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PROPOSTA DI LEGGE

Norme per Ia tuteIa e Ia promozione deII'Ambiente e deIIa saIute dei cittadini attraverso
una sceIta aIimentare che riduca iI consumo di cibi di origine animaIe, e aItre
disposizioni per Ia promozione e diffusione di servizi di ristorazione a ridotto impatto
ambientaIe ed eIevato standard di saIute

Art.1
(Principi generali)
1. Lo Stato garantisce e promuove sulla base dei pi recenti dati scientifici le diete
alimentari caratterizzate da un minor impatto ambientale ed un abbassamento dei
rischi sulla salute umana rispetto all'alimentazione fondata sul consumo di prodotti di
origine animale, a tal fine privilegiando una dieta alimentare che escluda il consumo
di alimenti di origine animale.
2. La presente legge tutela il diritto dei cittadini ad un'alimentazione in linea con la
propria cultura ambientale e nutrizionale, nel rispetto dell'ambiente, della salute delle
persone e della preservazione della vita degli animali.
Art. 2
(Definizioni)
Ai sensi della presente legge si intende per:
"dieta alimentare: alimentazione quantitativamente e qualitativamente definita atta a
mantenere lo stato di salute della persona;
"prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a chilometro utile: i prodotti provenienti da
filiera corta, per i quali le aree di produzione e trasformazione, ancorch ricadenti in pi
regioni, sono poste a una distanza non superiore a 50 chilometri di raggio dal luogo di
vendita o ricomprese nei territori di comuni confinanti;
"prodotti agroalimentari ecologici provenienti da filiera corta a chilometro utile: i prodotti di cui
alla lettera b) provenienti da coltivazioni biologiche o equivalenti e a basso impatto
ambientale;
"luogo di ristorazione, qualsiasi mensa o esercizio pubblico o aperto al pubblico, ivi
comprese mense prescolastiche, scolastiche, universitarie, ospedaliere, militari,
penitenziarie, aziendali e di altri luoghi di permanenza o ricovero;
"men: primo, secondo piatto e contorno, oppure piatto unico equivalente a primo, secondo e
contorno, di equilibrato e sufficiente valore nutrizionale per un pasto.
"men privo di qualsiasi alimento di origine animale: primo, secondo piatto e contorno,
oppure piatto unico equivalente a primo, secondo e contorno, di equilibrato e sufficiente
valore nutrizionale per un pasto, che esclude carne, pesce e altri alimenti derivanti
dall'uccisione di animali, latte e suoi derivati, uova, miele e qualsiasi altro alimento di origine
animale.



(Ambito di applicazione)
n tutte le mense pubbliche, convenzionate e private, o che svolgono in qualsiasi modo
servizio pubblico di ristorazione collettiva, ivi comprese le mense aziendali e interaziendali,
le mense che svolgono servizi di ristorazione prescolastica, scolastica, universitaria,
ospedaliera e nei pubblici esercizi che svolgono servizio di somministrazione di alimenti e
bevande in forma sostitutiva, quali bar e ristoranti convenzionati con i luoghi di lavoro, deve
essere garantita un'adeguata disponibilit di men privi di qualsiasi alimento di origine
animale.
Negli appalti per l'affidamento dei servizi di ristorazione, catering e bar, deve essere prevista
la somministrazione di men privi di qualsiasi alimento di origine animale con previsione di
apposite clausole che stabiliscono penali in relazione alla gravit delle eventuali omissioni
ed alla reiterazione di esse.
menu di cui ai commi 1 e 2, sono strutturati in modo da assicurare un apporto bilanciato di
tutti i nutrienti, cos come indicato dalla scienza ufficiale in materia di nutrizione e anche in
considerazione dei progressi scientifici in tale campo, n possono essere inseriti ingredienti
di origine animale non identificabili organoletticamente, e comunque assicurare una buona
variet di pietanze e appetibilit.
Al fine di assicurare un servizio adeguato ai consumatori, il personale preposto alla
somministrazione degli alimenti deve essere adeguatamente informato delle prescrizioni
previste dalla presente legge.




(Giorno settimanale per le diete a ridotto impatto ambientale
ed elevato standard di salute)
n tutte le mense pubbliche, convenzionate e private, o che svolgono in qualsiasi modo
servizio pubblico di ristorazione collettiva, ivi comprese le mense aziendali e interaziendali,
le mense che svolgono servizi di ristorazione prescolastica, scolastica, universitaria,
ospedaliere e nei pubblici esercizi che svolgano servizio di somministrazione di alimenti e
bevande in forma sostitutiva, quali bar e ristoranti convenzionati con i luoghi di lavoro, deve
essere garantito un giorno a settimana nel quale sono somministrati solo menu privi di
qualsiasi alimento di origine animale.
Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano alle mense ospedaliere, qualora al malato
sia prescritta specifica dieta alimentare.


(Incentivi all'utilizzo dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a
chilometro utile nei servizi di ristorazione collettiva affidati agli enti pubblici)
Nei bandi di gara per gli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari destinati
alla ristorazione collettiva, emanati dalla regione o da enti da essa controllati, partecipati o
promossi dalle province o dai comuni, pu costituire titolo preferenziale per l'aggiudicazione,
l'utilizzo, in quantit superiori ai criteri minimi ambientali stabiliti dai paragrafi 5.3.1. e 6.3.1.
dell'allegato 1 annesso al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare 25 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 21 settembre 2011, dei
prodotti di cui all'articolo 2, lettere b) e c) della presente legge.
L'utilizzo dei prodotti di cui all'articolo 2, lettere b) e c), in quantit superiori ai criteri minimi
stabiliti dal decreto ministeriale di cui al comma 1, deve essere adeguatamente documentato
attraverso fatture di acquisto che riportino, oltre alle quantit, le indicazioni relative all'origine,
alla natura, alla qualit e alla quantit dei prodotti acquistati.





(Misure per la promozione dell'educazione alimentare)
l Ministro della pubblica istruzione con le modalit di cui all'art.11 del Decreto del
Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 promuove e sostiene, con appositi
finanziamenti disponibili negli ordinari stanziamenti di bilancio, progetti in ambito
nazionale, regionale e locale, volti a diffondere una educazione alimentare, che privilegia un
ridotto impatto sulle risorse ambientali e sulla salute dell'individuo rispetto alle diete
alimentari caratterizzate dal consumo di prodotti di origine animale.
A decorrere dall'anno scolastico successivo a quello della data di entrata in vigore della
presente legge, il Ministero dell'istruzione, dell'universit e della ricerca di concerto con i
Ministeri della salute e dell'Ambiente, inserisce l'insegnamento di nozioni di nutrizione,
gastronomia e ristorazione vegetariana e vegana nei programmi didattici destinati agli istituti
professionali alberghieri e agli istituti professionali per i servizi alberghieri e ristorativi.
Gli studenti che per scelta etica si oppongono alla violenza su tutti gli esseri viventi, possono
dichiarare la propria obiezione di coscienza a seguire le lezioni didattiche pratiche
riguardanti l'utilizzo di alimenti di origine animale.
Gli istituti di cui al comma 2 hanno l'obbligo di rendere noto a tutti gli studenti il loro diritto ad
esercitare l'obiezione di coscienza. Nessuno pu subire conseguenze sfavorevoli in seguito
all'esercizio di tale diritto.
Agli studenti obiettori viene offerta una proposta didattica alternativa per integrare il monte ore
previsto dai programmi ministeriali.


(Iniziative per gli studi e la ricerca sull'impatto dei regimi alimentari in agricoltura )
l Ministro delle politiche agricole e Forestali, anche avvalendosi del Consiglio per la ricerca
e la sperimentazione in agricoltura (CRA), e di concerto con il Ministro dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare promuove studi e ricerche finalizzati a verificare i diversi
effetti sull'agricoltura e sull'ambiente delle diete alimentari associate al consumo dei prodotti
di origine animale rispetto alle diete che lo escludono e adotta, di concerto con il Ministero
della Salute, programmi informativi rivolti ai cittadini sui benefici per la salute e per
l'ambiente di una dieta senza consumo di alimenti di origine animale.

Mirko Busto

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