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La legge Binaria

Scritto da Administrator
domenica 16 marzo 2008
Lesame di un concetto cos vasto ed astratto nella sua formulazione teorica, cos composito da sfuggire nella sua interezza alle
facolt intellettuali delluomo, ci segnala immediatamente come proprio la legge binaria cimpedisca la formulazione globale ed
unitaria di questo concetto, come, daltro canto, dogni altro.
La totalit ontologica non pu quindi essere espressa in termini discorsivi, ma sottoposta ad un percorso illuminativo
difficilmente raggiungibile e rimane in ogni modo inesplicabile. Le possibilit, molto teoriche, di definizione di tale concetto
consistono in una riunificazione dei piani binari, opposti e complementari, che solo lintelligenza sottile potrebbe produrre.
Martinez de Pasqually chiamava il Due numero di confusione:
Il numero di confusione quello che dirige ci che noi chiamiamo operazione semplice e particolare, che si fa della pura
volont del minore con il maggiore spirituale demoniaco. Questi due soggetti non fanno che uno, mediante lintimo legame del
loro pensiero, della loro intenzione e della loro azione. Tuttavia,, non sono sempre due soggetti distinti luno dallaltro, in quanto
sono sempre suscettibili di disaccordo, il che accade allorquando un mediatore pi potenti di essi si pome fra luno e laltro ed
opera tra essi una reazione opposta alla prima. In questo modo, si fa un cambiamento considerevole in favore del minore,
contenendo lazione del maggiore demoniaco. Cos lunione di questessere demoniaco che noi chiamiamo operazione di
confusione, e che distinguiamo con il numero 2.
caratteristica della conoscenza iniziatica la dicotomia fra lUnit del tutto e le relative e frammentarie possibilit interpretative
della nostra mente.
La parola perduta dei ricercatori dellassoluto, dei massoni e degli ermetisti quella che in un sol verbo definisce e comprende il
tutto. Dinanzi a questa Logos, qualsiasi aggregazione di parole limitante ed eccentrica di fronte alla centralit indefinibile
dellessere.
Quando, allinizio dogni ricerca sui concetti dei piani superiori dellessere, si afferma che al principio era lUno, si esprime
unidea universale ed eterna.
In ogni tempo ed in ogni luogo ove il pensiero delluomo abbia affrontato le tematiche delle limitazioni del suo essere, in
rapporto allinfinito del piano divino, queste sono state espresse con analogie, anagogie, mitologhemi.
Queste, sono espressione del metafisico nelle categorie della conoscenza e ripetono la rappresentazione misterica dellUno
inconoscibile e del suo involversi nella molteplicit attraverso la prima legge della teofania, quella del binario.
Al principio era il Nulla, la cui essenzialit ineffabile in atto, ma che in potenza era lUno il Tutto, superando lantinomia fra
Essere e Non-essere.
Essendo Uno, non avendo in se divisione, n genere, n differenza, la sua potenzialit non pu quindi esprimersi che
specularmente, nellad-miratio di un riflesso passivo senza il quale non esiste Potenza in atto.
Lombra, lo specchio dellUno nella materia, essendo espressione ed emanazione del suo pensiero, passiva solo in relazione
alla Potenza che lha generata come immagine (imaginem gignere), ma in relazione alle forme create in essa dal pensiero
divino essa appare come padre e madre assieme per il loro insaziabile desiderio di generare nella materia, di comprendere
lincomprensibile, definire lindefinibile.
Lamore universo lunico legame del suo genere in cui la non-conoscenza dellamato non consente tuttavia linamabilit, e ne
precede la conoscenza, consentendo la vita.
A-MOR , infatti, principio di vita e dautoconoscenza.
Se da esso si elimina lAlfa-Aleph, o principio primo, il riflesso spirituale dellUno si adombra e la forma materica torna al Nonessere da cui proveniva. La Natura e lUomo portano in s questoscuro processo teogonico e generativo, Misteryum Magnum
che si rivela solo nella palingenesi ermetica, che presuppone in s la potenza di rendere Uno il molteplice.
Limmaginazione creativa delluomo che , sul piano che le compete, espressione emanativa del pensiero dellUno, si sempre
espressa, nel tentativo di definire il Binario, con due fondamentali metodi; quello numerico-simbolico, sia nella sua accezione
pitagorica sia kabbalistica sia mitologica.
.Se Uno sintesi, principio attivo, universale, (macrocosmo) nella sua relazione con lUomo, il Due il principio passivo di tale
sintesi e, come tale, rappresenta il binario, in quanto il valore delle cose attive emerge dal loro contrario, cio dalle cose

passive.
Una simile antitesi stata affrontata dalla metafisica tradizionale che considera mente-moto-spazio comenti astratti esistenti
senza luogo, senza dimensione, senza tempo.
Luogo, dimensione e spazio esistono solo nella realt quaternaria, ove tutto appare, diminuisce, scompare.
Sebbene lUno tutto in se contenga, sebbene esso sia la libert stessa di creare o no, damare o meno, una simile libert si
risolve in unemanazione generativa in quanto non concepibile un unit attiva di per s, senza il suo immobile moto, e quindi
la libert dellUno diviene una libert necessitata, una costrizione della sua stessa legge.
Nella metafisica occidentale il Due tuttavia, pur nella sua relativa incongruit rispetto allUno, non da considerarsi come
negativit od illusione. Essendo il secondo termine necessario e sufficiente per giungere al risultato, il frutto della creazione, va
inteso anchesso, comelemento reale e positivo.
Nel momento in cui lUno - la libert creatrice - si manifestata, nel momento in cui il seme caduto nellutero del mondo,
generando la possibilit della forma, si fatta legge del suo stesso atto creativo.
Cos lUno sta al Due come la libert di creazione sta alla necessit di subirla. LAssoluto contiene quindi in s il germe della sua
limitazione di libert involventesi nella forma.
Il mondo in cui viviamo quindi dualistico; tutto si dirige alla nostra conoscenza tramite coppie di contrari. Luomo non pu
comprendere che i termini di contraddizione, difficilmente pu immaginarli come unit, dato che la sua esistenza sensibile
deriva proprio dallesistenza e continua manifestazione degli opposti.
In ci vi la prova del perfetto allineamento microcosmico fra uomo, universo e Dio. Lo Zero ed il Nulla, unEnte che si
manifestato attraverso lemanazione e la creazione contiene in queste stesse lautolimitazione della sua libert. leterno
problema dellumanit, laccettazione del male come proveniente dal bene.
Louis Claude Se Saint Martin affermava che il male estraneo allUnit:
Ma, tuttavia, come vi qualcosa di essa unit nellentit degradata [o demiurgica] cos questa degradazione ha obbligato il
centro a spostarsi per rettificare questo DUE e questa MET, e ci senza ce il centro sia uscito dal suo rango, perch lunit
indivisibile, ed proprio questo il pi sublime dei misteri e la sorgente inesauribile delle meraviglie a cui lanima e lo spirito
delluomo possono eternamente abbeverarsi.
LUno la sintesi demiurgica, lombra di Dio, che crea la parte passiva di se stesso, il Due, che il primo equilibrio
compensativo della grande sintesi. Di qui il dio ermafrodito, lunico concepibile. Due quindi il Binario, lAssoluto universale, il
riflesso di se stesso nella materializzazione del tempo, del moto e dello spazio; realt materica e meccanica, soggetto
allimpulso generatore della volont prima.
In ci troviamo linizio della seconda modalit espressiva del pensiero tradizionale. Il Dio concepibile androgino perch
contempla in s la sua natura di potenza in atto e di pensiero questa riflettente.
Osiride un Dio nero perch esprime lombra che, nel quaternario, la luce inevitabilmente produce. Nella coppia divina,
espressione mitologica del binario, rappresenta la componente solare, maschile, rispetto ad Iside che a sua volta, la
componente lunare, passiva, femminile.
Ma sul piano dellUno tutto assieme maschio e femmina, padre e madre, soggetto ed oggetto, attivo e passivo Amore e Morte.
Ogni principio in s si pu definire attivo o passivo solo in rapporto ad un altro principio, e cambia la sua polarit secondo il
rapporto stesso.
Quale dei due serpenti del caduceo maschile-attivo o femminile-passivo? Solo il particolare punto di vista dellosservatore ne
pu indicare la polarizzazione ed in realt la loro complementare opposizione, la loro neutronicit che permette e produce il
potere della verga ermetica.
Il Kremmerz afferma:
I due serpi in amore rappresentano il binario Jod ed H, come le due colonne del Tempio; se non ch il serpe maschio Jod,
onde la verga acquisti le ali, in allacciamento spirituale avvolge la femmina H, il che prova che in magia naturale e divina
nessuna realizzazione possibile se un principio creatore non agisca per amore corrisposto o no, su uno passivo () latto di
copula fra il principio luminoso Sole e la Luna nera. Mercurio, figlio, rapporta a Saturno il comando divino e questo lo traduce in
fatto.
In questo brano, pur rivolto allallusione ai quattro Separandi, solare, mercuriale, lunare e saturnio, sindica nella legge binaria la
sola scala concessa alluomo per scalare i cieli.
Tutta la creazione promana da questo dualismo immanente. Nellessenza dellUniverso, come in quella delluomo, la potenza
diviene atto quando dispiega la sua virt nel riflesso di s stessa. La vita moto che emerge dal contrasto di due forze in
azione.
Nel mito, Osiride un principio attivo immobilizzato nel gelo della morte, orbato dallalpha-aleph, primo principio generativo; le
sue facolt sono interrotte dalla mancanza di uno strumento attivo per la loro esplicazione.
Iside, nel suo distendersi alato sul cadavere, compie un atto di A-mor, facendosi nel contempo utero e fallo, facendo del
maschio matrice, da cui riestrarre il seme della vita.
Iside la passivit attiva, il pensiero che si riproduce in potenza, ricomponendo in s lunit che in s contiene i due opposti

principi.
I sacerdoti Caldei dicevano:
Ea contempl, al creare del mondo, due cose: il bianco ed il nero, il caldo ed il freddo ed il soffio divenne caldo e freddo, e
dette il suoi soffio caldo alluomo ed il freddo alla donna, che il primo deve accendere e riscaldare, la seconda prendere e
conservare.
La separazione binaria nel piano contingente appare come unantinomia, in quanto la luce produce e separa lombra, lattivo
produce e nega il passivo, il maschile attrae e respinge il femminile, producendo antitesi anzich sintesi, materia differenziata
proveniente da unenergia indifferenziata.
Nel piano metafisico questantinomia superata dallUnit androgenetica, come nel mito isiaco-osirideo, mentre sul piano
materico latto generativo umano produce separazione, sofferenza, morte. In questo superamento consiste il trapasso dalla
prassi alla proiesi dallapplicazione della legge binaria allascenso delluomo.
Ogni conoscenza sarebbe sterile se non fosse applicata a questascenso, alla realizzazione stessa del nostro essere. La prima
pratica per il superamento della legge binaria in noi quella dellattenzione ai moti psichici consci ed inconsci. Ogni impulso,
moto, idea, sentimento, comporta inevitabilmente (perch binariamente) una tendenza al dubbio, allangoscia, allo squilibrio, e
quindi allimmobilit spirituale. la Luna, con la sua incostanza e labilit, a guidare i nostri atti anzich il procedere lineare e
fisso del Sole.
Se lIntelletto a guidare la nostra vita, fatta dazioni e sentimenti, di desideri e di volont, se questa allineata con lUni-verso
e vitalizzata dal rito, lHermes non pi lo psicopompo che guida la nostra anima verso le viscere del nulla, verso la seconda
morte, ma lHermete cillenio che la collima con la scintilla divina, lo spirito immortale.
Come ogni legge universa, il binario maledizione e benedizione assieme. Per chi persegue la via iniziatica, ogni prigione
strumento di libert, ogni catena pu essere strumento di liberazione.
Come la separazione(dualistica) da dalluno al due, cos lunione torna dal due alluno. Con lestasi della volont come
desiderio sorge subito quella dualit e quella contraddizione
Cos come lumanit, per le sue imprescindibili necessit evolutive e per specularit allorgoglio demiurgico, imita lUno nella
creazione imperfetta di unimperfetta generazione, cos dovr astrarre e separare da s tutto ci che non il Nulla o zero da cui
tutto emana e deriva.
Anche Jacob Bhme, nella sua gnosi ermetica, ama il Nulla:
Chi amore, nella sua forza e virt, in grandezza ed in altezza? Sua virt il Nulla, sua forza tutto pervade. Per altezza alto
quanto Dio, per grandezza pi grande di Dio: chi lo trova, trova il Nulla e tutto.
Vi nelluomo una nostalgia assurda di tutto ci che non conosce. Nella separazione e nel dolere della polarit cui crocefisso,
sa pure che vi la possibilit di unopera di superamento degli opposti, la ricomposizione di un s straniero a s stesso.
Nella conjunctio ermetica vi la metodica della realizzazione dellandrogino, che non annullamento in s damore,
asessuazione solipsistica, ma al contrario completezza del dono fra due Umane e divine sigizie, superamento della sterilit
spirituale.
Solo nella realizzazione di una natura androgine consiste il superamento della legge binaria, limitazione inversa del riflettersi
del divino dellUno nel Due, riconducendo il pensiero a potenza in atto, lEros a Verbo, generante e generato nellinfinito e
nelleterno.
note:
1 Martinez de Pasqually Trattato sulla reintegrazione degli esseri, Firenzelibri S.r.l, Firenze, 2003
2 Louis Claude De Saint Martin La Simbologia dei Numeri, Editrice Atanr, Roma, 1976.

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