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Mattarella ospite della massoneria deviata | 1

mercoled 29 luglio 2015, 19:00

Politica: il punto

Mattarella ospite della massoneria deviata


Il nome del presidente spunta fuori dalle motivazioni della sentenza sul caso Rostagno
di Domenico Camodeca

Le carte del processo Rostagno, chiuso a Trapani nel 2014, descrivono lattuale inquilino del Colle nella veste di
inconsapevole conferenziere al centro culturale Scontrino, secondo i giudici copertura legale di logge massoniche deviate. Il
giornalista Mauro Rostagno aveva scoperto tutto e, forse per questo, venne ammazzato dalla maa nel 1988. Se Mattarella
sa qualcosa, parli. Ma, intanto, i mass media di Regime mettono il silenziatore alla notizia. Denis Verdini presenta Ala, il
nuovo Gruppo parlamentare che dovrebbe far volare i numeri di Renzi in Senato, ma giura di non avere intenzione di
iscriversi al Pd. Palazzo Madama respinge con voto segreto la richiesta di arresto per il senatore Antonio Azzollini: M5S,
Lega e Sel denunciano linciucio Pd-Ncd. I 2/3 dei parlamentari Dem votano la salvezza dellalfaniano e il partito liquido,
come sempre, si scioglie. Legalizzazione cannabis: Ci siamo e non siamo pochi!, cos il vicepresidente della Camera
Roberto Giachetti (Pd) commenta su twitter la foto postata del ddl n. 3235 sulle droghe leggere. Maa Capitale senza
fondo: allindomani della presentazione della nuova Giunta, nisce in manette per associazione a delinquere Mauro Balini,
presidente del porto turistico di Ostia. Ora la struttura sotto sequestro. Anche gli autisti dellAtac protestano in
Campidoglio e un incendio doloso blocca per ore laeroporto di Fiumicino. Proprio oggi che il premier ha assicurato al
presidente del Coni Giovanni Malag lappoggio uciale alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
https://www.youtube.com/watch?v=6pidgAXMoPk Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella partecip pi volte,
durante gli anni 80 quando era deputato DC, alle iniziative del circolo culturale Scontrino di Trapani. Insieme a lui
anche altri politici di moda a quei tempi come Calogero Mannino e Carlo Vizzini. In realt, il simposio trapanese avrebbe
avuto la funzione di paravento per gli aari occulti di logge massoniche in cui coesistevano pacicamente maosi, uomini
dei Servizi e altri pezzi dello Stato. Questa notizia bomba non unipotesi investigativa, ma parte del contenuto scritto nero
su bianco delle 3000 pagine delle motivazioni della sentenza del 16 maggio 2014 sul caso Rostagno, da poco depositate.
La verit processuale nora emersa ci dice che Mauro Rostagno era il giornalista-sociologo ucciso dalla maa il 26
settembre 1988 allo scopo di impedirgli, cos la pensano i giudici, di rivelare quanto aveva scoperto sui torbidi rapporti
intrecciati nellIsola da massoneria, Cosa Nostra, pezzi dello Stato e gli immancabili Servizi deviati. E allora? Cosa ci stava
a fare in quel covo di presunti massoni corrotti il fratello di Piersanti, presidente della Regione Sicilia, ucciso nel 1980 e
divenuto per questo emblema dellantimaa? Fino a prova contraria niente di male, perch il discusso centro Scontrino
organizzava conferenze partecipate anche da personaggi noti come il rabbino Elio Toa e Dacia Maraini. Ma, ad
inquietare, la curiosa coincidenza che il fondatore della comunit Saman stava indagando proprio sul caso Scontrino,
aveva capito che sotto la cenere covava qualcosa di grosso e, per non agitare le acque, aveva sparso in giro la voce che il
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polverone alzato dalle indagini sullassociazione cripto massonica fosse una montatura di Sergio Mattarella per colpire
lavversario Francesco Canino (onorevole DC morto nel 2014 ndr). In realt, Rostagno era anche venuto a conoscenza
dellarrivo per due volte a Trapani di Licio Gelli, il Venerabile Maestro della Loggia P2. Ed a questo punto che si
interrompe tragicamente la vita del coraggioso giornalista, lasciando ancora aperti molti interrogativi sulla Verit di una
vicenda a cui il silenzioso presidente della Repubblica potrebbe fornire un valido contributo con la sua testimonianza. Oggi
stato il grande giorno, si fa per dire, di Denis Verdini. Lex macellaio di Fivizzano ha preso armi e bagagli per traslocare
dalla derelitta Forza Italia di Silvio Berlusconi direttamente alla corte dellhomo novus della politica daccatto italiana:
Matteo Renzi. Le malelingue giurano che il salto della quaglia verdiniano sia dovuto alla necessit per Denis di assicurarsi
contro le innumerevoli indagini delle solite procure che rischiano di mandare in fumo la limpida carriera del presunto
bancarottiere toscano. Ma lui, durante la conferenza stampa convocata in Senato, a cui era presente tra gli altri il
cosentiniano Vincenzo DAnna, tira diritto e presenta il gruppo dei Nuovi Responsabili, Alleanza Liberalpopolare per le
Autonomie (sic!), spergiurando che nessuno di noi ha desiderio di iscriversi al Pd, ma quasi tutti abbiamo votato le
Riforme dall'inizio sia in Senato che alla Camera e il ddl Boschi deve essere approvato. Messaggio inequivocabile lanciato al
premier. https://www.youtube.com/watch?v=lD74wL-3zPw Aula di Palazzo Madama costretta a un super lavoro, si fa sempre
per dire, anche a causa del previsto voto (stabilito a scrutinio segreto per consentire il blitz poi vericatosi) che doveva
decidere se autorizzare larresto del senatore alfaniano Antonio Azzollini, richiesto dalla procura di Trani per la vicenda
del crac della casa di cura Divina Provvidenza. Ritengo che il fumus persecutionis sia integrato abbondantemente, aveva
gridato Azzollini di fronte allemiciclo in un ultimo, disperato, tentativo di salvarsi dagli arresti domiciliari che in agosto, si sa,
sono una tortura, soprattutto per chi risiede in ville con piscina (ma forse non il caso del nostro Azzollini). A conti fatti,
per, il tentativo non si rivelato cos disperato, perch i colleghi senatori hanno respinto con 189 voti contrari, 96
favorevoli e 17 astenuti la richiesta avanzata dai perdi giudici. Ma la salvezza delluomo che voleva pisciare in bocca alle
suore pugliesi, e della scricchiolante maggioranza con Ncd, diventa un boomerang per il Pd che aveva dato libert di
coscienza ai suoi onorevoli pigiatori di bottoni. E il partito, naturalmente, si spaccato tra i lealisti come Luigi Zanda che
vaneggia di voto espresso senza alcun pregiudizio politico e la sempre pi sparuta minoranza Dem, questa volta
supportata a sorpresa dalla renzianissima Debora Serracchiani, che parla invece di occasione persa per dare un buon
segnale di cambiamento e di Pd che dovrebbe chiedere scusa. Logico che, in questo caos, sguazzi come un pesce nel
mare Mario Giarrusso del M5S il quale, accompagnato dal grido ladri! intonato dagli altri grillini, spiega che dopo avere
bussato alla sua porta per tanti anni a chiedere soldi e favori adesso a molti di questi (parlamentari ndr) pesava di dover
votare per l'arresto di un loro complice. https://www.youtube.com/watch?v=jQbK0LtQS0Y Non c pace per Roma,
sconvolta dallinchiesta Maa Capitale. Risale appena a 24 ore fa limmagine positiva del sindaco Ignazio Marino che
presenta sorridente i quattro moschettieri che hanno deciso di assumere il ruolo di assessore nella sua traballante Giunta.
Lui vorrebbe tirare a campare no al 2018, ma gi oggi gli cade in testa unaltra tegola. Quella dellarresto, tra gli altri, di
Mauro Balini, discusso presidente del porto turistico di Ostia con le accuse gravissime di associazione a delinquere e
bancarotta fraudolenta. Un segreto di Pulcinella, quello dei presunti impicci di Balini & co., commentato con soddisfazione
dal neo assessore ai Trasporti Stefano Esposito. Apprendo con enorme soddisfazione dell'arresto di Mauro Balini, il patron
del porto di Ostia, esulta questa volta a ragione il parlamentare bi-poltronista nemico numero 1 dei No Tav, erano mesi
che denunciavo le connivenze di questo imprenditore con la stampa locale e con le sedicenti associazioni antimaa che a lui
si rivolsero per risolvere la questione Idroscalo incassando sul social network Facebook un 'ci penso io'. Ma, allora, ci
chiediamo, quanti Balini, e Carminati, e Buzzi ci sono ancora in giro per Roma?
di Domenico Camodeca

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