perdere il controllo dell'auto in una curva, Lynley che se l'era
cavata senza un graffio mentre il suo amico d'infanzia, St. James, ne era
uscito storpio. E pur potendo continuare la carriera a Scotland Yard, St.
James si era invece ritirato nella casa di famiglia di Chelsea, dove nei quattro anni successivi aveva condotto una vita da recluso. Merito del vecchio
Lynley, pens con acredine.
Non riusciva a capire come St. James fosse riuscito a mantenere
l'amicizia con quell'uomo. Eppure l'aveva fatto e qualcosa d'inspiegabile,
per qualche oscuro motivo, aveva cementato il loro legame quasi cinque
anni prima e St. James era tornato a occuparsi della sua attivit precedente.
Anche questo merito di Lynley, pens con riluttanza.
Parcheggi la Mini in uno spazio libero in Lawrence Street e
s'incammin lungo Lordship Place verso Cheyne Row. Non lontano dal
fiume c'era una zona della citt dove gli edifici in mattoni scuri erano
decorati con elaborati stucchi bianchi e le strutture in ferro battuto delle
finestre e dei balconi ridipinte di nero. Per non modificare l'aspetto di
villaggio della vecchia Chelsea, le strade erano strette e chiuse a volta
dall'intreccio di foglie e rami degli alti olmi e platani che le
fiancheggiavano. La casa di St. James era sull'angolo della strada e,
passando accanto all'alto muro di mattoni che delimitava il giardino,
Barbara sent i suoni della festa. Una voce invitava a un brindisi. Agli
applausi seguirono grida di entusiasmo. La porta di quercia incassata nel
muro era chiusa, ma non importava. Vestita com'era, non voleva apparire
sul luogo dei festeggiamenti come se dovesse fare un arresto.
Gir l'angolo e trov la porta principale dell'edificio aperta ai raggi del
sole del tardo pomeriggio. Dall'interno giungevano scrosci di risate,
tintinnare di argenti e porcellane, schioccare di tappi di champagne e, da
qualche parte del giardino, la musica di violini e flauti. C'erano fiori dappertutto, anche sulla scalinata d'ingresso, sulle cui balaustre erano
intrecciate rose bianche e rosa che emanavano un profumo inebriante.
Anche sulle balconate dei piani superiori c'erano vasi di convolvoli che
ricadevano a grappoli oltre il parapetto in una festa di colori.
Barbara tir un respiro e sal i gradini. Sarebbe stato inutile bussare
perch, anche se molti ospiti che erano vicino alla porta le lanciavano
occhiate incuriosite mentre lei esitava a entrare con la sua goffa uniforme,
questi poi si allontanavano verso il giardino senza rivolgerle la parola, e

divenne presto chiaro che, se voleva trovare Lynley, avrebbe dovuto


introdursi nel ricevimento. Al pensiero si sent male.
Era sul punto di tornarsene vigliaccamente alla macchina per prendere
un vecchio impermeabile che le avrebbe almeno coperto gli abiti - troppo
attillati sui fianchi, la stoffa tirava anche sulle spalle e sul collo -, quando
la sua attenzione fu attratta dal suono di passi e risa provenienti dalla
scalinata dell'atrio. Una donna stava scendendo i gradini e nel contempo si
rivolgeva a qualcuno che era rimasto al piano di sopra.
Andiamo solo noi due. Devi venire anche tu, cos faremo una bella
compagnia, Sid. La donna si volt, vide Barbara, si ferm dov'era,
tenendo una mano sulla balaustra. Sembrava quasi si fosse messa in posa:
era il tipo di donna che sarebbe riuscita a far passare qualche metro di seta
acconciato in qualche maniera per l'ultimo grido in fatto di alta moda. Non
era particolarmente alta, ma molto snella, una cascata di capelli castano
chiaro le incorniciava un volto dall'ovale perfetto. Per il numero di volte
che era stata a prendere Lynley a Scotland Yard, Barbara la riconobbe subito. Era l'amante di Lynley e l'assistente di laboratorio di St. James, Lady
Helen Clyde. Lady Helen discese fino in fondo le scale e si avvicin alla
porta. Cos sicura, not Barbara, cos padrona di s.
Ho l'orribile sospetto che lei sia venuta per Tommy, disse subito
porgendo la mano. Salve. Sono Helen Clyde.
Barbara si present, sorpresa dalla stretta decisa della donna. Aveva le
mani sottili, molto fredde. Lo vogliono a Scotland Yard.
Poverino. Che cosa triste. Davvero ingiusta. Lady Helen parl pi con
se stessa che con l'altra donna, perch d'un tratto fece un sorriso di scusa a
Barbara. Ma non colpa sua, vero? Venga, da questa parte.
Senza attendere una risposta, si diresse attraverso il corridoio verso la
porta del giardino, non lasciando a Barbara altra scelta che seguirla.
Tuttavia, non appena vide quella serie di tavoli ricoperti di tovaglie di lino
attorno ai quali gli ospiti vestiti con eleganza impeccabile ridevano e
chiacchieravano, Barbara si affrett a ritirarsi nell'ingresso poco
illuminato. Si port la mano al collo.
Lady Helen si ferm con uno sguardo pensoso. Vuole che vada io a
cercare Tommy? propose con un altro rapido sorriso. C' una gran
confusione l fuori, vero?
Grazie, replic Barbara rigidamente e la osserv mentre attraversava
il prato in direzione di un gruppo di persone che stavano conversando
amabilmente, tra le quali spiccava un uomo alto che aveva l'aria di portare

il tight come se ci fosse nato dentro.


Lady Helen gli tocc il braccio e disse poche parole. L'uomo si volt
verso la casa mostrando il viso che aveva un'innegabile impronta
aristocratica. Era un volto da scultura greca, un'immagine senza tempo. Si
scost i capelli biondi dalla fronte, pos la coppa di champagne su un tavolo vicino e, dopo aver scambiato una battuta con uno degli amici, si
diresse verso la casa con Lady Helen al fianco.
Al sicuro nell'ombra, Barbara osserv Lynley avvicinarsi. I suoi
movimenti erano aggraziati, morbidi come quelli di un gatto. Era l'uomo
pi bello che avesse mai visto. Lo odiava.
Sergente Havers. Lui fece un cenno di saluto quando la raggiunsero.
Non sono in servizio questo weekend. Barbara cap subito che cosa
intendesse con quelle parole: Lei mi sta disturbando, Havers.
Mi ha mandato Webberly, signore. Gli telefoni, se vuole. Non lo
guard dritto negli occhi mentre gli rispondeva, ma fiss un punto
indefinito al di sopra della sua spalla.
Ma di sicuro sa che oggi c' il matrimonio, Tommy, protest
debolmente Lady Helen.
Lynley sibil irritato: Ma certo che lo sa, dannazione. Guard verso il
prato e poi di scatto verso Barbara. Si tratta del caso dello Squartatore?
Mi avevano detto che John Stewart avrebbe lavorato con MacPherson.
un affare successo al nord, per quanto ne so. C' in ballo una
ragazza. Barbara immaginava che quell'informazione gli avrebbe fatto
piacere. Un po' di pepe nella faccenda, proprio come piaceva a lui: la
ciliegina sulla torta. Attese che le chiedesse i particolari che senza dubbio
considerava di primaria importanza: et, stato civile e misure della
damigella la cui sofferenza era prontissimo ad alleviare.
Strinse gli occhi. Al nord?
Lady Helen fece una risata di rincrescimento. Be', sono andati all'aria i
nostri piani di andare a ballare stasera, caro Tommy, e stavo giusto per
convincere Sidney a venire con noi.
Immagino sia inevitabile, replic Lynley, ma si spost bruscamente
dall'ombra alla luce e Barbara vide dalla rigidit del movimento e dallo
sforzo di soffocare la reazione del suo volto quanto fosse seccato.
Doveva essersene accorta anche Lady Helen perch riprese a parlare in
tono allegro. Certo, io e Sid potremmo anche andare a ballare da sole.
Visto che di moda il tipo androgino, una di noi potrebbe benissimo essere
scambiata per un uomo, indipendentemente da come vestita. Altrimenti

c' Jeffrey Cusick. Potremmo telefonargli. Doveva essere un gioco


allusivo tra loro due e ottenne l'effetto desiderato perch Lynley si lasci
andare a un sorriso, seguito poi da una risatina subito controllata.
Cusick? Mio Dio, siamo veramente alla disperazione.
Oh, ridi pure, rispose Lady Helen ridendo a sua volta, ma ci ha
accompagnate al Royal Ascot quando eri troppo impegnato sulla scena di
un certo sanguinoso assassinio alla stazione di St. Pancras. Quelli di
Cambridge, vedi, hanno un mare di buone qualit.
Lynley scoppi in una sonora risata. Tra cui la tendenza a sembrare dei
pinguini quando indossano lo smoking.
Sei un mostro! Lady Helen rivolse la sua attenzione a Barbara. Posso
almeno offrirle un po' di squisita insalata di granchio prima che lei trascini
Tommy con s? A Scotland Yard anni fa mi propinarono un orribile
sandwich all'uovo; se la quaKt del cibo nel frattempo non migliorata,
questa potrebbe essere la sua ultima occasione per mangiare bene, oggi.
Barbara guard l'orologio. Avvert in Lynley una sottile vena di
nervosismo e sapeva bene che avrebbe voluto che lei accettasse l'invito per
poter passare ancora qualche minuto con i suoi amici prima di essere
richiamato al dovere. Non aveva la minima intenzione di accontentarlo.
C' una riunione tra venti minuti, mi dispiace.
Lady Helen fece un sospiro. Be', non c' proprio il tempo di renderle
l'onore che si merita. Devo aspettarti, Tommy, o devo chiamare Jeffrey?
Non farlo. Tuo padre non ti perdonerebbe mai se tu mettessi il tuo
futuro nelle mani di Cambridge.
Lei sorrise. Molto bene. Se te ne vai, allora, vado a chiamare gli sposi,
cos li saluti.
Il volto di Lynley cambi improvvisamente espressione. No, Helen.
Io... fa' loro le scuse da parte mia.
Si scambiarono un'occhiata pi significativa delle parole. Devi
salutarli, Tommy, mormor Lady Helen. Ci fu un altro silenzio, la ricerca
di una soluzione di compromesso. Dir loro che li aspetti nello studio.
Si allontan in fretta senza dare a Lynley la possibilit di replicare.
Lui borbott qualcosa d'incomprensibile e con lo sguardo segu la donna
mentre scompariva tra la folla. Ha portato la macchina? chiese
d'improvviso a Barbara e si diresse verso l'ingresso, allontanandosi dal
centro dei festeggiamenti.
Sconcertata, gli and dietro. La mia Mini. Non vestito proprio in
sintonia con la sua bellezza.

Mi adatter, ne sono certo. Come un camaleonte. Di che colore ?


Rimase sorpresa dalla domanda, un malcelato tentativo di intavolare una
conversazione mentre raggiungevano la parte anteriore della casa.
Ruggine, direi.
Il mio colore preferito. Le tenne aperta una porta e la fece entrare in
una stanza buia.
Aspetter in macchina, signore. L'ho lasciata...
Resti qui, sergente. Era un ordine.
Con riluttanza lo precedette. Le tende erano tirate; l'unica luce proveniva
dalla porta che avevano aperto. Ma Barbara not che era la stanza di un
uomo, le pareti avevano un rivestimento in legno di quercia, ed erano
piene di scaffali di libri, i mobili vecchi ma in buono stato, e un'aria che
odorava piacevolmente di cuoio vecchio e di scotch.
Lynley si avvicin con fare assente a un muro che era ricoperto di
fotografie in cornice e rimase l in silenzio a contemplare un ritratto che si
trovava al centro. La fotografia era stata scattata in un cimitero, e l'uomo
ritratto nell'immagine era chino sull'iscrizione di una pietra tombale i cui
caratteri erano stati ormai cancellati dal tempo. L'orchestrazione della foto
era tale da attirare lo sguardo dell'osservatore non sul goffo apparecchio
applicato alla gamba dell'uomo che ne alterava il portamento, ma
sull'espressione di vivo interesse dipinta sul suo volto scarno. Osservando
l'immagine, Lynley sembrava essersi dimenticato della presenza di lei.
Il momento era buono come un altro per comunicargli la notizia,
concluse Barbara.
Non faccio pi il lavoro di pattuglia, gli annunci in tono neutro.
Ecco perch sono qui, se mai se lo stesse chiedendo.
Lui si volt lentamente verso Barbara. Di nuovo nella squadra
investigativa? le chiese. Buon per lei, Barbara.
Ma non per lei.
Che intende dire?
Be', visto che non l'ha fatto Webberly, qualcuno glielo deve dire.
Congratulazioni: lei lavorer con me. Attese di leggere la sorpresa sul suo
viso. Quando fu evidente che non sarebbe successo niente, continu.
Certo, molto imbarazzante che io sia stata assegnata a lei; non creda che
non lo sappia. Non riesco a immaginare che cosa voglia Webberly.
Parlava a scatti, senza quasi sentire le proprie parole, non sapendo se
anticipare o provocare l'inevitabile reazione di lui: la furiosa esplosione
d'ira, il gesto in direzione del telefono per chiedere spiegazioni o, peggio

ancora, la glaciale cortesia che sarebbe durata fin quando avesse potuto
avere un colloquio a porte chiuse con il commissario. Posso solo pensare
che non ci sia nessun altro disponibile che io abbia qualche talento
nascosto di cui soltanto Webberly a conoscenza. O forse uno scherzo.
Si mise a ridere, un po' troppo forte.
O forse lei la persona pi qualificata per il lavoro, concluse Lynley.
Che cosa sa del caso?
Io... niente. Solo che...
Tommy? Si voltarono di scatto al suono della voce, quell'unica parola
pronunciata d'un fiato. Sulla soglia c'era la sposa, un mazzetto di fiori in
mano e gli altri infilati nella cascata di capelli color rame che le ricadeva
sulle spalle e sulla schiena. Illuminata dalla luce del corridoio, nel suo
abito color avorio sembrava come circondata da una nuvola, una creatura
tizianesca divenuta realt. Helen mi ha detto che te ne stai andando...?
Lynley pareva non avesse nulla da dire. Si tocc le tasche, tir fuori un
portasigarette d'oro, lo apr, e poi lo chiuse di scatto con un senso di
fastidio. Durante quest'operazione la sposa lo osservava e le tremavano i
fiori in mano.
Scotland Yard, Deb, Lynley si decise infine a rispondere. Devo
andare.
Lo guard senza parlare, giocherellando con un ciondolo che aveva al
collo. Solo quando i loro occhi s'incontrarono, lei rispose. Che peccato.
Non un'emergenza, spero. Simon mi ha detto ieri sera che potresti essere
assegnato di nuovo al caso dello Squartatore.
No. Solo una riunione.
Ah. Sembrava che stesse per aggiungere qualcosa, e in effetti lo fece,
rivolgendosi per a Barbara con un sorriso cordiale: Sono Deborah St.
James.
Lynley si strofin la fronte. Dio, mi dispiace. In tono meccanico
complet le presentazioni. Dov' Simon?
Era proprio dietro di me, ma penso che pap l'abbia bloccato. Ha un
sacro terrore di lasciarci andare per conto nostro. convinto che non sapr
occuparmi di Simon. Scoppi in una risata argentina. Forse avrei dovuto
considerare i problemi che sarebbero derivati dal fatto di sposare un uomo
di cui mio padre va pazzo. 'Gli elettrodi', continua a ripetermi. 'Non devi
dimenticare di occuparti della sua gamba ogni mattina.' Credo me l'abbia
detto dieci volte, oggi.
Immagino che sia il massimo che sei riuscita a fare per impedirgli di

venire con voi in luna di miele.


Be', certo, non sono stati divisi per pi di un giorno da quando... Si
blocc di colpo, imbarazzata. I loro sguardi s'incontrarono. Lei si morse il
labbro e arross violentemente.
Tra loro cadde un silenzio teso, del tipo in cui la comunicazione viene
affidata al linguaggio del corpo e alla tensione nell'aria. Alla fine - per
fortuna, pens Barbara - il silenzio venne rotto dal suono di passi lenti e
irregolari nel corridoio, segno penosamente inequivocabile dell'arrivo del
marito di Deborah.
Vedo che sei venuta a catturare Tommy. St. James si ferm sulla
soglia, ma continu a parlare con calma, com'era sua abitudine, per
distogliere l'attenzione dalla sua infermit e mettere gli altri a proprio agio.
Questo uno strano ribaltamento della tradizione, Barbara. Un tempo
erano le spose a essere rapite, non il testimone dello sposo.
Se Lynley poteva essere paragonato ad Apollo, St. James doveva esserlo
a Efesto, pens Barbara. A parte gli occhi azzurro cielo e le mani, sensibili
strumenti di un artista, Simon Allcourt St. James era decisamente brutto. I
capelli erano scuri, ricci in modo ribelle, e con un taglio che non
contribuiva certo a tenerli in ordine; i lineamenti, spigolosi, erano duri
quando assumeva un'espressione serena e torvi quando era arrabbiato, ma,
se addolciti da un sorriso, lasciavano trasparire grande bont d'animo. Era
esile come un adolescente, ma non altrettanto vigoroso, un uomo che
aveva conosciuto troppo dolore e sofferenza in et troppo giovane.
Barbara sorrise quando si un a loro, il primo autentico sorriso di quel
pomeriggio. Ma anche i testimoni dello sposo di solito non vengono rapiti
per essere portati a New Scotland Yard. Come stai, Simon?
Bene. O almeno cos continua a ripetermi mio suocero. E dice anche
che sono fortunato. Pare che abbia previsto tutto dall'inizio. L'ha saputo
direttamente il giorno della sua nascita. Ti hanno presentato Deborah?
Solo da pochi minuti.
E non possiamo trattenerti pi a lungo?
Webberly ha convocato una riunione, s'intromise Lynley. Sai com'.
Eccome. Allora non ti chiederemo di restare. Ce ne andremo anche noi
tra poco. Helen ha l'indirizzo, se dovesse succedere qualcosa.
Non pensarci... Lynley s'interruppe come se non sapesse che cosa fare.
Le mie pi sincere congratulazioni, St. James, disse alla fine.
Grazie, rispose l'altro. Fece un cenno a Barbara, diede un rapido
colpetto alla spalla della sposa e usc dalla stanza.

Che strano, pens Barbara. Non si sono neanche stretti la mano.


Andrai a Scotland Yard vestito cos? chiese Deborah.
Si guard gli abiti con aria desolata. Farei qualsiasi cosa pur di
mantenere la mia reputazione di playboy. Entrambi scoppiarono a ridere.
Per un momento tra loro si stabil un contatto che svan in fretta.
Segu un altro silenzio.
Bene, esord Lynley.
Avevo preparato un discorso, disse rapidamente Deborah, abbassando
lo sguardo verso i fiori. Le tremarono di nuovo in mano e una pioggia di
petali cadde a terra. Lei sollev la testa. Qualcosa... il tipo di cose che
potrebbe dire Helen. Un discorso sulla mia infanzia, su pap, su questa
casa. Non alla mia altezza. Un'incapace senza speranza. Abbass ancora
lo sguardo e vide che era entrato nello studio un piccolissimo bassotto che
teneva in bocca una borsetta di lustrini. Il cane pos la borsetta ai piedi di
Deborah, convinto di essersi meritato un premio. Dimenava la coda tutto
felice. Oh, no! Pesca! Ridendo, Deborah si chin per raccogliere
l'oggetto sottratto, ma quando si raddrizz i suoi occhi verdi erano pieni di
lacrime. Grazie, Tommy. Di tutto. Davvero. Di tutto.
Tanti auguri, Deb, le rispose con disinvoltura. Si avvicin a lei, la
strinse per un attimo a s e le sfior i capelli con un bacio.
E a Barbara, mentre stava a guardare, venne in mente che per qualche
motivo St. James li aveva lasciati soli proprio perch Lynley potesse fare
quel gesto.
3
Il corpo era privo di testa. Quell'unico e macabro dettaglio era il solo
elemento rilevante delle foto che i tre poliziotti della squadra investigativa,
riuniti attorno al tavolo rotondo di Scotland Yard, si stavano passando.
Padre Hart guardava nervoso ora l'uno ora l'altro, e intanto sgranava il
minuscolo rosario d'argento che aveva in tasca. Era stato benedetto da Pio
XII nel 1952. Non era stata un'udienza privata, ovviamente. Impossibile
sperarci. Ma certo quella mano tremante, pervasa da un'aura di immanenza
divina, che faceva il segno della croce verso duemila pellegrini reverenti,
aveva un potere indefinibile. Con gli occhi chiusi aveva sollevato il rosario
sopra la testa come per rendere pi efficace la benedizione del papa.
Aveva gi iniziato la terza decade dei misteri dolorosi quando l'uomo
alto e biondo intervenne.

'Che colpo stato inferto', mormor, e padre Hart guard dalla sua
parte.
Era un poliziotto? Il prete non riusciva a capire perch l'uomo fosse
vestito in modo cos elegante, ma adesso, sentendo le parole, lo fiss con
aria speranzosa. Ah, Shakespeare. S. Proprio cos. L'uomo robusto con
quel terribile sigaro lo osserv con sguardo inespressivo. Padre Hart si
schiar la gola e gli altri continuarono a esaminare le fotografie.
Era con loro da quasi un quarto d'ora e in quell'arco di tempo quasi non
si erano scambiati parola. L'uomo pi anziano si era acceso un sigaro, la
donna era stata due volte sul punto di dire qualcosa, ma non l'aveva fatto, e
nient'altro aveva interrotto il silenzio prima di quel verso di Shakespeare.
La donna tamburellava nervosamente con le dita sul tavolo. Almeno lei
aveva l'aspetto della poliziotta. Padre Hart lo capiva dall'uniforme che
indossava. Ma aveva un'aria sgradevole con quegli occhi piccoli e
sfuggenti e la bocca minuscola e cattiva. Non sarebbe mai andata bene.
Non gli poteva essere utile. N poteva esserlo a Roberta. Cosa avrebbe
dovuto dire?
Continuavano a passarsi le fotografie. Padre Hart non aveva bisogno di
vederle. Sapeva fin troppo bene che cosa ritraevano. Era arrivato l per
primo e gli era rimasto tutto indelebilmente impresso nella memoria.
William Teys disteso su un fianco - per tutto il suo metro e novanta - in
una posizione spaventosa, quasi fetale, il braccio destro allungato come per
prendere qualcosa, il braccio sinistro piegato sullo stomaco, le ginocchia
rannicchiate contro il petto, e dove c'era stata la testa... assolutamente
nulla. Come Cloten in persona. Ma non c'era stata nessuna Imogene a
svegliarsi inorridita al suo fianco, come nel Cimbelino di Shakespeare.
Solo Roberta. E quelle spaventose parole: Sono stata io. Non me ne
pento.
La testa era rotolata in un mucchio di fieno sporco in un angolo della
stalla. E quando l'aveva vista... Oh, Dio, nella cavit brillavano gli occhi
furtivi di un topo di granaio - piccolo certo -, ma il muso grigio e
tremolante era imbrattato di sangue e le zampette scavavano! Padre
nostro, che sei nei Cieli... Padre nostro, che sei nei Cieli... Oh, c'era
dell'altro, c'era dell'altro, e non riesco a ricordare, adesso!
Padre Hart. L'uomo biondo in tight si era tolto gli occhiali e dalla
tasca aveva tirato fuori un portasigarette d'oro. Fuma?
Io... s, grazie. Il prete fece un gesto rapido perch non voleva che gli
altri si accorgessero del tremolio delle sue mani. L'uomo offr il

portasigarette alla donna che rifiut con un cenno deciso del capo.
Comparve un accendino d'argento. In tutto fu questione di pochi secondi,
ma gli bastarono per raccogliere i pensieri sconnessi.
L'uomo biondo si rilass sulla sedia e si mise a studiare una lunga serie
di fotografe appese a una parete dell'ufficio. Perch and alla fattoria
quel giorno, padre Hart? chiese con aria pacata, muovendo lo sguardo da
una foto all'altra.
Padre Hart si guard intorno con la tipica espressione da miope. Quelle
erano le foto degli indiziati? si chiedeva speranzoso. Scotland Yard era gi
sulle tracce di quella malefica bestia? Non era in grado di dirlo, non era
neanche certo, da quella distanza, che si trattasse di foto di persone.
Era domenica, rispose come se la cosa spiegasse tutto.
L'uomo biondo si volt. I suoi occhi erano di un marrone accattivante.
Era solito recarsi alla fattoria dei Teys la domenica? A pranzo o altro?
Oh... io... mi scusi, pensavo che il rapporto, sa... Cos non andava
bene. Padre Hart aspir avidamente dalla sigaretta. Si guard le dita. Erano
tutte macchiate di nicotina. Non c'era da meravigliarsi che gliene avessero
offerta una. Non avrebbe dovuto dimenticare le sue, avrebbe dovuto
comprarne un pacchetto alla stazione di King's Cross. Ma aveva tante altre
cose cui pensare... Tir alcune boccate nervose di fumo.
Padre Hart? fece l'uomo pi anziano. Era evidentemente il superiore
del biondo. Erano state fatte le presentazioni, ma stupidamente aveva
dimenticato i nomi. Si ricordava quello della donna: Havers. Sergente, dai
gradi sull'uniforme. Gli altri due gli erano sfuggiti. Guard i loro volti seri
con crescente panico.
Mi scusi. Ha chiesto...?
Andava alla fattoria dei Teys tutte le domeniche?
Padre Hart fece un grosso sforzo per pensare in modo chiaro, in ordine
cronologico e in maniera sistematica, per una volta. Cerc il rosario nella
tasca. La croce premette contro il suo pollice. Sentiva il corpicino
inchiodato nell'agonia. Oh, Signore, morire in quel modo. No, rispose
d'un fiato. William ... era il nostro primo cantore. Era un fantastico basso
profondo. Sapeva far vibrare la chiesa con la sua voce e io... Padre Hart
fece un respiro agitato per riprendere il filo. Non era venuto a messa
quella mattina, e neppure Roberta. Ero preoccupato. I Teys non mancavano
mai alla messa. Cos sono andato alla fattoria.
L'uomo col sigaro lo guardava di sottecchi attraverso il fumo acre. Fa
questo per tutti i suoi parrocchiani? Li deve tenere ben in riga, allora.

Padre Hart aveva fumato la sigaretta fino al filtro. Non gli rimaneva che
spegnerla. L'uomo biondo fece la stessa cosa anche se ne aveva fumata
solo met. Tir fuori il portasigarette e ne offr un'altra. Fece di nuovo la
sua comparsa l'accendino; la sigaretta si accese, produsse il fumo che gli
scese bruciando in gola, gli distese i nervi, gli intorpid i polmoni.
Be', soprattutto perch Olivia era preoccupata.
Un'occhiata al rapporto. Olivia Odell?
Padre Hart annu ansioso. Lei e William Teys, vede, si erano appena
fidanzati. L'annuncio doveva essere fatto durante un piccolo ricevimento
nel pomeriggio. Gli aveva telefonato parecchie volte dopo la messa, ma
non aveva avuto risposta. Allora venne da me.
Perch non and lei stessa?
Avrebbe voluto, certo. Ma c'era la storia di Bridie e dell'anatra. Si era
persa, la solita crisi in famiglia, e non si poteva tranquillizzarla finch non
fosse stato ritrovato l'animale.
Gli altri tre si guardarono a vicenda incuriositi. Il prete arross.
Sembrava tutto cos assurdo! Continu. Dunque, Bridie la bambina di
Olivia. Ha un'anatra domestica. Be', non proprio domestica, non nel vero
senso della parola. In che modo poteva spiegare loro questa cosa, e tutte
le stranezze della vita di paese?
L'uomo biondo parl, con gentilezza. Cos, mentre Olivia e Bridie
cercavano l'anatra, lei and alia fattoria.
Proprio cos. Grazie, sorrise grato padre Hart.
Ci dica che cosa successo quando arrivato.
Andai prima alla casa, ma non c'era nessuno. La porta non era chiusa a
chiave e ricordo che trovai strana la cosa. William sprangava sempre tutto,
se usciva. Era proprio fissato. Insisteva che facessi lo stesso con la chiesa
quando non c'ero. Anche quando il coro provava il mercoled, non se ne
andava mai prima che tutti fossero usciti e io avessi chiuso le porte. Era
fatto cos.
Immagino che quando trov la porta aperta abbia provato un senso
d'inquietudine, disse l'uomo biondo.
In effetti, s. Anche all'una del pomeriggio. Cos, quando, dopo aver
bussato, non ottenni risposta... li guard tutti con aria di scusa, sono
entrato.
Niente di strano all'interno?
No. Era tutto pulito, come sempre. C'era, tuttavia... Volse gli occhi
verso la finestra. Come spiegarlo?

S?
Le candele erano spente.
Non avevano la corrente elettrica?
Padre Hart li guard, molto serio. Erano candele votive. Erano sempre
accese. Sempre. Ventiquattr'ore su ventiquattro.
Per un altarino, intende dire?
S, proprio cos. Un altarino, conferm prontamente e continu in
fretta: Quando lo notai, capii subito che qualcosa non andava. N William
n Roberta avrebbero mai lasciato spegnere le candele. Allora feci il giro
della casa. E poi andai nel fienile.
E l...?
Che cosa c'era ancora da riferire? Il silenzio inquietante era stato subito
eloquente. Fuori, nel vicino pascolo, il belato delle pecore e il canto degli
uccelli erano segno di armonia e pace, ma nel fienile la quiete assoluta era
segno del maligno. Subito dalla porta l'aveva raggiunto un puzzo intenso e
nauseante di sangue che prevaleva sull'odore di letame, grano e fieno in
decomposizione. Si era mosso attratto da una forza irresistibile.
Roberta era seduta su un secchio rovesciato in uno dei box, una
ragazzona della tempra di suo padre, abituata alle fatiche del lavoro in una
fattoria. Era immobile e non guardava quell'orrore senza testa che c'era ai
suoi piedi, ma il muro di fronte a s e le crepe che ne segnavano la
superficie.
Roberta? l'aveva chiamata in tono pressante. Aveva avvertito un senso
di nausea salirgli dallo stomaco alla gola e gli intestini rilasciarsi.
Non aveva risposto, non un respiro, non un movimento. Solo la vista
della sua larga schiena, le gambe robuste piegate sotto di lei, l'ascia al suo
fianco. E poi, sbirciando al di sopra della sua spalla, aveva guardato bene il
corpo per la prima volta.
Sono stata io. Non me ne pento. La sola cosa che aveva detto.
Padre Hart chiuse gli occhi per allontanare il ricordo. Andai subito in
casa e telefonai a Gabriel.
Per un momento Lynley credette che il prete stesse parlando
dell'arcangelo in persona. Quello strano ometto sembrava davvero in
contatto con altri mondi mentre cercava di districarsi a fatica nel resoconto
dei fatti.
Gabriel? chiese Webberly incredulo. Lynley capiva che la pazienza
del commissario stava per esaurirsi. Diede una scorsa al rapporto, alla
ricerca di quel nome, e lo trov abbastanza in fretta.

Gabriel Langston. Poliziotto del villaggio, lesse. E mi risulta, padre,


che Langston abbia chiamato subito la polizia di Richmond.
Il prete annu. Guard timidamente il portasigarette di Lynley che con
prontezza lo apr porgendolo ancora agli astanti. Barbara Havers rifiut e il
prete stava per fare la stessa cosa quando Lynley se ne prese una. Aveva la
gola secca, ma sapeva che non sarebbero mai arrivati alla fine della storia
se il religioso non avesse ricevuto la sua dose di nicotina, ed era chiaro che
voleva qualcuno che gli facesse compagnia. Lynley aspir malvolentieri,
aveva una voglia pazza di whisky, e poi lasci che la sigaretta si
consumasse nel portacenere.
Arriv la polizia da Richmond. Avvenne tutto molto in fretta. Fu...
portarono via Roberta.
Be', che cosa si aspettava? Aveva confessato il delitto. Era stata
Barbara a parlare. Si era alzata dalla sedia e si era avvicinata alla finestra.
Dal tono della sua voce si capiva che secondo lei stavano perdendo tempo
con quel vecchio sciocco e che invece avrebbero dovuto precipitarsi al
nord seduta stante.
Tante persone confessano dei delitti, disse Webberly, facendole segno
di rimettersi a sedere. Finora ho ricevuto venticinque confessioni per gli
omicidi dello Squartatore.
Intendevo solo far notare...
Questo si pu fare pi tardi.
Roberta non ha ucciso suo padre, continu il prete come se gli altri
due non avessero parlato. Non proprio possibile.
Ma capitano degli omicidi in famiglia, replic Lynley con tatto.
Non in caso di baffi.
Alla bizzarra affermazione del prete - cos scontata ed esauriente ai suoi
occhi - nessuno fece commenti. Nessuno apr bocca o scambi con gli altri
uno sguardo d'intesa. Ci fu una pausa di silenzio lunga e insopportabile,
interrotta da Webberly che si allontan di scatto dal tavolo. Ges,
mormor. Mi dispiace, ma... Si avvicin con passo deciso a un
mobiletto che si trovava nell'angolo della stanza e tir fuori tre bottiglie.
Whisky, sherry o brandy? chiese agli altri. Lynley ringrazi
mentalmente Bacco. Whisky, rispose.
Havers?
Niente per me, disse lei con aria compassata. Sono in servizio.
S, certo. Padre, che cosa desidera?
Oh, uno sherry sarebbe davvero...

Sherry, allora. Webberly ingoll d'un fiato un bicchierino di whisky


prima di versarsene un altro e tornare al tavolo.
Fissavano tutti con aria pensosa i bicchieri come in attesa che qualcuno
si decidesse a fare la domanda. Alla fine fu Lynley a parlare, ristorato dal
gusto unico e piacevole del malto. Ah... baffi? lo sollecit a una
chiarificazione.
Padre Hart guard le carte sparse sul tavolo. Non nel rapporto?
azzard con aria mesta. Il cane?
S, si parla del cane.
Era lui Baffi, spieg il prete, e l'equilibrio venne ristabilito.
Fu un sollievo per tutti. stato trovato morto nella stalla con Teys,
rilev a voce alta Lynley.
S, non capite? Ecco perch tutti noi sappiamo che Roberta innocente.
A parte il fatto che amava il padre, c' da considerare Baffi. Non avrebbe
mai fatto del male a Baffi. Padre Hart cercava ansiosamente le parole per
farsi intendere. Era un cane di fattoria, faceva parte della famiglia da
quando Roberta aveva cinque anni. Era vecchio, certo, un po' cieco, ma
non si uccidono cani come quello. Tutti al villaggio conoscevano Baffi.
Era la nostra mascotte. Al pomeriggio trotterellava fino alla casa di Nigel
Parrish, si riposava per un po' al sole mentre Nigel suonava l'organo;
l'organista della nostra chiesa, sapete. O di tanto in tanto andava da Olivia
all'ora del t.
Andava d'accordo con l'anatra, allora? domand Webberly con
espressione impassibile.
Oh, moltissimo! rispose con un sorriso padre Hart. Baffi era amico di
tutti. E quando Roberta andava in giro, la seguiva dappertutto. Per questo
quando hanno arrestato Roberta, ho sentito di dover fare qualcosa. Ed
eccomi qua.
S, proprio, eccola qua, concluse Webberly. Ci stato di grande
aiuto, padre. Credo che l'ispettore Lynley e il sergente Havers abbiano per
il momento tutti gli elementi di cui necessitano. Si alz in piedi e apr la
porta dell'ufficio. Harriman?
Il rumore dei tasti del computer simile all'alfabeto Morse s'interruppe.
Una sedia venne spostata. La segretaria di Webberly fece la sua comparsa
nella stanza.
Dorothea Harriman aveva una vaga rassomiglianza con la principessa di
Galles che amava accentuare fino a un livello sconcertante, tingendosi i
capelli dello stesso colore di Diana ed evitando di mettere gli occhiali in

presenza di chiunque fosse in grado di notare che il suo naso e il suo


mento avevano la stessa forma di quelli della Spencer. Era impaziente di
fare passi avanti, di fare c'rriera, come diceva lei, mangiandosi la vocale.
Era abbastanza intelligente da potersi mettere in luce nel lavoro ed era
probabile che cos sarebbe stato, se si fosse decisa a rinunciare al suo modo di vestire che tutti definivano una brutta copia di quello della
principessa. Quel giorno indossava un abito rosa acceso dalla vita bassa
che sembrava un vestito da ballo accorciato per l'uso quotidiano. Era
davvero orrendo.
S, commissario? domand. Nonostante le minacce e le imprecazioni,
Harriman insisteva a chiamare tutti i dipendenti di Scotland Yard con il
loro grado per esteso.
Webberly si rivolse al prete. Si ferma a Londra o ritorna nello
Yorkshire?
Prendo un treno stasera. Vede, avevo le confessioni oggi pomeriggio e
poich mi sono assentato, mi sono impegnato a stare a disposizione dei
miei parrocchiani fino alle undici.
Certo. Webberly fece un cenno. Chiami un taxi per padre Hart,
disse a Dorothea Harriman.
Oh, ma io non ho abbastanza...
Webberly fece un gesto con la mano per impedirgli di continuare. a
carico di Scotland Yard, padre.
Di Scotland Yard. Il prete scand con enfasi le parole come per
esprimere la sua riconoscenza e il suo apprezzamento per un gesto che a
lui sembrava dovuto a spirito di fratellanza. Si lasci docilmente
accompagnare fuori della stanza dalla segretaria del commissario.
Cosa beve quando beve, sergente Havers? domand Webberly quando
padre Hart se ne fu andato.
Acqua tonica, signore, rispose lei.
Bene, borbott e apr di nuovo la porta. Harriman, grid in tono
perentorio, procuri una Schweppes per il sergente Havers... Non mi dica
che non sa dove trovarla. Lo faccia e basta. Sbatt la porta, si avvicin al
mobiletto e prese la bottiglia di whisky.
Lynley si pass una mano sulla fronte e si premette forte le tempie.
Dio, che mal di testa, mormor. Qualcuno di voi ha per caso
un'aspirina?
Io, rispose prontamente Barbara e si mise a frugare nella borsetta

tirandone fuori una scatoletta di metallo.


La gett sul tavolo verso di lui. Ne prenda quante ne vuole, ispettore.
Webberly li guard pensoso. Si chiedeva, e non per la prima volta, se
questo abbinamento di due personalit cos opposte avesse la minima
probabilit di successo. Barbara Havers era come un riccio e si rinchiudeva
in se stessa alla minima provocazione. Tuttavia, sotto quell'apparenza scostante, si celava una mente acuta e sensibile. Restava da chiedersi se
Thomas Lynley rappresentasse la giusta combinazione di pazienza e
compatibilit necessarie a indurre la mente del sergente Havers a prevalere
sull'aspetto bisbetico del suo carattere che fino ad allora le aveva impedito
di collaborare profcuamente con qualsiasi altra persona.
Mi dispiace di averla costretta ad abbandonare il ricevimento di nozze,
Lynley, ma non avevo alternative. Questa la seconda volta che Nies e
Kerridge sono obbligati a collaborare, su al nord. La prima stata un
disastro: Nies pretendeva sempre di aver ragione, e ne seguita una crisi.
Pensavo, stava giocherellando con la montatura degli occhiali e
soppesava le parole, che la sua presenza potrebbe risultare utile a
ricordare a Nies che qualche volta pu sbagliare anche lui.
Webberly attese attento una reazione da parte dell'altro: un irrigidimento
dei muscoli, un movimento della testa, un battito di palpebre. Ma niente lo
trad. Non era certo un segreto tra i funzionari di Scotland Yard che l'unico
contatto che Lynley aveva avuto con Nies, quasi cinque anni prima a
Richmond, si era concluso con l'arresto dello stesso Lynley. E, per quanto
intempestivo e in un certo senso assurdo fosse stato quell'arresto, era
l'unica macchia in una scheda personale altrimenti ammirevole, una nota di
demerito con cui Lynley avrebbe dovuto convivere per il resto della sua
carriera.
Va bene, signore, rispose tranquillo Lynley. Capisco.
Un colpo alla porta annunci che la signorina Harriman era riuscita a
trovare la Schweppes che mise con aria trionfante sul tavolo davanti al
sergente Havers. Poi guard l'orologio. Erano quasi le sei.
Siccome questo non previsto come giorno lavorativo, commissario,
cominci, pensavo di poter...
S, s, vada pure a casa, le fece segno Webberly.
Oh, no, non si tratta di questo, disse con aria mielosa Harriman. Ma
credo che l'articolo 65 A del regolamento preveda per il recupero...
Se si prende luned, le spezzo un braccio, Harriman, le rispose
Webberly con uguale gentilezza. Non durante questa faccenda dello

Squartatore.
Non ci pensavo proprio, signore. Posso soltanto segnarlo? L'articolo
65C del regolamento dice che...
Faccia come vuole, Harriman.
Gli fece un sorriso. Certo, commissario. La porta si chiuse alle sue
spalle.
Quella strega le ha fatto l'occhiolino uscendo, Lynley? domand
Webberly.
Non me ne sono accorto, signore.
Erano le otto e mezzo quando cominciarono a raccogliere le carte sul
tavolo di Webberly. Si era fatto buio e la luce al neon metteva ancora pi in
risalto il disordine nella stanza. Se possibile, era peggio di prima,
essendosi infatti aggiunte le carte del caso su al nord e una nuvola di fumo
acre prodotta dalle sigarette e dal sigaro che, mescolata all'aroma di
whisky e sherry, creava un'atmosfera da club di seconda categoria.
Barbara not i segni della stanchezza sul volto di Lynley e ne dedusse
che l'aspirina aveva sortito ben poco effetto. Si era avvicinato al muro
dove erano appese le foto delle vittime dello Squartatore e le studiava con
attenzione, passando dall'una all'altra. Alz la mano verso una di esse - era
la vittima di King's Cross, not lei - e fece scorrere il dito lungo l'orribile
squarcio che il coltello dell'assassino aveva prodotto.
La morte la fine di tutto, mormor lui. un evento radicale, la
carne senza pi vita. Chi potrebbe mai riconoscere in questa massa inerte
un essere umano?
Oppure in questa, tanto per dire, rispose Webberly indicando con
gesto brusco le fotografie che aveva portato padre Hart.
Lynley si riun a loro. Fisicamente era accanto a Barbara, ma non si
accorgeva neanche della sua presenza, e lei lo sapeva bene. Not sul suo
viso il succedersi di emozioni mentre dava un'ultima occhiata alle
fotografie: repulsione, incredulit, piet. Era cos facile intuire dalle
espressioni del suo volto ci che gli passava per la testa che lei si domandava come avesse fatto a condurre con successo un'indagine senza
tradirsi con l'indiziato. Ma cos era stato. Sapeva il numero dei suoi
successi, la serie di arresti effettuati. Era il ragazzo d'oro in pi di un senso.
Andremo sul posto domattina, allora, disse al commissario. Prese una
cartelletta e c'infil tutto il materiale.
Webberly stava studiando un orario dei treni che aveva tirato fuori dal

caos della sua scrivania. Prendete il treno delle 8.45.


Lynley si lament. Abbia un po' di piet, signore. Mi servono almeno
dieci ore per farmi passare l'emicrania.
Allora quello delle 9.30. E non pi tardi. Webberly diede un'ultima
occhiata in giro mentre s'infilava il soprabito di tweed. Come il resto dei
suoi abiti, era logoro in pi punti e sul risvolto sinistro, dove senza dubbio
era caduta la cenere del sigaro, era cucita in qualche modo una toppa.
Faccia rapporto marted, disse, andandosene. L'uscita del commissario
sembr rinvigorire subito Lynley, not Barbara, perch si precipit con
sorprendente vivacit al telefono non appena l'uomo si fu allontanato.
Compose un numero e si mise a tamburellare con le dita sulla scrivania
sbirciando il quadrante dell'orologio a muro. Dopo quasi un minuto il suo
viso fu illuminato da un sorriso.
Hai davvero aspettato, amore, disse al telefono. Hai finalmente rotto
con Jeffrey Cusick?... Ah! Lo sapevo, Helen. Ti ho detto tante volte che un
avvocato non pu renderti felice. Si concluso bene il ricevimento?... Lui
ha fatto questo? Oh, Signore, che scena dev'essere stata. Andrew ha mai
pianto in vita sua?... Povero St. James. Era mortificato da morire?... Be',
colpa dello champagne, lo sai. Sidney si ripresa?... Be', s, mi ha dato
l'impressione che alla fine fosse un po' commossa. Non aveva mai
nascosto che Simon il suo fratello preferito... Ovvio che il programma di
andare a ballare ancora valido. Ce lo siamo promesso, vero?... Puoi
darmi, diciamo, un'oretta almeno?... Hmm, cos'era quella roba?... Helen!
Mio Dio, che monella sei! Si mise a ridere e riattacc. Ancora qui,
sergente? le chiese quando si volt verso di lei.
Lei senza macchina, signore, rispose impassibile. Pensavo di
aspettare per vedere se aveva bisogno di un passaggio.
davvero gentile da parte sua, ma siamo stati trattenuti qui fin troppo a
lungo e immagino che abbia di meglio da fare il sabato sera che
accompagnare me a casa. Prender un taxi. Si chin sulla scrivania di
Webberly per scrivere in fretta qualcosa su un pezzo di carta. Ecco il mio
indirizzo, le disse, dandoglielo. Venga qui domattina alle sette,
d'accordo? Dovremmo avere cos un po' di tempo per chiarirci le idee
prima di partire per lo Yorkshire. Buonasera, allora. Usc dall'ufficio.
Barbara guard il foglio di carta che aveva in mano e studi la scrittura i
cui tratti, seppure vergati in fretta, avevano un'impronta di eleganza. Lo
osserv per oltre un minuto prima di farlo a pezzi e buttarlo nella
spazzatura. Sapeva molto bene dove abitava Thomas Lynley.

Il senso di colpa cominci a farsi sentire in Uxbridge Road. Era sempre


cos. Quella sera fu ancora peggio quando vide che l'agenzia di viaggi era
chiusa e che cos non poteva raccogliere il materiale sulla Grecia come
aveva promesso di fare. Empress Tours. Come avevano fatto a dare un
nome simile a quel negozio sudicio dove gli impiegati sedevano dietro
scrivanie di plastica dipinte in modo da sembrare di legno? Rallent per
sbirciare attraverso il parabrezza sporco eventuali segni di vita. I
proprietari vivevano sopra il negozio. Forse, se avesse picchiato alla porta,
sarebbe riuscita a svegliarli. No, era troppo ridicolo. Mamma aveva tante
possibilit di andare in Grecia quante ne aveva di andare sulla luna;
avrebbe aspettato i dpliant ancora un po'.
Eppure quel giorno era passata davanti a dozzine di agenzie in citt.
Perch non si era fermata? Che cos'altro restava a mamma se non quegli
stupidi sogni? Sopraffatta dal bisogno di ovviare in qualche modo alla
propria mancanza, Barbara ferm l'auto davanti a Patel, il negozio di frutta
e verdura, un postaccio cadente verniciato di verde, con le mensole
arrugginite e le casse accatastate in modo precario che emanavano quel
miscuglio di odori tipico delle verdure non pi fresche. Patel era ancora
aperto, almeno. Tipico da parte sua, non perdere mai l'occasione di guadagnare dieci pence.
Barbara! la salut dall'interno del negozio mentre lei si chinava a
prendere della frutta esposta sul marciapiede. Perlopi mele. Alcune
pesche tardive di provenienza spagnola. Cosa fai ancora in giro a
quest'ora?
Non credeva certo che avesse un appuntamento. Nessuno lo riteneva
possibile. Neanche lei. Ho dovuto lavorare fino a tardi, signor Patel,
rispose. Quanto costano le pesche?
85 mezzo chilo, ma per te, bel faccino, facciamo ottanta.
Ne scelse sei. Le pes, le avvolse nella carta e gliele porse. Ho visto
tuo padre, oggi.
Alz subito lo sguardo e not che lui si era fatto impenetrabile quando
aveva visto l'espressione di lei. Si comportato bene? gli domand con
aria indifferente, mettendosi a tracolla la borsetta.
Ma certo. Si comporta sempre bene! Il signor Patel prese il denaro, lo
cont due volte attentamente e lo mise in cassa. Sta' attenta adesso,
Barbara. Gli uomini vedono una ragazza carina come te e...
S, star attenta, lo interruppe Barbara. Butt le pesche sul sedile

anteriore della macchina. Ragazza carina come te, Barb. Sta' attenta. Tieni
strette le ginocchia. La virt davvero facile da perdere, e una donna
perduta perduta per sempre. Scoppi in una risata amara, avvi la
macchina e si rimise in marcia.
Ad Acton c'erano due aree residenziali, che gli abitanti definivano
semplicemente strade giuste e strade sbagliate. Era come se una linea
immaginaria dividesse in modo arbitrario il sobborgo.
Nelle strade giuste di Acton le case erano in mattoni veri e avevano le
decorazioni in legno che alla luce del sole sfavillavano sempre in una
miriade di colori. Le rose crescevano rigogliose. Le fucsie lussureggiavano
nei vasi appesi. I bambini giocavano su marciapiedi puliti e in giardini
curati. La neve d'inverno trasformava i tetti spioventi in meringhe
appuntite, mentre d'estate gli olmi frondosi creavano una galleria verde
entro la quale la gente passeggiava sul calar della sera. Non scoppiava mai
una lite nelle strade giuste di Acton, non si ascoltava mai la musica a
volume troppo alto, non si sentiva l'odore di pesce fritto e non si faceva
mai a pugni. Tutto era perfetto, un oceano impareggiabile su cui navigava
placida la nave dei sogni di ogni famiglia. Ma soltanto una strada pi in l
le cose erano molto diverse.
La gente diceva che le strade sbagliate di Acton subivano la calura del
giorno e per questo le cose erano cos differenti l. Era come se dal cielo
fosse scesa un'enorme mano e avesse mescolato persone, strade e case,
creando un'aria generale di mestizia. Nessuno faceva niente per salvare le
apparenze: le case venivano lasciate andare in rovina. I giardini appena
piantati venivano presto ignorati, poi dimenticati del tutto e lasciati
inselvatichire. I bambini giocavano rumorosamente sui marciapiedi
sporchi, i giochi erano spesso violenti al punto da richiedere l'intervento
energico delle madri. D'inverno il vento penetrava dalle fessure delle finestre e d'estate la pioggia filtrava dai buchi del tetto. Gli abitanti delle strade
sbagliate non pensavano molto a cambiare casa perch pensare di cambiare
casa avrebbe significato nutrire una speranza. E la speranza era morta nella
parte sbagliata di Acton.
Barbara era diretta l e con la sua Mini imbocc una strada ai cui lati le
macchine erano ruggine come la sua. Davanti alla sua casa non c'era n un
giardino n uno steccato, ma un cumulo di sporcizia duro come il
marciapiede su cui parcheggi la macchina.
Nell'abitazione vicina, la televisione della signora Gustafson era
sintonizzata sul primo canale della BBC. Dato che l'anziana donna era

quasi sorda, l'intero vicinato era costretto ogni notte a seguire le vicende
dei suoi eroi televisivi. Dall'altra parte della strada i Kirby erano impegnati
nella solita lite che precedeva il rapporto coniugale, mentre i quattro figli
facevano del loro meglio per ignorarli, gettando stracci sporchi verso un
gatto disteso sul davanzale di una finestra del primo piano.
Barbara tir un sospiro, cerc la chiave di casa ed entr. Per cena la
aspettavano pollo e piselli. Aveva sentito subito l'odore come una zaffata di
alito cattivo.
Sei tu, amore? le domand la voce della madre. Un po' tardi, vero,
cara? Fuori con amici?
Che assurdit! Al lavoro, mamma. Sono tornata alla squadra
investigativa.
Sua madre comparve con passo strascicato sulla soglia del salotto. Come
Barbara, era piccola di statura ma molto magra, come se una malattia
avesse devastato il suo corpo e l'avesse consumato fibra dopo fibra in una
marcia implacabile verso la tomba. Squadra investigativa? domand con
una nota querula nella voce. Oh, proprio indispensabile, Barbara? Lo
sai come la penso in proposito, amore. Mentre parlava si pass la mano
scheletrita tra i capelli sottili con un gesto nervoso che le era abituale. I
suoi occhi erano gonfi e arrossati come se avesse passato la giornata a
piangere.
Ti ho portato delle pesche, rispose Barbara, indicando il sacchetto.
L'agenzia di viaggi era chiusa, purtroppo. Ho anche picchiato alla porta
per farli scendere dal piano di sopra, ma dovevano essere usciti.
Distratta dal pensiero della squadra investigativa, la signora Havers
cambi espressione e il suo volto si illumin debolmente. Afferr la stoffa
del suo squallido abito e la tenne stretta come per trattenere l'eccitazione.
Oh, non importa proprio. Aspetta e vedrai. Va' in cucina e arrivo subito.
La tua cena ancora calda.
Barbara attravers il salotto, provando un moto di fastidio per le
chiacchiere della televisione e per l'odore di chiuso che impregnava la
stanza. La cucina, che emanava un fetore di pollo arrosto stantio e di
piselli anemici, non era certo molto meglio. Guard con tristezza il piatto
sul tavolo, tocc con il dito la carne rinsecchita. Era fredda congelata,
viscida e raggrinzita come i reperti conservati in formaldeide per l'esame
necroscopico. Il grasso si era solidificato ai bordi e un pezzetto di burro
rancido non si era sciolto sui piselli che sembravano cotti almeno dieci
anni prima.

Fantastico, pens. La squisita insalata di granchio avrebbe mai retto il


confronto con quella delizia epicurea? Cerc il quotidiano e lo trov, come
sempre, su una delle traballanti sedie della cucina. Afferr la prima pagina,
la apr nel mezzo e butt la cena sul volto sorridente della duchessa di
Kent.
Amore, non avrai buttato via la cenetta!
Accidenti! Barbara si volt e vide il volto della madre alterato dal
dolore, le labbra strette, le rughe profonde che le arrivavano fino al mento,
gli occhi azzurri pieni di lacrime. Si stringeva al petto un album di finta
pelle.
Mi hai beccato, mamma. Barbara si sforz di sorridere e mise un
braccio attorno alle spalle della madre, accompagnandola verso il tavolo.
Ho mangiato un boccone a Scotland Yard e allora non ho fame. Avrei
dovuto metterlo da parte per te o per pap?
La signora Havers chiuse gli occhi. Il senso di sollievo dipinto sul suo
viso era patetico. Io... non credo. No, certo che no. Pollo e piselli due sere
di seguito un po' troppo, non ti pare? Fece un debole sorriso e appoggi
l'album sul tavolo. Pap mi ha portato il materiale sulla Grecia, dichiar.
Davvero? Ecco che cosa ci faceva fuori della gabbia. Da solo?
domand Barbara casualmente.
La madre distolse lo sguardo e si mise a tormentare nervosamente la
copertina dorata dell'album. Un movimento improvviso, un sorriso vivace
e scost la sedia. Siediti qui, tesoro, ti faccio vedere il nostro itinerario.
Apr l'album, gir velocemente le pagine riguardanti l'Italia, la Francia,
la Turchia e - meta pi bizzarra - il Per, finch non arriv alla parte pi
nuova dedicata alla Grecia.
Ecco, questo l'albergo in cui alloggeremo a Corf. Vedi com' situato
proprio sulla baia? Avremmo potuto andare a Kanoni, in uno pi nuovo,
ma mi piaceva la vista; anche a te, cara?
A Barbara bruciavano gli occhi. Non ce la faceva a sopportare. Quanto
tempo ci vorr? Non finir mai?
Non mi hai risposto, Barbara. Nella voce di sua madre c'era una nota
di angoscia. Ho lavorato tanto al viaggio, oggi. Avere una bella vista era
meglio che scegliere l'albergo nuovo a Kanoni, vero, tesoro?
Molto meglio, mamma. Barbara si sforz di rispondere e poi si alz in
piedi. Domani ho un caso da seguire. Non possiamo occuparci dopo della
Grecia? Avrebbe capito?
Che genere di caso?

Si tratta... di un problema con una famiglia dello Yorkshire. Star via


alcuni giorni. Pensi di cavartela o devo chiedere alla signora Gustafson di
venire qui? Idea fantastica, la sorda che aiuta la pazza.
La signora Gustafson? Sua madre chiuse l'album e s'irrigid. Penso di
no, tesoro. Io e pap ce la facciamo da soli. sempre stato cos, lo sai.
Tranne in quel breve periodo in cui Tony...
La stanza era calda in modo insopportabile e soffocante. Oh, Dio,
Barbara pens, una boccata d'aria. Solo questa volta. Per un attimo. Si
diresse verso la porta posteriore che dava sul giardino infestato dalle
erbacce.
Dove vai? le chiese subito la madre con una nota isterica nella voce.
Non c' niente l fuori! Non devi uscire quando buio!
Barbara raccolse la cena che aveva scartato. Spazzatura, mamma. Ci
metter un attimo. Puoi aspettare sulla porta e controllare che non mi
succeda niente.
Ma io... Sulla porta?
Se vuoi.
No, non devo restare sulla porta. La lasceremo aperta un poco, per.
Grida, se hai bisogno.
Ottima idea, mamma. Prese il pacchetto e usc in fretta nella notte.
Pochi minuti. Inal l'aria fresca, ascolt i rumori familiari del vicinato e
cerc in tasca il pacchetto accartocciato di sigarette. Ne tir fuori una, la
accese e guard il cielo.
Che cosa aveva provocato quella lenta discesa nella follia? Era stato
Tony, certo. Un monello intelligente con il visetto coperto di lentiggini.
Aria fresca e primaverile nel buio perenne dell'inverno. Guardami,
guardami, Barbie! So fare tutto! Il piccolo chimico e le palle da rugby.
Cricket sui prati e chiapparello al pomeriggio. E quella stupida, orribile
corsa dietro una palla proprio in mezzo a Uxbridge Road.
Ma non era morto per quello. Solo un ricovero in ospedale. Una febbre
insistente, uno strano sfogo sulla pelle. Il bacio insinuante e devastante
della leucemia. La cosa pi assurda e ridicola: entrare con una gamba rotta
e uscire con la leucemia.
Era morto dopo quattro anni di sofferenze. Quattro anni per scivolare
nella pazzia.
Tesoro? Le tremava la voce.
Sono qui, mamma. Stavo solo guardando il cielo.
Barbara spense la sigaretta per terra e torn in casa.

4
Deborah St. James ferm la macchina e, ridendo, si volt verso il marito.
Simon, non ti hanno mai detto che sei il peggiore ufficiale di rotta del
mondo? Lui sorrise e chiuse l'atlante stradale. Mai. Ma concedimi
un'attenuante. Considera la nebbia.
Lanci un'occhiata attraverso il parabrezza al grosso edificio scuro che si
profilava davanti a loro. Debole scusa per non essere capace di leggere
una carta stradale, se proprio lo vuoi sapere. Siamo nel posto giusto? Non
sembra che ci sia qualcuno ad aspettarci.
Non c' da sorprendersi. Ho detto che saremmo arrivati alle nove e
adesso sono le... Sbirci l'ora alla debole luce interna della macchina.
Accidenti, sono le undici e mezzo. Lo disse con un'intonazione
scherzosa nella voce. Sei pronta, amore mio? Vuoi che passiamo la prima
notte di nozze in macchina?
Come adolescenti che si avviticchiano eccitati sul sedile posteriore,
intendi dire? Scuotendo il capo butt indietro i lunghi capelli. Mmm,
un'idea. Ma temo che in tal caso avresti dovuto noleggiare qualcosa di pi
spazioso di una Escort. No, Simon, penso che purtroppo non ci resti che
bussare nella speranza che qualcuno si svegli. Ma tu farai le scuse da parte
nostra. Scese dalla macchina nell'aria fresca della notte e rimase per un
attimo a osservare l'edificio di fronte a s. La struttura originaria era di
epoca pre-elisabettiana, ma aveva subito rimaneggiamenti in epoca
giacobita che le conferivano un tocco di stravaganza. Le finestre con
montanti riflettevano la luce della luna che filtrava tra i banchi di nebbia
addensatisi sulla brughiera e che adesso scivolavano verso le valli. I muri
erano ricoperti da rampicanti le cui foglie rossicce davano una nota di
colore vivo alle vecchie pietre. I camini svettavano nel cielo buio della
notte con un gioco disordinato di forme bizzarre. La costruzione sembrava
come ribellarsi al tempo, facendo dimenticare di essere nel ventesimo
secolo, e questo carattere si era trasmesso alle terre circostanti.
Possenti querce stendevano i loro rami su prati in cui statue circondate
da fiori interrompevano l'uniformit del terreno. Dalla casa si dipartivano
sentieri che si perdevano tortuosi nei boschi ed esercitavano sul visitatore
il fascino del canto ammaliante delle sirene. Nella quiete assoluta soltanto
lo zampillio di una fontana vicina e il belato di un agnello da una fattoria
lontana accompagnavano il sussurro della brezza notturna. Avrebbero

potuto essere il deforme Riccardo III e la bellissima consorte Anna,


finalmente a casa, al castello di Middleham.
Deborah torn alla macchina. Suo marito aveva aperto la portiera e la
osservava in paziente attesa di vedere la sua reazione alla bellezza del
luogo. meraviglioso, disse lei. Grazie, amore.
Lui sollev la gamba sinistra, che aveva l'apparecchio, la appoggi con
un tonfo sul selciato e tese la mano verso la moglie. Con un gesto esperto,
Deborah lo aiut ad alzarsi. Ho l'impressione che abbiamo girato in tondo
per ore, osserv St. James, stiracchiandosi.
In effetti, stato proprio cos, disse lei in tono scherzoso. 'Solo due
ore dalla stazione, Deborah. Un giro fantastico.'
Lui ridacchi. Be', stato cos, amore. Ammettilo.
Certo. La terza volta che ho visto l'abbazia di Rievaulx, l'ho trovata
davvero incantevole. Lanci un'occhiata alla porta di quercia chiusa
davanti a loro. Dobbiamo provare, allora?
Imboccarono il vialetto di ghiaia che portava al recesso buio in cui era
situata la porta. Una panca di legno era rovesciata contro il muro vicino, e
ai due lati della porta facevano la guardia due enormi vasi. Per
l'imprevedibile comportamento delle piante, un vaso conteneva fiori in
pieno rigoglio, l'altro invece ospitava gerani mezzi appassiti che, al
passaggio di Deborah e del marito, lasciarono cadere alcune foglie secche.
St. James picchi con energia il grosso battente di ottone al centro della
porta. L'eco dei colpi si perse nel silenzio. C' anche un campanello, gli
fece notare Deborah. Prova con quello.
Lo squillo raggiunse i pi lontani recessi della casa e dest quello che
sembrava un intero branco di segugi ululanti. Be', questo ha funzionato,
rise St. James.
Accidenti, Casper! Jason! solo il campanello, demoni! Da dietro la
porta si ud una voce roca che urlava secchi rimproveri, con un timbro
molto basso e l'inconfondibile cadenza di una donna di campagna. A
cuccia! Fuori! Tornate in cucina. Un silenzio, poi rumori confusi. No,
accidenti! Tornate indietro! Per la miseria, furfanti matricolati! Ridatemi le
ciabatte! Andate al diavolo! Dopo di che si sent cigolare un catenaccio
dall'interno e la porta si spalanc di colpo. Una donna a piedi nudi
saltellava avanti e indietro sulle pietre gelide dell'ingresso, con i capelli
grigi e crespi che le rimbalzavano sulle spalle come percorsi da scariche
elettriche. Signor Allcourt St. James, disse senza preamboli. Entrate
pure. Accidenti! Si tolse lo scialle che aveva sulle spalle e lo lasci cadere

a terra e divent subito uno straccio per i piedi. Si strinse addosso i lembi
di una voluminosa vestaglia cremisi e non appena gli ospiti furono entrati,
sbatt con energia la porta. Ecco, cos va meglio, grazie a Dio. Si mise a
ridere, un muggito, incontrollato e volgare. Scusatemi. Non sembro
sempre Emily Bront. Vi siete perduti?
A pi riprese, ammise St. James. Signora Burton Thomas, questa
mia moglie, Deborah, aggiunse.
Dovete essere freddi gelati, constat la padrona di casa. Be',
procederemo subito. Intanto andiamo in sala. C' un bel fuoco, l. Danny!
url. Venite, da questa parte. Danny!
La seguirono attraverso una stanza antica dal pavimento lastricato. Pareti
bianche, travi scure; c'era un freddo agghiacciante, le finestre erano
incassate e senza tende, al centro un tavolo scuro da refettorio, e nella
parete pi lontana s'incuneava un caminetto spento sopra il quale erano
appese armi di vario tipo ed elmi dalla forma stranamente appuntita. La
signora Burton Thomas fece un cenno quando vide che St. James e
Deborah ne erano rimasti attratti.
Oh, s, le Teste Rotonde di Cromwell sono state qui, disse. Hanno
occupato Keldale Hall per dieci mesi durante la guerra civile. 1644,
aggiunse in tono funereo, come se si aspettasse che s'imprimessero nella
mente l'anno dell'infamia nella storia del clan dei Burton Thomas. Ma ce
ne siamo liberati non appena abbiamo potuto. Furfanti matricolati, quella
gente!
Li guid attraverso una sala da pranzo buia e poi in una stanza lunga
dalle pareti rivestite in legno in cui la strombatura delle finestre era
nascosta da tendaggi scarlatti e un fuoco di carboni scoppiettava dietro la
grata. Be', Ges, dov' andata a finire? borbott la signora Burton
Thomas, e si diresse verso la porta da cui erano appena entrati. Danny!
A questo richiamo risposero passi affrettati e sulla soglia comparve una
ragazza dai capelli arruffati che doveva avere poco meno di vent'anni.
Scusami! esclam ridendo la nuova venuta. Ti ho recuperato le
ciabatte, per. Le lanci verso la donna che le afferr con destrezza.
Sono mangiucchiate qua e l, purtroppo.
Grazie, cara. Vuoi portare del brandy per i nostri ospiti? Quell'orribile
Watson si fatto fuori un terzo della caraffa prima di buttarsi a letto
stasera. Adesso vuota, ma ce n' dell'altro in cantina. Ci pensi tu?
Allontanatasi la ragazza, la signora Burton Thomas si mise a esaminare
le sue ciabatte e s'incup nel notare un buco in un tacco. Borbott tra i

denti, s'infil le ciabatte ai piedi e rimise lo scialle - che le era servito da


tappeto volante a terra per muoversi nella casa - sulle spalle. Accomodatevi pure. Non ho voluto accendere il fuoco nella vostra stanza
prima che arrivaste, cos possiamo fare due chiacchiere in attesa che si
riscaldi un po' l'ambiente. Un freddo terribile per essere in ottobre, vero?
L'inverno in anticipo, dicono.
La cantina doveva essere pi vicina di quanto facesse pensare il termine
stesso, perch dopo qualche secondo la giovane Danny ricomparve con
una bottiglia di brandy. L'apr e ne travas il contenuto in una caraffa
appoggiata su un tavolo Hepplewhite dove si trovava il ritratto di un
antenato dal naso aquilino; poi torn da loro con un vassoio su cui
scintillavano tre bicchieri da brandy e la caraffa.
Devo occuparmi della stanza, zietta? domand.
Per favore. Chiama Eddie per i bagagli. E fai le scuse alla coppia
americana se per caso stata svegliata dal rumore. Dopo che la ragazza
se ne fu di nuovo andata, la signora Burton Thomas vers tre bicchieri
abbondanti. Ah, ma loro vengono qui per l'atmosfera e, perdio, io posso
offrirgliene a profusione! Scoppi in una fragorosa risata e ingoll il suo
drink in un sol colpo. Cerco di conservare il colore locale, ammise con
soddisfazione la signora Burton Thomas, versandosene un altro.
Basta puntare sull'atmosfera vecchio stile e ti mettono in tutte le guide
turistiche.
L'aspetto della donna era la conferma vivente dell'ultima osservazione.
Era un miscuglio tra la proprietaria di una dimora signorile e una creatura
del genere horror gotico: imponente nella statura, con le spalle larghe di un
uomo, si muoveva con scioltezza e indifferenza tra i mobili di valore
inestimabile con cui era arredata la stanza. Aveva le mani di un contadino,
le caviglie di una ballerina e il viso di un'attempata valchiria. Aveva gli
occhi blu, infossati, e gli zigomi marcati. Il naso adunco con il passare
degli anni era diventato pi pronunciato, cos in quel momento alla luce
incerta della camera sembrava proiettare un'ombra su tutto il labbro
superiore. Dimostrava circa sessantacinque anni, ma l'et per la signora
Burton Thomas era ovviamente una questione irrilevante.
Be', li osserv, neanche un po' di fame? Vi siete persi la cena da
circa... - un'occhiata all'orologio a muro del nonno che ticchettava
rumorosamente - due ore.
Hai fame, amore? chiese St. James a Deborah che not nei suoi occhi
una luce divertita.

Ah... no, neanche un po'. Si rivolse ala signora Burton Thomas. Ha


altri ospiti qui?
Solo una coppia di americani. Li vedrete a colazione. Conoscete il
genere. Poliestere e vistose catene d'oro. Un diamante al mignolo
dell'uomo che grida vendetta al cielo. Ieri sera mi ha intrattenuto con un
discorso su questioni di denti. Voleva che me li facessi incapsulare, a
quanto ho capito. L'ultima moda. La signora Burton Thomas rabbrivid e
ingoll un altro drink. Suona un po' antico Egitto. Qualcosa per la
posterit, sapete. Oppure per proteggersi dalla carie? Scroll le spalle con
grande indifferenza. Non ci penso nemmeno. Cos' questa fissa che
hanno gli americani per i denti? Tutti dritti e scintillanti. I denti storti
danno un tocco personale a un viso, dico io. Cerc di attizzare il fuoco e
mand sul tappeto uno spruzzo di scintille, che si affrett a spegnere,
camminandoci sopra con estrema energia. Be', sono felice che siate qui,
tutto quello che posso dire. Non che il nonno non si rivolti ancora nella
tomba perch ho aperto la casa ai turisti. Ma, o cos, o l'Ente nazionale per
la difesa del patrimonio artistico. Strizz loro l'occhio da sopra il
bicchiere. E perdonatemi se lo dico, ma questo tipo di vita un sacco pi
divertente.
In direzione della porta si sent qualcuno che si schiariva la gola: era un
ragazzo con un pigiama di flanella scozzese e una vecchia giacca da
camera troppo grande per lui legata in vita in maniera approssimativa. Era
visibilmente imbarazzato, anche se il suo abbigliamento gli conferiva
un'aria dmod. Aveva in mano un paio di stampelle.
Cosa c', Eddie? chiese con impazienza la signora Burton Thomas.
Ti sei occupato del bagaglio, vero?
Le ho trovate nel bagagliaio, zietta, rispose lui. Devo sistemare
anche queste?
Certo, sciocchino! Lui si gir e scomparve alla vista. Rabbuiata, la
donna scosse la testa. Sono la martire della famiglia. Una vera e propria
martire. Be', venite adesso, piccolini, vi faccio vedere la vostra stanza.
Dovete essere stanchi morti. No, no, portate pure con voi il brandy.
Passarono di nuovo per la sala da pranzo, l'ingresso in pietra e poi per un
corridoio che portava alla scalinata. I gradini in lucido legno di quercia
conducevano alla parte superiore della casa che era avvolta da una
profonda oscurit. Scala padronale, li inform la signora Burton Thomas, picchiando con il palmo il corrimano di legno massiccio. Non ne
fanno pi oggi, di questa qualit. Venite, da questa parte.

Al piano superiore li guid lungo un corridoio poco illuminato in cui i


ritratti degli antenati si disputavano lo spazio con tre arazzi fiamminghi. La
signora Burton Thomas fece un cenno immusonito verso questi ultimi.
Devo proprio toglierli. Sono appesi l dal 1822, ma nessuno mai riuscito
a convincere la bisnonna che queste cose fanno un effetto migliore da
lontano. La tradizione. Capita. Mi trovo a combatterla dappertutto. Eccoci
arrivati, piccolini. Spalanc una porta. Vi lascer qui. Tutti i comfort
moderni a vostra disposizione. Con queste parole si conged con la
vestaglia svolazzante sulle caviglie e le ciabatte che rimbombavano sul
pavimento.
Furono accolti nella stanza da un ruzzolare di carboni accesi nel
caminetto. Era la pi bella camera che avesse mai visto, pens Deborah
entrando. Le pareti erano ricoperte di pannelli di quercia, alle due estremit
del locale erano appesi i ritratti sorridenti di due dame, opera di
Gainsborough; i due sposi si sentirono stretti in un abbraccio che aveva il
calore e la grazia dei secoli passati. Piccoli abat-jour con il paralume rosa
diffondevano una luce morbida che conferiva un colore vivo al mogano del
letto a baldacchino. L'ombra di un imponente armadio si stagliava sul
muro e sulla toilette c'era un ricco assortimento di portaprofumi di cristallo
e spazzole dal manico d'argento. Vicino a una delle finestre su un tavolino
Luigi XV era deposta con cura una composizione di gigli. Deborah si
avvicin e sfior con le dita i petali di un fiore eburneo.
C' un biglietto, not lei, lo tir fuori e lo lesse. Le si riempirono gli
occhi di lacrime. Si volt verso il marito. Era andato a sedersi su una
poltrona imbottita accanto al caminetto. Stava osservando la moglie come
spesso faceva, con quel riserbo che gli era naturale, lasciando ai propri
occhi il compito di esprimere i suoi sentimenti. Grazie, Simon, sussurr
lei. Rimise il biglietto tra i fiori, trattenne un moto dell'animo che non
sapeva definire e cerc di parlare con disinvoltura. Come hai fatto a
trovare questo posto?
Ti piace? le chiese a sua volta.
Non avresti potuto scegliere niente di pi bello.
Lui non rispose. Bussarono alla porta, lui la guard, un sorrisetto che gli
increspava le labbra e lo sguardo che diceva chiaramente: Che c' ancora?
Avanti, invit ad alta voce.
Era la ragazza, Danny, con una pila di coperte in braccio. Scusate. Non
fateci caso. C' gi una trapunta, ma la zia pensa che tutti abbiano freddo,
come lei. Entr nella stanza con la sicurezza della padrona di casa.

Eddie vi ha portato i bagagli? domand aprendo l'armadio e lasciando


cadere di colpo le coperte all'interno. un po' tonto, sapete. Dovete
scusarlo. Si osserv allo specchio sagomato che si trovava all'interno
dell'anta dell'armadio, si aggiust i capelli leggermente fuori posto e si
accorse che la stavano guardando. Adesso sar meglio che stiate attenti al
pianto del bambino, disse con gravit. Aveva parlato come a comando. Di
sicuro subito dopo si sarebbero messi a ululare i cani.
Il pianto del bambino? Gli americani hanno un bambino? domand
Deborah.
Danny spalanc gli occhi scuri. Guard la donna e poi l'uomo. Non lo
sapete? Nessuno ve l'ha detto?
Deborah intu dal comportamento della ragazza che presto sarebbero
stati informati, perch Danny si pul le mani nel vestito come per
prepararsi a una spiegazione, si guard attorno per assicurarsi che non ci
fossero orecchie indiscrete e poi si avvicin alla finestra. Nonostante il
freddo, tolse la sicura e spalanc le imposte. Nessuno ve ne ha parlato?
chiese in tono melodrammatico, indicando fuori il buio della notte.
Non restava che aspettare che venisse chiarito il mistero. Deborah e
Simon raggiunsero la ragazza alla finestra da cui si vedevano, in
lontananza, le rovine scheletrite di un'abbazia che emergeva dalla nebbia.
L'abbazia di Keldale, dichiar Danny e poi si mise vicino al focolare
per avviare una chiacchierata confidenziale. da l che viene il pianto del
bambino, non da qui.
St. James chiuse le imposte, tir i pesanti tendaggi e accompagn
Deborah vicino al caminetto. Lei si accoccol per terra accanto a lui,
cercando di riscaldarsi al calore delle fiamme.
Il fantasma di un bambino, suppongo, disse Deborah alla ragazza.
S, proprio cos, l'ho sentito io stessa. Lo sentirete anche voi. Aspettate
e vedrete.
I fantasmi sono sempre legati a una leggenda, comment St. James.
Proprio qui vi volevo, fu l'implicita risposta di Danny che si appoggi
allo schienale della sedia. E anche questo lo , afferm con solennit.
Keldale era monarchico durante la guerra civile, sapete. Parl come se il
diciassettesimo secolo fosse stato solo una settimana prima. Fedeli al re
fino all'ultimo uomo. Il villaggio di Keldale, a un miglio da qui. Non
l'avete visto?
St. James trattenne una risata. Avremmo dovuto, ma temo che siamo
arrivati... da un'altra direzione.

La strada panoramica, aggiunse Deborah.


Danny prefer ignorare la divagazione. Be', fu verso la fine della
guerra, continu. E quel vecchio furfante di Cromwell, ovviamente la
ragazza ripeteva la storia che la zia le aveva raccontato da bambina, fu
informato che i nobili del nord stavano progettando una sommossa. Allora
cal nelle valli un'ultima volta e s'impadron di manieri, distrusse castelli,
rase al suolo villaggi fedeli al re. Per Keldale era ben nascosto.
Ce ne siamo accorti, s'intromise St. James.
La ragazza annu seria. Ma giorni prima al villaggio era arrivata la
notizia che le crudeli Teste Rotonde stavano arrivando. Non era il villaggio
che Cromwell voleva, bens gli abitanti, tutti fedeli a re Carlo.
Per ucciderli, naturalmente, sugger Deborah quando la ragazza
interruppe il racconto per prendere fiato.
Per ucciderli fino all'ultimo uomo! dichiar. Quando si sparse la
voce che Cromwell stava cercando Kel, il villaggio appront un piano. Si
sarebbero rifugiati tutti nei pressi dell'abbazia. Cos quando le Teste
Rotonde fossero arrivate, avrebbero trovato, s, Keldale, ma non i suoi abitanti.
Un piano piuttosto ambizioso, osserv St. James.
E funzion! replic Danny con orgoglio. I suoi begli occhi erano pieni
di eccitazione, le gote rosee, ma abbass il tono di voce. A parte la storia
del bambino! Si sporse in avanti: era chiaro che si trattava del momento
culminante della storia. Arrivarono le Teste Rotonde. Tutto stava andando
come gli abitanti avevano sperato. Era tutto deserto, e silenzioso per la fitta
nebbia. E nell'intero villaggio non c'era anima viva. E poi, Danny con
un'occhiata si assicur che la stessero ascoltando, un bambino cominci a
piangere nell'abbazia dove si erano rifugiati gli abitanti del villaggio. Oh,
Dio! Si strinse il delizioso petto. Il panico! Erano sfuggiti a Cromwell
soltanto per essere traditi da un bambino! La madre tent di mettere a
tacere il bambino offrendogli il seno. Ma fu inutile. Il neonato piangeva e
piangeva. Erano terrorizzati all'idea che i cani, disturbati dal pianto, si
mettessero ad abbaiare e che in tal modo Cromwell li scoprisse. Cos
fecero tacere il bambino. Lo strangolarono!
Buon Dio! mormor Deborah, stringendosi di pi alla sedia del
marito. Proprio il genere di storia che si desidera sentire la prima notte di
nozze, vero?
Ah, ma dovete saperlo. Danny aveva un'espressione eccitata. Perch
sentire il pianto del bambino porta sfortuna a meno che non si sappia che

cosa fare.
Mettersi dell'aglio? domand St. James. Dormire con un crocifisso in
mano?
Deborah gli diede un colpetto sul ginocchio. Io voglio saperlo. Insisto
per saperlo. Devo rovinarmi la vita perch ho sposato un cinico? Mi dica
cosa devo fare, Danny, se dovessi sentire il bambino.
La ragazza annu con aria grave. Il pianto del bambino si sente sempre
di notte e proviene dalle rovine dell'abbazia. Lei deve dormire sul fianco
destro, suo marito sul sinistro. E dovete tenervi stretti finch il pianto non
smette.
Interessante, riconobbe St. James. Una specie di amuleto vivente.
Possiamo sperare che questo bambino pianga spesso?
Non troppo spesso. Ma io... Inghiott e di colpo si accorsero che non
era un aneddoto per sposi innamorati in viaggio di nozze, perch lei aveva
davvero paura e alla storia ci credeva. L'ho sentito io stessa circa tre anni
fa! una cosa che non dimenticher tanto presto! Si alz in piedi. Vi
ricorderete cosa fare? Non ve lo dimenticherete?
Non ce lo dimenticheremo, Deborah rassicur la ragazza prima che
questa scomparisse dalla stanza.
Rimasero in silenzio. Deborah appoggi la testa contro il ginocchio di
St. James. Lui le accarezz i capelli con le dita sottili, scostandole dal
volto la massa di ricci. Lei lo guard.
Ho paura, Simon. Non pensavo che mi sarebbe capitato, non
quest'anno, ma cos. Lesse nei suoi occhi che lui capiva. Certo che
capiva. Aveva mai dubitato che fosse cos?
Anch'io, rispose lui. Oggi mi sentivo in preda al panico. Non ho mai
voluto lasciarmi andare, n con te, n con nessun altro, in realt. Ma, ecco.
accaduto. Sorrise. Mi hai conquistato il cuore con la tua forza alla
Cromwell e non ho saputo resistere, Deborah, e adesso credo di aver pi
paura di perdere te che me stesso. Le sfior il ciondolo che le aveva
regalato quella mattina, appoggiato nell'incavo del collo. Era un piccolo
cigno d'oro, per loro simbolo della dedizione assoluta: una scelta, e una
scelta per sempre. Spost lo sguardo dal ciondolo agli occhi di lei. Non
aver paura, le sussurr con dolcezza.
Facciamo l'amore, allora.
Con estremo piacere.
Jimmy Havers aveva occhi porcini che si mettevano a saettare quando

era nervoso. Poteva anche credere di fare l'interpretazione pi strepitosa


della sua vita quando raccontava frottole per cavarsela nelle varie
situazioni, dall'accusa di furto da quattro soldi all'essere colto con le mani
nel sacco, ma la realt era che i suoi occhi lo tradivano sempre, anche in
quel momento.
Non sapevo che saresti arrivata a casa in tempo per portare a mamma il
materiale sulla Grecia, allora c' andato Jim, ragazza. Era sua abitudine
parlare di s in terza persona. Gli permetteva di sottrarsi alle responsabilit
ogni volta che gli si presentava qualche inconveniente. Come adesso, per
esempio. No, non sono andato dall'allibratore. Non ho neanche comprato
il tabacco da fiuto. Se accaduto, allora stato Jimmy, non io.
Barbara vide che il padre aveva lo sguardo sfuggente. Dio, che luogo
funereo quel salotto: una stanza di tre metri per quattro e mezzo, con
finestre sempre sigillate su cui gli anni avevano accumulato sudiciume,
arredata in modo soffocante con le classiche due poltrone e un divano elementi essenziali per un minimo di comodit -; ma quelli erano mobili
reclamizzati come crine artificiale trentacinque anni prima, quando
perfino il crine naturale era ritenuto di pessimo gusto. Le pareti avevano
una tappezzeria con un allucinante disegno di boccioli di rosa intrecciati
che si protendevano verso il soffitto. Riviste sulle corse di cavalli affollavano tavoli e pavimento, e si disputavano lo spazio con quindici
album in finta pelle che documentavano ogni tappa del lento cammino
della madre verso la rovina fisica e mentale. E, in mezzo a tutto questo,
Tony sorrideva e sorrideva e sorrideva.
In un angolo della stanza c'era l'altarino a lui dedicato. L'ultima sua
fotografia prima dell'insorgere della malattia - l'immagine sfocata e
distorta di un ragazzo che calcia un pallone in una rete improvvisata, in un
giardino un tempo traboccante di fiori - era un ingrandimento. Ai due lati,
in cornice di finta quercia, erano appesi gli attestati scolastici, tutte le note
di merito che aveva ricevuto dagli insegnanti, e - che Dio ci perdoni -,
massimo orgoglio, il suo certificato di morte. Sotto, in segno di omaggio,
una composizione di fiori, un omaggio piuttosto polveroso, considerate le
condizioni in cui si trovava la stanza.
La televisione andava a tutto volume, come sempre, nell'angolo opposto
della stanza, e stava l perch Tony la potesse guardare. Veniva
sintonizzata sui suoi programmi preferiti, come se il tempo non fosse
passato, come se niente fosse accaduto, come se niente fosse cambiato.
Mentre porte e finestre erano chiuse e sbarrate per non far entrare la verit

di quel pomeriggio d'agosto e di Uxbridge Road.


Barbara attravers decisa la stanza e spense il televisore.
Ehi, ragazza, Jim la stava guardando! protest suo padre.
Lo osserv. Dio, faceva schifo. Quand'era l'ultima volta che si era fatto
un bagno? Sentiva la puzza fin da l: il sudore, l'unto che impregnava i
capelli e si era accumulato sul collo, dietro le orecchie; gli abiti non lavati.
Il signor Patel mi ha detto che sei passato da lui, disse mettendosi a
sedere sull'orribile divano. Il rivestimento le pizzicava la pelle.
Gli occhi dell'uomo guizzavano. Dal televisore spento, ai fiori di
plastica, alle rose oscene che si arrampicavano sul muro. Jim andato da
Patel, certo. Annu.
Regal alla figlia un largo sorriso. Aveva i denti tutti macchiati e
Barbara vide che una schiuma scura gli stava coprendo le gengive. Teneva
vicino alla sedia un barattolo che aveva contenuto caff, nascosto in
qualche modo da una schedina delle corse. Sapeva che lui avrebbe voluto
che distogliesse lo sguardo per un attimo in modo di avere il tempo di
liberarsene senza farsi sorprendere. Lei si rifiut di stare al gioco.
Sputa, pap, disse con tono paziente. Non serve inghiottire quella
roba e poi star male, non ti pare? Barbara si accorse che suo padre prov
un immenso sollievo quando pot prendere il barattolo e sputare la
poltiglia marrone prodotta dal tabacco.
Si pul la bocca con un fazzoletto sporco, diede un forte colpo di tosse e
si sistem le cannule dell'ossigeno nel naso. Con aria mesta guard la
figlia, sperando di trovare un'espressione d'affetto, ma non ne lesse
nessuna sul volto di lei. Allora distolse in fretta lo sguardo e riprese a
guardarsi intorno.
Barbara lo osserv pensosa. Perch non moriva? si domand. Perch gli
ultimi dieci anni della sua vita erano stati un progressivo decadimento
anzich un balzo definitivo nel buio eterno? Lui sarebbe stato contento.
Non avrebbe avuto pi problemi a respirare, niente pi enfisema. Niente
pi tabacco da fiuto per placare il vizio. Soltanto il vuoto, il nulla, il nulla
assoluto.
Ti verr il cancro, pap, lo ammon lei. Lo sai, vero?
Ehi, Jim sta bene, Barb. Non preoccuparti, ragazza.
Non pensi alla mamma? Che succederebbe se dovessi andare ancora
all'ospedale? Come Tony. Quelle parole rimasero sospese nell'aria. Devo
parlare col signor Patel? Non vorrei farlo, ma lo far, lo sai, se insisti con
questa faccenda del tabacco da fiuto.

E stato Patel a dare l'idea a Jim, protest suo padre. La sua voce aveva
una nota piagnucolosa. Dopo che gli hai detto di non dare pi a Jim le
sigarette.
Lo sai che l'ho fatto per il tuo bene. Non puoi fumare, se hai bisogno
della bombola dell'ossigeno per respirare. Te l'hanno detto i dottori.
Ma Patel ha detto che il tabacco da fiuto andava bene per Jim.
Il signor Patel non un medico. Ora dammi il tabacco. Allung la
mano per riceverlo.
Ma Jim vuole...
Niente storie, pap. Dammi il tabacco.
Lui inghiott. Due volte. Con forza. I suoi occhi non stavano fermi.
Devo avere qualcosa, Barbie, frign.
Lei sobbalz, sentendosi chiamare in quel modo. Solo Tony usava quel
diminutivo. In bocca a suo padre suonava come una bestemmia.
Comunque gli si avvicin, gli mise una mano sulla spalla e si costrinse a
toccargli i capelli sporchi. Pap, cerca di capire. Dobbiamo pensare alla
mamma. Senza di te non potrebbe vivere. Perci dobbiamo fare in modo
che tu stia bene. Non lo vedi? Mamma... ti ama. Tanto.
Ci fu un luccichio a quelle parole? Riuscivano ancora a vedersi in quel
piccolo inferno che si erano proprio meritati, oppure la nebbia era troppo
fitta?
Lui si lasci sfuggire un singhiozzo sommesso. Infil la mano sporca
nella tasca e tir fuori una scatoletta rotonda. Jim non lo fa per cattiveria,
Barbie, disse consegnando la scatola alla figlia. Guardava ora la figlia,
ora l'altarino, i fiori di plastica e i vasi che li contenevano. Barbara si precipit l, butt via i fiori e confisc le altre tre scatolette di tabacco
nascoste.
Parler col signor Patel domattina, disse poi in tono gelido e usc dalla
stanza.
Non poteva che essere Eaton Terrace. Eaton Place faceva troppo
Belgravia, e Lynley detestava l'ostentazione. Inoltre questa era solo la
residenza di citt. Howenstow - la tenuta in Cornovaglia - era la vera casa
dei Lynley.
Barbara si ferm a guardare l'elegante edificio bianco. Come era tutto
deliziosamente pulito a Belgravia, pens. L'eleganza dell'alta borghesia.
Era l'unica zona della citt in cui la gente si adattava a vivere in stalle
riattate e se ne vantava con gli amici!

Stiamo a Belgravia, adesso. Non l'avevamo detto? Oh, venite a prendere


un te da noi! Niente di speciale. Solo trecentomila sterline, ma noi lo
consideriamo un investimento. Cinque stanze. E la stradina ha un
acciottolato che una vera delizia! Facciamo alle quattro e mezzo.
Riconoscerete il posto. Ho messo cassettine di begonie su tutti i davanzali.
Barbara sal gli scalini di marmo immacolato e, vedendo il piccolo
blasone Asherton sotto il lume d'ottone, scosse la testa con disprezzo.
Titolato, Lynley! Niente stalla riattata per te.
Alz la mano per suonare il campanello, ma si blocc e si mise a
osservare la strada. Dal giorno precedente non aveva avuto tempo di
considerare la propria posizione. Il primo incontro con Webberly, il
recupero di Lynley al ricevimento nuziale, e poi la riunione a Scotland
Yard con quello strano prete si erano succeduti con tale rapidit che non
aveva avuto tempo di valutare le proprie emozioni ed escogitare una
strategia per superare questo nuovo cimento.
Certo, Lynley non era rimasto inorridito per l'incarico come s'era
immaginata, di sicuro non inorridito e indignato quanto lei. Ma del resto
lui aveva avuto altri pensieri per la testa: il matrimonio del suo amico,
l'appuntamento a tarda sera con Lady Helen Clyde. Adesso, dopo aver
avuto il tempo per riflettere, avrebbe scaricato su di lei tutta la sua
irritazione perch come collega di lavoro gli era stato accollato un paria.
Allora che fare? Eccola finalmente, l'occasione che aveva tanto atteso in cui aveva tanto sperato, per cui aveva pregato -, l'opportunit di dare
prova di s nella squadra investigativa una volta per tutte. Era l'occasione
per rimediare ai contrasti, alle parole fuori posto, alle decisioni impetuose,
agli errori sciocchi degli ultimi dieci anni.
Pu imparare molto lavorando con Lynley. Ripensando alle parole di
Webberly, aggrott la fronte. Che cosa avrebbe mai potuto imparare da
Lynley? Il vino giusto da ordinare con la cena, qualche passo di danza,
come incantare una stanza piena di persone con una conversazione accattivante? Che cosa avrebbe potuto imparare da Lynley?
Niente, di sicuro. Ma lei sapeva bene che lui rappresentava la sua unica
possibilit di tornare a far parte della squadra investigativa. Cos, mentre
se ne stava sulla soglia, pensava a come comportarsi per andare d'accordo
con lui.
Sarebbe stata disponibile al massimo, decise. Non avrebbe dato
suggerimenti, avrebbe approvato ogni sua idea, ogni sua affermazione.
Questione di sopravvivenza, si disse, e suon il campanello.

Si aspettava che le andasse ad aprire una cameriera in uniforme,


impettita e insolente, cos rimase sorpresa. Perch alla porta si present
Lynley in persona, con in mano un toast, le ciabatte ai piedi e gli occhiali
da vista appoggiati sulla punta del suo aristocratico naso.
Ah, Havers, in anticipo. Perfetto, esclam guardandola al di sopra
delle lenti.
Le fece strada nella casa e la condusse in un soggiorno spazioso, con
uno zoccolo bianco fresco di vernice, le pareti verde pallido, e il soffitto
Adams insolitamente sobrio. Le porte a vetri non avevano le tende perch
si vedesse il giardino ancora in fiore e la colazione era servita in piatti d'argento disposti su un mobile in noce. Nella stanza c'era un invitante
profumo di pane caldo e di bacon, e a questo stimolo lo stomaco di
Barbara si mise a borbottare. Si premette un braccio sull'addome e cerc di
non pensare alla sua colazione di quella mattina: un uovo troppo cotto e
una fetta di pane tostato. La tavola era apparecchiata per due, cosa che per
un attimo sorprese Barbara, ma poi si ricord dell'appuntamento serale di
Lynley con Lady Helen Clyde. La signora in quel momento era senza
dubbio ancora a letto, certo non abituata ad alzarsi prima delle dieci e
mezzo.
Si serva. Lynley fece un gesto distratto verso il buffet con la forchetta
e raccolse alcuni fogli del rapporto sparsi tra il servizio di porcellana.
Non conosco nessuno che non ragioni meglio con lo stomaco pieno. Ma
le sconsiglio le aringhe affumicate. Mi sembrano poco fresche.
No, grazie, rispose con gentilezza. Ho gi mangiato, signore.
Neanche una salsiccia? Quelle almeno sono proprio buone. Non trova
che i macellai si siano decisi finalmente a mettere pi carne di maiale che
farina, adesso? E confortante, quanto meno. Sono passati quasi
cinquant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale ed era ora che la
facessimo finita con il razionamento. Prese una teiera. Come tutti gli altri
oggetti sul tavolo, era di porcellana antica, senza dubbio eredit di
famiglia. Che ne dice di bere qualcosa? Devo avvertirla, sono maniaco
del t Lapsang Souchong. Helen sostiene che ha il sapore di calzini
sporchi.
Io... ne berrei volentieri una tazza. Grazie, signore.
Bene, dichiar lui. Ne beva un po' e mi dica che cosa ne pensa.
Stava per mettere una zolletta di zucchero nell'infuso quando suon
ancora il campanello. Si sentirono dei passi provenire da una scala sul
retro della casa. Vado io, signore, grid una voce di donna. Aveva

l'accento della Cornovaglia. Mi scusi per la volta scorsa. Il bambino e


tutto il resto,.
il crup, Nancy, disse tra s Lynley. Porta il bambino dal dottore.
Si sent arrivare dall'ingresso una voce di donna. Colazione? Una
risata argentina. Che tempismo ho avuto nell'arrivare, Nancy. Non
creder mai che una pura coincidenza. Dopo queste ultime parole, Lady
Helen fece il suo ingresso nella stanza e Barbara rimase per un momento
raggelata, senza fiato, in preda alla pi totale disperazione.
Avevano un abito della stessa foggia, ma mentre quello di Helen era
stato confezionato su misura per lei dallo stilista, quello di Barbara era
dozzinale, un modello da grandi magazzini con le cuciture in vista e l'orlo
malfatto. Solo il diverso colore l'avrebbe forse salvata da un'umiliazione
cocente, pens.
Afferr la tazza di t, ma non ebbe la forza di portarla alle labbra.
Lady Helen si blocc solo per un attimo alla vista della poliziotta. Sono
in un guaio, disse senza mezzi termini. Meno male che c' qui anche lei,
sergente, perch ho l'impressione che ci vorr del bello e del buono per
togliermi dal pasticcio in cui mi sono cacciata. Detto questo, deposit una
grossa borsa sulla sedia pi vicina e and subito al buffet dove cominci a
curiosare tra i piatti coperti come se bastasse il cibo a toglierla dai guai.
Pasticcio? domand Lynley. Lanci un'occhiata a Barbara. Come le
parso il Lapsang?
Con le labbra tirate rispose: Molto buono, signore.
Ancora quell'orribile t! esclam Lady Helen. Davvero, Tommy. Sei
un uomo senza piet.
Se avessi saputo che saresti venuta, sarei stato meno pigro e non l'avrei
fatto servire soltanto due volte in una settimana, replic caustico Lynley.
Per nulla offesa, Lady Helen scoppi a ridere. Non lo trova irritante,
sergente? Da come si esprime si potrebbe pensare che io sia qui tutti i
giorni ad abboffarmi a sue spese.
ci che accaduto ieri, Helen.
Che uomo perfido sei. Rivolse di nuovo l'attenzione al buffet. Queste
aringhe hanno un odore spaventoso. Le ha portate per caso Nancy nella
sua valigia? Li raggiunse a tavola con un piatto che traboccava di un
assortimento gastronomico di uova e funghi, pomodori e bacon alla griglia.
Che cosa ci fa qui, a proposito? Perch non a Howenstow? Dov'
Denton questa mattina?
Lynley intanto sorseggiava il suo t, leggendo il rapporto che aveva sul

tavolo. Visto che sar fuori citt, ho lasciato qualche giorno di libert a
Denton, rispose distrattamente. Non era il caso che venisse con me.
Lady Helen rimase con un pezzo di bacon croccante bloccato a
mezz'aria. Stai scherzando, vero? Dimmi che non parli sul serio, tesoro.
Me la cavo benissimo senza il mio maggiordomo. Non sono del tutto
imbranato, Helen.
Ma non intendevo questo! Lady Helen bevve un sorso del Lapsang
Souchong, fece una smorfia e appoggi la tazza. Si tratta di Caroline. Si
presa l'intera settimana di ferie. Non pensi... Tommy, se se ne andata con
Denton, sono perduta. No, lo blocc prima che parlasse, so che cosa stai
per dire. Hanno tutto il diritto di avere una vita privata. Sono d'accordo
anch'io. Ma dobbiamo arrivare a una sorta di compromesso a questo
proposito - io e te - perch se si sposano e si stabiliscono da te...
Allora ci sposeremo anche noi, rispose placido Lynley. E saremo
felici e contenti, tutti e quattro.
Trovi la cosa divertente, vero? Ma guardami. Un giorno senza Caroline
in casa e vedi come mi riduco. Certo non penserai che lei approverebbe
una mise di tal genere.
Lynley osserv la mise in questione. Barbara non ne aveva bisogno:
aveva l'immagine di Lady Helen stampata nella mente. Un completo
bordeaux di ottimo taglio, una camicetta di seta e una sciarpa color malva
che le scendeva fino alla vita.
Che cosa c' che non va? domand Lynley. Ti sta bene. In effetti,
considerata l'ora, guard il suo orologio da tasca, direi che sei fin troppo
elegante.
Lady Helen si rivolse a Barbara, esasperata. Non un comportamento
tipico da uomini, sergente? Questa mattina sembro una fragola troppo
matura e lui commenta: 'ti sta bene, secondo me' e si immerge nella lettura
del dossier di un delitto.
Molto meglio questo che occuparmi del tuo abbigliamento per i
prossimi giorni. Lynley fece cenno alla borsa dimenticata sulla sedia, che
si era rovesciata e aveva sparso sul pavimento vari pezzi di stoffa. per
questo che sei venuta?
Lady Helen si tir vicino la borsa. Vorrei che fosse cos, sospir lei.
Ma molto peggio della faccenda Denton-Caroline; a proposito, non
abbiamo ancora chiuso la questione. Sono nei pasticci. Ho mischiato i
campioni con i fori di proiettile di Simon.
Barbara cominciava a pensare di essere finita in una commedia di Wilde.

Abituato ai bizzarri salti logici di Lady Helen, Lynley non si scompose.


I campioni con i fori di proiettile di Simon?
Lo sai. Stavamo lavorando sulle possibili forme che una macchia di
sangue prodotta da una ferita di arma da fuoco assume in base a traiettoria,
angolazione e calibro del proiettile. Te lo ricordi, vero?
Il lavoro da presentare il mese prossimo?
Proprio quello. Simon aveva lasciato tutto pronto per me al laboratorio.
Avrei dovuto buttar gi la serie dei dati preliminari, attaccare le etichette a
ogni campione di stoffa, e allestire il lavoro in laboratorio per gli studi
conclusivi. Ma io...
Hai mischiato i campioni di stoffa, termin la frase Lynley. St. James
avr bisogno di quella roba per continuare, Helen. Che proponi di fare?
Lei gett uno sguardo sconsolato ai campioni che aveva buttato senza
tanti riguardi sul pavimento. Certo, non sono del tutto ignorante in
materia. Dopo quattro anni di laboratorio, so riconoscere almeno una
calibro ventidue e non ho difficolt con una quarantacinque o con un fucile
da caccia. Ma per quanto riguarda gli altri... e ancor peggio quando si tratta
di abbinare il tipo di macchia di sangue alla relativa traiettoria...
E un guaio, concluse Lynley.
Esattamente, assent lei. Cos ho pensato di fare un salto qui
stamattina per vedere se era possibile sistemare le cose.
Lynley si chin e diede una rapida occhiata al materiale. E impossibile,
tesoro. Mi dispiace, ma qui sono necessarie ore di lavoro e noi dobbiamo
prendere il treno.
Allora che posso dire a Simon? Ci sta lavorando da secoli.
Lynley riflett sul problema. Una soluzione ci sarebbe...
Quale?
Il professor Abrams del Chelsea Institute. Lo conosci? Al cenno
negativo di lei, Lynley continu: Lui e Simon hanno testimoniato in
qualit di esperti. stato l'anno scorso per il caso Melton. Si conoscono.
Forse potrebbe esserti d'aiuto. Potrei telefonargli prima di partire.
Davvero, Tommy? Te ne sarei tanto grata. Farei qualsiasi cosa per te.
Lui alz un sopracciglio. Certo non una cosa da dire a un uomo a
colazione.
Lei si mise a ridere in modo seducente. Anche i piatti! Rinuncerei
anche a Caroline, se necessario.
E a Jeffrey Cusick?
Anche a lui. Poveretto. Barattato per fori di proiettile senza un attimo

di esitazione.
D'accordo, allora. Me ne occuper non appena avremo finito di
mangiare. Allora adesso possiamo continuare la nostra colazione?
Oh, s, certo. Si butt con gioia sul piatto, mentre Lynley s'infilava gli
occhiali e dava ancora un'occhiata alle sue carte. Per quale caso partite
cos di buon mattino? chiese Helen a Barbara, versandosi una seconda
tazza di t e aggiungendoci zucchero e panna in abbondanza.
Una decapitazione.
Mi sembra davvero una cosa orrenda. Andate lontano?
Nello Yorkshire.
La tazza rimase sospesa in aria e poi venne appoggiata lentamente sul
piattino. Lady Helen guard per un attimo Lynley prima di parlare.
Esattamente dove, Tommy? domand con aria impassibile.
Lynley cerc il nome sul dossier. Un posto di nome... ecco, Keldale. Lo
conosci?
Ci fu un minuto di silenzio. Lady Helen soppes la domanda. Aveva lo
sguardo fisso sul t e, anche se il suo volto era privo di espressione, la
vena del collo cominci a pulsarle. Fece un sorriso, ma gli occhi rimasero
impassibili. Keldale? No, affatto.
5
Lynley lasci da parte il giornale e si mise a osservare Barbara Havers.
Non aveva bisogno di farlo di nascosto, perch lei era china sul tavolino di
formica verdina del treno a leggere il rapporto sull'omicidio di Keldale. Per
un momento si ferm a considerare quanto fossero cadute in basso le
ferrovie inglesi nell'attuale scelta dei colori, destinati al massimo utilizzo
con il minimo di manutenzione, ma poi ritorn con il pensiero alla
poliziotta seduta di fronte a lui.
Era informato sul conto di Havers. Lo erano tutti. Aveva fallito
miseramente nel primo incarico alla squadra investigativa, alienandosi in
breve le simpatie di MacPherson, Stewart e Hale, tre compagni di lavoro
ideali. MacPherson, in special modo, con il suo travolgente humour e
l'atteggiamento paterno, avrebbe dovuto essere un maestro straordinario
per una come Barbara. Quell'uomo era davvero un bonaccione. Quale
sergente dell'investigativa aveva fallito al suo fianco? Solo Barbara
Havers.
Lynley ricordava il giorno in cui Webberly aveva deciso di rimandarla al

servizio di pattuglia. Tutti sapevano che sarebbe successo, naturalmente.


Ma nessuno era preparato alla reazione della donna.
Se fossi una signorina di buona famiglia uscita da Eton, mi avreste
tenuto, aveva gridato nell'ufficio di Webberly con un tono di voce cos
alto che l'intero piano l'aveva sentita. Se avessi un sostanzioso conto in
banca e un titolo nobiliare e non avessi remore a fottermi chiunque si
trovasse sulla mia strada - donna, uomo, bambino o animale -, andrei
proprio bene per il vostro prezioso dipartimento!
Al nome di Eton tre teste si erano voltate verso Lynley. Alla fine della
discussione tutti nella stanza avevano interrotto il lavoro e guardavano
nella sua direzione. Lui si trovava accanto a uno schedario e stava
cercando il dossier su quel miserabile verme di Harry Nelson, ma a quel
punto si era accorto di muoversi in modo impacciato. Certo non aveva
proprio bisogno di quel dossier. Non in quel momento, perlomeno. Non
poteva rimanere l all'infinito; doveva tornare alla sua scrivania. Si era
costretto a farlo, a dire con disinvoltura: Buon Dio, mi affidano sempre
gli animali, e aveva attraversato la stanza con nonchalance.
La sua osservazione era stata accolta da risate nervose e impacciate. Si
era sentita sbattere violentemente la porta di Webberly e Havers era
comparsa come una furia nel corridoio. Aveva la bocca contratta dalla
rabbia e il volto rigato di lacrime che si asciugava irata con la manica del
cappotto. Quando Lynley aveva incontrato lo sguardo di lei, si era sentito
riversare addosso tutto il suo odio e il suo disprezzo. Era come essere
colpiti da una malattia incurabile.
Un momento dopo, MacPherson era arrivato con la solita andatura goffa
vicino alla sua scrivania, gli aveva buttato il dossier su Harry Nelson e con
un borbottio amichevole gli aveva detto: Sei un attore formidabile,
ragazzo. Ma ciononostante erano occorsi almeno dieci minuti prima che
le mani smettessero di tremargli e lui potesse formare il numero di Helen.
Ci vediamo per pranzo, tesoro? le aveva chiesto.
Aveva capito. Se n'era accorta subito. Certo, Tommy. Simon mi ha
costretto per tutta la mattina ad analizzare i pi ributtanti campioni di
capelli immaginabili... Sapevi che il cuoio capelluto si stacca davvero
quando strappi i capelli a qualcuno, amore? Un pranzetto mi sembra la
cosa pi opportuna. Facciamo al Connaught?
Per fortuna c'era Helen. Dio, che ancora di salvezza era stata per lui in
quell'ultimo anno! Lynley cacci quei pensieri dalla mente e riprese a
studiare Barbara. Gli ricordava un po' una tartaruga. Specialmente quella

mattina, quando era entrata Helen nella stanza. La poverina era rimasta
raggelata, aveva balbettato qualche parola e si era ritirata nel suo guscio.
Che comportamento strano! Come se avesse qualcosa da temere da Helen!
Cerc in tasca il portasigarette e l'accendino.
Notando quel gesto, il sergente Havers alz lo sguardo poi ritorn al suo
rapporto, il volto impassibile. Lei non fumava e non beveva, pens Lynley
e fece un sorriso ironico. Be', abituati, sergente. Non sono proprio l'uomo
che trascura i suoi vizi. Non da un anno a questa parte, almeno.
Non era mai riuscito a capire la notevole antipatia che la donna nutriva
nei suoi confronti. C'era, a voler ben vedere, la faccenda ridicola della
classe sociale; e solo Dio sa quanto era stato preso in giro dai colleghi
quando avevano scoperto che aveva ereditato un titolo nobiliare. Tuttavia,
dopo che per una settimana, a ogni sua comparsa, l'avevano accolto con
inchini beffardi e suono di fanfare, la questione del titolo aveva perso
d'interesse. Ma non per Havers, che sembrava udire le magniloquenti
parole ottavo conte di Asherton come un ritornello ossessivo tutte le volte
che lui passava nei suoi paraggi, cosa che aveva evitato accuratamente di
fare da quando lei era tornata al servizio di pattuglia.
Lynley fece un sospiro. Ed eccoli di nuovo insieme. Che cosa aveva mai
in mente Webberly, costringendoli a lavorare in coppia? Il commissario era
di gran lunga l'uomo pi intelligente che avesse mai conosciuto a Scotland
Yard, per cui questa accoppiata alla Don Chisciotte doveva avere un senso.
Guard fuori del finestrino bagnato di pioggia. Se riesco a stabilire chi di
noi due Sancho Panza, andremo d'accordo magnificamente. Si mise a
ridere.
Il sergente Havers sollev lo sguardo incuriosita, ma non apr bocca.
Lynley sorrise. Cercavo i mulini a vento, le disse.
Stavano bevendo il caff quando Barbara sollev con cautela la
questione dell'ascia.
Nessuna impronta sull'attrezzo, osserv lei.
Sembra strano, vero? replic Lynley. Fece una smorfia per il sapore
della bevanda e spinse da parte la tazza. Uccidi il cane, uccidi il padre,
aspetti l'arrivo della polizia, ma togli le impronte digitali dall'impugnatura
dell'ascia. Non ha senso.
Perch pensa che abbia ucciso il cane, ispettore?
Per farlo star zitto.
Suppongo sia cos, assent lei, riluttante.
Lynley not che voleva aggiungere qualcosa. Che ne pensa?

Io... niente. Sar proprio come dice lei, signore.


Ma lei ha un'altra idea. Sentiamo. Havers lo stava osservando con
circospezione. Sergente?
Barbara si schiar la gola.
Stavo solo pensando che non aveva bisogno di metterlo a tacere. Voglio
dire... era il suo cane. Perch avrebbe dovuto abbaiare a lei? Potrei
sbagliarmi, ma avrebbe abbaiato contro un intruso e un intruso avrebbe
dovuto farlo star zitto.
Lynley si guard la punta delle dita affusolate. La strana faccenda della
morte del cane nella notte, mormor. Avrebbe abbaiato anche alla
ragazza che conosceva, se questa stava per uccidere il padre, obiett.
Ma... pensavo, signore. Havers si tir i capelli dietro le orecchie, un
gesto che la rese ancor meno attraente del solito. Non sembra che il cane
sia stato ucciso prima? Frug tra le carte che aveva riposto nella
cartelletta e tir fuori una fotografia. Il corpo di Teys caduto proprio sopra il cane.
Lynley esamin l'immagine. S, certo. Ma lei avrebbe potuto montare la
messinscena.
Barbara spalanc gli occhi intelligenti, sbalordita. Non lo ritengo
possibile, signore. No davvero.
Perch no?
Teys era alto un metro e novantadue. Con una certa goffaggine
estrasse altri fogli del rapporto. Pesava... ecco qui, novantun chili. Non
riesco a immaginarmi questa Roberta che solleva novanta chili di peso
morto per creare la scena del delitto. Soprattutto se aveva intenzione di
confessare subito dopo. Non mi sembra possibile. Inoltre, il corpo era
senza testa e allora ci sarebbe dovuto essere del sangue sui muri, se
l'avesse spostato. Ma non ce n'era.
Un punto a suo favore, sergente, disse Lynley tirando fuori gli occhiali
dalla tasca. Credo che abbia ragione. Mi lasci dare un'occhiata alla
pratica. Lei gli pass l'intero dossier. L'ora della morte stata fissata tra
le dieci e mezzanotte, dichiar pi a se stesso che a lei. Aveva mangiato
pollo e piselli a cena. Qualcosa non va, sergente?
Niente, signore. L'idea mi fa star male.
Le lanci un'occhiata affascinante. Ah. Continu a leggere. Presenza
di barbiturici nel sangue. Alz lo sguardo, corrug la fronte e fiss
Barbara, senza vederla, al di sopra delle lenti. difficile pensare che un
uomo del genere abbia bisogno di pillole per dormire. Si sobbarca una

giornata di duro lavoro alla fattoria, all'aria fresca delle valli. Fa una cena
abbondante e si addormenta accanto al fuoco. La pace bucolica. Allora
perch il sonnifero?
Pare che l'avesse appena preso.
ovvio. Non pu essere andato nel fienile in stato di sonnambulismo.
Lei si raggel a quella battuta, si ritir nel suo guscio. Intendevo solo
dire...
Mi scusi, la interruppe subito Lynley. Stavo scherzando. Lo faccio
qualche volta. Allenta la tensione. Dovr cercare di abituarsi.
Certo, signore, rispose lei con affettata cortesia.
L'uomo si accost a loro mentre si stavano dirigendo verso l'uscita. Era
molto magro, aspetto anemico, tipico di chi afflitto da almeno un
migliaio di vari problemi di stomaco che gli avvelenano l'esistenza. Anche
nel momento in cui li raggiunse, s'infil in bocca una pasticca e cominci a
masticarla con grande accanimento.
Commissario Nies, lo apostrof Lynley in tono affabile. Ha fatto
tutta questa strada da Richmond per venirci a prendere? quasi un viaggio
per lei.
Sessanta fottute miglia, perci chiariamo subito le cose, ispettore,
esord secco Nies. Si era fermato davanti a loro, bloccando l'accesso alle
scale che portavano fuori della stazione. Non la voglio qui. Questo un
maledetto scherzo di Kerridge e io non c'entro nel modo pi assoluto. Se
vuole qualcosa, la chieda a Newby Wiske, non a Richmond. Sono stato
chiaro? Non voglio vederla. Non voglio sentir parlare di lei. Se venuto
qui con lo scopo di vendicarsi, se lo ficchi subito nel culo. Capito? Non ho
tempo da dedicare a studentelli ruffiani ansiosi di vendicarsi.
Ci fu un momento di silenzio. Osservando il volto da dispeptico di Nies,
Barbara si chiese se mai qualcuno si fosse rivolto in modo cos colorito a
Lord Asherton nella sua tenuta in Cornovaglia.
Sergente Havers, disse in tono conciliante Lynley, non credo che lei
conosca il commissario capo Nies, della polizia di Richmond.
Non aveva mai visto un uomo messo cos in difficolt da una simile
eleganza di modi. Felice di conoscerla, signore, rispose Barbara Havers
doverosamente.
Vai all'inferno, Lynley, ringhi Nies. Stammi fuori dai piedi. Con
questo, gir sui tacchi e si fece largo tra la folla verso l'uscita.
Ben fatto, sergente. Lynley non era per niente turbato. Frug con lo

sguardo tra la marea umana che affollava la stazione di York. Era quasi
l'una e il solito andirivieni era accentuato dai molti che, compatibilmente
con gli orari di lavoro, approfittavano dell'ora di pranzo per comprare biglietti, trattare il prezzo del noleggio delle automobili con il personale
addetto, andare a prendere amici e conoscenti in arrivo. Lynley individu
la persona che cercava, disse: Ah, vedo Denton, laggi, e fece un cenno
con la mano a un giovanotto che si stava avvicinando.
Denton era appena uscito dalla tavola calda, interrotto nel mezzo del
pranzo. Mentre si faceva largo tra la folla, fin di masticare, ingoi il
boccone e si pul la bocca con un tovagliolino di carta. Riusc anche a
pettinarsi i folti capelli neri, sistemarsi la cravatta e dare una rapida
occhiata alle scarpe prima di raggiungerli.
Fatto buon viaggio, signore? domand, consegnando a Lynley un
mazzo di chiavi. La macchina qui fuori. Fece un sorriso gentile, ma
Barbara not che evitava di incontrare lo sguardo di Lynley.
Lynley scrut con occhio critico il maggiordomo. Caroline, disse.
Gli occhi grigi e rotondi di Denton divennero ancora pi rotondi.
Caroline, signore? ripet con aria innocente. Il suo volto da cherubino
divenne, se possibile, ancora pi angelico. Lanci un'occhiata nella
direzione da cui era venuto.
Non faccia il finto tonto. Dobbiamo sistemare alcune cose prima che lei
parta per la sua vacanza. Questo il sergente Havers, a proposito.
Denton inghiott e fece un breve cenno a Barbara. Piacere, sergente,
disse, e riport lo sguardo su Lynley. Signore?
La smetta di essere cos ossequioso. Non lo fa a casa, e in pubblico mi
da un fastidio terribile. Con impazienza, Lynley si pass la valigetta nera
da una mano all'altra.
Mi scusi. Denton sospir e vuot il sacco. Caroline nella tavola
calda. Ho affittato un cottage nella Robin Hood's Bay.
Com' romantico, osserv seccamente Lynley. Mi risparmi i dettagli.
Le dica solo di telefonare a Lady Helen per rassicurarla che non siete
fuggiti a Gretna Green. Lo far, Denton?
Il giovanotto fece un largo sorriso. Ma certo, lo far subito.
Grazie. Lynley infil la mano in tasca ed estrasse dal portafoglio una
carta di credito. La diede all'uomo. Non si metta in testa strane idee, lo
avvert. Paghi solo la macchina con questa. chiaro?
Chiarissimo, rispose Denton secco. Guard verso la tavola calda da
cui era uscita una giovane donna assai graziosa che li stava osservando.

Era vestita e pettinata alla moda, come la stessa Lady Helen. Praticamente
il suo doppione, a voler ben vedere, pens Barbara irritata e si chiese se
fosse un requisito indispensabile per ottenere il lavoro: ancella della figlia
minore di un conte, proprio una creatura uscita dal diciannovesimo secolo.
L'unica reale differenza tra Caroline e la sua padrona era una minore
sicurezza di s, evidenziata dal modo in cui Caroline teneva la borsetta:
stringeva i manici con entrambe le mani come se la dovesse usare a mo' di
arma.
Denton parl. Posso andare allora?
Vada, rispose Lynley e, mentre l'uomo si allontanava nella direzione
da cui era venuto, aggiunse: Stia attento.
Non si preoccupi, signore, fu la rapida risposta.
Lynley lo guard sparire tra la folla con la giovane donna al braccio. Si
volt verso Barbara. Credo che questa sia stata l'ultima interruzione.
Andiamo. E, detto questo, la guid fuori in Station Road e poi verso una
lucida Bentley d'argento.
Ho... i... dati di fatto, disse in confidenza Hank Watson dal tavolo
vicino. I dati di fatto... sicuri... certificati... verificati! Soddisfatto di aver
attirato l'attenzione di tutti i presenti nella sala da pranzo, continu: Sulla
storia del bambino dell'abbazia. Io e JoJo li abbiamo appresi da Angelina
questa mattina.
St. James guard sua moglie. Ancora caff, Deborah? le chiese
gentilmente. Quando lei fece cenno di no, ne vers un po' per s e riport
la sua attenzione sull'altra coppia.
Hank e JoJo Watson non avevano perso tempo a instaurare un rapporto
di amicizia con gli unici ospiti di Keldale Hall. La signora Burton Thomas
aveva provveduto in tal senso facendoli sedere a due tavoli affiancati
nell'immensa sala da pranzo. Non si era preoccupata di fare le presentazioni. Sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno. Le belle modanature in
rilievo dei rivestimenti in legno della stanza, la credenza Sheraton, e le
sedie William e Mary persero d'interesse agli occhi dei due americani
quando entrarono St. James e Deborah.
Hank, tesoro, forse non hanno voglia di sentire la storia del bambino
dell'abbazia. JoJo si toccava la collana d'oro da cui pendeva un
incredibile numero di ciondoli. Le parole Mamma, Torta di mele e
Zuccherino facevano compagnia a un simbolo della Mercedes-Benz, a
un minuscolo cucchiaio e a una Tour Eiffel in miniatura.

Impossibile che non vogliano! fu la replica di Hank. Basta che tu


glielo chieda, Chicchina.
JoJo si scus con lo sguardo con l'altra coppia. Hank affascinato
dall'Inghilterra. Proprio incantato, spieg.
L'adoro, annu Hank. Se solo riuscissi ad avere dei toast caldi, il
posto sarebbe perfetto. Perch diavolo voi inglesi mangiate i toast freddi?
Ho sempre pensato che fosse una carenza culturale, replic St. James.
Hank url la sua approvazione, la bocca aperta a mostrare una fila di
denti incredibilmente bianchi. Carenza culturale! Questa buona! Questa
davvero buona! Sentito, Chicchina? Carenza culturale! Hank ripeteva
sempre qualsiasi osservazione lo facesse ridere: Cos aveva l'impressione
di esserne un po' l'autore. Adesso torniamo all'abbazia. Non era neanche
facile distoglierlo da un pensiero.
Hank, mormor sua moglie. Sembrava un po' un coniglio, con gli
occhi sporgenti e il nasino all'ins che muoveva continuamente come se
non fosse abituata all'aria che respirava.
Rilassati, Chicchina, le intim il marito. Queste persone sono il
sale... della... terra.
Penso che prender altro caff, Simon, disse Deborah.
Lui glielo vers, la guard negli occhi e disse: Latte, cara?
S, grazie.
Latte caldo nel caff! osserv Hank. Un'altra cosa cui non ero
abituato. Ehi! Ecco Angelina!
La ragazza nominata - data la rassomiglianza fisica con Danny, non
poteva che essere un altro membro del sempre pi curioso clan Burton
Thomas - portava un largo vassoio con grande seriet. Non era carina
come Danny: una ragazzina rossa e cicciottella con le guance colorite e le
mani ruvide che la facevano apparire pi adatta alla vita di fattoria che
all'eccentrica atmosfera della sua famiglia. Butt l un nervoso buongiorno,
evitando il loro sguardo, e in modo goffo distribu la colazione mordendosi
intanto il labbro inferiore.
Timida creatura, osserv ad alta voce Hank lasciando cadere una fetta
di toast in mezzo all'uovo fritto. Ma ci ha dato le informazioni giuste, ieri
sera dopo cena. Allora avete sentito la storia del bambino, vero?
Deborah e St. James si guardarono per decidere chi dovesse prendere in
mano il filo della conversazione. Tocc a Deborah. S, certo, rispose. Il
pianto che proviene dall'abbazia. Danny ce ne ha parlato subito dopo il
nostro arrivo.

Ah! Ci avrei scommesso, afferm Hank in modo vago, e poi aggiunse:


Bel musetto. Sapete, le piace attirare l'attenzione su di s.
Hank... mormor la moglie, tenendo la testa abbassata sul porridge; le
orecchie, che le spuntavano dai corti capelli biondo rossicci, erano
diventate rosse.
JoJo-Chicchina, questa gente non stupida, replic Hank. Capiscono
come vanno le cose. Agit la forchetta verso gli altri due commensali. Un
pezzo di salsiccia era in equilibrio precario sulla punta. Dovete scusare la
Chicchina, spieg lui. Voi penserete che vivendo a Laguna Beach
dovrebbe essere spregiudicata, vero? Conoscete Laguna Beach, in
Califomia? Non aspett una risposta. il posto pi bello del mondo per
viverci, senza offesa per questi luoghi, certo. JoJo-Chicchina e io viviamo
l da... quanti anni sono adesso, bel musino? Ventidue?... E diventa ancora
rossa, ve lo dico io, quando vede due finocchi in atteggiamento
confidenziale! 'JoJo', le dico, 'non devi arrossire e sentirti imbarazzata per i
finocchi.' Abbass il tono di voce. Ci escono dalle orecchie, a Laguna,
confid lui.
St. James non aveva il coraggio di guardare Deborah. Scusi?
domand, non essendo sicuro di aver capito bene.
Finocchi, diamine! Invertiti! Omosessuali! Ce ne sono a milioni
dichiarati, a Laguna! Vogliono vivere tutti l! Adesso, torniamo alla
faccenda dell'abbazia. Hank s'interruppe per ingollare una sorsata di
caff. Pare che in realt sia andata cos: Danny e il suo amichetto si
incontravano regolarmente all'abbazia. Sapete che intendo dire. Per uno
scambio di effusioni. E nella notte in questione di tre anni fa avevano
deciso che era tempo di consacrare la loro relazione. Mi seguite?
Perfettamente, rispose St. James. Evitava volutamente lo sguardo di
Deborah.
Dunque, Danny, vede, un po' reticente su questo punto. Dopotutto
essere vergine la prima notte di nozze conta ancora, non d'accordo?
Specialmente da queste parti. E se la piccola Danny lascia fare a questo
tipo quello che vuole... be', non si torna pi indietro, non le pare? Era in
attesa della risposta di St. James.
Immagino di no.
Hank annu approvando. Cos quando sua sorella Angelina dice che...
Era presente anche lei? domand incredulo St. James.
Hank scoppi in una risata fragorosa a quell'idea, picchiando il
cucchiaio forte sul tavolo. Lei uno spasso, giovanotto! Si rivolse a

Deborah. sempre cos?


Sempre, rispose lei subito.
grandioso! Be', torniamo all'abbazia.
Certo, fu la risposta implicita nello scambio di occhiate tra Deborah e St.
James.
Allora c' questo tizio con Danny. Hank rappresent nell'aria la scena
con il coltello e la forchetta. L'arma carica e il grilletto tirato. Quando,
ecco, tutto d'un tratto lo strillo violento del bambino! Se lo immagina? Eh,
ci riesce?
Perfettamente, replic St. James.
Be', quei due sentono il bambino e pensano che sia un segno del
Signore. Scappano dall'abbazia come se avessero il diavolo alle calcagna.
E questo, amici miei, mise fine alla cosa.
Al pianto del bambino, vuol dire? domand Deborah. Oh, Simon,
speravo che l'avremmo sentito stanotte. O magari anche questo
pomeriggio. Scansare il male ha dato una ricompensa maggiore di quanto
io pensassi.
Sfacciata, voleva dire il suo sguardo.
Non al pianto del bambino, precis Hank. Alla cosuccia tra Danny e
il tizio. A proposito, come si chiamava, Chicchina?
Un nome strano. Ezra qualcosa.
Hank annu. Be', comunque, Danny ritorna a casa tutta sconvolta.
Vuole confessare i suoi peccati e morire. Cos chiamano il prete. il
momento dell'esorcismo!
Per l'abbazia, la casa, o Danny? domand St. James.
Per tutti e tre, giovanotto! Allora il prete arriva di corsa qui e compie il
rito con l'acqua benedetta, va all'abbazia, e... S'interruppe di colpo, il
volto raggiante di gioia, gli occhi entusiasti: un narratore eccellente, con
l'uditorio che pende dalle sue labbra.
Ancora caff, Deborah?
No, grazie.
E lei che ne pensa? domand Hank.
St. James soppes la domanda. Sent che la moglie gli toccava con il
piede la gamba sana.
E, dannazione, se non c'era davvero un bambino in carne e ossa l! Un
neonato con il cordone ombelicale ancora attaccato. Non poteva avere pi
di due ore di vita. Morto stecchito quando arriv l il vecchio prete.
Abbandono, dicono.

Spaventoso. Deborah impallid. Che cosa orribile!


Hank annu con gravit. Lei dice bene, pensate al povero Ezra!
Immagino che non sia riuscito pi a fare sapete-cosa per altri due anni!
Di chi era il bambino?
Hank scroll le spalle. Rivolse la sua attenzione alla colazione ormai
fredda. Era chiaro che a lui interessavano solo i particolari piccanti della
storia.
Nessuno lo sa, rispose JoJo. L'hanno seppellito nel cimitero della
chiesa del villaggio. Con un epitaffio assurdo sulla pietra tombale. Non me
lo ricordo, cos su due piedi. Dovete andare a vederlo.
Sono sposi novelli, Chicchina, intervenne Hank, schiacciando l'occhio
a St. James. Immagino che abbiano ben altre cose in mente che andare
per cimiteri.
Era ovvio: Lynley aveva una predilezione per i russi. Avevano
cominciato con Rachmaninov, erano passati a Rimskij-Korsakov ed erano
arrivati al furibondo fragore dell'Ouverture 1812.
Ecco. Se n' accorta? le domand una volta che la musica era cessata
dopo un rimbombante finale. Un suonatore di piatti era in ritardo di un
controtempo. Ma il mio unico appunto a questa incisione della 1812.
Spense lo stereo.
Barbara not per la prima volta che non portava alcun oggetto d'oro,
nessun anello con il sigillo in rilievo, nessun orologio costoso che gli
scintillasse al polso. Per qualche strano motivo, il fatto era per lei irritante
quanto uno sfoggio smaccato di ricchezza.
Non me ne sono accorta. Mi dispiace. Non me ne intendo molto di
musica. Si aspettava davvero che lei - con il suo retroterra culturale fosse in grado di discutere di musica classica?
Non me ne intendo molto neanch'io, ammise Lynley con spontaneit.
Ma la ascolto spesso. Temo di essere uno di quegli ignoranti che dicono:
'Non ne so niente, ma so cosa mi piace'.
Ascolt sorpresa le parole di lui. Quell'uomo era laureato con il massimo
dei voti in storia, aveva studiato a Oxford. Perch mai avrebbe dovuto
definirsi un ignorante? A meno che, naturalmente, lo facesse per metterla a
suo agio con un tocco di eleganza, cosa che gli riusciva molto bene. Non
gli costava alcuna fatica, naturale come respirare.
Devo aver sviluppato questo interesse durante l'ultima fase della
malattia di mio padre. C'era sempre musica in casa quando andavo a

trovarlo. S'interruppe, tolse la cassetta e il silenzio che era calato nella


macchina era diventato assordante quanto la musica, solo molto pi
irritante. Passarono alcuni minuti prima che riprendesse a parlare, e quando lo fece continu il discorso interrotto. Si spento come una candela.
Quanta sofferenza. Si schiar la gola. Mia madre non volle prendere in
considerazione l'idea di farlo ricoverare in ospedale. Anche verso la fine,
quando sarebbe stato molto pi facile per lei, non ne volle sentir parlare.
Sedeva accanto a lui senza sosta, giorno e notte, e lo vedeva morire a poco
a poco. Penso che sia stata la musica a non farli impazzire nelle ultime
settimane. Teneva gli occhi fissi sulla strada. Le stringeva la mano e
ascoltava ajkovskij. Alla fine non riusciva neanche a parlare. Mi
sempre piaciuto pensare che la musica parlasse per lui.
Divenne di colpo fondamentale modificare la piega che la conversazione
aveva assunto. Barbara strinse con le dita calde e secche i rigidi bordi della
mappa stradale, cercando un altro argomento di conversazione.
Conosce quel Nies, vero? Fu una frase maldestra, un tentativo palese
di dare un altro indirizzo al dialogo tra loro due. Gli lanci un'occhiata
circospetta.
Lui strinse gli occhi, ma non ebbe altra reazione alla domanda.
Abbandon il volante con una mano. Per un momento Barbara pens,
assurdamente, che con quel gesto volesse imporle il silenzio, invece lui
scelse a caso un altro nastro e lo infil nello stereo. Non lo accese, per.
Lei guardava il paesaggio, mortificata.
Sono sorpreso che non lo sappia, disse alla fine.
Sappia cosa?
La guard, allora. Cercava sul suo volto una nota di insolenza o di
sarcasmo o forse un desiderio di ferire. Apparentemente soddisfatto di ci
che vide, riport lo sguardo sulla strada.
Circa cinque anni fa, mio cognato, Edward Davenport, fu assassinato
nella sua casa a nord di Richmond. Il commissario Nies ritenne opportuno
arrestarmi. Non fu una faccenda lunga, solo questione di pochi giorni. Ma
abbastanza per me. Un'occhiata verso di lei, un sorriso di disprezzo verso
se stesso. Non ha sentito quella storia, sergente? Sgradevole, tanto da
diventare oggetto di pettegolezzo alle feste.
Io... no... no, non l'avevo sentita. E comunque non vado alle feste. Si
volt verso il finestrino. Mi pare che la deviazione sia vicina. Forse tre
miglia, disse inutilmente.
Era profondamente scossa. Non sapeva dire perch, non ci voleva

pensare e si concentr sul paesaggio circostante per evitare di essere


costretta a continuare la conversazione. Quella che era una scappatoia
divenne un piacere perch la bellezza della campagna cominci a
esercitare una seduzione su di lei, abituata alla vita frenetica di Londra e
allo squallore di Acton, il suo quartiere: lo Yorkshire rappresentava un
contrasto formidabile.
La natura offriva infinite tonalit di verde, dagli appezzamenti coltivati
che disegnavano tanti rettangoli, alla desolazione delle brughiere. La
strada scendeva in avvallamenti dove le foreste circondavano immacolati
villaggi, e poi risaliva con una serie di curve repentine negli spazi aperti
dove il vento del mare del Nord spazzava inclemente eriche e ginestre:
l'unica forma di vita era costituita dalle pecore. Giravano libere per terreni
privi di qualsiasi forma di recinzione, persino quella costituita dalle
antiche pietre allineate che delimitavano invece i confini delle terre da
pascolo nelle valli sottostanti.
C'erano elementi contrastanti dappertutto. Nelle aree coltivate la vita
germogliava da ogni fessura e da ogni cespuglio, una fitta vegetazione che
in un'altra stagione avrebbe prodotto la bellezza variegata dei trifogli, della
licnide, della veccia e della digitale. Era una terra in cui le macchine
venivano fatte aspettare quando due cani conducevano un gregge di grasse
pecore al di fuori dei pascoli, gi per la collina, lungo la strada per una
passeggiata di qualche miglio fino al centro del villaggio, guidati soltanto
dal fischio del pastore che veniva dietro, e che affidava il proprio destino e
quello dei suoi animali all'abilit dei cani. E poi di colpo le piante, i
villaggi, le magnifiche querce, gli olmi e i castagni sparivano nel nulla
lasciando il posto alla selvaggia e primitiva bellezza delle brughiere.
Il cielo azzurro era un'esplosione di nubi: si abbassava a incontrare la
terra rude e indomita. Terra e aria: non c'era nient'altro, se non la placida
presenza delle pecore dal muso scuro, gagliardi abitanti di quel luogo
solitario.
Bello, vero? le domand Lynley dopo qualche minuto. Nonostante
tutto quello che mi successo qui, mi piace ancora lo Yorkshire. Penso che
sia per il senso di solitudine che comunica. La totale desolazione.
Barbara di nuovo resistette al tono confidenziale, all'implicito messaggio
nascosto dietro quelle parole: lui era un uomo che sapeva capire. E molto
carino, signore. Non ho mai visto niente di simile. Credo che questa sia la
deviazione.
La strada per Keldale procedeva con percorso tortuoso verso il punto pi

basso della vallata. Subito dopo la deviazione, i boschi si chiusero su di


loro. I rami degli alberi formavano una volta sopra la strada e ai lati
crescevano le felci. Arrivarono al villaggio dalla parte da cui era giunto
Cromwell, e lo trovarono come lo aveva trovato lui: deserto.
Dal suono delle campane della chiesa di St. Catherine capirono subito
perch non c'era segno di vita nel villaggio. Non appena cessarono i
rintocchi, che a Lynley parvero interminabili, le porte della chiesa si
aprirono e ne uscirono gli sparuti membri della congregazione.
Finalmente, mormor. Era in piedi, appoggiato alla macchina, e con
aria meditabonda stava osservando il villaggio. Aveva parcheggiato di
fronte a Keldale Lodge, una linda locanda, tutta coperta di edera e con le
finestre a vetri multipli, da dove si godeva una panoramica completa in
quattro direzioni. A suo parere, non ci poteva essere al mondo posto pi
improbabile per un delitto. A nord c'era la strada principale, piuttosto
stretta, fiancheggiata da edifici in pietra grigia con i tetti spioventi, che
ospitavano tutto il necessario alla vita del paese: un minuscolo ufficio
postale; un indescrivibile ortolano; un negozio che sull'insegna giallastra
faceva pubblicit alle barrette di cioccolato Lyons e sembrava fornire di
tutto, dall'olio per automobile al cibo per bambini; una cappella dell'epoca
di John Wesley, incuneata con deliziosa disarmonia tra la Sala da t di
Sarah e il Salone di Bellezza di Sinji (Per ogni ragazza tenere i capelli
con cura dev'esser la prima premura). Il marciapiede da entrambi i lati era
di poco pi alto del fondo stradale e l'acqua della pioggia mattutina
formava pozzanghere davanti all'entrata delle case. Ma il cielo era ormai
sereno e l'aria cos fresca che Lynley poteva assaporarne la purezza.
A ovest, una strada chiamata Bishop Furthing portava in aperta
campagna ed era chiusa da entrambi i lati dai soliti muri in pietra a secco
della zona. All'angolo un cottage circondato da alberi la cui porta
d'ingresso era distante solo pochi passi dalla strada. Su un lato aveva un
giardino recintato da cui proveniva, a intervalli regolari, il guaito di cagnolini, come se qualcuno stesse giocando con loro in maniera brusca.
Sull'edificio c'era un'insegna poco appariscente con la parola POLIZIA,
caratteri blu su fondo bianco, che si protendeva da una finestra. La casa
dell'arcangelo Gabriel, concluse Lynley, trattenendo un sorriso.
A sud, due strade si dipartivano da un terreno incolto di propriet del
villaggio: Keldale Abbey Road, che portava evidentemente all'abbazia
omonima, e, al di l del ponte ad arco che attraversava il pigro corso del

fiume Kel, Church Street, con la chiesa di St. Catherine costruita su un


leggero rilievo all'angolo della via. Anch'essa era circondata da un basso
muretto in pietra in cui era incassata una lapide commemorativa dei caduti
della prima guerra mondiale, la gente comune di ogni villaggio del Paese.
A est, c'era la strada che avevano percorso per arrivare in quell'angolo di
paradiso dello Yorkshire. Prima era deserta, ma adesso c'era la forma china
di una donna che arrancava su per la salita con una sciarpa infilata nel
cappotto nero. Calzava scarpe massicce e calzini di un blu acceso, su un
braccio portava una borsa a rete. Pendeva l molle, vuota. La domenica
pomeriggio non c'era molta possibilit di riempirla con generi alimentari
acquistati dal droghiere, perch tutti i negozi erano chiusi, e anche se non
fosse stato cos, andava nella direzione sbagliata per fare acquisti: fuori del
villaggio, verso la brughiera. La moglie di un fattore, forse, che aveva
consegnato qualcosa.
Il villaggio era circondato da boschi, da prati digradanti, da un'atmosfera
di sicurezza e pace. Quando le campane smisero di suonare, gli uccelli
incominciarono a cantare dai tetti delle case e dagli alberi. Da qualche
parte era stato acceso un fuoco e il fumo della legna, il fantasma del suo
profumo, era come un sussurro nell'aria. Era diffcile credere che tre
settimane prima, a un miglio dal paese, un uomo era stato decapitato dalla
sua unica figlia.
Ispettore Lynley? Spero di non averla fatta attendere troppo. Chiudo
sempre quando vado in chiesa perch non c' nessun altro che sorvegli il
posto. Sono Stepha Odell. Sono la proprietaria della locanda.
Sentendo quella voce, Lynley si volt, ma alla vista di lei rimase senza
parole.
Una donna alta, ben fatta - di forse quarant'anni - era in piedi di fronte a
lui. Indossava un vestito di lino grigio, di buon taglio, con il colletto
bianco. Il resto dell'abbigliamento era nero: scarpe, cintura, borsetta e
cappello. I capelli, rosso rame, le ricadevano sulle spalle. Era stupenda.
L'uomo ritrov la voce. Thomas Lynley, si present con aria ebete.
Questo il sergente Havers.
Entrate pure. Stepha Odell aveva una voce calda e piacevole. Le
vostre camere sono pronte. Troverete la locanda molto tranquilla in questo
periodo dell'anno.
All'interno, la casa era fredda, a causa dei muri spessi e dei pavimenti di
pietra; questi ultimi erano coperti da un tappeto Axminster stinto. La donna
li condusse in una minuscola reception muovendosi con grazia spontanea e

diede loro un ingombrante registro da firmare. Vi hanno detto che io


servo solo la colazione, vero? chiese con aria seria, come se il pensiero
predominante in lui in quel momento fosse placare la fame.
Ho un aspetto cos disperato? Ci arrangeremo, signora Odell, rispose
Lynley. Mossa astuta, ragazzo mio. Trasparente come l'aria. Al suo fianco
Barbara era muta, il volto privo di espressione.
Signorina, precis la proprietaria della locanda. Stepha, pi
semplicemente. Potete trovare da mangiare al Dove and Whistle in St.
Chad's Lane o al Santo Graal. O, se volete qualcosa di speciale, c' Keldale
Hall.
Il Santo Graal?
Lei sorrise. Il pub di fronte alla chiesa.
Quel nome deve certo propiziarsi gli di astemi.
Almeno la cosa vale per padre Hart. risaputo che si fa una pinta o due
l, alla sera. Volete vedere le vostre stanze?
Senza attendere una risposta fece strada su per una scala tortuosa
mettendo in mostra, not Lynley, un bel paio di caviglie sopra le quali c'era
un paio di gambe ancora pi belle. Vedr che si trover bene qui al
villaggio, ispettore, dichiar aprendo la porta della prima camera, e poi
con un gesto della mano indic la camera accanto lasciando intendere che
stava a loro mettersi d'accordo sulla scelta della stanza.
gi qualcosa. Mi fa piacere sentirlo.
Sa, nessuno di noi ha qualcosa contro Gabriel. Ma non pi molto
amato da queste parti da quando hanno portato Roberta all'ospedale
psichiatrico.
6
Lynley era livido di rabbia, ma nella sua voce non ce n'era la minima
traccia. Barbara osserv la sua esibizione al telefono con riluttante
ammirazione. Un maestro, dovette ammettere.
Il nome dello psichiatra che ha autorizzato il ricovero?... Nessuno? Una
procedura ineccepibile. Allora con quale autorit... Quando si aspettava
esattamente che io incappassi in questa informazione, commissario, visto
che l'ha lasciata opportunamente fuori del rapporto?... No, lei ha fatto le
cose nel senso inverso, temo. Lei non pu far rinchiudere un indiziato in
un istituto senza le pratiche necessarie... un peccato che la sua poliziotta
sia in ferie, ma trovi una sostituta. Lei non pu far ricoverare in un

ospedale psichiatrico una ragazza di diciannove anni per la semplice


ragione che si rifiuta di parlare con chicchessia.
Barbara si domandava se si sarebbe concesso uno scatto di nervi, se
avrebbe avuto un cedimento in quell'armatura di buona fattura marca
Savile Row.
Credo che fare quotidianamente il bagno non sia segno peculiare di
saldo equilibrio mentale, n... Non tiri in ballo il grado con me,
commissario. Se questo indice del modo in cui lei ha condotto il caso,
non mi meraviglio che Kerridge voglia la sua pelle... Chi il suo
avvocato?... Non dovrebbe procurargliene uno lei, allora?... Non mi dica
quello che non ha intenzione di fare. Mi hanno affidato questo caso e d'ora
in avanti verr condotto correttamente. Sono stato chiaro? Adesso mi
ascolti bene. Lei ha esattamente due ore per farmi avere tutto qui, a
Keldale: ogni mandato, ogni documento, ogni deposizione, ogni appunto
che stato preso su questo caso da tutti gli agenti. Mi ha capito? Due ore...
Webberly. Webberly. Gli telefoni, allora, e la faccia finita. Con volto
impassibile Lynley restitu il telefono a Stepha Odell.
Lei lo rimise dietro il banco della reception e sfior il ricevitore pi
volte con le dita prima di alzare lo sguardo. Non avrei dovuto dire
niente? azzard con una nota di ansia nella voce. Non voglio creare
problemi tra lei e i suoi superiori.
Lynley fece scattare l'apertura del suo orologio da tasca e controll l'ora.
Nies non il mio superiore. E s, lei ha fatto bene a dirmelo. Grazie per
averlo fatto. Mi ha risparmiato un inutile viaggio a Richmond che senza
dubbio Nies non vedeva l'ora io facessi.
Stepha non ebbe la pretesa di capire. Fece invece un gesto vago in
direzione di una porta alla loro destra. Io... posso offrirle qualcosa da
bere, ispettore? Anche a lei, sergente? Abbiamo una birra che, come ama
dire Nigel Parrish, 'ti rimette in sesto'. Da questa parte.
Li accompagn in una saletta tipica da locanda inglese di campagna,
dove si sentiva forte l'odore di un fuoco appena spento. La stanza aveva un
aspetto accogliente e familiare che faceva sentire a proprio agio gli ospiti,
tuttavia conservava una certa atmosfera formale che teneva alla larga gli
abitanti del villaggio. Era arredata con svariati divani molto imbottiti e
sedie coperte da cuscini a piccolo punto; i tavolini d'acero, disposti senza
un criterio preciso, erano in buone condizioni anche se la superficie
mostrava talvolta i segni di bicchieri appoggiati senza protezione; la
moquette aveva un disegno floreale in cui i colori erano pi scuri dove di

recente erano stati spostati i mobili; alle pareti erano appese stampe
altrettanto noiose: scene di caccia a cavallo con i cani, un giorno a
Newmarket, una vista del villaggio. Ma dietro il bar, all'estremit della
stanza e sopra il caminetto, c'erano due acquerelli che dimostravano un
notevole talento e un rimarchevole gusto. Entrambi rappresentavano le
rovine di un'abbazia.
Lynley si avvicin a uno dei due mentre Stepha armeggiava dietro il
bancone del bar. Deliziosi, comment lui. Un artista locale?
Li ha fatti un giovanotto che si chiama Ezra Farmington, rispose lei.
la nostra abbazia. Con quelli si pagato l'alloggio qui un autunno.
Adesso vive stabilmente al villaggio.
Barbara not come era abile la donna a versare la birra alla spina e a
togliere la schiuma da quella bevanda che sembrava assumere vita propria
nel bicchiere. Stepha scoppi in una risatina deliziosa quando la schiuma
trabocc dall'orlo del boccale e le bagn la mano, e lei con un gesto
automatico si port le dita alla bocca per leccare il residuo. Barbara si
domand quanto tempo Lynley ci avrebbe impiegato a portarsela a letto.
Sergente? chiese Stepha. Anche per lei una birra?
Acqua tonica, se ce l'ha, rispose Barbara. Guard fuori della finestra.
In strada c'era il vecchio prete venuto a Scotland Yard, impegnato in una
concitata conversazione con un altro uomo. Dai gesti che facevano in
direzione della Bentley d'argento si capiva che la notizia del loro arrivo era
l'argomento del giorno al villaggio. Una donna arrivava dal ponte verso di
loro. Aveva l'aspetto delicato, un effetto prodotto dal vestito troppo leggero
per la stagione e dai capelli finissimi che si scompigliavano al minimo
alito di vento. Si strofinava le braccia per riscaldarsi e invece di partecipare
alla conversazione dei due uomini si limitava ad ascoltare come se
aspettasse che l'uno o l'altro se ne andasse. Dopo poco il prete disse ancora
qualche parola e si allontan verso la chiesa. Rimasero le altre due
persone. La loro conversazione aveva un ritmo frammentario, l'uomo
diceva qualcosa alla donna lanciandole un'occhiata e poi basta, la donna
dava una breve risposta. Durante i lunghi silenzi, la donna guardava la riva
del fiume e l'uomo concentrava la sua attenzione sulla locanda, oppure
sulla macchina parcheggiata davanti. Qualcuno era decisamente interessato
all'arrivo della polizia, concluse Barbara.
Un'acqua tonica e una birra, annunci Stepha, appoggiando i bicchieri
sul bancone. E un prodotto casalingo, la ricetta di mio padre. La
chiamiamo Odell's. Deve dirmi cosa ne pensa, ispettore.

Era un liquido corposo, di colore marrone con sfumature dorate.


molto energetica, vero? dichiar Lynley dopo averla assaggiata. sicura
che non ne vuole una, Havers?
Mi va bene l'acqua tonica, grazie, signore.
Le si sedette accanto sul divano davanti al quale aveva sparpagliato il
contenuto del dossier sull'assassinio di Teys per controllare se nelle carte ci
fossero gli elementi per il ricovero di Roberta Teys nell'ospedale
psichiatrico di Barnstingham. Non ce n'erano. Tale constatazione l'aveva
indotto a telefonare a Richmond. Adesso riprese a esaminare la
documentazione suddividendola per argomento. Dal bar Stepha Odell li
guardava con genuino interesse, sorseggiando una birra.
Abbiamo i mandati originali, il rapporto della Scientifica, le
deposizioni firmate, le fotografie. Lynley toccava il materiale che di volta
in volta nominava. Alz lo sguardo verso Barbara. Niente chiavi della
fattoria. Accidenti a quell'uomo.
Richard ne ha un mazzo, se v'interessa, intervenne Stepha come se
sperasse di rimediare a quanto detto prima riguardo Roberta che aveva
provocato lo scontro tra Lynley e la polizia di Richmond. Richard
Gibson. Era... il nipote di William Teys. Vive in una delle case del
comune in St. Chad's Lane. A due passi dalla strada principale.
Lynley la guard. Come mai ha le chiavi della fattoria?
Avendo arrestato Roberta... Be', immagino le abbiano date a Richard. E
in ogni caso l'erede, quando avranno sistemato le cose, aggiunse lei. In
base al testamento di William. Suppongo che nel frattempo si occupi della
fattoria. Qualcuno deve pur farlo.
E l'erede? A Roberta che cosa spetta secondo il testamento?
Stepha pass lo straccio sul bancone. Era stato concordato tra Richard e
William che la fattoria sarebbe andata a Richard. Era un giusto
accomodamento. Lui lavora l con William... ha lavorato l, si corresse,
da quando tornato a Keldale, due anni fa. Quando hanno messo fine alla
lite per Roberta, tutto si sistemato nel migliore dei modi. William aveva
qualcuno che lo aiutava, Richard aveva un lavoro e un futuro garantito, e
Roberta un posto dove poter passare tutta la vita.
Sergente. Lynley indic il taccuino appoggiato vicino all'acqua tonica.
Se per cortesia...
Stepha arross quando vide che Barbara prendeva in mano la penna. Mi
vuole interrogare, allora? chiese abbozzando un sorrisetto imbarazzato.
Non so in che cosa posso esserle d'aiuto, ispettore.

Ci parli della lite e di Roberta.


Usc da dietro il bancone e li raggiunse, mettendosi a sedere su una
poltroncina all'altro lato del tavolo. Lo sguardo le cadde sul mucchio di
fotografie davanti a lei. Lo distolse subito.
Le dir ci che so, ma non molto. Olivia ne sa di pi.
Olivia Odell... sua...
Cognata. La vedova di mio fratello Paul. Stepha appoggi il bicchiere
di birra sul tavolo e allo stesso tempo copr le fotografie con un pacco di
rapporti della Scientifica. Se non le spiace...
Mi scusi, si affrett a dire Lynley. Siamo talmente abituati a vedere
certi spettacoli orrendi che non ci facciamo pi caso. Rimise tutto nella
cartelletta. Perch hanno avuto una lite a causa di Roberta?
Olivia me l'ha raccontato poi; era con loro al Dove and Whistle quando
successo. La causa di tutto era l'aspetto di Roberta. Giocherellava con il
bicchiere tracciando linee sul velo di umidit che si era formato sul vetro.
Richard di Keldale, vede, ma stato via molti anni per tentare la fortuna
con l'orzo nelle paludi. Si sposato l e ha anche avuto due bambini.
Quando la faccenda non funzion pi, ritorn a Kel. Fece un sorriso ai
due poliziotti. Dicono che Kel non lascia mai andare la gente facilmente e
cos fu per Richard. Rimase via per otto o nove anni e quando torn fu
scioccato nel vedere come fosse cambiata Roberta.
Lei ha detto che la questione riguardava il suo aspetto?
Non sempre stata cos com' oggi. Certo, sempre stata una ragazza
robusta, anche a otto anni quando se ne and Richard. Ma non era mai
stata... Stepha esit, cercava la parola giusta, l'eufemismo che fosse
pertinente, ma allo stesso tempo non offensivo.
Obesa, termin Barbara. Come una vacca.
S, continu Stepha liberata da un peso. Richard sempre stato
molto amico di Roberta, nonostante le sia maggiore di dodici anni. E
tornare e trovare la cugina cos conciata - in senso fisico, intendo, per il
resto non era cambiata - fu un terribile choc per lui. Accus William di
aver trascurato la ragazza. Disse che lei si era ridotta cos per attirare
l'attenzione di suo padre. A quelle parole William s'imbestial. Olivia
dichiar che non l'aveva mai visto cos infuriato. Pover'uomo, aveva avuto
abbastanza problemi nella sua vita senza bisogno di quell'orribile accusa
da parte del nipote. Ma sistemarono la cosa. Richard si scus il giorno
dopo. William non volle portare Roberta da un dottore - non si sarebbe mai
piegato fino a quel punto -, ma Olivia trov una dieta per la ragazza e da

quel momento tutto and bene.


Fino a tre settimane fa, osserv Lynley.
Se lei crede che Roberta abbia ucciso suo padre, allora s, andato tutto
bene fino a tre settimane fa. Ma io non sono convinta che l'abbia ucciso.
Neanche per sogno.
Lynley parve sorpreso dal tono fermo delle sue parole. Perch no?
Perch a parte Richard - che sa il cielo quanti problemi abbia gi per
conto suo con la famiglia -, William era tutto quello che Roberta aveva.
Oltre alla lettura e ai suoi sogni, aveva soltanto il padre.
Non aveva amici della sua et? Ragazze delle fattorie vicine o del
paese?
Stepha scosse la testa. Stava per i fatti suoi. Quando non lavorava alla
fattoria con suo padre, leggeva. venuta qui ogni giorno per il Guardian,
in effetti, per anni di seguito. Non portavano mai il giornale alla fattoria,
allora lei veniva ogni pomeriggio e dopo che l'avevano letto tutti, glielo
lasciavamo portare a casa. Penso che abbia letto tutti i libri di sua madre
che c'erano in casa, tutti quelli di Marsha Fitzalan, e le era rimasto soltanto
il giornale. Non abbiamo una biblioteca con il sistema del prestito, sapete.
Abbass lo sguardo sul bicchiere, rabbuiandosi. Smise di interessarsi al
giornale alcuni anni fa, per. Quando mio fratello mor. Non posso fare a
meno di pensare... I suoi occhi grigio azzurro s'incupirono. ... che forse
Roberta era innamorata di Paul. Quando lui mor, quattro anni fa, non vedemmo la ragazza per un bel po' di tempo. E non venne pi a chiedere il
Guardian.
Se in un villaggio piccolo come Keldale poteva esistere una zona per
nulla ambita, da cui i residenti sarebbero scappati volentieri, quella era St.
Chad's Lane. Si trattava pi di un vicolo che di una strada, una via sterrata
che non portava da nessuna parte, con l'unico elemento distintivo di un pub
all'angolo. Era il Dove and Whistle con le porte e le strutture in legno
dipinte di un color porpora accecante, e anch'esso aveva l'aria di desiderare
di essere situato da qualche altra - da qualsiasi altra - parte.
Richard Gibson e la sua famiglia abitavano nell'ultima casa della strada,
un edificio in pietra con i davanzali delle finestre scheggiati e l'ingresso
principale che un tempo doveva essere stato dipinto di blu, ma che era
ormai diventato decisamente grigio. Bench fosse quasi sera e la
temperatura piuttosto bassa, la porta era aperta e dall'interno della
minuscola casa provenivano i rumori tipici di una lite in famiglia.

Accidenti a te, fa' qualcosa con lui, allora. anche tuo figlio. Ges
Cristo! Sembrerebbe che sia nato per opera dello Spirito Santo da quanto
t'interessi alla sua educazione! Era la voce di una donna che sembrava
non sapersi decidere tra una scena isterica o, in alternativa, una risata
fragorosa.
In mezzo al frastuono rispose con un borbottio incomprensibile una voce
maschile.
Oh, sar meglio, allora? Non farmi ridere, Dick. Quando avrai tutta
quella fottuta fattoria da usare come scusa? Come la scorsa notte! Non
vedevi l'ora di arrivare l, vero? Perci non parlarmi della fattoria! Non ti
vedremo mai quando avrai a disposizione cinquecento acri per nasconderti!
Lynley picchi un colpo deciso con il battente arrugginito sulla porta
aperta, e la scenata fu interrotta di botto.
Un uomo era seduto su un divano malandato con un piatto sulle
ginocchia e tentava di mangiare una cena dall'aspetto poco invitante; di
fronte a lui, in piedi, c'era una donna con il braccio alzato e una spazzola in
mano. Entrambi si voltarono a guardare i visitatori inattesi.
Ci avete colto nel momento migliore. Il secondo round sarebbe stato a
letto, disse Richard Gibson.
I Gibson erano il ritratto degli opposti: lui era enorme, alto quasi un
metro e novantacinque, aveva i capelli neri, la pelle scura, gli occhi castani
e sardonici; il collo taurino e la corporatura dell'uomo dedito alle fatiche
manuali. La moglie, invece, era una biondina minuta, con i lineamenti duri
e in quel momento livida di rabbia. Ma c'era una tensione palpabile tra i
due che avvalorava quanto aveva detto l'uomo. Era un tipo di rapporto in
cui ogni lite e discussione non erano altro che una schermaglia che
preludeva alla battaglia principale che avrebbe stabilito chi doveva avere il
comando tra le lenzuola. E la risposta, a giudicare da quanto vedevano
Lynley e Barbara Havers, era affidata alla sorte.
Dopo aver lanciato un'ultima occhiata invelenita al marito che esprimeva
desiderio oltre che rabbia, Madeline Gibson usc dalla stanza, sbattendosi
la porta della cucina alle spalle. L'omone sogghign quando se ne fu
andata.
Una tigre di cinquanta chili, comment lui, alzandosi in piedi. Un
diavolo di donna. Porse la grossa mano. Richard Gibson, disse in tono
cordiale. Dovete essere di Scotland Yard. Quando Lynley ebbe fatto le

presentazioni, Gibson continu: La domenica sempre il giorno peggiore


da queste parti. Fece cenno con la testa alla cucina da cui proveniva il
suono di un pianto inarrestabile che era chiaro indice di come andavano le
cose tra la madre e quelli che sembravano quattordici bambini. Roberta ci
dava una mano. Ma adesso siamo rimasti senza di lei. Certo, voi lo sapete.
Siete venuti per questo. Con l'aria dell'anfitrione indic due sedie
vecchiotte da cui usciva l'imbottitura. Lynley e Barbara si fecero strada tra
giocattoli rotti, giornali sparsi, e almeno tre piatti di cibo mangiato a met
che giacevano sul nudo pavimento. Da qualche parte avevano lasciato
troppo a lungo nella stanza un bicchiere di latte, perch l'odore acido
sovrastava quello di cibo malcotto e di scarichi in cattivo stato.
Lei ha ereditato la fattoria, signor Gibson, esord Lynley. Ha
intenzione di trasferirsi l presto?
Mai abbastanza presto. Non sono sicuro che il mio matrimonio regger
un altro mese in questo posto. Gibson con il piede allontan il piatto dal
divano. Un gatto pelle e ossa sbucato dal nulla annus il pane secco e le
sardine piccanti, ma rifiut quanto gli veniva offerto tentando di
sotterrarlo. Gibson guard divertito l'animale.
Vive qui da molti anni?
Due, per l'esattezza. Due anni, quattro mesi e due giorni, per essere
ancora pi precisi. Potrei anche calcolare le ore, ma ho reso l'idea.
Non ho potuto fare a meno di sentire che sua moglie non sembra
entusiasta della fattoria Teys.
Gibson scoppi a ridere. Lei una persona ben educata, ispettore
Lynley. Mi piacciono un po' di buone maniere quando arriva la polizia in
visita. Si pass le mani tra i capelli, guard il pavimento e trov una
bottiglia di birra che nella confusione generale era rimasta appoggiata in
modo precario al bracciolo del divano. La prese e la vuot d'un fiato, poi si
pul la bocca con il dorso della mano. Era il gesto di un uomo abituato a
mangiare fuori nei campi. No. Madeline vorrebbe tornare alle paludi.
Ama gli spazi aperti, l'acqua e il cielo. Ma non posso accontentarla. Allora
devo darle ci che mi possibile. Gibson lanci un'occhiata al sergente
Havers che teneva la testa china sul taccuino. Sembrano le parole di uno
che ucciderebbe lo zio, vero? chiese con aria amabile.
Hank alla fine li sorprese nella sala dei novizi. St. James alz lo sguardo
dopo aver baciato la moglie - la sua pelle aveva il profumo inebriante dei
gigli, le sue dita gli accarezzavano con tocco vellutato i capelli, e lei gli

infiammava il sangue quando gli mormorava sulle labbra: amore mio ed ecco l'americano che sghignazzava con aria ammiccante verso di loro
dalla sua postazione sul muro del refettorio.
Beccati, ammicc Hank.
St. James prov un desiderio omicida. Deborah spalanc la bocca per la
sorpresa. Hank salt gi, senza essere invitato, per raggiungerli. Ehi,
Chicchina, grid. Ho trovato i piccioncini.
JoJo Watson apparve qualche secondo pi tardi sull'ingresso dell'abbazia
in rovina barcollando pericolosamente sui tacchi alti. Appesa al collo, oltre
la catena e i ciondoli, aveva una Instamatic.
Stiamo facendo delle fotografie, spieg Hank, indicando la macchina
fotografica. Ancora qualche minuto e ne avremmo avute alcune deliziose
di voi due! Scoppi in una fragorosa risata e diede una pacca affettuosa
sulla spalla a St. James. Non se ne faccia una colpa, giovanotto! Se fosse
mia, non riuscirei a tener gi le mani. Diede un'occhiata a sua moglie.
Accidenti, Chicchina, sta' attenta, donna! Romperti il collo in questo
posto. Si volt verso gli altri due e not l'equipaggiamento di Deborah: la
borsa della macchina fotografica, il treppiede; l'ottica intercambiabile.
Ehi, anche voi fate le fotografie? Vi siete distratti, eh? Siete in luna di
miele. Vieni gi, Chicchina. Raggiungi la compagnia.
Siete tornati cos presto da Richmond? riusc alla fine a dire St. James
con forzata cortesia. Deborah, not lui, si stava sistemando i vestiti senza
dare nell'occhio. I loro sguardi si incontrarono, divertiti e pieni di malizia,
accesi dal desiderio. Che diavolo ci facevano l gli americani adesso?
Be', ammise Hank quando alla fine JoJo li raggiunse, devo dirle,
giovanotto, che Richmond non era come lei mi aveva fatto credere. Non
che la gita non ci sia piaciuta. Cosa dici, JoJo-Chicchina? Non stato
bello?
Hank adora viaggiare sulla corsia sbagliata, spieg lei, arricciando il
naso. Not lo scambio di occhiate tra i due giovani. Hank, perch non
facciamo una bella passeggiata fino a Bishop Furthing Road? Non sarebbe
un modo carino per concludere il pomeriggio? Appoggi la mano ingioiellata sul braccio del marito per portarlo lontano dall'abbazia.
Caspita, no, rispose Hank. Ho camminato fin troppo durante questa
gita: mi basta per il resto della vita. Fiss con aria sorniona St. James.
Bella carta stradale ci avete dato, giovanotto! Se Chicchina non fosse
stata svelta a leggere i cartelli, saremmo a Edimburgo adesso. Be', niente di
male. Siamo arrivati in tempo per mostrarvi il buco della morte.

Non restava altro che assecondarlo. Il buco della morte? domand


Deborah. Si era messa in ginocchio per sistemare nella borsa
l'equipaggiamento, dimenticato per un attimo nell'azzurro degli occhi di
Simon.
Il bambino, ricordate? disse Hank paziente. Anche se, considerato
quello che stavate facendo qui voi due, vedo che la storia del bambino non
vi ha certo impressionato, vero? Ammicc con aria lasciva.
Ah, il bambino, rispose St. James. Prese la borsa di Deborah.
Adesso ho suscitato il vostro interesse! approv Hank. All'inizio mi
sembravate un po' infastiditi dalla mia improvvisa intrusione. Ma adesso
ho la vostra attenzione, ne sono certo.
S, proprio, rispose Deborah, ma pensava ad altro. Strano come tutto
fosse successo in un attimo. Lo amava, l'aveva amato fin da quando era
bambina. Ma con l'incredibile velocit di un lampo, si era accorta che le
cose erano cambiate tra loro, non erano pi come prima. Tutt'a un tratto lui
non era pi il dolce Simon che con la sua tenera presenza le riempiva il
cuore di gioia, ma un amante di tutto rispetto che con il solo sguardo era
capace di eccitarla. Cielo, Deborah, sei diventata schiava dei sensi, pens.
St. James sent che sua moglie ridacchiava. Deborah? la chiam.
Con aria saputa Hank gli diede una gomitata tra le costole. Non si
preoccupi per la sposa, gli confid. Sono tutte timide all'inizio.
Camminava tutto tronfio come fosse stato Stanley che incontrava
Livingstone, indicando alla moglie le cose interessanti da fotografare.
Prendi quello, Chicchina. Inquadralo!
Scusami, amore mio, mormor St. James mentre seguivano gli altri
due attraverso le rovine. Pensavo di essermene liberato almeno fino a
mezzanotte. Cinque minuti ancora e ci avrebbe sorpreso in una situazione
davvero imbarazzante.
Che idea! Lei si mise a ridere. Oh, Simon, se fosse andata cos!
Avrebbe gridato: 'Inquadrali, Chicchina!' e la nostra vita amorosa avrebbe
potuto essere rovinata per sempre! Aveva gli occhi che scintillavano di
gioia. I capelli rischiarati dalla luce del sole pomeridiano mandavano bagliori e le accarezzavano il collo e le spalle.
St. James tir un profondo sospiro. Era come volesse esternare un
dolore. Non credo, disse imperturbabile.
Il buco della morte si trovava in ci che rimaneva della sacrestia.
Quest'ultima non era altro che uno stretto corridoio senza tetto, coperto di

erba e fiori selvatici, appena al di l del transetto sud dell'antica chiesa. L,


lungo il muro, c'era una serie di cavit dalla volta ad arco, e furono queste
che Hank addit con un gesto melodrammatico di orrore.
In una di quelle, dichiar. Inquadrale, Chicchina. Avanz tra l'erba
e si mise in posa sfoderando un sorriso a trentadue denti. Pare che in
questo posto i monaci tenessero gli arredi sacri. Una specie di credenza o
gi di l. E nella notte in questione il bambino venne buttato proprio l
dentro e lasciato morire. Orribile, a pensarci bene, eh? Ritorn al loro
fianco con un balzo. Proprio la misura giusta per un bambino, per,
aggiunse pensoso. Come una... Come dite voi? Offerta sacrificale.
Non penso che i monaci cistercensi avessero certe abitudini,
comment St. James. E i sacrifici umani sono passati di moda da un bel
po' di anni.
Be', che ne pensate? Di chi era il bambino?
Non ne ho la pi pallida idea, rispose St. James rassegnato a sorbirsi
l'ipotesi dell'americano.
Allora lasci che le dica com' andata perch io e Chicchina l'abbiamo
immaginato fin dal primo giorno. Vero, Chicchina? Attese che la donna
ubbidiente annuisse. Venite qui. Lasciate che vi mostri una cosetta,
piccioncini.
Hank li condusse attraverso il transetto nel presbiterio e poi all'esterno
dell'abbazia attraverso un buco nel muro.
Eccolo l! Indic trionfante uno stretto sentiero che portava verso nord
su per i boschi.
S, vedo, conferm St. James.
Capito allora?
Ah, no.
Hank lanci un urlo. Certo che no. Perch non avete riflettuto sulla
cosa come abbiamo fatto io e Chicchina, vero, Zuccherino? Zuccherino
annu con aria mesta, guardando mortificata con i suoi occhi da coniglietto
ora Deborah ora St. James. Zingari! continu imperterrito suo marito.
Okay, okay, lo ammetto. Io e Chicchina non ci siamo arrivati del tutto
fino a quando non li abbiamo visti oggi. Sapete chi intendo dire. Nelle
roulotte parcheggiate sul ciglio della strada. Be', abbiamo pensato che
potevano essercene altre parcheggiate l quella notte. Doveva essere loro il
bambino.
Mi pare che gli zingari amino moltissimo i propri bambini, comment
asciutto St. James.

Be', non quel bambino, comunque, replic Hank irremovibile.


Dunque cerchi di immaginarsi la scena, giovanotto. Danny e Ezra sono
pi o meno laggi, indic vagamente la direzione da cui erano venuti,
che si preparano al gran salto; ci siamo? E in punta di piedi da questo
sentiero arriva una vecchia zingara con un bambino.
Vecchia zingara?
Be', certo, non capisce?
Messo al mondo in un fossato, senza dubbio, disse St. James.
In un che? Hank si scroll di dosso il riferimento letterario al
Macbeth come avrebbe fatto con un capello dal cappotto. La vecchia si
guarda intorno, a destra e a sinistra, l'americano mim l'azione, e s'infila
nell'abbazia. Cerca un luogo adatto a depositare il fardello e, tombola!
eccolo l.
senza dubbio un'ipotesi interessante, afferm Deborah. Ma mi
dispiace un po' per gli zingari. Sembra che la colpa di tutto sia sempre loro,
vero?
Questo, cara sposina, mi porta direttamente all'ipotesi numero due.
JoJo chiese scusa con gli occhi.
Gembler Farm era in eccellenti condizioni, cosa di cui non c'era da
stupirsi dal momento che Richard Gibson aveva continuato a lavorarci
nelle tre settimane successive alla morte dello zio. Dopo aver aperto i
cancelli ben oliati, sostenuti da due pilastri di pietra, Lynley e Barbara
entrarono e si guardarono intorno.
Sarebbe stata una bella eredit. Alla loro sinistra c'era la fattoria, un
edifcio in mattoni scuri tipici della zona, con le strutture in legno
verniciate di fresco e la clematide ben potata che cresceva su un telaio a
graticci, ornando porte e finestre. Rispetto a Gembler Road era spostata
verso l'interno ed era separata dalla strada da un giardino ben curato
recintato per tener lontano le pecore. Vicino alla casa c'era un basso
fabbricato e alla loro destra si ergeva il fienile che costituiva un altro lato
del quadrilatero che racchiudeva il cortile.
Come la casa, il fienile era in mattoni con il tetto molto spiovente. Aveva
due piani: al primo si vedevano attraverso le aperture delle finestre le
estremit superiori delle scale; il pianterreno era chiuso da porte divise a
met orizzontalmente perch era un edificio destinato unicamente ad attrezzi e animali. Le macchine agricole erano sistemate nel fabbricato
adiacente alla casa.

Attraversarono il cortile e Lynley infil la chiave nel lucchetto appeso


alla porta del fienile. Si apr senza far rumore. All'interno regnava uno
strano silenzio, un odore di muffa, faceva freddo e c'era poca luce, il luogo
ideale per la fine violenta di un uomo.
Tranquillo, osserv Barbara. Esit sulla porta mentre Lynley entrava.
Mmm, rispose lui dal terzo box. Immagino sia dovuto alle pecore.
Signore?
Era accovacciato sul pavimento di pietra e alz lo sguardo verso di lei.
Era molto pallida. Pecore, sergente, disse lui. Sono nel prato superiore,
ricorda? Ecco perch c' tanto silenzio. Dia un'occhiata qui, le spiace?
Vedendo che era riluttante ad avvicinarsi, aggiunse: Aveva ragione lei.
Si fece avanti e osserv il box. In fondo c'era un mucchio di fieno
marcio. Al centro si notava una macchia di sangue secco marrone, non
rosso. Non c'era nient'altro.
Ragione, signore? domand Barbara.
Morto sul posto, se mi perdona l'espressione. Non c' una goccia di
sangue sulle pareti. Non credo che il corpo sia stato mosso. Non c' stata
nessuna messinscena. Bella deduzione, Havers. Not la sorpresa sul volto
di lei che arross, confusa. Grazie, signore.
Lui si rialz e rivolse di nuovo l'attenzione al box. Il secchio capovolto
su cui sedeva Roberta quando l'aveva trovata il prete era ancora al suo
posto. Il fieno sul quale era rotolata la testa non era stato toccato. La
chiazza di sangue secco recava i segni dell'intervento della Scientifica e
l'ascia non c'era pi, ma per il resto tutto era come nelle fotografie della
polizia. Tranne che per i corpi. I corpi. Buon Dio. Sentendosi uno sciocco,
com'era nelle intenzioni di Nies, Lynley fiss sbalordito il bordo esterno
della macchia dove molti peli bianchi e neri erano stati schiacciati nel
sangue coagulato dall'impronta di un tacco. Si volt verso Barbara.
Il cane, disse.
Ispettore?
Havers, che cosa diavolo ha fatto Nies del cane?
Anche lei osserv la stessa impronta, vide gli stessi peli. Era nel
rapporto, vero?
Non c'era, replic lui, imprecando tra i denti, e cap che avrebbe
dovuto strappare ogni briciola di informazione da Nies come un chirurgo
che cercasse di estrarre le schegge di uno shrapnel. Un vero e proprio
inferno. Andiamo a dare un'occhiata alla casa, aggiunse con aria cupa.
Entrarono dall'ingresso principale in un corridoio dalla forma a portico

in cui erano appesi vecchi cappotti e impermeabili e sotto una panca erano
allineati stivali da lavoro. La casa non era riscaldata da tre settimane,
perci sembrava di essere in una tomba. Si sent passare una macchina in
Gembler Road, ma il rumore giunse attutito e distante.
Dal corridoio arrivarono subito in cucina. Era una stanza grande con il
pavimento ricoperto da linoleum rosso, i mobiletti erano in frassino scuro e
gli elettrodomestici brillavano come se fossero stati lucidati ogni giorno.
Non c'era niente fuori posto. Non c'era un piatto fuori della credenza, non
una briciola sul tavolo, neanche una macchiolina imbrattava la superficie
del lavandino di ghisa bianca. Al centro del locale c'era un tavolo di pino
grezzo la cui superficie era segnata dalle lame dei coltelli che avevano
tagliato migliaia di verdure, e scolorita dalla preparazione di cibi nel corso
di generazioni.
Non mi meraviglio che Gibson voglia questo posto, osserv Lynley
guardandosi intorno. Neanche da paragonare a St. Chad's Lane.
Gli ha creduto, signore? domand Barbara.
Lynley interruppe l'ispezione delle credenze. Che era a letto con sua
moglie quando Teys fu ucciso? Data la natura del loro rapporto, un alibi
credibile, non le pare?
Io... suppongo di s, signore.
Le lanci un'occhiata. Ma non ci crede.
solo che... be', sembrava che lei stesse mentendo. Come se fosse
arrabbiata anche con lui. O con noi.
Lynley valut quell'affermazione. In effetti Madeline Gibson aveva
parlato con loro malvolentieri, sputando le parole senza quasi cercare
l'assenso del marito. Da parte sua il contadino, durante la recita di lei,
aveva fumato impassibile; un'espressione di disinteresse era dipinta sul suo
volto, ma senza dubbio una luce divertita balenava negli occhi scuri. C'
qualcosa che non va in quella famiglia, sono d'accordo con lei, sergente.
Continuiamo la nostra ispezione qui.
Attraverso una pesante porta entrarono nella sala da pranzo dove un
tavolo di mogano era coperto da una tovaglia di pizzo color crema. Su di
esso c'era un vaso di rose gialle ormai appassite che spargevano i loro
petali sul ricamo della tovaglia. Da un lato un mobile basso, in stile con il
tavolo, aveva un centrotavola d'argento posto esattamente nel mezzo, come
se qualcuno avesse misurato le distanze da ciascuna estremit. Una
vetrinetta conteneva una bella collezione di piatti che era ovvio non essere
stata mai usata dagli abitanti della casa. Erano antichi pezzi Belleek, dispo-

sti in modo tale da apparire nella luce migliore. Come nella cucina, tutto
era in ordine. Se si faceva eccezione per i fiori, sembrava di essere in un
museo. Fu dalla parte opposta della sala da pranzo, sull'altro lato del
corridoio, che trovarono i primi segni di vita della casa. Perch l, nel
salotto, i Teys avevano il loro sacrario.
Barbara precedette Lynley nella stanza, ma a quella vista le sfugg un
grido, e fece subito un passo indietro, alzando un braccio come per parare
un colpo.
Qualcosa non va, sergente? Lynley diede un'occhiata alla stanza per
scoprire che cosa l'avesse spaventata, ma non vide altro che mobili e una
serie di fotografe in un angolo.
Mi scusi. Penso... Fece una smorfia che voleva essere un sorriso. Mi
scusi, signore. Io... dev'essere la fame. Mi gira un po' la testa. Sto bene. Si
diresse verso l'angolo in cui erano appese le fotografie, davanti alle quali le
candele erano spente e sotto le quali i fiori erano morti. Questa deve
essere la madre, disse lei. Che tributo.
Lynley la raggiunse accanto a un tavolo triangolare incassato nel muro.
Bella ragazza, comment lui studiando le fotografie. Non c' che dire.
Guardi le foto del matrimonio. Sembra una bambina di dieci anni! Una
creatura delicata.
Nessuno os dirlo, ma era implicito. Come aveva fatto ad avere una
figlia grassa come Roberta?
Non trova che sia un po'... Barbara s'interruppe e lui la guard. Si
prese le mani dietro la schiena. Voglio dire, se aveva intenzione di
sposare Olivia, signore.
Lynley tratteggi quello che doveva essere il ritratto definitivo della
donna. Dimostrava circa ventiquattro anni: un viso fresco e sorridente; una
spruzzatina di lentiggini d'oro sul naso; capelli lunghi di un biondo
luminoso legati dietro e arricciati. Affascinante. Si allontan dalla
collezione di fotografie.
E come se Teys avesse istituito una nuova religione nell'angolo di
questa stanza, comment lui. Macabro, non crede?
Io... Distolse gli occhi dalla fotografia. S, signore.
Lynley rivolse l'attenzione al resto del locale. Si vedeva che alcune
persone l'avevano abitato. C'erano un divano reso comodo dall'uso,
parecchie sedie, un portariviste, un televisore e uno scrittoio da donna.
Lynley lo apr. Oggetti di cancelleria tutti ordinati, una scatola di
francobolli, tre conti non pagati. Gli diede un'occhiata: una ricetta del

farmacista per il sonnifero di Teys, la bolletta della luce, quella del


telefono. Controll quest'ultima, ma non trov niente d'interessante.
Nessuna chiamata interurbana. Tutto chiaro e in ordine.
Dopo il salotto c'era un piccolo studio-libreria; aprirono la porta e
restarono sorpresi da ci che videro. Tre pareti erano coperte da scaffali
che arrivavano fino al soffitto, e ogni scaffale era carico di libri. Libri
ammucchiati. Libri impilati. Libri caduti di lato. Libri dritti in piedi. Libri
dappertutto.
Ma Stepha Odell ha detto...
Che non c'era una biblioteca con il prestito dei libri, allora Roberta
andava a prendere il giornale, fin Lynley. Aveva letto tutti i suoi libri com'era possibile? - e tutti quelli di Marsha Fitzalan. Chi , a proposito,
Marsha Fitzalan?
Un'insegnante, rispose Barbara. Vive in St. Chad's Lane. Vicino ai
Gibson.
Grazie, mormor Lynley ispezionando gli scaffali. S'infil gli
occhiali. Mmm. Un po' di tutto. Ma soprattutto le Bront, vero?
Barbara lo raggiunse. Austen, lesse, Dickens, un po' di Lawrence.
Amavano i classici. Prese in mano Orgoglio e pregiudizio e lo apr. DI
TESSA! era scarabocchiato con grafia infantile sul risguardo. Le stesse
parole figuravano sui libri di Dickens, Shakespeare, due antologie di
Norton e su tutti quelli delle Bront.
Lynley si avvicin a un leggio sistemato sotto l'unica finestra della
camera. Era del genere usato di solito per i grossi dizionari, ma c'era
appoggiata un'enorme Bibbia miniata. Fece scorrere le dita lungo la pagina
cui era aperto il libro. 'Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste
perch fosse portato in Egitto', si mise a leggere. 'Ma ora non vi
rattristate, n vi dispiaccia di avermi venduto perch io fossi portato qui;
poich Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. Infatti,
sono due anni che la carestia nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sar raccolto n mietitura. Ma Dio mi ha mandato qui
prima di voi perch sia conservato di voi un residuo sulla terra, e per
salvare la vita a molti scampati.' Alz lo sguardo verso il sergente Havers.
Non capir mai perch abbia perdonato i suoi fratelli, disse lei. Dopo
quello che gli avevano fatto, meritavano di morire.
C'era una grande amarezza in quelle parole. L'uomo chiuse lentamente il
libro, mettendo il segno con un pezzo di carta trovato sulla scrivania. Ma
lui aveva qualcosa di cui loro avevano bisogno.

Il cibo, afferm lei con sarcasmo.


Lynley si tolse gli occhiali. Non credo che c'entrasse affatto con il cibo.
Non proprio, ribad. Che cosa c' al secondo piano?
Il secondo piano era semplice: quattro camere da letto, un gabinetto, un
bagno, che davano tutti su un ballatoio quadrato rischiarato da un
lucernario di vetro opaco. Era stato un intervento di modernizzazione della
casa; quest'ultimo elemento architettonico creava l'impressione di trovarsi
in una serra. Non poi cos sgradevole, ma insolito in una fattoria.
La camera alla loro destra doveva essere la stanza degli ospiti. Un letto,
rifatto accuratamente con un copriletto rosa acceso, piuttosto piccolo
considerata la mole degli occupanti della casa, era addossato al muro su un
tappeto con un disegno a rose e felci. Era assai vecchio e i verdi e i rossi,
un tempo brillanti, si erano mescolati e avevano assunto una colorazione
marroncina. I muri avevano una tappezzeria a fiorellini, margherite e
calendule. Sul comodino c'era una piccola lampada appoggiata su un
centrino di pizzo. Nel cassettone non c'era niente, come pure nell'armadio.
Sembra la camera di una locanda, osserv Lynley.
Barbara guard quale vista si godeva dalla finestra: una panoramica
poco interessante del cortile e del fienile. Sembra che non sia mai stata
usata.
Lynley stava esaminando il copriletto. Lo tir indietro e scopr un
materasso pieno di macchie e un cuscino ingiallito. Non si aspettavano
ospiti, qui. Strano lasciare un letto disfatto, non le pare?
No, affatto. Perch mettere le lenzuola se non verr mai usato?
Tranne nel caso in cui...
Senta, vado nella stanza successiva, ispettore? chiese Barbara con fare
impaziente. L'atmosfera della casa la stava opprimendo.
Lynley alz lo sguardo, colpito dal tono della donna. Rimise a posto il
copriletto esattamente come prima e si sedette sul bordo del letto. Che c',
Barbara? le chiese.
Niente, rispose, ma si accorse che c'era un'ombra di panico nella sua
voce. Vorrei soltanto continuare l'ispezione. ovvio che questa camera
non stata usata da anni. Perch esaminarne ogni centimetro alla maniera
di Sherlock Holmes, come se l'assassino potesse sbucare dalle assi del
pavimento?
Lui non rispose subito, cos la nota stridula indugi nell'aria a lungo
dopo che ebbe finito di parlare. Che c' che non va? ripet lui. Posso

esserle d'aiuto? La fissava con uno sguardo dolce e carico di


preoccupazione. Sarebbe stato davvero facile...
Va tutto bene! esplose lei. Non ho voglia di seguirla di qua e di l
come un cane. Non so che cosa si aspetti da me. Mi sento un'idiota. Ho un
cervello, maledizione! Mi dia qualcosa da fare!
Lynley si alz in piedi e, senza distogliere lo sguardo da lei, le propose:
Perch non si occupa della stanza di fronte?
Barbara fu sul punto di aggiungere qualcosa, ma decise altrimenti e usc
fermandosi per un attimo sul pianerottolo. Si accorse di avere il respiro
affannoso e temette che potesse notarlo anche lui.
Quel dannato sacrario! Gi la fattoria era opprimente con la sua
agghiacciante immobilit, ma il sacrario le aveva proprio fatto saltare i
nervi. Era stato collocato nell'angolo pi bello del locale. Con la vista sul
giardino, pens Barbara rassegnata. Tony ha la televisione e lei ha il
dannato giardino!
Come l'aveva chiamata Lynley? Una religione. S, Ges santo! Un
tempio a Tony! Si sforz di riportare il respiro al suo ritmo normale,
attravers il pianerottolo ed entr nella stanza successiva.
Hai rovinato tutto, Barb, si disse. Che ne era stato della decisione di
essere sempre pronta ad approvare, a ubbidire, a cooperare? Come ti
sentirai di nuovo con l'uniforme addosso la settimana prossima?
Si guard attorno infuriata, le labbra le fremevano dal disgusto. Be', chi
se ne fregava? Dopotutto era un fallimento previsto. Si era davvero illusa
che sarebbe stato un successo?
And alla finestra e armeggi con il chiavistello. Che cosa aveva detto?
Che c' che non va? Posso esserle d'aiuto? La follia era che per un attimo
aveva davvero pensato di parlargli, di raccontargli tutto. Ma, ovviamente,
era impensabile. Nessuno poteva aiutarla, meno di tutti Lynley.
Apr la finestra, la spalanc perch l'aria le rinfrescasse le gote in
fiamme, poi si gir decisa a fare il suo lavoro.
Quella era la stanza di Roberta, ordinata come l'altra, ma con un'aria
vissuta. Un grande letto a baldacchino era coperto da una trapunta con un
disegno a colori vivaci: sullo sfondo di un cielo blu zaffiro erano dipinti il
sole, le nuvole e l'arcobaleno. Nell'armadio erano appesi alcuni vestiti e,
sotto, erano allineate varie paia di scarpe, scarpe robuste: scarpe da lavoro,
da passeggio, ciabatte. C'erano poi una toilette con uno specchio a bilico e
un cassettone con sopra una fotografia in cornice, a faccia in gi, come se
fosse caduta. Barbara la guard incuriosita. La madre, il padre, Roberta in

fasce in braccio al padre. Ma la fotografia era sistemata nella cornice come


se non fosse della misura giusta. Rigir fra le mani la cornice e sollev la
parte posteriore.
Ci aveva azzeccato. La fotografia era troppo grande, perci era stata
ripiegata. Nella sua versione integrale era molto diversa, perch alla
sinistra del padre compariva l'immagine speculare della madre della
neonata, una versione pi giovane, certo, ma senza dubbio la figlia di
Tessa Teys.
Barbara stava per chiamare Lynley quando questi apparve sulla porta
con un album di fotografie in mano. Si ferm come se stesse pensando al
modo di riportare la loro relazione alla normalit.
Ho trovato una cosa stranissima, sergente, disse lui.
Anch'io, rispose Barbara determinata quanto lui a dimenticare lo
sfogo di poco prima. Si scambiarono gli oggetti.
Il suo spiega il mio, direi, osserv Lynley.
Barbara guard con interesse le pagine aperte dell'album. Era la storia in
immagini di una famiglia, del tipo che documenta i matrimoni e le nascite,
Natale, Pasqua e i compleanni. Ma ogni fotografia in cui compariva pi di
un bambino era stata tagliata, aveva subito strane mutilazioni, a volte
mancava la parte centrale, a volte erano state tolte strisce o quadratini, e in
ogni caso la famiglia era stata privata di un membro. L'effetto era
agghiacciante.
Una sorella di Tessa, direi, afferm Lynley.
Forse la sua prima figlia, sugger Barbara.
Mi pare troppo grande per essere figlia di Tessa, a meno che l'avesse
avuta quando era ancora una bambina. Appoggi la cornice, s'infil la
fotografia in tasca e rivolse l'attenzione ai cassetti. Ah, esclam,
almeno sappiamo perch Roberta fosse cos interessata al Guardian. Ha
foderato i suoi cassetti con il giornale. E... Havers, guardi qui. Nel
cassetto in basso, sotto un mucchio di pullover molto vecchi, trov
qualcosa che era stato messo a faccia in gi, nascosto. Ancora la ragazza
misteriosa.
Barbara prese la fotografia che lui le pass. Era la stessa persona, ma pi
grande questa volta, un'adolescente. Lei e Roberta erano nel cortile della
chiesa di St. Catherine, c'era la neve per terra, e tutte e due sorridevano alla
macchina fotografica. La ragazza pi grande teneva le mani sulle spalle di
Roberta e la attirava a s. Era un po' chinata - anche se non molto perch
Roberta era alta quasi quanto lei - e premeva la guancia contro quella

dell'altra ragazza. I capelli biondo scuro di lei accarezzavano i riccioli


castani di Roberta. Davanti a loro c'era un pastore scozzese che sembrava
sorridere anche lui al fotografo. Baffi. Roberta aveva la mano infilata in
mezzo al suo pelo.
Roberta non poi male qui, comment Barbara passando la foto a
Lynley. Robusta ma non grassa.
Allora la foto deve essere stata scattata prima che Gibson se ne
andasse. Si ricorda cosa ha detto Stepha? Non era grassa una volta, non
prima che Richard partisse. S'infil anche quella foto in tasca e diede
un'occhiata alla stanza. Qualcos'altro? le chiese.
Abiti nell'armadio. Niente d'interessante. Come aveva fatto lui
nell'altra camera, Barbara tir indietro la trapunta del letto. A differenza
dell'altro, per, questo era fatto e le lenzuola, fresche di bucato, avevano
un profumo di gelsomino. Ma sotto di esso, come se il gelsomino fosse incenso che brucia lentamente per nascondere l'odore della canapa indiana,
c'era l'odore nauseante di qualcos'altro. Barbara guard Lynley. Lei...
S, replic lui. Mi aiuti a spostare il materasso.
Fece come le aveva detto, coprendosi la bocca e il naso quando il fetore
riemp la stanza e videro che cosa c'era sotto il vecchio materasso. Il
rivestimento delle molle era stato tagliato e arrotolato in un angolo del
letto, e all'interno c'era un deposito di cibo. Frutta marcia, pane ammuffito,
biscotti e caramelle, pasticcini mangiucchiati, sacchetti di patatine.
Oh, Ges, mormor Barbara. Era pi una preghiera che
un'esclamazione e bench fosse abituata a spettacoli poco piacevoli da
quando lavorava nella polizia, ebbe un conato di vomito e si allontan.
Mi scusi, disse con un sorriso stentato. Una bella sorpresa.
Lynley lasci ricadere al suo posto il materasso. un sabotaggio,
disse tra s.
Signore?
Stepha ha parlato di dieta.
Come aveva fatto prima Barbara, Lynley si avvicin alla finestra. Stava
calando la sera e, approfittando dell'ultimo debole barlume di luce, tir
fuori dalla tasca le fotografe e le esamin. Rimase immobile, forse nella
speranza che osservando le due ragazze senza essere interrotto o disturbato
potesse capire chi aveva ucciso William Teys e perch, e che cosa
c'entrasse un deposito di cibo marcio. Barbara lo guardava e not che con
quel filo di luce che gli illuminava i capelli, le gote e la fronte, appariva
molto pi giovane dei suoi trentadue anni. E tuttavia niente, neanche l'o-

scurit, intaccava minimamente l'intelligenza e l'acume che trasparivano


dai suoi occhi. L'unico rumore nella stanza era il respiro di lui, calmo e
regolare, molto sicuro. Si volt, si accorse che lei lo stava fissando e fece
per parlare.
Lei lo prevenne. Bene, disse decisa, tirandosi i capelli dietro le
orecchie con un gesto energico, notato qualcosa di interessante nelle altre
camere?
Solo una scatola di vecchie chiavi nell'armadio e un vero e proprio
museo di Tessa, rispose lui. Abiti, fotografie, ciocche di capelli. Tra le
cose di Teys, ovviamente. Si rimise le foto in tasca. Chiss se Olivia
Odell sapeva a che cosa andava incontro.
Avevano percorso a piedi il miglio che separava il villaggio dalla fattoria
di Teys. Al ritorno Lynley cominci a pentirsi di non aver preso la
macchina. Non perch si era fatto buio, ma perch sentiva la mancanza
della musica che lo distraesse. Senza di essa si trov a osservare la donna
che camminava in silenzio al suo fianco, e pens con riluttanza a quello
che aveva sentito dire di lei.
Una vergine collerica, aveva detto MacPherson. Ci di cui ha
bisogno una bella rotolatina nel fieno. Poi era scoppiato in una grassa
risata e aveva sollevato la pinta di birra con la sua mano da orso. Ma non
io, ragazzi. Non ho intenzione di saggiare quelle acque. Lascio il piacere a
un uomo pi giovane!
Ma MacPherson si sbagliava, pens Lynley. Non si trattava di una
vergine collerica. C'era qualcos'altro.
Non era la prima volta che Havers si occupava di un caso di omicidio,
per cui non riusciva a capire la sua reazione alla fattoria: l'iniziale
riluttanza a entrare nel fienile, lo strano comportamento nel salotto,
l'inspiegabile scatto di nervi al piano superiore.
Per la seconda volta si chiese che cosa diavolo avesse in mente
Webberly mettendoli a lavorare insieme, ma si accorse che era troppo
stanco per trovare una spiegazione.
In fondo all'ultima curva della strada apparvero le luci del Dove and
Whistle. Andiamo a mangiare qualcosa, propose lui.
Pollo arrosto, annunci il proprietario. il piatto della domenica
sera. Ve lo faccio portare subito, se vi accomodate in sala.
Il Dove and Whistle stava facendo buoni affari, quella sera. Nella zona
bar, su cui era caduto un improvviso silenzio al loro ingresso, gravava una

densa cortina di fumo che pareva una nuvola carica di pioggia. I contadini
erano riuniti in un angolo a chiacchierare, appoggiando gli stivali incrostati
di fango ai pioli delle sedie, due uomini pi giovani giocavano
chiassosamente a freccette vicino a una porta su cui era scritto TOILETTE,
mentre un gruppo di donne di mezza et confrontava ci che restava la
domenica delle acconciature che si erano fatte fare il sabato al Salone di
Bellezza di Sinji. Attorno al bancone del bar erano radunati i clienti
abituali, la maggior parte dei quali scherzava con la ragazza addetta al
servizio.
Era senza dubbio l'eccentrica del villaggio. Aveva capelli nero corvino
dal taglio punk, occhi pesantemente truccati di viola e vestiti in stile Sohoby-night: minigonna di pelle nera, camicetta bianca scollata, calze nere di
pizzo con spille di sicurezza, scarpe nere stringate. Aveva quattro orecchini
a ciascun lobo, sette a forma di borchia, l'ottavo, quello in basso a destra,
era una piuma che le arrivava alla spalla.
Crede di essere una cantante rock, disse il proprietario del pub. E
mia figlia, ma non amo farlo sapere in giro. Appoggi pesantemente una
pinta di birra sul tavolino traballante davanti a Lynley, diede l'acqua tonica
a Barbara e sogghign. Hannah! url verso il bancone del bar. Smettila
di metterti in mostra, ragazza! Fai impazzire dal desiderio tutti gli uomini
presenti! Gli schiacci l'occhio con aria maliziosa.
Oh, pap! scoppi a ridere lei. Gli altri fecero la stessa cosa.
Digli di non rompere, Hannah! url qualcuno. E un altro: Che cosa
ha mai capito di stile quel poveretto?
Stile, quello? replic divertito il padrone. Vestirla mi costa poco,
certo. Ma mi costa un patrimonio in gel per capelli.
Come fai a tenerli ritti in testa, Han?
Ho preso uno spavento all'abbazia, direi.
Hai sentito piangere il bambino, vero, Han?
Una risata. Una mossetta scherzosa a beneficio di chi aveva parlato.
Questo significava: Vedete, siamo tutti amici qui.
Barbara si chiese se fosse tutto preparato.
Lei e Lynley erano gli unici clienti della sala da pranzo e quando il
padrone se ne fu andato avrebbe voluto sentire ancora il rumore della zona
bar, ma Lynley stava dicendo qualcosa.
Doveva avere una fame nevrotica.
E ha ucciso il padre perch l'ha messa a dieta? Barbara non pot fare a
meno di replicare. Con una pesante nota di sarcasmo nella voce.

E mangiava molto di nascosto, ovvio, continu Lynley senza


scomporsi.
Be', io non la penso cos, ribatt lei. Lo stava provocando e lo sapeva.
Era uno stupido gesto di difesa, ma non poteva farci niente.
Che ne pensa lei?
Quel cibo stato dimenticato. Chiss da quanto tempo era l.
Credo che possiamo dire che l da tre settimane, e in tre settimane
altamente probabile che qualsiasi cibo lasciato fuori dal frigorifero si
deteriori.
D'accordo, questo lo accetto, disse Barbara. Ma non la fame
nevrotica.
Perch no?
Perch non pu provarlo, accidenti!
Contando sulle dita ci che avevano trovato, elenc: Abbiamo due
mele marce, tre banane nere, qualcosa che forse un tempo stata una pera
matura, una pagnotta, sedici biscotti, tre pasticcini mangiucchiati, e tre
sacchetti di patatine. Adesso mi dica lei a che cosa ci troviamo di fronte,
sergente.
Non ne ho idea, rispose lei.
Allora se lei un'idea non ce l'ha, forse vorr prendere in considerazione
la mia. Stette zitto. Barbara...
Cap subito dal tono della sua voce che doveva fermarlo. Non poteva,
non avrebbe capito. Mi dispiace, ispettore, si affrett a dire. Ho avuto
paura alla fattoria e io... me la sono presa con lei. Mi... mi scusi.
Lui apparve sorpreso. D'accordo. Ricominciamo da capo, va bene?
Arriv il taverniere e mise i piatti sul tavolo. Pollo e piselli, annunci
con orgoglio.
Barbara si alz e usc con passo malfermo dalla stanza.
7
No! Ezra, fermati! Non posso!
Imprecando con rabbia, Ezra Farmington si sollev dalla ragazza che si
dibatteva sotto di lui, si rotol sul bordo del letto, si mise a sedere
cercando di prendere fiato e di ricomporsi, mentre tutto il suo corpo - ma
in particolare, not con ironia, la testa - palpitava. Si prese il capo tra le
mani e si infil le dita tra i capelli biondi. Adesso si metter a piangere,
pens. D'accordo, d'accordo! esclam, e aggiunse esasperato: Non

sono uno stupratore, per l'amor del cielo!


A quell'affermazione lei scoppi a piangere, teneva il pugno stretto
davanti alla bocca e il suo corpo era scosso da tremendi singhiozzi. Lui
fece per accendere la lampada. No! lo ferm la voce di lei.
Danny, esord lui cercando di parlare con calma, ma sapendo di farlo
a denti stretti. Non riusciva a guardarla.
Scusami! implor lei tra le lacrime.
Era sempre la stessa storia. Non poteva andare avanti cos. ridicolo,
lo sai. Prese l'orologio, vide sul quadrante luminoso che erano quasi le
otto, e se lo mise. Cominci a vestirsi.
A quel gesto il pianto aument d'intensit. La mano di lei gli tocc la
schiena nuda. Lui si ritrasse. I singhiozzi continuarono. Raccolse il resto
degli abiti, and in bagno e dopo essersi vestito indugi per cinque minuti
davanti allo specchio buio a osservare la sua immagine riflessa.
Quando torn, il pianto si era placato. Lei era ancora sdraiata sul letto, il
corpo eburneo scintillante alla luce della luna, e guardava il soffitto. Con
occhi d'artista, Ezra pass in esame la figura di lei: le gote rotonde, i seni
pieni, i fianchi ben modellati, le cosce morbide. Uno studio obiettivo in
bianco e nero trasferito in fretta sulla tela. Era un esercizio cui si dedicava
spesso, che gli permetteva di scindere la mente dal corpo; cosa di cui
aveva molto bisogno in quel momento. Lo sguardo gli cadde sul triangolo
scuro e riccio. L'obiettivit fin fuori della finestra.
Per l'amor di Dio, vestiti, le intim. Devo stare qui a guardarti come
punizione?
Lo sai perch succede, disse lei con un sussurro. Non si mosse. Lo
sai perch.
Certo, rispose. Era in piedi dall'altra parte della stanza, accanto alla
porta del bagno. Era pi sicuro l. Se si fosse avvicinato di qualche passo,
le sarebbe stato di nuovo addosso e niente l'avrebbe pi fermato. Sent che
gli si serrava la mascella, ogni muscolo vibrava di vita propria. Non perdi
occasione di ricordarmelo.
Danny si alz a sedere e si gir verso di lui. Perch dovrei? grid.
Sai che cosa hai fatto!
Stai zitta! Vuoi che la Fitzalan riferisca tutto a tua zia? Cerca di avere
un po' di buon senso.
Perch dovrei? Ne hai avuto tu?
Se non vuoi lasciar perdere, allora a che serve, Danny? Perch ci
vediamo ancora?

Hai il coraggio di chiedermelo? Anche adesso? Quando tutti sanno?


Lui incroci le braccia davanti al petto, irrigidendosi alla vista di lei. La
ragazza aveva i capelli arruffati sulle spalle, le labbra dischiuse, le gote
bagnate di lacrime scintillavano alla luce fioca. I seni... S'impose di tenere
lo sguardo fisso sul suo volto.
Sai che cosa successo. Ne abbiamo parlato un migliaio di volte.
Parlarne ancora non cambier il passato. Se non puoi lasciar perdere, allora
dobbiamo smettere di vederci.
Le lacrime tornarono a sgorgare copiose e a rigarle le guance. Ezra non
sopportava di vederla piangere. Avrebbe voluto correre da lei e stringerla
tra le braccia, ma a che cosa sarebbe servito? Sarebbe ricominciato tutto da
capo e finito in un disastro.
No. Stava ancora piangendo, ma aveva abbassato il tono di voce.
Chin la testa. Non voglio.
Allora che cosa vuoi? Devo saperlo perch io so molto bene che cosa
voglio, Danny, e se noi due non vogliamo la stessa cosa, allora tutto
inutile, non ti pare? Il ragazzo stava cercando di ritrovare il controllo, ma
il poco che aveva stava venendo meno. Si sarebbe messo quasi a piangere
dalla frustrazione.
Voglio te, sussurr lei.
Oh, Dio, questo troppo. Davvero. Non questo che vuoi, rispose
mesto. Perch anche se fosse cos, e anche se tu mi avessi, a ogni
occasione mi rinfacceresti il passato. E io non lo posso sopportare, Danny.
Ne ho abbastanza. Con orrore si accorse di aver calcato sull'ultima
parola.
Lei alz di scatto la testa. Mi dispiace, sussurr. Scivol fuori del letto
e avanz nella stanza, il suo corpo scolpito dalla luna. Lui distolse lo
sguardo. Lei gli accarezz la gota e poi risal fino ai capelli. Non penso
mai alla tua sofferenza, gli disse. Solo alla mia. Mi dispiace tanto,
Ezra.
Lui guard il muro, il soffitto, lo scampolo di cielo buio al di l della
finestra. Se avesse incrociato gli occhi di lei, sapeva che sarebbe stato
perduto.
Ezra? La voce della ragazza era come una carezza nella notte. Gli
scost i capelli dal volto, fece un passo avanti.
Sentiva il suo profumo di muschio, la punta dei seni contro il suo petto.
Lei port la mano sulla sua spalla e lo attir a s. Non pensi che
entrambi dobbiamo perdonare?

Era davvero troppo. Non sapeva dove guardare. L'ultimo suo pensiero
equilibrato fu: Meglio perduto che solo.
Nigel Parrish aspett che tornassero dalla sala in cui avevano cenato.
Quando comparvero, era ancora seduto nel suo solito angolo a sorseggiare
con calma un Courvoisier.
Li scrut con l'interesse che di solito riservava agli abitanti del villaggio,
come se avessero deciso di vivere l per qualche anno. Valeva davvero la
pena di passare un po' di tempo a osservarli perch formavano proprio una
coppia bizzarra.
L'uomo era elegante da morire, pens Nigel ridacchiando tra s per la
definizione di cattivo gusto. Vestito scuro, fatto su misura, senza dubbio di
marca Savile Row; orologio d'oro da tasca con la catena in bella mostra sul
gilet; Burberry buttato con nonchalance sulla spalliera della sedia - perch
la gente che ha i soldi per comprarsi un Burberry lo butta sempre di qua e
di l senza badarci? -; scarpe lucide ma non troppo. Quello era Scotland
Yard?
In un certo senso, la donna rispondeva meglio alla sua idea di
investigatore di polizia. Era bassa e tarchiata, una specie di bidone
dell'immondizia ambulante. Indossava un vestito spiegazzato e macchiato
che non le stava bene. Persino del colore sbagliato per lei, not Nigel. Il
celeste un bel colore, ma non su di te, botticella. La camicetta era gialla e
non s'intonava affatto alla sua carnagione olivastra, per non dire che era
infilata in modo maldestro nella gonna. E le scarpe! Un paio di rozze
scarpe comode del tipo che ci si poteva aspettare dalla polizia, e lei le
portava. Ma con le calze blu per essere in tinta con il vestito? Signore,
quella poveretta faceva proprio una pessima figura. Fece schioccare la
lingua in segno di disapprovazione e si alz.
Con calma si diresse verso il loro tavolo. Scotland Yard? esord
disinvolto senza presentarsi. Nessuno vi ha mai parlato di Ezra?
Quando alz la testa per guardare il nuovo venuto, il primo pensiero di
Lynley fu: No, ma immagino che lo stia per fare tu. Davanti a lui c'era un
uomo con un bicchiere di cognac in mano in evidente attesa di un invito a
sedersi. Non appena il sergente Havers fece il gesto di aprire il taccuino, si
sent parte della compagnia e si prese una sedia.
Nigel Parrish, si present.
L'organista, ricord Lynley. Doveva essere sulla quarantina e aveva dei

lineamenti che la mezza et valorizzava. I capelli castani, un po' radi,


spruzzati di grigio sulle tempie, erano pettinati all'indietro in modo da
lasciar libera la fronte che esprimeva intelligenza; il naso dritto e deciso
dava al volto di Parrish un'aria di distinzione; la mascella volitiva e il
mento squadrato evocavano un'idea di forza. Era snello, non molto alto, un
tipo interessante pi che bello.
Ezra, lo sollecit a continuare Lynley.
Parrish diede un'occhiata in giro ai presenti come se si aspettasse che
entrasse qualcuno. Farmington. L'artista che vive al villaggio. Ogni
villaggio non ospita un artista, un poeta, uno scrittore o qualcosa del
genere? Pensavo fosse un requisito indispensabile della vita di campagna.
Parrish scosse le spalle. Ezra il nostro. Acquerelli. Qualche volta oli.
Non male, a dir la verit. Ne vende anche qualcuno a una galleria di
Londra. Veniva qua tutti gli anni per circa un mese, ma adesso diventato
uno di noi. Sorrise fissando il bicchiere. Caro, caro Ezra, ripet con
aria meditabonda.
Lynley non aveva intenzione di essere menato per il naso. Quali
informazioni vuole darci sul conto di Ezra Farmington, signor Parrish?
Dalla sorpresa che si lesse nello sguardo di Parrish era evidente che non
si aspettava un approccio cos diretto. A parte il fatto che un Casanova
di paese, dovreste sapere ci che successo alla fattoria di Teys.
Lynley pens che le inclinazioni romantiche di Ezra non c'entrassero
niente, anche se era ovvio che interessavano a Parrish. Cos' successo alla
fattoria di Teys? domand ignorando l'altra allusione.
Be'... Parrish si anim all'idea del racconto, ma la vista del bicchiere
vuoto gli smorz l'entusiasmo.
Sergente, disse Lynley con voce neutra, gli occhi fissi sull'altro uomo,
potrebbe portare al signor Parrish un altro...
Courvoisier, rispose Parrish con un sorriso.
E uno per me.
Barbara ubbid con sollecitudine.
Niente per lei? chiese Nigel con aria preoccupata.
Non beve.
Che persona noiosa! Quando lei torn, Parrish le rivolse un sorriso
compiacente, bevve con grazia un sorso di cognac, e si apprest a
raccontare. A proposito di Ezra, disse appoggiandosi al tavolo con aria
confidenziale, fu una sgradevole scenata. La sola ragione per cui ne sono
a conoscenza perch vi ho assistito. Baffi, sa.

Lynley aveva gi sentito quel discorso. Il cane che amava la musica?


Mi scusi?
Padre Hart ci ha detto che a Baffi piaceva ascoltarla suonare l'organo.
Parrish scoppi a ridere. Non ridicolo? Mi rovino le dita a furia di
esercizi, cari miei, e il mio spettatore pi entusiasta un cane. Le sue
parole avevano un tono vivace, come se non ci fosse niente di pi
divertente. Tuttavia Lynley si accorse che era una recita, neanche troppo
mascherata, perch dietro la facciata si avvertiva un'amarezza strisciante.
Parrish faceva il gioviale, ma si notava lo sforzo.
Be', cos stanno le cose, continu. Si rigir tra le mani il bicchiere,
contemplando le sfumature di colore che assumeva il cognac quando lo
illuminava la luce. In quanto a interesse per la musica, questo paese un
Sahara. In realt suono la domenica in chiesa solo per una soddisfazione
personale. Sa Dio se qualcuno in grado di distinguere una fuga da uno
scherzo. Sa che St. Catherine ha l'organo pi bello dello Yorkshire? Tipico,
vero? Sono sicuro che sia stato acquistato direttamente da Roma per tenere
sotto controllo i cattolici di Keldale. Io personalmente sono anglicano.
E Farmington? chiese Lynley.
Ezra? Non penso che Ezra sia religioso. Ma, aggiunse vedendo che
Lynley non aveva un'aria divertita, immagino lei voglia sapere ci che ho
da dire sul suo conto.
Mi ha letto nel pensiero, signor Parrish.
Ezra. Parrish sorrise e bevve un sorso, forse per farsi coraggio, forse
per consolarsi. Difficile dirlo. Abbass la voce per un attimo, per, e in
quel frangente venne alla luce la vera natura dell'uomo, volubile e
meditabondo. Ma si riprese quasi subito ritornando al pettegolezzo.
Vediamo, sar passato un mese da quando William Teys ha buttato Ezra
fuori dalla fattoria.
Era entrato nella propriet senza permesso?
Certo. Ma secondo Ezra, lui ha una sorta di 'licenza artistica' che gli d
il diritto di entrare dappertutto. E intendo dire dappertutto. Stava facendo
quella che lui definisce pittura d'azione di High Kel Moor. Tipo le
Cattedrali di Rouen. Iniziare un disegno ogni quindici minuti.
Conosco Monet.
Allora sa che cosa voglio dire. Be', l'unica strada - diciamo la pi
veloce - per High Kel Moor passa per i boschi dietro la Gembler Farm. E
la strada per i boschi...
Passa attraverso la terra di Teys, termin Lynley.

Esatto. Stavo camminando a passo svelto lungo la strada con Baffi


appresso. Aveva fatto la solita comparsa al paese e, poich era un po' tardi
per lasciare tornare il vecchio Baffi da solo, lo stavo accompagnando.
Avevo sperato che fosse la nostra cara Stepha a portarlo con la Mini, ma
era introvabile. Cos ho dovuto trascinarmi fin l quella vecchia bestia con
le mie povere gambe stanche.
Lei non ha una macchina?
Non una affidabile, purtroppo. Comunque, arrivo alla fattoria e li trovo
l che stanno litigando furiosamente in mezzo alla strada. C'era William in
pigiama...
Scusi?
Pigiama, ispettore. O era in vestaglia? Parrish diede una sbirciatina al
soffitto e riflett sulla domanda. Era in vestaglia. Mi ricordo di aver
pensato: 'Dio, che gambe pelose ha il vecchio William', quando lo vidi.
Proprio come un gorilla.
Capisco.
Ed Ezra era l che gridava, agitava le braccia e bestemmiava in un
modo che deve aver fatto rizzare i capelli al povero William. Il cane
s'intromise nella discussione e strapp un pezzo dei pantaloni di Ezra.
Intanto, William fece a pezzi tre preziosi acquerelli di Ezra e butt il resto
della sua cartella sul bordo della strada. Fu una cosa orribile. Parrish
abbass lo sguardo quando arriv alla conclusione della storia, con una
nota di tristezza nella voce; ma quando sollev la testa, dall'espressione
degli occhi si capiva che, secondo lui, Ezra aveva avuto ci che si meritava
da tempo.
Lynley segu con lo sguardo il sergente Havers salire le scale e
scomparire alla vista. Si strofin le tempie e si rec nella saletta dove una
luce in fondo alla stanza illuminava il capo chino di Stepha Odell. Lei alz
gli occhi dal libro quando ud i passi.
L'abbiamo tenuta alzata per chiudere la porta? domand Lynley. Mi
dispiace moltissimo.
Lei fece un sorriso e stiracchi le braccia. S'immagini, rispose in
modo amabile. Stavo sonnecchiando un po' sul mio romanzo,
comunque.
Cosa sta leggendo?
Una storia di poco conto. Rise con disinvoltura e si alz, e lui not
che era a piedi scalzi. Si era cambiata: non aveva pi l'abito grigio che

aveva messo per andare in chiesa, ma una semplice gonna di tweed e un


maglione. Al collo aveva una catena d'argento con una sola perla di fiume
che le ricadeva tra i seni. E il mio modo di evadere dalla realt. I romanzi
d'amore sono sempre a lieto fine. Lui rimase dov'era, vicino alla porta.
Lei come evade dalla realt, ispettore?
Non lo faccio, purtroppo.
Allora cosa fa con i fantasmi della sua vita?
I fantasmi?
Dare la caccia agli assassini. Non pu essere un lavoro piacevole.
Perch lo fa?
La domanda era giusta, ammise, e lui conosceva la risposta. una
penitenza, Stepha, l'espiazione di peccati che ho commesso che tu non
puoi capire. Non ci ho mai pensato.
Ah. Annu con aria pensosa e lasci perdere. Be', arrivato un pacco
per lei. L'ha portato da Richmond un uomo poco gradevole. Non ha voluto
dire il suo nome, ma sembrava una grossa pastiglia digestiva.
Una descrizione eccellente di Nies, pens Lynley, quando lei and dietro
il bancone. La segu. Doveva aver lavorato nella sala nel tardo pomeriggio
perch si sentiva un profumo di cera d'api e di birra. Quel miscuglio di
odori lo riport con la memoria alla sua infanzia in Cornovaglia, quando,
bambino di dieci anni, divorava pasticci di sfoglia nella cucina della
fattoria Trefallen. Erano ghiottonerie per lui, carne e cipolle in un involto
di sfoglia, frutto proibito e sconosciuto nella formale sala da pranzo di
Howenstow. Ordinari, li definiva suo padre con disprezzo. E lo erano
davvero, e per quello ne andava pazzo.
Stepha appoggi una grossa busta sul bancone. Ecco qui. Vuole farmi
compagnia per il bicchiere della staffa?
Grazie. Con piacere.
Lei fece un sorriso. Not che le rendeva pi tonde le guance e le sottili
rughe attorno agli occhi sembravano scomparire. Bene. Si sieda allora.
Ha l'aria molto stanca.
Si and a sedere su un divano e apr la busta. Nies non si era
preoccupato di fare ordine nel materiale. C'erano tre blocchi pieni di
appunti, altre fotografie di Roberta, rapporti della Scientifica che aveva gi
e assolutamente niente su Baffi.
Stepha Odell appoggi un bicchiere sul tavolo e si sedette di fronte a lui
sollevando le gambe sulla sedia.
Che cosa successo a Baffi? si domand Lynley. Perch non c' niente

sul conto del cane?


Gabriel lo sa, rispose Stepha.
Per un momento pens che fosse un modo di dire del paese ma poi si
ricord del nome del poliziotto locale. L'agente Langston?
Lei annu sorseggiando il drink. Le sue dita erano lunghe e sottili, senza
anelli. Ha seppellito Baffi.
Dove?
Scroll le spalle e scost i capelli dal viso. Mentre quel gesto fatto da
Barbara era brutto, fatto da Stepha aveva una grazia che allontanava le
cose tristi. Non lo so con precisione. Mi pare che sia nelle terre della
fattoria.
Ma perch non stata fatta l'autopsia sul cane? medit Lynley.
Suppongo che non ce ne fosse bisogno. La causa della morte della
povera bestia era evidente.
Qual era?
Gli hanno tagliato la gola, ispettore.
Frug tra il materiale alla ricerca delle fotografe. Non c'era da
meravigliarsi che non se ne fosse accorto prima. Il corpo di Teys copriva
quello del cane. Studi la fotografia.
Capisce adesso dove sta la questione, vero?
Che intende dire?
Si pu mai pensare che Roberta abbia tagliato la gola a Baffi?
Un'espressione di disgusto si dipinse sul volto di Stepha. impossibile.
Mi scusi, ma proprio impossibile. Inoltre non mai stata trovata l'arma.
Certo non pu avergli tagliato la gola con l'ascia!
Mentre lei parlava, Lynley si trov a domandarsi per la prima volta chi
fosse la vittima designata del delitto: William Teys o il suo cane?
Supponiamo che fosse in atto un furto, pens. Il cane doveva essere
messo a tacere. Era vecchio, certo incapace di attaccare qualcuno, ma
ancora in grado di fare baccano, se avesse individuato una presenza
estranea sul suo territorio. Quindi il cane doveva essere sistemato. Ma
forse non abbastanza in fretta, cosicch quando Teys si precipit nel fienile
per scoprire il motivo dell'abbaiare del cane, dovette essere sistemato
anche lui. Forse, pens Lynley, non si trattava di omicidio premeditato, ma
di un crimine di tutt'altra natura.
Stepha, disse con aria pensierosa. Infil la mano in tasca. Chi
questa? Le mostr la fotografia che lui e il sergente Havers avevano

trovato nel cassettone di Roberta.


Dove diamine l'ha trovata?
Nella camera di Roberta. Chi ?
Gillian Teys, la sorella di Roberta. Diede un leggero colpetto alla
foto, come per dare maggiore enfasi alle sue parole. Roberta deve averla
tenuta ben nascosta dalla portata di William.
Perch?
Perch dopo che Gillian scapp, fu come morta per William. Butt via i
suoi vestiti, i suoi libri e distrusse anche ogni sua fotografia. Bruci il suo
certificato di nascita e ogni altra cosa in un grande fal in mezzo al cortile.
Come diavolo ha fatto Roberta a salvarla? domand pi a se stessa che a
lui, gli occhi fissi sulla fotografia.
Forse ancora pi importante il perch.
Semplice. Roberta adorava Gillian. Sa Dio perch. Gillian era la pecora
nera della famiglia. Crescendo era diventata una ribelle. Beveva e
bestemmiava, ed era sempre in giro, a spassarsela, una notte a una festa a
Whitby, la successiva con qualche poco di buono dio-sa-dove. Abbordava
gli uomini e concedeva loro ci che volevano. Poi una notte, circa undici
anni fa, part. E non torn pi.
Part? O scomparve? chiese Lynley.
Stepha si appoggi allo schienale della sedia. Si port una mano al collo,
ma si blocc temendo che il gesto la tradisse. Part, disse decisa.
Perch? incalz lui.
Suppongo perch non andava d'accordo con William. Lui era piuttosto
severo e Gillian pensava solo a divertirsi. Ma Richard, suo cugino,
potrebbe dirle senz'altro qualcosa di pi. Loro due erano in rapporti molto
stretti prima che lui partisse per le paludi. Stepha si alz, si stiracchi e si
diresse verso la porta; l si ferm. Ispettore, disse con studiata lentezza.
Lynley sollev lo sguardo dalla fotografia quasi aspettandosi che lei
aggiungesse qualcosa sul conto di Gillian Teys. Lei esit. Desidera...
qualcos'altro stasera?
La luce della reception alle sue spalle rendeva di un rosso acceso i suoi
capelli. La sua pelle appariva liscia e vellutata. Gli occhi avevano un'aria
gentile. Sarebbe stato cos facile. Un'ora di beatitudine. Un consenso
appassionato. Un oblio semplice e agognato. No, grazie, Stepha, si costrinse a dire.
Il fiume Kel era un corso d'acqua tranquillo, a differenza di molti altri

che scendevano in modo precipitoso dalle pendici delle colline gi per le


valli. Passava silenzioso attraverso Keldale, scorreva accanto alle rovine
dell'abbazia e continuava il suo cammino verso il mare. Amava il villaggio
e lo trattava bene, poche volte era straripato. Gli faceva piacere che la
locanda si trovasse sulle sue sponde, mandava i saluti al villaggio con i
suoi spruzzi, e partecipava all'esistenza delle persone che vivevano nelle
case costruite sui suoi argini.
Olivia Odell abitava in una di queste, oltre il ponte della locanda, con
vista panoramica sul villaggio e la chiesa. Era la casa pi bella del paese,
con un delizioso giardino davanti alla facciata principale e un prato che
digradava verso il fiume.
Era ancora mattina presto quando Lynley e Barbara varcarono il
cancello, ma dal pianto costante di un bambino proveniente dal retro della
casa dedussero che gli abitanti erano gi alzati. Si diressero verso la fonte
di quel lamento disperato.
Sui gradini posteriori dell'abitazione era seduta una bambina in lacrime.
Era tutta raggomitolata su se stessa, la testa china sulle ginocchia, la
fotografia di una rivista accartocciata sotto le scarpe sporche. Alla sua
sinistra aveva uno spettatore, una maestosa anatra maschio che la guardava
con comprensione. La sua testa era l'evidente causa del dispiacere, perch
si era tagliata i capelli - o piuttosto qualcuno glieli aveva tagliati - e li
aveva appiccicati al cranio con abbondante gel. In base a quanto si poteva
dedurre dai boccoli ribelli al trattamento, prima dovevano essere rossi e
decisamente ricci, ma adesso, con quell'odore sgradevole di gel da quattro
soldi, erano orribili a vedersi.
Barbara e Lynley si scambiarono un'occhiata. Buongiorno, disse
l'ispettore con garbo. Devi essere Bridie.
La bambina alz lo sguardo e afferr la fotografia, tenendola stretta al
petto con un gesto materno. L'anatra si limit a sbattere le palpebre.
Che c' che non va? le chiese Lynley con dolcezza.
L'atteggiamento di sfida di Bridie spar al suono gentile della voce
dell'uomo. Mi sono tagliata i capelli! disse piagnucolando. Ho messo
da parte i soldi per andare da Sinji, ma non poteva farmi questa pettinatura
e non ha voluto tagliarmi i capelli, allora me li sono tagliati io e,
guardatemi, anche la mamma si messa a piangere. Ho cercato di
sistemarli con questa roba di Hannah ma non vogliono andare a posto!
Dopo aver pronunciato quelle ultime parole, scoppi in singhiozzi
strazianti.

Lynley annu. Capisco. Il risultato non dei migliori, Bridie. Di preciso


quale taglio volevi? Prov un brivido di orrore al pensiero
dell'acconciatura punk di Hannah.
Questo! Gli mostr la fotografia e si mise a piangere di nuovo.
Lui prese la fotografia e si trov davanti l'immagine impeccabile e
sorridente della principessa Diana, elegante nell'abito da sera nero e i
gioielli di diamanti, non un capello fuori posto. Certo, borbott lui.
Senza la sua fotografia, Bridie cerc conforto nell'anatra, le butt un
braccio al collo e se la tir vicino. A te non importa, vero, Dougal?
domand all'uccello. Come risposta Dougal sbatt le palpebre e fece
un'ispezione dei capelli di Bridie per appurare se avessero qualit
commestibili.
Dougal Duck? domand Lynley.
Angus McDougal McDuck, precis la bambina. Fatta la presentazione
ufficiale, si pul il naso con la manica del pullover e sbirci con
apprensione la porta chiusa alle spalle. Una lacrima le rig la guancia
mentre continuava: E lui ha fame. Ma non posso entrare a prendergli da
mangiare. Ho qui solo delle altee. Vanno bene per uno spuntino, ma il suo
vero pasto dentro e io non posso metterci piede.
Perch no?
Perch la mamma ha detto che non mi vuole rivedere finch non ho
messo a posto i capelli e io non so cosa fare! La bambina si rimise a
piangere davvero angosciata. Dougal sarebbe morto di fame un'eventualit improbabile date le sue dimensioni -, se non si fosse trovata
in fretta una soluzione.
Comunque non fu necessario procedere a un piano d'azione perch in
quel momento la porta del retro si apr di colpo. Olivia Odell diede
un'occhiata a sua figlia - la seconda quel giorno - e scoppi in lacrime.
Non riesco a capacitarmi come abbia potuto fare una cosa simile! Non
posso proprio crederci! Fila in casa a lavarti i capelli! La sua voce crebbe
di tono a ogni parola rasentando alla fine l'isteria.
Ma Dougal...
Portatelo pure dietro, disse la donna piangendo. Ma fai come ti
dico! La bambina prese in braccio l'anatra e i due colpevoli scomparvero.
Olivia tir fuori un fazzoletto dal cardigan, si soffi il naso e fece un
sorriso stentato ai due visitatori. Che scena spaventosa, comment, ma
dicendo quello si mise di nuovo a piangere ed entr in cucina lasciandoli
in piedi sulla soglia. Si diresse barcollando verso il tavolo e si mise le mani

sul volto.
Lynley e Barbara si guardarono e decisero di entrare.
A differenza di Gembler Farm, non c'era il minimo dubbio che in quella
casa ci vivesse della gente. La stanza era in condizioni pietose: la cucina a
gas era coperta di pentole e padelle, gli elettrodomestici erano da pulire, i
fiori aspettavano di essere messi nell'acqua, i piatti erano ammucchiati nel
lavandino. Il pavimento era appiccicoso, le pareti avevano bisogno di
essere imbiancate, e si sentiva un forte odore di bruciato. La fonte di
quell'odore si trovava su un piatto, una piccola massa nerastra che
sembrava fosse stata spenta in fretta da una tazza di t.
Oltre la cucina, quello che si poteva vedere del salotto non era in
condizioni migliori. Tenere in ordine la casa non era certo un'attivit
congeniale a Olivia Odell. N allevare un bambino, se l'avvenimento di
quella mattina poteva essere indicativo.
Non riesco a tenerla a bada! si disper Olivia. Nove anni e non
riesco a tenerla a bada! Fece a pezzetti il fazzoletto di carta, come in
trance ne cerc un altro e, non trovandone, pianse ancora pi forte.
Lynley prese un fazzoletto dalla sua tasca. Tenga, glielo offr.
Grazie, rispose lei. Oh, mio Dio, che mattinata! Si soffi il naso, si
asciug gli occhi, si pass una mano tra i capelli e guard la propria
immagine riflessa nel tostapane. Vedendosi, si lasci sfuggire un gemito, e
gli occhi le si riempirono di lacrime. Dimostro cinquant'anni. Come
avrebbe riso Paul! E poi, senza alcun nesso logico, aggiunse: Vuole
assomigliare alla principessa Diana.
Ce l'ha fatto vedere, rispose imperturbabile Lynley. Scost una sedia
dal tavolo, tolse da sopra i giornali e si mise a sedere. Dopo un attimo
Barbara fece la stessa cosa.
Perch? domand Olivia pi al soffitto che ai suoi ospiti. Che cosa
ho mai fatto perch mia figlia arrivasse a credere che la chiave della
felicit sia assomigliare alla principessa Diana? Premette le dita sulla
fronte. William avrebbe saputo che cosa fare. Sono perduta senza di lui.
Desiderando evitare un altro scoppio di lacrime, Lynley si affrett a
intervenire per distrarla. Le bambine hanno sempre idoli cui vorrebbero
assomigliare, non crede?
S, conferm Olivia. Oh, s, proprio vero. Aveva cominciato ad
arrotolare il fazzoletto. Lynley trasal nel vedere come lo stava riducendo.
Non so mai trovare la cosa giusta da dire alla bambina. Finisce sempre
tutto in una scena isterica. William sapeva sempre cosa dire e cosa fare.

Quando era qui lui, andava tutto liscio, ma non appena usciva, eravamo di
nuovo come cane e gatto! E adesso se n' andato per sempre! Che ne sar
di noi? Non attese una risposta. E per i suoi capelli. Non sopporta di
avere i capelli rossi. Ha manifestato questa avversione sin da quando ha
cominciato a parlare. Non lo capisco. Perch una bambina di nove anni
deve infiammarsi cos per i capelli!
Le rosse di solito s'infiammano per qualsiasi cosa, comment Lynley.
Oh, ecco! Ecco! Stepha lo stesso. Si direbbe che Bridie sia sua figlia,
non sua nipote. Trattenne il respiro e si raddrizz sulla sedia. Si sentirono
dei passi di corsa nel corridoio. Signore, dammi la forza, mormor
Olivia.
Bridie entr nella stanza con una salvietta arrotolata in qualche modo
sulla testa, il maglione - che per ubbidire agli ordini della madre non si era
data la pena di togliere - era bagnato sulle spalle e gi per la schiena. Era
seguita dalla sua anatra che camminava come un marinaio, con una strana
andatura dondolante.
zoppo, comunic Bridie notando che Lynley stava osservando
l'animale. Quando nuota, gira sempre in circolo, perci non gli permetto
di nuotare a meno che non sia presente anch'io. La scorsa estate, per,
l'abbiamo portato a nuotare un sacco di volte. Nel fiume. Abbiamo fatto
una diga appena fuori e non si mai divertito tanto. Si buttava nell'acqua e
girava girava. Eh, Dougal? L'anatra espresse con una strizzata d'occhi la
sua approvazione e cominci a cercare sul pavimento qualcosa da
mangiare.
Avanti, fatti vedere, MacBride, le disse la madre. La bambina si
avvicin, la madre le tolse l'asciugamano e controll il danno. Di nuovo le
vennero le lacrime agli occhi nel vedere il triste spettacolo, ma si trattenne.
C' solo bisogno di una spuntatina, intervenne subito Lynley. Che ne
dice, sergente?
Una spuntatina dovrebbe bastare, concord il sergente Havers.
Io penso che la cosa da fare, Bridie, sia rinunciare all'idea di
assomigliare alla principessa Diana. E devi ricordare che i tuoi capelli sono
ricci, aggiunse Lynley quando vide che le tremava il labbro inferiore. I
suoi sono dritti. E quando Sinji ti ha detto che non poteva pettinarti a quel
modo, diceva la verit.
Ma cos carina, protest Bridie. Stava di nuovo per scoppiare a
piangere.
Lo . Certamente. Ma il mondo sarebbe strano se ogni donna fosse

esattamente uguale a lei, vero? Credimi, ci sono molte donne che sono
assai carine e non le assomigliano per niente.
Davvero? Bridie lanci un'occhiata piena di rimpianto alla fotografia
accartocciata. Sul naso della principessa c'era una grossa macchia di gel.
Se te lo dice l'ispettore, devi crederci, Bridie, aggiunse Barbara, e dal
tono si deduceva il resto della frase: Lui un esperto in materia.
Bridie guard prima la donna poi l'uomo, avvertendo che c'erano
sottintesi che non capiva. Be', dichiar, credo che dovr dar da
mangiare a Dougal.
L'anatra, almeno, sembrava essere d'accordo.
Il salotto della Odell era solo poco meglio della cucina. Era difficile
credere che una donna e una bambina potessero creare un tale caos. Sulle
sedie erano ammucchiati vestiti come se madre e figlia fossero sul punto di
traslocare; gingilli in equilibrio precario sul bordo dei tavoli e sui davanzali; un'asse da stiro aperta sembrava avesse l la sua collocazione
permanente; un pianoforte verticale lasciava cadere sul pavimento spartiti
musicali. Era un caos totale, la polvere era cos alta che se ne sentiva
persino l'odore.
Olivia fece loro cenno di sedere, apparentemente incurante della
confusione, ma prima di prendere posto a sua volta si diede un'occhiata in
giro e, rassegnata, tir un sospiro. Di solito non cos conciato. Io sono
stata... stato... Si schiar la voce e scosse la testa come se volesse riordinare i pensieri. Si pass ancora una volta le dita tra i capelli sottili e
scomposti. Era un gesto da ragazza, che stonava in una donna da tempo
non pi adolescente. Aveva la pelle sottile, i lineamenti delicati, ma il
tempo non si era mostrato clemente con lei: parecchie rughe le solcavano
la pelle che non era pi elastica, come se avesse perso troppi chili e troppo
in fretta. Le guance e i polsi erano ossuti.
Sapete, disse all'improvviso, quando mor Paul, non fu cos brutto.
Non riesco invece ad accettare la morte di William.
Il fatto improvviso, le sugger Lynley. Lo choc.
Lei annu. Forse ha ragione. Mio marito Paul era malato da molti anni.
Ho avuto il tempo di prepararmi. E Bridie, poi, era troppo piccola per
capire. Ma William... Fece uno sforzo per controllarsi, fiss lo sguardo
sul muro, si raddrizz a sedere. William era una presenza importante
nella nostra vita, un punto di riferimento. Credo che tutte e due avessimo
cominciato a dipendere da lui e adesso non c' pi. Ma sono egoista a

reagire in questo modo. Come faccio a comportarmi cos quando c'


Bobby cui pensare?
Roberta?
Lei lo guard per un attimo e poi distolse gli occhi. Veniva sempre qui
con William.
Com'era?
Tranquilla. Simpatica. Non carina d'aspetto. Robusta, sapete. Ma era
sempre molto buona con Bridie.
Richard Gibson e suo zio ebbero una discussione a causa del peso
eccessivo di Roberta, per, vero?
Olivia aggrott la fronte. Una discussione? Che intende dire?
La lite che scoppi tra loro per quel motivo. Al Dove and Whistle.
Vuole raccontarci l'episodio?
Oh, quello. Deve essere stata Stepha a dirvelo. Ma quel fatto non
c'entra con la morte di William, si premur di aggiungere quando vide
che il sergente Havers annotava qualcosa.
Non si pu mai dire. Ce ne vuole parlare?
Alz la mano come per protestare, ma poi se la rimise in grembo.
Richard non tornava dalle paludi da lungo tempo. Ci trov al Dove and
Whistle. Ebbero uno scontro verbale. Una sciocchezza. Tutto fin in un
attimo. Ecco la storia. Fece un sorriso vago.
Che cosa si dissero?
All'inizio Roberta non c'entrava affatto. Eravamo tutti seduti a un
tavolo quando William, purtroppo, fece un apprezzamento sul conto di
Hannah. La ragazza che sta al bar. L'avete vista?
Ieri sera.
Allora avrete notato che ha un aspetto... insolito. William non
approvava il suo modo di vestire n il comportamento del padre nei suoi
confronti. Insomma, come se la cosa lo divertisse. Cos William disse
qualcosa in proposito. Del tipo: 'Non capisco come mai suo padre le
permetta di girare conciata come una sgualdrina'. Qualcosa del genere.
Niente di grave. Richard aveva un po' bevuto. Aveva il viso tutto graffiato,
per cui pensai che doveva aver litigato con la moglie. Era di pessimo
umore. Disse che non era cos stupido da giudicare dalle apparenze, che se non ricordo male - un angelo pu avere l'aspetto di una prostituta e
dietro un viso da cherubino pu nascondersi una puttana.
E William come interpret quell'affermazione?
Lei sorrise con aria stanca. Come un'allusione a Gillian, la sua figlia

pi grande. Pretese di sapere che cosa intendesse Richard con quelle


parole. Richard e Gilly erano stati grandi amici, sapete. Io credo che, per
evitare di rispondere, Richard svi il discorso su Roberta.
Come?
Come un esempio del fatto che non si deve giudicare dalle apparenze.
Richard voleva sapere perch Roberta si era ridotta in quelle condizioni. A
sua volta William voleva sapere che cosa lui intendeva insinuare sul conto
di Gilly. Richard pretendeva una risposta da William. William pretendeva
una risposta da Richard. Sa come vanno queste cose.
E poi?
Lei si mise a ridere. Era un suono soffocato, come quello di un uccello
preso in trappola. Pensavo che si sarebbero presi a pugni. Richard disse
che non avrebbe mai permesso che un figlio suo si scavasse
prematuramente la fossa a furia di mangiare e che William avrebbe dovuto
vergognarsi dei risultati che aveva ottenuto come padre. William si arrabbi e ribatt qualcosa a proposito del fatto che Richard avrebbe dovuto
vergognarsi di non essere all'altezza del ruolo di marito. Fece un... un
apprezzamento un po' brutale sul fatto che Madeline rimaneva
insoddisfatta - la moglie di Richard, l'avete conosciuta? - e a quel punto
mi aspettavo che Richard avrebbe colpito lo zio e invece scoppi a ridere.
Dichiar che era uno sciocco a preoccuparsi tanto di Roberta e se ne
and.
Questo tutto?
S.
Ma, secondo lei, che cosa intendeva dire esattamente Richard?
Col definirsi sciocco? Come se avesse capito dove andava a parare la
domanda, lei si rabbui. Vuole farmi dire che si sentiva uno sciocco
perch se Roberta fosse morta avrebbe ottenuto la fattoria.
Intendeva dire questo?
No, certo che no. William rifece testamento subito dopo che Richard
era tornato dalle paludi. Richard sapeva molto bene che sarebbe stato lui a
ereditare la fattoria e non Roberta.
Ma se lei avesse sposato William, allora il testamento avrebbe dovuto
essere rifatto un'altra volta. Non vero?
Lei cap la trappola. S... ma so che cosa sta pensando. Per Richard
sarebbe stato meglio che William morisse prima che noi ci sposassimo. Ma
non sempre cos quando c' di mezzo un'eredit? E la gente di solito non
ammazza solo perch aspetta un'eredit.

Invece s, signora Odell, obiett Lynley con cortesia, le persone lo


fanno in continuazione.
Non in questo caso. Penso solo che... be', che Richard non molto
felice. E le persone infelici dicono un sacco di cose che non pensano
veramente e fanno un sacco di cose che altrimenti non farebbero, solo per
cercare di dimenticare la loro infelicit, non vero?
Lynley e Havers non risposero subito. Olivia si muoveva inquieta sulla
sedia. Fuori si sent la voce di Bridie che chiamava l'anatra.
Roberta era a conoscenza di questa faccenda? domand Lynley.
Se cos era, non ne fece mai parola. Quando era qui, perlopi parlava con quella sua voce bassa - del matrimonio. Penso fosse ansiosa che
William e io ci sposassimo. Per trovare in Bridie una sorella. Per avere
qualcuno che prendesse il posto di Gillian. Sentiva molto la mancanza
della sorella. Non credo che abbia mai superato il trauma della fuga di
Gillian. Si accorse che le pendeva un filo dall'orlo della gonna e lo
arrotol finch non si ruppe. Allora lo guard in silenzio, come sorpresa di
quanto era successo. Bobby - William la chiamava sempre cos e noi
facevamo lo stesso - portava con s Bridie, perch William e io potessimo
stare un po' da soli. Lei e Bridie, l'anatra e Baffi se ne andavano tutti
insieme. S'immagina la scena? Fece un sorriso e lisci le pieghe della
gonna. Andavano al fiume o all'abbazia per fare un picnic. Loro quattro.
E allora William e io potevamo parlare.
Di che cosa parlavate?
Di Tessa, perlopi. Certo, era un problema, ma l'ultima volta che venne
qui - il giorno della sua morte - disse che era stato risolto.
Non mi pare di capire, osserv Lynley. Che genere di problema?
Psicologico, vuol dire? L'incapacit di accettare la sua morte?
Olivia stava guardando fuori della finestra, ma quando sent l'ultima
parola si gir verso di loro. Morte? domand perplessa. Tessa non
morta, ispettore. Ha abbandonato William poco dopo la nascita di Roberta.
Lui aveva ingaggiato un detective per rintracciarla in modo da poter far
annullare il matrimonio dalla Chiesa e sabato pomeriggio era venuto a
dirmi che finalmente l'aveva trovata.
York, disse l'uomo. E non sono obbligato a dirle altro. Sa, devo
essere ancora pagato per le mie prestazioni.
Lynley strinse forte il ricevitore. Sentiva la rabbia montargli dentro.
Che ne dice di una richiesta di comparizione in tribunale? chiese con

aria cortese.
Ascolti, vecchio mio, non cerchi di tirar fuori 'sta stronzata con me...
Signor Houseman, vorrei ricordarle che, nonostante ci che pu
pensare, lei non il personaggio di un romanzo di Dashiell Hammett.
Lynley gi s'immaginava il tipo, piedi sulla scrivania, una bottiglia di
bourbon nel cassetto dell'archivio, intento a giocherellare con la pistola
mentre tiene in equilibrio sulla spalla il ricevitore del telefono. Non era
molto lontano dalla verit.
Harry Houseman guardava fuori della finestra dell'ufficio situato sopra il
negozio di Jackie, il barbiere, nella Trinity Church Square di Richmond.
Stava cadendo una leggera pioggerella, non sufficiente a eliminare il
sudiciume della finestra, ma perfetta per farlo risaltare. Che brutta
giornata, pens. Aveva in programma una puntata sulla costa - una certa
signora di Whitby era molto ansiosa di fare accurate indagini personali con
lui -, ma quel tempo non lo metteva dell'umore giusto. Fece un sorriso che
mise in mostra un incisivo con una brutta capsula. Dava un tocco piratesco
a un aspetto per il resto anonimo: capelli castani, occhi marrone spento,
pelle cadaverica e, nota stonata in quel contesto, una bocca carnosa e
sensuale.
Giocherellava con una matita masticata sulla scrivania piena di segni. Lo
sguardo gli cadde sulla foto della moglie che lo fissava con aria
imbronciata. Con la matita la fece cadere a faccia in gi.
Sono certo che si possa arrivare a un accordo soddisfacente per
entrambi, disse Houseman. Vediamo. Signorina Doalson? Fece una
pausa per creare un attimo di suspense. Oggi ho tempo per... Be', lo
annulli. Pu di sicuro aspettare finch... Poi di nuovo al telefono: Come
ha detto che il suo nome?
Noi non ci vedremo, rispose paziente Lynley. Lei mi dar l'indirizzo
di York e qui finir il nostro rapporto.
Oh, non vedo come potrei...
Ma si che pu. La voce di Lynley era tagliente. Perch, come ha
detto, lei non ancora stato pagato. E se un giorno vuole essere pagato,
quando sar stata sistemata la questione ereditaria - il che, detto tra
parentesi, pu richiedere anni se non andiamo in fondo alla faccenda -, mi
dovr dare l'indirizzo di Tessa Teys.
Silenzio all'altro capo del filo. Che c', signorina Doalson? chiese la
voce fremente con accento mellifluo. Sull'altra linea? Be', lo faccia
aspettare. Un sospiro rassegnato. Vedo, ispettore, che non facile

trattare con lei. Tutti dobbiamo guadagnarci il pane, lo sa.


Mi creda, lo so, rispose secco Lynley. L'indirizzo?
Devo solo cercarlo tra le mie carte. Posso chiamarla tra... diciamo
un'ora?
No.
Be', buon Dio, insomma...
Sto per partire per Richmond.
No, no, non necessario. Aspetti solo un istante, vecchio mio.
Houseman si appoggi alla sedia, guardando per un attimo il cielo grigio.
Prese lo schedario, apr e chiuse alcuni cassetti per fare un po' di scena.
Che c', signorina Doalson? grid. No, la faccia aspettare fino a domani. Non mi interessa se sta piangendo a dirotto, tesoro, non ho tempo
per lei, oggi. Prese un pezzo di carta dalla scrivania. Ah, eccolo qui,
ispettore, esclam, e diede l'indirizzo a Lynley. Ma non si aspetti che
l'accolga a braccia aperte.
Non m'interessa molto come mi accoglier, signor Houseman. Buon...
Oh, ma dovrebbe interessarle, ispettore. Solo un pochino, sa. Il marito
andato su tutte le furie quando ha ricevuto la notizia. Pensavo che mi
avrebbe strangolato seduta stante, quindi sa Dio cosa far quando si
trover davanti Scotland Yard. uno studioso, tutto paroloni e profonde
meditazioni. Ma, mi dia retta, ispettore, quell'uomo subdolo. C' un
animale dentro di lui.
Lynley strinse gli occhi. Era un sasso buttato l, una manovra da esperto.
Avrebbe voluto far finta di niente, ma dovette ammettere la sconfitta. Di
che cosa sta parlando? Che cosa ha saputo?
La notizia dell'esistenza di un marito numero uno, ovviamente.
Che sta cercando di dirmi, Houseman?
Che Tessa Teys bigama, vecchio mio, fin Houseman con
soddisfazione. Si sposata con il numero due senza divorziare
ufficialmente dal nostro William. S'immagina la sorpresa quando sono
comparso sulla porta di casa?
La casa non era affatto come se la sarebbe aspettata. Le donne che
abbandonano il marito e i figli dovrebbero finire in case popolari che
puzzano d'aglio e di urina. Dovrebbero mettere a tacere la coscienza con
abbondanti libagioni di gin. Dovrebbero essere appassite e rovinate, col
fisico distrutto dalla vergogna. In ogni caso, Lynley era certo che non
avrebbero dovuto essere come Tessa Mowrey.

Aveva parcheggiato di fronte alla casa, e si fermarono a guardarla in


silenzio finch Barbara non parl. Non si pu dire che sia finita male,
vero? osserv. L'avevano trovata facilmente, un quartiere nuovo,
medioborghese, a poche miglia dal centro cittadino; il genere di posto in
cui le case hanno un nome oltre che un numero. La casa dei Mowrey si
chiamava Jorvik View. Era la realizzazione del sogno della gente comune:
la facciata in mattoni, il tetto spiovente coperto da tegole rosse; ai due lati
della porta principale ben lucidata c'erano la sala da pranzo e il salotto che
si vedevano attraverso i bovindo con le tende bianche. Attiguo alla casa
c'era il box con un solo posto macchina, sopra di esso un terrazzo con una
ringhiera bianca, cui si accedeva tramite una porta posta al piano superiore
della casa. Fu su questo terrazzo che videro per la prima volta Tessa.
Usc dalla porta, i capelli biondi scompigliati dal vento, per innaffiare i
vasi di fiori: crisantemi, dalie e calendule che creavano un mosaico di
colori autunnali che facevano contrasto con la ringhiera bianca. Quando
vide la Bentley ebbe un attimo di esitazione, rimase con l'innaffiatoio a
mezz'aria e nella luce del tardo mattino sembr una creatura sorpresa dal
pennello di Renoir.
E, not severo Lynley, non dimostrava un giorno di pi che in quella
fotografia scattata diciannove anni prima e custodita con cura religiosa a
Gembler Farm.
E poi dicono che i peccati si scontano, mormor lui.
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Forse c' un ritratto in soffitta, replic Barbara.
Lynley la guard sorpreso. Fino a quel momento aveva tenuto sempre un
comportamento ineccepibile, aveva eseguito tutti i suoi ordini senza
discutere e con grande sollecitudine, e quell'inattesa battuta spiritosa, lo
lasci di stucco. Carina, per. Complimenti, sergente, ridacchi.
Vediamo che cos'ha da dire la signora Mowrey.
Apr loro la porta e si mise a osservare ora l'uno ora l'altra con aria
confusa e - traspariva dallo sguardo? - un pizzico di paura. Buongiorno,
disse. Da vicino si vedeva che era una donna non pi giovane. Ma i capelli
erano ancora biondi, la figura sottile e la pelle un po' lentigginosa e
praticamente senza rughe.
Lynley le mostr la tessera di riconoscimento. Scotland Yard. Squadra
omicidi. Possiamo entrare, signora Mowrey?

Guard prima Lynley e poi la faccia arcigna del sergente Havers e


quindi ancora l'uomo. Certo. Aveva la voce calma, gentile e cordiale, ma
una certa esitazione, una rigidit nei movimenti lasciavano intuire forti
emozioni represse.
Fece strada verso una porta che dava nel salotto e con un gesto li invit
ad accomodarsi. Era una stanza arredata con gusto, mobili in stile moderno
di pino e noce che ben si armonizzavano con i colori autunnali. Si sentiva
il ticchettio di un orologio, leggero e rapido come il battito di un polso
accelerato. L non c'era il disordine caotico di Olivia Odell n la precisione
esasperata di Gembler Farm. Quel locale era invece il luogo di ritrovo di
una famiglia ben affiatata, c'erano in mostra fotografie, souvenir di viaggi
e in mezzo ai libri erano ammucchiate scatole di giochi e di carte.
Tessa Mowrey si sedette su una sedia nel luogo pi distante della stanza,
dove la luce era pi debole. Era seduta sul bordo, la schiena rigida, le
gambe accavallate, le mani raccolte in grembo. Aveva una semplice fede
matrimoniale. Non chiese la ragione della visita di Scotland Yard. Segu
invece con lo sguardo Lynley che si avvicinava al piano del caminetto per
osservare le fotografie esposte.
I suoi figli? chiese lui. Erano due, un maschio e una femmina, ritratti
durante una vacanza della famiglia a St. Ives. Riconobbe la ben nota curva
della baia, le case bianche e grigie sul litorale, e le barche rimaste
all'asciutto con la bassa marea.
S, rispose. Non aggiunse altro. Rassegnata, aspettava l'inevitabile.
Continu il silenzio. Lynley non aveva intenzione di intervenire. Alla fine,
spinta dal nervosismo, riprese a parlare. Vi ha telefonato Russell? Si
sentiva la disperazione nella sua voce. Aveva un suono spento, come se
avesse sperimentato tutte le sfumature del dolore e non le fosse rimasto pi
niente, nessun ulteriore baratro di emozioni dove poter precipitare.
Pensavo che l'avesse fatto. Sono passate tre settimane. Avevo cominciato
a sperare che volesse soltanto punirmi finch non avessimo sistemato le
cose. Mostr un certo disagio quando il sergente Havers tir fuori il
taccuino. Oh, necessario? chiese con un filo di voce.
Temo di s, rispose Lynley.
Allora vi racconter tutto. la cosa migliore. Si guard le mani e le
serr pi forte.
Strano, pens Lynley, come noi umani ricorriamo agli stessi gesti per
esprimere angoscia. Una mano che tocca il collo, le braccia strette attorno
al corpo in atteggiamento protettivo, una veloce aggiustatina ai vestiti, un

trasalimento per difendersi da uno choc emotivo. Tessa, not lui, stava
raccogliendo le forze per affrontare quella prova, come se stringere pi
forte le dita intrecciate servisse a trasfondere coraggio. Parve che
funzionasse. Alz lo sguardo con espressione decisa.
Avevo appena compiuto sedici anni quando lo sposai. Potete
immaginare che cosa voglia dire per una ragazza di sedici anni essere
sposata con un uomo di diciotto anni pi vecchio? Di sicuro no. Nessuno
potrebbe. Neanche Russell.
Non voleva continuare a studiare?
Ne avevo l'intenzione, ma avevo lasciato la scuola per alcune settimane
per aiutare alla fattoria quando la schiena di pap era peggiorata. Doveva
essere una soluzione temporanea. Sarei dovuta ritornare dopo un mese.
Marsha Fitzalan mi aveva assegnato dei compiti, in modo che non rimanessi indietro. Ma rimasi indietro ed ecco William.
Che intende dire?
Era venuto per comprare un montone da pap. Lo accompagnai io a
vederlo. William era... molto bello. Io ero romantica. Lui per me era
Heathcliff venuto infine a portar via Cathy.
Certo suo padre non sar stato molto contento che la figlia sedicenne
avesse deciso di sposarsi, e per giunta con un uomo maggiore di lei di tanti
anni, no?
In effetti fu cos. Anche la mamma non voleva. Ma io ero ostinata, e
William era un uomo responsabile, rispettabile e forte. Penso fossero
convinti che se non mi avessero permesso di sposarlo, avrei dato i numeri
e sarei finita comunque male. Cos diedero il loro consenso e ci
sposammo.
Come and il matrimonio?
Che ne sa una ragazza di sedici anni del matrimonio, ispettore?
replic. Non sapevo neanche come nascono i bambini, quando sposai
William. Lei penser che una ragazza che vive in una fattoria debba essere
un po' pi informata, ma deve sapere che io trascorrevo la maggior parte
del tempo sui libri delle Bront. Charlotte, Anne ed Emily stavano sempre
un po' sul vago quando si entrava nel vivo. Ma lo scoprii molto in fretta.
Gillian nacque prima che io compissi diciassette anni. William era al
settimo cielo. La adorava. Era come se la sua vita fosse cominciata nel momento in cui aveva visto Gilly.
Tuttavia passarono un bel po' di anni prima che lei avesse un secondo
bambino.

Perch la nascita di Gilly cambi completamente il rapporto tra me e


mio marito.
In che senso?
Non so come, ma quell'esserino piccolo e fragile suscit in William un
profondo senso religioso e da allora niente fu pi uguale a prima.
Avevo l'impressione che fosse sempre stato legato alla religione.
Oh, no. Non prima della nascita di Gillian. Era come se non si sentisse
a sufficienza un buon padre, come se dovesse purificarsi l'anima per essere
degno della bambina.
Che cosa faceva?
Fece una breve risata a quel ricordo, ma non c'era n piacere n
divertimento in quel suono. La Bibbia, la confessione, la comunione tutti
i giorni. A un anno dal nostro matrimonio era diventato la colonna portante
della chiesa di St. Catherine e un padre devoto.
E lei era l, un'adolescente che cercava di vivere con una neonata e un
santo.
La situazione era proprio questa. Tranne che non dovevo badare alla
bambina. Non ero ritenuta all'altezza di accudirla. O forse non ero santa
abbastanza: in ogni caso, se ne occupava lui.
Lei che cosa fece?
Mi rifugiai nella lettura. Durante la parte iniziale del colloquio era
rimasta immobile sulla sedia, ma adesso si era alzata e si era avvicinata al
bovindo dal quale si scorgeva in lontananza il duomo di York. Secondo
Lynley, Tessa non vedeva la cattedrale ma il suo passato. Sognavo che
William diventasse il signor Darcy. Sognavo che il signor Knightley mi
facesse perdere la testa. Speravo di incontrare un giorno Edward
Rochester, se solo avessi creduto con forza ai miei sogni. Incroci le
braccia sul petto come se avesse potuto in tal modo scacciare il dolore di
quel periodo. Avevo un bisogno estremo di essere amata. Quanto volevo
essere amata! Riesce a capirlo, ispettore?
Chi non ci riuscirebbe? rispose Lynley.
Pensavo che se avessimo avuto un altro bambino, ciascuno di noi
avrebbe avuto qualcuno in particolare da amare. Allora io... attirai
nuovamente William nel nostro letto.
Nuovamente?
Oh, s, nuovamente. Mi aveva lasciato subito dopo la nascita di Gilly e
aveva cominciato a dormire da solo. Sul divano, in guardaroba, dovunque
tranne che con me.

Perch?
La scusa che adduceva era che la nascita di Gilly era stata molto
faticosa per me. Non voleva che rimanessi incinta di nuovo e dovessi
soffrire ancora tanto.
Esistono i contraccettivi...
William era cattolico, ispettore. I contraccettivi non sono contemplati.
Smise di guardare dalla finestra e si volt verso di loro. La luce tolse il
colore dalle sue guance, cancell il segno delle sopracciglia e delle ciglia e
accentu le rughe ai lati della bocca. Se se ne accorse, non si spost per
evitare quell'effetto impietoso, prefer rimanere ferma, come se volesse
evidenziare la propria et. Continu. Ma, ripensandoci, ritengo che a
spaventare William fosse il sesso e non il possibile concepimento. In ogni
modo, alla fine riuscii a farlo tornare nel mio letto. E, otto anni dopo Gilly,
nacque Roberta.
Se lei aveva avuto ci che desiderava - un altro bambino da amare -,
perch se n' andata?
Perch era tutto ricominciato come prima. Anche la mia seconda
bambina venne allontanata da me, proprio come era successo con Gillian.
Io amavo le mie figlie, ma non potevo esser loro vicino, non nel modo in
cui avrei voluto. Non avevo niente. Anche se la sua voce ebbe un tremito
sull'ultima parola, si pieg su se stessa e mantenne il controllo. Ci che
mi restava era Darcy. I miei libri.
Allora decise di andarsene.
Mi svegliai una mattina, poche settimane dopo la nascita di Roberta, e
capii che, se fossi rimasta, mi sarei annientata. Avevo quasi venticinque
anni. Avevo due bambine che non mi era concesso di amare e un marito
che aveva cominciato a consultare la Bibbia prima di vestirsi al mattino.
Guardai fuori della finestra, vidi il sentiero che portava a High Kel Moor
ed ebbi la certezza che sarei partita quel giorno.
Non cerc di fermarla?
No. Certo, avrei voluto che lo facesse, ma lui non l'ha fatto. Uscii dalla
porta e dalla sua vita portando con me soltanto una valigia e trentaquattro
sterline. Venni a York.
Non mai venuto a trovarla? Non ha mai cercato di rintracciarla?
Scosse la testa. Non gli dissi mai dov'ero. Semplicemente cessai di
esistere. Ma avevo smesso di esistere per William gi molti anni prima, se
per quello.
Perch non ha divorziato da lui?

Perch non avevo intenzione di risposarmi. Venni a York con l'idea di


riprendere gli studi, non di riprendere marito. Avevo in progetto di lavorare
per un po', di metter da parte dei soldi, di andare a Londra o addirittura
emigrare negli Stati Uniti. Ma sei settimane dopo il mio arrivo a York,
tutto cambi. Conobbi Russell Mowrey.
Come vi conosceste?
Lei si mise a sorridere al ricordo. Avevano chiuso parte della citt per
effettuare gli scavi dei ritrovamenti vichinghi.
S, mi ricordo.
Russell era un neolaureato di Londra. Faceva parte del gruppo
archeologico. Avevo infilato la testa in un buco dello steccato di recinzione
per dare un'occhiata ai lavori. E l c'era Russell. Le prime parole che mi
rivolse furono: 'Ges, una dea scandinava!' e poi arross fino alla radice dei
capelli. Penso che m'innamorai di lui in quel momento. Aveva ventisei
anni. Portava gli occhiali, che continuavano a scivolargli sul naso,
indossava pantaloni sporchissimi, e una maglietta con il nome
dell'universit. Quando si avvicin per parlarmi, scivol nel fango e fin
con il sedere per terra.
Non certo un Darcy, comment Lynley con gentilezza.
No. Molto di pi. Quattro settimane dopo eravamo sposati.
Perch non gli ha raccontato di William?
Aggrott le sopracciglia e sembr cercare le parole pi adatte per farsi
comprendere da loro. Russell era una persona ingenua. Si era fatto...
un'idea di me. Vedeva in me una specie di principessa vichinga, una
principessa delle nevi. Come avrei potuto dirgli che avevo un marito e due
figlie che avevo abbandonato in una fattoria tra le valli?
Che cosa sarebbe cambiato, se l'avesse saputo?
Niente, suppongo. Ma all'epoca immaginavo che sarebbe successo di
tutto. Pensavo che non mi avrebbe pi voluta, che non sarebbe stato
disposto ad aspettare che ottenessi il divorzio. Cercavo l'amore, ispettore, e
alla fine l'avevo trovato. Potevo rischiare di perderlo?
Ma qui siamo a sole due ore da Keldale. Non temeva che un giorno
William potesse ricomparire? Magari di incontrarlo per caso in strada?
William non lasciava mai le valli. Nemmeno una volta, in tutti gli anni
che sono stata con lui. L aveva tutto: le sue figlie, la sua religione, la
fattoria. Perch mai sarebbe dovuto venire a York? Inoltre all'inizio
pensavo che saremmo andati a Londra. La famiglia di Russell si trova l.
Ma rimanemmo qui. Rebecca nacque cinque anni dopo. E poi William,

diciotto mesi pi tardi.


William?
Si pu immaginare quello che provai quando Russell decise di
chiamarlo William. il nome di suo padre. Come potevo oppormi?
E allora lei qui da diciannove anni?
S, rispose Tessa. Prima in un piccolo appartamento nel centro citt,
poi in una villetta a schiera vicino a Bishopthorpe, e l'anno scorso abbiamo
comprato questa casa. Avevamo... risparmiato per tanto tempo. Russell
faceva due lavori, e anch'io avevo un posto al museo. Siamo stati,
trattenne una lacrima, cos felici. Dio, cos felici. Fino a ora. Siete venuti
per me, vero? O avete delle notizie da comunicarmi?
Nessuno glielo ha detto? Non lo ha letto?
Letto che cosa? Qualcosa ... Lui non ... Tessa guard prima Lynley
poi Barbara. Era ovvio che cap qualcosa dalla loro espressione, perch sul
suo volto apparve un lampo di paura prima di continuare a parlare. La
notte in cui Russell se ne and, era molto arrabbiato. Pensai che se non
avessi detto niente, fatto niente, gli sarebbe passata. Sarebbe tornato a casa
e...
Lynley si accorse di colpo che stavano parlando di due cose diverse.
Signora Mowrey, la interruppe, sa che cosa successo a suo marito?
Spalanc gli occhi che divennero cupi per l'ansia. Russell, mormor.
Se n' andato il sabato in cui l'investigatore mi ha trovato. Tre settimane
fa. Da allora non pi tornato.
Signora Mowrey, disse Lynley con cautela, William Teys stato
assassinato tre settimane fa. Sabato notte, tra le dieci e mezzanotte. Sua
figlia Roberta stata incriminata per il delitto.
Se si aspettavano che svenisse, si sbagliavano. Li fiss per quasi un
minuto senza parlare, poi si volt verso la finestra. Rebecca sar a casa
tra poco, dichiar con voce opaca. Torna a casa per pranzo. Chieder
notizie di suo padre. Lo fa ogni giorno. Ha capito che c'; qualcosa che non
va, ma sono riuscita a tenerla all'oscuro della cosa il pi possibile. Si
tocc la guancia con mano tremante. So che Russell andato a Londra.
Non ho telefonato alla sua famiglia perch non volevo assolutamente che
capissero che qualcosa non andava. Ma so che andato da loro a Londra.
Lo so.
Ha una fotografia di suo marito? domand Lynley. L'indirizzo della
sua famiglia a Londra?
Si gir di scatto verso l'investigatore. Non stato lui! grid con forza.

un uomo che non ha mai alzato un dito sui suoi bambini! Era arrabbiato
- s, l'ho detto -, ma era arrabbiato con me, non con William! Non sarebbe
andato, non avrebbe potuto... Cominci a piangere, disperatamente, forse
erano le prime lacrime dopo tre settimane di tortura. Appoggiando la fronte
contro il vetro della finestra, pianse sconsolata.
Il sergente Havers si alz e usc dalla stanza. Buon Dio, dove stava
andando? si chiese Lynley, aspettandosi quasi una scena analoga a quella
avvenuta al pub la sera prima. Invece torn poco dopo con una caraffa di
succo d'arancia e un bicchiere.
Grazie, Barbara, le disse.
Lei fece un cenno con la testa, abbozz un sorriso diffidente e riemp il
bicchiere per la donna.
Tessa Mowrey lo prese ma, invece di bere, lo tenne stretto come fosse
stato un talismano. Rebecca non deve vedermi in queste condizioni. Devo
riprendermi. Devo essere forte. Guard il bicchiere che aveva in mano,
bevve un sorso e fece una smorfia. Non sopporto il succo d'arancia in
scatola. Perch devo tenerlo in casa? Oh, Russell dice che non poi tanto
male. Forse ha ragione. Quando si gir verso Lynley, lui not che
dimostrava tutti i suoi quarantatr anni. Non ha ucciso William.
Questo quanto dicono a Keldale a proposito di Roberta.
Lei trasal. Non la considero mia figlia. Mi dispiace. Non l'ho mai
conosciuta.
E stata messa in un ospedale psichiatrico, signora Mowrey. Quando
hanno trovato William, lei ha dichiarato di averlo ucciso.
Allora, se ha confessato l'omicidio, perch siete venuti da me? Se dice
di aver ammazzato William, allora Russell di sicuro... La sua voce svan.
Era come se avesse d'improvviso afferrato il senso delle sue parole e si
fosse accorta di essere pronta a barattare la figlia per il marito.
In fondo non poteva biasimarla. Lynley pens al box della stalla, alla
Bibbia miniata, agli album delle fotografie, al freddo silenzio della casa
malinconica. Ha mai pi visto Gillian? le chiese di colpo aspettando un
segno, la pi piccola indicazione che Tessa sapesse della scomparsa di
Gillian. Non ce ne fu nessuno.
Mai.
Non l'ha mai contattata in alcun modo?
No, assolutamente. Anche se avesse voluto, William non gliel'avrebbe
mai permesso, ne sono certa.
Probabilmente no, pens Lynley. Ma una volta che se ne era andata, una

volta che aveva tagliato i ponti con il padre, perch non aveva cercato la
madre?
Un fanatico della religione, dichiar Barbara decisa. Si tir i capelli
dietro le orecchie e guard la fotografia che aveva in mano. Ma questo
non niente male. La seconda volta ha scelto bene. Peccato che non si sia
preoccupata di chiedere il divorzio. Russell Mowrey le sorrideva dall'istantanea che Tessa aveva dato loro. Era un uomo di bell'aspetto, vestito
con una certa cura, a braccetto della moglie. Domenica di Pasqua. Barbara
infil la foto nella cartelletta e torn a osservare il paesaggio. Almeno
sappiamo perch Gillian se n' andata.
A causa del fanatismo religioso del padre?
Io la penso cos, rispose lei. ovvio che poi c'entra anche la nascita
della seconda bambina. Per otto anni era stata il centro della vita del padre
- non sembra che la mamma abbia contato molto - quando tutt'a un tratto
arriva la sorellina. Dovrebbe essere la mamma a occuparsene, ma pap non
si fida della mamma, allora accudisce personalmente anche la seconda
figlia. La mamma se ne va, e Gillian fa lo stesso.
Non proprio, Havers. Ha atteso otto anni prima di sparire.
Be', non si pu pensare che lo facesse a otto anni! Ha aspettato il
momento opportuno, covando nel frattempo l'odio per la piccola Roberta
che le aveva rubato l'affetto di pap.
Questa ipotesi non ha senso. Prima lei sostiene che Gillian scappata
perch non sopportava il fanatismo religioso del padre. Poi dice che se ne
andata perch Roberta le ha sottratto l'amore del padre. O lo ama e vuole
essere di nuovo la sua preferita, oppure non riesce a sopportare il suo
fanatismo religioso e capisce che deve scappare. Non possono essere
entrambe le cose.
Non mai o bianco o nero! protest Barbara vivacemente. Queste
cose non lo sono mai!
Lynley la guard sorpreso dall'indignazione che traspariva dalla sua
voce. I suoi lineamenti grossolani sembravano di gesso. Barbara...
Mi scusi! Accidenti! Sto ricominciando da capo! Perch me la prendo?
Sono incorreggibile. Lo faccio sempre. Ma io...
Barbara, la interruppe con fermezza.
Lei guard fisso davanti a s. S, signore?
Stiamo parlando del caso, non litigando in un tribunale. giusto avere
un'opinione. Desidero che lei l'abbia, in effetti. Ho sempre trovato molto

utile discutere di un caso con qualcuno. Non era solo quello, in realt. Era
confrontarsi, ridere, sentire la dolce voce dire: Oh, tu pensi di aver
ragione, Tommy, ma dimostrer che hai torto! Si sent avvolgere dalla
solitudine come da un sudario freddo e bagnato.
Il sergente Havers si mosse inquieta sul sedile. Senza la musica la
tensione era fortissima.
Non so che cosa mi succeda, disse alla fine. Mi lascio trascinare e
dimentico che cosa sto facendo.
Capisco. Lasci cadere l'argomento e si mise a seguire con lo sguardo
il percorso a serpentina disegnato dalle pietre che delimitavano gli spazi
lungo le pendici delle colline.
Pens a Tessa. Stava cercando di capirla, ma sapeva di non essere la
persona adatta. Niente della sua vita in Cornovaglia e a Howenstow, a
Oxford e a Belgravia, anche a Scotland Yard, poteva aiutarlo a
comprendere quanto fosse limitata l'esistenza in una fattoria e come una
ragazza di sedici anni potesse arrivare a credere che l'unico sbocco futuro
fosse un matrimonio precoce. E tuttavia questo era alle origini di ci che
era successo. Nessuna romantica interpretazione dei fatti disponibili nessuna considerazione su Heathcliff, per quanto pertinente - poteva
nascondere la vera spiegazione. Dopo quelle settimane di dura fatica e di
tedio alla fattoria anche un banale contadino dello Yorkshire le era apparso
affascinante al confronto. Cos era passata semplicemente da una trappola
a un'altra. Sposata a sedici anni, madre a diciassette. Quale donna non
avrebbe voluto fuggire da una simile esistenza? Per, se le cose erano
andate cos, perch risposarsi con tanta fretta?
Barbara interruppe il filo dei suoi pensieri. Nella voce di lei era
percepibile una notevole tensione e angoscia, e Lynley non pot fare a
meno di guardarla incuriosito. Minuscole gocce di sudore le imperlavano
la fronte. Lei deglut rumorosamente. Ci che non riesco a capire il...
sacrario di Tessa. La donna lo abbandona - non che non avesse le sue
buone ragioni - e lui allestisce un vero e proprio Taj Mahal di fotografie in
un angolo del salotto.
Lynley ebbe un improvviso lampo di genio. Come facciamo a essere
sicuri che sia stato William ad allestire il sacrario?
Il sergente Havers fece sua l'ipotesi. Potrebbe essere stata una delle
ragazze, rispose.
Chi, secondo lei?
Dev'essere stata Gillian.

Per vendetta? Per ricordare ogni giorno a William che la mamma se


n'era andata? Una sottile tortura perch aveva cominciato a prediligere
Roberta?
Niente di pi probabile, signore, approv lei.
Fecero ancora molte miglia prima che Lynley parlasse di nuovo. Pu
essere stata lei, Havers. Qualcosa mi dice che era disperata al punto da
esserne capace.
Tessa, intende dire?
Quella notte Russell se n'era andato. Lei afferma di aver preso
un'aspirina e di essere andata subito a letto, ma nessuno lo pu verificare.
Avrebbe potuto recarsi a Keldale.
Perch uccidere il cane?
Non l'avrebbe riconosciuta. Non c'era diciannove anni prima. Chi era
Tessa per lui? Una sconosciuta.
Ma decapitare il suo primo marito! Barbara aggrott la fronte. Non
sarebbe stato pi facile chiedere il divorzio?
No. Non per un cattolico.
Secondo me, Russell un colpevole pi probabile. Chi sa dove
andato? Quando Lynley non replic, lei lo sollecit: Signore?
Io... esit l'ispettore, fissando la strada davanti a s. Tessa ha ragione.
E andato a Londra.
Come pu esserne certo?
Perch credo di averlo visto, Havers. A Scotland Yard.
Allora davvero andato a denunciarla. Suppongo che lei avesse sempre
saputo che l'avrebbe fatto.
No. Non penso.
Havers ebbe un'altra idea. Be', allora c' Ezra.
Lynley le fece un sorriso smagliante. William in pigiama in mezzo alla
strada che fa a pezzi gli acquerelli di Ezra mentre quest'ultimo lo copre di
insulti e maledizioni? Ci sarebbe il motivo per un assassinio in tal caso.
Non credo che un artista la prenderebbe alla leggera se qualcuno gli distruggesse la sua opera.
Barbara apr la bocca per parlare, ma si blocc. Medit per un istante.
Ma non era in pigiama.
S, lo era.
No, non lo era. Era in vestaglia. Ricorda? Nigel ha detto che le sue
gambe gli facevano venire in mente quelle di un gorilla. Allora che cosa
stava facendo William in vestaglia? Era ancora chiaro. Non era ora di

andare a letto.
Si stava cambiando per la cena, direi. in camera sua, guarda fuori
della finestra, vede Ezra che sconfina nella sua propriet, e scende
furibondo in cortile.
un'ipotesi plausibile.
Cos'altro?
Stava facendo ginnastica, forse?
Piegamenti sulle ginocchia in mutande? E difficile immaginarlo.
O forse... Con Olivia?
Lynley sorrise. Non nel caso in cui tutto quello che abbiamo scoperto
sul suo conto sia vero. William mi sembra il classico tipo che non fa niente
prima del matrimonio. Non penso che abbia tentato qualche giochetto con
Olivia, prima.
Che ne dice di Nigel Parrish?
Che ne dice di lui?
Accompagna il cane alla fattoria per buon cuore, come un membro
dell'Ente protezione animali? L'intera storia non le sembra un po' strana?
S. Ma pensa davvero che Parrish avrebbe voluto sporcarsi le mani con
il sangue di William Teys? Per non parlare poi della testa che rotola sul
pavimento del fienile.
A essere sinceri sembra il tipo da svenire a una vista del genere.
Scoppiarono a ridere, primo segno di un'autentica comunicazione tra
loro. Si zittirono subito in un silenzio imbarazzato di fronte all'improvvisa
consapevolezza che sarebbero potuti diventare amici.
La decisione di andare all'ospedale psichiatrico di Barnstingham scatur
dal fatto che Lynley era convinto che Roberta avesse in mano tutte le carte
del gioco: l'identit dell'assassino, il movente del delitto e la scomparsa di
Gillian Teys. Si era fermato un'ora dopo aver lasciato York per prendere gli
accordi per telefono, e adesso, dopo aver fermato la macchina sul vialetto
di ghiaia di fronte all'edificio, si rivolse a Barbara.
Sigaretta? le chiese presentandole il portasigarette d'oro.
No, grazie, signore.
Lui annu, lanci un'occhiata all'imponente costruzione, poi di nuovo a
lei. Aspetta qui, sergente? le domand, accendendosi la sigaretta con
l'accendino d'argento.
Lo fiss con occhi indagatori. Perch?
Lui scroll le spalle con indifferenza. Troppa, not lei. Ha l'aspetto

provato. Pensavo desiderasse riposarsi un po'.


L'aspetto provato. Aveva assunto l'atteggiamento da damerino di scuola
privata. Aveva fatto caso che se ne serviva ogni tanto qualora la
circostanza lo richiedesse. Aveva smesso da un po'. Perch ostentarlo di
nuovo in quel momento?
Se parliamo di stanchezza, ispettore, lei mi sembra sul punto di
crollare. Che cosa c' sotto?
Lui si guard nello specchietto: la sigaretta gli pendeva dalle labbra, gli
occhi erano socchiusi per difendersi dal fumo, sembrava un po' Sam
Spade, un po' Algernon Moncrieff. Sono davvero un bello spettacolo. Si
occup per un attimo del suo aspetto: si sistem la cravatta, si osserv i
capelli, si tolse un immaginario pelino dai risvolti della giacca. Lei attese.
Alla fine i loro sguardi si incrociarono. Il damerino, come pure l'altro
personaggio, era scomparso. La fattoria l'ha turbata un po', ieri, le disse
in tutta sincerit. Ho la sensazione che quello che troveremo qui sar
molto peggio di ci che abbiamo visto alla fattoria.
Per un attimo non riusc a distogliere gli occhi da quelli di lui, ma poi
spinse la portiera dell'auto e la spalanc. Sapr affrontarlo, signore,
afferm decisa, e usc nella frizzante aria autunnale.
L'abbiamo tenuta in isolamento, stava dicendo il dottor Samuels a
Lynley mentre percorrevano il corridoio che attraversava l'edifcio in tutta
la sua lunghezza da est a ovest.
Li seguiva Barbara, contenta che Barnstingham non fosse proprio come
se l'era immaginato quando aveva sentito per la prima volta le parole
ospedale psichiatrico. Non aveva affatto l'aspetto di un ospedale; era una
costruzione in stile barocco inglese ad assi incrociate. Erano entrati
nell'atrio principale che s'innalzava per due piani con pilastri scanalati,
sorretti da plinti addossati ai muri. Luce e colore sembravano le parole
d'ordine in quel luogo, perch la stanza era dipinta di un rilassante color
pesca, gli stucchi decorativi erano bianchi, la moquette era ruggine chiaro,
e i quadri di scuola fiamminga erano scuri e cupi, ma i personaggi ritratti
avevano l'aria di volersi scusare del fatto.
Tutto questo era motivo di sollievo per Barbara, perch quando Lynley
aveva per la prima volta fatto presente l'opportunit di vedere Roberta, di
andare in quel luogo, lei si era sentita mancare, afferrare insidiosamente
dal panico. Lynley se n'era accorto, ovviamente. Accidenti a lui. Non gli
sfuggiva mai niente.

Adesso che si trovava all'interno del palazzo, si sentiva meglio e la


sensazione di sicurezza si accentu quando, oltrepassato l'atrio,
imboccarono il corridoio. Qui l'atmosfera accogliente era assicurata da
tranquilli paesaggi di Constable, da vasi con fiori freschi e da voci
ovattate. Da lontano giungeva il suono di canti e di musica.
Il coro, spieg il dottor Samuels. Da questa parte.
Lo stesso Samuels si era rivelato per lei fonte di sollievo e di sorpresa.
Fuori delle mura dell'ospedale, Barbara non avrebbe mai detto che fosse
uno psichiatra. La parola psichiatra evocava in lei in un certo qual modo
l'immagine di Freud: un volto vittoriano con la barba, un sigaro e gli occhi
indagatori. Ma Samuels aveva l'aspetto dell'uomo pi a suo agio in sella a
un cavallo o a passeggio nella brughiera che nello studio di menti malate.
Aveva un bel fisico, era sciolto nei movimenti, ben rasato, con la tendenza,
intu Barbara, a non essere molto paziente con la gente la cui intelligenza
non era all'altezza della sua. Doveva anche essere un tennista imbattibile.
Aveva cominciato a sentirsi del tutto a suo agio nell'ospedale quando il
dottor Samuels apr una porta stretta - strano come fosse mimetizzata dal
rivestimento - e li condusse nell'ala nuova dell'edificio. Quel settore
corrispondeva nell'aspetto e nell'odore all'idea che Barbara aveva di un
reparto di isolamento. La moquette era di un colore marrone scuro
funzionale. Le pareti invece erano color sabbia bruciata, disadorne e
interrotte soltanto da porte con finestrini ad altezza occhi. L'aria era satura
dell'odore di disinfettanti, detersivi e medicinali. Si sentiva un lamento
tenue che sembrava non venisse da un punto preciso, ma da ogni parte.
Avrebbe potuto essere il vento. Avrebbe potuto esser qualsiasi cosa.
Ecco qui, si disse. Il posto per gli psicopatici, per le ragazze che
decapitano i pap, per le ragazze che uccidono. Ma ci sono molti modi di
uccidere, Barb.
Non ha pi aperto bocca dopo la sua prima dichiarazione, stava
dicendo il dottor Samuels a Lynley. Non era in stato catatonico. Ha detto
semplicemente ci che intendeva dire, penso. Diede un'occhiata alla sua
cartella. 'Sono stata io. Non me ne pento.' Questo il giorno in cui il corpo
fu trovato. Da allora non ha pi parlato.
Non c' una causa patologica? stata visitata?
Il dottor Samuels serr le labbra, offeso. Era chiaro che questa intrusione
di Scotland Yard era quasi un insulto e, se era costretto a fornire delle
informazioni, si sarebbe limitato al minimo indispensabile.
stata visitata, disse. Nessuna paresi, nessun colpo apoplettico. in

grado di parlare. Non vuole farlo.


Se era rimasto infastidito dalla risposta laconica del dottore, Lynley non
lo diede a vedere. Era abituato a trovarsi di fronte ad atteggiamenti
analoghi a quello dello psichiatra, che facevano capire che i poliziotti
erano nemici da ostacolare e non alleati da aiutare. Rallent il passo e
parl al dottor Samuels del nascondiglio in cui Roberta teneva il cibo.
Questo fatto, almeno, suscit l'interesse dell'uomo. Quando riprese a
parlare, aveva un tono tra il frustrato e il riflessivo. Non so che cosa dirle,
ispettore. Il cibo potrebbe essere, come lei suppone, una forma di nevrosi.
Potrebbe essere uno stimolo o una reazione. Potrebbe essere una fonte di
gratificazione o una forma di sublimazione. Se Roberta non ci d uno
spunto da cui partire, potrebbe essere qualsiasi cosa.
Lynley cambi argomento. Perch l'avete tolta alla polizia di
Richmond? Non un procedimento irregolare?
Non quando la parte responsabile ha firmato per il ricovero, replic il
dottor Samuels. Siamo un ospedale privato.
La parte responsabile. Allude al commissario Nies?
Spazientito, Samuels scosse la testa. Nient'affatto. Non accettiamo
gente a caso impostaci dalla polizia. Diede una scorsa alla scheda di
Roberta. stato... mi lasci vedere... Gibson, Richard Gibson. Ha
dichiarato di essere il parente pi stretto. stato lui a ottenere il consenso
del tribunale e a riempire i moduli necessari.
Richard Gibson?
Questo il nome che risulta sulla scheda, ispettore, rispose Samuels,
secco. Ha firmato per il ricovero della ragazza, in attesa del processo. Lei
sotto terapia. Finora non ci sono stati progressi, ma non detto che non
ce ne saranno mai.
Ma perch Gibson avrebbe... Lynley stava parlando pi con se stesso
che con gli altri due, ma Samuels continu, forse presumendo che si stesse
rivolgendo a lui. suo cugino, dopotutto. E pi in fretta si riprende, pi
in fretta ci sar il processo. A meno che non venga dimostrato che non
assolutamente in grado di affrontare un processo.
E in tal caso, concluse Lynley con lo sguardo serio fsso sul volto del
dottore, rimarr rinchiusa a vita, vero?
Fino a quando non sar guarita. Samuels li accompagn fino a una
porta pesante e chiusa a chiave. E qui dentro. un peccato che debba
restare sola, ma date le circostanze... Armeggi con la chiave e spalanc
la porta. Roberta, ci sono visite per te, le annunci.

Aveva scelto Prokofiev - Romeo e Giulietta - e la musica part quasi


contemporaneamente alla macchina. Grazie a Dio, pens Barbara
sentendosi a pezzi. Grazie a Dio. Possa la musica di violini, violoncelli e
viole cancellare ogni pensiero, ogni ricordo, qualsiasi cosa in modo totale
e irreversibile, cos che non esista altro che suoni, senza dover pensare alla
ragazza in quella stanza e, ancora pi spaventoso, all'uomo nella macchina.
Pur guardando risolutamente avanti, riusciva a vedere le mani sul
volante, la peluria bionda che le ricopriva - ancora pi sottile dei capelli -,
le dita, e notarne i movimenti mentre compiva le manovre della guida
lungo il tragitto di ritorno a Keldale.
Quando lui si chin per modificare il volume, vide il suo profilo. Era
leggermente abbronzato. Oro e bruno. Pelle, capelli e occhi. Naso dritto,
classico. Mascella decisa. Un viso che esprimeva chiaramente una grande
forza interiore, risorse personali che lei non era in grado di comprendere.
Come ce l'aveva fatta?
Si trovava accanto alla finestra, ma non guardava fuori bens fissava il
muro: una ragazza goffa, alta quasi un metro e ottanta, che doveva pesare
pi di novanta chili. Era seduta su uno sgabello, con la schiena curva di chi
ha subito una sconfitta, e si dondolava.
Roberta, mi chiamo Thomas Lynley. Sono venuto qui per parlare di tuo
padre.
Continuava a oscillare. I suoi occhi non guardavano nulla, non vedevano
nulla. Impossibile stabilire la sua capacit di sentire.
Aveva i capelli sporchi, puzzavano. Erano trattenuti da una fascia
elastica che metteva in risalto la faccia larga da luna piena; alcuni riccioli
unti, ribelli, le ricadevano rigidi sul collo, tra le cui pieghe di grasso era
incastrata, assurdo ornamento, una sottile catenina d'oro.
Padre Hart venuto a Londra, Roberta. Ci ha chiesto di aiutarti.
sicuro che non hai fatto del male a nessuno.
Niente. La faccia larga era priva di espressione. Le guance e il mento
erano coperti di foruncoli. Aveva la pelle tumefatta da strati di grasso che
avevano cancellato quasi ogni traccia di quelli che un tempo erano i suoi
lineamenti. Aveva un aspetto informe, grigio e sporco.
Abbiamo parlato con un'infinit di persone a Keldale. Abbiamo
conosciuto tuo cugino Richard, Olivia e Bridie. Bridie si tagliata i
capelli, Roberta. Ha combinato un bel guaio, purtroppo, nel tentativo di
assomigliare alla principessa Diana. Sua madre ha provato un grosso

dispiacere. Ha detto che sei sempre stata molto buona con Bridie.
Nessuna risposta. Roberta indossava una gonna troppo corta che metteva
in mostra cosce bianche, flaccide e foruncolose la cui carne tremolava a
ogni oscillazione del corpo. Ai piedi portava pianelle da ospedale, ma
erano troppo piccole e le dita grassocce dalle unghie troppo lunghe sporgevano di un po'.
Siamo stati a casa tua. Hai letto tutti quei libri? Stepha Odell ha detto
che li hai letti tutti. Sono davvero tanti. Abbiamo visto le foto di tua madre,
Roberta. Era bella, vero?
Silenzio. Le braccia abbandonate lungo i fianchi. I seni enormi premuti
contro la stoffa scadente della camicetta. I bottoni tenevano a fatica chiuso
l'indumento quando la pressione prodotta dal movimento di oscillazione,
come in una ripugnante pavana, si faceva pi forte.
Credo sia una notizia un po' difficile per te da accettare, Roberta, ma
siamo stati da tua madre, oggi. Sai che abita a York? Hai un altro fratello e
una sorella, l. Ci ha detto quanto tuo padre amasse te e Gillian.
Il movimento cess. Il volto non cambi espressione e non c'era modo di
intuire se avesse capito, ma cominciarono a scenderle le lacrime. Erano
rivoli silenziosi di muto dolore che affondavano tra le pieghe di grasso e
salivano sulle protuberanze dell'acne. Con le lacrime venne il muco. Cominci a scendere dal naso in un filo viscido che le bagn le labbra e
raggiunse il mento. Lynley si accovacci davanti a lei. Tir fuori dalla
tasca un fazzoletto immacolato e le pul la faccia. Le prese la mano
grassoccia e senza vita nella sua e la strinse forte.
Roberta. Non ottenne risposta. Trover Gillian. Si alz in piedi,
ripieg il fazzoletto elegante con le sue iniziali e se lo rimise in tasca.
Che cosa aveva detto Webberly? pens Barbara. Pu imparare molto
lavorando con Lynley.
E adesso sapeva perch. Non poteva guardarlo. Non poteva incrociare i
suoi occhi. Sapeva che cosa ci avrebbe trovato e il pensiero che un
sentimento simile fosse presente in quell'uomo che lei aveva deciso di
considerare un damerino snob dell'alta borghesia la raggelava
completamente.
Lui era quello che andava a ballare nei locali notturni, che dispensava
favori sessuali, risate e allegria, che si muoveva con disinvoltura in un
mondo dorato dove regnavano il denaro e i privilegi. Ma era impensabile
che fosse - mai - l'uomo che aveva visto quel giorno.
Era uscito dal clich che lei gli aveva appiccicato addosso e l'aveva

distrutto senza un minimo di esitazione. Lei doveva ricondurlo


all'immagine che si era fatta di lui. Altrimenti il fuoco che le aveva
bruciato dentro e l'aveva tenuta viva per tanti anni si sarebbe spento in
fretta. E a quel punto, lo sapeva bene, sarebbe morta nel gelo.
Con questo pensiero in testa si avvicinava a Keldale e non vedeva l'ora
di liberarsi della presenza di Lynley. Ma quando la Bentley imbocc
l'ultima curva prima del villaggio, cap subito che non avrebbe potuto
svignarsela tanto presto. Perch Nigel Parrish e un altro uomo stavano litigando con violenza sul ponte, proprio sul percorso della macchina.
9
La musica d'organo sembrava venire direttamente dagli alberi. Si gonfi
in un crescendo, si smorz, poi torn nuovamente forte: una barocca
combinazione di accordi e pause che diede a Lynley l'impressione che da
un momento all'altro il fantasma sarebbe apparso dondolandosi dal
lampadario del teatro. All'apparire della Bentley i due si separarono e uno
si allontan lanciando un'ultima, violenta imprecazione in direzione di
Nigel Parrish prima di sparire verso la strada principale.
Credo che andr a scambiare due parole con il nostro Nigel, dichiar
Lynley. Non c' bisogno che venga, Havers. Vada a riposare un po'.
Posso benissimo...
E un ordine, sergente.
Accidenti a lui. Sissignore.
Lynley attese che Barbara Havers entrasse in albergo prima di
attraversare a piedi il ponte, diretto a quella strana casetta situata ai limiti
del paese. Era davvero una costruzione particolare, si disse. La facciata era
ricoperta da un graticcio su cui si arrampicavano le rose. Crescevano libere
in direzione delle strette finestre da entrambi i lati della porta. Risalivano
la parete circondando con magnificenza l'architrave e arrivavano stupende
fino al tetto, dove formavano una fitta macchia rosso sangue e riempivano
l'aria di un profumo cos intenso da dare quasi fastidio. L'effetto,
nell'insieme, era quasi osceno.
Nigel Parrish era gi entrato e Lynley lo segu, fermandosi sulla soglia a
guardare la stanza. La musica che continuava a risuonare a tutto volume
veniva da un impianto che lasciava a bocca aperta: in tutti e quattro gli
angoli della stanza c'erano enormi amplificatori che creavano al centro un
vortice di musica. All'infuori di un organo, un registratore, una radio e un

giradischi, in quel locale non c'era altro che un tappeto consunto e vecchie
poltrone.
Parrish spense il registratore, la fonte della musica. Riavvolse il nastro,
lo estrasse e lo ripose al suo posto. Ag con calma, eseguendo ogni
movimento con una precisione che fece capire a Lynley che sapeva
benissimo che qualcuno si trovava sulla soglia. Ben recitato.
Signor Parrish?
Un moto di sorpresa, un voltarsi rapido, un sorriso di benvenuto sul
viso... ma non riusc a nascondere il tremito delle mani. Lo vide Lynley, e
anche Parrish se ne accorse perch si affrett a infilarsele nelle tasche dei
pantaloni di tweed.
Ispettore! Una visita di cortesia, spero. Mi spiace che abbia assistito a
quella scenata con Ezra.
Ah, era Ezra dunque.
S. Il piccolo, dolce Ezra. Il caro ragazzo pensava che la 'licenza
artistica' gli desse libero accesso al mio giardino sul retro per studiare la
luce sul fiume. Capisce? Ero qui tutto intento a entrare in armonia con
Bach, quando ho guardato fuori della finestra e l'ho visto tirar fuori armi e
bagagli. Per tutti i diavoli.
un po' tardi per mettersi a dipingere, constat Lynley, avvicinandosi
distrattamente alla finestra. Da l non si riusciva a vedere n il giardino n
il fiume; chiss perch Parrish gli aveva mentito.
Be', Dio solo sa che cos'hanno in mente questi grandi maghi del
pennello, comment Parrish allegro. Whistler non ha dipinto il Tamigi
in piena notte?
Non credo proprio che Ezra Farmington possa essere paragonato a
Whistler. Lynley osserv Parrish estrarre di tasca un pacchetto di sigarette
e tentare di accenderne una con dita tremanti. Gli si avvicin e gli offr la
fiamma dell'accendino.
Gli occhi di Parrish incrociarono i suoi, poi si nascosero dietro un sottile
velo di fumo. Grazie, mormor. Una scena davvero incivile. Be', non le
ho ancora dato il benvenuto a Rose Cottage. Vuole bere qualcosa? No?
Spero non le spiaccia, se mi servo. E scomparve in una stanza adiacente.
Rumore di vetro che s'infrange. Ci fu un lungo silenzio seguito
nuovamente dal tintinnio di bottiglie e bicchieri, poi Parrish torn con un
abbondante dito di whisky in un bicchiere. Doveva essere il secondo o il
terzo, sospett Lynley.
Perch beve al Dove and Whistle?

La domanda colse Parrish di sorpresa. Si sieda, ispettore. Io ho bisogno


di sedermi e mi fa tremare di paura il pensiero che lei se ne stia l in piedi,
incombente come se fosse la Nemesi.
Ottima tattica per prendere tempo, not Lynley. Ma era una partita che
potevano giocare entrambi. Si avvicin allo stereo e con calma studi i
nastri di Parrish: una notevole collezione di Bach, Chopin, Verdi, Vivaldi e
Mozart, oltre a una notevole presenza di contemporanei. A Parrish piaceva
un genere musicale piuttosto vario, concluse. Riattravers la stanza diretto
verso una delle massicce poltrone imbottite e contempl le travi di noce
scuro del soffitto.
Perch vive in questo paese cos isolato? Un uomo con i suoi gusti e il
suo talento musicale dovrebbe trovarsi sicuramente meglio in un ambiente
pi cosmopolita.
Parrish si lasci sfuggire una risatina, passandosi una mano sui capelli
perfettamente pettinati. Credo di preferire l'altra domanda. Posso
scegliere a quale delle due rispondere?
Il Santo Graal proprio girato l'angolo, ma lei ha attraversato tutto il
paese sulle... com'era?... sulle sue povere gambe stanche per andare a bere
nell'altro pub in St. Chad's Lane. Che cosa l'attira l?
Niente di particolare. Be', potrei raccontarle che si tratta di Hannah, ma
dubito che mi crederebbe. La verit che preferisco l'atmosfera del Dove.
C' qualcosa di profano nell'ubriacarsi proprio di fronte a una chiesa, non
le pare?
Vuole forse evitare qualcuno al Santo Graal?
Evitare...? Lo sguardo di Parrish pass da Lynley alla finestra. Una
turgida rosa stava baciando il vetro con le sue enormi labbra. I petali
stavano cominciando a rivoltarsi all'indietro. Lo stigma, lo stilo, l'antera e
il filamento si erano fatti neri. Era da recidere. Presto sarebbe morta.
Buon Dio, no. Chi mai dovrei evitare? Padre Hart, magari? O il caro,
defunto William? Lui e il prete avevano l'abitudine di alzare un po' il
gomito un paio di volte la settimana, laggi.
Non le andava molto a genio Teys, vero?
No, non molto. Le persone pi sante di me non sono il mio genere. Non
so come Olivia potesse sopportarlo.
Forse voleva un padre per Bridie.
Forse. Dio sa se quella ragazzina non ha bisogno di un po' d'influenza
paterna e anche il vecchio e duro William probabilmente era meglio che
niente. Liv non sa come fare con lei. Me ne occuperei io, ma a essere

sincero non amo molto i bambini. E non mi piacciono affatto le anatre.


Lei per comunque molto legato a Olivia.
Lo sguardo di Parrish non trad nessuna emozione. Sono stato a scuola
con suo marito, Paul. Che uomo! Paul lo scatenato, Paul il buontempone.
morto quattro anni fa, giusto?
Parrish annu. Ballo di san Vito. Alla fine non riusciva nemmeno a
riconoscere la moglie. stato orribile... per tutti. Vederlo morire a quel
modo ha cambiato la vita di tutti noi. Sbatt varie volte le palpebre e si
concentr sulla sigaretta che teneva in mano, poi sulle unghie. Avevano
tutti mani ben curate, not Lynley. L'altro sorrise nuovamente. Era la sua
arma difensiva, il suo modo per negare qualsiasi emozione si affacciasse
alla superficie della sua malcelata indifferenza. Immagino che la
prossima domanda sar dov'ero io quella notte fatale. Mi piacerebbe molto
produrle un alibi, ispettore; dichiarare che ero a letto con la bella del paese
sarebbe carino, ma temo di non avere saputo per tempo che il nostro
beneamato William quella sera avrebbe incocciato in un'ascia, perci me
ne sono rimasto qui a suonare l'organo. Solo soletto. Ma devo pur trovare
qualcuno che sostenga il mio alibi, no? Cos penso di poter dichiarare che
chiunque mi abbia sentito potr dar credito alla mia storia.
Come oggi, forse?
Parrish ignor la domanda e vuot il bicchiere d'un fiato. Poi, quando
mi sono sentito stanco morto, mi sono infilato a letto. E ancora una volta,
purtroppo, solo soletto.
Da quanto tempo abita a Keldale, signor Parrish?
Ah, torniamo alla domanda originaria, non cos? Mi lasci pensare.
Saranno quasi sette anni.
E prima?
Prima, ispettore, abitavo a York. Facevo l'insegnante di musica in una
scuola media. E se vuole frugare nel mio passato alla ricerca di qualche
particolare piccante, posso gi dirle che non sono stato licenziato; ho
deciso io di andarmene. Avevo voglia di campagna, avevo voglia di pace.
Nel pronunciare quell'ultima parola la sua voce crebbe un poco di tono.
Lynley si alz. Sar io ora a lasciarla in pace. Buonasera.
Mentre si allontanava dal cottage, sent la musica riprendere - pi bassa
questa volta -, ma non prima che il fragoroso rumore di vetro infranto sulla
pietra gli facesse capire in che modo Nigel Parrish aveva festeggiato la sua
uscita di scena.

Spero che non le dispiaccia, lo salut Stepha Odell, ma per cena le


ho prenotato un tavolo a Keldale Hall. Chin la testa di lato e lo fiss con
aria pensierosa. S, credo proprio di aver fatto la cosa giusta; ha l'aria di
averne bisogno.
Sto dimagrendo a vista d'occhio?
Lei chiuse un registro che aveva davanti e lo ripose dietro il banco della
reception. Niente affatto. Il cibo ottimo, naturalmente, ma non per
questo che le ho prenotato un tavolo l. Il locale la nostra grande
attrattiva, gestito dalla pazza del luogo.
Non vi manca niente qui, vero?
La donna scoppi a ridere. Abbiamo tutti i piaceri che la vita concede,
ispettore. Beve qualcosa o ancora in servizio?
Accetterei volentieri una pinta della sua birra.
Bene. Gli fece strada nel soggiorno e armeggi dietro il bar. Keldale
Hall gestito dalla famiglia Burton Thomas. Famiglia in senso lato,
naturalmente. La signora Burton Thomas ha al suo servizio una mezza
dozzina di giovani e insiste nel farsi chiamare da tutti zia. Fa parte di
quell'aura di eccentricit di cui ama circondarsi, secondo me.
Sembra un gruppo dickensiano, comment Lynley.
Lei gli porse la birra e ne vers un po' anche per s. Aspetti di averli
conosciuti. E senza dubbio li conoscer, perch la signora Burton Thomas
cena sempre con i suoi ospiti. Quando l'ho chiamata per prenotarle un
tavolo era fuori di s all'idea che un membro di Scotland Yard cenasse da
lei. Sono sicura che avvelener qualcuno solo per il gusto di vederla
all'opera. I sospetti non saranno molti, per. Mi ha detto di avere ospiti
solo due coppie al momento: un dentista americano e due tipi 'cippi cippi',
per ripetere l'espressione che ha usato lei.
Proprio il genere di serata che desideravo. Lynley si avvicin alla
finestra, il bicchiere in mano, e lasci correre lo sguardo lungo quella
tortuosa strada che era Keldale Abbey Road. Non vedeva granch perch
svoltava subito a destra per scomparire nella semioscurit.
Stepha gli si accost. Per qualche istante rimasero in silenzio.
Suppongo che abbia visto Roberta, mormor lei alla fine a bassa voce.
Lui si volt, immaginandosi di trovarla intenta a osservarlo, ma si
sbagliava. Teneva lo sguardo fisso sul bicchiere di birra che aveva in mano
e lo roteava lentamente nel palmo, attenta a non spillarne neanche una
goccia. Come lo sa?
Ricordo che da bambina era piuttosto alta. Alta quasi quanto Gillian.

Una ragazzona. Con la mano umida per la condensa del bicchiere, si


scost una ciocca di capelli dalla fronte, lasciando sulla pelle una traccia di
bagnato che poi asciug con gesto impaziente. accaduto tutto a poco a
poco, ispettore. Dapprima ha cominciato a riempirsi... era rotondetta, direi.
Poi diventata... cos come l'ha vista oggi. Il brivido che la scosse la
diceva lunga e, come se si fosse resa conto delle implicazioni della propria
reazione, aggiunse: orribile da parte mia, non vero? Ho un'avversione
fastidiosa per tutto ci che brutto. Francamente una parte di me che non
mi piace.
Lei per non mi ha risposto.
No? Che cosa mi ha chiesto?
Come sapeva che ho visto Roberta.
Un vago rossore comparve sulle sue gote. Spost il peso da un piede
all'altro con l'aria di essere cos a disagio che Lynley si pent di avere
insistito.
Lasci perdere, le disse.
che... lei ha un'aria diversa da stamattina. Sembra pi depresso e ha
delle rughe all'angolo della bocca. Il rossore si accentu. Prima non
c'erano.
Capisco.
Perci mi sono chiesta se l'avesse vista.
Ma conosceva gi la risposta senza bisogno di domandarlo.
S, credo di s. E mi sono chiesta come fa a sopportare di guardare tutto
il brutto che c' nella vita degli altri.
Lo faccio ormai da molti anni. Ci si abitua, Stepha. L'uomo grande e
grosso strangolato mentre siede alla scrivania, la ragazza lacera, morta con
l'ago nel braccio, la selvaggia mutilazione del cadavere di un giovane. Ci si
pu mai abituare al lato oscuro dell'umanit?
Lei lo fiss con sorprendente franchezza. Sono sicura che dev'essere
come affacciarsi alla porta dell'inferno.
Un po'.
E lei non ha mai avuto voglia di scappare? Di fuggire a gambe levate
nella direzione opposta? Mai? Neanche una volta?
Non si pu continuare a scappare.
Lei gli volt le spalle, tornando a fissare fuori della finestra. Io posso,
mormor.
Un secco bussare alla porta fece correre Barbara a spegnere la terza

sigaretta.
Si guard intorno in preda al panico, apr la finestra e corse in bagno,
dove vuot rapidamente il portacenere. Bussarono nuovamente e la voce di
Lynley la chiam.
Quando gli apr la porta, lui esit, lanciando un'occhiata curiosa nella
stanza prima di parlare. Ah, Havers, le disse. Pare che la signorina
Odell abbia pensato bene di trovarci qualcosa di pi commestibile per
questa sera. Ci ha prenotato un tavolo a Keldale Hall. Guard l'orologio.
Tra un'ora.
Come? sbott Barbara, in un'involontaria esclamazione d'orrore. Io
no... non ho... non credo...
Lynley inarc un sopracciglio. La prego, non faccia tutte queste storie
per dirmi che non ha niente da mettersi, Havers.
Ma non ce l'ho! protest lei. Vada da solo. Io prender qualcosa al
Dove and Whistle.
Visto come ha reagito ieri sera, le pare sia saggio?
Un colpo basso. Accidenti a lui! Non amo granch il pollo. Non mi
mai piaciuto.
Splendido. Ho saputo che la cuoca del locale davvero brava. Non
credo proprio che vedremo apparire nulla con le ali. A meno che,
naturalmente, non sia Hannah a servire ai tavoli.
Ma io non posso proprio...
un ordine, Havers. Fra un'ora. E gir sui tacchi.
Accidenti a lui! Barbara sbatt con forza la porta per fargli capire bene
come la pensasse. Magnifico! Che prospettiva di serata attraente: a
gingillarsi imbranata con sedici posate d'argento, bicchieri di vino
ovunque, camerieri e cameriere che portavano via coltelli e forchette ancor
prima di aver avuto l'opportunit di decidere come usarli. Al confronto,
l'idea di pollo e piselli al Dove and Whistle le sembrava un sogno.
Si avvicin a grandi passi all'armadio e lo spalanc. Divino. Che cosa
mettersi per una serata mondana? La gonna di tweed marrone con il
pullover in tinta? I jeans e gli stivali con la para? E se avesse messo l'abito
blu? Ah! Chi mai avrebbe potuto ricordargli Helen, con il suo guardaroba
impeccabile, i capelli in ordine, le mani ben curate, la voce armoniosa?
Prese dall'armadio un abito di lana bianco e lo gett sul letto disfatto.
C'era quasi quasi da riderne. Chi mai avrebbe potuto pensare che lei fosse
la sua ragazza? Apollo che porta a cena Medusa? Come avrebbe
sopportato le occhiate e i commenti a bassa voce?

Un'ora dopo, puntualissimo, Lynley buss alla porta. Barbara si guard


allo specchio, lo stomaco sottosopra. Oddio, quel vestito era orribile.
Assomigliava a una botte bianca con le gambe. Spalanc la porta e lo fiss
con aria furiosa. Lui era vestito in modo impeccabile.
Si porta sempre dietro abiti del genere? gli domand, incredula.
Proprio come i boy scout. Le sorrise. Andiamo?
La scort con galanteria lungo le scale e fuori, dove le apr la portiera
dell'auto facendola accomodare sui morbidi sedili di pelle della Bentley.
Un vero gentiluomo, lo prese in giro tra s. Viaggiava con il pilota
automatico inserito: ora era il Signore del Castello che aveva
completamente dimenticato l'uomo di Scotland Yard.
Come se le avesse letto nel pensiero, prima di mettere in moto lui si
volt a guardarla. Havers, vorrei che per questa sera lasciassimo da parte
il caso di cui ci stiamo occupando.
E di che cosa diavolo avrebbero parlato se l'assassinio di Teys era tab?
Va bene, assent in tono brusco.
Lui annu e mise in moto. Adoro questa parte d'Inghilterra, afferm
mentre percorrevano Keldale Abbey Road. Lo sa che sono un
appassionato dello Yorkshire e della sua storia?
Davvero?
La guerra delle Due Rose. Siamo proprio nel bel mezzo di quella terra,
ora. Lo sceriffo Hutton non lontano da qui e Middleham praticamente a
un tiro di voce.
Oh. Splendido. Una digressione storica. Tutto quanto sapeva lei della
guerra delle Due Rose cominciava e finiva con il nome del conflitto.
Naturalmente so bene che si portati a pensare male degli York. In
fondo, hanno fatto fuori Enrico VI. Con aria pensierosa tamburell con le
dita sul volante. Solo che non riesco a fare a meno di dirmi che in tutto
ci c' stata una certa giustizia. Riccardo II, ammazzato dal suo stesso
cugino. L'uccisione di Enrico VI sembra aver chiuso il cerchio.
Barbara strapazz tra le mani l'abito bianco e sospir con aria sconfitta.
Senta, signore, non sono molto brava in queste cose. Io... be', me la
caverei molto meglio al Dove and Whistle. Se per favore...
Barbara. Con una sterzata, accost al marciapiede. La stava fissando,
lei lo sapeva, ma continu a guardare davanti a s nell'oscurit, contando i
moscerini che danzavano alla luce dei fari. Vuole almeno per una sera
essere quello che ? Qualunque cosa sia.
Che intende dire? Buon Dio, che aria bisbetica aveva.

Significa che pu smetterla di fare tutte queste scene. O perlomeno


vorrei che la smettesse.
Quali scene?
Sia se stessa.
Come osa...
Perch finge di non fumare? la interruppe lui.
E lei perch finge di fare il damerino? Non avrebbe voluto essere cos
pungente. Dapprima lui non replic, come se stesse soppesando quel
commento.
Ci fu un momento di silenzio. Poi lui gett indietro la testa e scoppi a
ridere. Touch. Dichiariamo tregua per il resto della serata e
ricominciamo a disprezzarci domattina all'alba?
Lei lo fiss per un istante, poi, suo malgrado, sorrise. Sapeva che le
stava facendo fare quello che voleva, ma al momento le sembr irrilevante.
E va bene, si arrese, riluttante. Non le sfugg il fatto che nessuno dei due
aveva risposto alla domanda dell'altro.
A Keldale Hall furono ricevuti da una donna che fug tutti i dubbi di
eleganza di Barbara che Lynley non era riuscito a vincere. Indossava una
gonna di camoscio dal colore indistinto, una camicia zingaresca decorata
di stelle e uno scialle ricamato che le pendeva dalle spalle come una
coperta indiana. I capelli grigi erano raccolti con due elastici sotto le
orecchie e, a completare l'insieme, sul capo aveva infilato un elaborato
pettine spagnolo di tartaruga.
Scotland Yard? chiese, squadrando Lynley con occhio critico. Buon
Dio, non li impacchettavano cos quando ero giovane io. La sua risata era
fragorosa. Entrate! Siamo in pochi stasera, ma avete evitato che
commettessi un omicidio.
Come mai? volle sapere Lynley, lasciando il passo a Barbara.
C' una coppia di americani che muoio dalla voglia di uccidere, ma
dovremo sopportarli. Se ne accorger presto. Siamo riuniti qui. Fece
strada in un imponente atrio di pietra dove aleggiava il profumo delle varie
carni cotte nella vicina cucina. Non ho detto una sola parola sul fatto che
siete di Scotland Yard, confid ad alta voce, sistemandosi meglio lo
scialle sulle spalle. Quando conoscerete i Watson capirete il perch.
Proseguirono attraverso la sala da pranzo, dove la luce delle candele
gettava lunghe ombre sulle pareti. Sul tavolo con la tovaglia di lino facevano bella mostra il servizio di porcellana e l'argenteria. L'altra una

coppia di sposini di Londra. Mi piacciono. Non si sbaciucchiano in


pubblico come fanno molti. Sono riservati, molto teneri. Ho l'impressione
che non amino attirare l'attenzione perch lui invalido. La moglie una
creatura adorabile.
Barbara sent Lynley trattenere il respiro e rallentare il passo alle sue
spalle fino a fermarsi. Chi sono? domand a mezza voce.
La signora Burton Thomas si volt proprio sulla soglia della grande sala.
Il nome Allcourt St. James. E spalanc la porta. Ecco un altro po' di
compagnia! annunci a voce alta.
Barbara rimase colpita dall'immagine che le si par davanti. Un fuoco
ardeva luminoso nel camino, con le fiamme che sibilando consumavano il
carbone. Tutt'intorno erano disposte le poltrone. All'altro capo della stanza,
sfiorata dalle ombre, Deborah St. James era chinata su un pianoforte e
sfogliava con piacere un album di famiglia. Si volt con un sorriso mentre
gli uomini si alzavano in piedi... e l'immagine si blocc.
Signore, sussurr Lynley: preghiera e imprecazione.
Barbara si gir a guardarlo e di colpo capi. Che buffo che non se ne
fosse resa conto prima: Lynley era innamorato della moglie di quell'uomo.
Salve! Che eleganza, esclam Hank Watson, tendendo la mano a
Lynley: era grassa e sudaticcia, un po' come stringere la mano di un pesce
umido e crudo. Mi occupo di odontoiatria, spieg. Siamo qui per il
congresso che si tiene a Londra. Lo detraggo dalle tasse. Questa JoJo,
mia moglie.
In un modo o nell'altro superarono le presentazioni.
Per me imperativo bere champagne a cena, dichiar la signora
Burton Thomas. Anche prima di colazione, se si fa a modo mio. Danny,
porta da bere! url in direzione della porta, e qualche istante dopo
apparve una ragazza con un cestello per ghiaccio, champagne e bicchieri.
In che ramo lei, amico? s'inform Hank mentre veniva servito da
bere. Credevo che il nostro Si fosse una specie di professore
universitario. Mi venuta la pelle d'oca quando mi ha detto che lavora
all'obitorio.
Il sergente Havers e io lavoriamo per Scotland Yard, rispose Lynley.
Ehi, JoJo-Chicchina. Hai sentito, donna? Poi si volt a osservare
Lynley con rinnovato interesse. Siete qui per la faccenda dell'infante?
Come?
un caso di tre anni fa; immagino che ormai la pista sia fredda. Hank

strizz l'occhio a Danny, che stava infilando la bottiglia di champagne nel


secchiello del ghiaccio. Il neonato morto nell'abbazia. Senz'altro lo sa.
Lynley non ne sapeva niente e nemmeno ne voleva sapere. Non sarebbe
riuscito a proferire parola neanche se ne fosse andato della sua vita. Si
accorse di non sapere come comportarsi, dove guardare, che cosa dire. Era
consapevole solo della presenza di Deborah.
Siamo qui per la storia della decapitazione, spieg Barbara Havers in
maniera incredibilmente educata.
Decapitazione? scand Hank. Che zona calda! Non ti pare,
Chicchina?
Puoi ben dirlo, ribatt la moglie, annuendo con solennit. Giocherell
con la lunga collana bianca che portava al collo e si volt con aria
supplichevole verso i St. James, silenziosi.
Hank si sporse in avanti sulla poltrona per farsi pi vicino a Lynley.
Be', dia la stura! sbott.
Mi scusi?
Dia la stura. Ci racconti la verit nuda e cruda. Hank batt una manata
sul bracciolo della poltrona di Lynley. Chi stato, amico?
Era troppo. Quell'ometto disgustoso che si eccitava cos gli era
insopportabile. Aveva un abito di poliestere con una camicia a fiori e al
collo portava una pesante catena d'oro con un medaglione che rimbalzava
sulla folta peluria del petto. Al dito luccicava un brillante grosso come una
nocciola e l'uomo lo fissava con denti bianchissimi che sembravano ancora
pi bianchi in quel viso abbronzato. L'eccitazione gli dilatava le narici.
Non ne siamo del tutto certi, rispose Lynley con aria seria, ma lei
corrisponde alla descrizione dell'assassino.
Hank lo fiss a occhi spalancati. Io? mormor a mezza voce. Poi
scrut Lynley attentamente e sorrise. Accidenti a voi inglesi! Non riesco
ad abituarmi al vostro humour! Ma me la cavo sempre meglio, non cos,
Si?
Solo allora Lynley si gir verso l'amico e lo vide sorridere. Un lampo
divertito gli illuminava lo sguardo. Certamente, rispose Si.
Mentre nell'oscurit della notte tornavano alla pensione, Barbara studi
Lynley di sottecchi, rendendosi conto che fino a quella sera le era stata
totalmente inconcepibile l'idea che un uomo come lui potesse avere mai
fallito in amore. Eppure l, ai limiti del paese, c'era l'innegabile prova di
tutto ci: Deborah.

Al ristorante c'era stato un terribile momento in cui loro tre erano rimasti
a fissarsi prima che lei riuscisse a fare un passo avanti con un vago sorriso
sul viso, la mano tesa a salutare.
Tommy! Che cosa ci fai a Keldale? gli aveva chiesto Deborah St.
James.
Lui era rimasto assolutamente impietrito. Barbara se n'era accorta ed era
intervenuta prontamente. Si tratta di un'indagine, aveva spiegato.
Poi quell'orribile americano si era gettato nella mischia - salutare
intervento, a essere sinceri - e gli altri tre avevano ritrovato il respiro.
St. James era comunque rimasto al proprio posto vicino al camino,
salutando l'amico in maniera educata, ma senza muoversi, limitandosi a
seguire con lo sguardo la moglie. Il suo viso non aveva tradito la minima
preoccupazione per l'improvviso arrivo di Lynley e se in lui vi era stato un
moto di gelosia di fronte agli evidenti sentimenti di quest'ultimo, non
l'aveva lasciato trasparire.
Tra i due era stata chiaramente Deborah la pi nervosa. Era arrossita,
aveva stretto ripetutamente le mani in grembo, il suo sguardo aveva
continuato a spostarsi dall'uno all'altro e non era riuscita a nascondere un
moto di sollievo quando Lynley alla prima occasione possibile, dopo la
conclusione del pasto, aveva suggerito di andarsene.
Ora stavano fermandosi davanti alla pensione e Lynley spense il motore.
Si appoggi allo schienale del sedile e si pass una mano sugli occhi.
Credo che potrei dormire un anno intero. Come pensa che riuscir la
signora Burton Thomas a liberarsi di quell'orrendo dentista?
Con l'arsenico?
Lui scoppi a ridere. Dovr ben fare qualcosa. Quello parlava come se
ci che pi gli stesse a cuore fosse restare qui un altro mese. Che uomo
terribile!
Non esattamente il tipo in cui si ha voglia di imbattersi in luna di
miele, convenne lei. Si chiese se lui avrebbe ripreso il filo di quella
conversazione, se avrebbe detto qualcosa su St. James e Deborah e
l'imbarazzante coincidenza che li aveva fatti incrociare sul suo cammino.
Ancora di pi, si chiese se si sarebbe lasciato sfuggire qualcosa su come
avesse finito per ritrovarsi nella posizione peggiore di quell'insolito
triangolo amoroso.
Invece di rispondere, Lynley scese dall'auto e chiuse con un tonfo la
portiera. Barbara lo guard girare intorno alla macchina per aprire la sua.
Niente turbava la sua calma. Aveva il pieno controllo di s. Era tornato il

perfetto gentiluomo.
La porta della pensione si spalanc e un rettangolo di luce illumin
Stepha Odell. Mi pareva di avere sentito la sua auto, esclam. C' una
visita per lei, ispettore.
Deborah fiss la propria immagine riflessa nello specchio. Lui non
aveva pronunciato nemmeno una parola da quando erano tornati in
camera; si era limitato ad avvicinarsi al camino e a sedersi in poltrona con
in mano un bicchiere di brandy. Lei l'aveva osservato senza sapere che
cosa dire, temendo di infrangere quel muro che l'aveva improvvisamente
isolato. Non andartene, Simon, avrebbe voluto gridare. Non staccarti da
me. Non tornare nell'oscurit. Ma come poteva pronunciare quelle parole
rischiando che lui le rinfacciasse Tommy?
Fece scorrere l'acqua nel lavandino del bagno e rimase a fissarla. Che
cosa stava pensando, da solo, in quella stanza? Si sentiva perseguitato da
Tommy? Si domandava se lei chiudeva gli occhi quando facevano l'amore
per poterlo sognare? Non gliel'aveva mai chiesto, nemmeno una volta, non
aveva mai fatto domande. Accettava semplicemente tutto quello che lei gli
diceva, tutto quello che lei gli dava. E ora che poteva dirgli o dargli, con il
suo passato e Tommy tra loro?
Si spruzz ripetutamente l'acqua sul viso, si asciug, chiuse il rubinetto e
si sforz di tornare in camera. Prov un tuffo al cuore vedendo che lui era
gi a letto. La pesante protesi era sul pavimento vicino alla poltrona e le
grucce appoggiate alla parete vicino al letto. La stanza era buia, ma alla
luce morente del fuoco vide che era ancora sveglio, seduto con i cuscini
dietro la schiena a contemplare il bagliore dei tizzoni.
Si accost al letto e si sedette. Sono molto agitata, confess. Lui tese
una mano a stringere la sua. Lo so. Me ne sono rimasto seduto qui a
cercare il modo per poterti aiutare, ma non so come comportarmi.
Gli ho fatto del male, Simon. Non l'ho fatto apposta, ma accaduto lo
stesso e non riesco a dimenticarlo. Quando lo vedo, mi sento terribilmente
responsabile del suo dolore. Vorrei cancellarlo. Io... credo che solo allora
mi sentirei meglio, meno in colpa per tutto quanto successo.
Lui le sfior la guancia con una carezza. Se solo fosse cos semplice,
amore mio. Ma tu non puoi cancellare quel dolore; non puoi aiutarlo. Deve
cavarsela da solo, ma dura perch innamorato di te, e la fede che porti
al dito non cambia questo dato di fatto.
Simon...

Non la lasci finire. Mi angustia vedere l'effetto che ha su di te. Vedo il


tuo senso di colpa e vorrei liberartene, ma non so come fare. Vorrei trovare
il modo. Non mi piace vederti cos sconvolta.
Lei lo scrut in viso, trovando pace e tranquillit nelle rughe familiari
della sua espressione. Non era affatto bello: una serie di sofferenze vissute
e superate e rivissute ancora. Il cuore le si gonfi d'amore per lui e un nodo
le chiuse la gola di fronte all'improvvisa intensit di quelle emozioni.
Davvero te ne sei stato seduto qui al buio a preoccuparti per me?
proprio da te, Simon.
Perch dici cos? Che cosa pensavi che stessi facendo?
Che ti tormentassi con... il passato.
Ah. La prese tra le braccia, posandole la guancia sulla testa. Non
voglio mentirti, Deborah. Non facile per me, sapendo che Tommy stato
il tuo amante. Se si fosse trattato di qualcun altro avrei potuto attribuirgli
ogni genere di difetto per convincermi che non ti meritava. Ma non cos,
vero? un brav'uomo, ti meriterebbe e nessuno lo sa meglio di me.
E cos questo pensiero ti tormenta. Lo immaginavo.
Non mi tormenta. Niente affatto. Con dita leggere le accarezz i
capelli e la gola fino a farle scivolare dalla spalla la camicia da notte.
All'inizio ne sono stato tormentato, lo ammetto, ma francamente fin dalla
prima volta che abbiamo fatto l'amore mi sono reso conto che non avrei
dovuto pensare mai pi a te e Tommy. Dipendeva solo da me. E ora,
Deborah lo sent sorridere, ogni volta che ti guardo mi viene in mente il
presente, non il passato. E allora scopro che desidero spogliarti, respirare il
profumo della tua pelle; baciare le tue labbra, i tuoi seni e le tue cosce. In
tutta sincerit, devo ammettere che questa frenesia sta diventando un bel
problema nella mia vita.
Anche nella mia.
Allora forse, amore mio, sussurr lui, dovremo concentrare tutti i
nostri sforzi per cercare una soluzione. Deborah fece scivolare una mano
sotto le coperte e alla sua carezza lui trattenne il respiro. Un buon inizio,
riconobbe e la baci sulla bocca.
10
Il visitatore era il commissario Nies. Aspettava in soggiorno, con tre
bicchieri da una pinta vuoti posati su un tavolo l vicino e uno scatolone ai
suoi piedi. Se ne stava eretto, non si era seduto; un uomo teso e attento,

mai rilassato. Alla vista di Lynley le sue labbra si curvarono in un ghigno e


le narici si dilatarono come se avesse sentito un cattivo odore. Era la
personificazione del disprezzo.
Lei voleva tutto, ispettore, sbott. Ecco qui. Diede un calcio secco
allo scatolone, non tanto per spostarlo, ma per attrarre l'attenzione verso
quel punto.
Nessuno si mosse. Parevano tutti immobilizzati dall'odio che traspariva
dalle parole di Nies. Barbara sent la tensione di Lynley al suo fianco
crescere mentre ogni muscolo dell'ispettore si tendeva come una corda di
violino. Il viso per rimase privo di espressione nell'osservare attentamente
l'uomo che aveva di fronte.
questo che voleva, non vero? insistette Nies in tono tagliente,
rovesciando il contenuto dello scatolone sul pavimento. Immagino che
quando lei chiede di avere tutto, intenda proprio tutto, ispettore. Qualcosa
in lei mi dice che un uomo di parola. O forse sperava che io mandassi qui
qualcun altro in modo da evitarle di scambiare altre due parole con me?
Lo sguardo di Lynley si pos sugli oggetti che si erano sparsi a terra.
Abiti femminili, apparentemente.
Forse lei ha bevuto troppo, mormor.
Nies fece un passo avanti, il viso arrossato. Le piacerebbe pensarla
cos, vero? Le piacerebbe vedermi cedere al bere, disperato perch la devo
sopportare per un po' di giorni. Non proprio il trattamento cui abituata
sua altezza, vero?
Barbara non aveva mai sentito in modo cos acuto in un uomo il
desiderio di ferire un altro essere umano. In quel momento riconobbe quel
sentimento in Nies, nel suo atteggiamento, nelle mani semichiuse a pugno
con le dita simili ad artigli, nei muscoli del collo gonfi. Quello che non riusciva a comprendere era la reazione di Lynley: dopo la tensione iniziale,
pareva essere stato colto da una calma imperturbabile e questo sembrava
aumentare ulteriormente l'astio di Nies.
Ha risolto il caso, ispettore? sibil l'uomo. Ha effettuato qualche
arresto? No, certamente no. Non senza avere in mano tutti i fatti. Allora
lasci che gliene fornisca qualcuno io, facendole risparmiare tempo:
Roberta Teys ha ucciso il padre. Gli ha tranciato di netto la testa, si
seduta l e ha aspettato che la scoprissero. E non c' fottuta prova che lei
possa tirare fuori dal cappello che riuscir mai a dimostrare che le cose
sono andate diversamente. N per Kerridge, n per Webberly, n per
nessun altro. Per si diverta pure a scavare qui intorno, ragazzo. Da me

non tirer fuori nient'altro. E adesso, levatevi di mezzo.


A passo deciso, pass loro davanti, spalanc la porta e raggiunse la sua
auto. Il motore rugg, lui inser con rabbia la marcia e si allontan nella
notte.
Lynley osserv le due donne: Stepha era pallidissima, mentre Barbara
aveva un'espressione stoica, ma sui visi di entrambe si leggeva
chiaramente che si aspettavano da lui una qualche reazione. Lynley per si
accorse di non riuscire ad averne nessuna. Quali che fossero i demoni che
spingevano Nies a comportarsi in quel modo, non voleva averci a che fare.
Avrebbe voluto trovare la giusta definizione per quell'uomo: paranoico,
psicopatico, matto, erano i termini che gli venivano in mente, ma sapeva
fin troppo bene che cosa significasse arrivare al punto di rottura per la
fatica e la stanchezza che si provano durante le indagini su un caso. Lynley
capiva che Nies era sul punto di venire schiacciato dallo stress provocato
dall'attento esame della sua professionalit da parte di Scotland Yard.
Quindi se lo sfogarsi liberamente per lo scontro che avevano avuto cinque
anni prima gli dava un attimo di sollievo, era ben felice di lasciarlo fare.
Le spiacerebbe andare a prendere i documenti del caso Teys in camera
mia, sergente? chiese, rivolto a Barbara. Li trover sulla cassettiera.
Lei lo fiss attonita. Signore, quell'uomo...
Sono sulla cassettiera, ripet Lynley. Poi attravers la stanza e dal
pavimento raccolse l'abito per lasciarlo cadere sul divano. Era una stoffa
stampata, dai pallidi colori pastello, con un colletto bianco da marinaio e
maniche lunghe che terminavano con polsini bianchi.
La manica sinistra aveva una grossa macchia bruna, mentre un'altra
incrostazione irregolare era sulla gonna all'altezza delle cosce. Anche il
fondo della gonna presentava delle macchie: sangue.
Si pass tra le dita la stoffa e ne riconobbe la qualit senza dover cercare
un'etichetta che lo confermasse: un delicato batista.
Nello scatolone c'era anche un paio di scarpe: grandi scarpe nere scollate
con il tacco alto, incrostate di fango vicino alla cucitura della suola
sinistra. Anch'esse macchiate dalla stessa sostanza scura. Una sottoveste e
biancheria intima completavano il tutto.
il suo abito da chiesa, dichiar Stepha Odell, aggiungendo in tono
privo di emozione: Ne aveva due: uno per l'inverno e uno per la
primavera.
Il suo abito migliore? chiese Lynley.

Per quanto ne so io, s.


Stava cominciando a comprendere il testardo rifiuto degli abitanti del
paese a credere che fosse stata la ragazza a commettere il crimine. Pi ne
sapeva, pi si rendeva conto che il tutto non aveva senso. Barbara Havers
torn con il dossier, inespressiva. Prima ancora di cominciare a sfogliare le
carte, Lynley si convinse che l'informazione che cercava non sarebbe stata
l. Infatti non c'era.
Accidenti a lui, borbott fissando il sergente. Non ci ha fornito le
analisi delle macchie.
Ma dovrebbe averle fatte eseguire, no? ribatt lei.
Le ha eseguite, ma non ha nessuna intenzione di passarcele. Non so se
questo pu facilitarci il lavoro. Lynley imprec a denti stretti e ributt
tutti gli indumenti nello scatolone.
E adesso? chiese Barbara.
Lynley conosceva gi la risposta. Aveva bisogno di St. James, della
meccanica precisione della sua mente attenta, della sua provata esperienza.
Gli serviva un laboratorio dove far effettuare le analisi e un esperto medico
legale di cui fidarsi a eseguirle. Il suo era un girare a vuoto perch, comunque la mettesse, la pista lo portava incontestabilmente a St. James.
Fiss lo scatolone aperto ai suoi piedi e si concesse l'effimero piacere di
maledire l'uomo di Richmond. Webberly aveva torto, pens. Sono l'ultima
persona che avrebbe dovuto coinvolgere in questo caso. Nies comprende
fin troppo bene la condanna di Londra e vede in me il suo unico, grave
errore.
Per qualche istante esamin le possibili alternative. Avrebbe potuto
passare il caso a un altro ispettore: MacPherson sarebbe certamente
arrivato in un attimo a Keldale e avrebbe preso in mano le indagini nel giro
di un paio di giorni, ma MacPherson era assegnato agli omicidi dello
Squartatore. Era inconcepibile pensare di spostarlo da quel caso in cui
erano disperatamente necessarie le sue capacit solo perch Nies non
riusciva ad accettare il passato. Avrebbe potuto telefonare a Kerridge a
Newby Wiske. Kerridge, in fondo, era il superiore di Nies. Ma coinvolgere
Kerridge, offrendogli un'occasione per rifarsi dopo il caso Romaniv, era
ancora pi assurdo. E poi Kerridge non aveva in mano tutti i documenti, i
risultati degli esami di laboratorio, le deposizioni. Non aveva altro che un
odio smisurato per Nies e l'incapacit di andare d'accordo con lui. Tutta
quella situazione non era altro che un irritante e fastidioso guazzabuglio
politico di ambizioni frustrate, errori e vendette. Ne aveva la nausea.

Sul tavolo al suo fianco venne posato un bicchiere. Lynley alz lo


sguardo e incroci quello sereno di Stepha. Credo che ci voglia un po' di
birra.
Lynley sorrise. Sergente, chiam, vuole favorire?
No, signore, replic lei, e proprio quando lui temette che fosse sul
punto di ricominciare l'esasperante tiritera del sono-in-servizio, la sent
aggiungere: Ma fumerei volentieri una sigaretta, se non le spiace.
Lui le tese il portasigarette d'oro e l'accendino d'argento. Tutte quelle
che vuole.
Lei se ne accese una. Mettersi in ghingheri per tranciare via la testa di
pap? Non ha senso.
Il fatto che fosse vestita cos, per, s, osserv Stepha Odell.
Perch?
Perch era domenica. Era pronta per andare in chiesa.
Lynley e Barbara si voltarono di scatto verso di lei, simultaneamente
consapevoli del peso delle parole della donna. Ma Teys stato ucciso
sabato sera, fece notare il sergente Havers.
Perci Roberta deve essersi alzata come al solito domenica mattina,
aver indossato l'abito della festa ed essere rimasta ad aspettare il padre.
Lynley fiss l'abito. Lui non era in casa, perci lei avr immaginato che
fosse da qualche altra parte nella fattoria. Non c'era di che preoccuparsi
perch sarebbe tornato in tempo per portarla in chiesa. Probabilmente non
era mai mancato a una messa in tutta la sua vita. Ma quando non si fatto
vedere, la ragazza ha cominciato a essere in ansia ed uscita a cercarlo.
E l'ha trovato nel granaio, concluse Barbara. Ma quel sangue
sull'abito... come pensa che possa esserci finito?
Immagino fosse sotto choc. Deve aver raccolto il corpo e averlo cullato
in grembo.
Ma era senza testa! Come ha potuto...
Lynley continu: Ha posato di nuovo il corpo per terra e, ancora sotto
choc, se n' rimasta seduta l finch padre Hart non l'ha trovata.
Ma allora perch ha detto di averlo ucciso?
Non l'ha mai detto, puntualizz Lynley.
Che cosa intende dire?
Quello che ha detto stato: 'Sono stata io. Non me ne pento'. La voce
di Lynley aveva un tono sicuro.
Sa proprio di confessione.
Non detto. Lynley esamin pi attentamente le macchie sull'abito e

la distanza tra l'una e l'altra sulla gonna. Ma ha un significato.


Quale?
Che Roberta sa benissimo chi ha assassinato suo padre.
Lynley si svegli di soprassalto. La luce del primo mattino filtrava nella
stanza e i raggi illuminavano il pavimento fino al letto. Una fresca brezza
gonfiava le tende e portava con s il piacevole cinguettio degli uccellini e
lontani belati di pecore. Ma Lynley non percep niente di tutto ci. Rimase
sdraiato, consapevole solo della propria schiacciante disperazione e del
desiderio che bruciava in lui. Avrebbe voluto voltarsi e trovarla l, la massa
di capelli sparsi sul cuscino, gli occhi chiusi nel sonno. Desider essere lui
a risvegliarla, ad assaporare con la bocca e la lingua i tenui mutamenti che
conosceva cos bene quando il corpo di lei rivelava tutto il proprio
desiderio.
Di scatto gett indietro le coperte. Pazzia, si disse. Frenetico, incurante
di tutto e di tutti, cominci a vestirsi, un indumento dopo l'altro, cos come
gli capitavano in mano. Sentiva un impellente bisogno di fuga.
Afferr un maglione pesante e corse fuori della stanza, scendendo
rumorosamente le scale per uscire. Solo una volta in strada si rese conto
dell'ora: le sei e mezzo.
Una leggera nebbiolina sovrastava la valle, accarezzando le case e
ricoprendo il fiume. Alla sua destra la strada alta era silenziosa,
abbandonata. Nemmeno il fruttivendolo stava preparando la mercanzia sul
marciapiede. Le vetrine di Sinji erano buie, la cappella era sbarrata e il bar
vuoto e silenzioso.
Si avvi fino al ponte e trascorse cinque minuti a lanciare nervosamente
sassolini nel fiume finch la vista della chiesa non attir la sua attenzione.
Sulla cima della collina, St. Catherine sovrastava armoniosamente tutto
il paese; proprio l'esorcista di cui aveva bisogno per i demoni del passato.
Vi si diresse con passo deciso.
Era una bella chiesetta. Circondata dagli alberi e fiancheggiata da un
antico cimitero ormai in rovina; levava al cielo la splendida architettura
normanna. L'abside faceva bella mostra di una grande vetrata piombata a
semicerchio mentre nel campanile sul lato opposto avevano fatto il nido le
colombe. Rimase per qualche istante a osservarle agitarsi sul bordo del
tetto, poi prese a percorrere il sentiero in pietrisco che conduceva
all'entrata del cimitero. La oltrepass e fu permeato dalla pace di quel
luogo.

Distrattamente cominci a girovagare tra le tombe, guardando le lapidi a


malapena leggibili, consunte dal tempo. Dovunque erano cresciute erbacce
selvatiche ora bagnate dalla brina del mattino. La folta vegetazione
ricopriva in parte le tombe e il muschio era cresciuto abbondante su quelle
superfici che non vedevano mai il sole, mentre gli alberi assicuravano un
tranquillo riposo eterno a gente ormai da tempo dimenticata.
Un bizzarro gruppo di cipressi si incurvava sopra alcune tombe in rovina
a una certa distanza dalla chiesa. Gli alberi cos contorti avevano un
aspetto quasi umano, come se cercassero di proteggere le tombe stesse.
Incuriosito, si avvi in quella direzione e fu allora che la vide.
Era tipico di lei avere arrotolato sopra le caviglie i jeans stinti, essersi
tolta le scarpe ed essersi immersa a piedi nudi nell'erba alta e bagnata per
cogliere le tombe sotto la migliore angolazione e luce possibile. Era tipico
di lei immergersi nella natura totalmente dimentica di ci che la circondava: dimentica del fango che le macchiava le gambe dalla caviglia al
polpaccio, della foglia che si era bizzarramente infilata tra i suoi capelli,
del fatto che lui fosse a qualche metro di distanza, inebriato da ogni suo
movimento e divorato dall'inutile speranza che lei tornasse a prendere il
posto di una volta nella sua vita.
La nebbia bassa lasciava apparire qua e l la natura che li circondava. Il
sole del mattino illuminava a tratti le lapidi. Da una tomba l vicino un
uccello curioso osservava la scena con occhio attento. Lynley era solo
vagamente consapevole di tutto ci, ma sapeva che con la sua macchina
fotografica lei sarebbe riuscita a cogliere completamente quell'atmosfera.
Si guard intorno alla ricerca di St. James. Doveva certamente essere l
da qualche parte, a osservare con amore la moglie al lavoro. Ma di lui non
c'era traccia. Era completamente sola.
Di colpo Lynley ebbe l'impressione che la chiesa non avesse mantenuto
fede alla sua promessa di pace e tranquillit. Non serve a niente, Deb,
pens guardandola. Niente riesce a cancellarlo. Voglio che tu lo lasci. Che
lo tradisca. Che torni da me. Il tuo posto qui con me.
Lei alz il viso, si scost una ciocca di capelli dalla fronte e lo vide.
Dall'espressione del volto Lynley cap che era come se lui avesse
pronunciato ad alta voce quelle parole. Lei gliele aveva lette in faccia.
Oh, Tommy.
Era naturale che lei non fingesse, che non riempisse - come al suo posto
avrebbe fatto Helen - quel momento imbarazzante con qualche battuta
divertente che sarebbe servita a diminuire la tensione. Invece si morse il

labbro, con la stessa espressione che avrebbe avuto se lui l'avesse colpita, e
torn ad armeggiare intorno al cavalietto, nervosa.
Le si avvicin. Mi dispiace molto, mormor. Lei continu a darsi da
fare con il suo equipaggiamento, la testa bassa, il viso nascosto dai capelli.
Non riesco a superarlo. Cerco di vedere le cose in maniera obiettiva, ma
non serve a niente. Lei era voltata dall'altra parte e sembrava intenta a
esaminare le colline circostanti. Mi dico che finita nel modo pi giusto
per tutti noi, ma non ci credo. Ti voglio ancora, Deb.
Lei allora si volt verso di lui, il viso pallidissimo, gli occhi pieni di
lacrime. Non possibile. Devi dimenticare.
Razionalmente so che hai ragione, ma non ci riesco. Una lacrima le
scivol lungo la guancia. Lui fece per asciugargliela, ma si fren lasciando
ricadere il braccio. Stamattina mi sono svegliato con un desiderio cos
disperato di fare ancora l'amore con te che mi sono detto che se non fossi
uscito immediatamente avrei cominciato a prendere a pugni il muro, per
pura frustrazione adolescenziale. Ho pensato che la chiesa potesse
calmarmi. Quello che non immaginavo era che tu stessi girovagando per il
cimitero all'alba. Lo sguardo gli cadde sull'attrezzatura fotografica. Che
cosa stai facendo qui? Dov' Simon?
E ancora in albergo. Io... io mi sono svegliata presto e sono uscita per
dare un'occhiata al paese.
C'era qualcosa di falso. Sta male? le chiese secco.
Lei fiss i rami dei cipressi. Poco dopo le sei, era stata svegliata da un
respiro trattenuto di Simon. Era talmente immobile che per un istante
aveva temuto che stesse morendo. Respirava piano piano, misurando ogni
singolo respiro, e lei aveva compreso immediatamente che il suo unico
pensiero era stato quello di non svegliarla. Ma non appena aveva teso la
mano lui gliel'aveva stretta. Vado a prenderti la medicina, aveva
sussurrato, e cos aveva fatto, per poi restare a studiare la sua espressione
sofferente mentre cercava di vincere la battaglia con il dolore. Ti spiace...
per un'ora, amore mio? Era quella parte della sua vita in cui lei non
poteva entrare, che non avrebbe mai potuto condividere, e cos lo aveva
lasciato solo.
Lui... soffriva un po' stamattina.
Lynley prov un tuffo al cuore nel comprendere appieno il significato di
quelle parole, ogni loro implicazione. Cristo, non c' proprio modo di
venirne fuori, non cos? constat in tono amaro. Anche questo.
No! ribatt lei, angosciata. Non dire cos! Non pensarlo mai! Non

farti del male! Non colpa tua! Aveva parlato d'impulso, senza pensare
alla reazione che le sue parole avrebbero provocato in lui, e all'improvviso
fu come se avesse avuto l'impressione di aver parlato troppo, pi di quanto
avesse voluto; torn allora ad armeggiare con la macchina fotografica,
staccandola dal cavalietto per poi separare il corpo dall'obiettivo e riporre
il tutto.
Lui rimase a osservarla. Deborah si muoveva a scatti, come un vecchio
film proiettato alla velocit sbagliata. Forse rendendosene conto e
comprendendo di rivelare cos il proprio disagio, s'interruppe, la testa
china, una mano sugli occhi. I suoi capelli brillarono illuminati da un
raggio di sole. Avevano il colore dell'autunno: la morte dell'estate.
ancora in albergo? L'hai lasciato l, Deb? Non che gli importasse di
saperlo, ma lei aveva bisogno di parlarne e lui non riusciva ancora a
ignorare i suoi bisogni.
Voleva... stato per il dolore. Non vuole che io lo veda. Crede di
proteggermi se mi manda via. Alz gli occhi al cielo, come alla ricerca di
un segno. Sentirmi tagliata fuori in questo modo molto duro. Non lo
sopporto.
Lui comprese. E perch lo ami.
Lei lo fiss per un istante prima di rispondere. S. Lo amo, Tommy. E
l'altra mia met, parte della mia anima. Con mano tremante gli sfior il
braccio, in una leggerissima carezza. Voglio che trovi qualcuno che ti ami
cos. Ne hai bisogno, quello che ti meriti. Ma non... non posso essere io
quel qualcuno per te. Non voglio nemmeno esserlo.
Lynley impallid a quelle parole e trem nel sentirle cos decise.
Cercando di recuperare una certa dignit, si salv distraendosi con la
tomba ai loro piedi. E questa la fonte della tua ispirazione mattutina?
chiese.
S, rispose lei in tono altrettanto disinvolto. Ho sentito parlare tanto
del neonato dell'abbazia che ho pensato di dare un'occhiata alla sua
tomba.
'Come la fiamma al fumo', lesse lui. Strano epitaffio per un
neonato.
Sono un appassionato di Shakespeare, mormor una voce alle loro
spalle. Si voltarono. Padre Hart, simile a uno gnomo spirituale con la
tonaca e la cotta, era fermo sul sentiero a pochi passi di distanza, le braccia
incrociate sul petto. Era arrivato alle loro spalle in silenzio, come
un'apparizione che prende corpo dalla nebbia.

Se sta a me decidere, mi rivolgo sempre a Shakespeare per le iscrizioni


tombali. Un poeta senza tempo. D significato alla vita e alla morte. Si
tast le tasche della tonaca e ne estrasse un pacchetto di Dunhill,
accendendone una con aria distratta e rimettendo nella scatola il
fiammifero prima di reinfilare il tutto in tasca. L'operazione fu eseguita
meccanicamente, come soprappensiero.
A Lynley non sfugg il colorito giallastro della sua pelle e lo sguardo
malato. Questa la signora St. James, padre Hart, li present. Sta
scattando fotografie alla vostra tomba pi famosa.
Il prete sembr tornare al presente. Pi famosa? Stupito, fiss l'uno
poi l'altra prima che il suo sguardo cadesse sulla tomba e s'incupisse. La
sigaretta continuava a bruciare tra le dita macchiate di nicotina. Ah, s,
capisco, mormor corrugando la fronte. Che azione terribile da
compiere contro un neonato, lasciarlo l nudo al freddo a morire. Ho avuto
bisogno di un permesso speciale per seppellirlo qui.
Di un permesso speciale?
Non era battezzato. Era una femminuccia e l'ho chiamata Marina. Poi
pass ad altro. Ma se sono le tombe famose che venuta a vedere,
signora St. James, allora quello che cerca si trova nella cripta.
Sembra uscita da un libro di Edgar Allan Poe, osserv Lynley.
Niente affatto. E un luogo sacro. Il prete lasci cadere la sigaretta a
terra e la spense. Con gesto automatico si chin a raccogliere il mozzicone,
lo infil in tasca e si avvi verso la chiesa. Lynley raccolse l'attrezzatura
fotografica di Deborah e, insieme, lo seguirono.
Si tratta del posto dov' sepolto san Cedda, stava spiegando padre
Hart. Entrate. Mi stavo preparando per dire messa come tutte le mattine,
ma prima ve lo mostrer. Apr le porte della chiesa con un'enorme chiave
e li fece passare. Nei giorni feriali ormai non sono in molti a venire alla
funzione. Non come la domenica. William Teys era l'unico dei miei
fedeli a venire tutti i giorni e ora che se n' andato... be', mi sono ritrovato
piuttosto spesso a dire messa in una chiesa vuota durante la settimana.
Era un suo caro amico, vero? disse Lynley.
Il sacerdote tast la parete alla ricerca dell'interruttore. Era... come un
figlio.
Le ha mai parlato dei suoi problemi di insonnia? Del suo bisogno di
prendere sonniferi?
Il prete esit, la mano gli tremava. Una pausa troppo lunga, si disse
Lynley, e si spost di lato per osservare meglio il viso del vecchio. Aveva

lo sguardo fisso sull'interruttore della luce, ma le sue labbra si muovevano


silenziosamente, come se stesse pregando.
Si sente bene, padre Hart?
Io... s, sto bene. solo che... il suo ricordo... Con uno sforzo ritrov
l'autocontrollo, come uno che rimette insieme i pezzi di un rompicapo.
William era un brav'uomo, ispettore, ma un'anima in pena. Non... non mi
ha mai raccontato di avere difficolt a dormire, ma non mi sorprende
affatto.
Perch?
Perch, a differenza di molte anime in pena che si annegano nell'alcol o
fuggono in altri modi le difficolt, William le affrontava sempre a testa alta
e faceva del proprio meglio per superarle. Era un brav'uomo, forte, ma
aveva tremendi fardelli sulle spalle.
Come Tessa che l'ha lasciato e Gillian che scappata?
Nel sentire quel secondo nome, il prete chiuse gli occhi. Deglut a fatica,
in un singhiozzo soffocato. Tessa l'ha ferito; ma Gillian l'ha distrutto.
Dopo che se n' andata non pi stato lo stesso.
Lei com'era?
Lei... era un angelo, ispettore. Un raggio di sole. La mano tremante si
affrett ad accendere le luci e il prete indic loro l'interno della chiesa.
Be', che ne pensate?
Decisamente non era quello che ci si aspettava di trovare all'interno di
una chiesa di paese. Le chiese di paese di solito sono piccole, quadrate,
funzionali, con una totale assenza di colore, linee o bellezza. Questa era
l'opposto. Chiunque l'avesse costruita aveva in mente una cattedrale,
perch sul lato occidentale c'erano due grandi colonne che nelle intenzioni
originarie avrebbero dovuto sicuramente sostenere un peso ben pi
tremendo di quello del tetto di St. Catherine.
Ah, se n' accorto, constat padre Hart, seguendo lo sguardo di Lynley
che passava dalle colonne all'abside. qui che avrebbe dovuto sorgere
l'abbazia; St. Catherine avrebbe dovuto essere la grande abbazia, ma un
conflitto tra i monaci port alla costruzione della cattedrale vicino a
Keldale Hall. stato un miracolo.
Un miracolo? ripet Deborah.
Un vero miracolo. Se avessero costruito l'abbazia qui, dove sono i resti
di san Cedda, ai tempi di Enrico VIII sarebbe stato distrutto tutto.
Immaginate che cosa sarebbe stata la distruzione della chiesa in cui
sepolto san Cedda? La voce del prete lasciava trasparire tutto il proprio

orrore. No, stato un atto di Dio a dar vita al disaccordo tra i monaci. Dal
momento per che le fondamenta di questa chiesa erano gi state gettate e
la cripta completata, non c'era motivo di disinterrare il corpo del santo.
Cos l'hanno lasciato qui, in una piccola cappella. A passi lenti si avvi
verso una scala in pietra che dalla navata principale scendeva nel buio.
Da questa parte.
La cripta era una seconda minuscola chiesa nelle profondit del corpo
principale di St. Catherine. Era a volta, in stile normanno, sostenuta da
colonne con pochi ornamenti. Sul fondo c'era un semplice altare di pietra
adornato da due candele e un crocifisso, e lungo le pareti pietre della
vecchia chiesa preservate per i posteri. Era un luogo umido e cupo,
scarsamente illuminato, che sapeva di chiuso. Un velo di muschio copriva
le pareti.
Deborah rabbrivid. Poveretto. Fa freddo, qui. Forse avrebbe preferito
essere sepolto altrove, al sole.
Qui pi al sicuro, ribatt il prete. Si avvicin con reverenza alla
balaustra dell'altare, s'inginocchi e trascorse qualche minuto in
meditazione. I due restarono a osservarlo. Le sue labbra si muovevano, poi
a un tratto si blocc, come se fosse in comunicazione con un dio
sconosciuto. Completata la preghiera, sorrise con aria angelica e si rialz.
Gli parlo ogni giorno, dato che a lui che dobbiamo tutto, confid
padre Hart.
Perch? volle sapere Lynley.
Ci ha salvati. Il paese, la chiesa, la vita stessa del cattolicesimo qui a
Keldale, spieg, il viso illuminato dall'ardore.
Lui in persona o le sue reliquie? chiese Lynley con un certo
scetticismo.
Lui, la sua presenza, le sue reliquie, tutto. Padre Hart spalanc le
braccia, come a circondare l'intera cripta, e la sua voce crebbe di tono. Ha
dato al popolo il coraggio di mantenere la propria fede, ispettore, di
rimanere fedele a Roma nei terribili giorni della Riforma. A quel tempo i
preti si sono nascosti qui. L'imboccatura della scala stata coperta da un
falso pavimento e i preti del villaggio sono rimasti nascosti per anni. Ma il
santo rimasto con loro tutto il tempo e St. Catherine non mai caduta in
mano ai protestanti. Aveva gli occhi colmi di lacrime e con mano
tremante cerc il fazzoletto in tasca. Lei... io... vi prego di scusarmi.
Quando parlo di Cedda... il fatto di essere cos fortunato ad avere qui le
sue reliquie... di essere in comunione con lui... non so se riuscite a

comprendere.
L'essere in cos stretto rapporto con un santo del cristianesimo primitivo
evidentemente era troppo per il vecchio e Lynley cerc un diversivo. I
confessionali al piano di sopra sembrano scolpiti in stile elisabettiano,
osserv. Sbaglio?
L'altro si asciug gli occhi, si schiar la voce e offr loro un tremulo
sorriso. Ha ragione. All'inizio non dovevano essere dei confessionali ed
per questo che sono decorati con un tema cos laico. Normalmente non ci
si aspetta di vedere tra le sculture in legno di una chiesa giovani stretti in
un ballo, ma sono deliziosi, non trovate? Credo che la luce in quella parte
della chiesa poi sia cos bassa che i penitenti non riescono a distinguere
con chiarezza la lavorazione. Secondo me, c' chi ritiene che sia la
rappresentazione degli ebrei rimasti soli quando Mos salito sul monte
Sinai.
E in realt invece che cosa rappresentano? volle sapere Deborah,
seguendo il prete su per le scale.
Temo si tratti di un baccanale pagano, rispose il vecchio. Sorrise con
aria di scusa, li salut e scomparve al di l di una pesante porta scolpita
vicino all'altare.
I due rimasero a fissare la porta che si richiudeva. Che strano ometto.
Come fai a conoscerlo, Tommy?
Lynley segu Deborah fuori della chiesa, alla luce del sole. stato lui a
darci tutte le informazioni sul caso. Ha trovato lui il corpo. Rapidamente
le raccont dell'omicidio e lei ascolt come aveva sempre fatto, lo sguardo
fisso sul suo viso.
Nies! sbott quando lui ebbe terminato. Che cosa terribile per te!
Tommy, che ingiustizia!
Era proprio da lei, pens Lynley, andare dritto al cuore del problema,
vedere al di l della superficie ci che lo tormentava.
Webberly ha pensato che la mia presenza potesse renderlo pi
cooperativo, Dio sa come, comment in tono asciutto. Purtroppo sembra
che io eserciti su di lui l'effetto opposto.
Ma per te terribile! Dopo tutto quello che Nies ti ha fatto passare a
Richmond, perch hanno assegnato proprio te a questo caso? Non potevi
rifiutare?
Lui sorrise nel vederla cos indignata. Di solito non ci offrono queste
possibilit, Deb. Ti riaccompagno in albergo?
Oh, no, rispose lei all'istante, non ce n' bisogno. Io ho...

Certo, non ci pensavo. Lynley pos a terra la sacca della macchina


fotografica e osserv con sguardo vacuo le colombe che tornavano
svolazzanti al campanile.
Non per questo, mormor lei in tono gentile, sfiorandogli il braccio.
Ho la macchina proprio qui fuori. Probabilmente non l'hai notata.
Solo allora lui vide la Escort blu parcheggiata sotto un nocciolo che
stava ricoprendo il terreno circostante di secche foglie autunnali. Riprese
la borsa e la port fino all'auto, mentre lei lo seguiva a qualche passo di
distanza.
Deborah apr il bagagliaio e rimase a guardarlo riporre la borsa. Poi
impieg pi tempo del necessario a sistemare il tutto in modo che non
rotolasse durante il breve tragitto fino all'albergo e soltanto in quel
momento, poich non poteva pi evitarlo, si gir verso di lui.
La stava osservando, come se stesse per scomparire per sempre.
Ricordo l'appartamento di Paddington, mormor, e quando facevamo
l'amore l, al pomeriggio.
Non l'ho dimenticato, Tommy.
Aveva un tono tenero e per qualche strana ragione questo non fece che
ferirlo ancora di pi. Lynley si volt da un'altra parte. Gli dirai che mi hai
visto?
Certo.
E di che cosa abbiamo parlato? Questo glielo dirai?
Simon sa quello che provi. tuo amico. E anch'io lo sono.
Non voglio la tua amicizia, Deborah.
Lo so, ma spero che un giorno cambierai idea. E io ci sar.
Ancora una volta gli pos la mano sul braccio e lo strinse, poi apr la
portiera, scivol al volante e se ne and.
Rimasto solo, Lynley torn a piedi verso la pensione, sentendosi sempre
pi schiacciato dal peso della propria disperazione. Era appena arrivato a
casa Odell quando la porta del giardino si apr e una figuretta scese a passo
deciso gli scalini, seguita qualche istante dopo dall'anatra.
Tu aspetta qui, Dougal, url Bridie. La mamma ieri ha messo del
cibo fresco per te nel capanno.
L'anatra, incapace comunque di scendere i gradini, sedette con aria
paziente in attesa, mentre la bambina spalancava la porta del capanno ed
entrava. Torn un attimo dopo, trascinandosi dietro un grande sacco.
Lynley vide che indossava un grembiule da scuola, stropicciato e non
particolarmente pulito.

Ciao, Bridie, la salut.


Lei si gir di scatto. Lynley not che aveva i capelli un po' pi composti
del giorno prima e si chiese chi se ne fosse occupato.
Devo dar da mangiare a Dougal, gli spieg la bambina. Oggi devo
anche andare a scuola. Odio la scuola.
Lui la raggiunse nel cortile. L'anatra lo osserv avvicinarsi con aria
sospettosa, un occhio fisso su di lui e l'altro sulla colazione che le era stata
promessa. Bridie vers a terra una porzione gigantesca e l'animale
cominci a sbattere le ali, tutto felice.
E va bene, Dougal, ecco qui, esclam Bridie. Raccolse con affetto
l'anatra dai gradini e la piazz a terra, restando a guardarla mentre si
lanciava a capofitto sul cibo. La colazione quella che preferisce,
confid a Lynley, sedendosi come al solito sul primo gradino. Posato il
mento sulle ginocchia, fiss con aria adorante l'animale. Lynley le sedette
accanto.
Come sei ben pettinata, osserv. stata Sinji?
La bambina scosse la^testa, lo sguardo sempre fisso sull'anatra. No di
certo. opera di zia Stepha.
Davvero? E stata brava.
In queste cose brava, riconobbe Bridie con un tono che indicava che
c'erano altri campi in cui zia Stepha non eccelleva. Ora per devo andare
a scuola. La mamma non mi ha lasciato andare ieri. Ha detto che era
'troppo umiliante'. Gett indietro i capelli con aria di disprezzo. Sono i
miei capelli, non i suoi, aggiunse.
Be', le mamme hanno l'abitudine di prendere tutto troppo sul serio. Non
te n'eri accorta?
Avrebbe potuto prenderla come l'ha presa zia Stepha. Quando mi ha
visto, si limitata a ridere. Salt gi dai gradini e riemp d'acqua una
bacinella. Tieni, Dougal. L'anatra la ignor. Se non avesse mangiato
tutto pi in fretta che poteva, correva il rischio che le portassero via il cibo
e Dougal era un'anatra cui non piaceva rischiare. L'acqua poteva aspettare.
Bridie torn accanto a Lynley. Insieme osservarono l'animale che
s'ingozzava e la bambina sospir. Stava esaminandosi la punta rovinata
delle scarpe e ci pass sopra inutilmente un dito sporco.
Proprio non capisco perch debba andare a scuola. William non ci
mai andato.
Mai?
Be', non dopo aver compiuto i dodici anni. Se la mamma avesse

sposato William, io non avrei dovuto andare a scuola. Bobby non ci


andava.
Mai?
Bridie si corresse. William non l'ha mai costretta ad andarci dopo i
sedici anni. Non so come far se dovr aspettare fino a sedici anni. E poi
la mamma vuole che io ci vada. Vuole che vada all'universit, ma io non
voglio.
Che cosa preferiresti fare?
Occuparmi di Dougal.
Ah. Non che si possa dire che non sia il ritratto della salute, Bridie, ma
le anatre non vivono in eterno. Fa sempre piacere avere qualcosa su cui
contare.
Posso sempre aiutare zia Stepha.
Alla pensione?
La ragazzina annu. Dougal aveva finito la colazione e adesso stava
bevendo l'acqua. L'ho detto alla mamma, ma non serve. 'Non voglio che
passi la vita in quella pensione.' Bridie fece un'incredibile imitazione
della voce di Olivia Odell. Poi scosse la testa. Se William e la mamma si
fossero sposati, sarebbe stato tutto diverso. Io avrei potuto lasciare la
scuola e imparare tutto a casa. William era davvero intelligente e avrebbe
potuto insegnarmi. L'avrebbe fatto, lo so.
Come fai a esserne sicura?
Perch ha sempre letto molto a me e a Dougal. L'anatra, sentendo il
suo nome, li raggiunse soddisfatta con quella sua strana camminata
sbilenca. Perlopi roba della Bibbia, per. Bridie si lucid una scarpa
sulla calza. Non mi piace molto la Bibbia. Specie il Vecchio Testamento.
William diceva che era perch non lo capivo e ha detto alla mamma che
avrei dovuto avere un'educazione religiosa. Lui era molto gentile e mi
spiegava tutto, ma io non capivo molto bene. Pi che altro non capisco
perch nessuno ha mai avuto dei problemi dicendo bugie.
Come sarebbe? Lynley cerc inutilmente in quel poco che ne sapeva
di religione di trovare qualche bugiardo biblico che l'avesse scampata.
Mentono sempre tutti a tutti. Almeno questo che c' scritto. E nessuno
viene mai scoperto.
Ah, s. Le bugie. Lynley studi l'anatra, che fissava i lacci delle sue
scarpe con aria interessata. Be', le cose sono un po' simboliche nella
Bibbia, comment. Che cos'altro hai letto?
Niente. Solo la Bibbia. Credo che William e Bobby non leggessero

altro. Io ho tentato di farmela piacere, ma inutilmente. Non l'ho detto a


William, per, perch lui cercava di essere gentile e io non volevo essere
scortese. Credo che stesse cercando di conoscermi meglio, aggiunse con
aria saggia. Perch se avesse sposato la mamma, io gli sarei sempre stata
intorno.
Volevi che sposasse la tua mamma?
La bambina prese in braccio l'animale e lo pos sul gradino in mezzo a
loro. Dougal si mise a pulirsi le penne.
Pap mi leggeva, mormor Bridie in tutta risposta. Aveva la voce un
po' pi bassa del solito e pareva totalmente concentrata sulla punta delle
proprie scarpe. Poi se n' andato.
Se n' andato? Lynley si chiese se si trattasse di un eufemismo per
parlare della sua morte.
Un giorno se n' andato. Bridie pos una guancia sul ginocchio, attir
a s l'anatra e fiss il fiume. Non mi ha neanche detto ciao. Si volt a
baciare la testa dell'animale che per tutta risposta le becchett la guancia.
Io avrei voluto dirgli ciao, sussurr.
Userebbe il termine angelo o raggio di sole per descrivere qualcuno
che beveva, imprecava e se la spassava in giro? chiese Lynley.
Il sergente Havers alz lo sguardo dall'uovo che stava mangiando per
colazione, vers dello zucchero nel caff e ci pens su. Immagino che
dipenda da che cosa s'intende quando si parla di pioggia, non crede?
Lui sorrise. Penso di s. Allontan da s il piatto che aveva davanti e
osserv con aria pensierosa Barbara. Non era poi cos male quella mattina:
aveva un accenno di colore sulle palpebre, le guance e le labbra, e i capelli
erano pettinati meglio del solito. Anche gli abiti erano notevolmente
migliorati: indossava una gonna di tweed marrone con un pullover in tinta
che, anche se non era esattamente la sfumatura pi adatta per il suo
incarnato, era comunque un notevole miglioramento rispetto all'orrendo
completo blu del giorno prima.
Perch questa domanda? volle sapere lei.
Stepha ha parlato di Gillian come di un essere selvaggio, una beona.
Che si dava un gran da fare.
S, ma padre Hart ha detto che era un raggio di sole.
Davvero strano.
Ha detto che Teys rimasto sconvolto quando scappata.
Barbara aggrott le sopracciglia e, senza pensare a come questo avrebbe

potuto modificare il loro rapporto, vers una seconda tazza di caff a


Lynley. Be', questo spiega perch le sue foto sono scomparse, non le
pare? Quell'uomo aveva dedicato la vita alle figlie e guardi che cosa ne ha
guadagnato in cambio: una delle due svanita nella notte.
Le ultime tre parole colpirono particolarmente l'attenzione di Lynley, che
si mise a sfogliare i documenti che aveva sul tavolo finch non trov la
foto di Russell Mowrey che Tessa gli aveva dato.
Vorrei che oggi mostrasse questa in paese, le chiese.
Il sergente Havers prese la foto, senza capire. Ma lei ha detto che si
trovava a Londra.
Ora s, ma non necessariamente anche tre settimane fa. Se Mowrey
allora si trovava qui, deve pure aver chiesto a qualcuno come arrivare alla
fattoria. Qualcuno deve averlo visto. Si dia da fare soprattutto nei bar. Se
vuole, vada anche a Keldale Hall. Se nessuno l'ha visto...
In questo caso torniamo a Tessa, concluse Barbara.
O a qualcun altro con un movente. Sembra che ce ne siano parecchi.
Madeline Gibson rispose al bussare di Lynley.
L'ispettore era riuscito a farsi largo scavalcando due bambini che
litigavano nel giardino distrutto davanti alla casa, aveva aggirato un
triciclo rotto e una bambola senza braccia e aveva evitato un piatto di uova
fritte ormai fredde posato sui gradini. La donna osserv l'intera scena con
aria annoiata e sistem la sottoveste verde smeraldo sui seni appuntiti.
Sotto non portava niente e non fece nulla per nascondere il fatto che
l'ispettore non avrebbe potuto arrivare in un momento meno opportuno.
Dick, chiam senza distogliere lo sguardo da Lynley, rimettiti i
pantaloni. E Scotland Yard. Con un sorriso pigro gli apr la porta. Entri,
ispettore. E lo lasci nel minuscolo ingresso tra giocattoli e abiti sporchi
per avviarsi verso le scale. Dick! chiam di nuovo. Poi si volt con le
braccia incrociate sul petto, continuando a fissare Lynley. Un sorriso le
aleggiava sul viso. Tra le pieghe di raso sottile si intravedevano un bel
ginocchio e una coscia rotonda.
Ci fu del tramestio al piano di sopra, si sent un uomo brontolare e
apparve Richard Gibson. Scese rumorosamente le scale e vide la moglie.
Ges Cristo, mettiti addosso qualcosa, Mad.
Cinque minuti fa non volevi che avessi addosso niente, ribatt lei,
fissandolo con un sorriso carico di sottintesi e deliberatamente sal le scale,
rivelando il pi possibile del proprio corpo snello.

Gibson la guard divertito. Deve vederla quando fa sul serio, confid.


Ora sta solo scherzando.
Ah, s, immagino.
L'agricoltore rise di gusto. Perlomeno cos felice, ispettore. Almeno
per un po'. Si guard intorno nella confusione della casa e aggiunse:
Usciamo in giardino.
Lynley si disse che il giardino era un posto ancora meno adatto per il
loro incontro di quanto non lo fosse la casa maleodorante, ma evit ogni
commento e lo segu fuori.
Andate da vostra madre, ordin Gibson ai due bambini. Con il piede
spost il piatto da un lato. In un attimo dai cespugli balz fuori il gatto di
casa, che divor i resti delle uova e del pane tostato. Lo fece con avidit, e
questo fece tornare in mente a Lynley la donna al piano di sopra.
Ieri ho visto Roberta, disse. Gibson si era seduto sui gradini davanti a
casa e si allacciava le scarpe.
Come sta? C' qualche segno di miglioramento?
No. La prima volta che ci siamo parlati non mi ha detto che era stato lei
a firmare per ricoverare Roberta in manicomio, signor Gibson.
Lei non me l'ha chiesto, ispettore. Aveva finito di allacciarsi le scarpe
e si alz in piedi. Pensava che la lasciassi nelle mani della polizia a
Richmond?
Non proprio. Si incaricato anche di trovarle un avvocato?
Gibson non era uomo da aspettarsi che la polizia si preoccupasse che le
assassine confesse avessero un rappresentante legale e quella domanda lo
sorprese. Lynley se ne accorse. Lo vide sbattere le palpebre e impegnarsi
per qualche momento a infilare la camicia nei pantaloni.
Un avvocato? No, rispose dopo qualche istante.
E curioso che abbia organizzato il suo ricovero in casa di cura, ma che
non si sia occupato dei suoi interessi legali. Direi che stato anche
comodo, non le pare?
Sul viso di Gibson comparve un'espressione dura. No, non mi pare.
Allora mi spieghi.
Non credo di avere bisogno di spiegarle nulla, ribatt l'uomo in tono
tagliente. Comunque ho ritenuto che i problemi psicologici di Bobby
fossero un po' pi pressanti di quelli legali.
Infatti. E se fosse giudicata incapace di intendere e di volere e
impossibilitata a sostenere un processo, come senza dubbio accadr, lei si
troverebbe in una buona posizione, non le pare?

Gibson lo affront a muso duro. Perdio, certo, sibil con rabbia.


Libero di prendermi quella fottuta fattoria, libero di avere quella fottuta
casa, libero di scopare la mia fottuta moglie sul tavolo del salotto, se ne ho
voglia. E tutto senza avere Bobby tra i piedi. E questo che vuole sentirmi
dire, ispettore? Lo fiss infuriato, ma quando Lynley non reag a quella
aggressivit si calm. Il suo tono per continu a essere tagliente. Ne ho
abbastanza della gente che crede che io abbia voluto fare del male a
Bobby, della gente che crede che Madeline e io saremmo fin troppo felici
di vederla rinchiusa per tutta la vita. Crede che non sappia che quello che
pensano tutti? Crede che Madeline non lo sappia? Rise con amarezza.
No, io non le ho trovato un avvocato. Me ne sono trovato uno per me e ho
tutte le intenzioni di farla dichiarare incapace di intendere e di volere, se
posso. Crede che sia peggio che vederla finire in prigione per il resto della
sua vita?
Quindi pensa che sia stata lei a uccidere il padre? chiese Lynley.
Gibson scosse la testa. Non so che cosa pensare. Tutto quello che so
che Bobby non la stessa ragazza che conoscevo quando ho lasciato
Keldale. Quella ragazza non avrebbe fatto del male a una mosca. Ma
questa... un'estranea.
Forse per la sparizione di Gillian.
Gillian? Gibson rise con aria incredula. Direi che la fuga di Gilly
stata un sollievo per tutti quelli che avevano a che fare con lei.
Perch?
Diciamo che Gilly era pi avanti della sua et, la vogliamo mettere
cos? Lanci un'occhiata guardinga verso casa. Diciamo che in
confronto a lei Madeline sarebbe apparsa come la Vergine Maria. Sono
stato abbastanza chiaro?
Perfettamente. Gillian l'ha sedotta?
Lei non ha proprio mezzi termini. Mi offra una cicca e glielo
racconto. Accese la sigaretta che Lynley gli offr e contempl i campi che
iniziavano al di l della strada. Sul fondo, il sentiero che portava a High
Kel Moor si snodava tra gli alberi. Avevo diciannove anni quando me ne
sono andato da Keldale, ispettore. Non volevo andarmene. Dio solo sa che
era l'ultima cosa che desideravo fare. Ma sapevo che se non l'avessi fatto
avrei finito per ritrovarmi all'inferno.
Ma prima di andarsene andato a letto con sua cugina Gillian?
Gibson fece un versaccio. Non mi sembra il termine esatto da usare con
una ragazza come Gilly. Voleva avere lei il controllo e lo aveva, ispettore.

Riusciva a fare di quelle cose a un uomo... meglio di una puttana di alto


bordo. Mi faceva impazzire quattro volte al giorno.
Quanti anni aveva?
Dodici, la prima volta che ha posato su di me uno sguardo non proprio
da cugina e tredici la prima volta che... si data da fare. Poi nei due anni
seguenti mi ha fatto impazzire.
Intende dire che se n' andato per sfuggire a Gillian?
Non sono cos nobile. Me ne sono andato per sfuggire a William. Era
solo una questione di tempo prima che se ne accorgesse e io non volevo
che accadesse. Volevo darci un taglio.
Perch non ne ha mai parlato con William?
Gibson lo fiss spalancando gli occhi. Per come la pensava lui, nessuna
delle due ragazze avrebbe mai potuto fare niente di sbagliato. Come facevo
a dirgli che Gilly, la proverbiale luce dei suoi occhi, mi si strusciava contro
come una gatta e mi eccitava come una puttana? Non mi avrebbe mai
creduto. Spesso non riuscivo a crederci nemmeno io.
Gillian se n' andata da Keldale un anno dopo di lei, vero?
Gibson gett il mozzicone di sigaretta in strada. Cos mi hanno detto.
L'ha mai pi rivista?
L'altro abbass lo sguardo. Mai. Ed stata una benedizione.
Marsha Fitzalan era una donna curva e segnata dal tempo, con un viso
che a Lynley fece venire in mente quel genere di bambole americane
scolpite nelle mele: un insieme di rughe delicate le risaliva dalle guance
fino agli occhi azzurri, che danzavano nel suo viso illuminati dall'interesse
e dal divertimento e lasciavano capire a chiunque la guardasse che il corpo
era segnato dagli anni, ma il cuore e la mente non erano diversi da quelli
che erano stati in giovent.
Buongiorno, salut sorridendo, poi guard l'ora e aggiunse: O forse
dovrei dire buon pomeriggio. Lei l'ispettore Lynley, vero? Immaginavo
che prima o poi sarebbe passato. Ho preparato una torta di mele.
Per l'occasione? chiese lui.
S. Si accomodi.
Viveva in una delle case comunali di St. Chad's Lane, ma
quell'abitazione era del tutto diversa da quella dei Gibson. Nel giardino
c'erano aiuole di fiori: in primavera sarebbero fioriti alissi e primule,
bocche di leone e gerani. In vista dell'imminente inverno, erano stati potati
e la terra era stata girata con affetto intorno a ogni piantina. Sui due gradini

che portavano all'entrata c'erano graziose pianticelle di erba calderina,


mentre campanelline di metallo erano appese vicino a una finestra e le loro
sei note risuonavano leggere malgrado il frastuono dei figli dei Gibson
nella casa accanto.
Il contrasto con l'abitazione dei vicini proseguiva all'interno, dove il
profumo di pot-pourri nell'aria ricord a Lynley i lunghi pomeriggi
trascorsi nella camera da letto della nonna a Howenstow. Il minuscolo
soggiorno era arredato in maniera piacevole, anche se non costosa, e due
pareti erano interamente ricoperte di scaffalature ricolme di libri. Sotto
l'unica finestra faceva bella mostra un tavolinetto su cui erano posate varie
fotografie e sopra un vecchio apparecchio televisivo erano appesi
numerosi quadretti a piccolo punto.
Vuole accomodarsi in cucina, ispettore? propose Marsha Fitzalan. So
che non si dovrebbero intrattenere gli ospiti in cucina, ma io l mi sono
sempre trovata molto meglio che qui. I miei amici dicono che perch
sono cresciuta in una fattoria e la vita di una fattoria ruota sempre attorno
alla cucina. Credo di non essere mai riuscita a staccarmi da questo
concetto. Prego, si sieda. Caff e torta? Ha l'aria affamata. Immagino che
lei sia scapolo. Gli scapoli non mangiano mai bene come dovrebbero, non
cos?
Ancora una volta nella mente di Lynley riaffior il ricordo della nonna
che gli dava quell'incredibile sicurezza di amore incondizionato. Mentre
osservava la donna affaccendarsi con mani calme e sicure intorno a un
vassoio, Lynley cap con assoluta certezza che Marsha Fitzalan aveva la risposta che cercava.
Vuole parlarmi di Gillian Teys?
La donna si blocc e si volt verso di lui con un sorriso. Di Gilly? Sar
un vero piacere. Gillian Teys era la creatura pi adorabile che abbia mai
conosciuto.
11
Si volt nuovamente verso il tavolo, dove sistem un vassoio.
Un'attenzione superflua. La cucina era cos piccola che bastavano pochi
passi per attraversarla, eppure grazie a quel vassoio la donna riusc a
dimostrare tutta la sua cortesia, facendo dimenticare le ristrettezze della
povert. Il vassoio era coperto da un vecchio merletto su cui era sistemato
un servizio di porcellana per due. Entrambi i piatti erano sbeccati, ma le

tazze e i piattini erano riusciti chiss come a superare indenni il passare


degli anni.
Al centro del tavolo in pino c'era un vaso di coccio con alcune foglie
autunnali e Marsha Fitzalan lo spost per apparecchiare con ordine. Vers
il caff fumante nelle tazze, aggiungendo zucchero e latte alla propria,
prima di iniziare a parlare.
Gilly era esattamente come la madre. Sono stata l'insegnante anche di
Tessa. Ammetterlo, naturalmente, fa capire quanti anni ho, ma inutile
nasconderlo. Quasi tutti gli abitanti del paese sono stati miei allievi,
ispettore. Con un lampo divertito negli occhi, aggiunse: Tranne padre
Hart. Io e lui siamo della stessa generazione.
Non l'avrei mai detto, comment Lynley con aria seria e lei scoppi a
ridere.
Chiss come, ma gli uomini davvero affascinanti sanno sempre capire
quando una donna desidera un complimento. Con la forchetta prese un
pezzo di torta, che mastic soddisfatta per qualche istante, poi prosegu:
Gillian era l'immagine speculare della madre. Avevano gli stessi deliziosi
capelli biondi, quei magnifici occhi e lo stesso spirito fantastico. Ma Tessa
era una sognatrice, mentre direi che Gillian era un po' pi realista. Tessa
aveva sempre la testa fra le nuvole, tutta amore e fantasia. Credo che sia
per questo che ha deciso di sposarsi cos giovane; per lei nella vita non
c'era di meglio che farsi travolgere da un eroe alto e bruno e sicuramente
William Teys corrispondeva a questa immagine.
Gillian non desiderava farsi travolgere dall'amore?
Oh, no, non credo che abbia mai pensato agli uomini. Voleva diventare
insegnante. Ricordo che veniva qui il pomeriggio e si raggomitolava sul
pavimento con un libro. Come amava le Bront! A quattordici anni aveva
gi letto Jane Eyre sei o sette volte. Lei, Jane e il signor Rochester erano
molto intimi, a quanto ricordo. E poi le piaceva parlare di tutto ci che
leggeva. Le sue per non erano chiacchiere cos per dire: si soffermava sui
personaggi, sulle motivazioni, sui significati. Diceva sempre: 'Sono cose
che dovr sapere quando far l'insegnante, signorina Fitzalan'.
Perch scappata?
La vecchia fiss le foglie color del bronzo nel vaso di coccio. Non lo
so, rispose, scandendo bene le parole. Era una bambina cos brava.
Sembrava che non ci fosse al mondo problema che non fosse in grado di
risolvere con la sua mente sveglia. Sinceramente non so che cosa sia
successo.

Pu essere che avesse una relazione con un uomo? Forse qualcuno cui
correva dietro?
La signorina Fitzalan rispose con un deciso gesto di diniego della mano.
Non credo che Gillian s'interessasse gi agli uomini. Era un po' indietro
rispetto alle ragazze della sua et.
E Roberta? Assomigliava alla sorella?
No, Roberta era come il padre. S'interruppe di colpo, aggrottando le
sopracciglia. Era. Non voglio parlare di lei al passato, ma come se fosse
morta.
Ed cos, non vero?
La donna sorrise, compiaciuta del fatto che le desse ragione. Roberta
era grande e grossa come il padre, robusta e silenziosa. C' chi le dir che
non aveva personalit, ma non cos. Era semplicemente molto timida.
Era romantica come la madre e taciturna come il padre. E si perdeva nei
libri.
Come Gillian?
S e no. Leggeva quanto Gillian, ma non discuteva mai di quello che
leggeva. Gillian leggeva per imparare; Roberta, secondo me, lo faceva per
scappare.
Scappare da che cosa?
La signorina Fitzalan sistem il merletto sul vecchio vassoio e Lynley
not le sue mani segnate dal tempo. Dalla consapevolezza di essere
trascurata, direi.
Da Gillian o dalla madre?
Da Gillian. Roberta adorava Gillian. Non ha mai conosciuto la madre.
S'immagini che cosa dev'essere stato avere Gilly come sorella maggiore:
cos adorabile, cos viva, cos intelligente. Tutto quello che Roberta non
era e avrebbe desiderato essere.
Gelosia?
La donna scosse la testa. Non era gelosa di Gilly, le voleva molto bene.
Credo che Roberta abbia sofferto in maniera spaventosa quando la sorella
se n' andata, ma a differenza di Gillian, che avrebbe parlato del suo dolore
- Dio sa se Gilly non parlava di tutto e di tutti -, Roberta l'ha interiorizzato.
Ricordo infatti la pelle della povera bambina dopo che Gilly se ne and.
Buffo che me ne rammenti ancora.
Lynley ripens alla ragazza che aveva incontrato in manicomio e non si
sorprese che l'insegnante ricordasse lo stato della pelle di Roberta.
Acne? chiese. Troppo giovane per l'acne.

No. Fu una vera e propria esplosione. So che era un fattore nervoso, ma


quando gliene parlai, lei incolp Baffi. La signorina Fitzalan abbass lo
sguardo e giocherell con la forchetta, spostando di qua e di l le briciole
nel piatto. Lynley attese con pazienza, sicuro che ci fosse dell'altro, e alla
fine lei prosegu. Mi sono sentita cos inadeguata, ispettore, un tale
fallimento come amica e come insegnante per il fatto che lei non riuscisse
a parlarmi di quello che era accaduto a Gilly. Ma proprio non ce la faceva,
cos preferiva dare la colpa di tutto a un'allergia dovuta al suo cane.
Lei ne ha discusso con il padre?
Dapprima no. William era cos sconvolto dalla fuga di Gillian che non
si riusciva a parlargli di niente. Per settimane e settimane abbiamo temuto
che non riuscisse pi a parlare con nessuno tranne che con padre Hart. Alla
fine, per, sinceramente, ritenni di doverlo fare, per Roberta. Dopotutto,
aveva solo otto anni e non era colpa sua se la sorella era scappata di casa.
Mi recai quindi alla fattoria e spiegai a William che ero preoccupata per
lei, specie dopo che si era inventata quella patetica storia del cane. Si
vers altro caff e lo sorseggi, ripensando a quell'incontro di tanto tempo
prima. Pover'uomo. Non avrei certo dovuto temere la sua reazione. Deve
essersi sentito terribilmente in colpa per avere ignorato Roberta, perch si
rec direttamente a Richmond a comperare tre o quattro tipi di creme per
lei. Forse la bambina non aveva bisogno altro che dell'attenzione del padre,
perch da quel momento lo sfogo spar.
Ma tutto il resto rimase, pens Lynley. Tra s, rivide la ragazzina tutta
sola in quella cupa fattoria, circondata dai fantasmi e dalle voci del
passato, che viveva svuotata, nutrendosi solo di libri.
Lynley apr la porta sul retro ed entr nella casa. Niente era cambiato e
tutto era freddo e immoto come prima. Dalla cucina raggiunse il
soggiorno, dove Tessa Teys gli sorrise teneramente dal suo altarino
nell'angolo, con un'aria giovanile e infinitamente vulnerabile. Lynley
s'immagin Russell Mowrey che sollevava la testa dagli scavi e si trovava
di fronte quel viso delizioso incorniciato dallo steccato. Era facile capire
come Mowrey si fosse innamorato, facile capire come fosse ancora
innamorato.
Non mille navi, ma un marito infuriato, pens Lynley. possibile,
Tessa? O in un solo pomeriggio hai visto crollare tutto il tuo mondo e ti sei
resa conto che non avresti potuto sopportare di doverlo ricostruire?
Volt le spalle all'altarino e sal di corsa le scale. No, la risposta doveva

essere in quella casa, doveva essere Gillian.


Per prima cosa entr nella sua camera da letto, ma quel vuoto non gli
rivel nulla. Il letto lo fiss col copriletto in ordine. Sul tappeto non
c'erano tracce che portassero al passato. La tappezzeria non nascondeva
vecchi segreti. Era come se una giovanetta non avesse mai vissuto in
quella stanza, non avesse mai sfogato tutta la sua vitalit in quell'atmosfera. Eppure qualcosa... qualcosa di Gillian restava, qualcosa che lui
aveva visto, che sentiva.
Si avvicin alla finestra e fiss, inutilmente, il granaio. Era scatenata,
intrattabile. Era un angelo, un raggio di sole. Era una gatta in calore. Era
la creatura pi adorabile che abbia mai conosciuto. Era come se non
esistesse una vera Gillian, ma solo un caleidoscopio che, agitato prima di
usarlo, appariva diverso a seconda di chi ci guardasse dentro. Desider
trovare la risposta nella stanza, ma quando volt le spalle alla finestra non
vide altro che mobili, tappezzeria e un tappeto.
Com'era possibile che qualcuno venisse cancellato in modo tanto
radicale dalla vita della famiglia in cui aveva vissuto per sedici anni? Era
inconcepibile. Ma era accaduto. Oppure no?
Pass nella stanza di Roberta. Gillian non poteva essere svanita in
maniera cos totale dalla vita della sorella. L'amore che lei le portava era l,
il legame era forte. Almeno quello era un punto su cui tutti avevano
concordato, qualunque fosse il loro giudizio su Gillian, Lynley fece vagare
lo sguardo dalla finestra all'armadio e poi al letto. Il letto: era l che
nascondeva il cibo, perch non anche Gillian?
Facendosi forza di fronte alla vista e all'odore della putrefazione, spost
il materasso e barcoll per il fetore che lo colp.
Si guard intorno, alla ricerca di qualcosa che gli facilitasse il compito,
ma non vide niente che potesse essergli utile. La luce nella stanza era
scarsa e, per quanto spiacevole fosse, non gli restava che tirare gi dal letto
iJ materasso a molle e squarciarlo. Sbuffando per la fatica, butt tutto sul
pavimento, poi si avvicin alla finestra e la spalanc. Prima di voltarsi
nuovamente verso il letto, respir a pieni polmoni l'aria fresca. Ignorando
con uno sforzo di volont il fetore, si mise all'opera. Suvvia, vecchio mio.
Non per questo che sei entrato nella polizia? Forza, adesso, un bel colpo
deciso.
Tir con forza la copertura del materasso e la stoffa mezza marcia si
lacer, mettendo in mostra tutta la follia che conteneva. I topi scapparono
di qua e di l in tutte le direzioni, lasciandosi alle spalle frammenti di frutta

decomposta. Un topolino fugg via tenendo tra i denti qualcosa di marcio,


raccolto tra montagne di biancheria femminile sporca, e un furibondo
nugolo di tarme, disturbato da tutto quel movimento, invase la stanza,
finendo in faccia a Lynley.
Attonito, indietreggi di qualche passo, si trattenne dal lanciare un urlo e
corse in bagno, dove si spruzz acqua fresca in faccia. Poi si guard allo
specchio e sorrise. Meno male che hai saltato il pranzo. Dopo questo
spettacolo potresti anche non avere pi voglia di mangiare per il resto dei
tuoi giorni.
Cerc un asciugamano, ma non ne trov. Con la coda dell'occhio
intravide una vestaglia appesa sul retro della porta che chiuse con un
calcio. I cardini arrugginiti cigolarono. Si asciug il viso sull'orlo
dell'indumento con aria pensierosa e dopo qualche istante lasci la stanza.
Gli era venuto in mente qualcosa.
La scatola di chiavi era dove l'aveva vista la volta precedente, in fondo
all'ultimo ripiano dell'armadio di Teys. La tir fuori e ne rovesci il
contenuto sul letto. Teys doveva aver messo le cose di Gillian da qualche
parte in un baule. Forse in solaio. Le chiavi dovevano sicuramente essere
l, ma la ricerca si rivel vana. Erano tutte chiavi di porte, le vecchie chiavi
di una volta con il buco in mezzo, una strana collezione di ricordi metallici
arrugginiti. Di cattivo umore, le ributt tutte nella scatola e maledisse la
cieca determinazione di quell'uomo che aveva cancellato dalla faccia della
terra l'esistenza della figlia.
Perch? si chiese. Quale angoscia aveva spinto William Teys a negare
che la figlia che aveva tanto amato fosse mai esistita? Quale azione poteva
avere commesso lei per portarlo a un simile atto distruttivo? E tale allo
stesso tempo da provocare nella sorella una reazione cos potente eppure
disperata come il semplice nascondere una fotografia?
Sapeva quale doveva essere il passo successivo. Il solaio un buco
nell'acqua, vecchio mio. Torna in camera da letto. Sai che il segreto l.
Forse non nel materasso, ma l. Rabbrivid al pensiero di quali altre
sorprese lo attendevano come spettri in quella stanza sepolcrale.
Mentre cercava di farsi forza per tornare l dentro, sent giungere
dall'esterno un fischiettio allegro e disinvolto e si avvicin alla finestra.
Un giovane percorreva il sentiero che scendeva da High Kel Moor con
un cavalietto sulle spalle e una valigetta di legno in mano. Lynley si disse
che era venuto il momento di conoscere Ezra.

Il primo pensiero che lo colp fu che non fosse poi cos giovane come
pareva da lontano. Dovevano essere i capelli, pens, di un biondo caldo e
portati pi lunghi di quanto si usasse. Da vicino Ezra somigliava molto a
quello che era: un uomo che aveva passato la trentina, a disagio per
quell'incontro con il detective di Scotland Yard. Glielo si leggeva da come
stava in piedi e nello sguardo che si vel, in quegli occhi che cambiavano
colore a seconda dell'abito che indossava. In quel momento erano blu
scuro, come la camicia, macchiata di pittura. Aveva smesso di fischiettare
nell'istante in cui aveva visto Lynley uscire dalla casa.
Ezra Farmington? chiese cordialmente l'ispettore.
Farmington si blocc. A Lynley venne in mente il ritratto di Fryderyk
Chopin eseguito da Delacroix: le stesse labbra ben modellate, l'accenno di
una fossetta sul mento, le sopracciglia ben pi scure dei capelli, il naso
deciso.
Esatto, rispose, sulla difensiva.
E andato a dipingere in brughiera, oggi?
S.
Nigel Parrish mi ha detto che studia i riflessi della luce.
A quel nome l'altro reag; il suo sguardo si fece pungente. Che altro le
ha detto Nigel?
Che ha visto William Teys che la cacciava dalla sua propriet. Sembra
che ora lei se ne serva liberamente.
Con il permesso di Gibson, puntualizz quello in tono tagliente.
Davvero? Non me ne ha parlato. Lynley si volt verso il sentiero. Era
ripido e roccioso, maltenuto, non certo l'ideale per una passeggiata in
campagna. Bisognava essere artisti davvero appassionati per salire fin
lass. La sua attenzione torn a rivolgersi a Ezra. La brezza pomeridiana
che accarezzava i campi scompigli i biondi capelli di Farmington che il
sole faceva rifulgere. Lynley cominci a capire perch li portasse cos
lunghi. Il signor Parrish mi ha detto che Teys ha distrutto alcune sue
opere.
Le ha detto anche che cosa ci faceva lui quaggi quella sera? ribatt
Farmington. No, accidenti, che io sia dannato se gliel'ha detto.
Secondo il suo racconto, stava riportando alla fattoria il cane di Teys.
Sul viso del giovane pittore si dipinse un'espressione incredula.
Riportando alla fattoria il cane? Che ridere! Con un moto di rabbia
piant il cavalietto nella terra morbida. Nigel un maestro nel manipolare
i fatti. Mi lasci indovinare che cosa le ha raccontato: che io e Teys stavamo

litigando violentemente nel bel mezzo della strada quando lui apparso,
per riportare innocentemente il povero, vecchio cane cieco a casa.
Farmington si pass nervosamente una mano tra i capelli. Tutto il suo
corpo era cos teso che Lynley si aspettava che da un momento all'altro
serrasse i pugni. Cristo, quell'uomo mi spinger a commettere qualche
pazzia.
L'ispettore inarc un sopracciglio, interessato, e quel mutamento di
espressione non sfugg all'uomo che aveva di fronte.
Immagino che la ritenga una confessione, vero, ispettore? Be', le
suggerisco di tornare da Nigel e chiedergli che cosa ci stesse facendo lui in
giro per Gembler Road quella notte. Mi creda, quel cane era in grado di
tornare a casa da solo da Timbuctu, se avesse voluto. Scoppi a ridere.
Quel cane era molto pi in gamba di Nigel. Non che ci voglia tanto.
Lynley si chiese perch Farmington fosse cos furibondo. Non c'era
dubbio che quel sentimento fosse sincero, eppure era esagerato rispetto
all'argomento di cui stavano parlando. Sembrava un elastico teso su cui si
stesse esercitando un'eccessiva pressione; ancora un grammo e si sarebbe
rotto.
Ho visto le sue opere a Keldale Lodge. Il suo modo di dipingere
l'abbazia mi ha fatto venire in mente Wyeth. voluto?
Ezra parve rilassarsi un po'. L'ho eseguito molti anni fa, quando ancora
ero alla ricerca di uno stile tutto personale. Non mi fidavo del mio istinto,
cos copiavo gli altri. Mi sorprende che Stepha lo tenga ancora appeso.
Mi ha detto che gliel'ha dato in cambio della pensione, un autunno.
Esatto. Allora pagavo quasi tutto a quel modo. Se guarda bene in giro,
vedr le mie croste appese in ogni negozio della citt. Mi sono persino
comprato il dentifricio con quel sistema. Aveva un tono di derisione, di
disprezzo, ma diretto a se stesso, non a Lynley.
Mi piace Wyeth, dichiar Lynley. Nei suoi lavori c' una semplicit
che trovo gradevole. Mi piacciono la semplicit, la chiarezza delle linee e
dell'immagine, i dettagli.
Farmington incroci le braccia sul petto. sempre cos chiaro,
ispettore?
Cerco di esserlo, ribatt lui con un sorriso. Mi parli della sua lite con
Teys.
Se rifiutassi?
Naturalmente pu farlo, ma me ne chiederei il motivo. Ha qualcosa da
nascondere, signor Farmington?

Ezra spost il peso del corpo da un piede all'altro. Non ho niente da


nascondere. Quel giorno ero stato in brughiera e sono sceso quando ha
cominciato a fare buio. Teys deve avermi visto dalla finestra. Diamine, non
lo so. Mi ha raggiunto qui in strada e abbiamo litigato.
Ha distrutto qualche suo lavoro.
Non era un granch, comunque. Non ha importanza.
Ho sempre pensato che agli artisti piaccia avere il controllo delle
proprie opere invece di cederlo ad altri. Non d'accordo? Lynley cap
subito di avere toccato un punto debole, perch l'altro s'irrigid suo
malgrado. Il suo sguardo si spost sul sole che stava calando all'orizzonte e
lasci passare qualche istante prima di rispondere.
Ne convengo, mormor alla fine. S, perdio, ne convengo.
Allora quando Teys si concesso l'ardire...
Teys? Ezra scoppi a ridere. Non m'importava un accidente di quello
che faceva Teys. Gliel'ho detto, non ha distrutto altro che croste. In ogni
caso, di certo lui non avrebbe capito la differenza. Chiunque suoni Souza a
tutto volume come compagnia per una serata non ha un gran gusto, per
come la penso io.
Souza?
L'orrendo inno stelle-e-strisce. Cristo, si sarebbe detto che stesse
intrattenendo una miriade di americani che agitavano festosi le loro
bandierine. Per poi avere l'ardire di prendersela con me perch disturbavo
la sua quiete attraversando in punta di piedi la sua terra per raggiungere il
sentiero. Gli ho riso in faccia. stato allora che se l' presa con i miei
quadri.
E nel frattempo che cos'ha fatto Nigel Parrish?
Niente. Nigel aveva visto quello che era venuto a vedere, ispettore.
Aveva curiosato un po' qua e un po' l e a quel punto poteva anche
tornarsene tranquillo a riposare nel suo letto, per quella sera.
E le altre sere?
Farmington raccolse il cavalietto. Se non c' altro, me ne andrei.
No, c' un'altra cosa.
Farmington si gir di scatto a fissarlo. Che cosa?
Che cosa ha fatto la sera in cui morto William Teys?
Ero al Dove and Whistle.
E dopo la chiusura?
A casa, a letto a dormire. Da solo. Si scost nervosamente una ciocca
che gli era ricaduta sulla fronte. Un gesto strano, molto femminile. Mi

spiace non essermi portato dietro Hannah, ispettore. Sarebbe stato un


bell'alibi, ma non ho mai avuto una gran passione per fruste e catene. E
con questo si avvi a passo deciso lungo la strada.
Come dicono nei film americani, stato un clamoroso buco
nell'acqua. Il sergente Havers butt sul tavolo del Dove and Whistle la
fotografia e si lasci cadere con aria stanca su una sedia di fronte a lui.
Il che significa, suppongo, che nessuno ha visto Russell Mowrey in
questa vita.
Il che significa, a meno che si creda nella reincarnazione, che nessuno
l'ha proprio mai visto. Molti comunque hanno riconosciuto Tessa. C' stato
qualche sopracciglio inarcato, qualche domanda pungente.
E lei che cos'ha risposto?
Io sono stata nel vago, biascicando un mucchio di interessanti proverbi
latini per superare i momenti difficili. Me la sono cavata bene finch non
ho provato con caveat emptor. Non ha avuto l'effetto delle altre frasi.
Le andrebbe di annegare la delusione in un bicchiere, sergente?
Solo acqua tonica, rispose lei e, notando la sua espressione, aggiunse:
Davvero. Non bevo molto, signore. Sul serio. E sorrise.
Io invece ho trascorso una giornata affascinante, raccont Lynley,
tornando con il suo bicchiere. Ho avuto un incontro con Madeline
Gibson, che trasudava passione coperta da un nglig verde smeraldo con
sotto assolutamente niente.
La vita dei poliziotti dura, comment Barbara.
E Gibson al piano di sopra bello pronto. Sono stati felici di vedermi.
Immagino.
Comunque, oggi ho saputo qualcos'altro su Gillian. Era un angelo, un
raggio di sole, una gatta in calore o la creatura pi adorabile che si sia mai
vista. Dipende da chi ne parla. O quella ragazza un camaleonte, o tra
questa gente c' chi si sta dando un gran da fare per farla apparire cos.
Ma perch?
Non lo so. A meno che, naturalmente, non abbiano un interesse preciso
nel farla apparire il pi misteriosa possibile. Butt gi il resto della birra e
si appoggi allo schienale della sedia, stirando i muscoli stanchi. Ma la
grande avventura l'ho avuta alla fattoria Gembler, Havers.
E cio?
Ero sulle tracce di Gillian Teys. Pensi un po'. Qualcosa mi ha detto che
il segreto era nascosto nella camera di Roberta, per cui mi sono lanciato

con passione nell'indagine, ho squartato il materasso e ho rischiato


d'impazzire all'istante. Le descrisse la scena e il sergente Havers fece una
smorfia di disgusto.
Fortuna che non c'ero.
Oh, non abbia paura. Ero troppo sconvolto per rimettere il tutto a posto,
quindi domani avr bisogno di lei. Diciamo... subito dopo colazione?
Lei sorrise. Canaglia.
Quando arrivarono alla casetta all'angolo di Bishop Furthing Road, era
ovviamente l'ora del t. Quasi ora di cena, a essere sinceri, perch l'agente
Gabriel Langston apr la porta reggendo un piatto con i cibi pi disparati:
cosce di pollo fredde, formaggio, frutta e una fetta di torta.
Langston pareva molto giovane per essere un poliziotto, ma il nome
Gabriel gli si adattava perfettamente, perch era magrolino, con sottili
capelli biondastri, la pelle chiara e liscia e lineamenti appena accennati,
come se sotto la pelle le ossa fossero morbide.
A-avrei d-dovuto v-venire da lei s-subito, balbett, arrossendo
violentemente. Ma mi s-stato d-detto che si s-sarebbe fatto vivo lei, se
a-avesse avuto b-bisogno di qualcosa.
Senza dubbio, gliel'avr detto Nies, comment Lynley. L'altro annu a
disagio e fece loro cenno di accomodarsi.
La tavola era apparecchiata per uno e l'agente pos sul tavolo il piatto, si
pul la mano nei pantaloni e la tese all'ispettore. F-felice di conoscervi
ent-trambi. S-scusatemi per... Arross ancora di pi indicando con gesto
impotente la propria bocca, come se desiderasse fare qualcosa per quel suo
difetto. V-volete del t? offr gentilmente.
Grazie. Una tazza la prendo volentieri. E lei, sergente?
S, grazie, accett Barbara.
L'agente annu, evidentemente sollevato; sorrise e spar in una piccola
cucina. L'abitazione era chiaramente per una sola persona, poco pi di un
monolocale, ma era pulita, lucidata e spolverata. C'era solo un vago odore
di cane bagnato. La fonte di quell'odore un po' fastidioso se ne stava
sdraiata su un vecchio tappeto mordicchiato a scaldarsi davanti alla stufetta
elettrica accesa nel caminetto di pietra. Era un terrier bianco che sollev il
muso, li fiss e sbadigli, mettendo in mostra una lunga lingua rosa.
Dopodich si volt nuovamente felice verso la stufetta.
Langston torn con un vassoio e un altro terrier alle calcagna; era
identico al primo, ma pi vivace, perch si lanci immediatamente su

Lynley facendogli le feste.


Q-qui, gi! ordin l'agente, sforzandosi di avere un tono deciso. Il
cane ubbid con riluttanza e attravers la stanza per unirsi all'altro davanti
al fuoco. S-sono b-bravi ragazzi, ispettore. Mi scusi.
Mentre Langston versava il t, Lynley fece cenno di non preoccuparsi
per il cane. Continui pure a mangiare, agente. Io e il sergente Havers
siamo arrivati un po' tardi. Potremo parlare mentre mangia.
Langston aveva l'aria di non ritenere possibile una soluzione del genere,
ma ubbid timidamente.
Se ho capito bene, padre Hart l'ha chiamata subito dopo aver trovato il
corpo di William Teys, cominci Lynley. L'altro annu. Roberta era
ancora l quando lei arrivato? Un altro cenno di assenso. Lei ha
chiamato immediatamente la polizia di Richmond. Perch? Lynley si
pent di aver posto quella domanda nell'istante stesso in cui la formul.
Stupido, si disse, immaginandosi che sofferenza dovesse essere stata per
l'agente interrogare i testimoni, specie quelli come padre Hart, che
sembrava sempre fluttuare tra due mondi.
Langston stava fissando il piatto, alla ricerca della risposta giusta.
Credo che sia stato il modo pi rapido per risolvere la questione,
sugger Barbara e l'agente Langston assent con aria grata.
Roberta ha parlato con qualcuno? L'agente scosse la testa. Neanche
con lei? Con nessuno di quelli di Richmond? Ancora un cenno negativo
del capo. Lynley si rivolse a Barbara. Allora ha parlato solo con padre
Hart. Rimase qualche istante in silenzio, soppesando la situazione.
Roberta se ne stava seduta sul secchio rovesciato, l'ascia era l vicino e il
cane sotto il corpo di Teys. Ma mancava l'arma che aveva tagliato la gola
del cane. Esatto? Un cenno di conferma. Langston addent la terza coscia
di pollo, gli occhi fissi sull'ispettore. Che ne stato del cane?
Io... l'ho s-sepolto.
Dove?
Nel retro.
Lynley si sporse in avanti. Dietro questa casa? Perch? stato Nies a
dirle di farlo?
L'agente deglut, si pul le mani sui pantaloni e fiss con aria triste i suoi
due compagni vicino al fuoco i quali, vedendosi al centro dell'attenzione,
agitarono la coda: Io... Questa volta faceva fatica a parlare per
l'imbarazzo, pi che per la balbuzie. Amo i c-cani, mormor. Non vvolevo che fossero loro a seppellire il vecchio B-Baffi. Lui... era un amico

dei miei c-cani.


Poveretto, mormor Lynley quando si trovarono di nuovo per strada.
Si era fatto buio. In lontananza si ud una voce femminile che chiamava un
bambino. Non c' da meravigliarsi che abbia fatto intervenire la polizia di
Richmond.
Che cosa mai gli sar saltato in mente di fare il poliziotto? domand
Barbara mentre si avviavano alla pensione.
Penso che non si sia mai immaginato di potersi trovare di fronte a un
omicidio. Perlomeno non a uno di questo genere. Chi se l'aspetterebbe mai
in un posto come Keldale? Probabilmente, prima d'ora i compiti pi
importanti di Langston consistevano nel pattugliare il villaggio per controllare che di notte le porte dei negozi fossero chiuse a chiave.
E adesso che cosa facciamo? chiese Barbara. Non potremo avere il
cane fino a domattina.
Giusto. Lynley lanci un'occhiata all'orologio. Il che mi d dodici
ore per convincere St. James ad abbandonare la luna di miele per il brivido
della caccia. Che ne pensa, Havers? Ce la faremo?
Dovr scegliere tra il cane sgozzato e Deborah?
Temo di s.
Penso che ci vorr un miracolo, signore.
Sono un esperto in materia, dichiar Lynley, torvo.
Non le restava che indossare nuovamente l'abito bianco. Barbara lo tolse
dall'armadio e lo studi con aria critica. Con Un'altra cintura non sarebbe
stato poi cos male, o magari con una sciarpa. Si era portata una sciarpa?
Anche un foulard al collo avrebbe dato un tocco di colore, modificando
l'insieme e rendendolo un tantino diverso. Fischiettando, frug tra le sue
cose buttate alla rinfusa in un cassetto. Non le fu difficile trovare quello
che cercava: una sciarpa a quadretti bianchi e rossi. Sembrava un po' una
tovaglia, ma doveva accontentarsi.
Si avvicin allo specchio e rimase piacevolmente sorpresa nel vedere la
propria immagine riflessa. L'aria di campagna le aveva dato colore alle
guance e lo sguardo era luminoso. Tutto merito del sentirsi utile, si disse.
Si era goduta quella giornata in paese da sola. Era stata la prima volta
che un ispettore investigativo le aveva permesso di fare qualcosa tutto da
sola. Era stata la prima volta che un ispettore investigativo era partito dal
presupposto che avesse cervello. Si sentiva rinvigorita da quell'esperienza

e si rendeva conto di quanto l'umiliante ritorno ad agente in divisa avesse


distrutto la sua fiducia in se stessa. Che periodo orribile: la rabbia che
ribolliva dentro di lei, il dolore dell'infelicit, la consapevolezza di non
essere valutata sufficientemente dagli altri, di non avere abbastanza fiuto.
Fiuto. Gli occhietti da maiale di Jimmy Havers sembrarono fissarla dallo
specchio: padre e figlia avevano gli stessi occhi. Barbara volt di scatto le
spalle a quella vista.
Ora tutto sarebbe andato meglio. Aveva preso l'avvio e niente l'avrebbe
fermata. Avrebbe tentato di nuovo gli esami da ispettore e questa volta li
avrebbe superati, ne era certa.
Si tolse la gonna di tweed e il pullover e si liber con un calcio delle
scarpe. Certo, nessuno le aveva dato informazioni su Russell Mowrey, ma
tutti avevano preso molto seriamente le sue domande. Tutti l'avevano vista
per quello che era: una rappresentante di Scotland Yard, una rappresentante
in gamba, competente, intelligente, attenta. Era proprio quello che le ci
voleva e ora s che si sentiva davvero coinvolta nel caso.
Termin di vestirsi, si annod la sciarpa al collo e scese le scale per
incontrare Lynley.
Lo trov in soggiorno, in piedi davanti all'acquerello dell'abbazia, perso
nei suoi pensieri. Dietro il bancone, Stepha Odell lo osservava.
Sembravano essere anche loro parte di un quadro. Fu la donna a muoversi.
Beve qualcosa prima di uscire, sergente? chiese in tono cortese.
No, grazie.
Lynley si volt. Ah, Havers, mormor, massaggiandosi con aria
distratta le tempie. Pronta per un altro attacco a Keldale Hall?
Certamente.
Allora andiamo. Con un cenno del capo salut Stepha e, presa
Barbara sottobraccio, uscirono. Ho pensato a come meglio affrontare
l'argomento, le disse quando furono in macchina. Lei dovr tenere
occupata quella orribile coppia di americani il tempo necessario perch io
scambi due parole con St. James. Ce la far? Mi spiace terribilmente
abbandonarla a un tale destino, ma se il vecchio Hank mi sente, ho il
terribile sospetto che vorr entrare anche lui in gioco.
Nessun problema, signore, replic Barbara. Far in modo che resti
incantato.
Lui la fiss con aria sospettosa. Come far?
Lo far parlare di s.
Per tutta risposta Lynley scoppi a ridere e il suo viso parve subito pi

giovane e molto meno stanco. Sono sicuro che funzioner.


Ora senti, Barbie, esclam Hank strizzandole l'occhio, se il brivido
che tu e Tom state cercando quass, dovreste infilarvi in questo buco per
un paio di notti. Che ne dici, tesoro? Qui vengono i brividi quando fa sera,
no?
Stavano bevendo un bicchierino dopo cena nella sala perlinata di noce.
Hank, con indosso un paio di pantaloni di un bianco accecante, una
camicia a fiori aperta fino in vita e la solita catena d'oro al collo, fiss
Barbara con l'aria di saperla lunga. Sembrava sperare di diventare tutt'uno
con le ghirlande e i cherubini dei montanti scolpiti del caminetto: in una
mano teneva un bicchiere di brandy, il terzo o il quarto della serata, mentre
l'altra la teneva in vita, il pollice infilato nella cintura dei pantaloni.
La moglie sedeva su una poltrona dallo schienale alto e il suo sguardo
carico di scuse passava alternativamente da Deborah a Barbara. Barbara si
era accorta con una certa soddisfazione che Lynley e St. James erano
riusciti ad allontanarsi verso la sala accanto subito dopo cena e la signora
Burton Thomas si era appisolata rumorosamente su un soffice divano. A
giudicare dal russare irregolare, Barbara cap che stava solo fingendo di
dormire. Non si poteva fargliene una colpa: Hank teneva banco da un buon
quarto d'ora.
Barbara lanci una rapida occhiata a Deborah per vedere come avesse
preso l'improvviso abbandono del marito che l'aveva lasciata tra le grinfie
dell'americano. Aveva un'espressione tranquilla, il viso illuminato dalle
fiamme che brillavano nel camino, ma quando sent lo sguardo di Barbara
su di s, per un istante le s'incurvarono le labbra in un sorriso malizioso.
Sapeva benissimo che cosa stava accadendo, pens Barbara, e Deborah le
piacque per la generosit che dimostrava nell'accettare la realt.
Mentre Hank stava aprendo la bocca per proseguire la sua descrizione
dei brividi di Keldale Hall, Lynley e St. James li raggiunsero davanti al
camino.
Ora, dovete capire bene la situazione che c' qui, stava dicendo Hank.
Due sere fa vado alla finestra per chiudere fuori quel maledetto stridio.
Hai mai sentito pavoni cos rumorosi, Debbie?
Pavoni? ripet Deborah. Buon Dio, Simon, non era affatto il neonato
dell'abbazia! Mi hai mentito?
Sono stato chiaramente tratto in inganno, replic St. James. A me
sembrava proprio il verso di un neonato. Vuoi dire che ci siamo dati tutto

quel da fare per tenere lontano il diavolo per niente?


Come, un neonato? domand Hank, incredulo. Devi proprio essere
perso nelle spire dell'amore, Si. Era decisamente un pavone. Sedette a
gambe larghe, le braccia appoggiate sulle cosce grasse. Cos vado alla
finestra per zittirlo, pronto a tirargli una scarpa e farlo fuori. Ho una mira
infallibile, io. Ve l'avevo detto? No? Be', vedete, a Laguna abbiamo questo
vicolo dove vanno i finocchi. Attese per vedere se fosse il caso di
spiegare ancora una volta al pubblico il genere di abitanti di Laguna
Beach, ma erano tutti presi dal suo racconto, cos continu felice.
Lasciate che vi dica che faccio un sacco di esercizio a tirare loro dietro le
scarpe. Non vero, tesoro? la verit?
La verit, amore, assent JoJo. Riesce a colpire qualunque cosa,
giur, rivolta agli altri.
Non ne dubito, comment Lynley tra i denti.
Hank fece un gran sorriso. Cos eccomi l alla finestra, pronto a
lanciare, quando mi accorgo che c' ben pi di un pavone, l sotto.
Era qualcun altro a stridere? s'inform Lynley.
Diavolo, no. Il pavone c', ma mi cade l'occhio su qualcos'altro!
Attese che gli chiedessero di che cosa si trattasse, ma ci fu solo un educato
silenzio. Okay, okay! Scoppi a ridere e abbass la voce. Danny e quel
tipo, come si chiama, Ira... Hezekiah...
Ezra?
Giusto! E hanno le labbra incollate come non ho mai visto. Wow! 'Non
volete riprendere fiato?' gli urlo. E fischi con aria di approvazione.
Tutt'intorno sorrisi educati. JoJo guard gli uni e gli altri con l'aria di un
cucciolo alla ricerca di amore.
E adesso viene il bello. Hank abbass la voce. Quella che abbiamo
fra le mani non affatto Danny. Ma lui proprio Ezra. Sorrise con aria di
trionfo: era finalmente riuscito a catturare la loro attenzione.
Altro brandy, Deborah? domand St. James.
Grazie.
Hank si chin in avanti sulla poltrona. Ma se la sta facendo con
Angelina! Capite? Con una grassa risata, si batt i pugni sulle ginocchia.
Questo Ezra si d pi da fare di un gallo nel pollaio, amici miei. Non so
che cos'abbia, ma quali che siano le sue qualit, non le tiene per s! Vuot
il bicchiere d'un fiato. La mattina dopo ho tentato qualche commento con
Angelina, ma muta come una tomba. Neanche un battito di ciglia. Senti,
Tom, se cerchi del movimento, vieni qua. Sospir soddisfatto,

giocherellando con la pesante catena d'oro. Amore. Che cosa


meravigliosa, eh? Niente sconvolge la mente quanto l'amore. Sono sicuro
che tu puoi confermarlo, Si.
Sono sconvolto da anni, riconobbe St. James.
A Hank non parve vero. Ti ha colpito al cuore da ragazzino, vero?
esclam, indicando con il dito Deborah. Gli hai dato la caccia per un po',
eh?
Fin dall'infanzia, ammise lei, senza tradire alcuna emozione.
Dall'infanzia? Hank si alz e and a riempire nuovamente il
bicchiere. Quando le pass davanti, la signora Burton Thomas si mise a
russare ancora pi forte. Voi due eravate a scuola insieme, come me e la
mia Chicchina, ci scommetto. Ti ricordi, Chicchina? I nostri... incontri sul
sedile posteriore della Chevy. Avete i drive-in qua?
Credo che si tratti di un fenomeno endemico del suo Paese, rispose St.
James.
Come, come? Hank scroll le spalle e torn a sedersi. Il brandy gli si
rovesci sui pantaloni bianchi, ma lui fece finta di niente. Cos vi siete
conosciuti a scuola?
No. Siamo stati formalmente presentati a casa di mia madre. St. James
e Deborah si scambiarono uno sguardo innocente.
Ehi, scommetto che aveva organizzato tutto la vecchia. Anche io e la
mia Chicchina ci siamo conosciuti in un appuntamento alla cieca!
Abbiamo qualcosa in comune, Si.
A essere sinceri, sono nata in casa di sua madre, precis Deborah in
tono educato. Ma sono cresciuta perlopi nella casa di Simon a Londra.
Hank spalanc gli occhi. Erano acque pericolose. Hai sentito,
Chicchina? Voi due siete parenti? Cugini o qualcosa del genere? Nella
sua mente gi si affacciavano immagini di emofiliaci che languivano dietro
porte sbarrate.
Niente affatto. Mio padre il suo... be', come definiresti pap? rispose
lei voltandosi verso il marito. Servitore, cameriere, maggiordomo?
Suocero, rispose St. James.
Hai sentito, Chicchina? mormor Hank a mezza voce. Questo s che
amore.
Era stato tutto cos improvviso, inaspettato, e lei stava ancora cercando
di assimilarlo. Il carattere di Lynley si stava rivelando incredibilmente
sfaccettato, come un diamante tagliato da un maestro gioielliere che, in

ogni occasione, fa brillare una superficie che fino a quel momento non si
era vista.
Innamorato di Deborah. Be', questo di sicuro. Era comprensibile. Ma
innamorato della figlia del cameriere di St. James? Barbara si sforz di
accettare quel dato di fatto. Come aveva potuto accadergli? si domand.
Sembrava aver sempre avuto il pieno controllo della sua vita e del suo destino. Come aveva permesso che accadesse?
Ora rivedeva sotto una luce completamente diversa il suo strano
comportamento al matrimonio di St. James. Non era ansioso di liberarsi di
lei, ma di allontanarsi da quella che era la fonte di una notevole sofferenza:
la felicit nuziale che la donna che amava provava per un altro uomo.
Adesso perlomeno riusciva a comprendere perch, tra i due, Deborah
avesse scelto St. James. Chiaramente non doveva mai avere avuto
nemmeno una possibilit di scelta, perch Lynley non si sarebbe mai
lasciato andare a parlarle d'amore. Farlo, lo avrebbe portato a parlare di
matrimonio, e lui non avrebbe mai sposato la figlia di un cameriere. Il suo
albero genealogico ne sarebbe stato scosso fino alle radici.
Eppure certamente doveva aver desiderato che Deborah diventasse sua
moglie e come doveva avere sofferto vedendo St. James che
tranquillamente infrangeva quel ridicolo codice di comportamento sociale
che aveva invece frenato lui.
Che cosa aveva detto St. James? Suocero. Con tre semplici sillabe, aveva
cancellato ogni distinzione di classe che avrebbe potuto separarlo dalla
moglie.
Non c'era da chiedersi perch lei lo amasse, si disse Barbara.
Tornando alla pensione, si volt a guardare un Lynley dall'aria stanca.
Che cosa doveva provare, sapendo che gli era mancato il coraggio di dire a
Deborah che la voleva, sapendo di avere messo davanti all'amore per lei la
sua famiglia e il suo titolo? Come doveva odiarsi! Che rimpianti doveva
avere! Come doveva sentirsi incredibilmente solo! Lynley si accorse del
suo sguardo. Ha fatto un buon lavoro oggi, sergente. Specie in albergo.
L'aver tenuto a bada Hank per un quarto d'ora le far ottenere una citazione
di merito, gliel'assicuro.
Barbara prov un assurdo piacere a quell'apprezzamento. Grazie,
signore. St. James ha accettato di aiutarla?
Certamente.
Certamente, pens Lynley. Scosse la testa in un moto di autoderisione e

gett sul comodino il dossier. Vi pos sopra gli occhiali, si pass una mano
sugli occhi e sistem meglio i cuscini dietro la schiena.
Deborah aveva parlato con il marito, Lynley se n'era accorto. Avevano
gi discusso tra loro che cosa rispondere se lui gli avesse chiesto di
assisterlo. Era stato un semplice: Naturalmente, Tommy. Che cosa posso
fare?
Era proprio tipico di loro due! Era tipico di Deborah avere capito dalla
loro conversazione di quella mattina quanto fosse preoccupato per il caso.
Era tipico di lei avergli spianato la strada perch potesse chiedere l'aiuto di
St. James. Ed era tipico di St. James avere accettato senza esitare, perch
qualsiasi esitazione avrebbe risvegliato il senso di colpa che era sempre in
agguato come una pericolosa tigre ferita.
Si appoggi con la schiena ai cuscini e chiuse gli occhi con aria stanca,
lasciando che la mente tornasse al passato. Si lasci andare all'incantevole
visione di una felicit che non c'era pi e che era stata scevra di sofferenze.
L'incantevole Thais al suo fianco
sedeva come una splendente sposa pasquale,
nel fiore della giovent e nell'orgoglio della bellezza.
Coppia, coppia felice!
Solo chi ha coraggio merita la bellezza.
Le parole di Dryden gli tornarono in mente uscendo dal nulla,
indesiderate. Tent di ricacciarle nei recessi pi profondi della memoria in
uno sforzo che gli cost tutta la sua concentrazione e che gli imped di
sentire la porta che si apriva e i passi che attraversavano la stanza. Non si
accorse della sua presenza in camera finch una mano fresca non gli sfior
dolcemente la guancia. Spalanc gli occhi.
Credo che tu abbia bisogno di una birra, ispettore, sussurr Stepha.
12
La fiss attonito; si sforz di tornare alla realt, attese che si
ripresentasse l'uomo che sapeva ridere e ballare e che aveva sempre la
risposta pronta... ma non accadde niente. L'apparizione di Stepha, che si
era materializzata dal nulla, parve aver distrutto la sua unica arma di difesa
e riusc solo a reggere, senza tremare, il suo sguardo intenso.
Aveva bisogno di far diventare realt quel momento, di accorgersi che

lei non era un qualcosa evocato dal sogno, cos tese una mano a sfiorarle i
capelli. Morbidi, pens.
Lei gli prese la mano e gli baci il palmo, il polso, con la punta della
lingua che risaliva ad accarezzargli le dita. Lascia che ti ami, stanotte.
Lascia che allontani le ombre.
Era stato solo un lieve sussurro e lui si chiese ancora una volta se anche
la voce non facesse parte di un sogno; ma le sue mani vellutate gli
accarezzavano il viso, la mascella e la gola, e quando si chin su di lui,
sent la dolcezza della sua bocca, la carezza della sua lingua e cap che
Stepha faceva parte di una bruciante realt, di un dono che era pronto a
infrangere le mura del suo passato.
Avrebbe voluto sfuggire a quell'attacco, rifugiarsi in quel paradiso di
ricordi meravigliosi che gli avevano consentito di superare indenne l'anno
appena trascorso, un anno durante il quale ogni desiderio era stato assente,
ogni passione morta, ogni attimo di vita incompleto. Ma lei non gli permise nessuna fuga e distrasse deliberatamente i baluardi che lo proteggevano,
finch lui ancora una volta prov non la sensazione di una dolce
liberazione, ma quel terrificante bisogno di possedere un'altra persona,
anima e corpo.
Non era possibile. Non avrebbe permesso che accadesse di nuovo.
Disperato, cerc di rialzare le proprie difese distrutte, sforzandosi
inutilmente di tornare a essere quella creatura insensibile che non aveva
pi vita. Ma ora al suo posto era rinato, sereno e vulnerabile, l'uomo che,
dentro di s, era sempre stato.
Parlami di Paul.
Lei si sollev su un gomito e con un dito segu la linea delle sue labbra.
La luce le illuminava i capelli, le spalle, il seno. Era fuoco e tenerezza,
profumata quasi impercettibilmente con la dolcezza delle violette del
Devon.
Perch?
Perch voglio saperne di pi di te, perch era tuo fratello, perch
morto.
Lei distolse lo sguardo. Che cosa ti ha raccontato Nigel?
Che la morte di Paul ha cambiato tutti.
vero.
Bridie mi ha detto che se n' andato senza nemmeno dirle addio.
Stepha si raggomitol tra le sue braccia. Paul si ucciso, Thomas,

sussurr. Tremava nel pronunciare quelle parole e lui la tenne stretta. A


Bridie non stato detto. Diciamo sempre che morto a causa della corea
di Huntington, e in un certo senso stato proprio cos. stata la corea di
Huntington a ucciderlo. Hai mai visto qualcuno colpito da questa malattia?
La chiamano il ballo di san Vito. Non c' pi controllo sul corpo. Si
agitano, barcollano e cadono. Poi alla fine perdono la ragione. Ma non
Paul. Perdio, non Paul. Di colpo la voce le si spezz in un singhiozzo
trattenuto. Lui le accarezz i capelli e le pos un bacio sul capo.
Mi dispiace.
Gli era rimasto quel tanto di raziocinio da capire che ormai non
riusciva pi a riconoscere la moglie, non ricordava il nome della figlia, non
aveva pi controllo sul proprio corpo. Gli era rimasto quel tanto di
raziocinio da farlo decidere che era giunto il momento di morire. Deglut
a fatica. E io l'ho aiutato. Ho dovuto farlo: era il mio gemello.
Non lo sapevo.
Nigel non te l'ha detto?
No. Nigel innamorato di te, vero?
S, rispose lei con semplicit.
venuto a Keldale per starti vicino.
Lei annu. Abbiamo fatto tutti l'universit insieme: Nigel, Paul e io. C'
stato un momento in cui avrei anche potuto sposare Nigel. Allora era meno
matto, meno carico di rancore. Temo di essere io la causa della sua pazzia,
perch non mi sposer mai.
Perch no?
Perch la corea di Huntington una malattia ereditaria e io ne sono
portatrice sana. Non voglio trasmetterla a un figlio. gi abbastanza
terribile vedere Bridie crescere giorno dopo giorno e pensare, ogni volta
che inciampa o le sfugge qualcosa di mano, che nel suo sangue scorre la
terribile malattia. Non so che cosa farei se avessi un figlio. Probabilmente
finirei per impazzire dalla preoccupazione.
Non necessario che tu abbia figli. Oppure potresti adottarne.
Un discorso da uomini, certo. Nigel me lo dice sempre. Ma per quanto
mi riguarda, se non posso avere un figlio mio inutile sposarmi. Voglio
avere un bambino mio, sano.
Il neonato dell'abbazia era sano?
Lei si sedette per osservarlo dritto negli occhi. In servizio, ispettore?
Uno strano momento e uno strano luogo, non ti pare?
Lui sorrise con amarezza. Scusami, un riflesso condizionato. Poi

insistette: Era sano?


Dove hai sentito parlare del neonato dell'abbazia? No, non dirmelo: a
Keldale Hall.
Da quanto ne ho capito, sembra una leggenda diventata realt.
Pi o meno. La leggenda, alimentata dai Burton Thomas a ogni
possibile occasione, dice che a volte di notte si sente il pianto di un
neonato venire dall'abbazia. Temo che la realt sia molto pi terra terra:
il vento che quando soffia con la giusta forza da nord sibila in una
fenditura della parete della navata. Succede varie volte l'anno.
Come fai a saperlo?
Da ragazzini, una primavera, mio fratello e io ci siamo accampati
laggi per un paio di settimane finch non siamo riusciti a individuare la
fonte del 'lamento'. Naturalmente non abbiamo voluto deludere i Burton
Thomas raccontando la verit. Comunque, a essere sinceri, ti dir che quel
fischiare del vento non somiglia poi neanche tanto al pianto di un
neonato.
E il vero bambino?
Ah, ci risiamo. Stepha pos la guancia sul suo petto. Non ne so
molto. accaduto all'incirca tre anni fa. stato padre Hart a trovarlo e,
con il putiferio che ha scatenato, Gabriel Langston si trovato a dover
risolvere il mistero. Povero Gabriel. Non mai riuscito a scoprire niente.
Dopo qualche settimana il furore popolare si affievolito. C' stato un
funerale cui hanno partecipato tutte le brave persone e questo tutto. Una
storia piuttosto triste.
E sei stata contenta quando la storia si chiusa?
Certo, non mi piace la tristezza, non ne voglio nella mia vita. Voglio
che la vita sia piena di risate e di momenti di gioia.
Forse perch hai paura di provare sentimenti diversi.
vero, ma pi che altro ho paura di finire come Olivia, ad amare
infinitamente qualcuno per poi vedere il destino che me lo strappa di
mano. Non riesco pi a sopportare di averla vicino. Dopo la morte di Paul
si persa in un mondo tutto suo da cui non mai riemersa. Non voglio
finire cos. Mai. Quell'ultima parola fu pronunciata con rabbia, ma
quando sollev il capo, nei suoi occhi brillavano le lacrime. Ti prego,
Thomas, sussurr e il suo corpo rispose con appassionato desiderio.
L'attir a s e la sent fremere di passione e gridare di piacere mentre le
ombre si allontanavano.

E Bridie?
Che cosa?
come una piccola anima persa. C' solo la piccola Bridie e
quell'anatra.
Stepha ridacchi e si accoccol su un fianco, rannicchiata tra le sue
braccia.
Bridie speciale.
Olivia sembra stranamente disinteressarsi a lei. come se Bridie
crescesse senza avere nessuno dei due genitori.
Liv non sempre stata cos, ma Bridie come Paul, identica a lui.
Credo che Olivia soffra solo a vederla. Non ha ancora superato la perdita
di Paul e temo che non ci riuscir mai.
E allora perch stava per risposarsi?
Per Bridie. Paul era un padre dal carattere molto forte e pare che Olivia
si sia sentita obbligata a rimpiazzarlo con qualcun altro. Immagino che
William fosse ben disposto a fare da sostituto. Stepha aveva la voce
impastata di sonno. Non so se si mai soffermata a pensare a come
sarebbe stata la vita per lei, ma credo che quello che pi la interessava
fosse tenere Bridie sotto controllo. E avrebbe anche funzionato. William
era molto bravo con Bridie, e anche Roberta.
Bridie dice che anche tu lo sei.
Lei sbadigli. Davvero? Le ho sistemato i capelli, povero tesoro. Non
sono sicura di essere brava anche nel resto.
Sai cacciare via i fantasmi, sussurr Lynley. In questo sei molto
brava. Ma lei si era addormentata.
Stavolta al risveglio Lynley si trov ad affrontare la realt. Stepha era
raggomitolata con le ginocchia piegate e le mani chiuse a pugno sotto il
mento. Aveva il viso aggrottato nel sonno e una ciocca di capelli le
ricadeva sulle labbra. Lynley sorrise.
Un'occhiata all'orologio gli disse che erano quasi le sette. Dolcemente si
chin a baciarle una spalla nuda e lei si svegli all'istante, completamente,
per nulla confusa su dove si trovasse. Sollev una mano ad accarezzargli la
guancia e lo attir a s.
Lui le baci le labbra, poi il collo e dal suo respiro che si faceva
affrettato indovin il piacere che le dava baciandole il seno. Teneramente
le accarezz il corpo e lei sospir.
Thomas. Lui sollev la testa e vide che aveva le guance arrossate, gli

occhi che brillavano. Devo andare.


Non ancora.
Guarda che ore sono.
Fra un attimo. Si chin su di lei e Stepha gli infil le mani tra i capelli.
Tu... io... Oh, Signore. Rise nell'accorgersi di come il suo stesso corpo
la stesse tradendo e lui sorrise.
Se proprio devi andare, vai.
Stepha si mise a sedere, gli diede un ultimo bacio e s'infil in bagno.
Lynley rimase a letto, rilassato e soddisfatto come non credeva che
avrebbe mai pi potuto sentirsi e ascolt i rumori che venivano dal bagno.
Si chiese quasi senza rendersene conto come avesse fatto a superare quell'ultimo anno trascorso in isolamento. Poi rieccola l, sorridente, a
spazzolarsi i capelli. La vide afferrare l'abito grigio e cominciare a
infilarselo, sollevando con grazia le braccia.
Bast quel movimento alla tenue luce del mattino perch lui vedesse sul
suo corpo la prova innegabile di una passata gravidanza.
Barbara si alz quando sent la porta di Lynley che si apriva e richiudeva
piano piano. Se n'era stata sdraiata su un fianco, lo sguardo disperatamente
fisso su un punto preciso della parete, la mascella serrata finch non le
aveva fatto male. Si era sforzata con tutta se stessa di non provare assolutamente niente nelle ultime sette ore, dal primo istante in cui li aveva
sentiti insieme nella camera accanto.
Allora si avvicin alla finestra con le gambe che le tremavano e fiss il
paese senza vederlo. Sembrava senza vita, un posto senza colori n suoni.
Cos dev'essere, si disse.
La vera agonia era stata il letto: il ritmico e riconoscibilissimo cigolio
del letto. Aveva continuato a sentirlo fino ad avere voglia di urlare, di
prendere a pugni la parete perch la smettessero. Ma il silenzio che era
caduto subito dopo era stato anche peggio. Le aveva pulsato violentemente
nelle orecchie finch non si era accorta che quel rumore non era altro che il
battito furioso del proprio cuore. E poi di nuovo il letto, di continuo. E i
gemiti soffocati di lei.
Pos una mano calda contro il vetro freddo e bagnato della finestra e
rimase a guardare le goccioline di vapore che scendevano lentamente.
Per fortuna amava Deborah, pens acidamente. Cristo, devo essere stata
assolutamente fuori di me! Quando mai lui era stato diverso da come si era
rivelato ancora una volta la notte precedente: uno stallone, un toro da

monta, un uomo che doveva dimostrare la propria virilit tra le gambe di


ogni donna che incontrava!
Be', stanotte l'hai dimostrato, ispettore. L'hai portata in paradiso tre o
quattro volte, se non sbaglio. Sei davvero bravo.
Rise tra s, con amarezza. In fondo era un piacere scoprire che era come
lei aveva sempre pensato che fosse: un gatto randagio a caccia di ogni
donna in calore e che si mascherava dietro una fulgida apparenza di
perbenismo. Ma ci voleva poco per scoprire la realt: bastava grattare
appena appena sotto la superficie dorata.
L'acqua scorreva rumorosamente nel bagno della stanza accanto, un
suono che a Barbara ricord lo scoppio di un applauso. Voltando le spalle
alla finestra, decise che era venuto il momento di affrontare anche quella
giornata.
Dovremo frugare ben bene in tutta la casa, stanza dopo stanza,
dichiar Lynley.
Erano nello studio. Barbara si era avvicinata alla libreria e stava
sfogliando distrattamente un vecchio libro di una delle Bront. Lui la
guard con curiosit. Non aveva detto niente quella mattina, fatta
eccezione per qualche risposta secca e a monosillabi alle domande che lui
le aveva posto a colazione. Quel fragile filo di comunicazione che si era
stabilito tra loro sembrava essersi di colpo spezzato e, a peggiorare la
situazione, lei aveva indossato nuovamente l'orribile abito blu e quelle
ridicole calze colorate.
Havers, la chiam in tono secco. Mi sta ascoltando?
Lei si gir con fare insolente. Ogni sua parola... ispettore.
Allora cominci dalla cucina.
Uno dei due regni della donna.
Che cosa intende dire?
Niente, niente. E usc.
Lui la segu con lo sguardo, perplesso. Che diavolo le aveva preso?
Stavano lavorando bene insieme, ma adesso all'improvviso lei si stava
comportando come se non vedesse l'ora di mandare tutto al diavolo per
tornare in divisa. Non aveva senso. Webberly le stava offrendo una
possibilit di reinserimento. Perch quindi stava deliberatamente cercando
di dimostrare che ogni pregiudizio contro di lei era fondato? Imprecando
tra i denti, Lynley decise che era meglio lasciar perdere.
A quell'ora St. James doveva gi trovarsi a Newby Wiske, con il

cadavere del cane avvolto in un sacco di poliestere nel bagagliaio della


Escort e gli indumenti di Roberta in uno scatolone posato sul sedile
posteriore. Avrebbe eseguito l'autopsia, controllato le analisi e gliene
avrebbe riferito i risultati con la solita efficienza. Grazie a Dio, il
coinvolgimento di St. James avrebbe permesso che almeno qualcosa in
quel caso fosse portato avanti correttamente.
Kerridge, il capo della polizia del distretto dello Yorkshire, era stato fin
troppo felice di sapere che Allcourt St. James si sarebbe servito del loro
attrezzatissimo laboratorio. Avrebbe accettato di tutto, pens Lynley, pur di
schiacciare ancora una volta Nies. Scuotendo la testa con disgusto, Lynley
apr il primo cassetto della scrivania di William Teys. Non ci trov nulla di
segreto: forbici, matite, una cartina stropicciata della contea, il nastro di
una macchina per scrivere, un rotolo di nastro adesivo. Per un attimo, alla
vista della cartina sper che ci fosse segnato qualcosa d'interessante, forse
la strada percorsa da Teys alla ricerca della figlia maggiore. Ma non c'era
nessun messaggio cifrato che indicasse dove si trovava la ragazza
scomparsa.
Nemmeno negli altri cassetti della scrivania trov qualcosa
d'interessante: una scatola di colla, due confezioni di bigliettini di auguri
natalizi mai utilizzati, tre pacchetti di fotografie della fattoria, libri
contabili, una scatoletta di vecchie mentine. Ma niente su Gillian. Lo
sguardo gli cadde sulla libreria e sul volume della Bibbia che faceva bella
mostra di s. Colpito da un pensiero improvviso, lo apr alla pagina
segnata. Cos il faraone disse a Giuseppe: 'Poich Dio ti ha fatto
conoscere tutto questo, non c' nessuno che sia intelligente e savio quanto
te. Tu avrai autorit su tutta la mia casa e tutto il popolo ubbidir ai tuoi
ordini; per il trono soltanto io sar pi grande di te'. Il faraone disse ancora
a Giuseppe: 'Vedi, io ti do potere su tutto il paese d'Egitto'. Poi il faraone si
tolse l'anello dal dito e lo mise al dito di Giuseppe; lo fece vestire di abiti
di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. Lo fece salire sul suo
secondo carro e davanti a lui si gridava: 'In ginocchio'. Cos il faraone gli
diede autorit su tutto il paese d'Egitto.
Alla ricerca della guida del Signore?
Lynley alz lo sguardo. Barbara Havers se ne stava appoggiata allo
stipite della porta, il corpo informe stagliato contro la luce del mattino, il
viso privo d'espressione.
Ha finito in cucina?
Ho pensato di fare una pausa. Ed entr nella stanza. Ha da fumare?

Lui le tese distrattamente il portasigarette e torn a osservare la libreria,


alla ricerca di qualche volume di Shakespeare. Ne trov uno e cominci a
sfogliarlo.
Daze una rossa, ispettore?
Ci volle un attimo perch lui comprendesse quella strana domanda.
Quando si volt a guardarla, Barbara era gi tornata alla porta e ne
accarezzava distrattamente il legno, apparentemente indifferente alla
risposta che lui le avrebbe dato. Come, scusi?
Lei apr il portasigarette e lesse l'iscrizione. 'Caro Thomas. Parigi sar
sempre l per noi. Daze.' Con freddezza alz lo sguardo a incrociare
quello di lui. Fu allora che Lynley si accorse di come fosse pallida, di
come i suoi occhi fossero segnati dalla stanchezza e le mani le tremassero
nel reggere il portasigarette d'oro. A parte il suo uso piuttosto disinvolto
di Bogart, una rossa? domand di nuovo lei. Lo chiedo solo perch
sembra che siano le sue preferite. O in realt a lei vanno bene tutte?
Lynley si accorse troppo tardi, con orrore, di che cosa aveva provocato
quel cambiamento in lei e troppo tardi cap che la colpa era sua. Non
sapeva che cosa dire. Non sapeva come rispondere. Ma comprese
immediatamente che non era necessario che rispondesse, perch lei era
decisa a proseguire comunque.
Havers...
Lei sollev una mano a zittirlo. Era di un pallore mortale; il suo viso non
tradiva nessuna espressione, ma la voce era tesa. Sa, non sta bene
aspettare che sia la donna a raggiungere l'uomo per soddisfare i suoi
bisogni, ispettore. Mi sorprende che lei non lo sappia. Con la sua
esperienza, non avrei mai pensato che le sfuggisse questo piccolo segno di
buona educazione. Certo, una mancanza da poco e probabilmente una
donna non se ne ha a male quando ricompensata con l'estatica esperienza
di scopare con lei.
Lynley rabbrivid alla brutale cattiveria di quelle parole. Mi spiace,
Barbara.
E perch? ribatt lei con una risatina gutturale. Quando si presi
dalla passione non si pensa mai a chi ascolta. Io non ci penso mai. Le
labbra le s'incurvarono in un sorriso acido. E non si pu certo negare che
ieri notte ci fosse passione, non vero? Non riuscivo a crederci quando
avete ricominciato a darvi da fare la seconda volta. E dopo cos poco
tempo! Buon Dio, non le ha dato quasi respiro.
Lynley la osserv avvicinarsi alla libreria e far scorrere le dita sul dorso

di un libro. Non sapevo che ci sentisse. Mi scuso, Barbara. Mi spiace


molto.
Lei si gir di scatto a guardarlo. Perch scusarsi? disse alzando la
voce. Non di servizio ventiquattr'ore al giorno, e poi non stata colpa
sua. Come poteva sapere che Stepha geme come un'anima in pena?
A ogni modo non mai stata mia intenzione ferire i suoi sentimenti...
Non ha affatto ferito i miei sentimenti! lo contraddisse lei con una
risatina tremula. Che cosa diavolo le fa venire in mente un'idea del
genere? Diciamo che ha semplicemente acceso il mio interesse.
Nell'ascoltare come riusciva a mandare Stepha in paradiso - tre o quattro
volte? - mi sono chiesta se anche Deborah avesse l'abitudine di gemere a
quel modo.
Un colpo alla cieca, ma che colse nel segno. Lynley sapeva che lei se
n'era accorta, perch la vide sorridere trionfante.
Non mi pare che siano fatti suoi.
Certo che no! Lo so! Ma la seconda volta con Stepha - se non sbaglio
durata almeno un'ora - non ho potuto fare a meno di pensare al povero
vecchio Simon. Deve fare una fatica del diavolo per tenere dietro a lei,
ispettore.
Brava, Havers, ha fatto bene i compiti. Lo riconosco. E sa come colpire
nel segno.
Non assuma questo tono con me. Non osi! url lei per tutta risposta.
Chi diavolo crede di essere?
Tanto per cominciare, un suo superiore.
Oh, certo, ispettore. venuto il momento di fare leva sui gradi. Bene,
che cosa devo fare? Continuo a lavorare qui? Mi scusi se non sar proprio
all'altezza. Non ho dormito bene la notte scorsa. Afferr un libro con
rabbia, ma le sfugg di mano. Lui si accorse che stava trattenendo a fatica
le lacrime.
Barbara? Lei continu a prendere in mano un libro dopo l'altro, a
sfogliarli rapidamente per poi lasciarli cadere a terra. Le pagine erano
umide e nell'aria si lev un pungente odore di chiuso. Mi ascolti. Finora
ha lavorato bene, adesso non faccia la stupida.
Lei si volt di scatto, tremante. E questo che cosa vuol dire?
Ha la possibilit di tornare alla sezione investigativa. Non getti via tutto
solo perch ce l'ha con me.
Non ce l'ho con lei! Non me ne importa un cazzo di lei.
Certo che no. Non intendevo il contrario.

Sappiamo benissimo tutti e due perch mi hanno assegnato a lei.


Volevano che ci fosse una donna a occuparsi del caso e sapevano che io
ero al sicuro. E non appena questa storia sar finita mi rimetteranno di
pattuglia.
Di che cosa sta parlando?
Suvvia, ispettore, non sono stupida. Mi sono guardata allo specchio,
qualche volta.
Lui rimase a bocca aperta nel capire che cosa intendeva dire. Crede che
l'abbiano fatta tornare all'investigativa perch Webberly ritiene che mi
porterei a letto qualsiasi altra agente? Lei non rispose. E questo che
pensa? insistette lui, ma il silenzio continu. Maledizione, Havers...
E la verit! proruppe lei. Ma quello che Webberly non sa che
qualsiasi bionda o bruna al sicuro con lei di questi tempi, non solo i
mostri come me. Sono le rosse quelle che lei preferisce, le rosse come
Stepha, semplici rimpiazzi per quella che ha perso.
Questo non c'entra niente con la nostra conversazione!
S, invece! Se lei non fosse stato cos disperatamente alla ricerca di
Deborah, non avrebbe passato met notte a sfiancare Stepha e ora non
saremmo qui, impegnati in questa ridicola discussione!
Allora lasciamo perdere. Mi sono scusato. stata molto esplicita
nell'esprimere quello che pensa e prova... per quanto in lei mi sembri
strano. Ritengo che sia stato detto abbastanza.
Oh, le fa comodo chiamare me strana, ribatt Barbara con amarezza.
E lei? Ha rinunciato ha sposare una donna perch figlia di un cameriere,
rimasto a guardare il suo amico innamorarsi di lei, trascorrer il resto
della vita a soffrirne e poi dice che io sono strana.
Le cose non stanno esattamente cos, replic lui in tono gelido.
Oh, so fin troppo bene come stanno le cose e, se devo descrivere la
situazione, direi che proprio strana. Uno: lei innamorato di Deborah St.
James e non cerchi di negarlo. Due: lei sposata con un altro. Tre: chiaro
che avete avuto una storia d'amore, il che ci porta inevitabilmente al
quattro: lei avrebbe potuto benissimo sposarla, ma ha scelto di non farlo e
pagher per il resto della sua fottutissima vita quella stupida decisione da
snob!
Sembra che lei abbia molta fiducia nell'attrazione fatale che esercito
sulle donne. Chiunque venga a letto con me prontissima a diventare mia
moglie. Non cos?
Non mi prenda in giro!,

Non la sto prendendo in giro. E non star qui un minuto di pi a


discutere con lei di questo argomento. E si avvi verso la porta.
Oh, certo! Scappi pure! Era proprio quello che mi aspettavo da lei,
Lynley! Ci dia ancora sotto con Stepha! E Helen? Si mette una parrucca
rossa per farglielo drizzare? Lascia che la chiami Deb?
Lynley si sent scuotere da capo a piedi dalla rabbia e si sforz di
trattenersi guardando l'orologio. Havers, vado a Newby Wiske per
conoscere i risultati delle analisi di St. James. Questo le da, diciamo, tre
ore per ribaltare questa casa da cima a fondo e trovarmi qualcosa...
qualsiasi cosa, Havers... che mi porti da Gillian Teys. Dal momento che
sembra cos brava a estrapolare fatti dal nulla, non dovrebbe avere
problemi. Se per nel giro di tre ore non ha niente da riferire, si consideri a
spasso. chiaro?
Perch non cacciarmi subito e farla finita, allora?
Perch mi piace attendere con ansia ci che mi d piacere. Le si
avvicin e le tolse di mano il portasigarette. Daze bionda, disse.
Lei fece una smorfia. Fatico a crederlo. Nei momenti intimi si mette
una parrucca rossa?
Non lo so. Rigir tra le mani il portasigarette rivelando la A maiuscola
incisa sul coperchio. Una domanda interessante. Se mio padre fosse
ancora vivo, glielo chiederei. Questo era suo. Daze mia madre.
Raccolse il volume di Shakespeare e se ne and.
Barbara rimase a fissarlo, immobile, in attesa che il cuore smettesse di
batterle co's forte, rendendosi lentamente conto della terribile enormit di
ci che aveva fatto.
Finora ha lavorato bene... ha la possibilit di tornare alla sezione
investigativa. Non getti via tutto solo perch ce l'ha con me.
Non era proprio quello che aveva appena fatto? Il bisogno di fargli una
scenata, di castigarlo, di sfogarsi per l'attrazione da lui provata per una
bella donna aveva cancellato in lei ogni buona intenzione di mettersi a
lavorare al caso. Che diavolo le aveva preso?
Era gelosa? C'era stato un attimo di follia in cui era stata cos stupida da
credere che Lynley potesse mai guardarla senza vederla per quello che era
in realt: una donna semplice e goffa, furibonda con il mondo,
amareggiata, triste e terribilmente sola? Possibile che avesse coltivato la
segreta speranza che potesse un giorno interessarsi a lei? Era questo che
l'aveva spinta ad aggredirlo in quel modo? Era un'idea assolutamente

ridicola.
Non era possibile, non era vero. Lo conosceva abbastanza da non essere
cos sciocca.
Si sentiva svuotata. Colpa di quella casa, si disse. Era stato il dover
lavorare in quel luogo, dimora di fantasmi. Cinque minuti l ed eccola
pronta a dare in escandescenze.
Torn alla porta e contempl l'altarino di Tessa all'altro lato del
soggiorno. La donna sembrava sorriderle dolcemente. Ma nei suoi occhi
non c'era una punta di vittoria? Non era come se Tessa avesse sempre
saputo che lei non avrebbe potuto che fallire, una volta in quella casa, con
il suo silenzio e il suo gelo? Tre ore, aveva detto Lynley. Tre ore per
scoprire il segreto di Gillian Teys.
A quel pensiero rise con amarezza e la risata risuon nell'aria immota.
Lui sapeva bene che non ce l'avrebbe mai fatta, che avrebbe provato la
gioia di rispedirla a Londra, di nuovo di pattuglia, di nuovo in disgrazia. E
allora perch tentare? Perch non andarsene subito senza dargli la soddisfazione di essere lui a cacciarla?
Barbara si lasci cadere sul divano. L'immagine di Tessa la fissava con
comprensione. E se... se fosse riuscita a trovare Gillian? Se fosse riuscita
dove Lynley aveva fallito? Che importanza avrebbe avuto allora se lui la
rispediva di pattuglia? Non avrebbe forse saputo, una volta per tutte, che
almeno valeva qualcosa, che avrebbe potuto far parte di una squadra
investigativa?
Quel pensiero la stuzzicava e Barbara gratt distrattamente la stoffa del
divano con le unghie. A parte quel tenue rumore, tutto era silenzio nella
casa. Solo in lontananza si udivano di tanto in tanto i topi che si
rincorrevano nel solaio, ma non ci bad. Il suo sguardo era fisso sulle
scale.
Erano seduti a un tavolino d'angolo del Keys and Candle, il bar pi
frequentato di Newby Wiske. La folla dell'ora di pranzo se n'era ormai
andata e oltre a loro restavano solo alcuni clienti abituali, chini sul
bancone a tracannare pinte di birra.
Scostarono i piatti e Deborah vers il caff che era stato appena portato
in tavola. Fuori, il cuoco e il lavapiatti vuotavano la spazzatura nei bidoni
discutendo animatamente sui meriti di un tre anni che avrebbe corso a
Newmarket e sul quale il cuoco aveva evidentemente investito una notevole parte dei suoi ultimi salari settimanali.

St. James vers nel caff la solita montagna di zucchero.


Lynley attese il quarto cucchiaino prima di chiedere: Li conta?
Che io sappia, no, rispose Deborah.
St. James, incredibile. Come fai?
Mi addolcisco la vita, ribatt l'amico, tendendogli i risultati delle
analisi. Devo pur fare qualcosa per riprendermi dopo il tanfo di quel cane.
Mi devi un favore, Tommy.
Senza dubbio. Quali novit?
L'animale morto dissanguato per una ferita al collo. Si direbbe che sia
stata inflitta con un coltello la cui lama era lunga almeno una decina di
centimetri.
Allora non si trattava di un coltello a serramanico.
Direi piuttosto un coltello da cucina o da macellaio, qualcosa del
genere. La Scientifica ha esaminato tutti i coltelli della fattoria?
Lynley sfogli le carte che aveva davanti. Pare di s, ma non sono
riusciti a trovare l'arma in questione.
St. James aveva l'aria pensosa. curioso. Si direbbe quasi...
S'interruppe, come cambiando idea. Be', c' la ragazza che ha ammesso di
avere ucciso il padre, c' l'ascia proprio l a terra...
Senza impronte, gli ricord Lynley.
D'accordo, ma se non si vuole aprire un procedimento per crudelt
verso gli animali, non c' bisogno di trovare l'arma che ha ucciso il cane.
Sembra di sentir parlare Nies.
Per carit. St. James mescol il caff e fu sul punto di versarci altri
cucchiaini di zucchero quando, con un sorriso beato, la moglie gli tolse di
mano la zuccheriera. Lui scosse la testa sorridendo e continu:
Comunque, c'era qualcos'altro. Barbiturici.
Come?
Barbiturici, ripet St. James. Li aveva nel sangue. Guarda. E gli
tese il rapporto tossicologico.
Lynley lo lesse, stupito. Mi stai dicendo che il cane era drogato?
S. Quello che abbiamo trovato nel suo sangue indica che era
incosciente quando gli hanno tagliato la gola.
Incosciente! Lynley scorse rapidamente il rapporto e lo gett sul
tavolo. Allora non possono averlo ucciso per zittirlo.
Non direi proprio. Non era nelle condizioni di emettere alcun suono.
Una quantit di barbiturici tale da ucciderlo? Qualcuno ha tentato di
farlo fuori in quel modo e poi, non essendoci riuscito, ha deciso di

tagliargli la gola?
Ritengo sia probabile. Solo che con quello che mi hai raccontato sul
caso, tutto questo non ha senso.
Perch no?
Perch questa persona sconosciuta avrebbe dovuto per prima cosa
entrare in casa, trovare i barbiturici, somministrarli al cane, aspettare che
facessero effetto, accorgersi che non sarebbe morto, tornare con un coltello
e portare a termine l'opera. E per tutto questo tempo il cane che cosa
avrebbe fatto? Aspettato tranquillo che gli tagliassero la gola? Non credi
che si sarebbe messo ad abbaiare furiosamente?
Aspetta. Non ti seguo. Perch l'assassino avrebbe dovuto entrare in
casa per procurarsi i barbiturici?
Perch sono gli stessi che aveva preso William Teys e immagino che lui
il sonnifero lo tenesse in casa, non nel granaio.
Lynley ci pens su. Forse l'assassino li aveva con s.
Forse. Immagino che questa persona potrebbe aver somministrato i
barbiturici al cane, avere atteso che facessero effetto, avergli tagliato la
gola e poi essere rimasta ad aspettare Teys nel granaio.
Tra le dieci e mezzanotte? E che cosa doveva andarci a fare Teys nel
granaio tra le dieci e mezzanotte?
Forse cercava il cane.
E perch? Perch nel granaio? Perch non in paese dove scappava
sempre? E poi perch cercarlo? Tutti dicono che l'animale girava
liberamente di qua e di l. Perch Teys l'avrebbe dovuto cercare proprio
quella sera?
St. James scroll le spalle. Che cosa avesse in mente Teys tutto da
vedere, ma se la tua attenzione concentrata sulla ricerca dell'assassino
dell'animale, una sola persona poteva uccidere quel cane: Roberta.
Una volta fuori, St. James stese l'abito sul cofano dell'auto di Lynley,
incurante degli sguardi curiosi di un gruppo di anziani turisti che passava,
alla ricerca di souvenir fotografici, con gli apparecchi appesi al collo. Con
fare deciso, indic la macchia all'interno del gomito sulla manica sinistra,
l'altra tra la vita e le ginocchia e un'altra ancora sul polsino bianco destro.
Tutto questo sangue risultato essere del cane, Tommy. Si volt verso
la moglie. Tesoro mio, vuoi darci una dimostrazione come hai fatto in
laboratorio?
Deborah si accovacci sui talloni e l'ampia gonna dell'abito cadde a terra

come un mantello. Il marito le si mise alle spalle.


Sarebbe pi facile se avessimo qui un cane, ma faremo del nostro
meglio. Roberta, che immagino sapesse dove il padre teneva i sonniferi,
deve averli somministrati all'animale nel tardo pomeriggio. Forse con la
cena. Voleva essere sicura che restasse nel granaio. Non avrebbe
funzionato se se ne fosse andato in giro per il paese. Una volta che il cane
ha perso conoscenza, si accovacciata a terra proprio come Deborah. Solo
questa particolare posizione ci d le macchie sul vestito nei punti esatti in
cui le vediamo. Ha sollevato la testa del cane e l'ha tenuta posata contro il
braccio. Dolcemente pieg il braccio di Deborah. Poi, con la mano
destra, gli ha tagliato la gola.
una follia, comment Lynley. Perch?
Aspetta un attimo, Tommy. Il cane ha la testa rivolta dall'altra parte. Lei
gli infila il coltello in gola ed ecco la macchia di sangue sulla gonna. Poi
tira il coltello verso l'alto con la mano destra per portare a termine l'opera.
Tese una mano a segnare un punto preciso sull'abito di Deborah. C' del
sangue vicino al gomito dov'era appoggiata la testa, sangue sulla gonna
schizzato dalla gola dell'animale e sangue sulla manica e il polsino destro
che hanno strusciato contro la ferita. St. James sfior i capelli della
moglie. Grazie, amore mio, sussurr, aiutandola a rialzarsi.
Lynley torn ad avvicinarsi all'auto per esaminare l'abito. Francamente,
secondo me non ha senso. Perch mai avrebbe dovuto farlo? Mi stai
dicendo che la ragazza ha indossato il suo abito della festa, un sabato sera,
si recata con calma nel granaio e ha tagliato la gola al cane che amava fin
da bambina? Si volt a guardare l'amico dritto negli occhi. Perch?
Non so risponderti. Non so dirti che cosa avesse in mente: so solo come
sono andate le cose.
Ma non pu essere che si sia recata nel granaio, abbia trovato il cane
morto e, in preda al panico, lo abbia raccolto e cullato, riempiendosi cos
di sangue?
Ci fu una pausa di un attimo. E possibile, ma improbabile.
Ma possibile. possibile?
S, ma improbabile, Tommy.
E allora com' che la pensi tu?
Deborah e il marito si scambiarono uno sguardo imbarazzato e Lynley
cap che dovevano aver discusso insieme del caso ed essere giunti a
un'ipotesi che erano riluttanti a rivelargli. Allora? chiese. Mi stai
dicendo che Roberta ha ucciso il cane, che suo padre l'ha raggiunta nel gra-

naio e ha scoperto tutto, che hanno litigato furiosamente e che lei l'ha
decapitato?
No, no. Ci sono buone probabilit che Roberta non abbia ucciso affatto
il padre, ma era sicuramente presente quando accaduto. Deve esserci
stata.
Perch?
Perch il sangue del padre le ha macchiato tutto l'orlo dell'abito.
Forse entrata nel granaio, ha trovato il suo corpo ed caduta a terra in
ginocchio, scioccata.
St. James scosse la testa. Non quadra.
Perch?
L'altro gli indic l'orlo dell'abito. Guarda qui. Il sangue di Teys tutto a
schizzi. Sai bene quanto me che cosa significa. C' un solo modo perch
possa esserci finito cos.
Lynley rimase in silenzio per qualche istante. Roberta era l vicino
quando accaduto il fattaccio, mormor alla fine.
Dev'essere stato cos per forza. Se davvero non stata lei, era
comunque presente quando qualcun altro ha ucciso suo padre.
Sta proteggendo qualcuno, Tommy? interloqu Deborah, vedendo
l'espressione che si era dipinta sul viso di Lynley.
Lui non rispose subito. Era perso nelle sue riflessioni. Stava pensando a
che cosa s'impara, quando lo si impara e quando ce ne si serve. Stava
pensando a quello che si sa e a come in ultima analisi questo si unisca
all'esperienza e porti a quella che una verit incontrovertibile.
Si sforz di rispondere alla domanda con un'altra domanda. St. James,
che cosa faresti, fino a che punto arriveresti per salvare Deborah? Era una
domanda pericolosa, di un rischio mortale. Quello era un argomento che
forse sarebbe stato meglio non sfiorare.
Fino a che punto ti spingeresti? insistette Lynley.
Tommy, per favore, no! Deborah cerc di impedirgli di andare oltre,
di fermarlo prima che compisse qualche danno irreparabile al delicato
cristallo della loro fragile pace.
Nasconderesti la verit? Metteresti in gioco la tua vita? Fin dove
arriveresti per salvare Deborah?
St. James si volt verso la moglie. Era pallidissima, gli occhi pieni di
lacrime. E cap: era il momento di fare sul serio.
Farei qualsiasi cosa, rispose, lo sguardo fisso su di lei. Perdio, s,
certo, farei qualsiasi cosa.

Lynley annu. cos che ci si comporta di solito con chi pi si ama.


Scelse ajkovskij: la Sesta sinfonia, la Patetica. Sorrise tra s nel sentire
il primo movimento che risuonava nell'abitacolo dell'auto.
Helen non l'avrebbe mai permesso.
Tommy, tesoro, assolutamente no! avrebbe protestato. Non lasciamo
che la nostra depressione ci porti dritti al suicidio! Poi avrebbe frugato
con decisione tra tutti i nastri per trovare qualcosa di adatto: Strauss,
invariabilmente, suonato a tutto volume, mentre lei si sforzava di
chiacchierare allegramente. Immaginateli un po', Tommy, a saltellare tra i
boschi. Davvero buffi!
In quel momento, invece, il tema della Patetica, con la sua insistente
esplorazione delle umane sofferenze spirituali, ben si adattava al suo
umore. Non riusciva a ricordare quanto tempo fosse passato dall'ultima
volta che si era sentito cos coinvolto in un caso. Era come se un peso
tremendo lo stesse schiacciando, un peso che non aveva niente a che
vedere con la responsabilit di riuscire ad arrivare alla soluzione. E sapeva
a che cosa era dovuto. L'omicidio, con la sua natura atavica e le ineffabili
conseguenze, era un'Idra. Ogni testa, tranciata nello sforzo di raggiungere
il prodigioso corpo a forma di cane della colpa, faceva nascere al suo
posto altre due teste, ancora pi sinistre della prima. Ma a differenza di
molti altri casi precedenti in cui il semplice lavorare meccanicamente gli
aveva consentito di arrivare al centro del problema, di fermare il flusso di
sangue, per impedire un'ulteriore crescita, lasciandolo personalmente
indenne dopo lo scontro, questo caso lo colpiva in maniera molto pi
profonda. Capiva istintivamente che la morte di William Teys era solo una
delle molte teste del serpente ed era preso da una sensazione di
trepidazione per la consapevolezza che altre otto aspettavano di battersi
con lui... e pi ancora perch non riusciva a comprendere la vera natura del
male che si trovava a fronteggiare. Tuttavia si conosceva abbastanza da
sapere che la disperazione non era dovuta solo alla morte di un uomo in un
granaio di Keldale.
C'era il problema Havers, ma, oltre a questo, c'era la verit. Al di l delle
sue accuse amare e infondate, della sua cattiveria e del suo dolore, in
quello che aveva detto con rabbia c'era del vero. Non aveva forse davvero
trascorso l'ultimo anno nell'inutile tentativo di sostituire Deborah? Non
come aveva insinuato Barbara, ma in modo ancora pi disonesto di quanto
non potesse essere un incontro senza conseguenze in cui due corpi si

uniscono, provano un momentaneo piacere e si separano per tornare


ciascuno alla propria vita. Quella, se non altro, sarebbe stata l'espressione
di qualcosa, di aver dato per un momento, per quanto breve; ma nell'ultimo
anno lui non aveva dato niente a nessuno.
La realt era che in quell'ultimo anno era diventato il sacerdote cultore di
una religione tutta sua: la devozione al passato. In questo aveva paragonato
ogni donna che incontrava a Deborah, non alla vera Deborah, ma a una dea
mistica che esisteva solo nella sua mente.
In quel momento si accorse che in realt non aveva mai desiderato
dimenticare il passato, che aveva anzi fatto di tutto per tenerlo in vita,
come se avesse intenzione di dedicarsi totalmente a quell'immagine e non
alla vera Deborah. Quella consapevolezza lo fece stare male.
E con questo si rese conto che doveva anche affrontare il problema di
Stepha. Ma non ce la faceva. Non ancora.
Proprio mentre l'ultimo movimento della sinfonia terminava, svolt in
direzione di Keldale. Le foglie autunnali si sollevavano al passaggio
dell'auto, formando alle sue spalle una nuvola di oro, rosso e giallo che
annunciava l'inverno. Si ferm davanti alla pensione e rimase un istante a
fissare le finestre, chiedendosi come e quando sarebbe riuscito a rimettere
insieme i frammenti della propria vita.
Barbara doveva essere stata ad aspettarlo alla finestra del soggiorno,
perch apparve sulla porta non appena lui spense il motore. Con un
sospiro, Lynley si prepar a un altro scontro, ma lei non gli diede il tempo
di dire niente.
Ho trovato Gillian, annunci.
13
In un modo o nell'altro era riuscita a superare la mattinata. Il violento
litigio con Lynley, seguito dagli orrori della camera da letto di Roberta, era
riuscito a smorzare la sua ira e la sua agitazione, trasformandole in un
quieto distacco. Sapeva che l'avrebbe comunque rispedita a Londra e certo
se lo meritava, ma prima avrebbe dimostrato di essere un bravo sergente
investigativo. Per, doveva superare ancora quell'ultimo incontro in cui
aveva occasione di dimostrare le sue capacit.
Rimase a osservare Lynley che guardava incuriosito quello strano
insieme di oggetti sparsi su uno dei tavoli del soggiorno: l'album con le
fotografe di famiglia ritagliate, un romanzo che doveva essere stato letto

molte volte, la fotografia presa nel cassettone di Roberta, l'altra che


ritraeva le due sorelle e sei pagine ingiallite di un giornale, ripiegate e
ridotte alle stesse dimensioni: trenta centimetri per quaranta.
Lynley s'infil distrattamente una mano in tasca alla ricerca delle
sigarette, ne accese una e sedette sul divano. Che cos' 'sta roba,
sergente?
Credo che qui ci sia quello che voleva sapere su Gillian, rispose lei. Si
sforzava di avere un tono sereno e distaccato, ma il tremito della voce la
trad e si schiar la gola per farsi forza.
Temo che dovr spiegarsi meglio, osserv lui. Sigaretta?
Aveva una voglia incredibile di sentirsene una tra le dita e di inspirarne a
fondo il fumo, ma sapeva che se l'avesse accesa avrebbe rivelato il tremito
delle mani. No, grazie. Prima di proseguire, gli occhi fissi sul viso
intento di lui, tir un profondo respiro Il suo cameriere, Denton, come
fodera i cassetti?
Con della carta, credo. Non ci ho mai fatto molto caso.
Certo per non con fogli di giornale, vero? Barbara gli sedette di
fronte, stringendo nervosamente le mani a pugno fino a farsi penetrare le
unghie nel palmo. Non lo farebbe mai, perch la stampa macchierebbe i
suoi indumenti.
Giusto.
Ecco perch mi ha incuriosito il fatto che lei avesse detto che i cassetti
di Roberta erano foderati con vecchi giornali. Poi ho ricordato Stepha che
raccontava che Roberta aveva l'abitudine di venire qui tutti i giorni a
prendere il Guardian.
Fino alla morte di Paul Odell; poi ha smesso.
Barbara cacci una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Non era molto
importante, si disse, se lui non le avesse creduto; se si fosse messo a ridere
di fronte alle conclusioni che lei aveva tratto dopo tre ore di ricerche nella
camera della ragazza. Solo che il motivo per cui ha smesso di andare a
prendere il Guardian non aveva niente a che vedere con Paul Odell. Credo
piuttosto che riguardasse Gillian.
Lo vide posare lo sguardo sui fogli di giornale e cap che anche lui aveva
notato lo stesso particolare che aveva colpito lei: Roberta aveva usato solo
pagine di annunci economici. C'era un altro particolare rilevante: i sei fogli
sul tavolo erano sei copie, tutte delle stesse due pagine del Guardian, come
se nell'edizione di quel giorno fosse apparso qualcosa di particolare e
Roberta avesse raccolto per ricordo tutte le copie che era riuscita a trovare

in paese.
Gli annunci personali, mormor Lynley tra s. Perdio, Havers,
Gillian le ha mandato un messaggio.
Barbara prese un foglio e ne scorse gli annunci con il dito. 'R. Guarda
la pubblicit. G.', lesse ad alta voce. Credo che il messaggio sia questo.
Guarda la pubblicit? Quale pubblicit?
Barbara prese la seconda pagina. Credo si tratti di questa.
Lynley la lesse. Portava la data di quasi quattro anni prima ed era un
piccolo annuncio di una conferenza a Harrogate, un seminario che
riguardava un gruppo facente parte di un'organizzazione chiamata
Testament House. Vi erano elencati gli oratori, ma Gillian Teys non
figurava tra questi e Lynley alz lo sguardo perplesso su Barbara.
Non la seguo, sergente.
Lei lo fiss sorpresa. Non conosce Testament House? Ah, gi, continuo
a dimenticare che sono anni che lei non di pattuglia. Testament House
gestita da un pastore anglicano vicino a Fitzroy Square. Un tempo
insegnava all'universit, ma evidentemente un giorno uno dei suoi studenti
gli ha chiesto perch non mettesse in pratica quello che predicava - dar da
mangiare agli affamati e vestire gli ignudi - e cos ha deciso di impegnarsi
in questo senso e ha dato vita a Testament House.
E cio?
Un'organizzazione che raduna i ragazzi fuggiti di casa. Teenager
(maschi e femmine) che si prostituiscono, tossicomani di ogni razza e
colore e tutti quei minorenni che si aggirano a Trafalgar o a Piccadilly o in
qualsiasi altra stazione in attesa di far da preda a un finocchio o a una
puttana. Sono anni che funziona. Tutti gli agenti lo conoscono e portiamo
sempre un sacco di ragazzi da lui.
Immagino che si tratti del reverendo George Clarence, come dice qui.
Lei annu. spesso in giro a tenere conferenze per raccogliere fondi a
favore dell'organizzazione.
Se ho capito bene, ritiene che Gillian Teys sia stata raccolta da questo
gruppo a Londra.
S... penso di s.
Perch?
Le ci erano voluti secoli per trovare l'annuncio, ancora di pi per
decifrarne il significato, e ora tutto, specie la sua carriera, doveva
ammettere, dipendeva dalla disponibilit di Lynley a crederle. Per questo
nome, spieg, indicando il terzo nell'elenco degli oratori.

Nell Graham?
S.
Proprio non capisco.
Credo che Nell Graham fosse il messaggio che Roberta stava
aspettando. Per anni, ogni giorno ha cercato con pervicacia sul giornale in
attesa di sapere che cos'era accaduto alla sorella. Nell Graham gliel'ha
detto. Significava che Gillian era sopravvissuta.
Perch Nell Graham? Perch non Terence Hanover, Caroline Paulson o
Margaret Crist? domand Lynley, leggendo gli altri nomi della lista.
Il sergente Havers raccolse il consunto romanzo posato sul tavolo.
Perch nessuno di questi nomi nato dalla fantasia delle sorelle Bront.
L'affittuaria di Wildfell Hall parla di Helen Huntington, una donna che
infrange il codice sociale dei suoi tempi e abbandona il marito alcolizzato
per iniziare una nuova vita. S'innamora di un uomo che non sa nulla del
suo passato e che conosce solo il nome che lei si scelta: Helen Graham,
Nell Graham, ispettore. Barbara attese tremante la reazione di lui.
E niente avrebbe potuto sorprenderla di pi, lasciarla pi disarmata.
Complimenti, Barbara, lo sent dire a bassa voce, lo sguardo acceso e un
sorriso sul viso. Lynley si sporse in avanti, incuriosito. E come pensa che
sia finita in questo gruppo?
Barbara era cos sollevata che si accorse di tremare dalla testa ai piedi.
Con un profondo respiro, si sforz di ritrovare la voce. Io... credo che
Gillian avesse abbastanza denaro per arrivare fino a Londra, ma deve
esserle durato poco. L'avranno trovata da qualche parte per strada o in una
stazione della metropolitana.
Ma perch non rimandarla dal padre?
Non cos che funziona Testament House. Incoraggiano, s, i ragazzi a
tornare a casa, o perlomeno a telefonare ai genitori per far sapere che
stanno bene, ma non obbligano nessuno a farlo. Se scelgono di restare a
Testament House, devono solo ubbidire alle regole. Nessuno fa domande.
Ma Gillian se n' andata di casa a sedici anni. Se questa Nell Graham,
doveva averne ormai ventitr quando ha preso parte a questa conferenza a
Harrogate. Possibile che sia rimasta a Testament House per tutto quel
tempo?
Se non aveva nessun altro al mondo, possibilissimo. Se desiderava
una famiglia, loro erano l'occasione migliore che potesse avere. Comunque
c' un unico modo per saperlo con certezza...
Parlarle, concluse lui con aria decisa, e si alz in piedi. Prepari i

bagagli. Partiamo tra dieci minuti. Dal dossier tir fuori una fotografia di
Russell Mowrey con la sua famiglia. La dia a Webberly quando arriva a
Londra, le disse mentre scribacchiava qualcosa sul retro.
Quando arrivo a Londra? Barbara prov un tuffo al cuore. Dunque la
stava cacciando. Gliel'aveva promesso gi alla fattoria, e d'altronde lei non
si era aspettata altro.
Lynley si volt a guardarla, tutto preso dal lavoro. Lei l'ha trovata,
sergente, e lei pu riportarla a Keldale. Credo che Gillian sia l'unico modo
che abbiamo per riuscire a penetrare il muro che Roberta si costruita
intorno. Non d'accordo?
Io... e se... S'interruppe, temendo di avere male interpretato le sue
parole. Non vuole telefonare lei a Webberly? Far mandare qualcuno?
Andare l lei stesso?
Ci sono troppe cose di cui devo occuparmi qui. A Gillian pu pensarci
lei. Sempre che Nell Graham sia Gillian. Si sbrighi. La devo portare a York
a prendere il treno.
Ma... come faccio? Come mi presento? Devo semplicemente...
Lui la zitt con un cenno della mano. Mi fido del suo buon senso,
sergente. La riporti qui il pi in fretta possibile.
Barbara rilasci i pugni, stordita dalla gioia. Sissignore, sussurr a
mezza voce.
Lynley tamburellava con le dita sul volante e fissava la casa che
sovrastava il prato in discesa. Guidando come un pazzo, era riuscito a far
prendere a Barbara il treno delle tre per Londra e ora sedeva di fronte alla
casa dei Mowrey, cercando di decidere quale fosse l'approccio migliore
con la donna che stava l dentro. Dopotutto, la verit non era forse meglio
del silenzio? Non aveva imparato almeno questo?
Lei gli and incontro sulla porta. L'occhiata guardinga che si lanci alle
spalle gli fece capire che questa volta era un ospite molto meno bene
accetto della volta precedente. I bambini sono appena tornati da scuola,
spieg a bassa voce, e usc chiudendosi la porta alle spalle. Con mani
tremanti, si strinse il maglione attorno al corpo snello. Sembrava una
bambina. Ha... si sa niente di Russell?
Sapeva che non avrebbe dovuto aspettarsi che lei domandasse della
figlia. Tessa, tra tutti, era quella che era riuscita a dire addio al passato e a
dare un taglio netto a ci che si era lasciata alle spalle. Dovrebbe
chiamare la polizia, signora Mowrey.

La donna impallid. Non avrebbe mai potuto. Non lui.


Deve chiamare la polizia.
Non posso. Non posso, ribatt lei, decisa.
Non dai suoi parenti a Londra, vero? Lei scosse la testa, fissando per
terra. Loro almeno hanno avuto sue notizie? Stessa risposta. Allora non
sarebbe meglio scoprire dov'? Quando lei non rispose, la prese
sottobraccio e si avvi verso il viale. Perch William teneva tutte quelle
chiavi?
Quali chiavi?
Ce n' una scatola sullo scaffale dell'armadio, ma in tutto il resto della
casa non ce n' nemmeno una. Sa perch?
Lei chin la testa e si port una mano alla tempia. Quelle. Me n'ero
dimenticata, mormor. ... stato per una scenata di Gillian.
Quand' accaduto?
Doveva avere sette anni. No, quasi otto. Lo ricordo perch ero incinta
di Roberta. Si trattato di una di quelle situazioni che nascono dal nulla e
s'ingigantiscono oltre misura, quelle di cui poi, una volta che i figli sono
cresciuti, tutta la famiglia ride. Ricordo che William a cena disse: 'Gilly,
stasera leggiamo la Bibbia'. Io me ne stavo seduta l, probabilmente
sognavo a occhi aperti, e mi aspettavo che lei rispondesse: 'S, pap', come
aveva sempre fatto, ma Gillian aveva deciso che quella sera non avrebbe
letto la Bibbia e William invece aveva deciso che l'avrebbe fatto. Lei in
quel momento perse la ragione, corse in camera sua e chiuse a chiave la
porta.
E poi?
Gilly non aveva mai disubbidito al padre. Il povero William rimase l a
tavola, seduto, attonito. Sembrava non sapere come affrontare la
situazione.
E lei che cos'ha fatto?
Per quanto ricordo, niente che potesse essere d'aiuto. Ho cercato di
raggiungere Gilly in camera, ma lei non mi ha lasciato entrare. Continuava
a gridare che non avrebbe mai pi letto la Bibbia e che nessuno poteva
costringerla a farlo. Poi ha cominciato a scagliare di tutto contro la porta.
Io... sono tornata da William. Lo sguardo che pos su Lynley era un misto
di perplessit e ammirazione. Sa, William non la sgrid mai per questo.
Non era da lui. Ma in seguito tolse le chiavi da tutte le porte, dicendo che
se quella notte la casa avesse preso fuoco e lui non fosse riuscito a
raggiungere Gilly perch lei aveva chiuso a chiave la porta, non se lo

sarebbe mai perdonato.


Dopo quella volta ricominciarono a leggere la Bibbia insieme?
Scosse la testa. Da allora, lui non chiese mai pi a Gilly di leggere la
Bibbia.
La leggeva con lei?
No, da solo.
Mentre parlavano, una bambina era comparsa sulla porta con in mano un
pezzo di pane e le labbra sporche di marmellata. Era piccola, come la
madre, ma aveva i capelli scuri e lo sguardo intelligente del padre. Li
osserv con curiosit.
Mamma, chiam con voce dolce e squillante. C' qualcosa che non
va? per pap?
No, tesoro, si affrett a tranquillizzarla Tessa. Torno subito. Poi si
volt verso Lynley.
Conosce bene Richard Gibson? chiese l'ispettore.
Il nipote di William? Bene come chiunque altro l'abbia conosciuto,
direi. Era un ragazzo tranquillo, ma molto simpatico, e per quanto ricordo
aveva un magnifico senso dell'umorismo. Gilly lo adorava. Perch me lo
chiede?
Perch William ha lasciato a lui la fattoria, non a Roberta.
La donna aggrott le sopracciglia. Perch non a Gilly?
Gillian scappata di casa quando aveva sedici anni, signora Mowrey, e
nessuno ha pi avuto sue notizie.
Tessa trattenne il respiro. Le sfugg un singhiozzo represso, la reazione a
un colpo inaspettato. Aveva lo sguardo fisso su Lynley.
No, gemette, incredula.
Anche Richard se n'era andato da un po', continu Lynley. Alle
paludi. Pu darsi che Gillian l'abbia seguito l e che poi si sia trasferita a
Londra.
Ma perch? Che cos' successo? Che cosa pu essere accaduto?
Lynley medit su quanto raccontarle. Ho l'impressione, disse,
scandendo bene le parole, che in un certo senso lei avesse una storia con
Richard.
E William l'ha scoperto? In tal caso, avrebbe fatto a pezzi Richard.
Supponiamo che l'abbia scoperto e che Richard sapesse quale sarebbe
stata la sua reazione. Sarebbe stato sufficiente a fargli abbandonare il
paese?
Direi di s, ma questo non spiega perch William abbia lasciato la

fattoria a lui e non a Roberta, non le pare?


Sembra che si sia trattato di un accordo con Gibson. Roberta avrebbe
continuato a vivere l per tutta la vita con Richard e la sua famiglia, ma la
terra sarebbe stata dei Gibson.
Ma Roberta sicuramente si sposer, un giorno o l'altro. Non mi sembra
molto giusto. Sono sicura che William avrebbe voluto che la terra restasse
alla sua famiglia, che passasse ai suoi nipoti, ai figli di Roberta, se non a
quelli di Gilly.
Nell'ascoltarla parlare, Lynley si rese conto di quale vuoto avessero
provocato quei diciannove anni di assenza. Non sapeva niente di Roberta,
niente dell'enorme quantit di cibo che la ragazza aveva nascosto, niente
della sua catatonia. Roberta non era altro che un nome per la madre, un
nome che si sarebbe sposato, avrebbe avuto dei figli, sarebbe invecchiato.
Non era affatto reale, non esisteva nemmeno.
Non ha mai pensato a loro? le chiese. Lei abbass lo sguardo,
apparentemente concentrata sulle scarpe di camoscio color ruggine.
Rimase in silenzio e lui insistette: Non si mai chiesta come stavano,
signora Mowrey? Non ha mai immaginato che aspetto avessero o
com'erano cresciute?
Lei scosse la testa, con decisione. Quando finalmente rispose, lo fece
con una voce cos controllata che la diceva lunga su tutto quello che
doveva avere provato in passato. Gli occhi rimasero fissi a terra. Non
potevo permettermelo, ispettore. Sapevo che stavano bene, che erano al
sicuro, perci le ho lasciate morire. Ho dovuto farlo per sopravvivere.
Riesce a capire?
Qualche giorno prima avrebbe risposto di no e sarebbe stato sincero, ma
ora non pi. S, mormor. Lo capisco. La salut con un cenno del
capo e si avvi verso l'auto.
Ispettore... Lui si gir, una mano gi sulla maniglia della portiera.
Lei sa dov' Russell, vero?
Gli lesse in viso la risposta, ma prefer ascoltare la sua menzogna. No,
rispose l'ispettore.
Ezra Farmington viveva proprio di fronte al Dove and Whistle, nella
casa comunale che confinava con quella di Marsha Fitzalan. Come quella
dell'anziana signorina, anche questa aveva un giardino curato, ma con
meno amore, come se il padrone di casa avesse cominciato l'opera per poi
abbandonarla a met strada. I cespugli avevano bisogno di essere potati, la

gramigna aveva attecchito nelle aiuole fiorite e l'erba doveva essere


falciata.
Farmington non fu affatto felice di vederlo. Gli apr la porta e gli si par
di fronte, impedendogli di entrare. Con un'occhiata, Lynley si rese conto
che il pittore stava esaminando le proprie opere, perch dovunque sul
divano del soggiorno e sul pavimento c'erano dozzine di acquerelli. Alcuni
erano stracciati, altri ridotti a palle accartocciate, altri ancora abbandonati a
terra per essere calpestati. L'autore di quelle opere era alquanto ubriaco.
Ispettore? gli disse con forzata buona educazione.
Posso entrare?
L'altro scroll le spalle. Perch no? Spalanc la porta e lo fece
accomodare con un traballante inchino. Scusi la confusione, ma stavo
cercando di mettere ordine in questi orrori.
Lynley calpest vari dipinti. Di quattro anni fa? chiese senza mezzi
termini.
Aveva colpito nel segno e l'espressione di Farmington glielo conferm
apertamente.
Che intende dire? Aveva chiaramente un tono da ubriaco che si
sforzava in ogni modo di nascondere.
Che ora era quando lei e William Teys avete litigato? ribatt Lynley,
ignorando la domanda dell'altro.
Ora? Ezra scroll le spalle. Non ne ho idea. Beve, i... ispettore? Si
sforz di sorridere e attravers la stanza per versarsi un bicchiere di gin.
No? Le spiace se io...? Grazie. Vuot il bicchiere in un sorso, toss e
scoppi a ridere, pulendosi la bocca sulla manica della camicia. Povero
me. Non reggo neanche un bicchiere.
Lei stava scendendo da High Kel Moor. Non una strada che si
percorre con l'oscurit, non le pare?
No di certo.
E ha sentito della musica venire dalla fattoria?
Ah! Le sue mani si agitarono come quelle di un direttore di orchestra.
Tutta la banda, i... ispettore. Sembravano nel bel mezzo di una parata.
Ha visto solo Teys? Nessun altro?
Non stiamo tenendo conto del caro Nigel che portava a casa il
cagnolino.
A parte Nigel.
Nessuno. Certo Roberta doveva essere in casa a cambiare i dischi,
povera cicciona. Era tutto quello che sapeva fare. A parte, ed ebbe un

lampo cattivo negli occhi acquosi, sferrare un colpo d'ascia e spedire


paparino al Creatore. Scoppi a ridere. Come Lizzie Borden! aggiunse,
ridendo ancora pi forte.
Lynley si chiese perch quell'uomo si sforzasse di apparire cos
deliberatamente ripugnante, quali fossero le sue motivazioni, che cosa lo
spingesse a far di tutto per mettere in mostra un lato tanto brutto del suo
carattere. Alla base c'erano ira, rancore e un disprezzo per il prossimo cos
violento che pareva che nella stanza fosse presente una terza persona.
Farmington era un pittore di talento, eppure era ciecamente deciso a
distruggere quell'unica forza creativa che dava significato alla sua vita.
Mentre con passo barcollante si dirigeva verso il bagno, Lynley osserv i
quadri sparsi attorno e indovin la causa della sua disperazione nei ritratti
che non aveva avuto la forza di distruggere.
Erano eseguiti da ogni angolazione possibile: a carboncino, a matita, a
pastello e a tempera. Rappresentavano movimento, passione e desiderio e
testimoniavano l'angoscia dell'anima dell'artista: erano tutti ritratti di
Stepha Odell.
Quando l'ispettore sent i passi di Ezra che tornava in soggiorno, si
sforz di distogliere lo sguardo e l'attenzione da quelle opere e da quello
che sottintendevano e quando riport lo sguardo su Ezra, lo vide per la
prima volta con chiarezza: un dongiovanni e un ipocrita che si serviva
delle passate sofferenze come scusa per il suo comportamento attuale. Si
rese conto che Farmington non era altro che la sua immagine speculare,
quel suo secondo essere; l'uomo che avrebbe potuto scegliere di diventare.
Dalla stazione di King's Cross, Barbara prese la Northern Line fino a
Warren Street. Fitzroy Square era a pochi minuti di cammino da l.
Avvicinandosi, si sforz di programmare un piano d'attacco. Era chiaro che
Gillian era coinvolta fino al collo nell'accaduto, ma sarebbe stato molto
difficile dimostrarlo. Se era stata cos abile da scomparire per undici anni,
lo era sicuramente abbastanza da essersi procurata un alibi di ferro per la
notte in questione. Barbara ritenne che il miglior approccio possibile, se
davvero Gillian era Nell Graham e se fosse riuscita a trovarla malgrado le
scarse informazioni che aveva, consisteva nel non lasciarle scelta,
arrestarla se necessario, per riportarla a Keldale quella sera stessa. Ripens
a tutto quanto avevano sentito dire su Gillian: sul suo comportamento da
delinquente, sulla sua licenziosit sessuale e sulla sua capacit di
nascondere questi due aspetti del carattere sotto un'esteriorit dolce e

angelica. C'era un unico modo per affrontare una persona cos abile: essere
duri, aggressivi, senza remore.
Fitzroy Square, un punto di Camden Town ristrutturato da poco, era uno
strano posto per un ricovero per ragazzini scappati di casa. Vent'anni
prima, quando la piazza non era che un quadrato di palazzi cadenti distrutti
dalla guerra, non ci si sarebbe aspettati di trovare altro che derelitti, l, ma
adesso che le case erano state ricostruite, che l'aiuola al centro della piazza
era ben curata, che le facciate degli edifici erano state ridipinte da poco e
che i portoni lucidi brillavano nella luce morente del giorno, era difficile
credere che gli esseri dimenticati e indesiderati dalla societ, spaventati e
sofferenti, abitassero ancora l.
Testament House era al numero 11, un palazzo georgiano con la facciata
nascosta da impalcature. Un bidone per l'immondizia stracolmo di secchi
vuoti di vernice, rimasugli di gesso, scatoloni sfondati e stracci,
dimostrava che Testament House stava partecipando alla rinascita
architettonica delle case adiacenti. La porta d'ingresso era aperta e
dall'interno giungeva della musica: non lo scatenato rock and roll che ci si
sarebbe potuti aspettare in un posto del genere, ma le note delicate di una
chitarra classica, accompagnate da un silenzio che dimostrava come il
pubblico fosse attento e incantato. Chi era di turno in cucina, per,
sicuramente si stava dando da fare, pens Barbara, perch anche
dall'esterno si sentiva il profumo di salsa di pomodoro e spezie.
Sal i due gradini ed entr. Il lungo atrio era coperto da una vecchia
passatoia rossa, cos lisa in certi punti che s'intravedeva il pavimento. Alle
pareti erano appese grandi bacheche con offerte di lavoro, messaggi
ricevuti e annunci vari. Tra questi l'orario di una serie di lezioni che si
tenevano all'universit di Gower Street, con grandi frecce di cartone che
attiravano l'attenzione di chi leggeva. C'erano poi gli indirizzi di cliniche
della zona, di centri dove si tenevano programmi di riabilitazione per
tossicodipendenti e di consultori familiari, oltre al numero di un telefono
amico per i tentati suicidi. A Barbara non sfugg che quell'ultimo numero
era stato ricopiato molte volte.
Salve, la salut una voce allegra alle sue spalle. Posso esserle
d'aiuto?
Si gir e si trov di fronte una signora cicciottella di mezza et che si
sporgeva sopra il bancone dell'ingresso, tirando indietro i capelli grigi con
un paio di occhiali. Aveva un sorriso simpatico, che scomparve
immediatamente non appena Barbara le mostr la sua tessera. Al piano

superiore la musica continuava.


Ci sono problemi? volle sapere la donna. Immagino che voglia il
signor Clarence.
No, rispose Barbara. Forse non necessario. Sto cercando questa
giovane. Si chiama Gillian Teys, ma credo che si presenti come Nell
Graham, spieg, tendendole la foto. Un gesto superfluo, perch nel
momento stesso in cui aveva pronunciato il nome vide l'altra cambiare
espressione.
La donna comunque abbass lo sguardo sulla fotografia. S, Nell.
Malgrado si fosse sentita cos sicura fino a quel momento, Barbara
prov un moto di trionfo. Sa dirmi dove posso trovarla? molto
importante che le parli il pi presto possibile.
Non nei guai, vero?
importante che io la trovi, ripet Barbara.
Oh, s, certo. Immagino che non possa dirmi niente. E solo che... La
donna giocherell nervosamente con la collana che aveva al collo. Le
chiamo Jonah. La cosa lo riguarda.
Prima che Barbara potesse replicare, l'altra sal di corsa le scale. Un
istante dopo il suono della chitarra s'interruppe, seguito da un coro di
proteste e di risate. Poi si udirono dei passi e le voci indistinte della donna
all'ingresso e di un uomo.
Quando lui apparve in cima alle scale, Barbara vide che si trattava del
musicista, perch aveva a tracolla una chitarra. Era decisamente troppo
giovane per essere il reverendo George Clarence, ma portava l'abito talare
e la notevole somiglianza con il fondatore di Testament House fece intuire
a Barbara che si trattava del figlio. Aveva gli stessi lineamenti, la stessa
fronte alta, lo stesso sguardo vivace che sapeva comprendere e valutare
all'istante una situazione. Anche i capelli erano uguali, con la riga da una
parte e un ciuffo ribelle. Non era grande e grosso; probabilmente non superava il metro e settantacinque ed era piuttosto magro. Ma nel modo in
cui si muoveva c'era qualcosa che indicava la presenza di una notevole
forza interiore.
La raggiunse a passo deciso tendendole la mano. Jonah Clarence, si
present. Aveva una stretta decisa. La mamma mi ha detto che state
cercando Nell.
La signora Clarence si era tolta gli occhiali che si era messa in testa e
adesso mordicchiava una stanghetta, lo sguardo preoccupato che andava
dall'uno all'altra.

Barbara gli tese la fotografia. Questa Gillian Teys, spieg. Il padre


stato assassinato tre settimane fa nello Yorkshire e lei deve venire con me
per un interrogatorio.
Clarence parve quasi non reagire a quell'affermazione. Sembrava solo
non riuscire a staccare gli occhi dal viso di Barbara. Si costrinse a farlo e a
guardare la fotografia. Poi si gir verso la madre. Nell.
Jonah, mormor la donna. Tesoro mio... La voce le tremava.
Clarence restitu la fotografia a Barbara, ma le parole che pronunci
erano rivolte alla madre. Doveva accadere, un giorno o l'altro, non
credi? La sua voce sembrava svuotata di ogni emozione.
Caro, vuoi... io...
Lui scosse la testa. Stavo comunque per andarmene, disse, e guard
Barbara. La porto da Nell. mia moglie.
Lynley fiss il quadro dell'abbazia di Keldale e si chiese come avesse
fatto a non capire prima il suo messaggio. La bellezza del dipinto stava
nell'estrema semplicit, nella precisione nei dettagli, nel rifiuto di
distorcere o rendere pi romantica quella rovina cadente, di renderla
diversa da quello che era: un vestigio del passato, lasciato l per essere
consumato dal futuro.
Le mura scheletriche si alzavano contro un cielo triste, nel disperato
tentativo di sfuggire alla fine inevitabile che le attendeva al suolo. Si
battevano contro la flora: le felci che prosperavano nelle spaccature; i fiori
selvatici che germogliavano sulla cima delle mura del transetto; l'erba che
cresceva folta insieme con il prezzemolo di campo su quelle stesse pietre
su cui una volta si erano inginocchiati i monaci in preghiera.
I gradini non conducevano pi da nessuna parte. Le scale a chiocciola
che avevano portato i fedeli dal chiostro al parlatoio, dalla mensa al cortile,
ormai erano ricoperte di muschio, trasformate in qualcosa di
completamente diverso e atto a un altro scopo.
Le finestre erano scomparse. Dove molto tempo prima i vetri piombati
avevano orgogliosamente richiuso il presbiterio e il coro, la navata e il
transetto, non restavano altro che buchi aperti su un panorama che si
proclamava unico vincitore nella battaglia con il tempo.
Come definire i resti dell'abbazia di Keldale? Erano le rovine di un
glorioso passato o la promessa di un possibile futuro? Non stava forse tutto
nella definizione che si voleva dare? pens Lynley.
Si riscosse nell'udire un'auto che si fermava dinanzi alla pensione, le

porte che si aprivano e il mormorio delle voci accompagnate dai passi che
si avvicinavano. Si accorse che nel soggiorno era calata l'oscurit e accese
una delle lampade proprio nel momento in cui St. James entrava nella stanza. Era solo, come aveva immaginato.
Si fissarono, l'uno di fronte all'altro, separati da quell'abisso creato e
mantenuto dal senso di colpa dell'uno e dalla sofferenza dell'altro. Erano
entrambi consapevoli di queste componenti del loro rapporto e, come per
sfuggirle, Lynley pass dietro il bancone per versare due bicchieri di
whisky. Poi attravers la stanza e ne tese uno all'amico.
Lei fuori? domand.
andata in chiesa. Conoscendo Deborah, immagino che sia per dare
un'ultima occhiata al cimitero. Domani partiamo.
Lynley sorrise. Siete stati pi coraggiosi di me. Hank mi avrebbe fatto
scappare dopo i primi cinque minuti. Andate ai laghi?
No. Passeremo la giornata a York, poi torneremo a Londra. Luned
mattina devo essere in tribunale per una deposizione e prima ho bisogno di
un po' di tempo per terminare un'analisi.
Che sfortuna avere avuto cos pochi giorni.
Abbiamo tutta la vita e Deborah lo sa.
Lynley annu e spost lo sguardo sulla vetrata in cui erano riflessi: due
uomini completamente diversi, che condividevano un pesante passato e
che avrebbero potuto, se solo l'avessero voluto, condividere un futuro
pieno e ricco. Tutto stava, si disse, nel trovare la giusta definizione del loro
rapporto.
Grazie per l'aiuto di oggi, St. James, disse alla fine tendendogli la
mano, dopo aver vuotato il bicchiere. Tu e Deborah siete due amici
meravigliosi.
Jonah Clarence guid la vecchia Morris fino a Islington. Non fu un
tragitto molto lungo e per tutto il tempo se ne rimase in silenzio, le mani
strette sul volante, le nocche bianche per la tensione.
Lui e la moglie vivevano in una stradina che si chiamava Keystone
Crescent, appena svoltato Caledonian Road. All'inizio s'incontravano due
meravigliosi take-away, da cui si sprigionavano gli aromi succulenti di
specialit gastronomiche di vari Paesi, mentre al lato opposto della strada,
all'angolo con Pentonville Road, c'era un macellaio. Erano in una parte
della citt in cui i vecchi complessi industriali stavano lasciando posto a
poco a poco a strade e abitazioni che si sforzavano di apparire alla moda,

trasformandosi cos in quartiere residenziale.


Keystone Crescent era una tra queste, una strada curva che da un lato
aveva una lunga fila di casette a schiera, tutte con le stesse identiche
cancellate di ferro battuto, e dove una volta si estendevano i prati adesso
c'erano vialetti cementati per offrire possibilit di posteggio alle auto.
Le case erano in mattoni rossi, a due piani, con abbaini e decorazioni in
gesso lungo il tetto. In ogni edificio c'era un appartamento nel seminterrato
e, mentre alcune case erano state ristrutturate per dare un'impressione di
maggiore eleganza, come voleva la zona, quella di fronte al luogo in cui
posteggi Jonah Clarence era una costruzione dall'aria decisamente
trascurata, dipinta di bianco con decorazioni che una volta dovevano
essere state di un bel verde intenso, ma che erano ormai sporche. Vicino al
portone stavano due bidoni della spazzatura senza coperchio.
Da questa parte, fece strada lui, una volta scesi di macchina.
Apr il cancelletto e le fece scendere i ripidi gradini che conducevano a
una porticina. A differenza del resto dell'edificio, che era davvero in cattive
condizioni, la porta appariva solida, ridipinta da poco e con al centro una
lucida maniglia di ottone. Clarence apr con la chiave che teneva in tasca e
fece cenno al sergente di entrare.
Barbara si accorse subito che era stata dedicata molta cura nell'arredare
quella casetta, come se chi ci viveva avesse voluto segnare un netto
confine tra il triste esterno dell'edificio e l'allegra atmosfera all'interno. Le
pareti erano appena state imbiancate, a terra c'erano molti tappeti colorati,
le finestre, sui cui davanzali erano state sistemate delle piante rigogliose,
avevano tendine di pizzo bianco; su uno scaffale che correva lungo una
parete c'erano libri, album di fotografie, un giradischi, una collezione di
dischi e tre pezzi antichi di peltro. Il mobilio era scarso, ma ogni elemento
era stato scelto per la sua bellezza e la preziosit della lavorazione.
Jonah Clarence pos la chitarra in un angolo e si avvicin alla porta
della camera da letto. Nell? chiam.
Mi sto cambiando, tesoro. Sono pronta tra un attimo, rispose la voce
allegra di una donna.
Lui si volt verso Barbara e lei si accorse che improvvisamente aveva
l'aria di stare male. Vorrei andare di l...
No, rispose lei. Aspetti qui. La prego, signor Clarence, aggiunse,
quando gli lesse in viso il disperato desiderio di raggiungere la moglie.
L'uomo sedette su una sedia; si mosse a fatica, come se in quegli ultimi
venti minuti fosse invecchiato di colpo di mille anni. Aveva lo sguardo

fisso sulla porta. Al di l si sentiva un po' di rumore sottolineato da un


allegro fischiettio, una piacevole variazione sul tema di Onward Christian
Soldiers. I cassetti venivano aperti e richiusi; la porta di un armadio cigol.
Ci fu una pausa nel fischiettio mentre dei passi si avvicinavano. La
canzone termin, la porta si apr e Gillian Teys torn tra i vivi.
Assomigliava incredibilmente alla madre, ma portava i capelli biondi
corti, quasi alla maschietta, e questo le dava l'aria di una ragazzina di dieci
anni, una caratteristica che si rispecchiava anche nel suo modo di vestire:
gonna a pieghe, maglione blu scuro e scarpe nere con i calzettoni.
Sembrava una bambina di ritorno da scuola.
Tesoro, io... Si blocc nel vedere Barbara. Jonah? Che...? Sembr
che il respiro le si fermasse in gola e con la mano si aggrapp
disperatamente alla maniglia alle sue spalle.
Barbara si avvicin di un passo. Scotland Yard, signora Clarence, si
present. Vorrei farle alcune domande.
Domande? Gillian si port la mano alla gola. Un'ombra pass nei suoi
occhi azzurri. A che proposito?
Su Gillian Teys, rispose il marito. Non si era mosso dalla poltrona.
Chi? domand lei a bassa voce.
Gillian Teys, ripet lui in tono piatto. Il cui padre stato assassinato
nello Yorkshire tre settimane fa, Nel!
La donna si appoggi con le spalle alla porta. No.
Nell...
No! ripet alzando la voce. Barbara avanz di un altro passo. Stia
lontana! Non so di che cosa sta parlando! Non conosco nessuna Gillian
Teys!
Mi dia la fotografia, disse Jonah rivolto a Barbara, alzandosi in piedi,
e lei gliela tese. Si avvicin alla moglie e le pos una mano sul braccio.
Questa Gillian Teys, mormor, ma lei distolse lo sguardo.
Non so niente, non so niente! insistette, la voce colma di terrore.
Guardala, tesoro. E dolcemente le gir la testa perch guardasse la
fotografia.
No! url lei, liberandosi dalla sua stretta, e corse nella stanza accanto.
Si sent una porta che sbatteva e una chiave che girava nella serratura.
Splendido, pens Barbara. A passo deciso, pass davanti a Clarence e si
avvicin alla porta del bagno. Dall'interno veniva solo silenzio. Prov la
maniglia, ma inutilmente. Sii dura, sii aggressiva. Signora Clarence, esca
di l. Nessuna risposta. Signora Clarence, deve ascoltarmi. Sua sorella

Roberta accusata dell'omicidio e ora rinchiusa nel manicomio di


Barnstingham. Non dice una parola da tre settimane se non che ha
assassinato suo padre. Che ha decapitato suo padre, signora Clarence.
Barbara prov di nuovo la maniglia. Decapitato, signora Clarence. Mi
sente?
Si ud un singhiozzo al di l della porta, l'urlo di un animale terrorizzato
e ferito. Poi un grido d'angoscia. L'ho lasciata per te, Bobby! Mio Dio,
l'hai persa?
E ogni rubinetto del bagno fu aperto a tutta forza.
14
Pulita. Pulita! Devo farlo. Devo farlo. In fretta, in fretta, in fretta!
Accadr ora se non mi ripulisco. Urla, pugni contro la porta, urla, pugni
contro la porta. In continuo, senza fine. Urla, pugni contro la porta. Ma
tutto deve sparire... Dio, deve sparire... una volta che sar pulita, pulita,
pulita.
Acqua calda. Molto calda. Il vapore che sale in nuvole. Lo sento sul
viso. Lo respiro a fondo per ripulirmi.
Nell!
No, no, no!
La maniglia del mobiletto scivolosa. Aprila. Tira. Le mani tremanti
devono trovarle, nascoste al sicuro sotto gli asciugamani. Spazzole dure,
quello che ci vuole. Manici di legno, setole di metallo. Spazzolate decise,
spazzolate violente. Le spazzole mi ripuliranno.
Signora Clarence!
No, no, no!
Respiro affannoso, respiro soffocato. Riempie la stanza, rimbomba nelle
orecchie. Basta, basta! Le mani sulla testa non zittiscono l'eco, i pugni in
faccia non smorzano il suono.
Nellie, ti prego. Apri la porta!
No, no, no! Nessuna porta si aprir ora. Non si pu fuggire da l. C' un
solo modo per fuggire. Essere puliti, puliti, puliti. Prima via le scarpe. Con
un calcio. Levale di mezzo in fretta. Poi le calze. Le mani non funzionano.
Strappale! In fretta, in fretta, in fretta!
Signora Clarence, mi sente? Mi sta ascoltando?
Non sento, non vedo. Non voglio sentire, non voglio vedere. Nuvole di
vapore che s'impadroniscono di me. Nuvole di vapore per bruciare e

guarire. Nuvole di vapore per ripulirmi!


E questo quello che vuole che accada, signora Clarence? Perch
esattamente quello che accadr a sua sorella se continua a rifiutarsi di
parlare. Per tutta la vita, signora Clarence. Per tutto il resto della sua vita.
No! Di' loro di no! Di' che nulla ha pi importanza. Non riesco a
pensare, non riesco ad agire. Fa' in fretta, acqua. Fa' in fretta, ripuliscimi.
La sento sulle mani. No, non ancora abbastanza calda! Non sento, non
vedo. Mai, mai sar ripulita.
Lo chiam Moab. Questi il padre dei Moabiti, che esistono fino al
giorno d'oggi... Lo chiam Ben-Ammi. Questi il padre degli Ammoniti,
che esistono fino al giorno d'oggi... Un fumo che saliva dalla terra, come
il fumo di una fornace... Lot sal da Soar per andare ad abitar sul monte
insieme con le sue due figlie, perch temeva di stare in Soar.
Come si chiude questa porta? un chiavistello? O una serratura a
chiave? Come?
Io...
Si faccia forza. Dovremo abbatterla.
No!
Pugni sulla porta, pugni sulla porta, sempre pi forti e insistenti. Falli,
falli andare via!
Nell, Nell!
Acqua dappertutto. Non sento, non vedo, non abbastanza calda per
ripulirmi, ripulirmi, ripulirmi! Sapone e spazzole, sapone e spazzole.
Gratta forte, forte, forte. Su e gi, su e gi. Ripuliscimi, ripuliscimi!
O facciamo cos o dovremo chiamare aiuto. questo che vuole? Una
marea di poliziotti che abbattono la porta a spallate?
Zitta! Guardi che cosa le ha fatto! Nell!
Benedicimi, padre. Ho peccato. Comprendi e perdona. Le spazzole
penetrano, penetrano, penetrano per ripulirmi.
Non ha scelta! Qui c' di mezzo la polizia, non un semplice litigio tra
marito e moglie, signor Clarence.
Che cosa sta facendo? Accidenti a lei, si allontani da quel telefono!
Pugni sulla porta, pugni sulla porta.
Nell!
Lettore, lo sposai e il nostro matrimonio fu tranquillo: io e lui, il pastore
e il funzionario, eravamo soli quando siamo tornati dalla chiesa, sono
entrata nella cucina della casa padronale dove Mary stava preparando la
cena e John puliva i coltelli e ho detto a Mary che quella mattina mi ero

sposata con il signor Rochester.


Allora, ha esattamente due minuti per farla uscire, o si ritrover la casa
piena di poliziotti. E chiaro?
Non un'altra volta! Non cos presto! Dio, Gilly, Dio!
Gilly morta, Gilly morta. Ma Nell pulita, pulita, pulita. Gratta forte,
penetra a fondo, ripuliscila, ripuliscila, ripuliscila!
Dobbiamo entrare, Nell. Mi senti? Ora faccio saltare la serratura. Non
avere paura.
Dai, piccola Gilly. Stasera non voglio niente di serio. Ridiamo e diamoci
alla pazza gioia. Berremo qualcosa e balleremo fino all'alba. Troveremo
qualche uomo che ci faccia compagnia e andremo da Whitby. Berremo.
Mangeremo. Balleremo nude sulle mura dell'abbazia. Cercheranno di
prenderci, Gilly. Faremo le pazze scatenate.
Pugni sulla porta ancora pi forti, ora. Pugni forti, forti, forti! Le
orecchie scoppiano, il cuore scoppia. Gratta forte per ripulirla.
E inutile, signor Clarence. Devo...
No! Zitta, accidenti a lei!
Notte fonda. Ho detto addio. Mi hai sentito? Mi hai visto? L'hai trovata
dove l'ho lasciata? Bobby, l'hai trovata? Trovatatrovatatrovata?
Legno che cigola, legno che si rompe. Mai pi al sicuro. Un'ultima
possibilit prima che Lot mi trovi. Un'ultima possibilit per ripulirmi.
Oh, Dio! Oh, mio Dio, Nell.
Chiamo un'ambulanza.
No! Se ne vada!
Mani che afferrano, mani che scivolano. L'acqua rosa e piena di sangue.
Braccia che stringono, qualcuno che piange. Qualcosa di caldo intorno al
corpo e un abbraccio.
Nellie. Oh, Dio. Nell.
Stretta contro di lui. Lo sento singhiozzare. E finita? Sono pulita?
La porti qui fuori, signor Clarence.
Se ne vada! Ci lasci soli.
Non posso. parte in causa in un omicidio. Lo sa bene quanto me. Se
non altro, la sua reazione a tutto questo dovrebbe...
Lei non c'entra! Non possibile! Ero con lei!
Non si aspetter che le creda, vero?
Nell! Non glielo permetter. Non glielo permetter!
Lacrime, lacrime. Lacrime che bruciano. Il corpo sconvolto dal dolore
fisico e mentale. Basta. Basta. Jonah...

S, tesoro. Che cosa c'?


Nell morta.
E poi lui ha abbattuto la porta, gli spieg Barbara.
Lynley si massaggi la testa che gli doleva. Nelle ultime tre ore gli era
venuta una spaventosa emicrania che peggiorava a mano a mano che
procedeva la conversazione con il sergente. E?
Ci fu una pausa.
Havers? la sollecit. Si accorse di averlo fatto in modo brusco, con
l'aria di essere in collera invece che solo stanco e la sent trattenere il
respiro. Stava piangendo?
Era... lei... Barbara si schiar la voce. Era nella vasca.
Si era fatta il bagno? Lynley si chiese se lei si rendesse conto che
quanto gli stava raccontando non aveva assolutamente senso. Buon Dio,
che cos'era accaduto?
S. Solo che si era passata delle spazzole su tutto il corpo, spazzole di
metallo, e sanguinava.
Dio del cielo, borbott lui tra i denti. Dov', Havers? Sta bene?
Volevo chiamare un'ambulanza.
Perch non l'ha fatto, perdio?
Il marito... lui... stata colpa mia, ispettore. Ho pensato che avrei
dovuto essere dura con lei. Io... stata colpa mia, concluse con voce
rotta.
Havers, per l'amor del cielo. Si calmi.
C'era sangue ovunque. Si era passata quelle spazzole su tutto il corpo.
Lui l'ha avvolta in un asciugamano e l'ha tenuta tra le braccia, piangendo.
Lei ha detto di essere morta.
Cristo, mormor Lynley.
Ho preso il ricevitore del telefono, ma lui mi ha seguito e...
Sta bene? ferita?
Mi ha buttato fuori. Sono caduta, ma sto bene. Io... stata colpa mia.
uscita dalla camera da letto e mi tornato in mente tutto quello che
avevamo detto su di lei. Ho pensato che fosse meglio essere decisi. Non
pensavo, non mi sono resa conto che...
Havers, mi ascolti.
Ma lei si chiusa a chiave. L'acqua era tutta sporca di sangue. Era
bollente. C'era del vapore... come pu aver sopportato un'acqua cos
calda?

Havers!
Pensavo di riuscire a fare qualcosa di giusto, questa volta, ma ho
mandato a monte tutto il caso, non cos?
No di certo, ribatt lui, malgrado non fosse affatto convinto di quanto
stava affermando. Sono ancora l?
S. Devo far mandare qualcuno da Scotland Yard?
No! Lynley cerc di prendere rapidamente una decisione. La
situazione non avrebbe potuto essere peggiore. Dopo tutti quegli anni,
avevano ritrovato la donna e quanto era appena accaduto lo faceva
infuriare. Sapeva benissimo che Gillian rappresentava la loro unica
speranza di arrivare in fondo al caso. Le pagine di Shakespeare gli
avevano dato i suggerimenti giusti, ma solo Gillian poteva confermare la
realt.
Allora che cosa devo...
Vada a casa. Vada a dormire. Ci penso io.
La prego, signore. Nella sua voce c'era disperazione, ma in quel
momento lui non poteva farci niente, non poteva agire diversamente.
Faccia quello che dico, Havers. Vada a casa e s'infili a letto. Non
telefoni a Scotland Yard e non torni in quell'appartamento. E chiaro?
Io...
Poi domani mattina torni qui.
E Gillian?
A Gillian penso io, tagli corto lui in tono cupo, e agganci.
Lo sguardo gli ricadde sul libro che teneva in grembo. Aveva trascorso le
ultime quattro ore a sforzarsi di ritrovare nei ricordi i contatti avuti con
Shakespeare, ma la sua conoscenza dell'autore era limitata. Il suo interesse
per quell'epoca era stato storico, non letterario, e pi di una volta durante
la serata aveva imprecato per avere tralasciato quell'aspetto anni prima,
durante gli studi a Oxford. Approfondire la conoscenza dell'autore allora
non gli era sembrato rilevante, considerati i suoi interessi.
Alla fine, comunque, aveva trovato quello che cercava e aveva letto e
riletto quei versi, cercando di estrapolare un significato attuale da quelle
frasi scritte nel diciassettesimo secolo.
Un delitto, lo so bene, ne provoca un altro.
L'omicidio vicino alla lussuria come la fiamma al fumo.
D significato alla vita e alla morte, aveva detto il pastore. Che legame

c'era tra le parole del principe di Tiro e una tomba abbandonata a Keldale?
E che cosa aveva a che fare una tomba con la morte di un agricoltore?
Niente di niente, gli diceva il raziocinio. Tutto, ribatteva l'intuito.
Chiuse il libro. Il segreto stava in Gillian: il significato e la verit.
Riprese il telefono e compose un numero.
Erano le dieci passate quando con passo stanco percorse la strada male
illuminata di Acton. Webberly si era sorpreso nel vederla, ma la sua
espressione si era immediatamente ripresa non appena aveva aperto la
busta che Lynley gli aveva inviato. Aveva scorso il messaggio che c'era
all'interno, l'aveva rigirato e poi si era attaccato al telefono. Dopo avere
ordinato a Edwards di raggiungerlo subito, l'aveva congedata senza
nemmeno chiederle come mai fosse improvvisamente riapparsa a Londra
senza Lynley. Era come se non esistesse per lui. Ed era proprio cos, ormai
era cos.
Che cosa me ne importa, si disse. Che me ne importa di quello che
accade? Era inevitabile. Sei una povera sciocca che si agita cercando di
fare l'investigatore. Pensavi di sapere tutto di Gillian Teys, no? L'hai
sentita fischiettare nella stanza accanto e nemmeno allora sei riuscita a
capire.
Il suo sguardo si pos sulla casa. Le finestre erano buie. Dalla porta
accanto si sentiva il televisore della signora Gustafson a tutto volume, ma
dall'interno della casa di fronte a lei non giungeva nessun segno di vita.
Non c'era nessuna indicazione che quel frastuono disturbasse chi vi
abitava. Era il nulla assoluto.
Il nulla. Proprio cos, pens. Non c' nulla all'interno, assolutamente
nulla, e in particolar modo non c' quell'unica cosa che tu vorresti
trovarci. Per tutti questi anni hai cullato una chimera dentro di te, Barb.
Che spreco.
Si sforz di allontanare quei pensieri, rifiut di accettarne la verit e apr
la porta con la chiave. Nella casa silenziosa fu assalita dal puzzo, un odore
di corpi che non si lavavano, di cucina, di aria stantia, di terribile
disperazione. Era orrendo e insano, ma era casa sua. Respir a fondo
quell'odore, cos intenso e perfetto per la situazione.
Si richiuse la porta alle spalle e vi si appoggi contro, cercando di
abituare gli occhi all'oscurit. Ecco, Barb. Tutto cominciato qui. Lascia
che ti riporti in vita.
Pos la borsa sul vecchio tavolino vicino all'entrata e si diresse a passo

stanco verso le scale. Aveva appena posato il piede sul primo gradino,
quando un lampo di luce nel soggiorno attir la sua attenzione. Incuriosita,
si avvicin alla porta, ma scopr che la stanza era vuota e che quel lampo
era stato solo il riflesso dei fari di un'auto di passaggio che avevano
illuminato per un breve istante il vetro della fotografia. La sua fotografia.
La fotografia di Tony.
Entr nella stanza e sedette sulla poltrona del padre che, insieme con
quella della madre, si trovava proprio di fronte all'altare. Il viso del fratello
le sorrideva sbarazzino, trasudante vitalit.
Si sentiva stanca e confusa, ma si sforz di continuare a guardare la
fotografia, di tornare indietro nella memoria per ritrovare Tony, smagrito e
incavato, in un bianco lettino d'ospedale. Quell'immagine era scolpita nella
sua coscienza e lo sarebbe sempre stata, con tutti quei tubi e gli aghi
infilati ovunque, le dita che serravano spasmodiche le coperte. Il collo
magro non reggeva pi la testa che per contrasto sembrava essere diventata
enorme. Le palpebre erano pesanti, chiuse. Le labbra secche sanguinavano.
Coma, avevano sentenziato i medici. Ormai quasi arrivato il
momento.
E invece no. Non ancora. Non finch aveva riaperto gli occhi e,
sforzandosi di accennare un vago sorriso, aveva mormorato: Non ho
paura quando tu sei qui, Barbie. Non mi lascerai, vero?
Le parve che lui fosse l in quella stanza a ripeterle quelle parole e
all'improvviso riprov quello che provava sempre al ricordo: il crescere del
dolore e poi, come in uno scoppio improvviso, la rabbia, quell'unico,
profondo sentimento che la manteneva in vita.
Non ti lascer, giur. Non ti dimenticher mai.
Tesoro?
Sorpresa, Barbara lanci un urlo, tornando di colpo al presente.
Tesoro? Sei tu?
Cercando di ignorare i battiti affrettati del cuore, si sforz di avere un
tono normale. Non le fu difficile, ormai, dopo tanti anni di pratica. S,
mamma. Mi sto riposando.
Al buio, tesoro? Aspetta, ti accendo la luce, cos...
No! proruppe. Poi si schiar la voce. No, mamma. Lascia spento.
Ma a me non piace il buio, tesoro. Mi... spaventa.
Perch ti sei alzata?
Ho sentito la porta che si apriva e ho pensato che potesse... Comparve
di fronte a Barbara una figura spettrale con indosso una camicia da notte

rosa tutta macchiata. A volte ho l'impressione che sia tornato con noi,
tesoro, ma non accadr mai, vero?
Barbara si alz di scatto. Torna a letto, mamma. Si accorse di averle
parlato in tono duro e si sforz, inutilmente, di controllarsi. Come sta
pap? chiese, prendendo sottobraccio la madre e accompagnandola fuori
della stanza.
Oggi per lui stata una buona giornata. Abbiamo pensato alla Svizzera.
Sai, l l'aria cos fresca e pura. Abbiamo pensato che la Svizzera sarebbe
il posto migliore dove andare la prossima volta. Certo, dato che cos
poco che siamo tornati dalla Grecia, non ci sembra il caso di ripartire
subito, ma direi che una buona idea. Ti piacer la Svizzera, tesoro?
Perch se pensi che non ti piaccia, possiamo scegliere un altro posto.
Voglio che tu sia felice.
Felice? Felice? La Svizzera va benissimo, mamma.
La madre prese a salire le scale, stringendole forte un braccio. Bene. Ci
speravo proprio. Credo che sarebbe meglio cominciare il giro da Zurigo.
Questa volta prenderemo un'auto a nolo per visitare quel Paese. Ho molta
voglia di vedere le Alpi.
Per me va bene, mamma.
Pap lo immaginava, tesoro. Pensa che persino andato all'agenzia a
prendermi i dpliant.
Barbara rallent il passo. Ha incontrato il signor Patel?
La mano della madre trem lievemente. Oh, non saprei, tesoro. Non me
ne ha parlato. Sono sicura che se l'avesse visto me l'avrebbe detto.
Erano arrivate in cima alle scale. La madre si ferm un attimo davanti
alla porta della camera da letto. Diventa un uomo nuovo quando il
pomeriggio va a fare un giro, tesoro. Non sai come cambia.
Barbara prov una fitta allo stomaco pensando al significato di quanto la
madre le stava dicendo.
Jonah Clarence apr piano la porta della camera da letto, precauzione
superflua perch lei era sveglia. Sentendolo entrare, volt la testa verso di
lui e gli sorrise.
Ti ho preparato della minestra, mormor il marito.
Jo... Aveva una voce cos debole e fioca che lui le si avvicin in tutta
fretta.
quella in scatola, ma ti ho portato anche pane e burro. Pos il
vassoio sul letto e l'aiut a mettersi a sedere, ma quel movimento fece

riaprire numerosi tagli. Con un asciugamano premuto sulle ferite, lui si


sforz di tamponare il flusso del sangue e di cancellare il ricordo di quanto
era accaduto quella sera.
Io non...
Ora no, tesoro, la tranquillizz lui. Prima devi mangiare qualcosa.
Poi parliamo?
Lui distolse lo sguardo dal suo viso. Le ferite le ricoprivano le mani, le
braccia, il seno, il ventre, le cosce. Nel vederla ridotta cos prov una tale
angoscia che per un attimo non riusc a pronunciare una sola parola. Ma lei
lo stava guardando, i begli occhi colmi di fiducia e di amore, in attesa della
sua risposta.
S, sussurr. Poi parliamo.
Gli sorrise tremante e lui si sent spezzare il cuore. Quando la vide
cercare di infilare il cucchiaio nella minestra, si accorse che era cos debole
che non sarebbe mai riuscita a mangiare da sola. Dolcemente le tolse la
posata di mano e cominci a imboccarla. Ogni cucchiaiata deglutita era un
piccolo atto di trionfo.
Non voleva lasciarla parlare. Aveva troppa paura di quello che avrebbe
potuto dire. Cerc invece di calmarla sussurrandole dolci parole d'amore e
d'incoraggiamento, chiedendosi per tutto il tempo chi fosse e quale
terribile sofferenza avesse sopportato nella sua vita.
Erano sposati da meno di un anno, ma gli sembrava di essere sempre
stato con lei, di essere stati pronti l'uno per l'altra fin dal momento in cui il
padre l'aveva portata a Testament House dopo averla trovata alla stazione
di King's Cross: una ragazzina sperduta con l'aria di una dodicenne. Era
tutta occhi, si era detto quando l'aveva vista per la prima volta, ma quando
sorrideva era come illuminata da un raggio di sole. Si era accorto subito di
amarla, ma ci erano voluti quasi dieci anni perch fosse sua.
Nel frattempo aveva preso gli ordini, aveva deciso di entrare a far parte
dell'organizzazione del padre e si era impegnato come Giacobbe
nell'inseguimento di una Rachele il cui cuore non era mai stato certo di
riuscire a conquistare. Eppure quel pensiero non lo aveva mai scoraggiato.
Come un crociato, si era lanciato nella battaglia e Nell era stato il suo
Graal. Non voleva nessun'altra.
Solo che non Nell, si disse. Non so chi sia e, peggio ancora, non so se
voglio saperlo.
Si era sempre ritenuto un uomo d'azione, di coraggio, un uomo che si
faceva forte delle proprie convinzioni interiori, eppure, intimamente,

restava un uomo di pace. Tutto questo era svanito quella sera. La vista
della moglie nel bagno, a lacerarsi furiosamente la carne, imbrattando
l'acqua di sangue, aveva distrutto in pochi istanti quella facciata costruita
con tanta cura. Tutto era crollato nei due minuti che gli ci erano voluti per
tirarla fuori, fragile e urlante, dalla vasca, per cercare freneticamente di
fermare l'emorragia, per buttare fuori di casa quell'agente sconvolta.
In quei due brevi minuti non era pi stato il ministro di Dio che offre
l'altra guancia, l'immagine dietro cui si era nascosto a lungo, ma era
diventato un estraneo isterico che avrebbe potuto uccidere, senza esitare,
chiunque avesse cercato di fare del male alla moglie. Quella
consapevolezza lo aveva scosso nel profondo, ancora di pi quando si era
reso conto che, nel proteggerla dai nemici, non riusciva a trovare il modo
per proteggere Nell da se stessa.
Solo che non Nell, si ripet ancora una volta.
Lei aveva finito di mangiare, aveva finito da vari minuti, e si era
appoggiata nuovamente ai cuscini, macchiati di sangue. Lui si alz in
piedi.
Vado a prenderti qualcosa per le ferite. Torno subito.
Mentre frugava nell'armadietto dei medicinali, si sforz di ignorare le
disastrose condizioni del bagno. Nella vasca sembravano aver macellato
un agnello. C'era sangue ovunque, in ogni crepa. Con mani tremanti, prese
la bottiglia dell'acqua ossigenata. Si sent svenire.
Jonah?
Respir a fondo e a lungo, e torn in camera da letto. Reazione a
scoppio ritardato. Si sforz di sorridere e sedette sul letto, stringendo la
bottiglia tra le mani con tanta forza che temette di romperla. Sono tagli
superficiali, perlopi, osserv, cercando di tranquillizzarla. Domattina
vedremo. Se sar il caso, ti porter in ospedale. Che cosa ne dici?
Ma non attese la risposta. Con determinazione, cominci a disinfettare i
tagli. Pensavo che questo weekend potremmo andare a Penzance, tesoro,
propose in tono il pi allegro possibile. Non pensi che ci farebbe bene andarcene via per qualche giorno? Proprio ieri una delle ragazze mi parlava
di un albergo dov' stata da bambina. Se c' ancora, dev'essere stupendo,
proprio di fronte a St. Michael's Mount. Pensavo di prendere il treno e poi
noleggiare un'auto. O delle biciclette. Che ne dici delle biciclette, Nell?
Lei gli accarezz la guancia e a quel gesto gli si riempirono gli occhi di
lacrime. Jo, sussurr lei. Nell morta.
Non dire cos!

Ho fatto delle cose terribili e non sopporto che tu le venga a sapere.


Pensavo di essere ormai al sicuro, di essermene liberata per sempre.
No! ripet lui, disperato.
Ti amo, Jonah.
La mano che le massaggiava freneticamente le ferite si blocc di colpo e
lui se la port alla fronte a coprirsi gli occhi. Come devo chiamarti?
domand in un bisbiglio. Non so neanche chi sei!
Jo, Jonah, amore mio, mio unico amore...
La sua voce era un tormento che non riusciva quasi a sopportare e
quando lei tese le braccia per stringerlo a s croll e corse fuori della
stanza, sbattendosi la porta alle spalle con forza.
Si lasci cadere tremante in poltrona, il respiro affannoso che riempiva
l'aria, il panico che gli serrava la gola. Rimase seduto l a fissare senza
vederli gli oggetti che aveva di fronte, sforzandosi di cancellare
disperatamente la fonte del suo terrore.
Tre settimane fa, aveva detto il sergente. Le aveva mentito, una reazione
spontanea scaturita dall'orrore di quella incomprensibile accusa. Allora lui
non si trovava a Londra, ma a Exeter, per una conferenza di sei giorni, e
poi per altri due giorni era stato in giro a raccogliere fondi per Testament
House. Nell avrebbe dovuto andare con lui, ma all'ultimo momento era
rimasta a casa con l'influenza. O almeno cos aveva detto. Era stata
davvero malata? O aveva approfittato dell'occasione per recarsi nello
Yorkshire?
No! Quel grido gli sfugg involontario dalle labbra, a denti stretti. Si
disprezz per avere anche solo preso in considerazione un'ipotesi del
genere e con determinazione si sforz di calmarsi, di rilassarsi.
Tese una mano a prendere la chitarra, non per suonarla, ma per ritrovare
la realt e il posto che aveva nella sua vita. Era seduto sui gradini sul retro
di Testament House, nella semioscurit, a suonare la chitarra quando lei gli
aveva parlato per la prima volta.
Che bello. Pensi di sapermela insegnare? Si era accovacciata vicino a
lui, gli occhi fssi sulle sue dita che si muovevano esperte sulle corde, e gli
aveva sorriso, il sorriso di un bambino, luminoso.
Era stato facile insegnarle a suonare perch apprendeva con naturalezza:
non scordava nulla di ci che aveva visto o sentito. Ormai suonava spesso
per lui, cos come lui suonava per lei, non con la sicurezza o la passione
del marito, ma con una dolcezza malinconica che avrebbe dovuto rivelargli
molto tempo prima quello che adesso non voleva accettare.

Jonah si alz di scatto. Si avvicin alla libreria e prese un libro dopo


l'altro. Sul frontespizio di ognuno, in bella calligrafia, era scritto NELL
GRAHAM. Per dichiarare che erano suoi o per convincere se stessa, si
chiese.
No!
Dall'ultimo ripiano raccolse un album di fotografie e se lo strinse al
petto. Era una parte di Nell, la verifica del fatto che era reale, che non
aveva altra vita se non quella che aveva condiviso con lui. Non aveva
nemmeno bisogno di aprirlo per sapere che cosa contenevano quelle
pagine: l'immagine fotografica dell'amore che li univa, ricordi che erano
parte integrante del quadro della loro vita. In un parco, lungo un sentiero,
dolcemente addormentata all'alba, ridente sulla spiaggia. Tutto ci era la
testimonianza, l'immagine della vita di Nell e di quello che amava.
Il suo sguardo si spost, alla ricerca di altre rassicurazioni, alle piante
che lei teneva sulla finestra. Le violette africane gliel'avevano sempre
ricordata. Quei magnifici fiori sbocciavano delicatamente, precari, in cima
ai loro steli. Le grandi foglie verdi li proteggevano. Erano piante che davano l'impressione di non poter sopravvivere ai rigori del clima londinese,
ma nonostante l'aspetto avevano una forza incredibile.
Guardandole, finalmente cap e lott inutilmente per negare la realt.
Solo allora le lacrime gli rigarono le guance e un singhiozzo gli sfugg di
bocca.
Fu in quel momento che sent bussare alla porta.
Andatevene! proruppe.
Si sent ancora bussare. Andate via!
Ma quel battere continu, come la voce della sua coscienza. Non
avrebbe mai smesso?
Maledizione, andate via! url, lanciandosi con foga a spalancare la
porta. Una donna se ne stava l, immobile. Portava un elegante completo
nero e una camicia di seta bianca con pizzo intorno al collo. Aveva una
borsa nera a tracolla e in mano stringeva un volume rilegato in pelle. Ma
fu il suo viso ad attirare l'attenzione di Jonah Clarence: aveva
un'espressione tranquilla, lo sguardo sereno, che tradiva tenerezza.
Avrebbe potuto essere una missionaria, una visione. Ma gli tese la mano
dimostrandosi pi che vera.
Sono Helen Clyde, si present, imperturbabile.
Lynley scelse un angolo appartato della chiesa. Un po' pi in l

brillavano le fiammelle delle candele, ma dove si trovava lui era tutto buio.
C'era un vago odore di incenso, ma soprattutto di cera bruciata, di polvere.
Regnava una gran pace. Anche le colombe, che al suo arrivo si erano
agitate sul tetto, adesso se ne stavano immobili e in silenzio e non c'era un
alito di vento a muovere i rami degli alberi contro le vetrate.
Era solo. I suoi unici compagni erano i giovani greci abbracciati in
quell'eterna danza senza musica, scolpiti sulle porte dei confessionali
elisabettiani l accanto.
Un terribile peso gli opprimeva il cuore. Era una vecchia storia, una
leggenda romana del quinto secolo, ma, in quel momento, reale come lo
era stata per Shakespeare quando l'aveva usata come spunto per il proprio
dramma. Il principe di Tiro si era recato ad Antiochia, all'inseguimento di
un enigma e del matrimonio con una principessa, ma era tornato a mani
vuote, in fuga per salvarsi la vita.
Lynley s'inginocchi. Cerc di pregare, ma non gli venne in mente
niente.
Sapeva di essere vicino al corpo dell'Idra, ma quella consapevolezza non
gli dava nessuna soddisfazione. Avrebbe invece voluto evitare il confronto
finale con il mostro, perch ormai sapeva che, anche se le teste erano state
distrutte, non aveva speranze di uscire indenne da quello scontro.
'Non adirarti a causa dei malvagi.' Una voce tremante, nata dal nulla,
incerta, che parve spezzare l'aria. Ci volle qualche istante prima che
Lynley riuscisse a individuare l'uomo in abito talare.
Padre Hart s'inginocchi ai piedi dell'altare e si sporse in avanti a posare
la fronte sul pavimento. 'Non avere invidia di quelli che agiscono
perversamente; perch presto saranno falciati come il fieno e appassiranno
come l'erba verde. Confida nel Signore e fa' il bene; abita il paese e pratica
la fedelt. Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagher i desideri del
tuo cuore. Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agir.
Poich i malvagi saranno sterminati; ma quelli che sperano nel Signore
possederanno la terra. Ancora un po' e l'empio scomparir.'
Lynley ascolt angosciato quelle parole, sforzandosi di ignorare il loro
significato. Mentre il prete proseguiva nella sua preghiera, cerc con tutto
se stesso di ritrovare quel distacco che gli avrebbe permesso di arrivare
alla soluzione del caso.
venuto a confessarsi?
Quella voce cos vicina lo fece sobbalzare. Senza che se ne accorgesse,
il prete gli si era materializzato al fianco, nell'oscurit. Lynley si alz. No,

non sono cattolico, rispose. Stavo solo cercando di schiarirmi le idee.


Le chiese sono proprio il luogo adatto a questo scopo. Padre Hart
sorrise. Prima di chiudere per la notte mi fermo sempre a dire una
preghiera. Mi assicuro sempre che in chiesa non rimanga nessuno. Non
dev'essere una meraviglia ritrovarsi chiusi qui dentro con questo freddo.
No, convenne Lynley. Ha proprio ragione. Lo segu fuori della
chiesa. Le nuvole nascondevano la luna e le stelle. L'altro non era che
un'ombra, senza forma n lineamenti. Conosce bene Pericle, padre
Hart?
Il prete armeggi un po' con le chiavi e chiuse il grande portone della
chiesa prima di rispondere. Pericle? ripet, avviandosi poi verso il
cimitero. Shakespeare, no?
'Come la fiamma al fumo.' S, Shakespeare.
Be'... credo di conoscerlo abbastanza.
Tanto da sapere perch Pericle fuggito da Antioco? Perch Antioco
voleva farlo uccidere?
Io... non credo di ricordare bene tutti i particolari del dramma.
Credo invece che li ricordi abbastanza bene. Buonanotte, padre Hart,
ribatt Lynley, e si allontan.
Segu la collina percorrendo il sentiero di ghiaia che, nella pace notturna,
scricchiolava assordante sotto i suoi piedi. Arrivato al ponte, si ferm a
schiarirsi le idee, contemplando il paese poco distante. Alla sua destra, la
casa di Olivia Odell era immersa nell'oscurit e lei e la bambina dormivano
un sonno innocente. Al di l della strada si sentiva la musica d'organo
venire dalla casetta di Nigel Parrish. Alla sua sinistra, la pensione lo stava
aspettando, e pi in l ancora c'era la strada alta che piegava verso il pub.
Da dove si trovava non riusciva a vedere St. Chad's Lane, con le case
popolari, ma poteva immaginarsele. Un'immagine che lo deprimeva, cos
riprese a camminare verso la pensione.
Era stato fuori meno di un'ora, ma appena super la soglia si accorse che
durante la sua assenza Stepha era tornata. Nella casa c'era il suo respiro,
che lo aspettava. Lynley dovette farsi forza per entrare.
Non sapeva con precisione dove fossero le stanze di Stepha, ma fu
l'istinto a dirgli che dovevano trovarsi al pianterreno, oltre la reception,
verso la cucina.
Oltrepassata la soglia, ricevette le risposte che cercava, palpabili
nell'atmosfera che lo circondava. Sentiva l'odore del fumo di sigaretta, gli
pareva quasi di sentire il sapore del liquore nell'aria. Sentiva la risata, le

appassionate parole appena sussurrate, il piacere. Gli pareva di sentire


quelle mani che lo attiravano a s. Non gli restava che guardare in faccia la
realt.
Buss alla porta e immediatamente ci fu silenzio.
Stepha?
Rumore all'interno, rapido e soffocato. Nell'aria risuon una risatina di
Stepha. All'ultimo istante fu sul punto di voltarsi e andarsene, ma poi
abbass la maniglia, per entrare e sapere.
Forse ora potrai darmi tu un alibi che funzioni, rise Richard Gibson,
accarezzando con aria di possesso una coscia nuda della donna. Non
penso che l'ispettore abbia creduto neanche per un attimo alla mia piccola
Madeline.
15
Lady Helen lo vide subito, appena scesa sull'affollato marciapiede della
stazione. Erano state due ore di viaggio molto pesanti, sempre sospesa tra
il timore che Gillian crollasse da un momento all'altro e il disperato
tentativo di risollevare il morale al sergente Havers. Quell'esperienza le
aveva provocato una tale agitazione che la sola vista di Lynley, che
ricacciava dalla fronte una ciocca di capelli biondi mossa dall'aria di un
treno in partenza, le aveva fatto tirare un enorme sospiro di sollievo. La
gente correva di qua e di l attorno a lui, eppure pareva solo. Sollev il
viso, i loro sguardi s'incontrarono e lei rallent automaticamente il passo.
Malgrado la distanza, non le sfugg come fosse cambiato: le pesanti
occhiaie, la tensione che si leggeva nel suo portamento, le rughe intorno al
naso e alla bocca che si erano fatte pi profonde. Era Tommy, ma in un
certo senso un Tommy completamente diverso. E poteva esserci un unico
motivo per quel cambiamento: Deborah.
L'aveva incontrata a Keldale, glielo lesse in viso. E per qualche strana
ragione, nonostante l'anno che era trascorso da quando lui aveva rotto il
fidanzamento con Deborah, nonostante le ore che da quel momento
avevano passato insieme, Lady Helen si accorse di non sopportare il
pensiero che lui le raccontasse di averla vista. Desider disperatamente
evitare di dargli l'occasione di parlargliene. Era pi forte di lei. In quel
momento non volle soffermarsi a riflettere sul perch a un tratto fosse cos
importante che Tommy non le parlasse pi di Deborah.
Lui parve averle letto nel pensiero, com'era solito fare, perch le sorrise

strizzandole l'occhio e le raggiunse ai piedi della scalinata.


Che piacere vederti, Tommy, esclam Lady Helen. Per met del
viaggio, quando non ero occupata a divorare ogni pasticcino che mi
passava davanti, mi maceravo al pensiero che tu potessi essere bloccato a
Keldale e che dovessimo prendere un'auto a nolo e girare alla rinfusa per la
zona per riuscire a trovarti. Be', finito tutto per il meglio e avrei potuto
evitare di rimpinzarmi di quell'ottimo pain au chocolat per calmare l'ansia.
In treno si mangia veramente male, non trovi? Con un gesto protettivo,
cinse Gillian per le spalle. Un'attenzione istintiva perch, anche se sapeva
bene che la giovane non aveva niente da temere da Lynley, quelle ultime
quattordici ore l'avevano legata a lei e adesso si rendeva conto di non
volerla lasciare nelle mani della polizia. Gillian, questo l'ispettore
Lynley, lo present.
La ragazza accenn un debole sorriso, poi abbass lo sguardo. Lynley
fece per tenderle la mano, ma Lady Helen lo ferm scuotendo la testa. Fu
allora che lui vide le mani di Gillian: le cicatrici rosse che le ricoprivano
erano spaventose, ma le ferite non erano profonde o gravi come le abrasioni che le coprivano il collo, il petto e le cosce sotto l'abito che Lady Helen
le aveva fatto indossare.
Ho l'auto proprio qui fuori, disse.
Grazie al cielo, esclam Lady Helen. Portamici subito prima che i
miei piedi subiscano un danno irreparabile per queste terribili scarpe. Sono
davvero eleganti, non trovi? Ma non hai idea di come mi facciano soffrire.
Continuo a chiedermi perch mi lascio schiavizzare dalla moda. Con un
sorriso scosse la testa. Pur di togliermi le scarpe, sono disposta anche a
sopportare cinque minuti del ajkovskij pi malinconico che hai tra i tuoi
nastri.
Lui sorrise. Me ne ricorder, amica mia.
Non ne ho il minimo dubbio, tesoro. Lady Helen si volt verso il
sergente Havers, che le aveva seguite senza dire una parola fin dal
momento in cui erano scese dal treno. Sergente, devo recarmi un attimo
alla toilette a rinfrescarmi il trucco che ho rovinato divorando quell'ultimo
pasticcino prima di quell'orribile tunnel. Vuole accompagnare lei Gillian
all'auto?
Barbara fiss Lady Helen, poi Lynley. Certo, rispose in tono
impassibile.
Lady Helen attese che le due si fossero allontanate prima di riprendere a
parlare. Davvero non so quale delle due sia pi pesante da sopportare,

Tommy.
Grazie per ieri sera, mormor lui in risposta. stato cos terribile per
te?
Lei lo guard dritto negli occhi. Terribile? La tremenda desolazione sul
viso di Jonah Clarence; la vista di Gillian con lo sguardo perso, coperta a
malapena da un lenzuolo insanguinato, le ferite da cui ancora sgorgava
siero; il sangue sul pavimento e sulle pareti del bagno e nelle crepe dei
muri da dove non sembrava mai venir via; la porta staccata dai cardini e le
spazzole con le loro orribili setole di metallo cui erano ancora attaccati
brandelli di pelle.
Mi spiace di averti coinvolta in questa storia, sospir lui, ma eri
l'unica di cui potessi fidarmi. Non so che cosa avrei fatto se non ti avessi
trovato a casa.
Ero appena rientrata. Devo ammettere che Jeffrey non stato molto
contento per come finita la nostra serata.
Lynley la fiss con un sorrisetto, tra il divertito e il sorpreso. Jeffrey
Cusick? Pensavo che te ne fossi liberata.
Lei rise e lo prese sottobraccio. Ci ho provato, caro Tommy, davvero.
Ma Jeffrey ben deciso a dimostrare che, me ne renda conto o no, lui e io
siamo avviati sul viale del vero amore e ieri sera stava tentando di fare
passi avanti in quella direzione. E stata una serata davvero romantica: cena a Windsor sulle rive del Tamigi e cocktail champagne nei giardini della
Old House. Saresti stato orgoglioso di me. Sono persino riuscita a
ricordare che stata costruita da Wren. Vedi, tutti gli anni che hai passato a
cercare di istruirmi non sono andati sprecati.
Ma non avrei mai pensato che li avresti gettati via con Jeffrey Cusick.
Non li ho affatto gettati via. un uomo delizioso, sul serio. E poi mi
stato fin troppo d'aiuto con il mio abbigliamento.
Non ne dubito, ribatt Lynley in tono secco e lei rise nel vederlo cos
cupo.
Non nel senso che intendi tu, Jeffrey non ne approfitterebbe mai.
troppo... troppo...
Un pesce lesso?
S, per dirla in termini squisitamente oxfordiani, Tommy, riconobbe
lei. Ma se devo essere del tutto sincera, non affatto un pesce lesso,
proprio un tonno. In vita mia non ho mai visto uno di Cambridge preso nel
vortice della passione.
Quando ho telefonato indossava la cravatta del college? volle sapere

Lynley. O, dovrei dire, indossava almeno qualcosa?


Tommy, che malalingua! Ma lascia che ci pensi. Lady Helen assunse
un'espressione pensosa, come se stesse meditando seriamente sulla
domanda. No, temo che fossimo tutti e due completamente vestiti quando
hai chiamato. E dopo, be'... non abbiamo proprio avuto tempo. Abbiamo
frugato in tutta fretta nel mio armadio alla ricerca di qualcosa che andasse
bene. Che te ne pare? Sono riuscita nell'intento?
Lynley osserv il magnifico completo nero che indossava. Sembri una
quacchera. Poi not il volume che teneva in mano. Buon Dio, davvero
una Bibbia?
Lei rise. Funziona, non ti pare? A dire il vero, un'edizione di John
Donne, regalatami dal mio caro nonno per il mio diciassettesimo
compleanno. Forse un giorno o l'altro finir per aprirla.
E che cosa avresti fatto se ti avesse chiesto di leggerle qualche verso
per aiutarla a superare la notte?
So assumere un'aria perfettamente biblica, quando voglio, Tommy.
Qualche parola giusta qua e l e... Che cosa c'? L'aveva sentito irrigidirsi
alle sue parole.
Lynley stava guardando la sua macchina parcheggiata davanti alla
stazione. Dov' il marito?
Non lo so. svanito. Io sono corsa subito in camera di Gillian per
vedere come stava e pi tardi, quando ne sono uscita, era sparito.
Naturalmente ho trascorso l tutta la notte e lui non si pi fatto vedere.
Come ha reagito Gillian?
Io... Lady Helen cerc il modo migliore per rispondere. Tommy, non
sono nemmeno sicura che si renda conto che lui se n' andato. So che ti
sembrer un po' strano, ma credo che abbia cessato di esistere per lei. Non
l'ha nominato neanche una volta.
Ma ti ha detto qualcosa?
Solo che ha lasciato qualcosa per Bobby.
Senza dubbio si riferisce al messaggio sul giornale.
Lei scosse la testa. No. Ho la netta sensazione che si tratti di qualcosa
che era in casa.
Lynley annu pensoso e le fece un'ultima domanda. Come hai fatto a
convincerla a venire, Helen?
Non ho dovuto fare niente. Aveva gi deciso e ritengo che il merito sia
del sergente Havers, Tommy, anche se dal modo in cui si comportata
penso che creda che io abbia fatto qualche opera di magia a casa dei

Clarence. Le parlerai tu, me lo prometti? Da quando l'ho chiamata


stamattina ha parlato solo a monosillabi; credo che si senta in colpa per
tutto quello che successo.
Lui sospir. Tipico di Havers. Cristo, ci mancava solo questa in 'sto
maledettissimo caso.
Lady Helen lo osserv in tralice. Succedeva molto di rado che lui desse
sfogo cos apertamente alla frustrazione. Tommy, mormor, esitante,
mentre eri a Keldale, per caso... tu... Non voleva dirlo. Non voleva
parlarne.
Scusami, vecchia mia, sorrise lui, mettendole un braccio intorno alle
spalle. Non ti ho ancora detto quanto mi fa piacere averti qui?
Non le aveva nemmeno rivolto la parola; si era limitato a salutarla con
un cenno del capo. Ma poi, perch mai avrebbe dovuto parlarle? Ora che
sua signoria era l, loro due non avevano nessuna ragione per parlarsi.
Avrebbe dovuto capire che Lynley si sarebbe servito di una delle sue
amanti invece che degli uomini di Scotland Yard. Era proprio da lui. Un
ego cos enorme da voler vedere le sue donne scattare ai suoi ordini anche
se lui se la spassava in campagna. Chiss se sua signoria sarebbe scattata a
quel modo anche dopo aver saputo di Stepha, si chiese Barbara. Guarda
che carnagione perfetta, che portamento perfetto, che educazione perfetta...
come se i suoi antenati avessero trascorso gli ultimi duecento anni a
eliminare gli scarti, abbandonandoli sulle colline come inaccettabili piccoli
spartani per arrivare a quel capolavoro che era Lady Helen Clyde. Ma non
bastato perch lui ti fosse fedele, cara mia. Barbara sorrise tra s.
Dal sedile posteriore, non vista, sbirci Lynley. Scommetto che hai avuto
un'altra notte di fuoco con la piccola Stepha. Non c'erano dubbi. Dal
momento che non doveva preoccuparsi dei gemiti della donna,
sicuramente dovevano avere fatto follie fino all'alba. E ora ecco l sua
signoria per la notte prossima. Be', ce l'avrebbe sicuramente fatta; non
avrebbe fatto brutte figure, lui. E poi avrebbe potuto passare direttamente a
Gillian. Senza dubbio quel suo maritino anemico sarebbe stato fin troppo
felice di cedere le redini a un vero uomo.
E guarda un po' come quei due stavano trattando quella puttanella! Certo
sua signoria non conosceva tutti i particolari su Gillian Teys, ma Lynley
che scuse aveva? Da quando in qua il complice di un omicidio viene
trattato con i guanti bianchi dalla polizia?
Scoprirai che Roberta molto cambiata, Gillian, stava dicendo

l'ispettore.
Barbara lo ascolt incredula. Che cosa stava facendo? Di che cosa stava
parlando? La stava preparando a incontrare la sorella quando sapevano
benissimo tutti e due che si erano incontrate solo tre settimane prima per
uccidere William Teys?
Capisco, rispose Gillian con un filo di voce.
stata rinchiusa in manicomio temporaneamente, continu Lynley in
tono gentile. Perch ha ammesso di avere compiuto il crimine e poi non
ha pi voluto aggiungere altro.
Come... chi...? Gillian esit, poi rinunci a porre la domanda,
rannicchiandosi sul sedile.
stato tuo cugino Richard Gibson a farla ricoverare.
Richard? La sua voce parve giungere da lontanissimo.
S.
Capisco.
Nessuno parlava. Barbara attendeva con impazienza che Lynley
cominciasse a interrogare la ragazza e non riusciva a capire perch lui
fosse cos riluttante a farlo. Che cosa aveva in mente? Quello era il genere
di conversazione che di solito si tiene con la vittima di un crimine, non con
il colpevole!
Barbara studi furtivamente Gillian. Buon Dio, se era furba. Qualche
minuto nel bagno la sera prima e li aveva avuti tutti in pugno. Da quanto
tempo si preparava a quella sceneggiata?
Il suo sguardo torn a posarsi su Lynley. Perch l'aveva fatta tornare in
servizio? Il motivo poteva essere uno solo: metterla al suo posto una volta
per tutte, umiliarla facendole riconoscere che anche una dilettante come la
sua dolce signoria era pi in gamba di lei. E poi condannarla, in eterno, al
servizio di pattuglia.
Be', messaggio ricevuto, ispettore. Ora non desiderava altro che tornare
a Londra e al servizio di pattuglia, lasciando Lynley e sua signoria a
rimettere in ordine le carte che lei aveva cos confusamente mescolato.
Portava i capelli raccolti in due lunghe trecce bionde; ecco perch aveva
un'aria cos giovane quella sera a Testament House. Non parlava con
nessuno, limitandosi a guardare in giro sospettosa prima di decidere se
poteva fidarsi di loro. Una volta presa la decisione, aveva detto solo il suo
nome: Helen Graham, Nell Graham.
Ma lui non aveva forse capito fin dal primo momento che non era il suo

vero nome? Forse a tradirla era stata l'impercettibile esitazione prima di


rispondere quando qualcuno la chiamava; forse lo sguardo malinconico
quando era lei stessa a pronunciarlo; forse le lacrime che le avevano rigato
le guance la prima volta che lui l'aveva posseduta e aveva sussurrato
Nell nel buio. Comunque, nel profondo del suo cuore, non aveva sempre
saputo che quello non era il suo nome?
Che cosa lo aveva attratto in lei? Dapprima era stata l'innocenza di
bambina con cui aveva affrontato la vita a Testament House. Era stata cos
ansiosa di imparare e poi cos appassionatamente coinvolta nell'opera della
comunit. Dopo era stata la sua purezza che lui aveva ammirato, quella
purezza che le consentiva di condurre una nuova vita, dimentica delle
animosit personali in un mondo in cui aveva semplicemente deciso che
tali brutture non dovevano esistere. Poi era stata la sua devozione a Dio...
non quel battersi il petto ostentatamente dei convertiti, ma la serena
accettazione di un potere pi grande del suo, a colpirlo. E infine era stata
l'incrollabile fiducia nella sua capacit di arrivare dove voleva, le parole
d'incoraggiamento che gli aveva rivolto quando lui si era sentito disperato,
l'instancabile amore che gli aveva dimostrato quando pi ne aveva avuto
bisogno.
Come ora, pens Jonah Clarence.
Nelle ultime dodici ore aveva riesaminato a fondo e senza piet il
proprio comportamento e aveva finito per vederlo per quello che era stato:
una continua codardia. Aveva abbandonato sua moglie e la sua casa,
scappando verso luoghi sconosciuti, fuggendo per non dovere affrontare
quello che aveva paura di sapere. Eppure che cosa temere quando Nell,
chiunque fosse, non poteva essere n pi n meno che la deliziosa creatura
che gli era stata al fianco, che aveva ascoltato, rapita, le sue parole e che lo
aveva stretto tra le braccia la notte? Nel suo passato non potevano esserci
mostri neri che lui doveva temere; ci poteva essere solo quello che lei era
ed era sempre stata.
Quella era la verit e lui lo sapeva, lo sentiva, ci credeva. E quando il
portone del manicomio si apr, si alz e attravers il grande atrio per
andare incontro alla moglie.
Lynley intu l'esitazione in Gillian nel momento stesso in cui misero
piede in manicomio. Dapprima l'attribu alla comprensibile ansia all'idea di
rivedere la sorella dopo tanti anni, ma poi si accorse che il suo sguardo era
fisso su un giovane che stava andando loro incontro. Incuriosito, si volt

verso Gillian e si sorprese di vederle dipinta sul viso un'espressione di


panico.
Jonah, gemette lei, arretrando di un passo.
Scusami. Jonah Clarence tese una mano per sfiorarle il viso, poi si
blocc. Perdonami. Scusami, Nell. Aveva gli occhi arrossati, come se
non dormisse da giorni.
Non devi chiamarmi cos. Non pi.
Lui ignor quelle parole. Ho passato la notte seduto su una panchina a
King's Cross, cercando di capire, cercando di decidere se potevi ancora
amare un uomo che era stato troppo codardo per restare con la moglie nel
momento in cui aveva pi bisogno di lui.
Lei tese una mano a sfiorargli il braccio. Oh, Jonah, ti prego. Torna a
Londra.
Non chiedermelo. Sarebbe troppo facile.
Ti prego. Ti prego, fallo per me.
Non senza di te. Non me ne vado. Qualunque cosa tu ti senta di dover
fare qui, io sar al tuo fianco. Si rivolse a Lynley. Posso restare con mia
moglie?
Sta a Gillian decidere, rispose l'ispettore, e vide che l'altro
rabbrividiva a sentirla chiamare con quel nome.
Se vuoi restare, Jonah, sussurr la ragazza.
Lui le sorrise, le sfior dolcemente una guancia e distolse lo sguardo dal
suo viso solo nel momento in cui si udirono i passi del dottor Samuels che
si avvicinava. Teneva in mano un fascio di cartelle che tese a una collega
prima di raggiungerli.
Li guard a uno a uno, senza sorridere e senza lasciar trapelare neppure
l'ombra di compiacimento all'apparizione della sorella di Roberta Teys e
alla possibilit che la sua presenza portasse dei miglioramenti nella
paziente.
Ispettore, salut. assolutamente necessario che ci sia tanta gente?
S, ribatt LynJey, sperando in cuor suo che lo psichiatra desse
un'occhiata allo stato di Gillian prima di impuntarsi e sbatterli tutti fuori.
Una vena pulsava sulla tempia del medico. Era chiaro che non era
abituato a fare tanti complimenti e che era diviso tra il desiderio di
prendersela con Lynley e il dar vita al programmato incontro tra le due
sorelle. Ebbe la meglio la preoccupazione per Roberta.
E questa la sorella? Senza attendere risposta, prese Gillian
sottobraccio e le rivolse tutta la sua attenzione, incamminandosi con lei

verso la sezione reclusi. Ho detto a Roberta che sarebbe venuta a


trovarla, spieg a bassa voce, la testa abbassata verso di lei, ma deve
essere preparata alla possibilit che non risponda nemmeno a lei. Temo che
andr proprio cos.
Ha... Gillian esit, incerta su come proseguire. Non ha ancora detto
niente?
Assolutamente niente, ma siamo ai primissimi stadi della terapia,
signorina Teys, e...
Signora Clarence, interloqu Jonah in tono secco.
Lo psichiatra si blocc e si volt verso Jonah. Tra loro corse uno sguardo
carico di sospetto e antipatia.
Signora Clarence, si corresse Samuels, senza staccare lo sguardo dal
marito della ragazza. Come le stavo dicendo, signora Clarence, siamo ai
primissimi stadi della terapia. Non c' comunque ragione di dubitare che
un giorno o l'altro sua sorella si riprenda del tutto.
A Gillian non sfugg il sottinteso di quella frase. Un giorno o l'altro?
ripet, stringendosi nelle spalle, in un gesto tipico della madre.
Lo psichiatra parve soppesare la sua reazione, una reazione che gli disse
molto di pi di quello che la ragazza gli aveva volutamente comunicato.
S, Roberta molto malata. La riprese sottobraccio e proseguirono
lungo il corridoio.
Avanzarono in silenzio; si udivano solo i loro passi e di tanto in tanto il
grido soffocato di un paziente al di l di una porta chiusa. Verso la fine del
corridoio si fermarono davanti a una porticina che Samuels apr. Quando
accese la luce, si trovarono davanti a una stanza piccolissima dove il
medico li fece entrare.
Starete un po' stretti qui dentro, li avvert, con il tono di non esserne
affatto dispiaciuto.
Era un locale minuscolo, poco pi grande di uno sgabuzzino, cosa che
probabilmente un tempo era stato. Una parete era completamente occupata
da un grande specchio con a fianco due amplificatori e al centro della
stanza c'erano un tavolo e delle sedie. Era un locale che dava la
claustrofobia, saturo del pungente odore di cera da pavimenti e
disinfettante.
Nessun problema, replic Lynley, e l'altro annu.
Quando entrer con Roberta, spegner le luci e voi potrete vedere
all'interno della stanza accanto attraverso il finto specchio. Gli
amplificatori vi permetteranno di sentire quello che viene detto. Roberta

vedr solo lo specchio, ma l'ho avvertita che siete presenti al di qua. Se


non l'avessi fatto, non ci sarebbe stato modo di farla entrare l dentro.
S, certo.
Bene. Li fiss cupo, intuendo la loro agitazione, e fu soddisfatto nel
notare che anche loro, come lui, non si aspettavano certo un incontro
facile. Io sar nella stanza accanto con Gillian e Roberta.
proprio necessario? chiese Gillian con voce esitante.
Viste le circostanze, s, temo di s.
Le circostanze?
L'assassinio, signora Clarence. Lo sguardo di Samuels pass dall'uno
all'altro per un'ultima volta, poi lo psichiatra s'infil le mani in tasca,
fissando Lynley. Dobbiamo chiarire gli aspetti legali? chiese brusco.
Non necessario, rispose l'ispettore. Li conosco bene.
Sa che niente di quello che dice...
Lo so.
Allora vado a prenderla. Samuels gir sui tacchi, spense le luci e usc,
chiudendosi la porta alle spalle.
La luce della stanza accanto attraversava in parte lo specchio, dando al
locale un certo chiarore, ma l parevano esserci solo ombre. Sedettero sulle
dure sedie di legno e attesero: Gillian con le gambe stese davanti a s,
fissandosi il dorso delle mani graffiate; Jonah, al suo fianco, che le circondava le spalle con un braccio; il sergente Havers meditabonda
nell'angolo pi buio della stanza; Lady Helen vicino a Lynley, intenta a
osservare il silenzioso legame che c'era tra moglie e marito; e Lynley,
immerso profondamente nei propri pensieri, da cui riemerse solo quando
lei gli strinse una mano.
Che Dio la benedica, pens, rispondendo a quella stretta. Capiva. Capiva
sempre. Le sorrise, contento che fosse l con lui con la sua razionalit in un
mondo che ben presto avrebbe perso ogni lume della ragione.
Roberta non era molto diversa dall'ultima volta che l'avevano vista.
Entr nella stanza accompagnata da due infermiere con il camice bianco;
indossava gli stessi abiti della volta precedente: la gonna troppo corta, la
camicia stretta, le ciabatte decisamente troppo piccole. In previsione
dell'incontro, per, questa volta le avevano fatto il bagno e i folti capelli
erano puliti e ancora umidi, raccolti in una coda di cavallo da un nastro
rosso, un'incongrua nota di colore in quella stanza, per altri versi
monocromatica. Era un locale tutto bianco e spoglio, senza decorazioni, a

eccezione di tre sedie e un mobiletto di metallo. Alle pareti non era appeso
nulla; nulla che potesse distrarre, nulla che consentisse di fuggire.
Oh, Bobby, mormor Gillian nel vedere la sorella al di l del vetro.
La voce del dottor Samuels arriv loro leggermente distorta attraverso
gli altoparlanti. Nella stanza, come puoi vedere, ci sono tre sedie,
Roberta. Tra un attimo andr a chiedere a tua sorella di unirsi a noi.
Ricordi tua sorella Gillian, vero, Roberta?
La ragazza sedette e cominci a dondolarsi avanti e indietro senza
rispondere. Le due infermiere se ne andarono.
Gillian venuta da Londra. Prima di andare a prenderla, per, voglio
che ti guardi intorno e ti abitui a questa stanza. Non ci siamo mai incontrati
qui, prima d'ora.
Lo sguardo vuoto della ragazza rimase fisso su un punto della parete che
aveva di fronte. Le braccia le pendevano, inanimate, lungo i fianchi, senza
vita, enormi ammassi di grasso. Samuels, per nulla turbato dal suo
silenzio, rest a osservarla con calma. Trascorsero due interminabili minuti
prima che lo psichiatra si alzasse.
Ora vado a prendere Gillian, Roberta. Ci sar anch'io qui quando vi
incontrerete. Sei al sicuro.
Quell'ultima frase parve del tutto superflua perch la ragazza non dava
nessun segno di paura, n di provare altri sentimenti.
Nella stanza accanto, Gillian si alz. Lo fece in maniera esitante,
innaturale, come spinta da una forza che non aveva niente a che vedere con
la sua volont.
Tesoro, sai che non sei obbligata a entrare l dentro, se hai paura, le
disse il marito.
Lei non rispose, limitandosi ad accarezzargli la guancia con il dorso
rovinato delle mani. Pareva volergli dire addio.
Pronta? domand Samuels aprendo la porta. Con occhio esperto
squadr Gillian, per valutare la sua forza e le sue debolezze. Quando la
ragazza annu, il medico aggiunse: Non c' nulla di cui preoccuparsi. Io
sar l con voi e fuori della porta ci saranno degli infermieri pronti a intervenire, se necessario.
Si comporta come se pensasse davvero che Bobby possa far del male a
qualcuno, mormor Gillian, e usc dalla stanza senza attendere oltre.
Gli altri rimasero a guardarla al di l dello specchio, in attesa di una
reazione di Roberta quando la porta si apr e la sorella entr. Ma non vi fu
reazione. Il suo corpo massiccio continu a dondolare avanti e indietro

sulla sedia.
Gillian esit, la mano sulla maniglia. Bobby, chiam con voce
squillante. Parlava con calma, ma con un certo distacco, come un genitore
parla a un figlio disubbidiente. Non ricevendo risposta, prese una sedia e la
sistem davanti alla sorella, direttamente nel suo campo visivo. Sedette.
Lo sguardo di Roberta le pass attraverso. Gillian si volt verso lo
psichiatra, che si era seduto in un angolo, in modo da non essere visto da
Roberta. Che cosa devo...
Le parli di se stessa. La sente.
Gillian stropicci tra le mani la gonna e si sforz di guardare in viso la
sorella. Sono venuta da Londra per vederti, Bobby, esord. Le tremava
la voce, ma a mano a mano che proseguiva, il suo tono si fece pi risoluto.
E l che vivo ora, con mio marito. Mi sono sposata il novembre scorso.
Un'occhiata a Samuels, che annu in segno d'incoraggiamento. Ti
sembrer strano, ma ho sposato un ministro anglicano. Difficile credere
che una ragazza con un pesante passato di cattolica alle spalle possa
sposare un ministro anglicano, non ti pare? Che cosa avrebbe mai detto
pap?
Il viso di Roberta non trad n interesse n sorpresa. Era come se Gillian
stesse parlando a un muro. Si pass la punta della lingua sulle labbra
secche e prosegu. Abbiamo un appartamentino a Islington. Non molto
grande, ma ti piacer. Ricordi quanto amavo le piante? Be', ora ne ho
tantissime in casa perch la finestra della cucina riceve tanto sole. Ricordi
che alla fattoria non riuscivo mai a farle crescere? Non c'era abbastanza
luce.
Roberta continu a dondolarsi e la sedia scricchiol sotto il suo peso.
Ho anche un lavoro. In un posto che si chiama Testament House. Lo
conosci? dove a volte si rifugiano i ragazzi che scappano di casa. Mi
occupo un po' di tutto l dentro, ma quello che mi piace di pi aiutare i
ragazzi a superare i loro problemi. Dicono che facile parlare con me.
Una pausa. Bobby, non vuoi parlare con me?
L'altra aveva il respiro pesante, la testa piegata su un lato. Pareva
addormentata.
Mi piace Londra. Non l'avrei mai immaginato, ma mi piace. Credo che
sia perch ora i miei sogni sono l. Io... vorrei avere un figlio. E uno dei
miei sogni. E... credo che mi piacerebbe scrivere un libro. Dentro di me ci
sono mille storie che vorrei scrivere. Come le Bront. Ricordi quando le
leggevamo? Anche loro avevano dei sogni. Credo che sia importante avere

dei sogni.
Non funzioner, sbott Jonah Clarence in tono tagliente. Nel
momento stesso in cui la moglie aveva lasciato la stanza si era accorto
della trappola, aveva capito che l'incontro con la sorella era un ritorno a un
passato in cui lui non aveva avuto nessun ruolo, da cui lui non avrebbe potuto salvarla. Per quanto tempo deve restare l dentro?
Quanto vuole, rispose Lynley con calma. Dipende da Gillian.
Ma pu accadere di tutto. Non se ne rende conto? Jonah avrebbe
voluto scavalcare d'un balzo quella parete che li separava e trascinare via
la moglie. Era come se il semplice essere in quella stanza, intrappolata con
quell'orribile creatura che sembrava una balena e che era sua sorella,
potesse essere sufficiente a contaminarla e distruggerla per sempre.
Nell! la chiam con decisione.
Voglio parlarti della notte in cui me ne sono andata, Bobby, continu
Gillian, lo sguardo fisso sul viso della sorella, in attesa di un minimo
barlume di comprensione e riconoscimento che le avrebbe permesso di
smettere di parlare. Non so se te ne ricordi. stata la sera dopo il mio
sedicesimo compleanno. Io... Era troppo, non ci riusciva. Fece fatica a
riprendere. Ho rubato del denaro a pap. Te l'ha mai detto? Sapevo dove
lo teneva e me lo sono preso. Un gesto sbagliato, lo so, ma io... dovevo
andarmene. Dovevo andare via almeno per un po'. Tu lo sai, non vero?
Non vero? ripet, alla ricerca di un po' di rassicurazione.
Roberta stava dondolandosi pi in fretta ora, o quel cambiamento era
solo frutto dell'immaginazione di chi la stava osservando?
Sono andata a York. Ho impiegato tutta la notte per arrivarci, un po' a
piedi, un po' con l'autostop. Avevo con me solo lo zaino, sai, quello in cui
mettevo i libri di scuola, e cos mi ero portata dietro un solo cambio di
vestiti. Non so che cosa avessi in mente, a scappare a quel modo. Ora
sembra una follia, no? Gillian sorrise per un istante alla sorella. Aveva il
cuore che le batteva all'impazzata e il respiro le si faceva sempre pi
affannoso. Sono arrivata a York all'alba. Non dimenticher mai la vista
della citt illuminata dalla tenue luce del mattino. Era meravigliosa. Avrei
voluto restare l per sempre. S'interruppe, le mani in grembo che
mettevano in mostra i profondi tagli. Non c'era niente da fare se non
andare avanti. Ho trascorso tutta la giornata a York. Ero cos spaventata,
Bobby. Non ero mai stata fuori casa un'intera notte da sola e non ero
nemmeno certa di volere arrivare fino a Londra. Mi sono detta mille volte
che forse tutto sarebbe stato pi facile se fossi tornata alla fattoria, ma...

non potevo. Non potevo proprio.


A che cosa serve tutto questo? domand Jonah Clarence. Come pu
aiutare Roberta?
Lynley gli lanci un'occhiata infastidita e lui torn a sedersi,
l'espressione tesa.
Cos la sera stessa ho preso il treno. Ha fatto mille fermate e ogni volta
ho temuto che la polizia mi trovasse. Pensavo che pap avesse denunciato
la mia scomparsa o che fosse venuto lui stesso a cercarmi. Ma non
accaduto niente finch non sono arrivata alla stazione di King's Cross.
Non sei tenuta a raccontarle del magnaccia, sussurr Jonah. A che
serve?
L ho incontrato un signore gentile che mi ha comprato qualcosa da
mangiare. Gliene sono stata tanto grata. Mi sono detta che era un vero
signore, ma mentre mangiavo e lui mi raccontava di una casa che aveva e
in cui io avrei potuto vivere, nel bar entrato un altro uomo. Quando ci ha
visto si avvicinato e ha detto: 'Lei viene con me'. Ho pensato che fosse
un poliziotto che mi avrebbe costretto a tornare a casa e ho cominciato a
piangere, stringendomi al mio nuovo amico. Ma lui si liberato di me ed
scappato via. Gillian tacque qualche istante, ripensando a quella sera
lontana. Quest'altro uomo era molto diverso. Aveva abiti vecchi, un po'
lisi, ma la voce era gentile. Mi ha detto di chiamarsi George Clarence, di
essere un ministro di Dio e mi ha spiegato che l'altro uomo voleva
portarmi a Soho per... portarmi a Soho, ripet con voce ferma. Mi ha
detto di avere una casa a Camden Town, dove avrei potuto stare.
Jonah ricordava tutto fin troppo bene: il vecchio zaino consunto, la
ragazzina spaventata, le scarpe sporche e i pantaloni lisi che indossava.
Ricordava l'arrivo del padre e la conversazione che c'era stata tra lui e la
moglie. Le parole: Magnaccia di Soho... non ha nemmeno capito... sembra che non abbia chiuso occhio... riecheggiavano nella sua mente.
Ricordava di averla osservata a colazione, mentre a testa bassa mangiava
uova strapazzate. Non guardava in faccia nessuno. Non ancora.
Il signor Clarence stato molto buono con me, Bobby. Come se fossi
parte della sua famiglia. Io... ho sposato suo figlio Jonah. Ti piacer Jonah.
E cos dolce e cos buono. Quando sono con lui so che niente potr mai...
mai pi, concluse.
Ora basta. Aveva fatto quello che poteva. Non le restava altro. Si gir
verso lo psichiatra in attesa che le facesse cenno di andarsene, ma lui si
limit a osservarla da dietro gli occhiali. Le lenti brillavano alla luce

artificiale della stanza. Il suo viso non tradiva emozioni, ma lo sguardo era
molto tenero.
Ecco. Tutto qui. Non servito a niente, comment Jonah con
decisione nella stanza accanto. L'avete portata fin qui per niente. Ora la
riporto a casa. E fece per alzarsi.
Si sieda, ordin Lynley in un tono che non ammetteva repliche.
Bobby, parlami, la implor Gillian. Hanno detto che hai ucciso pap,
ma so che non pu essere. Non sembri... non ce n'era motivo. Io lo so.
Dimmi che non c'era nessun motivo per farlo. Ci portava in chiesa, ci
leggeva la Bibbia, ci faceva giocare. Bobby, tu non l'hai ucciso, vero?
Per te importante che io non l'abbia ucciso, non cos? mormor il
dottor Samuels a bassa voce. Quelle parole restarono librate nell'aria come
una piuma leggera.
S, rispose Gillian senza esitazione, lo sguardo fisso sulla sorella. Ti
ho messo la chiave sotto il cuscino, Bobby. Eri sveglia! Ti ho parlato! Ti
ho detto: 'Usala domani', e tu hai capito. Non dirmi che non hai capito. So
che hai capito.
Ero troppo giovane e non ho capito, rispose il dottore.
Devi aver capito! Ti ho detto che avrei messo un messaggio sul
Guardian che avrebbe parlato di Nell Graham, ricordi? Adoravamo quel
libro. Era una donna cos coraggiosa e forte. Proprio come volevamo
essere noi.
Ma io non ero forte, dichiar il medico.
S che lo eri! Non sembravi... avresti dovuto venire a Harrogate! Il
messaggio ti diceva di venire a Harrogate, Bobby! Avevi sedici anni.
Avresti potuto venire!
Io non ero come te a sedici anni, Gillian. Non avrei mai potuto
esserlo. Lo psichiatra non si era mosso dalla sedia. Il suo sguardo vagava
da una sorella all'altra in attesa di un segno, pronto a leggere i messaggi
nascosti nei movimenti dei corpi, nella posizione, nel tono della voce.
Non dovevi esserlo per forza! Non dovevi esserlo! Non dovevi fare
altro che venire a Harrogate. Non fino a Londra, solo fino a Harrogate. Da
l ti avrei accompagnato io. Ma quando non ti sei fatta vedere, ho pensato...
ho creduto... che tutto andasse bene. Che nulla... che tu stessi bene. Tu non
eri come la mamma. Tu stavi bene.
Come la mamma?
S, come la mamma. Io ero come lei, uguale a lei. Lo si vedeva nelle
fotografie. Ma tu no e questo deve averti salvato.

Che cosa intendi per essere come la mamma? chiese il dottore.


Gillian s'irrigid. Le sue labbra si mossero in rapida successione per tre
volte a pronunciare un muto no. Era troppo, non lo sopportava, non poteva
andare avanti.
Bobby era come la mamma, malgrado quello che pensavi tu?
No!
Non rispondergli, Nell, gemette Jonah Clarence. Non sei obbligata a
farlo. Non sei tu la paziente.
Gillian si guard le mani e si sent schiacciata dal senso di colpa. Lo
scricchiolio della sedia su cui la sorella continuava a dondolarsi riempiva il
silenzio insieme con il suo respiro affannoso, con il battito del suo cuore.
Sapeva di non poter andare avanti. Sapeva di non poter tornare indietro.
Tu lo sai perch me ne sono andata, vero? mormor a bassa voce.
stato per il regalo del mio compleanno, quel regalo particolare, quello
che... Con una mano tremante si copr gli occhi e fatic a ritrovare il
controllo. Devi raccontare la verit! Racconta che cos' successo! Non
lasciare che t'ingabbino per il resto della tua vita!
Silenzio. Non ce la faceva. Era tutto nel passato, tutto era accaduto a
qualcun altro. La bambina di otto anni che l'aveva seguita dovunque alla
fattoria, che aveva osservato ogni suo movimento con occhi pieni di
adorazione, era morta. Quella creatura grassa e orribile che aveva davanti
non era Roberta. Non c'era bisogno di andare avanti. Roberta non c'era pi.
Gillian sollev la testa. Lo sguardo di Roberta si era spostato. Adesso era
fisso su di lei e da quel cambiamento Gillian cap di essere riuscita a
penetrare quel muro che lo psichiatra non era riuscito a infrangere nelle
ultime tre settimane. Ma in quella consapevolezza non c'era nessun sentimento di trionfo, solo di condanna. Non restava che affrontare, per l'ultima
volta, l'immutabile passato.
Io non capivo, riprese Gillian con voce rotta. Avevo solo quattro o
cinque anni. Tu non eri ancora nata, allora. Mi ha detto che era qualcosa di
speciale, un'amicizia particolare che i padri hanno sempre con le figlie.
Come Lot.
Oh, no, sussurr Jonah.
Leggeva anche a te la Bibbia, Bobby? A me la leggeva. Veniva in
camera mia la sera e sedeva sul letto per leggermi la Bibbia. E mentre
leggeva...
No, no, no!
... la sua mano s'infilava sotto le coperte. 'Ti piace cos, Gilly?' mi

chiedeva. 'Ti fa felice? Fa molto felice pap. cos bello, cos dolce. Ti
piace, Gilly?'
Jonah si batt una mano chiusa a pugno contro la fronte. Vi prego,
gemette.
Io non sapevo, Bobby, non capivo. Avevo solo cinque anni e nella
stanza era buio. 'Girati', mi diceva. 'Pap ti massaggia la schiena. Ti piace?
Dove ti piace di pi? Qui, Gilly? Qui speciale, vero?' E poi mi prendeva
la mano. 'A pap piace qui, Gilly. Accarezza pap qui.'
Dov'era la mamma? domand il medico.
La mamma dormiva. O era in camera sua. O leggeva. Ma non aveva
importanza perch quella era una cosa speciale. Era qualcosa che i pap
condividono con le figlie. La mamma non doveva sapere, non avrebbe
capito. Lei non leggeva la Bibbia con noi, perci non avrebbe mai capito.
E poi se n' andata. Io avevo otto anni.
E tu sei rimasta sola.
Gillian scosse la testa, persa nel passato. Aveva lo sguardo fisso, gli
occhi spalancati, senza pi lacrime. Oh, no, rispose con voce spezzata,
io sono diventata la mamma.
A quelle parole, Jonah Clarence si lasci sfuggire un grido di dolore.
Lady Helen si volt verso Lynley e gli strinse forte la mano e lui rispose
immediatamente a quella stretta.
Pap ha messo ovunque le sue foto in soggiorno perch io potessi
vederla. 'La mamma se n' andata', mi diceva, e me le faceva guardare a
una a una perch mi rendessi conto di com'era stata carina e di come io
avessi peccato spingendola ad andarsene perch ero nata io. 'La mamma
sapeva quanto bene ti vuole pap, Gilly, cos se n' andata. Ora devi essere
tu la mamma per me.' Non capivo che cosa volesse dire, perci lui me l'ha
mostrato. Mi ha letto la Bibbia. Ha pregato. E me l'ha mostrato. Io ero
troppo piccola per essere una vera e propria mamma per lui, cos... ho fatto
altre cose. Mi ha insegnato lui. E... apprendevo bene.
Volevi compiacerlo. Era tuo padre. Era tutto quello che avevi.
Volevo che mi amasse. Diceva di amarmi quando io... quando... 'A pap
piace nella tua bocca, Gilly.' E poi pregavamo, pregavamo sempre.
Pensavo che Dio mi avrebbe perdonato per aver fatto scappare la mamma
se fossi diventata una mamma abbastanza brava per il pap, ma Dio non
mi ha mai perdonato. Dio non esisteva.
Jonah chin la testa e cominci a piangere.
Gillian torn a fissare in viso la sorella. Lo sguardo di Roberta era su di

lei, privo di espressione. Aveva smesso di dondolarsi avanti e indietro.


Cos, Bobby, ho fatto cose che nemmeno capivo, perch la mamma se
n'era andata e io avevo bisogno... rivolevo la mia mamma. Pensavo che
l'unico modo per riaverla fosse di essere come lei.
stato questo che accaduto quando hai compiuto sedici anni? chiese
il dottor Samuels con affetto.
Pap venuto in camera mia. Era tardi. Mi ha detto che era giunto il
momento di diventare la figlia di Lot, fino in fondo, come diceva la
Bibbia, e si spogliato.
Non l'aveva mai fatto prima?
Mai completamente. Non a quel modo. Ho pensato che volesse...
quello che io di solito... ma non fu cos. Mi... mi ha spalancato le gambe
e... 'Sei... non respiro, pap. Sei troppo pesante. Per favore, no. Ho paura.
Mi fa male, mi fa male!'
Il marito si alz in piedi barcollando, spinse indietro la sedia e con passo
malfermo si avvicin alla finestra.
Non vero! gemette. Non possibile! Non vero! Sei mia moglie!
Ma lui mi ha messo una mano sulla bocca. 'Non vorrai svegliare
Bobby, cara. Pap vuole pi bene a te. Lascia che pap ti mostri che cosa
devi fare, Gilly. Lascia che pap venga dentro. Come la mamma, come una
vera mamma. Lascia fare a pap.' E faceva male. Faceva male. E io l'ho
odiato.
No! Quel grido gli si spense in gola e Jonah corse fuori della stanza
sbattendo la porta.
Poi Gillian cominci a piangere. Non ero altro che un guscio, non ero
una persona. Che importanza aveva quello che mi aveva fatto? Divenni
quello che voleva lui, quello che volevano tutti. Ecco come ho vissuto.
Jonah, cos che ho vissuto!
Compiacendo tutti? domand il medico.
Alla gente piace guardarsi allo specchio e io non ero altro che uno
specchio per loro. Era lui che mi aveva fatto diventare cos. Mio Dio, come
lo odiavo. Lo odiavo! Nascose il viso fra le mani e pianse, schiacciata dal
dolore, dando sfogo a quelle lacrime trattenute per undici lunghi anni. Gli
altri rimasero immobili ad ascoltare il suo pianto. Dopo lunghi minuti
dolorosi, Gillian sollev il viso a guardare ancora una volta la sorella.
Non lasciare che ti uccida, Bobby. Non permetterglielo. Per l'amor del
cielo, di' la verit!
Non ci fu nessuna reazione, assolutamente nulla; solo un'insopportabile

eco del tormento personale di Gillian. Roberta era immobile. Pareva sorda.
Tommy, sussurr Lady Helen, non lo sopporto. Tutto questo per
niente.
Lynley osserv la scena nella stanza accanto. Gli pulsava la testa, un
nodo gli serrava la gola, gli occhi gli bruciavano. Avrebbe voluto trovare
William Teys, vivo, e farlo a pezzi. Non aveva mai provato una rabbia cos
violenta, un odio cos profondo. Era come se la sofferenza di Gillian si
fosse impadronita di lui.
La ragazza ormai aveva smesso di piangere e si stava alzando in piedi.
Con passo incerto, si avvicin alla porta, la mano tesa verso la maniglia.
La abbass e apr la porta. La sua presenza l, dopotutto, era stata inutile.
Era tutto finito.
Ha fatto fare anche a te la parata nuda, Gilly? le chiese Roberta.
16
Nell'udire la voce roca della sorella, Gillian si volt lentamente, come
inebetita. Raccontami, sussurr, e torn a sedersi di fronte a lei.
Gli occhi di Roberta, nascosti dietro le palpebre grasse, erano fissi su di
lei, ma pareva non vederla. Le labbra le tremavano e le dita di una mano
continuavano ad aprirsi e chiudersi. C'era musica. A tutto volume. Lui mi
spogliava. Il suo tono cambi e si fece suadente e persuasivo. Bella
bambina. Bella bambina, ora di marciare, bella bambina. Ora di
marciare per pap. E lui... ce l'aveva in mano... Guarda che cosa fa pap
mentre tu marci, bella bambina.
Ti ho lasciato la chiave, Bobby, ripet Gillian con voce rotta.
Quando lui quella sera si addormentato nel mio letto, io sono entrata in
camera sua e ho trovato la chiave. Che cosa ne stato? L'ho lasciata per
te.
Roberta cerc di ricordare quel particolare sepolto tra i terrori della sua
infanzia. Io non... non sapevo. Ho chiuso a chiave la porta, ma tu non mi
avevi mai detto perch. Non mi hai mai detto di tenere la chiave con me.
Oh, mio Dio. La voce di Gillian tradiva tutta la sua angoscia. Vuoi
dire che di notte chiudevi a chiave la porta ma che di giorno la lasciavi
nella serratura? Bobby, questo che intendi?
Roberta si nascose il viso con un braccio, in cerca di protezione, e annu.
Un singhiozzo trattenuto le sfugg dalle labbra. Io non lo sapevo.
E cos lui l'ha trovata e te l'ha portata via.

L'ha messa nel suo armadio insieme con tutte le altre. Lo teneva chiuso
a chiave e io non potevo riprenderla. Non hai bisogno di chiavi, bella
bambina. Bella bambina, marcia per pap.
Quando marciavi?
Di giorno, di notte. Vieni qui, bella bambina, pap vuole aiutarti a
marciare.
Come?
Roberta lasci ricadere il braccio lungo il fianco.
Bobby, dimmelo, insistette Gillian. Dimmi che cosa ti ha fatto.
Voglio bene a pap, voglio bene a pap.
Non dirlo! Gillian l'afferr per un braccio. Dimmi che cosa ti ha
fatto!
Lo amo. Amo pap.
Non dirlo! Lui era cattivo!
Roberta rabbrivid a quelle parole. No. Io ero cattiva.
Come?
Quello che gli facevo... lui non poteva evitarlo... pregava e pregava e
non poteva evitarlo... tu non c'eri... Gilly sapeva che cosa volevo. Gilly
sapeva come fare. Tu non sei brava, bella bambina. Marcia per pap.
Marcia su pap.
'Marcia su pap'? gemette Gillian.
Su e gi, su e gi. bello cos, bella bambina. Pap grosso tra le tue
gambe.
Bobby. Bobby. Gillian distolse lo sguardo. Quanti anni avevi?
Otto. Mmm, a pap piace cos. Gli piace e gli piace.
Non l'hai detto a nessuno? Non lo sapeva nessuno?
La signorina Fitzalan. Gliel'ho detto, ma lei... non poteva...
Non ha fatto niente? Non ti ha aiutato?
Non ha capito. Le ho parlato dei baffi... dei peli della barba quando il
suo viso grattava contro di me, ma non ha capito. Ne hai parlato in giro,
bella bambina? Hai cercato di tradire il pap?
Oh, mio Dio, lei gliene ha parlato?
Gilly non ha mai parlato. Gilly non ha mai tradito il pap. Molto male,
bella bambina. Pap deve punirti.
Come?
Roberta non rispose. Riprese invece a dondolarsi avanti e indietro, a
rinchiudersi nuovamente in se stessa.
Avevi solo otto anni! cominci a piangere Gillian. Bobby, mi

dispiace! Non lo sapevo! Non credevo che l'avrebbe fatto. Tu non eri come
me. Non eri come la mamma.
Ha fatto male a Bobby in quel brutto posto. Non come a Gilly. Non
come a Gilly.
Non come a Gilly?
Girati, bella bambina. Pap deve punirti.
Oh, mio Dio! Gillian cadde in ginocchio e prese la sorella tra le
braccia. Il suo corpo era scosso dai singhiozzi, ma l'altra non reag. Teneva
le braccia molli lungo i fianchi e tutto il suo corpo era teso, come se la
vicinanza con la sorella la spaventasse o la disgustasse. Perch non sei
venuta a Harrogate? Non hai visto il messaggio? Perch non sei venuta?
Pensavo che tu stessi bene! Pensavo che ti avesse lasciato in pace! Perch
non sei venuta?
Bobby morta. Bobby morta.
Non dire cos! Sei viva. Non lasciare che ora lui ti uccida!
Roberta si scosse all'improvviso, liberandosi di scatto dall'abbraccio di
Gillian. Pap non ha mai ucciso, pap non ha mai ucciso, pap non ha
mai ucciso! continu a ripetere, la voce rotta dal panico.
Lo psichiatra si sporse in avanti sulla sedia. Ucciso che cosa, Roberta?
chiese deciso, senza lasciarsi sfuggire l'occasione. Che cosa pap non ha
mai ucciso?
Il bambino. Pap non ha ucciso il bambino.
E che cos'ha fatto?
Mi ha trovato nel granaio. Ha pianto e pregato e pianto.
E stato l che hai avuto il bambino? Nel granaio?
Nessuno sapeva. Grassa e brutta. Nessuno sapeva.
Gillian era paralizzata dall'orrore, lo sguardo fsso sul viso del medico.
Barcoll portandosi una mano alla bocca e si morse le dita per impedirsi di
urlare. Eri incinta? Bobby! E lui non lo sapeva?
Nessuno sapeva. Non come Gilly. Grassa e brutta. Nessuno sapeva.
Che ne stato del bambino?
Bobby morta.
Che ne stato del bambino?
Bobby morta.
Che ne stato del bambino! url Gillian.
Hai ucciso tu il bambino, Roberta? domand il dottor Samuels.
Niente. Roberta ricominci a dondolarsi sulla sedia: un movimento
sempre pi rapido, come se stesse tornando a rinchiudersi nella pazzia.

Gillian la guard e vide il panico che la schiacciava, la psicosi che la


proteggeva. E cap. Pap ha ucciso il bambino, mormor a bassa voce.
Ti ha trovato nel granaio, ha pianto e pregato, ha letto la Bibbia alla
ricerca di una guida e poi ha ucciso il bambino. Con una mano sfior i
capelli della sorella. cos che andata?
Non lo so.
L'hai mai visto?
Non ho mai visto il bambino. Maschio o femmina. Non lo so.
per questo che non sei venuta a Harrogate? Eri incinta allora?
Roberta smise di dondolarsi. Risposta affermativa.
Bambino morto. Bobby morta. Non importa. A pap dispiace, bella
bambina. Pap non ti far pi male. Bella bambina, marcia per pap.
Pap non ti far mai pi male.
Non ha pi avuto rapporti completi con te, vero, Roberta? intervenne
il dottor Samuels. Ma tutto il resto continuato uguale?
Bella bambina, marcia per pap.
Hai marciato per pap, Roberta? insistette il medico. Dopo il
bambino hai continuato a marciare per lui?
Ho marciato per pap. Dovevo marciare.
Perch? Perch dovevi?
La ragazza si guard intorno con aria furtiva, uno strano sorriso di
malcelata soddisfazione che le illuminava il viso. Poi riprese a dondolarsi
avanti e indietro. Pap felice.
Era importante che pap fosse felice, comment il dottor Samuels con
aria pensierosa.
S, s, molto felice. Pap felice non avrebbe toccato... S'interruppe e si
mise a dondolare ancora pi in fretta.
No, Bobby, la implor Gillian. Non te ne devi andare proprio ora.
Hai marciato per pap perch fosse felice e non toccasse qualcun altro.
Chi?
Nella stanza a fianco, in penombra, Lynley cap e fu come essere trafitto
da una spada rovente. La verit l'aveva sempre avuta davanti agli occhi.
Una ragazzina di nove anni cui veniva letta la Bibbia, il Vecchio
Testamento, per insegnarle la lezione delle figlie di Lot.
Bridie! Quel grido gli sfugg dalle labbra e finalmente tutto gli fu
chiaro. Avrebbe potuto finire lui di raccontare la storia, ma rest invece ad
ascoltare il lamento di quell'anima torturata.
Pap voleva Gilly, non una vacca come Roberta.

Tuo padre voleva una bambina, precis il dottor Samuels. Aveva


bisogno del corpo di una bambina per eccitarsi. Come quello di Gillian,
come quello di tua madre.
Ha trovato una bambina.
E che cos' successo?
Roberta serr le labbra secche, come per impedirsi di parlare, e una
goccia di sangue sgorg da un taglio. Singhiozz e le parole parvero
uscirle di bocca indipendentemente dalla sua volont. Il faraone lo fece
vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro, e percorse
tutto il paese d'Egitto e i fratelli di Giuseppe si recarono a vederlo e lui
disse loro che li avrebbe salvati con un grande atto di liberazione.
Gillian le parl tra le lacrime. stata la Bibbia a dirti che cosa fare,
proprio come l'aveva sempre detto a pap.
L'abito della festa. La catena.
Che cos' successo?
L'ho fatto venire nel granaio.
E come hai fatto? chiese il dottor Samuels a bassa voce.
Roberta ebbe un brivido e gli occhi le si riempirono di lacrime che le
rigarono le guance coperte di acne. Due volte ho provato, ma non
servito. Poi... Baffi, spieg.
Hai ucciso Baffi per far venire tuo padre nel granaio? domand il
medico.
Baffi non sapeva. Dato pastiglie di pap. Dormiva. Ho tagliato...
tagliato la sua gola. Chiamato pap e pap corso. Si inginocchiato
vicino a Baffi. Ancora una volta Roberta ricominci a dondolarsi avanti e
indietro, sempre pi in fretta, cercando di rinchiudersi nel suo isolamento.
Poi, Roberta? insistette lo psichiatra. Fai l'ultimo passo. C' qui
Gillian.
Avanti e indietro. Avanti e indietro. Con sempre pi forza. Con cieca
determinazione. Lo sguardo sul muro. Amo pap. Amo pap. Non
ricordo. Non ricordo.
Certo che ricordi. Lo psichiatra aveva un tono calmo, ma deciso. La
Bibbia ti ha detto che cosa fare. Se non avessi agito, tuo padre avrebbe
fatto a quella ragazzina tutto quello che aveva fatto per anni a te e a
Gillian. L'avrebbe molestata. L'avrebbe sodomizzata. L'avrebbe violentata.
Ma tu l'hai fermato, Roberta. Hai salvato quella bambina. Ti sei messa
l'abito della festa. Ti sei messa la collana d'oro. Hai ucciso il cane. Hai
chiamato tuo padre nel granaio. arrivato di corsa, non cos? Si

inginocchiato e...
Roberta scatt in piedi rovesciando la sedia, che and a sbattere contro il
mobiletto di metallo. La raccolse immediatamente e, gettandola contro il
muro, cominci a urlare.
Gli ho tagliato la testa! Si inginocchiato per prendere Baffi e gli ho
tagliato la testa! Non m'importa di averlo fatto! Lo volevo morto! Non
volevo che toccasse Bridie! Lui voleva farlo. Le leggeva la Bibbia proprio
come aveva fatto con me. Le parlava proprio come aveva fatto con me.
Sapevo che l'avrebbe fatto! Ne vedevo i segni! L'ho ucciso! L'ho ucciso e
non me ne importa! Non me ne pento! Meritava di morire! Lasciandosi
cadere a terra, nascose il viso tra le mani grasse e pianse. Ho visto la sua
testa sul pavimento e non me n' importato niente. arrivato un topo e ha
annusato l'odore del sangue. Gli ha mangiato il cervello e a me non
importava!
Con un grido strangolato, il sergente Havers scatt in piedi e usc
barcollando dalla stanza.
Barbara spalanc la porta della toilette, vacill fino al lavandino e
vomit. La stanza sembrava girare tutt'intorno a lei. Temette di svenire, ma
continu invece a vomitare. E mentre il suo corpo si contorceva in maniera
cos dolorosa e spasmodica, cap che si stava liberando della propria disperazione.
Aggrappata con mani tremanti al lavandino, continu a vomitare. Era
come se fino a un paio di ore prima non avesse mai visto veramente la vita
per quello che era e, trovandosi improvvisamente di fronte a tutto il suo
schifo, dovesse liberarsene con quanta pi forza poteva.
In quella stanza scura e claustrofobica, le voci l'avevano colpita fin nel
profondo. Non solo le voci delle sorelle che avevano vissuto quell'incubo,
ma le voci del suo stesso passato e dell'incubo che ne restava. Era stato
troppo. Non poteva pi accettarlo, non poteva pi sopportarlo.
Non ce la faccio, gemette tra s. Tony, non ce la faccio pi! Dio mi
perdoni, ma non ce la faccio!
Sent dei passi alle sue spalle e si sforz di ritrovare il controllo, ma
stava troppo male e si prepar ad accettare l'ulteriore umiliazione di farsi
trovare in quello stato dalla sempre perfetta Lady Helen Clyde.
Qualcuno dietro di lei fece scorrere l'acqua nel lavandino e poi le pass
sul viso un fazzoletto bagnato.
Per favore. No! Se ne vada! Le veniva ancora da vomitare e, per

giunta, scoppi a piangere. Non posso! Non ce la faccio! Per favore. Per
favore! Mi lasci sola!
Una mano fresca le scost i capelli dal viso e le sostenne la fronte. La
vita uno schifo, Barb, e la cosa peggiore che non migliora, le sussurr
la voce di Lynley.
In preda al panico, Barbara si gir di scatto. Negli occhi di Lynley lesse
tutta la comprensione e la compassione che gli aveva gi visto altre volte:
quando aveva avuto a che fare con Roberta, quando aveva parlato con
Bridie, quando aveva interrogato Tessa. E di colpo cap quello che
Webberly sapeva che lei avrebbe potuto imparare da Lynley: la fonte della
sua forza, al centro della quale sapeva bene esserci un'incredibile umanit.
Fu quella sua profonda aria di comprensione che alla fine la fece crollare.
Come hanno potuto? singhiozz. Se tuo figlio... dovresti amarlo,
non farlo soffrire. Non lasciarlo morire. Mai lasciarlo morire! Ed questo
che hanno fatto! La sua voce crebbe isterica e lui continu a guardarla
senza parlare. Li odio... non posso... avrebbero dovuto essere l per lui;
era il loro figlio! Avrebbero dovuto amarlo e invece no. E stato ammalato
quattro anni e l'ultimo l'ha passato in ospedale e loro non andavano
nemmeno a trovarlo! Dicevano che non avrebbero potuto sopportarlo, che
li faceva soffrire troppo. Ma io ci sono andata, ci sono andata tutti i giorni.
Lui mi chiedeva di loro, mi chiedeva perch mamma e pap non andavano
a trovarlo, e io ho mentito. Andavo l ogni giorno e mentivo. E quando
morto era tutto solo. Io ero a scuola. Non ho fatto in tempo ad arrivare. Era
il mio fratellino! Aveva solo dieci anni! E tutti noi... tutti noi... l'abbiamo
lasciato morire da solo.
Mi dispiace molto, mormor Lynley.
Ho giurato che non avrei mai permesso che dimenticassero quello che
avevano fatto. Ho chiesto ai suoi insegnanti i suoi compiti in classe. Ho
incorniciato il certificato di morte. Gli ho costruito un altare. E li ho tenuti
in quella casa. Ho sbarrato le porte e le finestre e giorno dopo giorno mi
sono accertata che se ne stessero l, a fissare Tony. Li ho fatti impazzire!
L'ho fatto di proposito! Li ho distrutti. E ho distrutto me stessa!
Si appoggi al lavandino e pianse. Pianse per l'odio che aveva riempito
la sua vita, per il senso di colpa e la gelosia che erano stati compagni della
sua esistenza, per la solitudine in cui si era rinchiusa, per il disprezzo e il
disgusto che aveva rivolto al suo prossimo.
Alla fine, quando Lynley senza dire nulla la prese tra le braccia, pianse
contro il suo petto; pianse soprattutto la morte dell'amicizia che sarebbe

potuta nascere fra loro.


Al di l delle finestre dell'ufficio del dottor Samuels si vedeva il giardino
di rose. Era a terrazze, diversificate per colore e tipo dei fiori. Qualche
pianta era ancora in boccio, malgrado la stagione fosse piuttosto avanzata,
le notti fredde e cariche di brina. Presto anche quei fiori sarebbero morti. I
giardinieri avrebbero potato i rami in attesa dell'inverno. Ma in primavera
sarebbero rinati e il ciclo della vita avrebbe ripreso.
Rimasero a osservare quel gruppo che passeggiava nei vialetti di ghiaia,
tra i cespugli. Com'erano diverse tra loro: Gillian e la sorella, Lady Helen e
il sergente Havers e, qualche passo pi indietro, le due infermiere, avvolte
nelle lunghe mantelle che le riparavano dal vento pomeridiano.
Lynley si distolse da quello spettacolo e si accorse che il dottor Samuels
lo fissava pensoso da dietro la scrivania, il viso intelligente accuratamente
privo di espressione.
Lei sapeva che aveva avuto un figlio, osserv l'ispettore. Immagino
che l'abbia saputo dalla scheda di ammissione.
S.
Perch non me l'ha detto?
Non mi fidavo di lei, rispose Samuels aggiungendo: Allora. E se
c'era un vago modo per arrivare a Roberta tenendo segreto quel particolare,
questo per me era pi importante di tutto il resto. Non volevo correre il
rischio che lei rovinasse tutto parlandogliene. E poi era coperto dal segreto
professionale, precis, a smorzare la durezza di quella dichiarazione.
Che cosa ne sar di loro? chiese Lynley.
Sopravvivranno.
Come fa a dirlo?
Stanno cominciando a capire di essere state le sue vittime. Questo il
primo passo. Samuels si tolse gli occhiali e ne pul le lenti con l'orlo della
giacca. Il viso era segnato dalla stanchezza. Era una storia vecchia che
aveva gi vissuto.
Non riesco a capire come abbiano fatto a sopravvivere finora.
A modo loro.
Come?
Il medico controll con attenzione che le lenti fossero pulite e rimise gli
occhiali. Li portava da cos tanti anni che sul suo naso ne era rimasto il
segno. Per Gillian sembra che si sia trattato di quella che chiamiamo
dissociazione, un modo di reagire che le ha permesso di fingere di essere o

avere tutto quello che non poteva essere o avere.


Per esempio?
Tanto per cominciare, sentimenti normali, normali rapporti con gli altri.
Ha detto di essere uno specchio, di riflettere l'atteggiamento di chi le stava
intorno. E stata la sua difesa. Le ha impedito di vivere fino in fondo quello
che le stava accadendo.
Come?
Non era una 'persona vera', perci niente di quello che il padre faceva o
diceva poteva davvero coinvolgerla, o ferirla.
In paese tutti me l'hanno descritta in modo diverso.
S, tipico. Gillian si limitava a fare da specchio a ognuno di loro.
Portato alle estreme conseguenze, questo comportamento finisce per dar
luogo alle personalit multiple, ma Gillian sembra essere riuscita a
evitarlo. Il che non uno scherzo, se si tiene conto di che cosa ha dovuto
passare.
E Roberta?
Il medico aggrott le sopracciglia. Non riuscita a reagire bene quanto
Gillian, ammise.
Lynley lanci un ultimo sguardo al di l della finestra e torn a sedere
sulla poltrona lisa, posto di riposo, senza dubbio, di mille menti
tormentate. E per questo che mangiava a quel modo?
Come fuga? No, non credo. Direi piuttosto che si trattava di
autodistruzione.
Non capisco.
Il bambino maltrattato ritiene di avere commesso qualche colpa e di
essere punito per questo. E possibile che Roberta abbia mangiato a quel
modo perch quello che ha subito l'ha portata a disprezzare se stessa, la sua
'cattiveria', e si punita distruggendo il suo corpo. Questa una spiegazione. Esit.
E l'altra?
Difficile dirlo. Pu essere che abbia cercato di uscire da quell'incubo
nell'unico modo che conosceva, distruggendo il suo corpo per diventare il
pi diversa possibile da Gilly. Cos il padre non l'avrebbe pi desiderata
sessualmente.
Ma non ha funzionato.
Purtroppo no. Anzi, lui ha aumentato le proprie perversioni per
eccitarsi, coinvolgendola sempre pi. Il che alimentava il suo bisogno di
potere.

Vorrei farlo a pezzi.


Anch'io provo la stessa cosa, confid il medico.
Ma come si pu... Non capisco.
un comportamento deviante, una malattia; Teys si eccitava con le
bambine. Il suo matrimonio con una sedicenne... non una sedicenne
voluttuosa e sensuale, ma una che dimostrava meno della sua et...
Avrebbe dovuto essere un chiaro segno del suo comportamento aberrante,
ma riusciva a mascherarlo bene con la devozione alla religione e
l'immagine di padre forte e affettuoso. E tipico di questa gente, ispettore.
Non so dirle quanto.
E nessuno se n' mai accorto? Non riesco a crederlo.
facile da credere, se considera la situazione: Teys dava alla comunit
un'immagine di s come di uomo di successo. Contemporaneamente le
figlie, sentendosi in colpa, mantenevano il segreto. Gillian credeva di
essere lei la responsabile dell'abbandono della madre nei confronti del
padre e stava cercando di porvi rimedio 'trasformandosi in mamma' per lui,
secondo le stesse parole di Teys. Roberta credeva che Gillian avesse
soddisfatto il padre e che il suo compito consistesse nel fare altrettanto. E a
tutte e due, naturalmente, era stato insegnato dalla Bibbia, grazie all'accurata scelta che Teys faceva dei passi e all'interpretazione distorta che ne
dava, che quello che stavano facendo era non solo giusto, ma sancito dalla
mano di Dio come uno dei doveri filiali.
Mi d la nausea.
morboso. La sua era una malattia. Si scelto una bambina per
moglie, cos si creduto al sicuro. Si sentiva minacciato dal mondo degli
adulti e in quella sedicenne ha visto chi poteva eccitarlo con il suo aspetto
infantile e al tempo stesso gratificare il suo bisogno di autostima con il
matrimonio.
Allora perch poi si rivolto alle figlie?
Quando Tessa, la sua moglie bambina, gli ha dato un figlio, Teys ha
avuto paura, perch ha avuto la prova inconfutabile che la creatura che lo
aveva eccitato e il cui corpo gli aveva dato tali e tante gratificazioni non
era pi una bambina, ma una donna. E ritengo che si sentisse minacciato
dalle donne, la rappresentazione femminile di tutto quel mondo adulto che
temeva.
Tessa mi ha raccontato che aveva smesso di andare a letto con lei.
Non mi stupisce. Se avesse continuato a farlo senza riuscire ad avere
rapporti, ne sarebbe stato incredibilmente umiliato. Perch rischiare,

quando in casa c'era una piccola impotente da cui ottenere immenso


piacere e soddisfazione?
Lynley prov un tuffo al cuore. Piccola? Intende dire...
Il dottor Samuels annu con aria seria. Dopo tutti quegli anni trascorsi a
esercitare la sua professione sapeva bene che cosa stava provando Lynley.
Credo che abbia cominciato ad abusare di Gillian fin dall'infanzia. Lei
ricorda il primo episodio quando aveva quattro o cinque anni, ma
difficile che Teys abbia atteso cos a lungo, a meno che il suo credo
religioso non gli abbia dato l'autocontrollo necessario per tutti quegli anni.
possibile anche questo.
Il suo credo religioso. A mano a mano che quella conversazione andava
avanti, Lynley capiva meglio la situazione. Fatic a controllare la rabbia
che gli bruciava dentro. Ora Roberta subir il processo.
In definitiva, s. Roberta guarir e la riterranno capace di intendere e di
volere. Senza alzarsi, il medico si volt a osservare il gruppo in giardino.
Ma lei sa bene quanto me, ispettore, che non c' giuria al mondo che la
condannerebbe, una volta conosciuta la verit. Cos, forse, si pu dire che
una qualche forma di giustizia ci sar, dopotutto.
I rami degli alberi che sovrastavano St. Catherine gettavano lunghe
ombre all'esterno della chiesa, oscurandone l'interno, malgrado fuori ci
fosse ancora luce. Il rosso scuro e il porpora delle grandi vetrate piombate
proiettavano macchie cupe sull'antico pavimento e le candele votive
brillavano sotto le statue che immobili lo osservarono percorrere la navata.
L'aria era pesante e immota, e Lynley rabbrivid avvicinandosi al
confessionale elisabettiano.
Ne apr la porta, entr, s'inginocchi e attese. L'oscurit era completa, la
tranquillit assoluta. L'ambiente adatto per meditare sui propri peccati.
Una grata si scost nel buio. Una voce dolce mormor una preghiera a
un dio che non esisteva. Poi: S, figliolo?
All'ultimo momento, si chiese se ce l'avrebbe fatta ad arrivare fino in
fondo. Poi trov la voce.
Veniva qui da lei, disse. Era questo il luogo dove confessava i suoi
peccati. Lo assolveva, padre? Quali mistiche configurazioni dicevano a
William Teys che era libero dal peccato di abusare delle proprie figlie?
Che cosa gli diceva? Gli dava la sua benedizione? Lo lasciava andare dal
confessionale, l'anima ancora una volta purgata, per tornare a casa e
ricominciare? E cos che andava? Per tutta risposta sent solo un respiro

affannoso che gli disse che all'altro lato della grata c'era una creatura
vivente.
E Gillian, si confessava? O era troppo spaventata? Le ha parlato di
quello che il padre faceva con lei? Ha cercato di aiutarla?
Io... Sembrava che quella voce venisse da molto lontano. Capire e
perdonare.
questo che le diceva? Di capire? Di perdonare? E Roberta? Anche lei
doveva capire e perdonare? Una ragazzina di sedici anni doveva imparare
ad accettare il fatto che il padre la violentasse, la mettesse incinta e poi
uccidesse la sua creatura? O questa stata un'idea sua, padre?
Non sapevo della bambina. Non lo sapevo! Non lo sapevo! La voce
era convulsa.
Ma ha capito, una volta che l'ha trovata nell'abbazia. Ha capito
benissimo. Lei ha scelto Pericle, padre Hart. Lei sapeva benissimo.
Non... non me l'ha mai confessato. Mai!
E come avrebbe reagito, se l'avesse fatto? Quale sarebbe stata la
penitenza per l'omicidio della propria creatura? stato un omicidio. Lei
sapeva che si trattava di un omicidio.
No. No!
William Teys ha portato la bambina dalla fattoria Gembler fino
all'abbazia. Non ha potuto avvolgerla in niente, perch sapeva che
qualunque cosa avesse usato sarebbe potuta servire ad arrivare a lui, perci
l'ha portata l nuda e la piccola morta. Quando lei l'ha trovata, sapeva di
chi era figlia, come era arrivata fin l. Ha scelto Pericle per l'epitaffio.
L'omicidio vicino alla lussuria come la fiamma al fumo. Lo sapeva
benissimo.
Ha detto... poi... ha giurato di essere guarito.
Guarito? Una guarigione miracolosa dalla devianza sessuale, causata
dalla morte della sua stessa figlia? E questo che ha pensato? E questo che
ha voluto credere? Certo, era guarito. La sua idea di guarigione stava nel
fatto che ha smesso di violentare Roberta, ma mi ascolti, padre, perch lei
questo ce l'ha sulla coscienza e, perdio, mi ascolter: tutto il resto
continuato.
No!
Sa che la verit. Era malato. L'unico problema era che aveva bisogno
di carne fresca per la sua passione. Aveva bisogno di Bridie, e lei era
disposto a lasciare che accadesse.
Mi aveva giurato...

Giurato? Su che cosa? Sulla Bibbia che usava per far credere a Gillian
che doveva donare il proprio corpo al padre? su questo che ha giurato?
Ha smesso di confessarsi. Non sapevo... io...
Lei sapeva. Da quando ha cominciato a vedere Bridie, lei ha capito. E
quando arrivato alla fattoria e ha visto quello che Roberta aveva fatto, ha
capito la verit, non cos, padre?
Ci fu un singhiozzo trattenuto, poi la voce del prete trad tutto il suo
dolore. Mea... mea culpa!
S! sibil Lynley. colpa sua, padre.
Io non potevo... era il silenzio del confessionale. Un giuramento
sacro.
Non c' niente di pi sacro della vita. Non c' niente di pi importante
della rovina di un figlio. L'ha visto, non vero, quando arrivato alla
fattoria? Ha capito che finalmente era giunto il momento di rompere quel
muro di silenzio, perci ha ripulito l'ascia, si liberato del coltello ed
venuto a Scotland Yard. Sapeva che cos si sarebbe saputa la verit, quella
verit che lei non aveva avuto il coraggio di rivelare.
Mio Dio, io... capire e perdonare.
Non questo. Non per ventisette anni di maltrattamenti fisici, due vite
rovinate, la morte dei loro sogni. Nessuna comprensione, nessun perdono.
Perdio, non per tutto questo. Lynley spalanc con violenza la porta del
confessionale e se ne and.
Dietro di s sent una voce querula pregare. 'Non adirarti a causa dei
malvagi... saranno falciati come il fieno... Confida nel Signore... appagher
i desideri del tuo cuore... i malvagi saranno sterminati...'
Lynley spalanc il portone della chiesa e usc alla ricerca di aria pura.
Lady Helen se ne stava appoggiata allo spigolo di un sarcofago ricoperto
di muschio a guardare Gillian, ferma a qualche passo di distanza davanti
alla piccola tomba sotto i cipressi, a capo chino, in preghiera. Quando sent
i passi di Lynley che si avvicinavano alle sue spalle, non si gir e nemmeno si mosse quando le pos una mano sul braccio.
Ho rivisto Deborah, mormor l'ispettore dopo un po'.
Ah. Il suo sguardo rimase fisso su Gillian. Immaginavo che l'avessi
vista, Tommy. Ho sperato che non accadesse, ma sapevo che sarebbe stato
difficile che non v'incontraste.
Sapevi che erano qui a Keldale; perch non me l'hai detto?
Lei continu a tenere il viso rivolto dall'altra parte, ma abbass lo

sguardo a terra. E che cosa c'era da dirti, in fondo? Avevamo gi detto


tutto, mille volte. Esit, desiderando lasciar perdere, lasciar cadere
quell'argomento una volta per tutte, ma i lunghi anni della loro amicizia
non glielo permettevano. stato molto doloroso per te? si sforz di
chiedergli.
In un primo momento, s.
E poi?
Poi mi sono accorto che lo ama, come tu ti eri accorta tempo fa.
Le labbra di Lady Helen s'incurvarono in un sorriso carico di rimpianto.
S, come mi sono accorta tempo fa.
Dove hai trovato la forza di lasciare andare St. James, Helen? Come sei
riuscita a sopravvivere?
Oh, me la sono cavata. E poi tu sei sempre stato al mio fianco, Tommy.
Mi hai aiutato. Sei sempre stato mio amico.
E tu sei stata mia amica. La mia migliore amica.
Lei rise tra s. Di solito lo si dice dei cani, non so se prenderlo come un
complimento.
Ma lo sei davvero?
Decisamente, s, replic lei, voltandosi a studiare il suo viso. Recava
ancora i segni della stanchezza, ma il peso della sofferenza sembrava
essersi alleviato. Non era svanito del tutto, ci sarebbe voluto tempo, ma a
poco a poco sarebbe riuscito a liberarsi del passato. Ormai hai superato il
momento peggiore, non cos?
Ho superato il peggio. Credo di essere finalmente pronto ad andare
avanti. Le accarezz i capelli e sorrise.
Il cancello del cimitero si apr e Lady Helen vide oltre la spalla di
Lynley il sergente Havers che si avvicinava. Quando li vide conversare
tranquilli, Barbara rallent il passo, poi si schiar la gola come per
avvertirli della propria presenza e li raggiunse a passo deciso, il busto
eretto.
Signore, ho un messaggio di Webberly, annunci. L'ha ricevuto
Stepha alla pensione.
Un messaggio? Di che genere?
I suoi soliti crittogrammi, purtroppo. E gli tese un foglio.
'Identificazione positiva. Londra conferma. York stata informata ieri
sera', recit. Lei capisce?
Lynley rilesse il messaggio, pieg in due il foglio e si volt a guardare le
colline in fondo al paese, al di l del cimitero. S, rispose a fatica,

capisco benissimo.
Russell Mowrey? domand Barbara, intuendo il nocciolo della
questione. Quando lui annu, il sergente aggiunse: E cos andato proprio
a Londra a denunciare Tessa a Scotland Yard. Che strano. Perch non si
rivolto alla polizia di York? Come poteva Scotland Yard...
No, era andato a Londra a trovare i suoi, proprio come aveva intuito
Tessa, ma non mai riuscito ad andare oltre la stazione di King's Cross.
La stazione di King's Cross? ripet Barbara.
E l che ha incontrato lo Squartatore, Havers. La sua foto era appesa
alla parete nell'ufficio di Webberly.
Si rec alla pensione da solo. Percorse Church Street e si ferm per
qualche istante sul ponte come aveva fatto la sera prima. Il paese era
tranquillo, ma mentre lanciava un'ultima occhiata a Keldale, sent una
porta sbattere l vicino. Una ragazzina dai capelli rossi scese di corsa le
scale di casa per infilarsi in un capanno. Ne usc qualche istante dopo,
trascinandosi dietro un grande sacco di mangime.
Dov' Dougal? le domand l'ispettore.
Bridie si volt a guardarlo. I suoi riccioli brillarono al sole, un bruciante
colore d'autunno contro il verde acceso del maglione, decisamente troppo
grande, che indossava. In casa. Ha mal di stomaco, oggi.
Lynley si chiese come fosse possibile diagnosticare un mal di stomaco a
un'anatra, ma decise con saggezza che era meglio evitare di domandarlo
alla bambina. E allora perch gli dai da mangiare?
Grattandosi la gamba sinistra, lei ci pens su. Me l'ha detto la mamma.
L'ha tenuto al caldo tutto il giorno e ora crede che sia in grado di mangiare
qualcosa.
Mi sembra una brava infermiera.
Lo . Lo salut con un cenno della mano appiccicosa e scomparve in
casa, una bambina piena di vita con ancora tutti i suoi sogni.
Lynley riprese il cammino verso la pensione. Quando entr, Stepha si
alz da dietro il banco della reception e fece per dirgli qualcosa.
il figlio di Ezra Farmington, quello che hai avuto, vero? le chiese
lui, senza lasciarle il tempo di parlare. Lui faceva parte del divertimento
scatenato che hai cercato dopo la morte di tuo fratello, non cos?
Thomas...
Non cos?
S.

E tu te ne stai l, a guardarli, mentre lui e Nigel si tormentano l'un


l'altro per te? Ti diverte vedere Nigel che si ubriaca al Dove and Whistle,
nella speranza di vederti l di fronte, a casa di Ezra, a spassartela? O fuggi
dai loro scontri grazie all'aiuto di Richard Gibson?
Sei ingiusto.
Davvero? Sai che Ezra ritiene di non essere pi in grado di dipingere?
Ti interessa questo, Stepha? Ha distrutto tutte le sue opere; gli unici pezzi
che ha tenuto sono i tuoi ritratti.
Non posso farci niente.
Non vuoi farci niente.
Non vero.
Tu non vuoi farci niente, ripet Lynley. Per qualche strana ragione,
lui continua a volerti, e vuole anche il bambino. Vuole sapere dov'. Vuole
sapere che cosa ne hai fatto, chi ce l'ha. Ti sei almeno preoccupata di dirgli
se era un maschio o una femmina?
Lei abbass lo sguardo. ... stata adottata da una famiglia di Durham.
Non potevo fare diversamente.
Immagino che questo sia il tuo modo per punirlo.
Lei torn a fissarlo di scatto. E perch? Perch dovrei volerlo punire?
Per avere interrotto il divertimento, per avere insistito nel volere
qualcosa di pi da te, per essere pronto a correre dei rischi, per essere tutto
quello che tu hai paura di essere.
Stepha non replic. Non era necessario che lo facesse quando lui poteva
leggerle in viso con tanta chiarezza la verit.
Non aveva voluto tornare alla fattoria, scenario di tutti i suoi orrori
infantili, luogo che voleva seppellire nel passato. Aveva solo voluto vedere
la tomba della bambina. Fatto ci, era pronta a partire. Gli altri, quel
gruppo di estranei cos gentili che erano improvvisamente entrati nella sua
vita, non le fecero domande. Si limitarono a farla salire sulla grande auto
argentata e la portarono via da Keldale.
Non aveva idea di dove la stessero portando, ma non le importava. Jonah
se n'era andato. Nell era morta. E doveva ancora scoprire chi fosse in realt
Gillian. Per il momento era solo un guscio vuoto. Nient'altro.
Lynley guard Gillian nello specchietto retrovisore. Non sapeva bene
che cosa sarebbe accaduto, non sapeva bene se fosse il passo giusto. Stava
agendo d'istinto, un istinto cieco che gli diceva che qualcosa di buono

doveva pur nascere, come una trionfante fenice, dalle ceneri di quella
giornata.
Sapeva di essere alla ricerca di un significato, di non riuscire ad
accettare l'assurdit della morte di Russell Mowrey a King's Cross per
mano di un assassino sconosciuto. Davanti a tale vile brutalit, al suo
diabolico orrore, alla sua inutilit si sentiva ribollire dentro. Doveva dare
un significato a tutto ci. Non voleva accettare che quelle vite frammentate
non riuscissero in un modo o nell'altro a unirsi, superando il vuoto di quei
diciannove anni, per trovare finalmente un po' di pace.
Era un rischio, ma non gliene importava. Era un rischio che avrebbe
corso. Erano le sei di sera quando ferm l'auto davanti alla casa di York.
Ci vorr solo un attimo, disse rivolto agli altri passeggeri, e fece per
aprire la portiera.
Il sergente Havers gli pos una mano sulla spalla per fermarlo. Lasci
fare a me, signore. La prego.
Lui esit e lei continu a fissarlo dritto in viso.
La prego, ripet.
Lynley guard la porta chiusa della casa, consapevole che non poteva
rischiare di lasciare la situazione nelle incapaci mani di Barbara. Non l,
non in quel momento, non quando c'era cos tanto in gioco.
Havers...
Posso cavarmela, dichiar lei. La prego, abbia fiducia in me.
Si accorse che lei stava mettendo nelle sue mani tutto il proprio futuro,
che gli stava permettendo di essere lui a decidere se sarebbe rimasta alla
sezione investigativa o se avrebbe dovuto tornare una volta per tutte al
pattugliamento. Tutto sarebbe dipeso dai momenti successivi.
Signore?
Lynley era deciso a rifiutarle il permesso, a dirle di restare in macchina,
a condannarla per sempre alla vita di pattuglia, ma tutto questo non faceva
parte del piano che aveva avuto in mente Webberly. In quel momento cap,
fissandola in viso, che Barbara, leggendogli negli occhi le sue intenzioni,
si era costruita la propria pira funebre ed era decisa a essere lei ad
accendere il fiammifero che avrebbe dimostrato l'esistenza o no delle
promesse della fenice.
E va bene, concesse alla fine.
Grazie, signore. Barbara scese dall'auto e si avvicin alla porta di
casa. Era aperta ed entr. Cominci l'attesa.
Lynley non si era mai ritenuto un uomo capace di pregare, ma seduto l

nell'auto, con il buio che calava intorno a lui e i minuti che passavano, cap
per che cosa doveva pregare: perch il bene nascesse dal male, la speranza
dalla disperazione, la vita dalla morte; perch i sogni diventassero realt e
gli spettri morissero; per porre fine all'angoscia e dare inizio alla gioia.
Gillian si agit sul sedile posteriore. Chi... La frase le si spense in gola
quando la porta si spalanc e Tessa corse fuori, fermandosi poi esitante sul
vialetto a guardare l'auto. Mamma. Non disse altro. Scese lentamente
dalla macchina e fiss la donna come se si trattasse di un'apparizione.
Mamma?
Gilly! Oh, mio Dio, Gilly! grid Tessa e le si fece incontro.
Gillian non aveva bisogno d'altro: corse tra le braccia della madre e
insieme entrarono in casa.
NOTA DELL'AUTRICE
Se una parte del mondo ha ragione di esistere ed per tale motivo fonte
di ispirazione, questa, a mio parere, lo Yorkshire, in Inghilterra, con la
sua bellezza straordinaria e sempre diversa, che occupa un posto cos
rilevante in questo libro.
Sono grata alle persone che hanno letto ed espresso un giudizio critico
sulla prima stesura della mia opera: Sheila Hillinger, Julie Mayer, Paul
Berger, Susan Berner, Steve Mitchel e Cathy Stephany.
Ringrazio i miei genitori e mio marito per la loro pazienza e il loro
appoggio, il dottor H.M. Upton per il suo generoso contributo, e in special
modo Deborah Schneider e Kate Miciak per aver voluto offrire una chance
a un'esordiente.
E, naturalmente, Don Martin che, diffidandomi anno dopo anno dal
rivolgermi a lui per i miei scritti, alla fine stato la molla che mi ha
portato alla realizzazione del mio intento.
FINE

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