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Le origini.

I carmina
La nascita della letteratura latina
La letteratura latina cominciata nel 240 a.C., lanno che un romano avrebbe indicato 513 dalla
onda!ione di "oma. #ra $uello lanno in cui Livio %ndronico, uno schiavo liberato, &roveniente dalla
citt' greca di (aranto, aveva atto ra&&resentare &er la &rima volta un testo scenico in lingua latina,
&robabilmente una tragedia. %nche le testimonian!e e&igraiche &ervenuteci, che ini!iano nel III sec
sembrano conermarci $uestidea. )uesta conce!ione ragionevole in $uanto &resu&&one che la
letteratura sia una &rodu!ione artistica issata in scrittura. *altre orme &o&olari non scritte e
delloriginario &atrimonio ol+lorico ,che noi consideriamo im&ortante &er la &reistoria della &oesia
romana-, gli eruditi &robabilmente si vergognavano, se &ure ne conoscevano i resti, essi avrebbero
&reerito trovare un grandissimo &oeta da o&&orre ad .mero/ 00ini!iatore11, secondo la tradi!ione,
della letteratura greca, e&&ure gi' &eretto e maestro di tutti i &oeti. I 2reci che non avevano alcun
ricordo di tutti i tentativi letterari &recedenti, .mero era il sommo &oeta, e il &adre di tutti i generi.
%nche i "omani tentarono di ricostruire la loro &reistoria letteraria, cercando un &oeta ,sar' #nnio- che
cancelli con la sua eccellen!a ogni traccia di tutti i tentativi &recedenti ancora im&eretti. La letteratura
latina nasce 00adulta113 nasce di 00ri&orto11 come tradu!ione di $uella greca, e dun$ue gi' matura,
gi' alle &rese con &roblemi stilistici e &oetologici com&lessi. Livio %ndronico, ad esem&io, il
traduttore dell.dissea ed traduttore e riadattatore di molte commedie greche. 4a gi' la tradu!ione e
il riadattamento sono o&era!ioni che a&&artengono gi' ad una cultura consa&evole, in $uanto deve
conoscere i meccanismi stessi del testo da ricostruire &er un nuovo sistema linguistico. La tradu!ione
dai 2reci un!iona, &er i "omani, come un grande addestramento ai &rocessi &i5 soisticati della
letteratura/ limita!ione, lallusione, la caratteri!!a!ione degli stili.
6ote %rgenti/
(ragedia/ linguaggio sublime, &ere!ionamento delle&ica, si ha solo nella seconda del III
sec a.C. ,la morte delleroe-
#&ica/ lunghissima durata, avvenimenti e avventure dei grandi eroi
Commedia/ linguaggio &o&olare e serve &er ar divertire, I met' del 7 sec. a.C.
3 regole aristoteliche &er la tragedia/
Unit di tempo ,24 ore, massimo 48-
Unit dazione ,un solo avvenimento, con un unico &unto di vista-
Unit di Luogo o spazio ,uno, ed uno solo, scenario-
(utto ci9 che si deve ra&&resentare ,anteatti e cause- vengono cantati dai cori.
6on sa&&iamo niente delle o&ere latine arcaiche, ci vengono raccontate nelle o&ere &i5 recenti di autori
latini.
Il teatro romano arcaico
La scena
6el secolo che intercorre tra il 240 a.C. e let' dei 2racchi , nascono molte o&ere sceniche. (utti i &oeti
romani di $uesto &eriodo scrivono &er il teatro/ tragedie, commedie e altri generi minori. Le
ra&&resenta!ioni im&egnano le autorit' statali , che organi!!ano e controllano i vari ludi, cio le
celebra!ioni religiose in occasione delle $uali hanno luogo gli s&ettacoli-, ma anche la nobilt', che
s&esso &rotegge gli artisti, e il &o&olo minuto che di certi generi il &rinci&ale ruitore. La diusione di
$uesto ti&o di comunica!ione artistica enorme, maggiore della letteratura scritta. :ioriscono
cor&ora!ioni &roessionali che accolgono autori e attori.
(utti i &rinci&ali generi teatrali romani, in origine, &rodotti dim&orta!ione, che arrivano dalla 2recia.
a- il &rinci&ale ti&o di s&ettacolo comico, la &alliata, cos; deinita &er via del 00&allio11 una veste
ti&icamente greca, &i5 corta e sem&lice della toga, che labbigliamento distintivo dei &ersonaggi
00greci11 a&&unto, nella in!ione ,autori di &alliate sono <lauto, (eren!io, ecc-3
b -il genere teatrale tragico, la cothurnata/ 00coturni11 sono gli altissimi cal!ari degli attori tragici
greci, che dovevano rendere i loro &ersonaggi &i5 im&onenti.
)uesti due generi sono ambientati in 2reci, i &ersonaggi hanno nomi greci, e greco lo sondo degli
avvenimenti. 2li autori non nascondono le onti della loro is&ira!ione. =en &resto si svilu&&ano anche
una commedia e una tragedia romane> non &i5 &alliata e coturnata, ma togata ,&erch? la veste romana
della vita $uotidiana, la toga si sostituiva al &allio, &er il genere comico- e &raeta@ta ,&retesta era il
nome della veste contrassegnata da una bal!a di &or&ora del magistrato romano/ le tragedie mettevano
in scena igure di alto rango-. )uesti s&ettacoli sono 00rigenera!ioni11 romane dei corris&ondenti
generi greci. Le tragedie di ambienta!ione romana, sono is&irate alla storia o alle leggende attinenti alla
onda!ione e ai &rimi secoli di vita di "oma stessa3 ma $uelle leggende gi' divenute miti sono messe in
scena mantenendo i caratteri ti&ici della tragedia greca , $uello stile riconoscibile in cui &arlano e si
atteggiano i &ersonaggi greci, che anche un modo estremamente caratteri!!ato di 00raccontare11 i
atti di un mito, il ra&&orto tra uomini e dei, il dolore degli uomini-.
.rigine degli s&ettacoli secondo Livio
%nche i termini tecnici della drammaturgia sono tutti di origine greca o etrusca. (ito Livio &recisa an!i
che lorigine degli s&ettacoli romani etrusca. 4a crediamo che (ito Livio voglia &arlare di &ubblici
s&ettacoli e non di $uello che intendiamo &er 00teatro11. Listitu!ione di &ubblici s&ettacoli
organi!!atati dallo stato romano u comun$ue un &asso di grande im&ortan!a. Loccasione di s&ettacoli
e ra&&resenta!ioni sar' sem&re oerta, &er tutta let' re&ubblicana, dal ricorrere di este e solennit'
religiose. )uesto avveniva anche &er la tragedia di %tene, anchessa collegata a estivit' cicliche e
&ubbliche, ma sembra che il legame romano con $ueste estivit' osse &i5 esteriore, nel senso che non
sembra il teatro latino abbia al suo interno una orte &resen!a di tematiche religiose, o al contenuto
delle singole ra&&resenta!ioni estive. Le ra&&resenta!ioni teatrali venivano eseguite in $uel &eriodo
sem&licemente &erch? le este erano un momento di aggrega!ione.
(eatro romano e estivit' &ubbliche i ludi
La &i5 antica ricorren!a teatrale $uella legata ai ludi "omani u a&&unto ai ludi "omani che del 240
che Livio %ndronico mise in scena il &rimo testo drammatico. I romani di et' classica sentivano $uesta
data come il &rinci&io del loro teatro na!ionale. Ae &rendiamo ad esem&io let' di <lauto e di (eren!io,
su cui siamo meglio inormati, troviamo $uattro ricorren!e annuali &er la ra&&resenta!ione dei ludi
scaenici/ oltre ai ludi "omani,celebrati in settembre-, i ludi 4egalenses , in onere della 4agna 4ater,
celebrati in a&rile-, i ludi %&ollinares, in luglio, i ludi &lebei, in novembre. % organi!!are i ludi erano
sem&re i magistrati, gli edili o i &retori urbani.
(eatro e commedia/ ra&&orto con la &olitica
Il carattere statale e uiciale dellorgani!!a!ione ha due im&ortanti conseguen!e/
1. I committenti delle o&ere teatrali si identiicano con le autorit' e dun$ue, in une&oca in
cui le &rinci&ali cariche &ubbliche sono rette dallaristocra!ia, la nobilt' inluen!a le scelte dei temi e
degli argomenti, almeno &er $uanto riguarda la tragedia, i committenti dun$ue hanno interesse a ar
celebrare i loro antenati illustri, $uasi a miti!!are le origini della &ro&ria su&eriore &osi!ione sociale, e
guardano con avore a letterati e drammaturghi che accettino di celebrare gli antichi eroi dello stato
nelle loro tragedie.
2. La seconda conseguen!a tocca la commedia. La commedia latina che noi conosciamo
,anche $uella di (eren!io che cerca di occu&arsi dei &roblemi sentiti dalla societ' romana di $uel
tem&o- non esercita vere e &ro&rie orme di critica sociale o di costume3 tanto meno sono consentiti
attacchi &ersonali ed es&liciti ,cos; &resenti nella commedia greca di %ristoane- o &rese di &osi!ione
&olitiche. Il mondo della commedia non ha &unti di contatto con la sera dellattualit' &olitica. Il &oeta
6evio amoso &er i suoi attacchi al clan nobiliare dei 4etelli e sembra che &er cause &olitiche venne
&ersino incarcerato, ma non abbiamo inorma!ioni suicienti che ci &ermettano di arci almeno unidea
schematica.
Atatuto sociale dei &oeti drammatici
Bnaltra data im&ortante nel teatro latino il 207 $uando u ondata la 00conraternita degli autori e
degli attori11. C sen!altro dim&ortan!a storica che $ueste attivit' ossero socialmente riconosciute,
ma il riconoscimento u &iuttosto limitato/ da notare lassimila!ione degli scrittori con gli attori,
unattivit' che nessun "omano di nascita avrebbe intra&reso3 e luso di scriba, che nel latino &i5 tardo
vale 00scrivano11 e non 00scrittore11. Lassun!ione dal greco del termine &ota indicher' il crescere,
nel &eriodo successivo, di una sem&re &i5 elevata autocoscien!a/ #nnio sar' il massimo es&onente di
$uesta tenden!a a valori!!are socialmente il 00are11 letterario. Il riconoscimento sociale andr'
crescendo con il successo del &ubblico, ma so&rattutto con il consolidarsi dei legami ra autori e
aristocra!ia/ #nnio &er la letteratura 00seria11, (eren!io &er il teatro comico, sono le igure>chiave di
$uesta ascesa.
.rgani!!a!ione e messa in scena delle ra&&resenta!ioni
2li oneri inan!iari erano dello stato, ra&&resentato dai magistrati organi!!atori. I magistrati dovevano
trattare con gli autori, e con unaltra igura im&ortante il 00ca&ocomico11 che dirigeva la com&agnia,
aceva da im&resario, e talora &oteva collaborare con gli stessi autori da lui &rescelti3 il successo di
(eren!io dovuto in gran &arte al merito di un 00ca&ocomico11. Il &rimo teatro in &ietra u ediicato a
"oma solo nel 55 a.C. 3 &rima ci saranno state strutture &rovvisorie in legno, ma $uesto non signiica
che la sistema!ione del &ubblico e im&ianto scenico ossero rudimentali. Le ra&&resenta!ioni della
&alliata, im&ostata sui modelli greci, erano &robabilmente in grado di ri&rodurre sulla scena gli as&etti
ti&ici del teatro greco. La!ione si svolgeva sem&re in esterni, di ronte a due o tre case collocate su una
strada che &er conven!ione &ortava, da un lato al centro della citt' D la &ia!!a, o agor', della citt' greca
D dallaltro verso lesterno, cio uori in cam&agna, o verso il &orto.
4aschere e &ersonaggi
Bn as&etto ondamentale della messa in scena era costituito dalluso delle maschere. )ueste maschere
erano isse &er determinati ti&i di &ersonaggi, che ritornavano &raticamente in ogni trama di commedia/
il vecchio, il giovane innamorato, la matrona, comun$ue, non escludevano del tutto $ualche orma di
recita!ione 00acciale11 ,erano mobili e con am&io s&a!io &er gli occhi-/ ma la loro un!ione era di ar
riconoscere, in dallini!io della!ione scenica, $uale osse il 00ti&o11 di &ersonaggio. 6on a caso i
&rologhi di <lauto, che orniscono al &ubblico inorma!ioni sulla trama, citano i &ersonaggi a seconda
del loro 00ti&o11 ,il vecchio, il giovane, il lenoneE- e non insistono invece sui nomi, che il &ubblico
aceva &i5 atica a ricordare .Luso di $uesti 00ti&i11 di &ersonaggi ebbe un orte inlusso sulla &oetica
dei commediograi latini. Ci9 evidente so&rattutto in <lauto, che s&esso lavora su 00ti&i11
&sicologici standardi!!ati e generici. %l contrario, si &u9 dire che (eren!io lott9 contro $uesta
tenden!a, cercando di a&&roondire la &sicologia dei suoi &ersonaggi sen!a tro&&o a&&oggiarsi al
re&ertorio tradi!ionale delle maschere. Luso delle maschere doveva avere anche unim&lica!ione
&ratica. Bn attore, cambiando maschera &oteva recitare &i5 di una &arte. <erci9 anche una commedia
dalla!ione molto ricca ,con dialoghi ra tre o &ersino ra $uattro attori contem&oraneamente in scena-
si &oteva eseguire con $uattro, massimo cin$ue inter&reti. :ra gli attori esistevano gerarchie di abilit' e
s&eciali!!a!ione/ alcuni &ersonaggi avevano delle &arti molto im&egnative, che richiedevano
&articolare bravura nellesecu!ione.
Le orme
*ialoghi e 00recitativi11
Lautore di &alliate che conosciamo meglio, <lauto, scrive commedie/
a- non divise in atti
b- com&oste di &arti cantate e recitate.
%lcune delle &arti recitate ,i 00recitativi11- avevano un accom&agnamento musicale. (utti i versi latini
&resentavano una struttura assai &i5 libera dei corris&ondenti versi greci. Inoltre le o&ere di 4enandro,
il commediograo greco del I7 secolo che il modello &rinci&ale di tutti latini, sono di norma
com&oste solo di &arti recitate o 00recitative11,/ la variet' dei metodi usati da 4enandro $uindi
molto &i5 ristretta. Luso di &arti musicali era coninato agli interme!!i, &ause che marcavano la
divisione ra gli atti ,in cui si articolava la commedia menandrea-, e che consistevano nellesecu!ione
di un brano musicale.
Cade la divisione in atti
La &alliata di 6evio e <lauto lascia cadere $uestuso e, con esso, la nitide!!a della divisione in cin$ue
atti. <rendono invece im&ortan!a &ro&rio le &arti cantate. <er $uesto, $uando i comici latini
00riscrivono11 e traducono gli originali greci, si trovano a modiicare &roondamente las&etto dei
&ro&ri modelli. %ccade &er esem&io che molti dei sereni monologhi dei &ersonaggi greci diventino
cantica, 00arie11 cantate s&esso in metri assai com&licati/ la nuova es&osi!ione a volte assume
caratteri &atetici, mentre altre volte diventa vivacissima e travolgente. La &oetica realistica che era stata
della Commedia 6uova comincia gi' a venir intaccata/ la conversa!ione &u9 diventare duetto, il
monologo &u9 trasormarsi in unintensa inter&reta!ione lirica.
%ssen!a del coro
4eno chiare sono invece le nostre conoscen!e sulla tragedia romana arcaica, della $uale non ci sono
conversati altro che rammenti, e mai drammi integri. <are comun$ue che la dieren!a tra le tragedie
romane e i loro modelli greci osse lassen!a del coro, $uel gru&&o di attori che in 2recia &arteci&ava
alla tragedia come soggetto collettivo dialogando con diversi &ersonaggi della!ione. Aembra che i
tragediograi latini non dis&onessero delle strutture sceniche, ma anche coreograiche e musicali,
necessari &er ri&rodurre nel teatro romano il coro greco.La scom&arsa del coro, a&&ariva nel teatro
romano come un 00vuoto11 di stile e di immagini, in $uanto era &ro&rio nel coro che i tragici greci
es&onevano le &i5 elaborate igure di stile. I tragici latini ovviarono a $uesto vuoto al!ando
mediamente tutto il livello stilistico dei loro drammi. <er $uesto la tragedia latina in conronto a $uella
greca doveva are lim&ressione di un discorso enatico, $uasi or!ato, del $uale i comici i divertivano
a are la caricatura.
Bn 00sottogenere11 teatrale/ latellana
% ianco degli s&ettacoli del teatro 00regolare11 continu9 a correre il successo di un genere &o&olare,
latellana, che stato intuitivamente accostato alla nostra commedia dellarte. La &enetra!ione
dellatellana a "oma si &resume osse avvenuta &rima dellistitu!ione del teatro regolare, $uesti
s&ettacoli non richiedevano una vera struttura &roessionale/ &robabile che in genere si recitasse a
soggetto, im&rovvisando. Latellana veniva utili!!ata come arsa inale che seguiva la ra&&resenta!ione
dei drammi 00regolari11 come tragedia e commedia
Le maschere isse
Com&arivano, $uesta orse la cosa &i5 im&ortante che sa&&iamo, maschere isse, dai nomi sem&re
uguali , di $ui il &arallelo con le maschere della commedia dellarte-/ =ucco, il anarone, <a&&us, il
vecchio da beare. Inlussi dellatellana sul teatro regolare sono molto verosimili.

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