INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
www.e20speciali.it
Apt di Gorizia: sempre aperti a sviluppare innovativi segmenti di trasporto
Un ruolo globale nella mobilità L’impianto museale punta sull’autunno
Nel 1976, quando nacque l’Azienda Provin-
cializzata Trasporti forse nessuno avrebbe
potuto ipotizzare quale ruolo avrebbe svol-
to, in un futuro neppure molto remoto, la
compagine isontina all’interno del territorio
provinciale. Sono queste le prime battute di
Paolo Polli, presidente dell’Apt di Gorizia,
chiamato a riflettere sul ruolo e le prospet-
tive dell’azienda. In soli trent’anni – ricorda
Polli – Apt si è sviluppata attraverso una serie
di operazioni di fusioni e incorporazioni con
altre realtà limitrofe, si è dotata di robuste
basi patrimoniali e finanziarie, ha creato una
struttura industriale solida, radicata sul terri-
torio, aperta a sviluppare segmenti nuovi di
trasporto e a rispondere a bisogni di mobili-
tà diversi e particolari. Non quindi la classica
azienda di Tpl legata soltanto al trasporto
urbano ed extraurbano, ma anche a servizi
via mare (Grado-Trieste), a servizi di noleggio
e, negli ultimi tempi anche a servizi scolastici
e per disabili che, se ce ne fosse stato biso-
gno, hanno cementato ancor di più i legami
tra l’azienda e la popolazione isontina e non
solo. Importante è infatti ricordare che Apt
svolge un fondamentale ruolo di cerniera
nei flussi di mobilità del Friuli Venezia Giu-
lia, collegando proprio le due aree regionali,
friulana (Udine) e Giuliana (Trieste), fra di
loro e con l’aeroporto Regionale di Ronchi
dei Legionari. Al 2007 Apt Spa in numeri può
essere così descritta: nell’ambito del servizio
extraurbano con una lunghezza di rete di
856 chilometri, e un numero di linee totali
di 19 (due invernali e due estive), Apt pro-
duce 4.300.000 chilometri l’anno, trasporta
3.320.000 passeggeri e utilizza 84 mezzi.
Nell’ambito, poi, del servizio urbano Gorizia,
Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Staranza-
no, Grado con una lunghezza di rete di 125
chilometri e un numero di linee 14 (più un
servizio notturno) la produzione si attesta sui
1.330.000 chilometri, con 1.660.000 traspor-
tati e 37 mezzi utilizzati. Nei servizi non Tpl,
Apt è dotata di 6 mezzi per servizi di noleg-
gio, 2 mezzi per servizi scuolabus, 1 mezzo
per servizi a disabili. Un ruolo globale, quin-
di, quello di Apt all’interno del processo di
mobilità e proprio per questo negli ultimi tre
anni ha collaborato con le Province di Trieste
e di Gorizia e le rispettive Ass ad un proget-
to legato alla promozione della sicurezza
dei giovani nei loro momenti di svago de-
nominato Overnight. Si tratta di un servizio
– chiarisce Polli – che non si configura come
mero trasporto, ma attraverso l’attività degli
operatori delle Ass fornisce un valido suppor-
to ai giovani per la prevenzione dell’utilizzo
di alcolici e in estrema sintesi per un diverti-
mento sicuro. Oltre agli indubbi aspetti qua-
litativi, anche dal punto di vista quantitativo
il fenomeno ha assunto proporzioni di tutto
rispetto contando, in soli 13 giornate (si svol-
ge solo i sabati estivi) più di 15 mila passaggi
e facendo decrescere pesantemente l’inci-
dentalità del sabato sera. Questo, quindi, il
presente di un’azienda radicata nel territo-
rio, ma anche il futuro dell’azienda isontina
presenta sfide di non poco conto. Il 2010 con-
cluderà, infatti, il decennio di affidamento
dei servizi di Tpl ottenuto risultando vincitri-
ce della gara europea bandita dalla Regione
nel 1999. La Regione Friuli Venezia Giulia ha
già manifestato, con atti formali, la volontà
di andare a una nuova gara per il servizio di
Tpl su gomma mediante bando unico per tut-
to il territorio regionale. Sarà quindi necessa-
rio che Apt riposizioni la sua strategia con la
duttilità che le ha permesso di raggiungere
le dimensioni attuali, andando a stringere al-
leanze che le permettano di partecipare con
successo alla gara. Il tutto senza perdere quel
contatto con il territorio che è sempre stato
un delle caratteristiche principali del proprio
operato, come dimostrato dai dati di custo-
mer satisfaction che le assegnano un indice
sintetico di soddisfazione vicino al 90%.
Trieste, l’assessore comunale Greco: bilancio positivo del turismo in città
Soddisfatti delle cifre che da luglio
ad oggi sono stati registrate in cit-
tà. Così, l’assessorato alla Cultura
del Comune di Trieste nella perso-
na di Massimo Greco commenta i
dati registrati dall’inizio del 2008
ad oggi, messi a confronto con
quelli registrati nel 2007. I numeri
parlano chiaro, come spiega Greco,
l’importante mostra sul Medioevo
a Trieste, per esempio, allestita al
Castello di San Giusto dalla data
d’inaugurazione del 29 luglio 2008
ad oggi, ha totalizzato i 13.431 vi-
sitatori, con una presenza media
giornaliera di 286 persone. Elevato
anche il numero di presenze rag-
giunto per le visite al Castello di
San Giusto, dopo l’inaugurazione
al termine dei lavori di ristruttu-
razione svoltisi quest’estate, che
arriva a 17.693 persone, con una
media al giorno di 376. Una quota
notevole, se si considera che gran
parte dei visitatori ha optato sia
per l’ingresso alla mostra sul Me-
dioevo sia al Castello di San Giusto,
acquistando cioè due biglietti di-
stinti. Un dato molto interessante
che va oltre ogni previsione di af-
fluenza. Significativi anche i picchi
di afflusso alla sola mostra, con ol-
tre 500 persone in una giornata: il
15 agosto si è arrivati a quota 944,
il 16 agosto a 701, il 17 a 754 e il
24 a oltre 500 visitatori. Nel com-
plesso i Civici Musei di Storia e Arte
hanno raggiunto quota 175.096 vi-
sitatori dall’inizio dell’anno ad og-
gi, mentre nel 2007 erano appena
140 mila. Il Castello di San Giusto,
solo nei primi giorni di settembre,
ha contato 55 mila presenze. Ciò
www.e20speciali.it
sta a dimostrare che il Castello sta registrati 3.265 visitatori. Il centro scolaresche di bambini. Il Museo di
riprendendo il suo ruolo di prima- di documentazione della Foiba di Storia Naturale si rifarà in futuro,
ria importanza nell’ambito musea- Basovizza, inaugurato il 10 feb- con la prossima apertura prevista
le. Anche la Risiera ha toccato le 84 braio di quest’anno, nel mese di il 20 dicembre, nella nuova sede
mila presenze nel 2008 contro le agosto ha toccato le 3.037 presen- di via Cumano. L’assessore Greco
95 mila di tutto il 2007. Le mostre ze, con 112 persone al giorno. Un parla, quindi, di un andamento
di Palazzo Gopcevich hanno regi- risultato importante trattandosi soddisfacente nel complesso del-
strato nel 2007 13 mila visitatori, di una mostra permanente. Con- l’‘impianto museale’, dovuto allo
mentre nel 2008 a tutt’oggi, han- fortanti anche i dati di afflusso sforzo organizzativo dell’assesso-
no già raggiunto quota 18 mila. all’Acquario Marino, che fino al 31 rato e del servizio didattico, rivolto
Anche la mostra dedicata a Maria agosto di quest’anno ha registrato a far conoscere anche ‘fuori città’
Callas – ha proseguito l’assessore ben 37.598 visitatori con un picco la valenza del grande patrimonio
Greco – allestita al Museo C. Sch- massimo di 1.000 nella giornata culturale visitabile a Trieste.
midl, in Palazzo Gopcevich e inau- di ferragosto e una media di 700 E il nostro impegno per il futuro
gurata il 4 luglio di quest’anno, ha persone al giorno. L’Orto Botanico sarà motivato da una sempre più
riempito le sale registrando fino al ha totalizzato 1.597 visitatori con ampia valorizzazione dei beni cul-
15 settembre 7.134 visitatori, oltre una punta massima registrata nel turali che possiede la città. Ci stia-
90 al giorno. Per le serate dei Civici mese di maggio, periodo della fio- mo già preparando a un ‘autunno
Musei di sera organizzate al Museo ritura, con 482 persone. L’afflusso caldo’, denso di appuntamenti
Sartorio nel periodo estivo, si toc- era motivato anche dall’interesse significativi con l’obiettivo di rin-
ca la punta di 4.546 visitatori per suscitato dalle iniziative denomi- novare l’interesse e la conoscenza
8 giornate, con una media di 568 nate Passeggiate Matematiche e delle più importanti realtà museali
persone al giorno. Una cifra consi- dalle visite guidate alle numerose triestine.
derevole visto che la sala all’inter-
no del Museo tiene poco più di 400
posti a sedere. Anche il Museo Ar-
cheologico di via della Cattedrale
ha raggiunto dagli inizi del 2008 a
tutt’oggi la cifra di ben 5.000 pre-
senze contro le 6.000 del 2007. La
nona edizione di Marestate, le 8
serate estive organizzate al Civico
Museo del Mare di Campo Marzio
fa registrare un picco di tutto ri-
spetto di 2440 presenze, all’interno
del giardino. Anche il Civico Museo
Revoltella conta grandi numeri con
oltre 3.000 visitatori nel corso della
mostra ‘1953: L’Italia era già qui.
Pittura contemporanea a Trieste’,
inaugurata il 5 giugno e aperta fi-
no al 30 ottobre. Solo nel corso di
domenica 14 settembre sono stati Palazzo Gopcevic
EVENTI speciali
A cura di: Il Sole 24 Ore System
Un polo di produzione energetico da idroelettrico, coogenerazione e produzione di olio da alghe
Sienergie col Friuli Venezia Giulia
Sienergie Group Spa - holding
finanziaria - raccoglie capitali da
reinvestire in due tra i settori più
dinamici e attuali: la produzione
di energie rinnovabili e i servizi
clean tech. Professionisti con alle
spalle solide esperienze di gestio-
ne aziendale, telecomunicazioni,
clean tech, ricerca e sviluppo, gui-
dano il management aziendale,
supportati dalla consulenza di
esperti in settori complementari.
Il continuo aumento dei costi
relativi alle fonti energetiche tra-
dizionali, sia dal punto di vista
economico sia da quello della
sostenibilità ambientale, spingo-
no Sienergie non solo ad investi-
re nel settore delle energie, ma
anche a rendere performanti le
tecnologie responsabili della loro
produzione. Sienergie Group na-
sce dall’incontro di quattro real-
tà consolidate: Wi-light, Hydra,
Anemotion e Poweroil, accomu-
nate dalla necessità di rispondere
ad esigenze quotidiane e locali.
L’unione dei quattro saperi e
competenze consente a Sienergie
di ideare soluzioni integrate e tra-
sversali per rispondere al meglio
ai cambiamenti ambientali. Hydra
è specializzata nella produzione e
nel trading di energia idroelettrica
attraverso l’acquisto di concessio-
ni o di centrali già avviate; Power
oil è attiva nella produzione e nel
trading di energia cogenerativa:
investe cioè nella ricerca e realiz-
zazione di impianti per la combu-
stione di oli vegetali per produrre
energia pulita e acqua calda.
Da un lato, dunque, il gruppo si
orienta nella produzione di ener-
gia rinnovabile abbracciando il
comparto eolico, l’idroelettrico
e l’energia cogenerata da oli ve-
getali, dall’altro propone servizi
clean tech da indirizzare nel set-
tore delle telecomunicazioni per
la pubblica amministrazione, nel
Il complesso di Sagrado (Gorizia) dove Sienergie Group sta
sviluppando il polo energetico
trattamento acque e rifiuti e nel-
l’illuminazione pubblica. Con un
ambizioso progetto innovativo,
Sienergie ha messo all’attenzione
della Regione Friuli Venezia Giu-
lia, attraverso l’Assessore Riccardo
Riccardi con delega all’energia, la
possibilità di sviluppare un polo
di produzione di energia pulità
unico nel suo genere. Il progetto
- spiega Matteo Villa, responsabi-
le rapporti istituzionali della Spa
- consiste nella valutazione della
costruzione di un impianto pilota
per la coltivazione di alghe indoor
all’interno della vecchia torcitura
di Sagrado, da noi rilevata, dove
già stiamo potenziando le cen-
trali idroelettriche e progettan-
do impianti di coogenerazione.
Un’esperta come Paola Pedroni
di Eni Tecnologie scrive: ‘la pos-
sibilità di catturare e riutilizzare
la CO2 emessa da sorgenti con-
centrate mediante coltivazioni
intensive di microalghe rappre-
senta un’opzione innovativa ed
ecocompatibile per mitigare le
emissioni di gas serra derivanti
dalla combustione delle fonti fos-
sili e per produrre biocarburanti
rinnovabili’. Pensate - continua
Villa - che la scelta delle alghe
come vettore di produzione del-
l’olio è dovuta alla resa oleica che
è ipotizzata essere quasi 1.000
volte superiore delle piante da
semi, come per esempio la colza,
e non lo dico io, ma lo studio del
Gruppo di lavoro sul Biodiesel del
Dipartimento di Fisica dell’Uni-
versità del New Hampshire (Usa).
Ciò che potenzialmente rende
questo e altri sistemi di bioraffi-
nazione molto interessanti - pro-
segue Villa - è che usando bioraf-
finerie di piccola scala possiamo
andare verso un sistema più di-
stribuito. Queste microalghe poi
convertono l’energia solare con
un’efficienza molto più alta delle
NORD EST
piante terrestri e sono in grado di
fissare l’anidride carbonica prove-
niente dagli impianti industriali,
contribuendo ad una mitigazione
dell’effetto serra. La coltivazione
di queste microalghe per l’idroge-
no potrebbe avvenire su terreni di
scarso interesse agricolo, senza
ripercussioni sul mercato dei pro-
dotti alimentari. L’area di Sagrado
sarebbe un’ottima località in cui
sperimentare questa innovativa
tecnologia, magari insieme al
SkyD, Distretto Aerospazio Astro-
fisica di cui facciamo parte insieme
al parco scientifico Vega. Pensate
- conclude Villa - che la compa-
gnia olandese Klm ha firmato di
recente un contratto per rifornire
i propri aerei con biocarburante a
base di alghe. Il progetto pilota
della Klm prevede il primo volo
effettuato con biocarburante a
base di alghe per già per questo
autunno. L’assessore all’energia
Ricardo Riccardi commenta posi-
tivamente la proposta sperimen-
tale: è indubbio che l’energia sia
il tema del momento, a livello in-
ternazionale e, quindi, nazionale.
Il Friuli Venezia Giulia, anche per
Il progetto sperimentale per la distruzione dei rifiuti partirà entro l’anno da Gorizia
Rivoluzione verde a passo di molecole
Un sistema in grado di dissociare
a livello molecolare i rifiuti eli-
minando ogni tipo di emissione
nell’atmosfera emessa invece
dall’incenerimento. È il disso-
ciatore molecolare, un impianto
finora attivo in Europa solo in
Islanda e che a breve sarà speri-
mentato anche nel Friuli Venezia
Giulia. Con questo procedimento
il materiale organico può essere
trasformato in energia, il gas sin-
tetico ad alto valore energetico
chiamato Syngas, in grado di ab-
battere problematiche legate sia
all’aspetto sanitario sia all’aspet-
to ambientale. E dopo l’intento
più volte anticipato dal presiden-
te della Provincia di Gorizia, En-
rico Gherghetta, si arriva ai fatti:
sarà, infatti, proprio l’Isontino
a sperimentare il sistema della
dissociazione molecolare per la
distruzione dei rifiuti e in nuovo
Piano regionale che prevede una
decina di impianti in Friuli Ve-
nezia Giulia, sarà la Provincia di
Riccardo Riccardi, assessore
regionale all’Energia del
Friuli Venezia Giulia
far fronte alla propria richiesta di
energia - testimoniata da una cre-
scita di domanda elettrica ’07 pa-
ri a un +2,8% rispetto al 2006 - si
è già dotata del suo Per – Piano
Energetico Regionale. Sono va-
lutate positivamente tutte quelle
iniziative che vanno nella direzio-
ne di una maggiore indipendenza
energetica della nostra Regione.
Gorizia a dare inizio a una nuova
rivoluzione verde. L’indirizzo, che
porterà a breve alla stipula di un
accordo tra le quattro Province,
Regione e Slovenia, è stato re-
so noto dall’assessore regionale
all’Ambiente, Vanni Lenna, al
termine di un incontro che era
stato richiesto dall’Upi regionale
proprio per discutere di temati-
che inerenti lo smaltimento ri-
fiuti, l’energia, il ciclo integrato
dell’acqua. La sperimentazione,
di cui è capofila la Provincia di
Gorizia, potrebbe appunto ini-
ziare già entro l’anno nel ter-
ritorio goriziano. Con questo
procedimento il materiale orga-
nico può essere trasformato in
energia, risolvendo nel contem-
po i problemi che presentano gli
inceneritori normali. Il processo
di dissociazione molecolare non
emette in atmosfera nulla perché
la trasformazione avviene in un
ambiente completamente sigil-
lato. Di un progetto del genere
Matteo Villa, responsabile
rapporti istituzionali
di Sienergie Group Spa
Progetti di recupero ecososteni-
bili di aree, che una volta erano
destinate all’industria e ora non
utilizzate, per convertirle a poli di
produzione di energie rinnovabi-
li, mi trovano d’accordo. Quindi,
bene il revamping e lo sviluppo
di concessioni per l’idroelettrico,
la coogenerazione e la ricerca sui
biocarburanti puliti.
in Italia si ha per ora notizia solo
della presentazione nel marzo di
quest’anno a Roma della speri-
mentazione del primo dissocia-
tore dell’Unione europea da in-
stallare all’interno degli impianti
della Belvedere Spa, proprietaria
di una discarica a Piccioli, in pro-
vincia di Pisa. A marzo il tempo
stimato per la costruzione del-
l’impianto toscano era di cinque
mesi. In ogni caso, la tecnologia
in Italia è ancora desueta ma,
assicura chi l’ha studiata, asso-
lutamente ecosostenibile e pro-
duttiva. Talmente produttiva che
l’imprenditore privato pronto a
pagare la costruzione dell’im-
pianto in Friuli Venezia Giulia (il
costo di una centrale da 20 mila
tonnellate, in grado di coprire
un bacino produttore di 50 mila
tonnellate di rifiuti, è di 8 milioni
di euro chiavi in mano) si è già
fatto avanti. La novità in aggior-
namento alla strategia prevista
per il Piano regionale dei Rifiuti
Caudek: il punto di riferimento per le più importanti industrie di settore
Specialisti nella lavorazione della lamiera
Chassis, basamenti, carenatu-
re, strutture saldate, pannelli,
supporti, colonne per macchine
industriali nei settori meccano-
tessile, automobilistico, cartario
e wellness. Idee che diventano
oggetti concreti attraverso l’ac-
ciaio. Ma chi conosce la lavo-
razione di questo materiale, sa
che le fasi di taglio e di saldatu-
ra sono determinanti per la qua-
lità di qualsiasi manufatto. E che
in essa, la professionalità degli
operatori è importante quanto
le tecnologie e l’innovazione
impiegate. Ed è questa la strada
intrapresa dalla Caudek Srl di
Savogna d’Isonzo, in provincia
di Gorizia, azienda specializzata
nel settore delle lavorazioni di
lamiere come il taglio laser, la
punzonatura, la piegatura e la
saldatura che da oltre 40 anni
realizza le più diverse strutture
e componenti esterni in ferro,
acciaio e acciaio speciale per
macchine industriali.
Un’avventura familiare, quella
della Caudek, che dalla fon-
dazione nel 1968 da parte di
Francesco Caudek, di un’attivi-
che ci apprestiamo a redigere
– come spiega Lenna – sta nel
fatto che la Regione ha inten-
zione di definire con il piano la
sola cornice a un sistema. Poste
dunque le condizioni per cui gli
impianti devono funzionare, con
la quota di differenziata prevista
da normativa europea, ci sembra
un inutile appesantimento defi-
nire il numero e la precisa tipolo-
gia di smaltimento degli impianti
bacino per bacino. Il piano sarà
dunque una cornice nella quale
verranno definite solo le tec-
nologie ammesse alla raccolta
e valorizzazione dei rifiuti che
risponderanno - precisa Len-
na - al manifesto d’intenti che
riassumo nel motto ‘niente più
camini, niente più buche’. Tutto
il sistema si regolerà quindi sulle
scelte di mercato più opportu-
ne. Il dissociatore molecolare
si affiancherebbe alla raccolta
differenziata, secondo le percen-
tuali previste per legge (il 45%
tà artigianale che si occupava
di lavorazioni di carpenteria
metallica, è divenuta nel corso
della sua lunga storia un punto
di riferimento saldo per alcu-
ne delle più importanti indu-
strie dei settori delle macchine
utensili, agricolo, dell’arredo,
del wellness e automobilistico.
Partner aziendali – come li de-
finiscono alla Caudek – con i
quali è stato instaurato un rap-
porto diretto, per non arrestare
quel processo di evoluzione co-
stante e continuativa che detta
la storia di questa solida realtà
friulana. Se, infatti, a ritroso si
ripercorrono le tappe più signi-
ficative della Caudek si scopre
un minimo comune denomina-
tore: la capacità di rinnovarsi,
di investire nelle risorse umane,
così come nelle macchine, nel
segno della qualità, della ver-
satilità e della competitività dei
propri prodotti. Nel 1994, ad
esempio, Caudek inserisce nel
parco macchine il primo cen-
tro di taglio laser della lamiera
con l’obiettivo di ottimizzare la
qualità del taglio e di ridurre al
Enrico Gherghetta, presidente
della Provincia di Gorizia
di differenziata entro il 2008 e il
65 entro il 2009). Per raggiun-
gere lo smaltimento delle 580
mila tonnellate l’anno di rifiuti
prodotti in regione, gli impianti
di dissociazione funzionanti (a
impatto ambientale bassissimo
visto che richiedono lo spazio
di un piccolo appezzamento di
terreno) dovrebbero essere una
decina.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
I titolari di Caudek Srl
minimo gli scarti di produzione;
qualche anno più tardi, per ri-
spondere alle crescenti neces-
sità organizzative, la Caudek
ottiene la certificazione Uni En
Iso 9002 (aggiornata poi nel
2003 in conformità alle nuo-
ve norme Iso 9001: 2000): da
qui ancora la crescita, ancora
il miglioramento, quando nel
2000 l’impianto di taglio laser
della lamiera viene sostituito
con un macchinario di nuova
concezione, capace di ottimiz-
zare il percorso di taglio e gli
spostamenti, oltre che di ma-
scherare le operazioni di carico
e scarico e di lavorare senza la
presenza dell’operatore. Un
altro step significativo risale
al 2001, quando la famiglia
Caudek introduce una nuova
divisione, interamente dedica-
ta alla lavorazione laser di tubi.
Con un impianto laser tubo
integrato con carico e scarico
automatico si possono, infatti,
tagliare tubi di qualsiasi sezio-
ne inscritta tra il d.12 e d.140
mm con spessori fino a 8 mm
di acciai al carbonio e 4 mm di
inox e alluminio. La tecnologia
del taglio laser applicata alla
dimensione del tubo consente,
quindi, di tagliare qualsiasi geo-
metria, fori, asole e intestature
in modo economico anche su
lotti di media grandezza. Oltre
alle mansioni che costituiscono
il suo core business, l’azienda
offre alla propria clientela an-
che il servizio di consegna dei
materiali lavorati attraverso
mezzi propri e la possibilità di
stoccaggio della materia pri-
ma del committente in conto
lavorazione con gestione dei
controlli in ingresso. Dopo la
fase di taglio, anche quella di
piegatura viene effettuata con
Gabriella Prodan,
responsabile amministrativo
dell’azienda
macchine a controllo numerico
ad alta tecnologia. Le presse
attualmente impiegate hanno
una potenza di 200 tonnellate
e possono piegare lamiere di
lunghezza fino a 3.000 mm,
con la massima precisione e in
maniera da soddisfare le più di-
verse esigenze progettuali, per
ogni tipologia di macchina in-
dustriale. Caudek impiega sol-
tanto saldatori altamente quali-
ficati, con livello di formazione
certificato secondo le norme
internazionali Uni En 287 e Uni
En 288, che regolano la salda-
tura di acciai con procedimenti
Mig/Mag e Tig.
Una saldissima professionalità,
come detta uno degli slogan
dell’azienda, quindi, all’insegna
dell’innovazione tecnologica
nel layout produttivo che, però,
non ha fatto perdere nel tempo
il valore dell’impegno verso la
clientela che è da sempre l’im-
pulso primo dell’azienda per
dare il meglio, per realizzare
prodotti di qualità ed essere il
miglior partner in un mercato
sempre più esigente.
EVENTI speciali
A cura di: Il Sole 24 Ore System
Eurospital: progetti ed innovazioni studiati per la salute della collettività
60 anni festeggiati con due novità L’anima mitteleuropea dell’edilizia
Michele Kropf, presidente
e amministratore delegato
di Eurospital
Si chiama celiachia e colpisce in Ita-
lia circa mezzo milione di persone,
molte delle quali inconsapevoli di
questa malattia. Una patologia
difficile, un’intolleranza al glutine
i cui sintomi sono diversi e difficili
da riconoscere. Ora, però, un’im-
portante novità riguardante il co-
siddetto ‘gluten free food’, ovvero
i prodotti alimentari per celiaci,
arriva dalla Eurospital, azienda
triestina leader nella diagnostica a
livello europeo e presente in modo
capillare nel mercato farmaceutico
italiano, che dal 2006 commercia-
lizza, con brevetto esclusivo, un
nuovo test, Xeliac Test, in grado
di individuare in pochi minuti, an-
che a casa propria, l’intolleranza
al glutine. Di recente la Divisione
Farmaceutica, già leader di merca-
to per quanto riguarda i prodotti
nutraceutici, in particolare con la
specialità medicinale Haliboran-
ge (disponibile anche in versione
chewing gum) e nella terapia pa-
renterale con le Soluzioni Perfusio-
nali, ha stretto un accordo con il
gruppo alimentare Hero, uno dei
più importanti player in Italia nel
mercato delle confetture, per po-
sizionare nelle farmacie italiane ed
estere due linee di prodotti alimen-
La sede dell’azienda
tari specifici per chi soffre di questa
intolleranza. Hero è presente in 50
paesi e quello del ‘gluten free’ rap-
presenta un segmento di interesse
già intrapreso che ha portato il
gruppo a condurre nel giro di po-
chi anni una serie di acquisizioni
mirate come quella della Semper
(azienda leader nel settore nei
paesi scandinavi) e della Juvela (in
pole position in Uk). Il passo verso
il mercato italiano si realizza invece
grazie alla sinergia con Eurospital,
partner ideale per la penetrazione
nel canale farmaceutico italiano,
per la storica specializzazione nelle
problematiche legate alla celiachia
e per la pluriennale collaborazione
con l’Associazione Italiana Celia-
chia (Aic). Come spiega Michele
Kropf, presidente e amministrato-
re delegato di Eurospital, le due
nuove linee di prodotti senza glu-
tine, Piaceri Mediterranei e Hero
Free, sono nate per soddisfare le
esigenze dei consumatori che, co-
stretti ad eliminare il glutine dalla
loro dieta alimentare, riescono at-
traverso questi prodotti a trovare
comunque il piacere di mangiare
pane, pasta e dolci. Una novità
assoluta per il mercato non solo
italiano, ma anche internazionale,
con un valore stimabile, per la sola
Italia, intorno ai 150 milioni di eu-
ro e che, rivolta alla specificità dei
soggetti celiaci, si basa non solo
sulla genuinità dei prodotti, ma
anche sulla naturalità e apprez-
zabilità del gusto. Una gamma di
prodotti completa dalla qualità
garantita come la pasta, a tre for-
mulazioni: base, fibra, all’uovo; le
farine, arricchite con vitamine, mi-
nerali e fibre; i sostituti del pane.
Una gamma che, si prevede, sarà
arricchita ulteriormente in brevis-
simo tempo anche all’estero, per
rispondere ad hoc alle esigenze
dei celiaci.
Per la Divisione Diagnostica di Eu-
rospital, la sfida si misura soprattut-
to dal punto di vista della ricerca e
dell’innovazione in settori impor-
tanti come la gastroenterologia e l’
immunologia, nei quali l’azienda,
con la sua lunga attività di ricerca,
sta ottenendo risultati importan-
ti, contribuendo, ad esempio, alle
conoscenze epidemiologiche e cli-
niche di malattie pericolose e letali
come la meningite. Eurospital è at-
tiva, poi, nel settore della diagnosi
delle malattie infiammatorie cro-
niche intestinali, infezione da Heli-
cobacter pylori, patologie autoim-
muni e infezione da Chlamydia e
Mycobatteri. Assieme agli studi
NORD EST
e ai risultati sulla celiachia, Euro-
spital immetterà sul mercato, alla
fine di ottobre, un test in biologia
molecolare per la diagnosi della
meningite che consentirà di avere
i risultati in 2/3 ore e che renderà
più semplici e tempestive le ope-
razioni di profilassi verso i possibili
contagiati. Si tratta – spiega sem-
pre Michele Kropf – di un impor-
tante risultato, frutto esclusivo del-
la ricerca italiana e che, una volta
completata la fase di attuazione,
consentirà a tutti gli ospedali ita-
liani di dotarsi di un test di rapida
Dal Rapporto previsionale sull’economia: il Friuli Venezia Giulia tiene
L’andamento è positivo, ma
la guardia non va abbassata
L’economia e il mercato del lavo-
ro del Friuli Venezia Giulia porta-
no il segno positivo. E mostrano
un andamento che, nel secondo
trimestre di quest’anno, è in li-
nea con il Nordest, confermando
così la tenuta del primo trime-
stre. Un risultato, questo, otte-
nuto grazie soprattutto all’an-
damento delle esportazioni (+5,5
per cento, quarto posto in Italia).
Queste le indicazioni generali
contenute nel Rapporto previsio-
nale dell’economia e del mercato
del lavoro regionale, relativo al
secondo semestre del 2008, ela-
borato dalla società Greta per
conto dell’Agenzia regionale del
lavoro e della formazione profes-
sionale presentato a Trieste dal-
l’assessore regionale al Lavoro
Alessia Rosolen, che, prudente,
ha comunque invitato a non ab-
bassare la guardia. L’andamento
positivo della Regione risalta in
modo particolare se confronta-
to al quadro generale, di forte
rallentamento economico che
si registra in Italia e in Europa.
Vi sono indubbiamente segnali
positivi di tenuta dell’economia
e del mercato del lavoro in Friuli
Venezia Giulia - ha commentato
l’assessore - ma certo non possia-
mo sottovalutare le difficoltà che
si registrano su scala nazionale e
internazionale, far finta insomma
che la nostra regione sia un’isola
esecuzione, altamente specifico, e
di alta sensibilità, che garantisce
un risultato in poche ore contro le
36 che normalmente servono per
individuare l’infezione con i sistemi
colturali. L’azienda triestina è pre-
sente da oltre 60 anni in modo ca-
pillare nelle farmacie italiane, ed è
una delle rare realtà nazionali che
operano nella diagnostica con una
propria unità di Ricerca e Sviluppo
che consente la realizzazione di
prodotti che guardano alla salute
della collettività con l’occhio del-
l’innovazione.
felice, avulsa dal contesto ge-
nerale. Per quanto innovativo e
dinamico sia il tessuto produttivo
del Friuli Venezia Giulia - ha ag-
giunto - la perturbazione econo-
mica sicuramente si farà ancora
sentire. Per questo continuerà
l’impegno politico della Regione
per introdurre misure innovative,
affinché le nostre imprese possa-
no raggiungere l’eccellenza e la
qualità e siano in grado di com-
petere in maniera ancora più
incisiva. Nel rapporto vengono
presi in considerazione i dati del
secondo trimestre per formulare
alcune previsioni e indicare alcu-
ne tendenze per i prossimi anni.
Non si esclude un rallentamento
nel breve periodo, come con-
seguenza del deterioramento
della situazione congiunturale,
che non dovrebbe però intacca-
re una prospettiva positiva per il
secondo semestre del 2008 e per
i prossimi anni.
Per quanto riguarda il Prodotto
interno lordo (Pil), la regione
ha conseguito dal 2005 al 2007
una crescita superiore alla media
italiana, un dato che dovrebbe
essere confermato fino al 2011.
Quest’anno la crescita del Pil si
collocherebbe, a seconda degli
scenari presi in considerazione,
tra lo 0,7 e l’1 per cento (tra
0,5 e 0,8 la forbice nazionale).
Nel Rapporto si cita uno studio
Carena: know-how trasferito anche all’immobiliare e al project financing
Da oltre cent’anni è impegnata nella
realizzazione di importanti opere edi-
lizie e stradali che hanno cambiato
il volto di alcuni dei maggiori centri
della penisola e il tessuto connettivo
del nostro territorio; negli ultimi an-
ni sta raccogliendo nuovi stimoli che
accrescono e consolidano l’identità di
un gruppo affermato in Italia, con la
consapevolezza che il futuro dell’edi-
lizia passa anche attraverso l’inno-
vazione e il recupero del patrimonio
edilizio e dei valori architettonici del
nostro passato. Queste alcune delle
caratteristiche distintive di Carena
dell’Unione europea, che pone
il Friuli Venezia Giulia al quarto
posto in termini di performan-
ce, un risultato che si spiega con
il contenuto tecnologico della
produzione industriale e con un
forte grado di cambiamento del
sistema economico locale rispet-
to alla media nazionale. Il tasso
di attività - vale a dire il rapporto
fra forze lavoro e popolazione
con più di 15 anni - è in crescita,
e dovrebbe attestarsi nel 2008 al
69,2 per cento (contro il 68,1 nel
2007), con un incremento di 6 mi-
la unità, un risultato considerato
importante in una fase di note-
vole incertezza dell’economia.
Questa crescita sarà sostenuta da
flussi di immigrati.
Anche in questo caso la tendenza
positiva è confermata per gli an-
ni successivi. Gli occupati nel 2007
in Friuli Venezia Giulia ammonta-
vano a quasi 532 mila e si dovreb-
bero attestarsi nel 2008 tra le 537
e le 538 mila unità. Si prevede
che quest’anno il tasso di occu-
pazione - il rapporto tra occupati
e popolazione tra 15 e 64 anni -
arrivi al 66,9 per cento (65,9 nel
2007), confermando una fase di
crescita moderata che dovrebbe
proseguire negli anni prossimi.
Entrando nel dettaglio dei singo-
li settori, si prevede nei prossimi
anni un aumento degli occupati
nei servizi, una flessione marcata
Spa, impresa generale di costruzioni
che ha le proprie radici storiche a Ge-
nova (la fondazione risale agli ultimi
anni del 19° secolo), ma dal 1954 è
presente anche nella città italiana più
mitteleuropea: Trieste.
Qui l’azienda, con progetti ambiziosi
ed interventi mirati a realizzare una
nuova’ qualità architettonica, ha
attivato da qualche anno il canale
immobiliare, attraverso società di
sviluppo – come l’immobiliare Guar-
diella Srl – che raccolgono le crescen-
ti esigenze del mercato, sempre più
attento alla qualità ed alla sostenibili-
Alessia Rosolen, assessore
regionale al Lavoro del Friuli
Venezia Giulia
nell’agricoltura, nella silvicoltura
e nella pesca, una sensibile ripre-
sa nell’industria e una conferma
del calo nelle costruzioni. Infine,
il tasso di disoccupazione si man-
tiene al 3,3 per cento. Nei pros-
simi due anni la disoccupazione
dovrebbe oscillare tra il 3 e il 3,4
per cento, all’interno comunque
di una tendenza a un’ulteriore
riduzione nel lungo periodo. Si
tratta di un dato nettamente
inferiore a quello nazionale, che
vedrebbe un tasso tra il 5,5 e il
6,1 per cento.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
tà del prodotto edilizio. A raccontare
lo sviluppo del settore nella vision
di Carena è il dott. Paolo Aita, re-
sponsabile amministrativo della sede
triestina, che conferma le importanti
realizzazioni in calendario per la città
a partire dall’ultimo progetto: il re-
stauro di un gioiello architettonico
triestino, il Palazzo dei Conti Visco-
vich, opera prima dell’arch. Giovanni
Andrea Berlam, situato in Via Ma-
chiavelli, nel cuore del Borgo Tere-
siano, di fianco alle Rive e agli edifici
storici delle Assicurazioni Generali.
La residenza nobiliare entro la fine
del prossimo anno, tornerà agli sfar-
zi originari con il recupero dei piani
superiori dedicati ad appartamenti
di prestigio e di quelli bassi ad uffici
direzionali, con la supervisione degli
architetti dello Studio Foti-Pagliaro.
Un intervento articolato – ci spiega il
dott. Aita – che prevede un accurato
restauro per riportare l’immobile alla
veste originale. Altrettanto ambizio-
so è il progetto per un altro edificio,
questo nuovo, che verrà costruito
sulla via Commerciale, la strada di
accesso alla città dal Carso, con uno
splendido affaccio sul golfo di Trieste.
Si tratta di un piccolo condominio di
assoluto pregio, progettato con cri-
teri moderni, sia per l’impatto visivo
che per gli aspetti più strettamente
funzionali: un edificio in cui – ci spie-
ga ancora il dott. Aita – l’architetto
Andrea Dapretto ha introdotto cri-
teri innovativi per Trieste, risolvendo
in modo brillante le difficoltà poste
dalla particolare location: un rigo-
re formale che ben si contempera
con le esigenze del vivere moderno:
praticità, ampi spazi esterni, privacy,
contenimento energetico e isola-
mento acustico. Ma le azioni della
società Carena, volte sempre più a
garantire al mercato il miglioramen-
to delle aree metropolitane, con una
grande attenzione al rispetto am-
bientale, alla storia e alla vocazione
dei territori, e con progetti che mi-
rano a rigenerare il tessuto urbano,
nell’ottica di un’architettura pensata
per una città vitale, attiva e sosteni-
bile non si fermano né a Trieste, né a
Genova. A Mestre, infatti, la società
ha acquistato di recente 130 alloggi
e oltre 3.000 metri quadrati di uffici
nei quartieri centrali e residenziali di
Mestre, a pochi minuti da Venezia.
Si tratta di costruzioni trentennali –
chiarisce Aita – realizzate dal gruppo
Generali con finiture di pregio, che
verranno proposti sul mercato entro
brevissimo tempo. Inoltre, Carena si
sta muovendo nel settore del project
financing: interventi di pubblica
utilità finanziati da privati, che rien-
Il dott. Paolo Aita,
responsabile amministrativo
della Carena a Trieste
trano dell’investimento attraverso
la gestione di quanto realizzato. Un
parcheggio sotterraneo per oltre 500
posti auto e annesso Campus è stato
proposto a beneficio dell’Università
di Trieste; sempre a Trieste un grande
autosilo per oltre 750 posti è previ-
sto sotto il colle San Giusto e un par-
cheggio interrato è stato progettato
nella centralissima Piazza Sant’An-
tonio, dove l’architetto tedesco Kai
Richter dello studio Brt di Amburgo
ha inserito, sopra il parcheggio una
piazza commerciale, anch’essa in-
terrata, ma illuminata naturalmente,
perché coperta da un tetto di vetro
con sopra una lamina d’acqua: una
soluzione, questa, che consente di
riqualificare e valorizzare un tradi-
zionale luogo d’incontro per la città,
riproponendo idealmente quello che
in tempo asburgico era il Canale di
Ponte Rosso; e ancora la costruzione
di nuove strutture polivalenti sul wa-
terfront delle due città di elezione:
a Trieste un centro per il benessere,
con sottostante autorimessa, là dove
sorgeva un tempo la vecchia piscina
Bianchi; a Genova la costruzione di
un complesso per la cultura, i viag-
gi, il tempo libero e il commercio
nell’area portuale di Ponte Parodi.
Cultura del costruire, quindi, quella
che Carena promuove, poggiandosi
su una consolidata esperienza nel
settore e sulla capacità di rinnovarsi,
confrontandosi con un mercato che
cambia, Alle nuove esigenze l’azien-
da risponde declinando la propria
azione nei diversi aspetti dello svi-
luppo edilizio, che riguardano tanto
il rapporto fra individuo e ambiente,
quanto quello fra tessuto costruito e
nuovo, e fra questi e il territorio.