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Casa - Residenza - Politiche Sociali - Immigrazione - Diritti -Dal 1993, il giornale di strada di Bologna fondato dai senza fissa

dimora

Servizi “Sociali”?
Bologna. La città dei servizi

Bologna, la città dei servizi. Per molti


anni le forme di assistenza e di welfare
di questa città sono state studiate, forse
più all'estero che in Italia, per capirne il
funzionamento. Ma i tempi cambiano e
il sistema bolognese comincia a scric-
chiolare sotto la spinta di fenomeni con-
temporanei correlati tra loro: immigra-
zione, nuove povertà, crisi del sistema
produttivo, precarietà lavorativa.
Abbiamo affrontato questo tema più
volte sulle pagine di Piazza Grande, pro-
prio perché ci auguriamo che questi
scricchiolii non diventino cedimenti.

Uno degli aspetti più delicati del funzio-


namento dei servizi sociali è il rapporto
che si crea tra utente e istituzione che
eroga il servizio. La qualità di questo
contatto può determinare il futuro di
una persona, può essere l'inizio di un
percorso virtuoso, di uscita dal disagio e
di reinserimento nel tessuto sociale,
oppure trasformarsi in uno scontro. In
questi casi tra utente e istituzione si alza
un muro fatto d'incomprensione, sfidu-
cia, ma anche di incompetenza.

Abbiamo raccolto storie di donne e


uomini che hanno incontrato dall'altra
parte della scrivania persone poco atten-
te alle esigenze degli utenti, con le quali
hanno dovuto innescare una battaglia di
nervi: sopportare lunghe attese, rinvii,
continui avvicendamenti degli operatori
(e ogni volta bisogna rispiegare tutto)
per poi vedere le proprie richieste
respinte.

Nonostante tutto, Bologna conserva


ancora una buona rete di servizi sociali
sul territorio. Ognuno dei nove quartieri
ha il proprio Sportello del cittadino e le
proprie strutture di assistenza. Nella
nostra inchiesta abbiamo dedicato un'at-
tenzione particolare al Quartiere Navile.
Non è stata una scelta casuale, in quella
zona della città (un territorio grande
quanto Imola) si concentrano tutti gli
elementi, specchio della situazione citta-
dina e nazionale, che abbiamo indicato
come causa dei cambiamenti sociali in
atto.

PRODURRE QUESTO GIORNALE COSTA 0,52 EURO • QUELLO CHE DATE IN PIU’ E’ IL GUADAGNO DEL DIFFUSORE
QUALSIASI RICHIESTA DI SOLDI AL DI LA’ DELL’OFFERTA LIBERA NON E’ AUTORIZZATA
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 N.46)ART.1 comma 2 DCB - Bo (Num. 7 per Poste Spa)
piazza Grande Ai lettori
Giornale di strada di Bologna
Sapere cosa chiede la gente quando matiche non sono di facile soluzio- D’altra parte, i Servizi lamentano
fondato dai senza fissa dimora
si rivolge ai Servizi Sociali, e sapere ne. un’eccessiva frammentazione delle
*** come i Servizi riescono a risponde- Il Comune di Bologna mette in competenze e una generalizzata
re a queste richieste è un modo per campo un numero significativo di scarsità di fondi, cui si sopperisce
Proprietà
Associazione Amici di Piazza Grande Onlus
tastare il polso della società in cui risorse. Peccato però che troppo con l’esternalizzazione dei servizi e
viviamo. spesso si rivelino insufficienti. il ricorso a fondi privati. Una ten-
Direttore Responsabile
Antonino Palaia denza che genera tutta un’altra serie
In questo numero di Piazza Grande La gente che ha bisogno di aiuto di problemi. Leggere, per credere,
Caporedattore
Leonardo Tancredi abbiamo realizzato un’inchiesta sui aumenta sempre più, spesso è l’inter vista ai consiglieri del
Servizi Sociali di Bologna, intervi- costretta ad attese senza fine, e deve Quartiere Navile di Rifondazione
*** stando utenti, professionisti del set- confrontarsi quotidianamente con Comunista a pag 7 .
tore, politici e persone informate scarsa professionalità e poca dispo-
Redazione:
via Libia, 69 40138 Bologna sui fatti. Quello che è emerso è un nibilità all’ascolto. Questo numero di Piazza Grande è
Tel. 051 342 328 quadro complesso, in cui le proble- dedicato a Peppino, un nostro
Fax. 051 3370669 amico che non c’è più. Da molti
mesi collaborava attivamente con la
*** redazione di questo giornale e con
la redazione web del nostro sito
www.piazzagrande.it internet, e in poco tempo con il suo
lavoro, e con la sua voglia di fare,
redazione@piazzagrande.it
era riuscito a diventare molto
importante per noi. Scriveva articoli
***
e realizzava video, e tutti noi conta-
Distribuzione: Antonino Palaia vamo su di lui per far crescere la
qualità del nostro lavoro. Purtroppo
*** non ce n’è stato il tempo. Lo aspet-
tavamo in redazione per lavorare a
Webmaster: Jacopo Fiorentino
questo numero, e invece lo scorso 2
*** settembre Peppino ha deciso di
togliersi la vita lasciandoci senza
Idea Grafica:
Ass. Amici di Piazza Grande parole.

*** La sua famiglia ha deciso di donare


Immagini: a Piazza Grande tutti gli oggetti
La foto a pag 2 proviene dall’Archivio appartenuti a Peppino che potesse-
Fotografico di Piazza Grande. Il reportage
dell’inchiesta del mese è stato realizzato da ro essere utili a chi vive in strada. A
Emiliano Facchinelli. loro e ai suoi amici va il nostro
abbraccio più forte.
***
Ciao Peppino..
In Redazione:
Massimiliano Salvatori, Leonardo Tancredi,
Jacopo Fiorentino, Matteo Artoni, William
Negro, Stefano Bruccoleri, Venanzio Spicchi,
Davide Venturi e Emiliano Facchinelli.

***
Sommario
Hanno collaborato a questo numero:
Alberto Benchimol, Antonio Dercenno,
Fabrizio Giuliani - Ai lettori,
pag 2
*** - Accade davvero,
Bologna - 01.10.2005 pag 3
Anno XI - Numero 8 - 16 pagine

- L’inchiesta del mese


Tipografia Nuova Cesat Firenze
pag 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10
Registrato presso il Tribunale
di Bologna il 15/09/1995 n°6474
- Dal basso verso l’alto,
pag 11, 12

- Le pagine dell’Associazione,
pag 13, 14, 15

- Indirizzi utili
pag 16

2
Accade
d@vvero
Dal nostr o sito, una r ubrica che par la di casa, nuove pover tà, diritti, immig razione. A Bologna e non solo
a cura di Jacopo Fiorentino

06.09.05 Palla prigioniera possibilità di lavorare altre ore Mobilitazioni contro i Cpt e la alla cittadinanza come a una cate-
Il 6 settembre 2005 l'lA.N.P.I.S. altrove, nonché col divieto di eser- legge Bossi – Fini. goria in continua evoluzione
Emilia Romagna (Associazione citare qualsiasi altro tipo di profes-
Nazionale Polisportive sione, anche lavoro dipendente. Domenica 4 settembre
Dilettantistiche per l'Integrazione l’Assemblea nazionale delle reti @@@
Sociale), e la UISP hanno organiz- Decine di sentenze della Procura dei migranti, antirazziste e contro
zato un evento che usando lo di Venezia hanno stabilito la liceità i Cpt, a seguito dell’iniziativa di 26.09.05 Corsi di italiano per
sport come pretesto voleva favori- della merce commercializzata Bari del 10 luglio scorso e della stranieri. Gratis
re una riflessione attorno alla que- dagli immigrati e le associazioni grande manifestazione del dicem- Il Centro Lavoratori Stranieri
stione delle carceri, degli Ospedali dei consumatori per lo stesso bre 2004, ha stabilito una serie di CGIL insieme al Centro
Psichiatrici Giudiziari e dei Centri motivo hanno considerato illegitti- mobilitazioni per il prossimo Interculturale Zonarelli e
di Permanenza Temporanea. me le multe agli acquirenti. Come autunno. all’Associazione Parapagal orga-
già è avvenuto nei mesi scorsi la nizza dei corsi gratuiti d’italiano
Rete è pronta a mobilitarsi contro @@@ per stranieri. I corsi inizieranno
@@@ un provvedimento che vorrebbe lunedì 17 ottobre 2005 e si svolge-
limitare la libertà di movimento ai 17.09.05 Lavoratore rumeno rin- ranno dal lunedì al giovedì dalle
migranti. chiuso nel Cpt ore 18.30 alle ore 20.30 presso il
12.09.05 Check-point etnici a O.D. è un giovane rumeno arriva- Centro Interculturale "M.
Venezia to in Italia con l’illusione di trova- Zonarelli", in via A. Sacco, 14 -
@@@ re una sistemazione lavorativa ed Bologna (autobus 20-21)
Ai venditori ambulanti immigrati abitativa dignitosa. Come molti
potrebbe essere negato l’accesso 09.09.05 Diritti dei consumatori suoi connazionali ha trovato un Presentazione del corso e test di
alla città dei canali. Bloccare gli stranieri. lavoro in nero e una baracca sul livello: giovedì 13 ore 17.30
ambulanti alle porte della città è La Federconsumatori di Bologna, Reno. Domenica mattina è stato
l’ultima trovata del vicesindaco in collaborazione con il Centro fermato dalla polizia e rinchiuso Le iscrizioni si raccolgono presso
Michele Vianello e degli Assessori Diritti Lavoratori Stranieri della presso il Centro di Permanenza il suddetto centro fino al 13 otto-
Giuseppe Bortolussi e Augusto Cgil, ha prodotto un opuscolo Temporanea di via Mattei. bre 2005 dal lunedì al venerdì
Salvadori per eliminare l’indecoro- divulgativo sui diritti dei consuma- dalle 15.00 alle 19.00
sa presenza dei venditori immigra- tori tradotto in arabo, francese, @@@
ti. spagnolo, inglese. Per informazioni:
18.09.05 Francia: impiegati di Centro Lavoratori Stranieri CGIL
La denuncia viene dalla Rete L’opuscolo sarà illustrato tutti i giorno, senzatetto di notte 051 6087190
Antirazzista di Venezia (venchiare- lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12 e Una denuncia del sindacato Centro Interculturale Zonarelli
do@libero.it), e la lista dei provve- dalle 15 alle 17 e distribuito gratui- CFTC di Parigi fa scoprire una 051 4222072
dimenti “estremi”, messi in atti a tamente, presso la sede della poco piacevole realtà. Nella capi- Associazione Parapagal 333
partire da maggio dalla giunta Federconsumatori di Bologna in tale dormono in strada molte per- 6548787
veneziana, è lunga: vigili urbani via del Porto, 16. sone che di giorno hanno un
dirottati da altre mansioni ed lavoro regolare. In molti, additit- @@@
impiegati in toto nella caccia PROGETTO 2005: tura, anche se può sembrare
all¹immigrato, denunce, sequestri SOS SPORTELLO impossibile, sono diretti dipen-
e pestaggi di venditori immigrati, - Diritti dei consumatori denti del Comune di Parigi. 28.09.05 Appar tamenti agli
utilizzo di fondi pubblici nella - The rights of consumers immigrati
campagna bad bag a tutela delle - Les droits des consommateurs Nel rapporto presentato dal sin- Sabato 1° ottobre alle 16.00 a
griffe, multe milionarie a turisti - Te drejtat e konsumatoreve dacato si legge che molti macchi- Casalecchio dei Conti (comune di
che acquistano da venditori immi- nisti dei treni dormono nei vago- Castel s. Pietro Ter me),
grati, installazione nella città di Per la difesa dei diritti dei più ni, e che molti addetti alla nettez- l’Associazione Arc-en-ciel orga-
cosiddetti totem informativi che deboli. I lavoratori ed i cittadini za urbana si appisolano nei nizza una festa che si concluderà
mistificano la realtà. extracomunitari sono oggi le per- camion. con una cena multietnica per
sone meno tutelate e più facilmen- festeggiare l'inaugurazione di sette
E poi la presa in giro dei cosiddet- te raggiungibili da operatori com- appartamenti destinati a cittadini
ti “mercatini etnici”: gli immigrati merciali senza scrupoli. 18.09.05 Immigrati e partecipa- immigrati.
dovrebbero vendere per sole tre zione
ore al giorno, in luoghi poco visi- Dai consiglieri aggiunti al diritto
bili, in cambio della perdita della @@@ di voto. A Roma la Caritas presen- Fine
licenza di ambulante e quindi della 08.09.05 ta un libro che invita a ripensare

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Diritti a Bologna?
Chandrika aspetta
Le foto di queste pagine sono pagine provengono dal reportage fotografico “Navile. Periferie e confini” realizzato per Piazza Grande da Emiliano Facchinelli

Chandrika è una donna cingalese che vive in Italia da circa tre anni insieme a trica viene fatta funzionare a intermit- finalmente un lavoro ce l’ha?
suo marito Neil e a loro figlio Pahan che ha solo un anno. Chandrika è disoc- tenza come negli ascensori. La situa- “L’assistente sociale dovrebbe stilare
cupata e per cercare lavoro ha bisogno di qualcuno che si occupi del bambi- zione diventa insostenibile, Chandrika, una relazione sulle motivazioni della
no; si rivolge ai servizi sociali del quartiere Navile, dove risiede, per inserire Neil e Pahan, dopo aver mercanteggia- richiesta – dice Antonio Dercenno
suo figlio in un asilo nido. Riceve risposta negativa e la motivazione è para- to a lungo per il rinnovo del permesso dello sportello Avvocato di strada, al
dossale: è disoccupata, quindi ha tempo per suo figlio. di soggiorno lasciano il lavoro e la città. quale la coppia si è rivolta – ma in que-
Arrivano a Bologna. sto caso ciò non è avvenuto e chi dove-
la proposta e si trasferisce in Italia, spe- va occuparsene ha addotto giustifica-
La storia di Chandrika è tristemente rando di migliorare ancora la loro vita. Grazie a un loro connazionale trovano zioni vaghe.”
comune a quella di molte donne bolo- Questa volta si sbagliano. casa alla Bolognina, dove l’Immobiliare Antonio ha seguito il caso di persona
gnesi (sono centinaia le richieste di Marzaduri possiede centinaia di appar- sollecitando più volte l’intervento dei
inserimento in asili nido rimaste ineva- I due lavorano con dedizione presso la tamenti, spesso invivibili, che affitta a servizi. Il 19 luglio riesce ad avere un
se quest’anno), ma a raccontare come famiglia italiana e con i datori di lavoro famiglie e lavoratori migranti a prezzi colloquio con un assistente sociale che
Chandrika e suo marito si trovino ad i rapporti sono buoni. Fa eccezione la esagerati. La famiglia cingalese paga cade dalle nuvole e dice solo che in
affrontare questi problemi, si finisce padrona di casa. “Vivevamo in un bel- 400 euro per vivere in un’unica stanza quartiere sono tante le famiglie disagia-
catapultati in un film melodrammatico l’appartamento nella villa della famiglia di circa 20 metri quadri, umida e con gli te e non si può dare assistenza a tutti.
in perfetto stile bollywood. Purtroppo e guadagnavamo 700 euro al mese a infissi scricchiolanti. Sulla loro porta c’è Chandrika fa domanda per un sostegno
per adesso mancano canti, balli e lieto testa più vitto e alloggio- racconta una targhetta colorata con scritto economico, l’assistente s’impegna a
fine. Chandrika - Eravamo contenti e tutta “appartamento Florinda”, sulle porte darle una risposta entro il 15 agosto.
Neil e Chandrika si trasferiscono in la famiglia ci voleva bene. La signora degli altri undici appartamenti altri Quella data passa senza nessuna noti-
Libano in cerca di fortuna. Negli ultimi invece era molto avida, mangiava gli nome di donne. Le cantine, che per gli zia, a fine agosto Antonio torna alla
vent’anni sono state molte le donne che avanzi dei suoi figli pur di risparmiare e italiani sono gar?onniere e per gli immi- carica. “Ogni volta che ho telefonato –
hanno seguito questa rotta migratoria, così pretendeva che io e mio marito grati abitazioni dove si vive in quattro aggiunge Antonio – mi è stato risposto
dallo Sri Lanka a Beirut, per lavorare lavorassimo sempre di più, fino a essere in 10 metri quadri, sono chiamate sim- che stavano per chiamarmi. Ancora una
come domestiche nelle famiglie agiate disponibili 24 ore su 24. Eppure lei è paticamente tavernette e si affittano a volta ho dovuto chiamare io per sapere
libanesi. Per molte di loro il lavoro è ricchissima, io non capivo.” 200 euro al mese. che il contributo economico era stato
diventato sfruttamento al limite della Ma per Chandrika e Neil va bene così, negato.”
schiavitù (leggi l’articolo “Singalesi in anzi, va meglio perché finalmente arri- Per i primi tempi amici e parenti aiuta-
saldo a Beirut” su “Le monde diploma- va il figlio tanto atteso. Durante la gra- no economicamente la famigliola poi L’assistente sociale si è impegnata a
tique” di giugno 1998, www.ilmanife- vidanza la padrona di casa non concede Neil trova lavoro presso una ditta visitare al più presto l’appartamento di
sto.it/MondeDiplo/LeMonde-archi- tregua a Chandrika, non tollera che lei pugliese, una delle tante che subappalta della coppia per verificare le loro con-
vio/Giugno-1998/9806lm18.02.html ), possa lavorare meno per la stessa paga, i lavori di pulizia dall’Hera. Ma solo per dizioni di vita. “É passata da casa per
a Neil e Chandrika invece va molto la costringe a lavorare fino a poche ore quattro mesi. Chandrika è disoccupata, un caffè –racconta Chandrika – si è fer-
meglio: lei s’impiega come domestica e prima di entrare in ospedale. “Mi si rivolge ai servizi. mata pochi minuti, ha fatto una carezza
nella ristorazione, lui trova lavoro come costringeva a fare i lavori più pesanti, al bimbo ed è andata via senza dire
autista e custode. Neil è una persona quello che una volta avrebbe chiesto a Il primo incontro è del 31 maggio scor- niente.”
molto laboriosa, con una grande capa- mio marito adesso voleva che lo facessi so. Con Pahan in braccio, Chandrika
cità manuale e le sue doti sono molto io. La signora non voleva che mio figlio aspetta un’ora prima di essere ricevuta. Chandrika ha fede e aspetta che i servi-
apprezzate. La coppia vive agevolmen- nascesse, ma io ho avuto fede, ho fatto Consegna all’assistente sociale tutti zi sociali compiano il miracolo dell’assi-
te, sono soddisfatti, hanno un solo tutto quello che lei mi ha chiesto e mio documenti necessari, permesso di sog- stenza. Nel frattempo la realtà è diver-
cruccio: riuscire ad avere un figlio. figlio è nato lo stesso.” giorno incluso e come risposta riceve sa: adesso anche Neil ha perso il lavoro
Attraverso la sorella di Neil, a servizio Dopo il parto la padrona di casa fa di l’impegno ad essere ricontattata al più e lei non ha tempo per cercarne uno. E
presso un funzionario dell’ambasciata tutto per rendere la vita impossibile alla presto. Solo il 10 luglio scopre che la non è tanto consolante sapere che sono
italiana in Libano, vengono presentati a madre e al piccolo Pahan. Neil è sua domanda non è stata accettata: chi problemi comuni ai vicini.
una ricca famiglia italiana che in quel costretto a fare il doppio del lavoro per non lavora può benissimo occuparsi del
periodo sta cercando una coppia di la stessa paga, vengono privati del vitto proprio bambino. Ma come fa a cercare Leonardo Tancredi
domestici affidabili. La coppia accetta e del riscaldamento in casa, la luce elet- lavoro? E a chi lascia il figlio quando

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Migranti
C’era una volta l’accoglienza
Chi arriva in Italia senza permesso di soggiorno deve affrontare seri problemi colar modo non alle cooperative, ma ai mestiere a un apprendista italiano, lui
e non ha nessuna possibilità di accedere ai Servizi. Abbiamo intervistato un servizi sociali pubblici. Penso che un prendesse il mio posto perché “era
giovane senegalese che ora è riuscito a regolarizzare la sua posizione. Ci ha miglioramento vero dei servizi sociali diventato più bravo di me”, e io venissi
parlato dei suoi primi anni in Italia, e dei problemi di chi come lui vive a potrà esserci solo quando questi riceve- spostato in un altro magazzino. Come è
Bologna da migrante. ranno più risorse per fare del bene a chi possibile una cosa del genere? E inol-
ne ha bisogno”. tre, non esistono regole, ne succedono
“Mi chiamo Omar, sono senegalese, Come vi hanno aiutato i ser vizi di tutti i colori e noi lavoratori migranti
sono arrivato qua nel gennaio del 1999. sociali a superare il problema-casa? Puoi raccontarci qualche episodio o non possiamo mai lamentarci, poiché
I due primi anni ho avuto un po’ di “Giunto a Bologna, sono stato per un situazione che ti è rimasto partico- non siamo mai nel nostro pieno dirit-
problemi, come accade a tutti i migran- certo periodo ospite del centro di larmente impresso, in positivo o in to”.
ti. Ho dovuto affrontare la dura legge prima accoglienza “Certani” della negativo, nel rapporto con i servizi
della strada. Abitavo il lunedì in una Barca. Possiamo definirlo dormitorio, sociali tuo personale, oppure di tuoi È possibile paragonare l’accoglien-
casa, il martedì in un’altra, il mercoledì in quanto non ci si poteva fare molto di amici o conoscenti? za che un senegalese riceve in
in un’altra ancora. Però alla fine, grazie più che dormire. Infatti, le cucine ed i Francia, a quella che incontra chi
anche alla solidarietà di amici e conna- bagni erano piuttosto carenti, l’igiene “Come ti dicevo, l’anno scorso, dopo la invece inizia la sua esperienza euro-
zionali, me la sono cavata. Ho ottenuto era scarsa eccetera. chiusura del centro di prima accoglien- pea in Italia?
i documenti e ho trovato un lavoro Tuttavia, il centro era un fatto positivo za della Barca alcuni miei amici si sono
regolare. per tutti i senegalesi che arrivavano a ritrovati con un mucchio di problemi. “Non c’è alcun paragone possibile. Un
Ho avuto a che fare raramente con i Bologna, e che almeno avevano un Si tratta di una decina di persone tutte senegalese che arriva in Francia non
servizi sociali di Bologna, e tuttavia tetto per dormire. Quando, l’anno scor- regolari, con un permesso di soggiorno avverte quasi nessuno spaesamento, è
sono a conoscenza di molti episodi so, il Comune lo ha chiuso, le persone ed un lavoro, che pur avendo diritto ad praticamente a casa. Non solo per l’en-
riguardanti miei connazionali, che senza appoggi a Bologna hanno perso un alloggio, si sono trovate senza casa, tità della comunità senegalese in
hanno usufruito in particolare dei ser- un punto di riferimento importante, e e il Comune non le ha considerate casi Francia e per il rapporto particolare tra
vizi del quartiere Barca, dove la presen- alcune si sono trovate in grossi proble- urgenti per l’assegnazione di un allog- i due paesi, ma perché l’integrazione è
za di immigrati senegalesi è sempre mi. Noi abbiamo fatto in tempo a siste- gio. Credo sarebbe giusto che chi lavo- immediatamente possibile – per tutti gli
stata più forte”. marci, ma bisogna pensare anche a chi ra, paga i contributi ed è in regola con i extracomunitari, a prescindere dalla
sta arrivando adesso e a quelli che arri- documenti fosse trattato allo stesso nazionalità. Le necessità fondamentali
Sebbene le esperienze e i problemi veranno in futuro”. modo dei lavoratori italiani. Esistono come il tetto, l’assistenza sanitaria e dei
delle persone disagiate “indigene” ancora forme di ignoranza di cui l’Italia documenti provvisori sono subito sod-
si distinguano per molti versi da Superato il momento dell’emergen- dovrebbe sbarazzarsi. Questo potrebbe disfatte. Anche i clandestini possono
quelli dei migranti, esistono dei za, risolti i problemi più impellenti, essere il paese più avanzato d’Europa, facilmente regolarizzarsi. In questo
punti in comune, e il più ovvio è la come giudichi l’aiuto ottenuto dai perché ne ha le potenzialità. Ci sono paese, purtroppo, si è costretti ad
questione della casa. servizi sociali? centinaia di migliaia di extracomunitari aspettare una sanatoria… è necessario
in questo paese che lavorano duramen- che in Italia si facciano maggiori sforzi,
“Prima di poterti sistemare, ovunque “Sinceramente, ritengo che siano stati te, e questo non va solo a vantaggio anche a livello politico, per comprende-
vai in questo mondo, devi avere una abbastanza utili. Anche se certe volte loro, ma contribuisce allo sviluppo del re la diversità, e le differenti necessità
casa. Se non hai risolto questo proble- non riuscivano a trovare soluzioni per paese. delle persone che arrivano, e non solo
ma, non potrai mai mettere mano a noi, ce la mettevano tutta. per utilizzarne le energie lavorative”.
tutte le altre. Una persona ha bisogno Gli operatori quasi sempre avevano Eppure nel mondo del lavoro, in Italia,
della tranquillità e della protezione della davvero voglia di aiutarci, anche se a la discriminazione esiste. Ho lavorato Venanzio Spicchi
propria dimora, per poter avere delle volte la carenza di mezzi glielo impedi- alcuni anni fa come magazziniere, e mi
prospettive”. va. La mia esperienza è riferita in parti- è capitato che, dopo aver insegnato il

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Navile
Lavori in corso

“Il Quartiere Navile è grande quanto Imola, ed è lo scenario di significative ce, hanno problemi e richieste diffe- che si rivolgono ai servizi sociali. Negli
trasformazioni urbanistiche e sociali che lo fanno assomigliare a una sorta di renti – prosegue Marina Cesari – , ultimi anni sono aumentati i problemi
enorme laboratorio, in continuo riassestamento. Per parlare di come il generalmente c’è un problema di legati all’emergere delle nuove povertà.
Quartiere organizza i propri servizi sociali, e come affronta queste mutazio- disoccupazione. Molti immigrati sono “Si rivolgono a noi molte famiglie con
ni, abbiamo incontrato Marina Cesari, Direttore del Quartiere Navile.” senza lavoro, o lavorano in nero. Tra la anziani soli, ci dice Marina Cesari, che
popolazione ucraina e rumena è molto hanno grossi problemi e che iniziano a
Il Navile è il quartiere più grande di rumeni e altri ancora. Etnie con carat- diffuso il fenomeno delle badanti, che non farcela più. Molti hanno la casa
Bologna. In un’area molto vasta vivo- teristiche e problematiche molto diffe- andrebbe analizzato in maniera più ma non hanno da mangiare, non sanno
no 64.000 persone, molte delle quali renti. approfondita. Bisognerebbe provare a come pagare le bollette, faticano ad
appartenenti a popolazioni immigrate. qualificare queste donne, insegnare arrivare alla fine del mese. Noi ci ado-
Nei prossimi anni sono previste “I cinesi sono una classe a sè, - ci dice loro come lavorare.” periamo per far avere assistenza, buoni
profonde mutazioni urbanistiche in Marina Cesari, - non hanno particolari pasto, o buoni per viaggiare in bus, e
due zone del Quartiere: l’area dell’ex- problemi sociali. Lavorano molto, e Un altro problema che hanno le popo- quando è il caso provvediamo all’inse-
mercato ortofr utticolo di via hanno una forte struttura sociale. La lazioni immigrate è certamente quello rimento degli anziani nelle strutture
Fioravanti e l’area di Via del popolazione di origine italiana si sente relativo agli spazi, abitativi e non solo. adeguate.”
Lazzaretto. Mentre il quartiere cambia un po’ accerchiata per via della loro Molti vivono in case occupate abusiva-
volto, chiunque si trovi a passare da forte presenza sul territorio, e dal pro- mente, e non hanno centri dove incon- La gestione dei Servizi Sociali di un
quelle parti non può fare a meno di liferare delle attività da loro gestite. Ma trarsi, dove fare gruppo. A questo pro- Quartiere è complicata e richiede risor-
notare l’alta percentuale di stranieri il vero problema è l’impermeabilità di posito, è interessante raccontare il pro- se che a volte si dimostrano insuffi-
presenti nel territorio, un dato che ci questa popolazione. Il Quartiere man- getto “Casa di Kaula”, sviluppato in cienti. “Se si potesse chiedere qualcosa
viene confermato da Marina Cesari, tiene stabili contatti con la comunità questi anni dal Quartiere Navile. alle Istituzioni vorrei avere fondi mag-
Direttore del Quartiere. cinese, ma fa fatica a rapportarsi con “Qualche anno fa – racconta Marina giori, conclude Marina Cesari, per fare
loro. E’ gente molto chiusa, che sta per Cesari - ci è arrivata una lettera da una più cose, nuovi progetti. Poi sarebbe
“Secondo i nostri dati – ci dice Marina conto proprio. Il Quartiere ha un inter- ragazzina che viveva nell’edificio di via preferibile unificare le competenze sui
Cesari – “nell’ultimo decennio nel prete cinese presente allo sportello due Stalingrado abitato da immigrati nor- Servizi Sociali, perché attualmente c’è
Quartiere c’è stato un aumento del volte alla settimana, per sentire bisogni dafricani. In questa lettera Kaula, que- troppa frammentazione. Ci vogliono
23% dei grandi anziani (dagli 80 anni e richieste dei cinesi. Anche l’interpre- sto il suo nome, chiedeva uno spazio punti unici di governo, lo spezzetta-
in su), un aumento del 21% dei giova- te, tuttavia, ha avuto dei problemi. A dove studiare. Nella struttura sovrap- mento non aiuta. Basta pensare a cosa
ni, e un aumento del 16% della fascia volte non viene riconosciuta dai con- popolata non c’erano posti appartati succede sui servizi ai minori. Se il
adulta tra i 30 e i 44 anni. Tali aumenti nazionali, pensano che si sia troppo dove potersi concentrare e la ragazza minore va già a scuola se ne occupano
sono in larga parte riconducibili alla integrata. Questi rapporti vanno gestiti doveva studiare in bagno, o nei corri- i Servizi del Comune di Bologna, se è
grande immigrazione che c’è stata nel con molta delicatezza. I cinesi sono doi. Da questa lettera è nata l’idea di disagiato se ne occupa il Quartiere. Nel
quartiere in questi anni. Attualmente la molto legati alle proprie tradizioni e costruire una struttura per ospitare caso dei disabili è ancora peggio: si
popolazione immigrata rappresenta il alla propria cultura. Una delle richieste studenti in difficoltà. “Casa di Kaula”, occupano di loro la Asl, la scuola, il
9% della popolazione del Navile.” che ci hanno fatto negli ultimi anni è costruita nell’area dell’Ippodromo quartiere, e ciò non ha senso. Va svi-
quella di avere sedi dove poter insegna- Arcoveggio, diventerà una biblioteca luppata la cultura dell’accoglienza, uti-
L’immigrazione degli ultimi tempi è re la lingua cinese ai propri bambini, con spazi per bambini e ragazzi, e ini- lizzando maggiormente i Quartieri per
stata molto eterogenea. Il Navile è che altrimenti finirebbero per dimenti- ziative destinate a promuovere la mul- quello che sono, un punto privilegiato
notoriamente la “Chinatown” bolo- carla. Richiesta che naturalmente ticulturalità.” di osservazione e di governo.”
gnese, ma nel quartiere non ci sono abbiamo accolto.”
solo cinesi. Ci abitano marocchini, Oltre agli immigrati nel Quartiere c’è Jacopo Fiorentino
filippini, albanesi, pakistani, ucraini, “Le altre popolazioni immigrate, inve- un’altra vasta fascia di persone italiane

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Vita di quartiere
Tra gestione privata
e partecipazione

Che il quartiere Navile sia difficile da amministrare è abbastanza evidente, lo sa: le fabbriche storiche, la Casaralta, la Tutto ciò è inaccettabile.”
dimostrano i contrasti nella stessa maggioranza in Consiglio. Rossella Minganti, la Sasib, sono chiuse o delo- Non è solo la gestione delle materne
Giordano e Orazio Sturniolo, rappresentanti di Rifondazione Comunista in calizzate, e quelle che ci sono non vivo- che non va giù a Rifondazione. In
Consiglio di Quartiere, pur restando nella maggioranza di centro-sinistra si no momenti felici (vedi la Manifattura Consiglio si è opposta al finanziamento
mostrano molto critici sull’operato della presidenza, e non faticano a eviden- Tabacchi). Le sole opportunità di lavo- alle scuole private e alle libere forme
ziare vari aspetti del disagio sociale nel quartiere. In primo piano, la presenza ro vengono dai call center della associative, quest’ultimo stanziato
dei privati nelle scuole materne. Vodafone, in cui centinaia di giovani “senza criterio”. “ In positivo abbiamo
lavorano in totale precarietà e dove i proposto dei progetti con i detenuti
“Senza dubbio uno dei casi più difficili sinistra si parla d’immigrazione, lo si fa più elementari diritti sindacali non ven- della Dozza. Anche questa è una realtà
– dice Sturniolo – è quello di via solo in termini allarmistici, o si riduce gono applicati. Se in questo contesto del nostro quartiere.”
Barbieri e dintorni. In quelle strade tutto ad una questione di ordine pub- anche la casa diventa un’incognita è la Per fortuna al Navile non ci sono solo
molti immigrati, ma anche italiani, pas- blico. fine.” spine. Le aree dell’ex Mercato ortofrut-
sano le giornate sui marciapiedi, man- Restando in tema di migranti, Rossella La lista delle situazioni critiche si allun- ticolo e della stazione ferroviaria sono
giano e bevono fino a tardi, e spesso Giordano ricorda gli sgomberi della ga, Giordano tira in ballo la gestione interessate da grandi lavori di ristruttu-
lasciano lì i loro rifiuti. Alcuni di loro baracche di via Roveretolo. “In quel delle scuole materne pubbliche. Se ne è razione (si tratta dei cantieri dell’alta
sono coinvolti in un giro di spaccio. caso alcune famiglie rom avevano parlato molto in città per le tante velocità e della nuova sede del
Capisco le lamentele della gente, acquistato un terreno ignorando che richieste d’inserimento non soddisfatte, Comune) che cambieranno il volto del
anch’io abito lì. Ma bisogna anche dire fosse destinato ad uso agricolo, e ci ma in questo caso il problema è l’ quartiere. I cittadini sono stati coinvolti
che molte di queste persone abitano avevano costruito delle case, poco più “esternalizzazione”. “Il Quartiere ha nell’ideazione del progetto in un
nelle cantine dell’immobiliare che baracche. Sulla stessa area ci sono deciso di ridurre il numero di “dade” Laboratorio di urbanistica partecipata.
Marzaduri e sono costretti, soprattutto anche delle ville di italiani, altrettanto liberandole però dai lavori di pulizia, “Ci sono state delle assemblee molto
d’estate, a stare all’aperto per prendere abusive. Il Comune ha provveduto a che ha affidato alla Manutencoop. affollate – racconta Rossella Giordano
aria. Marzaduri non è un benefattore, sgomberare le baracche, ma le ville Questo assetto è stato definito “speri- - durante le quali gli abitanti del quar-
ma in definitiva è l’unico che affitta le sono ancora in piedi. Anzi, i proprietari mentale”, e di conseguenza l’assegna- tieri hanno portato le loro proposte.
case agli immigrati. Se la polizia fa un sono venuti in Quartiere a chiedere una zione del servizio non doveva passare Un gruppo di “facilitatori” le ha recepi-
controllo e nega l’abitabilità, centinaia sanatoria!” per una gara d’appalto. Ma quando la te e trasformate in progetti operativi. Il
di immigrati finiscono per strada. Molti Il problema della casa esiste anche al fase sperimentale sarà esaurita a chi risultato è stato di modificare la dispo-
appartamenti sono stati resi abitabili Navile. “Abbiamo presentato un ordine verrà affidato il lavoro, se non a chi già sizione del verde pubblico; si è deciso
con il lavoro degli stessi affittuari. É del giorno in cui chiedevamo una mag- lo conosce? Inoltre, l’accordo prevede di far respirare di più la Bolognina,
una situazione di cui si parla ancora giore presenza dell’edilizia pubblica. che in caso di assenza di una dada sarà dove l’unico appezzamento di verde
poco, ma è destinata ad esplodere pre- Siamo in contatto anche col collettivo il personale delle pulizie ad accogliere i sono le aiuole di piazza dell’Unità. I cit-
sto.” “Habit/Azione” che da qualche mese bimbi e somministrare i pasti. Devo tadini hanno mostrato entusiasmo e
Dal Quartiere e dal Comune non sono sta occupando appartamenti sfitti aggiungere che quando il progetto è vogliono continuare a seguire l’esecu-
arrivate molte risposte, anzi, come rife- dell’Acer per denunciarne l’abbandono. stato presentato ai cittadini la funziona- zione del progetto anche nei dettagli.”
riscono Giordano e Sturniolo, i consi- In questo quartiere, come in altri, la ria dell’Ufficio scuola ha preteso che
glieri del Navile, quando da destra a precarietà del lavoro è una realtà diffu- lasciassi la sala per evitare interferenze. Leonardo Tancredi

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Uscire dai servizi


Storia di una corsa a ostacoli
Capita spesso vedendo un senza fissa dimora per strada che il cittadino di attesa vengo ricevuto da una grazio- io, un sermone ricco di consigli utili e
comune si chieda “ Ma dove sono i servizi sociali “. Eppure accade che dopo sa e gentile assistente sociale. Dopo buoni propositi che di fatto mi preclu-
un rapporto non riuscito con i servizi sociali le persone continuino a vivere in aver spiegato che ero a Bologna in fase devano la possibilità di raccontarmi. A
strada rinunciando ad un’assistente sociale ed a ogni forma di sostegno. di esplorazione, chiedo di accedere alla quel punto non avevo più la voglia di
Questa à la storia di Marco, che dopo un anno decide di uscire dal circuito mensa ed eventualmente di entrare in spiegarle che la strada in qualche
dei servizi sociali, quelli che lui chiama con ironia: “ La burocrazia del un dormitorio pubblico. Riguardo alla modo mi aveva migliorato, che avevo
benessere “ mensa mi sento rispondere che non è avuto il tempo di fare riflessioni impor-
possibile, dato che non avevo ancora le tanti.
Nell’ aprile di quest’ anno, dopo diversi prima volta la sensazione dominante è idee chiare, ma che avrei potuto utiliz-
mesi passati sulla strada, sono approda- un senso di disorientamento ed ansia, ti zare senza problemi quella della Caritas. Quando alcuni mesi dopo tento di ricu-
to a Bologna. In quel periodo non chiedi continuamente: “ Che cosa Per il posto in dormitorio, invece, cire il rapporto con l’assistente sociale,
avevo ancora le idee chiare su che cosa voglio da questa città, e che cosa lei dovevo recarmi ad un altro sportello ( prendo un appuntamento allo sportel-
avrei voluto fare. Rientrare nei circuiti può offrirmi?” Con questo interrogati- in via del Porto 15 ). Dopo circa sette lo, aspetto venti giorni e mi presento,
della normalità era una prospettiva vo ogni spunto è valido per immaginare mesi passati in strada in varie città del ma l’assistente sociale era in malattia.
poco allettante, ma pensavo che se un percorso di rientro nella società. Nel Settentrione non avevo certo bisogno Torno dopo qualche tempo ma era
avessi trovato le situazioni e le persone frattempo avevo raccolto una serie di che me lo dicesse l’assistente sociale tempo di ferie, e quando mi ripresento
giuste allora mi sarei dato da fare per indirizzi utili ed un libricino dal titolo che la Caritas funziona bene e che non a fine ferie mi dicono di aspettare altri
uscire dalla strada. promettente e risolutivo “ Dove andare fanno troppe domande per darti un venticinque giorni per un colloquio.
per…”. Sulla carta avevo risolto tutti i pasto. Lo sportello per accedere al dor-
Ho cominciato a guardarmi attorno alla miei problemi, in realtà ne nascevano mitorio lo avevo già scoperto da solo, Chiedo di fare una protesta con il
ricerca di qualcosa che potesse avvici- altri: come arrivare fisicamente al servi- e faccio notare che le liste per acceder- responsabile del servizio e mi danno un
narsi a quello che desideravo o che zio scelto, decidere se recarmi a piedi o vi erano chiuse da circa due mesi. modulo da riempire in cui indicare i
quantomeno mi suggerisse un percorso rischiare di prendere una multa sul bus, Ovviamente con le liste per i dormitori motivi della protesta ed eventualmente
che potesse soddisfarmi. In molti ini- essere certo che una volta arrivato non chiuse le possibilità di radicare a chiedere di essere assistito da un’altra
ziavano a suggerirmi di partire dai ser- dovessi fare una fila interminabile sgo- Bologna si riducevano. Inoltre senza persona. Ovviamente per avere una
vizi sociali per adulti in difficoltà. mitando con gente più povera ed arrab- l’ingresso in dormitorio l’assistente risposta avrei dovuto attendere che si
biata di me. Inoltre dormendo per stra- sociale non si sarebbe attivata, perché riunisse la commissione, e per sapere
Un giorno mi capita tra le mani l’ulti- da si poneva il problema che se il servi- avrebbe interpretato la mia decisione quale fosse l’esito avrei dovuto ripassa-
ma pagina del giornale di strada zio era attivo solo la mattina, io non come uno scarso interessamento da re.
“Piazza Grande” in cui erano indicati i sempre riuscivo ad alzarmi presto dato parte mia a voler uscire dalla strada. Le conclusioni le lascio a chi legge que-
servizi essenziali per chi vive in strada: che la sera non sempre riuscivo a pren- sta storia, io semplicemente non inten-
mense, docce, assistenza medica ed dere sonno. Mesi dopo torno dall’assistente sociale do più chiedere nulla al Comune di
anche i servizi sociali del Comune di e mi trovo quasi a dover giustificare il Bologna.
Bologna. Ad un certo punto decido di recarmi fatto di non aver una casa. I suoi inter- Marco
presso un’assistente sociale per adulti in venti sembrano suggerirmi che l’unico
Per chi approda in una città per la difficoltà. Dopo circa quaranta minuti responsabile della mia condizione sono

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Bologna 2005
Il paese delle emergenze

Piazza Grande ha incontrato Luciano Serio, Coordinatore del Servizio bili dagli operatori come dagli uten- ni di emergenza, quelle che fanno
Sociale Adulti di Bologna, e una persona con una grande esperienza ti.. notizia e che sono più politicamen-
nel settore dei servizi. In questa intervista ci ha parlato dei problemi te spendibili, mentre quando un
maggiori che affliggono il sistema dei servizi, e delle possibili soluzio- “Un sistema di servizi è formato da percorso di recupero si compie non
ni. tante componenti. Ogni servizio ha ne parla nessuno. Un esempio per-
La crisi di credibilità dei servizi dell’alibi, del capro espiatorio. Se un mandato e degli obiettivi precisi. fetto di come vanno le cose è la
sociali è un dato riconosciuto un uno si ammala, non si parla del pro- Ad esempio, il mandato del cosiddetta emergenza freddo: “Adesso
po’ da tutti; se però non ci si vuole blema del sistema: si parla del pro- Servizio Sociale Adulti è di occu- siamo a fine settembre, e sappiamo
fermare a questa constatazione, blema di quella persona lì, e si indi- parsi delle persone dai 18 ai 65 già che tra poco si ricomincerà a
occorrerà interrogarsi sui motivi ed ca in quella persona il problema. anni, italiani e stranieri, che si trova- parlare dell’emergenza freddo. Ma
ipotizzare delle soluzioni. Secondo Così è semplice, ma il problema no in una situazione di difficoltà. quale emergenza? E’ da vent’anni
Luciano Serio, il servizio sociale non viene risolto”. E fuor di Su questi obiettivi vanno fatte delle che ogni anno si parla di emergenza
viene spesso preso come capro metafora, il “drogato” (o l’ammala- verifiche, ma per farle ci vogliono freddo. Andatelo a dire agli utenti
espiatorio del Sistema nella sua to”) sarebbe appunto il servizio dei criteri precisi”. Ci vuole dunque che è un’emergenza... purtroppo
interezza; il che per il sistema è sociale stesso: comodo addossargli una base comune - all’interno della funziona così: lavoriamo sul qui ed
consolatorio, perché isola la mela tutte le colpe, perché libera la politi- quale certo si possono contemplare ora, tutto e subito, senza risolvere
marcia e così non si parla dei pro- ca dalle sue responsabilità. eccezioni - ma senza la quale non si niente”. Il concetto di fondo resta
blemi complessivi. Spetterebbe alla politica, per esem- capisce più nulla. E’ un lavoro com- che le magagne non vanno cercate
pio, mettere a punto regolamenti plesso, ma se non lo si fa rischiamo nel servizio in sé, ma nel suo rac-
La metafora usata da Serio non è uguali per tutti i servizi; invece è il di fare delle programmazioni basate cordo con l’esterno; è coordinando
delle più allegre: “Il sistema è tossico- caos. Basti pensare che a Bologna su non si sa cosa: è per questo che a le varie parti del sistema che si pos-
manico, funziona come le famiglie non c’è un regolamento per i dor- Bologna funziona così bene la sono affrontare i problemi, oltre
dove c’è un drogato. Voi lo sapete mitori: cioè, ogni dormitorio ha un “pseudoaccoglienza” di prima che nel breve, anche nel medio e
cosa succede nelle famiglie dove c’è suo regolamento interno, ciascuno soglia (che pure è necessaria), men- lungo termine.
un drogato? Che quando il drogato diverso dall’altro; e questo è aber- tre la media e alta soglia viene tra-
smette di farsi, solitamente un altro rante perché dà luogo a privilegi, scurata.
componente della famiglia si discriminazioni, conflittualità. Ci Massimo Balducci
ammala. Perchè c’è sempre bisogno vogliono invece regole chiare, leggi- Ci si limita a tamponare le situazio-

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L’inchiesta del mese
Servizi “Sociali”?

Testimonianze
I Servizi visti dalla strada

In questi anni di lavoro sulla strada, ci siamo imbattuti spesso nel rapporto A Gigi i Servizi hanno allontanato una detti, di bassa soglia (Sportello sociale,
fra utenti dei Servizi Sociali e operatori. Questo rapporto è sempre stato più figlia. E’ normale dunque che il suo Unità d’aiuto) e quelli successivi di
che altro un conflitto o, nel migliore dei casi, un dialogo fra sordi. Nelle cen- giudizio non sia dei migliori. Oggi Gigi media soglia. Sembra dunque che in
tinaia di storie che abbiamo incrociato qui a Piazza Grande, nei dormitori, spera che sua figlia, compiuto il diciot- città ci sia una buona risposta sulla
nei centri diurni, per strada, ecc. la figura dell’assistente sociale è diventata tesimo anno di età lo vada a cercare, prima accoglienza, ma poi i percorsi di
ormai una sorta di personaggio letterario nel quale si somma ogni sorta di per conoscerla. Mancano 15 anni. recupero sembrano inciampare nel
inettitudine. Andando per luoghi comuni diciamo che la verità sta sempre nel medio e lungo termine, proprio nel-
mezzo: sappiamo che fare l’assistente sociale è un lavoro difficile e le risorse Un altro concetto che spesso viene l’ambito dei Servizi sociali. Ce lo rac-
messe a disposizione sono sempre poche. Perché? La risposta e banale, ma portato dagli utenti come esempio di conta F. che vive all’Isola che non c’è.
vera almeno in prima analisi: le nostre amministrazioni preferiscono spende- incompetenza dei Servizi sociali è una Quando è arrivato a Bologna è rimasto
re in altri settori. sorta di meritocrazia all’incontrario, per sorpreso di come si potesse ottenere
cui sembra che vengono aiutate mag- subito la presa in carico dall’Unità
Lavorare con delle persone, per lo più seguendo le mutazioni del welfare. giormente le persone che creano mag- d’aiuto e avere subito la cura di
in difficoltà, è sicuramente una faccen- Chiamarle “mutazioni” in effetti è un giori problemi. In fondo questo è il Metadone. Cosa che in altre città era
da seria. Tuttavia, dall’altra parte, cre- eufemismo: forse meglio parlare chiara- frutto dell’eterna (purtroppo) lotta fra sempre stata problematica, con lunghi
diamo che le urgenze e i drammi di chi mente di smantellamento dello Stato poveri: ognuno ovviamente si sente tempi d’attesa.
vive una situazione di disagio meritino sociale. dalla parte del giusto, e gli altri sembra
molta attenzione e rispetto. Per chi è Tra le testimonianze che abbiamo rac- ottengano sempre di più. Incontriamo La gestione delle risorse è cosa seria e
stato sfrattato e non sa dove dormirà colto dalla strada questo mese, c’è quel- Mario mentre lavora ai bagni pubblici complicata; quando poi queste sono
domani, aspettare una settimana per un la di Gigi. Ci racconta di come i servizi vicino a Piazza Verdi, dietro al teatro poche lo è ancora di più. Inoltre i
appuntamento è sicuramente troppo. sono cambiati dagli anni ’80 ad oggi: “il comunale: dopo anni di affidamento e Servizi sociali hanno a che fare con i
Spesso la settimana diventa un mese, e servizio era migliore. C’era più perso- lunghi periodi in borsa lavoro attivata problemi di vita delle persone, dunque
allora nascono le incomprensioni e i nale e più disponibilità umana: ricordo dal Ser.T del Quartiere Navile, da dare risposte adeguate è un lavoro
conflitti. che avevo quattro assistenti sociali solo tempo spera di entrare in un gruppo molto delicato. Le persone che vivono
per me! Mi sono rivolto al Servizio appartamento, perché lavorare vivendo una situazione precaria chiedono fon-
Il sistema dei servizi sociali inoltre è un sociale adulti del Beltrame, mi hanno al dormitorio non è facile, ma le rispo- damentalmente due cose: che le rispo-
sistema amministrativo complesso, che aiutato molto per tutti gli anni ’80: ho ste fino ad ora sono state vaghe e in ste alle loro esigenze non siano ambi-
si divide territorialmente, per quartieri, avuto molte opportunità, borse lavoro, collocazioni che non tengono conto gue e soprattutto che il lavoro dell’ope-
e per competenze: ci sono i Servizi di posto letto.” Oggi invece la situazione, delle sue esigenze. ratore sociale sia fatto con più umanità
bassa soglia, di prima accoglienza, ci dal punto di vista di chi la strada la e, in un certo senso, con vocazione.
sono quelli dei Ser.T. (Ser vizi vive, è cambiata: ci dice Gigi che “oggi Ascoltando le storie di chi vive in
Tossicodipendenza) oltre a quelli di gli assistenti cambiano ogni 3 mesi, non prima persona i problemi di una situa- Redazione di Strada
quartiere. Inoltre è una macchina buro- conoscono neanche la città, gli altri ser- zione precaria si avverte una forte
cratica che è cambiata negli anni, vizi… inoltre non ti danno più niente. distanza, a Bologna, fra i servizi così

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Rubrica di contributi senza filtro dal mondo altro

A tutti i ragazzi dei dormitori!


e a tutte le persone che attraversano ogni giorno
questa città.

L a R e d a z i o n e d i St r a d a è i n g i ro !

Dopo tanti traslochi, tanti guai e altrettante migrazioni abbiamo capito che, in fondo, è inuti-
le legarsi troppo ai luoghi e alle cose. Il destino ci vuole giramondo e allora noi giriamo,
giriamo... Perchè per noi alla fine quello che conta è la strada. Con le sue puzze e i suoi
odori; con le facce, gli occhi, le mani di chi ci vive ogni minuto

Senza dimora di successo


I viaggi per loro natura ad un certo punto finiscono,
e così finisce oggi il mio viaggio nel Luogo della
dimora incerta, iniziato un anno fa dopo aver perso
la casa ed il lavoro.
Provo a riassumere la mia storia. Circa un anno fa
ho perso la casa per uno sfratto esecutivo dovuto
alla cessazione del contratto. Restauravo mobili anti-
chi in un piccolo locale che mi garantiva un piccolo
e dignitoso reddito, e, visto che lavoravo nel cortile
dove abitavo, ho perso anche la possibilità di lavora-
re. Tre giorni dopo la notifica dello sfratto ho trova-
to un posto letto nel dormitorio di Alessandria, e ho
cominciato ed entrare nel circuito dei servizi sociali
pensando che solo da lì avrei potuto uscire dalla
strada. Contattata un’assistente sociale, ho comincia-
to ad andare alla Caritas per il pasto di mezzogiorno
ed occasionalmente mi recavo presso i Frati della
stazione per il pasto della sera.
Dopo due mesi ho cominciato a sentirmi come un
animale in gabbia. Le mie giornate erano scandite
dai soliti impegni, sempre gli stessi e sempre negli
stessi luoghi: la fila di mezzogiorno alla Caritas, il
centro diurno alle 14.30, il pasto presso i frati della
stazione alle 18 ed infine l’attesa dell’apertura del
dormitorio alle 20, e, dato che spesso non avevo
nulla da fare, l’attesa cominciava un’ora prima. Molti
di noi fingevano lunghe passeggiate intorno all’isola-
to sino all’apertura del dormitorio, solo i più stanchi
sedevano sui gradini del dormitorio.
In quel dormitorio gestito dalla Caritas, nelle nostre
stanze nessun prete aveva preteso di appendere il
crocefisso al muro. Pensavo “Questo si che è un giornale, (che aveva gli uffici nello stesso cortile) per Quando lo abbiamo conosciuto Stefano si definiva
atteggiamento laico”. rubare un po’ di compagnia in cambio di qualche ora così nel suo blog:
Fra una tappa e l’altra, per raggiungere un pasto ed di volontariato o piccoli servizi, come spedire la
“Attualmente senza fissa dimora. Più che viaggiare
un letto pulito in cui dormire, le giornate si risolve- posta o riordinare la redazione. Per un paio di setti-
vano in lungo e faticoso far nulla, seduto sulle pan- mane solo Felix sapeva della mia presenza nel corti- ormai vivo in bicicletta. Non ho hobbi solo passioni”
chine dei giardini pubblici ad invidiare la normalità le, e quando tutta l’associazione è venuta a saperlo
che mi scorreva accanto: coppie di fidanzatini, drap- ormai nessuno aveva il coraggio di mandarmi via. Oggi Stefano è ancora senza fissa dimora, ma il suo
pelli di giovani con la birra o con il gelato in mano, viaggio sembra aver trovato in qualche modo una
anziani che coccolavano nipotini e cani, gente comu- Dopo cinque mesi a Piazza Grande in cui la mia col- meta. Dal giorno in cui l’ho incontrato, sfuggente, al
ne che tornava nella proprie case. laborazione si era allargata ad occasionali prestazioni centro diurno di via Sabatucci, ne ha fatta di strada.
Non potevo più restare ad aspettare un pasto o una nell’officina del Bicicentro, l’associazione mi ha pro- Forse molta di più di quanta ne ha fatta in bici, chissà
carezza, e cosi decido di attrezzare la bici per realiz- posto una collaborazione per un progetto promosso se lo sa... io penso di sì. Oggi è impegnato in molte
zare il sogno dei miei diciotto anni: fare il giro dall’ATC per la marchiatura e la manutenzione delle attività importanti della nostra Associazione e della
d’Italia in bicicletta. Pensavo: “Se devo restare per biciclette. Questa proposta rappresenta di fatto l’u-
Cooperativa La Strada. Spero trovi sempre il tempo di
strada almeno lo farò come piace a me”. scita dalla strada e la possibilità di ricostruire una
E così ho iniziato a pedalare fra Piemonte, vita più serena, non uso volutamente il termine di riempire queste pagine con il suo modo di vedere le
Lombardia ed Emilia Romagna, sino a che un giorno “Normalità” a cui non riconosco alcun significato, cose, continuando in qualche modo quel viaggio.
ho incontrato Piazza Grande. Qui sono stato accolto piuttosto preferisco parlare di scelte sane e di scelte Auguri.
da Felix, il responsabile del Servizio mobile che non sane.
dopo due pallidi tentativi per scacciarmi dal cortile Non dovrei essere io a dirlo dato che appartengo da Potete visitare il suo blog al seguente indirizzo
in cui la sera mi intrufolavo per andare a dormire mesi alla famiglia di Piazza Grande, ma questo luogo
sotto una tettoia, una sera mi dice: “Io non ce la fac- si conferma uno spazio di inclusione e progettualità http://alkoliker.splinder.com/
cio a mandarti via tutte le sere, se dormi qui va ene, in cui (fra mille problemi) i figli di Piazza Grande
ma al mattino esci presto”. E così facevo, salvo poi possono ricominciare a costruire le loro vite.
ripresentarmi un’ora dopo presso la redazione del

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PERIFERIE DI NESSUN CENTRO Un


angolo
In una tranquilla giornata estiva sono venuti a trovarci un gruppo di ragazzi cattolici dehoniani. Nella nostra città per organizza-
re feste nei dormitori e dare una mano a chi vive l’emarginazione, hanno voluto incontrare anche Piazza Grande. Queste sono le
loro impressioni su questa esperienza. Un punto di vista diverso che accogliamo volentieri.
Agosto. Bologna è deserta. Così appare stile di Gesù. crete testimonianze di dono, essenzialità,
ad occhi distratti. Noi siamo venuti a
cercare quelle realtà e persone invisibili
ai più.
Come al Suo tempo, anche og gi la
società impone determinati ritmi, dina-
miche e modelli di vita; questo fa si che
fede e accoglienza ci siamo resi conto
che la povertà appartiene, in forme
diverse, ad ognuno di noi.
di
Noi, un gruppo eterogeneo per età, pro-
venienza e storie di vita. Nei dieci giorni
trascorsi in questa città ci siamo scoperti
chi non rientra nella logica della maggio-
ranza venga automaticamente escluso.
Ecco una società che prima crea emargi-
Fondamentalmente è stato, inoltre, con-
dividere all’interno del nostro gruppo
questo scambio che individualmente
poesia
accomunati dal desiderio di incontrare e nazione e poi la disconosce. abbiamo sperimentato. Un aspetto
comprendere i diversi mondi messi ai Nei luoghi che abbiamo visitato ci è riscontrato da tutti è stato l’impegno del
S (Misurata preghiera)
margini. stata offerta l’opportunità di svolgere un sociale a Bologna nel far fronte alle
In questa avventura siamo stati accom- piccolo servizio ma soprattutto la gran- emergenze; più difficile ai nostri occhi,
pagnati dai missionari comboniani. Con de possibilità di incontrare persone. resta però la strada del reinserimento e Pater nostrum… che dimori al
loro abbiamo provato a lasciare che la Uomini e donne che spesso inscatolia- della valorizzazione delle capacità di Grand Hotel Miramare (camera
Parola di Dio e la quotidianità si interro- mo in categorie predefinite si sono inve- ogni emarginato. doppia, con vista siderale)
gassero a vicenda; attraverso la cono- ce rivelati persone in tutta la loro uma- Torniamo a casa con il fermo proposito Dacci oggi (o appena puoi) il
scenza dei dormitori di via Carracci e via nità e interezza. di continuare a lasciarci s-coinvolgere nostro sogno quotidiano,
del Gomito, delle Comunità dell’Opera La relazione con loro ci ha permesso di dalle diversità che rappresentano la ric- dacci pure una pace, che non
Marella a S.Lazzaro e della Rupe femmi- vivere l’importante esperienza della reci- chezza delle nostre comunità. dispiace,
nile, della comunità Papa Giovanni procità. Siamo pronti ad assumerci la responsa- rimetti a noi i nostri crediti e tieniti
XXIII, dell’Associazione “Albero di Nell’interazione abbiamo voluto ricono- bilità che questa sfida comporta. E voi?
pure la colletta,
Cirene”, del quartiere “Pilastro”, di Casa scere la dignità e l’umanità di chi ci è
che il rumore sia festa,
Rivani e della mensa popolare abbiamo stato accanto ascoltando le storie di chi
toccato la concretezza e l’attualità dello ci ha accolto. Attraverso semplici e con- che la tempesta sia bagliore e che il
tonno sia di marca migliore.
Che la panchina sia sofà
Che l’esclusione sia esclusività,
possa la strada sollevarci da terra.
E liberaci dall’alcol.
E che sia così.
Stop

Lucia S.
(dal Carracci)

**

Non più violenza


Non usiamo la violenza, mai, nem- lottare per la non violenza. quello che non sono; non indosserò
Mio fratello
meno se uno ha il torto per davvero. Il “punk” era nato anche come lotta più borchie o simboli. Non voto
Non devi picchiare, non si può subi- per la liberazione dei diritti umani, di più…ne’ punk ne’ freak… e mi viene
Mio fratello che guarda il mondo
re violenza mai, per niente al mondo, ognuno di noi, per la fratellanza e l’e- da piangere. Ma fino a che non
Il mondo vive in te.
per nessun motivo capite?! In questa guaglianza. Non ci hanno insegnato cominceremo ad amarci tutti il ner-
Ci sono chicchi di grano che non
terra tonda che gira come una spirale nulla le canzoni dei Clash? Dei voso (il Signor Nervo, come lo chia-
diventano mai farina.
su se stessa si usano tanti nomi: il Misfits? Che furono la voce di quel mo io) ci ammazzerà tutti nella più
Nonostante tutto le lacrime
freak, il beat, il rock, il punk… per movimento. E voi, e noi e io, ma terribile delle morti.
Sgualcite dal dolore stanno provan-
definire degli stili di vita e dei com- solo per autodifesa, per non essere Capite ragazzi! Reagite ragazzi! Ma a
do
portamenti che alle volte però sono ammazzata o fracassata di botte, voce, con le parole e calmi, calmi. Vi
Di diventare molecole di pace.
anche violenti, ma basta violenza! continuiamo a lottare. Suoniamo, amerò se renderete i vostri ideali
Non avrò pace finché ci sarà un
Sono una donna, ragazza di vent’an- rivoluzioniamo, baciamo, amiamoci! migliori e liberi.
Bambino che muore di fame.
ni, e in sei anni di strada sono stata Basta un nervoso da nulla invece che
Mio fratello che guardi il mondo
picchiata da ben otto donne e da ben ci si picchia, ci si insulta, ci si usa e si Linda. Una giovane vagabonda senza
Con gli occhi dell’amore, il mondo
18 maschi. Da questi “bellissimi”, abusa del prossimo. Io dico basta! fissa dimora.
Ama te.
“poverissimi” ragazzi di strada ho Non voglio più essere picchiata.
ereditato anche un bel trauma crani- Inoltre ho deciso che non mi farò
co. Povero il mio cervello! Al quale crescere più creste in testa, non mi
Vilmo
voglio tanto bene e che continua a tingerò più i capelli per sembrare

Redazione di Strada è a cura di Massimiliano Salvatori


contatti: tel. 051/342328 - mail: massimiliano.salvatori@fastwebnet.it - redazione@piazzagrande.it

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La Fraternal Compagnia di Piazza Grande
presenta

La Scuola di Teatro Louis Jouvet


La Scuola di Teatro Louis Jouvet nasce
dall'esigenza di ricercare un metodo di
insegnamento teatrale che unisca la tra-
to per lunedì 31 ottobre. In questo
primo anno oltre agli incontri fissi saran-
no organizzati quattro stage legata al
Saharawi
"Un muro nel deserto"
dizione alle moderne concezioni sulla progetto "Arlecchino grigio" che porterà
costruzione del personaggio. a Bologna quattro dei migliori insegnanti
di Commedia dell'Arte e costruzione
Uno studio d'artigianato d'attore che della maschera. Altri 2 stage da definire
partendo dalla Commedia dell'Arte, andranno ad integrare il programma. Continuano le repliche dello spet-
attraverso il melò, ci conduce alla costru- Gli allievi della scuola accederanno a tacolo.
zione delle quattro variabili da cui nasce tutti gli stage gratuitamente
Saharawi "Un muro nel deserto"
il personaggio: corpo, voce, pensiero e
sentimenti. Da questa ricerca è nato un
metodo che prende spunto dalle teorie Come si accede al 2° anno Spettacolo di teatro-danza per la
più interessanti sulla costruzione del per- In primo luogo è necessario frequentare liberazione di Aminatou Haidar e
sonaggio (Stanislawski, Copeau, Jouvet) il primo anno senza fare più di quattro Ali Salem Tamek e per tutti i dete-
e nello stesso tempo sviluppa le possibi- assenze. nuti politici Saharwi
lità fisiche partendo dall'iconografia clas- Chi frequenterà tutti gli stage passerà di
sica di Commedia dell'Arte e Melò. diritto al secondo anno. Lo spettacolo attraverso letture di
Chi non frequenterà gli stage sarà giudi- testimonianze, poesie e la proposi-
Si scoprono in questo modo dei paralleli cato in base al rendimento che mostrerà zione di danze nordafricane vuole
interessanti che permettono di costruire nel preparare il saggio finale, che diven- raccontare la storia di uno dei tanti
delle linee di continuità del lavoro sul terà quindi una sorta di esame.
"piccoli" popoli che vivono una
corpo nei secoli. Il corpo dell'attore nel
nostro metodo è lo strumento principale situazione di occupazione da parte
da sviluppare se si vogliono trasmettere di un popolo più potente. E' dal
Il saggio
le emozioni che sono, secondo noi ,alla Il saggio finale sarà deciso insieme agli 1975 che i Saharawi del Sahara
base del rapporto artistico con il pubbli- allievi-attori sulla base degli interessi svi- occidentale sono vessati, esiliati e
co. luppati durante l'anno. Sarà pubblico e messi a tacere dalla monarchia del
sarà rappresentato in un teatro di Marocco, con il minimo impegno
Il nostro studio espressivo mantiene Bologna. dell' Onu e delle potenze europee
fisso lo studio delle fasce corporee per risolvere la situazione. Nei con-
secondo il metodo Decroux dopodiché fronti di questo popolo e di questa
l'allenamento del corpo va in tre direzio- Il Diploma guerra sono state perpetrate gros-
ni: il corpo mimico, il corpo pantomi- Alla fine dei due anni lo studente conse- se ingiustizie , che ricordano quelle Informazioni
mico e il corpo grottesco. Come nostro guirà un diploma, e gli saranno forniti
uso facciamo derivare la recitazione e le messe in atto contro altri popoli
indirizzi e date di provini teatrali e cine-
sue componenti dallo studio del corpo per avviarne l'estinzione e recupe- info@fraternalcompagnia.it,
matografici. Alcuni potranno entrare a
scenico cioè il corpo del personaggio far parte stabilmente della Fraternal rare quindi le ricchezze che la loro www.fraternalcompagnia.it
che va a costruire una base in cui inne- Compagnia terra gli concedeva. I Saharawi ....
stiamo i sentimenti , quindi attraverso sono in esilio ormai da due genera-
l'analisi del testo ricaviamo le immagini zioni e combattono una guerra elouali@saharawi.org;
che sono alla base del pensiero in gene- impari non solo contro il Marocco, www.saharwi.org
rale ma soprattutto di quello teatrale. Da ma contro l'indifferenza degli Stati
questo corpo scenico ricaviamo una che potrebbero e dovrebbero inter- ....
voce che lo completi che renda l'attore Scuola Teatro Louis Jouvet
venire e soprattutto dell' ONU che
personaggio. A questo aggiungiamo un
Iscrizioni in questo, come in molti altri casi donnedisabbia@libero.it
lavoro intellettuale di analisi del testo,
delle circostanze, dei personaggi e degli mostra i suoi limiti di autonomia.
ambienti, che ci permette di completare La Scuola di Teatro Louis Jouvet è aper- ...
finalmente il nostro personaggio. ta a tutti gli interessati. Lo spettacolo rende conto delle
Le iscrizioni saranno effettuate tramite disgrazie di questo popolo ma Massimo Macchiavelli 3387915105
Durata un colloquio con gli insegnanti che avrà anche della sua cultura illuminata per informazioni sullo spettacolo
La Scuola è biennale, il primo corso luogo tra il 1° settembre e il 31 ottobre. che ha la donna al centro di un atti-
parte a ottobre 2005 per concludersi alla vismo e di una capacità organizza- Giordano Molinazzi 328 7021799
fine di maggio del 2006, con un saggio tiva straordinarie. I testi saranno per infor mazioni sul popolo
su un testo di un autore rappresentativo Per iscrizioni scrivere o telefonare.
letti e recitati da Tania Passarini e Saharawi
dei quattro secoli (1500-1900) di cui si Massimo Macchiavelli che ne ha
occupa la scuola stessa. Massimo
Cell 3387915105 curato la raccolta. Le coreografie e Rosanna di Giorgio 339
La Scuola si rivolge a chi vuole fare l'at- Tel 051.342328 le musiche originali delle danze 2350905 per informazioni sulle
tore professionista o a chi semplicemen- Saharawi sono state cercate e danze
te è interessato al teatro, in tutte le sue costruite da Rosanna di Giorgio e
forme. Il programma è studiato in modo Web dalle ballerine dell'Associazione
da accontentare le diverse esigenze. info@fraternalcompagnia.it Donne di Sabbia.
http://www.fraternalcompagnia.it
Come funziona Lo spettacolo si concluderà con un
La scuola si articola in due anni di studio appello per la liberazione dei pri-
il 1°corso (2005-2006) durerà da ottobre gionieri, molti dei quali sono spariti
a giugno per una lezione settimanale il o morti per le torture.
primo incontro di presentazione è fissa-

13
Le attività
L'Associazione Amici di Piazza Grande è il luogo in cui i cittadini svantaggiati si organizzano per risolvere i propri
problemi, per mettere assieme capacità e idee, per costruire occasioni di reddito, per affrontare il problema della abita-
zione, per migliorare le prestazione dei servizi della città e per autogestirsi. L’Associazione, in oltre dieci anni di vita
ha dato impulso ad una progettualità ricca di iniziative. Attualmente tra le attività di Piazza Grande ci sono il giornale,
il BiciCentro, la Sartoria, il Servizio Mobile di Sostegno e lo Sportello di Avvocato di Strada.

Via Antonio Di Vincenzo 26/F (BO)


Tel e Fax
051 372 223 - 051 4158 361

Sito web: www.cooplastrada.it


Mail:info@cooplastrada.it

14
Il BiciCentro

E’ attivo il ser vizio a domicilio


per le riparazione di biciclette.

Se non potete portarle in offici-


na, con un contributo di 5euro,
veniamo a casa vostra e le ripa-
riamo se si tratta di inter venti
elementari ( fili, freni, luci,
copertoni, camera d’aria).

Per i casi gravi, le pazienti a due


ruote saranno portate d’urgenza
in officina per completare il
lavoro.

tel. 333-2800909
bicicentro@piazzagrande.it

La mostra dello scultore Nino Beghelli, che avevamo


Fare Mondi annunciato nello scorso numero di Piazza Grande, e
che doveva tenersi ad ottobre nei locali del Quartiere
La Cooperativa Fare Mondi San Vitale, non avrà luogo a causa dell’indisponibilità
affonda le radici nel percorso associativo della sala. Ci scusiamo con i lettori.
degli aderenti all’Associazione
Amici di Piazza Grande Onlus.
“Ritiriamo i vostri vecchi computer
e pensiamo noi al loro riutilizzo
Sgomberiamo il solaio, la cantina
Forniamo un servizio per piccoli trasporti,
pulizia stabili e piccoli lavori di manutenzione”

Riutilizzo ecologico di carta, vetro, legno, residui


metallici, residui di fibre naturali; Piccoli sgomberi di cantine, solai. Pulizie.
Lavorazioni manuali d’assemblaggio. Assemblaggi meccanici ed elettrici.

telefoni: 380.3585605
347.1867228
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mail: faremondi@piazzagrande.it

bologna@avvocatodistrada.it

In via del Gomito 22, il terzo giovedì del mese, dalle ore 20 alle 21

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15
NUMERI E INDIRIZZI UTILI Piazza Grande è
anche on line

ASCOLTO MANGIARE CURARSI www.piazzagrande.it

Servizio Sociale Adulti Via


Sabatucci, 2 ricevimento Assistenti Sociali ed Opera dei poveri delle Suore di S. Elisabetta, Poliambulatorio Biavati
Educatori Professionali. Lunedì, Mercoledì, Via Nosadella 32 lun. - sab. dalle 8:30 alle 9:00 Strada Maggiore, 13 (ingresso “Dal sito web è possibile iscriver-
Venerdì, Sabato dalle 9:00 alle 13:00 Martedì e (colazione). da vicolo Alemagna 21) Tutti i giorni dalle si alla newsletter per ottenere
Chiesa dei poveri, via Zamboni (colazione), 17:30 alle 19:00 Bus 14-27
Giovedì dalle 14: alle 17:00 Bus 20 – 37
solo dom. ore 9:00 tel. 051/226310,
051/226310 assistenza medica gratuita tutte le notizie e gli aggiornamen-
tel. 051/245156
Punto d’ascolto e indirizzo 1° binario stazione Antoniano, Via Guinizzelli, 3 ore 11:30 pran- per i Senza Fissa Dimora. ti riguardanti le attività
zo, bus 33, tel. 051/346756 Aperto a tutti Pronto Soccorso Sociale Quadrifoglio Via
centrale dal Lunedì al Sabato 9:00 alle 12:00 e dell’Associazione. Per contribuire
dalle 15:00 alle 18:30. Solo con appuntamento. Parrocchia Cuore Immacolato, Via Mameli Cabaletta, 5 aperta 24h/24h Struttura domicilia-
5, martedì dalle 10:00 alle 12:00 e venerdì dalle re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen- direttamente, inoltre, è possibile
tel. 051/244044
Centro ascolto italiani della Caritas Via S. 15:30 alle 17:30 (sportina cibo). Bus 13, denti. Si accede tramite l’unità mobile. effettuare donazioni tramite carta
tel. 051/400201 Pronto Soccorso Sociale Pettirosso Via de
Caterina, 8 Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì
Mensa della Fraternità della Caritas Via S. Matuiani, 1 aperta 24h/24h Struttura domicilia- di credito”
dalle 9:00 alle 11:30 Giovedì 14:00/16:00 Bus
20-32-33-37 tel. 051/6448186 Caterina 8 Tutti i giorni alle 18:00 t e l . re a bassa soglia d’accesso per tossicodipen-
Primo Aiuto Dimissioni Carcere Centro G. 051/6448015 (si accede attraverso il centro denti. Si accede tramite l’unità mobile.
d’ascolto italiani e il centro d’ascolto stranieri). Sokos Via de Castagnoli, 10
Venezian Via Solferino, 7 Venerdì mattina
Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio tel. 051/2869294 le Mail
tel. 051/582443
L.I.L.A. in caso di esito positivo Via Agucchi, Via Fioravanti 137 tutti i giorni sportina cibo lunedì 16.30 - 19.00 segreteria@piazzagrande.it
Bus 11/c tel. 051/356477 mercoledì 16.00 - 19.00
290/a Lunedì dalle 16:30 alle 20:00 Martedì al
Parrocchia Santa Maria della Misericordia sabato 9.00 - 11.00
direzione@piazzagrande.it
Venerdì dalle 10:30 alle 14:00 Bus 13-18-92
tel. 051/6347644 Piazza Porta di Castiglione, 4 Sabato alle 8:00 (assistenza medica gratuita per SFD e tossico- redazione@piazzagrande.it
Telefono Verde AIDS Per informazioni e pre- distribuzione numero per sportina genere ali- dipendenti) bologna@avvocatodistrada.it
mentari dalle 9:30 alle 11:00, Bus 30-32-33 Alcolisti Anonimi tel. 0335/8202228 Gruppi
notazioni del test HIV in modo anonimo e gra-
tel. 051/332755 auto-aiuto sartoria@piazzagrande.it
tuito. Lunedì 9.00-13.00 e 1.00-19.00
da Martedì a Venerdì: 15.00-19.00 Parrocchia Santa Maria Maddalena Via Narcotici Anonimi tel. 051/6344342 Gruppi bicicentro@piazzagrande.it
Zamboni, 47 Tutti i giorni dalle 9:00 alle 12:00 auto-aiuto
Tel. 800.856080 www.telefonoaids.it
e dalle 17:00 alle 19:00 alimenti da cucinare Croce Rossa Italiana Via del Cane, 9
info@piazzagrande.it
HELP LINE hiv/aids ANLAIDS: risponde
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 su test, tel. 051/244060 tel. 051/581858 dal Lunedì al Venerdì dalle
terapie, orientamento e ascolto. Parrocchia Sacro Cuore Via Matteotti, 25 da 9:00 alle 11:00 Servizio Infermieristico su pre-
Tel. 051/4210817 Lunedì a Venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e dalle sentazione di ricetta medica.
Casa Delle Donne per non subire violenza 15:00 alle 17:30 sportina Bus 10-11-25-27-35
Via dell'Oro, 3 - 40124 Bologna, Fax 051- tel. 051/364801
3399498 Tel. 051/333173 Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Centro di Aiuto per la Libertà dalla Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30
Violenza Via dei Poeti, 4 Lunedì al Venerdì sportina cibo Bus 27 a b c 95-97-98
tel. 051/322288
VESTIRSI
dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
tel. 051/2960721 Reperibilità notturna e Centro Diurno Via del Porto, 15/c Tutti i gior-
festivi 333-4721541 Per Donne. ni dell’anno dalle 12:30 alle 18:00 (si accede
Centro d’ascolto immigrati della Caritas Via attraverso il Servizio Sociale Adulti).
tel. 051/521704 Parrocchia S. Egidio Via S. Donato, 38 da
Rialto, 7/2 Lunedì Giovedì dalle 9:00 alle
Emergenza Freddo dalle 18:30 alle 19:15 lun. a sab. dalle 9:00 alle 10:00 e dalle 16:00
11:00 Martedì dalle 15:00 alle 17:00 Navetta
Link, dalle 19:30 alle 20:15 Montagnola. alle 17:00 (è richiesto un piccolo contributo
50 I colloqui per l’accesso alle mense si svol-
Opera “Sorelle dei Poveri” economico per i vestiti) Bus 18-20-37-93
gono martedì (ore 15-17) e venerdì (9-11)
via S. Stefano 50 viene offerta la colazione alle tel. 051/244090
tel. 051/235358 Stranieri
8,30 e la distribuzione di indumenti un giorno Opera San Domenico Piazza San Domenico
Sportello Sociale e delle Opportunità Via del
alla settimana. 5/2 Lunedì e Giovedì dalle 8:30 alle 11:00 Bus A B B O N A M E N T I
Porto, 15/b dal Lunedì al Sabato dalle 9:30 alle
13-11-86 tel. 051/226170
16:30. Tel. 051/523494
Parrocchia San Giuseppe lavoratore Via
Telefono Viola (abusi in campo Psichiatrico)
Marziale, 7 Giovedì dalle 14:30 alle 17:30 Bus
Per abbonarsi a Piazza Grande, e
tutti i giorni feriali dalle 19:00 alle 21:00
27 a b c 95-97-98 tel. 051/322288 ricevere 10 numeri ogni anno
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direttamente a casa propria, fare
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Drapperie, 6 Lunedì dalle 9:00 alle 13:00
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Martedì e Giovedì dalle 15:00 alle 18:00 biscotti, scambio siringhe, pre-
Mameli, 5 Mercoledì dalle 9:00 alle 11:00 (è
Bancoposta
Sabato dalle 9:00 alle 13:00 tel. 051/6564611 servativi, relazione e aggancio
dalle 16:00 alle 17:45zona uni- richiesto un piccolo contributo economico) Bus
Centro lavoratori stranieri - CGIL Bologna
13 tel. 051/400201
Via Marconi 69/d Bologna, tel. 051 6087190 versitaria dalle 18:00 alle 19:00
Parrocchia San Giuseppe Cottolengo Via
Intestazione:
zona stazione (inps) dalle
Volontari di varie comunità straniere sono a
19:15 alle 20:15 Carracci. Marzabotto, 12 tel. 051/435119 Giovedì dalle Associazione Amici di Piazza
disposizione per parlare nella tua lingua di
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dalle 9:00 alle 17:00 (è richiesto un piccolo
051.434345. N° verde 80045009
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Casa del riposo notturno Madre Teresa di contributo economico) Bus 33 ABI: 07601
Calcutta Viale Lenin, 20 aperto dalle 19:00 tel. 051/346756
Via Santa Caterina 8, Bus 20, 32, 33, 051 6448015
alle 24:00 Bus 14-34-37 tel. 051/531742 Si Parrocchia San Bartolomeo Via Beverara, 88
Uomini italiani: lun 14.30 - 15.30 , con pre-
notazione al lun dalle 9 alle 11 accede dai servizi sociali. Mercoledì dalle 14:00 alle 18:00 Bus 11 CAB: 02400
Uomini stranieri: mart 14.30 Casa del riposo notturno Via Lombardia, 36 tel. 051/6345431
aperto dalle 19:00 alle 24:00 Bus 27-36
LAVARSI tel. 051/493923 Si accede attraverso i servizi CIN. S
sociali.
- 15.30 , con prenotazione al Centro Beltrame (Servizio Sociale Adulti) Via Causale:
lun dalle 9 alle 11 Sabatucci, 2 aperto 24h/24h Bus 20-37
Donne: giov, 14.30 - 15.30 , con prenotazione tel. 051/245156 Si accede dal servizio sociale
al martedi mattina adulti. "Abbonamento giornale".
Centro Multifunzionale Beltrame:
Casa del riposo notturno Via Carracci 69/2 ASSISTENZA Potete anche telefonare allo 051
Uomini: giov 10.30 - 12.30 con prenotazione
aperto dalle 20:00 alle 24:00 Si accede tramite
lo Sportello sociale e delle opportunità di Via
LEGALE 342328 dalle 9.00 alle 13.00 alla
nei giorni precedenti
Donne: lun 10.30 - 12.30 con prenotazione del Porto, 15 Redazione del giornale.
Opera Padre Marella Via del Lavoro, 13 dalle
nei giorni precedenti
9:00 alle 12:00 tel. 051/244345 Associazione Amici di Piazza Grande Onlus Per i privati la quota indicativa di
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Rifugio Notturno della Solidarietà Via del
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tel. 051/324285 Bus 25 (capolinea) Gomito, 22/2 aperto dal Lunedì al Venerdì Rifugio Notturno della Solidarietà Via del 51 eur o Per l'estero 103 eur o
Lavanderie a gettoni Via S. Donato 4b/c; Via dalle 15:00 alle 23:00 Sabato dalle 17:00 alle Gomito, 22/2 1° e 3° Lunedì del mese dalle
Saragozza 34°/b; Viale Oriani, 12; Via Petroni, 23:00 Domenica dalle 19:00 alle 23:00 Bus 25 18:00 alle 19:30 tel. 051/324285
38; Via Corticella, 90; Via Saragozza, 41 (capolinea) tel. 051/324285

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