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Storia contemporanea I Banti A 16

Gli Stati Uniti e la Russia


1. Schiavit e servit:
a. il movimento abolizionista:
i. formazione in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento;
ii. abolizione del commercio degli schiavi nelle colonie inglesi (1807);
iii. abolizione della schiavit in diversi Stati del Nord degli USA (1774-1804), in Gran
Bretagna (1833) e in Francia (1848);
iv. stagione della schiavit alla chiusura, ma commercio ancora diffuso: Cuba e il
Brasile;
b. la servit della gleba:
i. critica illuminista e Rivoluzione francese;
ii. defeudalizzazione delle comunit rurali: uguaglianza dei diritti, disuguaglianza delle
condizioni sociali;
c. le eccezioni: Stati meridionali degli USA e Russia zarista.
2. Espansione territoriale, demografica ed economica degli Stati Uniti dAmerica dallinizio
dellOttocento al 1860:
a. lespansione verso ovest:
i. incremento demografico: alto tasso di natalit, basso tasso di mortalit,
immigrazione dallEuropa;
ii. ricerca di nuove terre e presenza degli indiani;
iii. azione dei pionieri: occupazione di nuove terre a ovest;
iv. guerra e sterminio degli indiani: istituzione delle riserve;
v. formazione di nuovi Stati;
b. gli altri tentativi di espansione:
i. il tentativo di espansione verso nord e linsuccesso della guerra contro il Canada
(1812-15);
ii. acquisto della Louisiana (1803) da Napoleone;
iii. acquisto della Florida (1819) dalla Spagna;
c. la consapevolezza delle potenzialit:
i. il mito della frontiera: missione civilizzatrice della popolazione wasp,
espansionismo, spirito pratico e utilitaristico;
ii. la retorica dellaccerchiamento: preoccupazione di trovarsi circondati da nemici
ostili (es. pellerossa);
iii. la dottrina Monroe (1823): separazione dellAmerica dallEuropa ed egemonia
statunitense sul continente;
d. la guerra con il Messico (1846-48):
i. desiderio espansionistico;
ii. guerra al Messico (1846-48) e annessione del Texas;
iii. apertura della strada per la colonizzazione e lannessione dei territori confinanti;
e. i mezzi di comunicazione:
i. cavalli, carrozze, navi;
ii. le ferrovie: ricadute benefiche sulleconomia;
f. lagricoltura:
i. agricoltura specializzata, dinamica e rivolta al mercato;
ii. mutamento ambientale: riduzione della superficie boscosa e sua sostituzione con
coltivazioni;
iii. lagricoltura settentrionale: mais, grano, fertilizzanti artificiali e macchine agricole;
iv. lagricoltura meridionale: cotone, schiavit dei neri;
g. lindustria:
i. concentrazione nellarea nord-orientale;
ii. richieste di macchine utensili e di fertilizzanti per lagricoltura;
iii. domanda di materiali di legno e di ferro per le ferrovie;
iv. manodopera locale scarseggiante e immigrazione europea: ottimizzazione dei tempi
di lavoro attraverso procedure di labour-saving;
v. salari mediamente pi alti di quelli europei;
vi. industrie meccaniche: marchingegni di precisione e armi (il cui commercio libero).
3. Il sistema politico statunitense dal 1830 al 1850:
a. i caratteri della societ:
i. influenze dellIlluminismo settecentesco;
ii. non esiste una nobilt di tipo europeo;
iii. mobilit sociale estrema;
iv. democrazia ed egualitarismo come ideali politici potenti: suffragio universale ed
eguaglianza giuridica;
v. discriminazione difensiva/aggressiva dei neri e dei pellerossa;
b. lassetto politico dopo il 1828:
i. fine del predominio repubblicano e nascita di una struttura duale: dal comune ceppo
repubblicano nascono democratici e whig;
ii. i whig: statalisti, protezionisti, legati agli imprenditori e agli operai del Nord-est e
agli agricoltori che producono per il mercato interno;
iii. democratici (Andrew Jackson, presidente tra il 1828 e il 1837): mercato
autoregolato, basse tariffe doganali, autonomie locali, appoggio di piantatori e
proprietari del Sud;
c. le forme organizzative dei primi partiti politici:
i. reti territorialmente diffusi di club popolari;
ii. giornali collegati;
iii. organismi di coordinamento nazionale;
iv. congressi: scelta del candidato per le presidenziali;
v. mobilitazione di attivisti e sostenitori: clientelismo istituzionalizzato dello spoils
system;
vi. necessit di finanziamenti: proprietari, commercianti, banchieri e industriali
finanziano i partiti e ne ottengono favori;
d. sistematica alternanza dei partiti al potere.
4. La questione della schiavit (1830-60):
a. il problema della schiavit:
i. proibizione negli Stati del Nord;
ii. base delleconomia agricola del Sud;
iii. esclusione dei neri dal diritto di voto;
iv. mancato pronunciamento del Parlamento generale: consistente presenza sudista;
v. realt sociale terribile;
b. il movimento antischiavista:
i. afroamericani del Nord;
ii. principi religiosi evangelici;
iii. la narrativa: La capanna dello Zio Tom (Stowe, 1852);
c. i provvedimenti politici:
i. il Fugitive Slave Act: possibilit per i padroni di inseguire gli schiavi fuggitivi anche
nei territori liberi;
ii. il Kansas-Nebraska Act: abrogazione del divieto di introdurre la schiavit in Stati di
nuova formazione;
d. la spaccatura del partito whig;
i. repubblicani (whig settentrionali, antischiavisti): Stati del Nord;
ii. whig meridionali: xenofobia, radicamento negli Stati del Sud;
e. lassetto politico:
i. dominio del Partito repubblicano a Nord;
ii. radicamento dei whig meridionali nel Sud;
iii. base del Partito democratico a Sud, ma consensi anche nel Nord;
f. la campagna antischiavista del Partito repubblicano:
i. campagne elettorali decise: protezionismo, distribuzione delle terre demaniali,
intervento dello Stato nei lavori pubblici, abolizione della schiavit;
ii. divisione di whig meridionali e democratici sulla politica economica: protezionisti i
primi, liberisti i secondi;
iii. difesa della schiavit a Sud;
g. le elezioni del 1860:
i. ulteriore divisione tra democratici settentrionali, meno nettamente schiavisti, e
democratici meridionali;
ii. vittoria di Abraham Lincoln, non contrario alla schiavit negli Stati non di nuova
acquisizione, grazie alla frammentazione degli altri partiti;
iii. totale assenza di sostegno allelezione di Lincoln nel Sud;
h. la secessione:
i. differenze di interessi e di cultura politica;
ii. secessione degli Stati del Sud e formazione degli Stati Confederati dAmerica
(1861), con capitale a Montgomery, in Alabama, e presidente Jefferson Davis.
5. La guerra di Secessione (1861-65):
a. lo scoppio delle ostilit:
i. attacco di forze confederate a un forte unionista in Carolina;
ii. denuncia dellinsurrezione meridionale da parte di Lincoln e apertura delle ostilit
(15 aprile 1861);
iii. unione di altri Stati al fronte secessionista;
iv. introduzione della coscrizione obbligatoria;
v. guerra moderna (fucili e cannoni tecnologicamente avanzati) e tradizionale (assalti
alla baionetta): grande numero di morti;
b. gli sviluppi:
i. emanazione del Proclama finale per lemancipazione dei neri da parte di Lincoln
(1 gennaio 1863);
ii. maggior numero di soldati e miglior capacit di rifornire lesercito da parte dei
nordisti;
iii. il generale Grant respinge loffensiva sudista in Pennsylvania (1863) e conquista
Atlanta (1864);
iv. il generale sudista Lee firma la resa (9 aprile 1865);
c. gli esiti:
i. frattura profonda del corpo sociale: guerra civile sanguinosissima;
ii. problema della ricomposizione della comunit sociopolitica.
6. Gli Stati Uniti postbellici tra emancipazione e nuovo razzismo:
a. assassinio di Lincoln (14 aprile 1865) e successione del vice Andrew Johnson, razzista
convinto:
i. emanazione dei Black Codes, codici normativi che confermano per il dopoguerra la
schiavit dei neri,
ii. reazione del Partito repubblicano: approvazione del XIII Emendamento (abolizione
della schiavit, 1865), del XIV Emendamento (cittadinanza ai neri, 1868) e del XV
Emendamento (diritto di voto agli afroamericani, 1870);
iii. desiderio dei repubblicani di guadagnare consensi al Sud attraverso lappoggio
dellelettorato nero;
b. le conseguenze dellemancipazione: affermazione di alcuni neri in ambito politico;
c. il Ku Klux Klan:
i. associazione terroristica e razzista;
ii. azioni di intimidazione violenta e aggressione;
d. la ricomposizione della frattura sociale:
i. limitazione progressiva delle libert politiche e civili dei neri: residenza, voto, tasse,
alfabetizzazione;
ii. principio del separati ma uguali: segregazione razziale;
iii. dallemancipazione alla marginalizzazione dei neri;
iv. ricomposizione dellunit sociale bianca attraverso la contrapposizione ai neri;
v. diffusione della pratica del linciaggio ai danni dei neri.
7. Riforme e tensioni nella Russia zarista:
a. il regno di Alessandro I (1801-25):
i. espansione territoriale: Finlandia, Bessarabia, Caucaso;
ii. solidit sociale e militare: vittoria su Napoleone (1812-13);
iii. controllo della Polonia;
b. il regno di Nicola I (1825-55):
i. tenace opera di espansione territoriale verso est: scontri con Persia e Turchia;
ii. controllo completo del Caucaso;
iii. conquista di Vladivostok;
c. la societ:
i. significativa crescita demografica: concentrazione della popolazione a ovest e nelle
aree rurali;
ii. produzione di grano ed esportazione verso lEuropa occidentale, ma senza
innovazioni produttive;
iii. pressione esercitata sui contadini, ridotti in servit;
d. lassetto politico:
i. autocrazia amministrativa: zar coadiuvato da ministri e Consiglio di Stato;
ii. inesistenza di alcuna istanza rappresentativa;
e. fattori di instabilit:
i. costante bisogno di risorse: drenaggio fiscale, soprattutto a danno del popolo;
ii. rivolta decabrista (dicembre 1825);
iii. insurrezione indipendentista in Polonia (1830-31);
iv. inquietudine nelle campagne: centinaia di rivolte contadine contro i proprietari, gli
esattori fiscali o i funzionari statali;
v. sconfitta nella guerra di Crimea (1532-56) e fallito tentativo di conquistare Moldavia
e Valacchia,
f. lazione politica di Alessandro II (1855-81): ambizioso piano di riforme dallalto;
g. abolizione della servit della gleba (1861):
i. riscatto delle terre da parte dei contadini attraverso pagamento rateale:
indebitamento con mercanti e proprietari terrieri;
ii. mantenimento dellobina (comunit di villaggi) e del mir (assemblea dei
capifamiglia): amministrazione collettiva delle terre liberate;
iii. gestione collettiva e scoraggiamento dellintroduzione di innovazioni tecniche;
iv. permanenza delle terre migliori nelle mani dei proprietari terrieri;
h. le altre riforme di Alessandro II:
i. riorganizzazione dellesercito e introduzione della coscrizione obbligatoria (1861);
ii. istituzione di consigli provinciali e distrettuali elettivi con compiti di autogoverno
locale (1864);
iii. riforma del sistema giudiziario: autonomia dei magistrati, eguaglianza giuridica,
pubblicit dei processi;
iv. attenuazione della censura sulla stampa;
i. repressione di uninsurrezione nazionalista in Polonia (1863-64): russificazione e
persecuzione della Chiesa cattolica polacca;
j. il panslavismo: Russia come Paese guida di tutti i popoli slavi, anche balcanici;
k. il populismo:
i. delusione per la modestia delle riforme di Alessandro II;
ii. campagne e comunit di villaggio come nucleo profondo dello spirito russo;
iii. propaganda di intellettuali cittadini presso le comunit rurali;
iv. critiche allo zar e al governo centrale;
l. assassinio di Alessandro II (1881).

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