Sei sulla pagina 1di 8

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n.

649004

Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 36 (46.578)

Citt del Vaticano

venerd 14 febbraio 2014

Alla Congregazione per leducazione cattolica il Papa raccomanda lincontro con la societ multiculturale

Denunciati massacri di civili nella regione di Hama

Un cantiere aperto

Siria tra violenze


e difficolt diplomatiche

Leducazione cattolica una delle


sfide pi importanti della Chiesa,
soprattutto in un momento come
lattuale, nel quale si avverte la necessit di una spinta decisiva verso
la nuova evangelizzazione. Un impegno ha notato Papa Francesco
ricevendo gioved mattina, 13 febbraio, i partecipanti alla plenaria
della Congregazione per leducazione cattolica da realizzare in un
contesto storico e culturale in continua trasformazione. Proprio per
questo il Pontefice ha voluto richiamare allattenzione dellassemblea
alcuni aspetti sui quali puntare per
un confronto costruttivo con le diverse anime di questa societ multiculturale.
Intanto il dialogo, fondamentale
nellopera educativa. Ges, ha ricordato il Pontefice, inizi ad annunciare il Vangelo nella Galilea, crocevia di persone diverse per razza,
cultura e religione. Un ambiente,
ha notato, simile a quello che presenta il mondo di oggi. Dunque
necessario far incontrare lidentit
cattolica con le diverse anime della
societ multiculturale.
C poi la questione dei formatori.
Un argomento sul quale non si
pu improvvisare ha messo in guardia il Papa prima di delineare la figura delleducatore e del suo compito specifico. Una notazione su tutte
le altre: La coerenza ha ripetuto
pi volte un fattore indispensabile nelleducazione soprattutto
nelleducazione dei giovani. Bisogna
investire, ha aggiunto, sulla formazione di docenti e dirigenti perch
sia sempre chiara e forte la loro professionalit ma anche la loro fede e
la forza delle loro motivazioni spirituali. Per questo ha suggerito la
necessit dei ritiri e degli esercizi
spirituali per gli educatori, perch,
ha spiegato, la coerenza uno sforzo, ma soprattutto un dono e una
grazia.
Infine il Papa ha sottolineato limportanza della presenza delle istituzioni educative cattoliche. Bisogna
assicurarsi che non si isolino dal
mondo ma che sappiano entrare in
dialogo con tutte le culture. In questo senso, ha concluso, si deve considerare leducazione come un grande cantiere aperto nel quale la Chiesa presente.
PAGINA 7

Ai vescovi della Bulgaria


in visita ad limina Apostolorum

In dialogo fraterno
con la Chiesa ortodossa
PAGINA 8

DAMASCO, 13. Mentre a Ginevra


proseguono tra profondi contrasti
le trattative tra Governo di Damasco e opposizione per trovare una
soluzione negoziale alla crisi siriana, sul terreno non si fermano le
violenze. Nella regione centrale di
Hama, nelle ultime ore sono stati
perpetrati tre diversi massacri di civili, uccisi a sangue freddo da miliziani fondamentalisti e dai loro rivali lealisti. Secondo i bilanci forniti dal Governo, dalle opposizioni
armate e da altre piattaforme di
monitoraggio delle violenze, i morti accertati sono 116.
Informato dellaccaduto dalla
delegazione siriana impegnata nei
colloqui internazionali di Ginevra,
il segretario generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki-moon, si detto
scandalizzato dalle notizie delle
uccisioni di civili.
Intanto lOsservatorio nazionale
per i diritti umani organizzazione vicina alle opposizioni ha reso noto che dal 22 gennaio, data di
inizio dei negoziati di Ginevra, ci
sono stati 4.995 morti, con una

Cinquantuno morti nellattacco degli estremisti di Boko Haram a una cittadina nel Borno

Ancora una strage in Nigeria


ABUJA, 13. Ancora una efferata strage di civili in Nigeria da parte del
gruppo jihadista Boko Haram.
Un commando di miliziani fondamentalisti ha assaltato ieri la cittadina di Konduga, nello Stato
nord orientale di Borno. Drammatico il racconto dei testimoni oculari. Gli estremisti hanno infatti appiccato il fuoco a case e negozi,
mettendosi poi a sparare allimpazzata sugli abitanti che cercavano di
fuggire verso la boscaglia. Le vittime accertate sono cinquantuno, ma
potrebbero essere molte di pi. Prima di allontanarsi indisturbati dal
luogo dellassalto, i Boko Haram
hanno preso in ostaggio una ventina di bambine da una scuola.
Il
governatore
del
Borno,
Kashim Shettima, che ha effettuato
un sopralluogo sul luogo della strage, ha definito lattacco armato
una sventurata barbarie.
Oltre il 60 per cento della citt
andato bruciato. Secondo il quotidiano Daily Trust, gli assalitori
avrebbero dato alle fiamme pi di
mille abitazioni e devastato la moschea, alcune scuole, un ambulatorio medico e altri edifici pubblici,
saccheggiando tutti i negozi.
Konduga si trova circa trentacinque chilometri a sud est di
Maiduguri, capoluogo dello Stato

di Borno, principale roccaforte del


gruppo estremista ed epicentro
dellinsurrezione islamista che ha
scosso il nord della Nigeria.
Il Governo federale di Abuja ha
assicurato un impegno finanziario
per la ricostruzione della cittadina
pari a cento milioni di naira, quasi
mezzo milione di euro. Nello stesso
Stato, alla fine di gennaio, i Boko

Haram avevano massacrato quarantacinque persone nel villaggio di


Kawuri.
Dallo scorso maggio, nel Borno e
nei vicini Stati di Yobe e Adamawa
in corso una vasta offensiva delle
forze armate contro Boko Haram.
Costituito nel 2002, il gruppo
fondamentalista combatte una sanguinosa lotta armata per rovesciare

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in
udienza ieri, mercoled 12, Sua
Eccellenza
Reverendissima
Monsignor Nunzio Galantino,
Vescovo di Cassano allIonio,
Segretario Generale ad interim
della Conferenza Episcopale
Italiana.

Il villaggio dato alle fiamme dai fondamentalisti islamici (Afp)

Allarme dellAlto commissario dellagenzia Onu per i Rifugiati

y(7HA3J1*QSSKKM( +&!"!?!#![!

Catastrofe umanitaria nella Repubblica Centroafricana

Rifugiati nei pressi di Bangui (Ansa)

il Governo di Abuja e imporre la


legge islamica sia nel nord del Paese, a maggioranza musulmana, che
nel sud, per lo pi cattolico.
Il gruppo estremista si ispira ai
talebani afghani e ha legami con il
ramo maghrebino di Al Qaida.
Pi volte, il movimento islamico
si accanito contro la comunit
cattolica. Tra gli episodi pi gravi,
le stragi di Natale del 2011, con decine di vittime tra i fedeli che stavano partecipando alla messa. Boko
Haram si anche attribuito la paternit di una serie di sanguinosi
attentati la vigilia del Natale del
2010, che avevano preso di mira diverse chiese.
Le ripetute violenze dei fondamentalisti islamici stanno martoriando da anni la Nigeria, il Paese
pi popoloso dellAfrica e ricco di
petrolio. Dal 2009, le vittime accertate sono pi di 4.000.

drammatica media di 236 uccisi al


giorno.
E a Homs, la citt siriana assediata dalle truppe lealiste da quasi
due anni, restano intanto ancora
intrappolate circa trenta famiglie,
per lo pi cristiane: lo ha riferito il
capo delle operazioni della Mezzaluna rossa. Le famiglie si trovano
nel quartiere di Bustan Al Diwan e
non riescono a trovare un passaggio che consenta loro di approfittare del cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite per lasciare il
centro abitato.
A Ginevra, la delegazione
dellopposizione impegnata nei colloqui di pace ha frattanto presentato un documento in ventidue punti
contenente una proposta di transizione politica nel Paese. Lo ha annunciato il portavoce Louay Safi.
La delegazione di Damasco non ha
ancora risposto alliniziativa.
Secondo il documento, lorgano
di Governo transitorio avr totale
autorit e avr il potere di decretare unamnistia generale. Le parti
dovranno impegnarsi a comunicare
tutti i centri di detenzione e a fornire informazioni sulle persone disperse. LEsecutivo dovr sviluppare meccanismi per assicurare che i
responsabili di violazioni di diritti
umani ne rendano conto alla giustizia: tale punto contempla la possibilit di un appoggio internazionale. Il Governo di transizione
avr anche la responsabilit della
conservazione e della tutela di tutte
le istituzioni pubbliche, comprese
le forze armate, i servizi di intelligence, lapparato di sicurezza dello
Stato e lamministrazione pubblica.
Il testo, presentato dallopposizione, promuove anche listituzione
di unAssemblea costituente, supervisionata da un gruppo di civili indipendenti e basata su un sistema
elettorale stabilito nei negoziati di
Ginevra. Il passo successivo sar la
convocazione di un referendum
che richieda lapprovazione dei due
terzi dellelettorato sul progetto di
Costituzione elaborato dallAssemblea. Una volta stabilito nel Paese
il nuovo ordine costituzionale, si
potranno convocare elezioni libere,
imparziali e multipartitiche, sotto
la supervisione della stessa Assemblea costituente, che sar sciolta
dopo la prima sessione del nuovo
Parlamento.

BANGUI, 13. Nella Repubblica


Centroafricana ho assistito a una
catastrofe umanitaria di indescrivibili proporzioni. Lo ha dichiarato,
ieri, Antnio Guterres, Alto commissario dellagenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr), facendo riferimento, in particolare, a omicidi indiscriminati, a massacri, nonch a denunciate azioni di polizia etnica.
LAlto commissario ha poi parlato
di brutalit e crudelt sottolineando che sono ormai decine di
migliaia le persone in fuga dal Paese in cerca di un posto sufficientemente sicuro. Nella sola Bangui,
ha affermato Guterres, migliaia di
persone si trovano a vivere in condizioni molto critiche. E ha quindi
rilevato che, nonostante sia stato
eletto un nuovo presidente e formato un Governo, non c ancora

la possibilit di proteggere efficacemente i cittadini.


Nella Repubblica Centroafricana
si susseguono gli attacchi delle milizie armate contrapposte contro i
civili. Attualmente nel territorio sono dispiegati un contingente francese e truppe della Misca, la missione originariamente inviata dalla
Comunit economica dellAfrica
centrale e poi passata sotto lautorit dellUnione africana.

Sfide
per la teologia contemporanea

Oltre i bites
e i pixel
GERHARD LUDWIG MLLER

Il Santo Padre ha ricevuto


questa mattina in udienza le
Loro Eccellenze Reverendissime
i Monsignori:
Petko Jordanov Christov,
Vescovo di Nicopoli (Bulgaria),
in visita ad limina Apostolorum;
Gheorghi Ivanov Jovev,
Vescovo di Sofia e Plovdiv
(Bulgaria), in visita ad limina
Apostolorum;
Christo Proykov, Vescovo
titolare di Briula, Esarca Apostolico di Sofia per i cattolici di
rito bizantino-slavo residenti in
Bulgaria, in visita ad limina
Apostolorum.

Dalle Chiese Orientali


A PAGINA

Sua Beatitudine Sviatoslav


Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Haly, con il consen-

so del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina e dopo aver


consultato la Sede Apostolica,
ha eretto a norma del can. 85
3 del CCEO lEsarcato Arcivescovile di Krym degli Ucraini (Ucraina), con territorio
dismembrato dallattuale Esarcato Arcivescovile di OdessaKrym, e ha trasferito Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Vasyl Ivasyuk dallufficio
di Esarca Arcivescovile di
Odessa-Krym alla sede eparchiale di Kolomyia-Chernivtsi
degli Ucraini.
Il Santo Padre ha preso atto
del trasferimento comunicato e
ha concesso il Suo assenso
allelezione canonicamente fatta
dal medesimo Sinodo del Reverendo Padre Mykhaylo Bubniy,
C.SS.R., attualmente Superiore
dei Padri Redentoristi di IvanoFrankivsk e Parroco della Parrocchia della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso nella
medesima citt, a primo Esarca
dellEsarcato Arcivescovile di
Odessa, assegnandogli la sede
titolare di Tubursico-Bure.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Il Parlamento
belga vota
sulleutanasia
ai minori
BRUXELLES, 13. Al termine di un
dibattito durato alcuni mesi, oggi
pomeriggio il Parlamento del Belgio si riunisce per decidere sulla
proposta di rendere legale anche
per i minori leutanasia in caso di
malattia incurabile. Ladozione
della legge che ha provocato e
continua a provocare la decisa e
sdegnata protesta di ampi settori
della societ belga, e certo non solo di quelli cattolici sembra
scontata, visto che stata gi approvata, a larga maggioranza, dal
Senato e che anche la commissione Giustizia della Camera ha
espresso parere favorevole.
Il Belgio, dove gi dal 2002 esiste la possibilit per gli adulti di
interrompere le cure, si appresta a
diventare il secondo Paese, dopo
lOlanda, ad autorizzare leutanasia anche per i minori. Ma a differenza dellOlanda, dove la pratica
consentita dai dodici ai diciotto
anni, il Belgio dovrebbe varare
una legge che non pone alcun limite di et.
Il testo della legge sulla pratica
delleutanasia ai minori stabilisce
precise condizioni: il minore deve
essere giudicato un paziente affetto da una malattia incurabile, saranno obbligatori lautorizzazione
dei genitori e un rapporto psichiatrico sullo stato del paziente.

Disponibilit del presidente Ianukovich offerta al commissario allAllargamento dellUe

Alla vigilia della direzione del Pd presentato Impegno Italia

Esecutivo di coalizione
con lopposizione ucraina

Governo Letta
tra rilancio e incertezze

KIEV, 13. Il presidente dellUcraina,


Viktor Ianukovich, pronto a nominare un Governo di coalizione con i
partiti dellopposizione. Lo ha reso
noto il presidente del Parlamento,
Volodymyr Rybak, citato dallagenzia di stampa russa Ria Novosti. Lo
scorso 28 gennaio il premier Mykola
Azarov aveva rassegnato le sue dimissioni. Larticolato movimento di
protesta chiede la convocazione di
elezioni anticipate sia legislative che
presidenziali. E Ianukovich ha incontrato ieri a Kiev il commissario
Ue allAllargamento, Stefan Fle,
per discutere le vie duscita allo stallo politico nel Paese. Lo ha riferito
lufficio della presidenza, precisando
che il presidente ucraino ha elogiato
il ruolo attivo dellUnione europea
nella risoluzione della crisi oltre a
ricordare limportanza di una valutazione oggettiva e imparziale dei
processi politici interni nel Paese.
Entrambe le parti avrebbero quindi sottolineato la necessit di risolvere la crisi in corso attraverso un
dialogo inclusivo tra le autorit,
lopposizione e la societ civile, e ribadito limportanza di evitare azioni
violente ed estremiste e di rispettare
i diritti umani per placare le tensioni politiche nel Paese. Stefan Fle
ha affermato che in Ucraina i politici devono pensare alle conseguenze
delle loro decisioni e ricordare che

Bocciata in Spagna
una mozione
contro la nuova
legge sullaborto

BERNA, 13. A Bruxelles cresce la tensione per limpatto che lesito del referendum in Svizzera sullimmigrazione potr avere sulleconomia
dellintera Europa. Con conseguenze
che potrebbero farsi sentire persino
sul Cern di Ginevra, il centro di eccellenza mondiale nella fisica.
Cos, mentre lUe preme per avere
chiarezza al pi presto, la Svizzera ha
annunciato che presenter entro fine
anno il progetto di legge per frenare
limmigrazione e rendere cos operativo il risultato della consultazione popolare di domenica scorsa. Lo ha reso noto il Governo di Berna in una
nota, in cui specifica che nel frattempo si impegner senza ritardi a trattare con lUnione europea.
La diplomazia elvetica stata incaricata di prendere immediatamente
contatto con le istituzioni europee e
gli Stati membri per informare sui lavori in corso, ma anche per chiarire i

Missione del ministro degli Esteri turco


in Bosnia ed Erzegovina
riforme e che tutte le forze politiche
si adoperino per un efficace funzionamento del Paese.
La Turchia sempre stata a fianco di Sarajevo in periodi critici, ha
poi detto Davutolu, riferendosi alle massicce proteste popolari contro
il Governo che da pi di una settimana scuotono il Paese balcanico.
Nel ribadire il sostegno di Ankara alla pace, alla stabilit, alla sicurezza e allintegrit territoriale bosniaca, il ministro ha definito positivo che le manifestazioni non abbiano carattere etnico n religioso.
Ma tutti ha precisato devono
stare molto attenti, perch alzare le
tensioni potrebbe rappresentare un
rischio per la Bosnia ed Erzegovina
e per tutta la regione. Davutolu
non ha escluso di recarsi a breve
anche in Serbia e in Croazia, Paesi
ha detto con i quali abbiamo
sviluppato un meccanismo di incontri trilaterali al pi alto livello.

LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

00120 Citt del Vaticano


ornet@ossrom.va
http://www.osservatoreromano.va

ci sono persone da entrambi i lati


delle barricate. Lo riporta lagenzia
di stampa Interfax scrivendo che il
commissario Ue allAllargamento ha
visitato oggi lospedale centrale del
ministero dellInterno dove sono ricoverati i poliziotti feriti durante gli
scontri con i manifestanti antigovernativi di fine gennaio.
Lopposizione per denuncia la
minaccia che il potere sta preparan-

do una prova di forza contro i manifestanti. E oggi degli sconosciuti


hanno lanciato dellantisettico verde
contro il capogruppo del partito
dopposizione ucraina Patria, Arseni
Iatseniuk, e il suo vice Oleksandr
Turcinov, mentre si trovavano nella
sala centrale dellospedale numero 5
di Kharkiv per fare visita allex premier e leader del loro movimento,
Yulia Tymoshenko.

LUnione europea
congela un altro negoziato con Berna

Ribadito il sostegno di Ankara alla stabilit

GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum

Manifestanti a Kiev (Reuters)

ROMA, 13. Appare intenzionato ad


andare avanti il presidente del
Consiglio dei ministri italiano,
Enrico Letta. Anzi nonostante le
difficolt che lEsecutivo da lui
guidato incontra in questi giorni
ha rilanciato lazione di governo,
presentando ieri un nuovo patto di
coalizione in sette punti denominato Impegno Italia. Ma oggi pomeriggio, con la riunione della direzione del Partito democratico
(Pd), che si gioca il futuro del Governo, dopo un faccia a faccia, definito infruttuoso, svoltosi sempre
ieri tra Letta e il segretario del Pd,
Matteo Renzi. Il presidente del
Consiglio potrebbe essere sfiduciato dal suo stesso partito, uno scenario che lo condurrebbe alle dimissioni e che potrebbe proiettare
Renzi verso Palazzo Chigi.
A rimettere la decisione alla direzione nazionale del Pd era stato
nei giorni scorsi il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano,
che ha peraltro escluso il ricorso alle elezioni anticipate. Lo stesso
Letta esige chiarezza dal suo partito. Chi vuole il mio posto lo dica ha dichiarato ieri il presidente
del Consiglio, aggiungendo che le
dimissioni non si danno per dicerie
e manovre di palazzo.
Ad attendere notizie dal largo
del Nazareno, sede della direzione
del Pd, anche il leader del Nuo-

Oslo esclude la possibilit di indire un referendum sullimmigrazione come in Svizzera

MADRID, 13. Il Parlamento spagnolo ha bocciato ieri, con voto


segreto, la mozione socialista che
richiedeva la revoca della riforma
della legge sullaborto. I parlamentari hanno respinto la proposta con 183 voti su 151. La riforma,
firmata dal ministro della Giustizia, Alberto Ruiz-Gallardn, era
stata approvata dal Governo lo
scorso mese. Nel testo, a differenza di quello varato nel 2010, si limita la possibilit di ricorrere
allaborto solo in caso di stupro
confermato dalla polizia o in caso
di minaccia medica certificata per
la salute della madre. La Conferenza episcopale spagnola ha
espresso apprezzamento per il
progetto di legge presentato dal
Governo, riconoscendo in esso un
positivo passo avanti rispetto alla
legislazione che considera laborto come un diritto.

SARAJEVO, 13. Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutolu, in visita


ufficiale a Sarajevo, ha chiesto
allUe e alla Nato di accelerare il
processo di riconciliazione con la
Bosnia ed Erzegovina, al fine di
evitare ulteriori turbolenze in un
Paese che gi lotta contro la crisi
economica e la crescente povert.
Eliminare gli ostacoli e aprire la
via a unintesa di importanza cruciale ha affermato il ministro nel
corso dalla capitale. La storia ci
insegna che lUnione europea e la
Nato sono solite temporeggiare prima di trovare una soluzione, ma in
questo caso non si dovrebbe perdere altro tempo, dobbiamo agire subito ha aggiunto Davutolu dopo
un incontro con il ministro degli
Esteri bosniaco, Zlatko Lagumdija.
Ankara, ha proseguito Davutolu,
pronta a sostenere a tutti i livelli la
stabilit e il benessere in Bosnia ed
Erzegovina, ma sono indispensabili

venerd 14 febbraio 2014

rispettivi interessi in vista dellapertura di nuovi negoziati. A Bruxelles, invece, le trattative le fermano o le congelano, in attesa di capire cosa succeder. Dopo la sospensione di quella
relativa allaccordo sullelettricit resa
nota marted, i rappresentanti permanenti dei 28 hanno deciso ieri di congelare il negoziato sul grande accordo-quadro del trattato istituzionale,
che dovrebbe inglobare tutti i precedenti pacchetti di accordi bilaterali.
La riunione settimanale degli ambasciatori, il Coreper, in programma
per oggi, doveva approvare come
punto A, ovvero senza discussione, il
mandato negoziale alla Commissione.
Nella riunione preparatoria di ieri, invece, la presidenza di turno greca
dellUe ha preso atto che per le cancellerie non era opportuno fare partire il negoziato.
La Norvegia ha frattanto escluso la
possibilit di indire un referendum
sullimmigrazione, respingendo la richiesta di un deputato del Partito del
progresso (Frp, della maggioranza),
che voleva seguire le orme di quanto
accaduto in Svizzera. Lo ha confermato il ministro della Giustizia,
Anders Anundsen, anchegli del Frp.
La Norvegia non uno Stato
membro della Ue, ma fa parte
dellarea economica europea e aderisce allaccordo di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

Gran Bretagna
in ginocchio
per il maltempo

Il confine tra Francia e Svizzera nei pressi di Ginevra (Reuters)

Ripreso a Bruxelles il dialogo


tra Serbia e Kosovo
BRUXELLES, 13. Il dossier giustizia,
nel processo di normalizzazione
delle relazioni tra Serbia e Kosovo
guidato dallUnione europea, verr
messo a punto nel nuovo round di
dialogo tra i rispettivi premier,
Ivica Dai e Hashim Thai.
Lo ha annunciato lAlto rappresentante per gli Affari esteri e la
Politica di sicurezza dellUe,
Catherine Ashton, dopo lincontro
di ieri a Bruxelles tra i rappresentanti di Belgrado e Pristina. Abbiamo avuto una discussione approfondita su tutte le questioni finali relative al dossier giustizia sulla

direttore generale

base dellaccordo di aprile, ha riferito alla stampa il capo della diplomazia dei Ventotto, e tutti gli elementi rilevanti vengono ora raccolti
in un unico pacchetto che i due
premier finalizzeranno durante il
loro prossimo incontro.
Dai ha comunque ribadito che
il Governo di Belgrado disponibile a proseguire il dialogo, ma
che non intende in alcun modo
riconoscere
lindipendenza
del
Kosovo.
Sui delicati rapporti tra Serbia e
Kosovo intervenuto il segretario
generale dellOnu, Ban Ki-moon.

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

vo centrodestra (Ncd), Angelino


Alfano, principale alleato di Letta
nellEsecutivo. Il presidente del
Consiglio ha ribadito questa
mattina Alfano sa di poter contare sul Nuovo centrodestra per
una alleanza corretta e proficua, se
il suo partito gli dar la fiducia per
rilanciare lazione di governo. Ma
chiaro, ha continuato, che la vicenda nella quale ci troviamo nata nel Pd e l deve trovare la sua
conclusione. Il programma presentato ieri da Letta, secondo il
leader di Ncd, in continuit con
molte cose gi fatte. Daltro canto
negli ultimi dieci mesi, c stato
un susseguirsi di eventi che ha reso
difficile governare in serenit ha
chiosato Alfano, ricordando le vicende su Silvio Berlusconi, la corsa
interna al Pd con le primarie e la
decisione della Corte costituzionale
sulla legge elettorale.
LImpegno Italia lanciato ieri da
Letta racchiuso in un documento
di 58 pagine, basato su sette priorit: Europa, lavoro, imprese, famiglie e persone, istruzione, pubblica
amministrazione, legalit. Nel testo, pubblicato sul sito della presidenza del Consiglio, si toccano temi che vanno dal taglio del cuneo
fiscale alla conciliazione lavoro-famiglia, dalle coppie di fatto alle
norme sul falso in bilancio. In testa
al documento anche lEuropa, con
la richiesta italiana di revisione delle regole di bilancio nel 2014.
Per quanto riguarda il lavoro, vera nota dolente del Paese, viene
proposta lintroduzione del contratto di inserimento a tutele progressive e la promozione della nuova occupazione a tempo indeterminato. Prevista anche la riduzione
delle tasse sul lavoro, a favore di
famiglie e imprese, e il potenziamento dellaccesso al credito, mentre dovrebbe essere completato il
pagamento dei debiti contratti dalla pubblica amministrazione.

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

Presentando al Palazzo di Vetro


il rapporto trimestrale sul Kosovo,
Ban Ki-moon ha auspicato il prosieguo degli sforzi e del dialogo,
che nel 2013 ha gi portato risultati
estremamente positivi.
Il segretario generale delle Nazioni Unite ha poi espresso soddisfazione per il positivo andamento
delle elezioni amministrative del
novembre scorso in Kosovo e per la
decisione dellUnione europea di
avviare il negoziato di adesione con
la Serbia, oltre a sostenere una trattativa per un Accordo di stabilizzazione e associazione con Pristina.

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

LONDRA, 13. Dopo la pioggia anche i venti, e cos la Gran Bretagna


segnata dallemergenza inondazioni peggiore da sessantanni rischia di finire in ginocchio. insomma allarme rosso in un Paese
dove le bizzarrie del tempo, comunque, fanno parte della tradizione. Solo che questa volta linclemenza del tempo si sta rivelando
particolarmente ostica.
I venti stanno soffiando fortissimo, fino a 17o chilometri orari. Il
Met Office ha parlato chiaro, invitando i cittadini a restare a casa, se
possibile. E le previsioni non sono
certo incoraggianti: raffiche di vento della forza di un uragano, violenti mareggiate e piogge torrenziali che impongono il massimo stato
dallerta.
Diverse scuole sono dunque rimaste chiuse, gran parte delle linee
ferroviarie sono state interrotte. Sono andate in tilt anche grandi arterie stradali. Per tutta la giornata di
ieri non ha funzionato la tratta ferroviaria fra Londra ed Edimburgo.
Si stima poi che attualmente siano
pi di ottantamila le abitazioni rimaste al buio.
A Downing Street, nel frattempo, stato convocato, alla presenza
del premier David Cameron, il cosiddetto comitato Cobra per le
emergenze: si sta tra laltro valutando
il
massiccio
impiego
dellesercito. Cameron ha ribadito
oggi che verranno stanziati i fondi
necessari. In queste ore poi il direttore generale della Protezione Civile britannica, Paul Leinster, si difeso dalle accuse riguardo a presunti ritardi nellaffrontare lemergenza. Continuiamo a tenere
squadre attive sul campo 24 ore su
24, sette giorni su sette per proteggere vite umane, nonch dimore e
coltivazioni ha detto Leinster.

Concessionaria di pubblicit
Il Sole 24 Ore S.p.A
System Comunicazione Pubblicitaria

Aziende promotrici della diffusione de


LOsservatore Romano

Intesa San Paolo

Alfonso DellErario, direttore generale


Romano Ruosi, vicedirettore generale

Ospedale Pediatrico Bambino Ges

Sede legale
Via Monte Rosa 91, 20149 Milano
telefono 02 30221/3003, fax 02 30223214

Societ Cattolica di Assicurazione

segreteriadirezionesystem@ilsole24ore.com

Banca Carige
Credito Valtellinese

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 14 febbraio 2014

pagina 3

Numerose vittime per gravi disordini

Ad Ankara si aprono i lavori dellottava conferenza trilaterale con Kabul e Islamabad

Sanguinose proteste
in Venezuela

Priorit sicurezza

CARACAS, 13. di almeno tre morti


e 25 feriti il bilancio dei violenti disordini scoppiati ieri in Venezuela
a margine di alcune manifestazioni
dellopposizione contro la politica
economica del Governo. Gli incidenti pi gravi si sono verificati a
Caracas, dove oltre a Juan
Montoya, dirigente di un gruppo
colectivos armato urbano (filogovernativo), morto uno studente,
Bassil Alejandro Dacosta, che partecipava alla dimostrazione. Un altro studente, Neyder Arellano
Sierra, morto a Chacao, municipio a est della capitale venezuelana, in incidenti attribuiti dal
sindaco della localit, Ramn
Muchacho, a gruppi irregolari.
Tutte le vittime sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco.
Il presidente del Parlamento,
Diosdado Cabello Rondn, ha denunciato che Montoya stato ucciso in modo vile dai fascisti,
mentre la deputata dellopposizione Mara Corina Machado ha detto che i due studenti sono stati
attaccati da quelle bande di delinquenti che il regime chiama
colectivos. Sempre ieri cinque giovani sono stati uccisi nella citt andina di Merida e altri dieci studenti che partecipavano alle proteste
sono stati arrestati.
Con uninflazione che ha ormai
superato il 50 per cento, i problemi
economici del Venezuela si sono
aggravati, a causa della mancanza
di valuta pregiata e la scarsit dei
beni di largo consumo. Migliaia di
studenti, guidati da alcuni politici
dellopposizione, si sono ritrovati

ieri nel centro di Caracas per denunciare le politiche economiche


del presidente del Venezuela,
Nicols Maduro, che lanno scorso
ha preso il posto del defunto Hugo
Chvez.
Il corteo a Caracas era stato organizzato da dieci gruppi per la difesa dei diritti umani che accusano
Maduro di una campagna di repressione delle dimostrazioni contro il Governo. Gli attivisti criticano luso di armi da fuoco da parte
della polizia per controllare le manifestazioni e il ricorso alle leggi
antiterrorismo per fermare gli oppositori, violando il diritto costituzionale alle proteste pacifiche.
Secondo Maduro, invece, gruppi
nazi-fascisti stanno cercando di rovesciare il suo Governo con la violenza. Il presidente venezuelano ha
assicurato il rispetto dei diritti civili
e delle libert, ma ha annunciato
che verr immediatamente impedita qualsiasi manifestazione senza il
permesso delle autorit.
Dal canto loro, gli organizzatori
della dimostrazione di ieri i deputati Leopoldo Lpez, Mara
Corina Machado e il sindaco di
Caracas, Antonio Ledezma hanno accusato Maduro di voler sospendere le garanzie civili e hanno rivolto un appello allopposizione a scendere nuovamente in piazza. Il rappresentante delle forze
dopposizione alle ultime elezioni
presidenziali, Henrique Capriles,
che si smarcato dalliniziativa di
Lpez e Machado, ha condannato
la violenza in atto nel Paese.

Durante una marcia in favore della riforma agraria

Incidenti a Brasilia
tra manifestanti e polizia
BRASILIA, 13. Violenti scontri tra
polizia e dimostranti del movimento Sem Terra (senza terra) ieri sera
a Brasilia durante una marcia in favore della riforma agraria. I manifestanti hanno bloccato alcune strade del centro della capitale brasiliana. Gli agenti del battaglione antisommossa della polizia militare sono intervenuti sparando candelotti
di gas lacrimogeno e proiettili di
gomma per disperdere i manifestanti che si stavano dirigendo verso il Parlamento e il palazzo presidenziale di Planalto.
La presidente Dilma Rousseff
non si trovava nelledificio al momento dei disordini ma era nel palazzo della Alvorada, sua residenza
ufficiale, hanno informato i portavoce di Planalto. I manifestanti
erano circa ventimila, secondo

quanto ha reso noto la polizia militare.


Il ministro della segreteria generale della presidenza della Repubblica brasiliana, Gilberto Carvalho,
si incontrato con una delegazione
del movimento Sem Terra e ha riconosciuto, come aveva affermato
luned scorso, che la riforma agraria del Governo non procede alla
giusta velocit. Carvalho ha proposto ai responsabili del movimento di incontrare il presidente
Rousseff per esaminare la questione. Fonti non ufficiali hanno reso
noto che lincontro potrebbe avvenire nelle prossime ore. Secondo
Carvalho gli incidenti non mettono in discussione le ragioni del
movimento Sem Terra che ha diritto a manifestare perch questo
naturale in una democrazia.

Sui costi supplementari dellopera

Accordo preliminare per lampliamento


del Canale di Panam
PANAM, 13. Ci sono ancora da limare i particolari, ma riguardo al
contenzioso sullampliamento del
Canale di Panam sono stati compiuti ieri importanti progressi. Infatti lAutorit di gestione dellopera ha annunciato un accordo preliminare sui costi supplementari da
1,6 miliardi di dollari con il consorzio di imprese europeo guidato da
Sacyr. Ma per arrivare alla firma
definitiva servono ancora giorni,
con Zurich il principale assicuratore dellopera che mantiene un
ruolo centrale nella vicenda e con i
cantieri da oltre diecimila persone
che ripartiranno a pieno ritmo solo
dopo che sar stato raggiunto laccordo finale.
In queste ore, dopo laboriose
trattative segnate, tra laltro, da
conferme e smentite, si va chiarendo il quadro dellaccordo: lAutorit di gestione del Canale di Panam accetta di partecipare al cinquanta per cento agli extra costi, in
attesa che successivamente sullintera vicenda si esprima larbitrato
internazionale con sede a Miami:
procedura che rimarr attiva anche

dopo laccordo definitivo. La bozza dintesa, alla quale stanno lavorando legali internazionali, prevede
che Zurich rinunci ad alcune garanzie finanziarie e simpegni a ottenere il finanziamento dei lavori,
per i quali i fondi erano di fatto
terminati. Questa parte, insieme
agli anticipi versati a suo tempo
dallAutorit di gestione del Canale
di Panam, viene ricompresa nel
cinquanta per cento a carico delle
imprese, che in questo quadro assicurano di rispettare la consegna
dellopera di ampliamento entro il
2015. ancora oggetto di trattative
lipotesi che Zurich partecipi direttamente alla firma dellaccordo definitivo. In merito agli ultimi sviluppi il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, si
detto ottimista e ha auspicato che
laccordo preliminare siglato ieri si
trasformi in unintesa definitiva.
Dal canto suo, lamministratore
dellAutorit di gestione dellopera,
Jorge Quijno, ha parlato di buoni
progressi e ha ricordato, nel contempo, che restano ancora alcuni
nodi da sciogliere.

La Turchia si propone per un ruolo di mediatrice nelle crisi regionali

Il presidente turco accoglie quello afghano (Reuters)

I ministri della Difesa e degli Esteri egiziani in Russia

Cooperazione strategica
tra il Cairo e Mosca
MOSCA, 13. Il capo di stato maggiore dellesercito egiziano nonch ministro della Difesa, Abdel Fattah El
Sissi, accompagnato dal ministro
degli Esteri, Nabil Fahmy, giunto
ieri sera a Mosca per incontrare il
suo
omologo
russo,
Serghiei
Shoigu, e il capo della diplomazia
di Mosca, Serghiei Lavrov. Lo ha
reso noto un comunicato diffuso
dal portavoce delle forze armate
egiziane, il colonnello Ahmed Aly.
Secondo il portavoce, citato dai
media locali, El Sissi nei colloqui in
programma oggi con le autorit
russe discuter di cooperazione e
del rafforzamento dei rapporti bilaterali. Aly ha sottolineato che la visita segue quella significativa al
Cairo dei ministri della Difesa e degli Esteri russi avvenuta lo scorso 14
novembre. LEgitto era uno dei pi
stretti alleati della Russia negli anni
Cinquanta, sotto la guida di Gamal
Abdel Nasser. Le relazioni tra i due
Paesi si sono deteriorate negli anni
Settanta, quando lex presidente
Anwar Sadat cambi la politica
estera del Paese, avvicinandosi agli
Stati Uniti. Secondo alcuni osservatori, la visita dei ministri degli Esteri e della Difesa egiziani a Mosca,
alla luce delle recenti tensioni tra Il
Cairo e Washington, un segnale
di riavvicinamento tra Russia ed
Egitto.

Gli odierni colloqui serviranno


infatti anche a definire un accordo
per lacquisto di armi dal Cremlino.
Lo scrive il quotidiano egiziano Al
Ahram. LEgitto, sottolinea il
giornale, vede nella Russia un nuovo potenziale alleato da quando gli
Stati Uniti hanno temporaneamente
sospeso una parte dei loro aiuti militari in seguito alla destituzione del
presidente Mursi. Aiuti di recente

ripristinati dal Congresso, con il via


libera a circa 1,5 miliardi di dollari
di finanziamenti in ambito prevalentemente militare. Allepoca della
visita al Cairo dei ministri degli
Esteri e della Difesa russi, si era
parlato di un possibile acquisto di
armi russe per un importo sino a
quattro miliardi di dollari e di una
nuova cooperazione bilaterale di
carattere strategico.

Conferenza internazionale a Roma


per il sostegno alla Libia
ROMA, 13. LItalia conferma il suo
fermo impegno a continuare a
operare, in stretto coordinamento
con le autorit libiche e la comunit internazionale, a sostegno del
processo di transizione democratica e di stabilizzazione della Libia.
In tale quadro si svolta ieri alla
Farnesina una riunione di alti funzionari di venticinque Paesi e cinque organizzazioni internazionali,
in preparazione della conferenza
ministeriale sul sostegno alla Libia, in programma a Roma il 6
marzo prossimo.

Nel corso della riunione i partecipanti hanno convenuto sulla necessit di proseguire il processo di
transizione democratica in Libia
un territorio senza controllo in cui
si mischia il traffico di armi e il
terrorismo e dove si ripetono quotidianamente episodi di violenza:
anche ieri uomini armati hanno
rapito un giornalista e attaccato
un canale televisivo privato nella
capitale mentre da parte del
rappresentante di Tripoli si
espressa la consapevolezza di dover avviare una nuova stagione di
dialogo costruttivo.

Almeno tredici morti e diecimila voli cancellati

Ondata di gelo sugli Stati Uniti

Neve sul Campidoglio a Washington (Afp)

WASHINGTON, 13. di almeno tredici morti il bilancio delleccezionale ondata di neve e gelo che sta
investendo gli Stati Uniti meridionali e che si va estendendo verso
nord-est. Secondo le previsioni,
entro il fine settimana saranno
cento milioni gli americani che
dovranno sopportare le conseguenze delle bufere di questi giorni. Lallarme parte dallArkansas e
investe
Mississippi,
Alabama,
Georgia, North e South Carolina,
con precipitazioni nevose al suolo
fino a una quarantina di centimetri. Lo stato di emergenza stato
proclamato dal presidente Obama
in South Carolina e Georgia. Nelle ultime 48 ore sono stati cancellati oltre diecimila voli, tra cui circa la met di quelli in arrivo o in
partenza dalla capitale, da New
York, da Atlanta e da Charlotte.

ANKARA, 13. La sicurezza nella regione il tema centrale del vertice trilaterale, che si apre oggi ad Ankara,
fra Turchia, Pakistan e Afghanistan.
lottavo summit fra i tre Paesi: il
primo si svolto nel 2007. Il presidente turco, Abdullah Gul, quello
afghano, Hamid Karzai, e il premier
pakistano, Nawaz Sharif, discuteranno in particolare, riferiscono fonti
diplomatiche citate dallagenzia Anadolu, delle strategie pi idonee a favorire un salto di qualit in merito
alla sicurezza in una vasta area sempre segnata da violenze e tensioni.
Lagenda dei lavori non pu non
avere come priorit la situazione in
Afghanistan, che, anche alla luce dei
sempre pi tesi rapporti con gli Stati
Uniti, si va deteriorando: e ci anche a detrimento degli equilibri con
i Paesi vicini. Proprio alla vigilia di
questo vertice si appreso che le autorit di Kabul hanno rilasciato un
altro gruppo di talebani detenuti
nelle carceri afghane, pur nella consapevolezza che questa decisione
avrebbe oltremodo irritato Washington che considera questi miliziani
molto pericolosi: in passato, infatti, essi avevano colpito obiettivi statunitensi. E non la prima volta,
nellarco delle ultime settimane, che
Kabul decide di scarcerare talebani
suscitando le vibranti proteste degli
Stati Uniti.
Il summit di oggi confermer tra
laltro la gi dichiarata volont di
Ankara di svolgere unopera di mediazione nellambito della regione.
Nel 2007 era stato Abdullah Gul, allora ministro degli Esteri, a lanciare
liniziativa di un trilaterale con
lobiettivo di promuovere il dialogo
fra Kabul e Islamabad: ci nella
consapevolezza che i buoni rapporti
fra i due Paesi sono essenziali per favorire la pace e la sicurezza nella regione. Ma il compito non facile.
Infatti sia in Afghanistan, sia in Pakistan, le violenze continuano. Oggi
due miliziani, che indossavano uniformi dellesercito, hanno aperto il
fuoco contro due soldati dellIsaf, rimasti uccisi sul colpo. In Pakistan,
ieri, nove persone sono morte in seguito a un attacco compiuto dai miliziani a Peshawar durante la riunione di un comitato antitalebano. Proseguono, nel frattempo, i colloqui
fra la delegazione del Governo pakistano e quella dei talebani nel tentativo di trovare una soluzione negoziata che porti alla fine delle sanguinose violenze. Di positivo c che
lincontro, dopo vari rinvii, stia
avendo luogo: sui risultati concreti
che potranno essere raggiunti c un
diffuso scetticismo.

Annunciata
una missione in Asia
di Obama
WASHINGTON, 13. Il presidente statunitense, Barack Obama, sar in
Asia alla fine di aprile, per recarsi in
visita ufficiale in Giappone, Corea
del Sud, Malaysia e Filippine.
Nellottobre scorso aveva dovuto
cancellare la programmata missione
asiatica perch costretto a Washington dalla crisi dello shutdown. In
particolare comunica la Casa
Bianca il presidente Obama incontrer il premier giapponese
Shinzo Abe, la presidente sudcoreana, Park Geun Hye, il presidente
della Malaysia, Najib Razak, e il
presidente delle Filippine Benigno
Aquino III.
Al centro dei colloqui di Obama,
oltre alle questioni bilaterali, ci saranno il rafforzamento dei legami
economici tra linsieme di questi
Paesi e gli Stati Uniti e gli sviluppi
legati alle controversie territoriali
sulle isole Senkaku tra Cina e Giappone e alla situazione nella Corea
del Nord.
Nonostante la volont espressa da
Washington di sviluppare la cooperazione bilaterale con la Cina su una
serie di aree, lattenzione di Obama
si negli ultimi tempi concentrata
secondo molti osservatori sul rafforzamento della presenza strategica
nel Pacifico, per contrastare lespansione di Pechino in Asia e per testimoniare il riconoscimento del grande potenziale della regione.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

venerd 14 febbraio 2014

Sfide per la teologia contemporanea

Oltre i bites
e i pixel
movimenti, la cui direzione attinge
alla rivelazione di Dio per allargare
gli orizzonti dellumano.
Quale il contesto umano e culturale in cui questo duplice movimento si svolge oggi? Tre sono i tratti
che a grandi linee, fra i molti che lo
connotano, contrassegnano in modo
particolare luomo occidentale contemporaneo.
Luomo contemporaneo che vive
nella cosiddetta societ occidentale,
poich inserito in un mondo sempre
pi globale e ricco di comunicazioni,
viene sollecitato, come mai accaduto nelle precedenti generazioni,
da una moltiplicata vicinanza dei
suoi simili. Ciascuno
comprende quale immensa possibilit ci
rappresenti. Tuttavia, di
fatto, constatiamo nello
stesso tempo che oggi
luomo vive una prossiNel pomeriggio di gioved 13 febbraio,
mit sempre pi occaa Milano, si svolge linaugurazione dellanno
sionale, a motivo della
accademico della Facolt Teologica dellItalia
sua incapacit/rifiuto di
Settentrionale. Anticipiamo alcuni stralci
stringere solidi vincoli, e
della lectio magistralis dellarcivescovo prefetto
tende a profilarsi semdella Congregazione per la Dottrina della
pre pi come un soggetFede che interviene dopo il saluto inaugurale
to autoreferenziale, audel preside, monsignor Pierangelo Sequeri.
toindividuantesi e autorealizzantesi.
Questa assenza di
vincoli stabili lo rende
sempre pi fragile e in
quellambito in cui, e a partire dal bala dei contesti in cui si muove,
quale, la nostra riflessione costitu- sempre meno capace di discernere
tivamente chiamata a nascere e a criticamente ci che convenga o
svilupparsi.
meno alla dignit del suo stesso esLa Chiesa, infatti, sia mundus sere umano, sempre pi lanciato a
reconciliatus (Agostino) che mundus sondare ogni utile possibilit che gli
reconcilians mundum (Paolo VI). si presenta. Luomo non pi capadaltronde la condizione paradossale ce di forme di discernimento che olin cui si trova ogni cittadino cri- trepassino il fiato corto dellutile e
stiano, condizione propria del christi- dellimmediato: non riconosce pi
fidelis di sempre, come ci ricorda anci che corrisponde o ci che repelche la Lettera a Diogneto (cristiani
le alle peculiarit che lo rendono
n per regione, n per voce, n per
davvero uomo.
costumi sono da distinguere dagli alIn questa prospettiva, dunque, si
tri uomini e, tuttavia, vivendo in
citt greche e barbare (...) e ade- assottiglia sempre pi anche lo spes-

pi e tanto meno sono


la cantilena con cui possiamo spesso definire il reciproco incedere di tecnicalit e retrocedere di umanit. Novello Narciso, luomo, tanto pi si rispecchia
nellimmagine di s che
auto-produce, tanto pi si
inorgoglisce delle opere
delle sue mani, tanto meno ritrova il suo volto, finendo per vedere annegato, nelle sue stesse immagini, ci che appartiene indelebilmente al suo humanum.
In secondo luogo, il cittadino medio dellepoca
post-moderna fatica a percepire il suo essere inserito
in una storia. Quanto
pi lorizzonte delluomo si svuota
di significati pregnanti, tanto meno
egli capace di cogliere il tempo come occasione propizia, come kairs,
come storia. Quanto pi si sfaldano
non solo i legami orizzontali della
sua prossimit ma anche quelli verticali con le generazioni che lo precedono e con quelle che lo seguono,
tanto meno egli avverte di essere inserito in una storia.
La significativit del tempo dice
identit e legami, i quali a loro
volta intrecciano lo scorrere dei
giorni in eventi e volti, rendendolo
storia, cio costruzione di storie
personali e particolari come della
storia universale e globale. E tanto
pi il tempo che scorre viene percepito come susseguirsi di eventi significativi per luomo, quanto pi
la sua libert si sente interpellata e
provocata dai giorni che passano, i
quali non trascorrono ineluttabilmente o invano.
Al contrario, lassenza di una storia produce come conseguenza anche una svalutazione del peso specifico della libert umana, di questo
potente strumento che ci dato come possibilit di incideguandosi ai costumi del luogo, testire sul destino nostro e
moniano una condizione mirabile e
Oggi si stanno sfaldando
del mondo. Pensiamo, a
realmente paradossale della loro citquesto riguardo, alla sfisia i legami orizzontali tra le persone
tadinanza; V, 1, 5).
ducia che tanti giovani
La Chiesa vive contemporaneasia quelli verticali tra le generazioni
oggi hanno di poter
mente due dimensioni, appartiene al
E cos si anche persa la consapevolezza cambiare il mondo in
tempo e allo spazio della gi avvecui vivono: come uominuta riconciliazione con Dio e a
di essere inseriti in una storia
ni, sono dotati dalla loquelli in cui tale riconciliazione non
ro propria natura di uno
lo ancora. Da qui proviene una
duplice tensione: la tensione a sco- sore della cultura da lui prodotta, la strumento potente qual la libert,
prire come Dio ha gi riconciliato quale tanto potente negli strumenti eppure, poich non sono stati educacon s lumano che vive nella Chie- e nella tecnica del comunicare quan- ti a riconoscerne la portata e a pratisa, e la tensione a riconoscere come to povera, sotto il profilo umano, di carla nel suo giusto senso, sono scetquesta riconciliazione si offre oggi contenuti veicolati. Una cultura in tici sulle sue potenzialit.
I due tratti precedenti introducoallumano che vive intorno a noi. cui ci che appare significativo non
Fra queste due tensioni, chiamato oltrepassa i confini dello short term e no anche un altro carattere che segna oggi la maggior parte dei nostri
a collocarsi il nostro lavoro di stu- del low cost.
Ne metafora efficace la velocit contemporanei. Un elemento su cui
diosi della teologia.
Grazie al movimento che nasce con cui i media oggi bruciano le no- spesso richiama la nostra attenzione
dalla prima tensione, la teologia illu- tizie e le immagini, in un vortice di anche Papa Francesco: la difficolt a
mina il divino e lumano in tutta la comunicazione. Tanto pi si comu- guardare al futuro con fiducia, con
loro portata, per offrirli e siamo nica, quanto pi si moltiplica la speranza, sapendo conservare nel
qui gi nel movimento che sgorga quantit di dati comunicati, tanto cuore gli ideali della giovinezza,
dalla seconda tensione con umile meno si entra in reale comunicazio- come direbbe Giovanni XXIII.
Nella misura in cui si allentano o
forza testimoniale al mondo. Si trat- ne con laltro. E la qualit della cota di due movimenti implicati luno municazione finisce per ridursi ad si sbiadiscono relazioni significative
nel presente, anche le altre due dinellaltro, non consecutivi ma in un affare di tecnica, di bites e di pixel.
Tutto si sviluppa e si raffina attor- mensioni del tempo perdono di
certo senso contemporanei, anche se
conservano una certa txis o gerar- no a coordinate di procedure stan- spessore e insorgono luna contro
chia. La teologia fedele a se stessa dardizzate (o di protocolli) che sem- laltra, riempiendo la vita delluomo
quando rispetta e sviluppa tutta la pre pi si premurano di garantire so- di una insostenibile leggerezza
portata e lampiezza di questi due lo la forma delle relazioni. Tanto dellessere: il passato diviene una serie di antecedenti che tendono a influenzarlo deterministicamente e
meccanicamente, mentre il futuro si
accorcia e si circonda di oscurit.
Di qui difficile sperare, avere fiArcheologia
ducia nella stessa possibilit che avdi GERHARD L. MLLER

utti noi che abbiamo lavorato o lavoriamo nellambito di istituzioni


teologiche, sentiamo vivere sulla nostra pelle
una duplice tensione.
Da una parte, apparteniamo a un
ambito di ricerca che nasce allinterno del milieu ecclesiale e quel luogo
anzitutto intende servire; dallaltra
siamo anche cittadini di questo
mondo, cio di un ambito umano
verso cui siamo debitori proprio
perch cittadini in Ecclesia, cio a
motivo della natura ecclesiale, di

Anno accademico

Riaffiora il palazzo reale


del Regno del Congo
Resti di quello che potrebbe essere il Palazzo reale del Regno del
Congo sono stati trovati dagli archeologi che stanno lavorando negli scavi allestiti nella citt di Mbanza Congo, nella provincia dello
Zaire, nel nord dellAngola. Lo ha reso noto il ministero della Cultura che da anni impegnato affinch questa localit sia inserita fra
quelle patrimonio dellumanit dellUnesco. Gli scavi sono iniziati
vicino i resti della cattedrale, costruita nel 1594 dai portoghesi e ritenuta una delle chiese pi antiche dellAfrica subsahariana.
Abbiamo trovato una serie di muri a vari livelli ha spiegato
Sonia Domingos, archeologa che sta lavorando al progetto e
aspettiamo gli studi specifici che confermeranno se si tratta davvero
del Palazzo reale, ma la nostra ipotesi che si tratta proprio della
residenza dove vivevano i vari sovrani che si sono succeduti nel Regno del Congo. Gli scavi sono stati condotti accanto a una zona
dove sono gi state trovate tombe con allinterno manufatti, ceramiche e porcellana, questultima probabilmente importata dalla Cina
dai portoghesi. Durante il XVII secolo la citt di Mbanza Congo fu
una delle pi grandi dellAngola, con quarantamila abitanti africani
e quattromila portoghesi. Il processo per la richiesta di inclusione
di queste rovine nel patrimonio Unesco stato avviato nel 2010. I
resti della cattedrale furono visitati anche da Giovanni Paolo II durante il suo viaggio in Angola nel 1992.

Edward Hopper, Macombs Dam Bridge (1935)

vengano e si possano operare cambiamenti positivi: dietro di noi vi sono enormi ingranaggi da cui non
riusciamo a divincolarci e, davanti a
noi, vi il buio dellincertezza. Perch solo laddove la libert umana si
inspessisce di relazioni significative e
diviene capace di discernere nella
storia del suo agire ci che bene e
ci che male, allora praticabile la
speranza, allora possibile nutrire
una affidabile speranza, come sovente ci ha ricordato Benedetto XVI.
Solo allora possibile agire guardando anche al lungo termine, pensare ragionevolmente a uno sviluppo

davvero sostenibile e sostenere sacrifici che non riguardino solo guadagni immediati.
Discernimento, storia e speranza
sono il primo ed elementare contributo che la fede anzitutto attraverso la prassi di una vita che la testimonia e quindi anche attraverso la
riflessione di una teologia che ne rileva puntualmente i tratti essenziali
chiamata a offrire al mondo, per
risollevare le sorti di unumanit
sempre pi povera di legami, di senso e di fiducia.
Qui la teologia pu dare molto al
saeculum, sempre pi breve, da cui

veniamo e in cui ci troviamo ancora.


Qui avvertiamo anche limportanza
dellesercizio di una ragione che sia
insieme umile e forte, che la teologia
pu testimoniare come occasione
positiva per ritrovare un ragionevole
orientamento nella complessit della
realt.
Non ci pu essere infatti un reale
discernimento senza una ragione che
sia certa di trovare la verit in modo non conclusivo, mai esausto, n
in via concordistica o ideologica
scommettendo fino in fondo sulla libert delluomo e sulle sue risorse,
quando sono sanate ed elevate.

Ricordo di monsignor Vincenzo Carbone

Tra le carte del Vaticano


quotidiano del lavoro indefesso e
meticoloso di Carbone fino alla
morte.
Nelle mie visite non mancavo
con discrezione aveva il suo carattere di esortarlo a concludere, senza eccessivi perfezionismi
nellallestimento
dellapparato
critico, la sua edizione, dopo che
egli aveva trascritto (con grande
difficolt per la grafia dellautore)
il testo. Gli dicevo scherzando,
per incoraggiarlo a concludere,
che la sua situazione mi richiamava alla mente quella di
Michelangelo, che faceva
Pass dallinsegnamento della teologia
fatica a staccarsi dalle sue
opere e a consegnarle ai
alla segreteria del concilio
committenti. Ma mi riPer divenirne larchivista
spondeva che il lavoro
che ne ha pubblicato tutti gli atti
non era maturo e che ci
voleva ancora qualche
mese.
avrebbe compiuto 94 anni fino
Questo minimo episodio ema identificarvisi. Basti dire che al- blematico del ricercatore schivo e
le cure, esperte e solerti, di questo laboriosissimo, dello scrupolo delcuriale, incaricato per tantissimi lo studioso e del suo acutissimo
anni dellArchivio del concilio Va- senso di responsabilit. Speriamo
ticano II, dobbiamo quel tesoro che si possa arrivare alledizione
che sono le fonti ufficiali raccolte del diario di monsignor Felici
in 63 monumentali tomi, quasi che, soprattutto nella parte relatitutti in latino.
va gli anni di preparazione conciQuando poi monsignor Carbo- liare, mi fu da lui letto.
ne and in pensione, non smise
Alla radice dellimpegno di
di occuparsi di quello che era il Vincenzo Carbone e val bene
suo concilio, per il cui felice dirlo oggi vi fu lobbedienza.
esito aveva collaborato, non poco La vicenda del suo passaggio
e bene, con il segretario generale, dallinsegnamento della sua amata
monsignor Pericle Felici. E di fat- teologia ai seminaristi alla segreto il diario di Felici fu il pane teria del Vaticano II mi stata da
di AGOSTINO MARCHETTO

Mi giunge improvvisa la triste


notizia della morte, nella notte tra
il 12 e il 13 febbraio, di monsignor
Vincenzo Carbone e mi si chiede
un ricordo. Ed un ricordo affettuoso, aggettivo da me per pudore usato pochissimo, ma che
spendo volentieri per lui. E, insieme, per il concilio Vaticano II,
per il quale egli ha consumato
buona parte della sua non breve
vita il 27 giugno prossimo

II

lui raccontata pi volte, come


fanno i grandi vecchi. E cos pure
laccettazione della ferma volont
di Paolo VI affinch si occupasse
della pubblicazione degli atti conciliari. La decisione di accettarequesto impegno mastodontico
sbocci in lui dal grande senso di
obbedienza al Papa e dallamore
alla Chiesa, di cui aveva una visione soprannaturale, anche se
certo non idilliaca e disincarnata.
Conosceva bene la Chiesa, grazie anche ai lavori e al travaglio
del concilio da lui cos tanto seguiti, nel servizio alla verit. Proprio la Chiesa, ad intra e ad extra,
fu in effetti il grandioso e appassionante tema del Vaticano II, come avevano auspicato i cardinali
Suenens, Montini e Lercaro.
Se n andato dunque dal suo
Signore un uomo di fede, un uomo di Chiesa, che combinava
questa sua fedelt con la conoscenza delle carte, oltre che degli
uomini. Anche perch sotto le
carte vi sono le persone, come ripeteva ai giovani sacerdoti della
Segreteria di Stato il sostituto
Montini. E queste sono state le
carte del suo concilio, che egli
cur per la pubblicazione con tenacia infaticabile, vedendo oltre
lo spirito del Vaticano II anche i
testi e i documenti finali, frutto
dello stesso spirito.
Riposa in pace, fratello, grande
lavoratore del concilio ecumenico
Vaticano II, nostra bussola per
nuovo e pur antico cammino.

Addio a Iginio Rogger

Lo storico che abol san Simonino


Monsignor Iginio Rogger, figura storica della Chiesa e della cultura cattolica del Trentino, morto il 12 febbraio
allet di 94 anni. Lannuncio della
scomparsa stato dato dalluniversit
di Trento che, nel 2006, gli aveva conferito la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Nato a Pergine Valsugana,
ma cresciuto a Levico, primo di nove
figli, venne ordinato sacerdote nel
1945. Nel 1965 fu il principale ispiratore dellabolizione del culto di san Simonino, avvenuta a opera dellarcivescovo Alessandro Maria Gottardi. Il
fanciullo Simonino di Trento, morto
durante la Pasqua del 1475, fu venerato
come beato dalla Chiesa cattolica per
secoli. La vicenda legata al suo nome
costituisce una testimonianza su cui

Rogger fece chiarezza delle persecuzioni subite dalle comunit ebraiche e


delle false accuse di omicidio rituale
diffuse soprattutto nellEuropa continentale tra il XV e il XVII secolo. Dopo
gli studi alla Gregoriana e al Germanicum, Rogger ha insegnato Storia della
Chiesa e Liturgia al Seminario teologico di Trento. Ha diretto il Museo diocesano tridentino dal 1950; venticinque
anni dopo ha fondato lIstituto di
scienze religiose di Trento, che ha diretto fino al 1997. Nel 1998 Trento gli
ha conferito lAquila di San Venceslao,
e lanno seguente, in occasione del suo
ottantesimo compleanno, il Centro per
le scienze religiose in Trento dellItc
ha pubblicato una miscellanea di studi
in suo onore.

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 14 febbraio 2014

pagina 5

Come parla Jorge Mario Bergoglio

Pablo Picasso
La bevitrice di assenzio
(1901)

Sottaceto
di JORGE MILIA
a messa di venerd 10
maggio in Casa Santa
Marta di quelle da ricordare. Papa Francesco
ha fissato il tratto fondamentale di una personalit cristiana
dicendo che i cristiani sono uomini
e donne gioiosi, di una gioia che
non provocata da motivi contingenti: un dono del Signore che
riempie linteriorit della persona.
Ma possiamo imbottigliare un poco di questa gioia si poi chiesto
per poterla portare sempre con
noi?
Non so se attribuirlo alla nostalgia
ma a volte mi sembra che gli venga
fuori il chimico che ha dentro.
Lespressione imbottigliare mi ha
fatto pensare a provette, alambicchi
e tutto larmamentario di laboratorio. Mi quasi parso di percepire gli
odori del laboratorio di mio padre.
Credo di non sbagliarmi stabilendo
questa analogia perch dopo ha risposto con un No alla domanda
sulla imbottigliabilit della gioia:
No, perch se noi vogliamo possedere questa gioia soltanto per noi
dice Bergoglio, a nostro uso e consumo si potrebbe aggiungere finisce per andare a male, come il nostro cuore e, alla fine la nostra faccia

Terre dAmerica
Anticipiamo nella traduzione
dallo spagnolo di Mariana
Gabriela Jann un articolo che
sar pubblicato in rete sul sito di
Alver Metalli Terre dAmerica.

non trasmette pi la gioia bens la con il muso anzich sorridente e alnostalgia, una malinconia che non legra?.
sana. A volte questi cristiani malinEh no! Non ci piacciono i musi
conici hanno pi la faccia da cetrio- lunghi, non siamo stupidi risponlini sottaceto che da persone gioio- demmo con la sicumera di noi adose che hanno una vita bella.
lescenti. Neanche a Dio! assicur
Non mi sbagliavo, quel vino Occhio! non la stessa cosa la
dellestate non condiviso come faccia di uno che inacidito da uno
quello di cui parla Ray Bradbury che sta soffrendo ha precisato.
finiva per inacidirsi.
Diventava aceto. Un
Se vogliamo possedere la gioia
processo chimico per
lappunto.
soltanto per noi
Ma non capisco
questa finisce per andare a male
perch ce lha coi miei
cari eingelegte Gurken, i
come il nostro cuore
miei cetriolini sotto
E alla fine la nostra faccia trasmette solo
aceto. Manca solo che
una malinconia che non sana
se la prenda con la
birra mi sono lamentato con un amico che
mi perseguita con le sue storie.
Il bello di quel che sento adesso,
Non ha niente contro i cetriolini, ascoltandolo parlare di gioia e di
ma con chi ha una faccia inacidita facce inacidite, che mi ricorda altri
mi ha risposto.
tempi, quando avevamo meno espeHo ammesso il mio errore. Questa rienza alle spalle e pi futuro davandelle facce inacidite non una cosa ti: nellet felice era molto pi facile
nuova. Mi ha fatto venire in mente convocare la gioia... E adesso no?
dei ricordi, nostalgie di un tempo in Siamo diventati anche noi come quei
cui, nella scuola dei gesuiti, parlava parrocchiani dalle facce inacidite?
di non lasciar inacidire la gioia.
Spero proprio di no, ma vorrei esserErano chiacchierate informali le ne sicuro. Ogni giorno cercano di
nostre, fuori dallorario di scuola e venderci la felicit a rate. Facce sorquel giorno ricordo che ci soffer- ridenti da pubblicit di dentifrici
mammo a parlare dei parrocchiani tentano di propinarci un mondo irche frequentavano la chiesa dellisti- reale a portata di portafoglio. Ma
tuto osservando che dominavano i nel contratto non c nessuna clausomusi lunghi, le facce inacidite ap- la che assicuri la gioia.
Ascoltarlo da Papa senzaltro dipunto.
La fede gioia, la Parola di Dio verso. Ma non cos tanto come si
gioia. A voi piacciono le facce lun- potrebbe pensare. Ogni volta che ho
ghe? domand allora, come do- avuto occasione dincontrarlo ho vemanda ancora oggi. Ci siamo guar- rificato che non cera argomento sedati fra compagni senza capire bene rio da trattare dove non fosse prequello che intendeva dire e lui ha sente la gioia. Non mi sono mai
continuato: Se andate a trovare una chiesto il perch ma ascoltandolo
ragazza, vi piacerebbe che vi riceva adesso mi sembra di coglierlo.

Le parole
di Francesco
a fumetti
sullIpad

Cos questa gioia? la contentezza? No, non la stessa cosa. Essere


allegri buono, eh? Ma la gioia
qualcosa di pi, qualcosa daltro.
Non provocata da motivi contingenti, ma da qualcosa di pi profondo: un dono.
Lui, il Papa, non si ripete mai,
sempre in movimento come la gioia.
La gioia non pu star ferma: deve
camminare. La gioia una virt in
cammino. un dono che cammina
insieme a noi sulle strade della vita,
cammina con Ges: predicare, an-

nunziare Ges, la vera gioia, allunga


e allarga la strada. Di pi: La
gioia come il pellegrino. E qui, su
queste parole, la mente andata ai
miei pellegrinaggi a Santiago de
Compostela. Che lui conosce. Ogni
volta che gli annuncio che ne far
un altro mi dice: Ma sei matto!;
poi aggiunge che mi accompagner
pregando per me in modo che il
vento spagnolo mi parli di Dio. E so
che lo far. Ma quello che non riesco
proprio a capire, ancora, perch ce
labbia coi cetriolini sottaceto...

Papa Bergoglio fa capolino


anche in unapp per
bambini. Dopo i fumetti,
lanciati a novembre dalle
Edizioni Master, arriva
lestensione pi tecnologica:
lapp Pope Francis
Comics. Sviluppata da
Master New Media,
composta da tre differenti
sezioni: le pi belle frasi di
Papa Francesco (con
fumetti e disegni che
rappresentano il messaggio
del Pontefice), gioca e
colora con Papa Francesco,
e le storie del Pontefice
argentino, dove i bambini
pi grandi possono leggere
i fumetti sul successore di
Pietro. Pope Francis
Comics disponibile, per
ora, in due lingue: inglese e
tedesco.

Antropologia politica di Papa Francesco


di DIEGO FARES

In ascolto dellanima del popolo

Nel 1975 viene pubblicata la Evangelii nuntiandi di Paolo VI e ha luogo la XXXII Congregazione generale dei gesuiti. Bergoglio ha pressione. Bisogna aguzzare ludito e ascolsempre considerato la Evangelii nuntiandi un tarla, ma non voler parlare noi al loro posto.
documento particolarmente ispirato. In essa Per un pastore, la domanda iniziale di ogni
Paolo VI riconosceva che la rottura tra Van- riforma delle strutture dovrebbe essere: Che
gelo e cultura senza dubbio il dramma del- cosa mi chiede il mio popolo?.
la nostra epoca, come lo fu anche di altre.
Cos, quando Papa Francesco parla di culOccorre quindi fare tutti gli sforzi in vista di tura, parla dellanima di un popolo; della
una generosa evangelizzazione della cultura, sua voce, che a volte ridotta a sussurro a
pi esattamente delle culture. Esse devono causa delloppressione; della consapevolezza
essere rigenerate mediante lincontro con la della propria dignit, segnata da eventi siBuona Novella.
gnificativi della sua storia; del suo modo di
In un articolo intitolato Criteri di azione
apostolica, e che deriv dalla raccolta degli amare Dio; della sua sovranit, quando si
Atti che egli fece dellultima riunione di su- tratta di interpellare i suoi interlocutori. Il
periori (2-3 maggio 1979) che presiedette co- decreto pi famoso della XXXII Congregaziome provinciale, Bergoglio parlava del po- ne generale dei gesuiti stato il decreto IV:
polo come riserva e diceva che la incultu- La nostra missione oggi: diaconia della ferazione del Vangelo, che mira al processo de e promozione della giustizia. Bergoglio
di cambiamento delle strutture (persino nelle ha sottolineato sempre che ci che gli semstrutture del cuore), (...) doveva compiere lo brava pi ispirato di questo decreto non era
sforzo di giustizia
per non tradire la
cultura del nostro
popolo, i suoi valori
e le sue aspirazioni
legittime, evitando
di filtrarli attraverso
la nostra mentalit
illuminista.
E
proseguiva: Sono i
popoli stessi che
mandano avanti la
storia, e la Chiesa
deve influire su di
essi in modo da
evangelizzare la loro
cultura (...). Lincarnazione del Vangelo
esige che Cristo
venga annunciato e
accolto in modi differenti a seconda
della diversit dei
Paesi o degli ambienti umani, tenenLarcivescovo Bergoglio durante uno dei numerosi battesimi celebrati a Buenos Aires
do conto delle ricchezze che sono loro proprie, e questo perch linculturazione, la polemica tra fede e giustizia, ma i parapercepita da un punto di vista universale e grafi sullinculturazione.
pertanto come criterio valido per essere
Oggi possiamo dire che la sua intuizione
applicato a diverse situazioni, significa la di- ha colpito nel segno: In questi anni una
versit (di culture, di funzioni, di modalit) crescente convinzione si va sedimentando
nellunit di concezione (di fede e di spiri- nella coscienza apostolica della Compagnia;
tualit).
la missione di servire la fede promuovendo
Le altre caratteristiche del popolo fedele si la giustizia si allarga verso il dialogo trasforevincono anchesse sul piano pratico: I po- matore con le diverse culture e tra le diverse
poli hanno abitudini, capacit di valutazio- religioni.
ne, contenuti culturali che sfuggono a qualA quellepoca, i commenti di Bergoglio
siasi classificazione: sono sovrani nella loro sul decreto IV, bandiera di coloro che si impossibilit di interpellare. Questo conduce pegnavano con i poveri giustificando perfino
ad affinare ludito per udire tali richiami e la lotta armata, e antibandiera di coloro che
presuppone umilt, affetto, abitudine allin- non si volevano assolutamente impegnare
culturazione e, soprattutto, laver respinto da con essi, andavano nella direzione di dare ris lassurda pretesa di trasformarsi in voce salto innanzitutto alla lotta per la giustizia,
dei popoli, pensando forse che essi non la rimanendo fedeli al bellissimo paragrafo 50.
abbiano. Tutti i popoli ce lhanno, magari ri- Diceva Bergoglio: Camminando pazientedotta a volte a un sussurro a causa dellop- mente e umilmente con i poveri, scopriremo

in che cosa possiamo aiutarli, dopo aver prima accettato di ricevere da loro. Senza questo lento camminare con loro, lazione a favore dei poveri e degli oppressi sarebbe in
contraddizione con le nostre intenzioni e impedirebbe ad essi di far sentire le loro aspirazioni e di acquisire da s gli strumenti per
una effettiva assunzione in prima persona
del loro destino personale e collettivo. Con
un servizio umile avremo lopportunit di
condurli a scoprire, nel cuore delle loro difficolt e delle loro lotte, Ges Cristo vivo e
operante con la potenza del suo Spirito. Potremo cos parlare loro di Dio nostro Padre,
che riconcilia a s lumanit, stabilendola
nella comunione di una vera fraternit.
Potremmo dire che lintuizione di Bergoglio fu che lesigenza della giustizia era (ed
) una interpellanza dei popoli. Non
lunica interpellanza: Paolo VI aveva chiesto
alla Compagnia di far fronte alle molteplici
forme dellateismo contemporaneo, delle
quali lingiustizia strutturale era una forma
di ateismo pratico, ma non lunica; neppure
una interpellanza senza voce, da parte di
poveri considerati soltanto da un punto di
vista sociologico , o interpretati alla riduttiva luce di una prospettiva marxista.
Dalla fedelt discreta allo spirito del decreto IV, cos come fu redatto e approvato in
toto, deriv la formazione che Bergoglio promosse. Fu una formazione messa in pratica
tra i poveri dei quartieri di San Miguel, dove il contatto con la cultura e la religiosit
popolare ci consentiva di imparare a poco
a poco ad ascoltare le interpellanze del nostro popolo fedele. La concezione di Bergoglio super chiaramente le false antinomie
che dividevano i cristiani in progressisti e
conservatori.
Nel 1989 Bergoglio tenne la lezione inaugurale del corso accademico a San Miguel.
Il tema era: Necessit di una antropologia
politica: un problema pastorale. In quella
occasione egli pose le basi per rispondere alla domanda: qual lantropologia politica
sulla quale si deve basare lannuncio evangelico? Parlare di unantropologia politica implica un giusto approccio ai valori dellepoca. Qui Bergoglio adott il criterio di
Guardini: affront la relazione tra la possibilit di pienezza dellesistenza umana e le opportunit concrete offerte dalla nostra epoca
per raggiungerla. Questa semplice equazione, proiettata in ogni ambito e situazione
particolare, spiega il perch delle tensioni di
crescente angoscia e violenza che si esternano a livello culturale. Tutti vediamo la disuguaglianza nelluso dei beni su cui facciamo
affidamento. E tale disuguaglianza indica
mancanza di governo, mancanza di controllo nei confronti dei meccanismi di potere. Essa una espressione implicita di ci
che incivile.
Bergoglio proponeva latteggiamento-valore della solidariet come radice feconda per
riscattare e far crescere atteggiamenti politici

concreti che superassero di fatto i falsi dilemmi del presente: Se vediamo luomo
postmoderno sommerso nella confusione del
disinganno della sua fallita onnipotenza,
non troveremo altra forma di riscatto che il
re-incontro solidale con il suo popolo, uniti
dal vincolo di desiderare il Dio che Principio e fine della sua azione libera.
La cultura dellincontro, pertanto, va intesa facendo vibrare allunisono la categoria di
cultura con quella di popolo; dicendo inoltre culture e popoli, al plurale, si pone
laccento sul rispetto e sullattenzione a quella diversit necessaria affinch lunit non risulti astratta, ma concreta e viva.
Dietro questa concezione che Francesco
ha del popolo troviamo Guardini; e dietro
di lui, il Dostoevskij de I fratelli Karamazov:
il popolo che, nonostante le sue miserie
e i suoi peccati, autenticamente umano e,
nonostante tutta la sua bassezza, ricco di
contenuti e sano, perch affonda le sue radi-

La Civilt Cattolica
Anticipiamo una parte di uno degli
articoli che saranno pubblicati nel
prossimo numero della Civilt
Cattolica. Lautore, gesuita che
insegna Teologia alla Pontificia
Universidad Catlica Argentina,
amico da decenni di Jorge Mario
Bergoglio.

ci nella struttura essenziale dellessere;


Chi non crede in Dio, non crede neppure
nel popolo di Dio; ma chi crede nel popolo
di Dio, contempla anche la sua santit, sebbene finora non abbia creduto in essa.
Da un punto di vista antropologico, questa concezione va oltre le relazioni astratte,
occasionali, parziali che ci propone o ci impone la globalizzazione, la cui libert si rivela meramente funzionale alla logica del consumo. una concezione anche foriera di numerosi spunti per la riflessione e per il dibattito. Costa sempre ascoltare, non soltanto
il popolo, ma la parola stessa popolo. Essa
fa rumore, sempre.
Gi quando era arcivescovo di Buenos Aires, egli spiegava che si pu nominare il
popolo soltanto se ci si impegna, se si partecipa. Pi che una parola, una chiamata,
una con-vocazione a uscire da s. Lo ha
detto bene anche larcivescovo Vctor Manuel Fernndez. Alla domanda: Che cosa
significa la teologia del popolo? Perch dice
che Francesco ha un luccichio negli occhi
quando usa la parola popolo?, egli ha risposto: La teologia del popolo si distingue
tanto dalle analisi marxiste quanto dalle posizioni liberali. Perci non le si addice nessuna di queste due prospettive. Implica considerare i poveri non come meri oggetti di
una liberazione o di una educazione, bens
come soggetti capaci di pensare con le proprie categorie, capaci di vivere legittimamente la fede a modo loro, capaci di generare
percorsi partendo dalla propria cultura popolare. Lespressione popolo si distingue
dallespressione massa, perch suppone un
soggetto collettivo in grado di generare processi storici. Gli si pu aggiungere qualcosa,
ma sempre rispettando la sua identit e il
suo stile.

Il Fantasma di Dio di Parazzoli in un inedito di padre Castelli

La partita della vita


Ferruccio Parazzoli mette al centro del Fantasma di Dio la questione pi universale
e personale: la partita della vita, il problema di Dio, il suo mistero, la sua vastit si
legge nel numero in uscita della Civilt Cattolica in un articolo, postumo, che porta
la firma di padre Ferdinando Castelli, morto il 13 dicembre scorso. Il fantasma di
Dio (Milano, Il Saggiatore, 2013, pagine 259, euro 15) una raccolta di episodi disseminati nelle varie opere di Parazzoli che hanno per sottofondo le domande radicali, in particolare il problema del rapporto fra la creatura e il suo Creatore; le ricognizioni creative dellautore si trasformano in un palcoscenico sul quale si avvicendano personaggi di ogni tipo, che recitano la loro parte, rassegnati e ribelli, pensosi e superficiali, scettici e credenti.
Tutti si portano addosso un peso che ora vivifica, ora inquieta, sempre ridisegna
la vita; perch, scrive padre Castelli, limpronta di Dio nella nostra anima ineliminabile e si manifesta nelle forme pi impensate. Nella prosa di Ferruccio Parazzoli,
si legge nellarticolo, si alternano meditazioni e rivelazioni, improvvisi cambi di
scena e di attori, suspense e piccoli thriller, un incastro precisissimo di elementi narrativi, tracce disseminate in opere precedenti, emblemi di unumanit disorientata e
tormentata dalla domanda sul senso ultimo. Angeli, bambini, preti, evangelisti,
scrittori, giornalisti, demoni: i protagonisti di un Quarto Stato dellanima, in marcia
faticosa verso un Dio.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

Impegno di Paul Bhatti per la pace e larmonia tra cristiani e musulmani in Pakistan

Il patriarca ortodosso copto Tawadros

Lavoriamo
per dare speranza al futuro

MILANO, 13. Siamo determinati a


continuare con maggiore forza
lopera iniziata da Shahbaz, perch
il suo sacrificio possa diventare sempre pi un seme per la pace in
Pakistan e in tutto il mondo. E attraverso la nostra fede in Ges, vogliamo mandare un messaggio di armonia e convivenza che sia per tutti, cristiani e musulmani, e per tutte
le vittime di una ideologia violenta. Con queste parole Paul Bhatti,
ex ministro federale pakistano per
lArmonia nazionale e leader della
All Pakistan Minorities Alliance
(Apma) ha rilanciato limpegno
nella
lotta
allestremismo
in
Pakistan. Bhatti, in questi giorni in
Italia, ha anche smentito le voci di
una sua fuga dal Paese asiatico per
le minacce di morte ricevute,
spiegando allagenzia AsiaNews di
sapere di essere nel mirino dei
talebani e dellala fondamentalista,
la stessa mano che ha rivendicato,
con un volantino, luccisione del
fratello Shahbaz. Sappiamo di essere sotto tiro ha sottolineato Paul
ma noi continuiamo a lottare per
le vittime delle violenze e delle ingiustizie.
Il ministro cattolico per le minoranze pakistane, Shahbaz Bhatti,
stato assassinato il 2 marzo del 2011,
a pochi mesi di distanza dalluccisione del governatore del Punjab,
Salman Taseer, musulmano, avvenuta il 4 gennaio; entrambi sono finiti
nel mirino degli estremisti per aver
criticato le leggi sulla blasfemia e
difeso la cristiana Asia Bibi, madre
di cinque figli, condannata a morte
in base alla legge sulla blasfemia e
da tre anni ancora in attesa di un
verdetto di appello. Allindomani
dellassassinio del fratello, Paul
Bhatti ha deciso di lasciare lItalia,
dove viveva da molti anni, per fare
ritorno in patria e raccogliere leredit lasciata da Shahbaz.
Fino al termine della precedente
legislatura, conclusa nel maggio del
2013 con la sconfitta alle urne del
Partito popolare pakistano (Ppp),
Paul ha ricoperto lincarico di consigliere speciale del primo ministro
per larmonia nazionale. In meno di
due anni, e pur fra i numerosi ostacoli e limiti, egli ha saputo ottenere
la liberazione di Rimsha Masih, la
minorenne cristiana con problemi
mentali accusata (ingiustamente) di
blasfemia e ha promosso numerose
iniziative incentrate in particolare
sul dialogo interreligioso e la riconciliazione fra le diverse anime della
nazione.
Paul Bhatti ha confermato ad
AsiaNews che presto ripartir alla
volta del Pakistan, anche se le minacce costituiscono un pericolo concreto. Egli, come il team di legali
che ha difeso Rimsha Masih e
quanti si battono per ottenere la
condanna degli assassini di Shahbaz
nel processo iniziato di recente,
oggetto di minacce e attacchi talebani in Pakistan. Ma io ha affermato intendo tornare e continuare
il mio lavoro con determinazione,
accettando i rischi e il pericolo.
Rischi e pericoli che sono aumentati da quando il Ppp non pi al
Governo ed egli non gode pi di
una difesa personale adeguata.
una situazione difficile ha spiegato anche perch non godo di sostegni o di coperture particolari, sia
a livello politico che economico. Per
questo chiedo alla comunit cristiana e allOccidente di starci vicino,
abbiamo bisogno di aiuto per continuare il lavoro di pace e di dialogo,
seguendo la strada indicata da mio
fratello Shahbaz.

Attualmente, il Governo di Islamabad, guidato dal premier Nawaz


Sharif, ha avviato delle trattative per
un cessate il fuoco con i talebani; i
quali chiedono, in cambio, lintroduzione della sharia (la legge islamica) nel Paese e la liberazione di
alcuni guerriglieri, fra i quali gli assassini di Taseer e di Bhatti.
Da diversi anni, Paul Bhatti e
lApma lavorano per unire musulmani e cristiani, per contrastare
lideologia estremista e promuovere
larmonia nel Paese. Per questo Paul
oggi, come Shahbaz in passato, viene visto come un infedele, quasi
una spia legata allOccidente e che
per questo va combattuta. Nonostante tutto ha aggiunto lex ministro federale per lArmonia nazionale lavoriamo per promuovere
una visione positiva del Paese e dare
una speranza per il futuro. Questa
speranza anche lo specchio della
mia fede e mi ha permesso di coltivare rapporti e amicizie anche con i
musulmani, come ho avuto modo di
sperimentare in occasione delle ultime festivit natalizie.
Infine, Paul rivolge un ultimo
pensiero al fratello defunto, che ancora oggi a distanza di tre anni resta
una figura viva e amata in molti settori e strati della societ pakistana.
La sua battaglia per un Paese paci-

venerd 14 febbraio 2014

II

auspica il sostegno della comunit internazionale

LEgitto
non deve restare solo
IL CAIRO, 13. LUnione europea e
tutta la comunit internazionale devono sostenere e accompagnare il
cammino intrapreso dallEgitto per
uscire dalla crisi e riattivare il pieno
funzionamento delle istituzioni democratiche: quanto ha sollecitato
il patriarca di Alessandria e della
Chiesa ortodossa copta, Tawadros
II, ricevendo marted sera i rappresentanti della delegazione dellUnione europea presente in Egitto.
Allincontro con il patriarca, avvenuto presso la cattedrale di San
Marco al Cairo, hanno preso parte
tra gli altri lambasciatore James
Moran e la responsabile per i diritti
umani Karen Andersen.
Luned scorso riferisce lagenzia
Fides il Consiglio dellUnione europea, in un pronunciamento ufficiale dedicato allattuale fase egiziana, ha espresso apprezzamento per
ladozione della nuova Costituzione
avvenuta con il referendum del 14 e
15 gennaio scorsi, ma ha lamentato
lassenza di un processo pienamente inclusivo, la mancanza di tentativi volti a superare la polarizzazione
della societ e la chiusura degli spazi politici per le opinioni dissenzienti prima e durante il referendum. Nel comunicato dellUe viene espressa preoccupazione anche
per le misure di giustizia selettiva
contro lopposizione politica.
Tawadros II che in Egitto rappresenta pi di otto milioni di ortodossi copti (circa il 10 per cento della popolazione) negli ultimi giorni ha avuto una serie di incontri dove ha affrontato il delicato momento
storico vissuto dal Paese. Allambasciatore britannico al Cairo, James
Wilfrid Watt, ricevuto nella sua residenza assieme a una delegazione
della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni, il patriarca ha
parlato di un Paese unito, che ha
voglia di scrivere il proprio futuro.
La sera del 10 febbraio informa
Fides i rappresentanti delle diverse Chiese e comunit cristiane presenti in Egitto si sono incontrati
nella concattedrale cattolica latina
di Nostra Signora dHeliopolis, al
Cairo, per pregare insieme e chiedere il dono della pace e dellunit tra
essi e per tutto il Paese. Il vescovo
Adel Zaki, vicario apostolico di

fico ha concluso seguita e apprezzata da molti oggi. Ne sono


prova le parole del figlio di Bilawal
Bhutto Zardari e di Benazir, che ha
pi volte parlato di Shahbaz come
di un eroe e ha espresso il desidero
che il prossimo premier possa essere
un cristiano.
Con pi di centottanta milioni di
abitanti (di cui il 97 per cento professa lislam), il Pakistan la sesta
nazione pi popolosa al mondo ed
il secondo fra i Paesi musulmani
dopo lIndonesia. Circa l80 per
cento musulmano sunnita, mentre
gli sciiti sono il 20 per cento del totale. Vi sono inoltre presenze di ind (1,85 per cento), cristiani (1,6 per
cento) e sikh (0,04 per cento). Le
violenze contro le minoranze etniche o religiose si verificano in tutto
il territorio nazionale, ma negli ultimi anni si registrata una vera e
propria escalation di violenza che
ha investito soprattutto i musulmani
sciiti e i cristiani. Decine, infatti, gli
episodi di violenze, fra attacchi mirati contro intere comunit come
avvenuto a Gojra nel 2009 o alla Joseph Colony di Lahore del marzo
scorso o abusi contro singoli individui (Asia Bibi e Rimsha Masih),
spesso perpetrati col pretesto delle
leggi sulla blasfemia.

Alessandria di Egitto, ha spiegato


che lincontro stato convocato dal
Consiglio nazionale delle Chiese cristiane, che marted 18 febbraio celebrer il primo anno della sua istituzione. Quella scadenza permetter
di tracciare un primo bilancio del
nuovo organismo, valutare insieme
il lavoro fatto e guardare alle prospettive del cammino futuro, ha
precisato. In questo momento, la
preghiera comune dei cristiani egiziani assume un carattere particolare: stiamo attraversando un periodo
in cui nel Paese continuano episodi
gravi di violenza, ma allorizzonte si
vedono anche segni di speranza.

Dopo lappoggio popolare alla nuova Costituzione, tutti attendono che


questa fase nuova si consolidi con le
prossime elezioni presidenziali e che
lEgitto esca finalmente da un periodo buio. Chiediamo anche questo,
con le nostre preghiere, ha detto
monsignor Zaki.
Nella chiesa di Nostra Signora
dHeliopolis erano presenti, fra gli
altri, il patriarca di Alessandria dei
Copti, Ibrahim Isaac Sidrak, e il vescovo ortodosso copto Morcos, insieme ai rappresentanti delle Chiese
e delle comunit melchite, greco-ortodosse, luterane ed episcopaliane.

Sulla questione delle donne vescovo

Preoccupazione della Chiesa in Inghilterra e Galles

Accelerazione anglicana

Il pericolo di ridurre
una tragedia umana a routine

LONDRA, 13. Colpo dacceleratore


della Comunione anglicana sulle
donne vescovo. Il sinodo generale
dInghilterra ha deciso infatti di velocizzare la procedura di adozione
della riforma che permetter lordinazione di donne vescovo, che potrebbero cos avvenire gi entro la
fine dellanno. Le consultazioni
nelle diverse diocesi anglicane avverranno entro tre mesi, e non pi
entro sei come inizialmente previsto. La svolta auspicata con determinazione
dallarcivescovo
di
Canterbury, Justin Welby, primate
della Comunione anglicana, che nel
suo intervento nel corso dellassise
ha parlato della necessit di un
enorme cambiamento culturale
da realizzare allinterno della comunit ecclesiale. Cambiamento che,
secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa, gode anche del sostegno del primo ministro David
Cameron.
La procedura accelerata stata
approvata da 358 delegati sinodali,
mentre 39 hanno votato contro e
nove sono stati gli astenuti. Il principio della consacrazione femminile
era stato approvato a maggioranza
schiacciante anche nel corso del sinodo generale celebrato lo scorso
novembre. La questione dellepiscopato femminile, come noto, ha
sollevato
numerose
polemiche
allinterno della Comunione anglicana, che gi consente lordinazione
di donne prete.
dal 1994, infatti, che la Comunione anglicana ordina donne
pastore, ma promuoverle a vescovo
rimane un passo inaccettabile per
una parte di fedeli, soprattutto per
gli evangelici. Tuttavia, anche molte
donne sono contrarie a questa
svolta. Gi prima del sinodo del
2012, infatti, 2.200 anglicane avevano presentato una petizione in opposizione alla nuova legislazione.

Comunque, gi nel febbraio del


2010 il sinodo aveva avanzato una
bozza di regolamento nel quale si
negava ai fedeli legati alla tradizione il diritto legale di scegliersi una
diocesi retta da un vescovo maschio, sottolineando come tale pratica sarebbe stata discriminatoria;
era previsto per un sistema di vescovi complementari che si occupassero di quelle diocesi che non
accettano una donna; la proposta
era stata per bocciata dal clero nel
luglio successivo.
La proposta attuale respinta
nel sinodo generale del 2012 per
lopposizione dei membri laici, dopo essere stata approvata da vescovi
e clero prevede la presenza di un
mediatore incaricato di risolvere
le questioni derivanti dalleventuale
contestazione dellautorit di un vescovo donna: qualunque sacerdote
che rifiuti di cooperare con questo
mediatore potrebbe essere soggetto
a una sanzione disciplinare.
Attualmente la consacrazione
episcopale per le donne consenti-

ta in numerose comunit anglicane,


tra cui quelle di Stati Uniti, Australia, Canada e Swaziland. Si calcola
che attualmente siano ventisette i
vescovi donna presenti nelle 44 diverse comunit anglicane, che raccolgono oltre 80 milioni di fedeli in
tutto il mondo. Proprio un anno fa,
per preparare il terreno a questa
svolta, la Camera dei vescovi una
delle tre realt, insieme a quella dei
pastori e dei laici, che compone il
sinodo generale aveva aperto le
porte alla componente femminile.
In questo modo almeno otto di loro, diaconesse e arcidiaconesse,
possono partecipare, seppure come
membri non votanti, agli incontri
della Camera dei vescovi. Un passaggio anche questo storico che i
vescovi anglicani, in un comunicato, avevano definito come un segno
di incoraggiamento e un sostegno per i nuovi processi e i passi
che porteranno davanti al sinodo
generale la legislazione necessaria
per consacrare le donne allepiscopato.

LONDRA, 13. grande la preoccupazione della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles per la
consultazione sullaborto lanciata
dal ministero della Sanit britannico che mira a modificare la legge
nazionale di riferimento, varata nel
1967, la quale consente linterruzione volontaria di gravidanza solo per
motivi di probabile pericolo per la
salute fisica o psichica della donna
incinta o per i figli. Di tale legge,
in particolare, la consultazione del
ministero vuole cancellare il requisito secondo cui una donna che sta
valutando linterruzione volontaria
di gravidanza deve consultare un
medico; inoltre, si propone che la
procedura possa essere effettuata da
un infermiere e al di fuori di una
clinica, nella privacy della propria
casa.
In una lettera aperta indirizzata
al ministro della Sanit, Jeremy
Hunt, monsignor Peter Smith, presidente dellUfficio episcopale per
la responsabilit cristiana e la cittadinanza, mette innanzitutto in luce
la tragedia personale e sociale
che si cela dietro laborto e invita il
ministro a una consultazione pi
ampia e allargata per discutere in
modo aperto e chiaro su un tema
cos delicato e difficile. Sottolineando, quindi, che lopposizione
della Chiesa cattolica allinterruzione volontaria di gravidanza chiara
e ben nota, monsignor Smith evidenzia come molte persone, pur
non essendo necessariamente daccordo con la dottrina della Chiesa,
non di meno sono profondamente
turbate dai duecentomila aborti
procurati che si verificano ogni anno. Una tragedia umana e sociale
su vasta scala, ha evidenziato ricordando che laborto un atto
con un notevole peso morale,

mentre le nuove procedure vorrebbero eroderne il significato etico,


riducendolo a un semplice intervento medico, quasi una routine. Di
qui, il richiamo allimpegno portato
avanti dalla Chiesa per cercare di
ridurre la necessit di abortire, fornendo sostegno alle donne con una
gravidanza indesiderata e adeguato
supporto sociale e finanziario.

Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio


c.a. il Signore ha chiamato a s

Mons.

VINCENZO CARBONE
Canonico Vaticano
Sua Eminenza il Signor Card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica
Papale Vaticana, e i Reverendissimi
Capitolari di San Pietro, mentre danno lannuncio della sua scomparsa e
ricordano con edificazione il Confratello, innalzano al Signore preghiere
di suffragio.
Il Rito Esequiale avr luogo il venerd 14 febbraio p.v., alle ore 11.00
allaltare della Cattedra, nella Basilica
Papale Vaticana.

LOSSERVATORE ROMANO

venerd 14 febbraio 2014

pagina 7

Alla Congregazione per leducazione cattolica il Papa raccomanda lincontro con la societ multiculturale

Un cantiere aperto
Il valore del dialogo, la preparazione
qualificata dei formatori, la presenza
del Vangelo nel campo delleducazione,
della scienza e della cultura: sono
questi gli aspetti qualificanti dellazione
educativa della Chiesa. Lo ha
ricordato Papa Francesco ai
partecipanti alla plenaria della
Congregazione per leducazione cattolica
nelludienza svoltasi gioved mattina,
13 febbraio, nella Sala Clementina.
Signori Cardinali,
Venerati fratelli nellEpiscopato
e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle,
rivolgo un particolare benvenuto ai
Cardinali e Vescovi nominati di recente Membri di questa Congregazione, e ringrazio il Cardinale Prefetto per le parole con cui ha introdotto questo incontro.
I temi che avete allordine del
giorno sono impegnativi, come lag-

giornamento della Costituzione apostolica Sapientia christiana, il consolidamento dellidentit delle Universit cattoliche e la preparazione degli
anniversari che cadranno nel 2015,
cio il 50 della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis e il 25
della Costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae. Leducazione cattolica
una delle sfide pi importanti della
Chiesa, impegnata oggi a realizzare
la nuova evangelizzazione in un
contesto storico e culturale in costante trasformazione. In questa prospettiva vorrei richiamare la vostra
attenzione su tre aspetti.
Il primo aspetto riguarda il valore
del dialogo nelleducazione. Di recente,
avete sviluppato il tema delleducazione al dialogo interculturale nella
scuola cattolica con la pubblicazione
di uno specifico documento. In effetti, le scuole e le Universit cattoliche sono frequentate da molti studenti non cristiani o anche non cre-

Nel saluto del cardinale Grocholewski

Lorizzonte mondiale
delle scuole cattoliche

denti. A tutti le istituzioni educative


cattoliche offrono una proposta educativa che mira allo sviluppo integrale della persona e che risponde al
diritto di tutti di accedere al sapere e
alla conoscenza. Ma a tutti ugualmente sono chiamate ad offrire, con
pieno rispetto della libert di ciascuno e dei metodi propri dellambiente
scolastico, la proposta cristiana, cio
Ges Cristo come senso della vita,
del cosmo e della storia.
Ges inizi ad annunciare la buona novella nella Galilea delle genti, crocevia di persone diverse per
razza, cultura e religione. Tale contesto assomiglia per certi versi al mondo di oggi. I profondi cambiamenti
che hanno portato al diffondersi
sempre pi vasto di societ multiculturali domandano a quanti operano
nel settore scolastico e universitario
di coinvolgersi in itinerari educativi
di confronto e di dialogo, con una
fedelt coraggiosa e innovativa che
sappia far incontrare lidentit cattolica con le diverse anime della societ multiculturale. Penso con apprezzamento al contributo che offrono gli Istituti religiosi e le altre istituzioni ecclesiali con la fondazione e
la gestione di scuole cattoliche in
contesti di accentuato pluralismo
culturale e religioso.
Il secondo aspetto riguarda la preparazione qualificata dei formatori.
Non si pu improvvisare. Dobbiamo
fare seriamente. Nellincontro che ho
avuto con i Superiori Generali, ho
sottolineato che oggi leducazione
rivolta ad una generazione che cam-

bia, e che quindi ogni educatore e


tutta la Chiesa che madre educatrice chiamato a cambiare, nel
senso di saper comunicare con i giovani che ha di fronte.
Vorrei limitarmi a richiamare i lineamenti della figura delleducatore
e del suo compito specifico. Educare
un atto damore, dare vita. E
lamore esigente, chiede di impegnare le migliori risorse, di risvegliare la passione e mettersi in cammino
con pazienza insieme ai giovani.
Leducatore nelle scuole cattoliche
devessere anzitutto molto competente, qualificato, e al tempo stesso
ricco di umanit, capace di stare in
mezzo ai giovani con stile pedagogico, per promuovere la loro crescita
umana e spirituale. I giovani hanno
bisogno di qualit dellinsegnamento
e insieme di valori, non solo enunciati, ma testimoniati. La coerenza
un fattore indispensabile nelleducazione dei giovani. Coerenza! Non si
pu far crescere, non si pu educare
senza coerenza: coerenza, testimonianza.
Per questo leducatore ha bisogno
egli stesso di una formazione permanente. Occorre dunque investire affinch docenti e dirigenti possano
mantenere alta la loro professionalit
e anche la loro fede e la forza delle
loro motivazioni spirituali. E anche
in questa formazione permanente mi
permetto di suggerire la necessit
dei ritiri e degli esercizi spirituali per
gli educatori. bello fare corsi su
questo e quellargomento, ma anche
necessario fare corsi di esercizi spi-

rituali, ritiri, per pregare! Perch la


coerenza uno sforzo, ma soprattutto un dono e una grazia. E dobbiamo chiederla!
Un ultimo aspetto concerne le
istituzioni educative, cio le scuole e le
Universit cattoliche ed ecclesiastiche. Il 50 anniversario della Dichiarazione conciliare, il 25 della Ex
corde Ecclesiae e laggiornamento della Sapientia christiana ci inducono a
riflettere seriamente sulle numerose
istituzioni formative sparse in tutto
il mondo e sulla loro responsabilit
di esprimere una presenza viva del
Vangelo nel campo delleducazione,
della scienza e della cultura. Occorre
che le istituzioni accademiche cattoliche non si isolino dal mondo, ma
sappiano entrare con coraggio nel-

Non a caso il primo documento promulgato dal Vaticano

II

lareopago delle culture attuali e


porsi in dialogo, consapevoli del dono che hanno da offrire a tutti.
Carissimi, quello delleducazione
un grande cantiere aperto, nel quale
la Chiesa da sempre presente con
istituzioni e progetti propri. Oggi
occorre incentivare ulteriormente
questo impegno a tutti i livelli e rinnovare il compito di tutti i soggetti
che vi sono impegnati, nella prospettiva della nuova evangelizzazione. In
questo orizzonte vi ringrazio per tutto il vostro lavoro, e invoco per intercessione della Vergine Maria la
costante assistenza dello Spirito Santo su di voi e sulle vostre iniziative.
Vi domando per favore di pregare
per me e per il mio ministero, e di
cuore vi benedico. Grazie!

fu la Sacrosanctum Concilium

Prima di tutto Dio


di ANTONIO CAIZARES LLOVERA

La popolazione scolastica degli


istituti cattolici oggi sempre pi
multiculturale e multireligiosa. Nel
rilevarlo il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per leducazione cattolica, ha
sottolineato limportanza del recente documento Educare al dialogo
interculturale nella scuola cattolica.
Vivere insieme per una civilt dellamore, elaborato dal dicastero proprio per aiutare le scuole cattoliche ha detto salutando il Papa
allinizio delludienza a realizzare
il loro specifico progetto cristiano
nella situazione attuale.
In questa direzione va anche la
formazione dei docenti e dei dirigenti degli istituti campo nel
quale il porporato ha assicurato il
doveroso impegno della Congregazione perch siano professionisti di qualit e discepoli-missionari nel loro ambiente carico di
speranza per il futuro del mondo e

Lutto nellepiscopato
Monsignor Jean-Louis Giasson,
della Societ per le missioni
estere della provincia di Qubec, vescovo emerito di Yoro
(Honduras), morto nelle prime ore di mercoled 12 febbraio.
Il presule era ricoverato nellinfermeria di una casa religiosa
nella citt canadese di Qubec,
dove si era ritirato per motivi di
salute.
Nato in Islet-sur-Mer, diocesi
di Sainte-Anne-de-la-Pocatire
(Canada), il 7 dicembre 1939, era
stato ordinato sacerdote il 18 dicembre 1965. Missionario in
Honduras per 46 anni, il 19 settembre 2005 era stato nominato
primo vescovo della diocesi di
Yoro e il 12 dicembre successivo
aveva ricevuto lordinazione episcopale. Nel febbraio del 2013
era rientrato in patria e il 21
gennaio 2014 aveva rinunciato al
governo pastorale della diocesi.
I funerali saranno celebrati luned 24 a Laval, in Canada, nella cappella della casa centrale
della Societ alla quale apparteneva, dove sar sepolto.

della Chiesa. Senza dimenticare,


inoltre, che la diminuzione del numero dei membri degli istituti religiosi femminili e maschili, dai quali venuto sempre un apprezzabile contributo alleducazione, rende pi urgente la necessit di motivare maggiormente i laici e i diversi movimenti operanti in questo
settore a considerare la propria
mansione come una formidabile
missione, a vedere Cristo in ogni
persona bisognosa di educazione, e
quindi impegnarsi con entusiasmo
e amore.
Presentando al Pontefice il lavoro della plenaria del dicastero, il
cardinale prefetto ha rimarcato in
particolare la riflessione sullorizzonte mondiale in cui va inserita
la missione di educare. Abbiamo
avuto conferma ha detto di
quanto le scuole e le universit cattoliche meritino lapprezzamento
che vostra Santit ha espresso
nellesortazione apostolica Evangelii
gaudium per il loro contributo nel
mondo intero a rendere la Chiesa
cattolica, nonostante la corrente secolarista che invade la societ,
unistituzione credibile davanti allopinione pubblica, affidabile per
quanto concerne lambito della solidariet e della preoccupazione per
i pi indigenti da ogni punto di
vista.
Dal porporato venuto anche
un riconoscimento delle iniziative
di collaborazione e di scambio realizzate nel mondo accademico con
la costante preoccupazione di promuovere una cultura di qualit.
In questo senso lavora lAgenzia
della Santa Sede per la valutazione
e la promozione delle qualit delle
universit e facolt ecclesiastiche
(Avepro), che con il suo prezioso
aiuto consente alle istituzioni accademiche di dispiegare la loro
propria identit e di compiere la
loro missione. Dal canto suo la
Congregazione ha riferito il cardinale opera a livello internazionale per favorire il riconoscimento
degli studi ecclesiastici e la collaborazione tra gli Stati e la Chiesa
in materia educativa, nonch la
partecipazione attiva ai programmi
delle organizzazioni pubbliche governative e non governative, mondiali o regionali, sia nellambito
delleducazione in genere sia in
quello dellistruzione superiore.

A dicembre scorso, si celebrato il


cinquantesimo anniversario dellapprovazione della prima costituzione
del concilio Vaticano II, Sacrosanctum Concilium. Questa costituzione
ha sostenuto il grande e autentico
rinnovamento liturgico del nostro
tempo. Per parlare del rinnovamento
liturgico del concilio Vaticano II, occorre situare tale rinnovamento
nellinsieme del concilio stesso e ricordare, a tal fine, che il Vaticano II
irrompe come una nuova Pentecoste,
una primavera che apre una speranza di vita nuova e una feconda trasformazione interiore, secondo il
proposito divino. Il concilio del nostro tempo, infatti, ha contribuito e
continua a contribuire senza dubbio
in modo straordinario a fare s che
la Chiesa, rinnovata e santificata interiormente senza posa, viva e intensifichi generosamente con rinnovato
vigore la solidariet con lumanit
nelle sue speranze e inquietudini.
Questa Chiesa, che confida in
Dio, da lui guidata e per la sua
glorificazione sussiste, chiamata ad
affrontare al giorno doggi con coraggio, allegria, gioia, libert e
decisione levangelizzazione delluomo contemporaneo, evangelizzazione che non va dimenticato
opera di rinnovamento di una umanit nuova fatta di uomini nuovi
nella novit del battesimo e della vita conforme al Vangelo. Conoscere
bene, rileggere, approfondire e interpretare fedelmente questo concilio,
nellunit e integrit del suo insieme,
costituisce oggi un compito indeclinabile per la Chiesa.
A questo insieme e unit appartengono le finalit e gli obiettivi pretesi dal concilio, che si andranno determinando e profilando a poco a
poco negli anni successivi: essi si
trovano con tutta evidenza formulati
precisamente nelle parole iniziali
della costituzione sulla sacra liturgia
Sacrosanctum Concilium, promulgata
da Paolo VI il 4 dicembre 1963. Essa
cos dice: Il sacro Concilio si propone di far crescere ogni giorno pi
la vita cristiana tra i fedeli; di meglio
adattare alle esigenze del nostro
tempo quelle istituzioni che sono
soggette a mutamenti; di favorire ci
che pu contribuire allunione di
tutti i credenti in Cristo; di rinvigorire ci che giova a chiamare tutti
nel seno della Chiesa. Ritiene quindi
di doversi occupare in modo speciale anche della riforma e della promozione della liturgia (1). Le finalit del concilio sono internamente articolate e ordinate tra loro e tendono, nel loro complesso, a fare s che
la Chiesa e i cristiani che sono in
essa e con essa viva radicata in

Ges Cristo, nel presente della storia, con maggiore profondit e trasparenza la propria comune vocazione alla santit, per la gloria di Dio,
dalla quale inseparabile la salvezza
dellumanit. Il Vaticano II stato
ed un concilio che guarda alla
Chiesa, chiamata a essere ci che
Dio vuole per essa. Pertanto, il concilio un invito alla Chiesa a essere
se stessa, come Dio lha voluta e
creata, e ad agire in modo conforme
alla vocazione e alla missione che
Dio stesso le ha conferito. Cos, ad
esempio, il rinnovamento liturgico
voluto dal medesimo concilio, non

tarla di un programma pre-ordinato.


Una lunga serie di bozze fu presentata dalle commissioni preparatorie,
ma mancava una chiave per individuare un cammino allinterno
dellinsieme di proposte pervenute.
Il testo sulla sacra liturgia sembrava
essere il meno controverso e, cos,
parso come quello pi adeguato per
costituire una base di partenza per il
concilio, quasi come un rodaggio
che permettesse ai padri conciliari di
testare un metodo per i lavori. Ci
che allesterno non sembrava essere
che una mera casualit risult come
lo strumento pi adeguato in rapporto allimportanza degli argomenti trattati e
alla metodologia dei lavori del concilio. Con
questo inizio vertente sul
tema della liturgia si metteva inequivocabilmente
in evidenza il primato di
stato presentato gioved mattina, presso
Dio nella vita della Chiela Sala stampa della Santa Sede, il
sa: prima di tutto Dio;
simposio Sacrosanctum Concilium.
questo lo slogan che si
Gratitudine e impegno per un grande
manifesta affidando linimovimento di comunione ecclesiale, che
zio di tutti i lavori alla lisi terr dal 18 al 20 febbraio a Roma,
turgia. Quando lo sguarnellaula magna della Pontificia universit
do a Dio non al primo
lateranense. Sono intervenuti larcivescovo
posto, tutto il resto perde
Arthur Roche, segretario della
il proprio orientamento:
Congregazione per il culto divino e la
La sentenza della Regodisciplina dei sacramenti, monsignor Juan
la benedettina Nulla deve anteporsi al culto diviMiguel Ferrer Grenesche, sotto-segretario
no (Regula Benedicti, 43,
del medesimo dicastero, e Philippe
3) vale in modo speciale
Chenaux, della Pontificia universit
per il monachesimo, ma
lateranense. Durante la conferenza stampa
ha anche importanza risono stati letti un intervento del cardinale
spetto allordine delle
prefetto della Congregazione, di cui
priorit per la vita stessa
pubblichiamo quasi integralmente il testo,
della Chiesa e per quella
e una relazione del rettore della Pontificia
di ciascuno in particolare
universit lateranense monsignor Enrico
secondo il proprio stato
dal Covolo.
(Benedetto XVI).
Con la medesima chiarezza Paolo VI si
estrapolato da tale contesto e gene- espresso nel discorso di promulgaralit, tende alla celebrazione pi zione di questo importantissimo doconsapevole, partecipata e attiva del cumento, quando disse: [...] Ravvimistero pasquale di Cristo, con i re- siamo infatti che stato rispettato il
lativi frutti di santit, comunione e giusto ordine dei valori e dei doveri:
in questo modo abbiamo riconosciumissione.
Il concilio Vaticano II, come ricor- to che il posto donore va riservato a
da Benedetto XVI nel primo volume Dio; che noi come primo dovere siadella sua Opera omnia, inizi i suoi mo tenuti ad innalzare preghiere a
lavori con la deliberazione sullo Dio; che la sacra Liturgia la fonte
schema della sacra liturgia, che il 4 primaria di quel divino scambio nel
dicembre 1963 fu solennemente ap- quale ci viene comunicata la vita di
provato, come primo frutto della Dio, la prima scuola del nostro
grande assise ecclesiale, con il rango animo, il primo dono che da noi
di costituzione. stata per certi ver- devessere fatto al popolo cristiano,
si una casualit, a giudicare dal- unito a noi nella fede e nellassiduit
lesterno, che largomento della litur- alla preghiera; infine, il primo invito
gia si sia trovato allinizio dei lavori allumanit a sciogliere la sua lingua
conciliari e che la relativa costituzio- muta in preghiere sante e sincere ed
ne sia stata il suo primo atto. Gio- a sentire quellineffabile forza rigenevanni XXIII aveva convocato lassem- ratrice dellanimo che insita nel
blea dei vescovi anzitutto con la vo- cantare con noi le lodi di Dio e nellont, da tutti condivisa, di ri-attua- la speranza degli uomini, per Ges
lizzare il cristianesimo in unepoca Cristo e nello Spirito Santo. [] Sadi cambiamenti, senza tuttavia do- r dunque utile far tesoro di questo

La presentazione
del simposio

risultato del nostro Concilio, come


di quello che deve animare e in un
certo senso caratterizzare la vita della Chiesa.
Davanti allallontanamento della
fede, alla perdita del senso di Dio,
al fallimento dellumanit a causa
dellemarginazione di Dio dalla vita
delluomo, gi incombenti negli anni
a ridosso del concilio sul mondo
contemporaneo, la cui pace era in
qualche modo minacciata e il futuro
incerto, la risposta pi efficace e la
priorit suprema e fondamentale della Chiesa, allora come adesso, altro
non potevano essere che condurre
gli uomini a Dio, a quel Dio che
parla nella Bibbia e rivelato nel volto umano del suo Figlio, Ges Cristo: la Chiesa trae, cos, essa stessa
vita da Dio, dalla sua fedelt e obbedienza a lui, dallincentrarsi in lui,
dal lasciarsi condurre da lui, dallentrare in comunione con lui e dal
mettersi in adorazione di lui. Tale
priorit e tale risposta sono state date e manifestate dai padri del concilio Vaticano II, approvando per prima la costituzione Sacrosanctum
Concilium. Rimaneva cos, chiaro,
letteralmente incluso nellarchitettura
del concilio, che prima di tutto
ladorazione: Dio anzitutto. Iniziando, dunque, con il tema della liturgia, tutto il concilio si messo esplicitamente sotto la luce del primato
di Dio e lo ha indicato al contempo
come sicuro punto dorientamento, il
cammino da seguire per il futuro.
Alla memoria, allo studio e allapprofondimento di questa costituzione conciliare dedicato il simposio internazionale organizzato dalla
Congregazione per il culto divino e
la disciplina dei sacramenti e dalla
Pontificia universit lateranense in
Roma, con il supporto dellUniversit cattolica S. Antonio di Murcia
(Spagna). Due parole sono la chiave
di questo incontro, di queste giornate di studio: gratitudine e impegno.
Dobbiamo, infatti, ringraziare Dio
per questo primo frutto del concilio,
di tanta portata in vista del successivo rinnovamento della Chiesa e
dellumanit; e non soltanto per la
costituzione in se stessa, ma per il
dinamismo rinnovatore della Chiesa
che da essa promanato e continuer a promanare. Allo stesso tempo,
ci richiede oggi, da parte nostra,
lurgente impegno di continuare ad
approfondire il rinnovamento liturgico voluto dal concilio Vaticano II,
nel quale molto si fatto vero
ma molto resta ancora da fare. Di l
scaturiranno frutti di rinnovamento
ecclesiale, di nuova evangelizzazione, di edificazione di unumanit
nuova, fatta di uomini nuovi guidati
dallamore di Dio, uomini e donne
santificati che lavorino per la pace.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

venerd 14 febbraio 2014

Ai vescovi della Bulgaria in visita ad limina Papa Francesco ricorda Roncalli e Wojtya

In dialogo fraterno
con la Chiesa ortodossa
Ricevendo gioved mattina, 13
febbraio, i presuli della conferenza
episcopale della Bulgaria in visita
ad limina Apostolorum, Papa
Francesco li ha invitati in particolare
a proseguire nel dialogo con la Chiesa
ortodossa affinch diventi sempre pi
concreta la speranza di giungere a
celebrare uniti il sacrificio eucaristico.
Queste le parole del Pontefice.
Cari Fratelli nellEpiscopato!
Vi accolgo con gioia in occasione
della Visita ad limina Apostolorum, e
nelle vostre persone vedo e onoro la
fede e la carit del popolo fedele
che vive in Bulgaria.
Grazie a Dio e allimpegno corale
delle varie componenti ecclesiali,
Vescovi e sacerdoti, religiosi, catechisti e fedeli laici, si assiste ad un
risveglio di attivit e di iniziative
che dimostrano la vitalit della fede
cattolica nel vostro Paese. Mi riferisco in particolare ad alcuni eventi
che la Chiesa in Bulgaria ha promosso nel corso degli ultimi anni: il
Giubileo indetto nel 2010 dallEsarcato Apostolico per i cattolici di rito bizantino-slavo per celebrare il
150 Anniversario dellUnione con
la Sede Apostolica di Roma; il
Convegno scientifico-commemorativo sulloperato dellArcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, Visitatore e
Delegato Apostolico in Bulgaria negli anni 1925-34; le celebrazioni del
60 anniversario del martirio del
beato Vescovo passionista Evgenij
Bossilkov. Inoltre, durante il recente
Anno della Fede, hanno avuto luogo altri momenti significativi, quali
lIncontro nazionale dei cattolici di
Bulgaria, la Giornata nazionale dei
giovani e un Convegno di studio
sul Concilio Vaticano II.
Queste iniziative confermano che
le comunit cattoliche, appartenenti
sia alla Chiesa latina che a quella
greco-cattolica, pur essendo sotto il
profilo numerico una minoranza nel
Paese, portano avanti con impegno
la loro missione di testimonianza sia
dei valori morali naturali, sia del
Vangelo di Cristo, in una societ segnata dai tanti vuoti spirituali lasciati dietro di s dal passato regime
ateo o dalla ricezione acritica di
modelli culturali in cui prevalgono
le suggestioni di un certo materialismo pratico. Vi esorto a camminare
con coraggio su questa strada, cercando di attuare anche nel vostro
Paese quella trasformazione missionaria che la Chiesa chiamata a

realizzare nel mondo intero. Questo


richiede una conversione spirituale
e pastorale, che comincia dalla presa di coscienza che, in forza del
Battesimo, siamo tutti discepoli
missionari, inviati dal Signore ad
evangelizzare con gioia e con spirito, valorizzando anche il prezioso
tesoro della piet popolare. Tale
rinnovato impegno missionario possiede anche una dimensione sociale,
che ha come punto di riferimento la
dottrina sociale della Chiesa e le cui
priorit sono linclusione sociale dei
poveri e limpegno per il bene comune e la pace sociale.
molto significativo, al riguardo,
che le Istituzioni civili riconoscano
il ruolo della Santa Sede quale autorit spirituale e morale in seno alla comunit internazionale e valutino in modo positivo la presenza
della Chiesa Cattolica nella compagine della nazione bulgara e il contributo che essa offre al servizio del
bene comune e del progresso del
Paese.
Le tante coraggiose testimonianze
di fedelt a Cristo e alla Chiesa rese
in periodi drammatici e il cammino
intrapreso in questi due decenni di
recuperata libert, vi colmino di
gratitudine verso il Signore e vi infondano fiducia nella sua provvidente azione nella storia. Al tempo
stesso, vi esorto ad un rinnovato e
concorde impegno nella formazione
dei fedeli, promuovendo tanto
unadeguata catechesi, quanto una
particolare cura nei confronti della
pastorale giovanile e vocazionale,

come pure della fraternit sacerdotale, in modo che siano favorite le


condizioni per la maturazione della
fede e per lapertura generosa verso
un orizzonte missionario.
Le vostre comunit, cari Fratelli,
vivono ed operano a fianco di quelle della Chiesa Ortodossa bulgara.
Vi chiedo, pertanto, di portare il
mio cordiale saluto al Patriarca
Neofit, del quale ricorre tra pochi
giorni il 1 anniversario dellelezione
canonica, e vi invito caldamente a
proseguire negli sforzi per promuovere un dialogo sempre pi intenso
e fraterno con la Chiesa Ortodossa.
Nel comune e orante ascolto della
Parola di Dio, auspico che si aprano i cuori e le menti di tutti affinch diventi sempre pi concreta la
speranza di giungere a celebrare
uniti il Sacrificio eucaristico, memori della Parola di Nostro Signore,
che alla vigilia della sua morte preg il Padre perch tutti i suoi discepoli siano perfetti nellunit e il
mondo conosca che tu mi hai mandato (Gv 17, 23).
Il prossimo 27 aprile si terr a
Roma la canonizzazione dei beati
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Mi rallegro che tanto la Diocesi di
Sofia e Plovdiv, quanto quella di
Nicopoli e lEsarcato Apostolico per
i cattolici di rito bizantino-slavo saranno presenti alla solenne celebrazione con qualificate delegazioni.
questo un segno eloquente di quanto abbia inciso nellanima e nella vita della Comunit cattolica bulgara
la testimonianza del primo Papa

slavo, in particolare la sua visita che


egli comp nella vostra Patria nel
maggio del 2002; ed segno ugualmente di quanto sia vivo il ricordo
lasciato dallArcivescovo Angelo
Giuseppe Roncalli nei nove anni
durante i quali oper in Bulgaria
come Delegato Apostolico. Egli, al
momento di congedarsi dal Paese,
ebbe ad esprimersi in questi termini: In qualunque luogo del mondo
mi accada di vivere, se alcuno di
Bulgaria avr a passare presso casa
mia, durante la notte, fra le difficolt della vita, trover sempre la lampada accesa. Batta, batta, non gli
sar chiesto se cattolico o ortodosso: fratello di Bulgaria!, basta, entri,
due braccia fraterne, un cuore caldo
di amico lo accoglieranno a festa
(Omelia di Natale, 25 dicembre
1934). Sono parole che rivelano laffetto del Delegato Apostolico
Mons. Roncalli per il popolo bulgaro, che nel mezzo delle vicissitudini della storia ha mantenuto viva
la fiamma della fede in Cristo.
Cari Fratelli, affido alla Santissima Vergine Maria, Madre della
Chiesa, ai santi Cirillo e Metodio,
evangelizzatori dei popoli slavi, e al
beato Vescovo e Martire Evgenij
Bossilkov, le vostre speranze e le
vostre preoccupazioni, il cammino
delle vostre Chiese e lo sviluppo
della vostra Patria terrena, ed invoco la benedizione del Signore su di
voi, sui sacerdoti, i religiosi, le religiose e i fedeli della cara nazione
bulgara.

Per educare allamicizia


le nuove generazioni
Rispetto e stima reciproca spingono
cristiani ed ebrei ad agire insieme per
la costruzione di un mondo pi giusto
e fraterno. Lo ha detto Papa Francesco
a una delegazione dellAmerican Jewish
Committee, guidata dal presidente
Stanley Bergman, durante ludienza di
gioved mattina, 13 febbraio, nella Sala
del Concistoro.
Cari amici,
vi do il benvenuto! La vostra organizzazione, che ha avuto diversi incontri in passato con i miei Predecessori, mantiene buoni rapporti con
la Santa Sede e con molti esponenti
del mondo cattolico. Vi sono molto
grato per avere fornito nel corso degli anni un qualificato contributo al
dialogo e alla fraternit tra ebrei e
cristiani, e vi incoraggio a continuare
su questa strada.
Lanno prossimo commemoreremo
il 50 anniversario della Dichiarazione Nostra aetate del Concilio Vaticano II, che ancora oggi costituisce per
la Chiesa il punto di riferimento imprescindibile per i rapporti con i nostri fratelli maggiori. A partire da
quel Documento si sviluppata con
rinnovato vigore la riflessione sul patrimonio spirituale che ci unisce e
costituisce il fondamento del nostro
dialogo. Questo fondamento
teologico, e non semplicemente
espressione del nostro desiderio di
rispetto e stima reciproci, pertanto
importante che il nostro dialogo sia
sempre profondamente segnato dalla
consapevolezza della nostra relazione con Dio.

Messa a Santa Marta

Il re e la donna
Due icone per una verit: peccatori s ma corrotti no. da questo
rischio che Papa Francesco ha messo in guardia nella messa celebrata
gioved mattina, 13 febbraio, nella
cappella della Casa Santa Marta.
Indicando due figure emblematiche
delle Scritture il re Salomone e la
donna che invoca lintervento di
Ges per guarire la figlia indemoniata il Pontefice ha voluto incoraggiare il cammino di quanti, silenziosamente, ogni giorno si mettono
alla ricerca del Signore, passando
dallidolatria alla vera fede.
Le due icone scelte dal Papa
per lomelia sono state tratte dalla
liturgia del giorno. Nel primo libro
dei Re (11, 4-13) si narra di Salomone, mentre il Vangelo di Marco (7,
24-30) presenta la figura della donna di lingua greca e di origine siro-fenicia che supplica Ges di
scacciare il demonio da sua figlia.
Salomone e la donna, ha spiegato il
Pontefice, percorrono due strade
opposte e, proprio attraverso di loro, oggi la Chiesa ci fa riflettere
sul cammino dal paganesimo e
dallidolatria al Dio vivente, e sul
cammino dal Dio vivente verso
lidolatria.
Rivolgendosi a Ges la donna, si
legge nel passo evangelico, coraggiosa, come lo ogni madre
disperata che davanti alla salute
di un figlio pronta a fare di tutto. Le avevano detto che cera un
uomo buono, un profeta ha
spiegato il Papa e cos andata a
cercare Ges, anche se lei non credeva nel Dio di Israele. Per il bene di sua figlia non ha avuto vergogna dello sguardo degli apostoli, che forse tra loro dicevano: ma
questa pagana cosa fa qui?. E si

Il Pontefice allAmerican Jewish Committee

avvicinata a Ges per supplicarlo di


aiutare sua figlia posseduta da uno
spirito impuro. Ma alla sua richiesta
Ges risponde di essere venuto
prima per le pecore della casa di
Israele. E glielo spiega con un
linguaggio duro dicendole: Lascia prima che si sazino i figli, perch non bene prendere il pane dei
figli e gettarlo ai cagnolini.
La donna che certamente non
andata alluniversit ha fatto notare il Santo Padre non ha risposto a Ges con la sua intelligenza
ma con le sue viscere di madre, col
suo amore. E cos gli ha detto:
Anche i cagnolini sotto la tavola
mangiano le briciole dei figli. Come per dire: Dai queste briciole a
me!. Colpito allora dalla sua fede
il Signore ha fatto un miracolo.
E cos lei, tornata a casa, trov la
bambina coricata sul letto e il demonio se nera andato.
in sostanza la storia di una madre che si era esposta al rischio di
fare una brutta figura ma ha insistito per amore di sua figlia. E venendo dal paganesimo e dallidolatria, ha trovato la salute per sua
figlia; e per se stessa ha trovato il
Dio vivente. Il suo, ha spiegato il
Papa, il cammino di una persona
di buona volont che cerca Dio e lo
trova. Per la sua fede il Signore
la benedice. Ma anche la storia
di tanta gente che ancora oggi fa
questo cammino. E il Signore
aspetta queste persone, mosse dallo Spirito Santo. Ogni giorno nella Chiesa del Signore ci sono persone che fanno questo cammino, silenziosamente, per trovare il Signore, proprio perch si lasciano
portare avanti dallo Spirito Santo.
C per, ha avvertito il Pontefice, il cammino contrario, rappre-

sentato dallicona di Salomone,


luomo pi saggio della terra, con
un sacco di benedizioni, enormi,
grandi; con leredit della sua patria
unita, questa unione che aveva fatto
suo padre Davide. Il re Salomone
aveva una fama universale, aveva
tutto il potere. Ed era anche un
credente in Dio. Ma perch allora
ha perso la fede? La risposta si trova nel passo biblico: Le sue donne
gli fecero deviare il cuore per seguire altri dei e il suo cuore non rest
integro con il Signore, suo Dio, come il cuore di Davide, suo padre.
A Salomone, ha detto il Papa,
piacevano le donne. Aveva tante
concubine e le prendeva di qua e di
l: ognuna con il suo dio, con il suo
idolo. Proprio queste donne hanno indebolito il cuore di Salomone,
lentamente. Salomone, dunque,
ha perso lintegrit della fede.
Cos quando una donna gli chiedeva un tempio piccolo per il
suo dio, lui lo costruiva sul monte. E quando unaltra donna gli
domandava lincenso per un idolo,
lui glielo comprava. Ma cos facendo il suo cuore si indebolito e ha
perso la fede.
A perdere la fede in questo modo, ha rimarcato il Pontefice,
luomo pi saggio del mondo,
che si lasciato corrompere per un
amore indiscreto, senza discrezione,
per le sue passioni. Eppure, ha
detto il Papa, si potrebbe replicare:
Ma, padre, Salomone non ha perso la fede, lui credeva in Dio, era
capace di recitare la Bibbia a memoria. A questa obiezione per il
Papa ha risposto che avere fede
non significa essere capaci di recitare il Credo: tu puoi recitare il Credo e aver perso la fede!.

Salomone, ha proseguito il Papa,


allinizio era peccatore come suo
padre Davide. Ma poi andato
avanti e da peccatore diventato
corrotto: il suo cuore era corrotto
per questa idolatria. Anche suo
padre Davide era peccatore, ma il
Signore gli aveva perdonato tutti i
peccati perch era umile e chiedeva
perdono. Invece la vanit e le sue
passioni portarono Salomone alla
corruzione. infatti proprio nel
cuore dove si perde la fede.
Il re percorre dunque il cammino contrario a quella donna siro-fenicia: lei dallidolatria del paganesimo arrivata al Dio vivente, lui
invece dal Dio vivente arrivato
allidolatria: povero uomo! Lei era
una peccatrice, sicuro, perch tutti
lo siamo. Ma lui era corrotto.
Citando quindi un passo della
Lettera agli Ebrei, il Papa ha auspicato che nessun seme maligno cresca nel cuore delluomo. il seme maligno delle passioni, cresciuto
nel cuore di Salomone, ad averlo
portato allidolatria. Per non far
sviluppare questo seme il vescovo di
Roma ha indicato il bel consiglio
suggerito dalla liturgia nellacclamazione al Vangelo: Accogliete con
docilit la Parola che stata piantata in voi e pu portarvi alla salvezza. Con questa consapevolezza, ha
concluso, facciamo la strada di
quella donna cananea, di quella
donna pagana, accogliendo la parola di Dio che stata piantata in noi
e che ci porter alla salvezza. Proprio la parola di Dio, che potente, ci custodisca in questa strada e
non permetta che noi finiamo nella
corruzione e questa ci porti allidolatria.

Accanto al dialogo, importante


anche rilevare come ebrei e cristiani
possano agire insieme per la costruzione di un mondo pi giusto e fraterno. E a questo riguardo mi preme
ricordare in modo particolare il comune servizio a favore dei poveri,
degli emarginati, dei sofferenti. Questo nostro impegno ancorato a ci
che le Scritture rivelano a proposito
della protezione del povero, della
vedova, dellorfano, dello straniero
(cfr. Es 20, 20-22). un compito affidatoci da Dio, che rispecchia la
sua santa volont e la sua giustizia,
un autentico dovere religioso.
Infine, affinch i nostri sforzi non
risultino vani, importante impegnarci a trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio di conoscenza
reciproca, di stima e di amicizia costruito in questi anni grazie anche
allimpegno di associazioni come la
vostra. Auspico pertanto che il tema
delle relazioni con lebraismo rimanga vivo nei seminari e nei centri di
formazione dei laici cattolici, cos
come confido che anche presso le
comunit ebraiche e i giovani rabbini si accresca linteresse per la conoscenza del cristianesimo.
Cari amici, tra qualche mese avr
la gioia di recarmi a Gerusalemme,
l dove dice il Salmo tutti noi
siamo nati (cfr. Sal 87, 5) e dove tutti i popoli un giorno convergeranno
(cfr. Is 25, 6-10). Accompagnatemi,
per favore, con la vostra preghiera,
affinch questo pellegrinaggio porti
frutti di comunione, di speranza e di
pace. Shalom!

Nomine episcopali in Ucraina


Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Ucraina.

Vasyl Ivasyuk
vescovo
di Kolomyia-Chernivtsi
nato il 21 gennaio 1960 nel villaggio di Dora, vicino a Yaremtche,
regione di Ivano-Frankivsk. Dopo
gli studi presso la scuola superiore
di risorse acquatiche, ha frequentato
clandestinamente il seminario e,
sempre in clandestinit, stato
ordinato sacerdote il 16 agosto 1989
con lincardinazione nelleparchia di
Sokal, svolgendo il suo ministero sacerdotale presso i fedeli cattolici delle regioni di Ternopil e di IvanoFrankivsk. Dopo il periodo comunista, stato parroco a Pidhaiti, decano di Berezhany e protosincello
delleparchia di Ternopil-Zboriv. Nel
giugno 2003 ha conseguito la licenza
in teologia fondamentale presso la
Pontificia Universit Gregoriana.
Rientrato in Ucraina ha ricoperto
lincarico di protosincello delleparchia di Sokal. Il 28 luglio 2003
stato eletto esarca arcivescovile di
Odessa-Krym e ha ricevuto lordinazione episcopale il 28 settembre
2003. Il 22 maggio 2013, a seguito
della morte prematura di monsignor
Mykola Simkajlo, vescovo delleparchia di Kolomyia-Chernivtsi, stato
nominato amministratore della medesima eparchia.

Mykhaylo Bubniy
esarca di Odessa
nato il 16 settembre 1970 a
Khlivchany, nella regione di Lviv.
Dopo la scuola media, ha ricevuto la
formazione di ferroviere presso listituto tecnico professionale dei ferrovieri a Lviv. Dopo una breve esperienza lavorativa, dal 1998 al 1990
stato arruolato nel servizio militare
obbligatorio. In seguito, ha iniziato
la formazione religiosa presso la
congregazione del Santissimo Redentore (provincia di Lviv). Al contempo, ha ricevuto la preparazione
sacerdotale presso le istituzioni formative dei redentoristi della provincia di Varsavia (Polonia), compiendo
gli studi di filosofia a Cracovia e
quelli di teologia a Tuchow. Nel
1998 ha conseguito il titolo di magistero in teologia. Il 7 aprile 1996 ha
emesso i voti perpetui presso la congregazione del Santissimo Redentore, e il 19 agosto 1997 stato ordinato sacerdote. Dal 1997 al 2001 stato
impegnato nelle attivit formative
dei redentoristi a Ternopil e a Tuchow. Dal 2001 al 2007 ha svolto il
proprio ministero religioso e sacerdotale a Novoiavorivsk, a Kokhavino e a Lviv. Negli anni 2007-2010 ha
perfezionato gli studi presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma, ottenendo la licenza in diritto canonico. Attualmente era superiore della
comunit dei redentoristi a IvanoFrankivsk e al contempo parroco
della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso nella medesima citt.

Potrebbero piacerti anche