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Alla fine del 1'900 a seguito di molti eventi lassetto geo-politico del Mondo si andavano via via
alterando a volte a vantaggio di alcuni e a scapito di altri e viceversa. Tutto questo port dopo la
fine della II Guerra Mondiale allo scoppio della Guerra
Fredda. Durante questo conflitto si fronteggiarono due
super-potenze mondiali sfidandosi con ogni mezzo per
dimostrare luno allaltro la supremazia militare (basti
pensare alla crisi di Cuba del 62 o alle basi NATO in tutta
lEuropa). Questi colossi dopo il crollo del muro di Berlino
(9 Novembre 1989) risultarono ancora molto influenti
tuttavia non le uniche poich nel Mondo multipolare che
andava formandosi erano solo alcune del totale.
Questo confronto a distanza delle potenze economicomilitari pi forti del pianeta port a delle tensioni politiche che spesso sfociarono in guerre dalla
media/lunga durata. La maggior parte delle volte
le cause non furono territoriali (in quanto i due
stati contendenti sono anche oggi di notevoli
dimensioni geografiche) bens laffermazione del
proprio potere nel Mondo e per interessi
economici. Questo ebbe delle conseguenze
disastrose per tutti i paesi coinvolti e alcuni di
questi conflitti non cessarono con la fine della
Guerra Fredda, ma durano ancora oggi e la loro
Figura 2 In questa figura riportiamo gli schieramenti durante la
risoluzione sembra essere ben lontana.
Guerra Fredda
Guerra in Jugoslavia
I territori della Jugoslavia furono per molti anni sotto il controllo dellURSS e sotto il suo durissimo
regime comunista. Divenne una repubblica indipendente il 28 giugno 1948 con il leader
carismatico del Maresciallo Tito. La repubblica jugoslava comprendeva Slovenia, BosniaErzegovina, Croazia, Serbia, Albania, Macedonia e le province del Kosovo e Montenegro.
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serba) e lattacco contro le citt dichiarate protette dalle Nazioni Unite, dove si erano rifugiati i
musulmani che sfuggivano alla cosiddetta pulizia etnica perpetrata in tutto il paese. Nel corso del
conflitto furono fatti vari tentativi di mediazione da parte
dellEU, delle Nazioni Unite, degli Stati Uniti e, in ultimo, del
cosiddetto gruppo di contatto composto da Francia, Regno
Unito, Russia, Germania e Stati Uniti (e in seguito anche
dallItalia). Nel 1994 ci furono i primi spiragli per la fine della
guerra con la costituzione delle federazione CroatoMusulmana. Nel 1995 la NATO intervenne bombardando
Figura 4La distruzione della citt di Sarajevo
presidenti di Bosnia, Croazia e Serbia firmarono laccordo di Dayton ponendo fine alle ostilit (
questo accadde il 21 novembre 1995) anche con il trattato di Pace firmato a Parigi il 14 dicembre
1995. La MACEDONIA nel 1990 grazie a un referendum si proclama indipendente, ma il governo
greco si oppone al riconoscimento internazionale del nuovo Sato e cos lONU invia i caschi blu per
controllare la situazione mantenendo la pace. Nel marzo del 1993 la Macedonia viene riconosciuta
dallONU. Il governo che si form era composto da una coalizione tra il partito nazionalista
macedone e il partito estremista nazionalista albanese, in questo modo gli albanesi ottennero il
riconoscimento della loro lingua e delle loro tradizioni. La situazione della SERBIA fu pi
complicata. La provincia del Kosovo , a maggioranza albanese, richiedeva apertamente la definitiva
indipendenza dalla Serbia la quale non la concesse. Il Paese preoccupato dalla situazione della
Quaranta Claudio 5^A
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provincia chiese aiuto alle Slovenia e alla Croazia ma questi ultimi glie lo negarono. Al momento
della proclamata indipendenza dei due stati le minoranze serbe diedero vita ad una vera e prorpia
guerra civile. Dalla Croazia scapparono pi di 200'000 serbi che si rifugiarono nellomonimo Stato e
in Bosnia. Dal 1992 al 2003 la Repubblica Federale di Jugoslavia divenne lUnione di Serbia e
Montenegro. Nel 2006 il Montenegro con un referendum ottenne il riconoscimento internazionale
e la piena indipendenza. Cos anche la Serbia rimase Stato indipendente ereditando il seggio della
Confederazione all'ONU, le associazioni alle organizzazioni internazionali e tutti i trattati bilaterali
stipulati con gli altri paesi.
Guerra in Kosovo
Lo scontro etnico nellarea dei Balcani and incontro a unulteriore deriva in KOSOVO, provincia della
Serbia, che gi nella ex Jugoslavia aveva goduto di una certa autonomia grazie ad alcune caratteristiche:
la maggioranza della popolazione (oltre l80%) era infatti di etnia albanese e di religione musulmana.
Gi dal 1990, mentre la federazione andava in pezzi, il Kosovo cerc di rendersi indipendente, ma la
Serbia riusc a evitare la secessione. La protesta della popolazione albanese prese due diverse direzioni:
una componente moderata intraprese forme di resistenza non violenta, mentre una componente radicale
abbracci la lotta armata creando un esercito di liberazione del Kosovo (Uck) che si distinse subito
per il ricorso al terrorismo. La risposta serba fu linvio dellesercito e una forte repressione che nel 1998
cominci a richiamare lattenzione dellopinione pubblica internazionale. Mentre migliaia di persone
lasciarono le loro case cercando scampo in Albania,
Grecia, Macedonia, la Nato cominci a minacciare
contro
un intervento
la
Serbia
per
ragioni
violenze
del
UCK
l'Alleanza
avrebbe
bombardato
uno
stato
Nazioni Unite, infatti, non autorizz l'uso della forza in Kosovo per i voti contrari di Cina e Russia. Il
24 marzo 1999, iniziarono i bombardamenti NATO sul Kosovo con lo scopo di riportare la pace e
ripopolare lo stato con le persone scappate dalle loro case per scampare alla morte. Da marzo a
giugno 1999, i caccia militari dell'Alleanza Atlantica, molti di questi partiti dalla base italiana di
Aviano, colpirono la regione, devastando non solo gli avamposti militari serbi, ma in diversi casi,
colpendo le popolazioni civili e gli stessi guerriglieri dell'UK. Nel giugno 1999 il Kosovo divenne
un protettorato delle Nazione Unite, ma rimase parte della Serbia. In seguito ai bombardamenti, le
Quaranta Claudio 5^A
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persecuzione contro i kosovari si inasprirono, tanto che nella conta delle vittime dei 3.368 civili
uccisi 2.500 erano albanesi mentre i cadaveri serbi ammontarono a 400 circa. Il 25 maggio 1993
con la risoluzione 827 il Consiglio di Sicurezza Onu istitu all'Aia il Tribunale Penale Internazionale
per l'ex Jugoslavia, l'organo giuridico con
il compito di perseguire i crimini
commessi nell'ex Jugoslavia a partire dal
suo scioglimento nel 1991. In base alla
Convenzione
di
Ginevra del
1949
161
persone
per
aver
guerra in Croazia (dal 1991 al 1995), quella in Bosnia Erzegovina (dal '92 al '95) e quella in Kosovo
(1998-99). La maggior parte degli imputati fu condannata e incarcerata. Nonostante tentativi
ripetuti e insistenti di negoziati e trattative da parte delle Nazioni Unite il 17 febbraio 2008 il
Kosovo ha dichiarato l'indipendenza, anche se Belgrado continua a considerarla illegale. La
comunit internazionale, invece, divisa tra le nazioni che ne riconoscono l'indipendenza (come
gli Stati Uniti e le principali nazioni europee) e la Russia, che continua a bloccare l'ingresso del
Kosovo nelle Nazioni Unite.
Rais : figura dittatoriale a capo di uno stato arabo, in questo caso lIraq
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Sicurezza e lanci un ultimatum3 a Saddam per il ritiro delle truppe irachene. Il 27 novembre 1990
le Nazioni Unite stabilirono che l'ultimatum avrebbe avuto validit fino al 15 gennaio
1991. Nonostante una serie di sanzioni economiche contro il regime di Baghdad e il massiccio
dispiegamento di forze militari statunitensi nella regione (l'operazione inizialmente prendeva
nome di Desert Shield4 il 17 gennaio 1991, le truppe della Coalizione internazionale dichiararono
guerra a Saddam. Le forze in campo, per, erano del tutto sbilanciate in favore della Coalizione, a
cui presero parte ben 32 paesi (compresi quelli arabi e l'URSS). Il contingente internazionale era
composto di 540.000 unit , di contro le truppe del rais erano giovani, con scarse risorse e un
addestramento inadeguato. L'operazione dell'esercito USA
prese il nome di Desert Storm5. In pochi giorni, dopo una
serie di bombardamenti a tappeto sul territorio, l'avanzata
delle forze di terra conquist il suolo iracheno costringendo
il 26 febbraio 1991 il rais ad ordinare il ritiro delle truppe
dal Kuwait che fu liberato definitivamente due giorni dopo
grazie alloperazione Desert Sabre6. Durante le
operazioni di ritirata le truppe irachene incendiarono
tutti i campi petroliferi che trovarono lungo la strada. Intanto, proprio il 26 febbraio, lungo
l'autostrada che congiungeva l'Iraq al Kuwait si form un lungo ingorgo composto dal contingente
iracheno in ritiro. Le milizie internazionali bombardarono pesantemente il convoglio. Il risultato fu
una vera strage. I giornalisti che andarono sul luogo dopo la battaglia, la ribattezzarono
l'Autostrada della Morte. Dopo i primi scontri, l'esercito iracheno fu accusato di aver versato in
mare 40 milioni di galloni di petrolio, per bloccare lo sbarco dei Marines. Anche se il governo di
Saddam rigett ogni accusa, la guerra nel Golfo ebbe ripercussioni devastanti per tutto
l'ecosistema dell'intera area del Golfo Persico. Le Nazioni Unite imposero a Baghdad di rinunciare
alla costruzione delle famigerate armi di distruzione di massa. Dal 1991 al 1998, infatti, furono
mandati i primi ispettori ONU per verificare il disarmo iracheno. Inoltre, i paesi del Golfo,
confinanti con lIraq, acconsentirono ad ospitare basi statunitensi in cui aerei militari avevano il
compito di sorvegliare le due no-fly zones7.Le sanzioni imposte nel 1990 subito dopo l'invasione
del Kuwait non furono abrogate. In seguito alle devastanti conseguenze si ebbero sulla
popolazione civile, per, le sanzioni furono trasformate nel programma Oil for Food8. Secondo le
3
Ultimatum: In diritto internazionale, atto giuridico unilaterale, con il quale uno stato fa conoscere a un altro le sue
ultime perentorie proposte su una determinata questione, chiedendo precisa risposta; talvolta, in relazione a un limite
di tempo concesso per la risposta, l'atto pu considerarsi una dichiarazione di guerra condizionata.
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Deser Shield: operazione militare con cui gli americani ponevano al sicuro gli altri stati dellarea araba dallinvasione
del Rais
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Desert Storm: campagna militare offensiva da parte della Coalizione contro il regime di Saddam
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Desert Sabre: Sciabola del deserto campagna terrestre che vide l'avanzata delle truppe di terra della coalizione in
territorio kuwaitiano e, per qualche centinaio di chilometri, in territorio iracheno
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no-fly zones: zona interdetta al volo militare di mezzi dello stato a cui imposto controllato da chi lo impone
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Oil for Food: accordo economico in base al quale il popolo iracheno scambiava il greggio con dei beni di prima
necessit per la sopravvivenza
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previsioni della Casa Bianca, la guerra avrebbe rappresentato un esempio della pi avanzata
tecnologia bellica. I missili impiegati, i famigerati BGM-109 Tomahawk, le cosiddette bombe
intelligenti lanciate dagli aerei "invisibili" Lockheed F-117 Nighthawk.
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per rovesciarne i regimi e 7.) la violazione delle no-fly zone fino a poco prima dellattacco. Gli oppositori
invece sostenevano le seguenti argomentazioni: 1.) gli USA intervenivano solo per assicurarsi i propri
approvvigionamenti energetici, 2.) numerose compagnie americane intendevano sfruttare le risorse
petrolifere irachene e poi si pens che la ricostruzione dellIraq avrebbe abbassato il costo del greggio
favorendo le lobby occidentali, 3.) Israele avrebbe beneficiato delleliminazione di uno dei suoi grandi
avversari, 4.) il riarmo iracheno era molto dubbio, 5.)non vi erano seri indizi che Saddam fosse
implicato con gruppi terroristici e in oltre la possibilit che egli affittasse armi atomiche ai terroristi era
assai difficile, 6.) se gli americani avessero fallito sarebbe stato un colpo durissimo al loro prestigio, 7.)
il governo filo-occidentale in Iraq era alquanto improbabile perch non si era certi della fine rapida della
guerra e in oltre perch le stesse fazioni al governo erano spesso contraddittorie, 8.) la debolezza del
legame con la lotta ad al-Qida, e la non facile stabilizzazione dell'Iraq facevano temere un crollo della
popolarit degli USA nel mondo arabo, favorendo il "reclutamento" di nuovi terroristi, 9.) la scelta di una
guerra preventiva non approvata dallONU era illegale e molto pericolosa, 10.) le vittime della guerra
sarebbero potute essere in numero molto maggiore di quelle del regime e 11.) linstabilit nel Medio
Oriente avrebbe potuto compromettere la produzione di petrolio e produrre esiti opposti a quelli sperati
dai sostenitori della guerra. Gli oppositori e chi sosteneva il conflitto non risposero completamente ai
punti proposti dal gruppo contrario. Per esempio i governi di Francia, Germania, Russia e Cina era
contrari non per principi ma per timore di una forte instabilit nella zona e opportunit economiche per
le loro compagnie che ,una volta entrate i vigore le sanzioni al regime, avrebbero perso tutti i loro
guadagni. Nonostante le numerose controversie nell'11 ottobre 2002 Bush ottenne
dal Congresso l'autorizzazione all'uso della forza per
"difendere la sicurezza nazionale degli USA contro la
continua minaccia posta dall'Iraq; e per attuare tutte le
risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU a questo
riguardo" ossia lautorizzazione ad invadere e
conquistare lo Stato per apparire nel giusto agli occhi
dellopinione pubblica. Tuttavia ,dopo la decisione del
congresso, si offriva allIraq un'ultima possibilit di
adempiere ai propri obblighi in materia di disarmo" e
minacciava "serie conseguenze" in caso contrario,
fissando una serie di scadenze entro le quali il disarmo sarebbe dovuto procedere. Nonostante lIraq
avesse accettato le condizioni imposte il 5 febbraio il segretario di stato USA Colin Powell cerc di
convincere il Consiglio ad autorizzare l'uso della forza poich, a suo dire, l'Iraq aveva ancora una volta
dimostrato di non rispettare le risoluzioni ONU. Nel suo discorso egli espose le "prove" dell'esistenza di
WMD9 irachene. La sua tesi fu accolta freddamente e i suoi argomenti furono considerati molto deboli.
Nonostante forti pressioni statunitensi solo 4 dei 15 Stati presenti nel Consiglio (USA, Regno
Unito, Spagna e Bulgaria) erano intenzionati ad approvare la risoluzione (Francia,
Germania, Cina, Pakistan e Siria sembravano contrari, mentre
Messico, Cile, Camerun, Angola, Guinea e Russia avevano posizioni pi sfumate). La nuova
risoluzione non fu quindi sottoposta al voto e Bush dichiar che la diplomazia aveva fallito.
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WDM:Weapons of Mass Destruction, armi di distruzione di massa ipoteticamente possedute dal governo di Saddam
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Ancora prima della controversia all'ONU, Bush e i suoi alleati avevano cercato di raccogliere una
coalizione favorevole all'invasione dell'Iraq, per ottenere una risoluzione favorevole alla guerra, o
comunque una certa copertura politica. Il 27 marzo 2003 la Casa Bianca diffuse un elenco dei membri
della coalizione, allora composta dai 49 paesi; il livello di coinvolgimento andava dalla partecipazione
militare al supporto logistico, al semplice appoggio politico. Bush defin questi come la "coalizione dei
volenterosi". Molti tuttavia fecero notare l'assenza di paesi importanti come Francia e Germania e lo
scarso contributo del mondo islamico, presente solo attraverso il Kuwait (che ricambiava l'aiuto ricevuto
12 anni prima facendo da base principale per l'attacco), la Turchia (che permise l'uso del proprio spazio
aereo). Tutte le sfere pi alte della politica americana negarono che linvasione fosse cominciata prima
del tempo bench gi nella primavera del 2002
massicce forze furono stanziate in Kuwait dotate
dei pi potenti e moderni mezzi ma questo si
sarebbe rivelato vano se lesercito iracheno fosse
gi al riparo allinterno delle citt. Come se non
bastasse le incursioni sullo spazio aereo iracheno
furono intensificate con limpiego di oltre 100
aerei, cos le truppe gi alla fine dellautunno
erano gi pronte allinvasione. La guerra inizi
ufficialmente la mattina del 20 marzo del 2003
dopo un ultimo rifiuto di addm di abbandonare
il potere e andare in esilio. La Coalizione
disponeva di un esercito di circa 260.000 uomini,
cui si aggiungevano alcune decine di migliaia di
componenti della milizia curda dei peshmerga.
L'esercito iracheno contava invece poco meno di
400.000 uomini ( di cui circa 60.000guardie
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ricostruzione del Paese. Dalla primavera del 2004 i soldati della Coalizione si trovarono a dover
sostenere una guerra contro gli insorti del posto e contro i fedelissimi del regime di Saddam e questo
conflitto si protrasse negli anni che ne seguirono. Come se non bastasse vi furono problemi riguardanti
saccheggi e disordini di vario genere, omicidi e la cattura di Saddam Hussein. Questo port ad ancora
pi caos in Iraq e molti sostenitori delle organizzazioni radicali diventarono kamikaze uccidendo nel
solo mese di maggio pi 30 soldati americani ( fino alla fine del conflitto i morti saliranno a 3'728).
Saddam Hussein viene condannato a morte per impiccagione il 5 novembre 2006 con sentenza
eseguita il 30 dicembre 2006. Da quello stesso anno lIraq versa in una situazione politica precaria e di
instabilit interna contrassegnata da molti attentati. Nel periodo durante il quale le truppe della
Coalizione occuparono il paese non
furono immuni da colpe. Il caso pi
noto quello della prigione di Abu
Ghraib, dove numerosi prigionieri
iracheni furono sottoposti a tortura da
parte di soldati americani, ma vi sono
stati numerose denunce di abusi. Un
esempio della sregolatezza degli
occupanti si ritrova anche quando la
campagnia di Fallja del
novembre 2004, distrusse 2/3 degli
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l'Unione Sovietica lanciando una vera e propria guerra contro gli Stati Uniti. Poco prima del conflitto i
media ipotizzarono lutilizzo da parte dei Talebani di residui armamenti americani che furono utilizzati
per respingere il tentativo di conquista da parte dellURSS ma le voci furono smentite in poco tempo. In
pochi giorni di bombardamento tutti i campi di addestramento furono distrutti cos come le antiaerea del
regime. Successivamente, gli attacchi furono concentrati su obiettivi di comando, controllo e
comunicazione per indebolire le possibilit di comunicazione dei Talebani. Nonostante ci, a due
settimane dall'inizio della guerra i Talebani resistevano ancora sul fronte in cui combatteva l'Alleanza
del nord e nel frattempo migliaia di miliziani Pashtun arrivarono dal Pakistan come rinforzo ai Talebani.
Grazie ai continui bombardamenti che piegarono gli insorti l'Alleanza del nord inizi ad ottenere
importanti risultati. Aerei statunitensi arrivarono persino a bombardare una zona nel cuore di Qandahar.
Ma, nonostante tutto, fino agli inizi di novembre la guerra proseguiva a lentamente. La scarsa
preparazione talebana di fronte ad una guerra combattuta principalmente tramite i bombardamenti
esalt gli esiti di questi ultimi, soprattutto sul piano del morale. I combattenti non avevano precedenti
esperienze con la potenza di fuoco americana, e spesso stavano addirittura in cima a nude catene
montuose dove le Forze Speciali potevano facilmente individuarli e fare intervenire il supporto aereo.
Le milizie talebane vennero decimate, e combattenti americani presero il controllo della sicurezza delle
citt afghane. Intanto, l'Alleanza del Nord, con la collaborazione di membri paramilitari della C.I.A.11 e
delle Forze Speciali, inizi la sua parte dell'offensiva: conquistare Mazar-i Sharif, tagliare le linee di
rifornimento talebane provenienti dal nord, e infine avanzare verso Kabul. la citt venne conquistata il 9
novembre dopo una battaglia di alcune ore i guerriglieri
si arresero ritirandosi. La capitale Kabul cadde il 12
novembre cio quando le forze del regime durante la
notte scapparono e nel giro di 24 ore successive tutto il
confine iraniano era sotto il controllo della Coalizione.
Molti dei talebani preferirono cambiare fronte piuttosto
che morire e molti furono corrotti dalla C.I.A. e i corpi
speciali arruolarono capi di trib locali per aiutarli nella
battaglia. Il 25 novembre, mentre alcuni prigionieri della
battaglia di Konduz venivano condotti alla fortezza
medievale di Qala-i-Jangi, nei pressi di Mazar-i Sharif, i talebani attaccarono la prigione e questo port
alla rivolta di 600 detenuti i quali occuparono l'ala sud della fortezza in cui era presente un deposito di
armi leggere. La rivolta venne sedata dopo sette giorni di combattimenti. La rivolta segn la fine dei
combattimenti nell'Afghanistan settentrionale, zona ormai sotto il controllo alleato.Gli attacchi aerei
continuarono a indebolire i talebani all'interno di Qandahar, dove il loro leader, il mullah Omar, si era
nascosto. I talebani verso la fine di novembre controllavano solo 4 delle 30 province afghane. Poich
erano sul punto di perdere la loro roccaforte, l'attenzione statunitense si concentr su Tora Bora. Milizie
tribali del posto, che contavano oltre 2.000 uomini sostenuti, finanziati ed organizzati dalle Forze
Speciali e dalla CIA, continuavano ad affluire per l'attacco mentre continuavano i pesanti
11
C.I.A. : Central Intelligence Agency, l'agenzia di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti d'America, responsabile
dell'ottenimento e dell'analisi delle informazioni sui governi stranieri, sulle societ, sugli individui e sulla segnalazione
di tali informazioni ai vari rami del governo degli Stati Uniti.
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Germania, Nuova Zelanda, Ungheria e molti altri con lulteriore impiego della NATO. Nel gennaio e nel
febbraio del 2007, i Royal Marines britannici portarono avanti l'Operazione Vulcano per eliminare i ribelli
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dalle postazioni di fuoco nel villaggio di Barikju, a nord di Kajaki. Nel marzo fu lanciata l'operazione
"Achille" in cui parteciparono oltre a soldati americani e britannici, anche olandesi e canadesi.
L'obiettivo dell'offensiva fu quello di togliere la provincia di Helmand dalle mani dei Talebani.
Il 13 maggio viene annunciata la morte del Mullah Dadullah, uno dei pi importanti comandanti talebani,
durante uno scontro fra Talebani e truppe afghane e della coalizione. Nel
luglio 2009 le forze della coalizione lanciarono una vasta offensiva,
denominata "Colpo di Spada" nella valle roccaforte dei Talebani nel
sud del paese. Definita la pi imponente operazione aerotrasportata
dai tempi della guerra in Vietnam, l'offensiva vide sul campo 4000
militari americani e 650 tra soldati e poliziotti afghani. L'offensiva
vide una recrudescenza degli scontri tra le forze ISAF e i talebani,
che costarono nel solo mese di luglio 79 morti tra i soldati americani e
britannici. Fra i talebani si contarono pi di 400 morti. All'operazione
"Colpo di Spada" si susseguirono altre offensive militari che presero
il via alcune settimane dopo il cui obiettivo era sottrarre alla
guerriglia talebana il distretto di Nawzad per tagliare i rifornimenti. Nel Paese per la maggior parte
della popolazione inerme soffriva la fame e le pene della guerra e quindi furono attuate molte
campagne per la distribuzione di viveri alla popolazione anche sensibilizzando lopinione pubblica dei
paesi coinvolti; molto spesso il popolo afghano dava vita a proteste e manifestazioni per le dure
condizioni di vita. Non mancarono errori madornali da parte della Coalizione come per esempio Il 4
marzo 2007quando almeno 12 civili furono uccisi e 33 rimasero feriti da Marines statunitensi nel
distretto di Shinwar nella provincia di Nangrahar. I Marines reagirono smodatamente a un'imboscata
esplosiva, colpendo con fuoco di mitragliatrici gruppi di passanti. Fu richiesto che lunit di marine
statunitensi responsabile per l'attacco lasciasse il Paese perch l'incidente danneggiava le relazioni
dell'unit con la popolazione locale afghana. Lo stato medio-orientale commerciava in oppio per
finanziarsi e sostenersi. Anche oggi la maggior parte del PIL in Afghanistan viene ricavato dal traffico di
eroina in Europa e Russia nonostante sia un fenomeno illegale. Nella notte del 1 maggio 2011 il
presidente degli Stati Uniti dAmerica Obama annuncia la morte del terrorista pi ricercato al mondo:
Osama Bin-Laden fu ucciso da truppe di terra statunitensi ( i Navy Seal) e forze di intelligence
pakistani. Questo conflitto come tutti i precedenti non fu privo di violenze, maltrattamenti, torture e
indicibili crimini contro lumanit commessi da ambo gli schieramenti. Questa guerra purtroppo sembra
non aver fine e quindi impossibile predirne a favore di chi volger.
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minoranza proveniente dalla Siria credette nel sogno della Grande Siria. Come se non bastasse in
questo paese la popolazione israeliana scaten una vera e propria guerriglia e rappresaglia verso i
palestinesi rifugiati in Libano per il trattamento subito
nella loro terra e questo port lo stato sul Mediterraneo
ad essere un campo di battaglia con migliaia di morti,
feriti e profughi. Il conflitto israelo-palestinese nato
come conflitto sia religioso che territoriale in quanto
,quando nel 1948 gli USA e lONU istituirono lo stato di
Israele, i secondi rivendicano la terra dei padri che gli
sarebbe stato sottratto per dare rifugio e nazione di
riferimento agli israeliani e quindi si scaten e ancor
Figura 20 Muro eretto intorno allo stato di Israele per
potersi difendere dagli attacchi continui da parte dei
palestinesi
di Cipro Nord (turco-cipriota). Le forze di sicurezza servono per garantire il quieto vivere tra le due
fazioni e questo molto importante anche dal punto di vista delle diverse etnie presenti sullisola.
Fonti
Piattaforma Mosaico
306 Storia
Rai Storia
LUnit
Centri e Periferie
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