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IL VOLUMEDI WILLIAMGAMBETTAILQUALE, GRA-


ZIEAUNAAPPROFONDITAopera di ricerca presso
archivi e fondazioni, coopera alla ricomposizio-
ne del panorama iconografico della politica ita-
liana restituendoci una documentazione del pe-
riodo preso in esame ampia e non scontata e,
grazie a una strumentazione analitica ibrida,
cheattingeadiversediscipline, fuoriescedallin-
terpretazione dei manifesti come semplici im-
magini da decodificare nei loro contenuti pi
espliciti, interrogandoli e facendoli parlare qua-
li prodotti culturali complessi.
Non essendo mosso dallintenzione di illu-
strare la storia ufficiale di un ventennio e dei
suoi principali protagonisti, muovendosi lungo
il filo delliconografia, dei segni, delle contami-
nazioni e delle differenze, il volume mette insie-
me un corpus iconografico eterogeneo e signifi-
cativo. Accantoa manifesti famosi, prodotti dal-
le principali organizzazioni e partiti politici si
collocano in questa tipologia sia alcuni, ormai
classici, manifesti della contestazione studente-
sca, primo fra tutti quello delloccupazione di
Palazzo Campana a Torino, a sua volta ripreso
da un manifesto del Maggio francese, quanto
quelli del Pci di Albert Steiner, del Pri di Miche-
leSperaodel Psi di EttoreVitale, maanchealcu-
ni manifesti anonimi della Democrazia cristia-
na il volume raccoglie documenti di produzio-
neminore epococonosciuta, siaperchope-
ra di sigle e movimenti marginali,
che hanno avuto un peso inferiore
nella geografia della politica italiana
quali il Movimento politico dei lavo-
ratori, Radio Onda rossa, il Collettivo
politico metropolitano, i Comitati uni-
tari di base, Soccorso rosso , sia per-
ch soggetta a una produzione e a una
circolazione limitate. da notare come
alcuni di questeimmagini fosserogista-
testudiateepubblicateallinternodi lavo-
ri per cos diremonografici, dedicati ai ma-
nifesti della contestazione o dei principali
partiti. Laver ricomposto un quadro docu-
mentariopiampioevariegatodellaprodu-
zionedel periododellacontestazione, affian-
cando e facendo dialogare fra loro queste
produzioni diverse per entit e diffusione,
ma anche e soprattutto per linguaggi, stili e
culturevisiveepolitiche, haarricchitolacono-
scenza delliconografia di quella fase ma, cosa
forse pi interessante tanto per lautore del vo-
lumequantoper chi guarda alle fonti visive qua-
li documenti dellaculturaedelle relazioni socia-
li, ha offerto nuovi spunti interpretativi di un
periodo della societ italiana estremamente vi-
tale e significativo. (...)
La produzione iconografica della politica ita-
liana si dimostra un interessante punto di vista
per leggere tanto le fasi ed i processi principali
della recente storia italiana la contestazione
studentesca, la nascita della sinistra extraparla-
mentare, la stagione della partecipazione e del-
laviolenzapolitica, quantoil diffondersi di una
nuova cultura visiva e di una nuova societ di
massasianellimmaginechenei consumi, quan-
to, infine, aspetti meno evidenti, quali i punti di
contattoe di distanza esistenti fra subculture ed
esperienze politiche apparentemente prossime
oinvecesideralmentelontane. Il manifestointe-
socomeunamacchinanarrativainparteesplici-
taedevidente, inparteimplicitaedadecodifica-
re. Ed inquesto aspettoche il librorivela il suo
contributopioriginale e innovativo. Saper leg-
gere i segni, intesi nella loro accezione pi am-
pia, si dimostra unefficace chiave interpretati-
va per lanalisi del Sessantotto e dei movimenti
politici e di contestazione nati sulla sua scia, i
quali forse per primi nel corso del Novecento
hanno eletto la comunicazione e il sistema
dellinformazione non solo a strumento privile-
giato della loro azione politica, ma anche a con-
tenuto e oggetto della loro proposta politica.
Il volume documenta quella che potrebbe es-
seredefinitaunaveraepropriaegemoniaeserci-
tatadaalcuni segni e linguaggi grafici negli anni
Sessanta e Settanta, capaci di diffondersi tra-
sversalmente fra paesi Stati uniti, Francia, Ita-
lia , contaminandosi con le diverse realt e tra-
dizioni politico-sociali nazionali e in grado di at-
traversare, in alcuni casi, aree politiche rigida-
mente presidiate. Una operazione per la quale
lautore si avvale dei lavori e dei contributi pro-
dotti da studiosi di diverse discipline, ricompo-
nendoli in maniera organica allinterno di un
quadro cronologico e interpretativo di pi am-
pio respiro, che realizza almeno inparte quanto
si propone nellintroduzione, e cio di restituire
la visione culturale o ideologica di una determi-
nata societ.
Pubblichiamolaprefazioneal librodi William
Gambettadedicatoaquellochestato, trai 60
ei 70, unodei principali strumenti di propaganda
BIENNALEARCHITETTURA : IntervistaaKoolhaas, ripartiredai fondamentali P. 18
ANTROPOLOGIA : Letnografiadel quotidianodi MarcoAimeP. 19
ILSAGGIO : Leradici dellintolleranza?Si trovanonei monoteismi P. 21
U:
EDOARDONOVELLI
ANTICIPAZIONI
Sui muri
del 68
Lagrandeepopea
dei manifesti politici
Alcuni dei
manifesti del 68
domenica 8 giugno 2014 17

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