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Diritto di famiglia

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69 domande frequenti
e sentenze per far valere
i tuoi diritti in caso
di separazione o divorzio
Sommario
Domande frequenti
...................................................................................................................................

1 - E' possibile un accordo pre-matrimoniale ? .......................................................................... 5


2 - Che cosa la separazione ? ................................................................................................... 5
3 - Quali sono gli eetti della separazione ? ............................................................................. !
" - Qual' la procedura pre#ista per la separazione? .............................................................. !
5 - Qual' la dierenza tra le di#erse procedure ? ..................................................................... !
! $ Qual' la procedura preeribile ? .......................................................................................... %
% - &er chiedere la separazione sempre necessario are una causa e a#ere l'assistenza di
un a##ocato ? ................................................................................................................................ %
' $ Quali sono i casi in cui si pu( chiedere la separazione ? ................................................... %
) $ E' possibile chiedere che il giudice si pronunci sulle responsabilit* del allimento del
matrimonio ? ................................................................................................................................. '
1+ $ Come cessano gli eetti della separazione ? .................................................................... '
11 $ Qual' la dierenza tra separazione e di#orzio? .............................................................. '
12 $ Qual' la dierenza tra separazione consensuale e separazione giudiziale ? .............. )
13 $ Quando pu( a#ersi la separazione con addebito ? .......................................................... )
1" $ Quando do#uto l'assegno di mantenimento in sede di separazione? ...................... 1+
15 $ ,n -uali casi il tribunale attribuisce un assegno di mantenimento ? ............................ 1+
1! $ Come #iene -uantiicato l'assegno di mantenimento ? ................................................ 11
1% $ Come si perde il diritto all'assegno di mantenimento ? ................................................. 11
1' $ ,l diritto all'assegno di mantenimento si perde se il coniuge beneiciario instaura una
con#i#enza more u.orio ? .......................................................................................................... 11
1) $ Quali sono le cause che possono determinare una richiesta di separazione? ............ 12
2+ $ Esiste ancora la separazione per colpa? ......................................................................... 12
21 $ /i pu( ricorrere contro la sentenza di separazione del 0ribunale? .............................. 12
22 $ &u( essere modiicato1 successi#amente alla separazione1 l'assegno di
mantenimento o alimentare? .................................................................................................... 12
23 $ , igli1 in caso di separazione1 a chi possono essere aidati? ........................................ 13
2" $ Quali sono i criteri che il giudice adotta per stabilire a -uale genitore aidare la prole?
..................................................................................................................................................... 13
25 $ Con -uali modalit* #engono aidati i igli? .................................................................... 13
2! $ Cosa comporta l'aidamento dei igli? ............................................................................ 1"
2% $ Quali sono i diritti del genitore non aidatario? .............................................................. 1"
2' $ Quali sono i criteri che il giudice segue per determinare il mantenimento dei igli? . . . 15
2) $ E' possibile modiicare in seguito -uanto disposto dalla sentenza di separazione? ,n
particolare l2aidamento dei igli o il contributo economico?
..................................................................................................................................................... 15
3+-3a casa coniugale1 in caso di separazione1 a chi solitamente #iene assegnata? ............ 15
31 $ Quali diritti accessori spettano al coniuge separato? .................................................... 1!
32 $ Come si a ad ottenere la corresponsione in unica soluzione in#ece di un assegno
mensile? ..................................................................................................................................... 1!
33 $ 4 -uale dei due coniugi #iene assegnata l'abitazione coniugale? ................................ 1!
3" $ Quali sono i criteri che il giudice segue ai ini dell2assegnazione della casa amiliare?
..................................................................................................................................................... 1%
35 $ 3a #ariazione della residenza o del domicilio #a comunicata all2altro genitore? ........ 1%
3! $ Che cosa il di#orzio? ...................................................................................................... 1%
3% $ Quali garanzie sono pre#iste per l2adempimento degli obblighi economici? ................ 1'
3' $ Quali rimedi sono pre#isti se l'obbligato non paga l'assegno di#orzile? ....................... 1'
3) $ /i pu( denunciare l'e. coniuge che non corrisponde l2assegno? .................................. 1)
"+ $ /i pu( ricorrere contro la sentenza di di#orzio del 0ribunale? ....................................... 1)
"1 $ E' possibile modiicare -uanto disposto dalla sentenza di di#orzio? ,n particolare
l2aidamento dei igli o il contributo economico? .................................................................... 1)
"2 $ Quali diritti accessori spettano al di#orziato? ................................................................. 1)
"3 $ Quali sono i re-uisiti per a#ere diritto alla li-uidazione per ine rapporto di la#oro
dell2e. coniuge? .......................................................................................................................... 1)
"" $ Quali sono i presupposti per a#ere diritto alla pensione di ri#ersibilit*? ...................... 2+
"5 $ Quale eetto ha il di#orzio sul matrimonio religioso? .................................................... 2+
"! $ Quali sono le conseguenze del di#orzio per i coniugi? ................................................... 21
"% $ Quali sono le conseguenze del di#orzio per la Chiesa? .................................................. 21
"' $ ,n -uali casi il 0ribunale attribuisce un assegno di#orzile? ............................................ 22
") $ Come #iene -uantiicato l'assegno di#orzile? ................................................................. 22
5+-Come si estingue il diritto all'assegno di#orzile? ................................................................ 22
51 $ Quali sono i casi in cui si pu( chiedere il di#orzio? ......................................................... 23
52 $ Qual la procedura pre#ista per il di#orzio ? .................................................................. 2"
53 $ Qual la dierenza tra le due procedure pre#iste per il di#orzio? ................................ 2"
5" $ &er chiedere il di#orzio sempre necessario are una causa e a#ere l2assistenza di un
a##ocato? .................................................................................................................................... 25
55 $ Ci si pu( opporre al di#orzio chiesto dall2altro coniuge? ................................................ 25
5! $ ,l giudice del di#orzio legato dalle condizioni della separazione1 oppure libero di
conermare o modiicare -uanto stabilito nella separazione? ............................................... 25
5% $ Quali sono i criteri che il giudice adotta per stabilire a -uale genitore aidare la prole?
..................................................................................................................................................... 25
!+ $ Quali sono i criteri che il giudice segue per determinare il mantenimento dei igli? . . . 2!
!1-Quali sono le condizioni per poter ottenere il di#orzio? .................................................... 2!
!2-/i pu( a#ere un di#orzio consensuale? ............................................................................. 2%
!3 $ Quando pu( essere corrisposto l'assegno di#orzile? .................................................... 2'
!" $ Quali rimedi sono pre#isti se l'obbligato non paga l'assegno di#orzile? ....................... 2)
!5 $ /i pu( denunciare il coniuge che non corrisponde l2assegno? ...................................... 2)
!! $ /i pu( ricorrere contro la sentenza di di#orzio del 0ribunale? ...................................... 2)
!% $ Quando si pu( richiedere una -uota della li-uidazione 50678 dell'e. coniuge? ........... 3+
!'-Che cosa signiica delibazione di sentenza straniera? ...................................................... 3+
!) $ ,l do#ere dei genitori di mantenere i propri igli perdura anche -uando -uesti ultimi
di#entano maggiorenni? ............................................................................................................ 3+
Sentenze
...................................................................................................................................
!"
/eparazione consensuale ......................................................................................................... 31
4ddebito della separazione ....................................................................................................... 33
7edditi dei coniugi ...................................................................................................................... 3!
9antenimento igli ..................................................................................................................... 3!
4bitazione amiliare ................................................................................................................... 3'
Con#i#enza .................................................................................................................................. "1
:i#orzio ....................................................................................................................................... "1
4ssegno di di#orzio ..................................................................................................................... "2
&ensione di re#ersibilit* ............................................................................................................. "3
0rattamento di ine rapporto 5tr8 .............................................................................................. "3
Domande frequenti
" # $% possi&ile un accordo pre#
matrimoniale '
La giurisprudenza stabilisce che, in tema di divorzio (ma il principio deve
ritenersi valido anche in materia di separazione), la convenzione (detta accordo
prematrimoniale) con cui gli interessati stabiliscono anticipatamente il regime
giuridico relativamente alla cessazione degli effetti civili del matrimonio,
invalido, nella parte riguardante le condizioni per il mantenimento dei figli e del
coniuge.
Questo per contrasto sia con lart. 9 della L. 898!", che non consente
limitazioni di ordine temporale alla possibilit# di revisione del regime divorzile,
sia con lart. $, che, fissando i criteri per il riconoscimento e la determinazione di
un assegno alle% coniuge, configura un diritto insuscettibile, anteriormente al
giudizio di divorzio, di rinunzia o transazione.
&n simile accordo viene considerato illecito perch' rivolto, esplicitamente o
implicitamente, a viziare, o (uanto meno a circoscrivere, la libert# di difendersi in
giudizio di divorzio, con irreparabile compromissione di un obbiettivo dordine
pubblico come la tutela dellistituto della famiglia ()ass. *!!!8+).
( # )*e cosa + la separazione '
La separazione il rimedio che lordinamento concede in presenza di una
situazione di crisi irreversibile di una coppia legata da vincolo matrimoniale.
,- un diritto personalissimo che pu. essere esercitato solo dai coniugi.
/ccertata limpossibilit# della ricostituzione dellunit# familiare, i coniugi sono
autorizzati a vivere separatamente.
0nizia cos1 una fase dattesa2 se la coppia si riconcilia, la separazione viene
annullata. /ltrimenti, trascorsi tre anni di separazione, le parti possono chiedere
il divorzio.
, sempre obbligatorio l-intervento del tribunale, che esercita un controllo
sulla legittimit# ed opportunit# delle principali scelte della coppia (in particolare
per (uanto riguarda i figli minorenni).
! # ,uali sono gli effetti della
separazione '
)on la separazione permangono i reciproci obblighi, in (uanto compatibili con
lo stato di separati.
3erci. i coniugi sono autorizzati a vivere separatamente non devono pi4
rispettare il dovere di fedelt# ricevono la disciplina dei loro rapporti economici e
dei rapporti personali ed economici con i figli minori (e con (uelli divenuti
successivamente maggiorenni purch non economicamente autosufficienti e fin
(uando conviventi con il coniuge affidatario) dalle regole contenute nel verbale di
omologazione oppure nella sentenza del tribunale che pronuncia la separazione.
- # ,ual%+ la procedura prevista per la
separazione'
La separazione pu. essere consensuale o giudiziaria. Questultima pu.
contenere la domanda di addebito o meno.
# ,ual%+ la differenza tra le diverse
procedure '
La separazione consensuale presuppone laccordo dei coniugi su tutte le
condizioni che dovranno disciplinare i loro rapporti. 0n (uesto caso ogni
decisione viene effettuata dai coniugi.
0l tribunale si limita ad un controllo di legittimit# sulla liceit# delle clausole. 0n
caso di presenza di prole, il controllo del tribunale diventa pi4 rilevante, dovendo
verificare il rispetto della prevalenti esigenze dei minori.
La separazione giudiziale.
Quando i coniugi non riescono a raggiungere un completo accordo, devono
chiedere al tribunale di stabilire le condizioni che dovranno disciplinare i loro
rapporti.
)ome si rileva dalla terminologia, si instaura un vero e proprio giudizio, una
causa ordinaria, con parti contrapposte che in contraddittorio sostengono tesi
contrapposte.
5i osservano le regole stabilite per il processo civile.
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6 2 ,ual%+ la procedura preferi&ile '
6on ci stancheremo mai di indicare i motivi per cui preferibile la procedura
della separazione consensuale2
risulta meno traumatica per le parti e non esacerbando gli animi, pu.
preludere alla loro riconciliazione7
consente la permanenza di (uel reciproco rispetto, necessario soprattutto
in presenza di figli, considerato che i coniugi, relativamente alla prole,
dovrebbero comun(ue avere continui rapporti e la pi4 ampia
comunicazione7 meno traumatica per i figli, parenti e amici7
le decisioni sono prese daccordo tra le parti, anzich' essere imposte dal
tribunale7
pi4 rapida
pi4 economica.
6 # Per c*iedere la separazione +
sempre necessario fare una causa e
avere l%assistenza di un avvocato '
3er la separazione consensuale, l-assistenza dell-avvocato non necessaria, ma
comun(ue consigliabile nell-ipotesi in cui sussistano gravi motivi di contrasto
oppure le parti non siano in grado di trovare un accordo su tutte le condizioni
della separazione.
6ella separazione giudiziale, l-assistenza dell-avvocato obbligatoria.
0 2 ,uali sono i casi in cui si pu7
c*iedere la separazione '
0n generale, (uando si siano verificati fatti tali da rendere intollerabile la
prosecuzione della convivenza.
La dizione cos1 generica utilizzata dal legislatore chiarisce che (uando un
coniuge trova intollerabile vivere con laltro, pu. chiedere la separazione.
0n caso di separazione giudiziale, non per. sufficiente un mero
atteggiamento soggettivo di rifiuto della convivenza, dovendo il giudice accertare
la sussistenza di circostanze che rendano oggettivamente apprezzabile la
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situazione di intollerabilit#.
9 2 $% possi&ile c*iedere c*e il giudice
si pronunci sulle responsa&ilit8 del
fallimento del matrimonio '
0l giudice, pronunciando la separazione, dichiara a (uale dei coniugi sia
addebitabile la separazione stessa, in considerazione del suo comportamento
contrario ai doveri che derivano dal matrimonio. 8a occorre un-esplicita
domanda di parte.
"/ 2 )ome cessano gli effetti della
separazione '
6on necessario l-intervento del giudice. 9li effetti della separazione cessano
con l-accordo dei coniugi, contenuto in una dichiarazione espressa oppure
mediante un comportamento non e(uivoco incompatibile con lo stato di
separazione.
"" 2 ,ual%+ la differenza tra
separazione e divorzio'
)on la separazione legale i coniugi non pongono fine al rapporto
matrimoniale, ma ne sospendono gli effetti nell-attesa o di una riconciliazione o
di un provvedimento di divorzio.
La separazione pu. essere legale (consensuale o giudiziale) o semplicemente
:di fatto:, cio conseguente all-allontanamento di uno dei coniugi per volont#
unilaterale, o per accordo, ma senza l-intervento di un 9iudice.
La separazione legale (consensuale o giudiziale) rappresenta una delle condizioni
(la pi4 fre(uente) per poter addivenire al divorzio.
)on il divorzio (introdotto e disciplinato con la legge +.+;.+9!" n. 898) viene
invece pronunciato lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti
civili (se stato celebrato matrimonio concordatario con rito religioso, cattolico o
di altra religione riconosciuta dalla 5tato italiano).
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9
)ol divorzio vengono a cessare definitivamente gli effetti del matrimonio, sia
sul piano personale (uso del cognome del marito, presunzione di concepimento,
etc.), sia sul piano patrimoniale.
La cessazione del matrimonio produce effetti dal momento della sentenza di
divorzio, senza che essa determini il venir meno dei rapporti stabiliti in costanza
del vincolo matrimoniale. 5olo a seguito di divorzio il coniuge pu. pervenire a
nuove nozze.
"( 2 ,ual%+ la differenza tra
separazione consensuale e
separazione giudiziale '
6ella separazione consensuale sussiste un accordo tra i coniugi in ordine
alle condizioni (personali e patrimoniali) della separazione stessa. 0l <ribunale si
limita ad omologare tale accordo (cio ad assicurarsi che siano rispettati i diritti
di ciascun coniuge e della eventuale prole) mediante decreto.
5i ricorre, invece, alla seprazione giudiziale in caso di disaccordo. 0n tale
ipotesi la separazione viene pronunciata con sentenza dal <ribunale, che si
impone nel determinare le condizioni.
0l diritto di chiedere la separazione (consensuale o giudiziale) spetta a ciascun
coniuge, anche in mancanza di accordo dell-altro coniuge. La procedura si avvia
mediante ricorso al <ribunale competente.
"! 2 ,uando pu7 aversi la
separazione con adde&ito '
6el pronunciare la separazione, ove ricorrano specifiche circostanze e se
richiesto da una delle parti, il Giudice pu dichiarare a quale dei due
coniugi sia addebitabile la separazione.
L-addebito assume rilevanza pratica e sostanziale per ci. che riguarda il diritto
successorio (art. $=8 e $8$ c.c.) e la determinazione dell-assegno di
mantenimento (art. +$> c.c.).
)ostituiscono fatti che possono condurre all-addebito della separazione (uelli
che ledono il dovere di lealt#, (uali i maltrattamenti, l-omessa assistenza morale e
materiale, l-abbandono ingiustificato della casa coniugale, puranche le vessazioni
della suocera.
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+
5econdo la giurisprudenza, l-adulterio, di per s', non causa di addebito, se
non (uando sia grave e notorio al punto da determinare discredito sociale in
pregiudizio dell-altro coniuge.
"- 2 ,uando + dovuto l%assegno di
mantenimento in sede di
separazione'
0l giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non
sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dallaltro coniuge (uanto
necessario al suo mantenimento, (ualora egli non abbia adeguati redditi propri
(art. +$> c.c.). Lentit# di tale somministrazione, comun(mente detta assegno di
mantenimento, determinata in relazione alle circostanze e ai redditi del
coniuge obbligato.
?esta fermo lobbligo di prestare gli alimenti per chi versa in istato di bisogno
e non in grado di provvedere autonomamente e per ragioni obiettive.
@iversamente dal mantenimento, gli alimenti rappresentano un contributo
minimo e indispensabile per consentire di soddisfare i bisogni primari
dell-individuo.
0n caso di inadempienza, su richiesta dellavente diritto, il giudice pu. disporre
il se(uestro di parte dei beni del coniuge obbligato e ordinare ai terzi (datore di
lavoro, enti pensionistici, etc.), tenuti a corrispondere anche periodicamente
somme di danaro allobbligato, che una parte di esse venga versata direttamente
agli aventi diritto.
Qualora sopravvengano giustificati motivi, il giudice, su istanza di parte, pu.
disporre la revoca o la modifica dei provvedimenti relativi all-assegno di
mantenimento e alla prestazione degli alimenti.
" 2 9n quali casi il tri&unale
attri&uisce un assegno di
mantenimento '
Quando uno dei coniugi, cui non sia addebitabile la separazione, non abbia
adeguati redditi propri e sussista una disparit# economica con l-altro coniuge.
0n tal caso ha diritto a ricevere dall-altro coniuge (uanto necessario al suo
mantenimento, per il tenore di vita in precedenza.
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"6 2 )ome viene quantificato
l%assegno di mantenimento '
L-entit# del mantenimento determinata in relazione alle circostanze e ai
redditi del coniuge obbligato.
)ome stabilito dalla corte di )assazione in sentenza +98+, n. >*9>2 L-entit#
dell-assegno di mantenimento in favore del coniuge cui non sia addebitabile la
separazione va determinata non soltanto in relazione ai redditi del coniuge
obbligato, ma a tutte le sue sostanze, compresi i cespiti patrimoniali improduttivi
di reddito, i (uali, servono di riferimento per determinare il contenuto
dell-obbligo di ciascun coniuge di contribuire ai bisogni della famiglia.
"6 2 )ome si perde il diritto
all%assegno di mantenimento '
Quando sopravvengono giustificati motivi, in particolare se il coniuge
beneficiario trova lavoro. 6on sufficiente la generica attitudine al lavoro.
"0 2 9l diritto all%assegno di
mantenimento si perde se il coniuge
&eneficiario instaura una convivenza
more u:orio '
5i tratta di una (uestione controversa. 0n ogni caso deve trattarsi di una
convivenza fornita dei caratteri di stabilit# e regolarit#, in modo da aversi la
certezza giuridica della corresponsione nel futuro.
5econdo recenti sentenze della 5uprema )orte (che hanno mitigato la rigidit#
di una precedente pi4 rigorosa impostazione), la convivenza more u%orio
costituisce un elemento capace di determinare la Areale situazione economica
delle partiB.
/ppare perci. rilevante Asolo (e nei limiti) in cui appunto incida sulla loro reale
e concreta situazione economica, risolvendosi, sul piano fattuale, in una
condizione e fonte (non aleatoria) di reddito per il coniuge conviventeB.
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"9 2 ,uali sono le cause c*e possono
determinare una ric*iesta di
separazione'
5ono da considerare cause idonee tutti i fatti che rendono o che recano grave
pregiudizio all-educazione dei figli, l-abbandono volontario e ingiustificato della
convivenza da parte di un coniuge, i maltrattamenti in famiglia come le percosse,
le minacce, gli atti di scherno, di disprezzo, di umiliazione che provocano
durevole sofferenza morale ad uno dei coniugi.
(/ 2 $siste ancora la separazione per
colpa'
)on la legge di riforma del diritto di famiglia del -!$, stata eliminata la
separazione per colpa7 il 9iudice pu. dichiarare a (uale dei coniugi imputabile
la separazione, solo se viene richiesto e se il 9iudice ritiene che i fatti accertati a
carico di un coniuge costituiscono violazione di norme di condotta, imperative ed
inderogabili.
(" 2 Si pu7 ricorrere contro la
sentenza di separazione del
;ri&unale'
51, l-e% coniuge che ha interesse propone appello nei termini di legge2 in (uesto
caso si procede ad un riesame della situazione da parte del 9iudice di secondo
grado. L-appello trattato e deciso in camera di consiglio.
(( 2 Pu7 essere modificato<
successivamente alla separazione<
l%assegno di mantenimento o
alimentare'
)i. pu. avvenire, (uando le condizioni economiche dell-obbligato,
successivamente alla sentenza di separazione, migliorino o peggiorino.
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(! 2 9 figli< in caso di separazione< a
c*i possono essere affidati'
0n materia di affidamento dei figli, il 9iudice deve attenersi al criterio
fondamentale dell-interesse esclusivo della prole, per cui tenuto a priovilegiare
(uel genitore che appaia il pi4 idoneo a ridurre al minimo i danni derivanti dalla
crisi della famiglia, sia il padre, che la madre.
0n determinate situazioni il 9iudice pu. disporre l-affidamento congiunto ad
enrambi i coniugi.
(- 2 ,uali sono i criteri c*e il giudice
adotta per sta&ilire a quale genitore
affidare la prole'
0l tribunale dichiara a (uale genitore i figli sono affidati, seguendo l-esclusivo
interesse morale e materiale della prole.
La scelta va adottata seguendo il principio del minor danno derivante ai figli
dalla disgregazione familiare e tenendo conto della maggiore idoneit# dal punto
di vista materiale, psicologico ed affettivo dell-uno e dell-altro dei genitori ad
assicurare la tutela e lo sviluppo fisico, morale e psicologico del minore.
0l giudice deve scegliere il genitore pi4 idoneo, sulla base di molteplici
elementi, (uali l-et# e il sesso dei minori, le loro condizioni di salute e le altre loro
esigenze, tenendo altres psic dei genitori, oltre alle varie situazioni dell-ambiente
in cui i genitori vanno a vivere dopo la separazione.
0l giudice pu. adottare ogni altro provvedimento relativo alla prole ove il
tribunale lo ritenga utile all-interesse dei minori, anche in relazione all-et# degli
stessi, pu. essere disposto l-affidamento congiunto o alternato.
( 2 )on quali modalit8 vengono
affidati i figli'
L-accordo consensuale omologato, o la sentenza, stabiliscono a (uale dei
coniugi sono affidati i figli, unitamente alle condizioni e all-importo relativo al
loro mantenimento a carico del coniuge non affidatario.
3er stabilire il coniuge affidatario irrilevante l-eventuale dichiarazione di
addebito, salvo che (uesta non sia scaturita per cause che riguardino il rapporto
con i figli. 0n sede di separazione anche possibile l-affidamento congiunto o
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alternativo, potendosi applicare analogicamente l-art. > della L. 898!" che
disciplina l-affidamento dei figli in caso di divorzio.
0l tribunale stabilisce la misura ed il modo con cui il genitore non affidatario
deve contribuire al mantenimento, all-istruzione e all-educazione dei figli, nonch'
le modalit# di esercizio dei suoi diritti nei rapporti con essi.
0l genitore cui sono affidati i figli, salva diversa disposizione del tribunale, ha
l-esercizio esclusivo della potest# su di essi7 egli deve attenersi alle condizioni
determinate dal tribunale. 5alvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni
di maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i genitori.
0l genitore cui i figli non siano affidati ha il diritto ed il dovere di vigilare sulla
loro istruzione ed educazione e pu. ricorrere al tribunale (uando ritenga che
siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.
(6 2 )osa comporta l%affidamento dei
figli'
0l genitore cui sono affidati i figli ha l-esercizio esclusivo della potest# su di
essi. Canno eccezione le decisioni di maggiore interesse per i figli, che vanno
adottate da entrambi i genitori.
6el caso in cui il tribunale stabilisca delle condizioni per l-affidamento ed il
genitore affidatario non si attenga alle condizioni stabilite al tribunale, il suo
comportamento verr# valutato ai fini del cambio di affidamento.
(6 2 ,uali sono i diritti del genitore
non affidatario'
0l genitore cui non sono affidati i figli ha il diritto e il dovere di vigilare sulla
loro istruzione ed educazione e pu. ricorrere al tribunale (uando ritenga che
siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.
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(0 2 ,uali sono i criteri c*e il giudice
segue per determinare il
mantenimento dei figli'
Dccorre considerare la complessiva situazione economica di ciascuno dei
genitori, tenendo conto non solo dei redditi, ma anche di ogni altra utilit#
economicamente valutabile, nonch' delle esigenze personali della prole da
soddisfare.
5i precisa che la sentenza in ogni ipotesi deve stabilire un criterio di
adeguamento automatico dellassegno, almeno con riferimento agli indici di
svalutazione monetaria (05</<).
(9 2 $% possi&ile modificare in seguito
quanto disposto dalla sentenza di
separazione' 9n particolare
l=affidamento dei figli o il contri&uto
economico'
51, su richiesta della parte interessata, se sopravvengono giustificati motivi
0l ricorso va proposto al tribunale in camera di consiglio.
!/#La casa coniugale< in caso di
separazione< a c*i solitamente viene
assegnata'
La casa familiare viene di solito assegnata al coniuge cui vengono affidati i
figli, ci. costituisce una misura di garanzia e di protezione di (uest-ultimi.
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!" 2 ,uali diritti accessori spettano al
coniuge separato'
0l coniuge separato, titolare o meno di assegno di mantenimento, ha diritto
alla intera pensione di riversibilit#, al momento della morte dellaltro coniuge, se
(uesti aveva maturato la richiesta anzianit# di servizio.
0l coniuge separato 6D6 ha diritto alla (uota parte della li(uidazione per fine
rapporto di lavoro dellaltro coniuge.
!( 2 )ome si fa ad ottenere la
corresponsione in unica soluzione
invece di un assegno mensile'
La li(uidazione definitiva presuppone laccordo delle parti. 0l <ribunale deve
ritenere e(ua la somma.
/ccettata (uesta soluzione, in seguito non pu. pi4 essere proposta alcuna
successiva domanda di contenuto economico
!! 2 4 quale dei due coniugi viene
assegnata l%a&itazione coniugale'
9li art. +$$ c.c. e l-art. > L. 898!", stabiliscono il principio che l-abitazione
nella casa familiare spetta di preferenza, e ove possibile, al genitore cui vengono
affidati i figli, o con il (uale i figli convivono oltre la maggiore et# e sino alla loro
indipendenza economica.
0n ogni caso, ai fini dell-assegnazione, il giudice dovr# valutare le condizioni
economiche dei coniugi e le ragioni della decisione e favorire il coniuge pi4
debole. L-assegnazione, in (uanto trascritta, opponibile al terzo ac(uirente ai
sensi dell-art. +$99 del codice civile.
L-assegnazione pertanto non possibile a favore del coniuge non affidatario o
in mancanza di figli. 0n tale ultimo caso la disponibilit# dell-abitazione coniugale
sar# discipinata sulla base delle normali regole sulla propriet# e sulla locazione.
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+
!- 2 ,uali sono i criteri c*e il giudice
segue ai fini dell=assegnazione della
casa familiare'
Labitazione nella casa familiare spetta di preferenza al genitore a cui vengono
affidati i figli o con il (uale i figli convivono oltre la maggiore et#.
La casa coniugale deve insomma essere di preferenza assegnata al coniuge
affidatario dei figli minori, anche se non titolare di un diritto reale o personale di
godimento sulla stessa, al fine di assicurare adeguate condizioni di vita e
formazione della prole minore.
<ale disposizione ha carattere eccezionale ed dettata nell-esclusivo interesse
della prole, sicch essa non applicabile, neppure in via di interpretazione
estensiva, al coniuge non affidatario, anche se avente diritto al mantenimento.
Lassegnazione della casa, se di propriet# comune o dellaltro coniuge, pu.
essere trascritta nei registri immobiliari, divenendo tale destinazione opponibile
al terzo ac(uirente della casa.
5e la casa in locazione, lassegnatario subentra nel contratto, previo avviso al
proprietario.
! 2 La variazione della residenza o
del domicilio va comunicata all=altro
genitore'
0n presenza di figli minori, ciascuno dei genitori obbligato a comunicare
all-altro, entro il termine perentorio di trenta giorni, l-avvenuto cambiamento di
residenza o di domicilio.
La mancata comunicazione obbliga al risarcimento del danno eventualmente
verificatosi a carico del coniuge o dei figli per la difficolt# di reperimento.
!6 2 )*e cosa + il divorzio'
3er divorzio (parola inesistente nellordinamento giuridico italiano) si intende2
lo scioglimento del matrimonio civile oppure
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la cessazione degli effetti civili dei matrimoni concordatari (celebrati in
)hiesa e trascritti al )omune) e di (uelli celebrati da ministri di altri culti.
!6 2 ,uali garanzie sono previste per
l=adempimento degli o&&lig*i
economici'
0l tribunale pu. imporre all-obbligato alla corresponsione dell-assegno
divorzile o dell-assegno di mantenimento per la prole di prestare idonea garanzia
reale o personale se esiste il pericolo che egli possa sottrarsi all-adempimento di
tali obblighi.
La sentenza costituisce titolo per l-iscrizione dell-ipoteca giudiziale sui beni
dell-e% coniuge che deve versare l-assegno, ai sensi dell-art. ;8+8 del codice civile.
!0 2 ,uali rimedi sono previsti se
l%o&&ligato non paga l%assegno
divorzile'
0l beneficiario dell-assegno ( per s' eo per la prole) pu. ricorrere alle normali
azioni esecutive per il recupero del credito.
0noltre, pu. costituire in mora (a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento) il coniuge obbligato e inadempiente e se il pagamento non avviene
entro trenta giorni, pu. notificare il provvedimento in cui stabilita la misura
dell-assegno ai terzi (datore di lavoro, affittuari ecc.) tenuti a corrispondere
periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato con l-invito a versargli
direttamente le somme dovute.
0n ogni caso il datore di lavoro non pu. versare alle% coniuge creditore pi4
della met# della somma dovuta allinadempiente.
5e ci. non avviene, il coniuge creditore ha azione diretta esecutiva nei
confronti del terzo.
3er assicurare che siano soddisfatte o conservate le ragioni del creditore in
ordine all-adempimento degli obblighi nei confronti dell-e% coniuge e della prole,
su richiesta dell-avente diritto, il giudice pu. disporre il se(uestro dei beni del
coniuge obbligato a somministrare l-assegno.
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+
!9 2 Si pu7 denunciare l%e: coniuge
c*e non corrisponde l=assegno'
51, chi inadempiente punibile a (uerela di parte con la reclusione fino a +
anno eo con una multa.
-/ 2 Si pu7 ricorrere contro la
sentenza di divorzio del ;ri&unale'
51, l-e% coniuge che ha interesse propone appello nei termini di legge2 in (uesto
caso si procede ad un riesame della situazione da parte del 9iudice di secondo
grado. L-appello trattato e deciso in camera di consiglio.
-" 2 $% possi&ile modificare quanto
disposto dalla sentenza di divorzio'
9n particolare l=affidamento dei figli o
il contri&uto economico'
51, su richiesta della parte interessata, se sopravvengono giustificati motivi
0l ricorso va proposto al tribunale in camera di consiglio.
-( 2 ,uali diritti accessori spettano al
divorziato'
/ determinate condizioni, il divorziato ha diritto alla
a) li(uidazione per fine rapporto di lavoro delle% coniuge
b) pensione di riversibilit#.
-! 2 ,uali sono i requisiti per avere
diritto alla liquidazione per fine
rapporto di lavoro dell=e: coniuge'
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Le% coniuge deve essere titolare di assegno divorzile e non deve aver contratto
nuovo matrimonio.
/ (ueste condizioni gli spetta il ="E della li(uidazione riferibile agli anni in
cui il rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio.
-- 2 ,uali sono i presupposti per
avere diritto alla pensione di
riversi&ilit8'
+. la morte del coniuge divorziato titolare della posizione pensionistica7
;. la sussistenza dei re(uisiti richiesti dalla legge per lattribuzione della
pensione (e sufficiente che il titolare della pensione, poi deceduto,
ancorch in servizio, abbia maturato la richiesta anzianit# di servizio)7
*. la titolarita dellassegno divorzile7
=. il mancato passaggio a nuove nozze
(uesto presupposto deve sussistere in permanenza, pena la perdita del
diritto7
$. lanteriorita del rapporto di lavoro da cui trae origine il trattamento
pensionistico rispetto alla sentenza di divorzio.
5e le% coniuge deceduto non si era risposato, il divorziatoa ha diritto
allintera pensione di riversibilit#7 altrimenti, in presenza di un nuovo
coniuge del pensionato, su sua richiesta, il <ribunale gli attribuisce una
parte della pensione e degli altri assegni spettanti al coniuge superstite,
tenuto conto prevalentemente della durata dei rispettivi matrimoni.
- 2 ,uale effetto *a il divorzio sul
matrimonio religioso'
3er la )hiesa il matrimonio religioso perdura e conserva i suoi effetti finch'
non ne venga pronunciata la nullit# dal competente tribunale ecclesiastico.
3er la )hiesa il divorzio irrilevante (il divorziato risulta ancora sposato e non
si pu. risposare con rito religioso). /naloghi principi valgono per gli altri culti.
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-6 2 ,uali sono le conseguenze del
divorzio per i coniugi'
,ntrambe le parti ac(uistano nuovamente lo stato libero e
conseguentemente possono contrarre un nuovo matrimonio valido agli
effetti civili.
La donna perde il cognome del marito.
0l <ribunale, su sua richiesta, pu. autorizzarla a conservarlo, in aggiunta
al proprio, (uando sussista un interesse suo o dei figli meritevole di tutela.
<ale decisione pu. essere modificata con successiva sentenza, per motivi
di particolare gravit#, su istanza di una delle parti
0 divorziati, perdendo la (ualit# di coniuge, non succedono pi4 nei diritti
ereditari.
5e il divorziato beneficiario di assegno divorzile versa in stato di bisogno,
previsto un assegno periodico a suo favore a carico delleredit#
0l <ribunale attribuir# detto assegno tenendo conto dellimporto delle
somme percepite, dell-entit# dello stato di bisogno, delleventuale
pensione di riversibilit# nonch' delle sostanze ereditarie, del numero e
della (ualit# degli eredi e delle loro condizioni economiche.
0l tribunale, su richiesta del coniuge economicamente pi4 debole, pu.
stabilire un assegno divorzile a suo favore.
-6 2 ,uali sono le conseguenze del
divorzio per la )*iesa'
La sentenza di divorzio, divenuta definitiva (per decorso dei termini per
appellare, per rinuncia all-appello, o per ac(uiescenza) produce (uale effetto
principale lo scioglimento del vincolo coniugale e cio il venire meno di tutti i
diritti e doveri reciproci dei coniugi2 (fa eccezione l-eventuale obbligo di
pagamento di un assegno divorzile, che viene giustificato con il perdurare di una
sorta di solidariet# postmatrimoniale).
,ntrambi gli e% coniugi riac(uistano lo stato libero e possono contrarre nuovo
matrimonio civile.
0l divorzio incide soltanto sugli effetti civili del matrimonio, perch' per la
)hiesa il matrimonio religioso perdura fino alla morte dei coniugi (oppure finch'
non ne viene pronunciata la nullit#).
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0l divorzio contrario al diritto divino naturale ed al diritto canonico, per cui il
divorziato, risultando ancora sposato per la )hiesa, non si pu. risposare con rito
religioso.
3er (uanto riguarda il matrimonio contratto con il solo rito civile, va precisato
che per la )hiesa costituisce un matrimonio nullo per difetto di forma ed i coniugi
sono considerati nellordinamento canonico come concubini.
3ertanto, il divorzio tra coniugi sposati con il solo rito civile rappresenta per la
)hiesa il male minore, venendo ad eliminare un legame nullo.
-0 2 9n quali casi il ;ri&unale
attri&uisce un assegno divorzile'
0l tribunale dispone l-obbligo per un coniuge di provvedere a pagare
periodicamente un assegno all-altro, se (uesti non ha mezzi adeguati (o
comun(ue non pu. procurarseli per ragioni oggettive) per provvedere al proprio
mantenimento secondo il precedente tenore di vita.
-9 2 )ome viene quantificato
l%assegno divorzile'
/i soli fini della (uantificazione dell-assegno, il giudice deve tenere conto delle
condizioni dei coniugi, delle ragioni della decisione, del contributo personale ed
economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del
patrimonio di ciascuno o di (uello comune, del reddito di entrambi, valutando
tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio.
La sentenza deve stabilire anche un criterio di adeguamento automatico
dell-assegno, almeno con riferimento agli indici di svalutazione monetaria.
0l tribunale pu., in caso di palese ini(uit#, escludere la previsione con
motivata decisione.
/#)ome si estingue il diritto
all%assegno divorzile'
0l diritto all-assegno divorzile si estingue automaticamente se il beneficiario si
sposa.
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5i pu. chiedere la riduzione o l-eliminazione dell-assegno (uando
sopravvengono giustificati motivi, in particolare se l-e% coniuge beneficiario trova
lavoro. 6on sufficiente la generica attitudine al lavoro.
0l diritto all-assegno divorzile si estingue se l-e% coniuge instaura una
convivenza more u%orioF Gedi risposta allo stesso (uesito nella separazione.
" 2 ,uali sono i casi in cui si pu7
c*iedere il divorzio'
La legge (l. 898!", con le successive modificazioni adottate dalle leggi. =*>!8 e
!=8!) prevede i seguenti casi2
a) lomologazione della separazione consensuale7
b) la pronuncia della sentenza di separazione giudiziale tra i coniugi, passata
in giudicato.
ATTENZIONE: 0n entrambi i predetti casi, per proporre la domanda di
divorzio, le separazioni devono essersi protratte ininterrottamente per
almeno tre anni, a decorrere dalla comparizione dei coniugi dinanzi al
presidente del tribunale.
Leventuale interruzione della separazione deve essere eccepita
esclusivamente dallaltra parte.
c) la separazione di fatto, solo se iniziata prima del +8 dicembre +9>8.
d) (uando laltro coniuge, cittadino straniero, ha ottenuto allestero
lannullamento e lo scioglimento del matrimonio e si risposato allestero.
e) la condanna dell-altro coniuge con sentenza definitiva a una pena
superiore a +$ anni o allergastolo, oppure a (ualsiasi pena detentiva per
incesto o per delitti contro la libert# sessuale o per induzione o
sfruttamento della prostituzione7 a (ualsiasi pena per omicidio volontario
di un figlio o per tentato omicidio del coniuge o di un figlio7 a (ualsiasi
pena detentiva, con due o pi4 condanne, per lesioni aggravate, violazione
degli obblighi di assistenza familiare, maltrattamenti, circonvenzione
dincapace ai danni del coniuge o di un figlio.
f) la mancata consumazione del matrimonio.
g) la pronuncia di una sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso.
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( 2 ,ual + la procedura prevista per
il divorzio '
5i pu. chiedere il divorzio con due diverse procedure2
a) 0l divorzio consensuale (c.d.divorzio congiunto)7
b) 0l divorzio contenzioso.
! 2 ,ual + la differenza tra le due
procedure previste per il divorzio'
/) 6el divorzio consensuale le due parti @,GD6D ,55,?, @/))D?@D 5&
<&<<, L, )D6@0H0D60 del divorzio (affidamento dei figli, assegno per
la prole ed eventuale assegno divorzile per laltro coniuge, assegnazione
della casa, divisione patrimoniale, ecc.).
0n tale ipotesi, le parti presentano un unico ricorso e devono confermare
la loro volont#, presentandosi davanti al <ribunale in camera di consiglio,
che subito dopo aver recepito tale volont# pronuncer# la sentenza.
<,830 3?,G05<0 circa tre mesi dalla presentazione del ricorso.
I) 6el divorzio contenzioso le parti non sono daccordo sulle condizioni del
divorzio.
0n tal caso, uno solo dei coniugi presenta la domanda al 3residente del
<ribunale, che fissa ludienza ordinando la convocazione dellaltro
coniuge, per il (necessario) tentativo di conciliazione.
La parte convenuta potr# presentare le proprie richieste fin dalludienza
presidenziale.
5e necessario, il 3residente pronuncia i provvedimenti provvisori (validi
fino al termine della causa) ed urgenti, e poi nomina un 9iudice
0struttore, dinanzi al (uale la causa prosegue per raccogliere le prove
necessarie in relazione alle domande delle parti. /lla fine il <ribunale
pronuncer# la sentenza.
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- 2 Per c*iedere il divorzio + sempre
necessario fare una causa e avere
l=assistenza di un avvocato'
51, sempre necessario (ma alcuni ritengono che per il divorzio congiunto non
occorra2 (uesta interpretazione non per. accettata da (uasi tutti i tribunali
italiani).
2 )i si pu7 opporre al divorzio
c*iesto dall=altro coniuge'
5e la richiesta motivata dai fatti previsti dalla legge, (ualun(ue opposizione
sarebbe infondata, e comporterebbe la condanna alle spese del giudizio.
Lunico (fondato) motivo di opposizione consiste nelleccezione relativa alla
mancanza dei presupposti di legge2 per esempio se dopo la separazione legale
avvenuta una riconciliazione.
6 2 9l giudice del divorzio + legato
dalle condizioni della separazione<
oppure + li&ero di confermare o
modificare quanto sta&ilito nella
separazione'
Le condizioni della separazione non sono vincolanti per il giudice del divorzio,
il (uale (uindi libero di confermarle o modificarle.
6 2 ,uali sono i criteri c*e il giudice
adotta per sta&ilire a quale genitore
affidare la prole'
0l giudice adotta gli stessi criteri della separazione legale2 il tribunale dichiara
a (uale genitore i figli sono affidati, seguendo l-esclusivo interesse pu. adottare
ogni altro provvedimento relativo alla prole.
Dve il tribunale lo ritenga utile all-interesse dei minori, anche in relazione
all-et# degli stessi, pu. essere disposto l-affidamento congiunto o alternato.
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6/ 2 ,uali sono i criteri c*e il giudice
segue per determinare il
mantenimento dei figli'
0l giudice adotta gli stessi criteri della separazione legale.
5i precisa che la sentenza in ogni ipotesi deve stabilire un criterio di
adeguamento automatico dellassegno, almeno con riferimento agli indici di
svalutazione monetaria (05</<) (art. $, comma ! l. divorzio).
6" 2 ,uali sono le condizioni per
poter ottenere il divorzio'
Lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio pu. essere
domandato da uno dei coniugi (art. * L. 898!")2
+. (uando, dopo la celebrazione del matrimonio, l-altro coniuge stato
condannato, con sentenza passata in giudicato, anche per fatti commessi
in precedenza2
a. all-ergastolo ovvero ad una pena superiore ad anni (uindici, anche con
pi4 sentenze, per uno o pi4 delitti non colposi, esclusi i reati politici e
(uelli commessi per motivi di particolare valore morale e sociale7
b. a (ualsiasi pena detentiva per il delitto di cui all-art. $>= del codice
penale e per uno dei delitti di cui agli articoli $+9, $;+, $;* e $;= del
codice penale, ovvero per induzione, costrizione, sfruttamento o
favoreggiamento della prostituzione7
c. a (ualsiasi pena per omicidio volontario di un figlio ovvero per tentato
omicidio a danno del coniuge o di un figlio7
d) a (ualsiasi pena detentiva, con due o pi4 condanne, per i delitti di cui
all-art. $8;, (uando ricorra la circostanza aggravante di cui al secondo
comma dell-art. $8*, e agli articoli $!", $!; e >=* del codice penale, in
danno del coniuge o di un figlio.
;. nei casi in cui2
a. l-altro coniuge stato assolto per vizio totale di mente da uno dei delitti
previsti nelle lettere b) e c) del numero +) del presente articolo, (uando il
giudice competente a pronunciare lo scioglimento o la cessazione degli
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effetti civili del matrimonio accerta l-inidoneit# del convenuto a
mantenere o ricostituire la convivenza familiare7
b. stata pronunciata con sentenza passata in giudicato la
separazione giudiziale fra i coniugi, ovvero stata omologata la
separazione consensuale ovvero intervenuta separazione di fatto
(uando la separazione di fatto stessa iniziata almeno due anni prima del
+8.+;.+9!". 0n tutti i predetti casi, per la proposizione della domanda di
scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, le
separazioni devono essersi protratte ininterrottamente da
almeno tre anni a far tempo dalla avvenuta comparizione dei
coniugi innanzi al Presidente del Tribunale nella procedura di
separazione personale anche (uando il giudizio contenzioso si sia
trasformato in consensuale. L-eventuale interruzione della separazione
deve essere eccepita dalla parte convenuta7
c. il procedimento penale promosso per i delitti previsti dalle lettere b) e
c) del numero +) si concluso con sentenza di non doversi procedere per
estinzione del reato, (uando il giudice competente a pronunciare lo
scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio ritiene che
nei fatti commessi sussistano gli elementi costitutivi e le condizioni di
punibilit# dei delitti stessi7
d. il procedimento penale per incesto si concluso con sentenza di
proscioglimento o di assoluzione che dichiari non punibile il fatto per
mancanza di pubblico scandalo7
e. l-altro coniuge, cittadino straniero, ha ottenuto all-estero l-annullamento
o lo scioglimento del matrimonio o ha contratto all-estero nuovo
matrimonio7
f. il matrimonio non stato consumato7
g. passata in giudicato sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso
a norma della L. +=.=.+98;, n. +>=.
6( 2 Si pu7 avere un divorzio
consensuale'
J improprio parlare di divorzio :consensuale:, posto che lo scioglimento del
vincolo matrimoniale viene sempre sancito con sentenza, essendo irrilevante
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l-eventuale accordo dei coniugi. <uttavia, il ricorso per lo scioglimento del vincolo
matrimoniale pu. anche essere presentato congiuntamente dai coniugi.
0n tal senso, il ricorso potr# pure contenere richieste congiunte in ordine alle
condizioni di divorzio e delle (uali il <ribunale dovr# tenere conto.
6! 2 ,uando pu7 essere corrisposto
l%assegno divorzile'
)on la sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili
del matrimonio, il <ribunale, tenuto conto delle condizioni dei coniugi, delle
ragioni della decisione, del contributo personale ed economico dato da ciascuno
alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di
(uello comune, del reddito di entrambi, e valutati tutti i suddetti elementi anche
in rapporto alla durata del matrimonio, dispone l-obbligo per un coniuge di
somministrare periodicamente a favore dell-altro un assegno (uando
(uest-ultimo non ha mezzi adeguati o comun(ue non pu. procurarseli per ragioni
oggettive (art. $ L. 898!").
La sentenza deve stabilire anche un criterio di adeguamento automatico
dell-assegno, almeno con riferimento agli indici di svalutazione monetaria.
5u accordo delle parti la corresponsione pu. avvenire in unica soluzione ove
(uesta sia ritenuta e(ua dal <ribunale. 0n tal caso non pu. essere proposta alcuna
successiva domanda di contenuto economico (neanche la richiesta di (uota della
li(uidazione dell-e% coniuge).
0 coniugi devono presentare all-udienza di comparizione avanti al 3residente
del <ribunale la dichiarazione personale dei redditi e ogni documentazione
relativa ai loro redditi e al loro patrimonio personale e comune. 0n caso di
contestazioni il <ribunale dispone indagini sui redditi, sui patrimoni e
sull-effettivo tenore di vita, valendosi, se del caso, anche della polizia tributaria.
L-obbligo di corresponsione dell-assegno cessa se il coniuge, al (uale deve
essere corrisposto, passa a nuove nozze.
0l coniuge, al (uale non spetti l-assistenza sanitaria per nessun altro titolo,
conserva il diritto nei confronti dell-ente mutualistico da cui sia assistito l-altro
coniuge. 0l diritto si estingue se egli passa a nuove nozze.
5e l-indennit# viene a maturare dopo la sentenza di divorzio. <ale percentuale
pari al (uaranta per cento dell-indennit# totale riferibile agli anni in cui il
rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio.
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6on pu. richiedersi la (uota di <C? se la corresponsione dell-assegno di
mantenimento in sede di divorzio stata concordata in unica soluzione.
6- 2 ,uali rimedi sono previsti se
l%o&&ligato non paga l%assegno
divorzile'
0l beneficiario dell-assegno ( per s' eo per la prole) pu. ricorrere alle normali
azioni esecutive per il recupero del credito.
0noltre, pu. costituire in mora (a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento) il coniuge obbligato e inadempiente e se il pagamento non avviene
entro trenta giorni, pu. notificare il provvedimento in cui stabilita la misura
dell-assegno ai terzi (datore di lavoro, affittuari ecc.) tenuti a corrispondere
periodicamente somme di denaro al coniuge obbligato con l-invito a versargli
direttamente le somme dovute.
0n ogni caso il datore di lavoro non pu. versare alle% coniuge creditore pi4
della met# della somma dovuta allinadempiente.
5e ci. non avviene, il coniuge creditore ha azione diretta esecutiva nei confronti
del terzo.
3er assicurare che siano soddisfatte o conservate le ragioni del creditore in
ordine all-adempimento degli obblighi nei confronti dell-e% coniuge e della prole,
su richiesta dell-avente diritto, il giudice pu. disporre il se(uestro dei beni del
coniuge obbligato a somministrare l-assegno.
6 2 Si pu7 denunciare il coniuge c*e
non corrisponde l=assegno'
51, chi inadempiente punibile a (uerela di parte con la reclusione fino a +
anno eo con una multa.
66 2 Si pu7 ricorrere contro la
sentenza di divorzio del ;ri&unale'
51, l-e% coniuge che ha interesse propone appello nei termini di legge2 in (uesto
caso si procede ad un riesame della situazione da parte del 9iudice di secondo
grado.
L-appello trattato e deciso in camera di consiglio.
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66 2 ,uando si pu7 ric*iedere una
quota della liquidazione >;35? dell%e:
coniuge'
L-art. +;Kbis della L. 898!" stabilisce che il coniuge nei cui confronti sia stata
pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del
matrimonio ha diritto, se non passato a nuove nozze e in (uanto sia titolare di
assegno di mantenimento divorziole, ad una percentuale dell-indennit# di fine
rapporto percepita dall-altro coniuge all-atto della cessazione del rapporto di
lavoro, anche se l-indennit# viene a maturare dopo la sentenza di divorzio.
<ale percentuale pari al (uaranta per cento dell-indennit# totale riferibile agli
anni in cui il rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio.
60 2 )*e cosa significa deli&azione di
sentenza straniera'
)on (uesto termine ci si riferisce ad uno speciale procedimento, avente ad
oggetto il riconoscimento e la dichiarazione d-efficacia di una sentenza straniera
nell-ordinamento giuridico italiano.
69 2 9l dovere dei genitori di
mantenere i propri figli perdura anc*e
quando questi ultimi diventano
maggiorenni'
L-obbligo dei genitori sussiste finch (uesti ultimi non raggiungono una
personale autonomia patrimoniale.
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Sentenze
Quando si pu. richiedere una (uota della li(uidazione (<C?) dell-e% coniugeF
L-art. +;Kbis della L. 898!" stabilisce che il coniuge nei cui confronti sia stata
pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del
matrimonio ha diritto, se non passato a nuove nozze e in (uanto sia titolare di
assegno di mantenimento divorziale, ad una percentuale dell-indennit# di fine
rapporto percepita dall-altro coniuge all-atto della cessazione del rapporto di
lavoro, anche se l-indennit# viene a maturare dopo la sentenza di divorzio. <ale
percentuale pari al (uaranta per cento dell-indennit# totale riferibile agli anni in
cui il rapporto di lavoro coinciso con il matrimonio.
6on pu. richiedersi la (uota di <C? se la corresponsione dell-assegno di
mantenimento in sede di divorzio stata concordata in unica soluzione.
Separazione consensuale
Cass. civ. sez. I, 23.03.2004, n. 5741
J possibile in caso di accordo di separazione consensuale l-attribuzione da
parte di uno dei coniugi all'altro di beni mobili o immobili al fine di
sistemare concordemente i reciproci rapporti patrimoniali.
Cass. civ., sez. I, 15 noveb!e 2000, n. 147"1
5ono validi gli accordi tra coniugi, assunti per la volont# di separarsi, nei (uali si
riconosca ad uno di essi o ad entrambi la propriet esclusiva di un singolo
bene, o con i (uali si operi il trasferimento di un bene a favore di uno di essi al
fine di assicurarne il mantenimento, anche nel caso in cui il bene oggetto
dell-accordo ricada nel regime di comunione legale.
Cass. civ., sez. I, 15 noveb!e 2000, n. 147"1
0l progetto divisionale di un bene immobile realizzato, voluto dalle parti e
dichiarato esecutivo con ordinanza dal giudice, all-esito di un subprocedimento
nel corso di un giudizio di separazione, ha natura di negozio, alla cui validit# non
osta, che il bene in comunione legale tra i coniugi, essendo rimessi alla
discrezionalit# e comune volont# di (uesti gli atti di disposizione sui beni in
comunione e l-esistenza della comunione stessa7 tale atto divisionale, che non
richiede la stipulazione di una convenzione matrimoniale, costituisce titolo per la
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trascrizione, unico re(uisito previsto essendo la forma scritta ai sensi dell-articolo
+*$" n. ++ c.c.
Cass. civ., sez. I, 7 diceb!e 1""", n. 13###
/nche in tema di separazione consensuale, i giustificati motivi la cui
sopravvenienza consente di rivedere le determinazioni adottate in
sede di separazione dei coniugi, non sono ravvisabili nella mera perdita da
parte dell-obbligato di un cespite o di un-attivit# produttiva di reddito, restando
da dimostrare, con onere a carico dell-interessato, che la perdita medesima si sia
tradotta in una riduzione delle complessive risorse economiche, s1 da integrare
un effettivo mutamento della situazione rispetto a (uella valutata, anche in via
consensuale, in sede di determinazione dell-assegno. 0nfatti durante la
separazione non viene meno la solidariet economica che lega i
coniugi durante il matrimonio e che comporta la condivisione delle
reciproche fortune economiche, e d-altronde la finalit# considerata dall-art.
+$> c.c. (ossia (uella di conservare il diritto del coniuge meno provvisto ad un
tenore di vita tendenzialmente analogo a (uello goduto in costanza di
convivenza) permane anche nel caso in cui i coniugi, all-atto della separazione
consensuale, abbiano pattuito essi stessi la misura dell-assegno, di talch' il
giudice, adito per la revisione delle condizioni convenute, non pu. non tener
conto di essa finalit#.
T!ib$na%e &oa, 14 diceb!e 1""'
J inammissibile la domanda di revoca del decreto di omologazione della
separazione consensuale, avanzata da un coniuge sulla base dell-asserita
simulazione dell-accordo di separazione omologato, giacch' le norme in tema
di simulazione dei contratti non sono applicabili ai negozi giuridici
familiari, caratterizzati dalla rilevanza di diritti indisponibili e dal controllo
dell-autorit# giudiziaria.
Cass. civ., sez. I, 1' se((eb!e 1""7, n. "2'7
0n tema di separazione consensuale, il regolamento concordato fra i
coniugi, pur trovando la sua fonte nell-accordo delle parti, acquista efficacia
giuridica soltanto in seguito al provvedimento di omologazione, al
(uale compete l-essenziale funzione di controllare che i patti intervenuti tra i
coniugi siano conformi ai superiori interessi della famiglia. 6e consegue che le
pattuizioni convenute antecedentemente e contemporaneamente
all'accordo omologato sono operanti solo se si collochino in una
posizione di autonomia in (uanto non immediatamente riferibili n collegate
al contenuto necessario del regime di separazione.
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4dde&ito della separazione
Cass. civ. sez. I, 12.03.2004, n. 50"0
Qualora vi sia accertamento della violazione dell'obbligo di fedelt, che
ha determinato la rottura del menage coniugale, ci. comporta la possibilit
dell'addebito della separazione a carico di colui che ha posto in essere tale
violazione.
Cass. civ. sez. I, 25.03.2003
Laddebito pu. essere pronunciato solo se la violazione dei doveri coniugali e%
art. +=* c.c. causa diretta della crisi tra i coniugi
Cass. civ. sez. I, 0#.02.2003, n. 1744
La verifica dellintollerabilit# della convivenza e laddebito della separazione
a carico di uno dei coniugi, non pu basarsi su singoli episodi. La
violazione dellobbligo di stabilire concordemente il domicilio familiare non pu.
determinare addebito della separazione.
Cass. civ. sez. I, 1#.01.2003, n. 55"
0n un procedimento di separazione, il 9iudice anche se abbia riscontrato la
condotta biasimevole di uno dei coniugi, non esonerato dal valutare anche il
comportamento dellaltro, essendo tenuto a valutare lincidenza che tali
atteggiamenti hanno avuto sulla crisi coniugale e sulla conseguente separazione.
Cass. )).**., 03.12.2001, n. 1524'
, possibile separare la pronuncia relativa alla dichiarazione di separazione da
(uella diretta a statuire sulladdebito della separazione.
Cass. civ. sez. I, 13.07.2001, n. "515
/l coniuge che si sia allontanato dallabitazione familiare e successivamente abbia
iniziato una relazione e%tra coniugale non pu. essere addebitata la separazione
poich linfedelt# non considerata in tal caso motivo che ha reso intollerabile la
prosecuzione della vita in comune.
Cass. civ. sez. I, 14 noveb!e 2001, n. 141#2
3er l-addebitabilit# della separazione, l'indagine sull'intollerabilit della
convivenza deve essere effettuata con una valutazione globale e con la
comparazione delle condotte di tutti e due i coniugi, non potendo il
comportamento dell-uno essere giudicato senza un raffronto con (uello dell-altro.
0nfatti, solo tale comparazione permette di riscontrare se e (uale rilevanza essi
abbiano avuto, nel verificarsi della crisi matrimoniale. (la corte di cassazione ha
confermato la pronunzia della corte territoriale che aveva escluso ai fini
dell-addebito che l-allontanamento del coniuge dallabitazione familiare, in
presenza di una stabile relazione e%traconiugale dell-altro coniuge, abbia avuto
incidenza sulla crisi matrimoniale).
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Cass. civ. sez. I, 2' se((eb!e 2001, n. 12130
0n tema di separazione personale dei coniugi, la pronuncia di addebito non pu.
fondarsi sulla sola violazione dei doveri che l-art. +=* c.c. pone a carico dei
coniugi, essendo, invece, necessario accertare se tale violazione abbia assunto
efficacia causale nella determinazione della crisi coniugale, ovvero se essa sia
intervenuta (uando era gi# maturata una situazione di intollerabilit# della
convivenza. 3ertanto, in caso di mancato raggiungimento della prova che il
comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio tenuto da uno dei
coniugi, o da entrambi, sia stato la causa del fallimento della convivenza, deve
essere pronunciata la separazione senza addebito.
Cass. civ. sez. I, 11 a+os(o 2000, n. 10#'2
0n tema di separazione personale dei coniugi, l-abbandono della casa familiare
non costituisce causa di addebitabilit# della separazione (uando sia stato
determinato dal comportamento dell-altro coniuge, ovvero (uando il suddetto
abbandono sia intervenuto nel momento in cui l-intollerabilit# della prosecuzione
della convivenza si sia gi# verificata, ed in conseguenza di tale fatto.
Cass. civ. sez. I, 14 +i$+no 2000, n. '10#
La dichiarazione di separazione personale dei coniugi presuppone l-accertamento
dell-esistenza di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della vita
coniugale o da recare grave pregiudizio all-educazione della prole e ci. anche
indipendentemente dalla volont# di uno o entrambi i coniugi. 0n tale ottica, la
richiesta di addebito non si pone come elemento fondante della pronuncia di
separazione personale, che resta sempre e comun(ue giustificata solo
dall-intollerabilit# della vita coniugale o dal grave pregiudizio per l-educazione
della prole7 circostanze, (ueste, da valutarsi, nell-ipotesi di richiesta di addebito,
anche sotto il profilo della responsabilit# di uno o di entrambi i coniugi. (La 5.).
ha cos1 cassato la sentenza che aveva affermato che l-accertamento dell-addebito
costituirebbe capo autonomo rispetto alla pronuncia di separazione personale,
posto che tale statuizione presupporrebbe l-ipotizzabilit# di due distinti tipi di
separazione, con addebito e senza addebito).
Cass. civ. sez. I, " +i$+no 2000, n. 7'5"
La reiterata violazione, in assenza di una consolidata separazione di fatto,
dell-obbligo della fedelt# coniugale, particolarmente se attuata attraverso una
stabile relazione e%traconiugale, rappresenta una violazione particolarmente
grave dell-obbligo della fedelt# coniugale, che, determinando normalmente
l-intollerabilit# della prosecuzione della convivenza, deve ritenersi di regola causa
della separazione personale dei coniugi e (uindi circostanza sufficiente a
giustificare l-addebito della separazione al coniuge che ne responsabile, sempre
che non si constati la mancanza di nesso causale tra infedelt# e crisi coniugale,
mediante un accertamento rigoroso e una valutazione complessiva del
comportamento di entrambi i coniugi, da cui risulti la preesistenza di una crisi gi#
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irrimediabilmente in atto in un contesto caratterizzato da una convivenza
meramente formale. 6 ad escludere la rilevanza della infedelt# ammissibile la
(ualificazione della stessa (uale reazione a comportamenti dell-altro coniuge, non
essendo possibile una compensazione delle responsabilit# nei rapporti familiari, e
potendo invece essere addebitata la separazione a entrambi i coniugi, ove
sussistano le relative domande. (6ella specie il giudice di merito, con la sentenza
annullata con rinvio dalla 5.)., pur in presenza dell-ammissione da parte del
marito della relazione adulterina intrattenuta, aveva affermato che nel fallimento
dell-unione coniugale aveva avuto un-incidenza decisiva la condotta della moglie,
caratterizzata dall-impiego di espressione spiccatamente volgari e oscene nei
confronti del coniuge K con coinvolgimento anche dei figli K omettendo l-esame
dei fatti rilevanti nel loro complesso, nel rispetto dei criteri suindicati, oltre che
inadeguatamente accertando le stesse circostanze di fatto concretamente
valorizzate).
Cass. civ. sez. I, 12 +ennaio 2000, n. 27"
/i fini dell-addebitabilit# della separazione, il giudice deve accertare che la crisi
coniugale sia ricollegabile al comportamento oggettivamente trasgressivo di uno
o di entrambi i coniugi e che sussista, pertanto, un nesso di causalit# tra i
comportamenti addebitati ed il determinarsi dell-intollerabilit# della convivenza,
condizione per la pronuncia di separazione. 0l giudice, inoltre, nel valutare il
comportamento riprovevole del coniuge, non potr# prescindere dall-esaminare
anche la condotta dell-altro e procedere dun(ue ad una valutazione comparativa,
al fine di individuare se il comportamento censurato non sia solo l-effetto di una
frattura coniugale gi# verificatasi e possa, pertanto, considerarsi relativamente
giustificato. ,ventuali violazioni dei doveri coniugali dovranno, in tal caso, essere
giudicate irrilevanti ai fini dell-addebitabilit#, sempre che si configurino come
una reazione immediata e proporzionata ad un torto ricevuto e non si traducano
in una violazione nell-ambito familiare di regole di condotta imperative ed
inderogabili o di norme morali di particolare rilevanza. /ltrimenti, una
trasgressione grave dei doveri coniugali, pur se determinata dal comportamento
dell-altro coniuge, dovr# dal giudice essere valutata come autonoma violazione
dei doveri e causa concorrente del deterioramento del rapporto coniugale, con
conseguente dichiarazione di addebito (se richiesto) a carico di entrambi. (6ella
specie, la 5.). ha confermato la sentenza che aveva rigettato le reciproche
richieste di dichiarazione d-addebito per l-impossibilit# di stabilire con certezza
(uali delle due condotte coniugali si fosse posta come antecedente causale
dell-altra).
Cass. civ. sez. I, 7 se((eb!e 1""", n. "472
L-indagine sulla intollerabilit# della convivenza e sulla addebitabilit# della
separazione dei coniugi K istituzionalmente riservata al giudice di merito K non
pu. basarsi sull-esame di singoli episodi di frattura ma deve derivare da una
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valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, (uali
emergono dal processo, ben potendo la prova di determinati comportamenti di
un coniuge influire sulla valutazione della efficacia causale dei comportamenti
dell-altro.
Cass. civ. sez. I, 7 se((eb!e 1""", n. "472
L-infedelt# di uno dei coniugi pu. integrare da sola violazione dei doveri nascenti
dal matrimonio ancorch' sia rimasta allo stadio di mero tentativo (nella specie
l-adulterio non si concretizzato per mancanza di corrispondenza da parte del
terzo).
Cass. civ. sez. I, 1' a!zo 1""", n. 2444
/i fini dell-addebitabilit# della separazione giudiziale deve sussistere un nesso di
causalit# tra i comportamenti costituenti violazione dei doveri coniugali accertati
a carico di uno o entrambi i coniugi e l-intollerabilit# della prosecuzione della
convivenza, restando irrilevanti i comportamenti successivi al determinarsi di
tale situazione7 l-accertamento dell-efficacia causale delle suddette violazioni dei
doveri coniugali sul fallimento della convivenza coniugale postula una
valutazione complessiva del comportamento di entrambi i coniugi, ben potendo
la prova di determinati comportamenti di un coniuge influire sulla valutazione
dell-efficacia causale dei comportamenti dell-altro.
Cass. Civ. I sez., 17.07.1""", n. 75##
0n caso di separazione coniugale, (ualora il coniuge intrattenga una nuova
relazione nellabitazione familiare dopo lemissione dei provvedimenti
temporanei del 9iudice, alla stessa non pu. essere addebitata la separazione con
il provvedimento definitivo che statuisce sul nuovo stato di separazione.
5edditi dei coniugi
Cass. civ. sez. I, 13.12.2001, n. 15752
6ei procedimenti di divorzio, nel caso in cui vi siano delle contestazioni, il
Giudice non tenuto a disporre controlli in ambito fiscale, n ad
ordinare verifiche sui redditi dei coniugi.
@antenimento figli
Cass. Civ. I )ez. O!dinanza 07.05.2004 n. '7#0
J competente a statuire sull-assegno di mantenimento che il genitore naturale
deve versare all-altro, per il figlio naturale minorenne, il <ribunale Drdinario e
non il <ribunale dei 8inorenni.
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Cass. Civ. I )ez. 1#.03.2004 n. 5317
0l diritto al mantenimento si trasforma in diritto agli alimenti, nel caso in cui il
figlio maggiorenne non abbia redditi propri, ma sia responsabile di (uesta
situazione.
Cass. civ. sez. I, 23.03.2004, n. 571"
0l genitore che adempie per l'intero all'obbligo di mantenimento della
prole, cui dovrebbero assolvere entrambi i genitori, pu richiedere all'altro
genitore la sua parte ,$!e -!o-!io, nella misura stabilita convenzionalmente o
in mancanza dal giudice.
0l genitore che adempie per l-intero pu. richiedere anche il contributo per il
futuro, fino a (uando il figlio non sia in grado di mantenersi da solo.
Co!(e d.A--e%%o di &oa, 0#.02.2004, n. #25
Qualora in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio non venga
formulata dal genitore domanda relativa all-affidamento del minore, al suo
mantenimento e all-assegnazione dell-abitazione coniugale, il Giudice pu
disporre d'ufficio in considerazione del carattere indisponibile di tali diritti.
Cass. civ. sez. I, 03.04.2002, n. 47#5
0l figlio che abbia raggiunto la maggiore et e che sia laureato, ha diritto
ad ottenere lassegno di mantenimento finch' non trovi unoccupazione adeguata
alla sua condizione sociale, purch' si attivi a reperirla e non vi sia una sua
inoperosit#.
Cass. civ. sez. I, 30.0'.1""", n. "10"
0l genitore ha lobbligo di mantenere i figli, ma tale obbligo non
perenne e viene meno (ualora il figlio, non riesca, dopo innumerevole tempo,
per comportamento negligente a raggiungere un determinato obbiettivo, (uale
(uello di completare gli studi rendendosi cos1 autosufficiente.
Cass. civ. sez. I, 17.01.2001 n. 5##
0l coniuge non affidatario dei figli non pu. ottenere una diminuzione dellassegno
di mantenimento, agli stessi dovuto, nel periodo in cui i figli stessi si trattengono
con lui, poich' lassegno di mantenimento mensilmente elargito dal genitore
considerato rata di un assegno annuale, corrisposto per il sostentamento della
prole.
Cass. civ. sez. I, 0'.02.2000, n. 13#5
0n caso di separazione, qualora il genitore non affidatario non tenga con
s nei periodi stabiliti il figlio, laltro coniuge ha diritto ad ottenere una
somma a titolo di risarcimento per le incombenze derivate da tale situazione.
Cass. civ. sez. I, 22.11.2000, n. 150#5
Qualora il coniuge divorziato intraprenda una nuova relazione, ci. non lo
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esonera dal dover comun(ue corrispondere al figlio, lassegno di mantenimento
poich' la nuova convivenza dettata da una scelta e non da una necessit#.
Cass. civ. sez. I, 14.02.2004, n. 2'"7
0l criterio di adeguamento automatico secondo gli indici !"T#T
disposto dalla legge per l-assegno di mantenimento a favore dei figli di persone
divorziate viene applicato anche in caso di assegno di mantenimento
disposto in favore del figlio naturale, cio nato fuori dal matrimonio.
4&itazione familiare
Co!(e d.A--e%%o di &oa, 0#.02.2004, n. #25
Qualora in caso di cessazione degli effetti civili del matrimonio non venga
formulata dal genitore domanda relativa all-affidamento del minore, al suo
mantenimento e all-assegnazione dell'abitazione coniugale, il Giudice
pu disporre d'ufficio in considerazione del carattere indisponibile di tali
diritti.
T!ib$na%e di /enova III sez. 23.02.2004 n. '45
Qualora un rapporto di convivenza venga meno, il convivente proprietario
esclusivo dell-appartamento adibito alla convivenza, ha diritto a che l-altro se ne
allontani. 0l convivente non proprietario infatti, deve lasciare l-immobile poich
non ha alcun titolo per poter continuare a godere dello stesso. ,- possibile porre
in essere un-azione di rilascio.
Cass. Civ. sez. I, 21.0#.2002 n. "071
$assegnazione della casa familiare spetta di preferenza al coniuge
affidatario dei figli, o con il quale convivono quelli maggiorenni.
?e(uisito indefettibile resta comun(ue, la valutazione da parte del 9iudice delle
condizioni economiche in cui versano i coniugi.
Cass. civ. sez. I, 7 %$+%io 2000, n. "073
0n tema di separazione personale dei coniugi, la disposizione dell-art. +$$, comma
=, c.c. (nel testo novellato con la l. +9 maggio +9!$ n. +$+), che attribuisce al
giudice il potere di assegnare l'abitazione nella casa familiare al
coniuge affidatario che non sia l-esclusivo titolare del diritto di godimento
(reale o personale) sull-immobile, ha carattere eccezionale ed dettata
nell-esclusivo interesse della prole minorenne, sicch' essa (pur essendo
applicabile in tema di divorzio) non invocabile, neppure in via di
interpretazione estensiva, con riferimento alla posizione del coniuge
non affidatario, ancorch' avente diritto al mantenimento (al (uale l-abitazione
nella casa familiare non pu. essere assegnata neppure in forza dell-art. +$> c.c.,
che non conferisce al giudice il potere di imporre al coniuge obbligato al
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mantenimento di adempiervi in forma diretta e non mediante prestazione
pecuniaria).
Cass. civ. sez. I, 11 a-!i%e 2000, n. 455'
0n ipotesi di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa
familiare, in presenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti, spetta
di preferenza e ove possibile (perci. non necessariamente) al coniuge cui vengano
affidati i figli medesimi, mentre, in assenza di figli, pu essere utilizzata
come strumento per realizzare %in tutto o in parte& il diritto al
mantenimento del coniuge privo di adeguati redditi propri7 nel primo
caso, trattandosi di provvedimento da adottare nel preminente interesse della
prole, il giudice pu. provvedere alla suddetta assegnazione anche in mancanza di
una specifica domanda di parte, mentre, nel secondo caso, trattandosi di
(uestione concernente il regolamento dei rapporti patrimoniali tra coniugi, la
suddetta assegnazione presuppone un-apposita domanda del coniuge richiedente
il mantenimento, onde non configurabile in ogni caso un dovere (e un potere)
del giudice di identificare ed assegnare comun(ue la casa familiare anche in
assenza di (ualsivoglia istanza in tal senso.
Cass. civ. sez. I, # a++io 1""", n. 452"
0n tema di separazione personale dei coniugi, nonch' di divorzio,
l'assegnazione della casa familiare non costituisce certamente un
istituto affine alla locazione, e, stante perci. il difetto di ogni espressa
previsione, da ci. consegue l-inapplicabilit# della norma in tema di opponiblit# al
terzo delle locazioni infranovennali. L-opponibilit#, al terzo ac(uirente,
dell-immobile assegnato consentita K pertanto K solo in presenza della
trascrizione del provvedimento di assegnazione, ed, in difetto di (uest-ultima,
essa non opera non solo per (uanto riguarda il periodo successivo ai nove anni
dall-assegnazione, ma neanche per (uanto riguarda il periodo precedente, non
esistendo alcuna eccezione ricavabile dalla normativa vigente che consenta una
distinzione in funzione della durata dell-assegnazione stessa.
Cass. ))**., 2#.07.2002 n. 110"#
!l provvedimento giudiziale di assegnazione dellabitazione familiare
pu essere opposto al terzo acquirente, anche se non trascritto, per
nove anni decorrenti dallassegnazione ed anche successivamente (ualora poi
venga trascritto.
Cass. civ. sez. I, # a++io 1""", n. 452"
0n tema di separazione personale dei coniugi, nonch' di divorzio,
l-assegnazione della casa familiare non costituisce certamente un istituto
affine alla locazione, e, stante perci. il difetto di ogni espressa previsione, da ci.
consegue l-inapplicabilit della norma in tema di opponibilit al terzo
delle locazioni infranovennali. L-opponibilit#, al terzo ac(uirente,
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=
dell-immobile assegnato consentita K pertanto K solo in presenza della
trascrizione del provvedimento di assegnazione, ed, in difetto di (uest-ultima,
essa non opera non solo per (uanto riguarda il periodo successivo ai nove anni
dall-assegnazione, ma neanche per (uanto riguarda il periodo precedente, non
esistendo alcuna eccezione ricavabile dalla normativa vigente che consenta una
distinzione in funzione della durata dell-assegnazione stessa.
Cass. civ. sez. I, 25 a++io 1""', n. 51'"
0n tema di separazione personale dei coniugi, se vero che l-assegnazione della
casa familiare si estende K di norma K anche a mobili ed arredi, nulla vieta ai
coniugi di pattuire, anche al di fuori dei poi omologati accordi di separazione
consensuale, che alcuni mobili, tanto pi4 se di propriet# esclusiva di uno di loro,
siano prelevati dalla casa familiare.
Cass. civ. sez. I, 11 a++io 1""', n. 4727
0n tema di separazione personale tra coniugi, l-art. +$$, comma =, c.c. (norma di
carattere eccezionale) consente al giudice di assegnare l-abitazione al coniuge non
titolare di un diritto di godimento (reale o personale) sull-immobile solo se a lui
risultino affidati i figli minori, ovvero con lui risultino conviventi figli
maggiorenni non autosufficienti, ma non anche (uando, dal matrimonio, non sia
stata generata prole.
Cass. civ. sez. I, 2' +ennaio 1""', n. '22
6ell-ipotesi in cui la casa coniugale appartenga in compropriet# ad entrambi i
coniugi, manchino figli minori o figli maggiorenni conviventi con uno dei
genitori, ed entrambi i coniugi rivendichino il godimento esclusivo della casa
coniugale, l-esercizio del potere discrezionale del giudice della separazione non
pu. trovare altra giustificazione se non (uella che, in presenza di una sostanziale
parit# di diritti, pu. essere favorito il solo coniuge che non abbia adeguati redditi
propri, al fine di consentirgli la conservazione di un tenore di vita corrispondente
a (uello di cui godeva in costanza di matrimonio. 6e consegue che, laddove
entrambi i coniugi comproprietari della casa familiare abbiano
adeguati redditi propri, il giudice della separazione dovr respingere
le domande contrapposte di assegnazione del godimento esclusivo
della casa stessa, lasciandone la disciplina agli accordi tra
comproprietari, i quali, ove non riescano a raggiungere un
ragionevole assetto dei propri interessi, restano liberi di chiedere la
divisione dell'immobile dopo lo scioglimento della comunione
familiare che consegue al passaggio in giudicato della sentenza di
separazione.
Cass. civ. sez. I, 1 se((eb!e 1""7, n. '317
0n tema di provvedimenti temporanei ed urgenti, l-ordinanza del presidente del
tribunale o del giudice istruttore in un processo di separazione personale tra
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coniugi attributiva, ad uno di essi, del diritto di abitare la casa familiare deve
ritenersi soggetta, in mancanza di spontaneo adempimento, ad esecuzione
coattiva in via breve (a mezzo del competente ufficiale giudiziario), ovvero alla
normale procedura di esecuzione forzata, con la conseguenza che, nella prima
ipotesi, giudice competente per l-esecuzione sar# (uello che ha emesso il
provvedimento (ovvero (uello competente per il merito, se risulti iniziato il
relativo giudizio), mentre, nella seconda, la competenza si radica in capo al
giudice dell-esecuzione, secondo le regole ordinarie.
Cass. civ. sez. I, 1'.0".2001, n. 11#"#
Qualora labitazione familiare sia in compropriet dei coniugi,
lassegnazione spetta al coniuge affidatario dei figli minori o del figlio
maggiorenne con lui convivente, non rilevando ai fini dellassegnazione stessa, in
presenza di tal circostanza, la condizione di debolezza economica di uno dei
coniugi.
)onvivenza
T!ib$na%e di /enova III sez. 23.02.2004 n. '45
Qualora un rapporto di convivenza venga meno, il convivente proprietario
esclusivo dell'appartamento adibito alla convivenza, ha diritto a che
l-altro se ne allontani. 0l convivente non proprietario infatti, deve lasciare
l-immobile poich non ha alcun titolo per poter continuare a godere dello stesso.
,- possibile porre in essere un-azione di rilascio.
Cass. civ. sez. I, 07.0".2001, n. 114''
0l coniuge separato che conviva con altro compagno, ha diritto a
percepire lassegno di mantenimento purch' il nuovo rapporto non
determini per la stessa un vantaggio economico.
Cass. civ. sez. I, 0#.02.2004, n. 2251
&na convivenza e'traconiugale iniziata dal coniuge separato cui spetta
l-assegno di mantenimento, non comporta di per s il venire meno
dello stesso, ma pu. rilevare ai fini dell-accertamento delle condizioni del
beneficiario se la convivenza riveste il carattere della stabilit# e continuit#.
Divorzio
Cass. civ. sez. I, 21.03.2000 n. 3323
( possibile chiedere il divorzio, anche in presenza di coabitazione tra
i coniugi, trascorso il termine di tre anni dalla separazione personale, purch'
non si sia ristabilita la comunione di vita tra gli stessi.
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Cass. ))**. 04.12.2000, n. 1527"
Laccertamento della responsabilit# di uno dei coniugi, per la separazione, non
pu. incidere sul tempo intercorrente per azionare la domanda di divorzio.
4ssegno di divorzio
Cass. civ. sez. I, 0'.02.2000, n. 137"
0n caso di divorzio, il coniuge tenuto alla corresponsione dellassegno
qualora vi sia un cambiamento vantaggioso dovuto allo sviluppo della
carriera lavorativa, con conseguente miglioramento delle condizioni
ecoznomiche tenuto ad aumentare limporto di suddetto assegno.
Cass. civ. sez I, 2'.03.2003, n. 473#
$assegno di divorzio pu essere corrisposto solo se le' coniuge
beneficiario non abbia mezzi adeguati o sia nellimpossibilit di fatto
di procurarseli per ragioni oggettive. 9li altri criteri operano solo in
presenza della suddetta circostanza.
Cass. civ. sez. I, 24.0".2002, n. 13'#0
$assegno divorzile, qualora vi sia la sopravvenienza di giustificati
motivi, pu essere concesso anche se in sede di divorzio era stato
negato o non richiesto. 0noltre, in sede di revisione del dellassegno non
necessario valutare nuovamente la somma stabilita in precedenza essendo
sufficienti sopraggiunti giustificati motivi successivi a permettere la modifica
dellassegno stesso.
Cass. civ. sez. I, 24.02.1""", n. 15"1
0n caso di divorzio possibile che il coniuge tenuto alla corresponsione
dellassegno a favore dellaltro peggiori la sua condizione economica a causa
dellelargizione che deve compiere, ci. non pu. essere considerato criterio per
diminuire la somma stabilita, a favore del coniuge che ha diritto allassegno.
Cass. civ. sez. I, 02.02.1""', n. 1031
0l coniuge divorziato pu. richiedere lassegno di divorzio anche successivamente
alla pronuncia sullo scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
Cass. civ. sez. I0, 22.11.2002, n. 1#4#2
Lassegno di divorzio corrisposto periodicamente soggetto alla ritenuta
dell0.r.p.e.f.
Cass. civ. sez. I, 12.10.1""", n. 11437
Lassegno di divorzio, corrisposto in ununica soluzione, non pu. essere
oggetto di ritenuta 0.r.p.e.f., poich' non costituisce reddito.
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Pensione di reversi&ilit8
Cass. Civ. )ez. I, 30.03.2004 n. #272
6ei conflitti tra il coniuge superstite e l'e' coniuge, per ottenere la
pensione di reversibilit, non necessaria la presenza dell-istituto che eroga
la pensione, presenza che invece necessaria in caso di mancanza del coniuge
superstite.
Cass. civ. sez. I, 2".01.2002, n. 1057
$a pensione di reversibilit, in caso di divorzio, deve essere ripartita tra
gli e' coniugi superstiti, valutando la durata del matrimonio. <ale criterio
non per. lunico che deve essere considerato dal 9iudice ai fini
dellassegnazione della suddetta pensione alle% coniuge superstite.
;rattamento di fine rapporto >tfr?
Cass. Civ. I )ez. 23.03.2004 n. 571"
0l diritto di ottenere dall-e% coniuge, la (uota di indennit# di fine rapporto (tfr), in
caso di divorzio, sorge nel momento in cui il coniuge che lo deve ottenere
percepisca il suddetto trattamento. L-e% coniuge avr# diritto ad una (uota purch
non si sia risposato.
Cass. civ. sez. I, 07.0#.1""", n. 5553
0n caso di divorzio, il coniuge (ualora sia titolare di assegno e non abbia contratto
nuovo matrimonio, ha diritto ad una (uota in percentuale del trattamento di fine
rapporto del coniuge tenuto a corrispondere lassegno, anche se lindennit#
maturata successivamente alla pronuncia di scioglimento o cessazione degli
effetti civili del matrimonio. Qualora tale diritto sia sorto antecedentemente in
capo al coniuge, il diritto dellaltro a percepire una (uota del <.C.?. non sussiste.
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