Sei sulla pagina 1di 20

Prof.

Paolo Albiero











DISPENSE DEL CORSO DI
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
Slide presentate a lezione a integrazione del manuale






















CdL L3

a.a. 2013-14


INTRODUZIONE AL CORSO


Il modo in cui si spiega lo sviluppo umano dipende dall'idea che si ha di ci che fondamentalmente la
natura umana. Idee diverse sulla natura e sui modi di funzionamento dell'uomo hanno dato origine ad
interpretazioni differenti.
Cos una teoria? Una teoria serve a rispondere ai perch, ovvero spiegare le cause delle nostre azioni.
Dunque un tentativo di organizzare i dati, o le informazioni di cui disponiamo in modo da spiegare perch
si producono certi eventi. Dunque, una teoria un insieme di affermazioni interrelate e coerenti in merito ad
un dato/i fenomeno/i.
!

Perch abbiamo bisogno di una teoria se disponiamo dei fatti?

Perch d significato e organizza le nostre conoscenze: i dati di cui disponiamo non hanno senso senza
una teoria che ci consenta di definirne e spiegarne le relazioni. Una teoria ci mette in grado di produrre
alcune affermazioni generali, superando una elencazione di osservazioni isolate.

Una buona teoria guida la programmazione della ricerca, consentendoci di formulare delle ipotesi, cio
possibili spiegazioni di un qualche fenomeno.

Talora dati nuovi ci costringono a modificare una teoria, ma talora quella che era considerata una teoria
generale diviene un caso particolare di una nuova teoria, che riesce a spiegare non solo i fenomeni spiegati
dalla precedente, ma anche nuovi fatti che non potevano essere spiegati dalla prima.

In psicologia dello sviluppo non c' alcuna teoria accettata da tutti, e d'altra parte nessuna teoria attuale in
grado di spiegare tutti gli aspetti e tutti i fenomeni dello sviluppo umano.

I sostenitori di una teoria hanno modi diversi e specifici di accostarsi allo sviluppo: si pongono problemi
diversi, usano metodi di ricerca diversi e interpretano in modo diverso i loro dati.

La contrapposizione fra le diverse prospettive teoriche e fra le diverse metodologie di ricerca ha reso
impossibile per molti anni, e in una certa misura ancora oggi, un confronto serio fra i diversi dati e una seria
possibilit di falsificazione di alcune ipotesi specifiche.

L'inadeguatezza di tutte le attuali teorie dello sviluppo facilmente dimostrata non solo dalla separatezza dei
dati ricavati dai diversi approcci teorici, ma soprattutto dal fatto che spesso si parla ancora in modo separato
di sviluppo cognitivo, sviluppo affettivo ed emotivo, sviluppo sociale!

Solo negli ultimi anni si sono avviati programmi di ricerca tesi a integrare questi "diversi" aspetti dello
sviluppo.
La psicologia dello sviluppo si soffermata in particolare sul cambiamento del comportamento e
sullevoluzione delle strutture mentali. Il principale oggetto di studio, sin dalla nascita della teoria di Piaget,
stato a lungo lo sviluppo dellattivit cognitiva, cio lonotogenesi della percezione, dellattenzione, della
memoria, del linguaggio, del ragionamento, ecc. ecc.
Solo negli ultimi 30 anni lo studio dello sviluppo affettivo e sociale diventato altrettanto importante

Ancora pi recentemente, grazie allemergere delle neuroscienze, sta iniziando ad occuparsi anche della
relazione tra maturazione di specifiche strutture o circuiti neurali e la comparsa di determinate abilit,
capacit o competenze.

La Psicologia dello Sviluppo, caratterizzata da teorie complesse e raffinati metodo di studio, una disciplina
scientifica, avendo adottato come principale strategia di acquisizione di conoscenze il metodo che
caratterizza tutte le discipline scientifiche naturali: il metodo sperimentale.

Lesperimento costituisce il metodo pi potente di cui disponiamo per studiare leffetto di una variabile.
Tuttavia il metodo sperimentale tradizionale intrinsecamente collegato ad una visione della realt come
sistema semplice, in cui un numero ridottissimo di possibili cause determinano, in modo predicibile e
ricostruibile nel suo meccanismo sottostante, un dato effetto (Parisi, 2000).

Come pu la Psicologia dello Sviluppo sopperire a questo limite?

Deve affiancare allesperimento altri metodi quasi-sperimentali e losservazione naturalistica.

Ma non basta. Poich buona parte del funzionamento della mente non pu essere indagato attraverso il
metodo sperimentale, la Psicologia deve ricorrere ad una quantit disordinata di metodi e, a volte, soltanto a
grandi discussioni simili a quelle filosofiche.

Nel corso dello scorso secolo questa attivit speculativa e di ricerca ha generato un gran numero di ipotesi,
teorie e modelli circa le traiettorie evolutive delle diverse funzioni psicologiche indagate.

Oggi sappiamo effettivamente molte cose relativamente ai percorsi di sviluppo di molte funzioni quali
memoria, linguaggio, percezione, ecc.

Le diverse fasi evolutive di alcune di esse sono state descritte in grande dettaglio.

Tuttavia sappiamo molto poco sulle ragioni che sono responsabili dei cambiamenti. Il grande problema
rimane la spiegazione dello sviluppo, mentre per quanto riguarda la sua descrizione, la Psicologia ha
accumulato una mole impressionante di dati.

D'altra parte, il problema pi rilevante della Psicologia dello sviluppo non consiste tanto nel mostrare che la
creazione di particolari condizioni determina delle modificazioni del comportamento, ma che in natura, cio
in condizioni spontanee e non controllate da nessuno, le trasformazioni si producono proprio in quel modo e
per le medesime ragioni.

L'inadeguatezza di tutte le attuali teorie dello sviluppo facilmente dimostrata non solo dalla separatezza dei
dati ricavati dai diversi approcci teorici, ma soprattutto dal fatto che si parla ancora in modo separato di
sviluppo cognitivo, sviluppo affettivo ed emotivo, sviluppo sociale!

DALLA PSICOLOGIA DELLET EVOLUTIVA ALLA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

Et evolutiva: ad una fase di evoluzione seguono una fase di stabilit (et adulta) e una di involuzione (et
senile) metafora dellarco della vita. Ladulto era considerato il riferimento normativo.
" CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA:
# et adulta non un periodo di stabilit $ sono possibili nuovi apprendimenti; non si raggiunge uno
sviluppo ottimale;
# et senile: grazie alla plasticit neuronale sono possibili nuove acquisizioni e nuovi apprendimenti;
# et evolutiva (in senso stretto): ruolo attivo del bambino dalla nascita; percorso non lineare.

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NELLA PROSPETTIVA DEL CICLO DI VITA O LIFE SPAN

" Lo sviluppo riguarda tutta lesistenza (Baltes e Reese, 1986).
" La prospettiva del ciclo di vita mette in primo piano la dimensione tempo:
- non c pi attenzione solo per il passato, ma anche per il presente e per il futuro;
- lo sviluppo non si identifica con il tempo, ma avviene nel tempo, lungo il quale si snodano le
funzioni ed i processi psichici.

COME LA PSICOLOGIA CERCA DI SPIEGARE LO SVILUPPO?

Spesso la scienza per spiegare il funzionamento di un sistema (la crescita della popolazione,
leutrofizzazione delle coste marine, le variazioni climatiche, ecc.), ricorre a dei modelli.

Che cosa un modello?
un insieme di elementi che ci permette di descrivere cosa un dato fenomeno e di spiegare i meccanismi
del suo funzionamento.
Un modello una riproduzione semplificata della realt, ossia un'astrazione che considera solamente le
principali caratteristiche di quello che il reale oggetto di studio.
Un modello limitato, in quanto non riproduce completamente la realt, ma permette di esaminare gli aspetti
pi importanti di un problema. E non poco: se considerassimo tutti i dettagli di un problema, ci troveremmo
ad affrontare un insieme di dati difficilmente correlabili tra loro e quindi la loro analisi ci sarebbe impossibile o
di utilit limitata all'analisi di brevi periodi (come, appunto, per le simulazioni climatiche).

La psicologia (dello sviluppo) ha a lungo utilizzato!modelli deterministici e unicausali Si tratta di modelli
che facevano risalire ad una o poche cause, in modo deterministico, la spiegazione del comportamento
umano. Le spiegazioni deterministiche e unicausali hanno ricercato la causa del comportamento e dello
sviluppo umano nellambiente o nei fattori biologici. Esempi? Il comportamentismo: S$R; La psicoanalisi:
pulsione $ comportamento

Quali ragioni hanno portato nel corso degli anni al superamento dei modelli deterministici a favore di quelli
probabilistici?
# Numerosit delle variabili
# Le variabili interagiscono
# Ruolo attivo della mente umana
# Analisi delle relazioni individuo-ambiente
# Considerazione della variabile tempo

Studio dei sistemi complessi

La previsione metereologica e l effetto farfalla:

!il minimo battito delle ali di una farfalla
nella foresta tropicale pu avere come effetto
un ciclone in unaltra parte del pianeta
(Edward Lorenz, 1963)
"Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe
significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a
causa di una valanga, o la sua salvezza".
(Alan Turing 1950, Macchine calcolatrici ed intelligenza)
%
" Non esiste una sola causa
" Piccole cause possono produrre nel tempo grandi effetti

Leffetto farfalla (l'espressione metaforica della Teoria del Caos) sottolinea come nella maggior parte dei
sistemi biologici, chimici, fisici, economici e sociali, esistano degli elementi che, apparentemente
insignificanti, sono in grado, interagendo fra loro, di propagarsi e amplificarsi provocando effetti catastrofici.
Questi elementi, e perch trascurati, e perch imprevedibili, e perch non individuabili, costituiscono il
dilemma del nostro secolo giacch, come abbiamo visto, possono condurci a conclusioni errate.
La Teoria del Caos sostiene che in un sistema complesso una minima variazione dei dati di input ha grande
impatto nel risultato finale e che, pur in condizioni iniziali simili, il sistema pu reagire in modi molto diversi.
Tale numero di possibili soluzioni comunque finito.
Lanalisi e la previsione, impossibile in termini deterministici e unilineari, pu essere effettuata in termini di
probabilit.
Assumere una prospettiva probabilistica non significa rinunciare a fare scienza, ma solo rinunciare a una
causalit lineare e al determinismo.
I modelli probabilistici pongono la sfida a una conoscenza pi approfondita dei fattori e dei processi.
Quali elaborazioni teoriche hanno contribuito alla costruzione di modelli multicausali e probabilistici?
" Studi che hanno preso in considerazione il ruolo attivo della mente umana
"Studi che hanno adottato una prospettiva interazionista e sistemica

Vediamoli brevemente!

STUDI CHE HANNO PRESO IN CONSIDERAZIONE IL RUOLO ATTIVO DELLA MENTE UMANA
" La mente umana capace di elaborare informazioni e di dare significato al mondo.
" La mente non in balia degli eventi esterni e della progettazione biologica.
Classici approcci teorici contestualizzabili n questo ambito sono:
-Il costruttivismo di PIAGET: lintelligenza realizza la pi alta forma di adattamento, ovvero il pi alto
equilibrio tra lazione dellorganismo sullambiente e viceversa.
- il socio-costruttivismo di VYGOTSKIJ: la natura sociale dei processi psichici superiori e la possibilit della
mente umana di elaborare ed utilizzare strumenti come il linguaggio

STUDI CHE HANNO ADOTTATO UNA PROSPETTIVA INTERAZIONISTA E SISTEMICA
LEWIN e il concetto di campo: totalit dei fattori coesistenti in un certo momento, considerati come
interdipendenti. Il comportamento la funzione, in un dato momento, sia delle caratteristiche della persona
sia di quelle dellambiente.
Le teorie ecologiche dello sviluppo: BRONFENBRENNER.

Un modello probabilistico, olistico e interazionista

$Analisi delle relazioni INDIVIDUO- AMBIENTE
!
Individuo e ambiente formano un sistema integrato e dinamico, di cui sono entrambi elementi inseparabili e
che si influenzano reciprocamente.

Non possibile considerare isolatamente ed in modo deterministico ed unidirezionale lambiente e
lindividuo: infatti il primo agisce sul secondo ed il secondo sul primo in una interazione dinamica.

LAMBIENTE
Bronfenbrenner distingue lambiente ecologico in vari centri concentrici:
microsistema mesosistema esosistema macrosistema







LA PERSONA
un sistema che opera in modo attivo e finalizzato, che costruisce il proprio sviluppo e si autoregola.
Lo sviluppo pu essere definito come AZIONE IN UN CONTESTO.


BIOLOGIA ED AMBIENTE

IL RAPPORTO TRA MATURAZIONE ED ESPERIENZA

" I FATTORI GENETICI delineano lambito delle potenzialit di sviluppo ma non la sua realizzazione:
# i geni non indicano un programma che conduce verso un unico esito evolutivo;
# ad ogni genotipo corrisponde una serie (diversificata seppure non illimitata) di fenotipi in
funzione delle peculiari caratteristiche ambientali entro cui avviene lo sviluppo.

" I FATTORI BIOLOGICI costituiscono linsieme delle condizioni che rendono possibile un certo
funzionamento psichico lungo lo sviluppo.
# LESPERIENZA E LA PRATICA, a loro volta, influenzano la stessa maturazione neurofisiologica: ad
esempio il livello di produzione ed i processi di selezione delle sinapsi.
# Esistono dei PERIODI SENSIBILI nei quali alcuni nuovi apprendimenti e cambiamenti sono
maggiormente probabili, in relazione ad unopportuna esperienza.





PERCORSI DI SVILUPPO

Si tratta di percorsi possibili, fortemente individualizzati e differenziati, che sono il risultato della complessa
interazione, lungo il tempo, dellindividuo e del suo ambiente:
# lindividuo agisce sul proprio mondo interno ed esterno attraverso i sistemi simbolici;
# lambiente continuamente plasmato e interpretato dallindividuo stesso.
Linterazione tra questi fattori non inconoscibile: essa avviene secondo modalit costanti e processi
ordinati ed sottoposta a leggi.

La teorizzazione dei percorsi di sviluppo rappresenta il tentativo di comprendere tali regolarit:
i percorsi sono probabilistici e pluridirezionali, ma non infiniti.

Nel concetto di percorso differenziato o individualizzato di sviluppo svolge un ruolo di primo piano il
PRESENTE:
# esso offre opportunit e vincoli che possono contribuire a modificare la traiettoria di sviluppo;
# nel presente che possono verificarsi eventi particolarmente significativi.
LO SVILUPPO PUO PRENDERE DIREZIONI SORPRENDENTI NEL BENE E NEL MALE. La grande sfida:
delineare i possibili percorsi di sviluppo, lungo una sequenza temporale, che tengano conto delle variabili
critiche e del loro possibile intreccio.
La grande sfida per gli studiosi dello sviluppo umano allora delineare i possibili percorsi di sviluppo, lungo
una sequenza temporale, che tengano conto delle variabili critiche e del loro possibile intreccio.


I PERIODI DELLO SVILUPPO NEL CICLO DI VITA (LIFE SPAN)
Lo sviluppo nel ciclo di vita viene tradizionalmente suddiviso in alcune tappe, caratterizzate da una specifica
terminologia e che definiscono un preciso intervallo temporale. Ciascuna di queste tappe caratterizzata da
salienti cambiamenti nelle caratteristiche e nelle capacit dell'individuo.

Periodo prenatale formazione zigote-nascita
Periodo neonatale 1 mese
Prima infanzia (infancy) fino al 2- 3 anno di vita
Et prescolare/seconda infanzia/ prima fanciullezza (early childhood) 3- 5 anno
Fanciullezza/et scolare/terza infanzia (middle and late childhood) 6-10anno
Preadolescenza 10-13 circa
Adolescenza 13- 18/20circa
Giovinezza (emerging adulthood) 18/20 - 29
Et adulta 30- 60/65 anno
Et senile (giovani anziani 60-80), anziani anziani (80-up)


COSA STUDIA LA PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO?

La psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti che gli esseri umani subiscono nel corso della loro vita.
Un fenomeno identificabile come appartenente a tale ambito di studio se, nel corso del tempo, soggetto
a cambiamenti
Disciplina molto ampia perch innumerevoli sono gli aspetti di un individuo soggetti a cambiamento nel corso
del tempo
Aspetto comune il desiderio di identificare, descrivere e spiegare la natura dei cambiamenti
Possono essere impiegate varie metodologie di studio ma importante sapere valutare le informazioni che
producono

Un cambiamento nel corso dello sviluppo significa che un comportamento con let pu aumentare o
diminuire nella frequenza di comparsa o nella quantit, o un comportamento pu sostituire, integrare
o emergere da un altro nel corso dello sviluppo (mccall, 1977)

La Psicologia dello sviluppo si interessa dello studio sia delle leggi generali (ad es. Piaget, lewin) sia delle
differenze individuali nello sviluppo

Allo stesso modo si propone la descrizione (il che cosa) e spiegazione (il come) di un fenomeno di
sviluppo

Lutilizzo della variabile eta cronologica: let non una variabile esplicativa del cambiamento se non
accompagnata da unipotesi sulla natura del cambiamento

Il problema delle differenze individuali se si considera solo la variabile et: alla stessa et i bambini possono
avere capacit molto diverse, le curve di sviluppo possono differire marcatamente, e lo studio delle
differenze individuali permette di comprendere le ragioni di tale


Le prospettive teoriche pi recenti sono caratterizzate dallenfasi su tre concetti fondamentali:

1. MULTIDIREZIONALITA: lo sviluppo ontogenetico in primo luogo caratterizzato da
multidirezionalit. Ci significa che la direzione del cambiamento non sempre la stessa e che lo
sviluppo non semplicemente un cammino verso una maggiore efficienza, una sorta di
progressiva e regolare crescita incrementale. Lo sviluppo consiste nella co-occorrenza di
acquisizione e perdita, di crescita e declino. Durante lo stesso periodo di sviluppo alcuni sistemi
comportamentali mostrano un incremento, mentre altri evidenziano un decremento nel livello di
funzionamento. Inoltre un comportamento pu sostituire, integrare o emergere da un altro
comportamento (Baltes, 1987)

2. PLASTICITA: il concetto di plasticit emerso in ambito neurospsicologico, dove stato
dimostrato che in presenza di un danno cerebrale strutture integre possono sostenere funzioni in
precedenza svolte dalle regioni che risultano lesionate. Questo fenomeno stato osservato tanto
negli adulti quanto nei bambini. Oggi sappiamo che la plasticit una propriet fondamentale dello
sviluppo (cerebrale e psicologico) e non soltanto la risposta a qualche tipo di danno. Restano da
indagare i confini e i vincoli specifici di tale fenomeno.

3. -MULTIDISCIPLINARIETA: lo studio dello sviluppo infine multidisciplinare, dal momento che
richiede un analisi a vari livelli, da quello della biologia molecolare a quello del comportamento o
dellattivit cognitiva e, in particolare, differenti metodi di analisi.

4. MULTICULTURALITA: lo sviluppo si realizza in contesti culturali differenti e articolati. Lo studio
dello sviluppo esplora limpatto delle abitudini di vita e delle transizioni da una fase di vita allaltra
(transizioni normative e non normative). Per cui:
Il momento storico, i background culturali determinano usanze e abitudini che condizionano lo
sviluppo
Gli studi crossculturali portano un contributo centrale alla psicologia dello sviluppo perch:
Consentono di testare modificare ed estendere le teorie dello sviluppo correnti
Forniscono indicazioni sui complessi rapporti tra gli universali e gli specifici fattori culturali che
incidono sullo sviluppo

Lo studio dello sviluppo costituisce, allora, una prospettiva privilegiata per mettere in evidenza linterazione
tra questi livelli di analisi, e per mettere in comunicazione studiosi impegnati in discipline diverse.

Un concetto fondamentale quindi quello di CONTESTO DI SVILUPPO, ovvero insieme di fattori
fondamentali che esercitano uninfluenza generale sullo sviluppo umano:
Effetti dovuto alla coorte
Effetti dovuti allo status socioeconomico
Effetti dovuti alla cultura
Effetti dovuti al genere

1.Coorte = gruppo et di persone nate nello stesso periodo
Esempio: La corte del baby boom postbellico
GROSSO NUMERO di persone nate tra il1946-1961 (dopo il ritorno dei soldati dalla 2a guerra
mondiale) Hanno radicalmente trasformato la cutura occidentale nel corso degli anni
Adolescenti ribelli nei 60s e70s hanno portato una rivoluzione nei ruoli familiari e negli stili di vita
Quando hanno raggiunto i 60 anni hanno cambiato il nostro modo di pensare alla terza et

2. Lo stato socio-economico (SES) = istruzione e livello di reddito
Vivere in povert compromette lo sviluppo in ogni fase della vita. La dimensione globale dello SES: vivere in
nazioni ricche del mondo invece che in via di sviluppo fa la differenza in tutto, dalla salute allassistenza
sanitaria, all'istruzione, allo stile di vita
3. Cultura: due diverse visioni del mondo
Culture collettiviste favoriscono armonia sociale e la condivisione con il gruppo di riferimento: ai
bambini si insegna obbedienza e subordinazione ai bisogni del gruppo
Culture individualistiche premiano la realizzazione personale, la separazione dalla famiglia pi
ampia, la libert e autoespressione. Bambini incoraggiati allindipendenza e autorealizzazione
Nella ricerca sullo sviluppo sempre opportuno distinguere tra diversi gruppi etnici: e persone a
qualsiasi nazione appartengano sono portatrici di visioni del mondo diverse in cui idee collettiviste e
individualiste si mescolano!

3. Genere (non sesso)
Essere maschio o femmina pu comportare enormi differenze nel modo in cui si cresce e ci si
comporta in ogni fase della vita, come vedremo.
Quanto prendersi cura o offendere, differenze nei tipi di gioco e negli interessi professionali sono
dovuti allambiente (Cultura) e quanto a fattori innati e biologici (Natura) ?






Secondo McShane (1991) qualsiasi studio che voglia comprendere lo sviluppo deve porsi almeno de
domande:

!
COSA SI SVILUPPA?
COME SI SVILUPPA?

57
!"#$%" ' ($)#$%"
!""#$! &' (&)*+,! &--*,!.*//$#0!
#*+, -, .,/01,
23013 .03
-, .,/01,
%140,56,0,7/ 1- 6189/08/ 41: 3;35<=>, 4,0 .*+/
1- 9/08/?@
Disputa tra chi interpreta i cambiamenti evolutivi come cambiamenti qualitativi e chi come quantitativi; tra chi
postula che lo sviluppo segua un pattern continuo e chi, invece, uno discontinuo.


SVILUPPO QUANTITATIVO

Lo sviluppo descritto come una crescita graduale di tipo quantitativo di alcune caratteristiche del sistema
(funzioni cognitive) in termini di quantit, frequenza o grado, come ad esempio, della capienza della
memoria di lavoro (lo spazio M di Pascual-Leone, 1970) o cime un progressivo incremento dellautomaticit
dei processi cognitivi gi presenti alla nascita (Case, 1984).

SVILUPPO QUALITATIVO

Lo sviluppo descritto come una sequenza di modi di operare del sistema cognitivo qualitativamente
differenti (Bidell e Fischer, 1994; Fischer e Pipp, 1984): questo approccio di chiara derivazione dalla teoria
stadiale di Paiget (Piaget, 1936) in cui modalit di funzionamento qualitativamente diverse caratterizzano
ogni nuovo stadio.

SVILUPPO CONTINUO

Lo sviluppo visto come un incremento di abilit, in cui per nella nuova abilit che si costituisce inclusa
unabilit corrispondente al livello evolutivo precedente, la quale determina dunque le modalit di
funzionamento cognitivo successive (Slater, 1989).

SVILUPPO DISCONTINUO

La discontinuit caratterizza quelle teorie nelle quali lo sviluppo comporta un cambiamento di struttura del
sistema cognitivo, che sostituisce la struttura del livello di sviluppo meno progredito. Ad esempio la teoria
piagetiana, che descrive lo sviluppo attraverso una successione di stadi, in cui il passaggio da uno stadio
allaltro reso possibile da una serie di progressive ristrutturazioni che determinano lemergere di strutture di
funzionamento cognitivo, che improntano tutti i comportamenti caratteristici del nuovo stadio, radicalmente
diverse rispetto a quelle dello stadio precedente (Piaget, 1975).


L'ARCHITETTURA DELLA MENTE: SVILUPPO DOMINIO-GENERALE VERSUS DOMINIO-SPECIFICO

Vi unulteriore disputa tra coloro che interpretano lo sviluppo in termini dominio-generali e coloro che
ipotizzano percorsi di sviluppo dominio-specifici, ovvero: lo sviluppo un processo che coinvolge in modo
uniforme tutto il sistema cognitivo, oppure si manifesta con tempi e modi diversi in ambiti diversi di
conoscenza?
Organizzazione dominio-generale: la mente come una mela
Organizzazione dominio-specifica: la mente come unarancia

Il principio sottostante a questa distinzione quello di stabilire se il verificarsi di un certo cambiamento
influenza simultaneamente tutti i domini cognitivi, oppure se lo sviluppo si verifica a seconda delle
modalit specifiche di ciascun dominio.
Un dominio linsieme specializzato delle rappresentazioni che fanno da supporto a una specifica area
della conoscenza e delle procedure per manipolare queste rappresentazioni. Esempi di domini:
Linguaggio (segni + regole sintattiche), Matematica (numeri + operazioni matematiche), Fisica, Musica,
ecc! Esempi di microdomini: Comprensione delle parole (linguaggio), Abilit di contare (matematica),
ecc.

L'approccio che ipotizza un modello dominio-generale di sviluppo riscontrabile nella teoria di Piaget ed in
quelle di molti studiosi neo-piagetiani (Case, 1978; Fischer, 1980; Pasqual-Leone, 1987).
Per tali autori le capacit computazionali e di elaborazione delle informazioni sono caratterizzate da
cambiamenti di ambito generale, che agiscono su tutti gli aspetti del funzionamento cognitivo secondo
modalit simili nei vari domini.

Il secondo approccio comune a quegli autori che descrivono lo sviluppo come dominio-specifico. Tale
concezione una possibile conseguenza della teoria modulare di Fodor (1983; 1985).
!

Egli sostiene che la mente sia costituita da moduli specializzati, geneticamente predeterminati, che
funzionano indipendentemente uno dall'altro. Ciascun modulo elabora uno specifico tipo di informazioni,
rendendole poi disponibili per l'elaborazione centrale indipendentemente dal dominio di provenienza. I
moduli hanno varie caratteristiche, tra cui quella di essere ritenuti rigidi e stabili (sia strutturalmente che
funzionalmente); sono degli elaboratori specializzati di informazioni, attivati da specifiche classi di stimoli a
cui rispondono velocemente ed automaticamente, e non sono influenzabili da altre parti della mente; sono
infine dominio-specifici.


I METODI DI RICERCA IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO


Come facciamo a studiare i cambiamenti che intercorrono nello sviluppo e a rispondere alle domande
che ci poniamo?
DUE STRATEGIE DI RICERCA PER ESPLORARE gli effetti che una data condizione o entit (detta
variabile) produce su unaltra!.

Studi correlazionali:
Mettono in relazione due (o pi) variabili come naturalmente si verificano e ne verifica gli andamenti.
Pianificare una ricerca: richiede molteplici e complesse decisioni come la scelta partecipanti, coinvolgimento
e permessi, e soprattutto la scelta delle misure!
Punti di forza: sono intrinsecamente pi etici perch non stiamo intervenendo attivamente; spesso sono
l'unica strategia che possiamo usare per rispondere a domande basilari della scienza dello sviluppo
Limite: Solo perch due fenomeni sono correlati non significa necessariamente che uno causi l'altro:
La correlazione pu portarci a confondere le cause con gli effetti
Quando esiste una correlazione, ci pu essere dovuto a una terza causa (non considerata).
Il metodo correlazionale non permette dunque di stabilire rapporti di causa-effetto

Studi sperimentali
Assegnano in modo casuale gli individui ai gruppi, quindi si assegna a ogni gruppo un trattamento diverso, e
si osserva se l'intervento ha prodotto un effetto previsto
Punti di forza: possibile determinare le cause (per il processo di assegnazione casuale, le differenze tra i
gruppi possono essere dovute SOLO al diverso trattamento)
Limite: Spesso non etici o impossibile da fare!

Il termine sperimentazione designa molteplici procedimenti che posso differire per scopi, ambiente di
ricerca e strumentazione utilizzata

Cosa accomuna queste diverse procedure?

Costituiscono un metodo di ricerca empirica caratterizzato da un intervento attivo dello sperimentatore, che
non si limita ad osservare un fenomeno gi esistente in natura ma cerca di modificarlo e produrlo.
Il metodo sperimentale consente di manipolare variabili per studiare leffetto di una o pi variabili
sullesecuzione di un certo compito.

Come e quando possiamo stabilire un legame causale tra due variabili?

Secondo Sellitz (1959) vi sono tre condizioni che devono essere rispettate:
X causa Y se:
1. Esiste una variazione concomitante di X e Y
2. Le variazioni di X precedono temporalmente quelle di Y
3. possibile escludere ogni altra influenza su Y diversa da X

I piani di ricerca che rispondono a questi requisiti per la determinazione di un rapporto causale si dicono
disegni sperimentali.

La rilevazione scientifica non si limita per al disegno sperimentale. Il termine esperimento comprende una
gamma di possibilit pi estesa:
!un esperimento la registrazione di osservazioni, di natura quantitativa o qualitativa, condotta in
condizioni prestabilite, attraverso operazioni definite e registrabili, seguita dallesame dei dati per mezzo di
appropriate regole matematiche e statistiche allo scopo di individuare delle relazioni significative.
(Nellsroade & Cattel, 1988).

Il controllo:

- controllo sperimentale: limitare le sorgenti di variabilit della ricerca

- esperimento di controllo: permette di dire che una variabile dipendente associata con una variabile
dipendente e non con altre variabili.
La validit interna:

la variabile dipendente connessa alla variabile indipendente nel modo affermato dallo sperimentatore.

Tuttavia ci sono numerosi fattori che possono inficiare la validit interna di un esperimento (Campbell e
Stanley, 1966):

- gruppi (sperimentale e controllo) non equivalenti: casualizzazione;appaiamento;disegno within
subjects
- reattivit dei soggetti
- strumenti utilizzati (apparecchiature, osservatori, test o domande): standardizzazione delle
condizioni sperimentali (condizioni identiche; distribuzione casuale delle variazioni tra i gruppi).
- ambiente (laboratorio ed esterno)
- storia (intervalli di tempo tra diverse rilevazioni): gruppi di controllo solamente pre/post test
- maturazione (ripetute esposizioni alle prove)

La validit esterna:
i risultati di una ricerca devono essere generalizzabili al di fuori dellambito ristretto in cui sono stati raccolti.

Che rapporto c tra validit interna ed esterna?

Spesso le condizioni presenti nel laboratorio non sono le stesse che caratterizzano il contesto naturale.
Possiamo sapere se X pu causare Y, ma non sappiamo se X causa effettivamente Y.


Pertanto, per assicurare la validit esterna alle ricerche necessario affiancare al metodo
sperimentale anche altri metodi, come il metodo quasi-sperimentale, losservazione e il metodo
correlazionale.

Dicevamo che spesso gli studi sperimentali non sono etici o sono impossibili da fare. Una possibile
soluzione ricorrere ai DISEGNI QUASI SPERIMENTALI

Ci sono delle variabili dei soggetti che non possono essere manipolate (ad es. sesso, razza, et). Lo
sperimentatore pu solamente prendere dei soggetti che gi differiscono per la caratteristica che gli
interessa e confrontarli tra di loro.
Lo stesso avviene per altre variabili che non sono manipolabili per ragioni etiche.
La strategia delle Operazioni Convergenti consiste nellanalizzare un problema su pi fronti, usando sia i
metodi sperimentali, sia quelli quasi-sperimentali, sia quelli correlazionali (Miller, 1987).

Nel METODO CORRELAZIONALE non possibile distinguere chiaramente tra variabile indipendente e
dipendente, ma si esamina un gruppo di soggetti rispetto a queste variabili, per scoprire se tra di esse esiste
una relazione.
Non consente di stabilire rapporti causali ma, usato congiuntamente agli altri metodi, fornisce un contributo
prezioso alla comprensione di un dato fenomeno.

LOSSERVAZIONE

In quanto metodo di ricerca implica la selezione di un fenomeno, evento o comportamento come
oggetto di studio, e la raccolta di informazioni su di esso nel modo pi accurato, completo ed efficace.
Come osservare? Le osservazioni devono essere sistematiche
Dove osservare? Osservazione nel mondo reale e in laboratorio. Laboratorio: ambiente controllato in
cui molti fattori complessi presenti nel mondo reale vengono eliminati

Bailey (1982) propone una classificazione dei diversi tipi di osservazione sulla base di due parametri:

1) il grado di struttura dellambiente:
2) il grado di struttura che losservatore impone allambiente


Grado di struttura dellambiente
Grado di struttura che losservatore
impone allambiente
Ambiente Ambiente
naturale artificiale




Non strutturato




Strutturato

Osservazione naturalistica:
consiste nell'osservare i comportamenti dei bambini in situazioni reali (a scuola, a casa), con grado minimo
di controllo sulloggetto di studio. Lo sperimentatore evita in ogni modo di influenzare il comportamento
oggetto di studio.

Osservazione in condizioni controllate:
si differenzia dalla precedente in quanto il ricercatore esercita un grado medio o alto di controllo sulle
condizioni in cui si svolge lanalisi e sulla variabile dipendente, ma si differenzia dalla sperimentazione in
quanto non vi una manipolazione sperimentale della variabile indipendente.


In Psicologia dello sviluppo esistono due principali modalit (disegni, paradigmi) per fare ricerca: la
ricerca trasversale e longitudinale


! Ricerca trasversale: nella ricerca trasversale gruppi di et differente sono messi a confronto
nello stesso momento
" nella ricerca trasversale il cambiamento evidenziato confrontando le prestazioni o il diverso
comportamento di soggetti con differente et cronologica
" la scelta dei livelli di et legata alla natura della variabile osservata
" il cambiamento un processo inerente ai singoli individui e non sempre possibile ipotizzare una
situazione di equivalenza assoluta tra i soggetti
" non rileva il cambiamento intraindividuale ma le funzioni medie di cambiamento interindividuali

! Ricerca longitudinale
" consiste nellosservazione ripetuta (almeno 2) delle modalit con cui un dato fenomeno si manifesta negli
stessi individui nel corso del tempo
" fornisce valutazioni indipendenti delle capacit dellindividuo in diversi momenti dello sviluppo
" la distanza temporale che deve intercorrere tra le diverse osservazioni dipende dalla natura del fenomeno
investigato e dallet dei soggetti
" permette lidentificazione di cambiamenti sequenziali e sistematici in comportamenti distinti, identificati
come antecedenti o precursori di altri comportamenti

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questi due tipi di ricerca?

Anche il metodo longitudinale, pur essendo il gold standard, presenta alcuni limiti e svantaggi.
Problemi organizzativi e dispendio tempo, energie e fondi
1
tipo: studio sul campo non
strutturato
2
tipo: studio in laboratorio non
strutturato
3.
tipo: studio sul campo strutturato
4.
tipo: studio in laboratorio
strutturato
Mortalit partecipanti
Partecipanti molto motivati e dunque non sempre rappresentativi


E' possibile fare un'ulteriore distinzione tra due diversi tipi di pratica di ricerca:
La ricerca quantitativa
Modalit di ricerca tipica nelle scienze dello sviluppo, attraverso confronti tra gruppi basati su analisi
statistiche di fare previsioni generali sul comportamento
La ricerca qualitativa
Studia la vita di una sola persona, o osserva un singolo individuo in profondit
Studi quantitativi sono al centro dello sviluppo della scienza contemporanea, ma anche gli studi
qualitativi (come quelli condotti da Piaget) offrono preziose informazioni sul comportamento umano!

Quali problemi tipici nel fare ricerca con i bambini?
Istruzioni, risposte verbali e non verbali: coi bambini particolarmente importante sapere spiegare,
motivare, coinvolgere
Asimmetria tra ricercatore (adulto) e soggetto (bambino) pu spingere il bambino ad alterare il suo
comportamento, anche per compiacere l'adulto.
Validit esterna della ricerca sperimentale in laboratorio: Artificiosit. Quello che troviamo in
laboratorio corrisponde anche a quanto succede nei contesti di vista reale? Le caratteristiche del
laboratorio hanno modificato il comportamento dei soggetti?
Problemi etici: cosa vale la pena studiare? Fino a che punto si pu spingere la ricerca? E' un tasto
molto delicato coi minori, che non sono in grado di decidere da soli. Il ricercatore deve attenersi ad
una serie di scrupolose procedure che sono regolate in termini di legge. Tra queste ricordiamo:

# Consenso informato e libert della persona di ritirarsi dalla ricerca.
# Uso dellinganno
# La riservatezza
# Il rischio di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca
# La protezione di coloro che partecipano alla ricerca
# La diffusione delle ricerche in sedi scientifiche

Per informazioni si consiglia di visitare i siti dell'AIP e del DPSS:
http://www.aipass.org/node/26
http://ethos.psy.unipd.it/documentazione.php




LO SVILUPPO PRENATALE

Il processo di fecondazione ha inizio con lovulazione (14 giorno ciclo)., Su milioni di spermatozoi solo
poche centinaia giungono a destinazione e solo uno feconda luovo. L'uovo cambia composizione appena
uno spermatozoo penetra. Quando i nuclei delle cellule maschili e femminili si fondono la fecondazione si
verificata.

Si soliti distinguere lo sviluppo prenatale in 3 stadi:
Lo stadio germinale - dal concepimento a 2 settimane
Lo stadio embrionale - da 2 a 8 settimane
lo stadio fetale - da 8 a circa 40 settimane

Lo stadio germinale 0 - 2 settimane

il periodo in cui luovo fecondato (zigote monocellulare) scende dalla tuba di Falloppio, si divide per mitosi
in pi cellule uguali (ogni 12-15 ore) fino a superare il centinaio di cellule.
Avviene poi una divisone in due masse di cellule: esterne (detta trofoblasto, che former la placenta) e
interna, detta blastocisti, una sorta di palla cava al suo interno, ovvero il futuro embrione.
Termina quando la blastocisti, una volta giunta nellutero, attraverso tentacoli si annida alle pareti (12-14
giorno) che permettono il suo nutrimento.

Lo stadio embrionale 2 - 8 settimane

- Col termine embrione intendiamo lorganismo umano dalla 3
a
all8
a
settimana. E il periodo in cui lo
sviluppo si verifica pi rapidamente, ogni giorno nuove strutture corporee!
- Si formano gli organi (solo un abbozzo di quelli sessuali), il sistema circolatorio, il cuore inizia a palpitare,
i sistemi metabolici e sensoriali iniziano a funzionare, i tratti del viso sono formati anche se lembrione al
termine misura solo 2,5 cm.
- Lungo la superficie dorsale si forma un infossamento che chiudendosi d origine al tubo neurale, da cui
si svilupperanno i neuroni, il cervello e midollo spinale
- Lembrione ha tre strati di cellule: endoderma, ectoderma e mesoderma.
- Endoderma: si sviluppa nei sistemi digestivo e respiratorio.
- Ectoderma: si sviluppa in sistema nervoso, recettori sensoriali (orecchie, naso, occhi) e apparato
cutaneo (capelli e unghie).
- Mesoderma: si sviluppa in sistema circolatorio, ossa, muscoli, sistema escretore e sistema riproduttivo.
- Sistemi che sostengono la vita dellembrione:
- Amnio: sistema di supporto costituito da una sacca o involucro contenente un liquido nel quale
galleggia lembrione in via di sviluppo.
- Cordone ombelicale: sistema di supporto che contiene due arterie e una vena, e collega il bambino
alla placenta.
- Placenta: un insieme di tessuti a forma di disco, nel quale piccoli vasi sanguigni della madre e del
bambino si intrecciano senza congiungersi.
- Organogenesi: formazione degli organi che si verifica durante i primi 2 mesi dello sviluppo prenatale.
Vulnerabilit, ovvero!
- Alterazioni cromosomiche e fattori teratogeni: in questo periodo possono aver luogo alterazioni dello
sviluppo embrionale come mutazioni cromosomiche (ad es. Trisomia 21) o danni prenatali dovuti a
sostanze tossiche (fattori teratogeni).

Lo stadio fetale 9 a 38 settimane ca.

- Perch la nostra specie ha bisogno di un periodo cos prolungato per lo sviluppo di strutture e funzioni?
- Soprattutto per i tempi di maturazione del cervello, che mese dopo mese ha un incremento esponenziale
- caratterizzato dallo sviluppo del sistema nervoso
- Verso la fine periodo embrionale, nella superficie intera nel tubo neurale iniziano a formarsi milioni di
neuroni che salgono lungo speciali cellule di supporto verso la superficie superiore del medesimo
- Raggiunta la giusta posizione (25 sett.), cominciano a differenziarsi e interconnettersi
- Il feto assume caratteristiche sempre pi umane e diventa riconoscibile.
- A 16 sett. misura attorno ai 15 cm.
- A 23 sett. ha un ciclo veglia-sonno sincrono a quello della madre.
- Nel 6 mese reagisce ai suoni forti con aumento battito cardiaco, e si ripara la faccia se stimolata da un
raggio di luce
- Lo sviluppo continua fino alla 38
a
sett.
- Il feto deglutisce il liquido amniotico ad intervalli regolari, specie dopo che la mamma ha mangiato.
- Il liquido amniotico nei primi 3 mesi di gravidanza prodotto dalla placenta, ma dalla 14
a
settimana, con
lo sviluppo dei reni, inizia a essere composto da urina e infine solo da essa dal 2 semestre in poi.
- Quando il feto in buona salute, oltre a produrre una considerevole quantit di urina (al termine di
gestazione + di 1 litro al giorno) ne beve altrettanta, permettendo al suo sistema intestinale di crescere e
maturare le sue funzioni digestive fin prima della nascita.
- urina meno concentrata rispetto agli adulti. Al termine della gravidanza ne deglutisce in media 700 cc
e intensifica i movimenti simil-respiratori anche se non c' aria nei suoi polmoni.
- L'urina sostiene la maturazione di molti organi e funzioni. Essa infatti serve per lo sviluppo del sistema
respiratorio, poich si creano dei riflessi che portano ad espandere il torace e alla formazione di tutte le
strutture interne.
- Una normale quantit di liquido amniotico ed una regolare attivit intestinale, sono quindi segnali
importanti di benessere del feto in utero
- Si visto che nel liquido amniotico ci sono dei corpuscoli, i "corpi lamellari", liberati da particolari cellule
del sistema respiratorio, utili allo sviluppo della pelle.
- La Natura ha fatto in modo che il feto utilizzi ogni componente del proprio habitat, per crescere in
benessere.
- Let minima vitale di 22 settimane. Alla 25 la probabilit di sopravvivenza del 50%
- Posizione cefalica o podalica (4%): di solito la capriola avviene attorno alla 32 settimana


La gravidanza
Periodo di gestazione = 267 da 277 giorni
suddiviso in tre trimestri uguali.
La variabilit caratterizza l'esperienza della gravidanza.
Consideriamo alcune generalizzazioni:
Primo trimestre:
# Scarica di ormoni (es. progesterone, gonadotropina HCG) in grado di produrre svenimenti, mal di
testa, stanchezza, tensione mammaria e le nausee mattutine = la donna si sente male!
# Aborti (aborti spontanei) sono molto pi frequenti.
Circa 1 su 10 gravidanze finisce in aborto spontaneo
Nelle donne versoi 40, il tasso di aborto spontaneo aumenta fino a 1 caso su 5

Secondo trimestre:
La donna si sente spesso molto meglio fisicamente e la gente inizia a trattarla in modo diverso
Cambiamenti negli stili di vita, nellabbigliamento, nei gusti (le famose voglie).
Si verifica quickening, ovvero la donna avverte il feto in movimento (circa 18 settimana)
Grazie a ci il legame con il figlio spesso si intensifica o inizia sul serio. Nutrire un forte legame
predice legame positivo dopo la nascita (anche se il legame pu sbocciare in qualsiasi momento!)

Terzo trimestre:
I sintomi fisici e gli stati emotivi:
Crampi alle gambe, mal di schiena, intorpidimento, bruciore di stomaco, ansia e insonnia: il nascituro
sta diventando troppo faticoso e ingombrante!
L'attenzione si sposta sulla trepidante attesa della nascita
Molte donne lavorano fino allultimo, sebbene i medici consiglino il riposo

Emozioni e ambiente sociale durante gravidanza
L'esperienza di essere incinta dipende anche dallambiente in cui vive.
Ansie economiche possono influenzare in modo cruciale quello che la donna (e il suo partner) sentono e
rallentare lo sviluppo del bambino
Ricevere amore e cura da coloro che la circondano (supporto sociale) fondamentale per il modo in cui una
donna vive questo momento speciale
Lassenza di un partner premuroso pu essere motivo di sofferenza
Tuttavia non necessario avere un partner x sentirsi amati: basta una famiglia o amici: il supporto sociale
predice migliore sviluppo e attaccamento
I pap sono un partner trascurato nella esperienza della gravidanza!
Anche loro possono sentirsi preoccupati per questo cambiamento di vita cos importante (e anche loro avere
bisogno di sostegno!).

I pericoli che minacciano lo sviluppo prenatale
Organogenesi: formazione degli organi che si verifica durante i primi 2 mesi dello sviluppo prenatale.
Vulnerabilit, ovvero!
Alterazioni cromosomiche e fattori teratogeni: in questo periodo possono aver luogo alterazioni dello
sviluppo embrionale come mutazioni cromosomiche (ad es. Trisomia 21) o danni prenatali dovuti a sostanze
tossiche (fattori teratogeni di cui si parler pi avanti).

Teratologia e i rischi nello sviluppo prenatale

Teratogeno
Il termine che deriva dal greco (teras) e significa mostro e creare (Gen) indica qualsiasi agente che
attraversa la placenta e causa un difetto alla nascita.
- Il campo di studio che si occupa delle cause dei difetti alla nascita si chiama teratologia.
- La severit del danno e il tipo di difetto derivante da un particolare agente teratogeno, dipendono da: dose,
predisposizione genetica e momento dellesposizione (periodi sensibili).

Principi generali della teratologia
1. I teratogeni hanno maggiori probabilit di causare danni gravi durante lo stato embrionale
2. I teratogeni possono influenzare lo sviluppo del cervello per tutta la gravidanza
3. Le modalit dazione dei teratogeni seguono una curva dose-risposta
4. Lazione dei teratogeni imprevedibile, in quanto dipende da vulnerabilit insite nella madre e nel feto
5. Anche se il loro effetto deleterio si manifesta spesso durante l'infanzia, l'impatto di alcuni teratogeni pu
presentarsi decenni pi tardi.
!per cui in gravidanza attenersi a grande cautela il comportamento migliore che la mamma pu attuare.

Teratologia: farmaci e droghe
Farmaci con obbligo di ricetta e da banco : antibiotici, alcuni antidepressivi, alcuni ormoni e farmaci a base
di isotretinoina (ad es. accutane).
Farmaci da banco: pillole dimagranti, aspirina e caffeina.
Il caso del talidomide negli anni 60.

Sostanze psicoattive: Sostanze che agiscono sul sistema nervoso e vengono assunte per alterare gli stati
di coscienza, per modificare le percezioni e per cambiare lumore.

Alcol: Il consumo elevato di alcol da parte delle donne incinte pu avere effetti devastanti sui figli causando
la sindrome alcolica fetale (Fetal Alcohol Syndrome, FAS), un insieme di anomalie che includono
malformazioni di viso, arti, difetti cardiaci, intelligenza inferiore alla media e ritardo mentale.
La Sindrome alcolica fetale (FAS) si instaura nel neonato a causa della sua esposizione a forti dosi di alcol
etilico durante la gravidanza.
Leffetto tossico dellalcol etilico $ restringimento dei vasi sanguigni $ un minore apporto di ossigeno e
sostanze nutrienti allorganismo in fase di sviluppo.
I danni sono permanenti $ difetti della vista e delludito, disturbi dellattenzione, della memoria e
dellapprendimento, ritardo mentale $ difficolt nel percorso scolastico e nella relazione con i coetanei.
Le alterazioni pi caratteristiche, oltre ai danni al cervello, riguardano il volto e il cranio, ritardi
dellaccrescimento.
In Italia ha unincidenza di circa 1-3 su 1000 neonati.

Nicotine
Effetti negativi su sviluppo prenatale, nascita e sviluppo dopo la nascita.
Nascite pretermine, sottopeso alla nascita, morte fetale e neonatale, problemi respiratori e sindrome
dellimprovvisa morte neonatale (sudden infant death syndrome-SIDS, nota come morte nella culla)
Possibili limiti nello sviluppo linguistico e cognitivo
Aumento della sindrome da deficit dellattenzione e iperattivit (ADHD).

Droghe
Cocaina: I figli di madri cocainomani hanno maggiori probabilit di sviluppare deficit neurologici e cognitivi;
possono avere problemi nello sviluppo motorio e nel linguaggio, minor autocontrollo ed eccitabilit.
Marijuana: Possibili effetti negativi su memoria e apprendimento.
Eroina: I neonati di madri tossicodipendenti mostrano sintomi da astinenza quali tremori, irritabilit, pianti
anomali, sonno disturbato, deterioramento del controllo motorio. In seguito continuano ad avere problemi
comportamentali e deficit di attenzione.

Il problema della misurazione negli studi sugli agenti teratogeni
Per dimostrare un danno causato da una particolare sostanza (ad un certo livello), abbiamo bisogno di fare
un esperimento (per isolare le cause). Ma possiamo prendere 1000 donne e farle bere, fumare o drogarsi
durante la gravidanza? Ce lo impediscono, ovviamente, ragioni di ordine morale ed etico. Come possiamo
allora studiare questi fenomeni?
- E' necessario ricorrere a STUDI CORRELAZIONALI: quali limiti? Donne che si drogano, molto spesso
abusano anche di altre sostanze, come alcol e nicotina. E dunque impossibile isolare gli effetti.
Donne che fumano e bevono possono anche essere carenti anche nelle pratiche sanitarie, quindi difficile
isolare in studi correlazionali su larga scala quello che specificamente ha causato problemi in seguito.
- NECESSITA DI STUDI LONGITUDINALI
- FIDARSI DELLE AUTODESCRIZIONI SU TEMI COSI SENSIBILI: ma una donna ci riveler le sue
abitudini di consumo durante la gravidanza? E riuscir a ricordare con precisione?
- POCHI STUDI pubblicati in letteratura, per le difficolt che si incontrano nel condurli
- CONDIVISIONE GENETICA GENITORI-FIGLI che pu influire sullo sviluppo, "confondendo" il suo effetto
con quello di eventuali agenti teratogeni.

Uletriori agenti teratogeni sono:
i Gruppi sanguigni incompatibili (marcatori RH), che possono causare un rigetto del feto.
Malattie materne: rosolia, sifilide, herpes genitale, AIDS (3 forme di contagio, grazie ad alcuni accorgimenti il
tasso di infezione scende sotto l1%)
Dieta e nutrizione della madre (acido folico)
Stati emotivi e stress della madre (corticotropina CRH-prematuri- comp. rischio)
Et della madre (pi problematici nel caso di mamme adolescenti e over 35)
Fattori paterni
Rischi ambientali (pensate al caso ILVA!)

La spina bifida una malformazione neonatale, originata dalla chiusura incompleta del tubo neurale che
pu successivamente provocare la mancata fusione di una o pi vertebre, che causa una estroflessione del
midollo spinale

La nascita
Le fasi del travaglio:
# Fase 1: dilatazione della cervice (contrazioni fanno s che la cervice si ampli abbastanza da
permettere al bambino di uscire: le prime contrazioni esercitano una pressione di 15 kg!)
# Fase 2: nascita: il bambino scende lungo lutero e la vagina (crowling: si affaccia!)
# Fase 3: l'espulsione della placenta

- La nascita avviene di solito attorno al 266 giorno dal concepimento
- Un bambino nato a termine pesa mediamente circa 3,4 kg e misura 50 cm.
- La testa e il collo costituiscono circa il 30% del volume corporeo

Verifica del benessere fisico del neonato

Indice Apgar: 1, 5 e 10 minuti per valutare la funzionalit del neonato. Esprime la vitalit del bambino tramite
losservazione e la valutazione di 5 parametri: il colorito cutaneo, il battito cardiaco, lo sforzo respiratorio, il
tono muscolare e la reflettivit. Punteggio: 0-2 per ogni indice: 0 (assente), 1 (non ottimale), 2 (ottimale),
punt. max 10 (Apgar, 1960).



Visita pediatrica

Scala Brazelton NBAS (Brazelton, 1973): viene utilizzata tra le 24-36 ore e consente una descrizione
dell'intera gamma del comportamento neonatale (risposte di orientamento della testa e degli occhi),
evidenziando difficolt e le deviazioni dalla norma. In particolare vengono esaminate: la capacit di
adattamento a stimoli esterni disturbanti (come il decremento di risposta ad un rumore disturbante), funzione
difensiva necessaria per mantenere il sonno in ambienti rumorosi; le capacit interattive (sguardo, ascolto,
qualit dellattenzione); la consolabilit al pianto e la coccolabilit (capacit di rannicchiarsi quando in
braccio alladulto per evocarne labbraccio); le capacit motorie e quelle di adattamento delle funzioni
neurovegetative (stabilit del colorito cutaneo, delle funzioni viscerali, della motricit).
Recentemente Brazelton (2004) con altri colleghi ha proposto un nuovo sistema di valutazione del enonato,
la Scala neurocomportamentale della rete di terapia intensiva neonatale NNNS che permette una pi ampia
e dettagliata analisi del comportamento neonatale.
Mentre la NBAS stata creata per studiare i bambini sani, la NNNS stata creata per quelli a rischio, specie
i prematuri (ad esempio i comportamenti di dipendenza, controllo delleccitamento)


La nascita pretermine

Indici 0 1 2
Battito cardiaco Assente Lento (- di 100) Rapido (+ di 100)
Mov.
Respiratori
Assenti Irregolari, lenti Buoni, pianto
Tono muscolare Flaccido, floscio Debole, inattivo Forte, attivo
Colorito Bluastro, pallido Corpo roseo,
estremit bluastre
Interamente
roseo
Riflessi agli stimoli Nessuna
reazione
Il bambino fa
smorfie
Tossisce,
starnutisce,
piange
- Avviene 3 settimane prima del termine previsto
- Pu essere un fattore di rischio se inferiore alle 33 sett. e se il peso corporeo inferiore ai 1,5 kg.
- Il rischio maggiore per i neonati SGA (small for gestational age) rispetto agli AGA (adequate for
gestational age).
- La privazione delle abituali stimolazioni intrauterine e le stimolazioni ambientali che conseguenze
determinano
- La presenza di unadeguata sensibilit dei genitori ai ritmi e alle esigenze del bambino, unite ad un
ambiente favorevole, compensano solitamente i rischi di una nascita pretermine
- Le difficolt di interazione coi genitori e un ambiente sfavorevole aumentano la probabilit di ritardi nello
sviluppo
- Nei primi 2 anni di vita i nati pretermine di peso e di bassa et gestazionale presentano dei ritardi nello
sviluppo sviluppo motorio (postura e coordinazione), cognitivo (abituazione, reazione alle novit),
linguistico (produzione vocalizzi e parole), sociale (interazione sincronica con la madre)
- Solitamente negli anni successivi i ritardi nello sviluppo vengon recuperati, ma possono perdurare fino
allet scolare
- Maggiori probabilit di avere disturbi di apprendimento, ADHD, asma.


I RIFLESSI NEONATALI

# Il neonato
Solitamente il neonato, durante il primo mese di vita giace spontaneamente in atteggiamento fetale, cio
con la colonna in lieve flessione anteriore, con le anche e le ginocchia flesse e con i gomiti flessi. E'
norma generale non opporsi agli atteggiamenti naturali ed adagiare il neonato in posizione prona o
semiprona, perch questa solleciter la mobilizzazione attiva del collo e delle braccia, rinforzando i
muscoli della colonna.
Durante i primi mesi, e fin dalla nascita, il neonato ha una attivit esclusivamente riflessa: la mano
afferra un oggetto sottile adagiato sul palmo, le dita dei piedi si flettono nell'atto di afferrare, ad un
rumore improvviso o ad un urto sul letto segue una reazione del neonato, che spalanca gli occhi ed
allarga le braccia, al contatto con la bocca o con il viso, si attiva il riflesso della suzione.
E' bene che alcuni di questi riflessi, oltre quello della suzione, vengano stimolati perch rappresentano le
prime risposte fisiche agli stimoli provenienti dall'esterno e sono anche vettore delle prime reazioni
psichiche del bambino, per il quale il rapporto ed il contatto con i genitori , gi da ora, notevolmente
importante.

# Alcuni riflessi neonatali
Rooting: a una leggera stimolazione della guancia linfante volge la testa in quella direzione e apre la
bocca. Scomparsa: 6 mesi. Funzione adattiva: facilita la ricerca del capezzolo.
Prensione: linfante afferra qualsiasi cosa venga premuta contro il palmo della sua mano. Scomparsa:
3-4 mesi. Fun. ad.: preparazione alla prensione volontaria.
Moro: se lo si sorprende con un forte rumore, o non lo si sostiene per un attimo lasciando la testa
cadere allindietro, linfante allarga le braccia e le gambe e poi le avvicina al tronco. Scomparsa.: 6 mesi.
Funz. ad.: pu aiutare linfante a rimanere stretto alla madre.
Stepping: se sorretto verticalmente mentre i piedi toccano una superficie, linfante muove le gambe
facendo dei passi. Scomparsa: 2 mesi Funzione adattiva: preparazione alla demabulazione volontaria.
Collo tonico: se il bambino supino e gira la testa da un lato, il braccio dello stesso lato si allunga e
quello opposto si piega. Scomparsa.: 4 mesi. Fun. ad.: portare la mano nel campo visivo (preparazione
dei gesti volontari di indicare e prendere).
Nuoto: se immerso nellacqua, linfante trattiene il respiro e nuota muovendo gambe e braccia.
Scomparsa.: 4-6 mesi. Funz. ad: aiuta a non affogare se linfante cade in acqua.
Babinski" se si accarezza larco del piede, linfante estende le dita dei piedi allesterno. Scomparsa:
circa 9 mesi.

IIL PRIMO SEGNALE DI COMUNICAZIONE: ILPIANTO

Pi acuto pi provoca attivazione fisiologica (e la produzione di prolattina)
Nei genitori lattivazione del sistema limbico maggiore che nei non genitori.

CI SONO VARI TIPI DI PIANTO:
Pianto di base: un modello ritmico che generalmente consiste in un pianto, seguito da un silenzio pi
breve, poi un fischio pi corto che ha una tonalit pi alta del pianto principale, e unaltra breve pausa
prima del pianto successivo. Alcuni studiosi del comportamento infantile pensano che la fame sia una
delle condizioni atte a stimolare il pianto di base.
Pianto di rabbia: una variazione del pianto di base in cui viene spinta una maggiore quantit di aria
attraverso le corde vocali.
Pianto di dolore: un improvviso iniziale lungo pianto sonoro seguito dal trattenimento del respiro,
senza la presenza di un lamento preliminare. Il pianto di dolore provocato da stimoli

Potrebbero piacerti anche