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IMPIANTI ELETTRICI
Ver. 01 / 2010
DISTRIBUZIONE ELETTRICA IN BT
2 cifra
08
3 cifra
IK00IK10
lettera aggiunta
AD
lettera suppl.
HW
Per quanto riguarda la protezione dai liquidi, questa viene indicata dalla
seconda cifra; questa definita a seguire.
Quando non sia richiesta una cifra caratteristica, quest'ultima deve essere
sostituita dalla lettera"X" ("XX" se sono omesse entrambe le cifre).
IP44
IPX5
IP2X
Distribuzione in BT
Fondamentalmente la distribuzione BT avviene secondo due schemi
principali, distribuzione radiale e distribuzione dorsale.
facilit di ampliamento;
selettivit,
ove
possibile,
dintervento
delle
protezioni
da
sovracorrente e differenziali.
In ogni caso i circuiti di distribuzione devono consentire la corretta
attuazione delle funzioni di sezionamento per manutenzione elettrica, comando
di emergenza, protezione dei conduttori da sovraccarico e dal cortocircuito,
interruzioni delle correnti di guasto a terra; il tutto compatibilmente con le
necessit di sicurezza.
Nella distribuzione radiale si ha una linea per ogni utilizzatore, tipica del
caso di pochi utilizzatori di grande potenza.
La distribuzione di BT radiale presenta evidentemente i seguenti vantaggi:
maggior costo.
di
sostituire
componenti
con
altri
identici
con
stesse
caratteristiche.
Seconda lettera:
di
dispersione
si
richiudono
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nel
terreno
fino
alla
cabina
e,
Sistema TT
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(N), piuttosto che creare unaltra rete di messa a terra come nel sistema TT. Il
sistema TN-S chiaramente riportato in figura.
Sistema TN-S
Sistema TN-C
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Sistema IT
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Distribuzione civile
Le parti di impianto che partecipano alla distribuzione vengono classificate
secondo il seguente elenco:
quadri generali;
tubo o canalizzazione;
cassette di derivazione;
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Va ricordato che la sezione occupata dai cavi non deve superare il 50%
della sezione dal tubo, questo per assicurare il raffreddamento e lo sfilaggio dei
conduttori in caso di manutenzione.
E anche prescritta la sezione del tubo in funzione del numero e della
sezione dei cavi che dovranno essere contenuti. Il dettaglio nella tabella di
seguito presentata..
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imposta
dalle
norme.
Solamente
nel
pavimento
nel
soffitto
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Canaline e 3 comparti
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3. cassette di derivazione;
4. elementi di giunzione e derivazione;
5. cassetta di derivazione separate a pi sezioni;
6. torrette per gruppi presa;
7. piastre opzionali per il montaggio di scatole telefoniche o di prese
particolari;
8. quadro locale di sezionamento e protezione.
Ovviamente, tale tipo di impianto poco adatto in ambienti industriali o
dove vi sia passaggio di mezzi pesanti o movimentazione dei carichi; sarebbe
facile arrivare ad una rottura delle torrette a pavimento non protette.
Nella figura a seguire sono rappresentati in ordine numerico:
1. colonna a scomparti per il passaggio dei cavi e per linstallazione dei
punti presa;
2. raccordo colonna-controsoffitto;
3. raccordo colonna-pavimento;
4. gruppi presa composti da cestello e frutti;
5. gruppi presa impianti speciali (informatici, telefonici);
6. alloggiamenti di riserva per ulteriori gruppi presa;
7. gruppi interruttore composti da cestello e frutti;
8. quadro locale di sezionamento e protezione.
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corrente nominale;
tensione nominale;
marchio di fabbrica;
marchio di qualit.
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Prese 10/16 A
La norma CEI 64-9 prescrive che le prese e spine devono essere scelte e
installate in modo da prevenire i danneggiamenti che possano derivare dalle
condizioni ambientali.
Per le prese ad installazione fissa l'asse geometrico d'inserzione delle
relative spine deve risultare orizzontale o prossimo all'orizzontale. Tale asse
deve risultare distanziato dal piano di calpestio di: 175 mm se a parete (con
montaggio incassato o sporgente) 70 mm se da canalina (o zoccolo) 40 mm se
da torretta o da calotta (a pavimento)
Nel caso di torrette, calotte e cassette, le loro parti, ad esclusione delle
singole prese incorporate, devono assicurare almeno il grado di protezione
IP 52 per l'accoppiamento meccanico al pavimento.
Nellinserimento e serraggio dei cavi nei morsetti dei frutti, il cavo non va
mai ridotto di sezione; Il collegamento il entra-esci, come mostrato di seguito,
permesso solamente ai frutti che hanno il doppio morsetto o se la sezione
totale dei cavi non superiore a quella del morsetto singolo.
I punti presa, secondo la norma CEI 64-8, devono essere installati ad
altezze che non comportino problemi per la sicurezza, come mostrato in
Fig.6.9. Quando la norma permette una variazione nelle misure specificate
necessario applicare il buon senso onde evitare di generare pericoli; per una
corretta installazione necessario analizzare il tipo di attivit svolta nei locali e
valutare in funzione di questa le altezze ottimali per li installazioni (potrebbero
generarsi dei pericoli a causa di movimentazione di carichi, di macchine da
ufficio, di macchine utensili, di particolari forme del mobilio, etc).
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importante
fare
una
riflessione
sugli
adattatori;
questi
oggetti
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consigliato del proprio esperto di fiducia) e sia allelettricista stesso che si trova
a farne uso nelle condizioni pi critiche di cantiere.
Gli adattatori spesso associano in un corpo unico sia la funzione di una
spina che la funzione di una o pi prese. In genere ne esistono di due
tipologie:
L'adattatore
semplice
viene
impiegato
per
risolvere
problemi
di
una
condizione
di
sovraccarico
che,
in
caso
di
mancato
verificare
che
(indicata
sul
la
potenza
prodotto)
massima
non
venga
prelevabile
superata
dall'adattatore
da
quella
degli
apparecchi utilizzatori;
con
relativi
cavi
appesi,
pu
provocare
una
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Montanti
Per colonna montante si intende il cavo principale che, partendo da un
quadro generale (QGBT) o da una cabina, alimenta pi zone o pi piani di uno
stabile, ognuno con un proprio quadro; pi semplicemente il montante pu
essere definito, in ambito civile, come il cavo che collega il gruppo di
fornitura/misura al quadro elettrico di appartamento.
La sezione del cavo deve essere scelta in funzione della potenza da
trasportare, in modo da non superare la portata del cavo e in relazione alla
lunghezza per contenere la caduta di tensione; si ricorda, infatti, che il
montante una conduttura di vitale importanza per limpianto, spesso caricata
da correnti di valore non trascurabile. Tra il punto di consegna e un qualsiasi
punto dellimpianto (non deve superare il 4% della tensione nominale con il
carico di progetto) non vi devono essere cadute di tensione, avere una elevata
caduta sul montante sarebbe un grave errore.
Per realizzare montanti di qualit, oltre che sicuri, la norma CEI-UNEL
35023-70 raccomanda di utilizzare delle sezioni minime. Queste sono indicate,
ad esempio per linee monofasi, nella tabella seguente. La sezione del cavo di
tabella riferita
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conduttori
unipolari
senza
guaina,
alla
protezione
meccanica
provvede, infatti, il tubo murato stesso. La differenza tra i due esempi risiede
nel fatto che il conduttore di protezione (PE) pu essere distribuito con le
singole condutture oppure tramite proprio montante e diramazioni ove
necessario.
Montante con una conduttura per ogni utenza e cavi unipolari senza
guaina
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essere realizzate con gli appositi capicorda (da serrare sul cavo con apposita
pressa).
Locali umidi
Il problema della sicurezza elettrica assume particolare rilievo nei locali
umidi, in presenza di liquidi la via di richiusura della corrente nel terreno
presenta una resistenza pi bassa. Di conseguenza aumenta il rischio di
folgorazione.
La zona maggiormente a rischio quella relativa a bagni e cucine, almeno
per i comuni ambienti civili, spesso la situazione peggiorata dalla mancanza
di scarpe o dalla possibilit di trovarsi bagnati a contatto con il terreno. Per gli
ambienti industriali il discorso pi complesso ma il processo di valutazione
del rischio comune al caso precedete.
Nella figura di seguito vengono definite le zone di riferimento con cui viene
suddivisa la zona bagno-doccia; nella tabella vengono chiaramente indicate le
installazioni elettriche permesse e quelle vietate dalla norma, in detti locali. Per
le installazioni permesse vengono attribuiti, in funzione delle zone, i gradi di
protezione (IPXX) minimi che devono essere assicurati. Le norme di riferimento
sono la CEI 70-1 e la CEI 64-8/7.
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meno che queste non siano incassate ad almeno 5 cm di profondit. Nella zona
0,1 e 2 non sono ammesse le cassette di derivazione.
Per carichi di potenza come gli scaldaacqua elettrici necessario installare
linterruttore bipolare che, in caso di problemi, assicura il sezionamento di
entrambe le fasi; comunque consigliabile linstallazione di un piccolo
interruttore differenziale con soglia da 10 mA direttamente sulla presa
dellapparecchio. Nella zona 1 possono anche essere installati gli scaldaacqua
elettrici; da tener presente che non essendo componenti SELV devono essere
collegati con cavo non interrotto a doppio isolamento proveniente da scatola
sigillata e senza presa.
La stessa cosa vale per i locali ad uso cucina con meno restrizioni: ci
dovuto al minor rischio rispetto al locale bagno-doccia (in genere non si hanno
i piedi bagnati e scalzi).
Nella figura seguente viene rappresentata linstallazione dei punti presa e
dei punti luce in un ambiente ad uso cucina. In generale buona parte delle
raccomandazioni relative derivano, oltre che dalla sicurezza elettrica, da un
corretto coordinamento tra limpianto e il mobilio e gli utensili elettrici.
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Una eccezione da segnalare che i punti presa possono avere una altezza
dal pavimento ridotta fino a 7 cm, questo nel caso che facciano parte di
impianto in canalina a battiscopa.
Gli ambienti ad uso piscina, come quelli bagno-doccia, presentano
caratteristiche tali per le quali possono verificarsi condizioni di pericolo
maggiori rispetto ad ambienti ordinari. La presenza di molta acqua e vapore
infatti riduce notevolmente la resistenza elettrica del corpo umano; inoltre la
presenza di numeroso pubblico e una maggior dotazione di apparecchiature
elettriche rende questi luoghi oggetto di particolari precauzioni. Per assicurare
gli standard minimi di sicurezza si devono tenere presenti le regole di seguito
elencate:
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Nella ZONA 2 non esistono limitazioni salvo che per le prese a spina;
queste possono essere installate solo se soddisfatta una delle seguenti
condizioni:
protezione
mediante
interruttore
differenziale
con
corrente
di
dacqua).
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Distribuzione industriale
Limpianto industriale, rispetto al civile, presenta maggiori difficolt di
progettazione e di installazione; vale pertanto il principio di incrementare, se
possibile, lattenzione progettuale, curare con particolare cura le verifiche
tecniche e testare il comportamento in opera.
Nei locali industriali esistono problematiche relative allutilizzo dei sistemi
di potenza, allutilizzo di macchine operatrici ed allutilizzo di sistemi di
trasporto e manovra. Detti sistemi possono interferire con limpianto tanto dal
punto di vista elettrico quanto dal punto di vista meccanico.
Gli impianti industriali sono molto pi complessi di quelli civili, anche per
la quantit e la complessit di circuiti presenti. Va tenuto presente che, in
questo tipo di impianti, possibile trovare tutti i circuiti di seguito elencati:
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I vani corsa degli ascensori non possono essere utilizzati per nessun
motivo. In particolare negli ambienti industriali esistono appositi cavedi per il
passaggio delle condutture di impianto. Se non vi sono dei passaggi appropriati
o dei cavedi, questi devono essere creati.
Conviene predisporre una buona e diffusa conduttura di messa a terra per
una
distribuzione
ampliabile;
spesso
negli
ambienti
industriali
viene
negli
ambienti
industriali.
sempre
necessario
contattare
il
tubo rigido;
a soffitto o a parete;
su passerelle o su mensole;
condotti a sbarre;
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Il tubo rigido, normalmente di PVC, deve essere installato con gli accessori
di corredo, non deve essere assolutamente deteriorato o modificato, specie con
il calore. Il tubo rigido da esterni deve essere montato con le staffe di fissaggio
appropriate e tutte le connessioni, di qualsiasi tipo, devono essere realizzate
Corso di Base di Impianti Elettrici
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La norma CEI 23-39 fornisce la guida generale per i sistemi di tubi; inoltre
necessario fare riferimento alla CEI 23-54 per i tubi rigidi, alla CEI 23-55 (EN
50086-2-2) per i tubi pieghevoli ed, infine, alla CEI 23-56 per i tubi flessibili.
Per quanto concerne i raccordi e le filettature dei tubi possibile fare
riferimento alla norma CEI 23-26.
Oltre al tubo rigido, reperibile anche in acciaio per gli impianti nei locali a
rischio incendio/esplosione, la installazione di pi frequente uso quella in
canala o in passerella, fissata o sospesa. Nella figura di seguito viene
rappresentato un esempio di sistema di distribuzione industriale realizzato in
canale metallio chiuso. Un questo caso il canale sospeso. Importante, nel
caso di canali metallici, completare linstallazione degli elementi e dei
Corso di Base di Impianti Elettrici
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Dai condotti realizzati sia con canali sia con passerelle, le derivazioni
devono essere effettuate con gli appositi accessori, questo rispettando il grado
di protezione. Generalmente la distribuzione industriale avviene tramite un
grosso canale di distribuzione di sezione rettangolare, contenente cavi
unipolari; questo si completa di derivazioni realizzate in tubo rigido che,
tramite i raccordi da avvitare, si collega direttamente sui fori del canale
principale.
I condotti a sbarre sono dei componenti con delle precise caratteristiche
tecniche, le specifiche sono indicate sul catalogo del costruttore; si risale
alloggetto grazie alla indicazione stampata su di esso e riportante la marca
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come
PE
quando
le
parti
di
questo
vengono
collegate
elettricamente tra loro con dei cavallotti (non assicurano nel tempo il contatto
elettrico).
Normalmente le derivazioni vengono effettuare a mezzo di prese fisse,
prese ad innesto o prese mobili (carrello con contatti striscianti, trolley). Ogni
singola derivazione pu essere diretta o protetta con fusibili contenuti
allinterno della medesima cassetta presa.
Le derivazioni, effettuate con tubazioni direttamente annesse allinvolucro
del condotto a sbarre, vengono realizzate generalmente con tubo rigido (PVC o
acciaio, a seconda del tipo di luogo). Lintestazione del tubo nel foro
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Possono anche essere utilizzate le comuni prese a spina per uso civile (CEI
23-5, CEI 23-16) anche in questi ambienti di lavoro; risulta per necessari
evitarne un uso particolarmente gravoso e l'ambiente di installazione dovr
essere adeguatamente protetta dall'acqua e dalla polvere.
Cantiere
Nelle installazioni o nei cantieri in generale necessario proteggere tutti i
lavoratori dal rischio elettrico che, in questo caso, alto.
Non possibile effettuare collegamenti volanti o lasciare linterruzione
automatica al caso se si vuole garantire la sicurezza.
Una volta ottenuta la fornitura di corrente elettrica, se non esistono gi dei
punti di collegamento a norma, necessario collegare un quadro elettrico di
cantiere. Tutti i quadri principali dovranno essere installati in modo sicuro
preferibilmente vicino al punto di consegna dell'energia elettrica dell'ente
distributore. Il quadro di cantiere deve avere tutte le protezioni necessarie e
deve essere dotato di prese industriali. Gli armadi che li contengono devono
poter proteggere le parti attive da urti e vibrazioni.
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grado di protezione maggiore dell IP43 (ridotto a IP21 quando la porta viene
aperta per brevi periodi, per manovrare gli interruttori contenuti); se il quadro
contenesse prese e spine il grado di protezione dovr comunque essere,
durante il loro impiego, IP43.
necessario completare lopera di distribuzione con:
terra
(es.
quadri
trasformatori),
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lavoro in luogo umido, nel caso in cui laddetto sia a contatto con
liquidi o si trovi in luoghi molto umidi (es. cisterne, cunicoli
sotterranei),
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in
lavorazione,
convogliamento,
manipolazione
= a sicurezza
AD-A
AD-F
= a sicurezza funzionale
AD-I
= a sicurezza intrinseca
AD-PE
AD-S
AD-SI
AD-T
= a sicurezza a tenuta
gli
impianti
devono
essere
realizzati
in
modo
da
agevolare
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deposito
nelle
condizioni
indicate
dalla
norma;
sostanze
combustibili, sia allo stato fluido che allo stato di fibre o di trucioli
quali legno in tavole, cartone, manufatti infiammabili, lana, paglia,
olii e grassi lubrificanti, ecc.. (pericolo di incendio).
Per i luoghi di Classe 3 si considerino le prescrizioni contenute nella Norma
CEI 64-8.
I locali ove vengono lavorati o immagazzinati materiali combustibili,
liquidi, solidi, o in polveri quali: falegnamerie, cartiere, laboratori tessili, luoghi
con trattamento di resine, vernici, prodotti agricoli, lana, piumino, segatura
rispondono a quelli a maggior rischio incendio/esplosione. Detti impianti a
sicurezza, i componenti che nel funzionamento normale possono produrre archi
o scintille (innesco di miscele) o superare le massime temperature ammesse
(accensione per raggiunta temperatura di fiamma) devono essere racchiusi in
custodie aventi gradi di protezione adeguati come di seguito elencati:
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le
barriere
tagliafiamma
attraversamento
di
devono
solai
(cavedi)
essere
o
pareti
installate
che
in
ogni
delimitano
il
compartimento antincendio.
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Impianti tecnologici
Gli impianti elettrici non possono prescindere dalla loro coesistenza de
integrazione con gli impianti tecnologici. Allimpianto di distribuzione elettrica si
sommano gli impianti telefonici, di comunicazione (reti dati), televisivi, di
sicurezza e supervisione, di controllo di accesso e presenza, di rilevazione
incendi, etc.. La regola fondamentale per le condutture dei cavi di segnale
che detti circuiti non devono essere inseriti allinterno delle condutture dei cavi
di energia, salvo alcune eccezioni. Di seguito sono elencate le possibili
installazioni:
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tubazioni
e/o
canalizzazioni
di
raccordo
dell'edificio
alla
rete
telefonica esterna;
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separare,
alcune
compagnie
telefoniche
richiedono
che
le
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Gli
apparecchi
elettronici
interessati
da
detta
distribuzione
sono
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il cavo FTP dispone di uno schermo di protezione che permette di attenuare le perturbazioni;
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Legenda
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Schemi unifilari
Gli schemi unifilari sono un essenziale elaborato di progetto; questi
contengono tutte le informazioni relative allimpianto, sia in termini di
dimensionamento, sia intermini di collegamento e gerarchia dei circuiti.
Si vede, di seguito, un semplice schema elettrico unifilare monofase che
potrebbe essere di tipo civile/domestico. Ad esempio, linterruttore generale
QS1 potrebbe essere dedicato alla funzione di Dispositivo Generale collegato
immediatamente a valle del contatore. Gli interruttori QS2, 3, 4 e 5 potrebbero
alimentare separatamente limpianto luci, le prese, la cucina ed il bagno con lo
scaldaacqua elettrico. Da notare che esiste un solo interruttore differenziale a
livello di dispositivo generale, in caso di apertura per una dispersione verso
terra lintero impianto verrebbe disalimentato; sarebbe meglio avere un
differenziale per ogni circuito (pi costoso).
Inoltre va notato come viene chiarito nello schema che la mess a terra
(PE) non viene mai interrotta da nessun interruttore o sezionatore e distribuita
separatamente.
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