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DISPENSE DI STATICA E SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

Alfabeto greco
Per quanto sembri una precisazione superflua, oltre ad aver utilizzato lintero alfabeto latino, sia maiuscolo
che minuscolo, in fisica si ricorre ai simboli dellalfabeto greco.
Per evitare eventuali confusioni viene riportato uno schema sinottico utile a decifrare certe formule.

( )

alpha

beta

gamma

delta

epsilon

zeta

eta

theta

iota

kappa

lambda

mu (m)

n (n)

csi

C-S

omicron

pi

sigma

tau

ypsilon

UI

chi

CX

psi

omega

Come si pu notare ci sono 7 vocali. Inoltre il simbolo non una p, che in greco . provate a guardare
una qualsiasi banconota in euro.
Nota: la sigma viene riportata col simbolo solo a fine parola; theta minuscola viene spesso resa calligraficamente q
anzich , il che spesso la confonde con altre lettere come la u o la v italiane. Stesso problema con la n greca, che
indistinguibile da una v. In alcuni formati calligrafici, la viene scritta ma diversa dalla
Nota: a volte si costretti ad utilizzare lo stesso simbolo per diverse grandezze fisiche: consideriamo la : essa pu
rappresentare il giratore, ma anche la resistivit nella teoria dei circuiti e la densit in meccanica.

Nozioni utili di Fisica - meccanica


In fisica, la meccanica la branca che studia gli spostamenti dei corpi e le cause degli spostamenti: le forze.
Viene divisa in tre settori legati tra loro: la cinematica, che studia il movimento ( dal greco ), la
statica che studia lequilibrio dei corpi e la dinamica che studia le forze (dal greco ).
lunghezza
massa
forza
durata
temperatura
pressione

Pi importante ancora delle formule e delle leggi sono le unit di


misura. In fisica la misura un confronto tra due fenomeni, come
ad esempio la dilatazione del mercurio con un riferimento, il quale
a sua volta un fenomeno numerico, costituisce un buon modo per
misurare la temperatura.
Il Sistema Internazionale (SI) impone uno standard, qui riportato,
al quale in meccanica ci si attiene strettamente.

m
kg
N
s
K
Pa

metro
chilogrammo
newton
secondo
kelvin
pascal

Moto uniforme del punto materiale


Se osserviamo il moto di un punto lungo una retta, le unit di misura sufficienti a descrivere il fenomeno
sono la lunghezza dello spazio percorso ed il tempo impiegato. Chiameremo la velocit di tale moto:
v = spazio = metri =
tempo
secondo

m
s

Moto uniformemente accelerato del punto materiale


Ovunque vi sia un cambio di velocit o un cambio di traiettoria c sempre accelerazione.
Laccelerazione come formula la variazione di velocit, sempre nel tempo.
a = velocit =
tempo

metri / secondo
secondo

m
s2

Moto circolare uniforme:


Partendo dalle osservazioni su di un punto materiale in moto circolare uniforme,
quindi con velocit V costante, si pu definire:

1) il periodo T il tempo impiegato a fare un giro completo, misurato in secondi.


2) la frequenza f esprime quante volte avviene il passaggio in un secondo: f =1 / T
3) la pulsazione esprime lo spazio e ragiona in , velocit angolare:

(Herz)

= 2 /T (radianti)

Facciamo un esempio banale: un autobus fa il giro della citt in un periodo T = 1000 sec.
Alla fermata, una vecchietta chiede con che frequenza passa lautobus, qualcuno le risponde: 1 volta ogni 1000 secondi,
ma solo un fisico direbbe: f = 1/1000 ovvero 0,001 Hz, oppure potremmo dire che ha una pulsazione = 2 /1000
ovvero 0,00628 rad. In effetti dipende dalla sua velocit V:

V = spazio = circonferenza = 2 r = r
tempo
periodo T
T

chiamando

= 2
T

Indaghiamo un altro esempio: la terra compie un giro intorno al sole in un periodo di 365 giorni.
La sua distanza dal sole, il raggio r di tale moto che approssimiamo a circolare uniforme, di 147900000 Km.
Determinare: frequenza, pulsazione e velocit della terra:
f = 1 / T = 1 / 365gg = 1/ 31536000 sec = 0,00000003171 Hz
= 2 / T = 6.28 / 31536000 sec = 0.0000001991 rad
V = r = 0.0000001991

147900000

= 29.45 Km/s = 106000 Km/h

In generale in fisica adotteremo il raggio r unitario. La grande utilit della pulsazione , consiste nel fatto
che possibile tracciare un diagramma dei fenomeni oscillatori grazie alle funzioni seno e coseno di cui
sar largomento:
F(t) = A sen t

Vettori e scalari
La forza la causa degli spostamenti: il modo grafico di descrivere una forza il vettore.

Direzione: esprime la retta su cui agisce la forza


Punto di applicazione: rappresenta linizio del vettore. Tale punto pu essere traslato lungo la direzione
Verso: rappresenta la fine del vettore ed indica con una freccia quale verso ha il vettore lungo la direzione
Modulo o intensit: indicato tra inizio e fine del vettore, esprime la quantit (Es.: in newton).
Non tutte le grandezze sono vettoriali: il tempo, ad esempio, non ha un verso: non pensabile affermare che
sono le 16:00 in una certa direzione. Lo scalare un vettore di cui si riporta solo il modulo.
Composizioni di vettori
Volendo comporre due forze che agiscono su uno stesso corpo per determinare una sola forza risultante che
rappresenti la combinazione delle due forze, si opera con la regola del parallelogramma: identificato un
unico punto di applicazione, si costruiscono delle rette parallele ai due vettori. Queste si uniranno a formare
un parallelogramma di cui la risultante la diagonale principale:

Sar utile concatenare i vettori come nellultimo passaggio, specie quando saranno pi di due.
Momento di una forza
Non sempre le forze agiscono lungo la stessa direzione: quando questo avviene, ovvero quando una forza
agisce ad una distanza chiamata braccio da un dato punto fisso, si osserva una rotazione del corpo.
Il momento ( dal latino movere, muovere ) dato dal prodotto della forza per il braccio considerato.
MOMENTO M = FORZA . braccio = F . b

(newton . metro)

Si deve tener conto del fatto che il braccio, come tutte le distanze da una retta, va presa in maniera
perpendicolare alla direzione del vettore.
Equilibrio nelle macchine
Le macchine (dal greco ) costituiscono la prima dimostrazione pratica dei principi finora espressi
solo in teoria: devono produrre una forza motrice contraria ed almeno uguale ad una certa forza resistente .
Una macchina si dice in equilibrio quando la forza motrice eguaglia la forza resistente, mentre si dice che
in funzione, che sta lavorando, appena la forza motrice maggiore della forza resistente.
FORZA MOTRICE = FORZA RESISTENTE

Le macchine si dividono in due ordini: piano inclinato e leve.


Nel primo caso ipotizziamo un corpo adagiato su di un piano inclinato: sottoposto alla forza di gravit F
tender a scivolare sul piano. Per equilibrare tale cinematismo devo opporre una forza motrice, ma la sua
quantit non pari alla forza F: se dividiamo infatti tale forza in due componenti, una lungo il piano di
scivolo ed una ad esso perpendicolare, noteremo che solo la componente Fs responsabile dello scivolo,
mentre la componente Fp dar unicamente attrito. Per equilibrare questa configurazione la macchina dovr
produrre una forza motrice Fm uguale e contraria ad Fs.

Nel caso delle leve si considera che le forze non agiscono lungo la stessa direzione, bens ad una distanza che
gi conosciamo come il braccio. Per questo tipo di macchina, non sufficiente parlare di sola forza motrice:
avremo un momento agente che equilibra un momento reagente, dati rispettivamente dalla forza motrice
per la sua distanza dal fulcro, e dalla forza reagente per la sua distanza dal fulcro.
MOMENTOag = MOMENTOreag

Fm . b = Fr

Equilibrio del corpo rigido vincolato


Essendo parte integrante della scienza delle costruzioni, non verr approfondito come argomento in questa
sezione meramente introduttiva, anche se opportuno, compreso lequilibrio di una macchina, mettere in
evidenza la similitudine con lequilibrio dei corpi: se un corpo fosse svincolato e libero di muoversi,
potrebbe compiere due tipi di movimenti: traslare e ruotare.
Riferendoci ad un sistema cartesiano, la traslazione si individua con le due componenti lungo gli assi che,
aggiunta alla rotazione costituiscono i tre gradi di libert di un corpo nel piano.
I vincoli sopprimono le libert di un corpo: lincastro impedisce ogni cinematismo, mentre una cerniera
consente la rotazione ma non la / le traslazioni.
Le aste che collegano i vincoli, componendo un sistema di corpi vincolati, per un primo tempo verranno
considerate indeformabili, pertanto si parler di corpi rigidi. Solo in seconda battuta, ottenute dai calcoli
certe informazioni circa la distribuzione delle forze, tramite opportune formule valuteremo la deformazione
del corpo in base alle sue caratteristiche intrinseche come costituzione e geometria.
Per approfondire tali informazioni si consiglia di consultare trattazioni pi specifiche.
Dinamica
Verr preso in esame il concetto di forza, introducendo alcune grandezze fondamentali.
Alla domanda cosa responsabile degli spostamenti? istintivamente chiunque parla di forza motrice, ma fu
il matematico e fisico Isaac Newton a fornire una risposta adeguata della forze: se tutti i corpi sulla terra sono
attratti verso il basso da una forza che la medesima per tutti, come mai una mela cade pi velocemente di
una foglia, ovvero, percorre lo stesso spazio in minor tempo?
La rivelazione sembra banale ma nasconde una grande realt: la mela pesa pi della foglia.
Abbiamo visto che lunit di misura del peso il chilogrammo, ed stato specificato che pi corretto dire
che misura la massa di un corpo, ovvero definisce quanto il corpo in grado di opporsi ad una forza.

La grande differenza tra il chilogrammo (M) ed il newton (F) laccelerazione ( F = M . ag ) dovuta alla
gravit terrestre, un valore che oscilla tra i poli e lequatore tra 9,81 e 9,82 m/s 2 , quindi la misura della
forza peso in newton, erroneamente si riporta in chili.
Sulla bilancia dovrebbe esserci riportato il peso in newton. Un uomo che pesa 98 Kg sulla terra, ha una
massa da 10 Kg, ed una forza peso di 98 newton, non chili: sulla luna, dove laccelerazione 1,6 m/s 2, la
bilancia terrestre segnerebbe 16 Kg, e sarebbero 16 newton.
Pertanto ogni corpo in natura sar caratterizzato da una sua massa M, la quale, sotto lazione di una forza F
varier la sua posizione nello spazio compiendo una accelerazione A, e nelluniverso, tali misure sono tra
loro proporzionali:
F=MxA

(u.d.m. SI: Newton)

Pertanto la mela attirata a terra poich la sua massa nettamente inferiore a quella della terra, la luna si
limita ad orbitare intorno perch la sua massa parzialmente inferiore a quella della terra, ed inoltre, non
troppo distante da essa per sottrarsi ad unattrazione prodotta naturalmente tra masse.
Densit, peso specifico
La differenza consiste nel considerare, del medesimo corpo di 1 m 3, la massa in kg o la forza peso in newton:
densit: indicata con indica kg-massa/ 1 m3 (non i kg della bilancia terrestre, bens la massa)
peso specifico: indica il medesimo rapporto ma utilizza il peso indicato dalla bilancia terrestre.
In pratica se prendiamo due corpi, come una sfera di metallo ed una di gomma piuma, a parit di dimensioni
presentano pesi ben differenti ai sensi. Pertanto stato possibile definire la massa di elementi naturali grazie
ai diversi valori del peso specifico di un campione (reale o calcolato) di 1 m 3 di dimensioni spaziali
Pressione
In generale, la pressione si indica come una forza (newton) applicata ad una superficie (m 2).
Press. =

newton =
m2

(u.d.m. SI : pascal )

( nota: consulta la dispensa sulla tensione )

Lavoro, potenza ed energia (cinetica e potenziale).


Lavoro, energia e potenza sono tra loro eternamente legate: lenergia ci che serve a compiere un lavoro,
e la potenza indica solo in quanto tempo il lavoro verr effettuato. Disarmante la semplicit.
In fisica, il lavoro il risultato di una forza per uno spostamento, e non possibile alcun guadagno in lavoro.
L=FxS

= Newton x metro

(u.d.m. SI : joule )

Mentre la potenza considera il lavoro svolto nellunit di tempo.


P = L
T

joule
secondo

(u.d.m. SI : watt )

Lesempio calzante quello di un operaio che trasporta un sacco da 25 kg di cemento passando per le scale fino ad
unaltezza di 10 metri, ed un suo collega che alza lo stesso sacco con un argano montato sul tetto. In termini di lavoro,
entrambi hanno portato il sacco sul tetto, e per il fisico Joule, il loro dispendio energetico pari al lavoro svolto:
L=FxS

= Newton x metro = 25 x 10 = 250 j

Non parimenti vero in potenza: il primo ha impiegato 100 secondi a compiere il lavoro mentre quello con largano ha
impiegato 10 secondi: la potenza quindi :
operaio: P = L = 250 j
= 2,5 W
T
100 sec

argano: P = L = 250 j
= 25 W
T
10 sec

Appare logico che una macchina abbia maggior potenza di un organismo umano. Le macchine meccaniche amplificano
la forza umana, ma nel caso dellargano elettrico, abbiamo subito trasceso dalla potenza meccanica alla potenza
elettrica, ma nessuno si stupisca se entrambi i fenomeni rispondono alla stessa legge. Servir un argano da 25W.

Energia cinetica
Il suono di una goccia dacqua che cade parte dellenergia cinetica prodotta che si disperde sottoforma di
onde sonore. Se immaginiamo una cascata, applicando una pala a tale corrente tale da recepirne lenergia,
otterremmo di nuovo un lavoro: una macchina che lavora al posto delluomo e, come osservato, con molta
pi potenza e senza coinvolgere energie umane: lenergia presente in natura. Come si arriva alla formula
non pu essere omesso: riprendiamo la formula del lavoro e della forza:
L=FxS

F=MxA

quindi

L= MxA xS

Laccelerazione una variazione di velocit nel tempo, una media tra velocit iniziale e finale.
A sua volta la velocit una variazione di spazio nel tempo: cosa succede se immetto tali valori:
L= 1 . M . S . S =
2
T2

1 . M . S2
2
T2

= 1 M
2

S
T

Al posto di S/T siamo autorizzati a mettere la velocit V. Il risultato finale in duplice veste il lavoro
prodotto da una massa M accelerata ( la forza non espressa direttamente ma rapportata allenergia
potenziale intrinseca di un corpo avente una determinata massa) o lenergia che tale massa produce
impattando contro unaltra massa. Non parleremo pi quindi di lavoro ma di energia cinetica:
Ec = M V2
Ovvero: un moscerino ha massa 0,001 e viaggia a 60 km /h. un autobus ha massa 10000 e va alla stessa velocit.
Limpatto del moscerino sulla fronte di un passante rilascia una quantit di energia cinetica a malapena percepibile,
limpatto con un autobus sensibilmente pi traumatico:
moscerino: 0,001 602 = 0,001 3600 = 3,6 = 1,8 j
autobus: 10000 3600 = 36000000 = 18.000.000 j

Lenergia potenziale, ultimo argomento, in definitiva la capacit che un corpo, data la sua massa (in
meccanica) di produrre energia.
Un proiettile ha sempre la stessa massa, ma se lo tiro con la mano non uccide nessuno, sparato con
unesplosione con la polvere da sparo nel fucile pu abbattere un elefante, ma non riesce comunque ad
attraversare una lastra di piombo, poich ha una massa molto pi pesante. Se togliamo la velocit ed
osserviamo solo il corpo, lenergia potenziale in definitiva la sua massa, la sua capacit di opporsi alle
forze e produrre energia relativamente alle qualit fisiche osservate in meccanica con le unit di misura della
meccanica.

Conclusioni
Senza una chiara cognizione di tali fondamenti sar impossibile la chiara comprensione delle trattazioni
successive. Tali nozioni, riportate in modo assai riassuntivo, vogliono indicare alcuni argomenti utili da
approfondire, pertanto qualora uno di questi argomenti non fosse chiaro, si esorta linteressato ad
approfondirlo con ricerche su testi (vanno bene quelli del liceo) e su internet.

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