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PIANO DELLA
OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2011/ 2012
Premessa
Il POF il Piano dell'Offerta Formativa della scuola, cio un documento di impegni tra la
scuola e il territorio incentrato sul rapporto tra scuola, studenti e famiglia. Listituzione
eroga il suo servizio comunicando attraverso questo documento limpegno verso la
comunit. Il piano dellofferta formativa pi cose messe insieme: una mappa,
unofferta,un impegno,un processo.
E' una mappa o itinerario delle decisioni relative alle scelte didattiche e organizzative
che la scuola si data: allo stesso tempo un piano previsionale e piano esecutivo nel
senso che ci che scritto verr eseguito.
E unofferta perch le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono rese
pubbliche (offerte) implicando un assunzione di responsabilit della scuola e un diritto
delle famiglie e degli alunni e delle alunne a conoscere in modo assolutamente
trasparente l'offerta formativa complessiva della scuola. Il POF unofferta formativa
inoltre perch richiama il senso di un apprendimento non circoscritto all'acquisizione di
contenuti disciplinari, all'acquisizione di competenze e alla trasmissione di saperi, ma
denso di esperienze, relazioni, opportunit che danno all'esperienza scolastica una
valenza formativa integrale e per certi aspetti irripetibile.
E un impegno perch il frutto di unattivit di progettazione che ha uno scopo preciso:
il successo formativo di ogni alunno. Per l'insegnante lo strumento per definire le
proprie attivit, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la
scuola intende fare e come, per cui il POF non astrazione o un nuovo adempimento
burocratico, di cui la scuola non ne sente assolutamente il bisogno, ma una dichiarazione
di azioni concrete.
E un processo perch la sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilit
degli insegnanti, degli alunni e delle alunne, dei genitori, del personale amministrativo,
del personale ausiliario, dei soggetti rappresentativi l'ambiente esterno in cui la scuola
vive e opera. Il POF quindi per sua natura dinamico e dialettico. Non pu essere lo
specchio delle esclusive decisioni degli insegnanti o all'opposto la somma delle pretese del
territorio. E la sintesi di diversi bisogni, interessi, attese, responsabilit. La valutazione
della realizzazione di quanto dichiarato, l'esperienza, la lettura della realt, le nuove
partecipazioni alla progettazione identificano il POF come un processo inevitabilmente
destinato a crescere nel tempo con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti
interessati e coinvolti.
Ringrazio chi ha redatto il documento e coloro-docenti di scuola dellinfanzia,di scuola
primaria e di scuola secondaria- che lhanno preparato, attraverso le riflessioni, le
osservazioni, le proposte il confronto in commissione1, tenendo conto anche delle
proposte dei genitori e delle agenzie del territorio.
Il Dirigente Scolastico
Sebastiano Aliffi
La redazione del Pof di Isabella Stante. La commissione Pof stata composta da Stante
Isabella, Mangiafico Marilena, Ferrauto Sara
Sommario
1.
Premessa
Sommario
AREA DELLIDENTIT
1.1.
1.2.
1.3.
1.4.
1.5.
pag.6
pag.7
pag.8
pag.9
pag.10
pag.10
pag.10
pag.11
pag.12
pag.12
pag.12
pag.14
LAREA DELLORGANIZZAZIONE
2.1.
pag.3
pag.4
pag.15
pag.15
pag.15
pag.16
pag.16
pag.16
pag.17
pag.18
pag.19
pag.20
pag.21
pag.21
pag.22
pag.22
Pag.23
pag.25
pag.31
3.14.1.
3.14.2.
3.14.3.
3.14.4.
4.
pag.65
pag.66
pag.67
pag.68
5.
pag.69
pag.70
pag.71
pag.72
pag.74
pag.74
pag. 75
1 LAREA DELLIDENTITA
IL TERZO ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 Il contesto ambientale del quartiere Santa Lucia
Il Terzo Istituto Comprensivo si trova nel quartiere Santa Lucia, sorto nella
seconda met dellOttocento, allorquando ebbe inizio lespansione dello sviluppo
urbano della citt verso Nord. Tanti edifici furono costruiti anche in zona
cimiteriale, infatti lantico nome dellattuale Via Piave, una delle arterie
principali, era Via del Buon Riposo.
Le abitazioni furono edificate seguendo una pianta a scacchiera, allora utilizzate
dalla borghesia emergente, dalla quale si fa risalire il nome del quartiere,
BORGATA. Fino agli anni 60 gli abitanti della zona erano chiamati
,BUGGARIOTI, perch con il termine Siracusa si intendeva solamente il
quartiere del centro storico, ORTIGIA, almeno per i nati sullo scoglio.
Nellantichit il quartiere faceva parte dellantico quartiere di Akradina, come
dimostrano i recenti scavi e ritrovamenti lungo la Zona Umbertina, la Stazione
Ferroviaria, il Foro Siracusano, il Pantheon, il Ginnasio Romano e LOlimpieon.
Attualmente il quartiere, dopo anni di progressivo abbandono e impoverimento,
al centro dellattenzione per una serie di progetti di riqualificazione simili a
quelli gi portati avanti in Ortigia, il centro storico di Siracusa.
Il contesto ambientale in cui opera la scuola, quello dunque del quartiere
Santa Lucia che offre la possibilit di accogliere una svariata tipologia di
soggetti normodotati, di lingua straniera e anche soggetti svantaggiati sotto
laspetto socio-affettivo-relazionale -culturale. E unarea popolare eterogenea in
cui coesistono forze lavoro di diverso tipo, locali e straniere, che portano alla
scuola lingue e culture diverse, ideali per una educazione interculturale.
Tuttavia molti alunni giungono anche da zone limitrofe e ci dovuto al fatto che
la scuola in grado di produrre una buona offerta allutenza, in quanto si
espletano valide attivit extracurricolari e parascolastiche, oltre allattuazione
del tempo pieno nella scuola dellinfanzia e nella prima classe della primaria.
Nel territorio dove sono ubicati i due plessi, Santa Lucia (Scuola dellInfanzia e
Scuola Primaria) e Leonardo da Vinci(Scuola Secondaria) non mancano gli stimoli
culturali e sportivi: i primi sono dati dalla presenza del Museo Regionale Paolo
Orsi, dalle presenze monumentali di valore storico ed artistico come il Santuario
della Madonna delle Lacrime, la Basilica di Santa Lucia, il Tempietto ottagonale di
Santa Lucia al Sepolcro; gli altri sono dati dal campo sportivo De Simone, punto
di riferimento sportivo e di aggregazione soprattutto di giovani,oltre che il
complesso sportivo, la Cittadella dello Sport, non lontana dalla scuola.
Le attivit economiche trovano sbocco in quelle artigianali, commerciali,
bancarie, mentre diverse associazioni di volontariato e di gruppi di anziani e
disabili hanno il loro spazio di servizio.Sono presenti nel territorio alcuni
distaccamenti comunali, un consultorio, associazioni di volontari. Le attivit che
si svolgono sono alcune di modesta entit, altre pi elevate ma tutte condotte
con spirito di sacrificio e di dedizione al lavoro. Scarsi sono i centri ricreativi per i
giovani, anche se il quartiere vanta una piazza di vasta dimensione su cui
riversare il tempo libero con giochi, passatempi e feste tradizionali.
attraverso delle attivit curricolari unitarie e/o differenziate che seguiranno gli
alunni per tutta la scuola di base.
Per questi alunni si effettueranno le verifiche attraverso proposte operative per
avere delle indicazioni, quanto pi chiare sulla validit del percorso didatticoformativo. Con la valutazione si valuteranno gli apprendimenti anche minimi, i
comportamenti e le manifestazioni di fiducia e autostima, rapportandoli a quelli
presenti nella situazione di partenza, insieme al livello di socializzazione, alla
frequenza scolastica, allinteresse e allimpegno manifestati dallalunno nel corso
delle attivit.
1.4. La formulazione del piano dellofferta formativa e il contratto formativo
Alla formulazione del PIANO DELLOFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) hanno
contribuito tutti i docenti della scuola, le osservazioni dei genitori, relativamente
al report della funzione strumentale dellanno scorso, le osservazioni dei quali
sono state valutate nel piano di elaborazione dellofferta formativa. Esso il
risultato di una verifica critica e di un confronto sul lavoro didattico e
progettuale, sviluppatosi nella nostra scuola a partire dagli anni scorsi e
sullorganizzazione e razionalizzazione degli interventi educativi e delle risorse,
per conseguire obiettivi comuni e specifici e per verificarne le corrispondenze e le
realizzazioni.
Il documento, P.O.F., articolato in cinque parti:
Larea
Larea
Larea
Larea
dellidentit dellorganizzazione dellofferta dellampliamento
dellofferta
formativa
Larea
della
valutazione
10
sempre meglio nell'Europa. Nel contesto del sapere linguistico, alla scuola media,
si colloca coerentemente come attivit extracurriculare per i ragazzi di seconda e
terza media il latino (vedere progetti) come strumento di riflessione
metalinguistica - oltre che supporto allo studio delle lingue romanze e avvio al
pensiero formale o ipotetico-deduttivo-in quanto consente di rafforzare e
sviluppare la consapevolezza delle strutture linguistiche.
Lo studio della comunicazione si estender anche ad altri ambiti e mezzi: delle
immagini, delle arti figurative, della musica visti come elementi fondamentali di
linguaggi i cui codici devono essere capiti, interpretati e appresi; uso del
computer, ove possibile, come macchina comunicativa; acquisizione delle
informazioni attraverso Internet; condivisione delle informazioni con il World
Wide Web.
Il sapere scientifico sar assicurato, dallo studio sia dei fenomeni fisico-chimici,
biologici e della natura in genere sia della matematica. L'intento quello di
costruire una cultura e una mentalit scientifiche che forniscano, al di l delle
informazioni in rapida crescita, un metodo rigoroso di indagine alternando il
momento applicativo e d'indagine con quello cognitivo-intellettuale. Inoltre le
competenze matematiche aiuteranno lo studente a interpretare, descrivere e
rappresentare i fenomeni osservati, a vagliare e correlare le informazioni
scientifiche raccolte anche al di fuori della scuola, a risolvere problemi e a
costruire modelli applicativi.
All'autocoscienza e alla consapevolezza della realt presente dar tutto il suo
spessore il sapere storico, inteso come interpretazione e ricostruzione del
passato, secondo un approccio problematico. Quegli aspetti sociali che emergono
dagli ambiti storico-geografici forniranno indicatori integrativi per la
comprensione dello spazio e delle sue trasformazioni.
L'insegnamento della religione cattolica sinserisce nel quadro delle finalit della
scuola e concorre, in modo originale e specifico, alla formazione dell'uomo e del
cittadino, favorendo lo sviluppo della personalit dell'alunno anche nella
dimensione religiosa.
Centrale per la formazione del cittadino resta Cittadinanza e Costituzione,
potenziata dalla conoscenza dei meccanismi giuridico-istituzionali e delle leggi,
dalla discussione democratica su temi socialmente rilevanti e dall'esperienza
diretta o mediata delle principali questioni concernenti la citt, lo Stato, la
collettivit nazionale e internazionale.
Un'attenzione particolare sar dedicata infine all'educazione fisica e sportiva,
premessa di equilibrio, di salute e di integrazione armonica della personalit.
L'allenamento, l'autocontrollo, il senso dello sforzo, il rispetto delle regole, lo
spirito di squadra sono elementi essenziali della disciplina sportiva che rendono
questo sapere una fonte insostituibile di consapevolezza e di preparazione al
vivere e allo stare con gli altri.
1.5.3. Le competenze
I docenti dell'Istituto si propongono, pi che di realizzare una trasmissione
meramente quantitativa delle conoscenze, di far acquisire agli studenti
competenze (capacit di padroneggiare le conoscenze in un contesto disciplinare,
saper fare in contesti diversi ; la competenza comprende conoscenze dichiarative
11
12
13
14
15
Sebastiano Aliffi
DOCENTE VICARIO
Lucia Sorano
Elena Di Falco
Marilena Mangiafico
REFERENTE INFANZIA
Carla Amara
REFERENTE SICUREZZA
Concetta Calafiore
Elena Di Falco
16
Sez.I
Sala Concetta
Sez.I
Ferrauto Rosaria
Sez.II
Terranova Monia
Sez.II
Amara Carla
Sez.III
Scollo Simona
Sez.III
Sez.IV
Micieli Corradina
Sez.IV
Amico Alessandra
Sez.V
Sez.V
Lentini Deborah
Sez.VI
Scalora Astrid
Sez. VI
Costa Paolina
Sez.VII
Vaccaro Rosalba
Sez.VII
Sorano Cristina-Religione
Sez.TUTTE
17
NOMINATIVO
Avola Grazia
Avola Grazia
Bonaccorsi
Antonina
Bonaccorsi
Antonina
Calafiore Concetta
Cugno Valentina
Fiorenza Elena
Giacchi Lucia
Licciardo Eliana
Lo Bianco
Grazia
Mangiafico
Marilena
Marino Rosa
Musso Ivana
Petrolito
Michelangela
Pisano Rita
Reale Concetta
Ripa Giuseppina
Spicuglia Carmela
Strigari M. Carmela
Tin Maria
Maria
Tiralongo Egilda
Vento Angela
DISCIPLINA
Italia-Arte e Immagine.
Storia-Geografia-ScienzeMusica-Attivit alternativa
Musica
Storia Geografia-Musica
Attivit alternativa
Matematica- Scienze
CLASSE
II B-Tempo pieno
II B-Tempo pieno
IAeIB
IA
III B
Sostegno
Matematica- Scienze motorie
Tecnologia Informatica
Sostegno
Italiano-Arte e Imm. Scienze
motorieMatematica-Inglese-Scienze
Inglese
Italiano- Arte e Imm.-StoriaGeografia-Tecnologia
Informatica-Att. alternativa
Sostegno
III A
II A-II B-Tempo pieno
II A Tempo pieno-II B
IV A-IV B
I A-I B
IV A-IV B-IV B-V A
III A -Tempo pieno
IV A
III B
IA
Italiano-Storia-geografia-Arte
e immagine-Scienze motorieMusica-Scienze-Tecnologia
informatica
Matematica-ScienzeTecnologia informatica
Religione
Sostegno
IV A
I A-I B
Tutte le classi
III A-Tempo pieno
III B
IV B
VA
18
Discipline
Classi
Ricevimento
1 Alcamo Michela
Scienze
matematiche
1 ^2^ 3^ D
Mercoled 12-13
2 Conforto Lidia
Sostegno
Gioved 8-9
3 Di Falco Elena
Sostegno
Mercoled 11-12
4 Ferrara
Sebastiana
Lingua Inglese
1^ 2^ 3^ A, B
Gioved 10-11
5 Fichera Elvira
Lingua Francese
1^ 2^ 3^ A B D
Gioved 9-10
6 Furiosi Elena
Religione
1^ 2^ 3^ A B D
Luned 12-12.30
7 Giardina Olivia
Musica
1^,2^,3^,A B D
Venerd 9-10
8 Giliberto Enza
Scienze motorie
sportive
1^ 2^ 3^ A B D
Luned 10-11
9 Greco Clotilde
Sostegno
9 Ilacqua Paola
Lettere
Costituzione e
cittadinanza
10 Insolia
Giuseppe
Arte e immagine
Mercoled 11-12
1^ D
1 2 3^ A B D
Luned 10.11
1^ 2^ 3^ A B D
Gioved 12-13
11 Latino Pietro
Sostegno
Venerd 12-13
12 Montesano
Maria
Scienze
Matematiche
1^ 2^ 3^ B
Mercoled 11-12
13 Nocera Salvina
Lettere
1^ A, 3^ A
Mercoled 11-12
14 Ricupero Maria
Giuseppina
Lettere
1^ 2^ 3^ B
Luned 10-11
15 Rosa Rossana
Sostegno
16 Scamporlino
Maria
Lettere
1^B-2^A
Mercoled 11-12
17 Scifo Daniela
Lingua Inglese
1^ 2^3^ D
Mercoled 10-11
18 Sorano Lucia
Scienze
Matematiche
1^ 2^ 3^ A
Mercoled 10-11
19 Stante Isabella
Lettere
2^ D 3^ D
Venerd 12-13
20 Tommaseo
Rosaria
Tecnologia
1^ 2^ 3^ A B D
Marted 11-12
Marted 11-12
19
LOMBARDO ANGELA
BLANDINI RITA
1
1
MORTELLARO M. CARMELA
CIRILLO DANIELA
1
SERVIZIO FOTOCOPIE
AGOSTINI RAFFFAELE
SERVIZI AUSILIARI
Plesso
Nominativo
PIANO TERRA
Scuola infanzia
PRIMO PIANO
Elementare
PRIMO PIANO
Elementare
BOLOGNA MARIO
BARONE GIUSEPPA
RABITO LUCIA
Qualifica
Ex LSU
Ex LSU
Nominativo/contratto
URSO MARIA
compiti
Piano terra
RAGUSA VINCENZA
Piano terra
CAMPISI MARIA
Primo piano
NOVELLO GIOVANNI
Primo Piano
CALVO SALVATORE
Secondo Piano
Gli uffici della segreteria sono aperti al pubblico in Viale Teocrito, 63 nei giorni
di: Luned, Marted, Mercoled, Gioved, Venerd, dalle ore 11.30 alle 13.30
Marted e gioved dalle ore 15.00 alle 17.00
Tel. 0931/60376 - Fax. 0931/60376
20
insufficienti sufficientemente
attrezzate
X
X
X
BEN
ATTREZZATE
ben
attrezzate
x
x
x
X
x
Calcetto, pallavolo,
pallamano
Campetto esterno
x
21
2.3.2 Collegialit.
Il Collegio Docenti intende potenziare la cultura e la prassi della collegialit, non
intesa come un generico ed episodico lavorare insieme, ma come corresponsabile
presa in carico di compiti specifici, consapevolezza dei percorsi progettuali,
responsabilit nellattuazione delle decisioni collegiali.
Un ruolo importante avranno dunque i Consigli di Intersezione (Infanzia), di
Interclasse (Primaria) e di Classe (Secondaria). I Consigli avranno i seguenti
compiti: la programmazione, lanalisi, la valutazione, la ricerca, la propositivit,
la verifica dellattivit connessa con il processo formativo, le integrazioni delle
proprie proposte con i temi educativi generali e con i saperi disciplinari.Sar
dedicata una cura attenta al miglioramento dei canali di informazione fra
Istituzione, Alunni e Genitori.
2.3.3 Gli organi collegiali
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione
tra docente e studente e si arricchisce in virt dello scambio con l'intera comunit
che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al
progetto scolastico da parte dei genitori un contributo fondamentale. Gli Organi
collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono
sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono
garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo
tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti
gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello
delle lezioni
Consiglio di intersezione
Scuola dellinfanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna
delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente
parte del consiglio, da lui delegato.
Consiglio di interclasse
Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna
delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente
parte del consiglio, da lui delegato.
Consiglio di classe
Scuola media: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori;
presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui
delegato.
Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di
formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonch quello di agevolare ed
estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del
consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a
carico degli studenti.
Consiglio d'Istituto
Scuola media: il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino
a 500 alunni, costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale
22
23
Funzione strumentale n. 1:
Redazione, gestione e coordinamento del P.O.F..
Docente : Prof.ssa Isabella Stante
-Componenti della Commissione P.O.F: Rosaria Ferrauto e Marilena
Mangiafico
24
Il presente Regolamento conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle Studentesse e degli
Studenti, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n.249 integrato e modificato con D.P.R n. 235 del
21 /nov.2007, e del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R.
8 marzo 1999 n.275, del D.P.R. 10 ottobre 1996 n. 567 e sue modifiche e integrazioni.
Il presente Regolamento pu essere modificato dal Consiglio d'Istituto, secondo le modalit previste
dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti
scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la
comunit scolastica.
Del presente Regolamento viene affissa copia agli albi dei vari plessi. Ogni Consiglio di Classe e
Interclasse, ne ricever una copia in dotazione. Sar disponibile copia in formato digitale.
Art. 1- Ingresso e uscita dalla scuola
regoleranno, rispettivamente, le uscite degli alunni del l e del 2 piano. E' assolutamente vietato agli
alunni sostare lungo i corridoi prima del suono della campana. Le classi usciranno ordinatamente, in
fila per due e precedute dall'insegnante.
Il personale ausiliario collaborer con i docenti, nella vigilanza, durante l'entrata e l'uscita,
assicurando il controllo sugli spazi esterni alle aule e presso i cancelli.
Art. 2 Ricreazione
La ricreazione avr luogo dalle ore 10.45 alle ore 11.00 per la scuola elementare e per la scuola
secondaria dalle ore 10.50 alle ore 11.05. La vigilanza sar effettuata da tutti i docenti presenti nelle
classi al suono della campana e il personale ausiliario concentrer la propria attenzione nei pressi
dei servizi igienici.
Durante la ricreazione, gli alunni devono tenere un comportamento corretto, possono consumare la
colazione e usufruire dei bagni ordinatamente. Ciascun insegnante deve intervenire quando un
alunno di qualsiasi classe tenga un comportamento scorretto nei corridoi.
Scuola Secondaria :
Gli alunni delle classi ubicate lungo il corridoio del seminterrato si serviranno dei bagni allocati al
piano terra; tutti gli altri utilizzeranno i servizi del piano di appartenenza.
25
Gli alunni potranno accedere ai bagni al suono della ricreazione e due per volta. Non consentito
agli alunni fruire dei servizi igienici prima delle ore 9,00 e dopo le ore 13,30 e comunque per non pi
di due volte al giorno, salvo particolari esigenze espresse e in ogni caso consultando e/o
compilando l'apposita griglia.
Gli alunni non possono andare in bagno durante il cambio dell'ora di lezione.
Art. 3 - Giustificazione delle assenze e dei ritardi
Gli alunni della Scuola Media devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni, esibendo
l'apposito libretto opportunamente timbrato dal Dirigente Scolastico e sottoscritto da uno dei genitori in
sua presenza.
Gli alunni della Scuola Primaria devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni esibendo il diario.
Le assenze saranno giustificate direttamente dai docenti della 1' ora di lezione.
Le assenze di durata superiore a cinque giorni continuativi, compresi i giorni festivi intermedi,
dovranno essere giustificate con certificato medico, se dovute a motivi di salute; saranno giustificate
con una dichiarazione firmata da uno dei genitori se dovute ad altri motivi
La quinta assenza sul libretto andr giustificata personalmente dal genitore.
Gli alunni che rientrano a scuola dopo uno o pi giorni di assenza senza la relativa giustificazione
sono ammessi provvisoriamente in classe purch regolarizzino la propria posizione il giorno
successivo; in caso contrario dovranno presentarsi accompagnati da uno dei genitori il giorno
seguente.
Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni in caso di malessere o per altri
giustificati motivi, solo se prelevati direttamente da uno dei genitori.
Gli alunni che hanno necessit di anticipare l'uscita e/o posticipare l'entrata saranno autorizzati solo
previa richiesta formale da parte della famiglia al Dirigente Scolastico per validi motivi.
Il ritardo eccezionalmente tollerato fino a 10 minuti; esso comporter l'ammissione in classe a
decorrere dalla seconda ora di lezione per coloro che spesso reiterano tale infrazione e dovr essere
giustificata il mattino seguente personalmente dal genitore.
Le assenze collettive di classe o di Istituto sono ritenute ingiustificate, pertanto ne sar data
tempestiva comunicazione alla. famiglia.
Art. 4 - Trasferimenti degli alunni in altre aule o in palestra.
Gli alunni saranno sempre accompagnati dal docente responsabile che al termine dell'ora li
riaccompagner in classe affidandoli al docente dell'ora successiva.
Art. 5 - Comportamento degli alunni in caso di pericolo
Gli alunni, in caso di eventi sismici o emergenze di altra natura, debbono conservare la calma e
attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite in precedenza dagli addetti alla sicurezza della
scuola.
Art. 6 - Diritti degli studenti
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso attivit di orientamento, l'identit di ciascuno e sia aperta alla pluralit delle idee.
Ciascun studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle
norme che regolano la vita della scuola.
La scuola persegue la continuit dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti.
Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunit scolastica hanno diritto a vedere
rispettata in ogni situazione la. loro dignit personale. La comunit scolastica promuove la solidariet
tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.
26
27
TABELLA N. 1
INFRAZIONI DISCIPLINARI
a)
SANZIONI PREVISTE
IRROGAZIONE
ammonizione
verbale
Docente
ammonizione scritta
Dirigente
b) osservanza dei regolamenti Ammonizione verbale
Docenti
interni
Ammonizione
scritta
Consiglio di Classe
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
c) rispetto delle norme di sicurezza
Docenti
Consiglio di Classe
e delle norme che tutelano la Ammonizione verbale
salute
Ammonizione scritta
Dirigente
Riparazione danno e/o
presa in carico delle spese
mediche o di ripristino
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza
d) rispetto delle strutture e delle Ammonizione verbale
Docenti
Consiglio di Classe
attrezzature
Ammonizione scritta
Riparazione danno e/o Dirigente
presa in carico delle spese di
ripristino
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza
e) rispetto nei confronti dei Ammonizione verbale
Docenti
compagni (a seconda della Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
gravit)
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
t) rispetto nei confronti dei docenti Ammonizione verbale
Docenti
e del personale tutto (a seconda Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
della gravit)
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
TABELLA N. 2
Sulla base delle disposizioni ministeriali (Prot. n. 30 del 15 marzo 2007), viene inoltre elaborata la
tabella relativa alle sanzioni disciplinari sull'uso improprio di telefoni cellulari e di altri dispositivi
elettronici durante le attivit didattiche.
INFRAZIONI DISCIPLINARI
SANZIONI PREVISTE
IRROGAZIONE
SULL'USO IMPROPRIO DEL
CELLULARE
a) Cellulare acceso
ammonizione verbale
Docenti
sequestro momentaneo del Dirigente
cellulare
b) Cellulare acceso recidivo
Ammonizione verbale
Docenti
Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
Sequestro cellulare con ritiro Dirigente
da parte dei genitori
c) Uso di sms o telefonate
Ammonizione scritta
Docenti
Sequestro cellulare con ritiro Consiglio di Classe
da parte dei genitori Dirigente
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza
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TABELLA N.3
Infine in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale MPI del 5 febbraio 2007, n.16, che determina le
linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo,
la scuola si fa carico non solo di provvedere a mettere in atto comportamenti di natura
sanzionatoria e, ove necessario, "riparatoria - risarcitoria" ma, tendendo verso una
responsabilizzazione del discente, anche di natura
educativa-riabilitativa.
INFRAZIONI DISCIPLINARI
SANZIONI PREVISTE
Riconducibili al bullismo
a) Frequente possesso di oggetti ammonizione verbale
altrui
sequestro-restituzione
dell'oggetto
contatti Scuola - Famiglia
b)Frequenti manifestazioni di
ostilit, intimidazioni,
prevaricazioni, aggressioni
verbali nei riguardi di compagni
c/o adulti
IRROGAZIONE
Docenti
Dirigente
Ammonizione verbale
Ammonizione scritta
Contatti Scuola - Famiglia
Interventi specialistici
Docenti
Consiglio di Classe
Dirigente
Docenti
Consiglio di Classe
- Dirigente
di
TABELLA N. 4
In considerazione della particolare gravit che pu connotare taluni comportamenti , si fa
riferimento che la regola, ai sensi dell'art. 4 comma 8 D.P.R. n.249/1998, prevede pertanto:
Nel caso di situazioni di recidiva di reati che violino la dignit e il rispetto per la persona, oppure di
atti di grave violenza da determinare seria apprensione a livello sociale il Consiglio di Istituto pu
ricorrere alle sanzioni
INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI SANZIONI PREVISTE
IRROGAZIONE
Riconducibili alle tabelle di cui a) allontanamento temporaneo Docenti
sopra.
dalla comunit scolastica;
Dirigente
Riconducibili alle tabelle di cui b) allontanamento temporaneo Docenti
sopra.
dello studente dalla comunit Consiglio di Classe
scolastica per un periodo non Dirigente
superiore a 15 giorni ;
Nel caso in cui ricorrano due ipotesi eccezionali e tassative di particolare gravit (comma 9):
1) quando siano stati commessi "reati che violino la dignit e il rispetto della persona umana (violenza
privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale);
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2) quando vi sia una concreta situazione di pericolo per l'incolumit delle persone (incendio,
allagamento, ecc.);
c) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunit scolastica per un periodo superiore a 15
giorni;
d) allontanamento dello studente dalla comunit scolastica fino al termine dell'anno scolastico;
e) esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo
del corso di studi.
Adottato esclusivamente dal consiglio di istituto.
In queste due situazioni della massima gravit, che implicano l'attivazione di procedimenti penali e/o
mettano in pericolo l'incolumit delle persone, lo Statuto, derogando alla regola generale, riconosce la
possibilit di ricorrere ad un rimedio estremo, con la conseguenza che la durata dell'allontanamento
non pi sottoposta al limite dei quindici giorni, ma, come dispone espressamente il comma 9,
commisurata alla gravit del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la
famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l'autorit giudiziaria - un percorso di
recupero educativo mirato all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunit scolastica. Le sanzioni disciplinari possono essere irrogate solo previa verifica da parte
dell'istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evince la reale
responsabilit dello studente.
Art. 10 - Impugnazioni e organo di garanzia
Per l'impugnazione delle sanzioni di cui all'art A, comma 7 e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all'art.328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n.297. Contro le
sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 ammesso ricorso, da parte degli studenti
della scuola secondaria superiore e da parte dei genitori della scuola media, entro quindici giorni dalla
irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno della scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli
studenti nella scuola secondaria superiore e di due genitori nella scuola media.
Art. 11- Patto educativo di corresponsabilit
Il Patto di Corresponsabilit (articolo 5-bis D.P.R. n. 235 del 21 nov. 2007-Regolamento recante
modifiche ed integrazioni al D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998, concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria) si inserisce all'interno di una linea di interventi di
carattere normativo, amministrativo ed educativo attraverso i quali si richiamano i ruoli e le
responsabilit di ciascuna componente della comunit scolastica: Docenti, Dirigenti scolastici, Studenti
e Genitori.
Il Consiglio di Istituto approva all'unanimit con delibera n.2/4 del 15 Ottobre 2009
30
GLI ALUNNI
al
fine
di
promuovere la
preparazione ad assolvere ai
propri compiti sociali
SI IMPEGNANO A
essere cooperativi nei gruppi di
compito, di livello ed elettivi;
prendere
coscienza
dei
personali diritti-doveri;
rispettare persone, ambienti e
attrezzature;
usare un linguaggio consono ad
un ambiente educativo nei
confronti
dei
docenti,
dei
compagni,
del
personale
ausiliario;
adottare un comportamento
corretto ed adeguato alle diverse
situazioni;
attuare comportamenti pi
adeguati alla salvaguardia della
sicurezza propria e degli altri in
condizioni
ordinarie
e
straordinarie di pericolo;
adottare un abbigliamento
consono all'ambiente scolastico;
rispettare i tempi previsti per il
raggiungimento degli obiettivi
del proprio curricolo mettendo in
atto
un
atteggiamento
responsabile nell'esecuzione dei
compiti richiesti;
accettare, rispettare, aiutare
gli altri ed i diversi da s
comprendendo le ragioni dei loro
comportamenti.
I GENITORI
per una proficua collaborazione
scuolafamiglia
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE
la costruzione di un dialogo
costruttivo con l'Istituzione;
Il rispetto delle scelte educative
e didattiche condivise;
atteggiamenti di proficua e
reciproca collaborazione con i
docenti;
atteggiamenti di rispetto, di
collaborazione, di solidariet nei
confronti dell' "altro" nei loro
figli;
il rispetto dell'orario d'entrata
e d'uscita;
la garanzia di una frequenza
assidua alle lezioni;
il controllo quotidiano del
materiale scolastico necessario;
il controllo costante
dell'abbigliamento adeguato
all'ambiente scolastico;
la partecipazione agli incontri
periodici scuola-famiglia;
l'esecuzione
dei
compiti
assegnati.
31
32
Le attivit sono state esplicitate a livello di classe e sono state sviluppate secondo
dei moduli che sono stati caratterizzati da conversazioni, rappresentazioni
grafico-sportive, laboratori espressivi, preparazione di giochi, prove sportive,
cerimonia di chiusura dei giochi, festa dellaccoglienza per tutte le classi e
merenda collettiva in cortile, canti a tema.
Nel progetto accoglienza sono state previste inoltre delle griglie di osservazione
sullo schema corporeo, sulla motricit globale, la motricit fine, la percezione
visiva, la percezione uditiva, il linguaggio orale (ascolto e parlato), il grafismo e il
linguaggio iconico e la lettura di immagini e simboli.
Il progetto accoglienza nella scuola secondaria stato orientato al passaggio non
traumatico dalla scuola primaria a quella del secondario, ossia nella prima classe
di scuola secondaria.
Il gruppo di progetto per laccoglienza ha previsto i seguenti obiettivi:
-favorire la socializzazione ambientale (guidare emotivamente significativo, i
ragazzi durante la visita alla scuola);
-facilitare la prima socializzazione allinterno della classe e della scuola
( presentazione dei compagni di classe e degli insegnanti);
-favorire lorganizzazione temporale (abituare gli alunni allalternarsi dellorario
delle materie, al differimento dei compiti anche a distanza di pi giorni, alluso
del diario..);
-illustrare e discutere alcuni obiettivi, metodologie e attivit di studio previste
dal P.O.F.;
-far conoscere alcuni articoli dello Statuto dello studente e del regolamento di
istituto.
Le attivit saranno svolte dal 15 di Settembre alla prima settimana di Ottobre. Il
progetto prevede delle schede per lauto presentazione e delle tabelle per la
raccolta dei dati relativi agli interessi degli alunni utili per i docenti, oltre che
prove di ingresso articolate e utili per la conoscenza degli aspetti cognitivi e
relazionali.
Progetto Scuola a Rischio-Finalit del progetto: Scuola dellInfanzia
Premesso che I bambini di oggi non sanno pi che cosa voglia dire avere un cielo
azzurro sulla testa, schiacciati dalla loro passivit di soggetti cresciuti davanti la
tv, con gli occhi abituati ad incamerare sempre pi immagini e a produrre sempre
meno parole, i docenti, consapevoli che i giochi hanno sempre svolto una funzione
importante nella formazione civile dei cittadini e collegandoci al nucleo tematico
basato del diritto-dovere di cittadinanza, art.31 (il bambino ha diritto di giocare,
di riposarsi e di svagarsi) della convenzione dei diritti dei bambini, ci si
impegnati a sviluppare un piano di lavoro alluopo.
Il progetto si presenta realizzato nel curricolare, i destinatari sono gli alunni di
tutte le sezioni.
I tempi sono relativi al mese di Novembre fino al mese di Maggio, con due incontri
mensili frontali con i bambini. La localit quella della sezione e della palestra.
Dopo un iniziale confronto tra passato e presente, tramite lanalisi di fonti orali (i
ricordi degli insegnanti, le interviste ai nonni) attraverso i reperti di giocattoli
antichi o documenti del passato, seguiranno le esperienze dirette. Il progetto
prevede una visita guidata sul territorio, presso il Museo Paolo Orsi (settori
giocattoli).
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34
- Corpo in movimento
- Linguaggi, creativit, espressione
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo.
Attraverso i Campi di Esperienza si articoler il percorso didattico educativo che
meglio risponde alle esigenze dei bambini:
-per favorire esperienze di crescita e di apprendimento nelle diverse dimensioni
di sviluppo della persona: affettive, relazionali, cognitive;
-per creare esperienze di incontro con i diversi linguaggi in un ambiente ricco e
stimolante di relazioni,cura e apprendimento attraverso la promozione di scelte e
strategie mirate di rispetto e valorizzazione della diversit di ascolto e attenzione
di ogni bambino.
La metodologia sar quella della ricerca-azione con lobiettivo di stimolare: la
curiosit, l'esplorazione, l'intuizione, la risoluzione dei problemi (per prova ed
errori).
Le metodologie privilegiate saranno:
- il gioco, le attivit esplorative, le attivit logico-percettive, le attivit logicoverbali e grafico-pittoriche, le attivit manipolative,le attivit motorie.
Per la continuit si effettueranno incontri con i docenti degli anni ponte con
scambi di visite alle classi prime, si valuteranno i prerequisiti di accesso alla
scuola primaria, e attivit comunicative che saranno approfondite nella scuola
primaria.
La valutazione in itinere rappresenter uno strumento necessario per la
promozione di azioni educative da attivare, consolidare, regolare o sostituire. Si
utilizzer l'osservazione sul campo e l'uso di griglie di rilevamento come da
registro opportunamente costruite a seconda delle attivit. Alla fine dell'ultimo
anno, per ciascuno alunno sar compilata una scheda personale dellalunno/a, le
voci della scheda saranno costituite da obiettivi formativi suddivisi per campi di
esperienza,con osservazioni anche di tipo discorsivo.
Il nucleo tematico d'istituto "Piccoli Cittadini" ha suggerito ai docenti della scuola
dellinfanzia l'adozione di due personaggi ipotetici che rispondono meglio alla
costruzione del nostro curricolo.
I due personaggi (Chicco e Chicca) introdurranno i bambini nelluniverso della
fiaba. Il lavoro didattico realizzato ruoter attorno all'idea di famiglia, di scuola,
di gruppo come comunit di vita.
Per i bambini di 5 anni, saranno attuati, dalle 16,30 alle 18,00, i seguenti progetti
extracurriculari: motorio, inglese, espressione teatrale.
35
4 anni
1. Rafforzare l'autonomia, la stima
di s, l'identit.
Esprimere emozioni e sentimenti.
3. Esprimere il dissenso.
Scaricare i momenti di aggressivit
in giochi di finzione.
Effettuare scelte autonome.
6. Sviluppare sentimenti di fiducia
verso gli altri.
7. partecipare in gruppo ad attivit
comuni.
8. rafforzare lo spirito di amicizia e
di fiducia.
9. Comprendere i simboli legati alla
5 anni
1.Accettare il diverso da s.
2. Accettare le sconfitte.
3. Assumere comportamenti
adeguati alle varie
situazioni.
4. Portare a termine i propri
impegni.
5.Effettuare scelte consapevoli ed
autonome.
6. Essere disponibili a collaborare
per un fine comune.
7. Acquisire sicurezza di s.
8. Comprendere i cambiamenti
avvenuti nella propria persona.
9. Organizzare semplici giochi.
10. Conoscere alcune regole
4 Anni
1.Conoscere globalmente il
proprio corpo.
2. Percepire, riconoscere e
denominare le parti principali del
corpo su di s e sugli altri.
3. Ricomporre adeguatamente lo
schema corporeo.
4. Rappresentare il proprio corpo.
5.Riconoscere la propria identit
sessuale.
6.Imitare posizioni.
7.Controllare e coordinare i
movimenti del proprio corpo.
8.Migliorare la motricit fine.
9. Utilizzare schemi motori per
superare ostacoli.
10.Sviluppare una positiva
immagine di s.
11.Coordinare i propri movimenti
in base alle regole.
12.Posizionare il proprio corpo in
esperienze simulative.
5 Anni
1. Ricomporre
una figura
umana divi pi parti.
2. Rappresentare il proprio corpo
in modo completo.
3. Imitare posizioni articolate del
corpo
4. Rappresentare il corpo in
movimento
5. Esercitare lequilibrio statico e
dinamico.
6. Sviluppare una p immagine di
s.
7. Discriminare ds. e sn. su di s.
8. Esercitare la grafo-motricit.
9. Rafforzare le proprie percezioni
sensoriali.
10. Utilizzare strategie
nell'interazione socio motoria
11. Coordinare e controllare i
propri movimenti in base regole
IL CORPO IN MOVIMENTO
Obiettivi DI APPRENDIMENTO
3 Anni
1. Percepire, riconoscere e
denominare le principali parti del
corpo.
2. Conoscere l'uso delle principali
parti del corpo.
3. Imitare posizioni globali del
corpo.
4. Padroneggiare schemi ed
esperienze motorie nuove. 5.
Acquisire sicurezza e fiducia nelle
proprie capacit motorie.
6. Esercitare la motricit fine e la
coordinazione oculo-manuale.
7. Percepire la propriet degli
oggetti.(forma e colori )
11.Acquisire corrette abitudini
igienico -sanitarie.
12 Riprodurre con il gioco ritmi
semplici.
36
3 Anni
4 Anni
5 Anni
37
I DISCORSI E LE PAROLE
Obiettivi di apprendimento
3 Anni
1. Acquisire fiducia nelle proprie
capacit di comunicazione.
2. Acquisire una corretta pronuncia
dei principali fonemi.
3. Capire e farsi capire dagli altri.
4. Verbalizzare il proprio elaborato
grafico.
5. Verbalizzare una semplice
esperienza.
6. Formulare frasi semplici di senso
'' compiuto.
7. Memorizzare e ripetere brevi e
semplici canti e/o poesie.
8.Comunicare i propri bisogni
verbalmente
9.Arricchire il lessico con parole
nuove
10. Usare il linguaggio per stabilire
rapporti interpersonali.
11. Ascoltare e comprendere i
racconti sulla strada
12. Conoscere i mezzi di trasporto
4 Anni
5 Anni
1. Utilizza re correttamente i
fonemi.
2. Esprimersi utilizzando frasi
complete.
3. Definire azioni e situazioni
rappresentate attraverso il
disegno.
4. Memorizzare e ripetere poesie e
canti.
5. Comprendere consegne.
6.Verbalizzare situazioni familiari.
7.Attendere il proprio turno in una
conversazione.
8.Esprimere i propri bisogni,
emozioni e idee.
9. Utilizzare vocaboli nuovi.
10. Ascoltare e comprendere un
testo narrato.
11. Verbalizzare in sequenza una
storia.
12. Intervenire adeguatamente in
una conversazione.
13. Conoscere la funzione del
vigile,la sua gestualit,gli strumenti
che utilizza.
14.Problematizzare la realt per
interiorizzare comportamenti
corretti, nulluso dei mezzi di
locomozione.
15.Utilizzare immagini e compiere
collegamenti logici.
38
4 Anni
5 Anni
1. Individuare somiglianze e
differenze.
2. Costruire semplici insiemi.
3. Discriminare e seriare oggetti
per
grandezza,
altezza,
lunghezza.
4. Distinguere e verbalizzare le
quantit: uno,tanti pochi.
5. Confrontare gruppi di oggetti
per quantit.
6. Riconoscere e riprodurre ritmi.
7. Riconoscere e riprodurre forme
geometriche: cerchio, quadrato,
triangolo.
8. Ricostruire l'ordine di una
azione vissuta.
9. Esplorare e manipolare
materiali diversi.
10.
Comprendere
le
caratteristiche pi importanti
delle quattro stagioni.
11. Comprendere l'importanza di
rispettare il proprio ambiente.
12. Riconoscere la causa e
l'effetto di alcuni fenomeni.
13. Conoscere alcuni animali e il
loro habitat.
14. Descrivere verbalmente e
rappresentare
graficamente
un'esperienza.
15. Osservare e comprendere le
varie fasi della via umana.
16. Percepire e discriminare le
caratteristiche
dei
segnali
stradali: forme,colori e simboli.
17. Scoprire e riconoscere le
diverse
zone
della
strada
(marciapiede, strisce pedonali).
1.Costruire insiemi.
2. Rappresentare graficamente gli
insiemi utilizzando varie
modalit.
3. Individuare l'attributo che
spieghi la classificazione data.
4. Usare correttamente il
'perch" causale.
5. Operare corrispondenze tra
gruppi di oggetti.
6. Confrontare gruppi di oggetti
per quantit.
7. Contare in senso progressivo.
8. Seriare oggetti per:
grandezza, lunghezza, altezza,
larghezza in ordine crescente e
decrescente
9. Creare ritmi binari e ternari.
10. Rilevare il mutamento della
natura durante l'anno.
I1. Verbalizzare le
caratteristiche delle quattro
stagioni.
12. Confrontare diversi tipi di
ambienti:mare bosco,campagna
montagna.
13. Rappresentare e registrare
eventi atmosferici usando
simboli.
14. Compiere osservazioni
sull'alternanza tra giorno e
notte.
15. Denominare e conoscere i
giorni della settimana.
16. Percepire il trascorrere del
tempo.
18. Verbalizzare alcune
caratteristiche che differenziano
gli esseri viventi dai non viventi.
19. Muoversi nella strada,
riconoscendo le relazioni spaziali.
20. Individuare analogie e
differenze in situazioni stradali.
21. Ordinare i segnali stradali e
classi, classificarli per categoria.
39
40
41
42
Riflettere sui propri percorsi di conoscenza, sia in tempo reale sia a lungo
termine; rendersi conto che ogni percorso di apprendimento pu essere precisato
e approfondito da passi successivi; apprezzare i nuovi strumenti di indagine e di
rappresentazione, anche in quanto potenziano e modificano le conoscenze che gi
si possiedono: tutte queste dimensioni della relazione di insegnamento /
apprendimento
permetteranno
di
approfondire
la
comprensione,
sperimentandone in prima persona laspetto dinamico, e di accrescere la
motivazione ad apprendere ancora. Al tempo stesso potranno anche aprire alla
consapevolezza, sollecitata da esempi adatti, che tutte le conoscenze scientifiche
sono, al pari di quelle delle arti e delle lettere, prodotti non statici della cultura
umana e, in quanto tali, in continua evoluzione; contribuir, al pari delle
conoscenze relative alle discipline delle altre aree, a formare le basi per un
pensiero critico, che superi i vincoli dati da stereotipi e pregiudizi e in grado di
leggere il presente e di prevedere alternative future.
AREA STORICO-GEOGRAFICA
L'area storico-geografica composta dalle scienze che si occupano dello studio
delle societ umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia,
strettamente collegate fra loro e in continuit fra primaria e secondaria.
Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo quello
di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire percorsi
strutturati su questioni della modernit e della contemporaneit, socialmente
vive e spazialmente differenziate. Questa apertura costante al mondo attuale
necessaria, dal momento che uno degli obiettivi centrali di questarea lo
sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la
comprensione del significato delle regole per la convivenza nella societ e della
necessit di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunit
territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei
principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento
dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso
internazionale.
Per altro verso, il continuo legame con il mondo antico assicurato dallo studio
del patrimonio storico, artistico e culturale. Questa risorsa permette, anche nella
scuola secondaria di primo grado, la possibilit di riprendere momenti di
preistoria e di storia antica.
Larea storico-geografica aperta alla collaborazione con le altre discipline.
Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dellarea
condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della
geo-graficit, che lespressione grafica dellintelligenza visivo-spaziale e,
quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per
la descrizione e linterpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni
storico/sociali. Il processo di insegnamento/apprendimento concepito come
coinvolgente, spinge l'alunno a interrogarsi, basato su questioni inerenti
l'attualit e su conoscenze significative. Esso tiene conto del sapere e
dell'esperienza degli alunni come punto di partenza e di arrivo dei percorsi di
apprendimento. Si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti
di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti
43
44
Occorrer partire dalla persona che apprende , con loriginalit del suo percorso
individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia
e agli ambiti sociali.
Le strategie educative e didattiche terranno conto della singolarit e della
complessit di ogni persona, non come entit astratta, ma che vive qui e ora, che
solleva precise domande esistenziali che vanno alla ricerca di orizzonti di
significato.
3.5. La Continuit
La continuit, elemento di caratterizzazione del curricolo scolastico, risiede nella
necessit di dare maggiore intenzionalit e organizzazione alle varie attivit della
scuola, soprattutto in vista di una progressione articolata e progressiva delle
competenze e delle capacit nei vari ordini di scuola.
Ci presuppone la necessit di fissare in un continuum scolastico che va dalla
scuola dellinfanzia alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado
le linee guida di un progetto educativo e formativo, nonch gli obiettivi generali e
specifici relativi ai campi di esperienza, agli ambiti disciplinari e alle varie
discipline; conoscere il punto di arrivo dei colleghi dell'ordine di scuola che
precede e motivare gli interventi educativi successivi tenendo conto delle abilit
e delle competenze gi acquisite dagli allievi onde evitare inutili ripetizioni di
contenuti e di metodi. Il curriculum sar organizzato in modo che la crescita
mentale e personale degli alunni venga accompagnata nel suo iter evolutivo da
una attivit scolastica senza troppe cesure, senza salti, in modo da favorire
appunto uno sviluppo integrato delle personalit dei bambini e dei ragazzi
La continuit pertanto rappresenter la ricerca di un equilibrio dinamico tra i
vari ordini di scuola e si concretizzer in una duplice forma di raccordo tra i
diversi ordini di scuola: il raccordo pedagogico e il raccordo curricolare.
3.6. Forme di raccordo pedagogico: dallinfanzia, alla primaria, alla secondaria
Nellambito delle misure previste per il raccordo pedagogico, saranno attivate le
seguenti attivit di tipo organizzativo, strategico e informativo:
-comunicazioni di dati e informazioni sullalunno, formazione delle classi iniziali,
strumenti e modalit di valutazione;
-dati sullalunno: punti di forza e di debolezza acquisiti anche in collaborazione
con la famiglia, rendimento scolastico, osservazioni sistematiche dei docenti,
eventuali portatori di handicap;
-livelli di competenza raggiunti, relazioni sociali gi costruite, fattori socioculturali di sfondo per valorizzare le acquisizioni gi raggiunte
3.7. Forme di raccordo curricolare: dallinfanzia, alla primaria, alla secondaria
Dal punto di vista curricolare le misure previste saranno le seguenti:
-coordinamento delle programmazioni didattiche degli anni iniziali e terminali
della scuola materna, elementare, media e prima classe di scuola secondaria (da
individuare allesterno della scuola)
-conoscenza dei programmi reciproci dei diversi gradi di scuola;
-eventuali percorsi curricolari continui;
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46
a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche
multimediali, caratterizzati da una pluralit di scopi comunicativi e di usi
funzionali.
b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di
lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze
e studiare, per orientare attivit pratiche, per affrontare problematiche di suo
interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di
supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).
c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta
esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della
lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e
moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, brevi
romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire
liberamente interessi personali, culturali e di ricerca.
Profilo di uscita: dalla scuola media alla di scuola secondaria di secondo
grado.La lettura
a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche
multimediali, caratterizzati da una pluralit di scopi comunicativi e di usi
funzionali.
b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di
lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze
e studiare, per orientare attivit pratiche, per affrontare problematiche di suo
interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di
supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe). Sa
individuare in un testo argomentativo tesi e antitesi
c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta
esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della
lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e
moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi
ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente
interessi personali, culturali e di ricerca. Sa analizzare e ricostruire le tipologie
testuali affrontate nel ciclo della scuola media( testo narrativo, descrittivo,
espositivo, informativo,poetico e argomentativo)
47
Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di
secondo grado
a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una variet
di forme testuali ( lettere, relazioni, temi di tipo narrativo,espositivo,
argomentativi) riconducibili a vari tipi di testo, per scopi diversi. Applica strategie
di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla
ideazione alla revisione.
b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in
modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l'integrazione di linguaggi
multimediali.
c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare, raccogliere e
rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, ed esperienze per
utilizzarli nelle proprie attivit di studio e per organizzare e sistematizzare le
proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise
indicazioni sulle procedure da seguire.
Profilo d'uscta: dalla scuola elementare alla scuola media-La grammatica
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni
L'allievo/a in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri
comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica
conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di
consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere
problemi di comprensione e di produzione di testi.
La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e
interculturale
Lallievo/a consapevole della variabilit della lingua e delle forme della
comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le
conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare
confronti tra le lingue, fra italiano e inglese.
Profilo d'uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di
secondo grado. La grammatica
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni
L'allievo/a in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri
comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica
conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di
consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere
problemi di comprensione e di produzione di testi. La riflessione sulla lingua e sui
testi come strumento di crescita culturale e interculturale
Lallievo/a consapevole della variabilit della lingua e delle forme della
comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le
conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare
confronti tra le lingue, fra Italiano e dialetti, fra Italiano e Inglese.
Le prove INVALSI degli anni precedenti o prove comuni simulate saranno
somministrate nel corso dellanno.
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49
CONTINUITA:Area matematica
Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe della scuola secondaria
di II grado.
Lalunno che esce dalla scuola secondaria di1 grado deve possedere questi
requisiti di base.
Conoscenze
Numeri
Linsieme dei numeri reali. Le addizioni, le sottrazioni, le moltiplicazioni, le
divisioni
e il confronto tra numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi,
frazioni e numeri decimali).I numeri sulla retta. I rapporti e le proporzioni
Utilizzo di scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
Le percentuali. Scomposizione di numeri naturali in fattori primi. Individuazione
di multipli e divisori di un numero naturale e di multipli e di divisori comuni a pi
numeri.
Le potenze e le propriet delle potenze. La scrittura polinomiale di un numero.
La scrittura di numeri in base diversa. La radice quadrata come operatore inverso
dellelevamento a potenza. Le espressioni di calcolo con i numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla
precedenza delle operazioni.
Elementi fondamentali di calcolo algebrico( monomi , polinomi e operazioni con
essi)
Equazioni numeriche intere di primo grado: definizione, propriet e risoluzione di
unequazione numerica intera di primo grado.
Spazio e figure
Le definizioni e le propriet significative delle principali figure piane (triangoli,
quadrilateri,poligoni regolari, cerchio). La rappresentazione di punti,segmenti e
figure sul piano cartesiano. Il perimetro e larea di poligoni. Larea del cerchio e
la lunghezza della circonferenza.
Il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni
concrete. Le figure simili e le propriet delle figure simili.
La classificazione e le propriet delle principali figure solide:prismi,
parallelepipedi, cubi, piramidi, cilindri, coni, sfere.
Il calcolo della superficie e del volume delle principali figure solide:prisma,
parallelepipedo, cubo, piramide, cilindro, cono, sfera.
Risoluzione di problemi utilizzando le propriet geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
La relazione di proporzionalit.
Rappresentazione
di relazioni e funzioni, in particolare le funzioni del tipo
y=ax, y=a/x , y=a/x2 e loro grafici.
Risoluzione di problemi utilizzando equazioni di primo grado.
Logica delle proposizioni:proposizioni semplici e composte. Operazioni con le
proposizioni.
Misure, dati e previsioni
La misura delle grandezze(lunghezze, superfici,volumi, capacit e peso,ampiezze
angolari e il tempo)
La statistica: rappresentazione dei dati e la nozione di media aritmetica ,moda e
mediana.
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51
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55
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58
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Sportello informativo
Progetto Orientamento
destinato a 15 alunni di scuola
media
ATTIVITA PREVISTE
Progettare percorsi di ricerca-azione tra i due segmenti scolastici
Incontri finalizzati allacquisizione di abilit e competenze relative alle diverse aree
disciplinari da parte degli alunni, in particolare in Italiano e Scienze Matematiche.
- Conoscenza della scuola come struttura;
- Conoscenza della scuola come istituzione;
- Conoscenza dei compagni come individui e come gruppo
- Rapporto scuola-famiglia:
Incontri finalizzati alla presentazione del contesto scolastico e dellofferta formativa,
nonch alla ricognizione di eventuali ulteriori bisogni dellutenza.
- -Inserimento di gruppi di alunni di terza media in attivit curricolari ed
extracurricolari delle scuole di accoglienza
- Incontri tra alunni e docenti dei due segmenti scolastici finalizzati allacquisizione di
conoscenze dellofferta formativa delle varie istituzioni scolastiche presenti sul
territorio.
-Allestimento presso la scuola media di uno sportello-orientamento aperto ad alunni
e genitori, con funzione di informazione e di consulenza, che preveda la presenza di
docenti provenienti dalle diverse scuole superiori presenti sul territorio.
-Test attitudinali, valutazione dei test e colloquio con lalunno e la famiglia sui
risultati e consigli orientativi.
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Potenzialit dellalunno
Conoscenze,
competenze acquisibili
Benessere personale
Relazioni con gli
insegnanti
Adattamento sociale
Capacit cognitive
Interesse per lo studio
(disciplina, attivit)
61
Aspetti positivi
Aspetti critici
Aspetti di miglioramento
Collegialit e integrazione
dei Docenti
Strategie didattiche
(trasmissive,
cooperative)
Il ruolo dei compagni (la
classe che sostiene)
62
63
64
3.14.1.SCUOLA PRIMARIA
Griglia d corrispondenza tra voti e conoscenze,, abilit e competenze disciplinar)
La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e
seconde, in et evolutiva e ai primi passi dell'approccio con il sapere, induce a non attribuire voti
inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente I'autostima e la fiducia in s, mentre per gli
alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro.
PRIME E SECONDE CLASSI
GIUDIZIO DI PROFITTO
LIVELLO DI
PROFITTO
VOTO
delle
nozioni
matematiche
in
situazioni
anche
nuove,
ECCELLENTE
10
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
corrette
complete
di
lettura
scrittura,
capacit
di
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LIVELLO
competenze disciplinari
DI
PROFITO
ECCELLENTE
OTTIMO
VOTO
10
DISTINTO
BUONO
INSUFFICIENTE
5-4
scarsa
di
analisi
inconsistente
inesistente,
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3.14.3.SCUOLA SECONDARIA
CRITERI DI VALUTAZIONE "COMPORTAMENTO"
Lo studente dimostra:
un comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe, non limitato ad una
sola correttezza formale
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita
dell'Istituto
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne,vivo interesse e continuit
nell'impegno
Lo studente dimostra:
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita
dell'Istituto
consapevolezza del proprio dovere, continuit nell'impegno e buona collaborazione con
docenti e compagni
Lo studente dimostra
un comportamento rispettoso delle regole dell'Istituto e corretto nel rapporto con i
compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola
un impegno costante e consapevole del proprio dovere
Lo studente dimostra:
un comportamento nellinsieme rispettoso delle regole dell'Istituto e in buona parte
corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella
scuola
incostanza nell'impegno e nella partecipazione
Lo studente dimostra:
un comportamento non sempre corretto nei confronti delle regole dell'Istituto, dei
compagni, degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola.
atteggiamento superficiale e incostante nello svolgere il proprio dovere
Lo studente dimostra:
comportamenti che manifestano un rifiuto delle regole dell'Istituto, atteggiamenti e
azioni che manifestano mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e
di altre figure operanti nella scuola.
assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere;
Lo studente dimostra:
causa di disturbo del regolare svolgersi delle lezioni tale da comportare note
disciplinari nel registro di classe.
II consiglio di classe nell'attribuzione del voto terr conto del miglioramento del comportamento a
seguito di note e sanzioni disciplinari irrogate
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VOTO
9-10
7
6
5
4
1/3
68
Ore assegnate
Dentro lo sport
80
Lets play
40
Giuf ..(teatro)
50
Ore assegnate
40
Recupero linguistico
(classi 2, 3, 4 , 5)
A come amore. I mille volti dellamore (tutte le classi)
20
80
69
Ore assegnate
Recupero di matematica
30
Recupero linguistico
30
Recupero di inglese
30
Progetto latino
15
Progetti trasversali
Titolo del progetto
Ore assegnate
Artisticamente
40
Orchestra giovane
80
Jouons ensemble
20
Sport e continuit
30
70
71
delle singole discipline, comunque attivit coerenti con le finalit e gli obiettivi
del piano.
La scuola, compatibilmente con le esigenze del servizio, favorir le iniziative di
formazione e aggiornamento in quanto le ritiene fondamentali per la qualit e
linnovazione.
Le iniziative alle quali parteciperanno i docenti sono attivit di formazione tra cui
quelle:
a) promosse dallamministrazione e dallASP di Siracusa (iniziative di formazione
sui temi del bullismo, dei disturbi specifici dellapprendimento:
disgrafia,discalculia: screening di prevenzione sulla dislessia nella scuola
primaria);
b) progettate dalla scuola (Progetto di formazione Santa Lucia a cura della scuola
e della Soprintendenza di Siracusa)
(in mancanza di corsi di formazione sui DSA da parte dellamministrazione
periferica, la scuola organizzer un corso di formazione sui DSA, stante e la
richiesta da parte di genitori, alunni e docent)i;
c) progettate in rete con altre scuole;
d) realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce;
e) autorizzate dallamministrazione per le quali il collegio docenti riconosce la
partecipazione individuale;
f) realizzate autonomamente dai docenti(compatibilmente con le esigenze di
servizio).
I docenti che parteciperanno a tutte le attivit di informazione informeranno il
Dirigente e il Collegio Docenti attraverso sintesi e materiali sui risultati della
formazione.
La scuola, inoltre, parteciper a tutte quelle iniziative (concorsi, progetti,
attivit di alfabetizzazione per alunni ed adulti, attivit sportive ed espressive)
provenienti da soggetti esterni che li propongono e che sono coerenti con gli
obiettivi del POF.
4.4 Visite guidate e viaggi dIstruzione: criteri organizzativi
Uno degli assi del Piano dell'Offerta Formativa il rapporto tra la scuola e
il territorio, tra la struttura scolastica, in tutte le sue componenti, e le
istituzioni esterne alla scuola. Occorre rendere il pi possibile concreto ci
che viene dichiarato nel POF e ci che si fa nella prassi quotidiana
dellIstituto Comprensivo.
I docenti ritengono che sia necessario informare sia all'atto dell'iscrizione
sia all'inizio di ogni anno scolastico, le famiglie sul ruolo formativo delle
visite e dei viaggi di istruzione. In questo senso, non solo i docenti ma
anche i rappresentanti dei genitori devono avere un ruolo attivo nella
sensibilizzazione delle famiglie verso queste attivit. I criteri da
considerare nellorganizzazione delle uscite e dei viaggi sono i seguenti:
-qualsiasi attivit organizzata dalla scuola, fuori della scuola, per gli
alunni, anche in collaborazione con i genitori, deve essere considerata
come attivit formativa ed occorre garantire che nell'arco dell'anno siano
effettuate una serie di visite guidate o viaggi che abbiano degli obiettivi
formativi chiari;
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