Sei sulla pagina 1di 3

LUNEDI 20 OTTOBRE 2014

GEOMETRIA

Matrici
Come gi visto in alcuni casi particolari, una matrice un oggetto della forma:

Si ha inoltre che
rappresenta linsieme delle matrici con righe e colonne con coefficienti
(entry) che appartengono al corpo K. Le matrici di questo insieme formano anche uno spazio vettoriale su K,
cio le matrici sono K-spaziovettoriali (si pu trovare una base di questo spazio vettoriale per esercizio).
Viene anche definito il determinante di una matrice come, nel caso di una matrice 3x3:

Nel dimostrare che linsieme delle matrici costituisce uno spazio vettoriale su K, si ottiene dunque nel caso delle
matrici 3x3 o 2x2 che, con un leggero abuso di notazione:

Allo stesso modo si ha anche che permutando per un numero pari di volte la posizione dei vettori allinterno
di una matrice il determinante della matrice resta invariato, invece permutando i vettori allinterno di una
matrice un numero dispari di volte si ottiene che il determinante della matrice cos ottenuta linverso di
quella di partenza. Si ha quindi per esempio che nel caso delle matrici 2x2:
Per una matrice quadrata di qualsiasi dimensione si ha che il determinante della matrice uguale a 0 se e solo se i
vettori della matrice sono linearmente dipendenti, ricordiamo dunque che nel caso delle matrici 3x3 si hanno le
importanti relazioni:

Orientamento (segno) di una matrice


Nello spazio delle matrici presente anche un concetto di orientamento delle matrici e cio di segno, e la
relazione di equi orientamento una classe di equivalenza. Per esempio in
due basi
e
sono equi orientate se, scrivendo la matrice di trasformazione di una base rispetto allaltra
questa matrice ha determinante maggiore di zero. Cio scrivendo una base rispetto allaltra come:

si ha che
e si dir che
e cio che equi orientato con
Inoltre se i vettori sono equivalenti nello spazio, allora il determinante della matrice di trasformazione pu essere
sia negativo che positivo, ma non sar mai 0 in quanto i vettori che abbiamo preso erano basi dello spazio
vettoriale. Si ha anche che in una matrice
il determinante della matrice uguale al determinante della
matrice trasposta, e cio
.

Theodore94

Scrivendo due basi in funzioni una dellaltra si incontra anche il concetto di matrice identit, e cio si ha che:
La matrice identit
rappresenta dunque lelemento neutro per loperazione di moltiplicazione di
matrici. Dalle relazioni precedenti si ricava inoltre che
, cio il prodotto di due matrici di trasformazioni
tra basi, e quindi anche il determinante delle matrici identit, sempre positivo.
Esercizio su equi - orientamento, cavatappi, specchio
In

sia

la base canonica, cio la base formata dai vettori

formata dai vettori

. Le base

e sia

la base

equi orientata con la base canonica?

Innanzitutto ricordiamo che il concetto di orientamento un concetto puramente convenzionale, infatti si


semplicemente deciso di porre lorientamento della base canonica come positivo e di considerare le basi
che non possiedono lo stesso orientamento della base canonica come positivo. Tuttavia tutta la questione pu
benissimo essere vista nella prospettiva opposta, infatti ci sono solo due modi per scegliere un orientamento,
esattamente come ci sono solo due modi di costruire un cavatappi. Lo stessa questione pu essere vista
analizzando la fisica degli specchi, si ha infatti che uno specchio semplicemente sposta la nostra visione del reale
da una realt in una base ad una realt descritta attraverso unaltra base che non equi orientata con la prima.
Tornando allesercizio, per vedere se i due vettori sono equi orientati basta esaminare il determinante dei
coefficienti della matrice di trasformazione. Si ha dunque che:

Dunque poich il determinante della matrice maggiore di 0, la base


alla base canonica.
Per esercizio verificare se la base

risulta equi orientata rispetto

anche equi orientata alla base

Va ricordato inoltre che la relazione di equi orientamento non simmetrica, infatti si ha per esempio che
non equi orientato con

Prodotto vettoriale classico e misto


In

euclideo, cio con una base canonica ortonormale

, dati due vettori

, viene definita un operazione, chiamata prodotto vettoriale e segue la regola:

il vettore risultante
si chiama quindi prodotto vettore o vettore prodotto.
Il prodotto vettoriale inoltre gode di alcune propriet:
(infatti nel determinante definito prima del prodotto si scambierebbero le ultime due
righe), quindi il determinante diventa negativo rispetto al determinante di partenza
- Il prodotto vettoriale bilineare, cio il prodotto pu essere eseguito sia a sinistra che a destra
Viene inoltre definito anche un prodotto misto, una fusione del prodotto scalare e del prodotto vettoriale, e
viene definito come:
Theodore94

Si ha inoltre che questo prodotto sempre uguale a zero, nel caso di questi due vettori, infatti rappresenta
sempre il determinante della matrice

, e poich due vettori sono uguali e quindi dipendenti, di

sicuro questo determinante uguale a 0.


Il prodotto misto definito in questo modo dunque sicuramente perpendicolare ai vettori e . Si ha quindi
anche che la base formata dai vettori
equi orientata rispetto alla base canonica, inoltre si
pu anche stabilire la norma
. Per lidentit di Lagrange infatti si ottiene che:

Si ottiene quindi che


creato dai vettori

, quindi la norma di
, quindi questa sempre maggiore di 0.

larea del parallelogrammo

Volume del parallelogrammo


Allo stesso modo si pu definire il prodotto tra tre vettori, quindi per esempio il prodotto tra i vettori
, diventa:

Questo prodotto ha inoltre sempre segno positivo, infatti sviluppando i prodotti si ottengono sempre dei
quadrati, a meno che ovviamente alcuni determinanti prima non siano uguali a 0, ma ci impossibile perch in
precedenza avevamo considerato che i vettori fossero indipendenti. Il risultato di questo prodotto rappresenta
inoltre geometricamente il volume del parallelogrammo con segno che si origina da i tre vettori, mentre il
modulo di questo prodotto rappresenta semplicemente il volume del solido.
Si ha quindi per definizione che dati tre vettori
, il volume del parallelogrammo dato per
definizione da:

che rappresenta il volume compreso il segno, il modulo di questo prodotto misto


rappresenta solo il volume del parallelogramma.

Theodore94

invece

Potrebbero piacerti anche