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IL
BLOG
DELLENERGIA
VERDE
E.S.Co.
o
E.S.P.Co.?
Il
D.
Lgs.
30
Maggio
2008
n.115
Attuazione
della
direttiva
2006/32/CE
relativa
all'efficienza
degli
usi
finali
dell'energia
e
i
servizi
energetici
e
abrogazione
della
direttiva
93/76/CEE
fornisce
una
prima
definizione
di
ESPCo
e
di
ESCo
nel
panorama
normativo
italiano.
E.S.P.Co.
Energy
Service
Provider
Company
-
Soggetto
fisico
o
giuridico,
ivi
incluse
le
imprese
artigiane
e
le
loro
forme
consortili,
che
ha
come
scopo
l'offerta
di
servizi
energetici
atti
al
miglioramento
dell'efficienza
nell'uso
dell'energia.
E.S.Co.
Energy
Service
Company
-
Persona
fisica
o
giuridica
che
fornisce
servizi
energetici
ovvero
altre
misure
di
miglioramento
dell'efficienza
energetica
nelle
installazioni
o
nei
locali
dell'utente
e,
ci
facendo,
accetta
un
certo
margine
di
rischio
finanziario.
Il
pagamento
dei
servizi
forniti
si
basa,
totalmente
o
parzialmente,
sul
miglioramento
dell'efficienza
energetica
conseguito
e
sul
raggiungimento
degli
altri
criteri
di
rendimento
stabiliti.
La
principale
differenza
tra
le
due
sta
nell'esplicito
riferimento
all'assunzione
del
rischio
finanziario
a
carico
delle
ESCo.
In
altri
termini
le
ESCo
sfruttano
l'incremento
di
efficienza
energetica
legando
i
conseguenti
risparmi
economici
al
proprio
profitto:
a
maggiore
efficienza
corrisponde
un
maggior
risparmio
energetico
ed
economico
e
quindi
un
maggior
guadagno.
Lo
stesso
decreto,
all'art.
16,
prevede
che
sia
approvata
una
procedura
di
certificazione
volontaria
per
le
ESCo
e
per
gli
Esperti
in
Gestione
dell'Energia
(EGE),
con
il
fine
di
promuovere
un
incremento
di
qualit
e
di
competenza
da
parte
dei
fornitori
di
servizi
energetici,
tramite
l'adozione
di
apposite
norme
tecniche
UNI
-
CEI.
La
norma
italiana
UNI
11352
del
2010,
aggiornata
nel
2014,
definisce
i
requisiti
minimi
per
la
certificazione
delle
ESCo.
Per
ora
una
certificazione
volontaria
(le
UNI
non
sono
leggi
dello
stato,
ma
norme
tecniche
volontarie),
ma
sta
diventando
obbligatoria
per
poter
svolgere
la
propria
attivit
in
determinati
settori
(per
la
richiesta
di
Titoli
di
Efficienza
Energetica
-
TEE,
per
i
servizi
alle
pubbliche
amministrazioni).
Nel
dettaglio,
la
UNI
prescrive
che
un'ESCo
certificata
debba
possedere
i
seguenti
requisiti:
svolgere
un
servizio
di
efficienza
energetica
in
accordo
alla
UNI
CEI
EN
15900:2010,
collegare
la
remunerazione
dei
servizi
e
delle
attivit
al
miglioramento
dell'efficienza
energetica,
garantire
la
disponibilit
al
cliente
dei
dati
rilevati,
offrire
determinate
attivit
e
possedere
ben
precise
capacit.
1
Sinteticamente,
le
attivit
che
una
ESCo
deve
obbligatoriamente
essere
in
grado
di
offrire
sono:
Diagnosi energetiche;
Verifica della rispondenza degli impianti alla legislazione e alle norme tecniche in vigore;
Formazione e informazione;
Riassumendo,
una
ESCo
deve
essere
in
grado
di
gestire
l'intero
processo
di
efficientamento
energetico
offerto
al
cliente.
Le
capacit,
strettamente
legate
alle
attivit
svolte,
richieste
dalla
UNI
11352/2014
si
possono
sintetizzare
in:
Capacit
Organizza]va
Capacit
Proge^uale
Capacit
Diagnos]ca
Capacit
Ges]onale
Capacit
Finanziaria
Il
processo
di
certificazione
deve
essere
condotto
utilizzando
l'appendice
A
contenente
una
lista
di
controllo
obbligatoria
per
la
verifica
dei
requisiti
e
delle
capacit
di
una
ESCO.
Tra
i
requisiti,
richiesto
anche
il
sistema
di
gestione
della
qualit
ISO
9001,
la
conformit
del
servizio
offerto
al
cliente
alla
UNI
CEI
EN
15900/2010,
la
presenza
di
un
responsabile
certificato
secondo
la
UNI
11339/2009.
2
Diagnosi energetiche;
Analisi
tecnico-economica
e
di
fattibilit
d egli
interventi;
Programmi
d i
sensibilizzazione
e
di
promozione
dell'uso
efficiente
dell'energia
e
attuazione
degli
stessi;
Pianificazione finanziaria;
Visto
l'ampio
spettro
di
conoscenze
e
il
vasto
campo
di
lavoro,
la
norma
prevede
due
campi
di
specializzazione
a
cui
gli
Esperti
in
Gestione
dell'Energia
certificati
devono
iscriversi:
il
settore
industriale
(per
EGE
con
particolari
competenze
su
applicazioni
industriali
e
processi
produttivi)
e
il
settore
civile
(per
EGE
con
competenze
su
utilizzi
civili).
Le
modalit
di
valutazione
(tramite
autovalutazione,
valutazione
da
parte
dell'organizzazione
in
cui
l'EGE
andr
ad
operare
o
da
parte
di
terzi)
prevedono
una
verifica
periodica
del
mantenimento
delle
competenze
con
cadenza
massima
di
5
anni.
Dalla
definizione
di
ESCo
appare
chiaro
che
il
collegamento
tra
il
pagamento
dei
servizi
(e
quindi
il
rischio
d'impresa)
e
l'efficientamento
energetico
debba
essere
esplicito
nel
contratto.
A
tal
proposito
ci
viene
in
aiuto
l'appendice
B
alla
UNI
11352/2014
che
riporta
i
contenuti
minimi
dell'offerta
contrattuale
del
servizio
di
efficienza
energetica.
Diagnosi energetica;
Energy Baseline;
Fattori di aggiustamento;
Interventi di miglioramento;
Modalit di finanziamento;
Responsabilit e obblighi.
SHARED
SAVING:
la
ESCo
fornisce
il
capitale
e
le
par]
si
accordano
sulla
suddivisione
dei
prof.
Solo
una
parte
dei
proven],
quindi,
contribuisce
all'ammortamento
dell'inves]mento.
PAY
FROM
SAVINGS
CONTRACT:
molto
simile
al
Guaranteed
savings,
con
la
dierenza
che
il
pagamento
per
ripagare
il
pres]to
non
costante
nel
tempo,
ma
legato
al
risparmio
o^enuto.
Diagnosi
Energetiche
Al
contrario
di
quanto
molti
affermano
erroneamente,
una
Diagnosi
Energetica
non
un
Attestato
di
Prestazione
Energetica
(APE),
ma
uno
studio
molto
pi
approfondito
e
non
necessariamente
eseguito
in
condizioni
standard
quali
quelle
necessarie
per
redigere
un'APE.
Le
diagnosi
energetiche
sono
state
gi
introdotte
dal
D.lgs.
192/2005
poi
modificato
e
integrato
dal
D.lgs.
311/2006
e
dal
D.P.R.59/2009,
che,
tra
le
varie
prescrizioni,
richiede
di
allegare
alla
relazione
tecnica
una
diagnosi
energetica
per
potenze
nominali
al
focolare
>
100
kW
nei
casi
di
nuova
installazione
di
impianti
termici,
di
ristrutturazione
integrale
di
impianti
termici
e
di
sostituzione
del
generatore
di
calore.
Il
D.lgs.
115/2008
definisce
la
diagnosi
energetica
come:
procedura
sistematica
volta
a
fornire
un'adeguata
conoscenza
del
profilo
di
consumo
energetico
di
un
edificio
o
gruppo
di
edifici,
di
una
attivit
o
impianto
industriale
o
di
servizi
pubblici
o
privati,
ad
individuare
e
quantificare
le
opportunit
di
risparmio
energetico
sotto
il
profilo
costi-
benefici
e
riferire
in
merito
ai
risultati.
A
livello
europeo
e
nazionale,
la
norma
tecnica
per
la
redazione
di
diagnosi
energetiche
la
UNI
CEI
EN
16247,
la
quale
definisce
i
requisiti,
la
metodologia
e
la
reportistica
per
le
diagnosi
energetiche.
Recentemente
stata
pubblicata
anche
la
ISO
50002/2014
che
per
non
stata
recepita
dall'Unione
Europea
e
quindi
non
costituisce
un
riferimento.
Infine
esiste
la
UNI
CEI/TR
11428/2011:
si
tratta
di
un
documento
tecnico
che
era
stato
prodotto
per
colmare
un
vuoto
normativo
in
attesa
della
pubblicazione
di
altre
norme
europee
e
che,
quindi,
ha
carattere
meramente
informativo.
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