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Buongiorno,
Ringrazio la Presidenza e la Commissione per linvito e lonore concessomi
di rappresentare oggi, in questa sede, la posizione di MediaLaws sulla bozza di
Dichiarazione dei diritti in Internet sottoposta a consultazione pubblica.
Mi preme, anzitutto, precisare che MediaLaws una piattaforma di
approfondimento critico di tematiche relative al diritto di Internet e dei media,
fondata nel 2010 dal Prof. Oreste Pollicino (docente di Diritto dei media presso
lUniversit Bocconi) e composta da un gruppo di professionisti e accademici,
non solo giuristi, che si confrontano quotidianamente con le sfide poste dalle
nuove tecnologie e con le problematiche che questa Commissione ha ben
presenti.
Si tratta di una piattaforma plurale, aperta e indipendente, che non riceve
alcun finanziamento da terzi e non esponente di interessi particolari, fondando
la propria capacit di contribuire al dibattito critico unicamente
sullautorevolezza dei propri autori e dei contenuti offerti.
***
Preliminarmente, si deve segnalare un aspetto che merita senzaltro un
chiarimento, ossia l'obiettivo sotteso alla Dichiarazione. Tale obiettivo, invero,
non apparso cristallino al momento della messa in consultazione pubblica della
Dichiarazione, ma ci sembra divenuto pi chiaro lungo il suo corso.
Ci pare di comprendere che lambizione della Commissione sia di disegnare
un quadro di principi che, lungi dallaspirare al consolidamento in norme di
rango costituzionale o comunque legislativo, sia in grado di guidare la mano del
legislatore sul terreno di Internet, pur senza pretendere di poterla piegare,
operazione che del resto richiederebbe una sua collocazione nel novero delle
fonti. Questultima soluzione, come gi evidenziato nel Documento di sintesi
prodotto allattenzione della Commissione nel corso della consultazione
pubblica, sarebbe foriera di diverse criticit e non merita approvazione.
Liniziativa di cui la Commissione si fatta promotrice pare invece destinata
a confluire in una risoluzione che impegni in primo luogo il Governo, cos
fornendo uno strumento che sarebbe utile a evitare, per esempio, che vengano
CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
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COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
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COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PER I DIRITTI E I DOVERI RELATIVI AD INTERNET
Audizione del 26 marzo 2015, ore 10.00
Marco Bassini
perlopi nel rapporto tra il singolo e il potere pubblico. Accanto alla sfera pi
intimamente individualistica, per, si scorge su Internet uno spazio sempre pi
importante di esercizio di prerogative che sono proprie non dellindividuo in
quanto tale, ma in quanto appartenente alle formazioni sociali dove, ai sensi
dellart. 2 della Costituzione, si esplica la sua personalit. Potrebbe essere utile,
allora, dare spazio della dimensione partecipativa che caratterizza Internet e alle
istanze che sono proprie delle formazioni sociali.
***
Con questi rilievi si inteso motivare le proposte di emendamento formulate
rispetto alla bozza della Dichiarazione dei diritti in Internet sottoposta a
consultazione pubblica. Nessuna pretesa di esaustivit caratterizza queste brevi
considerazioni, che si confida possano comunque stimolare una riflessione da
parte della Commissione in ordine agli aspetti che presentano, allo stato,
maggiori criticit e la cui riconsiderazione potrebbe condurre a un sensibile
miglioramento del contenuto della Dichiarazione.