schi delle famiglie cittadine. Attorno alle corti regali iniziano a crearsi dei
circoli di alta cultura (come la royal society di londra).
3
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
6.
Monarchie e imperi tra XV e XVI secolo.
FRANCIA: Carlo Vili (1483-1498) - Luigi XII (1498-1515) - Francesco I (1515-1547
)
Si continua opera di accentramento del potere iniziata da Carlo VII e Luigi XI:
(1) rafforzano amministrazione finanziaria con imposta della taglia (sui redditi
del terzo stato) e la suddivisione del paese in circoscrizioni fiscali - gnralits.
(2) aumento importanza del Consiglio del re a scapito degli stati generali che
si riuniscono sempre pi di rado. (3) in ambito giudiziario si creano organismi pr
esieduti da funzionari borghesi che riescono a comprare cariche dal re (ufficial
mente dal 1522). Inizio della rivalit tra nobilt di toga (comprata) e nobilt di spa
da (tradizionale). Rapporti con la chiesa: Francesco I stipul concordato a Bologn
a con Leone X: il papa conserva superiorit sul concilio dei vescovi ma il re di f
rancia pu nominare vescovi, arcivescovi, abati e priori nel suo territorio.
Il re di francia in questo periodo non ha ancora autorit assoluta su tutto il ter
ritorio: prevalgono ancora autorit locali dei grandi feudatari e in molte zone le
assemblee trattavano con il re l'ammontare delle imposte e la riscossione. Anch
e alcune citt conservavano forme di autogoverno. SPAGNA, nel 1469 matrimonio tra
Isabella di Castiglia e Ferdinando d1 Aragona. Il loro regno inizia nel 1479 dop
o delle guerre civili. I sovrani risiedono nella pi popolosa regione della Castig
lia: riorganizzano controllo politico istituendo un'unione di citt chiamata Santa
Fratellanza che aveva compiti di polizia, le citt erano controllate da nomine re
gie e le cortes (tipo stati generali) si riunivano poco ed erano sottomessi alla
corona. Ferdinando rafforza il suo potere ottenendo benefici ecclesiastici e pr
oteggendo l'ordine degli allevatori di capre controllati dall'aristocrazia. Nomi
na giuristi borghesi nel consiglio di castiglia. In Aragona le cortes erano pi or
gogliose, si nomina quindi consiglio di aragona e si istituisce un vicere come n
ei possedimenti italiani. L'unione spagnola era fondata soprattutto sull'unit rel
igiosa cattolica, di cui la tradizione della reconquista ne era l'espressione. N
el 1492 viene riconquistato il regno di Granada (ultima citt musulmana) da dove v
engono scacciati gli ultimi arabi, ebrei e mori che non si volevano convertire.
1504 muore Isabella e la figlia Giovanna si sposa con Filippo d'Asburgo: questo
muore giovane e Giovanna impazzisce. Ci consente a Ferdinando di regnare fino all
a morte (1516) e di annettere il regno pirenaico di Navarra (1512).
INGHILTERRA: Enrico VII Tudor vincitore della guerra delle due Rose (tra Lancast
er e York, 1455-1485), consolida proprio potere riuscendo a sventare congiure no
biliari, occupandosi della riscossione fiscale che aumenta di tre volte, rafforz
ando gli organi di governo come il Consiglio della Corona (formato da non nobili
fidati al re), consigli territoriali, il tribunale della Camera Stellata per re
ati politici. Il parlamento viene convocato sempre pi di rado.
Il figlio Enrico Vili (1509-1547) lascia il governo interno al cancelliere Wosle
y e si occupa di politica estera per i primi venti anni, ma le guerre intraprese
non portano vantaggi. Con l'atto di supremazia si segna il distacco da chiesa d
i Roma (1534) e si rafforzano gli organi di governo, tra cui proprio il parlamen
to come portavoce della nazione.
IMPERO GERMANICO: nel 1493 Federico III d'Asburgo lascia alla sua morte l'impero
in un caos politico, l'impero era un insieme di stati, principati ecclesiastici
, citt, feudi con lingue diverse e sviluppi squilibrati (regioni meridionali ricc
he e sviluppate, la parte centrale ancora medievale). Il sovrano era sia erede d
ei territori d'Asburgo, sia designato da una Dieta ristretta composta da sette g
randi elettori (Boemia, Sassonia, Brandeburgo, Palatinato e i vescovi di Magonza
, Treviri e Colonia). Massimiliano I (1493-1519) sposa Maria di Borgogna e firma
la pace di Senlis con la Francia, ottenendo il controllo di paesi bassi, artois
e della franca contea. I suoi progetti erano una crociata antiturca e consolida
mento del potere in italia a danno della francia, ma non riesce a causa della di
visione interna all'impero (Dieta imperiale di Worms del 1495 ha scarso successo
). Nel 1499 perde una battaglia che sancisce indipendenza della Svizzera dall'im
pero.
GUERRE D'ITALIA - PRIMA FASE DA 1494 A1516. Pace di Lodi (1454) dura sostanzialm
ente fino alla scomparsa nel 1492 di due uomini chiave: papa Innocenzo Vili (a c
ui succede Rodrigo
19 imiEls
178% I 4 |5 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Borgia con il nome di Alessandro VI, guidato da interessi personali) e Lorenzo d
e' Medici. Sia Ludovico Sforza detto il Moro signore di Milano, sia Venezia che
Borgia per alimentare i propri interessi erano pronti a chiamare in causa i gran
di stati europei, ma il problema era la fragilit degli stati italiani e la grande
potenza politico-militare di francia e Spagna.
Carlo Vili rivendica diritto sul regno di Napoli (discendenza Angioina) e, avend
o ceduto all'impero territori di confine nel 1493 (pace di Senlis), con l'incora
ggiamento di Sforza e Venezia (che volevano Ferrante d'Aragona re di Napoli umil
iato) varca le alpi con un forte esercito di mercenari e artiglieria nel 1494. N
el febbraio 1495 entra a Napoli senza resistenza. Gli stati italiani si rendono
conto del pericolo e formano a Venezia una Lega formata dalla Serenissima, Milan
o, Firenze, Stato pontificio, Spagna e Impero. L'esercito della lega cerca di fe
rmare Carlo Vili sulla via del ritorno ma non riesce, nel frattempo Ferdinando I
I d'Aragona riesce con l'aiuto dei veneziani a riprendere il regno di Napoli. L'
impresa di Carlo si conclude con un nulla di fatto per la Francia ma apre alla c
risi degli stati Italiani.
A firenze viene cacciato il successore di Lorenzo il Magnifico, Piero; la citt de
ve subire le ribellioni dei comuni sudditi come Pisa, che acquista indipendenza
nel 1509. nel frattempo a firenze c' la rivolta dei piagnoni guidati dal frate do
menicano Gerolamo Savonarola, che predicava contro la corruzione della chiesa e
puntava a fare di firenze una nuova gerusalemme. Nel 1497 il papa scomunica il s
avonarola e il consiglio cittadino istituito dalla rivolta viene sciolto. Il tut
to si conclude con la condanna di savonarola (1498) e la ripresa del potere da p
arte delle famiglie nobili. Venezia conclude nel 1498 un trattato d'alleanza con
la francia di luigi XII, che le garantiva cremona e ghiara d'adda in cambio del
l'appoggio alla conquista francese di Milano. Nel 1499 milano capitola in mano f
rancese e Ludovico il moro viene fatto prigioniero in francia.
La guida del Regno di Napoli venne decisa definitivamente da uno scontro nel 150
3 fra francia e Spagna che vide la vittoria di quest'ultima.
Il figlio di alessandro VI, Cesare Borgia tenta di appropriarsi di alcuni ducati
romagnoli, ma fallisce a causa della morte del padre nel 1503.
Nuovo papa giulio II (1503-1512) ha mire espansionistiche: spedizioni militari n
elle terre di perugia e bologna; a rimini e a faenza intima alla serenissima di
ritirarsene. Al rifiuto di Venezia il papa organizza lega anti veneziana (Cambra
i, 1508) coinvolgendo re di francia, di spagna e imperatore massimiliano. 1509 d
isfatta dell'esercito veneziano a Agnadello. Giulio II ritira scomunica a Venezi
a, e impaurito dalla potenza francese organizza una lega antifrancese detta Sant
a, coinvolgendo inghilterra, Spagna, svizzera (1511). 1512: conseguenze delle al
leanze sono il ritorno dei medici a firenze grazie agli spagnoli, occupazione di
milano degli svizzeri. La francia fa pace con Venezia e l'aiuta a cacciare gli
svizzeri da milano.
1515: Francesco I re di francia prepara spedizione per l'italia. Ad agosto passa
le alpi con esercito di gran parte lanzichenecca e scaccia gli svizzeri fino al
canton ricino.
1516 pace di Noyon stabilizza possedimenti francia/spagna in italia (milano/regn
o di napoli).
CARLO V. discendenza:
Spagna Impero
Ferdinando d'Aragona +1516 + Isabella di Castiglia tl504
Massimiliano I +
1519
detto il Cattolico
Giovanna la Pazza + Filippo d'Asburgo +1506 Carlo V d'Asburgo (nato 1500)
Eredita la corona di Spagna a causa della pazzia della madre. Eletto nel 1519 im
peratore dalla Dieta grazie a elettori tedeschi che lo preferiscono all'altro pr
etendente Francesco I re di Francia appoggiato da Leone X e grazie ai voti compr
ati dal denaro dei banchieri Fugger e Welser.
Cresce imparando cultura aristocratica e cavalleresca dalla corte della zia Marg
herita e senso
5
19 imiEls
178% I 4 16 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
religioso profondo.
Soggiorna in Spagna dal 1517 al 1520 dove provoca scontento dei nobili locali ch
e non ricevono cariche e alla sua partenza organizzano rivolta che si riverbera
nel popolo diventando antifeudale.
La rivolta viene sedata da esercito aristocratico nel '21. Successivamente cario
impara la lezione e trascorre pi tempo in Spagna (14/40 anni di regno), elegge s
pagnoli come consiglieri e capitani, sposa Isabella infanta del Portogallo nel 1
526 e la lascia reggente in sua assenza.
Dal 1520 riemerge questione italiana: la Francia impaurita dal accerchiamento as
burgico, mentre germania voleva appropriarsi dei possedimenti milanesi e borgogn
oni. 1521 francesi evacuano ducato di milano; 1522 diventa papa Adriano VI ex pr
ecettore di cario, enrico Vili e Venezia passano ad appoggiare l'impero. 1524 Fr
ancesco primo raduna esercito per met svizzero per riprendere milano, ma nel '25
viene sconfitto dai rinforzi tedeschi e condotto prigioniero in Spagna, dove nel
'26 costretto a firmare trattato di Madrid che consegna a Carlo sia Milano che
Borgogna, riottenendo la libert.
Nello stesso anno 1526 Francesco I, papa Clemente VII (dei Medici), Firenze e Ve
nezia stipulano lega difensiva a Cognac; mentre i turchi appoggiano la Francia e
avanzano in Ungheria.
1527 Carlo V fa scendere esercito di Lanzichenecchi in Italia, i quali arrivano
a Roma e la saccheggiano costringendo il papa a rifugiarsi a Castel sant'angelo
per diversi mesi. Approfittando di ci a Firenze si scacciano i Medici e si instau
ra una repubblica. Nel '28 i francesi decidono di scendere nel mezzogiorno ma An
drea Doria volta le spalle a Francesco I, lo lascia senza navi e ritorna a Genov
a per instaurare un'oligarchia.
1529 si decide di cessare le ostilit. Carlo V preoccupato per le sue finanze e pe
r gli Ottomani, firma a Barcellona una pace con il papa, un mese dopo a Cambrai
con Francesco I: milano a Carlo e Borgogna a Francesco. Nuovo incontro tra imper
atore e papa a Bologna, si decide per Francesco II di Sforza a Milano e dopo il
suo decesso ducato annesso all'impero. Per l'ultima volta in italia il papa inco
rona un imperatore. Clemente VII ottiene appoggio per riconsegnare Firenze ai Me
dici (1530). Francesco I ritenta di accendere le ostilit prima nei paesi bassi po
i a milano ma la situazione territoriale rimane stabile (1535-'37 e 1542-44).
IMPERO OTTOMANO. Dinastia Ottomana (o degli Osmanli) nasce nel XIV secolo dall'e
miro Osman I. Dal nucleo situato in Anatolia, i suoi successori (dal 1388 sultani)
ampliano i loro territori nei balcani, asia minore fino a far cadere Costantino
poli nel 1453. Maometto II la ribattezza Istanbul e ne fa la capitale dell'imper
o ottomano. A est gli ottomani devono scontrarsi dal XVI secolo con la dinastia
safawide (sciiti) che tenta di ricostruire l'impero persiano. Nel 1514 Selim I s
configge a Cialdiran il capo safawide Ismail e annette all'impero ottomano armen
ia e curdistan. Sempre Selim I tra 1516-T7 sottomette Siria ed Egitto sconfiggen
do i mammelucchi, conquistando vantaggi commerciali e religiosi viene riconosciu
to capo dell'islam avendo in potere la Mecca e Medina. 1526 Solimano il Magnific
o risale il Danubio, affronta il sovrano ungherese Luigi II Jagellone, lo sconfi
gge e uccide. Inizia scontro per l'eredit dello stato ungherese rivendicato dall'
arciduca Ferdinando - fratello minore di Carlo V e cognato di Luigi. Nel 1529 gl
i ottomani arrivano alle porte di Vienna, ma nel '32 Solimano conclude una pace
con Ferdinando che divide l'ungheria in parte imperiale a nord-ovest, in mano a
Ferdinando; stato di Buda in mano a principe della transilvania, vassallo degli
per una spedizione verso occidente per raggiungere l'asia (alimentato dalle ide
e dell'umanista fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli). Rifiutato dal Portogallo
, colombo si rivolge alla corona spagnola che, esaltata dalla Reconquista, gli c
oncesse una parte del denaro, privilegi di vicer delle terre scoperte e titolo no
biliare trasmissibile. 3 agosto 1492: Colombo parte con due caravelle (la Nina e
la Pinta), un veliero pi grande (la Santa Maria) e 120 uomini dal porto di Palos
. Dopo un mese di sosta alle Canarie, il 12 ottobre approda probabilmente nell'i
sola di Watling, nelle Bahamas, che Colombo battezza San Salvador. Colombo ritor
na in Spagna il 14 marzo 1493, portando con s oro, pappagalli e indiani, credendo d
i essere giunto in Giappone (in realt aveva esplorato Cuba) afferma la validit del
la sua teoria e Isabella gli finanzia una ben pi grande
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
spedizione. Ma il secondo viaggio e quelli seguenti sono pi fallimentari in termi
ni di guadagno, anche se avviano l'esplorazione dell'america centrale e danno fi
ato a viaggi di altri esploratori: Giovanni Caboto porta a termine due spedizion
i a Terranova (1497) e Labrador (1498) per conto della corona inglese. Soprattut
to Amerigo Vespucci compir una ricognizione dell'america meridionale che gli far c
apire di non trovarsi in asia ma in una nuova terra (spedizioni per conto sia di
spagna fra 1499 e 1500, sia di Portogallo fra 1501-02). i viaggi di colombo cre
ano una disputa fra Spagna e Portogallo sulla propriet delle terre scoperte: la m
ediazione del papa Alessandro VI fallisce, quindi Giovanni II stipula con la cor
te spagnola il trattato di Tordesillas (1494) che fissa una linea divisoria imma
ginaria fra parte portoghese (da Capo Verde fino a 370 leghe a ovest) e parte sp
agnola. Nel 1497 proprio i portoghesi guidati da Vasco da Gama decidono di doppi
are il Capo di Buona Speranza e grazie ad un pilota musulmano approdano a Calicu
t (India) nel 1498, tornando a casa nel 1499 carichi di spezie e pietre preziose
solo dopo aver subito scorbuto e tempeste che dimezzarono i membri della spediz
ione. Nel 1500 il Portogallo organizza una spedizione verso le americhe, affidat
a a Pedro Alves Cabrai, che approda nell'attuale Brasile rivendicandone la propr
iet per il re (rientra nei confini del trattato di Tordesillas). Nello stesso ann
o cabrai ripete la rotta di Gama e riesce a stabilire relazioni commerciali con
il sovrano di Cochin, lungo la costa del Malabar (India meridionale). Successiva
mente il compito degli esploratori fu quello di cercare un passaggio a sud o a n
ord oltre le americhe verso le indie. Nel 1513 lo spagnolo Nunez de Balboa attra
vers l'istmo di Darien (Panama). Il portoghese Ferdinando Magellano (al servizio
della spagna) parte da siviglia nel 1519 e nel '20 scavalca la patagonia passand
o in uno stretto che prende il suo nome. Perse due navi, con le restanti tre att
raversa il pacifico e dopo tre mesi approda nelle filippine che proclama possess
o spagnolo. Nel '21 Magellano muore in uno scontro con gli indigeni. Prende il c
omando Sebastiano del Cano che con soli 25 uomini e 2 navi ritorna in spagna cir
cumnavigando l'africa nel 1522.
PORTOGALLO. Primariamente, il Portogallo si concentr sulla rotta africana per le
indie e al relativo sfruttamento a fini commerciali. Andata e ritorno durava un
anno e mezzo, la rotta era percorsa a cadenza annuale, ma circa 7mila portoghesi
soltanto si stabilirono tra mozambico e macao, rendendo impossibile la conquist
a. La strategia fu quella di (1) costruire fortezze lungo la rotta, (2) stipular
e trattati commerciali con i sovrani locali, fornendo prove di forza se necessar
ie,
(3) combattere i concorrenti. Nuovi possedimenti portoghesi nei decenni successi
vi: Celyon, Molucche, Macao in Cina (concessione di un emporio), visite in Giapp
one. Importazione di spezie, cotone, sete, e prodotti cinesi. La corona portoghe
se istitu la Casa da India che prelevava il 30% delle importazioni. Ma il commercio
delle indie continu attraverso il mar rosso, il che avvantaggi Venezia neH'import
azione dei prodotti indiani; inoltre il Portogallo non monopolizz il commercio co
me fecero inglesi e olandesi tra XVII e XVIII secolo.
SPAGNA. Gli indigeni dei caraibi, scoperte da colombo, furono decimati nel giro
di vent'anni. Questo e la ricerca dell'oro spinsero solo dal 1517 all'esplorazio
ne dell'entroterra, ad opera dei conquistadores. Nel 1519 Cortes con un piccolis
simo esercito attraversa l'impero azteco e arriva a tenochtidn accolto dal sovran
o Montezuma II credendolo la reincarnazione di un dio. Cortes lo imprigiona e lo
costringe ad un riscatto enorme, che viene evitato da una rivolta: gli spagnoli
vengono messi in fuga ma Montezuma rimane ucciso. Nel '21 cortes ritorna nella
capitale, massacra gli abitanti e rade al suolo la citt, fondandone una nuova spa
gnola che chiama Mexico (Citt del messico). Nel '22 Carlo V lo nomina governatore
e capitano della nuova spagna. Francisco Pizarro e Diego Almagro partono nel '3
1 da Panama (citt fondata dagli spagnoli nel 19) con pochi uomini alla volta di un
favoloso regno detto Per. A Cajamarca, nel 1532, gli spagnoli incontrano l'esercit
o inca guidato da Atahualpa, che viene sconfitto, fatto prigioniero, costretto a
pagare un riscatto in oro, ma lo stesso strangolato (1533). la capitale Cuzco f
u saccheggiata. Nel '35 pizarro fonda Lima, destinata a essere la capitale del v
icereame spagnolo del Per (1544). Nel corso del '500 la spagna occupa anche la fl
orida e la califomia. L'emigrazione verso le terre conquistate
19 imiEls
178% I 4 19 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
raggiunse nello stesso periodo 220mila unit, soprattutto maschi castigliani e 30m
ila schiavi africani. Iniziano le unioni miste (meticci=uomo bianco+donna indige
na; mulatto=bianco+nero; zambos=neri+indiani). Si fondarono nuove citt; si conces
sero territori con encomienda ai conquistadores con il compito di amministrare e
convertire - in pratica era il nulla osta allo sfruttamento indigeno. Vcereami d
i nuova Spagna e per vennero divisi in province di cui i funzionari (clero compre
so) veniva nominato direttamente dal re su proposta del consiglio delle indie. Nel
1542 Carlo V promulga le Nuove Leggi che impongono un regolamento al comportame
nto degli encomenderos (ricorda pubblicazioni di las casas a favore degli indige
ni), denunciato dagli ordini dei frati. Dopo la fase della ricerca dell'oro, si
inizi a coltivare canna da zucchero (caraibi), che richiese ingenti quantit di sch
iavi africani. Nel per si insedia allevamento di animali europei e la coltura acc
anto al mais di frumento, viti e olivi. La scoperta di miniere d'argento peruvia
ne fece s che si esportassero 2000 quintali all'anno solo a Siviglia (dopo il 158
0).
8.
Rinascimento e Riforma Rinascimento: termine coniato da Jules Michelet e
Jakob Burckhardt verso la met del XIX secolo, indica rinascita come ritorno ai v
alori e alla cultura dell'et classica, e un nuovo modello culturale che pone al c
entro del mondo l'uomo, e guarda positivamente alla natura. Rinascimento include
concetto di Umanesimo come studio delle Humanae litterae. Grosso modo rinascime
nto va da Petrarca a Erasmo da Rotterdam (da met 1300 a met del 1500).
RIFORMA. In generale cultura rinascimentale laica, talvolta anticlericale, ma so
prattutto in Europa centro settentrionale un approcio umanistico alla lettura de
i testi sacri e sulla scia delle polemiche (scisma d'occidente 1378-1415) sulla
corruzione della chiesa romana - sempre pi concentrata su mire politiche - porta
alla creazione di un movimento detto protestantesimo. Fra gli intellettuali prot
estanti spicca erasmo da rotterdam, educato in convento agostiniano, lo abbandon
a e intraprende vita da intellettuale tipico dell'et moderna. Fra opere principal
i educazione del principe cristiano dove concilia classicismo e cristianesimo puro
privo di superstizioni. Importante anche edizione critica del Nuovo testamento,
base della rivoluzione protestante.
Martino Lutero. Nato da padre piccolo imprenditore, nel 1505 decide di farsi mon
aco tormentato da una crisi interiore e dalla concezione di Dio come buono e all
o stesso tempo severo giudice. Intraprende studi teologici e nello studio dell'e
pistola ai romani di san paolo matura una nuova concezione della grazia, della g
iustizia divina e della fede: essendo la natura umana malefica per peccato origi
nale, la giustizia divina non deve essere intesa come giudizio di dio, ma come g
iustificazione, ovvero dono della grazia offerto dal dio misericordioso al pecca
tore (inevitabile il peccato per l'uomo) che per fede si penta dei suoi peccati
e si affidi alla misericordia. La sua visione dell'uomo viene esposta nello scri
tto de servo arbitrio (programmaticamente contrapposto a de libero arbitrio di e
rasmo da rotterdam). Lutero sostiene quindi linterpretazione personale del testo
biblico senza fare affidamento alle speculazioni teologiche tradizionali: la Riv
elazione non era pi esclusiva della Chiesa, ma allo stesso tempo si acquisiva gra
zie alla Lettura, senza scorciatoie mistiche. Per di pi Lutero ammise solo due de
i sette sacramenti (battesimo e eucarestia), e annull l'ordinamento sacerdotale.
La rottura con Roma avvenne con diversi strappi: (1) nel 1517Lutero affigge il p
ortone della chiesa di Wittemberg 95 tesi contro l'appalto delle indulgenze ad A
lberto di Hohenzollem da parte di Leone X, che stava raccogliendo fondi per la c
ostruzione della basilica di San Pietro. Le tesi furono stampate ed ebbero un en
orme successo in germania. Il papa solo nel 1520 emana contro Lutero la bolla Ex
urge Domine, invitandolo a ritrattare entro sessanta giorni le sue posizioni, pe
na la scomunica. La scomunica vera e propria avvenne nel 1521, ma il neoeletto C
arlo V convoca a corte Lutero per giustificarsi almeno all'imperatore. Lutero no
n tratta e Carlo lo mette al bando: rischia l'uccisione quando viene messo in sa
lvo dall'elettore di sassonia nel castello di Wartburg. L traduce il nuovo testam
ento in tedesco. Nel frattempo gli scritti luterani riscuotono sempre pi successo
facendo venire a galla un grosso risentimento verso la chiesa romana, sia da
9
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
parte del popolo, sia da parte dell'aristocrazia (Filippo d'Assia per esempio co
glie l'occasione per appropriarsi dei beni della chiesa e rafforzare i suoi poss
edimenti). Gi dal 1520 si formano i primi gruppi ribelli di predicatori che seguo
no le idee di Lutero. Il movimento prende una forma violenta che punta anche all
a riforma sociale oltre che religiosa, atta a instaurare un regno divino basato
sulla fratellanza. Thomas Muntzer arringa la folla e nel '25 prende il controllo
della citt di Muhlhausen. Dal '24 anche le campagne si sollevano e cercano di ri
prendersi dai soprusi feudali.
Nel '25 principi e prelati affrontano i ribelli in battaglia dove catturano e uc
cidono anche Muntzer. Lo stesso luter si scaglia contro le rivolte violente chied
endo ai principi di opprimere i ribelli. Ma ai gruppi ribelli sopravvive una fra
ngia comunque radicale, quella degli anabattisti, che dalla regione della svizze
ra si diffondono in regioni della germania e olanda. Essi formano comunit incentr
ate su fratellanza e solidariet, disconoscendo le autorit tradizionali, inoltre so
mministrano battesimo agli adulti. Intanto Carlo V tenta di risolvere la questio
ne luterana: nel 1530 convoca una dieta ad Augusta. Qui Filippo Melantone (bracc
io destro di luter) presenta una professione di fede - Confessio Augustana - a cu
i aderiscono la maggior parte delle citt e dei principi che, alle minacce di Carl
o V, rispondono formando la Lega di Samalcanda. Nel 1541, dopo un ultimo tentati
vo verbale, si passa allo scontro armato. Nel 1547 Carlo V sconfigge la lega a M
uhlberg, ma il re di francia Enrico II si allea con i protestanti e con il sulta
no turco. Nel 1551 Enrico II si assicura l'acquisto di tre vescovati in cambio d
ell'appoggio diplomatico e militare; intanto l'esercito protestante avanza e Car
lo V costretto alla fuga da Innsbruk (1552). dato che i principi tedeschi non vo
levano la vittoria francese, le ostilit scemano e nel 1555 dopo le trattative si
giunge ad una pace firmata ad Augusta: si riconosce l'esistenza di due fedi in g
ermania, nelle citt convivono, nei territori vengono imposte dal principe; si con
fermano le secolarizzazioni dei beni ecclesiastici fino al 1552. conseguenze son
o (1) scissione religiosa (2) indebolimento autorit imperiale a favore dei princi
pi. Carlo V abdica fra 1555 e '56: il fratello Ferdinando diventa imperatore del
Sacro Romano Impero, il figlio Filippo II re di Spagna.
Zwingli e Calvino. Zwingli ha esperienza parallela a quella di Lutero: cappellan
o a Zurigo dal 1518, tra il 1523 e il 1525 riesce a far abolire la messa, riform
are liturgia, imporre la bibbia come unica fonte sacra e abolire le immagini sac
re. La riforma da Zurigo si estende in parte della Svizzera. Nel '29 Lutero e Zw
ingli si incontrano a Marburgo per unire le forze, ma a causa di una disputa teo
logica sull'eucarestia non trovano accordo. Zwingli muore in battaglia contro es
ercito cattolico nel 1531. Calvino coglie l'eredit del predecessore. Studia in fr
ancia e pubblica nel '36 l'Institutio christianae religionis, una guida allo stu
dio della Bibbia. Calvino condivide molti punti assieme a Lutero, ma la sua conc
ezione di Dio pi vicina al vecchio testamento, che combina predestinazione e colp
a; il cristiano non pu fare altro che glorificare Dio soprattutto nel pubblico pa
rtecipando alle celebrazioni. Importante nel calvinismo il concetto di vocazione c
ome attuazione della volont divina e la conseguente attribuzione di grande import
lette: dalla terza generazione gli si conferiva inoltre la nobilt di toga, in cos
tante rivalit con quella di spada. Enrico che preparava una guerra contro gli asb
urgo d'austria e di Spagna, venne assassinato a parigi nel 1610. L'erede al tron
o, Luigi XIII (1610-'43), era troppo piccolo per governare e fu quindi affiancat
o dalla madre Maria de' Medici, che inaugur una politica filospagnola. Ci innesc la
reazione orgogliosa della nobilt che ambiva a riacquistare potere politico. Tra
il 1614 e il '15 vengono convocati gli stati generali ma con scarsi risultati: l
'assemblea non verr pi convocata fino al 1789. Il re fa assassinare il Contini, fi
orentino a cui Maria aveva affidato il governo: come mediatore nei contrasti fra
la madre e il re, si impose un portavoce del clero agli stati generali, il duca
di Richelieu. Acquisendo la fiducia del re, il Richelieu ottiene la nomina a ca
rdinale, nel '24 viene inserito nel consiglio della corona, accentrando su di s l
e decisioni interne ed estere della francia. Il cardinale decise di contrastare
la potenza asburgica, mettendo in secondo piano le esigenze interne, deludendo l
e mire del partito della regina madre, che aspirava alla restaurazione cattolica
in francia per non avere problemi militari con la Spagna. Il rafforzamento inte
rno della francia era indispensabile prima di intraprendere campagne militari: f
urono condannati a morte decine di nobili, fu assediata la roccaforte calvinista
di la Rochelle (1628) e agli ugonotti furono tolte le garanzie politiche e mili
tari, lasciando solo la libert di culti nei limiti dell'editto di nantes. Per sos
tenere le campagne militari lo stato aument la pressione fiscale sul popolo: la s
ituazione insostenibile sfoci nel '25 in una ondata di rivolte popolari, estenden
dosi nel 36- 37 nel nord-ovest e nel '40 in Normandia. Per tutta risposta si invi
arono nelle varie regioni dei commissari regi che diventarono la mano della volo
nt del re. Un grande lavoro di accentramento politico attorno al richelieu, ma an
che culturale (nel '35 si fonda l'accademia di francia) ed economico, con la pen
etrazione della francia nell'espansione coloniale nelle antille,
19 imiEls
178% I 4 | 17 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Canada e senegai.
SPAGNA. Gli eredi di Filippo II si mostrarono inetti, tanto da delegare loro ste
ssi il comando a dei favoriti, detti provados o validos. Il favorito di Filippo
III (1598-1621), Fancisco Gomez de Sandoval duca di Lerma, riusi soltanto ad arr
icchire s e i parenti alle spese della corona. Fu lui a stipulare la pace con l'I
nghilterra (1604) e la tregua dei dodici anni con le Province Unite (1609). espu
lse inoltre i moriscos, gli arabi convertiti, che nella zona di valencia erano u
n'importante manodopera agricola e industriale, segnando cos il declino economico
dell'intera spagna.
Il favorito di Filippo IV (1621-1665) fu Gaspar de Guzman conte di Olivarez e du
ca di San Lucar. Il conte-duca era pi interessato allo stato del predecessore, e al
trettanto sensibile ai conflitti religiosi in europa: decise cos di appoggiare gl
i asburgo d'austria contro la rivolta boema, e di non rinnovare con l'olanda la
tregua dei dodici anni. Per sostenere le spese militari, present al re nel 1626 u
n programma di reclutamento a spese delle province chiamato Union de las armas.
In un primo momento fu un'operazione di successo, e grazie ad una nuova bancarot
ta nel '27 i debiti della corona si alleggerirono, ma nel '28 l'apertura di un n
uovo fronte per la successione di Mantova e la cattura da parte degli olandesi d
ella flotta spagnola carica di argento americano fu il colpo di grazia per la mo
narchia spagnola, che dovette affrontare l'opposizione per l'union de las armas
e in generale varie rivolte delle province.
IMPERO GERMANICO. Con la morte di Ferdinando I (1564), la corona - che comprende
quelle di Ungheria, boemia e i ducati austriaci, passa prima al figlio Massimil
iano II (1564-1576) poi a Rodolfo II (1576-1612), rigido cattolico che deve vede
rsela con la grossa diffusione di luteranesimo e calvinismo anche fra i nobili o
ltre che come scelta religiosa, come presa di posizione politica in favore delle
assemblee, gli Stati, in opposizione all'assolutismo. Rodolfo sposta la residen
za a praga circondandosi di scienziati e artisti. Approfittando della sua pazzia
in tarda et, i nobili boemi lo costringono a firmare nel 1609 una Lettera di mae
st che gli concede libert religiosa. Nel 1611 viene deposto e la corona di Boemia
passa al fratello Mattia, che nel '12 viene proclamato imperatore. Nel frattempo
i contrasti tra cattolici e protestanti si acuirono: oltre ai luterani, i calvi
nisti potevano contare sull'appoggio del principe elettore del Palatinato Federi
co IV e l'elettore del Brandeburgo Giovanni Sigismondo. Nel 1608 in risposta all
a Controriforma creano un'alleanza difensiva, l'Unione evangelica, assieme a mol
te citt imperiali. A questa si contrappone la Lega cattolica del potente duca di
Baviera Massimiliano di Wittelsbach.
SVEZIA. Sigismondo Vasa, eletto nel 1587 re di Polonia, eredit nel '92 la corona
di Svezia. Lo zio Carlo si mette a capo di un movimento aristocratico e riesce a
deporre il nipote, assumendo nel 1604 il titolo di imperatore come Carlo IX. Po
ne subito il suo sguardo ad espandere i territori in direzione della Polonia e d
ella Danimarca di Cristiano IV, ma i conflitti aperti verranno risolti trionfalm
ente nel giro di vent'anni dal successore Gustavo Adolfo (1611-1632). le ragioni
del successo furono i grossi giacimenti svedesi di ferro e rame, che vennero sf
ruttati da imprenditori olandesi, il che garantiva l'esportazione e la fabbricaz
ione intema di armi. Le campagne erano gestite da piccoli proprietari che avevan
o addirittura un rappresentante nella Dieta. L'aristocrazia non era in opposizio
ne con il sovrano e nel 1612 si giunge anche a firmare una sorta di carta costit
uzionale. Gustavo Adolfo con il cancelliere Axel Oxenstiema riform l'esercito e i
ntrodusse un sistema di coscrizione obbligatoria: le prime prove militari furono
contro la Russia, che nel 1617 con la pace di Stolbova cede alla Svezia l'Ingri
a e la Carelia orientale, permettendo il completo dominio del golfo di finlandia
. Nel '21 conquista il porto di Riga approfittando delle ostilit tra polonia e tu
rchia, ma la questione del dominio sul baltico verr ripresa con la guerra dei Tre
nt'anni. GUERRA DEI TRENT'ANNI (1618-1648). successore di Mattia al trono imperi
ale, Ferdinando duca di Stiria, ottenne nel 1617 la corona dalla Dieta nonostant
e la sua educazione gesuita. I ceti boemi si indignarono per le sue misure contr
oriformiste e si autoconvocarono l'anno successivo. Il 23 maggio del 1618 una fo
lla di delegati della nobilt invase il palazzo reale a Praga e defenestr due regge
nti cattolici e il loro segretario, formarono un governo provvisorio e iniziaron
o a reclutare
17
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
un esercito in previsione della reazione degli asburgo. Lo stesso accadde succes
sivamente nelle province della Moravia, Salesia, Lusazia e dai ceti dell'alta e
bassa Austria. Nel 1619 la stessa Vienna viene invasa dalle truppe della confede
razione evangelica. Con la morte di Mattia nello stesso anno, la Dieta elegge Fe
rdinando II (1619-1637); la confederazione invece aveva gi offerto la corona al c
alvinista Federico V, genero di Giacomo I di Inghilterra, con la speranza di un
ampio appoggio dei protestanti. L'imperatore di tutta risposta chiede aiuto alla
Spagna e alla lega cattolica tedesca. Nel 1620 l'esercito imperiale sottomette
prima alta e bassa austria, poi la boemia, nell'invemo sbaraglia anche i ribelli
attorno Praga. Segu un periodo di repressione: Federico fu privato dei suoi domi
ni e del titolo di elettore, in Austria e Boemia luterani e calvinisti furono es
pulsi e i capi ribelli giustiziati. Chi non si convertiva era costretto ad emigr
are e le sue terre venivano date a fedeli cattolici, spesso stranieri. Alla boem
ia si impose lereditariet della famiglia Asburgo. Nel 1621 ripresero le ostilit fra
Spagna e Province unite, con la novit fra il 24- 25 dell'appoggio francese ai pae
si bassi in funzione antiasburgica e la discesa in campo del sovrano di danimarc
a Cristiano IV. Sia la francia che la danimarca fallirono nei loro intenti. Sopr
attutto Cristiano se la dovette vedere con il ceco Albrecht von Wallenstein, nob
ile che si era arricchito con le terre confiscate ai ribelli boemi nel '24. Ques
to respinse l'esercito danese e invase vari territori fino allo Jutland. Nel 162
9 viene firmata la pace: Cristiano riottiene i territori perduti a patto di non
interferire negli affari imperiali, dove in realt il Wallenstein diventava dirett
o rivale degli asburgo. Lo stesso anno viene pubblicato l'Editto di restituzione
, con cui si imponeva la restituzione dei beni secolarizzati dopo il 1552. nei p
aesi bassi la fortezza di Breda nel 1625 veniva conquistata dagli spagnoli, dand
o un grosso vantaggio e la vittoria quasi in mano degli asburgo.
calvinismo, senza nuove basi teologiche nuove, diffuso soprattutto nella gentry
e nei ceti mercantili e artigianali delle citt, che rifiutava ogni sfarzo o vizi
o della corte. Inoltre si faceva sempre pi frequente l'emigrazione in america set
tentrionale: nel 1620 i cosiddetti padri pellegrini a bordo della Mayflower attr
aversarono l'atlantico e fondarono la colonia del Massachusetts. La situazione f
inanziaria era stata aggravata con la guerra contro la Spagna: le entrate della
corona erano insufficienti a coprire le spese, una soluzione sarebbe stata quell
a di tassare le rendite fondiarie ma il Parlamento vi si opponeva fermamente. In
oltre l'inghilterra in particolare conosce fino al 1650 un grosso aumento della
popolazione (la popolazione di Londra diventa pi del doppio), ma parallelamente n
on si assiste ad un aumento delle attivit produttive, n l'esportazione conosce un
periodo fortunato a causa della guerra in europa. Durante il regno del successor
e Carlo I aumenta inoltre il divario fra ceti ricchi e poveri a causa di cattive
annate agricole e l'espandersi del fenomeno delle recinzioni. Giacomo I cerca d
i risolvere il problema finanziario convocando quattro Parlamenti durante il suo
regno, ma questo si rifiutava di soddisfare le richieste della corte denunciand
o invece gli sprechi e la corruzione di essa e del governo: da finanziario il pr
oblema diventa politico. La monarchia non ha gli strumenti per aumentare le sue
casse, n il denaro per procurarseli. Inoltre la monarchia continuava a elargire f
avori alla corte, tanto che il numero dei lord raddoppi nel giro di dieci anni, v
enne persino creato il titolo di baronetto, apposta per essere venduto.
Carlo I (1625-1649) si vede negare dal Parlamento la tradizionale riscossione de
i dazi su vino e altri articoli. Per guadagnare popolarit tra i puritani dichiara
guerra alla Spagna e invia una spedizione navale per soccorrere gli ugonotti as
sediati a La Rochelle. Fallisce su entrambi i fronti guadagnandosi definitivamen
te l'impopolarit: il parlamento del 1628 gli impone di accettare una Petizione di
diritto dove si dichiarano illegali le tasse imposte senza il consenso del parlam
ento, gli arresti arbitrari, il ricorso alla legge marziale e l'acquartieramento
forzoso di soldati in case private. Successivamente viene assassinato il duca d
i Buckingham, favorito di Giacomo I e simbolo della degenerazione della corte in
glese: il popolo festeggia e il parlamento continua ad ostruire l'operato del re
. Carlo, stanco della situazione, decide di sciogliere il parlamento (1629). fin
o al 1640 il re si appoggia al consiglio privato e ai tribunali regi per governa
re e mantenere l'ordine, d'altro canto Carlo si mostra capace di riforme che pon
gono termine ad alcune inefficienze dello stato e con le paci stipulate con Spag
na e francia alleggeriscono il peso sulle casse della corona,
19
19 imiEls
178% I 4 120 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
assieme ad alcuni tributi quali la ship money che permise la costruzione di port
i da guerra. Nel frattempo William Laud, dal '33 arcivescovo di Canterbury, rifo
rma la chiesa anglicana escludendo i calvinisti dai seggi vescovili e rimettendo
in onore le pratiche pi vicine alla chiesa cattolica: tutto ci alimenta lo sconte
nto puritano, gi molto forte per il comportamento della regina Enrichetta, france
se e cattolica. La corona inglese sembra avviata ad un consolidarsi assolutistic
o, ma non avendo un forte esercito, n un'efficiente burocrazia, non riesce a cont
rastare l'opposizione dei sudditi. Nel 1638 scoppia una rivolta in Scozia, che c
ostringe Carlo a convocare un nuovo parlamento nel '40 per ottenere i mezzi mili
tari e sedare la rivolta. Anche se sciolto dopo poche settimane (Breve Parlamento)
, Carlo mette insieme un esercito, che viene messo in rotta per dai ribelli scozz
esi: la crisi scoppia quando i banchieri londinesi decidono di non concedere pre
stiti alla corona. Carlo apre sempre nel '40 un nuovo parlamento, questa volta Lu
ngo, che rimane in carica fino al '53. La Camera dei Comuni, guidata da abili pol
itici come Pym e Hampden, riusc ad impaurire la Camera dei Lord e smantellare i p
rincipali capisaldi del potere regio: viene abolita la Camera stellata e altri t
ribunali sotto il potere regio, sia Laud viene imprigionato e condannato a morte
assieme a Strafford (nobile fervido sostenitore dell'assolutismo), si aboliscon
o le tasse come la ship money e altre recenti, i vescovi non possono pi sedere ne
lla camera dei Lord e il Parlamento non pu essere sciolto senza il consenso del p
arlamento stesso. Nel 1641 scoppia una rivolta cattolica in Irlanda: il Parlamen
to chiede al re il comando dell'esercito, ma questo di tutta risposta decide di
arrestare i capi dell'opposizione. Il colpo fallisce grazie ad una soffiata: nel
'42 il parlamento si riunisce a Londra, mentre il re prepara la reazione fuori
dalla capitale.
La guerra civile vera e propria scoppia in estate: dopo un primario successo rea
lista (la fazione del re), grazie al sostegno finanziario della City e ad una al
leanza con la scozia nel '43 (patto solenne chiamato Covenant) la fazione del pa
rlamento guidata da Oliver Cromwell sconfigge i realisti a Marston Moor nel '44.
costituito un nuovo esercito chiamato New Model Army, Cromwell pone fine alla g
uerra con le vittorie nel '45 a Naseby e Langport. Carlo I si arrende agli scozz
esi, che lo consegnano al parlamento di Londra, dove cerca comunque di dividere
gli alleati. Le divisioni non arrivano al livello politico (tutti non volevano f
are a meno del monarca), ma sul piano religioso: la maggioranza presbiteriana vo
leva riformare la chiesa anglicana per dargli una piega calvinista, mentre gli i
ndipendenti, soprattutto soldati dell'esercito, erano per la tolleranza delle fe
di - ad eccezione di quella cattolica. A complicare il quadro era il fervore di
nuove tendenze eterodosse che si accompagnavano a forme di estremismo politico:
fra questi vi erano i livellatori, chiamati cos perch accusati di voler cancellare l
e distinzioni sociali e la propriet privata, che in realt chiedono una semplificaz
ione legislativa, un'istruzione, abolizione dei privilegi e diritto di voto per
i maschi non salariati (quindi artigiani e piccoli proprietari). I livellatori h
anno successo nel nuovo esercito; il parlamento ne ha paura e nel '47 dichiara l
a volont di scioglierlo: i soldato nominano dei rappresentanti (agiatori) per tra
ttare con il parlamento, ma lo stesso anno fanno irruzione a londra e rapiscono
il re. Cromwell vede nell'esercito un pericolo per le gerarchie sociali e quando
il re scappa grazie all'aiuto degli scozzesi tentando di riaccendere la guerra,
dopo averlo sconfitto, epura il parlamento delle forze pi moderate e nel '48 nom
ina un tribunale di alta giustizia che processa il re e lo condanna a morte nel
'49.
Nonostante il popolo non approv l'uccisione del re, Cromwell prosegu per la sua st
rada: sempre nel '49 sostituisce il consiglio privato della corona con un nuovo
Consiglio di Stato, sopprime la camera dei Lord e proclama la Repubblica unita d
i inghilterra, Scozia e Irlanda (Commonwealth). Permangono per i conflitti fra mo
derati, capi dell'esercito e livellatori. Nel frattempo il figlio di Carlo I si
rifugia nei Paesi Bassi, assume il titolo di Carlo II e viene riconosciuto sia d
agli scozzesi, sia dagli irlandesi, che non avevano deposto le armi dal '41. Cro
mwell per unire l'esercito fa arrestare i capi livellatori e reprime duramente u
n ammutinamento a Burford; poi si mette a capo dell'esercito e fra il '49 e il '
50 compie un vero e proprio genocidio dei cattolici ribelli in irlanda, quasi di
mezzando la popolazione e confiscando le loro terre per darle ai soldati. Dopo e
ssersi
20
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
sbarazzato rapidamente anche dei ribelli scozzesi e quindi unito politicamente l
e isole britanniche, Cromwell volge la sua attenzione all'estero: promulga l'att
o di navigazione che riserva alla Repubblica il commercio con le colonie nordame
ricane, escludendo sia dai traffici sia dai porti le navi straniere. Ci colpisce
direttamente il commercio olandese e inaugura una serie di guerre navali anglo-o
landesi (1652-1654 questa, poi 65-67 e 72-74) che vedranno sorgere la supremazia
inglese. Nel '55 Cromwell entra in guerra con la Spagna cui strappa l'isola di
Giamaica, fulcro della tratta degli schiavi. In politica interna, Cromwell sciog
lie il lungo parlamento nel '53 e ne convoca uno nuovo formato solo dai capi del
l'esercito (Barebone Parliament), ma non dura pi di cinque mesi: decide di procla
marsi Lord protettore del Commonwealth, formando un consiglio di stato di soli c
api militari, unendo cos potere politico e quello della forza. Il territorio vien
e diviso in undici distretti e amministrato da maggiori generali. Tutto ci per esc
lude dal potere politico la gentry, gi colpita da una tassazione per sostenere le
spese militari. Cromwell muore nel '58: gli succede il figlio Richard che per si
di Gradisca (15-17) contro l'austria per levare l'appoggio asburgico a dei pira
ti slavi; tra il 45 e il 69 la guerra di Candia (Creta) a difesa dell'avamposto
mediterraneo contro i turchi, risolto con l'evacuazione dellisola. Venezia si avv
ia ad un declino politico ed economico in favore di altre citt adriatiche come an
cona e ragusa (dubrovnik), anche se vi sopravvive un rinomato artigianato.
Lo Stato Pontificio, dopo aver conosciuto le annessioni di Ferrara (1598) e Urbi
no (1631), si avvia ad un periodo di decentramento politico: il versante adriati
co rimaneva amministrativamente ed economicamente indipendente e differente dal
resto dello stato, caratterizzato dal sistema mezzadrile. A tutto ci si contrappo
neva lo splendore artistico e architettonico di Roma.
14.
Imperi e civilt dell'Asia tra XVI e XVIII secolo.
CINA. Attorno al 1600 il continente asiatico ospitava due terzi della popolazion
e mondiale (stimata sui 550 milioni). Fra le fiorenti e evolute civilt la pi impor
tante quella del Celeste Impero cinese che in questi anni raggiunge la massima e
stensione: 160 milioni di abitanti, una avanzatissima coltura del riso soprattut
to nelle aree maggiormente dense di abitanti (regioni meridionali bagnate dai fu
m giallo e fiume azzurro) che rendeva assieme a frumento e soia e piante da t l'ag
ricoltura come settore economico fondante dell'impero. Nel periodo del medioevo
europeo la Cina conobbe molte nuove scoperte come la bussola magnetica, carta, l
a stampa e la polvere da sparo; inoltre erano artigiani migliori degli europei,
soprattutto nella porcellana, nel ferro e nella tessitura serica. Durante la din
astia Ming (1368-1644) l'economia cinese si espande verso il Giappone, l'Indones
ia e lIndia; al livello politico la capitale viene trasferita da Nanchino a Pechi
no, il governo era incentrato nelle mani dell'imperatore (detto figlio del Cielo
) e il confucianesimo rimesso in voga dai Ming esaltava soprattutto la virt dell'
obbedienza e della sottomissione. Pi concretamente la Cina era divisa in 15 provi
nce, affidate ad una classe di letterati-burocrati reclutati per concorsi in cui
non erano infrequenti casi di corruzione; gli eunuchi di corte riuscirono ad ac
cumulare enormi ricchezze influenzando molto la politica e costituendo una sorta
di polizia segreta. Dal XVII le condizioni dei contadini peggiorarono in seguit
o ad una carestia e all'elevata pressione fiscale: fra i '30 e i '40 innescarono
una serie di rivolte di cui approfittarono i manci della Manciuria, noti per una
solida organizzazione statale, i quali invasero Pechino nel 1644 e dopo il suic
idio dell'ultimo imperatore ming, il governo passa alla dinastia Q'ing che regne
r fino al 1911 quando crolla l'intero impero. Dopo un primo momento di discrimina
zione da parte dei manci ai cinesi, i primi si accorsero di non poter fare a meno
dell'apparato burocratico cinese e dal 1656 ripristinano sia i concorsi che il
confucianesimo nel 1669 con l'editto sacro promulgato da K'ang-tsi. Ci inaugura u
na nuova crescita economica e demografica, dovuta anche all'introduzione di mais
e patata. Con Ch'ieng-lung (1736-1796) l'impero giunge alla sua massima espansi
one sottomettendo alcune regioni dell'asia centrale tra cui il Tibet.
GIAPPONE. Costituitosi nel VII secolo sul modello statale cinese e sulla fusione
tra buddhismo e scintoismo, il Giappone conosce un lungo periodo medievale dove l
'autorit statale viene soppiantata da quella dei grandi signori fondiari (daimyo)
che si avvalevano dei samurai per mantenere l'ordine. In questo periodo sono in
cessanti le guerre tra i vari signori per determinare i rapporti di forza e vass
allaggio. Dalla fine del XII secolo entra accanto all'imperatore (mikado) la fig
ura dello shogun, il generalissimo, signore di una delle pi importanti case feudali
, il quale detiene di fatto il potere. Da qui una serie di violente guerre intes
tine che videro nel 1603 vittorioso Tokugawa Ieyasu, che detiene il titolo di sh
ogun trasmettendolo per via ereditaria fino al 1867 (era Tokugawa, o Edo - cio To
kyo). Nell'era Tokugawa si assiste ad un forte accentramento anche se i
24
19 imiEls
178% | <"| 25 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Tokugawa controllavano solamente un terzo del paese e il resto era diviso tra gl
i oltre 250 daimyo, la cui obbedienza era garantita dal fatto che i loro familia
ri residievano a Edo in qualit di ostaggi. Era anche vietata l'esportazione e di
lasciare il Giappone tanto che i missionari europei che vi entravano erano frequ
entemente messi a morte. Solo agli olandesi dal 1640 avevano diritto ad una picc
ola colonia a Deshima. Nonostante l'economia fosse esclusivamente interna, il Gi
appone riusc a crescere, sviluppando soprattutto una grossa borghesia affarista(n
onostante il ceto mercantile fosse all'ultimo posto della gerarchia sociale). Ci
aprir nellottocento inoltrato, al crollo del regime feudale, all'acquisizione dire
tta di un'economia capitalistica.
INDIA. Caratterizzata da un territorio esteso, enorme popolazione (arriva nel 17
00 a 160 milioni) e crogiolo di razze, lingue e religioni. Dall'VIII secolo a no
rd-ovest si diffonde l'islam arrivando a diffondersi alle porte del cinquecento
ad un quarto degli abitanti, che si emancipano dalla societ a caste ind, mentre in
izia ad affermarsi il movimento sikh, monoteista e militante, e nei porti mercan
tili alcuni si convertono al cristianesimo. A questo quadro religioso corrispond
e una frammentazione politica: alla fine del XII secolo un sultano musulmano si
insedia a Delhi, ma viene contrastato dall'aristocrazia guerriera dei rajput; ne
lla penisola meridionale del Deccan domina limpero di Vjayanagar (nome della capit
ale) e fra questo e il sultanato una dozzina di stati indipendenti. Il precario
equilibrio viene rotto tra il 1526 e il 1530 da un capo militare afgano, Babur,
che getta le basi per la formazione dell'impero Moghul (fino al XVIII secolo). S
oprattutto Akbar il grande (1556-1605) sottomise l'india centro-settentrionale,
la un politicamente e si sforz di abolire la discriminazione che veniva fatta nei
confronti degli ind, cercando di creare un nuovo culto che fondeva le due religio
ni incentrato sulla figura del monarca. La societ rimaneva fondata sul villaggio
autosufficiente ed essenzialmente povero a causa delle frequenti inondazioni e d
el prelievo fiscale, le uniche terre ad avanzare tecnologicamente furono quelle
dell'aristocrazia, che sfruttava il lavoro salariato per produrre piante pregiat
e. Sviluppata e ricca la produzione manifatturiera soprattutto tessile. Con il r
egno di Aurangzeb (1658-1707) si assiste allapogeo dei Mogul, che unisce politica
mente quasi tutto il subcontinente indiano, ma dopo la morte del sovrano limpero
decade e comincia a diventare teatro di invasioni, prima arabe, poi europee.
PERSIA. La fragilit della persia era determinata da una frontiera poco definita e
la lotta intestina tra sciiti e sunniti. Lo sci Abbas il Grande cerc di dare un n
uovo impulso al paese: oltre alla conquista della Georgia e dell'Arzebaigian, in
coraggi alla produzione di tessuti pregiati destinati all'esportazione, ma l'econ
omia di gran parte della popolazione rimase nomade-pastorale. Dopo la conquista
da parte dell'afgano Nadir Shah nel 1722 la persia si getta in un periodo di lot
te intestine. IMPERO OTTOMANO. Con la chiusura del fronte occidentale contro l'A
ustria nel 1606 determin una crisi politica, dovuta proprio alla fine dell'espans
ione e della guerra santa. La fedelt dei giannizzeri si incrina sempre pi e la cor
ruzione dilaga. Cambia anche il metodo di successione del sultano: se prima tocc
ava al figlio pi forte e capace (che costava la vita dei suoi fratelli uccisi per
sua stessa mano), il potere passa ai fratelli del sultano per ordine di et. Per
di pi inetti, la direzione del governo passa di fatto al Gran Visir, sorta di pri
mo ministro-consigliere del sultano. L'autorit morale-giuridica era in mano degli
ulema, che amministravano la sharia. Il conservatorismo di questi e il notevole
indebolimento politico saranno la causa dello sfaldarsi dell'impero.
15.
Apogeo dell'assolutismo: Francia di Luigi XIV.
Figlio di Luigi XIII e Anna d'Austria sale al trono a 5 anni (1643), assume pers
onalmente il potere alla morte di Mazzarino nel '61. Mor nel 1715.
Amministrazione: Decide di non delegare a nessuno il potere e nomina ministri di
nascita modesta per assicurarsene la fedelt: il ministro delle finanze Colbert p
er esempio figlio di mercante. Importanti al livello politico sono il Consiglio
che si articolava in pi forme (superiore, dei dispacci, delle parti e delle finan
ze), e gli intendenti che governano le gnralits in cui suddivisa la francia, nominati
dal re, che costituiscono sia il prolungamento del braccio del re in termini po
litici
25
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
e di amministrazione, sia rappresentano le esigenze delle elite locali. Sotto la
dinastia Borbone la Francia fu campione nella vendita delle cariche pubbliche:
gli officers divennero un vero e proprio ceto intermedio tra societ e Stato, e la
monarchia dovette assicurarsi la loro fedelt per non destabilizzare il sistema.
Il limite della monarchia francese stava nel fatto che persistevano i privilegi
feudali e corporativi, mentre la monarchia non aveva il diretto controllo di ogn
i aspetto del paese (per esempio la giustizia locale, affidata a giudici che dip
endevano dal signore del luogo o da tribunali di diritto canonico): il re si con
figurava come figura carismatica, in questo senso il Re Sole diceva: lo Stato son
o io.
Il Paese: Solo negli anni '80 la corte abbandona la vita itinerante per trasferi
rsi a Versailles: la vita di 10.000 persone ruotava intorno alla figura del Re,
di cui si cercava il riconoscimento o solamente la vicinanza, mentre fra cortigi
ani regna la dissimulazione e la manipolazione. La prigione d'oro di Versailles
separa la corte dal resto del paese: 20 milioni di persone, di cui l'80% contadi
na. Le tecniche agricole erano quelle del basso medioevo (nord, sud ancora con r
otazione biennale), mentre il rapporto sfavorevole fra agricoltura e allevamento
non garantiva la quantit necessaria di concime. Met del suolo agricolo era gestit
o con la solita mezzadria o con l'affitto, l'altra met era propriet dei contadini
stessi: questi dovevano comunque integrare con lavori salariati sia agricoli che
industriali (tessiture) per sopravvivere. I proprietari nobili o ecclesiastici
esercitavano una pressione tributaria che poteva arrivare al 60% delle rendite,
a cui si aggiungevano le tasse statali. Economia: Colbert punta alla diminuzione
del debito pubbhco: istituisce una Camera di giustizia straordinaria contro gli
arricchimenti illeciti degli appaltatori delle imposte, che produssero una note
vole entrata; si introdussero imposte indirette che permisero di diminuire quell
e dirette a favore dehe campagne. L'obbiettivo del ministro era l'esportazione d
i manufatti a basso costo, in modo da aumentare la massa di denaro in circolazio
ne e quindi aumentare la grandezza della francia. Questo comport: un rigido regolam
ento che le manifatture dovevano rispettare, il quale interessava anche la manod
opera; reclusione dei mendicanti nelle case di lavoro; possibilit di creare manifa
tture regie ovvero imprese private con capitale pubbhco; protezionismo doganale a
scoraggiare le importazioni; costituzione di compagnie commerciali; aumento e s
viluppo della flotta e dehe infrastrutture.
Le campagne militari peggiorarono le condizioni dell'erario, diminuendo i vantag
gi dehe politiche di Colbert (che muore nel '83), politiche (soprattutto infrast
rutture e colonie) che si riveleranno azzeccate nel lungo termine.
Direzione delle coscienze: Giansenismo: seguaci del vescovo Giansenio (1585-1638
) ponevano laccento suh'interiorit della fede in contrasto con l'esteriorit della C
ontroriforma; diffuso a Parigi e con centro culturale nel monastero di Pori Roya
l, che vede come inquilino anche Blaise Pascal. Nel 1711 con la bolla Unigenitus
viene definitivamente condannato, ma la corrente era ormai diffusa nel medio-ba
sso clero e fra la borghesia e nobilt di toga, opposto al centralismo papale. Rgai
e (stabilito nel 1516 nel concordato di bologna): si tratta del diritto regio di
percepire le rendite dei seggi vescovili vacanti e di conferire i benefici da e
ssi dipendenti fino all'arrivo del successore. Il re estende questo diritto nel
1673 a tutte le nuove diocesi, e nel '82 il concilio francese afferma la propria
superiorit rispetto al pontefice. Questa controversia con rama si risolve con il
riconoscimento della regale e ha come effetto un allentamento della pressione v
erso i giansenisti. Questione ugonotta: nel 1685 viene di fatto negato l'editto
di Nantes con l'editto di Fontainebleau che obbligava al culto cattolico. Molti
ugonotti (che erano soprattutto artigiani e mercanti) scelsero l'esilio all'abiu
ra.
Guerre di Luigi XIV: il re si impegn a riorganizzare l'esercito, i cui componenti
salirono a 400.000 unit, e istituendo nel 1688 una milizia a difesa locale costitu
ita da celibi sorteggiati nelle parrocchie. La prima campagna militare fu la guer
ra di devoluzione contro la Spagna: Luigi occupa la parte meridionale dei paesi b
assi suscitando l'allarme da parte di Olanda e Inghilterra.
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Con la pace di Aquisgrana si riconosce alla francia i vantaggi sui territori occ
upati.
Luigi poi nel '72 si allea con Inghilterra e Svezia contro le province unite che
28
Il H 0S !
178% P | ^)Z9 |
/
55
[]!!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Pietro entra in guerra nel 1700 contro la Svezia, a fianco di Danimarca e Poloni
a. La Guerra del Nord (1700-1721) si apre a favore del sovrano Svedese Carlo XII
. Nel 1703 Pietro si impadronisce di una striscia di costa orientale del Baltico
, ordina la costruzione di una nuova capitale,
Pietroburgo. Nel 1707 Carlo XII avanza, ma Pietro decide di indietreggiare e con
la tattica della terra bruciata taglia i rifornimenti al nemico. Preso dall'inv
erno Russo, il sovrano di Svezia muove verso sud in cerca di appoggio e di viver
i in terre ucraine, ma nel 1709 viene accerchiato e distrutto a Poltava, permett
endo a Pietro di impadronirsi delle coste baltiche. Con la pace di Nystadt del 1
721 lo zar si assicura la Livonia, l'Estonia, l'Ingria e parte della Carelia. La
sconfitta determin in Svezia la fine dell'assolutismo e l'inizio di una monarchi
a costituzionale, con un parlamento e il consiglio di stato. La guerra invece av
eva spinto l'industria russa a provvedere all'armamento dell'esercito: le impres
e erano o sovvenzionate dallo stato o interamente statali; inoltre l'apertura de
i porti sul baltico diede uno slancio agli scambi con gli altri paesi. Tutto ci c
omunque non cambi l'economia russa che rimase prevalentemente agricola volta all'
autoconsumo. L'organizzazione statale sent di pi le riforme di Pietro: vennero abo
liti il patriarca di Mosca e il consiglio della Duma, al loro posto si istituiro
no le assemblee del Santo Sinodo e del Senato, l'ultimo a nomina regia. La nobil
t venne invece inquadrata nella Tabella dei ranghi: pi il nobile saliva di grado n
ell'esercito o nella marina, maggior prestigio aveva nell'incarico burocratico,
arrivando al massimo con il titolo nobiliare ereditario. Ultima mossa dello zar
fu l'istituzione dell'accademia delle scienze di Pietroburgo, che arriv solo dopo
la sua morte nel 1725. risultato del regno di Pietro fu l'ingresso della russia
nello scacchiere delle potenze europee.
NASCITA DELLO STATO PRUSSIANO. L'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollem (164
0-1688) dopo una trattativa con la Dieta riesce ad ottenere prima la formazione
di un esercito permanente, poi, dopo le sconfitte inflitte a Polonia e Svezia, c
on la pace di Olivia del 1660 acquisisce la piena sovranit sulla Prussia. Gli Jun
ker, proprietari terrieri di Brandeburgo e Prussia, concessero laccentramento del
potere in cambio di rafforzamento di privilegi e impieghi al servizio del re so
prattutto militari. Con un esercito ormai a 30.000 uomini, il figlio di Federico
Guglielmo ottenne il titolo di imperatore con il nome di Federico I nel 1701, p
artecipando alla guerra di successione spagnola. Le premesse per l'ascesa della
prussia si devono per al figlio, Federico Guglielmo I (1713-1740) detto il re serg
ente. Ridusse al minimo le spese della corte e si dedic con zelo alla formazione d
ell'esercito, che arriv a contare 80.000 uomini reclutati non pi solo fra mercenar
i, ma anche con coscrizione obbligatoria su base territoriale (dal '33). L'eserc
ito era mantenuto dalla rendita del demanio statale, e dalla ridistribuzione del
le tasse sulla terra e le accise sui consumi. Le citt vennero amministrate da Com
missari locali, mentre le campagne rimasero al controllo dei junker. Questi ammi
nistratori erano sotto il controllo della Camere provinciale della guerra e del
demanio. Al vertice dell'amministrazione dal 23 vi era un Direttorio della guerr
a, delle finanze e del demanio. Quindi una forte impronta burocratico-militare c
he caratterizza la Prussia fino all'annessione alla Germania nel 1870.
17.
Una nuova epoca di espansione.
L'espansione settecentesca si differenzia da quella del cinquecento per il suo c
arattere di irreversibilit, non essendo stata seguita da un arresto ma da una suc
cessiva espansione. Europa e Asia conoscono un aumento demografico di quasi tre
quinti, mentre nelle americhe la popolazione raddoppia.
Se da un lato all'aumento demografico si accompagnata una rivoluzione economica,
dall'altro gli aumenti decisamente superiori si hanno nelle zone a bassa densit
di popolazione. Le cause possono essere il miglioramento delle condizioni sanita
rie e di immunizzazione; minore incidenza di epidemie+guerre+carestie; l'aumento
della natalit, dovuto forse alla diffusione del lavoro salariato che garantiva m
atrimoni precoci; nuove colture e quindi nuova alimentazione (per esempio il cas
o della patata in Irlanda, accompagnato dall'aumento della popolazione di tre vo
lte nel giro di un
29
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
secolo).
Prima ancora della patata incisive sono state le coltivazioni di nuovi cereali:
mais a sud e granturco a nord. A ci si aggiunge un aumento del suolo coltivato e
nuove tecniche di rotazione che eliminano il maggese e di fertilizzazione con er
be o con la tecnica del marcite, messe a punto per intensificare il lavoro e aum
entare la rendita; si inizia inoltre ad associare strettamente la pratica agrico
la con quella dell'allevamento. Per mettere a punto queste nuove pratiche si pre
suppone l'esistenza di aziende agricole di grandi dimensioni, con capitali, affi
tti a imprenditori e lavoro salariato.
In inghilterra si assiste al fenomeno delle enclosures, le recinzioni: se fra ci
nque e seicento riguardavano i villaggi con uno o pochi proprietari terrieri, ne
l settecento il fenomeno si estese. Se il fenomeno avvantaggi i grandi proprietar
i, le recinzioni andarono a svantaggio dei piccoli proprietari, cui la spesa per
la recinzione gravava in modo maggiore e cui venivano sottratte terre per l'all
evamento: essi erano costretti a vendere e trovare lavoro salariato o come fitta
voli. A lungo andare i piccoli proprietari si trovarono senza lavoro; questo ass
ieme alla crescente produzione di materie prime e manufatti danno un forte contr
ibuto alla rivoluzione industriale inglese.
Altro fattore che spinse l'industrializzazione fu l'aumento dei profitti, genera
to da un aumento dei prezzi dovuto all'aumento demografico (quindi della domanda
) e dall'incremento della quantit di metalli preziosi in circolazione. Nel settec
ento si assiste all'uso diffuso di nuovi mezzi di pagamento come le cambiali, o
le banconote emesse dalla banca di inghilterra. Importante anche il migliorament
o delle infrastrutture per i trasporti: il caso di colbert in francia o la costr
uzione di canali in inghilterra (a basso costo per la corona che si avvalse dell
a corve).
Si assiste ad un boom del commercio: con un ridimensionamento dell'Olanda, che c
onservava Amsterdam come polo finanziario, a vantaggio di Inghilterra e Amburgo;
con una riapertura dei traffici mediterranei a beneficio di Marsiglia, Livorno
e Trieste (porto franco dal 1719). Pi importanti per sono i traffici dell'oceano I
ndiano e Atlantico.
Nella situazione delle colonie sud americane si registra l'espansione della spag
na a nord del messico e a sud verso le ande, e qualche inserimento inglese e fra
ncese. Leconomia era diversificata in base alla latitudine. La catastrofe demogra
fica degli indios del cinquecento permette la diffusione di vasti latifondi (est
ancias) destinati alla coltura intensiva e all'allevamento. Gli indios e i metic
ci erano sfruttati sia qui che nelle manifatture cittadine. Nel brasile portoghe
se la principale produzione era quella dello zucchero di canna, a cui si affianc
ava l'estrazione mineraria e la vendita di schiavi.
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE. Complesso di trasformazioni nel modo di produrre manufa
tti che determin a sua volta un profondo e irreversibile cambiamento nei consumi,
nella vita e nei rapporti sociali. Le trasformazioni sono la diffusione di macc
hine azionate da energia inanimata, la concentrazione del lavoro nelle fabbriche
, l'incremento della produttivit che arriva ad essere in serie e a rivolgersi ad
un mercato pi vasto. Culla della rivoluzione industriale l'inghilterra del settec
ento.
Le manifatture, o industria a domicilio, o protoindustria, consistevano nel recl
utamento dei lavoratori nelle compagne a cui si consegnava la materia prima per
raccogliere il prodotto finito. Questa forma aveva dei limiti quando si doveva a
umentare la produzione, o quando avvenivano dei furti. La spinta a superare ques
to tipo di produzione fu dato dall'aumento della domanda, dalla scarsit di manodo
pera specializzata, la fantasia tecnica per la messa a punto di macchinari, il c
osto e la disponibilit di energia, la disponibilit di capitale, la fiducia nell'as
setto politico e legislativo per la tutela della propriet anche intellettuale dei
brevetti. A ci rispondeva solo un pese, l'Inghilterra.
Il primo settore a decollare fu quello del cotone: la materia prima veniva impor
tata a basso costo dagli stati uniti, dove l'invenzione della sgranatrice meccan
ica aveva facilitato la selezione delle fibre; inoltre la fibra del cotone si mo
strava pi resistente alla lavorazione a macchina della lana che fino a met settece
nto venne difesa limitando le importazioni di altri tessuti. Il progredire del t
essile
19 imiEls
178% I 4 131 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
spinse anche il settore chimico per la lavorazione dei tessuti; inoltre si cerca
rono nuovo combustibili per sostituire il carbone di legna durante la fase di fu
sione dei metalli: il carbonfossile raffinato coke assieme ad un nuovo forno che p
ermetteva di scartare le impurit che si legavano al metallo. L'inghilterra divenn
e da nazione importatrice a primo produttore ed esportatore europeo. L'uso dell'
energia del vapore si perfezion grazie all'invenzione della macchina a vapore di
James Watt brevettata nel 1769.
L'impatto sociale dell'industrializzazione non fu immediato: le industrie si col
locarono nell'inghilterra centro-settentrionale e occidentale, nella vicinanza d
i fiumi e dei giacimenti. Proprio queste zone furono teatro di un gran increment
o demografico, con la nascita di citt industriali; inoltre, dato che il lavoro co
n le macchine non richiedeva specializzazione, furono impiegati anche donne e ba
mbini. Questi venivano reclutati fra le parrocchie e gli orfanotrofi, bisogna as
pettare il 1820 per una regolamentazione del lavoro minorile e femminile. Se da
un lato i lavoratori erano sottoposti a ritmi di 14/24 h e 6/7 giorni rigidament
e regolamentati, dall'altro non raramente si assisteva a scioperi o boicottaggi,
anche petizioni al parlamento. Da notare anche il movimento luddista, protagoni
sta tra il 1810 e 20 di retate contro i macchinari accusati di provocare la diso
ccupazione. Per la creazione delle trade unions il processo fu pi complicato a ca
usa della legislazione che le ostacolava, emessa in concomitanza con la rivoluzi
one francese. L'industrializzazione cre due nuove classi: il proletariato e gli i
mprenditori. Gli ultimi, spesso di origini modeste, costituivano i nuovi ricchi
ed erano guardati con sufficienza sia dall'aristocrazia terriera, sia dai grossi
mercanti e finanzieri.
18. La civilt del Lumi
19. Francia e Inghilterra nel Settecento.
FRANCIA. Il successore del re sole, Luigi XV, quando sale al trono nel 1715 ha s
olo 5 anni. Il parlamento di Parigi decide cos di affidare a Filippo d'Orleans la
Reggenza, ottenendo il diritto di avanzare rimostranze prima di registrare gli
editti regi. Filippo accoglie le rivendicazioni della nobilt, emarginata da Luigi
XIV, che voleva ritornare a coprire incarichi di prestigio, ma dopo i primi tem
pi decide di ritornare al sistema dei ministri segretari di Stato. In questi ann
i la francia conosce un clima pi disteso, come dimostrano le pubblicazioni satiri
che di Montesquieu e Voltaire. Il problema principale per la Francia erano le fi
nanze. Il reggente decide di affidarsi allo scozzese John Law, il quale propone
il suo sistema consistente nello stampare nuova cartamoneta per stimolare il merca
to interno e consentire alla corona di ripagare i suoi debiti. Tra il 16 e il 19
Law crea una banca con diritto esclusivo di emettere banconote, e una Compagnia
delle Indie che assorb tutte le compagnie precedenti. Le azioni della compagnia an
darono a ruba. Nel 20 viene nominato controllore generale delle finanze, ma nell
o stesso anno la Compagnia si rivel un fallimento, gettando panico fra gli azioni
sti. Law fugge all'estero. Solo il Tesoro esce vittorioso, saldando gran parte d
ei debiti con la nuova cartamoneta. Morto Filippo nel 23 gli succede il duca di
Borbone, ma Luigi XV nel 26 affida il governo al suo precettore, l'ecclesiastico
Fleury (1652-1743), il quale guid la francia per un periodo di pace (esclusa la
guerra di successione polacca che frutt la Lorena) e stabilit economica.
INGHILTERRA. Con l'atto di successione del 1701, alla morte della regina Anna, s
ale al trono inglese il principe elettore di Hannover Giorgio I (1714-1727). I s
ostenitori degli Stuart, detti giacobiti, tentarono nel 15 e nel 45 di reimpadro
nirsi del trono, ma con l'unione politica della gran bretagna (1707) trovarono s
empre meno appoggio nelle terre scozzesi. Giorgio I e suo figlio II si interessa
vano pi delle vicende tedesche, lasciando l'inghilterra in mano a un governo di g
abinetto formato da un primo ministro e i collaboratori. Il governo influenzava
le elezioni del parlamento per ottenere la maggioranza, il che risultava facile
dato i pochi elettori dei boroughs che eleggevano tre quarti della camera dei comu
ni.
31
H UTElS =e=
1178% | 4 132 |
/
55
[]
Il Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Tra 1721-1742 il primo ministro fu Robert Walpole il quale con buone capacit negl
i affari avvi una politica di buone relazioni con la Francia, di riduzione del de
bito pubblico e di protezione del commercio e deirindustria.
Tre quarti delle campagne inglesi erano gestite dei grandi proprietari terrieri,
non pi di 30.000 famiglie (gentry), di cui 200 erano Lord. Essi controllavano la
politica inglese attraverso il Parlamento, oltre alla giustizia locale. A quest
a aristocrazia terriera, di cui faceva parte anche il clero pi benestante, aspira
va integrarsi i mercanti pi ricchi, finanzieri e banchieri Londinesi, i quali cos
tituivano il vertice sociale della popolazione urbana, costituita da artigiani e
piccoli commercianti e, pi sotto, salariati, vagabondi e poveri.
Nonostante queste forti differenze fra ceti, non ci furono sommosse sovvertitric
i dell'ordine, ma solo rivendicanti quei piccoli diritti come il basso prezzo de
l pane. Per il resto l'inghilterra era famosa in europa per la sua monarchia cos
tituzionale, le garanzie legali, le libert di opinione e di credo, una burocrazia
efficiente.
CONFLITTI. La guerra di successione polacca (1733-38) vide l'austria e la russia
fronteggiarsi contro la francia per il trono polacco. I francesi si coalizzaron
o con il regno di Sardegna e gli spagnoli. Nel 33 i franco-piemontesi invasero M
ilano, mentre l'esercito spagnolo nel 34 si impadroniva del regno di Napoli. Nel
38 la pace di Vienna garantiva all'Austria il ducato di Milano, con la concessi
one al Piemonte di Novara e Tortona, e alla Spagna Napoli e la Sicilia. La Tosca
na orfana dei Medici venne assegnata al marito di Maria Teresa d'Asburgo, il duc
a di Lorena Francesco Stefano, mentre la Lorena and in mano a Stanislao Leszczyns
ki, col patto che alla sua morte sarebbe stata annessa alla Francia.
I mercanti inglesi, dopo il diritto all'asiento e al vascello di permissione, in
iziarono a praticare il contrabbando lungo le coste deH'america spagnola. Quando
il contrasto a questa attivit si fece pi duro, Walpole decise di muovere guerra a
lla Spagna (1739). Questo conflitto conflu nella guerra di successione austriaca
(1740-48). Maria Teresa era salita sul trono nello stesso anno, ma dovette fare
i conti con le pretese degli elettori di Baviera e di Sassonia, a cui si aggiuns
ero i Borbone di Francia e Spagna da tempo nemici degli Asburgo. Iniziata con l'
aggressione del re di Prussia Federico II alla Slesia, il conflitto mut proprio c
on il ritiro di quest'ultimo, pago del territorio conquistato.
AH'austria si affiancarono il re di Sardegna che chiese territori lombardi in ca
mbio dell'appoggio, e linghilterra, che alla morte di Walpole nel 42 entr in guerr
a. Nel 44 Luigi XV di Francia dichiara guerra agli inglesi: riesce a batterli su
lla terra ma non pu sovrastare la flotta inglese. La pace di Aquisgrana del 48 vi
ene firmata da tutte le potenze in guerra: il re di Prussia si vede riconosciuta
la Slesia, Maria Teresa d'Austria deve concedere a Filippo di Borbone i ducati
di Parma e Piacenza.
Un trattato di alleanza tra Inghilterra e Prussia del 56, la diplomazia del canc
elliere austriaco Kaunitz, deciso a strappare la Slesia a Federico II, determin i
l rovesciamento delle alleanze rispetto alla guerra precedente e diede inizio alla
Guerra dei Sette anni (1756-63). Austria+Francia+Russia+Svezia+Polonia contro I
nghilterra+Prussia. Con l'entrata in scena di William Pitt, ministro degli ester
i inglese nel 57, la guerra mut faccia: conquist le colonie francesi sia in nord a
merica che in india. Nel 61 neanche l'entrata in guerra della Spagna ferm l'avanz
ata inglese, che arrivarono nelle Antille e nelle Filippine. Con le dimissioni d
i Pitt, si avviarono le trattative di pace, concluse a Parigi nel 1763. La Franc
ia dovette riconoscere all'inghilterra sia l'america settentrionale, sia l'india
ito garantista con quello conservatore (divisione giuridica dei ceti). Inoltre e
ra garantita la libert di stampa e obbligatoria l'istruzione elementare.
MARIATERESA (1740-1780) E GIUSEPPE II (1765-1790) DAUSTRIA. Maria Teresa con dure
sconfitte militari in europa, decide di avviare assieme i suoi collaboratori un
a serie di riforme dell'esercito per concorrere con le altre potenze. Nel 48 cos
tringe i ceti di ciascun Land (alta e piccola nobilt, clero, citt) a votare le imp
oste per un decennio e non pi annualmente, affidando a organi di governo il ripar
to e l'esazione. Nel 49 le cancellerie austriaca e boema vengono sostituite da u
n unico Direttorio con funzioni amministrative e finanziarie. Per non scontentar
e la nobilt, essa viene preferita per le cariche militari e civili, a cui per vien
e formata attraverso dei collegi statali. Dopo questa politica di accentramento
statale per i territori dell'austria-boemia, il cancelliere di
33
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
corte e Stato dal 1753 von Kaunitz-Rittberg diventa l'artefice di una politica v
olta alla pubblica felicit. KR, a cui si deve il rovesciamento delle alleanze per l
a guerra dei Sette anni, approfitta dell'emergenza bellica per imporre l'istituz
ione di un consiglio di stato che diventa influente anche per la politica intern
a.
Nel 1765 muore Francesco Stefano, marito di Maria Teresa e imperatore del Sacro
Romano Impero dal 45 come Francesco I. Gli succede Giuseppe II, primogenito dell
a coppia, nominato co-reggente dalla madre. Dall80 al 90 affronta il suo compito da
solo, mantenendo lo stesso indirizzo precedente, ma mutando i metodi, che diven
tano pi dispotici e pi frequenti. La politica religiosa del giuseppinismo confluisco
no istanze cattoliche sia di giurisdizionalismo, cio di prevalenza dello Stato su
l clero, a cui spettava il benessere morale e civile della societ. Nell'81 viene
emanata la patente di tolleranza per protestanti e greco-ortodossi, e vengono comb
attute le manifestazioni antisemite. Circa 700 monasteri vennero soppressi e i b
eni incamerati dallo Stato e usati per scuole e attivit assistenziali. Per rispon
dere all'ideale giuseppino vengono costituiti seminari statali per la formazione
dei parroci. Dal 74 viene introdotto l'obbligo scolastico, e gli studi superior
i furono riordinati. Alla riforma delle campagne, che prevedeva l'abolizione del
la schiavit personale e la sostituzione delle corve con tasse in denaro, si oppong
ono i nobili e non pu entrare in vigore anche per la morte del sovrano nel 1790.
Nell'87 viene promulgato il codice penale giuseppino, che accoglie la legalit del
la pena e non la sua arbitrariet e la parit dei sudditi di fronte alla legge.
Le riforme provocarono rivolte nei territori del belgio e in Ungheria. Il primo
proclam l'indipendenza nell'89.
A Giuseppe II succede il fratello minore Pietro Leopoldo con il nome di Leopoldo
II, il quale tenta di calmare le rivolte con alcune concessioni, ma muore nel 9
2 prima di proseguire con le riforme. Gli succede Francesco II, il figlio. Con l
o scoppio delle ostilit con la Francia rivoluzionaria, l'Austria si trasforma in
uno stato immobile e poliziesco che sar soprannominato prigione dei popoli per met d
ellOttocento.
CATERINA II DI RUSSIA. Dopo Pietro il Grande, la figlia Elisabetta (1741-1762) p
rosegue la politica di avanzamento culturale (Universit di Mosca nel 55), rafforz
amento militare e partecipazione nella politica europea. Il successore Pietro II
I viene deposto nel 62 con un colpo di stato organizzato dalla stessa moglie, Ca
terina, una principessa tedesca che si fa proclamare autocrate di tutte le Russie.
Caterina II (1762-1796), amica dei philosophes, fa di tutto per aprire la russi
a alla cultura europea. Fino al 90 la russia conosce una notevole libert d'espres
sione e di critica. Nel 64 viene decretata la confisca delle propriet ecclesiasti
che, vengono soppressi buona parte dei conventi e ai sacerdoti viene assegnato u
no stipendio. I contadini che erano sotto la propriet ecclesiastica, passando sot
to il demanio regio, migliorarono le proprie condizioni. Nel 67 la zarina convoc
una commissione legislativa formata dai rappresentanti dei nobili, cittadini, co
ntadini e nazionalit non russe, con il compito di stilare un nuovo codice di legg
i seguendo le indicazioni della stessa Caterina, ispirate a Montesquieu e Beccar
ia. Sorsero per dei contrasti nella commissione e con la scusa della guerra nel 6
8 Caterina la sciolse. La guerra fece crescere il malcontento nelle campagne, e
nel 1773 Pugacev cominci a raccogliere seguaci spacciandosi per Pietro III, denun
ciando l'oppressione dei nobili. Raccolti attorno a s cosacchi, baskiri, servi, o
perai, e vecchi credenti. L'insurrezione venne domata solo nel 74, e l'anno succes
sivo Pugacev viene processato e giustiziato. Il timore di nuove rivolte spinse C
aterina a non prendere provvedimenti a favore delle campagne, anzi si inaspriron
o le condizioni dei contadini. Nel frattempo portava a termine la riforma dell'a
mministrazione interna, e migliorava le condizioni delle manifatture, delle mini
ere e del commercio con l'estero.
La guerra contro gli Ottomani scoppia nel 68: la flotta russa circumnaviga l'eur
opa e distrugge quella turca a Cesm. La russia conclude la guerra nel 74 a condiz
ioni vantaggiose, ottenendo l'accesso al mar Nero e il passaggio libero nel Bosf
oro. Con la spartizione della Polonia si garantisce l'annessione della Bieloruss
ia e successivamente (93 e 95) il resto del territorio polacco.
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
Per l'annessione definitiva della Crimea bisogna aspettare la seconda guerra con
tro i turchi combattuta a fianco dell'austria.
SPARTIZIONI DELLA POLONIA. La grande guerra del Nord aveva avuto gravi conseguen
ze in termini economici e demografici, e aveva segnato il rafforzamento delle fa
miglie magnatizie.
D'altra parte ogni tentativo assolutistico veniva fermato sul nascere dal Parlam
enti, dove i nobili si avvalevano continuamente del liberum veto. Alla morte di Au
gusto III (1733-1764) la Russia appoggi l'ascesa di Poniatowski (1764-1795) che s
i apprest a introdurre nuove riforme e a sopprimere il liberum veto. In questo cl
ima scoppi il conflitto fra la Russia e la nobilt polacca riunita nella confederaz
ione di bar, ostili alla Russia e alle riforme. Nel 72 dopo le lotte, le grandi
potenze si accordano per la spartizione del regno (prima spartizione della Polon
ia): alla Russia la Bielorussia, all'Austria la Galizia e la Lodomiria, alla Pru
ssia la saldatura dei domini Occiddentali e Orientali. Nonostante ci Poniatowski
riusc a far approvare nel 91 una costituzione che prevedeva una monarchia eredita
ria e la soppressione del liberum veto. Ancora una volta sub l'invasione russa e
questa volta nel 91 il regno venne diviso fra Russia e Prussia. Con la terza spa
rtizione del 95, a seguito della rivolta nazional-liberale di un polacco che ave
va partecipato alla rivoluzione americana, scompare dalle cartine il regno polac
co.
RIFORME IN SCANDINAVIA. Dopo Carlo XII la Svezia conosce un periodo noto come era
della libert (1720-1772). Il successore tedesco Federico I d'Assia-Cassel dovette
riconoscere una costituzione che affidava alla Dieta, composta da nobili, clero
, borghesi e contadini, compiti in precedenza sostenuti dal monarca. Se le guerr
e per riprendersi il Baltico furono fallimentari, la Svezia progred economicament
e e socialmente, tanto da poter vantare un tasso d'analfabetismo quasi a zero. N
el 72 il colpo di stato di Gustavo III cancell la costituzione del 20 e restaur l'
assolutismo, anche se port avanti riforme arrivando a cancellare i privilegi dei
nobili.
In Danimarca l'assolutismo era legge dal 1665.1 nobili anche se senza peso polit
ico, portavano avanti un regime signorile nelle campagne, dove vigeva ancora la
servit della gleba. Solo con Cristiano VII (1766-1808) viene abolita la servit, da
ndo la possibilit di riscattare la propria terra e, di conseguenza, dando una for
te spinta allagricoltura.
CRISI DEL PAPATO. La Chiesa Romana fu duramente attaccata dalla cultura del temp
o, per la sua struttura sovranazionale a cui competevano non soltanto questioni
spirituali, ma anche matrimoni, stampa e pubblica assistenza. Obbiettivo erano s
oprattutto i privilegi come l'immunit, il diritto d'asilo, l'esenzione da tasse.
La manomorta, ovvero i beni agricoli del clero protetti, costituivano dal 10 al 30
% del territorio.
Con i pontificati di Clemente XII e Benedetto XIV, si assiste ad un'apertura all
e correnti politiche e culturali allinsegna di un cristianesimo ragionevole. Trat
tano con Sardegna, Napoli e Spagna sui principali problemi quale la tassazione.
Con Clemente XIII la rotta si inverte e i rapporti peggiorano quando il clero si
dimostra poco generoso nel finanziare la guerra dei Sette anni contro gli stati
protestanti. Nel frattempo si inasprisce la polemica contro la Santa Sede, e in
molti stati vengono cacciati i gesuiti. I Borbone spingono Clemente XIV a sciog
liere la Compagnia di Ges (1773). A ci si accompagna un progressivo ridimensioname
nto del potere e delle ingerenze della Chiesa negli Stati europei.
REGNI IBERICI. Il Portogallo inizia il 700 come un paese arretrato e immobile, m
a sotto Giuseppe I (1750-1777) la situazione cambia radicalmente, anche grazie a
i suoi ministri. Tra essi il marchese Pombal si rese protagonista nella gestione
del dopo terremoto a Lisbona nel 1755. Guadagnatosi prestigio, avvi una serie di
epurazioni nell'aristocrazia sfruttando un attentato fallito al re, e una serie
di riforme dall'istruzione all'esercito all'economia delle colonie, facendo rip
rendere l'economia portoghese nonostante il declino dell'estrazione d'oro in Bra
sile.
Da Filippo V la Spagna aveva subito una svolta assolutistica, ma con Ferdinando
Vi e Carlo III si avviarono una serie di riforme. L'ultimo, ex re di Napoli, si
circond di ministri illuminati. Sue sono le risposte ai benefici ecclesiastici, l
a cacciata dei gesuiti, riforme economiche e dell'istruzione.
19 imiEls
178% I 4 136 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
La popolazione aument, ci fu un risveglio economico nelle periferie (cotone in ca
talogna e carbone nelle asturie). Le colonie si vedono riformate nell'amministra
zione, ma la corona dovette vedersela con le nascenti spinte autonomistiche dei
creoli, la classe dirigente locale di origine spagnola, embrione dei moti indipe
ndentisti dell'Ottocento.
21.
L'Italia del Settecento.
Con le guerre di successione i domini italiani subirono trasformazioni profonde,
a parte le repubbliche di Venezia, Genova, Lucca e lo Stato Pontificio. Alla fi
ne delle guerre, met del 700, litalia si configurava cos: i domini spagnoli (Milano
, Napoli, Sicilia, Sardegna), dopo essere passati in mano asburgica, ritornarono
ai borbone, i quali prima dovettero cedere la Sicilia ai Savoia, poi imposero l
o scambio con la Sardegna. Sorte simile per Parma e Piacenza che passano prima a
ll'austria e poi al fratello minore del re di Napoli. Il gran ducato di Toscana,
all'estinzione dei Medici pass agli Asburgo. [VEDI CARTINA PAG 288]
Nel frattempo si registrava l'indebolimento dello Stato della Chiesa nella sua i
nfluenza politica. Molti intellettuali presero posizione contro il papato, uno s
u tutti Muratori. L'anticurialismo fu il punto di incontro per il ceto intellett
uale del sud (fra cui Vico e Doria) e la monarchia asburgica. Ripreso lo scambio
intellettuale all'interno dell'europa, in Italia molti prendono coscienza dell'
arretratezza politica della penisola.
REGNO DI SARDEGNA. L'espansione dello stato Sabaudo fu accompagnato dalle riform
e di Vittorio Amedeo II (1682-1730), dal 20 re di Sardegna: nuovo catasto e cens
imento delle propriet fondiarie, che ebbe come conseguenza una nuova tassazione e
l'eliminazione dei privilegi dei signori e degli ecclesiastici. Nel 27 e nel 40
dei concordati limitarono le libert giuridiche dei ministri della Chiesa. Venne
rilanciata l'universit di Torino, e creata un sistema di scuole secondarie. L'acc
entramento si espresse con le Costituzioni del 27 e del 40; furono adottati prov
vedimenti mercantilisti che favorirono le industrie tessili. Con il successore C
arlo Emanuele III (1730-1773) si prosegu l'accentramento assolutistico; nel 71 si
abol il feudalesimo e con il ministero di Bogino la Sardegna fu oggetto di provv
edimenti per limitare il potere baronale e della Chiesa e diffondere l'istruzion
e.
REGNO DI NAPOLI E DI SICILIA. Dal 1734 con Carlo di Borbone Napoli venne regnata
da un re proprio, acquistando lindipendenza della corona. Le riforme limitarono le
giurisdizioni baronali, intrapresero una politica giurisdizionalista contro la
Chiesa, riformarono l'Universit, avviarono il catasto di terre e beni. L'ultimo p
er risult lento per larretrato impianto tecnico. La vita intellettuale in compenso
si mantenne molto vivace, con l'emergere delle nuove scienze naturali, delleconom
ia e degli studi statistici. Nelle province per la situazione era ancora catastro
fica, soprattutto per i contadini soffocati dal regime feudale. Carlo divenne re
di Spagna nel 59 e data la minore et del successore Ferdinando IV (dal 1816 al 2
ilioni e mezzo sia per il maggior numero delle nascite sui decessi sia per le co
ntinue migrazioni di coloni provenienti da tutta europa. Gli schiavi neri supera
vano il mezzo milione, concentrati soprattutto nelle colonie meridionali, dove s
i form un'aristocrazia di grandi proprietari terrieri. Le colonie del nord erano
meno differenziate e ospitavano agricoltori, pescatori, mercanti e artigiani, i
quali vivevano soprattutto di esportazione. L'organizzazione politica era simile
in tutte le colonie: vi era un governatore, di solito di nomina regia, assistit
o da un consiglio che nominava assieme ai giudici.
Il potere legislativo, su cui aveva diritto di veto, era affidato da un'assemble
a eletta a suffragio che comprendeva dal 50 al 70% dei maschi adulti. Le citt e l
e campagne godevano di ampie autonomie.
I CONTRASTI TRA COLONIE E MADREPATRIA. Le colonie avevano combattuto a fianco de
lla madrepatria durante la Guerra dei Sette anni, prendendo coscienza della loro
forza. L'eliminazione della presenza francese a nord, inoltre, faceva apparire
meno indispensabile il sostegno dell'inghilterra; per di pi proprio la corona si
apprestava a chiedere il rimborso delle spese di guerra alle colonie. Questi fat
tori si aggiunsero allo scontento gi presente a causa dei divieti che gli impediv
ano di commerciare direttamente con altri paesi, e all'imposizione di pesanti da
zi per evitare
37
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
che facessero concorrenza alle esportazioni deH'inghilterra. Ci favor il contrabba
ndo. Sul piano politico il veto dei governatori era sentito come oppressivo. Olt
re a questi motivi, nei primi anni del settecento le colonie acquistarono coscie
nza della loro autonomia primariamente al livello culturale: Harvard e Yale sono
universit fondate prima dell'indipendenza; sul piano religioso fra gli anni 30 e
40 conobbero un periodo di grande risveglio, mentre la diversa provenienza dei co
loni aveva creato un effetto crogiuolo e una nuova cultura pragmatistica e individ
ualista.
L'inghilterra, oltre a imporre il divieto nel 63 di acquisto di nuove terre oltr
e i monti Appalachi (riservando quelle a est agli indiani, i quali resistevano c
on sempre pi forza), era decisa a sfruttare le colonie per rifinanziare le propri
e casse: repressione del contrabbando, imposizione di nuovi dazi e tasse sui doc
umenti e i periodici su carta colpirono i coloni. I delegati di nove colonie riu
niti a New York dichiararono incostituzionali le nuove tasse sul principio del no
taxation without representation, dato che erano state varate da un Parlamento ch
e non li rappresentava. Il governo inglese ritir la tassa di bollo nel 66, ma l'a
nno seguente introdusse nuovi dazi. I coloni decisero di boicottare le merci ing
lesi, riducendo le vendite di due terzi. Nel 1770 a Boston i soldati inglesi spa
rarono sulla folla uccidendo 5 persone; nel 1773 il Boston tea party: un gruppo di
patrioti travestiti da indiani sal su una nave della Compagnia delle Indie orien
tali in attesa di scaricare la merce, gettando in acqua le casse di t.
LA GUERRA DI INDIPENDENZA. Dopo gli episodi di Boston iniziano le ostilit aperte
fra colonie e madrepatria. Dopo la reazione del governo inglese, che chiuse il p
orto di Boston e modific l'autorit della costituzione del Massachussets, nelle col
onie si crearono organismi indipendenti che presero il posto delle autorit britan
niche. Nel 1774 si tenne a Filadelfia la prima di queste assemblee al livello ge
nerale, il primo Congresso continentale, che ribad il boicotaggio e il rifiuto dell
e tasse e delle leggi della madrepatria. Il secondo Congresso continentale nel 7
5 si chiuse con uno scontro armato tra coloni ed esercito britannico. Il 4 lugli
o 1776 venne approvata la Dichiarazione di Indipendenza, che proclamava il diritto
di autodeterminazione del popolo americano sulla base dei diritti dell'uomo di
uguaglianza, felicit e libert. Il comando delle forze armate fu assegnato a George
Washington (1732-1799) che a campo aperto riport alcune sconfitte, ma ridusse il
morale degli occupanti con azioni di guerriglia. Nella battaglia di Saratoga 17
77 un contingente britannico si arrese agli americani. Dopo questo evento e graz
ie alla mediazione dell'inviato americano a Versailles Benjamin Franklin, la Fra
ncia decise di appoggiare la causa americana. Assieme alla Spagna riusc a contras
tare la flotta britannica e interrompere i rifornimenti alle truppe in America.
Nel 1781 il generale inglese Comqallis, stretto fra la flotta francese e l'eserc
ito franco-americano, capitol a Yorktown. La guerra fin. Nel 1783 col trattato di
Versailles la Gran Bretagna riconosceva l'indipendenza delle tredici colonie, e
restituiva alla Francia i territori dei Caraibi e del Senegai, alla Spagna la Fl
orida e Minorca.
LA COSTITUZIONE. La guerra lasciava problemi irrisolti, come le conseguenze sull
a popolazione, sulla moneta deprezzata, la rivalit tra stati nell'occupazione a n
ord e i provvedimenti particolaristici delle assemblee degli stati. A ci il congr
esso continentale aveva posto una soluzione con gli Articoli di Confederazione n
el 77, ma entrarono in vigore solo nell'81 dopo la ratifica degli stati: al cong
resso degli stati uniti competevano la politica estera e la difesa, il resto era
lasciato a discrezione dei singoli stati. Alcuni politici per, come Madison e Ha
milton, vedevano nella confederazione una debolezza e spinsero per un governo ce
ntrale che gestisca i conflitti interni, la finanza e gli interessi all'estero d
egli stati. Su spinta dei federalisti, nel 1787 si riun una convenzione a Filadel
fia. Si decise per sostituire gli articoli con una nuova Costituzione federale,
che venne approvata nel 1788. Il nuovo Congresso era formato da Senato e Camera
dei rappresentanti, e deteneva il potere legislativo. Il potere esecutivo era af
fidato ad un presidente, eletto a doppio grado (elettori che eleggono elettori c
he eleggono il presidente). Al vertice del potere giudiziario stava la Corte sup
rema, nominata senza revoche dal presidente. Nel 91 vennero introdotti i primi 1
0 emendamenti che costituiscono una dichiarazione dei diritti del cittadino
19 imiEls
178% I 4 139 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
americano.
SVILUPPO DEGLI STATI UNITI. La popolazione crebbe, con essa anche l'espansione a
ovest, dove le nuove comunit che superavano i 60.000 abitanti avevano il diritto
di proclamarsi stato. Il sud degli stati uniti mantenne rapporti commerciali co
n la madrepatria, a cui vendeva cotone in cambio di manufatti a basso prezzo. Le
manifatture del centro-nord invece avevano da guadagnare con l'imposizione di d
azi protettivi, ed espansero la loro influenza sulla politica americana. Il prim
o presidente degli USA fu Washington, eletto prima nel 1789, poi nel 1793. Il su
o carisma gli permise di istituire nuovi dazi sulla popolazione e una Banca degl
i Stati Uniti. Ma quello che non piacque fu laccentramento dei poteri e la promoz
ione degli interessi centro-settentrionali, e nel 91 nacque il partito Repubblic
ano, che riusc a far eleggere nel 1800 il suo pi importante esponente Thomas Jeffe
rson e nel 1808 James Madison. Si ridussero le spese statali e si restitu il pote
re tolto agli stati. In politica estera gli Usa oscillarono dall'appoggio alla G
ran Bretagna durante la rivoluzione francese, ai rapporti con Napoleone, che ven
dette per 15 milioni di dollari la Louisiana, fino ad un'altra piccola guerra co
ntro la Gran Bretagna, in guerra con la Francia.
23.
Rivoluzione Francese.
Con l'ascesa di Luigi XVI (1774) la Francia conobbe un periodo di difficolt e mal
essere per la situazione economica. Se da mezzo secolo l'industria e il commerci
o erano cresciuti a ritmi paragonabili a quelli inglesi, la palla al piede della
Francia era la scarsit di carbone, il ritardo di meccanizzazione delle manifattu
re tessili, la mancanza di un moderno sistema di credito e l'arretratezza dell'a
gricoltura, che aveva grossi limiti produttivi. Ci si aggrava se fra imposte, dec
ime ecclesiastiche e diritti feudali, i contadini trovavano difficile vivere con
il ricavato dei propri campi. In pi l'aumento dei prezzi danneggi le classi lavor
atrici, che dovevano fare i conti con il raddoppiarsi dei prezzi e delle rendite
, mentre i salari aumentarono neanche di un quinto. A questi fattori economici s
i affiancarono altri motivi di disagio, quali il ripristino degli usi feudali, l
'aumento delle imposte, le misure fisiocratiche quali la privatizzazione dei ben
i comunali e labolizione degli usi collettivi (a cui seguirono le rivolte nel 75
contro Turgot). Il clima culturale si era diffuso in generale nella popolazione,
dove una scristianizzazione strisciante si tradusse anche con l'indebolimento del
rispetto per le gerarchie sociali. Questo nonostante il fatto che nel Terzo Sta
to confluivano una variet di condizioni non omogenee, che non poteva contrapporlo
direttamente alla nobilt visto che la stessa borghesia pi alta ambiva ancora all'
aristocratizzazione, frequentava gli stessi salotti e condivideva la stessa inso
fferenza verso l'arbitrio monarchico. Ma verso la fine del settecento l'aumento
spaventoso di persone n nobili n clericali rendeva difficile il salto di qualit soc
iale.
CRISI DELLA MONARCHIA. Per recuperare il divario tra spesa ed entrate i responsa
bili delle finanze tentarono prima come Turgot di spostare il peso fiscale sulla
propriet terriera, fidandosi dell'ascesa economica per l'aumento delle entrate;
poi Jacques Necker (1732-1804) nel 76 decise di puntare su tagli agli sprechi e
riduzione della spesa pubblica. Snell quindi l'apparato statale dagli organismi s
uperflui, abbass le spese della corona, riform la gestione del demanio regio e la
gestione delle imposte sui consumi che divenne responsabilit diretta dello stato.
Nell'81 venne licenziato dal re per la sua intenzione di pubblicare il bilancio
della corona, da sempre segreto di stato. Il suo successore de Calonne per si re
se conto che il deficit superava i 100 milioni e sul bilancio gravavano gli inte
ressi sul debito. L'unico modo per risanare le casse era l'istituzione di una nu
ova imposta proporzionale alla rendita (la sovvenzione territoriale) che gravava s
u tutti i proprietari, l'abolizione di dazi interni e la liberalizzazione dei ce
reali. Per ottenere il consenso, de Calonne chiese al re la convocazione dell'as
semblea di notabili (che era caduta in disuso), la quale venne convocata nell'87
a Versailles, ma che si espresse per esaminare la questione negli Stati General
i. Il re sostitu quindi il controllore con l'arcivescovo di Tolosa Lomnie de Brien
ne, il quale nonostante la sua influenza sull'assemblea non risolse la questione
e l'assemblea venne sciolta lo
39
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
stesso anno. Il re doveva fare i conti anche con l'opinione pubblica: sui giorna
li si criticava il dispotismo monarchico e la condotta della regina Maria Antoni
etta; molti pi che una rivoluzione, invocavano una forma di rappresentanza sul mo
dello inglese che controbilanciasse il potere del re; inoltre l'eco della rivolu
zione americana fu potente. Le misure dei ministri venivano viste quindi pi come
imposizioni arbitrarie che come misure ragionevoli. Il Parlamento di Parigi assu
nse la guida dell'opposizione, rifiutandosi di registrare le riforme e ottenendo
dal governo misure temporanee. Intanto l'opinione pubblica vedeva negli Stati G
enerali il passaggio obbligato per una riforma non solo economica ma dell'intero
apparato statale. Nell'88 il responsabile delle finanze annunci a nome del re la
convocazione degli Stati Generali per il 1 maggio 89 prima di rassegnare le dim
issioni. Necker, richiamato dal re, si mostr irremovibile nella decisione di atte
ndere la riunione dell'assemblea. Il Parlamento di Parigi decise che dovevano es
sere rispettate le modalit dell'ultima convocazione (1614), con camere separate,
ma ci avrebbe previsto un maggior peso decisionale per gli Stati del clero e dell
a nobilt. Questo spacc il fronte assolutistico, dato che la nobilt conservatrice ap
poggi la decisione del Parlamento, mentre attraverso la stampa si chiedeva un'ass
emblea unica con voto a maggioranza.
1789, RIVOLUZIONE. In gennaio venne emanato il regolamento elettorale, che preve
deva il raddoppio dei rappresentanti del Terzo Stato, senza specificare se i vot
i contassero per testa o, come in precedenza, per ordine. Tutti i francesi dovev
ano far pervenire le loro richieste ai propri rappresentanti attraverso i cahier
s de dolances: questa consultazione effettuata fra marzo e aprile, arriv in concom
itanza con una grave carestia che aveva ridotto il raccolto dell'anno precedente
, colpendo allevatori e viticoltori, creando una grossa disoccupazione che aveva
spinto i senza lavoro a mendicare nelle citt. In questo clima gli Stati Generali
si riuniscono a Versailles il 5 maggio.
1165 deputati di cui la met del Terzo Stato fra legali, impiegati pubblici, intel
lettuali, imprenditori (assenti artigiani, contadini e salariati); 270 nobili di cui 90 si consideravano liberali, fra loro il marchese La Fayette che aveva par
tecipato alla rivoluzione americana; il resto rappresentanti del clero, che vede
vano fra le loro fila molti parroci simpatizzanti del terzo stato. Il TS propose
la riunione delle tre rappresentanze in una sola assemblea: dopo un primo rifiu
to, il voto del clero si dimostr favorevole. Il re decise quindi di chiudere la s
comitato di salute pubblica venne ampliato con l'inserimento dei montagnardi Cou
thon, Saint-Just e Robespierre. Di fatto il comitato eserciter una sorta di ditta
tura fino alla fine del luglio 94: riorganizz l'esercito, diresse l'economia di g
uerra, intraprese una lotta senza quartiere contro i nemici intemi ed esterni. L
a contraddizione con la richiesta di democrazia da parte delle masse popolari e
l'appoggio borghese che venne meno quando l'emergenza si ristabil segnava gi la fi
ne della dittatura.
Dopo l'abolizione fra giugno e luglio 93 dei diritti signorili senza indennizzo,
le nuove proteste dei sanculotti furono gestite dai montagnardi con la creazion
e di un esercito rivoluzionario incaricato di requisire il grano nelle campagne, c
on una legge che consentiva l'arresto dei sospetti e con l'approvazione di un ma
ximum per i generi di prima necessit e per i salari. Il Tribunale rivoluzionario
ghigliottin centinaia di persone, tra cui Maria Antonietta e deputati girondini.
Nelle campagne dei movimenti estremisti avviarono una campagna di scristianizzai
zione, chiudendo chiese e sostituendo al culto dei santi quello dei martiri dell
a rivoluzione (Marat fu assassinato nella vasca da bagno nel luglio 93). Fu rifo
rmato anche il calendario in novembre, inaugurando la nuova era repubblicana dal
l'anno I. Ci provoc lo scontento delle campagne e anche di Robespierre, che cerc di
frenare questo processo. Il 1 agosto 93 fu introdotto il sistema metrico decima
le.
In autunno Marsiglia fu riconquistata, a dicembre Tolone fu ripresa anche grazie
al capitano Napoleone Bonaparte. I rivoltosi della Vandea furono massacrati. An
che grazie alla nuova leva imposta dal Comitato, furono cacciati dal Reno gli au
striaci, cos come spagnoli e piemontesi. All'inizio del 94 Robespierre, con Saint
-Just e Couthon si liber sia della sinistra estrema guidata da Herbert, che fu ar
restato e ghigliottinato assieme ai compagni, sia degli indulgenti capitanati da D
anton, che avrebbe voluto porre fine al Terrore, il quale fa la stessa fine di H
erbert. Questa mossa per allontan lappoggio del popolo e della Convenzione che teme
va di fare la stessa fine alla ghigliottina. Mentre le vittorie militari continu
avano, il Tribunale rivoluzionario fra il 93 e il 94 fece in tutta la Francia 50
.000 vittime. Tra l'8 e il 9 termidoro (luglio 94) Robespierre venne arrestato a
ssieme ai due compagni, e furono trascinati alla ghigliottina sotto lo sguardo i
ndifferente degli operai.
DA TERMIDORO A FRUTTIDORO. La caduta di Robespierre liber la vita della borghesia
pi ricca, e a Parigi si arriv a manifestazioni di violenza contro sanculotti e gi
acobini da parte della giovent dorata (giovani di buona famiglia armati di randello
), ma soprattutto nelle province meridionali si assistette ad un'ondata di Terror
e bianco che cont centinaia di vittime fra i
43
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
giacobini. La Convenzione decise per l'abolizione del Tribunale rivoluzionario,
i poteri del Comitato di salute pubblica furono ridotti e vennero riammessi nell
a Convenzione i girondini superstiti. Il club dei giacobini chiuse nel novembre
94.
In campo economico furono eliminati i vincoli e definitivamente abolito il maxim
um, il che aggrav le condizioni dei ceti urbani pi bassi. Nel 93 sanculotti e donn
e invasero la Convenzione chiedendo pane e Costituzione del '93, e per risposta ot
tennero l'epurazione dei montagnardi.
Nel 95 fu approvata la Costituzione dell'anno III, che vedeva una snella dichiar
azione dei diritti e una nuova dichiarazione doveri (sottomissione alle leggi e
il rispetto delle autorit). Se il diritto di voto spettava a tutti i contribuenti
, per essere elettore dell'assemblea nazionale vigeva un restrittivo sbarramento
censuale. Erano previste due camere rinnovabili annualmente per un terzo: il Co
nsiglio dei 500 e il Consiglio degli Anziani. Gli anziani inoltre eleggevano un
esecutivo (il Direttorio) di 5 elementi fra 50 deputati dei 500. Per timore di u
n ritorno dei filomonarchici, venne approvata una legge secondo cui due terzi de
lle assemblee dovevano essere eletti tra i membri della convenzione. I filomonar
chici organizzarono quindi una rivolta che fu repressa dal generale Napoleone Bo
naparte a colpi di cannone.
Un episodio singolare fu la congiura degli eguali organizzata da Babeuf nell'inver
Napoleone tent dapprima a impadronirsi del Portogallo fra il 1807 e il 1808, fall
endo, poi riusc a spodestare il re di Spagna Carlo IV, proclamando al suo posto s
uo fratello Giuseppe. Il popolo spagnolo rispose insorgendo, e inizi una forte ca
mpagna di guerriglia contro l'esercito francese, organizzata da clero e nobilt. E
ssi fecero leva sul sentimento religioso, dato che lo Stato pontificio era stato
occupato dai francesi con la scusa di imporre l'applicazione del blocco nel 180
8, e annesso all'Impero francese l'anno seguente, mentre papa Pio VII venne port
ato prigioniero a Savona dopo aver scomunicato Napoleone.
Mentre le violenze in Spagna non si placavano, l'Austria decise di vendicare l'u
miliazione subita.
Alleata con l'Inghilterra nella quinta coalizione, invase la Baviera alleata del
la Francia. Napoleone rispose, ed entr a Vienna a maggio, mentre due mesi dopo sc
onfisse a Wagram l'arciduca Carlo.
Con la pace di Vienna firmata ad ottobre, l'Austria perdeva la Galizia settentri
onale, annessa al granducato di Varsavia, mentre la Carinzia, la Camiola, Triest
e e Fiume formarono le province Illiriche assieme Istria e Dalmazia, parte del'I
mpero. Per acquietare il vincitore, il cancelliere austriaco conte di Mettemich
offr in sposa a Napoleone (divorziato dalla prima moglie) una figlia di Francesco
I, Maria Luigia, che gli diede il primo erede, Napoleone Francesco Carlo Giusep
pe Bonaparte, che ebbe il titolo di re di Roma.
SOCIET FRANCESE ALL'APOGEO DELL'IMPERO. L'impero raggiunse la massima espansione
con le annessioni dei 09-10, arrivando a comprendere 44 milioni di abitanti, di
cui 30 solo in Francia.
Al vertice della societ c'era la corte imperiale, sempre pi simile a quella dell'a
ntico regime. Oltre alla Legione d'onore composta dai meritevoli servitori dello
stato, venne creata una nuova nobilt imperiale, composta in maggioranza da borgh
esi, ma anche da una parte consistente di antichi nobili e popolari, avanzati so
cialmente grazie all'esercito. I nobili imperiali percepivano una rendita gradua
ta secondo il titolo. L'elite sociale era quindi composta da persone che ricopri
vano una carica pubblica e che erano proprietari di un fondo.
Le camere erano sostanzialmente delle casse di risonanza della volont di Napoleon
e, cos come i suoi ministri ne erano esecutori. Tra di essi c'era Talleyrand, min
istro degli esteri, forte personalit che Napoleone pens bene di sostituire assieme
ad altri ministri brillanti, per far posto a persone pi incolori.
Il controllo della stampa fu completato nel 10, quando si limitarono i giornali
ad uno per dipartimento (quattro per Parigi), e l'istituzione della Direzione di
stampa e libreria, che aveva il compito di impedire l'uscita di notizie sgradev
oli al regime e promuovere una propaganda attiva attraverso gli organi di stampa
. Anche l'istruzione fu controllata attraverso delle leggi che riorganizzavano l
e scuole e le Universit. Altro ruolo cardine era quello della religione, stabilit
o con il concordato del 1801, dove un catechismo imperiale imponeva al clero l'o
bbedienza. L'occupazione dello stato pontificio nel 1809 per ne min le basi, grazi
e anche al rifiuto del deportato Pio VII di consacrare i nuovi vescovi.
A minare ulteriormente la popolarit dell'imperatore fu la crisi economica del 1012: la congiunzione di una crisi del tessile a causa della scarsit di materie pri
me e di un cattivo raccolto
19 imiEls
178% | 4 148 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
che fece alzare i prezzi, determin un aumento della disoccupazione e un peggioram
ento della condizione dei ceti pi bassi. Al livello finanziario, per far fronte a
l venir meno delle indennit di guerra, si alzarono i dazi e le imposte sui consum
i che, assieme alla continua leva militare per far fronte alla situazione spagno
la e alla campagna di Russia, non fecero altro che aumentare il malcontento.
RIORGANIZZAZIONE DELLA PENISOLA ITALIANA. Al livello politico Napoleone riusc a c
reare un sistema continentale composto da tre situazioni diverse: territori dirett
amente annessi all'impero (Reno, Belgio, Olanda, Province Illiriche, parte dell'
Italia centrosettentrionale); Stati separati dalla Francia, ma con a capo un par
ente (Spagna, Regno di Napoli) o sovrani amici (Vestfalia, Baviera, Sassonia); S
che nel 12 si alle con la Svezia. Nello stesso anno Napoleone radun 700.000 uomin
i da una ventina di paesi diversi fra i fiumi Older e Vistola; pi tardi varc il fi
ume Niemen, mentre i generali russi ritiravano ordinatamente le proprie truppe s
enza scontrarsi con Napoleone, lasciando alle spalle terra bruciata in modo da t
agliare i rifornimenti al nemico. Il primo scontro dall'inizio in primavera si e
bbe a settembre, dove i russi cercarono di sbarrare la strada per Mosca. I franc
esi ebbero la meglio a prezzo di gravi perdite; Napoleone entr al Cremlino, ma pe
rse settimane in attesa dei messaggeri di Alessandro. Ormai in ottobre Napoleone
diede l'ordine di ritirata, procedendo verso sud, ma i russi gli chiusero il pa
sso obbligandolo a ripercorrere la campagna devastata. Con la venuta deH'invemo
e i continui attacchi russi, la ritirata divenne letale: l'esercito francese era
senza rifornimenti, mutilato della cavalleria e dell'artiglieria, con meno dell
a met degli uomini.
Al ritorno di Napoleone a Parigi, la situazione in Europa si stava ribaltando: n
el 1813 Federico Guglielmo III strinse alleanza con lo zar, proclamando una guerr
a di liberazione; Mettemich entr segretamente nella sesta coalizione. Gli inglesi av
evano occupato l'Andalusia, mentre a Cadice gli insorti approvavano una Costituz
ione liberale; lo stesso accadeva in Sicilia. Napoleone riusc a reclutare un mili
one di uomini entro la primavera. La battaglia delle nazioni si svolse a Lipsia tr
a il 16 e il 19 ottobre 1813 e determin la sconfitta di Napoleone, dopo che non s
opraggiunsero i rinforzi sperati e i soldati tedeschi disertarono passando al ne
mico. Mentre si Napoleone si ritirava sul Reno, Svizzera, Germania e Olanda si r
ibellavano; la Spagna veniva evacuata dai francesi e Murat trattava con l'Austri
a. Il popolo francese non rispondeva pi agli appelli del primo console, che fu sc
onfitto nel marzo 1814 ad Arcis-sur-Aube, dopo gli alleati erano entrati in fran
cia. Il 31 marzo gli invasori entrano a Parigi. Il senato francese, manovrato da
Talleyrand, proclam la decadenza dell'imperatore. Il 6 aprile Napoleone abdic, ch
iedendo la sovranit dell'isola d'Elba e un lauto appannaggio. Nel frattempo la Fr
ancia chiedeva a Luigi XVIII, fratello di Luigi XVI, di ritornare sul trono con
una Costituzione alla inglese, ma costui si appell al principio di legittimit mona
rchica e promulg un giugno una diversa costituzione definita graziosa concessione.
I confini della Francia ritornavano quelli del 1789, con l'aggiunta di Avignone
e Savoia. Il resto veniva rimandato al congresso intemazionale di Vienna. Il reg
no d'Italia veniva tenuto dal vicer Eugenio grazie ad un trattato con l'Austria,
ma durante una sommossa popolare venne linciato dalla folla. Decise cos di abband
onare l'Italia e in nome dell'imperatore d'Austria si insediava il maresciallo A
nnibaie Sommariva. Anche Pio VII e Vittorio Emanuele I e il granduca di Toscana
Ferdinando III riprendevano possesso dei rispettivi stati.
Mentre nel 1815 si svolgeva il congresso di Vienna, in Francia ritornava il malc
ontento per le cariche date ai nobili, la disoccupazione e i timori per la resta
urazione. Napoleone decise di sfruttare tutto ci: sbarcato a Cannes, l'esercito i
nviato per arrestarlo pass dalla sua parte ed entr a Parigi. Nel frattempo si form
ava la settima coalizione antifrancese, che Napoleone affront in Belgio a Waterlo
o, il 18 giugno 1815, subendo una dura sconfitta. Ritornato a Parigi abdic. I Cent
o giorni si conclusero con l'entrata a Parigi di Luigi XVIII. L'ex imperatore si
consegn agli inglesi che lo deportarono nellisola di Sant'Elena, dove morir in soli
tudine il 5 maggio 1821.
Murat tent un'impresa simile, dichiarando guerra all'Austria nel 1815 temendo di
essere spodestato. Lappello all'indipendenza dei napoletani valse a poco, come la
concessione di una Costituzione liberale. Sconfitto a Tolentino, Murat firm la c
onvenzione di Casa Lanza che sanciva
19 imiEls
178% I 4 50 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
il ritorno dei Borbone. Dopo il rifugio in Corsica, Murat tent il colpo di mano s
barcando in Calabria, ma venne immediatamente fucilato.
26.
L'et della Restaurazione.
IL CONGRESSO DI VIENNA. Le grandi potenze europee dovettero ricostruire un nuovo
ordine che soffocasse nuovi moti rivoluzionari o egemonici e garantisse un cert
o equilibrio politico.
Russia, Austria, Prussia e Inghilterra accolsero con loro la Francia, consideran
do la monarchia vittima deH'esperienza napoleonica; questo anche grazie alla dip
lomazia di Talleyrand, ministro degli esteri con esperienze rivoluzionarie e nap
oleoniche, interlocutore degli omologhi austriaco Mettemich e inglese Castlereag
h. Il congresso inizi nel novembre 1814 e si concluse a ridosso di Waterloo nel g
iugno 1815. Le potenze operarono in nome del principio di legittimit delle monarc
hie, cio sul modello anteriore alla rivoluzione francese.
Francia: venne riportata ai confini del 1792, quindi con Avignone e parte della
Savoia, mentre ai confini orientali vennero rafforzati gli stati cuscinetto per ar
ginare eventuali espansioni.
Belgio: unito all'Olanda form il Regno dei Paesi Bassi sotto dinastia Orange.
Regno di Sardegna: venne ricostruito, e ampliato con l'annessione della Liguria.
Prussia: a lei tocca la maggior parte del regno napoleonico di Vestfalia e, assi
eme alla Baviera (ingrandita con il Palatinato), difende la riva sinistra del Re
no.
Al posto del Sacro Romano Impero venne istituita la Confederazione germanica, co
mposta da 39 stati e presieduta dall'Austra.
Danimarca: perde la Norvegia a vantaggio della Svezia.
Russia: si annette il regno di Polonia, Lituania, Bielorussia e Ucraina, conserv
ando Finlandia e Bessarabia.
Austria: rinuncia al Belgio, ma conserva Lombardia, Veneto, Istria, Dalmazia e P
rovince Illiriche, mentre tramite parentele si assicurava l'egemonia su tutta l'
Italia centrale.
Il regno di Napoli si trasformava in Regno delle Due Sicilie con Ferdinando IV c
he prese il nome di Ferdinando E
Gran Bretagna: si assicura Gibilterra, Minorca, Malta, Isole Ionie; nei Caraibi
Tobago, Santa Lucia e altra isole; in Africa la colonia del Capo; in Asia Ceylon
, Singapore oltre all'India.
Si formarono due nuove alleanza: la Santa Alleanza promossa dalla Russia a cui a
derirono Prussia e Austria, in seguito anche la Francia; la Quadruplice Alleanza
promossa dall'Inghilterra con Russia, Prussia e Austria, con l'intento di vigil
are sullequilibrio europeo. Si tennero frequenti congressi fra le potenze per man
tenere la situazione di pace, ma inevitabilmente si andava a scontrare con le as
pirazioni alla libert e all'indipendenza dei popoli e con le forze storiche che a
ndavano configurandosi (nazionalismo, socialismo e liberalismo).
SVILUPPO ECONOMICO E QUESTIONE SOCIALE. Dopo una frenata, dal 1820 circa riprese
la crescita demografica, che a met secolo risulta il doppio del secolo anteceden
te, nonostante nuove malattie come il colera: ci dato da un progressivo aumento d
ella natalit e un aumento delle condizioni igieniche. L'agricoltura assorbiva la
maggior parte della manodopera, solo a met del secolo iniziano a diffondersi fert
ilizzanti chimici e nuove macchine. In inghilterra la Rivoluzione industriale en
tr in una nuova fase, e vide l'applicazione delle macchine a vapore ai trasporti
su rotaia, mentre su acqua tardavano a svilupparsi. Iniziano a costruirsi le pri
me reti ferroviarie in europa, anche se in inghilterra sono molto pi capillari.
Fino al 1870 in Gran Bretagna si producono la met dei manufatti in circolazione s
ul pianeta. A seguire l'Inghilterra nell'industrializzazione furono il Belgio, l
a Germania e la Francia, dove lo Stato incentiv il processo. Si accompagnavano a
ci i fenomeni sociali di migrazione dalle campagne alle citt, la formazione della
classe operaia, in condizioni di vita pessime, che spesso si organizz in scioperi
e boicottaggi contro limprenditore. In francia la questione sociale viene affron
tata con una serie di progetti di socialismo utopico, che ripensavano l'organizzaz
ione sociale e produttiva.
50
19 imiEls
178% I 4 | 51 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
QUESTIONE NAZIONALE E MOTI PER LIBERT E INDIPENDENZA. A differenza dei grandi sta
ti nazionali come Francia, Inghilterra... nelle zone dell'attuale Germania e Ita
lia non esisteva unit politica, ma era presente un sentimento di identit culturale
fin dal Medioevo, soprattutto sentito dagli intellettuali. Dai primi anni dell'
Ottocento questo sentimento inizi a spargersi anche nella popolazione come gi era
successo nelle rivoluzioni americana e francese, dove in nome della nazione sovr
ana si erano costituiti nuovi stati o ordini sociali. La diffusione in europa si
deve all'esportazione compiuta da Napoleone delle promesse della rivoluzione, m
a anche ai processi di modernizzazione che non isolavano pi le comunit locali mett
endo in contatto gli individui, e il lavoro degli intellettuali romantici. Quest
i movimenti causarono le prime scosse aHequilibrio della restaurazione.
Primariamente, la Spagna di Ferdinando VII sprofond nel malcontento quando il sov
rano abol la Costituzione di Cadice e ripristin l'Inquisizione e i gesuiti (resusc
itati da Pio VII nel 1814) e i privilegi di nobilt e clero. Nel 1820 alcuni repar
ti militari si ribellarono: la rapida diffusione del movimento convinse il sovra
no a ristabilire la Costituzione e indire elezioni per le Cortes. Dopo poco le f
orze assolutistiche organizzarono una controrivoluzione e la Santa Alleanza deci
se di appoggiarla. Luigi XVIII varc i pirenei nel 23 e spezz la resistenza liberal
e. Dopo la morte del sovrano in Spagna scoppi la guerra civile fra liberali e car
listi, i fedeli al monarca (1833-1840).
In Portogallo il secondogenito del re Giovanni VI, don Miguel, con i suoi seguac
i (miguelisti) rovesci il regime costituzionale instaurato dal padre nel 21, appr
ofittando della lontananza del fratello don Pedro che decise di sistemarsi in Br
asile. Quest'ultimo impose una nuova costituzione, ma non venne rispettato, e il
Portogallo sprofond in un periodo di lotte fino al 1851.
Nei Balcani, Serbia e Montenegro avevano di fatto gi ottenuto un'indipendenza dal
l'impero ottomano, ormai in decadenza, e si governavano con dinastie proprie. Pi
risonanza ebbe la lotta intrapresa dalla Grecia, che insorse contro i Turchi nel
21 e l'anno seguente un'assemblea panellenica proclam l'indipendenza. La repress
ione sanguinosa dell'esercito ottomano guidato da Mehemet Al (pasci d'egitto) susc
it un'ondata di indignazione in Europa: gente come Byron e Santorre di Santarosa
lasciarono la vita in Grecia combattendo a fianco degli indipendentisti. Nel 27
Francia, Inghilterra e Russia (che al tempo si era proclamata protettrice degli
stati di religione ortodossa) intervenirono con i propri eserciti. Nel 29 la pac
e di Adrianopoli sanc l'indipendenza della Grecia (anche se in parte era ancora s
otto gli ottomani). L'esperienza repubblicana fin nel 32 quando le tre potenze vi
ncitrici imposero un monarca nella persona del principe bavarese Ottone di Witte
lsbach.
EMANCIPAZIONE DELLE COLONIE LATINO-AMERICANE E SVILUPPO DEGLI USA. La popolazion
e deH'america latina era allinizio del XIX secolo composta da 3 milioni di creoli
(spagnoli nati nel nuovo mondo), 2 milioni di schiavi neri, 4/5 milioni di meti
cci, 10 milioni di indios immersi nella miseria. Con l'invasione napoleonica del
la Spagna, si formarono nelle colonie delle Giunte che di fatto interruppero le
dipendenze dalla madrepatria, soddisfacendo cos il desiderio dell'aristocrazia cr
eola di potere, fino ad allora escluso dalle cariche pubbliche. Ma parallelament
e sorsero anche moti di indipendenza popolari, come nel 1810 a Caracas, in Messi
co e nel Rio de la Piata; assieme ad essi nacquero nuovi conflitti fra le provin
ce dei vicereami per il controllo del territorio. Una dopo l'altra proclamarono
l'indipendenza, anche grazie alle determinanti personalit dell'argentino Jos de Sa
n Martin e del venezuelano Simon Bolivar, che assieme sconfissero tra il 18 e il
24 le ultime roccaforti spagnole. Bolivar voleva riunire le ex colonie spagnole
in una federazione sul modello statunitense, come aveva iniziato a fare assumen
do la presidenza della Repubblica della Grande Colombia nel 19. Ma il suo proget
to fall, lasciando le ex colonie frazionate in una dozzina di stati o repubblican
i o monarchici, ma in ogni caso fortemente autoritari.
Caso a parte per il Brasile, la cui indipendenza si deve alla dinastia di Bragan
za. Nel 1815 Giovanni VI proclam l'autonomia del Brasile e nel 21 lasci la reggenz
a al figlio don Pedro che si proclam
51
19 imiEls
178% | <"|52 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
del fare da s e del decoro, che si incarnarono in tutta la societ inglese non senz
a ipocrisie. FRANCIA. La nuova monarchia di Luigi XVIII (1814-1824) si accompagn
ava con una carta costituzionale promulgata dal monarca che, con l'istituzione d
i due camere una di nomina regia e l'altra a suffragio ristrettissimo, tentava u
n compromesso con la Rivoluzione. Si lasciavano intatte le libert di opinione e d
i stampa e i codici napoleonici assieme all'uguaglianza di fronte alla legge. Le
elezioni del 15 premiarono il partito realista che dopo una piccola parentesi d
istensiva, si abbandon a politiche reazionarie, come lintervento in Spagna promoss
o dal governo Vllle (1822-1827), rafforzate dalla successione al trono di Carlo X
(1824-1830). La nomina del 29 del governo Polignac suscit vaste proteste che dopo
la sospensione della carta costituzionale e della camera dei deputati si trasfo
rmarono in una rivolta armata a Parigi tra il 27 e il 29 luglio 1830. Carlo X si
rifugi in Inghilterra e nonostante le richieste per la repubblica, si opt per ced
ere la corona al principe Luigi Filippo d'Orleans, membro della famiglia reale c
on idee pi moderate. Una nuova costituzione monarchica liberale eliminava il catt
olicesimo come religione ufficiale, trasferiva il potere legislativo alle camere
, aboliva censure e tribunali straordinari, mentre il re si dichiarava dei france
si, adottando il tricolore come bandiera; nel 31 si allargava anche il suffragio
e si istituiva la Guardia Nazionale. I moti del 30 ispirarono i sollevamenti in
Belgio, che si nomin indipendente dai Paesi Bassi dandosi una costituzione monarc
hica liberale affidando la corona a Leopoldo I di Sassonia-Coburgo. La monarchia
orleanista si fece espressione degli interessi di borghesia bancaria e finanzia
ria, mentre i moti popolari subirono una dura repressione. La politica estera ve
deva la Francia alleata agli inglesi, e l'inizio di una nuova espansione colonia
le come in Algeria. Successivamente si riaccost all'Austria irritando l'ala liber
ale. Gli altri schieramenti politici erano i bonapartisti, i legittimisti e a si
nistra repubblicani e socialisti di Louis Blanc. Scontri politici e sociali culm
ineranno con i moti rivoluzionari del 48.
PRUSSIA. Grazie alle riforme dopo Jena, al prestigio dell'apparato militare e bu
rocratico e delle sue istituzioni culturali, la Prussia diventava la prima rival
e dell'Austria per il primato sulla Confederazione germanica. Primo passo per l'
unione politica della confederazione fu l'unione doganale che per escluse le prov
ince austriache. Questo diede un forte impulso al mercato intemo e all'industria
lizzazione. Insoddisfatto era il ceto intellettuale che chiedeva una costituzion
e liberale come quella degli stati meridionali, soprattutto dopo le notizie degl
i avvenimenti francesi nel 30. Le illusorie speranze riposte nel re Federico Gug
lielmo IV (1840-1861) provocarono un fermento nel popolo che crebbe fino al 48.
IMPERO AUSTRIACO. Un clima di sospetto e repressione per paura della rivoluzione
anim il periodo politico austriaco guidato dal cancelliere Mettemich. L'immobili
smo politico poggiava sulle salde basi della monarchia, e fu accentuato dalla su
ccessione al trono di Ferdinando nel 1835, minorato mentale. L'economia dava seg
ni di ripresa, anche se nelle campagne persisteva la servit della gleba, mentre V
ienna rimaneva centro letterario-musicale. La debolezza e la minaccia alla monar
chia era il gran numero di nazionalit che ospitava al suo intemo, tra cui l'itali
ana e l'ungherese, la quale non teneva conto le altre minoranze serbe, croate e
rumene.
RUSSIA. Il secondo decennio di regno di Alessandro I vide l'abbandono delle tend
enze riformatrici. La popolazione era prevalentemente contadina, in misura maggi
ore servi della gleba nelle mani dei signori proprietari; si assisteva per ad una
certa industrializzazione. Con la morte dello zar nel 25, alcuni reparti dell'e
sercito vicini ad ambienti liberali si ammutinarono: i decabristi (era dicembre)
intendevano imporre al successore Nicola I (1825-1855) una Costituzione e l'abo
lizione della servit della gleba. La ribellione fu subito repressa, il che accent
u il contrasto tra aristocrazia illuminata e governo zarista dedito a politiche p
oliziesche e censorie. Nel 1831 venne repressa una ribellione polacca, Nicola I
abrog la costituzione e russific il paese; l'intervento in Grecia a fianco degli ind
ipendentisti si spiega con la volont di presentarsi come protettori degli stati b
alcanici di religione ortodossa in funzione anti-turca.
QUESTIONE D'ORIENTE. Tradizionalismo religioso e corruzione avevano indebolito l
'impero
19 imiEls
178% I 4 | 54 |
/
55
[)!
II Capretta - Storia Moderna (1492-1848)
ottomano, risvegliando l'interesse delle potenze europee e le volont indipendenti
ste di popoli cristiani e prinicipati musulmani. Indipendenza greca e la perdita
dell'Algeria furono i primi sintomi della crisi denominata questione d'oriente, c
he raggiunse una fase acuta quando il pasci d'egitto Mehmet Ali attacc direttament
e il sultano. Nicola I intervenne preoccupato a fianco dei turchi, ottenendo da
questi il passaggio delle sue navi negli stretti fra mar nero e mediterraneo. Le
potenze europee, allarmate dal legame russo-ottomano, imposero un compromesso c
he imponeva la restituzione dei territori occupati dal pasci, che diventava sulta
no nominale del sultano, e la chiusura degli stretti alle navi da guerra (1841).
28.
L'Italia dalla Restaurazione al Risorgimento.
REGNO LOMBARDO-VENETO. Unito sotto la persona del vicer arciduca Ranieri, era div
iso in due giurisdizioni separate dal Mincio che facevano capo ai governi di Mil
ano una e di Venezia l'altra. Dal 29 il governatore affiancato da Senato amminis
trativo e Senato finanziario; all'accentramento faceva da contrappeso l'autonomi
a concessa ai comuni e la rete di congregazioni provinciali: tutto ci faceva dell
'amministrazione asburgica una delle pi moderne in italia. La polizia era autonom
a e soggetta a Vienna. Lagricoltura era avanzata, mentre si avviavano le industri
e tessili e metallurgiche. Le proteste contro il forte prelievo tributario a dir
etto favore dell'impero era destinato ad unirsi con le istanze liberali e patrio
ttiche delle societ segrete.
REGNO DI SARDEGNA. Riusc a compiere la politica pi restauratrice degli stati itali
ani: ristabil l'assolutismo con le costituzioni del 1770, ripristin i privilegi ar
istocratici e del clero, riaccolse anche i gesuiti, riassegn le cariche pubbliche
ai nobili. Con la crisi del 21 Vittorio Emanuele I abdic a favore del fratello C
arlo Felice continuando la politica assolutistica. Nel 31 succede Carlo Alberto
che abol il feudalesimo in Sardegna, promulg codici moderni, liberalizz l'economia.
Al livello economico lo Stato Sabaudo prometteva un'agricoltura avanzata assiem
e alla nascente industria laniera e cotoniera, e vedeva la ripresa del porto gen
oano. Solo dal 48 si assistette ad una svolta politica.
DUCATI PADANI E ITALIA CENTRALE. Se il ducato di Parma, Piacenza e Guastalla ben
efici di un nuovo codice avanzatissimo con il governo di Maria Luigia d'Asburgo L
orena (1815-1847), nel regno di Modena e Reggio il duca Francesco IV d'Austria-E
ste cancell ogni traccia del regime napoleonico, ripristinando i privilegi, richi
amando i gesuiti, richiudendo gli ebrei nei ghetti, ripristinando i vecchi codic
i estensi e soffocando la vita culturale. Il granduca di Toscana Ferdinando III
d'Asburgo-Lorena, condusse una politica moderata ispirata al padre Pietro Leopol
do, liberalizzando i cereali e tollerando tutte le espressioni culturali come di
mostra una delle pi importanti riviste italiane, l'Antologia, stampata a Firenze. L
o stesso fece il figlio e successore Leopoldo II (1824-1859), che ospit in Toscan
a molti esuli liberali. Nonostante la mezzadria, una gestione illuminata delle cam
pagne miglior le rese di vino e olio; buoni i risultati delle industrie laniere e
cartiere. Nello Stato Pontificio, papa Pio VII (1800-1823) aiutato dal segretar
io di stato Ercole Consalvi riform l'organizzazione territoriale con la divisione
in diciassette province di cui cinque rette da cardinali. I diritti feudali ven
nero aboliti o ammessi con restrizioni.
REGNO DELLE DUE SICILIE. La parte peninsulare del regno fu quello che mantenne i
legami con le istituzioni napoleoniche. Con la Costituzione del 12 infatti la S
icilia non era pi indipendente e governata da un luogotenente generale e non pi da
un vicer. Responsabile del governo moderato del regno fu Luigi de' Medici, che i
nser nel governo ex collaboratori di Murat e conserv la divisione amministrativa n
apoleonica, addirittura introducendo in Sicilia i Codici francesi; le finanze fu
rono rifocillate con tagli alla spesa pubblica e all'istruzione. Un irrigidiment
o assolutistico nella politica dei successori al trono Francesco I e Ferdinando
II portarono ai moti del 20-21. In campo economico, l'agricoltura da un lato si
specializzava con nuove culture, dall'altro rest fedele ai metodi arcaici di sfru
ttamento a danno della condizione dei contadini, mentre lindustria vedeva il nasc
ere delle prime iniziative. In Sicilia l'abolizione del feudalesimo non cambi mol
to le gerarchie
54