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n. 11 VI 19 marzo 2014
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mero uno: il contagocce. I documenti sono consegnati uno per volta, sempre dopo insistente richiesta,
cosicch allegati rimandi precedenti
vengono sapientemente centellinati
giocando sul fattore tempo (il politico passa, il burocrate resta), fino a
esaurimento della pazienza dello
sprovveduto di turno. Tattica numero due: il metro cubo di carte. Il funzionario si presenta accompagnato
da usciere munito di carrello colmo
dincartamenti, sfaldati dai rispettivi
faldoni, manifestando zelo e diligenza per la generosa offerta, quindi le
consegna al malcapitato insieme
all'angoscia di non potersi racca-
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pezzare in quel mare di fascicoli e
protocolli!
Oggi le carte servono molto meno,
se non a ingombrare a scopo ornamentale le scrivanie di capi ufficio
settore ripartizione ecc. ma non
detto che gli incredibili progressi
tecnologici intervenuti siano andati
di pari passo con il mutamento culturale che pure era stato promesso
circa vent'anni fa, alla vigilia della
rivoluzione informatica, dalle leggi
Bassaninioggi quasi dimenticate a
dispetto dei recenti e alti lamenti
verso la burocrazia soffocante. In
particolare il concetto di distinzione
dei ruoli tra politici e apparati, rispettivamente di indirizzo e controllo per
i primi e di efficienza ed efficacia per
i secondi. Cos come quello di orientamento al risultato che avrebbe dovuto sostituire il rispetto puramente formale delle procedure, residuo di un modello statale di stampo burocratico-militare.
Ma tornando alla discussione sul
megabilancio comunale, non si pone forse il dubbio che lo stesso data la sua dimensione e articola-
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un coinvolgimento totale del pubblico grazie a decine di fotografie storiche, carte stradali, guide turistiche
tratte dallo straordinario centro documentazione del Touring Club, ma
anche installazioni sonore, video,
postazioni interattive create appositamente per liniziativa. I temi sono
quelli da sempre cari al Touring e
quindi direttamente legati al turismo
italiano: beni culturali, territorio, gastronomia, artigianato. Un viaggio
multisensoriale alla scoperta delle
tipicit del Belpaese in tutta la loro
straordinaria complessit e ricchezza.
Seguendo il racconto interessante
sottolineare come tra i vari elementi
di valore che hanno contraddistinto
e ancora esaltano il Sodalizio ci sia
la partecipazione attiva dei suoi Soci. Appassionati italiani che hanno
contribuito in passato a creare una
serie di servizi e strumenti (le celebri Guide Rosse, ma anche le carte
stradali) mappando il territorio, verificando informazioni, stendendo relazioni e trasmettendo consigli in un
processo di antesignano spirito solidaristico e sussidiario. Lo stesso di
chi oggi vuole interpretare uno slancio verso una ritrovata mobilit dolce e sostenibile, verso un interesse
sociale del patrimonio identitario del
Paese, verso un nuovo protagonismo culturale dei cittadini. Un mo-
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vimento dinamico fatto di attivismo e
intraprendenza, che costituisce il
successo delle reti territoriali di volontariato che animano pi in generale il mondo non profit.
Ritrovare oggi la fede verso ideali di
solidariet, senso civico una tra le
sfide lanciate dal terzo settore con
una crescente attenzione anche
verso i beni culturali, andandosi a
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breve respiro e abili artifizi): evidente linteresse a difendere ed estendere la propria posizione monopolistica nel settore dei trasporti pubblici, in assenza di altre aziende di
peso, rispetto alle quali misurare i
servizi resi e i costi, e perch no la
qualit delle relazioni sindacali con
il personale.
Quarta considerazione: lesempio o
confronto con quanto avvenuto a
Firenze con la locale azienda di trasporto urbano (sposata con SITA,
societ FS che si occupa di trasporto su gomma, gi operante in Toscana) non pertinente, e comunque preoccupante. La situazione di
Milano molto diversa: non ci sono
solo autobus e una sola linea tranviaria da integrare, come a Firenze,
ma una realt complessa con grandi infrastrutture (binari e metr), e
vari attori (ATM, Comune, MM, privati concessionari) .
ArcipelagoMilano potrebbe farsi
promotore del dibattito: quale struttura sarebbe ottimale per migliorare
il servizio di trasporto pubblico, anzi
finalmente metropolitano? La citt
(i cittadini di Milano e i city users)
hanno interesse a questa operazione, che la priverebbe del controllo
su una struttura urbana essenziale,
forse sul suo patrimonio, certamente sui suoi costi e sulla loro ripartizione? Magari in cambio di
unapparente riduzione del costo
della gestione a carico del Comune
di Milano per la funzione metropolitana
di
ATM?
Ha
senso
unoperazione di questo genere finch non sar definito cosa diventer la citt metropolitana, ossimoro
sin qui senza chiari contenuti.
Ci sono potenziali partners diversi
da FS e dintorni? urgente focalizzare lattenzione su questo tema,
prima che interessi di lobbies trasversali, politico-industriali, naturalmente corposi e sin qui dimostratisi non virtuosi, mettano tutti di
nuovo di fronte al fatto compiuto.
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muovendo. Lentamente, ma si
muovono. Ci sono alcuni segnali
che ne danno conto.
Il primo che il Sindaco, Giuliano
Pisapia, da qualche mese ricorda
risolutamente e reiteratamente che,
nel 2016, anno del rinnovo amministrativo, si voter per i Municipi. Co-
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competenze e organizzazione) al
posto delle Zone, e che questo va
fatto nel 2014, per far s che tutto
sia pronto nel 2016.
La terza che, nel frattempo, quelle
competenze (manutenzione del
verde e delle scuole, in particolare,
ma non solo) che la Giunta a fine
2012 aveva affidato alle Zone, devono essere trasferite veramente,
attraverso passaggi organizzativi e
decisionali certi. Sul tema, della
manutenzioni, peraltro, va annotato
che la cosa (decisione di indirizzi e
interventi) funziona gi in alcune
Zone, meno in altre, in una dissincronia che va messa in ordine.
Accanto a questo, c il percorso
verso la Citt Metropolitana, in discussione al Parlamento, sul quale
lAnci ha recentemente riproposto
un appello alla positiva conclusione.
Deve essere chiaro, per che, vadano in porto o meno (meglio certo
la prima) le Citt Metropolitane, i
Municipi, a Milano, occorre farli lo
stesso.
A questo punto, occorre cercare di
afferrare i passaggi prossimi, e i
problemi, che si porranno.
Statuto, anzitutto. Stante la natura
(fondamentale) della norma, per le
modifiche (come per lapprovazione)
si tratta di procedimento aggravato. Ossia, voto favorevole di due
terzi del Consiglio Comunale o, ove
non si raggiunga tale maggioranza,
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progetti concreti di interventi per migliorare la libera convivenza, sceglierli attraverso il conflitto democratico, verificare il risultato dellaverli
adottati e sulla scorta di questo ri-
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Fossoli e Bolzano. Una settimana di
viaggio per molti fatale; numerosi
non riuscirono ad arrivare vivi a destinazione, la maggior parte non fece mai pi ritorno a casa.
Centinaia di ebrei milanesi partirono
dai sotterranei della Stazione Centrale, dall'inverno alla primavera del
1944, in una Milano inconsapevole.
Soltanto 22 dei primi 605 deportati il
30 gennaio del 1944 tornarono a
casa; tra di loro Liliana Segre, allora
tredicenne, che ritorn senza il padre, morto ad Auschwitz.
In quei sotterranei, nello stesso luogo in cui ebbe inizio a Milano
lorrore della Shoah, i milanesi hanno voluto realizzare non soltanto un
luogo di commemorazione e memoria, ma anche un'area di incontro,
studio, ricerca e confronto, il Memoriale della Shoah.
Il Memoriale si estende su una superficie di circa 7.000 mq e si svi-
CINEMA
questa rubrica curata da Anonimi Milanesi
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The Lego movie
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MUSICA
questa rubrica a cura di Paolo Viola
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Il Conservatorio di Milano
Doverosamente e con piacere inizio
la rubrica riportando la lettera che la
dottoressa Maria Grazia Mazzocchi,
Presidente del Conservatorio di Mu-
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purtroppo, quel luogo di aggregazione e di attrazione anche internazionale che potrebbe essere e auguravo al nuovo Presidente di riuscire a trasformare il nostro Conservatorio in un luogo di eccellenza
restituendo alla citt il cuore musicale che le manca e di cui ha bisogno.
Ecco la sua amabile e concreta risposta.
Gentile Direttore, rispondo volentieri a quanto scritto su queste pagine dallamico Paolo Viola, che ci ha
donato unanalisi accurata e precisa
dellofferta musicale milanese e dei
suoi fruitori. In particolare concordo
con la critica volta al Conservatorio
Giuseppe Verdi di non essere ancora divenuto quel luogo di aggregazione e di attrazione internazionale
che potrebbe e, aggiungo, dovrebbe
essere.
Proprio per centrare questo obiettivo, che il direttore ed io vogliamo
raggiungere in tempi relativamente
brevi, gi a febbraio abbiamo lanciato una vera e propria stagione di
concerti del Conservatorio. Si tratta
ancora di poche serate, che per
vogliono introdurre a un ben pi ricco programma che verr realizzato
nel prossimo anno e che si concluder con i sei mesi di EXPO. Proprio cogliendo loccasione di Expo il
Conservatorio si aprir a musicisti
stranieri, specialmente a docenti e
studenti di altri Conservatori che, a
Milano, potranno fare musica insieme ai nostri studenti per il vasto
pubblico milanese.
Immaginiamo il Conservatorio come
un Campus internazionale aperto a
diverse espressioni musicali e ricco
di molteplici stimoli innovativi. Il
Quartetto, le Serate Musicali, la Societ dei Concerti manterranno la
loro presenza in Conservatorio, ma
da gioved a domenica vi sar una
vera e propria stagione del Conservatorio, gestita e realizzata dal Conservatorio stesso.
In verit anche negli anni passati il
Conservatorio ha offerto molte occasioni di incontro ai milanesi: da
Musica da leggere a Concertiamo,
alle molte Master Class e produzioni
naggio del mondo musicale viennese che lha scritta negli anni cruciali
del crollo dellarmonia e delle certezze.
Claudio Magris, sul Corriere della
Sera del 13 scorso, scrive che intorno al 1910 la letteratura, le arti
figurative, la filosofia, la musica, la
scienza, e prima ancora la vita stessa dellOccidente esplodono, sconvolte, annientate, liberate, resuscitate dalla rottura di ogni ordine armonico, e di ogni armoniosa consonanza, distrutte nella loro secolare
organizzazione e costrette, forse pi
con disperazione che con gioia, ad
aprirsi ad una creativit che non ha
eguali. La Sinfonia di Schmidt
appena di tre anni dopo e rappresenta esattamente questo particolarissimo momento, ben allineata
com alla pittura di Schiele e a La
metamorfosi di Kafka; pur non raggiungendo alcuna vetta essa rappresenta lo specchio di quel tempo,
complicato e attraente come pochi.
Si sente che luomo un conservatore, ben lontano dal Pierrot lunaire
che Schnberg aveva scritto lanno
precedente e anche dal Sacre du
printemps che Stravinskij scriveva in
quello stesso anno; tuttavia intuisce
che il mondo sta cambiando e cerca
di rinnovarsi senza trovare il coraggio di abbandonare il tradizionale
schema dellimpianto sinfonico ottocentesco.
Peccato che fra Strauss e Schmidt il
direttore inglese, insieme a Emanuele Arciuli (con il quale non sembra aver trovato, almeno alla prima
del gioved, una grande intesa), ci
abbia offerto una versione improbabile del peraltro incantevole Concerto per pianoforte e orchestra in la
minore di Grieg che - anzich ricordare i boschi e i fiordi norvegesi,
come vorrebbe lideologia allora imperante della musica nazionale evocava piuttosto le atmosfere
blues e jazz di Gershwin di cui due
giorni dopo alla Scala avrebbe diretto due brani con la stessa orchestra.
Solo un po di confusione.
LIBRI
questa rubrica a cura di Marilena Poletti Pasero
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Silvana La Spina
La continentale
Mondadori 2014, pp 210, euro 16
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Mercoled 19 il libro verr presentato nel nuovo spazio Gogol'Ostello Caf Letterario, alle ore 20,30 (con
Happy hour alle 19,30), in via Chieti
1(angolo via Piero della Francesca)
con la scrittrice Erminia Dell'Oro, a
cura di Unione Lettori Italiani Milano
"Esiste solo il romanzo, l'invenzione
o se volete la menzogna da cui tutto
nasce e senza cui nemmeno la razza umana sarebbe quella che ".
Cos scrive nella Nota finale l'autrice
per contestare la natura autobiografica del romanzo. "Il problema
semmai se la nostra menzogna riesce a essere talmente viva" da
camminare sulle proprie gambe, diventare un essere nuovo, se "la bestia" = romanzo, vive e ruggisce".
Questo il caso. Infatti la trama del
racconto sicuramente improntata
alla vita della prima giovinezza della
La Spina (11 romanzi al suo attivo e
numerosi Premi) in Sicilia, ma
talmente articolata, scorrevole e
densa di tematiche sottintese, da
trascendere i fatti personali e da offrirci uno scenario indelebile dei
conflittuali rapporti Nord - Sud, fino
ad assurgere a metafora.
E colpisce la scrittura, ove le iterazioni dei capoversi danno una cadenza da antico cantastorie.
la storia della ribellione di una
giovane donna, di una consapevolezza nuova, maturata piano nel
tempo, non senza sofferenza interiore. Una donna lacerata tra l'amore per il Sud, la terra di suo padre e
della sua infanzia e la sottomissione
iniziale alle idee nordiste, avverse al
Sud, di sua madre padovana, che
odiava il Sud, dove il destino l'aveva
costretta a vivere.
Una madre bionda, bella come un'
attrice, ma dispotica, frustrata, lagnosa contro la sua mala sorte, tutta colpa della guerra: l'incontro fatale con un bell'ufficiale interprete sici-
SIPARIO
questa rubrica a cura di E. Aldrovandi e D.Muscianisi
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In scena
Dopo una tourne ricca di successi
e polemiche, i fischi a Venezia, alcune critiche entusiastiche e un
pubblico spaccato in due fra chi ne
apprezza il coraggio e chi ne denuncia lincomprensibilit, il Servitore di due padroni di Antonio Latella
arriva a Milano, dal 18 al 30 marzo
allElfo Puccini.
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ARTE
questa rubrica a cura di Virginia Colombo
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Italia segreta: tornano le giornate di primavera del Fai
Sabato 22 e domenica 23 marzo
avr luogo la ventiduesima edizione
delle Giornate FAI di Primavera,
una manifestazione che dalla prima
edizione a oggi ha visto pi di
7.000.000 di italiani coinvolti: visitatori appassionati, abituali, alle prime
armi o semplicemente curiosi che
hanno approfittato delle aperture
straordinarie di palazzi, ville, spazi
alternativi e di solito inaccessibili,
aperti per celebrare le bellezze italiane nascoste.
Anche questanno il programma
vario e vede lapertura eccezionale
di oltre 750 siti in tutte le regioni
dItalia. Come nelle passate edizioni, il FAI propone in tutta Italia curiosit e itinerari culturali tra i pi
vari: aree archeologiche, percorsi
naturalistici, borghi, giardini, chiese,
musei e castelli che per due giorni
saranno a disposizione di tutti coloro che vorranno approfittare di questa occasione preziosa.
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di decorazioni eleganti e sinuose, in
cui il corpo femminile diventa protagonista. La donna prima madre poi
femme fatale, intrigante e sensuale,
portatrice di estasi e di tormento il
soggetto prediletto da Klimt.
Paesaggi (con lincredibile Girasole)
e ritratti sono altre sezioni della mostra, disseminate qua e l dagli
straordinari disegni su carta. Opere
che mostrano tutta labilit del grande maestro che con un solo tratto di
matita riusciva a creare un languido
corpo femminile.
Ma varrebbe il costo del biglietto
anche solo la straordinaria ricostru-
so lo stesso Diocesano, che Sozzani decise di donare anche i suoi disegni al Museo. Con delle clausole
ben precise: i disegni dovevano essere esposti tutti e tutti insieme, con
le loro cornici, e mai conservati o
esposti diversamente.
La raccolta Sozzani costituita da
disegni databili dal XV al XX secolo,
eseguiti da artisti principalmente italiani e stranieri, soprattutto francesi,
offrendo una ricca variet di fogli
riconducibili a scuole diverse, per
epoca e geografia. Tra questi, per la
sezione antica, spiccano i nomi di
Matteo Rosselli, Luca Cambiaso,
Bartolomeo Passarotti, Ludovico
Carracci, Guercino, Elisabetta Sirani, Gian Lorenzo Bernini, Carlo
Francesco Nuvolone, Francisco
Goya, e altri ancora.
Cospicuo anche il nucleo di disegni attribuiti a maestri dellOttocento
francese e dellImpressionismo,
come Jacques Louis David, JeanAuguste-Dominique Ingres, Camille
Corot, Eugne Delacroix, Thodore
Gericault, Gustave Courbet, douard Manet, Auguste Rodin, E-
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nau, in Baviera, ed l che, passo
dopo passo, nascer lastrattismo.
Gradatamente i disegni si fanno
piatti, il colore prende piede e nel
1910 vedr la luce il primo acquerello astratto, dipinto con i colori primari che hanno, agli occhi dellartista,
una valenza e un significato unico e
fondamentale.
Nel 1912, in compagnia dellamico
Franz Marc, nascer il celebre
Blaue Reiter, quel Cavaliere Azzurro protagonista degli esordi di Kandinsky e che diverr anche un fortunato almanacco artistico. Seguir a
breve Lo spirituale nellarte, trascrizione del pensiero e della dottrina di
Kandinsky sullarte astratta.
Con lo scoppio della guerra Kandinsky costretto a tornare in Russia, momento in cui torner a una
fugace figurazione e in cui conoscer la futura moglie Nina. Nel 1922
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di settecento modelli in gesso, pitture, vetrate, oreficerie, arazzi e modelli architettonici che spaziano dal
XV secolo alla contemporaneit.
E lallestimento colpisce e coinvolge
gi dalle prime sale. Ci si trova circondati, spiati e osservati da statue
di santi e cherubini, da apostoli, da
monumentali gargoyles - doccioni,
tutti appesi a diversi livelli attraverso
un sistema di sostegni metallici e di
attaccaglie a vista, di mensole e
supporti metallici che fanno sentire
losservatore piccolo ma allo stesso
tempo prossimo allopera, permettendo una visione altrimenti impossibile di ci che stato sul tetto del
Duomo per tanti secoli.
Si poi conquistati dalla bellezza di
opere come il Crocifisso di Ariberto
e il calice in avorio di san Carlo; si
possono vedere a pochi centimetri
di distanze le meravigliose guglie in
marmo di Candoglia, e una sala altamente scenografica espone le vetrate del 400 e 500, alcune su disegno dellArcimboldo, sopraffini
esempi di grazia e potenza espressiva su vetro.
C anche il Cerano con uno dei
Quadroni dedicati a San Carlo,
compagno di quelli pi famosi esposti in Duomo; c un Tintoretto ritrovato in fortunate circostanze, durante la Seconda Guerra mondiale, nella sagrestia del Duomo. Attraverso
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