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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLIV n. 36 (46.578)
Alla Congregazione per leducazione cattolica il Papa raccomanda lincontro con la societ multiculturale
Un cantiere aperto
In dialogo fraterno
con la Chiesa ortodossa
PAGINA 8
Cinquantuno morti nellattacco degli estremisti di Boko Haram a una cittadina nel Borno
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in
udienza ieri, mercoled 12, Sua
Eccellenza
Reverendissima
Monsignor Nunzio Galantino,
Vescovo di Cassano allIonio,
Segretario Generale ad interim
della Conferenza Episcopale
Italiana.
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Sfide
per la teologia contemporanea
Oltre i bites
e i pixel
GERHARD LUDWIG MLLER
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Il Parlamento
belga vota
sulleutanasia
ai minori
BRUXELLES, 13. Al termine di un
dibattito durato alcuni mesi, oggi
pomeriggio il Parlamento del Belgio si riunisce per decidere sulla
proposta di rendere legale anche
per i minori leutanasia in caso di
malattia incurabile. Ladozione
della legge che ha provocato e
continua a provocare la decisa e
sdegnata protesta di ampi settori
della societ belga, e certo non solo di quelli cattolici sembra
scontata, visto che stata gi approvata, a larga maggioranza, dal
Senato e che anche la commissione Giustizia della Camera ha
espresso parere favorevole.
Il Belgio, dove gi dal 2002 esiste la possibilit per gli adulti di
interrompere le cure, si appresta a
diventare il secondo Paese, dopo
lOlanda, ad autorizzare leutanasia anche per i minori. Ma a differenza dellOlanda, dove la pratica
consentita dai dodici ai diciotto
anni, il Belgio dovrebbe varare
una legge che non pone alcun limite di et.
Il testo della legge sulla pratica
delleutanasia ai minori stabilisce
precise condizioni: il minore deve
essere giudicato un paziente affetto da una malattia incurabile, saranno obbligatori lautorizzazione
dei genitori e un rapporto psichiatrico sullo stato del paziente.
Esecutivo di coalizione
con lopposizione ucraina
Governo Letta
tra rilancio e incertezze
Bocciata in Spagna
una mozione
contro la nuova
legge sullaborto
BERNA, 13. A Bruxelles cresce la tensione per limpatto che lesito del referendum in Svizzera sullimmigrazione potr avere sulleconomia
dellintera Europa. Con conseguenze
che potrebbero farsi sentire persino
sul Cern di Ginevra, il centro di eccellenza mondiale nella fisica.
Cos, mentre lUe preme per avere
chiarezza al pi presto, la Svizzera ha
annunciato che presenter entro fine
anno il progetto di legge per frenare
limmigrazione e rendere cos operativo il risultato della consultazione popolare di domenica scorsa. Lo ha reso noto il Governo di Berna in una
nota, in cui specifica che nel frattempo si impegner senza ritardi a trattare con lUnione europea.
La diplomazia elvetica stata incaricata di prendere immediatamente
contatto con le istituzioni europee e
gli Stati membri per informare sui lavori in corso, ma anche per chiarire i
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
LUnione europea
congela un altro negoziato con Berna
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
rispettivi interessi in vista dellapertura di nuovi negoziati. A Bruxelles, invece, le trattative le fermano o le congelano, in attesa di capire cosa succeder. Dopo la sospensione di quella
relativa allaccordo sullelettricit resa
nota marted, i rappresentanti permanenti dei 28 hanno deciso ieri di congelare il negoziato sul grande accordo-quadro del trattato istituzionale,
che dovrebbe inglobare tutti i precedenti pacchetti di accordi bilaterali.
La riunione settimanale degli ambasciatori, il Coreper, in programma
per oggi, doveva approvare come
punto A, ovvero senza discussione, il
mandato negoziale alla Commissione.
Nella riunione preparatoria di ieri, invece, la presidenza di turno greca
dellUe ha preso atto che per le cancellerie non era opportuno fare partire il negoziato.
La Norvegia ha frattanto escluso la
possibilit di indire un referendum
sullimmigrazione, respingendo la richiesta di un deputato del Partito del
progresso (Frp, della maggioranza),
che voleva seguire le orme di quanto
accaduto in Svizzera. Lo ha confermato il ministro della Giustizia,
Anders Anundsen, anchegli del Frp.
La Norvegia non uno Stato
membro della Ue, ma fa parte
dellarea economica europea e aderisce allaccordo di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini.
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
Gran Bretagna
in ginocchio
per il maltempo
direttore generale
base dellaccordo di aprile, ha riferito alla stampa il capo della diplomazia dei Ventotto, e tutti gli elementi rilevanti vengono ora raccolti
in un unico pacchetto che i due
premier finalizzeranno durante il
loro prossimo incontro.
Dai ha comunque ribadito che
il Governo di Belgrado disponibile a proseguire il dialogo, ma
che non intende in alcun modo
riconoscere
lindipendenza
del
Kosovo.
Sui delicati rapporti tra Serbia e
Kosovo intervenuto il segretario
generale dellOnu, Ban Ki-moon.
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LOSSERVATORE ROMANO
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Sanguinose proteste
in Venezuela
Priorit sicurezza
Incidenti a Brasilia
tra manifestanti e polizia
BRASILIA, 13. Violenti scontri tra
polizia e dimostranti del movimento Sem Terra (senza terra) ieri sera
a Brasilia durante una marcia in favore della riforma agraria. I manifestanti hanno bloccato alcune strade del centro della capitale brasiliana. Gli agenti del battaglione antisommossa della polizia militare sono intervenuti sparando candelotti
di gas lacrimogeno e proiettili di
gomma per disperdere i manifestanti che si stavano dirigendo verso il Parlamento e il palazzo presidenziale di Planalto.
La presidente Dilma Rousseff
non si trovava nelledificio al momento dei disordini ma era nel palazzo della Alvorada, sua residenza
ufficiale, hanno informato i portavoce di Planalto. I manifestanti
erano circa ventimila, secondo
dopo laccordo definitivo. La bozza dintesa, alla quale stanno lavorando legali internazionali, prevede
che Zurich rinunci ad alcune garanzie finanziarie e simpegni a ottenere il finanziamento dei lavori,
per i quali i fondi erano di fatto
terminati. Questa parte, insieme
agli anticipi versati a suo tempo
dallAutorit di gestione del Canale
di Panam, viene ricompresa nel
cinquanta per cento a carico delle
imprese, che in questo quadro assicurano di rispettare la consegna
dellopera di ampliamento entro il
2015. ancora oggetto di trattative
lipotesi che Zurich partecipi direttamente alla firma dellaccordo definitivo. In merito agli ultimi sviluppi il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, si
detto ottimista e ha auspicato che
laccordo preliminare siglato ieri si
trasformi in unintesa definitiva.
Dal canto suo, lamministratore
dellAutorit di gestione dellopera,
Jorge Quijno, ha parlato di buoni
progressi e ha ricordato, nel contempo, che restano ancora alcuni
nodi da sciogliere.
Cooperazione strategica
tra il Cairo e Mosca
MOSCA, 13. Il capo di stato maggiore dellesercito egiziano nonch ministro della Difesa, Abdel Fattah El
Sissi, accompagnato dal ministro
degli Esteri, Nabil Fahmy, giunto
ieri sera a Mosca per incontrare il
suo
omologo
russo,
Serghiei
Shoigu, e il capo della diplomazia
di Mosca, Serghiei Lavrov. Lo ha
reso noto un comunicato diffuso
dal portavoce delle forze armate
egiziane, il colonnello Ahmed Aly.
Secondo il portavoce, citato dai
media locali, El Sissi nei colloqui in
programma oggi con le autorit
russe discuter di cooperazione e
del rafforzamento dei rapporti bilaterali. Aly ha sottolineato che la visita segue quella significativa al
Cairo dei ministri della Difesa e degli Esteri russi avvenuta lo scorso 14
novembre. LEgitto era uno dei pi
stretti alleati della Russia negli anni
Cinquanta, sotto la guida di Gamal
Abdel Nasser. Le relazioni tra i due
Paesi si sono deteriorate negli anni
Settanta, quando lex presidente
Anwar Sadat cambi la politica
estera del Paese, avvicinandosi agli
Stati Uniti. Secondo alcuni osservatori, la visita dei ministri degli Esteri e della Difesa egiziani a Mosca,
alla luce delle recenti tensioni tra Il
Cairo e Washington, un segnale
di riavvicinamento tra Russia ed
Egitto.
Nel corso della riunione i partecipanti hanno convenuto sulla necessit di proseguire il processo di
transizione democratica in Libia
un territorio senza controllo in cui
si mischia il traffico di armi e il
terrorismo e dove si ripetono quotidianamente episodi di violenza:
anche ieri uomini armati hanno
rapito un giornalista e attaccato
un canale televisivo privato nella
capitale mentre da parte del
rappresentante di Tripoli si
espressa la consapevolezza di dover avviare una nuova stagione di
dialogo costruttivo.
WASHINGTON, 13. di almeno tredici morti il bilancio delleccezionale ondata di neve e gelo che sta
investendo gli Stati Uniti meridionali e che si va estendendo verso
nord-est. Secondo le previsioni,
entro il fine settimana saranno
cento milioni gli americani che
dovranno sopportare le conseguenze delle bufere di questi giorni. Lallarme parte dallArkansas e
investe
Mississippi,
Alabama,
Georgia, North e South Carolina,
con precipitazioni nevose al suolo
fino a una quarantina di centimetri. Lo stato di emergenza stato
proclamato dal presidente Obama
in South Carolina e Georgia. Nelle ultime 48 ore sono stati cancellati oltre diecimila voli, tra cui circa la met di quelli in arrivo o in
partenza dalla capitale, da New
York, da Atlanta e da Charlotte.
ANKARA, 13. La sicurezza nella regione il tema centrale del vertice trilaterale, che si apre oggi ad Ankara,
fra Turchia, Pakistan e Afghanistan.
lottavo summit fra i tre Paesi: il
primo si svolto nel 2007. Il presidente turco, Abdullah Gul, quello
afghano, Hamid Karzai, e il premier
pakistano, Nawaz Sharif, discuteranno in particolare, riferiscono fonti
diplomatiche citate dallagenzia Anadolu, delle strategie pi idonee a favorire un salto di qualit in merito
alla sicurezza in una vasta area sempre segnata da violenze e tensioni.
Lagenda dei lavori non pu non
avere come priorit la situazione in
Afghanistan, che, anche alla luce dei
sempre pi tesi rapporti con gli Stati
Uniti, si va deteriorando: e ci anche a detrimento degli equilibri con
i Paesi vicini. Proprio alla vigilia di
questo vertice si appreso che le autorit di Kabul hanno rilasciato un
altro gruppo di talebani detenuti
nelle carceri afghane, pur nella consapevolezza che questa decisione
avrebbe oltremodo irritato Washington che considera questi miliziani
molto pericolosi: in passato, infatti, essi avevano colpito obiettivi statunitensi. E non la prima volta,
nellarco delle ultime settimane, che
Kabul decide di scarcerare talebani
suscitando le vibranti proteste degli
Stati Uniti.
Il summit di oggi confermer tra
laltro la gi dichiarata volont di
Ankara di svolgere unopera di mediazione nellambito della regione.
Nel 2007 era stato Abdullah Gul, allora ministro degli Esteri, a lanciare
liniziativa di un trilaterale con
lobiettivo di promuovere il dialogo
fra Kabul e Islamabad: ci nella
consapevolezza che i buoni rapporti
fra i due Paesi sono essenziali per favorire la pace e la sicurezza nella regione. Ma il compito non facile.
Infatti sia in Afghanistan, sia in Pakistan, le violenze continuano. Oggi
due miliziani, che indossavano uniformi dellesercito, hanno aperto il
fuoco contro due soldati dellIsaf, rimasti uccisi sul colpo. In Pakistan,
ieri, nove persone sono morte in seguito a un attacco compiuto dai miliziani a Peshawar durante la riunione di un comitato antitalebano. Proseguono, nel frattempo, i colloqui
fra la delegazione del Governo pakistano e quella dei talebani nel tentativo di trovare una soluzione negoziata che porti alla fine delle sanguinose violenze. Di positivo c che
lincontro, dopo vari rinvii, stia
avendo luogo: sui risultati concreti
che potranno essere raggiunti c un
diffuso scetticismo.
Annunciata
una missione in Asia
di Obama
WASHINGTON, 13. Il presidente statunitense, Barack Obama, sar in
Asia alla fine di aprile, per recarsi in
visita ufficiale in Giappone, Corea
del Sud, Malaysia e Filippine.
Nellottobre scorso aveva dovuto
cancellare la programmata missione
asiatica perch costretto a Washington dalla crisi dello shutdown. In
particolare comunica la Casa
Bianca il presidente Obama incontrer il premier giapponese
Shinzo Abe, la presidente sudcoreana, Park Geun Hye, il presidente
della Malaysia, Najib Razak, e il
presidente delle Filippine Benigno
Aquino III.
Al centro dei colloqui di Obama,
oltre alle questioni bilaterali, ci saranno il rafforzamento dei legami
economici tra linsieme di questi
Paesi e gli Stati Uniti e gli sviluppi
legati alle controversie territoriali
sulle isole Senkaku tra Cina e Giappone e alla situazione nella Corea
del Nord.
Nonostante la volont espressa da
Washington di sviluppare la cooperazione bilaterale con la Cina su una
serie di aree, lattenzione di Obama
si negli ultimi tempi concentrata
secondo molti osservatori sul rafforzamento della presenza strategica
nel Pacifico, per contrastare lespansione di Pechino in Asia e per testimoniare il riconoscimento del grande potenziale della regione.
LOSSERVATORE ROMANO
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Oltre i bites
e i pixel
movimenti, la cui direzione attinge
alla rivelazione di Dio per allargare
gli orizzonti dellumano.
Quale il contesto umano e culturale in cui questo duplice movimento si svolge oggi? Tre sono i tratti
che a grandi linee, fra i molti che lo
connotano, contrassegnano in modo
particolare luomo occidentale contemporaneo.
Luomo contemporaneo che vive
nella cosiddetta societ occidentale,
poich inserito in un mondo sempre
pi globale e ricco di comunicazioni,
viene sollecitato, come mai accaduto nelle precedenti generazioni,
da una moltiplicata vicinanza dei
suoi simili. Ciascuno
comprende quale immensa possibilit ci
rappresenti. Tuttavia, di
fatto, constatiamo nello
stesso tempo che oggi
luomo vive una prossiNel pomeriggio di gioved 13 febbraio,
mit sempre pi occaa Milano, si svolge linaugurazione dellanno
sionale, a motivo della
accademico della Facolt Teologica dellItalia
sua incapacit/rifiuto di
Settentrionale. Anticipiamo alcuni stralci
stringere solidi vincoli, e
della lectio magistralis dellarcivescovo prefetto
tende a profilarsi semdella Congregazione per la Dottrina della
pre pi come un soggetFede che interviene dopo il saluto inaugurale
to autoreferenziale, audel preside, monsignor Pierangelo Sequeri.
toindividuantesi e autorealizzantesi.
Questa assenza di
vincoli stabili lo rende
sempre pi fragile e in
quellambito in cui, e a partire dal bala dei contesti in cui si muove,
quale, la nostra riflessione costitu- sempre meno capace di discernere
tivamente chiamata a nascere e a criticamente ci che convenga o
svilupparsi.
meno alla dignit del suo stesso esLa Chiesa, infatti, sia mundus sere umano, sempre pi lanciato a
reconciliatus (Agostino) che mundus sondare ogni utile possibilit che gli
reconcilians mundum (Paolo VI). si presenta. Luomo non pi capadaltronde la condizione paradossale ce di forme di discernimento che olin cui si trova ogni cittadino cri- trepassino il fiato corto dellutile e
stiano, condizione propria del christi- dellimmediato: non riconosce pi
fidelis di sempre, come ci ricorda anci che corrisponde o ci che repelche la Lettera a Diogneto (cristiani
le alle peculiarit che lo rendono
n per regione, n per voce, n per
davvero uomo.
costumi sono da distinguere dagli alIn questa prospettiva, dunque, si
tri uomini e, tuttavia, vivendo in
citt greche e barbare (...) e ade- assottiglia sempre pi anche lo spes-
Anno accademico
vengano e si possano operare cambiamenti positivi: dietro di noi vi sono enormi ingranaggi da cui non
riusciamo a divincolarci e, davanti a
noi, vi il buio dellincertezza. Perch solo laddove la libert umana si
inspessisce di relazioni significative e
diviene capace di discernere nella
storia del suo agire ci che bene e
ci che male, allora praticabile la
speranza, allora possibile nutrire
una affidabile speranza, come sovente ci ha ricordato Benedetto XVI.
Solo allora possibile agire guardando anche al lungo termine, pensare ragionevolmente a uno sviluppo
davvero sostenibile e sostenere sacrifici che non riguardino solo guadagni immediati.
Discernimento, storia e speranza
sono il primo ed elementare contributo che la fede anzitutto attraverso la prassi di una vita che la testimonia e quindi anche attraverso la
riflessione di una teologia che ne rileva puntualmente i tratti essenziali
chiamata a offrire al mondo, per
risollevare le sorti di unumanit
sempre pi povera di legami, di senso e di fiducia.
Qui la teologia pu dare molto al
saeculum, sempre pi breve, da cui
II
LOSSERVATORE ROMANO
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Pablo Picasso
La bevitrice di assenzio
(1901)
Sottaceto
di JORGE MILIA
a messa di venerd 10
maggio in Casa Santa
Marta di quelle da ricordare. Papa Francesco
ha fissato il tratto fondamentale di una personalit cristiana
dicendo che i cristiani sono uomini
e donne gioiosi, di una gioia che
non provocata da motivi contingenti: un dono del Signore che
riempie linteriorit della persona.
Ma possiamo imbottigliare un poco di questa gioia si poi chiesto
per poterla portare sempre con
noi?
Non so se attribuirlo alla nostalgia
ma a volte mi sembra che gli venga
fuori il chimico che ha dentro.
Lespressione imbottigliare mi ha
fatto pensare a provette, alambicchi
e tutto larmamentario di laboratorio. Mi quasi parso di percepire gli
odori del laboratorio di mio padre.
Credo di non sbagliarmi stabilendo
questa analogia perch dopo ha risposto con un No alla domanda
sulla imbottigliabilit della gioia:
No, perch se noi vogliamo possedere questa gioia soltanto per noi
dice Bergoglio, a nostro uso e consumo si potrebbe aggiungere finisce per andare a male, come il nostro cuore e, alla fine la nostra faccia
Terre dAmerica
Anticipiamo nella traduzione
dallo spagnolo di Mariana
Gabriela Jann un articolo che
sar pubblicato in rete sul sito di
Alver Metalli Terre dAmerica.
non trasmette pi la gioia bens la con il muso anzich sorridente e alnostalgia, una malinconia che non legra?.
sana. A volte questi cristiani malinEh no! Non ci piacciono i musi
conici hanno pi la faccia da cetrio- lunghi, non siamo stupidi risponlini sottaceto che da persone gioio- demmo con la sicumera di noi adose che hanno una vita bella.
lescenti. Neanche a Dio! assicur
Non mi sbagliavo, quel vino Occhio! non la stessa cosa la
dellestate non condiviso come faccia di uno che inacidito da uno
quello di cui parla Ray Bradbury che sta soffrendo ha precisato.
finiva per inacidirsi.
Diventava aceto. Un
Se vogliamo possedere la gioia
processo chimico per
lappunto.
soltanto per noi
Ma non capisco
questa finisce per andare a male
perch ce lha coi miei
cari eingelegte Gurken, i
come il nostro cuore
miei cetriolini sotto
E alla fine la nostra faccia trasmette solo
aceto. Manca solo che
una malinconia che non sana
se la prenda con la
birra mi sono lamentato con un amico che
mi perseguita con le sue storie.
Il bello di quel che sento adesso,
Non ha niente contro i cetriolini, ascoltandolo parlare di gioia e di
ma con chi ha una faccia inacidita facce inacidite, che mi ricorda altri
mi ha risposto.
tempi, quando avevamo meno espeHo ammesso il mio errore. Questa rienza alle spalle e pi futuro davandelle facce inacidite non una cosa ti: nellet felice era molto pi facile
nuova. Mi ha fatto venire in mente convocare la gioia... E adesso no?
dei ricordi, nostalgie di un tempo in Siamo diventati anche noi come quei
cui, nella scuola dei gesuiti, parlava parrocchiani dalle facce inacidite?
di non lasciar inacidire la gioia.
Spero proprio di no, ma vorrei esserErano chiacchierate informali le ne sicuro. Ogni giorno cercano di
nostre, fuori dallorario di scuola e venderci la felicit a rate. Facce sorquel giorno ricordo che ci soffer- ridenti da pubblicit di dentifrici
mammo a parlare dei parrocchiani tentano di propinarci un mondo irche frequentavano la chiesa dellisti- reale a portata di portafoglio. Ma
tuto osservando che dominavano i nel contratto non c nessuna clausomusi lunghi, le facce inacidite ap- la che assicuri la gioia.
Ascoltarlo da Papa senzaltro dipunto.
La fede gioia, la Parola di Dio verso. Ma non cos tanto come si
gioia. A voi piacciono le facce lun- potrebbe pensare. Ogni volta che ho
ghe? domand allora, come do- avuto occasione dincontrarlo ho vemanda ancora oggi. Ci siamo guar- rificato che non cera argomento sedati fra compagni senza capire bene rio da trattare dove non fosse prequello che intendeva dire e lui ha sente la gioia. Non mi sono mai
continuato: Se andate a trovare una chiesto il perch ma ascoltandolo
ragazza, vi piacerebbe che vi riceva adesso mi sembra di coglierlo.
Le parole
di Francesco
a fumetti
sullIpad
Nel 1975 viene pubblicata la Evangelii nuntiandi di Paolo VI e ha luogo la XXXII Congregazione generale dei gesuiti. Bergoglio ha pressione. Bisogna aguzzare ludito e ascolsempre considerato la Evangelii nuntiandi un tarla, ma non voler parlare noi al loro posto.
documento particolarmente ispirato. In essa Per un pastore, la domanda iniziale di ogni
Paolo VI riconosceva che la rottura tra Van- riforma delle strutture dovrebbe essere: Che
gelo e cultura senza dubbio il dramma del- cosa mi chiede il mio popolo?.
la nostra epoca, come lo fu anche di altre.
Cos, quando Papa Francesco parla di culOccorre quindi fare tutti gli sforzi in vista di tura, parla dellanima di un popolo; della
una generosa evangelizzazione della cultura, sua voce, che a volte ridotta a sussurro a
pi esattamente delle culture. Esse devono causa delloppressione; della consapevolezza
essere rigenerate mediante lincontro con la della propria dignit, segnata da eventi siBuona Novella.
gnificativi della sua storia; del suo modo di
In un articolo intitolato Criteri di azione
apostolica, e che deriv dalla raccolta degli amare Dio; della sua sovranit, quando si
Atti che egli fece dellultima riunione di su- tratta di interpellare i suoi interlocutori. Il
periori (2-3 maggio 1979) che presiedette co- decreto pi famoso della XXXII Congregaziome provinciale, Bergoglio parlava del po- ne generale dei gesuiti stato il decreto IV:
polo come riserva e diceva che la incultu- La nostra missione oggi: diaconia della ferazione del Vangelo, che mira al processo de e promozione della giustizia. Bergoglio
di cambiamento delle strutture (persino nelle ha sottolineato sempre che ci che gli semstrutture del cuore), (...) doveva compiere lo brava pi ispirato di questo decreto non era
sforzo di giustizia
per non tradire la
cultura del nostro
popolo, i suoi valori
e le sue aspirazioni
legittime, evitando
di filtrarli attraverso
la nostra mentalit
illuminista.
E
proseguiva: Sono i
popoli stessi che
mandano avanti la
storia, e la Chiesa
deve influire su di
essi in modo da
evangelizzare la loro
cultura (...). Lincarnazione del Vangelo
esige che Cristo
venga annunciato e
accolto in modi differenti a seconda
della diversit dei
Paesi o degli ambienti umani, tenenLarcivescovo Bergoglio durante uno dei numerosi battesimi celebrati a Buenos Aires
do conto delle ricchezze che sono loro proprie, e questo perch linculturazione, la polemica tra fede e giustizia, ma i parapercepita da un punto di vista universale e grafi sullinculturazione.
pertanto come criterio valido per essere
Oggi possiamo dire che la sua intuizione
applicato a diverse situazioni, significa la di- ha colpito nel segno: In questi anni una
versit (di culture, di funzioni, di modalit) crescente convinzione si va sedimentando
nellunit di concezione (di fede e di spiri- nella coscienza apostolica della Compagnia;
tualit).
la missione di servire la fede promuovendo
Le altre caratteristiche del popolo fedele si la giustizia si allarga verso il dialogo trasforevincono anchesse sul piano pratico: I po- matore con le diverse culture e tra le diverse
poli hanno abitudini, capacit di valutazio- religioni.
ne, contenuti culturali che sfuggono a qualA quellepoca, i commenti di Bergoglio
siasi classificazione: sono sovrani nella loro sul decreto IV, bandiera di coloro che si impossibilit di interpellare. Questo conduce pegnavano con i poveri giustificando perfino
ad affinare ludito per udire tali richiami e la lotta armata, e antibandiera di coloro che
presuppone umilt, affetto, abitudine allin- non si volevano assolutamente impegnare
culturazione e, soprattutto, laver respinto da con essi, andavano nella direzione di dare ris lassurda pretesa di trasformarsi in voce salto innanzitutto alla lotta per la giustizia,
dei popoli, pensando forse che essi non la rimanendo fedeli al bellissimo paragrafo 50.
abbiano. Tutti i popoli ce lhanno, magari ri- Diceva Bergoglio: Camminando pazientedotta a volte a un sussurro a causa dellop- mente e umilmente con i poveri, scopriremo
in che cosa possiamo aiutarli, dopo aver prima accettato di ricevere da loro. Senza questo lento camminare con loro, lazione a favore dei poveri e degli oppressi sarebbe in
contraddizione con le nostre intenzioni e impedirebbe ad essi di far sentire le loro aspirazioni e di acquisire da s gli strumenti per
una effettiva assunzione in prima persona
del loro destino personale e collettivo. Con
un servizio umile avremo lopportunit di
condurli a scoprire, nel cuore delle loro difficolt e delle loro lotte, Ges Cristo vivo e
operante con la potenza del suo Spirito. Potremo cos parlare loro di Dio nostro Padre,
che riconcilia a s lumanit, stabilendola
nella comunione di una vera fraternit.
Potremmo dire che lintuizione di Bergoglio fu che lesigenza della giustizia era (ed
) una interpellanza dei popoli. Non
lunica interpellanza: Paolo VI aveva chiesto
alla Compagnia di far fronte alle molteplici
forme dellateismo contemporaneo, delle
quali lingiustizia strutturale era una forma
di ateismo pratico, ma non lunica; neppure
una interpellanza senza voce, da parte di
poveri considerati soltanto da un punto di
vista sociologico , o interpretati alla riduttiva luce di una prospettiva marxista.
Dalla fedelt discreta allo spirito del decreto IV, cos come fu redatto e approvato in
toto, deriv la formazione che Bergoglio promosse. Fu una formazione messa in pratica
tra i poveri dei quartieri di San Miguel, dove il contatto con la cultura e la religiosit
popolare ci consentiva di imparare a poco
a poco ad ascoltare le interpellanze del nostro popolo fedele. La concezione di Bergoglio super chiaramente le false antinomie
che dividevano i cristiani in progressisti e
conservatori.
Nel 1989 Bergoglio tenne la lezione inaugurale del corso accademico a San Miguel.
Il tema era: Necessit di una antropologia
politica: un problema pastorale. In quella
occasione egli pose le basi per rispondere alla domanda: qual lantropologia politica
sulla quale si deve basare lannuncio evangelico? Parlare di unantropologia politica implica un giusto approccio ai valori dellepoca. Qui Bergoglio adott il criterio di
Guardini: affront la relazione tra la possibilit di pienezza dellesistenza umana e le opportunit concrete offerte dalla nostra epoca
per raggiungerla. Questa semplice equazione, proiettata in ogni ambito e situazione
particolare, spiega il perch delle tensioni di
crescente angoscia e violenza che si esternano a livello culturale. Tutti vediamo la disuguaglianza nelluso dei beni su cui facciamo
affidamento. E tale disuguaglianza indica
mancanza di governo, mancanza di controllo nei confronti dei meccanismi di potere. Essa una espressione implicita di ci
che incivile.
Bergoglio proponeva latteggiamento-valore della solidariet come radice feconda per
riscattare e far crescere atteggiamenti politici
concreti che superassero di fatto i falsi dilemmi del presente: Se vediamo luomo
postmoderno sommerso nella confusione del
disinganno della sua fallita onnipotenza,
non troveremo altra forma di riscatto che il
re-incontro solidale con il suo popolo, uniti
dal vincolo di desiderare il Dio che Principio e fine della sua azione libera.
La cultura dellincontro, pertanto, va intesa facendo vibrare allunisono la categoria di
cultura con quella di popolo; dicendo inoltre culture e popoli, al plurale, si pone
laccento sul rispetto e sullattenzione a quella diversit necessaria affinch lunit non risulti astratta, ma concreta e viva.
Dietro questa concezione che Francesco
ha del popolo troviamo Guardini; e dietro
di lui, il Dostoevskij de I fratelli Karamazov:
il popolo che, nonostante le sue miserie
e i suoi peccati, autenticamente umano e,
nonostante tutta la sua bassezza, ricco di
contenuti e sano, perch affonda le sue radi-
La Civilt Cattolica
Anticipiamo una parte di uno degli
articoli che saranno pubblicati nel
prossimo numero della Civilt
Cattolica. Lautore, gesuita che
insegna Teologia alla Pontificia
Universidad Catlica Argentina,
amico da decenni di Jorge Mario
Bergoglio.
LOSSERVATORE ROMANO
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Impegno di Paul Bhatti per la pace e larmonia tra cristiani e musulmani in Pakistan
Lavoriamo
per dare speranza al futuro
II
LEgitto
non deve restare solo
IL CAIRO, 13. LUnione europea e
tutta la comunit internazionale devono sostenere e accompagnare il
cammino intrapreso dallEgitto per
uscire dalla crisi e riattivare il pieno
funzionamento delle istituzioni democratiche: quanto ha sollecitato
il patriarca di Alessandria e della
Chiesa ortodossa copta, Tawadros
II, ricevendo marted sera i rappresentanti della delegazione dellUnione europea presente in Egitto.
Allincontro con il patriarca, avvenuto presso la cattedrale di San
Marco al Cairo, hanno preso parte
tra gli altri lambasciatore James
Moran e la responsabile per i diritti
umani Karen Andersen.
Luned scorso riferisce lagenzia
Fides il Consiglio dellUnione europea, in un pronunciamento ufficiale dedicato allattuale fase egiziana, ha espresso apprezzamento per
ladozione della nuova Costituzione
avvenuta con il referendum del 14 e
15 gennaio scorsi, ma ha lamentato
lassenza di un processo pienamente inclusivo, la mancanza di tentativi volti a superare la polarizzazione
della societ e la chiusura degli spazi politici per le opinioni dissenzienti prima e durante il referendum. Nel comunicato dellUe viene espressa preoccupazione anche
per le misure di giustizia selettiva
contro lopposizione politica.
Tawadros II che in Egitto rappresenta pi di otto milioni di ortodossi copti (circa il 10 per cento della popolazione) negli ultimi giorni ha avuto una serie di incontri dove ha affrontato il delicato momento
storico vissuto dal Paese. Allambasciatore britannico al Cairo, James
Wilfrid Watt, ricevuto nella sua residenza assieme a una delegazione
della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni, il patriarca ha
parlato di un Paese unito, che ha
voglia di scrivere il proprio futuro.
La sera del 10 febbraio informa
Fides i rappresentanti delle diverse Chiese e comunit cristiane presenti in Egitto si sono incontrati
nella concattedrale cattolica latina
di Nostra Signora dHeliopolis, al
Cairo, per pregare insieme e chiedere il dono della pace e dellunit tra
essi e per tutto il Paese. Il vescovo
Adel Zaki, vicario apostolico di
Accelerazione anglicana
Il pericolo di ridurre
una tragedia umana a routine
LONDRA, 13. grande la preoccupazione della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles per la
consultazione sullaborto lanciata
dal ministero della Sanit britannico che mira a modificare la legge
nazionale di riferimento, varata nel
1967, la quale consente linterruzione volontaria di gravidanza solo per
motivi di probabile pericolo per la
salute fisica o psichica della donna
incinta o per i figli. Di tale legge,
in particolare, la consultazione del
ministero vuole cancellare il requisito secondo cui una donna che sta
valutando linterruzione volontaria
di gravidanza deve consultare un
medico; inoltre, si propone che la
procedura possa essere effettuata da
un infermiere e al di fuori di una
clinica, nella privacy della propria
casa.
In una lettera aperta indirizzata
al ministro della Sanit, Jeremy
Hunt, monsignor Peter Smith, presidente dellUfficio episcopale per
la responsabilit cristiana e la cittadinanza, mette innanzitutto in luce
la tragedia personale e sociale
che si cela dietro laborto e invita il
ministro a una consultazione pi
ampia e allargata per discutere in
modo aperto e chiaro su un tema
cos delicato e difficile. Sottolineando, quindi, che lopposizione
della Chiesa cattolica allinterruzione volontaria di gravidanza chiara
e ben nota, monsignor Smith evidenzia come molte persone, pur
non essendo necessariamente daccordo con la dottrina della Chiesa,
non di meno sono profondamente
turbate dai duecentomila aborti
procurati che si verificano ogni anno. Una tragedia umana e sociale
su vasta scala, ha evidenziato ricordando che laborto un atto
con un notevole peso morale,
Mons.
VINCENZO CARBONE
Canonico Vaticano
Sua Eminenza il Signor Card. Angelo Comastri, Arciprete della Basilica
Papale Vaticana, e i Reverendissimi
Capitolari di San Pietro, mentre danno lannuncio della sua scomparsa e
ricordano con edificazione il Confratello, innalzano al Signore preghiere
di suffragio.
Il Rito Esequiale avr luogo il venerd 14 febbraio p.v., alle ore 11.00
allaltare della Cattedra, nella Basilica
Papale Vaticana.
LOSSERVATORE ROMANO
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Alla Congregazione per leducazione cattolica il Papa raccomanda lincontro con la societ multiculturale
Un cantiere aperto
Il valore del dialogo, la preparazione
qualificata dei formatori, la presenza
del Vangelo nel campo delleducazione,
della scienza e della cultura: sono
questi gli aspetti qualificanti dellazione
educativa della Chiesa. Lo ha
ricordato Papa Francesco ai
partecipanti alla plenaria della
Congregazione per leducazione cattolica
nelludienza svoltasi gioved mattina,
13 febbraio, nella Sala Clementina.
Signori Cardinali,
Venerati fratelli nellEpiscopato
e nel Sacerdozio,
cari fratelli e sorelle,
rivolgo un particolare benvenuto ai
Cardinali e Vescovi nominati di recente Membri di questa Congregazione, e ringrazio il Cardinale Prefetto per le parole con cui ha introdotto questo incontro.
I temi che avete allordine del
giorno sono impegnativi, come lag-
giornamento della Costituzione apostolica Sapientia christiana, il consolidamento dellidentit delle Universit cattoliche e la preparazione degli
anniversari che cadranno nel 2015,
cio il 50 della Dichiarazione conciliare Gravissimum educationis e il 25
della Costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae. Leducazione cattolica
una delle sfide pi importanti della
Chiesa, impegnata oggi a realizzare
la nuova evangelizzazione in un
contesto storico e culturale in costante trasformazione. In questa prospettiva vorrei richiamare la vostra
attenzione su tre aspetti.
Il primo aspetto riguarda il valore
del dialogo nelleducazione. Di recente,
avete sviluppato il tema delleducazione al dialogo interculturale nella
scuola cattolica con la pubblicazione
di uno specifico documento. In effetti, le scuole e le Universit cattoliche sono frequentate da molti studenti non cristiani o anche non cre-
Lorizzonte mondiale
delle scuole cattoliche
II
fu la Sacrosanctum Concilium
Lutto nellepiscopato
Monsignor Jean-Louis Giasson,
della Societ per le missioni
estere della provincia di Qubec, vescovo emerito di Yoro
(Honduras), morto nelle prime ore di mercoled 12 febbraio.
Il presule era ricoverato nellinfermeria di una casa religiosa
nella citt canadese di Qubec,
dove si era ritirato per motivi di
salute.
Nato in Islet-sur-Mer, diocesi
di Sainte-Anne-de-la-Pocatire
(Canada), il 7 dicembre 1939, era
stato ordinato sacerdote il 18 dicembre 1965. Missionario in
Honduras per 46 anni, il 19 settembre 2005 era stato nominato
primo vescovo della diocesi di
Yoro e il 12 dicembre successivo
aveva ricevuto lordinazione episcopale. Nel febbraio del 2013
era rientrato in patria e il 21
gennaio 2014 aveva rinunciato al
governo pastorale della diocesi.
I funerali saranno celebrati luned 24 a Laval, in Canada, nella cappella della casa centrale
della Societ alla quale apparteneva, dove sar sepolto.
Ges Cristo, nel presente della storia, con maggiore profondit e trasparenza la propria comune vocazione alla santit, per la gloria di Dio,
dalla quale inseparabile la salvezza
dellumanit. Il Vaticano II stato
ed un concilio che guarda alla
Chiesa, chiamata a essere ci che
Dio vuole per essa. Pertanto, il concilio un invito alla Chiesa a essere
se stessa, come Dio lha voluta e
creata, e ad agire in modo conforme
alla vocazione e alla missione che
Dio stesso le ha conferito. Cos, ad
esempio, il rinnovamento liturgico
voluto dal medesimo concilio, non
La presentazione
del simposio
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Ai vescovi della Bulgaria in visita ad limina Papa Francesco ricorda Roncalli e Wojtya
In dialogo fraterno
con la Chiesa ortodossa
Ricevendo gioved mattina, 13
febbraio, i presuli della conferenza
episcopale della Bulgaria in visita
ad limina Apostolorum, Papa
Francesco li ha invitati in particolare
a proseguire nel dialogo con la Chiesa
ortodossa affinch diventi sempre pi
concreta la speranza di giungere a
celebrare uniti il sacrificio eucaristico.
Queste le parole del Pontefice.
Cari Fratelli nellEpiscopato!
Vi accolgo con gioia in occasione
della Visita ad limina Apostolorum, e
nelle vostre persone vedo e onoro la
fede e la carit del popolo fedele
che vive in Bulgaria.
Grazie a Dio e allimpegno corale
delle varie componenti ecclesiali,
Vescovi e sacerdoti, religiosi, catechisti e fedeli laici, si assiste ad un
risveglio di attivit e di iniziative
che dimostrano la vitalit della fede
cattolica nel vostro Paese. Mi riferisco in particolare ad alcuni eventi
che la Chiesa in Bulgaria ha promosso nel corso degli ultimi anni: il
Giubileo indetto nel 2010 dallEsarcato Apostolico per i cattolici di rito bizantino-slavo per celebrare il
150 Anniversario dellUnione con
la Sede Apostolica di Roma; il
Convegno scientifico-commemorativo sulloperato dellArcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, Visitatore e
Delegato Apostolico in Bulgaria negli anni 1925-34; le celebrazioni del
60 anniversario del martirio del
beato Vescovo passionista Evgenij
Bossilkov. Inoltre, durante il recente
Anno della Fede, hanno avuto luogo altri momenti significativi, quali
lIncontro nazionale dei cattolici di
Bulgaria, la Giornata nazionale dei
giovani e un Convegno di studio
sul Concilio Vaticano II.
Queste iniziative confermano che
le comunit cattoliche, appartenenti
sia alla Chiesa latina che a quella
greco-cattolica, pur essendo sotto il
profilo numerico una minoranza nel
Paese, portano avanti con impegno
la loro missione di testimonianza sia
dei valori morali naturali, sia del
Vangelo di Cristo, in una societ segnata dai tanti vuoti spirituali lasciati dietro di s dal passato regime
ateo o dalla ricezione acritica di
modelli culturali in cui prevalgono
le suggestioni di un certo materialismo pratico. Vi esorto a camminare
con coraggio su questa strada, cercando di attuare anche nel vostro
Paese quella trasformazione missionaria che la Chiesa chiamata a
Il re e la donna
Due icone per una verit: peccatori s ma corrotti no. da questo
rischio che Papa Francesco ha messo in guardia nella messa celebrata
gioved mattina, 13 febbraio, nella
cappella della Casa Santa Marta.
Indicando due figure emblematiche
delle Scritture il re Salomone e la
donna che invoca lintervento di
Ges per guarire la figlia indemoniata il Pontefice ha voluto incoraggiare il cammino di quanti, silenziosamente, ogni giorno si mettono
alla ricerca del Signore, passando
dallidolatria alla vera fede.
Le due icone scelte dal Papa
per lomelia sono state tratte dalla
liturgia del giorno. Nel primo libro
dei Re (11, 4-13) si narra di Salomone, mentre il Vangelo di Marco (7,
24-30) presenta la figura della donna di lingua greca e di origine siro-fenicia che supplica Ges di
scacciare il demonio da sua figlia.
Salomone e la donna, ha spiegato il
Pontefice, percorrono due strade
opposte e, proprio attraverso di loro, oggi la Chiesa ci fa riflettere
sul cammino dal paganesimo e
dallidolatria al Dio vivente, e sul
cammino dal Dio vivente verso
lidolatria.
Rivolgendosi a Ges la donna, si
legge nel passo evangelico, coraggiosa, come lo ogni madre
disperata che davanti alla salute
di un figlio pronta a fare di tutto. Le avevano detto che cera un
uomo buono, un profeta ha
spiegato il Papa e cos andata a
cercare Ges, anche se lei non credeva nel Dio di Israele. Per il bene di sua figlia non ha avuto vergogna dello sguardo degli apostoli, che forse tra loro dicevano: ma
questa pagana cosa fa qui?. E si
Vasyl Ivasyuk
vescovo
di Kolomyia-Chernivtsi
nato il 21 gennaio 1960 nel villaggio di Dora, vicino a Yaremtche,
regione di Ivano-Frankivsk. Dopo
gli studi presso la scuola superiore
di risorse acquatiche, ha frequentato
clandestinamente il seminario e,
sempre in clandestinit, stato
ordinato sacerdote il 16 agosto 1989
con lincardinazione nelleparchia di
Sokal, svolgendo il suo ministero sacerdotale presso i fedeli cattolici delle regioni di Ternopil e di IvanoFrankivsk. Dopo il periodo comunista, stato parroco a Pidhaiti, decano di Berezhany e protosincello
delleparchia di Ternopil-Zboriv. Nel
giugno 2003 ha conseguito la licenza
in teologia fondamentale presso la
Pontificia Universit Gregoriana.
Rientrato in Ucraina ha ricoperto
lincarico di protosincello delleparchia di Sokal. Il 28 luglio 2003
stato eletto esarca arcivescovile di
Odessa-Krym e ha ricevuto lordinazione episcopale il 28 settembre
2003. Il 22 maggio 2013, a seguito
della morte prematura di monsignor
Mykola Simkajlo, vescovo delleparchia di Kolomyia-Chernivtsi, stato
nominato amministratore della medesima eparchia.
Mykhaylo Bubniy
esarca di Odessa
nato il 16 settembre 1970 a
Khlivchany, nella regione di Lviv.
Dopo la scuola media, ha ricevuto la
formazione di ferroviere presso listituto tecnico professionale dei ferrovieri a Lviv. Dopo una breve esperienza lavorativa, dal 1998 al 1990
stato arruolato nel servizio militare
obbligatorio. In seguito, ha iniziato
la formazione religiosa presso la
congregazione del Santissimo Redentore (provincia di Lviv). Al contempo, ha ricevuto la preparazione
sacerdotale presso le istituzioni formative dei redentoristi della provincia di Varsavia (Polonia), compiendo
gli studi di filosofia a Cracovia e
quelli di teologia a Tuchow. Nel
1998 ha conseguito il titolo di magistero in teologia. Il 7 aprile 1996 ha
emesso i voti perpetui presso la congregazione del Santissimo Redentore, e il 19 agosto 1997 stato ordinato sacerdote. Dal 1997 al 2001 stato
impegnato nelle attivit formative
dei redentoristi a Ternopil e a Tuchow. Dal 2001 al 2007 ha svolto il
proprio ministero religioso e sacerdotale a Novoiavorivsk, a Kokhavino e a Lviv. Negli anni 2007-2010 ha
perfezionato gli studi presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma, ottenendo la licenza in diritto canonico. Attualmente era superiore della
comunit dei redentoristi a IvanoFrankivsk e al contempo parroco
della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso nella medesima citt.