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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola,
luce sul mio cammino
Salmo 118
1/6/2014 7/6/2014
Ascensione del Signore
Anno A
an!elo del !iorno, commento e pre!"iera
Domenica 1 giugno 2014
# $al an!elo secondo %atteo 28,16-20
A me stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
&n 'uel tempo, !li undici discepoli andarono in (alilea, sul monte c"e (es) a*e*a loro
indicato+ ,uando lo *idero, si prostrarono+ -ssi per. du/itarono+ (es) si a**icin. e
disse loro0 A me stato dato o!ni potere in cielo e sulla terra+ Andate dun'ue e
1ate discepoli tutti i popoli, /atte22andoli nel nome del 3adre e del 4i!lio e dello
Spirito Santo, inse!nando loro a osser*are tutto ci. c"e *i "o comandato+ -d ecco,
io sono con *oi tutti i !iorni, 1ino alla 1ine del mondo+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 5don $aniele
%uraro 6
"Se mi amate, osserverete i miei
comandamenti" abbiamo ascoltato
domenica scorsa in apertura del
Vangelo e il discorso di Ges si
concludeva con le parole: "Chi
accoglie i miei comandamenti e li
osserva, questi colui che mi ama.
Chi ama me sar! amato dal "adre
mio e anch#io lo amer$ e mi
mani%ester$ a lui." &el racconto
odierno tratto dal Vangelo secondo
'atteo la consonan(a con Giovanni
per%etta. Ges si mani%esta ai suoi
discepoli sul monte in Galilea, per
con%ermarli nel loro amore verso di
)ui e per incaricarli di continuare la
sua opera, %atta di insegnamento,
dono gratuito e appunto osservan(a
dei comandamenti. *utto parte dalla
dottrina, per questo nella 'essa la
proclama(ione e spiega(ione della
"arola di +io occupa il primo posto.
Segue la celebra(ione del
sacramento. ,n questo discorso di
commiato Ges parla del -attesimo.
)#e%%icacia dei riti sacramentali
presuppone la %ede, direttamente nel
caso di una persona adulta,
appoggiata su quella dei genitori e dei
padrini nel caso di un bambino. )a
%ede poi si esprime nelle opere. .siste
un versante morale della vita
cristiana, conseguen(a della
adesione di %ede e della pratica
sacramentale, quindi secondario, ma
mai %acoltativo. &on si pu$ ignorare o
trascurare l#impegno di mettere in
pratica i comandamenti in obbedien(a
all#insegnamento del Signore e in
con%ormit! alle indica(ioni della
Chiesa. "er l#ultimo saluto Ges
sceglie la regione da dove la maggior
parte di loro proveniva, la Galilea, e
un monte, %orse lo stesso della
designa(ione dei +odici. "Sal/ poi sul
monte, chiam$ a s0 quelli che voleva
ed essi andarono da lui. &e costitu/
+odici 1 che chiam$ apostoli 1, perch0
stessero con lui e per mandarli a
predicare." Solo chi si dimostra
obbediente arriva a incontrare il
Signore. , discepoli vanno al monte
2
che Ges aveva loro indicato. Sulla
nota che insieme con la %ede si
trovava nei discepoli ancora qualche
traccia di dubbio, la cosa si pu$
spiegare benevolmente con lo
stupore e la meraviglia per gli
avvenimenti di quei giorni,
2l#appuntamento con il 3isorto in
Galilea era solo l#ultimo delle grandi
cose che li aveva coinvolti4. 5 %orse
anche dipende dall#incerte((a e
dall#esita(ione sui passi %uturi6 i
discepoli in%atti sapevano che presto
Ges si sarebbe allontanato per
sempre e inoltre su di loro non era
ancora sceso lo Spirito santo a
con%ermarli nella missione. "roprio
per questo Ges parla del suo potere.
&on dice che gli stata data ogni
sapien(a, n0 ogni bont!. )a prima era
gi! nota ai discepoli dal tempo della
vita terrena e %in da subito essi si
erano abiutati a chiamarlo maestro e
a venerarlo come tale6 la bont! del
Signore poi l#avevano potuta
constatare nei terribili momenti della
passione e nella Cena precedente.
+opo la debole((a mortale della
croce, Ges insiste sulla sua poten(a
divina, qualit! che gi! da prima
possedeva, come si poteva
intravedere dai miracoli, ma che ora
risplende in modo evidente. Gli dato
potere in cielo e in terra. &on dice
poten(a, ma potere perch0 lo esercita
in piene((a ed in maniera ordinata.
)a sua estensione abbraccia cielo e
terra. Che Ges avesse potere sulla
morte e quindi sugli in%eri era gi! noto
dalla resurre(ione. 7 Cesarea di
8ilippo .gli aveva gi! trasmesso a
"ietro il potere delle chiavi sulla terra.
5ra con la sua 7scensione tale
potere viene con%ermato nel cielo ed
esteso nello spa(io e nel tempo.
9uesto potere gli viene dal "adre che
vuole gli siano sottomesse tutte le
creature. +avanti a )ui si deve
piegare "ogni ginocchio, nei cieli, sulla
terra e sotto terra", oppure, come
abbiamo sentito nella seconda lettura:
"*utto +io ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo
su tutte le cose". 3icevuto questo
potere, Ges invia i suoi a %are
discepole tutte le genti. Come
abbiamo letto nel tempo di &atale la
sua missione incominci$ da una terra
di tenebra e posta nell#ombra di
morte, sarebbe a dire nel pericolo di
perdi(ione, di l/ una grande luce
ri%ulse. 5ra deve brillare su tutta la
terra. Che Ges e il "adre nello
Spirito santo siano una cosa sola
viene sottolineato nel comando di
batte((are nel nome unico dei *re e
non nei loro nomi singoli. Ges
rassicura i suoi discepoli che .gli li
accompagner! nella loro missione, da
vicino, sen(a interru(ioni. .gli con
noi sulla terra %ino alla %ine del mondo,
cio %ino a quando saremo noi ad
essere per sempre con )ui nel cielo.
: con noi quando pensiamo a )ui,
con noi quando per )ui %atichiamo,
con noi quando )o preghiamo ed
con noi quando ascoltiamo parlare di
)ui oppure parliamo bene di )ui,
con noi nei nostri successi ed con
noi nella so%%eren(a, con noi nel
combattimento ed con noi nella
prova e noi saremo con )ui quando
perseverando riusciremo vincitori.
*utto possiamo in )ui e tutto ci$ che
possiamo di buono viene da
)ui.Sempre nella seconda lettura san
"aolo prega che i cristiani possano
avere uno spirito di sapien(a e di
rivela(ione per una pro%onda
conoscen(a di Cristo6 e comprendano
;
qual la straordinaria grande((a
della sua poten(a verso di noi, che
crediamo, secondo l#e%%icacia della
sua %or(a e del suo vigore.
)#ascensione di Cristo al cielo non
un segno della sua debole((a, an(i
la dimostra(ione del suo potere, che
possiamo e%%icacemente
esperimentare nei sacramenti ogni
volta che lo vogliamo e che dobbiamo
testimoniare nelle opere ogni giorno
%ino al suo ritorno glorioso.
PER LA PREGHIERA 5don An!elo Saporiti6
7ele/rare la tua ascensione, Si!nore,
si!ni1ica per me non !uardare pi) in cielo
ma *ol!ere il mio s!uardo alla terra+
8ra ini2ia il tempo del mio impe!no,
lo spa2io della mia responsa/ilit9 di cristiano,
il /anco di pro*a della mia 1iducia in te+
:u, Si!nore, non mi lasci solo+
%i "ai promesso di camminare con me
e con c"iun'ue cerc"i di costruire
un mondo pi) !iusto,
una c"iesa pi) umana,
una societ9 pi) solidale+
%i c"iedi solo una cosa0
amare te
nel *olto delle persone c"e "o accanto+
$ammi la 1or2a della 1ede,
to!li dal mio cuore le paure,
1a; c"e non mi 1ermino le di11icolt9
e non permettere mai c"e mi deprimano !li insuccessi+
%a sempre e do*un'ue,
concedimi di essere canale trasparente della tua !ra2ia,
ri1lesso scintillante del tuo !rande amore+
Amen+
<
Luned 2 giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!

&n 'uel tempo, dissero i discepoli a (es)0 -cco, ora parli apertamente e non pi) in
modo *elato+ 8ra sappiamo c"e tu sai tutto e non "ai /iso!no c"e alcuno t<interro!"i+
3er 'uesto crediamo c"e sei uscito da $io+ =ispose loro (es)0 Adesso credete>
-cco, *iene l<ora, an2i !i9 *enuta, in cui *i disperderete ciascuno per conto suo e mi
lascerete solo? ma io non sono solo, perc"@ il 3adre con me+ i "o detto 'uesto
perc"@ a//iate pace in me+ Ael mondo a*ete tri/ola2ioni, ma a//iate cora!!io0 io "o
*into il mondoB+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 53aolo 7urta26
Smettiamola di guardare in cielo: il
Signore qui, sulla terra, presente in
altro modo. : ini(iato il tempo dei
discepoli, il tempo della Chiesa, di
questa Chiesa, %atta di uomini %ragili e
innamorati del vangelo, che dubitano
e non capiscono, che portano con
%atica l#immensa responsabilit!
dell#annuncio del 3egno, che pensano
di avere capito, di essere saldi,
mentre la %ede continuamente
messa alla prova. Con l#ascensione
l#umanit! entra de%initivamente in +io.
. l#uomo entra de%initivamente
nell#amici(ia con +io. 7 noi a%%idato
l#annuncio del 3egno, la costru(ione
di un mondo nuovo. +io ci rende
degni, capaci di tanto impegno, di
guarire ogni malattia e dolore
interiore, di cacciare i demoni e le
ombre delle nostre paure, di creare
luoghi di nuova umanit! in un mondo
lacerato e sanguinante. +io impara ad
essere uomo. )#uomo impara a
comportarsi come +io. &on temiamo
le persecu(ioni del mondo, il
crescente clima di ostilit! nei con%ronti
della %ede e dei cristiani: al(iamo lo
sguardo verso l#altrove, restiamo
%edeli al compito che il Signore ci ha
a%%idato in attesa della sua venuta
de%initiva nella piene((a dei tempi.
PER LA PREGHIERA 5ito (roppelli6
7;era un Como c"e perde*a san!ue nel !iardino de!li uli*i,
ma un traditore, /aciandolo, ri*el. l;amore
di cui 'uell;Como era capace+
7;era un uomo in silen2io da*anti all;adultero -rode,
=
ma il silen2io del condannato scon1isse l;elo'uen2a del peccatore+
7;era un uomo sapiente da*anti al de/ole 3ilato,ma 1u in*ano c"e i
1la!ellatori a!!redirono la *erit9+ 7;era un Como di /ene c"e porta*a una
crocetra le !rida di 'uelli del sinedrio e le lacrime delle pie donne,
ma l;a11etto della madre rese pi) le!!ero il suo cammino+
7;era un uomo c"e mori*a sulla croce, ma il suo *olto pieno di luce,
1u risposta d;amore alla crudelt9 dei suoi /oia+
Si udD un !rido di dolore uscire dal petto 1erito0
3adre, perdona loro+
La *oce si perse nel *ento,
ma spacc. il *elo del tempio ri*elando l;unit9 nell;amore+
7i 1urono se!ni di 1allimento nell;ultimo sospiro del croce1isso,
ma un !rido di 1ede esplose dal petto del centurione romano+
7i 1urono tene/re c"e domina*ano la terra,
mentre il /uon ladrone entra*a nella *era luce+
7i 1u un corpo inerte 1ra le /raccia di una donna piena di *ita,
prima c"e un sepolcro prestato acco!liesse il redentore dell;umanit9+
All;impro**iso dal sepolcro s/occi. la *ita,
ed il risuscitato riempD di 1esta la terra redenta+
La notte 1u!!D spa*entata 1acendo sor!ere l;eterna aurora+
7;erano apostoli tremanti, 'uando il 7risto appar*e,
ma di*ennero intrepidi eroi dopo la sua ascensione+
7i 1u un tempo di paura a metter in 1u!a !li amici,
ma lo Spirito di 7risto *inse per sempre la /arriera del timore+
La notte tra!ica cedette cosD il posto alla risurre2ione+
E la storia di un condannato c"e era !iudice dei *i*i e speran2a dei morti+
7;era una *olta un unico 7risto c"e predica*a la Fuona Ao*ella,
ma -!li si moltiplic. in o!nuno di noi,
e 1ece di o!ni !iorno della 7"iesa una nuo*a 3entecoste+

San 7arlo LGan!a e compa!ni
>
Marted 3 giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 17,1-11
Padre, glorifica il Figlio tuo.
&n 'uel tempo, (es), al29ti !li occ"i al cielo, disse0
3adre, *enuta l<ora0 !lori1ica il 4i!lio tuo perc"@ il 4i!lio !lori1ic"i te+ :u !li "ai
dato potere su o!ni essere umano, perc"@ e!li dia la *ita eterna a tutti coloro c"e
!li "ai dato+ ,uesta la *ita eterna0 c"e conoscano te, l<unico *ero $io, e colui c"e
"ai mandato, (es) 7risto+ &o ti "o !lori1icato sulla terra, compiendo l<opera c"e mi
"ai dato da 1are+ - ora, 3adre, !lori1icami da*anti a te con 'uella !loria c"e io a*e*o
presso di te prima c"e il mondo 1osse+ Ho mani1estato il tuo nome a!li uomini c"e mi
"ai dato dal mondo+ -rano tuoi e li "ai dati a me, ed essi "anno osser*ato la tua
parola+ 8ra essi sanno c"e tutte le cose c"e mi "ai dato *en!ono da te, perc"@ le
parole c"e "ai dato a me io le "o date a loro+ -ssi le "anno accolte e sanno
*eramente c"e sono uscito da te e "anno creduto c"e tu mi "ai mandato+ &o pre!o
per loro? non pre!o per il mondo, ma per coloro c"e tu mi "ai dato, perc"@ sono tuoi+
:utte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono !lori1icato in loro+ &o non
sono pi) nel mondo? essi in*ece sono nel mondo, e io *en!o a te+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 5-remo San Fia!io6
,noltrarsi in questa preghiera di Ges
al termine della sua missione tra noi
come inoltrarsi in una luce
abbagliante. 3iesci a percepirne
alcuni signi%icati. *utti no? "erch0
superano le nostre capacit! cognitive.
Ges a%%erma di pregare per noi.
Siamo in%atti noi quelli che gli %urono
consegnati dal "adre come suo
possesso pre(ioso. 'a atten(ione?
&oi siamo possesso sia del "adre
che del 8iglio perch0 ci$ che
dell#uno dell#altro dentro il vincolo
dello Spirito Santo: amore uni%icante.
,l possesso dice poten(a6 ma poich0 il
modo di possedere di +io analogo
alla sua natura che amore nella
triplicit! della %usione delle persone
divine, se ci lasciamo %are dalla *rinit!
santissima diventiamo quello che
siamo chiamati ad essere: lodi della
sua gloria e, glori%icati, siamo
occasione che +io pure nelle nostre
piccole esisten(e, venga glori%icato.
@o tentato poco %a di guardare il sole
in un a((urro tesissimo: stavo per
essere abbagliata, ma che gioia quel
mare di luce? Cos/ per queste
rivela(ioni di Ges. *i rendono
consapevole del valore della tua
stessa persona, del dono pre(ioso
che la tua vita nelle mani del "adre,
illuminata dalla parola di Ges,
guidata dal suo Spirito. S/, la
glori%ica(ione gi! ini(iata?
)#importante non scappar via dal
cammino del vangelo vissuto, dalle
certe((e di %ede che Ges ci ha
consegnato, dandoci anche i me((i
A
per viverne.
Signore Ges, tu che sei una cosa
sola col Padre, crea in me sentimenti
filiali e amorevole impegno a viverne,
giorno per giorno, la sua volont.
PER LA PREGHIERA 53re!"iera6
La tua ascensione al cielo, Si!nore,
mi colma di !ioia perc"@ 1inito per me
il tempo di stare a !uardare ci. c"e 1ai
e comincia il tempo del mio impe!no+
7i. c"e mi "ai a11idato,
rompe il !uscio del mio indi*idualismo
e del mio stare a !uardare
1acendomi sentire responsa/ile
in prima persona della sal*e22a del mondo+
A me, Si!nore, "ai a11idato il tuo an!elo,
perc"@ lo annunciassi su tutte le strade del mondo+
$ammi la 1or2a della 1ede,
come e//ero i tuoi primi apostoli,
cosD c"e non mi *inca il timore,
non mi 1ermino le di11icolt9,
non mi a**ilisca l;incomprensione,
ma sempre e do*un'ue, io sia tua lieta noti2ia,
ri*elatore del tuo amore,
come lo sono i martiri e i santi
nella storia di tutti i popoli del mondo+
Mercoled 4 giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 17,11-19
Siano una cosa sola, come noi.
B
&n 'uel tempo, I(es), al29ti !li occ"i al cielo, pre!. dicendo0J 3adre santo,
custodiscili nel tuo nome, 'uello c"e mi "ai dato, perc"@ siano una sola cosa, come
noi+ ,uand<ero con loro, io li custodi*o nel tuo nome, 'uello c"e mi "ai dato, e li "o
conser*ati, e nessuno di loro andato perduto, tranne il 1i!lio della perdi2ione,
perc"@ si compisse la Scrittura+ %a ora io *en!o a te e dico 'uesto mentre sono nel
mondo, perc"@ a//iano in se stessi la piene22a della mia !ioia+ &o "o dato loro la tua
parola e il mondo li "a odiati, perc"@ essi non sono del mondo, come io non sono del
mondo+ Aon pre!o c"e tu li tol!a dal mondo, ma c"e tu li custodisca dal %ali!no+ -ssi
non sono del mondo, come io non sono del mondo+ 7onsacrali nella *erit9+ La tua
parola *erit9+ 7ome tu "ai mandato me nel mondo, anc"e io "o mandato loro nel
mondo? per loro io consacro me stesso, perc"@ siano anc"<essi consacrati nella
*erit9+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 5%onaci Fenedettini Sil*estrini6
+inan(i alla passione Ges pred/ce ai
suoi che l#avrebbero lasciato solo.
7ggiunge che essi stessi si sarebbero
dispersi. San )uca ci raccontava dei
due discepoli di .mmaus che hanno
lasciato la propria comunit! di
Gerusalemme e vagano verso un
villaggio distante sette miglia. )a
Chiesa ancora vittima di interiori
lacera(ioni, vecchie e nuove e nella
nostra societ! assistiamo spaventati
al sempre pi %requente %enomeno
delle separa(ioni coniugali. 9uanto
urgente quindi sentire, ancora una
volta, l#accorata preghiera di Ges per
l#unit! della Chiesa, dei suoi ministri e
discepoli di ogni epoca. )#unit! nella
Chiesa il segno visibile dell#amore
che ci unisce nell#unico vero +io. :
allo stesso tempo la dimostra(ione
dell#e%%icacia della reden(ione che ci
ha riconciliati al "adre e tra di noi.
5ltre che essere illuminati dalla
stessa %ede e animati dall#unico
Spirito, noi siamo convocati anche
all#unica mensa della "arola e del
pane di vita. Sarebbe scandaloso e
sacrilego quindi essere causa di
divisione e %onte di dissidi dopo aver
goduto di tanta gra(ia. +opo essere
stati consacrati nella verit!. )#unit!
vissuta in +io diventa motivo della
nostra gioia perch0 cos/ noi
alimentiamo la speran(a nei beni
%uturi, cos/ godiamo della certe((a di
essere amati da +io e capaci di
amarci scambievolmente. 9uesto il
messaggio %inale, l#auspicio e
l#impegno che Ges ha lasciato alla
sua Chiesa. Cna grande immensa
apertura che conduce al cuore stesso
di +io e nutre di lin%a soprannaturale
l#intera nostra umanit!. 9uello che
Ges chiede ed implora per noi
quanto noi, come credenti, come
Chiesa dobbiamo annunciare e
testimoniare per essere luce del
mondo e sale della terra. 9uesta la
ragione per cui la liturgia ci %a
ascoltare e meditare la preghiera di
Ges in prossimit! della "entecoste.
9uello Spirito la %onte dell#unit!
nell#amore che lui .
D
PER LA PREGHIERA 5(ior!io La 3ira6
Aon si dica 'uella solita 1rase poco seria0 la politica una cosa /ruttaB Ao0
l;impe!no politico K cio l;impe!no diretto alla costru2ione cristianamente
ispirata della societ9 in tutti i suoi ordinamenti a cominciare dall;economico
K un impe!no di umanit9 e di santit90 un impe!no c"e de*e potere
con*o!liare *erso di s@ !li s1or2i di una *ita tutta tessuta di pre!"iera, di
medita2ione, di pruden2a, di 1orte22a, di !iusti2ia e di carit9+
San Foni1acio
EF
Gioved giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 17, 20-26
Siano perfetti nellunit.

&n 'uel tempo, I(es), al29ti !li occ"i al cielo, pre!. dicendo0J Aon pre!o solo per
'uesti, ma anc"e per 'uelli c"e crederanno in me mediante la loro parola0 perc"@
tutti siano una sola cosa? come tu, 3adre, sei in me e io in te, siano anc"<essi in noi,
perc"@ il mondo creda c"e tu mi "ai mandato+ - la !loria c"e tu "ai dato a me, io l<"o
data a loro, perc"@ siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa+ &o in loro e tu
in me, perc"@ siano per1etti nell<unit9 e il mondo conosca c"e tu mi "ai mandato e
c"e li "ai amati come "ai amato me+ 3adre, *o!lio c"e 'uelli c"e mi "ai dato siano
anc"<essi con me do*e sono io, perc"@ contemplino la mia !loria, 'uella c"e tu mi "ai
dato? poic"@ mi "ai amato prima della crea2ione del mondo+ 3adre !iusto, il mondo
non ti "a conosciuto, ma io ti "o conosciuto, e 'uesti "anno conosciuto c"e tu mi "ai
mandato+ - io "o 1atto conoscere loro il tuo nome e lo 1ar. conoscere, perc"@
l<amore con il 'uale mi "ai amato sia in essi e io in loro+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 5a cura dei 7armelitani6
,l vangelo di oggi ci presenta la ter(a
ed ultima parte della Preghiera
Sacerdotale, in cui Ges guarda
verso il %uturo e mani%esta il suo
grande desiderio di unit! tra di noi,
suoi discepoli, e per la permanen(a di
tutti nell#amore che uni%ica, poich0
sen(a amore e sen(a unit! non
meritiamo credibilit!. "erch0 il mondo
creda che tu mi hai mandato. Ges
estende l#ori((onte e prega il "adre:
Non prego solo per questi, ma anche
per quelli che per la loro parola
crederanno in me; perch tutti siano
una cosa sola. Come tu, Padre, sei in
me e io in te, siano anchessi una
cosa sola, perch il mondo creda che
tu mi hai mandato. .cco che qui
emerge la grande preoccupa(ione di
Ges per l#unit! che deve esistere
nelle comunit!. Cnit! non signi%ica
uni%ormit!, bens/ rimanere nell#amore,
malgrado le tensioni ed i con%litti.
7more che uni%ica %ino al punto di
creare tra tutti una pro%onda unit!,
come l#unit! che esiste tra Ges ed il
"adre. )#unit! nell#amore rivelata nella
*rinit! il modello per le comunit!.
"er questo, mediante l#amore tra le
persone, le comunit! rivelano al
mondo il messaggio pi pro%ondo di
Ges. )a gente diceva dei primi
cristiani: "Guardate come si amano?"
)#attuale divisione tra le tre religioni
nate da 7bramo veramente tragica:
giudei, cristiani e mussulmani. "i
tragica ancora la divisione tra noi
cristiani che diciamo di credere in
Ges. +ivisi, non meritiamo
credibilit!. )#ecumenismo sta nel
centro dell#ultima preghiera di Ges al
"adre. .# il suo testamento. .ssere
EE
cristiano e non essere ecumenico
un controsenso. Vuol dire contraddire
l#ultima volont! di Ges.
Che l#amore con cui mi hai amato stia
in loro. Ges non vuole rimanere solo.
+ice: Padre, voglio che anche quelli
che mi hai dato siano con me dove
sono io, perch contemplino la mia
gloria, quella che mi hai dato, poich
tu mi hai amato prima della crea!ione
del mondo. Ges %elice quando noi
tutti siamo con lui. )ui vuole che i suoi
discepoli abbiamo la stessa
esperien(a che lui ebbe del "adre.
Vuole che noi conosciamo il "adre e
che lui ci conosca. &ella -ibbia, la
parola conoscere non si riduce ad
una conoscen(a teorica ra(ionale, ma
presuppone sperimentare la presen(a
di +io vivendo nell#amore con le
persone della comunit!.
Che siano uno come noi? "#nit e
$rinit nel vangelo di Giovanni%. ,l
vangelo di Giovanni ci aiuta a
comprendere il mistero della *rinit!,
la comunione tra le persone divine: il
"adre, il 8iglio e lo Spirito. +ei quattro
vangeli, Giovanni quello che mette
maggiormente l#accento sulla
pro%onda unit! tra "adre, 8iglio e
Spirito. +al testo di Giovanni 2Gv
EA,>1B4 vediamo che la missione del
8iglio la suprema mani%esta(ione
dell#amore del "adre. . questa unit!
tra "adre e 8iglio %a proclamare
Ges: &o e il Padre siamo uno 2Gv
EF,;F4. *ra lui e il "adre c# una unit!
intensa tanto che chi vede il volto
dell#uno vede anche il volto dell#altro.
. compiendo questa missione di unit!
ricevuta dal "adre, Ges rivela lo
Spirito. 'o Spirito di (erit viene dal
Padre 2Gv E=,2>4. 7 richiesta del
8iglio 2Gv E<,E>4, il "adre lo manda a
ciascuno di noi in modo che rimanga
con noi, incoraggiandoci e dandoci
%or(a. 7nche lo Spirito ci viene dal
8iglio 2Gv E>,A1B4. Cos/, lo Spirito di
Verit!, che cammina con noi, la
comunica(ione della pro%onda unit!
che c# tra il "adre ed il 8iglio 2Gv
E=,2>12A4. )o Spirito non pu$
comunicare una verit! diversa dalla
Verit! del 8iglio. *utto ci$ che in
rapporto con il mistero del 8iglio, lo
Spirito ce lo %a conoscere 2Gv E>,E;1
E<4. 9uesta esperien(a dell#unit! in
+io %u molto %orte nelle comunit! del
+iscepolo 7mato. )#amore che unisce
le persone divine "adre e 8iglio e
Spirito ci permette di sperimentare
+io mediante l#unione con le persone
in una comunit! di amore. 7nche cos/
era la proposta della comunit!, dove
l#amore dovrebbe essere il segno
della presen(a di +io in me((o alla
comunit! 2Gv E;,;<1;=4. . questo
amore costruisce l#unit! nella
comunit! 2Gv EA,2E4. )oro
guardavano l#unit! in +io per poter
capire l#unit! tra di loro.

PER LA PREGHIERA 5Andrea Focelli6
8!ni a2ione ci apre da*anti un /i*io0 la strada del male e 'uella del /ene+ La
prima sem/ra una discesa, durante la 'uale non si pedala e non si 1a 1atica,
ma con il risc"io concreto di cadere+ La seconda assomi!lia tanto a una
salita, durante la 'uale si suda e dietro ad o!ni tornante si nasconde
E2
l;insidia di mollare+ Arri*ati in cima per. si "a la sensa2ione di a*er 1atto
un;impresa, di a*er portato a termine 'ualcosa di !rande+
!enerd 6 giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 21,1-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
&n 'uel tempo, I'uando si 1u mani1estato ai discepoli edJ essi e//ero man!iato, (es)
disse a Simon 3ietro0 Simone, 1i!lio di (io*anni, mi ami pi) di costoro>+ (li rispose0
7erto, Si!nore, tu lo sai c"e ti *o!lio /ene+ (li disse0 3asci i miei a!nelli+ (li
disse di nuo*o, per la seconda *olta0 Simone, 1i!lio di (io*anni, mi ami>+ (li
rispose0 7erto, Si!nore, tu lo sai c"e ti *o!lio /ene+ (li disse0 3ascola le mie
pecore+ (li disse per la ter2a *olta0 Simone, 1i!lio di (io*anni, mi *uoi /ene>+
3ietro rimase addolorato c"e per la ter2a *olta !li domandasse L%i *uoi /ene>M, e !li
disse0 Si!nore, tu conosci tutto? tu sai c"e ti *o!lio /ene+ (li rispose (es)0 3asci
le mie pecore+ &n *erit9, in *erit9 io ti dico0 'uando eri pi) !io*ane ti *esti*i da solo e
anda*i do*e *ole*i? ma 'uando sarai *ecc"io tenderai le tue mani, e un altro ti *estir9
e ti porter9 do*e tu non *uoi+
,uesto disse per indicare con 'uale morte e!li a*re//e !lori1icato $io+ -, detto
'uesto, a!!iunse0 Se!uimi+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 5%ons+ incen2o 3a!lia6
Ges interroga "ietro sull#amore. Sa
che ci$ che lo terr! legato a lui per
sempre in%atti non potr! essere il
senso del dovere o la %or(a di volont!,
ma solo il desiderio di ricambiare col
suo a%%etto l#amore scon%inato
ricevuto. ,l Signore lo interroga tre
volte di seguito, come a dire che la
domanda essen(iale, che bisogna
porsi sempre, ogni giorno. .# questa
in%atti la domanda di %ondo che come
riassume ogni "arola pronunciata da
+io: "'i ami tuG" )a risposta di "ietro
dapprima orgogliosa, addolorata
che il Signore non si %idi della sua
parola. 'a poi l#insisten(a del
'aestro vince la sua resisten(a e
mette a nudo la sua debole((a,
%acendogli sentire %orte il bisogno di
a%%idarsi, ancora una volta, a lui per
imparare cosa vuol dire veramente
voler bene. )e parole che seguono
sono come uno squarcio sul %uturo di
"ietro. 9uell#uomo trover! %inalmente
E;
la sua solidit!, che credeva di
possedere gi! nella sua %or(a
d#animo, nell#a%%idarsi totalmente al
Signore, nel lasciarsi guidare da lui
per giungere l/ dove neanche
immaginava. Cos/ si reali((a la
pro%e(ia di un pescatore che riuscir!
ad attirare con le reti del vangelo %olle
di uomini al Signore.
PER LA PREGHIERA 5La 3ace :orner96
La pace torner9 se credi c"e il sorriso pi) di un;arma, c"e 'uanto unisce
pi) di 'uanto di*ide, c"e la di*ersit9 un arricc"imento+
La pace torner9 se pre1erisci la speran2a al sospetto, se 1ai tu il primo
passo *erso l;altro, se ti ralle!ri per la !ioia del *icino+
La pace torner9 se stai dalla parte del po*ero e dell;oppresso, se
l;in!iusti2ia c"e colpisce 'uesti ti 1erisce 'uanto 'uella c"e su/isci tu+
La pace torner9 se sai donare con amore un po; del tuo tempo, accettare il
ser*i2io c"e l;altro ti o11re, condi*idere con cuore il tuo pane+
La pace torner9 se ri1iuti di /attere la tua colpa sul petto de!li altri, se
accetti la critica e ne trai pro1itto? se *alori22i l;opinione di*ersa dalla tua+
La pace torner9 se ritieni la collera una de/ole22a e non una 1or2a? se *edi
nell;altro an2itutto un 1ratello, se credi c"e la pace possi/ile+
NAllora la pace torner9+

"a#ato 7 giugno 2014
# $al an!elo secondo (io*anni 21,20-2
uesto il discepolo che testimonia !ueste cose e le ha scritte, e la sua testimonian"a
vera.
&n 'uel tempo, 3ietro si *olt. e *ide c"e li se!ui*a 'uel discepolo c"e (es) ama*a,
colui c"e nella cena si era c"inato sul suo petto e !li a*e*a domandato0 Si!nore, c"i
c"e ti tradisce>+ 3ietro dun'ue, come lo *ide, disse a (es)0 Si!nore, c"e cosa
sar9 di lui>+ (es) !li rispose0 Se *o!lio c"e e!li riman!a 1inc"@ io *en!a, a te c"e
importa> :u se!uimi+ Si di11use perci. tra i 1ratelli la *oce c"e 'uel discepolo non
sare//e morto+ (es) per. non !li a*e*a detto c"e non sare//e morto, ma0 Se *o!lio
E<
c"e e!li riman!a 1inc"@ io *en!a, a te c"e importa>+ ,uesti il discepolo c"e
testimonia 'ueste cose e le "a scritte, e noi sappiamo c"e la sua testimonian2a
*era+ i sono ancora molte altre cose compiute da (es) c"e, se 1ossero scritte una
per una, penso c"e il mondo stesso non /astere//e a contenere i li/ri c"e si
do*re//ero scri*ere+
SPUNTI DI RIFLESSIONE 57omunit9 %issionaria
illare!ia6
"ietro e Giovanni sono amici6 hanno
condiviso insieme tante cose: erano
insieme quando %urono chiamati sulla
riva del lago, insieme sono corsi al
sepolcro, erano vicini a Ges nella
Santa Cena, hanno condiviso tante
cose, in un certo senso si
completavano: alla rude((a di "ietro
%aceva cornice la dolce((a di
Giovanni. 5ra naturale che "ietro si
preoccupi della sua sorte: ". luiG"
Che ne sar! di GiovanniG 9ui Ges
sembra dare una risposta un po# dura:
"Che importa a teG" &on una %rase
molto gentile, sembra quasi che
anche +io abbia diritto alla sua
privacH, che anche +io abbia i suoi
segreti. Si racconta che Sant#7ntonio
7bate %osse molto preoccupato sulla
sorte di chi si sarebbe salvato e di chi
invece sarebbe stato precipitato
all#in%erno. )a risposta gli venne dal
cielo: "7ntonio, bada a te stesso?"
Cosa vuole dirci GesG &on
dobbiamo preoccuparci degli altri, del
loro destinoG Certamente, ma
salveremo gli altri solo nella misura in
cui ci preoccuperemo di seguire Ges
in prima persona. Solo se i nostri
passi ricalcheranno i suoi, solo se
sapremo seguirlo veramente sulla
strada del calvario, solo se saremo
autentici testimoni del suo amore,
solo se la nostra sequela sar! gratuita
e disinteressata, allora la
preoccupa(ione degli altri sar! vera,
essi troveranno in noi il volto del Ges
da amare e seguire.

PER LA PREGHIERA 5$on :onino Fello6
(ra2ie, Si!nore, perc"@
se ci 1ai sperimentare la po*ert9 della mietitura
e ci 1ai *i*ere con dolore il tempo delle *acc"e ma!re,
tu dimostri di *olerci *eramente /ene,
poic"@ ci disto!li dalle nostre presun2ioni
corrose dal tarlo dell;e11icientismo,
ra11reni i nostri desideri di onnipoten2a,
e non ci esponi al ridicolo di 1ronte alla storia0
an2i di 1ronte alla cronaca+
E=

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