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URBAN
PARKS
GARDENS
AREAS
in
Copyright 2001 Reggiani Spa Illuminazione
v.le Monza 16 - 20050 Sovico MI
tel 039 20711 fax 039 2071999
point@reggiani.net www.reggiani.net
Prima edizione 2001
ISBN 88-85209-15-7
Stampato in Italia
BIBLIOTECA DELLA LUCE REGGIANI
Illuminazione di centri urbani,
spazi verdi, parchi e giardini
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini
Indice
Premessa 6
Caratteristiche emozionali della luce 10
La luce naturale 26
Nuove tecnologie e la Domotica 28
La resa cromatica 32
Effetti della luce artificiale sui vegetali 46
Gli aspetti scenografici 48
Il progetto 66
La sicurezza 72
Raccomandazioni 76
Illuminazione dei centri urbani 80
Inquinamento luminoso 98
Le lampade 102
Gli apparecchi di illuminazione 108
Le fibre ottiche 116
Gli apparecchi a luce morbida 120
Calcoli illuminotecnici 124
La lettura dei cataloghi 130
Il progetto dilluminazione, le regole e le norme 140
Glossario 152
Bibliografia 154
Biografia 156
4
Lighting in urban areas, parks and gardens
Index
Introduction 6
The emotional characteristics of light 10
Natural light 26
New technologies and the smart house 28
Colour rendering 32
The effects of artificial light on vegetation 46
Scenic aspects 48
The design 66
Security 72
Recommendations 76
City centre lighting 80
Light pollution 98
Lamps 102
Luminaires 108
Fibre optics 116
Soft light luminaires 120
Lighting calculations 124
Interpreting catalogues 130
The lighting design, regulations and standards 140
Glossary 152
References 154
Biography 156
5
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Premessa
Premessa
Q
uando si parla di illuminazione o si scrive su argomenti
che attengono alla illuminazione, si finisce quasi sempre
per produrre un trattato di illuminotecnica. Se ci avviene,
perch alla base nasce il fraintendimento che lilluminazione,
latto della luce, debba necessariamente identificarsi con lil-
luminotecnica. Questo senzaltro uno dei maggiori equivo-
ci in materia di organizzazione degli ambienti. Il Progetto
della illuminazione il primo dei momenti e delle azioni che
riguardano la scienza dellabitare, e si colloca nella stessa alla
pari di ogni forma di arredamento o di organizzazione
ambientale che non rivesta carattere unicamente strutturale.
Partendo da tali premesse, ridurre il Progetto di illuminazio-
ne ad un puro atto tecnico, senza il supporto della cultura,
privo di caratteri umanistici e non sorretto da approfondita
conoscenza della scienza dellabitare, significa farlo naufraga-
re in uno degli innumerevoli sistemi e impianti di illumina-
zione, teoricamente perfetti ma incuranti di una atmosfera
ambientale, anzi fortemente connotati da fuga sociale e
abbandono da parte dei fruitori. Naturalmente i dati illumi-
notecnici non perdono la loro valenza. In fase di verifica dei
progetti, infatti, lapporto della illuminotecnica risulta fonda-
mentale. Inoltre linformatica ha sollevato i progettisti dallo-
nere del calcolo illuminotecnico, permettendo proprio ai pro-
gettisti non specificatamente specializzati, di poter completa-
re il loro progetto di arredamento o di arredo urbano, unen-
dovi il progetto della illuminazione. Considerando che il
computer, in quanto solo strumento tecnico, non fornisce
Progetti, ma esclusivamente calcoli e dati, ne consegue che
qualsiasi tipo di elaborazione spetti in ogni caso alla forma-
zione culturale, alle conoscenze ampiamente multidisciplina-
ri di cui il Progettista deve essere dotato. Questo manuale
destinato proprio ai progettisti della illuminazione, e da quan-
to espresso, non e non vuole essere un semplice, ridondan-
te manuale di illuminotecnica. Esso nasce dalla esigenza di
realizzare un prontuario che possa offrire tutti gli elementi
necessari perch architetti, ingegneri, progettisti di interni e
di arredo urbano, accedano al mondo della illuminazione con
maggiore sicurezza e specifica competenza, evitando la subor-
dinazione, talora il ricatto da parte dei cosiddetti esperti i
quali troppo spesso avanzano il limite tecnico per celare
carenze professionali. Sar ovviamente sempre utile richiede-
6
Lighting in urban areas, parks and gardens Introduction
Introduction
W
hen discussing lighting or writing about related subjects,
the end result is almost always a treatise on lighting tech-
nology. This is due to the misunderstanding that lighting - the
act of light - must necessarily be identified with lighting tech-
nology. There is no doubt that this is one of the most serious
misunderstandings in spatial organisation. Lighting design is
the first phase and action associated with the science of living,
together with all other forms of not purely structural interior or
exterior design or spatial organisation. Taking this as a starting
point, if a lighting design is reduced to a pure technical act with-
out the input of culture, without humanistic characteristics,
without an in-depth knowledge of the science of living, it risks
ending up among those myriad of lighting systems and installa-
tions which, while theoretically perfect, are indifferent to the
surrounding atmosphere, or worse, with strong connotations of
social alienation and rejection by users.
This does not, of course, detract from the importance of tech-
nological aspects. During design verification, the contribution
of lighting technology is fundamental. Information technology
has liberated the designer from the burden of technological cal-
culations, enabling even relatively unspecialised designers to
complete their interior and urban landscape designs with an
associated lighting design. Given that the computer is a mere
technical tool and cannot therefore provide designs but exclu-
sively calculations and figures, all forms of elaboration are still
however dependent on the cultural background and multi-dis-
ciplinary knowledge of the designer.
And it is at lighting designers that this manual is addressed. It
is not, nor does it set out to be, yet another technological light-
ing manual, but is rather a response to the need for a handbook
providing all the elements necessary for architects, engineers
and interior and exterior designers to approach the world of
lighting with greater confidence and specific skills, avoiding
dependence on the blackmail of so-called experts who all too
often emphasise the technical limits to hide their own profes-
sional shortcomings. It is, of course, always worth asking equip-
ment manufacturers to verify the designs and they will always
be happy to provide the necessary calculations for legislative
and technological verification. However, it is also important to
consider the expectations of the customer and those using the
spaces the designer is called on to create.
7
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Premessa
re le conferme dei propri progetti alle Aziende costruttrici
degli apparecchi di illuminazione, le quali saranno pronte a
fornire i calcoli per le necessarie verifiche, sotto il profilo nor-
mativo e illuminotecnico. In ogni caso tuttavia, necessaria
una riflessione sulle aspettative dei committenti e dei fruitori
degli spazi che i progettisti sono chiamati a determinare.
Essi si aspettano progetti e lavori eseguiti da professionisti
colti e preparati e non vorrebbero demandare il proprio spa-
zio di vita ad elaboratori che basano i loro progetti unica-
mente e direttamente sulle tabelle illuminotecniche e sanno
applicare solo standards precostituiti e spesso anacronistiche
tipologie ambientali.
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Lighting in urban areas, parks and gardens Introduction
They expect designs and projects created by cultured and high-
ly trained professionals and would be reluctant to entrust their
own particular living space to mere processors who base their
designs directly and exclusively on technical data and are thus
unable to transmit anything but established standards and
anachronistic models.
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Il modo di abitare lo specchio di una cultura
Lambiente il luogo di comunicazione per
eccellenza
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
Caratteristiche emozionali della luce
I
l modo di abitare lo specchio di una cultura e implica
interrogarsi sui significati delle possibili relazioni oggi
offerte alluomo, per una sua reale e soddisfacente integrazio-
ne allambiente e agli aspetti sociali e collettivi della vita. Lo
spazio urbano, la casa, il luogo del lavoro, tornano ad assu-
mere il ruolo di imputati, antichi e illustri, in questo dramma
del progresso. Viviamo in unepoca in cui omologazione,
standardizzazione e disidentit hanno raggiunto livelli un
tempo impensati e impensabili. Possiamo tutti renderci conto
dello straniamento e dei pesanti condizionamenti che caratte-
rizzano la nostra vita oggi, nelle nostre citt. Un sintomo che
avvertimento ed anche un grido di allarme, seppure non
tanto eclatante, pervengono da iniziative pubbliche o private,
in cui il problema dellambiente, di questo luogo di comuni-
cazione per eccellenza, diviene sempre pi spesso oggetto di
manifestazioni, di convegni, dibattiti, polemiche.
Naturalmente lambiente non esiste senza luomo e viceversa,
in quanto lambiente sempre multinodale e possiede la qua-
lit di emettere messaggi, segnali, simboli che possono
influenzare le azioni delluomo come anche vero che luomo
connota lambiente, gli imprime significato, spessore con le
proprie espressioni emotive, psicologiche e la propria imma-
ginazione creatrice. In questa situazione di globalit, di scam-
bio e di stretta interazione, luomo deve volgersi ad elementi
o fattori da lui indipendenti, e che deve saper utilizzare per-
ch lambiente sia funzionale alle azioni e perch non ci sia
dicotomia, ma coinvolgimento e partecipazione. Ci riferiamo
agli elementi naturali, fra cui e forse primo fra tutti la luce,
con cui luomo, nellodierno dibattito sullabitare, sembra
costretto sempre pi a confrontarsi sia come problema, sia
come vissuto quotidiano. La luce, latto dellilluminare tor-
nano ad essere fattori importanti nel nostro spazioluogo
ambientale. La riscoperta del luogo dove abitare, lavorare,
comunicare, partecipare sembra che torni a legarsi con la rap-
presentazione simbolica della esperienza quotidiana, del vive-
re concreto. come dire che si riavverte la necessit di uno
spazio poetico, di una riproposizione del coesistenziali-
smo, nel senso di una cancellazione della distanza tempora-
le per sentirci nuovamente in una zona di amicizia, in una
nostra vera atmosfera spirituale. In tutti questi anni, la luce e
le sue applicazioni sono passate da condizioni di trascuratez-
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The way of living is the mirror of a culture
The environment is the place
of communication par excellence
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
T
he way of living is the mirror of a culture and implies reflec-
ting on what it means to exploit the relational possibilities
available to man today for genuine and satisfying integration
with his surroundings and associated social and community
aspects. The urban space, the home and the workplace once
again have a role to play as the ancient and illustrious protago-
nists in this drama of progress.
We live at a time when homologation, standardisation and a
lack of identity have reached unimagined and unimaginable
levels. All of us can sense the alienation and heavy conditioning
characteristic of life in our cities today. A warning symptom and
also a cry of alarm, although not yet clamorous, comes in the
form of public and private initiatives making it clear that the
problem of the environment - of this place of communication
par excellence is now at the centre of exhibitions, conferences,
debates and polemic.
The environment does not of course exist without man and vice
versa. It is always multi-nodal, triggering messages, signals and
symbols able to influence mans actions, just as man influences
the environment, giving it meaning and content with his own
emotional and psychological capacity and creative imagination.
In this global situation of exchange and close interaction, man
must utilise elements or factors which, although not dependent
on him, he must nevertheless know how to manipulate to ensu-
re that the environment is functional to the way he uses that
space and that there is involvement and participation rather
than dichotomy.
Here I am referring to the natural elements, including and
perhaps most importantly light, with which man in his current
debate on living seems ever more obliged to dialogue, whether
in terms of a problem to be resolved or as a simple fact of every-
day life. Light and the act of lighting are once again an impor-
tant factor in our spatial-geographical environment.
Rediscovery of the place to live, to work, to communicate and
to participate seems once again linked to the symbolic repre-
sentation of everyday experience, of concrete living. It is as
though a need were felt for a poetic space, a reproposal of co-
existentialism, a cancelling out of temporal distance to feel
ourselves once again in a friendly zone, in our very own spi-
ritual atmosphere. In all these years, light and its practical
application have evolved from a state of neglect and anonymity
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The emotional characteristics of light
Dalla nascita della vita sulla terra luomo ha in s
larchetipo della luce
Siamo ancora lontani dalla attribuzione alla luce
di uno suo spazio progettuale integrato
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
za e anonimato, ad una buona, anche se lenta, condizione di
diffusione e conoscenza e ci soprattutto per merito di talune
Industrie, che hanno curato le problematiche e tematiche pi
inerenti alla fruizione conscia da parte delluomo di questo
eccellente elemento. Tuttavia questi fatti di attenzione e
considerazione costituiscono ancora episodi isolati e si sono
verificati piuttosto nellambito della tecnica e illuminotecnica,
mentre siamo ancorageneralmente abbastanza lontani dalla
attribuzione alla luce di uno spazio progettuale integrato.
Daltra parte contemporaneamente aumentata ed verifica-
bile, una richiesta di idee di Progetto diffusa e generalizzata.
Emerge dunque in questo campo della luce il senso del
poiein, lazione del conoscere, ma anche del realizzare, del
fare, non limitandosi pi quindi ai soli e unici vincoli di uti-
lit, connessi, come sappiamo, ai sistemi socio-economici. Si
deve infatti percorrere una strada diversa e far assumere alla
illuminazione un ruolo ben definito a confronto con le pro-
poste dellarchitettura, e della urbanistica, che si offrono sem-
pre con immediatezza e operativit. Le immagini e le rap-
presentazioni della luce dovrebbero tradursi in affettivit
profonda e trasformarsi in sensazioni, perch luomo non si
alieni, ma conosca, anche emotivamente, per ritrovare se stes-
so. Solo in tal senso le immagini materiali diventano sostan-
za di un vivere consapevole, filosofico delluomo nei riguardi
del suo intorno. evidente che tutte le esigenze delluomo ed
anche i suoi interessi pratici, dipendono dal suo ambiente fisi-
co, ma luomo un essere alla continua ricerca di s, egli dia-
loga costantemente con s e con quanto lo circonda, ha a che
fare sempre con un mondo di fatti che vive con emozione,
immaginazione, paure, speranze, desideri. Oltre al linguaggio
concettuale, luomo si affida al linguaggio del sentimento,
delle emozioni e oltre ai segni e messaggi logico-scientifici,
egli esprime e proietta una immaginazione poetica. Tutto
questo si traduce nella ambivalenza di uno spazio dazione
sensoriale, visivo, tattile, acustico, olfattivo, uno spazio geo-
metrico ed uno spazio simbolico, uno spazio rappresentato e
uno spazio ideato, che attengono perfettamente allelemento
luce e alle sue rappresentazioni. Da tempo immemorabile,
dalla stessanascita della vita sulla terra luomo ha in s lar-
chetipo della luce, elemento naturale che segna le giornate al
suo levarsi e vi pone fine quando scompare sul far della sera.
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We are still a long way from making light an
integrated part of a design
From when life on earth began, man has
interiorised the archetype of light
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
to a good, although slow, spread of awareness and understan-
ding. This is largely the merit of a number of companies who
pay particular attention to the problems and themes most rele-
vant to mans aware utilisation of this exceptional element.
However, these are still isolated episodes and to a large extent
limited to the field of technique and lighting technology.
Generally speaking we are still a long way from making light
an integrated part of a design.
On the other hand, there has been a simultaneous, widespread
and generalised increase in the demand for design ideas.
So in the field of lighting, the significance of poiein becomes
clear, the act of knowing, but also of realisation, going beyond
purely utilitarian constraints associated with socio-economic
systems.
A different path must be explored, giving lighting a well defi-
ned role, dialoguing with immediate and effective architectural
and town planning proposals.
Images and representations of light become profound emotions
and transformed sensations to ensure that man is not alienated,
but has the awareness necessary to rediscover himself.
This is the only sense in which material images become of phi-
losophical interest to man in relation to his surroundings.
All mans needs and practical interests obviously depend on his
physical environmental, but by his very nature man is constan-
tly seeking self awareness.
He continuously dialogues with himself and, in his surroun-
dings, is always dealing with a world of facts which he lives
with emotions, imagination, fears, hopes and desires.
As well as conceptual language, man also relies on the langua-
ge of sentiment and emotion.
As well as communicating through logical scientific messages,
he also expresses and projects a poetic imagination.
In practice, this creates the ambiguity of a visual, tactile, acou-
stic and olfactory field of action, a geometric space and a sym-
bolic space, a represented and conceived space coinciding per-
fectly with the element light and its representations.
From time immemorial, from when life on earth began, man
has interiorised the archetype of light, that natural element
whose appearance marks the start of the day and whose disap-
pearance brings it to a close in the evening.
The natural qualities of light have always been a phenomenon
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Il Progetto della luce pu dar forma ai desideri
delluomo oppure cancellarli
In molte citt intere zone e quartieri muoiono
per buona parte del giorno e totalmente di notte
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
La naturalit connessa alla luce, sempre stata fenomeno ed
evento. tuttavia necessario riattualizzare e ristabilire lin-
contro fra questa ineludibile e primaria condizione naturale e
il costruito, labitare, lartificiale in cui luomo vive oggi.
Abitare il fine di ogni costruire ma significa anche aver cura
delle cose. La luce, superata appunto la opposizione natura-
le-artificiale, prende dimora con luomo nel suo habitat. Essa
ammessa entro labitare delluomo e vi soggiorna, tuttavia
non va considerata ospite passivo, accolta con indifferenza,
senza emozione alcuna da parte delluomo perch ritenuta,
una delle tante abitudini di vita. Essa, se si attualizza invece
nel Progetto dellilluminare, se si realizza come sensazione
trasformata e immagine materializzata, pu veramente costi-
tuire la pi alta e prestigiosa a cui luomo possa aspi-
rare. Per intendere correttamente la parola , bisogner
rifarsi al significato che i Greci le attribuivano. Infatti, tecni-
ca non voleva affatto significare, come per noi moderni, arte
o mestiere ma esattamente far apparire qualcosa tra le cose
presenti. Il Progettodella luce quindi pu dar forma ai desi-
deri delluomo oppure cancellarli. Questultima ipotesi si
verifica e si realizza purtroppo il pi delle volte ed una delle
principali cause risiede, a mio avviso, nel sottovalutare com-
pletamente che per capire, integrare, felicemente abitare,
necessario utilizzare conoscenze storiche, antropologiche,
etnologiche, mitiche, oltre a quelle puramente scientifiche e
tecniche. necessario porre accanto al logos, i simboli, e
intraprendere un difficile cammino in cui a poco a poco,
costruendo, si riesca ad armonizzare pulsioni soggettive e inti-
mazioni oggettive che provengono dallo stesso nostro
ambiente, e infine si possa conciliare il modello concettuale
con quello reale. questo lo sforzo attuale dellarchitettura e
della urbanistica, per ripensare una citt che corrisponda ad
una forma portatrice di significato. Dopo il trionfo delle
megastrutture, dello zoning, degli insediamenti costruiti asse-
condando i migliori standard ideali e i modelli pi avanzati
tecnicamente, ci si resi conto che in molte cittintere zone
e quartieri muoiono per buona parte del giorno e totalmente
di notte. Si espressa infatti incondizionata e fiduciosa bal-
danza nellassicurare zone di concentrazione economica e
commerciale di facile accessibilit, zone di svaghi e tempo
libero, di fruibilit agevolata e immediata, zone di vita priva-
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The lighting design can thus give form
to the desires of man or it can annul them
In many cities, entire zones and districts are dead
throughout most of the day and all of the night
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
and an event. However, the dialogue between this ever-present
and primary natural condition and the built, the lived in, the
artificial world of contemporary living must be brought up to
date and re-established. Every building is constructed for inha-
biting and for the safe custody of things.
Once you go beyond the natural-artificial dichotomy, light
comes to dwell with man in his habitat.
It is admitted into his living and resides there, but cannot
however be considered a passive guest, welcomed by man with
indifference, without emotion, considered as just one of nume-
rous habits.
If brought up to date in the lighting design, if conceived as tran-
sformed sensation and materialised image, it can represent the
highest and most prestigious to which man can aspire.
To correctly understand the word , you have to go back
to the meaning attributed to it by the Greeks.
Technique did not in fact mean art or trade as it does for us
now, but rather the act of making something appear among the
things present.
The lighting designcan thus give form to the desires of man or
it can annul them.
More often than not, it is the latter and I believe one of the
principal causes is unfortunately the failure to attribute ade-
quate importance to the fact that in order to understand, inte-
grate and live happily, the use of science and technique must be
backed by historical, anthropological, ethnological and mythical
knowledge.
Symbols must be placed alongside the logos and a difficult pro-
cess must be started in which subjective impulses are gradually
harmonised with objective injunctions from the environment
and the conceptual model can finally be reconciled with the
actual model.
This is the task of architecture and town planning today - to
rediscover a city with a meaningful form.
The triumph of mega-structures, zoning and new towns built
according to the best ideal standards and most technically
advanced models has given way to an awareness that in many
cities, entire zones and districts are dead throughout most of the
day and all of the night. So much blind trust was placed in gua-
ranteeing easily accessible and concentrated business and com-
mercial areas, easy to utilise and immediate entertainment and
15
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
ta e familiare in quartieri residenziali, in cui si curato larre-
do urbano e tutto ci che avrebbe potuto risultare conforte-
vole e piacevole. Alla fine, tuttavia, si sono costruite solo
monotone strisce di cemento, male illuminate, che, non diver-
sificate proprio dal punto di vista commerciale ed economi-
co, sembrano condurre nel nulla, si sono fatte abitare case in
quartieri residenziali divenute presto ghetti addormentati,
opachi rifugi e termine deprimente di giornate faticose ed
mancata totalmente risposta alla insopprimibile domanda ed
esigenza delluomo di aggregarsi, di essere in stretto contatto,
vicino agli altri e di ritrovarsi con gioioso senso partecipativo
nella collettivit. Si diffonde, da tutto questo, un generale
desiderio di tornare a concepire uno spazio sacrale e identifi-
cabile, strutturato in modo tale che attraverso la partecipa-
zione ad una serie di eventi, il cittadino torni ad un atteggia-
mento e comportamento conciliativo ed integrante.
La citt forse dovr tornare ad essere enigma da decifrare,
sperimentare e cessare di essere una semplice trama di aned-
doti, senza eventi e senza passato. La luce, con le sue valenze
metaforiche e la sua utilit concreta, pu notevolmente con-
tribuire ad assicurare una base di certezza a questi nostri ten-
tativi di dare forma allambiente, che abbiamo ormai messo in
discussione. Uno spazio chiuso, uno spazio eccessivamente
aperto, possono far cadere luomo in stati di smarrimento e
angoscia. evidente che lo spazio, se costruito in modo chiu-
so o aperto, corrisponde a un modello ideale che potrebbe,
nel primo caso, voler suggerire un carattere di intimit, fami-
liarit, privatezza, nel secondo, invece, potrebbe suscitare il
riferimento allorizzonte libero, arioso, avventuroso e miste-
rioso. Tuttavia luomo potrebbe ricavare sensazioni di disagio
dalluna e dallaltra situazione, ed ecco che il Progetto della
luce si impone non solo come correttivo, e quindi non limita-
to al ruolo di trasformazione esterna di sensazioni, ma ten-
dente al maggior conforto esistenziale delluomo. Esso stimo-
ler al massimo lintensit e il moltiplicarsi delle relazioni tra
modello mentale e condizione psichica, emotiva e fisica della
persona. Non si tratta di imporre schemi, n di sovrapporre
tipologie o di adattare alle situazioni reali, tabelle tecniche
predisposte, ma di soddisfare ad una funzione fondamentale,
agevolando la comunicazione e attribuendo allo spazio fisico
entit sostanziale e configurazione formale. In base a ci, si
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Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
leisure spaces and zones for private and family life in residen-
tial districts where special care was taken over urban landsca-
ping and everything potentially comfortable and pleasant. But
in the end, the result was nothing more than monotonous stri-
ps of concrete, badly lit, poorly diversified from a commercial
and economic point of view and seemingly leading nowhere,
where people lived in houses in residential districts which
rapidly became slumbering ghettoes, opaque refuges, a depres-
sing end to tiring days and a total failure, where no response
whatsoever was provided to mans insuppressible need to con-
gregate, to be in close contact with his fellow man and to redi-
scover himself through a joyous awareness of his role in the col-
lective.
The result was the spread of a generalised desire to return to the
conception of a sacral and recognisable space, structured in such
a way that the citizen, by participating in a series of events,
could regain a conciliatory and integrating attitude. Perhaps the
city should go back to being an enigma to be deciphered and
experienced, no longer a mere collection of anecdotes without
events and without a past.
With its metaphorical value and concrete utility, light can make
a valuable contribution to guaranteeing the success of our
attempts to give form to an environment now up for debate. An
area which is either closed or excessively open can make man
feel lost and anxious. If that space is constructed in either an
enclosed or open form, it obviously corresponds to an ideal
model. In the former, the intention could be to suggest the inti-
mate, the family, the private condition; in the latter, it could be
a reference to the open horizon, airy, adventurous and myste-
rious. But man may find himself ill at ease in both situations
and this is where lighting design comes into its own, not just to
correct and not limited to the mere external transformation of
sensations, but with the intention of improving the existential
comfort of man and quantitatively and qualitatively stimula-
ting the points of contact between the mental model and the
psychic, emotional and physical condition of the person.
It is not a matter of imposing models, superimposing typologies
or adapting technical tables to real situations, but of satisfying
a fundamental function, facilitating communication and giving
physical space substance and form.
Taking this as a starting point, it is possible to work at metho-
17
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
pu operare a livello metodologico e speculativo, opponendo
al funzionalismo, altre modalit e traendo dallesasperato
progressismo, i mezzi per raggiungere una spazialit equili-
brata, concreta, creatrice. Non si tiene assolutamente conto
oggi nel costruire, nellabitare, nellarredare e quindi nellillu-
minare, che, adottando gli attuali sistemi formali, lambiente
corre gravi rischi perch non viene percepito in funzione di
una quantit di vincoli esistenziali che ci rendono da esso
dipendente. Lambiente costruito agisce pesantemente sulla
psiche delluomo e possiamo constatare quotidianamente
come esso possa avere una notevolissima forza di aggregazio-
ne ma anche di spinta alla aggressione. Il problema dellabi-
tare quindi dellilluminare, devono essere rifondati in ter-
mini di significazione e devono dar luogo ad una nuova mor-
fologia urbana.
Luomo si ritrova oggi oppresso, stordito dai massicci inter-
venti nel suo habitat, di una egemonia del rendimento e dalla
imposizione di materiali, scelte, modalit del costruire, impo-
sti dallindustria. Non possiamo neppure ignorare quanto egli
sia stato e sia tuttora condizionato dallestetismo e quanto
infine continui a soggiacere alla seduzione dellindustria,
della moda e alle imposizioni pi effimere e sconcertanti. In
tutto questo ci si dimenticati che lambiente, costruito dal-
luomo e per luomo, debba soprattutto avere una qualit
essenziale e specifica, quella di essere portatore di significati.
Victor Hugo in un celebre libro ha paragonato larchitettura
ad una scrittura, la citt ai libri, noi potremmo aggiungere
che, come la scrittura si basa necessariamente su una lingua e
sulle sue strutture, ugualmente la luce un sistema che, pur
basandosi su studi, esperienze e ricerche di specialisti, , per
sua naturalezza, appannaggio dellumanit intera, assume
un suo intrinseco valore di comunicazione, pu contribuire a
far evolvere lambiente delluomo e soprattutto in grado di
attribuire significato allo spazio. La espropriazione infine da
ogni vincolo di appartenenza ad una comunit stabile ed
identificata, ha in questi ultimi tempi prodotto, una specie di
nuovo nomadismo, che la moderna condizione del cittadi-
no metropolitano. La esplosione dello spazio urbano ha com-
portato, infatti, una situazione psicologica di insicurezza che
si trasformata in insicurezza dellessere, e mentre si sono
perdute le tracce del politico e sociale nel senso della polis
18
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
dological and speculative level, offsetting functionalism with
other approaches and using the fruits of extreme progress to
achieve a balanced, concrete and creative spatiality. In building,
in living, in interior design and thus in lighting today, absolu-
tely no account is taken of the fact that when current formal
systems are adopted, the environment is at serious risk as it is
not perceived in relation to a number of existential constraints
determining our dependence. The built environment has an
enormous effect on the psyche of man. Day after day we see evi-
dence of its ability to exert a massive force not just of congre-
gation, but also of aggression.
The problem of living and thus also of lighting must be refor-
mulated in terms of significance and must produce a new urban
morphology.
Man is today oppressed, dazed by the colossal intervention in
his habitat of a hegemony of efficiency and industrys imposi-
tion of materials, solutions and methods of constructing.
Neither can we ignore the degree to which he has been and still
is conditioned by aestheticism, nor the extent to which he con-
tinues to be subjected to the seduction of the fashion industry
and the most ephemeral and disconcerting impositions.
In all this, we have forgotten that the environment - built by
man and for man - must above all have an essential and speci-
fic quality, that of being significant.
In a famous book, Victor Hugo compares architecture to writing
and the city to books.
It could also be said that, just as writing is necessarily based on
language and its structures, so although light is a system based
on specialist studies, experimentation and research, its natural-
ness nevertheless makes it the prerogative of all mankind.
It has its own intrinsic value of communication, can contribute
to the evolution of mans environment and, above all, is able to
attribute significance to space.
Finally, in recent times, expropriation of everything linking us
to a stable and recognised community has produced a sort of
new nomadism which is the modern condition in the metropo-
litan city.
The explosion of urban space has, in fact, produced a psycholo-
gical state of insecurity, transformed into an insecurity of being.
While the traces of the political and social in the sense of polis
classica have been lost, the very integrity of people has become
19
Gli animali ricavano direttamente
ed istintivamente dall'ambiente i parametri
organizzativi della loro vita emotiva e razionale
Pensare alla luce riferendoci alle sue qualit
di evocare, suscitare, emozionare, estrarre
dalla materia buia, sorda e opaca,
sogni e immaginario
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
classica, diventata precaria lintegrit stessa delle persone e
alla riconoscibilit e alla sicurezza dei luoghi e di spazi si sono
sostituiti occultamento e metamorfosi. I luoghi classici di
incontro, di possibile comunicazione come la piazza, gli stadi,
le stradine dei centri della citt, sono diventati zone di stra-
niamento e di attraversamento veloce, se non di aperta e a
volte di insensata violenza. Che cosa significa tutto ci se non
perdita e assenza di significato, di possibilit di coesistere?
vuol dire anche essere diventati incapaci di cogliere in termi-
ni di immagini materiali il nucleo, lessenza, lanima delle cose
e degli stessi elementi naturali che ci circondano; vuol dire
non essere in grado di infondere nuova realt ad una realt
morente, non saper pi che cosa il mito, e non poter pi
intrattenere con lacqua, laria, il fuoco, la terra, altro rappor-
to che la codificazione schematica e utilitaristica a cui siamo
ormai abituati. Pensare alla luceriferendoci alle sue qualit di
evocare, suscitare, emozionare, estrarre dalla materia buia,
sorda e opaca, sogni e immaginario, vuol dire entrare final-
mente in una zona sconosciuta, in cui la storia incontra la
natura. Ecco perch dunque mi sembra fondamentale pro-
prio in questo momento riportare il Progetto della luce nella
sua collocazione, di diritto, quale componente direi, dellat-
tuale momento della vita urbana e sociale delluomo. Far
funzionare lambiente, saperlo o poterlo illuminare, rende
consapevoli di quanto sopra stato esposto e soprattutto
riformula il concetto e il senso della luce, come elemento di
conoscenza e di relazione. Questo strumento, che la luce,
eccellente, in quanto anche elemento fondatore della vita,
pu far assurgere a costruzione sociale, le forme dellimmagi-
nazione e concretamente realizzare il concetto di transazione;
non c oggetto senza soggetto. Cos attuandosi, coinvolgi-
mento e contemporaneit indicano un incontro possibile e
felice tra luomo e lambiente. Esistono nel mondo zone prive
di luce naturale e in queste zone la vita animale, assume ritmi
lenti ed ovattati; il sistema percettivo visivo degli esseri che lo
vivono, non mai fortemente sviluppato, e spesso in queste
condizioni la natura tende a privilegiare altri sistemi sociali.
Gli animali quindi ricavano direttamente ed istintivamente
dallambiente i parametri organizzativi della loro vita emotiva
e razionale ed ogni parametro sempre legato ad un dato
naturale, sul quale si basa tutta una serie di condizionamenti
20
Animals obtain the organisational parameters
of their emotional and rational life directly
and instinctively from the environment
To think of light in terms of its ability to evoke,
arouse, move and extract dreams and fantasies
from dark deaf and opaque matter
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
precarious, and the recognisability and security of places and
spaces have given way to concealment and metamorphosis.
The traditional places of congregation and communication such
as the square, the stadium and small city centre streets have
become areas of alienation to be passed through at speed, if not
actually of open and sometimes senseless violence.
What does this mean, if not the loss and absence of meaning, of
the possibility of coexistence? It also means we are no longer
capable of grasping the nucleus, the essence, the spirit of things
and the natural elements surrounding us in terms of material
images.
It means we can no longer instil new reality into a dying rea-
lity, understand the meaning of myth or sustain any form of
relationship with water, air, fire and earth other than the sche-
matic and utilitarian codification we have become accustomed
to. To think of light in terms of its ability to evoke, arouse,
move and extract dreams and fantasies from dark, deaf and opa-
que matter means finally entering an unknown zone where
history encounters nature.
This is why I believe it is now fundamental to give the lighting
design its rightful place as a component of this moment in the
urban and social life of man.
Making the environment work means knowing how to light
it and being able to do so, taking account of what has been said
above and most importantly reformulating the concept and
meaning of light as an instrument for knowledge and interac-
tion. Light as a tool - excellent as it is also one of the founding
elements of life - can elevate the forms of the imagination to
social construction and concretely realise the concept of tran-
saction: there cannot be an object without a subject.
Involvement and the contemporary state thus indicate a possi-
ble and fortunate dialogue between man and the environment.
In certain parts of the world, there is no natural light and in
these places, animal life assumes a slow and muffled pace.
The system of visual perception of the creatures inhabiting
these areas is never highly developed and in these conditions
nature often tends to privilege other social systems.
Animals thus obtain the organisational parameters of their
emotional and rational life directly and instinctively from the
environment and every parameter is always associated with a
natural fact, the basis for a whole series of particular conditio-
21
In una societ che dipende in massima parte
dalla luce naturale e non dispone di alternative
totalmente sostitutive artificiali,
la luce del giorno rappresenta un elemento
fortemente condizionante
Per un Progettista di luce, la ricerca dei mezzi
per rendere coerenti motivazione,
rappresentazione e percezione,
di fondamentale importanza
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
particolari. In una societche dipende in massima parte dalla
luce naturale e non dispone di alternative totalmente sostitu-
tive artificiali, la luce del giorno rappresenta un elemento for-
temente condizionante, sia a livello di organizzazione sociale,
che comportamentale. Anche quando la luce del sole viene
integrata o periodicamente sostituita nellarco della giornata
dalla luce artificiale, il termine di confronto, per una risposta
comportamentale o per una qualsiasi valutazione, sempre
quello relativo alla luce naturale, sempre riferendoci ad una
educazione percettiva con luce naturale.
Giudicare la luce un problema soggettivo, cos si dice e in
parte vero, ma ancora pi vero che, giudicare la luce un
problema di conoscenza e di aderenza alla funzione, al conte-
sto e al gruppo sociale che la vive.
Il giudizio su una buona illuminazione, non si pu formaliz-
zare nellattimo in cui un individuo in stato di soggettivit
(il primo sguardo), ma deve costruirsi in quello spazio emoti-
vo in cui chi giudica, da soggetto diventa oggetto per le moti-
vazioni che il Progettista ha conferito allambiente e, ancora
oggetto, per la presenza di altri che, pur non essendo visti,
(lo) vedono, instaurando quella dimensione di intersoggetti-
vit o spazio delle intersoggettivit, essenziale per la com-
prensione di ogni tipo di rapporto, non esclusi gli elementi di
interazione delluomo con lambiente. Per un Progettista di
luce, la ricerca dei mezzi per rendere coerenti motivazione,
rappresentazione e percezione, di fondamentale importan-
za. Tali mezzi, da alcuni definiti come indici di qualit legati
alle esperienze di soddisfacimento e da altri chiamati elabora-
zione simbolica del reale, tutti legati alla educazione sensoria-
le e culturale delluomo, attengono ad un principio di discre-
zionalit, implicita in una ipotetica equazione simbolica di
similarit, per cui in ogni caso il significante risulta sempre
imprevedibile rispetto al significato. Per ogni individuo, inse-
rito nellambiente, il contesto non solo lo stato dei luoghi,
ma determinato dal suo mondo socioculturale e dal suo
modo di mettersi in una situazione. Quindi, sotto un certo
punto di vista, il contesto riferito ad ogni individuo, solo in
parte imprevedibile, in quanto la fascia di imprevedibilit
poco estesa ed compresa in un certo numero di circostanze,
simili per gran parte degli uomini, i quali, pur appartenendo
a gruppi di origine culturale disomogenea, a causa del predo-
22
In a society largely dependent on natural light
and lacking the means to replace it totally
with artificial alternatives,
daylight is a strongly conditioning element
For a lighting designer, it is fundamentally
important to find the means to make motivation,
representation and perception coherent
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
nings. In a society largely dependent on natural light and
lacking the means to replace it totally with artificial alternati-
ves, daylight is a strongly conditioning element in terms of
both social organisation and behaviour.
Even when the light of the sun is supplemented or periodical-
ly replaced during the day with artificial light, the point of
reference for a behavioural response or any form of considera-
tion is always natural light, evidence that our perception has
been educated to natural light.
Judging light is a subjective problem.
This is what is said and it is partly true, but it is even more
true that judging light is a problem of knowledge and of cohe-
rence with function and context and the social group in que-
stion. A judgement on effective lighting cannot be formalised
when the individual is in a subjective state of mind (the first
glance).
It must rather be constructed in that emotional space where
the person judging is transformed from subject to object in the
rationale attributed by the designer to the environment and
also considering the presence of others who, although unseen,
see the observer, establishing that dimension of inter-subjecti-
vity or space of intersubjectivities essential for understanding
all types of relationship, including mans interaction with the
environment.
For a lightingdesigner, it is fundamentally important to find
the means to make motivation, representation and perception
coherent.
Defined by some as the indices of quality associated with sati-
sfaction and described by others as the symbolic elaboration of
the real, all associated with mans sensory and cultural educa-
tion, these means follow a principle of discretionality implicit in
a hypothetical symbolic equation of similarity, according to
which the signifier is always unpredictable with respect to the
significance.
For each individual in an environment, the context is not just
the condition of the places, but is also determined by his socio-
cultural world and his way of integrating with a given situa-
tion. Thus, in a certain sense the context with reference to each
individual is only in part unpredictable, in that the band of
unpredictability is never very wide and comprises a certain
number of circumstances which are similar for the large majo-
23
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Caratteristiche emozionali della luce
minio delle tecnologie, tendono ad ununica conformazione
socioculturale. Se consideriamo un individuo, infastidito a
causa di una situazione ambientale, e consideriamo tale rea-
zione come una manifestazione comportamentale apparente,
il contesto viene ad identificarsi con la fisicit del luogo, vizia-
ta dal tipo di relazione che lindividuo intreccia con gli stimoli
visivi, con le cose e le persone, presenti o supposte. Da tutto
questo nasce non una formula, ma un principio, almeno per
quanto riguarda lilluminazione, ed da ricercare ogni qual-
volta siamo chiamati a decodificare un contesto, in ogni
richiamo leggibile ed inequivocabile, allambiente naturale,
inteso come spontaneo e non artefatto, privilegiando sicurez-
za e comfort, soprattutto quando operiamo a favore di un
luogo pubblico. Ma il naturale, quando specificatamente
indicato, e in questa sede il dirlo superfluo, si connota in
una finzione pi irritante dello stesso artificiale presentato
come tale. Ancora una volta il concetto di contesto ci viene in
aiuto, ricordandoci che le motivazioni a monte del razionale,
lavorano con pi efficacia di ogni struttura scenica oggetti-
vante. Svolgendo il discorso su un piano di immediata esem-
plificazione, parlando di fonti di luce artificiali, potremmo
constatare come certe propriet fisiche vengano sentite a
livello irrazionale, senza lausilio di supporti tecnici.
24
Lighting in urban areas, parks and gardens The emotional characteristics of light
rity of people who, although belonging to different groups with
different cultural origins, tend towards a single socio-cultural
configuration as a result of the predominance of technology. If
you take the case of an individual irritated by an environmen-
tal situation and you consider that reaction as an apparent
behavioural manifestation, the context corresponds to the phy-
sical characteristics of the place, contaminated by the type of
relationship the individual creates with the visual stimuli,
things and people present or presumed. At least as far as ligh-
ting is concerned, the result of this is not a formula, but a prin-
ciple which must be identified whenever we are called on to
decode a context, in every legible and unambiguous reference to
the natural environment in the sense of the spontaneous rather
than the manufactured, with particular attention to security
and comfort, especially when a public area is involved.
But it is superfluous to add that, when specifically indicated, the
natural assumes the connotations of a fiction which is more irri-
tating than artificiality itself presented as such. The concept of
context once again comes to our aid, reminding us that the
motivations upstream of the rationale are more effective than
any objectifying scenic structure. Developing this concept with
an immediate example, in the context of artificial light sources,
it is interesting to note how certain physical properties are felt
on an irrational level without requiring technical aids.
25
La luce del giorno, dal punto di vista
della dominante, non una costante ma
una variabile, ne discende che la luce naturale,
come campione della luce bianca, pura teoria
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La luce naturale
La luce naturale
I
l sole libera in tutte le direzioni energia radiante sotto
forma di onde elettromagnetiche in quantit pari a 250
miliardi di chilogrammi peso ogni minuto. A noi giungono
quantit trascurabili di energia dopo un viaggio di 149 milio-
ni di chilometri percorsi in 8 secondi. Le lunghezze donda
che ottengono risposte percettive del nostro sistema visivo,
sono comprese fra i 380 nm. e i 760 nm. I 380 nm. rappre-
sentano la soglia dellultravioletto, mentre i 760 nm. la soglia
dellinfrarosso. Nello spazio fra queste due lunghezze donda,
si verifica la sensazione visiva provocata da energia luminosa.
Nel loro viaggio verso la terra le radiazioni elettromagnetiche
incontrano tutta una serie di ostacoli, ultimo fra questi la
fascia atmosferica per questo le radiazioni originarie mutano
composizione spettrale e velocit di propagazione. Ai fini
della dominante, intonazione cromatica della luce (con diver-
se sensazioni: bianco/azzurro, bianco/verde, bianco/arancio,
bianco/giallo, e bianco/rosato), i giochi di rifrazione, rifles-
sione e diffusione, che avvengono durante il viaggio, determi-
nano dominanti diverse per ore diverse e diversi luoghi geo-
grafici, cosicchla lucedel giorno non sar, dal punto di vista
della dominante una costante ma una variabile. Pertanto il
campione di riferimento di una luce bianca, pura teoria se
riferito alla luce naturale. Queste variazioni non rappresenta-
no solo una condizione fisica ma rappresentano un vero e
proprio linguaggio e un orologio biologico che, con le sue
variazioni, ci permette di distinguere il mattino dalla sera, i
luoghi geografici e gli stimoli ad agire. Ci vale per luomo,
per il mondo animale e per tutto ci che naturale. Gli input
vitali del mondo naturale, riconoscono automaticamente le
comunicazioni delle dominanti della luce naturale; queste ci
procurano impulsi emotivi quando si identificano in una zona
geografica che potrebbe essere quella della nostra origine, e
in base ai riconoscimenti delle dominanti si scatenano tutti i
meccanismi che caratterizzano i nostri cic1i vitali. Nelluomo
che vive solo a livello inconscio il suo tramite con la natura, la
presenza di tale dipendenza non cos evidente come negli
animali; comunque a livello inconscio, e nelle risposte com-
portamentali, la presenza di tale condizionamento comune
a tutti.
26
From the point of view of the dominant wave-
length, daylight will therefore never be a con-
stant, but a variable and the reference white light
is therefore of purely theoretical interest if applied
to natural light
Lighting in urban areas, parks and gardens Natural light
Natural light
T
he sun gives out radiant energy in all directions in the form
of electromagnetic waves amounting to the equivalent of
250 billion kilograms in weight every minute. After a journey
of 149 million kilometres covered in just eight seconds, only
negligible amounts of this energy reach us.
The wavelengths perceived by our visual system range from 380
nm to 760 nm. The former represents the ultraviolet threshold
and the latter the infrared threshold. In the space between these
two wavelengths, we experience a visual sensation caused by
light energy. In its journey towards Earth, the electromagnetic
radiation encounters a whole series of obstacles, the last of
these being the Earths atmosphere which modifies the radia-
tions original spectrum and speed of propagation. For the pur-
poses of the dominant wavelength the hue of the light (with dif-
ferent sensations: white/blue, white/green, white/orange,
white/yellow and white/pink), the interaction of refraction,
reflection and diffusion occurring during the journey produces
different dominant wavelengths at different times of the day
and in different places.
From the point of view of the dominant wavelength, daylight
will therefore never be a constant, but a variable and the refer-
ence white light is therefore of purely theoretical interest if
applied to natural light.
These variations represent not just a physical condition, but
also a genuine language and biological clock whose variations
enable us to distinguish morning from evening and recognise
geographical locations, providing stimuli for actions.
This is true for man, for the animal world and for all natural
things. The vital inputs of the natural world automatically
recognise the messages of the dominants in natural light.
They provide us with emotional stimuli when identified with a
geographical zone which might be that of our origin and recog-
nition of the dominant wavelengths triggers a whole range of
mechanisms characterising our life cycle.
In the case of man whose relationship with nature is subcon-
scious, the presence of this dependence is not as evident as in
animals. But at a subconscious level and in terms of behaviour-
al responses, it is present in all of us.
27
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Nuove tecnologie e la domotica
Nuove tecnologie e la domotica
L
o spazio organizzato si sta progressivamente modifi-
cando, sotto la spinta propulsiva dei pi recenti raggiun-
gimenti scientifici e ritrovati tecnici. Lambiente organizzato
diviene sempre pi ecologico, pi sicuro, pi automa-
tizzato e secondo la terminologia corrente pi intelligente.
Gli impianti, sempre pi complessi e sofisticati, sono autore-
golati, programmabili e facilmente gestibili, in modo da mini-
mizzare i consumi e privilegiare la sicurezza e il comfort.
I meccanismi di controllo sono tali da escludere la possibilit
di incidenti, evitare le intrusioni, migliorare lo stato climatico
e percettivo degli ambienti interni, attutendo eventuali forme
di inquinamento. Gli impianti, in un sistema automatizzato
sono integrati, in modo da rispondere in maniera coordi-
nata ad un comando semplice, che pu essere dato a distan-
za, con un telecomando o con un semplice segnale vocale. La
domotica si sta dunque sviluppando in varie direzioni, facen-
do convergere allinterno e allesterno degli ambienti, pro-
dotti dellelettronica e dellinformatica, rispondendo a diver-
se filosofie dellabitare e perseguendo altri obiettivi in dipen-
denza delle varie esigenze. Si affianca a questa metodologia
lormai ben noto sistema BUS. Un qualsiasi elemento tecno-
logico, per quanto sofisticato e poliedrico nella sua adattabi-
lit, non si armonizza a sistemi distributivi non altrettanto
avanzati. Quindi impensabile riproporre metodologie tradi-
zionali, che siano a servizio di elementi tecnologici evoluti. Se,
com vero, lelettronica ormai base comune per ogni appa-
recchiatura, la stessa cosa dovr avvenire per i sistemi distri-
butivi e per le installazioni tecniche. Se pensiamo di automa-
tizzare le funzioni secondo programmi stagionali, situazioni
ambientali esterne, secondo diversi aspetti funzionali, non
possiamo immaginare di avere sempre a disposizione spazi
tali da permette il passaggio di numerosissimi cavi, che oltre-
tutto pongono seri interrogativi anche in fase di manutenzio-
ne o di sempre possibili modifiche. Pensiamo ad esempio di
dover regolare, durante alcune ore del giorno, variazioni dei
livelli di illuminamento della luce artificiale, in stretto rap-
porto con il livello di illuminamento della luce naturale, pen-
siamo di dover creare un sistema unitario di tutte le funzioni
tecnologiche, di uno interno in rapporto con lesterno, per un
trattamento economico della energia, per i controlli, per le
attivazioni e disattivazioni delle apparecchiature senza linter-
28
Lighting in urban areas, parks and gardens New technologies and the smart house
New technologies and the smart house
T
he organised space is gradually being modified under the
stimulus of the most recent scientific achievements and
technical discoveries. The organised environment is becoming
ever more environmentally friendly, safe, more automat-
ed and, as current terminology has it, smarter. Equipment is
ever more complex and sophisticated, self-regulating, program-
mable and easy to run, minimising consumption and improving
security and comfort. Control mechanisms exclude the possibil-
ity of accidents, avoid intrusion, improve the climate of internal
spaces and how they are perceived and attenuate various forms
of possible pollution.
In an automated system, equipment is integrated in such a
way as to provide a coordinated response to a simple command
given either remotely from a remote control unit or by means
of a simple voice signal. Domotics is therefore developing in
various directions, both internally and externally, combining
electronics and informatics to respond to the various philoso-
phies of living and pursuing diversified objectives according to
the specific requirements.
This technology is supported by the already well known BUS
system. However sophisticated and multifunctional in its
adaptability, no technological element can operate in harmony
with a less advanced distribution system. It is therefore
unthinkable to propose traditional methods at the service of
highly evolved technological elements. Electronics have now
become the common basis for all equipment, but this is not yet
true for distribution systems and technical installations.
While it is possible to imagine automating functions according
to seasonal programmes, external environmental situations or
various functional aspects, it is hard to imagine always having
space available to allow the passage of an enormous number of
cables. Certain question marks also exist with regard to main-
tenance and possible modification.
Imagine having to regulate variations in the illuminance levels
of the artificial light during the course of the day in close corre-
lation with natural light levels. Imagine having to create a uni-
fied system incorporating all the technological functions of an
internal space linked to an external space, guaranteeing eco-
nomic energy use, control as well as activating and deactivating
equipment without the intervention of man, with an automa-
tion system upstream to globally manage the technologies as a
29
Il sistema BUS, sistema decentrato
con trasmissione di dati seriali, consente
con una sola linea dorsale, di collegare sensori
capaci di governare qualsiasi apparecchiatura
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Nuove tecnologie e la domotica
vento delluomo, con una automatizzazione a monte, che
gestisca in modo economico e funzionale la globalit delle
tecnologie. Riflettiamo su quanti cavi dovremmo tendere, il
numero delle connessioni, quante andate e ritorno, e consi-
deriamo ancora tutti i lavori edili necessari per predisporre,
sistemare, proteggere e rendere tutto formalmente ed esteti-
camente accettabile. Infine non sono da trascurare pericoli,
come ad esempio, le possibilit di incendio che, una fra le
migliaia di connessioni necessarie nei sistemi tradizionali, si
potrebbero verificare. oltretutto indispensabile poter colle-
gare fra loro impianti diversi per tipologia e funzioni da coor-
dinare in un unico quadro principale. Il sistema BUS, sistema
decentrato con trasmissione di dati seriali, consente con una
sola linea dorsale, di collegare sensori capaci di governare
qualsiasi apparecchiatura. Esso oltre ad avere la linea di ali-
mentazione, si svolge secondo una linea a bassissima tensio-
ne, in corrente continua, linea costituita da un doppino
telefonico cui vengono collegati con accoppiatori logici in
parallelo, sia i sensori (dispositivi di comando), che gli attua-
tori (dispositivi di sistemi di controllo capaci di accendere,
spegnere, regolare unit periferiche). Questo consente di pre-
cablare gli impianti senza dover entrare nel dettaglio. Infatti,
qualsiasi modifica o aggiornamento, che attiene alle funzioni,
si potr realizzare cambiando messaggio. In pratica si tratter
di collegare ogni apparecchiatura con due linee: lalimenta-
zione e la linea BUS; fatto questo, possibile programmare,
modificare, agire manualmente o automaticamente, su ogni
apparecchiatura, secondo programmi estemporanei o predi-
sposti. La linea BUS inoltre preparata per linterconnessio-
ne aperta di tutti i sistemi analoghi per la telecomunicazione,
la intercomunicazione e la elaborazione dei dati.
30
The BUS system a decentralised system
with serial data transmission enables sensors
capable of regulating all types of equipment
to be connected to a single backbone line
Lighting in urban areas, parks and gardens New technologies and the smart house
whole in the most economic and functional way possible. Just
think how much cable would have to be provided, how many
connections, how many outputs and inputs, then consider all
the building work required to prepare, organise, protect and
make the installation formally and aesthetically acceptable.
Finally, reflect on the risks, such as for example the danger of
fire potentially caused by one of the thousands of connections
required in a traditional system. And it is above all vital to be
able to connect different types of installation with different
functions and to coordinate them from a single main control
unit.
The BUS system a decentralised system with serial data trans-
mission enables sensors capable of regulating all types of
equipment to be connected to a single backbone line. As well as
the power line, it also incorporates a very low voltage direct
current line consisting of a telephone pair connected by means
of parallel logic couplers to sensors (command devices) and
actuators (control system devices able to switch on, switch off
and regulate peripheral units).
Equipment can therefore be precabled without knowing the
details and any functional modification or updating can be
implemented simply by changing the message. In practice, each
unit is connected via two lines, the power line and the BUS
line. Once this has been done, it can be programmed, modified
and operated either manually or automatically according to
extemporary or pre-set programmes. The BUS line can also be
used for open interconnection with all analogue telecommuni-
cations, intercommunications and data processing systems.
31
I colori presenti in un ambiente influenzano
il colore della luce, come lintonazione cromatica
della luce interagisce con i colori delle superfici
delle zone illuminate
Il colore non solo una propriet fisica insita
negli oggetti che vediamo, cambiando fonte
luminosa si otterranno differenti effetti cromatici
I colori della luce, nella loro composizione,
seguono le regole del sistema additivo
I colori additivi, sommandosi, diventano sempre
pi luminosi, mentre nel sistema sottrattivo,
la somma dei colori porta irrimediabilmente
verso il marrone scuro
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
La resa cromatica
I
colori presenti in un ambiente influenzano il colore della
luce, come lintonazione cromatica della luce interagisce con
i colori delle superfici che risulteranno cromaticamente pena-
lizzate o esaltate dal colore dominante della luce stessa. Ne
consegue che, in un progetto di illuminazione, si debbano con-
siderare i colori delle strutture ambientali e degli elementi
naturali presenti, in rapporto alla temperatura di colore della
luce. quindi necessario, per evitare sgradite sorprese, con-
trollare attentamente i colori scelti illuminandoli, preventiva-
mente, con le luci previste come definitive, in modo da poter
verificare leffetto finale. Nei riguardi del comportamento
delle riflessioni dei colori e delle luminanze, ci si dovr affida-
re ai dati tecnici, alla logica e allesperienza. Unultima consi-
derazione sul cromatismo e i suoi effetti, rivolta ai colori chia-
mati metamerici, colori che assumono aspetto o apparenza
diversa secondo il tipo di fonte luminosa che li illumina, con il
sorprendente effetto che uno stesso oggetto potr apparirci di
un colore con la luce naturale e diverso con la luce artificiale.
Come gi detto il colore non solo una propriet fisica insita
negli oggetti che vediamo, cambiando fonte luminosa si otter-
ranno differenti effetti cromatici. Il concetto di luce bianca in
assoluto puramente teorico poich ogni fonte luminosa ha la
predominanza di una tonalit di colore che permette la defini-
zione e identificazione di luce calda e di luce fredda. I colori
della luce, nella loro composizione, seguono le regole del siste-
ma additivo: sommando i colori primari rosso, verde e blu
si ottiene il bianco mentre sommando a due a due i primari, si
ottengono i colori secondari come il giallo (verde pi rosso), il
magenta (blu pi rosso) e il cyano (verde pi blu). In ogni caso
la differenza fra sistema additivo (colori della luce) e sistema
sottrattivo (colori opachi: vernici, tempere ecc.) risiede nel
fatto che i colori additivi, sommandosi, diventano sempre pi
luminosi, mentre nel sistema sottrattivo, la somma dei colori
porta irrimediabilmente verso il marrone scuro. Per quanto
riguarda il sistema didentificazione dei colori della luce, (pag.
34) la Commission International de lEclairage (CIE) ha adot-
tato nel 1931 un sistema didentificazione cromatica ricono-
sciuto in tutto il mondo. Il Sistema CIE si basa sulla misura-
zione dei valori spettrofotometrici dei colori in tutte le lun-
ghezze donda. I valori che risultano, vanno confrontati con i
valori dei tre colori primari (rosso, verde e blu); i dati che ne
32
The colours present in a given environment
influence the colour of the light, just as the hue
of the light interacts with the colours
of the surfaces of the illuminated areas
Colour is not merely an intrinsic physical
property of the objects we see.
Changing the light source we will obtain
different chromatic effects
The colours of light follow the additive rule
When additive colours are combined, they
become more luminous, while in the subtractive
system, adding the colours together inevitably
produces dark brown
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
Colour rendering
T
he colours present in a given environment influence the
colour of the light, just as the hue of the light interacts with
the colours of surfaces which may be chromatically penalised or
enhanced by the dominant colour.
A lighting design must therefore take account of the colours of
the structures and natural elements present in the environment
in relation to the colour temperature of the light itself. To avoid
unpleasant surprises, the colours chosen must be carefully veri-
fied, illuminating them in advance with the definitive choice of
lights to verify the final effect.
As far as the behaviour of colour reflections and luminance is
concerned, we have to rely on technical data, logic and expe-
rience. Still on the theme of chromaticity and its effects, a final
mention must be made of the so-called metameric colours.
These appear differently according to the type of light source
illuminating them, with the surprising effect that the same
object may appear of one colour in natural light and another in
artificial light.
As already said, colour isnot merely an intrinsic physical pro-
perty of the objects we see. Changing the light source we will
obtain different chromatic effects. The concept of white light in
absolute is purely theoretical as in every light source one parti-
cular tone of colour predominates, enabling it to be defined as
warm light or cold light.
The coloursof light follow the additive rule. Adding together
the primary colours red, green and blue gives white, while
by combining the primary colours in twos you obtain the secon-
dary colours such as yellow (green plus red), magenta (blue plus
red) and cyan (green plus blue). The difference between the
additive system (colours of light) and subtractive system (opa-
que colours paint, tempera, etc) is that when additivecolours
are combined, they become more luminous, while in the sub-
tractive system, adding the colours together inevitably produces
dark brown. As regards systems for identifying the colours of
light, (pag. 34) in 1931 the Commission International de
lEclairage (CIE) adopted a colour identification system reco-
gnised throughout the world. The CIE system is based on mea-
surement of the spectrophotometric values of the colours in all
wavelengths. The resultant values are compared with those of
the three primary colours (red, green and blue) and the final
values represent the quantity of primary colours necessary to
33
Due lampade con uguale temperatura di colore,
avendo distribuzione spettrale diversa,
appaiano con dominanti diverse
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
derivano, rappresentano la quantit di colori primari necessa-
ria che interviene per riprodurre quel determinato colore dello
spettro. La somma dei dati relativi al rosso, verde e blu si chia-
ma valore tristimolo di un determinato colore e viene defini-
to con tre parametri indicati da lettere maiuscole: X per i valo-
ri del rosso; Y per i valori del verde; Z per i valori del blu. Se
prendiamo un corpo nero cavo e lo surriscaldiamo, vedremo
che nella cavit si evidenzier prima un colore rosso, poi rosso
arancio, poi bianco caldo e continuando a scaldare il corpo,
apparir il bianco azzurro. Si definisce temperatura di colore,
il colore corrispondente a quello di un corpo nero riscaldato ad
una temperatura in gradi Centigradi con riferimento alla tem-
peratura assoluta in gradi Kelvin (0 K = 273 C). Cos alla
temperatura di 800 K, avremo una luce decisamente rosata, a
3000 K la luce avr una intonazione gialla, a 4000 K avremo un
bianco caldo e a 5000 K un bianco freddo, infine, a 8000 K la
luce sar fortemente azzurrata. Occorre ricordare che la defi-
nizione di temperatura di colore non identifica con precisione
la distribuzione spettrale di una lampada, potr cos accadere
che due fonti luminose con uguale temperatura di colore,
avendo distribuzione spettrale diversa, appaiano con domi-
nanti diverse. La capacit di una luce di rendere fedelmente
il colore, si misura in base ad un paragone fra la resa del colo-
re della luce in esame e la resa del colore di una luce campio-
ne, appositamente organizzata. Occorre per osservare che il
grado di resa del colore, ottenuto per paragone, sia pure con
luci diverse per gradi Kelvin, risponder positivamente per
alcuni colori a scapito di altri, quindi il dato di Indice di Resa
Cromatica IRC potr assumere, in definitiva, solo valore
di indicazione sia pure con una buona approssimazione.
Esistono ancora due metodi di classificazione delle lampade
nei riguardi della resa cromatica. Il primo, lIndice di
Preferenza del Colore, misura, in modo statistico, la preferen-
za di gruppi di individui nei riguardi di particolari elementi,
come il verde delle foglie, la vivacit dei colori caldi dei fiori
ecc. La capacit di una determinata luce nel rendere i colori
preferiti secondo il pi diffuso convincimento, sar quella con
pi alto grado di Indice di Preferenza del Colore. Il secondo
lIndice di Discriminazione del Colore, che misura la capacit
di una luce nellevidenziare o far distinguere, il maggior nume-
ro di sfumature di un determinato colore.
34
Identificazione dei colori: Carta Cromatica CIE
Colour identification: CIE Chromaticity Diagram
0.8
0.6
0.4
0.2
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8
Two lamps with the same colour temperature
and a different spectral distribution may have
different dominants.
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
reproduce that particular colour of the spectrum.The sum of the
data relating to the red, green and blue component is known as
the tristimulus valueof a given colour and is defined with
three parameters indicated by the capital letters X for the red
value, Y for the green value and Z for the blue value. If you take
a hollow blackbody and heat it, the cavity will first appear red,
then orange red, then warm white and finally bluish white.
Colour temperature is defined as the colour corresponding to
that of a blackbody heated to a certain temperature in degrees
Centigrade with reference to absolute temperature in degrees
Kelvin (0 K =-273 C).
At a temperature of 800 K, the light is decidedly pinkish, at
3000 K it is yellowish, at 4000 K a warm white, at 5000 K a
cold white and finally at 8000 K, the light is strongly bluish. It
should be borne in mind that definition of colour temperature
does not identify the spectral distribution of a lamp precisely
and two lamps with the same colour temperature and a diffe-
rent spectral distribution may have different dominant wave-
lengths.
The ability of a light to render colour faithfully is measured
by comparing the colour rendering of the light in question and
the colour rendering of a standard reference light.
However, the degree of colour rendering obtained by the com-
parison method, even when using different lights for different
degrees Kelvin, will only give a positive response for certain
colours to the detriment of others. The Colour Rendering
Index (CRI) thus provides no more than an indication, althou-
gh it is a good approximation.
There are also two other methods of classifying the colour ren-
dering of lamps. The first, the Colour Preference Index, is obtai-
ned by statistically measuring the preference of groups of indi-
viduals for certain elements such as the green of leaves, the bri-
ghtness of the warm colours of flowers, etc.
The ability of a given light to render the preferred colour accor-
ding to the most common conviction will be the one with the
highest Colour Preference Index value. The second is the
Colour Discrimination Index measuring the ability of a light to
bring out or distinguish between the greatest number of nuan-
ces of a given colour.
35
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
36
Illuminazione di immagine giocata
con le temperature di colore delle lampade
Image lighting centred around
the colour temperature of the lamps
Confronto fra una illuminazione al sodio AP a sinistra
e quella a Ioduri metallici di 4000 K a destra
Comparison between HP sodium lighting (right)
and metal iodide lighting at 4000 K (left)
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
37
Illuminazione di immagine giocata
con le temperature di colore delle lampade
Image lighting centred around
the colour temperature of the lamps
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
38
Lampade e prerogative di resa cromatica
in generale
2700/3100 K
colori caldi e freddi
colori caldi
colori freddi
3100/4000 K
colori caldi e freddi
colori caldi
colori freddi
4000/<5000 K
colori caldi e freddi
colori caldi
colori freddi
INCANDESCENZA
BUONO
OTTIMO
SCARSO
FLUORESCENZA
BUONO
BUONO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
SCARSO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
SCARSO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
SCARSO
BUONO
FLUORESCENZA
OTTIMO
BUONO
OTTIMO
FLUORESCENZA
BUONO
SCADENTE
BUONO
MISCELATA
SCARSA
SCARSA
BUONO
MISCELATA
MEDIOCRE
MEDIOCRE
BUONO
MERCURIO EXTRA
BUONO
BUONO
BUONO
MERCURIO EXTRA
BUONO
MEDIOCRE
BUONO
MERCURIO EXTRA
SCARSO
SCARSO
BUONO
IODURI METALLICI
MEDIOCRE
MEDIOCRE
BUONO
IODURI METALLICI
BUONO
BUONO
OTTIMO
IODURI METALLICI
MEDIOCRE
BUONO
BUONO
SODIO-XENO
MEDIOCRE
BUONO
SCADENTE
SODIO AP
MEDIOCRE
MEDIOCRE
SCADENTE
XENO
MEDIOCRE
MEDIOCRE
OTTIMO
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
39
Lamps and colour rendering properties in general 2700/3100K
warmandcoldcolours
warmcolours
cold colours
3100/4000 K
warmandcoldcolours
warmcolours
cold colours
4000/5000 K
warmandcoldcolours
warmcolours
cold colours
INCANDESCENT
GOOD
EXCELLENT
POOR
FLUORESCENT
GOOD
GOOD
GOOD
MERCURY
POOR
POOR
GOOD
MERCURY
POOR
POOR
GOOD
MERCURY
POOR
POOR
GOOD
FLUORESCENT
EXCELLENT
GOOD
EXCELLENT
FLUORESCENZA
GOOD
VERY POOR
GOOD
MISCELATA
POOR
POOR
GOOD
MIXED
MEDIOCRE
MEDIOCRE
GOOD
EXTRA MERCURY
GOOD
GOOD
GOOD
EXTRA MERCURY
GOOD
MEDIOCRE
GOOD
EXTRA MERCURY
POOR
POOR
GOOD
METAL IODIDE
MEDIOCRE
MEDIOCRE
GOOD
METAL IODIDE
GOOD
GOOD
EXCELLENT
METAL IODIDE
MEDIOCRE
GOOD
GOOD
SODIUM-XENON
MEDIOCRE
GOOD
VERY POOR
HP SODIUM
MEDIOCRE
MEDIOCRE
VERY POOR
XENON
MEDIOCRE
MEDIOCRE
EXCELLENT
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
40
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
OTTIMO
Valorizzazione dei colori
in base alla temperatura
di colore della luce
Aspetto delle persone
SCARSO OTTIMO BUONO
SCARSO NORMALE OTTIMO
BUONO SCARSO NORMALE
SCARSO OTTIMO BUONO
BUONO SCARSO NORMALE
SCARSO OTTIMO BUONO
BUONO SCARSO NORMALE
OTTIMO NORMALE SCARSO
OTTIMO BUONO SCARSO
BUONO SCARSO
BLU
VERDE
NERO CALDO
NEROFREDDO
BIANCOCALDO
BIANCOFREDDO
MARRONE
GIALLO
ARANCIO
ROSSO
BUONO
INCANDESCENZA
OTTIMO
FLUORESCENZA FLUORESCENZA FLUORESCENZA
BUONO MEDIOCRE SCADENTE
MISCELATA MISCELATA
BUONO SCADENTE
MERCURIO MERCURIO MERCURIO
SCARSO SCARSO SCADENTE
MERCURIO EXTRA MERCURIOEXTRA MERCURIOEXTRA
MEDIOCRE MEDIOCRE
IODURI METALLICI IODURI METALLICI IODURI METALLICI
MEDIOCRE SCARSO SCADENTE
SODIO-XENO
MEDIOCRE
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
41
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
EXCELLENT
Colour enhancement
according to the colour
temperature of the light
Appearance of people
POOR EXCELLENT GOOD
POOR NORMAL EXCELLENT
GOOD POOR NORMAL
POOR EXCELLENT GOOD
GOOD POOR NORMAL
POOR EXCELLENT GOOD
GOOD POOR NORMAL
EXCELLENT NORMAL POOR
EXCELLENT GOOD POOR
GOOD POOR
BLUE
GREEN
WARM BLACK
COLD BLACK
WARM WHITE
COLD WHITE
BROWN
YELLOW
ORANGE
RED
GOOD
INCANDESCENT
EXCELLENT
FLUORESCENT FLUORESCENT FLUORESCENT
GOOD MEDIOCRE VERY POOR
MIXED MIXED
GOOD VERY POOR
MERCURY MERCURY MERCURY
POOR POOR VERY POOR
EXTRA MERCURY EXTRA MERCURY EXTRA MERCURY
MEDIOCRE MEDIOCRE
METAL IODIDE METAL IODIDE METAL IODIDE
MEDIOCRE
POOR VERY POOR
SODIUM-XENON
MEDIOCRE
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
42
Aspetto delle piante e dei fiori
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
INCANDESCENZA
FIORI OTTIMO
FOGLIE SCARSO
FLUORESCENZA
FIORI BUONO
FOGLIE BUONO
MERCURIO
FIORI SCARSO
FOGLIE BUONO
MERCURIO
FIORI SCARSO
MERCURIO
FIORI SCARSO
FOGLIE BUONO
FLUORESCENZA
FIORI BUONO
FOGLIE OTTIMO
FLUORESCENZA
FIORI SCADENTE
FOGLIE BUONO
MISCELATA
FIORI SCARSA
FOGLIE BUONO
MISCELATA
FIORI BUONO
FOGLIE BUONO
MERCURIO EXTRA
FIORI BUONO
FOGLIE BUONO
MERCURIO EXTRA
MEDIOCRE
FOGLIE BUONO
MERCURIO EXTRA
FIORI SCARSO
FOGLIE BUONO
IODURI METALLICI
FIORI MEDIOCRE
FOGLIE BUONO
IODURI METALLICI
FIORI SCARSO
FOGLIE OTTIMO
IODURI METALLICI
FIORI SCARSO
FOGLIE BUONO
SODIO-XENO
FIORI MEDIOCRE
FOGLIE SCADENTE
400 500 600 700nm
3000 K
400 500 600 700nm
3000 K
400 500 600 700nm
6000 K
400 500 600 700nm
5400 K
400 500 600 700nm
2700 K
400 500 600 700nm
4000 K
400 500 600 700nm
3800 K
400 500 600 700nm
3500 K
Distribuzione spettrale delle lampade
Spectral distribution of lamps
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
43
2700/3100 K 3100/4000 K 4000/5000 K
INCANDESCENT
FLOWERS EXCELLENT
LEAVES POOR
FLUORESCENT
FLOWERS GOOD
LEAVES GOOD
MERCURY
FLOWERS POOR
LEAVES GOOD
MERCURY
FLOWERS POOR
MERCURY
FLOWERS POOR
LEAVES GOOD
FLUORESCENT
FLOWERS GOOD
LEAVES EXCELLENT
FLUORESCENT
FLOWERS VERY POOR
LEAVES GOOD
MIXED
FLOWERS POOR
LEAVES GOOD
MIXED
FLOWERS GOOD
LEAVES GOOD
EXTRA MERCURY
FLOWERS GOOD
LEAVES GOOD
EXTRA MERCURY
MEDIOCRE
LEAVES GOOD
EXTRA MERCURY
FLOWERS POOR
LEAVES GOOD
METAL IODIDE
FLOWERS MEDIOCRE
LEAVES GOOD
METAL IODIDE
FLOWERS POOR
LEAVES EXCELLENT
METAL IODIDE
FLOWERS POOR
LEAVES GOOD
SODIUM-XENON
FLOWERS MEDIOCRE
LEAVES VERY POOR
Appearance of plants and flowers
Confronto degli spettri della luce naturale,
di una lampada a scarica
e della lampada ad incandescenza
Comparison of the spectrums of natural light,
a discharge lamp and an incandescent lamp
160
140
120
100
80
60
40
20
0
400 500 600 700 E
N
E
R
G
I
A
R
E
L
A
T
I
V
A
-
R
E
L
A
T
I
V
E
E
N
E
R
G
Y
LUNGHEZZE DONDA IN NANOMETRI - WAVELENGTHS IN NANOMETERS
LUCENATURALE
NATURAL LIGHT
LAMPADA A SCARICA IN GAS (FLUORESCENTE)
GAS DISCHARGE LAMP (FLUORESCENT)
LAMPADAADINCANDESCENZA
INCANDESCENT LAMP
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La resa cromatica
44
RA= 40
2700/3100 K
Materiali colori caldi
Materiali colori freddi
3100/4000 K
Materiali colori caldi
Materiali colori freddi
4000/5000 K
Materiali colori caldi
Materiali colori freddi
INCANDESCENZA
OTTIMO
SCARSO
FLUORESCENZA
BUONO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
BUONO
MERCURIO
SCARSO
BUONO
FLUORESCENZA
BUONO
OTTIMO
FLUORESCENZA
SCADENTE
BUONO
MISCELATA
SCARSA
BUONO
MISCELATA
MEDIOCRE
BUONO
MERCURIO EXTRA
BUONO
BUONO
MERCURIO EXTRA
MEDIOCRE
BUONO
MERCURIO EXTRA
SCARSO
BUONO
IODURI METALLICI
MEDIOCRE
BUONO
IODURI METALLICI
BUONO
OTTIMO
IODURI METALLICI
BUONO
BUONO
SODIO-XENO
BUONO
SCADENTE
SODIO AP
MEDIOCRE
SCADENTE
XENO
MEDIOCRE
OTTIMO
Aspetto architetture esterne
Identificazione commerciale dellindice
di resa cromatica
RESA OTTIMA RA=90 -100 GRADO 1A
RESA BUONA RA=80 - 89 GRADO 1B
RESA MEDIOCRE RA=70 - 79 GRADO 2A
RESA SCARSA RA=60 - 69 GRADO 2B
RESA SCADENTE RA=40 - 59 GRADO 3
MIXED
POOR
GOOD
MIXED
MEDIOCRE
GOOD
Lighting in urban areas, parks and gardens Colour rendering
45
RA= 40
2700/3100 K
Warmcoloured materials
Cold coloured materials
3100/4000 K
Warmcoloured materials
Cold coloured materials
4000/5000 K
Warmcoloured materials
Cold coloured materials
INCANDESCENT
EXCELLENT
POOR
FLUORESCENT
GOOD
GOOD
MERCURY
POOR
GOOD
MERCURY
POOR
GOOD
MERCURY
POOR
GOOD
FLUORESCENT
GOOD
EXCELLENT
FLUORESCENT
VERY POOR
GOOD
EXTRA MERCURY
GOOD
GOOD
EXTRA MERCURY
MEDIOCRE
GOOD
EXTRA MERCURY
POOR
GOOD
METAL IODIDE
MEDIOCRE
GOOD
METAL IODIDE
GOOD
EXCELLENT
METAL IODIDE
GOOD
GOOD
SODIUM-XENON
GOOD
VERY POOR
HP SODIUM
MEDIOCRE
VERY POOR
XENON
MEDIOCRE
EXCELLENT
External appearance of architecture
Commercial identification of colour rendering index
EXCELLENT RA=90 - 100 CLASS 1A
GOOD RA=80 - 89 CLASS 1B
MEDIOCRE RA=70 - 79 CLASS 2A
POOR RA=60 - 69 CLASS 2B
VERY POOR RA=40 - 59 CLASS 3
Le lampade, a seconda del tipo e in varia misura,
mutano le condizioni di vita delle piante
con effetti a volte deterioranti
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Effetti della luce artificiale sui vegetali
Effetti della luce artificiale sui vegetali
FOTOSINTESI
attiene alla trasformazione di energia radiante in energia
chimica.
FOTOTROPICI
attiene allorientamento.
FOTOMORFOGENESI
attiene alla crescita e allo sviluppo.
FOTOPERIODISMO
attiene alle reazioni periodiche.
P
articolare attenzione occorre fare nelluso delle lampade
al sodio AP (alta pressione), alle alogene e a particolari
tipi di lampade fluorescenti. Queste lampade, a seconda del
tipo, in varia misura, accelerano la crescita delle piante ren-
dendole pi deboli nei confronti degli agenti inquinanti, delle
malattie e delle gelate precoci; e ancora si diradano le chiome
ed aumenta la traspirazione a scapito della produzione di clo-
rofilla.
Inoltre le suddette lampade disturbano il regolare fotoperio-
do sconvolgendo i tempi di fioritura e dellinizio del riposo
vegetazionale. Altri effetti si evidenziano nello spostamento
verso la fonte luminosa dellasse dellalbero.
46
Tilia cordata
Acer platanoide Acer rubrum Ilex opaca
Essenze ad alta
sensibilit:
Essenze a media
sensibilit:
Essenze a bassa
sensibilit:
Betulla papyrifera Gingko biloba Liquidambar styraciflua
Catalpa bignonioides Glaeditsia triacanthos Magnolia grandiflora
Platanus acerifolia Koelreuteria paniculata Pinus nigra
Ulmus americana
Zelkova serrata
Sophora japonica Pyrus calleryana
Quercus phellos
Depending on the type and to varying degrees,
lamps influence plant life - sometimes
with deteriorating effects
Lighting in urban areas, parks and gardens The effects of artificial light on vegetation
The effects of artificial light on vegetation
PHOTOSYNTHESIS
associated with the transformation of radiant energy into chem-
ical energy.
PHOTOTROPIC
associated with orientation.
PHOTOMORPHOGENIC
associated with growth and development.
PHOTOPERIODIC
associated with periodic reactions.
P
articularly attention must be paid to the use of HP (high
pressure) sodium lamps, halogen lamps and certain types of
fluorescent lamps. Depending on the type and to varying
degrees, these lampsaccelerate plant growth and increase vul-
nerability to the effects of pollutants, disease and early frost.
They thin out foliage and increase transpiration, to the detri-
ment of chlorophyll production. These lamps also disturb regu-
lar photoperiodism, disrupting flowering times and the onset of
dormancy and cause the axis of the tree to shift towards the
light source.
47
Tilia cordata
Acer platanoide Acer rubrum Ilex opaca
Highly sensitive
trees:
Moderately sensitive
trees
Slightly sensitive
trees
Betulla papyrifera Gingko biloba Liquidambar styraciflua
Catalpa bignonioides Glaeditsia triacanthos Magnolia grandiflora
Platanus acerifolia Koelreuteria paniculata Pinus nigra
Ulmus americana
Zelkova serrata
Sophora japonica Pyrus calleryana
Quercus phellos
In mancanza di un elemento riflettente
la luce non si vede
L'ombra propria determina il rilievo dell'oggetto
illuminato, l'ombra portata la posizione spaziale
dell'oggetto stesso
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
Gli aspetti scenografici
L
a percezione della luce avviene quando colpisce un mezzo
che la riflette. Nel vuoto atmosferico, la luce si pu vede-
re solo in presenza di pulviscolo, fumo o nebbia, in mancan-
zadi un elemento riflettente la luce non si vede. Tutti gli ele-
menti colpiti dalla luce, producono unombra propria, su se
stessi, e unombra portata su un elemento adiacente nellam-
bito del fascio luminoso. Lombra propriadetermina il rilievo
delloggetto illuminato, lombra portata la posizione spaziale
delloggetto stesso. Il progetto dilluminazione deve tener
conto del risultato finale in senso scenografico. Scenografia,
infatti, non vuol dire estetizzante applicazione di modelli, ma
interpretazione, creazione del senso delle cose. Le luci, le
ombre proprie delle piante e degli elementi architettonici e le
ombre portate, formano lopera percettiva in cui idee, equili-
bri delle luci e delle ombre, proporzione dei volumi dislocati
nella scena, rappresentano un messaggio significante e armo-
nico. Scenografie con scarso equilibrio e di difficile codifica-
zione, disorientano il frequentatore e generano esperienze di
fuga sociale.
Quanto pi si gioca con luci troppo diffuse e troppo unifor-
mi, tanto pi si conferisce allambiente carattere di disorien-
tante irrealt o di piatta banalit. Quanto pi si esagera con i
contrasti, gli abbagliamenti e i colpi di luce, tanto pi si con-
ferisce allambiente carattere di drammaticit o di forzata
imposizione scenica. In ogni caso, luoghi trattati cos male,
non favoriranno mai n la frequentazione, n il desiderio di
permanenza. Un giusto equilibrio, invece, di chiari e scuri, in
un ambito di luminanze o livelli di illuminamento, che non
48
Illuminazione possibile con alberi non troppo vicini.
Se il fascio di luce non diffuso lilluminazione pu
risultare fastidiosa. Questa illuminazione adatta a
grandi spazi privi di particolarit. La luce diffusa in
genere risulta anonima e poco attraente
Possible lighting with relatively well spaced trees.
If the light beam is not diffuse, the lighting may be
irritating. This type of lighting is suitable for large
areas without significant elements of interest.
Diffuse lighting is usually anonymous and somewhat
unattractive
If there is nothing to reflect light,
it cannot be seen
The attached shadow determines the relief
of the lit object, while the shadow cast on
adjacent objects determines the spatial location
of the element itself
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
Scenic aspects
L
ight is perceived when it strikes a surface. In an atmospher-
ic void, light is visible only in the presence of dust, smoke
or fog. If there is nothing to reflect light, it cannot be seen.
Every element struck by light produces a shadow falling on
itself (attached shadow) and a shadow falling on adjacent ele-
ments within the light beam (cast shadow).
The attached shadow determines the relief of the lit object,
while the shadow cast on adjacent objects determines the spa-
tial location of the element itself. Lighting design must take
account of the final scenographic effect.
Scenography does not mean the beautifying application of
established models, but rather the interpretation and creation
of meaning.
Light, the attached shadow of vegetation and architectural ele-
ments and their cast shadow are together responsible for the
perceived product, where the ideas, balance of light and shade
and proportion of volumes in the scene communicate a signifi-
cant and harmonious message to the senses. Poorly balanced
and difficult to decode scenography disorients the observer and
causes social alienation.
The more use is made of overly diffuse and uniform lighting,
the more disorientating, unreal and prosaically flat the envi-
ronment becomes.
The more contrasts, glare and highlights are exaggerated, the
more the environment becomes dramatic and forcedly scenic. In
either case, places treated this badly never encourage either
frequentation or lingering.
In the context of luminance or illuminance levels, a correct bal-
49
Illuminazione suggestiva
Atmospheric lighting
La luce diffusa in genere induce il frequentatore
a muoversi con incertezza
Illuminazione dallalto:
poco scenografica e crea molte ombre
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
superi il rapporto di 10:1, conferisce allambiente gli stessi
valori del sottobosco in luce naturale suggerendo il desiderio
di sostare e di ritornare sui luoghi. Per illuminare sapiente-
mente un albero, occorre in primo luogo stabilire il punto di
vista e scegliere quindi il punto di posa dellapparecchio dil-
luminazione, determinandone il puntamento.
Lilluminazione, che deve avere come caratteristica principale
la funzionalit, deve rispondere anche ad esigenze decorative
e in questambito, esprimere valori estetici e culturali, in
armonia con le aspettative sociali.
Illuminazione generale diffusa: richiama leffetto della luce
lunare e si ottiene, sistemando ad altezze predominanti, appa-
recchi di illuminazione con fasci molto ampi di luce diffusa.
Leffetto luce ammorbidisce i contrasti e le ombre non sono
marcate. Latmosfera che ne deriva, non stimolante, ma
piuttosto monotona e quindi sempre un errore trattare lar-
ghe zone con questo tipo dilluminazione.
Questilluminazione si colloca bene fra zone di medio e forte
impatto emotigeno, in cui prevalgono elementi di riposo, inti-
mit e sosta, in spazi non molto grandi, prospicienti ad inte-
ressanti panorami o in prossimit di spiagge o rive di fiumi.
La situazione a luce diffusain genere induce il frequentatore
a muoversi con incertezza, senza un preciso orientamento,
interrompendo percorsi iniziati per volgersi verso altre dire-
zioni.
Illuminazione dallalto: poco scenografica e crea molte
ombre, adatta a conseguire risparmi energetici, sempre che
le ombre non determinino eccessivi contrasti e pesanti abbas-
50
Illuminazione posta in basso, adatta a percorsi roman-
tici. Da utilizzare in spazi ridotti, con questa luce non
possibile analizzare con precisione lintorno
Low-level lighting, suitable for romantic paths. For use
in small areas, this type of lighting prevents the sur-
roundings from being analysed clearly
Diffuse light generally induces the observer to
move about uncertainly
Downlighting has a poor scenic effect
and numerous shadows are created.
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
ance of light and dark never exceeding a ratio of 10:1, gives the
environment the same values as a naturally lit woodland floor,
triggering a desire to linger and return.
To skilfully light a tree, the first step is to establish the view-
point, then to install the luminaire and decide the orientation.
Even when its main aim is functional, lighting must also satis-
fy decorative requisites and express aesthetic and cultural values
in harmony with the expectations of society.
General diffuse lighting: is reminiscent of the effect of moon-
light and is obtained by installing luminaires with very wide
beams of diffuse light at a dominating height. The effect of the
light softens contrasts and shadows are not marked.
The resulting atmosphere is not stimulating, but somewhat
monotonous and it is therefore always a mistake to treat large
areas with this type of lighting.
It is most appropriate between zones with medium to strong
emotion-inducing impact with a predominance of elements for
rest, intimacy and lingering in relatively small areas with inter-
esting views or near beaches or river banks.
Diffuse light generally induces the observer to move about
uncertainly without a precise orientation and with frequent
changes of direction.
Downlighting:the scenic effect is poor and numerous shadows
are created. It is most suitable to achieve energy savings, pro-
viding the shadows do not cause excessive contrast and reduce
average illuminance excessively along routes. The light effect
may, however, be interesting in the presence of variable height
trees with interweaving and not overly dense foliage, re-creat-
51
Una bella illuminazione promozionale con forte
valenza scenografica
Good promotional lighting with strong scenic effect
Illuminazione dal basso:
sicuramente fra le pi scenografiche
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
samenti dellilluminamento medio dei percorsi. Leffetto luce
potrebbe diventare interessante allorch piante di varie altez-
ze, con fogliame non troppo denso, si compenetrino ripropo-
nendo limmagine della luce del sole in un sottobosco. Se lil-
luminazione stata ben calibrata, possibile evitare quel
senso dinquietudine che si genera in chi percorre zone dense
di forti contrasti. Questilluminazione porta le persone ad
intraprendere percorsi posti fra il limite delle forti ombre e le
penombre, con qualche momentanea puntata verso la luce.
Illuminazione dal basso: sicuramente fra le pi scenografi-
che, ed affascinanti, le forme acquistano valenze inconsuete
conferendo allinsieme atmosfere irreali e prive di peso cor-
poreo. Fra i possibili difetti, si deve evidenziare la facilit di
provocare abbagliamento e di influire negativamente sulle
capacit di orientarsi. Tale illuminazione induce allavvicina-
mento e al desiderio di vedere meglio ci che illuminato e
ci che viene celato dalle ombre.
Illuminazione dallinterno: sintende quando si posa lappa-
recchio dilluminazione allinterno degli oggetti e in partico-
lare tra il fogliame degli alberi e dei cespugli. La prima cosa
da considerare attiene al calore prodotto dallapparecchio,
che non deve danneggiare o provocare sofferenza alla pianta.
Questo tipo di illuminazione pone non pochi rischi e gene-
ralmente di difficile progettazione. Certamente unesperien-
za diretta potr consentire di indirizzare fasci di luce che si
consigliano ampi, non troppo crudi. Leffetto che ne pu
derivare in stretto rapporto con la conformazione della
pianta e con gli effetti della luce dellintorno.
52
Illuminazione dal basso.
Adatta a quei luoghi che fiancheggiano i percorsi
pedonali o come elementi particolari scenografici.
Uplighting. Suitable for zones along pedestrian routes
or to create particular scenic elements
Moonlighting stimulates curiosity
and the desire to develop the visual experience
further
Uplighting: this without doubt gives one of the
best and most fascinating scenic effects
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
ing the effect of sunlight on a forest floor. If the lighting is well
calibrated, the sense of uneasiness felt by a person crossing an
area full of high contrasts can be avoided.
This type of lighting encourages people to follow a route
between the limit of the heavy shadows and the half shadows,
straying briefly towards the light.
Uplighting: this without doubt gives one of the best and most
fascinating scenic effects. Forms acquire unusual properties, cre-
ating a general effect of unreality and an absence of bodily
weight. Possible defects include the high risk of glare and
impaired orientation. This type of lighting encourages the
observer to approach and get a better view of what is lit and
what is in shadow.
Moonlighting:in this technique, the luminaire is placed inside
the objects concerned, in particular, among the foliage of trees
and shrubs. The first thing to consider is the heat produced by
the luminaire which must not damage or cause suffering to the
plant. There are no few risks associated with this type of light-
ing and it is generally difficult to design. Direct experience can,
however, help in determining the orientation of the light beams
which should ideally be wide and not too harsh.
The resulting effect is closely correlated to the configuration of
the vegetation and the surrounding lighting effects. This type of
lighting encourages the observer to approach, stimulatinghis
curiosityand the desire to develop the visual experience further.
Spotlighting: this is the spotlight classic and becomes particu-
larly valuable when the object or vegetation to be lit is against
a background or if the cast shadows may in some way influence
53
Illuminazione deffetto con aspetto drammatico
in quanto isolato
Effect lighting, made dramatic by the isolation
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
54
Luce scenografica adatta
come sfondo o sui fianchi dei percorsi
Scenic lighting suitable
as a background or alongside pedestrian routes
Passeggiata romantica
con lintorno illuminato in modo scenografico
Romantic walk with the surroundings lit scenically
Zona adatta agli incontri
con effetti scenografici nellintorno
Zone for congregation
with scenic effects in the surrounding area
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
55
Zona passeggio con elementi scenografici.
Lilluminazione con globo, potrebbe causare
inquinamento luminoso, per evitarlo si ricorre
allinserimento nellapparecchio
di opportuni rifrattori
Zone for strolling with scenic elements.
Globe lighting may cause light pollution.
To eliminate the problem, the luminaire is fitted
with suitable refractors
Illuminazione estetica ma disorientante
per la uniformit dei livelli di illuminamento
Attractive lighting, but disorientating due to the
uniformity of illuminance levels
Illuminazione con proiettore, conseguente ombra
sulla architettura. Si possono usare le piante come
sistema per il controllo della luce naturale e artificiale
Spotlighting causing shadow on the building
Plants can be used as a system to control natural
and artificial light
Illuminazione radente:
la migliore possibile per evidenziare
texture in rilievo
Lilluminazione dall'interno favorisce
l'avvicinamento e stimola la curiosit
e il desiderio di approfondire l'esperienza
visiva in atto
Lilluminazione proiettiva nominata
luce d'accento si usa per esaltare
o conferire una posizione percettiva di rilievo
Illuminazione contrapposta si presta
ad evidenziare o anche isolare
particolari elementi
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
Questilluminazione favorisce lavvicinamento e stimola la
curiosite il desiderio di approfondire lesperienza visiva in atto.
Illuminazione proiettiva: la classica degli spots e acquista
valore se loggetto o la pianta da illuminare insistono su un
fondo o se le ombre portate possono, in qualche modo, coin-
volgere superfici o volumi nellimmediato intorno. Si tratta di
unilluminazione normalmente nominata luce daccento
che si usa per esaltare o conferire una posizione percettiva di
rilievo. La forza espressiva una delle sue pi salienti carat-
teristiche. Naturalmente rami e foglie ed altri eventuali ele-
menti dellintorno, colpiti direttamente dal fascio di luce, non
devono essere eccessivamente radi e discontinui. importan-
te tener conto che le distanze apparecchio-soggetto e sogget-
to illuminato-fondale, acquistano in questo caso enorme
importanza per le dimensioni delle ombre portate. Tale illu-
minazione favorisce lavvicinamento e una percorrenza paral-
lela alla sequenza degli elementi che fiancheggiano le zone di
percorrenza.
Illuminazione radente: la migliore possibile per evidenziare
texture in rilievo, dare quindi corpo alle superfici.
Naturalmente quanto pi la fonte luminosa viene posta vici-
no al piano illuminato, tanto pi leffetto rilievo risulta
accentuato rispetto alla realt, lo stesso vale per ogni fuori-
piano od elemento presente, come pietre, piante o arredi.
Occorre ricordare che lilluminazione radente in controluce,
assume toni drammatici e quindi bisogna tenere conto dei
punti di vista possibili, programmando, eventualmente, nelle
zone che potrebbero risultare meno felici, interventi che
ammorbidiscano le parti pi crude. Lintorno delle zone
illuminate con luce radente, dovr essere variato e denso di
stimoli visivi, per non creare un insieme troppo evidente o
eccessivamente monotono. Questilluminazione scoraggia la
percorrenza diventando un elemento, tra i pi efficaci per
dissuadere a violare determinate zone.
Illuminazione contrapposta: unilluminazione che si presta
ad evidenziare o anche isolare particolari elementi. Luci
contrapposte di uguale valore appiattiscono; con potenze
diverse invece, configurano meglio il volume dellelemento.
Apparecchi di illuminazione, posti ad uguale altezza, deter-
minano situazioni pi descrittive, mentre, con altezze diverse,
leffetto sar maggiormente scenografico.
56
Illuminazione suggestiva di un percorso.
Atmospheric lighting of a route.
Spotlighting - known as accent lighting -
is used to emphasise an object or give it an
important perceptual position
Grazing is the best technique
for emphasising relief textures
Cross lighting is suitable for emphasising or
isolating particular elements
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
surfaces or volumes in the immediate vicinity. This type of
lighting is normally known as accent lighting and is used to
emphasise an object or give it an important perceptual position.
One of its most salient features is its expressive force. Leaves,
branches and any other nearby elements directly in the light
beam must not, of course, be excessively thin and interrupted.
It is important to bear in mind that the luminaire-subject and
lit subject-background distances are of critical importance due
to the dimensions of the cast shadows. This type of lighting
encourages people to approach and move in parallel to the
sequence of elements alongside the route.
Grazing: this is the best technique for emphasising relief tex-
tures and giving body to surfaces. The closer the light source is
to the lit surface, the more accentuated the relief effect will be
with respect to reality. The same is true for all objects or ele-
ments out of the reference plane such as stones, vegetation or
landscaping elements. It should also be remembered that the
rim technique with backlighting confers dramatic overtones
and careful consideration must be given to possible viewpoints,
if necessary programming measures to soften the harshest
parts of zones where the effect may be least happy.
The surroundings of zones lit using rim lighting must be varied
and full of visual stimuli to avoid creating an overly obvious or
excessively monotonous effect. This lighting discourages transit
through the zone and is one of the most effective ways of pre-
venting violation of given areas.
Cross lighting: this type of lighting is suitable for emphasising
or isolating particular elements. Fill lighting using lights of
equal value have a flattening effect, but if the powers are dif-
ferent, they define the volume of the element more efficiently.
Luminaires placed at an equal height produce the most descrip-
tive situations, while at different heights, the scenic effect may
be greater.
The best technique to communicate a sense of reality is to pro-
vide light from two spotlights located on two sides of the ele-
ment or zone at different distances and with different configu-
rations of luminous flux. This type of lighting encourages the
observer to approach and follow a route in parallel to the
sequence of elements.
Backlighting:this is obtained by placing luminaires in front of
the observer with the element or zone to be lit in between.
57
Percorsi bui dove non possibile vedere il fondo
della strada generano il desiderio di uscire
velocemente da quella zona
Dark routes where the end of the road cannot
be seen generate a desire to leave the zone rapidly
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
58
Una strada dove possibile vedere ampiamente
lintorno crea sicurezza e desiderio di percorrere
e permanere nel parco
A road with extensive visibility of the surroundings
creates a sense of security and a desire to walk
through and remain within the park
Avere la possibilit di vedere elementi architettonici
lontani, oltre a dare la misura fisica e lidea della
conformazione del parco, determinano facilit di
orientamento
As well as providing a physical indication
of dimensions and an idea of the configuration
of the park, the possibility of seeing distant
architectural elements facilitates orientation
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
59
Strade bene illuminate, meglio se non uniformemente
come in questo caso, sono le pi frequentate
Roads lit well and, ideally,
not uniformly as in this case are the most frequented
Una buona illuminazione in un parco. La variazione
dei livelli di illuminamento risulta positiva,
sia esteticamente, che sotto il profilo
della accettabilit del luogo da parte dei fruittori
Effective park lighting. The variation in illuminance
levels is positive, both aesthetically
and in terms of the acceptability of the place to users
Percorsi troppo bui risultano come un vero e proprio
diaframma, impenetrabile ed impercorribile
Overly dark routes create a genuine diaphragm,
impenetrable and impossible to follow
La zona illuminata in controluce,
scoraggia la permanenza
La illuminazione riflessa o indiretta risulta
particolarmente gradevole e riposante
Illuminazione controluce adatta, soprattutto
e generalmente, a delimitare o a far da fondale
a zone normalmente frequentate
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
La migliore tecnica per esprimere il senso della realt, quel-
la di dare luce, con distanze fra loro diverse e disuguali
conformazioni del flusso luminoso, tra i due proiettori posti
ai lati dellelemento o della zona. Questa illuminazione favo-
risce lavvicinamento e la percorrenza parallela alla sequenza
degli elementi.
Illuminazione controluce: ottenibile ponendo gli illumina-
tori di fronte allosservatore con interposto lelemento o la
zona da illuminare. Questo tipo dintervento deve trovare
giuste e appropriate collocazioni, essendo adatto, soprattutto
e generalmente, a delimitareo a far da fondale a zone nor-
malmente frequentate. In tale situazione si esaltano le forme
nella loro essenzialit, determinando silhouette prive di colo-
re con forti contrasti di luce certamente suggestivi. La scelta
delle forme da illuminare naturalmente, dovranno in partico-
lar modo impegnare il progettista in quanto, le stesse, diven-
tando strutture decorative, possono assumere aspetti rassicu-
ranti o minacciosi in dipendenza proprio della loro confor-
mazione. La zona illuminatain controluce, scoraggia la per-
manenza e quindi particolarmente utile per proteggere
spazi frequentati da persone che possono generare problemi
sotto il profilo sociale. Questa illuminazione non favorisce
lavvicinamento ed particolarmente adatta a far da contor-
no alle zone normalmente frequentate.
Illuminazione riflessa diffusa:si ottiene quando si dispone di
una superficie riflettente, capace di illuminare di rimando
elementi o zone limitrofe. Importante ai fini del rendimento,
la capacit della suddetta superficie di riflettere la luce che
assumer anche unintonazione cromatica con forti dipen-
denze dalla temperatura di colore della luce dellilluminatore.
Lilluminazione riflessa o indiretta risulta particolarmente
gradevole e riposante, sempre che la riflessione non crei
abbagliamenti o luminanze disturbanti. La luce indiretta la si
pu ottenere illuminando i soffitti o le volte, nei casi pi
ricorrenti, o pareti di strutture architettoniche o qualsiasi
altro elemento capace di riflettere la luce con una superficie
sufficientemente grande.
Illuminazione esterna dei monumenti: comporta uno studio
approfondito sulle possibilit di sistemare in luogo adatto i
proiettori. Spesso lintorno di edifici con valenza storico-arti-
stica, si configura in un contesto denso di impedimenti, fre-
60
Backlighting is most suitable for delimiting
or providing a backdrop to normally frequented
zones
The backlit zone discourages the observer
from lingering
Reflected or indirect lighting is particularly
attractive and relaxing
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
Great care must be taken in selecting the right application for
this type of lighting. It is most suitable for delimitingor pro-
viding a backdrop to normally frequented zones.
This situation brings out the essence of forms, creating colour-
less silhouettes with strong and highly atmospheric contrasts of
light. The designer must obviously pay particular attention to
choosing the shapes to be lit, as they are transformed into dec-
orative structures and may be either reassuring or threatening
depending on their form. The backlit zone discourages the
observer from lingering and is therefore particularly useful to
protect spaces frequented by people representing a potential
social problem. This type of lighting does not encourage the
observer to approach and is especially suitable as a boundary
defining normally frequented zones.
Diffuse reflected light: this is obtained when there is a reflec-
tant surface capable of indirectly lighting surrounding elements
or zones. The capacity of the surface to reflect the light is impor-
tant in determining efficiency and the hue of the light will also
be strongly dependent on the colour temperature of the light
from the illuminating body. Reflected or indirect lightingis
particularly attractive and relaxing, providing the reflection
does not create disturbing glare or luminance. Indirect light is
most commonly obtained by lighting ceilings or vaults, the
walls of architectural structures or any other element with a suf-
ficiently large surface area capable of reflecting light.
External lighting of monuments: this requires in-depth study
of the possibility of installing the spotlights in a suitable loca-
tion. Buildings of historic and artistic importance are often
located in a context packed with obstacles, frequented by the
public and in close proximity to other perhaps modern architec-
tural structures. Designing lighting for a building faade, foun-
tain or work of sculpture requires not just technical lighting
ability, good taste and scenic sense, but also the ability to
analyse and understand the work to be lit in a structural sense.
It is above all important to avoid falsifying the sense and struc-
ture the artist intended for his work. The choice of colour tem-
perature is particularly important to avoid the light effect dena-
turing the quality, chromatics and apparent weight of the mate-
rials.
For effective faade lighting, it is important to have available an
area at least as wide as the height of the faade and as long as
61
Illuminazione deffetto e di immagine
Effect and image lighting
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
quentato dal pubblico, con strutture architettoniche magari
moderne e molto ravvicinate. Progettare lilluminazione della
facciata di un edificio o di una fontana o di unopera scultorea,
non richiede quindi solo capacit illuminotecnica, buon gusto
e senso della scenografia, ma qualit di analisi e comprensione
dellopera da illuminare in senso strutturale. Infatti, la prima
cosa che non bisogna fare, proprio quella di falsare il senso e
la struttura che lartista ha infuso nella sua opera. La scelta
delle temperature di colore risulta particolarmente importante
perch leffetto luce non snaturi la qualit, il cromatismo e il
peso apparente dei materiali. Per una buona illuminazione di
una facciata di edificio, importante poter fruire di una zona
larga almeno quanto laltezza della facciata e lunga quanto lin-
tero perimetro delledificio stesso. Naturalmente questa una
regola generica, in quanto la conformazione, in senso struttu-
rale delledificio o del monumento, potrebbe suggerire solu-
zioni diverse. Quando la struttura lo consente, si pu illumi-
nare un monumento sfruttando la possibilit di posiziona-
mento degli illuminatori sulla struttura stessa del monumento,
sempre che tale scelta non conduca ad effetti poco convincen-
ti perch forzati o non idonei. A volte unilluminazione siste-
mata in parte nellintorno del monumento e in parte sul monu-
mento stesso, potrebbe non solo consentire il miglioramento
di effetti secondari poco convincenti, ma addirittura risultare
la migliore soluzione in assoluto. La potenza dellapparecchio
da scegliere, dipender dalla luce dellintorno e dai valori delle
luminanze del fondo. Sempre in tema di spazi verdi, lalbero
62
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
the full perimeter of the building. This, of course, is a general
rule as the structural configuration of the building or monu-
ment could suggest alternative solutions.
Structure permitting, a monument can be lit by exploiting the
possibility of locating the luminaires on the structure of the
monument itself, providing of course that this option does not
produce contrived or inappropriate and therefore unconvincing
effects.
Lighting installed partly in the area surrounding the monument
and partly on the monument itself may sometimes not only
improve unconvincing secondary effects, but also be the
absolute best solution.
The output of the luminaires will depend on the ambient light
and the luminance values of the background.
Still on the theme of gardens and parks, a tree can be lit from
the front (always, even if it is massive) or by backlighting in the
case of lighter elements such as trees or shrubs with a less dense
and highly variegated pattern of foliage and branches.
The outputs required start from 250 W with discharge lamps
with either converging or diffusing optics according to the
degree of relief required. This is true not just for trees but also
for shrubs, although in the latter case the outputs can be
reduced to 50/150W. Incandescent lamps can be used, almost
always with semi-diffusing or converging optics.
It is always inadvisable to light lawns or grassy areas with graz-
ing lighting, unless you intend obtaining dramatic effects with
63
Illuminazione deffetto e di immagine
Effect and image lighting
Strutturare l'illuminazione in modo da ottenere
una zona, nei percorsi pedonali, ad altezza uomo,
priva di fenomeni di abbagliamento sia per
luminanze dirette che riflesse
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Gli aspetti scenografici
potr essere illuminato frontalmente (in ogni caso o se la sua
massa poderosa) o in controluce, se siamo in presenza di ele-
menti leggeri, alberi o arbusti, con un disegno del fogliame e
delle ramificazioni leggero e fortemente variegato. Le potenze
necessarie vanno dai 250 W in su, con lampade a scarica, con
ottiche concentranti o diffondenti, a seconda del valore del
rilievo che si desidera ottenere. Per i cespugli, vale quanto
detto nel caso di piante ad alto fusto, tuttavia, in questo caso
le potenze da impiegare possono ridursi a 50/150W con lam-
pade anche ad incandescenza e spesso con ottiche semidiffon-
denti o concentranti. sempre sconsigliabile infine illuminare
i prati con luci radenti, salvo che non si vogliano ottenere effet-
ti drammatici o di forte impatto emotivo. Per i prati, la luce
diffusa la migliore, soprattutto se essi sono destinati ad esse-
re frequentati. Lilluminazione degli elementi architettonici
dovr avere uguale valore di armonia ed equilibrio dellintor-
no. Il giusto valore percettivo degli elementi, si ottiene valu-
tando lintero contesto della zona visibile in modo da gradua-
re i livelli dilluminazione e le temperature di colore delle lam-
pade secondo il progetto, i significati e le funzioni assegnate.
In questo lavoro di armonizzazione e valorizzazione, come gi
detto, occorrer tenere ben conto che, se le strutture architet-
toniche sono provviste di finestre, che corrispondono ad inter-
ni abitati o comunque a luoghi di normale frequentazione, la
luce dellesterno non dovr interferire con le attivit interne,
salvo che nel progetto non sia stata espressamente dichiarata
questa intenzione. buona norma strutturare lilluminazione
in modo da ottenere una zona, nei percorsi pedonali, ad altez-
za uomo, priva di fenomeni di abbagliamento, sia per lumi-
nanze dirette che riflesse. Sopra questa fascia e al di sotto di
essa, la luce pu svolgersi in piena libert assecondando la
creativit del progettista. Gli apparecchi di illuminazione a
luce diretta devono essere installati ad altezza superiore dei m.
2.50 o inferiore ai m. 1.0, e in questo caso devono essere chia-
ramente individuabili nelle zone di transito. Con luce indiret-
ta, avendo provveduto alle necessarie schermature antiabba-
glianti, laltezza di posa indifferente. Le luminanze consiglia-
te per la pavimentazione dei percorsi sono pari a 0.5/1 cd/mq;
mentre le diverse luminanze in un contesto di comfort percet-
tivo non supereranno le 500 cd/mq per le zone scure e le 2000
cd/mq per quelle chiare.
64
Quando si vogliono utilizzare apparecchi di illumina-
zione decorativi con scarse prerogative nei rendi-
menti illuminotecnici, si unisce, al lampione, un appa-
recchio di illuminazione tecnico con alto rendimento.
Questa potrebbe anche risultare una buona mediazio-
ne al fine di limitare linquinamento luminoso.
When the intention is to use relatively inefficient
decorative luminaires, an additional high efficiency
technical luminaire is added to the lamp-post.
This could also be an effective way of limiting light pol-
lution
It is good practice to structure lighting in such
a way as to obtain a zone along pedestrian
routes at man height free from glare, whether
caused by direct or reflected luminance
Lighting in urban areas, parks and gardens Scenic aspects
strong emotional impact.
For lawns, diffuse lighting is the best, particularly when the
presence of people is encouraged. Lighting of architectural ele-
ments must have the same harmony and balance as the sur-
roundings. The correct perceptual value of the elements can be
obtained by assessing the entire context of the visible zone in
such a way as to graduate the light levels and colour tempera-
tures of the lamps according to the design, significance and
functions.
As already mentioned, when considering the most effective way
to harmonise and exploit the elements to best advantage, if
there are buildings with windows corresponding to inhabited
interiors or areas normally frequented by people, light from out-
side must not interfere with activities taking place inside,
unless this intention is explicitly expressed in the overall
design. It is good practice to structure lightingin such a way as
to obtain a zone along pedestrian routes at man height free
from glare, whether caused by direct or reflected luminance.
Above and below this band, light may be given free rein to sat-
isfy the designers creativity.
Direct light luminaires should be installed at a height of more
than 2.5 m or less than 1.0 m. In the latter case, in zones of cir-
culation they must be clearly identifiable. In the case of indirect
light, once the necessary precautions have been taken to avoid
glare, the installation height is irrelevant.
For the paving of routes, a luminance of 0.5/1 cd/sqm is rec-
ommended, while for perceptual comfort the various lumi-
nances must not exceed 500 cd/sqm for dark areas and 2000
cd/sqm for light areas.
65
Una panchina non sufficientemente illuminata,
con zone scure limitrofe determinano una situazione
ansiogena
An inadequately lit bench with dark surrounding
areas generates anxiety
Ogni progetto deve avere una sua originalit
creativa, una rispondenza alle istanze sociali
e alle esigenze determinate dalla conformazione
ambientale
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto
Il progetto
I
l Progetto di illuminazione dovr svolgersi secondo cin-
que livelli:
Ambiente durante il normale esercizio.
Ambiente fuori esercizio (luce di sicurezza).
Ambiente durante le manifestazioni di gala.
Programma della manutenzione.
Ambiente durante lo svolgimento della manutenzione.
Ancora, il Progetto dovr articolarsi secondo tre tematiche
di sviluppo:
Illuminazione di aree di percorso e di sosta.
Illuminazione di edifici, monumenti, piante e giardini.
Illuminazione delle insegne, indicatori e segnali.
Normalmente si parla di sistemi di illuminazione, di metodo-
logie, di standards applicativi dimenticando che elemento
essenziale di un progetto, il contesto ambientale nel quale si
dovr operare e che lo stato dei luoghi difficilmente ripeti-
bile. Questo induce ad affermare che ogni progetto debba
avere non solo una sua originalit creativa e una rispondenza
funzionale a tutte le istanze sociali o della committenza, ma
rispondere, in senso positivo e in un ambito economico accet-
tabile, alle esigenze determinate dalla situazione e conforma-
zione ambientale. Quindi il Progetto dovr, una volta che si
sia stabilito il piano generale degli interventi, armonizzare le
caratteristiche degli apparecchi di illuminazione al lay-out
stabilito. La emissione luminosa degli apparecchi di illumina-
zione si identifica in varie forme: la simmetrica che disegna
un cerchio o un quadrato, sul pavimento (considerando lap-
parecchio parallelo al piano di proiezione) e la asimmetrica
che si evidenzia con diverse forme, pi o meno irregolari.
Dovendo illuminare una zona lunga e stretta, non risulta pro-
ducente utilizzare un cono di luce simmetrico ma meglio
scegliere unemissione asimmetrica, ad esempio a forma di
ellisse al fine di utilizzare lintero flusso luminoso nella zona
interessata senza sprechi o inquinamenti indesiderati. Infatti,
la luce, quando ben controllata e guidata, risponde sempre
egregiamente alle nostre esigenze, ma se si d spazio ad effet-
ti incontrollati e non previsti, la luce pu costituire disturbo e
a volte danno. La corretta scelta del flusso luminoso, che si
identifica tecnicamente con la scelta della curva fotometrica
66
Illuminazione di unopera darte inserita nellam-
biente; si terr conto di tutte le luci dellintorno
Lighting of a work of art set in a context. Account
must be taken of all surrounding lights
Illuminazione di unopera darte isolata nellambiente
Lighting of an isolated work of art
Each design must therefore be creatively origi
nal, provide a functional response to all the
needs of society and provide a positive response
to the requisites determined by the environ
mental situation and configuration
Lighting in urban areas, parks and gardens The design
The design
T
he lighting design must be developed on five levels:
the environment during normal use;
the environment when not in use (security lighting);
the environment during gala events;
maintenance programme;
the environment while maintenance is being carried out.
The design should also be divided into three themes:
lighting of zones where people circulate and linger;
lighting of buildings, monuments, plants and gardens;
lighting of signs, indicators and signals.
Lighting systems, methods and standards are normally dis-
cussed without considering the fact that the essential element of
the design is the environmental context and that the situation
is unlikely to be the same in any two locations.
Each design must therefore not just be creatively original and
provide a functional response to all the needs of society or the
client, but - within acceptable economic limits - must also pro-
vide a positive response to the requisites determined by the
environmental situation and configuration.
Once the general plan has been defined, the design must there-
fore harmonise luminaire characteristics with the layout estab-
lished. The light emission of the luminaires is identified accord-
ing to various forms - the symmetry drawn by a circle or
square on the floor (considering the luminaire parallel to the
projection plane) and asymmetry indicated by the presence of
different and more or less irregular forms.
When the area to be lighted is long and narrow, use of a sym-
metrical cone of light is not recommended. Asymmetrical
emission, for example in the form of an ellipse, is preferable in
order to utilise the entire luminous flux in the zone concerned
without undesirable waste or contamination.
When effectively controlled and regulated, light always
responds readily to our demands, but if a free hand is given to
uncontrolled and unexpected effects, light may be disturbing
and sometimes damaging.
The correct choice of luminous flux - identified technically
through selection of the luminaires photometric curve (lumi-
nous intensity distribution diagram) - is important in every
67
Illuminazione di unopera darte isolata nellambiente
Lighting of an isolated work of art
Illuminazione di unopera darte isolata nellambiente
Lighting of an isolated work of art
Quando convivono in adiacenza pi realt
occorre curare che i flussi luminosi siano
dedicati e stretti nel loro specifico ambito
Il flusso luminoso sar distribuito solo
nella direzione utile
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto
dellapparecchio di illuminazione (schema della distribuzione
delle intensit luminose), si impone in ogni nostro atto pro-
gettuale. Quandoconvivonoin adiacenza pi realt come, ad
esempio, due strade di categoria diverse, zone destinate al
tempo libero e strade con intenso traffico, zone di sosta e
transito pedonale, case di abitazione ed altri possibili abbina-
menti, occorre curare che i flussi luminosi siano dedicati e
stretti nel loro specifico ambito per non interferire con il cor-
retto uso di quanto esiste nellintorno. Cureremo quindi che
una persona cammini, in piena luce, nel suo tratto di strada o
marciapiede, senza che lilluminazione esterna coinvolga,
attraverso le finestre, gli uffici o le abitazioni limitrofe; oppu-
re si pu preferire che sul percorso principale insista pi luce
rispetto ai percorsi laterali, sempre usando un solo tipo di
apparecchio di illuminazione, oppure pi luce verso un even-
tuale portico e meno luce su una strada con traffico veicolare
lento; sempre scegliendo lottica pi appropriata, e in questo
caso si tratta di unottica simmetrica, si pu ottenere una illu-
minazione uniforme in una grande area; oppure si possono
applicare a parete gli apparecchi di illuminazione, senza crea-
re fastidiose ed abbaglianti luminanze sulle pareti delledificio
in quanto, in questo caso, il flusso luminoso sar distribuito
solo nella direzione utile.
Opzioni del progetto
Illuminazione generale.
Illuminazione dedicata.
Illuminazione deffetto.
Illuminazione per la manutenzione e la sorveglianza
(automatica).
Illuminazione per la normale frequentazione (automatica).
Illuminazione di gala (saltuaria).
Illuminazione della segnaletica.
Illuminazioni stagionali (quando possibile).
Analisi delle forme, densit dei rami, degli alberi, degli
arbusti e dei cespugli.
Verifica della resa cromatica dei materiali,
dei contrasti di luminanze e degli abbagliamenti.
Verifica della compatibilit fra le strutture architettoniche
e quelle naturali.
Stesura di un progetto articolato secondo le esigenze
razionli, scenografiche e motivazionali.
68
Illuminazione deffetto e scenografica
Effect and scenic lighting
Buona illuminazione dei piani bassi,
la costruzione fortemente penalizzata
Good illumination of the lower levels,
building strongly penalised
When a number of different situations exist
side by side, care must be taken to ensure
that the luminous fluxes are dedicated
and associated with their specific environment
The luminous flux will be distributed
in the useful direction only
Lighting in urban areas, parks and gardens The design
design. When a number of different situations exist side by
side, such as two streets of different categories; recreational
areas and roads with heavy traffic; pedestrian circulation and
aggregation zones and residential dwellings or other possible
combinations, care must be taken to ensure that the luminous
fluxes are dedicated and associated with their specific envi-
ronment, avoiding interference with the correct use of sur-
rounding elements.
Special attention must thus be paid to ensuring that a person
can walk in full light along his section of road or pavement
without the external lighting entering through the windows
and affecting offices or neighbouring dwellings.
Or you may decide that the main route should be better lit than
lateral routes, while using the same type of luminaire, or that
there should be more light on a portico and less light on a road
with slow moving vehicle traffic.
Again, by choosing the most appropriate optics (in this case,
symmetrical), you can uniformly light a large area.
Alternatively you can wall-mount the luminaires without caus-
ing irritating and dazzling luminances on the walls of the build-
ing as in this way the luminousflux will be distributed in the
useful direction only.
Design options
General lighting
Dedicated lighting
Effect lighting
Lighting for maintenance and surveillance (automatic)
Lighting for normal frequentation (automatic)
Gala lighting (occasional)
Lighting of signs
Seasonal lighting (when possible)
Analysis of the shapes and density of branches, trees
and shrubs
Verification of the colour rendering of materials,
luminance contrasts and glare
Verification of the compatibility between architectural
structures and natural elements.
Preparation of a design according to the rational, scenic and
motivational requirements.
69
Equilibri fra strada, facciata della costruzione
e interno
Balance between road, faade and interior
Illuminazione deffetto con aspetto drammatico in
quanto isolato
Effect lighting, made dramatic by the isolation
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto
70
Un percorso ben tracciato con levidente intenzione
di impedire lattraversamento del cortile centrale
A well-identified route with the clear intention
of preventing crossing of the central courtyard
Un tocco deffetto con il senso della profondit
- la costruzione in fondo - ma troppo isolata dal
buio dellintorno, praticamente psicologicamente
impercorribile
A touch of effect lighting giving a sense of depth
(background building), but too isolated from
the surrounding darkness, making it psychologically
difficult to cross
Un percorso ben tracciato, un ottimo orientamento
in una simmetria troppo fredda
A well-identified route, excellent orientation
in an overly cold symmetry
Lighting in urban areas, parks and gardens The design
71
Una bella illuminazione variata con una struttura
architettonica che va a morire nel buio rendendo
cos il fondale provvisorio e poco attraente
Good varied lighting with an architectural structure
fading out against the darkness, making
the background provisional and unattractive
Illuminazione equilibrata fra i vari piani
con un tracciamento forte del percorso
Balanced lighting of the various storeys
with strong identification of the route
Ottima illuminazione esterna di un edificio
Excellent external lighting of a building
Considerare che il livello di illuminamento
ottenuto teoricamente, potrebbe, nella realt,
essere mistificato dalla presenza di ombre
incontrollate e non previste
Assicurare sempre una illuminazione adeguata
per la evidenziazione di tutti gli ostacoli
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La sicurezza
La sicurezza
)0,60
LU M IN A N C E D IA G R A M
GLARE QUALITY FO R ESEEN ILLU M IN A N C E (lx)
1,15 A 2000 1000 750 500 <300
1,5 B 2000 1500 1000 750 500 <300
1,85 C 2000 1000 500 <300
2,2 D 2000 1000 500 <300
2,55 E 2000 1000 500 <300
LONG.
TRANSV.
85
75
65
55
45
100 2 3 4 5 6 8 1000 2 3 4 5 6 8 10000 2 3 4
cd/m
2
O
B
S
E
R
V
A
T
I
O
N
A
N
G
L
E
DARK LIM IT VALUE
FSQ
(TC-D)
2x42
LUX h
1211 1,5 1
303 2,98 2
135 4,48 3
76 5,96 4
49 7,46 5
90
60
30
0
90
60
30
500
300
100
200
400
cd/Klm
BZ1 (
)0,57
LU M IN A N C E D IA G R A M
GLARE QUALITY FO R ESEEN ILLU M IN A N C E (lx)
1,15 A 2000 1000 750 500 <300
1,5 B 2000 1500 1000 750 500 <300
1,85 C 2000 1000 500 <300
2,2 D 2000 1000 500 <300
2,55 E 2000 1000 500 <300
LONG.
TRANSV.
85
75
65
55
45
100 2 3 4 5 6 8 1000 2 3 4 5 6 8 10000 2 3 4
cd/m
2
O
B
S
E
R
V
A
T
I
O
N
A
N
G
L
E
DARK LIM IT VALUE
7504 2x26 W
7513 2x26 W
4388 2x26 W
4389 2x26 W
FSQ
(TC-D)
Lighting in urban areas, parks and gardens Interpreting catalogues
coating, type of lamp holder and contacts, additional compo-
nents (fuses, brackets, protection against impact, etc), cabling
in relation to possible reactors with relative wiring diagrams,
transformers etc), the degree of protection (IP), the reference
standard and approval marks and certifications.
Finally, a legend of the characteristics of the lamps used,
cabling and marks and certifications will help the designer ori-
ent himself rapidly.
Neither does it hurt to have a legend of the pictograms used
and those relating to advice on product applications.
137
7551 70 W
WALL SIZE10x3m, 4 LUMINAIRES 1.5mFROM THEWALL, DISTANCEBETWEEN LUMINAIRES 2m, HEIGHT3m
PARETE10x3m, 4 APPARECCHI POSTI A 1,5mDI DISTANZA DALLA PARETE, 2mINTERDISTANZIATI, 3mDI ALTEZZA
m
1.5
1.0
0.5
0.0
-0.5
-1.0
-1.5
-5.0 -4.0 -3.0 -2.0 -1.0 -0.0 1.0 2.0 3.0 4.0 5.0m
40
240
140
40
290
190
90
190
90
140
340
240
340
140
340
340
90
190
90
140
190
MD / SD
(HIT-DE / HST-DE)
Curva isolux dellapparecchio di illuminazione
Isolux curve of the luminaire
Incasso da terra orientabile a luce simmetrica
Lampada Portalampada Cono di luce
6870 70 W MT G 12 2x13
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini La lettura dei cataloghi
138
358
400
IP67 7
60
0-60
400
max
310
430
395
395
MT
(HIT-CDM-T) P. 289
POZZETTO
cd/Klm
90
60
30
0
90
60
30
400
1200
2000
1600
800
(
)0,66 2x13
LUX h
8044 0,46 1
2011 0,92 2
894 1,39 3
503 1,85 4
322 2,31 5
raffigurazione lampada
codice apparecchio
livelli di illuminamento in lux angoli di emissione (gradi)
curva fotometrica
apertura del fascio
distanza del piano illuminato
apertura del fascio
(candele o candele/klm)
Catalogo delle lampade:
presentazione di una lampada
Im
LCL
OSRAM
a
d 1
I
OSRAM
d 2
I
I
n
t
e
n
s
i
t
r
e
l
a
t
i
v
a
d
e
l
l
a
r
a
d
i
a
z
i
o
n
e
3
7
0
3
9
5
4
1
9
4
4
4
4
6
8
4
9
3
5
1
7
5
4
2
5
6
6
5
9
0
6
1
5
6
3
9
6
6
4
6
8
8
7
1
2
7
3
7
7
6
1
7
8
5
m
m
0
20
40
60
80
%
100
Spettro di DS T 50 W e
80 W e di DS E 50 W e 80 W.
Temperatura di col ore 2800 K
Lunghezza d' onda
Tipo
Funzionamento solo con POWERTRONIC
PT-DS.
Vedere pag. 11. 49.
Tubolare chiara
Funzionamento solo con POWERTRONIC
PT-DS 80
DS-T 50
1)
50/35 4500/2500 32 149 91 1 PG12-3 12 DST50
DS-T 80 80/50 6100/3400 32 149 91 1 PG12-3 12 DST80
Ellissoidale con bulbo diffondente
DS-E 50
1)
50/35 4100/2200 70 156 2 E27 24 DSE50
DS-E 80 80/50 5500/3000 70 156 2 E27 24 DSE80
CI TYLI GHT
DS
W
d [mm] [mm]
I max.
a [mm]
Figura
*
Codice
ordinazione
Pagina di catalogo di un apparecchio
di illuminazione
Adjustable symmetric buried location luminaire
Lamp Lampholder Light beam
6870 70 W MT G 12 2x13
358
400
IP67 7
60
0-60
400
max
310
430
395
395
MT
(HIT-CDM-T) P. 289
RECESSED BOX
Lighting in urban areas, parks and gardens Interpreting catalogues
139
cd/Klm
90
60
30
0
90
60
30
400
1200
2000
1600
800
(
)0,66 2x13
LUX h
8044 0,46 1
2011 0,92 2
894 1,39 3
503 1,85 4
322 2,31 5
lamp symbol
luminaire reference
illuminance level lux
beam width
beam width
emission angles (degrees)
photometric curve
(candela or candela/klm)
Lamp catalogue:
presentation of a lamp
Im
LCL
OSRAM
a
d 1
I
OSRAM
d 2
I
I
n
t
e
n
s
i
t
r
e
l
a
t
i
v
a
d
e
l
l
a
r
a
d
i
a
z
i
o
n
e
3
7
0
3
9
5
4
1
9
4
4
4
4
6
8
4
9
3
5
1
7
5
4
2
5
6
6
5
9
0
6
1
5
6
3
9
6
6
4
6
8
8
7
1
2
7
3
7
7
6
1
7
8
5
m
m
0
20
40
60
80
%
100
Spettro di DS T 50 W e
80 W e di DS E 50 W e 80 W.
Temperatura di col ore 2800 K
Lunghezza d' onda
Tipo
Funzionamento solo con POWERTRONIC
PT-DS.
Vedere pag. 11. 49.
Tubolare chiara
Funzionamento solo con POWERTRONIC
PT-DS 80
DS-T 50
1)
50/35 4500/2500 32 149 91 1 PG12-3 12 DST50
DS-T 80 80/50 6100/3400 32 149 91 1 PG12-3 12 DST80
Ellissoidale con bulbo diffondente
DS-E 50
1)
50/35 4100/2200 70 156 2 E27 24 DSE50
DS-E 80 80/50 5500/3000 70 156 2 E27 24 DSE80
CI TYLI GHT
DS
W
d [mm] [mm]
I max.
a [mm]
Figura
*
Codice
ordinazione
Page of a luminaire catalogue
distance from
the illuminated surface
Gli apparecchi e i suoi componenti devono
avere il Marchio Italiano di Qualit IMQ
o equivalente Marchio Europeo
I componenti non provvisti di Marchio
di Qualit devono rispondere
alle Norme CEI ed IEC
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
L
e norme illuminotecniche sono emesse dai seguenti orga-
nismi: C.I.E (Commission International de lEclairage) a
livello mondiale, rappresentata in Italia dalla Commissione
Italiana per lilluminazione del C.N.R. In ambito Unione
Europea le norme sono predisposte dal C.E.N. (Commission
European Normalization), mentre in ambito italiano ci si rife-
risce allUNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione). Per
quanto riguarda i Marchi e le certificazioni, gli apparecchi
dilluminazione devono essere prodotti in stabilimenti certifi-
cati almeno a norma UNI EN 290002. Gli apparecchi e i suoi
componenti devono avere ottenuto il Marchio Italiano di
Qualit IMQ o equivalente Marchio Europeo di Qualit
ENEC e del Marchio CE di conformit alle Direttive
89/3363/CEE sulla compatibilit elettromagnetica.
I componenti non provvisti di Marchio di Qualit devono
rispondere alle Norme CEI ed IEC.
Anche se questo Prontuario non riguarda in modo specifico
le strade con traffico esclusivamente o prevalentemente
motorizzato, che nella Progettazione Illuminotecnica forma-
no un discorso a parte rispetto allilluminazione di centri
urbani e zone residenziali con traffico lento e in parte con
movimento di pedoni, si ritiene di offrire una panoramica dei
temi e della terminologia che si lega anche a questo aspetto
del Progetto dilluminazione. La luminanza media L il
valore che assume la luminanza media del manto stradale
nelle condizioni peggiori di invecchiamento dellimpianto
dilluminazione. Luniformit generale Uo il rapporto fra
la luminanza minima dellinsieme dei punti di calcolo e la
luminanza media. Luniformit generale Ul riguarda il rap-
porto fra la luminanza minima e la massima secondo lasse
longitudinale della strada. Lindice G dellabbagliamento
molesto, prodotto dalle fonti dilluminazione e dalle superfi-
ci riflettenti presenti, d luogo, come stato gi detto, ad una
sensazione fastidiosa senza necessariamente compromettere
la visione. Mentre lindice di abbagliamento debilitante TI
pu compromettere la visione senza necessariamente provo-
care fastidio. Lilluminamento orizzontale medio Ehm il
valore dellilluminamento medio del manto stradale rilevato
al centro della maglia di calcolo. Lilluminamento orizzontale
Ehmin rappresenta il valore dellilluminamento minimo
rilevato al centro della maglia di calcolo. Lilluminamento
140
Luminaires and their constituent components
must have the Italian quality mark IMQ
or equivalent European quality mark
Components without the Quality Mark must
conform to CEI and IEC standards
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
The lighting design, regulations and standards
T
he following bodies issue lighting technology standards: at
international level the C.I.E. (Commission International
de lEclairage) represented in Italy by the C.N.R. Italian
Commission for Lighting; in the European Union, standards
are drawn up by the C.E.N. (European Committee for
Standardisation), while in Italy, the reference body is the UNI
(Ente Nazionale Italiano di Unificazione). As regards marks
and certification, luminaires must be produced in factories
with at least UNI EN 290002 certification.
Luminaires and their constituent components must have the
Italian quality mark IMQ or equivalent European quality
mark ENEC together with the CE marking indicating con-
formity with EC directive 89/3363/EEC on electromagnetic
compatibility. Components without the Quality Mark must
conform to CEI and IEC standards.
Although this handbook does not refer specifically to roads
with exclusively or predominantly motorised traffic, in terms
of lighting design requiring different treatment from city cen-
tres and residential zones with slow traffic and some pedestri-
an movement, the overview of themes and terminology pro-
vided here also covers this aspect of lighting design. Average
luminance L is the average luminance of the road surface
value with the lighting system in the worst conditions of age-
ing.
Overall uniformity Uo is the ratio between the minimum
luminance of the group of calculation points and average lumi-
nance, while overall uniformity Ul describes the ratio
between minimum luminance and maximum luminance along
the longitudinal axis of the road.
As described previously, the index G of discomfort glare pro-
duced by light sources and reflectant surfaces produces an irri-
tating sensation without necessarily impairing vision. The
index TI of disability glare may, on the other hand, impair
vision without necessarily causing irritation.
Average horizontal illuminance Ehm is the average illumi-
nance value of the road surface measured at the centre of the
calculation grid. Horizontal illuminance Ehmin represents
the minimum illuminance value measured at the centre of the
calculation grid. Semi-cylindrical illuminance E indicates the
mean value of the vertical illuminance values in the various
directions of movement. The glare index with reference to
141
I componenti di Classe I sono dotati
di isolamento principale e provvisti
di un dispositivo per il collegamento
delle masse ad un conduttore di protezione
semicilindrico E indica il valore medio degli illuminamenti
verticali nei vari sensi di marcia. Lindice di abbagliamento
riferito ai ciclisti e ai pedoni Lc rappresenta il valore massi-
mo della luminanza di un apparecchio dilluminazione visto
secondo un certo angolo (85/90). Abbiamo ancora lillumi-
namento verticale medio da misurare a livello del terreno
Ev secondo varie direttrici di marcia. Infine si deve anche
tenere conto dellindice di abbagliamento GR che consente
di valutare il disturbo provocato ad un osservatore che volge
lo sguardo nel suo intorno; tale parametro viene calcolato in
presenza di grandi aree o nel progetto dilluminazione di
monumenti. La determinazione dei livelli di luminanza adatti
per una sufficiente visibilit, pu essere ottenuta mediante
prove empiriche e secondo statistiche. Risulta oggi che la sen-
sibilit al contrasto, e quindi la capacit di dirimere aspetti
diversi dello scenario visibile, aumenta fino a quando la lumi-
nanza media L raggiunge il valore di 1 cd/mq. Oltre tale
incremento risulta trascurabile per osservatori in movimento.
I valori che si ricavano in questo studio, tengono conto delle
diverse condizioni di visione causate dalla presenza, ai bordi
delle strade, di zone chiare o scure. Luniformit della lumi-
nanza garantisce che limmagine della strada sia resa in modo
chiaro e senza incertezze, in modo tale da conferire al gui-
datore una situazione di comfort percettivo. Luniformit di
luminanza di una superficie stradale illuminata, cambia anche
in funzione delle condizioni atmosferiche e con il suo grado di
usura. Gli apparecchi dilluminazione dovranno avere una
chiara indicazione, visibile in fase di manutenzione, del
Marchio di origine, della tensione nominale, della temperatu-
ra ambiente nominale se diversa da 25 C, del segno grafico
per apparecchi di Classe II, se applicabile, del simbolo del
grado IP, indicazione del modello, della potenza nominale in
Watt, numero e tipo delle lampade, per i proiettori, del segno
grafico per apparecchi adatti ad essere montati direttamente
su superfici normalmente infiammabili e del segno grafico
indicante la distanza minima degli oggetti illuminati. Per
quanto riguarda le Classi relative alle caratteristiche elettriche
summenzionate, si ricorda che i componenti di Classe I sono
dotati di isolamento principale e provvisti di un dispositivo
per il collegamento delle masse ad un conduttore di protezio-
ne.
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
142
Class II components have double insulation
or reinforced insulation and do not have
an earthing device
Class I components are equipped with primary
insulation and a device for connecting the unit
to the earth
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
cyclists and pedestrians Lc represents the maximum lumi-
nance value of a luminaire seen at a certain angle (85/90).
Then there is average vertical illuminance measured at ground
level Ev in the various directions of movement. Finally,
account must also be taken of the glare index GR enabling
the disturbance caused to an observer looking about him to be
assessed.
This parameter is calculated when large areas are involved or
when designing lighting for monuments. Correct luminance
levels for adequate visibility may be determined through
empirical tests or by using statistical methods.
The sensitivity to contrast and therefore the ability to separate
out different aspects of the visible scene has been found to
increase to the point where average luminance L reaches a
value of 1 cd/sqm. Beyond this value, it is negligible for mov-
ing observers. The values obtained in this study take account
of the various visibility conditions caused by the presence of
light or dark areas at the edges of the road.
Uniform luminance guarantees that the image of the road will
be rendered clearly and without uncertainty, creating a situ-
ation of perceptual comfort for the driver. The uniformity of
the luminance of a lit road surface changes according to atmos-
pheric conditions and the degree of wear.
Luminaires must have a clear indication, visible during main-
tenance, of the mark of origin, rated voltage, rated ambient
temperature if other than 25C, graphic symbol for class II
luminaires (if applicable), IP symbol, indication of model,
rated output in Watts, number and type of lamps, in the case of
spotlights the graphic symbol for luminaires suitable for
mounting directly on normally inflammable surfaces and the
graphic symbol indicating the minimum distance from the lit
objects.
As regards the classes associated with the above electrical char-
acteristics, Class I componentsare equipped with primary insu-
lation and a device for connecting the unit to the earth. Class
II componentshave double insulation or reinforced insulation
and do not have an earthing device.
Double insulation consists of primary and secondary insula-
tion. Legislation has always paid special attention to the pre-
vention factor. And it is precisely in the spirit of legislation to
consider this important element in the life of man.
143
I componenti di Classe II sono dotati di doppio
isolamento o di isolamento rinforzato
e non sono provvisti di alcun dispositivo
per il collegamento ad un conduttore
di protezione
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
I componenti di Classe II, invece, sono dotati di doppio iso-
lamento o di isolamento rinforzato e non provvisti di alcun
dispositivo per il collegamento ad un conduttore di protezio-
ne. Nel caso del doppio isolamento intendiamo, sia un isola-
mento principale che un isolamento supplementare. Le leggi,
la giurisprudenza hanno sempre dedicato attenzione e privi-
legiato il fattore prevenzione, anzi proprio nello spirito delle
Leggi contemplare tale importante elemento della vita del-
luomo. Molto spesso le Leggi anticipano lo sviluppo di ele-
menti e caratteristiche proprie di una educazione sociale che
deve essere alla base del vivere civile e dei rapporti nella vita
pubblica e privata degli individui. Possiamo affermare
senzaltro che il Diritto promotore di miglioramento socia-
le. A volte per capita di doversi attenere a leggi desuete e
inapplicabili in un moderno contesto e questo obbliga I
Progettisti a veri equilibrismi, per non disattendere le leggi e
conferire ai Progetti caratteri di funzionalit e aderenza alle
realt attuali. Pur convenendo che le indicazioni proposte
dalle associazioni e recepite anche in alternativa dagli opera-
tori e progettisti, consentono approfondimenti di carattere
culturale e di ricerca estremamente positivi, rimane tuttavia
unarea grigia, la miglior tecnologia disponibile, rispetto al
risultato ergonomico, campo di possibili confusioni e forse,
allo stato ineludibile. Comunque apparirebbe di grande uti-
lit unindividuazione, solo in parte oggi realizzata, a livello
europeo, perlomeno di standard minimi anche con riferi-
mento alle alte tecnologie che pongono al riparo, da un lato
da eventuali, anche pesanti contestazioni giudiziarie (per es.
in materia di incidenti) e dallaltro dal rischio che prevalgano
sul mercato parametri di tecnologie, s avanzate, ma non
avanzatissime, perch temporalmente non conosciute e/o
rese inoperative per salvaguardare il valore commerciale delle
precedenti. In questo spazio dellindeterminato si muovono
produttori di apparecchi dilluminazione dalle immagini ras-
sicuranti e convincenti, ma prive di reali capacit tecniche,
contrabbandando i prodotti, mediante e attraverso la crea-
zione di mode, rivolte pi alla tipicit, derivata da quanto
nelle loro disponibilit piuttosto che dalla verit tecnico-
scientifica. Quindi lapplicazione cieca della legge, non affian-
cata da elaborazioni progettuali, da professionalit, dalla
attenzione a quelle raccomandazioni che spesso le Asso-
144
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
Legislation often anticipates development of the elements and
characteristics intrinsic to a social education, the basis for civil
living and for relationships in the public and private life of
individuals. Legislation without doubt helps society to
improve.
Sometimes, however, we may find ourselves having to apply
obsolete legislation inapplicable in a modern context and this
obliges designers to perform a genuine tightrope walking exer-
cise, avoiding non-compliance with legislation while giving
their designs functional characteristics in line with todays real-
ity.
The indications provided by associations offering a possible
alternative to operators and designers without doubt enable
extremely positive cultural developments and research to take
place. However, a grey area exists with regard to the best
available technology with respect to the ergonomic result,
leaving room for possible confusion perhaps unavoidable
given the situation.
It would therefore be extremely useful to identify at least min-
imum standards (at European level, only partly achieved
today) also covering high technologies, on one hand providing
protection from crippling lawsuits (in the event of accidents,
for example) and on the other preventing the risk that the
market will be dominated by technologies which are, yes,
advanced, but not ultra-advanced because not yet known
and/or rendered inoperative to safeguard the commercial value
of previous types.
This indeterminate area is occupied by luminaire manufactur-
ers with a reassuring and convincing image, but lacking real"
technical ability, smuggling in their products under the cover of
fashion and focussing rather on the distinctiveness of what is
already within their power than any real technical and scien-
tific truth.
Thus the blind application of legislation, not backed up by
design work, professionalism and attention to the recommen-
dations often proposed by sector associations can never pro-
duce good results. Rules, standards, recommendations and
experience are all elements to be respected, weighed up and
borne in mind in harmony with the requirements of each sin-
gle design. It is perhaps worth mentioning the difference in
meaning between standards and recommendations.
145
La norma assai spesso eccessivamente sintetica
in rapporto alle molteplici realt ambientali
Suggerimenti e raccomandazioni, densi
della ricchezza delle esperienze, risultano
sempre comprensibili e applicabili
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
ciazioni di categoria propongono e promuovono non condu-
cono mai a buoni risultati.La legge, le norme, le raccomanda-
zioni, il dato dellesperienza, sono tutti elementi da rispettare,
da vagliare e di cui tener conto.in armonia con le esigenze
specifiche di ciascun progetto. Forse varr anche la pena
accennare alla differenza di significato che si deve attribuire
alle norme ed alle raccomandazioni. La norma un elemento
codificato di partenza, che in ogni caso deve essere rispettato,
anche se accade che lo stato di fatto male si adatta, a volte alla
norma stessa ed a questo punto che la raccomandazione o il
dato desunto dalla esperienza, in grado di risolvere la situa-
zione, pur nel rispetto della norma stessa. Infatti, la norma
assai spesso eccessivamente sintetica in rapporto alle molte-
plici realt ambientali, laddove suggerimenti eraccomanda-
zioni, densi della ricchezza e della variet delle esperienze,
risultano pi comprensibili e applicabili. Accade spesso che si
valuti uno spazio, ad esempio, pensando alle esigenze di uten-
ti adulti, sani e logici mentre le realt sociali non consentono
una generalizzazione di questo tipo e spetta proprio al pro-
gettista modificare il modello teorico, rendendo gli spazi col-
lettivi maggiormente permeabili e idonei alla eterogeneit
delle istanze. Ecco che emergono nuovi elementi per una
maggiore ampiezza del progetto dilluminazione, aperto ad
una organizzazione di stimoli formali e psicologici non pi
demandati al ristretto campo illuminotecnico. La norma, che
nasce dal dato scientifico e si esprime con un parametro tec-
nico, perch i luoghi risultino abitabili, deve coesistere con
tutti gli elementi di carattere umanistico, estetico, filosofico
ed etico propri delluomo in una societ civile. Per tali ragio-
ni il progetto dilluminazione pu solo essere suggerito da un
illuminotecnico o progettista di luce e, per lo meno in occa-
sione di opere pubbliche di grande impegno, deve essere
invece mediato da chi ha la responsabilit dellintero proget-
to ambientale, architetto o urbanista. Nel rispetto delle rego-
le codificate e sentito il parere degli esperti, questi produrr
un progetto globale, capace di rispondere in senso funziona-
le, politico, economico alle istanze del cittadino, avendo sod-
disfatto lesigenza di sicurezza sul piano fisico e psicologico,
oltre al produrre benessere esprimendo doti di attrattivit e
valore estetico.
146
Standards are, in fact, very often excessively
concise in comparison with the numerous
environmental realities
Suggestions and recommendations based on rich
and varied experiences are more comprehensible
and applicable
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
A standard is a codified starting point which must always be
respected, even if the actual situation does not always adapt
well to the standard. This is where the recommendation or
experience factor comes in and can resolve the situation in full
respect of the standard itself.
Standards are, in fact, very often excessively concise in com-
parison with the numerous environmental realities, where sug-
gestions and recommendationsbased on rich and varied expe-
riences are more comprehensible and applicable.
For example, a space is frequently assessed in terms of the
needs of adult, healthy and rational users, while the social real-
ity does not allow such a generalisation to be made. It is then
up to the designer to modify the theoretical model, making the
collective areas more permeable and appropriate to the diversi-
ty of demands.
New elements thus emerge to extend the horizons of the light-
ing design, open to a set of formal and psychological stimuli
and no longer relegated to the restrictive field of lighting tech-
nology.
In order to ensure places are inhabitable, standards, deriving
from scientific facts and expressed with a technical parameter
must coexist with all the humanistic, aesthetic, philosophical
and ethical elements intrinsic to man in a civil society.
A lighting technician or designer can therefore do no more
than suggest a lighting design which must then, particularly in
the case of demanding public projects, be mediated by the per-
son with overall responsibility for the entire environmental,
architectural or town planning project.
In respect of codified rules and after consulting experts, he
must produce a global design, able to respond functionally,
politically and financially to the citizens needs, having satis-
fied the requisite for physical and psychological safety together
with well-being, appeal and aesthetic value.
147
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
148
Classificazione delle strade secondo il traffico (CIE)
Classificazione della pavimentazione stradale
STRADA ESEMPI TRAFFICO
STRADE CON CARREG-
GIATE SEPARATE, COM-
PLETAMENTE LIBERE
DA INCROCI E CON
ACCESSI CONTROLLATI
AUTOSTRADE,
SUPERSTRADE
CIRCOLAZIONE MOTORIZZATA
CONSISTENTE E VELOCE
STRADE PRINCIPALI
E CIRCONVALLAZIONI
STRADE IMPORTANTI
CON CIRCOLAZIONE
MOTORIZZATA E VIE
SEPARATE PER VEICOLI
LENTI E PEDONI
STRADE RADIALI
CIRCOLAZIONE MOTORIZZATA
CONSISTENTE CON VELOCITA
MODERATA E CIRCOLAZIONE
PEDONALE
STRADE EXTRA
URBANE ED URBANE
CON TUTTI I TIPI
DI UTENTI
STRADE IN CITTA CON
TRAFFICO MOTORIZZA-
TO LENTO E CIRCOLA-
ZIONE PEDONALE
STRADE PRINCIPALI,
VIE COMMERCIALI,
CENTRO CITTADINO
STRADE
DI COLLEGAMENTO,
STRADE LOCALI
CIRCOLAZIONE MISTA
CON TRAFFICO LENTO
E MOVIMENTO DI PEDONI
STRADE DI COLLEGA-
MENTO TRA AREE RESI-
DENZIALI E STRADE DI
CLASSE SUPERIORE
CIRCOLAZIONE MISTA A VELOCITA
E DENSITA LIMITATE
CLASSE
DELLA
STRADA
A
B
C
D
E
GRUPPO
R I (A)
PAVIMENTAZIONE
MOLTO CHIARA
E MOLTO SCABROSA
ESEMPIO
ASFALTO CON INERTE MOLTO
CHIARO OD ADDITIVI CHIARI
R II (B)
CHIARA CON SCABROSITA
ELEVATA O MEDIA
CALCESTRUZZO DI CEMENTO
R III (C)
SCURA CON SCABROSITA
ELEVATA O MEDIA
ASFALTO CON INERTE SCURO
A GRANA GROSSA.
PIETRA SCURA IN LASTRE
R IV (D) SCURA E LEVIGATA
ASFALTO LISCIO, ASFALTO CON
INERTE SCURO A GRANA FINE
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
149
Road classification according to traffic (CIE)
Classification of road paving
ROAD EXAMPLES TRAFFIC
ROADS WITH SEPARATE
LANES, WITHOUT
CROSSROADS AND
WITH CONTROLLED
ACCESS
MOTORWAYS,
HIGHWAYS
HEAVY FAST MOTORISED TRAFFIC
MAIN ROADS
AND RING ROADS
IMPORTANT ROADS
WITH MOTORISED
TRAFFIC
AND SEPARATE LANES
FOR SLOW VEHICLES
AND PEDESTRIANS
RADIAL ROADS
HEAVY TRAFFIC,
MODERATE SPEED
AND PEDESTRIANS
OUT-OF-TOWN
AND URBAN ROADS
WITH ALL TYPES
OF USERS
CITY ROADS
WITH SLOW
MOTORISED TRAFFIC
AND PEDESTRIANS
MAIN ROADS,
SHOPPING STREETS,
CITY CENTRE
LINK ROADS,
LOCAL ROADS
MIXED TRAFFIC, WITH SLOW
MOVING VEHICLES
AND PEDESTRIANS
ROADS CONNECTING
RESIDENTIAL AREAS
AND HIGHER CLASS
ROADS
FAST MIXED TRAFFIC
WITH LIMITED DENSITY
ROAD
CLASS
A
B
C
D
E
GROUP
R I (A)
PAVING
VERY LIGHT AND ROUGH
EXAMPLE
ASPHALT WITH VERY LIGHT
AGGREGATE
OR CLEAR ADDITIVES
R II (B)
LIGHT WITH HIGH
OR MEDIUM ROUGHNESS
CONCRETE
R III (C)
DARK WITH HIGH
OR MEDIUM ROUGHNESS
ASPHALT WITH DARK COARSE
AGGREGATE.
DARK STONE SLABS
R IV (D) DARK AND SMOOTH
SMOOTH ASPHALT, ASPHALT
WITH DARK FINE AGGREGATE
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini Il progetto dilluminazione, le regole e le norme
150
Valori di illuminamento
CLASSE
DELLA
STRADA
A
B1
B2
C1
C2
D
E
TIPO DI
STRADA
LUMINAN.
MEDIA L
Cd/mq
1
1
0,7
1
0,7
1
0,5
RI
in
Lux
12
12
8
12
8
12
9
6
5
RII
in
Lux
14
14
10
14
10
14
10
8
6
RIII
in
Lux
20
20
15
20
15
20
10
STRADE
TRAFFICO
VELOCE
STRADE
IMPORTANTI
O STRADE
PRINCIPALI
CIRCONVAL-
LAZIONI
O STRADE
RADIALI
STRADE
URBANE
PRINCIPALI
STRADE DI
COLLEGAMEN-
TO LOCALI
STRADE
QUASI PRIVE
DI TRAFFICO
VIALI GIARDI-
NI PARCHI
* 1)Grado di uniformit dellilluminamento Grado Generale E min./E max
15
8
RIV
in
Lux
24
24
18
24
18
24
12
18
10
GRADODI
UNIFORMITA
Vedi *1)
0,4
0,4
0,4
0,4
0,3
0,3
CLASSE APP.
DI
ILLUMINAZ.
Cut-off
(schermato)
Cut-off
(schermato)
Cut-off
(schermato)
Cut-off
semi Cut-off
Cut-off
semi Cut-off
no
Cut-off
5
Lighting in urban areas, parks and gardens The lighting design, regulations and standards
151
Illuminance values
ROAD
CLASS
A
B1
B2
C1
C2
D
E
ROAD TYPE
AVERAGE
LUMINANCE
L
Cd/sqm
1
1
0,7
1
0,7
1
0,5
RI
in
Lux
12
12
8
12
8
12
9
6
5
RII
in
Lux
14
14
10
14
10
14
10
8
6
RIII
in
Lux
20
20
15
20
15
20
10
ROADS WITH
FAST TRAFFIC
IMPORTANT
ROADS OR
MAIN ROADS
RING ROADS
OR RADIAL
ROADS
MAIN URBAN
ROADS
LOCAL LINK
ROADS
ROADS ALMO-
ST WITHOUT
TRAFFIC, AVE-
NUES, GAR-
DENS, PARKS
* 1)Degree of illuminance uniformity General degree E min./E max
15
8
RIV
in
Lux
24
24
18
24
18
24
12
18
10
DEGREE OF
UNIFORMITY
See *1)
0,4
0,4
0,4
0,4
0,3
0,3
LUMINAIRE
CLASS
Cut-off
(screened)
Cut-off
(screened)
Cut-off
(screened)
Cut-off
semi Cut-off
Cut-off
semi Cut-off
no
Cut-off
5
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini
Glossario
152
Abbagliamento:
Condizione in cui la visione subisce unal-
terazione delle nor mali propriet e presta-
zioni a causa della disuniformit delle lumi-
nanze presenti nel campo visivo.
Abbagliamento fisiologico o disabilitante:
Abbagliamento che altera la visione senza
necessariamente provocare nellosservatore
una sensazione di disturbo o fastidio.
Abbagliamento psicologico:
Abbagliamento che provoca una sensazio-
ne di disturbo o fastidio senza necessaria-
mente compromettere, turbare o impedire
la visione.
Ampiezza del fascio:
Angolo piano definito dai due vettori corri-
spondenti alle intensit luminose pari a una
percentuale dellintensit massima presen-
te sullasse principale di un apparecchio
proiettore (50% oppure 10%).
Campo visivo:
Porzione di spazio in cui ha luogo la visio-
ne.
Efficienza luminosa:
Rapporto tra il flusso emesso e la potenza
elettrica assorbita da una sorgente lumino-
sa: lumen/watt (lm/W).
Fattore di decadimento:
Coefficiente di riduzione utilizzato nei cal-
coli dellilluminamento medio che tiene
conto del decadimento del flusso luminoso
emesso dalle sorgenti installate negli appa-
recchi.
Fattore di manutenzione:
Coefficiente di riduzione utilizzato nei cal-
coli dellilluminamento medio che tiene
conto della diminuzione del flusso lumino-
so emesso dagli apparecchi in funzione
della loro manutenzione.
Fattore di riflessione:
Rapporto tra il flusso luminoso riflesso da
una superficie e il flusso luminoso inciden-
te.
Flusso luminoso:
Quantit di luce erogata da una sorgente
nellunit di tempo stimata selettivamente
secondo la sensibilit spettrale dellocchio
umano: lumen (lm).
Flusso utile:
Parte del flusso luminoso erogato da un appa-
recchio diretto verso il piano di riferimento.
Guida visiva:
Orientamento nellambito della visione su
strada fornito da una determinata disposi-
zione degli apparecchi di illuminazione e di
segnalazione.
Illuminamento:
Rapporto tra il flusso luminoso incidente
su una superficie e larea della stessa; unit
di misura derivata: lux (lx).
Illuminamento cilindrico:
Illuminamento medio prodotto su unidea-
le superficie cilindrica di raggio infinitesi-
male sul cui asse giace il punto di misura.
Illuminamento semicilindrico:
Illuminamento medio prodotto su unidea-
le superficie semicilindrica di raggio infini-
tesimale sul cui asse giace il punto di misu-
ra.
Illuminamento sferico:
Illuminamento medio prodotto su unidea-
le superficie sferica di raggio infinitesimale
nel cui centro giace il punto di misura.
Curva fotometrica:
Linea che congiunge, su un piano di riferi-
mento di coordinate polari, le estremit dei
vettori che rappresentano le intensit lumi-
nose nelle diverse direzioni contenute nel
piano passante per il centro ottico dellap-
parecchio assunto a riferimento; corrispon-
dente linea su un piano di coordinate per-
pendicolari.
Indice di abbagliamento psicologico G:
Valore numerico che esprime leffetto del-
labbagliamento psicologico negli impianti
di illuminazione stradale.
Indice di abbagliamento fisiologico TI:
Valore numerico che esprime leffetto del-
labbagliamento fisiologico negli impianti
di illuminazione stradale.
Indice di resa cromatica IRC:
Valore numerico che esprime il grado di
fedelt nella restituzione dei colori rispetto
ad una sorgente standard di riferimento.
Intensit luminosa:
Rapporto tra il flusso emesso da una sorgen-
te in una determinata direzione e langolo
solido che contiene tale direzione: candela
(cd).
Legge dellinverso del quadrato:
Principio secondo cui lilluminamento in
un punto su un piano inversamente pro-
porzionale al quadrato della distanza tra la
sorgente e il punto suddetto.
Luminanza:
Rapporto tra lintensit luminosa emessa
da una superficie in una determinata dire-
zione e la proiezione dellarea emettente su
un piano perpendicolare alla direzione di
osservazione:
candela/mq (cd/mq).
Luminanzometro:
Apparecchio di misura della luminanza.
Luxometro:
Apparecchio di misura dellilluminamento.
Riflessione:
Rimando o restituzione delle radiazioni
elettromagnetiche da una superficie.
Rifrazione:
Rimando o restituzione delle radiazioni
luminose attraverso una superficie che tra-
smette la luce incidente.
Temperatura di colore:
Temperatura valutata in gradi kelvin (K)
alla quale il corpo nero emette luce della
stessa tonalit della luce emessa dalla sor-
gente in esame.
Uniformit generale delle luminanze:
Rapporto tra il valore minimo e il valore
medio delle luminanze presenti sul piano in
esame.
Visione fotopica:
Atto del vedere in presenza di luminanze >
3 cd/mq.
(visione cromatica).
Visione mesopica:
Atto del vedere in presenza di luminanze
comprese nellintervallo 3 - 1/10
2
cd/mq
(percezione cromatica nellintervallo del
rosso/giallo-verde).
Visione scotopica:
Atto del vedere in presenza di luminanze <
1/10
2
cd/mq (visione acromatica).
Lighting in urban areas, parks and gardens
Glossary
153
Direct glare:
Condition in which uneven luminance in
the visual field causes alterations in the nor-
mal properties and performance of vision.
Disability glare:
Glare impairing vision without necessarily
causing the observer discomfort or annoy-
ance.
Discomfort glare:
Glare causing discomfort or annoyance,
without necessarily impairing, disturbing or
preventing vision.
Beamspread:
Flat angle defined by the two vectors corre-
sponding to luminous intensities equal to a
percentage of the peak intensity present
along the main axis of a spotlight luminaire
(50% or 10%).
Visual field:
Angular extent of space covered by vision.
Luminous efficacy:
Ratio between the flux emitted and the
power absorbed by a light source:
lumen/Watt (lm/W).
Depreciation factor:
Coefficient of reduction used in calculating
average illuminance taking account of the
depreciation of the luminous flux emitted
from the light sources installed in the lumi-
naires.
Maintenance factor:
Coefficient of reduction used in calculating
average illuminance taking account of the
reduction in luminous flux emitted by lumi-
naires in relation to their maintenance.
Reflection factor:
Ratio between the luminous flux reflected
from a surface and the incident light flux.
Luminous flux:
Quantity of light delivered by a source in a
unit of time estimated selectively according
to the spectral sensitivity of the human eye:
lumen (lm).
Useful flux:
Part of the luminous flux delivered by a
luminaire directed towards the reference sur-
face.
Visual guidance:
In the context of a road or street, orientation
provided by a given arrangement of lumi-
naires and indicators.
lluminance:
Ratio between the incident luminous flux
hitting a surface and the area of the surface
itself: derived unit of measurement: lux (lx).
Cylindrical illuminance:
Average illuminance produced on an ideal
cylindrical surface with an infinitesimal
radius on whose axis the measurement point
lies.
Semi-cylindrical illuminance:
Average illuminance produced on an ideal
semi-cylindrical surface with an infinitesi-
mal radius on whose axis the measurement
point lies.
Spherical illuminance:
Average illuminance produced on an ideal
spherical surface with an infinitesimal
radius at whose centre the measurement
point lies.
Photometric curve:
On a reference plane of polar coordinates,
the line joining the ends of the vectors rep-
resenting luminous intensity in the various
directions in the plane passing through the
optical centre of the reference luminaire.
Corresponding line on a plane of perpendi-
cular coordinates.
Index of psychological glare G:
Numerical value expressing the effect of psy-
chological glare in street lighting.
Index of physiological glare TI (Threshold
Increment):
Numerical value expressing the effect of
physiological glare in street lighting.
Colour rendering index Ra-:
Numerical value expressing the degree to
which colours are rendered faithfully with
respect to a standard reference light source.
Luminous intensity:
Ratio between the luminous flux emitted by
a light source in a given direction and the
solid angle containing said direction: can-
dela (cd).
Inverse square law:
Principle according to which illuminance at
a point on a plane is inversely proportional
to the square of the distance between the
light source and said point.
Luminance:
Ratio between the luminous intensity emit-
ted by a surface in a given direction and the
projection of the emitting area onto a plane
perpendicular to the direction of observa-
tion: candela/sqm (cd/sqm).
Luminance meter:
Luminance measuring device
Lux or illuminance meter:
Illuminance measuring device
Reflection:
The return of electromagnetic radiation
from a surface.
Refraction:
The return of luminous radiation as it pass-
es through a surface which transmits inci-
dent light.
Colour temperature:
The temperature, calculated in degrees
Kelvin (K), of a blackbody emitting light of
the same colour as that emitted by the light
source concerned.
Overall uniformity:
Ratio between the minimum and average
luminance values present on the plane in
question.
Photopic vision:
Act of seeing in the presence of luminance of
>3 cd/sqm (chromatic vision).
Mesopic vision:
Act of seeing in the presence of luminance in
the range 3 - 1/10
2
cd/sqm (chromatic per-
ception in the red/yellow-green interval).
Scotopic vision:
Act of seeing in the presence of luminance of
<1/10
2
cd/sqm (achromatic vision).
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini
Bibliografia
01) The Lighting of Residential Yards by Schreuder D.A.,
Paper, CIE Conference 1979 - Kyoto
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Exterior lighting in the environment Publication n. 370
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nazione pubblica ENEL 1990
154
Lighting in urban areas, parks and gardens
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Tecniche nuove 1993
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nazione pubblica" ENEL 1990
155
Illuminazione di centri urbani, spazi verdi, parchi e giardini
B
i
o
g
r
a
f
i
a
Luigi Manzoni consulente per le problemati-
che dell'habitat, specializzato in scienza
dellErgonomia, esperto in comunicazione e nei
rapporti tra l'uomo e l'ambiente, in particolare
per quanto attiene allo spazio, alla forma, alla
luce in ogni campo di applicazione ed al colore.
La sua specializzazione si concretizzata in
numerosi anni di ricerche, durante i quali ha
fatto parte di gruppi di studio e lavoro scientifi-
co in Europa e negli Stati Uniti sulla percezione
visiva, la comunicazione del colore, l'illumina-
zione e gli aspetti propri di ogni contesto
ambientale come elementi finalizzati alla pre-
venzione primaria e alla tutela psico-fisica del-
luomo nelle specifiche attivit di lavoro e nei
pi vari ambiti della vita sociale.
Le tematiche si rivolgono principalmente al set-
tore del lavoro, dell'industria e del commercio,
fornendo precisi dati sulla organizzazione e pro-
gettazione degli spazi e degli arredi, introducen-
do inconsueti sistemi di illuminazione e di uti-
lizzazione del colore. Collabora con Aziende di
livello internazionale, I stituti scientifici e
Universit, per corsi di aggiornamento e/o spe-
cializzazione, per lo studio degli elementi di abi-
tabilit dellambiente, risparmi energetici e per
l'approfondimento dei rapporti fra l'illumina-
zione la qualit del lavoro e le malattie profes-
sionali.
156
Lighting in urban areas, parks and gardens
Luigi Manzoni is a consultant in habitat prob-
lems, a specialist in the science of ergonomics and
an expert in communications and the relationship
between man and his environment, with particu-
lar emphasis on space, form, light in all its fields
of application and colour.
This specialisation has developed over the course
of many years of research during which he has
been a member of study and scientific working
groups in Europe and the United States in the
fields of visual perception, colour communication,
lighting and the characteristics intrinsic to every
environmental contest as elements oriented
towards primary prevention and the psychophysi-
cal safeguarding of man in his specific work activ-
ities and in the most diverse of social habitats.
The themes are principally oriented towards the
sector of work, industry and commerce, supplying
precise data with regard to the organisation and
planning of spaces and interior and exterior
design elements, introducing unusual lighting
and colour usage systems. In collaboration with
major companies, scientific institutes and univer-
sities, Luigi Manzoni is currently involved with
updating and specialisation courses and the study
of elements of environmental comfort, energy
saving and the relationships between lighting, the
quality of work and professional diseases.
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B
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o
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y
BIBLIOTECA DELLA LUCE REGGIANI
ILLUMINAZIONE DI CENTRI URBANI,
SPAZI VERDI, PARCHI E GIARDINI
LIGHTING IN URBAN AREAS,
PARKS AND GARDENS
LUIGI MANZONI
Copyright 2001 Reggiani Editore
Reggiani Spa Illuminazione
v.le Monza 16 - 20050 Sovico MI
tel 039 20711 fax 039 2071999
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i diritti riservati dalla legge
sui diritti dautore.
ART DIRECTION
Pino Usicco
VOLUMI GI PUBBLICATI:
VOLUMES ALREADY PUBLISHED:
IL MARCHIO REGGIANI.
ICONOLOGIA
REGGIANI. INIZIO DI UN
AUTORITRATTO
ESPERIENZA. PINO USICCO
LUIGI VERONESI
CRONACA DI UNESPERIENZA
AMERICANA. 1989
NEW YORK
A DIALOGUE WITH LIGHT
TONI ZUCCHERI
I QUADERNI SCIENTIFICI
LUIGI MANZONI
LA LUCE. PROGETTO SCIENZA
FILOSOFIA
LUIGI MANZONI
DA BELLINI A TINTORETTO.
LARTE DELLA LUCE.
EREMITANI PADOVA
REGGIANI LIGHT GALLERY,
800 FIFTH AVENUE,
NEW YORK
OMBRE DI PIETRA.
PROLEGOMENI
A UNA POLITICA PER I BENI
CULTURALI
PAOLO PORTOGHESI
TADAO ANDO. LA LUCE.
BASILICA PALLADIANA
VICENZA
GABETTI & ISOLA.
OPERE DI ARCHITETTURA.
BASILICA PALLADIANA
VICENZA
PHANTASIA. PINO USICCO
GIOTTO. PADUA FELIX
CLAUDIO BELLINATI
LUCE E CHIESE
LUCE E UV
BRUNO PICCOLI
SILVANO ORSINI
DIPARTIMENTO DI MEDICINA
DEL LAVORO
UNIVERSIT DEGLI STUDI
ISTITUTI CLINICI DI
PERFEZIONAMENTO, MILANO
LINGOTTA. PALAZZINA FIAT.
PROGETTO
ARCHITETTONICO DI GABETTI
& ISOLA.
LUCE E ARCHITETTURA
TOYO ITO
LVARO SIZA
O.M.UNGERS
SVERRE FEHN
GABETTI & ISOLA
TADAO ANDO
LUCE E ARTE
LUCE BLU
BRUNO PICCOLI
SILVANO ORSINI
PIERLUIGI ZAMBELLI
DIPARTIMENTO DI MEDICINA
DEL LAVORO
UNIVERSIT DEGLI STUDI
ISTITUTI CLINICI DI
PERFEZIONAMENTO, MILANO
C
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