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Utilities

Aprile 2016

Utilities Flash Report


Full Year 2015

Indice
Andamento principali indici di settore

Risultati economici e finanziari

Analisi per settore


Gas

Energia Elettrica

Servizio Idrico Integrato

Ambiente

Outlook 2020 - dai risultati 2011 ...agli obiettivi 2020

Autori:
Saverio Caldani
Managing Partner
e Responsabile
Practice Energy & Utilities
caldani.saverio@adlittle.com

Irene Macchiarelli
Principal
Practice Energy & Utilities
macchiarelli.irene@adlittle.com

Andrea Romboli
Partner
Practice Energy & Utilities
romboli.andrea@adlittle.com

Jacopo Cosso
Manager
Practice Energy & Utilities
cosso.jacopo@adlittle.com

Chiara Loreti
Principal
Practice Energy & Utilities
loreti.chiara@adlittle.com

Co-Autori:
Paola Abbate, Andrea Caccin, Vincenzo Ippolito, Giorgia Lago, Leonardo Rosetto

Utilities Flash Report

Andamento principali indici di settore


Nel IV Q 2015 i corsi azionari hanno registrato un andamento
variabile. Il FTSE MIB segna un +12% rispetto a fine 2014,
beneficiando a ottobre delle attese di rafforzamento del QE da
parte della BCE, e subendo un rallentamento a novembre
anche a causa degli attentati di Parigi. Il mese di dicembre si

chiude in ribasso per le manovre della FED (rialzo dei tassi) e


della BCE (prolungamento del QE, ma mancato rafforzamento).
Il FTSE IT Utilities segue lo stesso andamento (+12%),
segnando anchesso una flessione a dicembre e nei primi due
mesi del 2016, per poi segnare un recupero a marzo.

Figura 1: Andamento Indice FTSE MIB e Indice FTSE IT Utilities gennaio 2014 - dicembre 2015
+ 12%

25.000

23.387
20.804

20.000

21.524
19.224
+ 12%

/$
-16,5%

99,0

30

1,3

25

Cambio

52,1

ic

1
5

1
5

15
N

ov

15

tt

52,3
Media 15

Media Cambio

PUN

Media PUN

ov

1
4

1
4

Pfor

Se
t

1
4
Lu

M
ag

ar
M

1
4

45
1
4

1
3

1
3

ov
N

Se
t

1
3
g
Lu

ag

1
3

1
3
M
ar

1
3
en
G

50

+0,5%

10

1
5

1
5

ov
N

Se
t

1
5
Lu

1
5
M
ag

1
5
M

ar

1
5
en
G

ov

1
4

1
4
N

Se
t

Lu

1
4

1
4

Media Brent

55

Media 14

15

1,05
1,0

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Reuters

60
20

1
4

52,5
Media 15

- 47,0%

65

22,9

1,15
1,1

1
4

70
Media 15

en

1,11

ag

/MWh

- 10,7%
Media 14
25,6

1,2

Media 15

c/Smc

1,4
1,35
1,25

Media 14

M
ar

1
4
en

Il PUN con landamento degli ultimi mesi del 2015 sembrava


aver messo la parola fine al trend al ribasso che lo aveva
caratterizzato negli ultimi 2 anni: il valore medio del 2015 in
linea con il 2014.
Nel 2016, tuttavia, il PUN riprende a scendere, raggiungendo
nel mese di marzo il livello pi basso mai registrato dallavvio
del mercato organizzato (35,22 /MWh).
Per il gas, il Pfor nel IVQ 2015 si attestato a 21,4 c/Smc,
valore decisamente inferiore a quello del periodo dellanno
precedente (25,5c/Smc).
Tale andamento dovuto alle attese al ribasso relative a tutte
le commodity energetiche, che hanno prevalso sulle
dinamiche stagionali al rialzo che caratterizzano il gas nel
periodo invernale.
(1)

$/Bbl

FTSE IT Utilities

Figura 3: Andamento Pfor e PUN

Figura 2: Andamento Brent Dated e Cambio /$

Brent

Se

FTSE MIB

Anche i principali indicatori macroeconomici segnano


andamenti contrastanti:
n Il Brent continua la propria discesa nellultimo trimestre,
arrivando poi a gennaio 2016 sotto la soglia dei 30$/Bbl,
ben al di sotto dei minimi raggiunti nella crisi 2008/2009.
LOPEC ha cambiato strategia, rinunciando a fissare un
obiettivo concordato di produzione per mitigare la discesa
dei prezzi, accentuata dalla revoca delle sanzioni
internazionali allIran.
n Il tasso di cambio /$ chiude il 2015 in ribasso rispetto al
2014, con un valore medio di 1,11 (-16,5%). Questo riflette
in parte uneconomia europea, che seppur in via di ripresa,
risulta ancora pi lenta di quella USA, ma anche il risultato
del QE, rafforzato ulteriormente a marzo 2016.

1,33
Media 14

1
5

1
5

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Borsa Italiana

120
110
100
90
80
70
60
50
40
30

Ag
o

Lu

iu

1
ag

r
Ap

1
5

15

1
5
ar

1
5

5
1

Fe
b

en
G

ic
D

ov

1
4

14
N

tt

14

Ag

Se

1
4
g

1
4
Lu

iu

ag

14

1
4
M

Ap

ar

1
4
Fe
b

en

1
4

15.000

Media Pfor

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati GME e AEEGSI

(1) Il valore del Pfor stato incrementato dei costi di trasporto internazionale da delibera AEEGSI 406/13 pari a 0,461667 Euro/GJ (ca 1,78 c/Smc) per renderlo
confrontabile alla CCI.

Utilities Flash Report

Risultati economici e finanziari


- 10%

Figura 4: Ricavi ed Ebitda 2015 ( mln) e delta verso 2014


20%
17%
10%
21%
20%
22%
25%
13%

75.658

Enel

15.297

68.945

Eni

11.699

12.117

Edison

1.261

4.921

A2A

1.048

4.487

Hera

884

3.094
678

Iren

732

Acea

2.917
1.317

14%
18%
30%

174

Dolomiti Energia

582

Ascopiave

81

217
40

Acsm-Agam

105
32

Gas Plus
-50% -40% -30% -20% -10%

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Nel 2015 i risultati delle Utilities, in termini di volumi e


marginalit, risultano altalenanti e frutto di specifiche scelte
strategiche di medio termine e della diversa efficacia delle
politiche commerciali intraprese; tuttavia landamento dei prezzi
delle commodities, continua ad influenzare negativamente le
performance delle Utilities con particolare riferimento a quelle
pi sbilanciate verso il comparto della vendita Gas:
n Business Gas: riduzione dei prezzi di vendita
controbilanciata dalla ripresa dei consumi, grazie a un
andamento climatico pi rigido rispetto allo scorso anno e
allincremento della richiesta di generazione termoelettrica.
Molti hanno implementato politiche commerciali volte ad
accrescere e fidelizzare la base clienti.
n Business Energia Elettrica: lo scenario di mercato registra
la ripresa della domanda nazionale e un PUN stabile rispetto
al 2014; in tale contesto le performance degli operatori
risultano direttamente influenzate dalle rispettive politiche
commerciali di sviluppo del portafoglio clienti e dalla loro
efficacia.
n Business Ambiente: andamento operativo in
peggioramento rispetto al 2014, a causa di problematiche
legate agli impianti di smaltimento dei rifiuti (A2A, Acea,
Hera). Effetti positivi sono derivati invece dallampliamento
dellarea di consolidamento (Iren).
2

+10%

Ricavi

0%

10%

Ebitda

20%

30%

40% 50%

60%

Ebitda margin

n Business SII: in generale, continuano i benefici derivanti


dagli incrementi tariffari e dallaumento dei volumi venduti.
Si registrano alcune variazioni nel perimetro delle attivit
(Acsm Agam e Iren).
Quasi tutte le societ analizzate hanno subito una riduzione
dei ricavi, che nel caso di Eni ha superato il 10%, a causa
soprattutto dei minori prezzi di realizzo della produzione E&P e
del calo delle vendite di gas in Europa. In controtendenza Iren,
che ha beneficato del consolidamento di Amiat, ed Hera, dei
maggiori volumi dei business energetici.
Lato marginalit, il miglioramento delle performance di parte
del Panel legato a: la positiva conclusione di un arbitrato per
limportazione di gas dalla Libia (Edison), limplementazione di
piani di efficientamento interni (Iren, Edison) con cui alcune
societ sono anche riuscite a controbilanciare la riduzione dei
ricavi (Acea), il contributo positivo della vendita gas (Acsm
Agam, Ascopiave) e delle BU Generazione & Trading e Reti &
Calore (A2A). Daltro canto le cause della riduzione di
marginalit del resto del Panel sono da ricondurre: per
Dolomiti Energia, alla riduzione delle produzioni idroelettriche a
causa della scarsa piovosit, per Eni alla riduzione dei ricavi
E&P e G&P, per Gas Plus allandamento della BU E&P, e infine
per Enel allandamento negativo dei tassi di cambio, gli
accordi di uscita anticipata del personale italiano e spagnolo e

Utilities Flash Report

i minori margini di generazione da fonti convenzionali. Lanalisi


della solidit patrimoniale (figura 5) evidenzia il miglioramento
degli indici dovuto principalmente alla riduzione
dellindebitamento netto e allincremento della marginalit per
la maggior parte delle utilities; in particolare si evidenzia:

Figura 6: Matrice Asset Turnover - ROE


Asset Turnover (fatturato/CIN)

Edison

1,7

Media 2,3%

1,5

n Un valore medio PFN/Ebitda pari a 2,23x in riduzione


rispetto al 2014 (2,55x), con un range compreso tra 0,9x
(Edison) e 3,2x (Iren).

1,3

Ascopiave
1,1

Eni

n Un valore medio PFN/Totale Fonti pari a 0,37x, in leggera


riduzione rispetto al 2014 (0,39x), con un range compreso
tra 0,2x (Edison) a 0,6x (Acea) .

0,9

Hera

Media 0,90

A2A

Enel
Iren

0,7

Tra le Societ che hanno migliorato lindice PFN/Ebitda si


segnalano in particolare:

Acea

Acsm-Agam

0,5

Gas Plus
0,3
-20,0

n Edison (da 2,2x a 0,9x) per il parziale incasso dei proventi


dellarbitrato concluso a fine novembre e per la gestione
del capitale circolante.

-15,0%

-10,0%

ROE 2015 < ROE 2014

-5,0%

0,0%

5,0%

10,0% 15,0%
ROE 2015

ROE 2015 > ROE 2014

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

n Acsm Agam (da 3,7x a 3,0x) grazie allaumento


dellautofinanziamento e allottimizzazione del circolante.

Lanalisi della matrice asset turnover vs ROE (figura 6),


conferma anche nel 2015, per la maggior parte del Panel, un
indicatore asset turnover inferiore a 1, e quindi una scarsa
efficienza nellimpiego dei propri asset per la generazione di
ricavi.
Le societ compensano per con buone performance in
termini di ritorni di redditivit per effetto di minori oneri
finanziari (A2A, Ascopiave, Enel, Iren) ma anche per un minor
carico fiscale.

n A2A (da 3,3x a 2,8x) per la positiva generazione di cassa


netta.
Le altre utilities (Gas Plus, Ascopiave, Iren e Acea) che sono
riuscite a migliorare il rapporto PFN/Ebitda, hanno ridotto
lindebitamento grazie allottimizzazione del circolante, legato,
nel caso di Acea, alle migliori performance di incasso dei
crediti.

Valore medio panel 2014 (dati restated)

Figura 5: Analisi solidit patrimoniale 2015

Valore medio panel 2015

2,55

0,0

2,23

Gas Plus

0,1

PFN / totale fonti

Edison
0,2

Ascopiave
0,3

0,37

ENI
0,4

Acsm-Agam

0,39

Enel
A2A

0,5

Iren Hera

0,6

Acea
0,7
4,0

3,5

3,0

2,5

1,5

2,0

1,0

0,5

0,0

PFN / Ebitda
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

PFN > 10 mld

10 mld > PFN > 1 mld

PFN < 1 mld

Utilities Flash Report

Analisi per settore: Gas


Mercato
Quasi tutte le societ nel 2015 evidenziano una crescita dei
volumi venduti rispetto al 2014. Se da un lato infatti il 2015
rappresenta uneccezione alla diminuzione fisiologica dei
consumi che ha caratterizzato gli ultimi anni, dallaltra
emergono le differenze nelle strategie commerciali dei singoli
operatori: la crescita di Edison (+ 35% rispetto allo scorso
anno) trainata dalla ripresa del termoelettrico, mentre il
+30% di Hera dovuto alla crescita della base clienti.
Figura 7: Volumi Venduti Gas Italia - Mmc

Delta %*

Eni1

31.680

Edison1
Enel1
Hera
A2A

2.578

-16%

Iren

2.568

+18%

602

Gas Plus
Acsm-Agam
Acea

+8%

961

Dolomiti Energia

+16%
+29%

3.383

Ascopiave2

+18%

338

-1%

316

+5%
+22%

126

Escluso termoelettrico

*In percentuale variazione rispetto al 2014

Dati delle societ controllate in %

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Secondo le ultime stime disponibili di SNAM, il consumo


totale di gas naturale in Italia nel 2015 stato di 66,9 miliardi
di m3, oltre 5,5 miliardi in pi rispetto al 2014.
Si interrompe cos un trend decrescente che durava dal 2008
e che ha visto tra il 2011 e il 2014 una riduzione dei consumi
ad un CAGR del 7%.
Figura 8: Gas Naturale: Analisi della domanda

72

18%

68

19%

19%

34%

30%

45%
2011
Industriale

2012

60

Questi sono i numeri a valle del DL n.210/2015 convertito in


L. n.21/2016 che ha ulteriormente posticipato la diffida della
stazione appaltante da parte della regione e la possibilit di
esercitare il potere sostitutivo a partire da luglio 2016.
Lulteriore proroga concessa e leliminazione delle
penalizzazioni pecuniarie per le stazioni appaltanti hanno
stimolato lintervento dellAutorit Garante della Concorrenza e
del Mercato che si espressa sullargomento segnalando
come tali proroghe provocheranno gravi ripercussioni per gli
utenti finali i quali non beneficeranno degli effetti derivanti
dalla concorrenza tra gli operatori.

Ristretta

50%
2013
Termoelettrico

30%
48%
2014

65

VE1

200
TO2

150

CR2/3

32%

VA2

100
48%
2015
Civili e SB

Aperta
MI1

20%

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Snam Rete Gas e GME


4

Tredici bandi pubblicati, prevalentemente nel Nord Italia, di cui


6 a procedura ristretta, per un numero di Pdr poco superiore ai
2 milioni ed un totale VRT a gara, nellarco dei 12 anni di
concessione, di circa 3,7 miliardi di .

Figura 9: Analisi bandi Pubblicati - VRT vs Pdr

22%

47%

Distribuzione

+9%

75

37%

I consumi industriali continuano invece la loro discesa anche in


virt delle azioni di efficienza energetica messe in atto dalle
principali imprese.

Pdr (k#)
850

-7%

MldMc

Si evidenzia infatti una ripresa dei consumi finali nellordine


anchessa del 9%, cos come un aumento del 17% dei
consumi del termoelettrico, dovuta a una contrazione
dellenergia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare
idroelettrico, associata allaumento della domanda derivante
dalle elevate temperature estive, che ha portato al maggior
utilizzo di molte centrali.

+35%

4.071
0

+17%

11.905

Lincremento del 9% del 2015 il risultato del mix tra elevate


temperature estive e un inverno leggermente pi rigido.

UD2
LO1

50

PE2
UD3

MB1
TO3
BI

UD1

0
0

50 100 150 200 250 300 350 400 450 500

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati MISE, AEEGSI e Bandi

1.400
VRT (M)

Utilities Flash Report

Analisi per settore: Energia Elettrica


Vendita
In un contesto di lieve aumento della domanda nazionale
(+1,5%), i risultati degli operatori sono contrastanti: Iren
registra performance positive per laumento delle vendite in
borsa (+25%); Dolomiti Energia ed Hera per lacquisizione di
nuovi clienti (+2% e +7%), cos come Acsm-Agam.

Regolazione e tariffe

Figura 10: Volumi Venduti Energia Elettrica - GWh


Delta %*
Edison
Enel

89.443

-6%

88.025

+1%
+4%

34.880
27.596

-6%
+11%

12.393

Hera

9.626

+5%

Acea

9.419

-13%

-11%

Acsm-Agam 94

*In percentuale variazione rispetto al 2014

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Generazione
Nel 2015, a fronte di condizioni climatiche particolari,
connotate da una scarsa idraulicit, si registra un forte calo del
comparto idroelettrico (-25%), mentre si arresta il trend
negativo del termoelettrico (+8%). Il comparto delle energie
rinnovabili continua a crescere (+6%), soprattutto per effetto
della produzione fotovoltaica (+13%), che controbilancia il calo
della produzione sul comparto eolico (-3%). Landamento
mensile della domanda chiarisce la natura della lieve ripresa:

Figura 12: Andamento mensile domanda EE - 2015 vs 2014

2012

Idroelettrica

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Terna

2015
Termoelettrica

2014

ic

2014

Altre rinnovabili

2013

2011

ov

67%

62%

72%

tt

66%

75%

+1,4
GWh

16%

17%

22%

15%

Se

16%

19%

16%

+3,9
GWh

271

Ag
o

269

15%

Lu

279

13%

iu

288

9%

291

GWh

ag

TWh

Figura 11: Mix produttivo Italia

Per dare seguito al percorso tracciato dal DDL Concorrenza,


lAutorit ha avviato, con il DCO 421/15, le consultazioni,
ancora in itinere, per la riforma delle tutele di prezzo nel
mercato retail. Gli orientamenti posti a consultazione
prevedono lintroduzione di una tariffa Tutela Simile, un ibrido
tra mercato libero e servizio di maggior tutela, per gestire la
transizione graduale al libero mercato di tutte le utenze, in base
alla quale i consumatori avranno accesso ad una fornitura
offerta da operatori del Libero selezionati con una specifica
procedura, e con struttura di prezzo e condizioni contrattuali
vigilate dall'Autorit sia con riferimento ai fornitori che alle
modalit di accesso.

Non include vendite EPCG

ar

+51%

Ap

Ascopiave

+8%

3.900
410

Dolomiti Energia

Fe
b

Iren

en

A2A1

LAutorit, con la delibera 654/15 ha approvato la regolazione


tariffaria per il V periodo regolatorio per i servizi di
trasmissione, distribuzione e misura, estendendone la durata a
8 anni, suddivisi in 2 sub-periodi. I punti principali riguardano:
a) opex riconosciuti per lanno 2016 allineati ai valori 2014, con
ripartizione equa tra consumatori e operatori, delle efficienze
registrate durante il IV periodo regolatorio;
b) riduzione del lag temporale a 1 anno per il calcolo della RAB;
c) introduzione dal 2020 della nuova logica di remunerazione
basata sui totex (in sostituzione di capex e opex).

Eni

dei 5,4 TWh in pi richiesti rispetto al 2014, ben 5,3 TWh


riguardano i mesi di luglio e agosto, a conferma del fatto che la
stessa da attribuire a ragioni climatiche. Tuttavia al netto di
luglio e agosto, la domanda allineata al 2014 confermando
larresto della riduzione di carico registrata negli anni
precedenti.

2015

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati Terna

Utilities Flash Report

Analisi per settore: Servizio Idrico Integrato


Consumi

Evoluzioni Normative

Nel 2015 si evidenzia una ripresa dei volumi di acqua venduti,


in particolare per i maggiori consumi nei mesi estivi e in
alcuni casi per lampliamento del perimetro di attivit; il netto
calo di Acsm-Agam invece dovuto alla cessione del ramo
idrico di Monza.

Negli ultimi mesi lAutorit ha approvato numerose delibere


volte a regolare alcuni temi primari riguardanti la gestione del
SII. Tale processo, avviato nel 2013, in questi ultimi mesi ha
prodotto le seguenti novit regolatorie:
n Metodo Tariffario Idrico per il secondo periodo
regolatorio (2016-2019) (664/2015/R/idr): lAutorit ha
definito le regole per il computo dei costi ammessi al
riconoscimento tariffario, nonch per l'individuazione dei
parametri macroeconomici di riferimento e dei parametri
legati alla ripartizione dei rischi nell'ambito della regolazione
del settore idrico con lo scopo di uniformare il servizio dei
gestori a livello nazionale. A tal fine ha pubblicato un tool di
calcolo, per supportare le aziende negli adeguamenti
tariffari.
n Schema di convenzione tipo (656/2015/R/idr), per la
regolazione dei rapporti tra enti affidanti e gestori SII.
n Qualit contrattuale del servizio (655/2015/R/idr):
lAutorit individua degli indennizzi automatici da
riconoscere all'utente per tutte le prestazioni soggette a
standard specifici di qualit.
n Integrazione del Testo integrato unbundling contabile
(TIUC) (137/2016/R/com): lAutorit definisce gli obblighi di
separazione contabile a carico dei gestori del SII, ovvero di
ciascuno dei singoli servizi che lo compongono, e i relativi
obblighi di comunicazione, anche mediante l'individuazione
delle modalit per l'articolazione della separazione contabile
a livello di Ambito Territoriale Ottimale.

Figura 13: Volumi Venduti Acqua - Mmc

Delta %*

Acea
Hera
162

A2A

Acsm-Agam

+2%

300

Iren

Dolomiti Energia

-2%

527

+10%

63

+5%

32

+2%

11

-53%

*In percentuale variazione rispetto al 2014

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Lindice Ebitda/Volumi del SII registra valori in aumento


rispetto al 2014, e i tre principali operatori di settore si
attestano su valori superiori a 0,5 /mc (1 /mc per Iren).
Laumento della marginalit nel 2015 dovuto principalmente
alle azioni di efficienza operativa, e in alcuni casi
allampliamento dei perimetri.

Figura 14: Marginalit SBU SII


M

Ebitda:

2013

2012

0,6
/mc

Ebitda/Volumi 2015

2014

2015

Variazione indice
Ebitda/Volumi 2015 vs 2014

341
311

0,8
/mc

281 292

217

233

1,0
/mc

194

150 156

158
116 118

0,4
/mc

Acea

Hera

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Iren

11

13

A2A

0,3
/mc

24
3

Acsm-Agam

Nota: Dati Ebitda 2013 Acea, Hera ed Iren oggetto di restatement

Utilities Flash Report

Analisi per settore: Ambiente


conseguite nel settore dei rifiuti speciali, Hera risente invece
della riduzione dei prezzi energetici. Acea migliora il proprio
margine (75 /ton) grazie allincremento delle quantit di
energia elettrica cedute dagli impianti di Aria.

Filiera dei Rifiuti


Le societ del panel evidenziano una riduzione dei volumi
trattati soprattutto per problematiche legate allo smaltimento:
esaurimento dello spazio in discarica (Hera), fermo impianto
(Kyklos per Acea) e blocco/fermo di due impianti (A2A).
In controtendenza Iren, che ha beneficiato nel 2015 del
consolidamento di Amiat.

Evoluzioni normative
Il 2 febbraio 2016 entrato in vigore il Collegato Ambientale
alla Legge di stabilit (L. 28 dicembre 2015), introducendo
alcune importanti novit per il settore. Le pi importanti
riguardano:
n Vigilanza sulla gestione dei rifiuti. stato abolito
lOsservatorio nazionale sui rifiuti e i suoi compiti sono
stati trasferiti al Ministero dellAmbiente.
n Misure per incrementare la raccolta differenziata. In
caso di mancato conseguimento da parte degli ATO o dei
Comuni degli obiettivi minimi di raccolta differenziata,
viene applicata unaddizionale del 20% al tributo di
conferimento dei rifiuti in discarica; tale tributo modulato
in modo da favorire la raccolta differenziata.
n Tariffa del servizio di gestione dei rifiuti. Il Ministro
dellAmbiente emaner un decreto entro il 2 febbraio 2017,
per attuare il principio chi inquina paga, tramite sistemi
di misurazione puntuale.
n Rifiuti in discarica. I rifiuti possono essere conferiti in
discarica solo dopo un opportuno trattamento, salvo i
casi speciali definiti dallISPRA. Ciascuna Regione entro il
2 febbraio 2017 deve elaborare un programma per la
riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica.

Figura 15: Volumi Rifiuti Trattati in Italia - Kton


Delta %*
Hera

6.226

A2A

+57%

1.700

Acea
Acsm-Agam

-4%

2.555

Iren

-3%

-1%

765

74

-8%

Dolomiti Energia 68

-3%

*In percentuale variazione rispetto al 2014

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Dallanalisi della marginalit per rifiuti trattati, (Ebitda/Volumi),


A2A si conferma anche nel 2015 con il valore pi elevato
(82/ton), in calo rispetto al 2014 per minori ricavi derivanti dalla
vendita dellenergia elettrica prodotta dai termovalorizzatori.
Iren ha migliorato lEbitda del 36%, anche grazie allincremento
dei corrispettivi di igiene ambientale e alle migliori performance
Figura 16: Marginalit SBU Ambiente

Ebitda:

82
/ton

Ebitda/Volumi 2015

2014

2015

Variazione indice
Ebitda/Volumi 2015 vs 2014

37
/ton

246 255
222

2013

2012

239 242

230

210
184

75
/ton

49

48

55

38
/ton

57
39

37

48

65

46
/ton

A2A

Hera

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2015

Acea

Iren

Acsm-Agam

Nota: dati Ebitda 2013 Hera ed Iren oggetto di restatement

Utilities Flash Report

Outlook 2020 - dai risultati 2011


Figura 17: Risultati economici 2011-2015

-11%
-1%

Ricavi

+2%
-6%
+2%

-5%

-3%
-15%

Ebitda
Margin

Eni

Enel

Edison

A2A

Hera

Acea

Iren

Ascopiave

+5%

-37%

Dolomiti
Energia

Gas Plus

+0%
AcsmAgam

24% 17% 22% 20% 8% 10% 15% 21% 16% 20% 19% 25% 17% 22% 9% 14% 18% 13% 6% 30% 17% 18%

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2011-2015

Negli ultimi 5 anni quasi tutte le utilities del panel hanno visto
una riduzione dei ricavi, principalmente a causa della
contrazione dello scenario energetico e della flessione dei
consumi energetici. Lato marginalit, invece, si registrato un
tendenziale miglioramento, grazie al perseguimento di una
maggiore efficienza operativa, alla focalizzazione delle politiche
commerciali sui soli segmenti profittevoli, e al contributo dei
business ambiente e idrico.Da un punto di vista finanziario, le
utilities hanno dimostrato una crescente attenzione al tema
dellindebitamento.

2011

Cagr 2011-2015

2015

Negli ultimi 5 anni il rapporto PFN/Totale Fonti passa da 0.48x


a 0.37x (-23%), mentre lindicatore PFN/ Ebitda si riduce da
3.47x a 2.23x (-36%), grazie anche al miglioramento della
marginalit sopra descritta.
Lanalisi della serie storica indica come tale trend sia stato
abbastanza costante nel corso degli anni: le Societ hanno
dimostrato una sempre maggiore propensione ad azioni di
efficientamento della gestione del circolante e di
disinvestimento da attivit non strategiche.

Figura 18: Solidit patrimoniale 2011-2015

PFN / totale fonti

0,0

72
72

0,40

79
83

0,45

74

2014

2015
2013

2012

2011
100
0,50

0,55
3,6

3,4

3,2

3,0

2,8

2,6

2,4

2,2

0,0

PFN / Ebitda
Fonte: Elaborazione Arthur D. Little su dati delle Societ 2011-2015
8

Valore cumulato della PFN al 31.12 delle Societ del panel (anno 2011 assunto come base 100

Utilities Flash Report

... agli obiettivi 2020


Sebbene lebitda margin sia migliorato nel periodo 2011-2015,
in media le societ del panel hanno subito una lieve riduzione
della marginalit assoluta (media del cagr Ebitda 11-15 degli
operatori: -1%). Tuttavia, dallanalisi dei piani industriali emerge
come tutte le societ prevedano nei prossimi anni una crescita
pi o meno sostenuta, puntando nella maggior parte dei casi
sui business a rete (gas e teleriscaldamento) e nel settore
ambientale, nonostante il perdurare di uno scenario energetico
depresso. La maggior parte delle societ punta sul
raggiungimento di una maggiore efficienza operativa (A2A,
Acea, Enel, Eni, Hera), mentre a livello di singola realt
emerge:
n Gas Plus (+20,1%): sviluppo di progetti nazionali e
internazionali della BU E&P e il conseguente incremento
della produzione di idrocarburi.
n Acsm-Agam (+9,1%): crescita nel business vendita gas e
energia elettrica, tramite lo sviluppo di unofferta
trasversale e lampliamento a nuove aree, e nel business

n
n

Figura 19: Ebitda: andamento storico e prospettico da piano industriale

reti gas e idriche, tramite la partecipazione alle gare


dAtem.
Iren (+5,1%): crescita del business ambiente, per il
consolidamento di Amiat e TRM e per lo sviluppo delle
attivit legate ai rifiuti speciali, e del business
cogenerazione e teleriscaldamento.
A2A (+4,4%): crescita settore ambiente e reti, incremento
della produzione elettrica (tramite EPCG) e sviluppo del
segmento retail legato alla crescita della customer base
del mercato libero.
Acea (+4,0%): crescita del business ambiente, con
lobiettivo di diventare il terzo operatore italiano al 2020, e
del business idrico.
Hera (+3,5%): crescita tramite le gare gas (13 atem nel
territorio di riferimento) e acquisizioni (4 target).
Enel (+1,9%): sviluppo del segmento Retail tramite
laumento dei clienti del mercato libero e la riduzione del
cost-to-serve.
Obiettivi da piano industriale Crescita EBITDA
CAGR 15-20:

+ 20,1%
CAGR 15-19:

+ 9,1%
CAGR 15-20:

Media CAGR
EBITDA
2011-2015: -1%

+ 5,1%
CAGR 15-20:

+ 4,4%
CAGR 15-20:

+ 4,0%
CAGR 15-19:

Panel

+ 3,5%
CAGR 15-19:

+ 1,9%
2011

2015

2019

2020

Fonte: Elaborazione Arthur D. Little sui piani industriali delle Societ

Contatti
Saverio Caldani
Managing Partner e Responsabile
Practice Energy & Utilities
+39 06 68 882 300
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caldani.saverio@adlittle.com

Andrea Romboli
Partner
Practice Energy & Utilities
+39 06 68 882 300
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romboli.andrea@adlittle.com

Arthur D. Little
Fondata nel 1886 a Cambridge (Massachusetts, USA) da
Arthur Dehon Little, professore presso il Massachusetts
Institute of Technology (MIT), Arthur D. Little la pi antica
societ di consulenza al mondo.
Sin da quando fu fondata, pi di 120 anni fa, Arthur D. Little
caratterizzata dalla passione per le soluzioni innovative in
grado di portare a risultati reali e consistenti.
Oggi siamo ampiamente riconosciuti come leader nelle
smart innovations aiutiamo i nostri clienti ad innovare e
a controllare la crescente complessit delle loro operazioni.
Arthur D. Little si caratterizza per uno stile di relazione con il
cliente fortemente collaborativo, per risorse selezionate e
ad alto potenziale e per l'impegno alla qualit del delivery.
E' presente in Italia con 2 uffici, uno a Milano ed uno a
Roma, e conta circa 80 consulenti.
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