Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Non è lecito utilizzare materiale privato: si useranno, anche per la brutta copia, i fogli
ufficiali.
L'uso di mezzi illeciti o altri comportamenti scorretti saranno segnalati per i provvedimenti del caso.
Tutti i fogli usati devono essere riconsegnati con il tema e la soluzione, la quale deve
figurare negli spazi previsti.
BUON LAVORO
COMPITO.
1. Chiarire quale metodo è stato utilizzato per calcolare il valore economico dei lavori domestici
svolti dalle donne nell’ambito familiare.
2. Chiarire i motivi dello scarto tra il valore del lavoro domestico svolto dalle donne svizzere
rispetto alle donne italiane.
3. Alla luce di questi calcoli si può ragionevolmente dubitare del Prodotto interno lordo quale
indicatore della ricchezza e del benessere complessivamente prodotti?
2
4. Immaginare come si potrebbe realizzare, su scala nazionale, un sistema di retribuzione del
lavoro svolto dalle casalinghe.
6. Esprimere un parere personale sull’appello finale lanciato dalla Consigliera federale Calmy-Rey.
3
II MERCATO E CONCORRENZA
COMPITO.
1. Indicare, per ciascun esercizio, se le risposte sono vere o false (V / F) e motivare brevemente la
propria scelta, ma solo qualora esse fossero vere.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
4
III LA MONETA
COMPITO.
1. Presentare gli obiettivi macroeconomici fondamentali che la legge assegna alla Banca nazionale
svizzera.
3. Chiarire che cosa si intende quando si parla del ruolo di moltiplicazione della moneta svolto
dall’insieme delle banche commerciali.
4. Presentare due strumenti attraverso i quali una Banca centrale può attuare una politica
monetaria restrittiva.
5. Chiarire in quale fase del ciclo congiunturale può avere senso attuare una politica monetaria
espansiva.
6. Rappresentare graficamente la domanda di moneta, chiarendo anche quali sono le variabili sugli
assi.
7. Scomporre la domanda di moneta nelle sue tre diverse componenti e fornire una spiegazione
teorica esauriente.
5
IV L’IMPRESA DA UN PUNTO DI VISTA GIURIDICO
Tra le altre, viene proposta anche una pagina dedicata alla scelta della forma giuridica più
appropriata per la creazione di un’impresa.
COMPITO.
2. Indicare in quale dei codici svizzeri si possono trovare le norme relative alla forma giuridica delle
imprese.
Nel sito della Confederazione viene anche proposto un elenco di criteri da tenere in
considerazione qualora si volesse creare una nuova impresa. Essi sono:
- il capitale
- il rischio/responsabilità
- l’autonomia
- le imposte
- la sicurezza sociale
4. Per ognuno dei cinque criteri indicare una differenza giuridica fondamentale tra le imprese
individuali e le società (di persone o di capitali).
6
V LA BORSA E I MERCATI FINANZIARI
Leggere con attenzione il testo che segue e rispondere alle domande. Si tratta della prima parte di
un lungo articolo del noto economista americano Nouriel Roubini, dedicato alla crisi finanziaria
internazionale attualmente in corso.
di Nouriel Roubini
Le preoccupazioni e domande degli investitori, degli economisti e degli uomini politici sono in questo
momento: riusciranno gli Stati Uniti a compiere un atterraggio morbido o subiranno un atterraggio brusco?
L'attuale crisi dei mercati finanziari rappresenta un problema serio e persistente o una temporanea
impennata della volatilità? La Fed ritoccherà i tassi di interesse e queste politiche monetarie contribuiranno a
prevenire l'hard landing dell'economia? Il resto del mondo riuscirà a sganciarsi dal rallentamento economico
degli Usa?
Le probabilità per un atterraggio brusco dell'economia statunitense (una recessione economica) erano già
alte prima della crisi e dell'impennata della volatilità nei mercati finanziari dell'estate. La crisi, però,
manifestatasi sotto forma di una seria stretta creditizia e della liquidità, aumenta le probabilità di un hard
landing. Siamo di fronte a un circolo vizioso, dove un'economia Usa che continua a indebolirsi aggrava ancor
di più la stretta nei mercati finanziari e dove la stretta delle condizioni creditizie e della liquidità nei mercati
finanziari indebolirà l'economia con un ulteriore crollo degli investimenti immobiliari e un rallentamento dei
consumi e della spesa in conto capitale delle aziende.
Il rallentamento dell'economia statunitense peggiorerà nei prossimi trimestri per diversi motivi. Gli Stati Uniti
stanno attraversando la più grave recessione nel settore immobiliare degli ultimi 30 anni: la domanda e
l'offerta di case di nuova costruzione scende drasticamente da un anno e per la prima volta dalla Grande
Depressione i prezzi delle case sono scesi su base annua. Prezzi che scenderanno molto di più nei prossimi
due anni – di circa un 15% – per via di cinque fattori che gonfieranno ancor più il già enorme eccesso di
case di nuova e vecchia costruzione disponibili, già alto a livelli storici. La stretta creditizia nei mutui ridurrà
ulteriormente la domanda di case di nuova costruzione; milioni di famiglie che non onoreranno i mutui
perderanno la casa e una volta rientrate in possesso di queste case le banche le riverseranno sul mercato
incrementando un'offerta già eccessiva; nei prossimi 12 mesi sarà rinegoziato l'equivalente di mille miliardi in
mutui a tasso variabile a tassi di interesse molto più alti e le famiglie che non saranno in grado di rinegoziarli
o permettersi questi interessi più alti saranno costrette a vendere le case a prezzi stracciati; coloro che in
condizioni patrimoniali non particolarmente agiate hanno comprato immobili a fini speculativi ora tenteranno
di venderli anche se i prezzi scendono. Aspettatevi nei prossimi due anni una caduta dei prezzi degli
immobili residenziali veloce e drastica.
Una crisi immobiliare non può comportare una recessione perché il settore rappresenta solo il 5% del pil, ma
la valanga si sta riversando su altri settori: l'industria auto è in recessione, il manifatturiero rallenta, la
domanda di beni durevoli legati alla casa (mobili, elettrodomestici) scende e l'occupazione e la creazione di
posti di lavoro decresce.
Inoltre il consumo delle famiglie americane (70% della domanda aggregata) è in sofferenza. I consumatori
non hanno risparmi, sono oberati dai debiti e in balia di forze negative. Finché i prezzi delle case crescevano
(fino al 2006) era naturale per le famiglie usare il valore della casa come un Bancomat, accendendo crediti
sulla base di immobili il cui valore aumentava. Ora che i prezzi scendono, si assiste ad una contrazione del
consumo, la cui crescita è rallentata da una media del 4% fino al primo trimestre 2007 a un debole 1,3 nel
secondo trimestre, e ciò prima dalla crisi estiva. I consumatori sono messi alle strette dal decremento del
valore degli immobili che porta a un effetto di ricchezza negativa, dall'impossibilità di attingere al patrimonio
immobiliare che spinge le famiglie a non spendere, dalla stretta creditizia che implica costi più alti per il
servizio del debito; dall'indebolimento del mercato del lavoro (il numero degli occupati è sceso in agosto per
la prima volta in 4 anni) che riduce le possibilità di generare reddito. (…)
(Fonte: Affari&Finanza, 10 novembre 2007)
7
COMPITO.
2) Estrapolare dal testo tre fattori che potrebbero, secondo Roubini, portare ad una recessione
dell’economia USA.
Esprimere un parere personale su questa previsione.
3) Indicare quali sono i maggiori problemi economici che (in questa fase congiunturale ed in
prospettva) sembrano coinvolgere il settore delle banche commerciali americane.
4) Chiarire in che modo una recessione negli USA potrebbe avere conseguenze negative e quindi
trasmettersi anche in Europa ed in Svizzera.
Possiamo stare tranquilli? Esprimere un parere personale.
8
VI ECONOMIA NAZIONALE
Alcuni studiosi di storia del pensiero economico, riferendosi alle importanti innovazioni teoriche
elaborate dall’economista inglese John Maynard Keynes, parlano di una vera e propria “rivoluzione
keynesiana”.
COMPITO.
a) Riassumere brevemente un aspetto del pensiero keynesiano che si possa considerare, senza
dubbio, particolarmente innovativo, appunto “rivoluzionario”, rispetto alla tradizione economica
ancora dominante fino al periodo tra le due guerre mondiali.
c) E’ corretto sostenere che il ragionamento macroeconomico keynesiano porta alla teoria della
“disoccupazione volontaria”? Che cosa si intende con quest’ultima espressione?