Descrizione del farmaco Immunosoppressori - L04AX02 Thalidomide Celgene
Celgene Europe Limited
28 cps 50 mg - 383,6* - 252,69** Classe H - Tipo ricetta: RR Procedura di registrazione: centralizzata europea Il farmaco inserito nel Registro AIFA dei farmaci oncologici sottoposti a monitoraggio.
Indicazioni del nuovo principio attivo In associazione a melfalan e prednisone indicata per il trattamento di prima linea di pazienti con mieloma multiplo non trattato, di et 65 anni o non idonei a chemioterapia a dosi elevate. Talidomide viene prescritta e dispensata in conformit al Programma di prevenzione della Gravidanza.
Il nostro giudizio Lautorizzazione di talidomide, in associazione a melfalan+prednisone come prima linea nel trattamento del MM in pazienti non candidabili al trapianto autologo di cellule staminali, nonostante sia gravata da eventi avversi potenzialmente gravi, appare supportata da risultati incoraggianti in termini di aumento della sopravvivenza totale.
Punti chiave Talidomide, utilizzata come sedativo e antiemetico negli anni 50 e poi ritirata a causa dellelevato potenziale teratogeno, rientra in commercio come farmaco orfano nella terapia di prima linea del mieloma multiplo in associazione a melfalan e prednisone (MPT) in pazienti 65 anni o pi giovani non candidabili alla chemioterapia ad alte dosi seguita da trapianto di midollo osseo 4 . I dati principali di efficacia che hanno supportato lutilizzo della dose da 200 mg 4,14 , provengono dallo studio IFM 99-067 su 447 pazienti dai 65-75 anni (o pi giovani se non candidabili al trapianto) nel quale lassociazione MPT stata confrontata a melfalan e prednisone (MP). I risultati, relativi a un follow-up di 51,5 mesi, hanno mostrato un vantaggio in termini di sopravvivenza totale (end point I) di 18,4 mesi in pi con MPT rispetto a MP 7 . Laltro studio 16 (IFM 01/01) nel quale la sopravvivenza totale costituiva lend point I stato condotto su una popolazione pi anziana (78,5 anni in media; n=229) nella quale MPT (contenente talidomide alla dose di 100 mg/die), a un follow-up di 47,5 mesi ha dimostrato un vantaggio di 14,9 mesi di sopravvivenza in pi rispetto a MP. In un terzo RCT 4,8,9 (GIMEMA, n=331; et 65 anni o pi giovani, non candidabili al trapianto), la tripla associazione MPT, contenente talidomide alla dose di 100 mg/die, non ha evidenziato vantaggi su MP in termini di sopravvivenza totale, end point II dello studio. In tutti gli studi 4,7-9,15,16 la differenza tra MPT e MP in termini di sopravvivenza libera da progressione risultata statisticamente significativa a favore di MPT. Non vengono resi noti 7,8 dati di efficacia specifici su pazienti di et <65 anni che, invece, risultano inclusi nel target di popolazione prevista dalle indicazioni terapeutiche autorizzate di talidomide. Gli eventi avversi di MPT, molto pi frequenti rispetto a MP e clinicamente rilevanti, consistono nellaumento del rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare, neuropatia periferica, gravi reazioni cutanee, eventi cardiaci e infezioni, come la polmonite, reazioni inaspettate vista lassenza di effetti mielosoppressivi del farmaco 15 . Oltre al dettagliato Programma di Prevenzione della Gravidanza finalizzato alla prevenzione della teratogenesi da talidomide, rivolto sia agli operatori sanitari che ai pazienti, viene raccomandata la gestione del rischio di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare, maggiore entro i primi 5 mesi di terapia, mediante la somministrazione di una tromboprofilassi a base di uneparina a basso peso molecolare o di warfarin 6 . stato attivato un Programma di Accesso Allargato 17 per rendere accessibile luso di talidomide nel mieloma multiplo per altre indicazioni non autorizzate. Al termine del Programma, della durata prevista di 12 mesi, AIFA valuter linserimento delle indicazioni nellelenco della Legge 648.
Costo Un ciclo di trattamento con talidomide, pari a 200 mg/die per 6 settimane, ha un costo pari a 1.516,14. Il costo stimato di un ciclo di trattamento con una formulazione galenica di talidomide 200 mg/die di circa 6 volte inferiore ( 250) e verrebbe a costar quanto una settimana di trattamento con la specialit.
Visto dagli altri La Revue Prescrire 2009; 303: 12-1,5. Merita di essere proposta in prima linea in aggiunta a melfalan+perdnisone nei pazienti anziani. Rimane da stabilire meglio il vantaggio in termini di sopravvivenza. Scottish Medicines Consortium 525/08. www.scottishmedicines.org.uk. Viene autorizzata in associazione a MP come prima linea in pazienti con MM 65 anni non trattati in precedenza.
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Background Il mieloma multiplo (MM) una neoplasia maligna delle plasmacellule del midollo osseo caratterizzata dalla distruzione dellosso in sedi multiple e da insufficienza midollare 1 . In Europa lincidenza di MM di 6/100.000 soggetti anno, prevalentemente in pazienti con et tra i 63 e i 70 anni. La mortalit stimata di 4,1/100.000 soggetti anno 2 . La sintomatologia variabile e comprende dolore osseo, soprattutto lombalgia persistente, alterazioni della funzionalit renale, anemia, iperviscosit del sangue, ipercalcemia, infezioni batteriche recidivanti 3 . Il MM da considerarsi una patologia inguaribile le cui complicanze pi gravi sono le infezioni e linsufficienza renale che determinano una sopravvivenza mediana di circa 3 anni 1,4 . In presenza di MM allo stadio I o asintomatico a non raccomandata alcuna terapia 2 . Il trattamento iniziale della malattia allo stadio II-III o avanzato a , dipende dallet del paziente e dalle sue condizioni iniziali 4 . Il trattamento deve essere iniziato alla comparsa di sintomi quali calcemia elevata, insufficienza renale, anemia o lesioni ossee. In Europa, per i soggetti 65 anni, non candidabili ad una chemioterapia ad alte dosi seguita dal trapianto autologo di cellule staminali, il trattamento standard costituito dallassociazione di melfalan+prednisone 4 . In alternativa a melfalan+prednisone, cui pu essere aggiunto bortezomib, nei pazienti non candidabili al trapianto viene raccomandato desametasone a basse dosi+lenalidomide 1 . Nei pazienti <65 anni 4 candidabili alla chemioterapia ad alte dosi (melfalan e ciclofosfamide) cui segue il trapianto autologo, invece, la terapia primaria di induzione vede limpiego di desametasone in doppia associazione con bortezomib o con lenalidomide o in tripla associazione con doxorubicina o talidomide 1 . Talidomide, gi designata dallEMA come farmaco orfano nel 2001, stata autorizzata come prima linea del MM in associazione a melfalan e a prednisone nei pazienti 65 anni o pi giovani, ma non eleggibili alla chemioterapia ad alte dosi e quindi al trapianto autologo. Il suo meccanismo di azione nel MM, non ancora pienamente compreso, prevede unattivit antiangiogenica e immunomodulatrice, in aggiunta agli effetti sedativi per azione sul SNC per i quali talidomide era stata inizialmente autorizzata negli anni 50 e poi ritirata nel 1961 a causa dellelevato potenziale teratogeno (circa 10.000 i casi di focomelia stimati nel mondo, di cui 5.000 ancora viventi) 4,5 . Posologia: la dose giornaliera raccomandata di 200 mg da assumere in ununica somministrazione la sera, prima di andare a dormire, per ridurre gli effetti di sonnolenza farmaco indotti 5 . La durata massima della terapia di 12 cicli ognuno di 6 settimane 6 .
Efficacia Gli studi a supporto dellefficacia di talidomide inclusi nel dossier EMA 4 comprendono 2 RCT di fase III in aperto 7-9
condotti in pazienti con MM sintomatico (stadio II o III) o allo stadio I ad alto rischio, nei quali il farmaco stato
a Il sistema di stadiazione pi comune la classificazione di Durie-Salmon che, sulla base di parametri ematici, ossei e renali, suddivide il MM in stadio I o asintomatico e stadio II e III o avanzato 2 . associato alla terapia orale di melfalan+prednisone (MP). Vengono riportati 4 anche 2 studi 10,11 in cui lassociazione di talidomide+desametasone stata confrontata a desametasone da solo come terapia di induzione, indicazione non autorizzata dallEMA 4 . Nello studio IFM 99-06 7 (Intergroupe Francophone du Mylome), 447 pazienti di et 65-75 anni (o pi giovani nel caso non fossero eleggibili ad alte dosi di chemioterapia; il 60% circa aveva unet inferiore o uguale a 70 anni) sono stati trattati per 12 cicli di trattamento, ciascuno di 6 settimane. I pazienti sono stati randomizzati per 4 giorni ogni 6 settimane a MP (melfalan 0,25 mg/kg/die+prednisone 2 mg/kg/die) o a MPT (MP alle medesime dosi+talidomide 200 mg/die incrementabili a 400 mg/die dopo 2-4 settimane in assenza di eventi avversi severi) o a trapianto di cellule staminali a ridotta intensit con MEL100 (melfalan 100 mg/m 2 ). Talidomide veniva somministrata consecutivamente senza interruzioni. Il protocollo non prevedeva la somministrazione di una profilassi anticoagulante 7,12 . Dopo un follow-up mediano di 51,5 mesi, la sopravvivenza totale (end point I) stata di 18,4 mesi in pi nel gruppo MPT rispetto a quello trattato con MP (p=0,0006) e maggiore di 13,3 mesi rispetto al braccio MEL100 (51,6 vs 38,3 mesi, HR 0,69; 0,49-0,96, p=0,027) 7,13 . Per quanto riguarda gli end point II, tra i trattati con MPT la sopravvivenza libera da progressione stata di 9,7 mesi pi lunga rispetto a MP (p<0,0001) e di 8,1 mesi maggiore rispetto a MEL100 (p=0,0002). La differenza tra i gruppi non ha invece raggiunto la significativit statistica in termini di sopravvivenza dopo progressione (13,4 mesi con MPT vs 11,4 mesi con MP vs 14,1 mesi con MEL100) 7 . La risposta completa b alla terapia, misurata a 12 mesi di follow-up, stata del 13% con MPT vs il 2% con MP (p=0,0008) 7 . Nello studio GIMEMA 4,8,9 (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dellAdulto), 331 pazienti di et 65 anni o pi giovani e non eleggibili al trapianto (et mediana 72 anni), sono stati trattati per 6 cicli, ciascuno di 4 settimane. I pazienti venivano randomizzati per 7 giorni ogni 4 settimane a MPT (melfalan 4 mg/m 2 +prednisone 40 mg/m 2 +talidomide 100 mg/die) o a MP (alle medesime dosi). La dose di talidomide poteva essere dimezzata in presenza di effetti tossici non ematalogici di grado 2 o sospesa con tossicit di grado 3. Le percentuali di risposta e la sopravvivenza libera da eventi (progressione, ricadute, decesso) costituivano lend point I mentre la sopravvivenza totale era un end point II 8 . La profilassi anticoagulante con enoxaparina 40 mg/die sc stata consentita come emendamento al protocollo originale dopo la randomizzazione dei primi 65 pazienti 14 . I risultati relativi a 255 pazienti (analisi ITT) hanno evidenziato che la percentuale di risposta clinica completa b
a 6 mesi stata del 15,5% con MPT vs il 2,4% con MP (p<0,0001) e la differenza tra i gruppi in termini di sopravvivenza libera da eventi, misurata a 2 anni, era il 54% con MPT rispetto al 27% con MP (HR 0,51; 0,35-0,75;
b risposta completa: assenza di proteina monoclonale nel plasma e nelle urine, <5% di plasmacellule nellaspirato di midollo osseo e scomparsa di plasmacitoma dei tessuti molli 7 . Dialogo sui Farmaci n. 1/2010 PRESCRIVERE NEWS < 37 (Pagina 3 di 4)
p=0,0006) 4,8 . Dopo un follow-up mediano di 17 mesi, la percentuale di sopravvivenza totale (end point II) stimata a 3 anni stata maggiore con MPT rispetto a MP (89% versus 70%, HR 0,35, 0,13-0,92; p=0,03) 8,14 . Laggiornamento 9 dei risultati, sempre secondo analisi ITT, dello studio GIMEMA
sul totale dei 331 pazienti randomizzati e dopo un follow-up mediano di 38 mesi, non ha confermato il vantaggio di MPT su MP in termini di sopravvivenza totale (2,6 mesi in pi con MP; p=0,79) 9,14,15 . La sopravvivenza libera da eventi, invece, risultata maggiore di 7,3 mesi nel gruppo MPT rispetto a MP (p<0,001) 9,14,15 . In un terzo RCT (IFM 01/01), in doppio cieco, non incluso nel dossier EMA, 229 pazienti tra 75 e 80 anni (et mediana 78,5 anni; il 36% con 80 anni) sono stati trattati per 12 cicli, ciascuno di 6 settimane. I pazienti sono stati randomizzati per 4 giorni ogni 6 settimane a MP+placebo (melfalan 0,2 mg/kg/die+prednisone 2 mg/kg/die) o a MPT (MP alle medesime dosi+talidomide 100 mg/die somministrata continuativamente) 16 . Non era prevista alcuna profilassi anticoagulante. Dopo un follow-up mediano di 47,5 mesi, la sopravvivenza totale, end point I, risultata maggiore di 14,9 mesi nel braccio MPT rispetto a MP (p=0,028) 16 . Per quanto riguarda gli end point II, nel gruppo trattato con MPT sono stati rilevati una sopravvivenza libera da progressione maggiore di 5,6 mesi rispetto al braccio MP (p=0,001) e una percentuale superiore di risposta completa (7% dei trattati con MPT vs 1% con MP, p<0,001) 16 . I risultati dei 3 studi 7,9,16 sono riportati dettagliatamente in tabella 1. Gli altri 2 RCT inclusi nel dossier EMA 4,10,11 , hanno valutato lefficacia di talidomide per la terapia di induzione su 470 e 207 pazienti (et media 65 anni) candidabili al trapianto. Lo studio ha confrontato lassociazione talidomide (da 50 mg/die incrementabili a 200 mg/die nel primo studio, e a 200 mg/die nel secondo) + desametasone 40 mg/die per 4 giorni versus desametasone da solo come terapia di induzione. LAgenzia stessa 4 ha rilevato una serie di criticit negli studi come la scelta di desametasone da solo come comparator, strategia terapeutica che non costituisce il gold standard di trattamento, la scelta di una popolazione non rappresentativa di quella target e di end point non adeguati. Nessuno dei due studi, inoltre, ha fornito dei dati sulla sopravvivenza totale 16 . La ditta produttrice, in seguito alle richieste di chiarimenti da parte dellEMA, ha ritirato la richiesta di autorizzazione del farmaco per la terapia di induzione 4 . A settembre 2009 Celgene ha attivato in Italia un Programma di Accesso Allargato 17 (ai sensi del DM 08/05/2003) per consentire la prescrizione di talidomide in pazienti adulti in nel trattamento del MM nei seguenti casi (non autorizzati da AIC): fase di induzione al trapianto di midollo; fasi di consolidamento/mantenimento dopo trapianto; terapia di salvataggio, in pazienti che non possono pi essere trattati con i farmaci disponibili in seconda linea; continuit terapeutica in pazienti gi in trattamento prima della disponibilit in Italia della specialit. Il Programma, concordato con AIFA, durer un anno (a partire dal primo giorno di trattamento del primo paziente) e durante tale periodo, l'Azienda produttrice fornir gratuitamente il farmaco. A dicembre 2009 pi di 80 centri in Italia avevano incluso gi 400 pazienti nel programma. Al termine dei previsti 12 mesi AIFA valuter l'inserimento di talidomide in L. 648 per alcuni o di tutti i sottogruppi di pazienti 17 .
Sicurezza Nei 2 studi IFM (IFM 99-06 e IFM 01/01) 7,16 , il tasso di drop out per eventi avversi risultato maggiore tra i trattati con MPT attestandosi, rispettivamente tra il 45% e il 42,5%, rispetto al 7,8-12,4% con MP. Le ADR pi frequenti che hanno determinato labbandono degli studi nei bracci MPT sono state neuropatia periferica, trombosi venosa, ematotossicit e infezioni 7,16 .
Le ADR pi frequenti con MPT rispetto a MP sono state neutropenia (46,8-23% vs 32,6-9%) e neuropatia periferica (16,9-39% vs 0-22%) 7,16 . Nello studio IFM 99-06 7 , lincidenza di ADR gravi stata complessivamente del 38,7% con MPT vs il 29,5% con MP, di queste tra le pi frequenti con MPT rispetto a MP sono state embolia polmonare (3,2% vs 2,1%), trombosi venosa profonda (3,2% vs 0,5%), polmonite e piressia (2,4% vs 1% per entrambe), lombalgia (2,4% vs 0,5%) mentre la neuropatia periferica di grado 3-4 si manifestata solo nel braccio MPT (6%) 4 . Nel secondo studio (IFM 01/01), le ADR gravi pi frequenti con MPT rispetto a MP includevano trombosi o embolia (6% vs 3%), edema (13% vs 7%), stipsi (17% vs 10%) e depressione (7% vs 3%) 16 . Nello studio GIMEMA 8 , i cui dati di sicurezza non sono riportati dallEMA 4 , gli eventi avversi di grado 3-4 si sono verificati nel 48% dei trattati con MPT vs il 25% del braccio MP. Tra queste, le ADR pi frequenti con MPT rispetto MP sono state trombosi venosa profonda (9% vs 2%), embolia polmonare (3% vs 0%), neuropatia periferica (8% vs 0%), infezioni soprattutto entro i primi 4 mesi di terapia (10% vs 2%, tra cui polmonite, herpes zoster e alle alte vie respiratorie), eventi cardiaci (7% vs 4%, tra cui aritmie, infarto/angina, ipertensione), stipsi (6% vs 0%) e rash cutanei (2% vs 0%) 8 . Nel braccio trattato con MPT lintroduzione della tromboprofilassi ha ridotto in modo statisticamente significativo lincidenza di tromboembolia (p=0,005) 8 . Lesperienza post-marketing riportata dallEMA si riferisce allimpiego di talidomide in Australia (autorizzato dal 2003) e alluso compassionevole in Francia, su un totale di 21.347 pazienti esposti, il 75% dei quali affetti da MM 4 . LAgenzia, tuttavia non fornisce alcun particolare sul tipo di ADR rilevate in questa popolazione ma specifica che nei report pubblicati in letteratura su >4.500 pazienti, gli eventi pi frequenti erano simili a quelli rilevati durante gli studi clinici e le ADR pi severe includevano neuropatia periferica, trombosi venosa profonda, embolia polmonare, bradicardia e gravi reazioni cutanee (sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi epidermica tossica) 4 . Per ridurre il rischio di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare, maggiore con la co-somministrazione di agenti eritropoietici o di TOS 4 , soprattutto nei pazienti con fattori di rischio aggiuntivi, viene raccomandata la tromboprofilassi con uneparina a basso peso molecolare o con warfarin entro i primi 5 mesi di terapia con talidomide 6 . Dialogo sui Farmaci n. 1/2010 PRESCRIVERE NEWS < 37 (Pagina 4 di 4)
La gestione del rischio di neuropatia periferica, prevede la riduzione della dose e la sospensione temporanea o permanente della terapia in funzione della gravit dellevento 6 . Lelevato potere teratogeno di talidomide e i rischi potenzialmente gravi ad essa associati ne condizionano la somministrazione nel rispetto del Programma di Gestione del Rischio concordato tra EMA, AIFA e ditta produttrice, che include un Programma di Prevenzione delle Gravidanza, il monitoraggio di eventi gravi quali neuropatia periferica e tromboembolismo venoso e la distribuzione di opuscoli informativi sia agli operatori sanitari che ai pazienti 4,5,18 . Ladesione a una corretta dispensazione di talidomide viene assicurata dal suo inserimento nel Registro dei Farmaci Oncologici sottoposti a monitoraggio intensivo dellAIFA 5 . Talidomide pu potenziare leffetto sedativo di ansiolitici, ipnotici, antipsicotici, antistaminici anti-H1, oppiodi e barbiturici e leffetto bradicardizzate di beta-bloccanti o anticolinesterasici 6 . Per la contraccezione, sconsigliato limpiego di contraccettivi orali combinati a causa dellaumento del rischio di tromboembolismo venoso 6 . Il RMP sottoposto allEMA 4 prevede la valutazione degli eventi tromboembolici e della bradicardia/sincope mediante uno studio di fase III che risulta gi completato 19 .
Studi in corso Gli studi attualmente in corso 19 su talidomide risultano 88 in totale di cui 26 nel mieloma multiplo. Tra questi ultimi, gli RCT con la sopravvivenza totale come end point I sono solo 7.
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