Sei sulla pagina 1di 97

COMUNE DI GAMBETTOLA VARIANTE DI ZONIZZAZIONE E NORMATIVA DEL P.R.G.

- 1994

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ADEGUAMENTO ALLA L.R. O5/07/1999 N. 14 ED AL D.LGS .11/02/1998 N. 2

U!!ICIO TECNICO COMUNALE A"#$. E%&'()*& A'+,'-&##-

IL SINDACO D&'-)*) Z,..,*-

INDICE TITOLO I CAPO I - GENERALITA/ Art. 1 - Finalit ed elementi costitutivi del PRG Art. 2 - Riferimenti legislativi e criteri generali di applicazione pag. 9 pag. 9

CAPO II - PARAMETRI ED INDICI URBANISTICI ED EDILIZI -RI!ERIMENTI TIPOLOGICI Art. 3 - Parametri ur anistici ed edilizi Art. " - #ipi edilizi pi$ diffusi all%esterno del &.'. Art. " is#ipologie di esercizi commerciali Art. ( - )ndici ur anistici ed edilizi TITOLO II CAPO III - MODALITA/ E STRUMENTI DI ATTUAZIONE Art. *- Programma Pluriennale di Attuazione Art. + - 'trumenti ur anistici preventivi Art , - Piano Particolareggiato di iniziativa privata pag. 1* pag. 1+ pag. 1, pag. 1, pag. 1, pag. 19 pag. 2! pag. 2! pag. 21 pag. 21 pag. 1! pag. 13 pag 1" pag. 1(

Art. 9 - Piano di Recupero di iniziativa privata Art. 1! - Piano di 'viluppo Aziendale o )nteraziendale Art. 11 - Recupero ur anistico di insediamenti a usivi Art. 12 - )ntervento diretto Art. 13 - Autorizzazione Art. 1" - &oncessione gratuita Art. 1( - &oncessione onerosa

CAPO IV - INTERVENTI DI TRAS!ORMAZIONE EDILIZI E URBANISTICI

Art. 1* - &ategorie di intervento Art. 1+ - -anutenzione ordinaria Art. 1, - .pere interne Art. 19 - -anutenzione straordinaria Art. 2! - Restauro scientifico Art. 21 - Restauro e risanamento conservativo Art. 22 - Ristrutturazione edilizia Art. 23 - Ristrutturazione ur anistica Art. 2" - /emolizione Art. 2( - /emolizione con ricostruzione Art. 2* - 0uova costruzione Art. 2+ - Ampliamento Art. 2, - 1ariazione della destinazione d%uso Art. 29 - )nterventi di tutela e sviluppo del verde

pag. 22 pag. 23 pag. 23 pag. 23 pag. 2" pag. 2( pag. 2* pag. 2+ pag. 2+ pag. 2+ pag. 2, pag. 2, pag. 2, pag. 3!

CAPO V - OPERE ED ONERI DI URBANIZZAZIONE - STANDARD URBANISTICI Art. 3! - .pere ed oneri di ur anizzazione TITOLO III pag. 32

CAPO VI - ZONIZZAZIONE Art. 31 - /ivisione in zone omogenee del territorio comunale pag. 3,

CAPO VII - ZONE A-B-C A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE Art. 32 - -odalit generali d%intervento e destinazioni d%uso CAPO VIII - ZONE A0 CULTURALI - AMBIENTALI Art. 33 - Am ito di intervento Art. 3" - /isciplina particolareggiata - Riferimenti di carattere generale pag. "1 pag. "1 pag. 39

Art. 3( - /estinazioni d%uso nelle zone A - /isposizioni generali Art. 3* - 'uddivisione della zona A in sottozone Art. 3+ - 'ottozona A2 - /isciplina particolareggiata Art. 3, - 'ottozona A3 - /isciplina particolareggiata Art. 39 - 'ottozona A" - /isciplina particolareggiata Art. "!- 'ottozona A( - /isciplina particolareggiata Art. "1 - 'ottozona A* - /isciplina particolareggiata Art. "2 - &omparti edilizi assoggettati a Piani di Recupero CAPO I1 - ZONE B0 EDI!ICATE RESIDENZIALE Art. "3 - 2one 3R - Residenziali da recuperare Art. "" - 2one 3t - Residenziali esistenti e di completamento con rispetto morfologico Art. "( - 2one 31 e 32 - Residenziali di completamento e ristrutturazione A PREVALENTE

pag. "2 pag. "" pag. "" pag. "( pag. "* pag. "+ pag. "+ pag. ", DESTINAZIONE pag. ", pag. "9 pag. (1

CAPO 1 - ZONE C0 NUOVI INSEDIAMENTI A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE Art. "* - 2one &14 zone di espansione di iniziativa pu lica 5P.6.6.P.7 2one &24 zone di espansione di iniziativa privata Art. "+ - 2one &3 - Residenziali di espansione integrate con zone preesistenti di completamento residenziale CAPO 1I - ZONE I0 ZONE INTEGRATA Art. ", - /isposizioni generali A DESTINAZIONE MISTA DI pag. (" pag. (( ESPANSIONE pag. (*

CAPO 1II - ZONE D - DT0 A PREVALENTE DESTINAZIONE PRODUTTIVA Art. "9 - 2one / - -odalit generali d%intervento e destinazioni d%uso Art. (! - 2one /14 Produttive di ristrutturazione ur anistica Art. (1- 2one /24 Per attivit industriali8 artigianali e di rottamazione8 esistenti e di completamento Art. (2 - 2one /34 Per nuovi insediamenti produttivi Art. (3 - 2one /# - -odalit generali d%intervento e destinazioni d%uso
4

pag. (9 pag. *! pag. *1 pag. *3 pag. *"

Art. (" - 2one /#14 #erziarie di ristrutturazione ur anistica Art. (( - 2one /#24 Produttive terziarie di integrazione e completamento Art. (* - 2one /#34 Produttive terziarie di espansione di nuovo impianto CAPO 1III - ZONE E - A PREVALENTE DESTINAZIONE AGRICOLA Art. (+ - /isposizioni generali Art. (, - /estinazioni d%uso ammesse nelle zone 6 Art. (9 - 6difici esistenti nelle zone agricole Art. *! - &ommissione &onsultiva per le zone agricole Art. *1 - &lassificazione delle zone agricole Art. *2 - Parametri e modalit di intervento Art. *3 - 'tato di fatto e frazionamenti successivi

pag. ** pag. *+ pag. *,

pag. +! pag. +! pag. +3 pag. +3 pag. +3 pag. +" pag. +9 DI

CAPO 1IV - ZONE !0 PER ATTREZZATURE PUBBLICHE E SERVIZI INTERESSE GENERALE ZONE G0 PER ATTREZZATURE PUBBLICHE DI 2UARTIERE ZONE H0 VERDE PRIVATO Art. *" - )ndividuazione e /estinazioni d%uso Art. *( - -odalit di intervento Art. ** - 1erde attrezzato - 'c9ede normative Art. *+ - 2one :4 a verde privato CAPO 1V - AREE A RISCHIO DI ESONDAZIONE E DI CAMPO ELETTRICO MAGNETICO Art. *, - Aree a risc9io di esondazione Art. *9 - Aree a risc9io di campo elettromagnetico CAPO 1VI - STRUMENTI ATTUATIVI GIA/ APPROVATI Art. +! - 'trumenti ur anistici preventivi gi approvati Art. +1 - &oncessioni rilasciate pag. ,9 pag. ,9 pag. ,, pag. ,, pag. ,! pag. ,1 pag. ,* pag. ,+

CAPO 1VII - CRITERI3 RE2UISITI E CARATTERISTICHE DELLE AREE PER L4INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE - NORME TECNICHE. Art. +2 - /efinizione tipologie di impianto Art. +3 - ;ocalizzazione di nuovi impianti Art. +" - 'uperficie minima di localizzazione degli impianti Art. +( - /istanze Art. +* - 1ia ilit Art. ++ - )mpianti esistenti Art. +, - )ndici ur anistico-edilizi per la realizzazione di nuovi impianti Art. +9 - #utela dei eni di interesse storico-artistico-arc9itettonico e paesaggistico Art. ,! - ;uog9i in cui < vietata l=installazione di impianti stradali ad uso pu lico Art. ,1 - Accessi Art. ,2 - .ccupazione di aree pu Art. ,3 - -anufatti Art. ," - /istanze dai confini Art. ,( - 'caric9i Art. ,* - 'er atoi Art. ,+ - Parc9eggi Art. ,, - &aratteristic9e dello spartitraffico lic9e pag. 9! pag. 9! pag. 91 pag. 91 pag. 91 pag. 92 pag. 92

pag. 92

pag. 92 pag. 93 pag. 93 pag. 9" pag. 9" pag. 9" pag. 9" pag. 9( pag. 9(

Art. ,9 - A attimento di piantagioni Art. 9! - )nsegne Art. 91 - 'egnaletica Art. 92 - Attivit commerciali connesse Art. 93 - . lig9i in caso di smantellamento e rimozione Art. 9" - )mpianti ad uso privato Art. 9( - Autorizzazione per nuovi impianti Art. 9* - Ric9iesta di autorizzazione e relativa documentazione Art. 9+ - &ollaudo Art. 9, - )mpianti su aree pu lic9e

pag. 9( pag. 9( pag. 9* pag. 9* pag. 9+ pag. 9+ pag. 9, pag. 9, pag. 99 pag. 1!!

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI


CAPO I GENERALITA/ A"+. 1 Finalit ed elementi costitutivi del PRG )l PRG disciplina le destinazioni d%uso del territorio comunale nel rispetto delle leggi nazionali e regionali vigenti e delle linee programmatic9e regionali in rapporto alle esigenze della comunit locale8 tendendo alla salvaguardia dei valori ur ani collettivi8 am ientali8 naturali e produttivi. 'ono elementi costitutivi del PRG gli ela orati indicati di seguito4 - Relazione generale - Relazione per il &entro 'torico - Relazione Geologica - #A1.1 )n>uadramento territoriale - /elimitazioni e limiti di rispetto - Attezzature territoriali 14 1!!.!!! - 14 (.!!! - #A1.2 Azzonamento del territorio comunale 14 2.!!! - #A1.3 /elimitazione del &entro 'torico 14 1.!!! - #A1.( &ategoria di intervento 14 1.!!! - #A1 9A Attrezzature esistenti nel &.'. 14 1.!!! - 0orme tecnic9e di attuazione )n caso di non corrispondenza tra tavole a scala diversa fa sempre testo la tavola a scala maggiore. A"+. 2 Riferimenti legislativi e criteri generali di applicazione Ai sensi delle leggi4 1+?!,?19"2 n.11(! e successive modificazioni@ 3!?!"?19+* n.3+3@ 2,?!1?19++ n.1!@ 2,?!2?19,( n."+@ ,?,?19,( n."31@ 2"?!3?19,9 n.122@ !9?!1?1991 n.1!@ del /.P.&.-. 29?!"?1992@ del /.;. 3!?!"?1992 n.2,(@ del /.P.R. 1*?12?1992 n."9(@ e delle leggi regionali4 !+?12?19+, n."+ modificata dalla ;.R. 29?!3?19,! n.23@ !(?!9?,, n.3*@ !,?11?,, n."*8 3!?!1?9( nA * la disciplina ur anistica del PRG si applica al territorio comunale secondo le indicazioni delle planimetrie e le prescrizioni delle presenti norme di attuazione. .gni attivit c9e comporta modificazione ur anistica e?o edilizia8 anc9e temporanea del o sul territorio comunale4 - < disciplinata dal presente PRG8 dal Regolamento 6dilizio e d%)giene del &omune di Gam ettola8 dalle leggi8 decreti e regolamenti nazionali e regionali in materia@

- < su ordinata al rilascio di concessione o autorizzazione di cui agli articoli8 138 1"8 1( delle presenti 0.#.A.e ai sensi del Regolamento 6dilizio e della legislazione vigente in materia@ - partecipa agli oneri di ur anizzazione ad essa relativi8 ed < su ordinata all%esistenza delle opere di ur anizzazione8 ovvero alla loro contestuale esecuzione ovvero alla esistenza di apposito atto di impegno a realizzarle8 secondo le modalit sta ilite dalle presenti 0.#.A. e dalla legislazione vigente in materia. Per >uanto non espressamente normato8 il 'indaco8 in sede di rilascio delle concessioni ed autorizzazioni8 avvalendosi degli organi consultivi preposti8 interpreta ed applica le presenti norme.

CAPO II PARAMETRI ED INDICI URBANISTICI ED EDILIZI. RI!ERIMENTI TIPOLOGICI ART. Parametri ur anistici ed edilizi

'.#. 'BP6RF)&)6 #6RR)#.R)A;6 - 6% la superficie delle aree soggette ad intervento preventivo8 come perimetrata nelle tavole di progetto del PRG8 comprensiva della superficie fondiaria 5'.F.7 e delle aree per opere di ur anizzazione. '.F. 'BP6RF)&)6 F.0/)AR)A - 6% la superficie delle aree8 a destinazione omogenea di zona8 utilizza ile a fini edificatori al netto delle strade destinate al pu lico transito e degli altri spazi pu lici. '.B.;. 'BP6RF)&)6 B#);6 ;.R/A - 6% la somma delle superfici di tutti i piani8 fuori ed entro terra8 misurata al lordo di tutti gli elementi verticali 5murature8 scale8 vano ascensore7. 0el computo della '.B.;. devono includersi4 - la superficie delle scale8 da conteggiarsi ad ogni piano. - la superficie delle scale esterne8 anc9e se scoperte8 poste al servizio dei piani superiori al primo a ita ile@ - i sottotetti accessi ili con scala fissa8 con altezza media C 18"! m. 5riferita all%intera superficie compresa sotto ogni profilo costante di falda o coperto7. 1iene considerata solo la '.B.;. con altezza C 18*! m.8 indipendentemente da pareti divisorie interne; - i soppalc9i con i re>uisiti di a ita ilit 5vedi '.B.7. /al computo della '.B.;. sono esclusi4 - porticati di uso pu lico a piano terra8 di >ualsiasi altezza@ - logge e alconi@ - volumi tecnici@ - scale di sicurezza. ;a '.B.;. si applica alle attivit produttive industriali8 artigianali8 commerciali8 di cui all%art.2,?c7 delle presenti norme@ e alle attivit produttive e di servizio all%agricoltura di cui all%art.2,?d7 delle presenti norme8 con esclusione delle a itazioni connesse c9e vanno computate come '.&..

'.B. 'BP6RF)&)6 B#);6 06##A A3)#A3);6 - SOPPALCHI - 6% la somma delle superfici di pavimento8 misurata al netto di murature8 pilastri8 tramezzi8 sguinci8 vani di porte e finestre8 di eventuali scale interne8 di logge e di alconi8 riguardanti tutti i locali classificati A1 e A2 dal Regolamento 6dilizio8 e dai relativi servizi e spazi di colle-gamento8 compresi am ienti ad essi assimila ili8 >uali tavernette8 studi8 locali gioco8 se dotati dei re>uisiti di a ita ilit 5 altezza media CD 28+! ml.@ altezza minima E 28!! ml. 7. 'ono comun>ue conteggiati come '.B. tutti i locali8 anc9e se destinati a servizi8 posti ai piani superiori a >uello terreno8 con esclusione dei sottotetti non a ita ili. Per le nuove costruzioni8 in tutti i locali classificati A1 nel Regolamento 6dilizio8 tale superficie va conteggiata normalmente per altezze di piano <D 3.(! ml.@ per altezze superiori8 ai fini dell%applicazione degli indici di zona8 la superficie del vano va aumentata dell% 1F ogni 3 cm. di incremento dell%altezza8 fatta eccezione per i soppalc9i con i re>uisiti di a ita ilit o con le caratteristic9e ammesse nel &entro 'torico8 la cui superficie va conteggiata normalmente. 'i definiscono soppalc9i i solai c9e dividono altimetricamente una parte di un am iente8 consentendo la continuit spaziale tra le due divisioni. ;e superfici sotto e sopra il soppalco si considerano a ita ili se le altezze medie corrispondenti sono DC 28"! ml.8 con minimo di 28!! ml.8 ed il rapporto tra la superficie del soppalco e >uella totale dell%am iente < GD !8(.5 dovranno comun>ue essere rispettati gli indici di aeroilluminazione ed il cu o d% aria di cui al /.-. !(?!+?19+(. '.0.R. 'BP6RF)&)6 0.0 R6')/602)A;6 - '.##.#6##) - 6% la somma delle superfici destinate a servizi ed accessori misurate al netto di murature8 pilastri8 tramezzi8 sguinci8 vani di porte e finestre8 e riguardanti4 - cantinole 8cantine8 autorimesse non completamente interrate 5intradosso non superiore a m. !8(! dalla >uota del marciapiede pu lico o del colmo stradale78 soffitte pratica ili8 locali motore ascensore8 ca ine idric9e8 lavatoi8 centrali termic9e ed altri locali a servizio delle residenze. Per soffitte pratica ili si intendono i sottotetti accessi ili con scala fissa8 con altezza media C 18"! e G 28+! ml. 5riferita all%intera superficie compresa sotto ogni profilo costante di falda o coperto7. 1iene considerata solo la superficie con altezza C 18*! m.8 indipendentemente da pareti divisorie interne. 'aranno comun>ue conteggiati in '.0.R.8 partendo sempre da una altezza maggiore di m. 18*! e indipendentemente da pareti divisorie interne , i sottotetti8 anc9e se non accessi ili con scala fissa8 >uando la >uota interna di imposta della copertura rispetto all%estradosso dell%ultimo solaio8 risulta superiore a m.!8(!. - autorimesse singole e collettive non interrate completamente. - androni di ingresso e porticati li eri8 con esclusione dei portici di uso pu lico e di >uelli di pertinenza di case in zona agricola@ - logge8 alconi e terrazzi funzionalmente collegati con l%a itazione. 0on saranno computate le terrazze di copertura se non accessi ili da locali la cui superficie < computa ile come '.B.. 0egli edifici residenziali8 la '.0.R. non dovr essere inferiore al 2!F della '.B. per la >uota residenziale. '.&. 'BP6RF)&)6 &.-P;6'')1A - 6% costituita dalla somma della superficie utile a ita ile 'B e dal *!F della superficie non residenziale '0R 5come previsto dal /.-. ,!1?++7.
10

;a '.&. si applica alle costruzioni in zona residenziale8 per tutte le destinazioni d%uso ammesse e previste all%art.2,?a7 7e78 per le residenze in zona agricola e in zone produttive. '.&P. 'BP6RF)&)6 &.P6R#A - 6% la superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale delle parti edificate fuori terra8 con esclusione di sporti di gronda8 alconi8 terrazzi e pensiline. :.F. A;#622A /6;;6 FR.0#) - Per fronti si intendono le superfici in elevazione corrispondenti ad una falda o solaio di copertura8 proietta ili ortogonalmente su piani verticali posti in corrispondenza delle linee di confine dell% area di intervento. ;%altezza di ciascuna fronte < la media delle altezze calcolate all%imposta delle falde di copertura sulla muratura verticale8 rispetto al livello medio del marciapiede pu lico o8 mancando >uesto8 del colmo stradale8 per i fronti su strada8 o delle linee di andamento naturale del terreno sul confine corrispondente. 'e la >uota del colmo stradale o del marciapiede pu lico < superiore a >uella del terreno sistemato l%:.F. va computata da >uest%ultima. 'ono esclusi dal computo dell%:.F. i corpi tecnici e le sagome della copertura. :.-. A;#622A -A'')-A - 6% la maggiore delle altezze delle fronti :.F.8 con esclusione dei corpi tecnici. /.F. /)'#A02A /A;;6 FR.0#) - 6% la distanza minima intercorrente fra le fronti prospicienti di uno stesso edificio8 se finestrate8 o di edifici diversi. /.&. /)'#A02A -)0)-A /A) &.0F)0) - 6% la distanza minima delle diverse fronti del fa ricato dai confini di propriet o dai limiti delle zone G ed F. /.'. /)'#A02A -)0)-A /A;;6 '#RA/6 - 6% la distanza minima delle diverse fronti del fa ricato dal ciglio delle strade pu lic9e esistenti o di progetto. Per ciglio si intende4 fuori dai centri a itati8 il limite della anc9ina stradale se transita ile 5vedi art. 2 del /.-. 1.".19*, n. 1"!"7@ dentro i centri a itati8 il limite di propriet pu lica e delle zone di rispetto della via ilit. 1.;B-) #6&0)&) - 'ono i volumi strettamente necessari a consentire l%accesso e a contenere >uelle parti degli impianti tecnici a servizio dell%edificio 5impianto idrico8 termico8 di condizionamento8 elevatorio8 televisivo8 di parafulmine8 di ventilazione8 ecc.7 c9e non possono essere comprese per esigenze tecnicofunzionali entro il corpo dell%edificio stesso8 >uale sare e realizza ile secondo i limiti imposti dal PRG. F)06'#R6 - 'i intendono8 ai fini dell%applicazione delle distanze da pareti finestrate8 esclusivamente le vedute di cui agli articoli 9!! e successivi del &odice &ivile8 fatte salve le scale8 i agni8 i retro-cucina8 e i locali '.0.R. di servizio dell%a itazione.

11

B0)#A% 6/);)2)A - 'i intende il complesso costituito dal corpo di fa rica8 distingui ile da >uelli adiacenti8 e dall%area scoperta ad esso collegata8 le cui parti si organizzano8 ai fini dell%intervento8 in modo unitario sotto l%aspetto distri utivo8 funzionale8 tipologico e stilistico. #)P.;.G)A 6/);)2)A - 6% una determinata organizzazione edilizia in cui i componenti sono regolati da rapporti riconosci ili8 secondo sc9emi tipici ripetuti. ) suoi principali componenti sono4 strutture8 parti esterne8 accesso?androne8 corte?giardino8 corpi secondari8 elementi di collegamento verticali8 partitura delle facciate8 caratteri particolari degli am ienti interni. 'BP6RF6#A2).06 - 6% ogni manufatto c9e8 costruito in data posteriore all%organismo originale e comun>ue8 estraneo ad ogni successivo organico sviluppo8 non riveste alcun interesse storico8 artistico8tipologico e contrasta con gli o iettivi di recupero e di risanamento igienico ed edilizio. #ale definizione trova riferimento nelle norme relative alla zona A. 6;6-60#) AGG6##A0#) - ;imitatamente agli interventi di nuova costruzione in zona residenziale8 gli aggetti calpesta ili8 >uali terrazze8 alconi8 logge8 dovranno avere una distanza minima dai confini /.&. E 38!! ml.. ;e pensiline8 intese come elementi a s alzo non pratica ili8 potranno avere nelle zone residenziali una distanza minima della gronda esterna dai confini /.&.E/.'.E 28(! ml. con altezza massima dal suoloE (8!! ml.0elle zone produttive e agricole le pensiline potranno avere l% altezza dal suolo uguale alla massima consentita in zona per gli edifici /.& C ml.18(! e /.'. C ml. 28(!.Gli elementi a s alzo non pratica ili8 superiori a ml. ( dal suolo non potranno sporgere oltre ml. 18(! dai muri perimetrali. B.-.). B0)#A% -)0)-A /) )0#6R160#. - 6% l%area di intervento individuata con apposito perimetro nella #A1 3 del PRG 52ona A7. Per unit di intervento si intende il complesso costituito da corpi di fa rica e spazi li eri comprendente una o pi$ unit edilizie. A.). AR6A /%)0#6R160#. - 6% la superficie cui fa riferimento l%intervento ur anistico e?o edilizio. 0el caso di interventi di frazionamento di lotti edificati8 di ampliamento o di nuove costruzioni da realizzare sui medesimi lotti8 dovr essere comun>ue garantita all%edificio esistente una superficie di pertinenza corrispondente agli indici ed agli standards prescritti dalle normative di zona di cui ai successivi articoli. 6/)F)&) 6')'#60#) - 'i considerano edifici esistenti8 ai fini dell%applicazione delle presenti norme8 gli edifici4 - costruiti anteriormente al !*.!,.19*+@ - costruiti con regolare licenza o concessione edilizia@ - regolarmente condonati ai sensi della ;. "+?,(8 solo se conformi alla normativa ur anistica della zona di insediamento. A"+. 4 #ipi edilizi pi$ diffusi all%esterno del &.'.

12

A seguito delle indagini preliminari al Piano8 per gli edifici residenziali esterni al &entro 'torico sono state individuate le seguenti tipologie edilizie. 6sse costituiscono elementi di riferimento per l%applicazione degli artt. "" e "( delle presenti 0orme. - 1);;A4 edificio isolato unifamiliare con eventuali a itazioni di servizio8 di custodia e pertinenza collocate anc9e in corpi distaccati dal principale e lotto originario con R.&. E !81! m>.?m>.. - 1);;)0) 6 &A'6 A33)0A#64 edifici isolati o a inati solitamente mono e ifamiliari di altezza non superiore a 3 piani fuori terra. - &A'6 A '&:)6RA4 complessi seriali costituiti da tre o pi$ edifici mono o ifamiliari con caratteristic9e costruttive e distri utive omogenee8 collegati con continuit e con altezze fino a 3 piani fuori terra - PA;A22)064 edifici isolati comprendenti fino a * appartamenti con altezze fino a " piani fuori terra8 serviti da un unico vano scala. -3;.&&:) &.0/.-)0)A;)4 edifici isolati o allineati con continuit costituiti da unit comprendenti pi$ di * appartamenti8 altezze superiori a 3 piani fuori terra e serviti da pi$ vani scala. A"+.4 6-7 #ipologie di esercizi commerciali )n attuazione del /.;gs.31.!3.199, n.11"8 della ;.R. n.1"?99 e delle direttive regionali di cui alla deli era del &onsiglio Regionale n.12(3 del 23-!9-1999 si individuano di seguito le tipologie fondamentali di esercizi commerciali8 in termini di classi dimensionali8 in relazione ai due settori merceologici di vendita di prodotti alimentari e di prodotti non alimentari. 1. 6sercizi di vicinato 4 gli esercizi di piccola dimensione aventi superficie di vendita non superiore a m>.1(!. 2. -edio-piccole strutture di vendita 4 gli esercizi ed i centri commerciali aventi superficie di vendita fino a m>. ,!!. 3. -edio-grandi strutture di vendita 4 gli esercizi ed i centri commerciali aventi superficie di vendita superiore a m>. ,!! fino a m>. 1.(!!. ". &entro commerciale 4 media struttura di vendita nella >uale piu= esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica ed usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente. Possono comprendere anc9e pu lici esercizi e attivita= paracommerciali. (. &entro commerciale di vicinato 4 centro nel >uale gli esercizi considerati singolarmente rientrano nella dimensione di vicinato salva l=eventuale presenza di una medio-piccola struttura di vendita. *. Grandi strutture di vendita aventi superficie di vendita superiore ai limiti definiti per le medie strutture di vendita +. Grandi strutture di vendita di livello superiore 4 di almeno "(!! m> alimentari e di almeno 1!!!! m> non alimentari. Per superficie di vendita di un esercizio commerciale si intende la misura dell=area o delle aree occupate da anc9i8 scaffalature8 vetrine e >uelle dei locali fre>uenta ili dai clienti8 adi iti all=esposizione delle merci e collegati direttamente all=esercizio di vendita.
13

0on costituisce superficie di vendita >uella dei locali destinati a magazzini8 depositi8 lavorazioni8 uffici8 servizi igienici8 impianti tecnici e altri servizi per i >uali non e= previsto l=ingresso dei clienti8 nonc9e= gli spazi di avancassa8 purc9e= non adi iti all=esposizione di merci. Per superficie di vendita di un centro commerciale si intende >uella risultante dalla somma della superficie degli esercizi al dettaglio in esso presenti. ;e previsioni insediative derivanti da disposizioni normative ovvero ricadenti nelle stesse aree o comparti attuativi sono da considerarsi strutture isolate e non devono costituirsi come centri commerciali e?o aree commerciali integrate. Fatto salvo il caso degli esercizi di vicinato e delle strutture di vendita di rango medio inferiore8 nel rispetto dei parametri relativi agli standard ur anistici ed alle dotazioni pertinenziali < consentito il passaggio univoco dalla categoria merceologica alimentare a >uella non alimentare. ;e dotazioni pertinenziali delle strutture di vendita dovranno essere sempre assicurate all=interno delle aree o degli immo ili oggetto di intervento8 ovvero in aree o immo ili immediatamente adiacenti e?o contigui8 secondo le prescrizioni di cui alla ta ella A1. ;e strutture di vendita di rango medio-inferiore8 frontistanti la via 6milia dovranno garantire caratteristic9e di innesto fra la via ilit pu lica e >uella privata uguali o e>uivalenti a >uelle di cui al punto c3 del paragrafo (.3." dei criteri regionali approvati con del &.R. 23?!9?1999 n12(3. 'ono ammesse8 mediante specific9e varianti ur anistic9e nuove localizzazioni di strutture di vendita fino al rango medio inferiore nel limite di m>. ,!!8 in considerazione del fatto c9e la popolazione insediata < inferiore a 1!.!!! a itanti. #ale facolt < preclusa >ualora la localizzazione su confine a ia un=incidenza diretta su un centro ur ano di un &omune contermine e?o vada ad incrementare una localizzazione commerciale preesistente in modo tale da fare assumere a >uest=ultima un rango dimensionale o una capacit di attrazione di livello sovracomunale. )n riferimento a ciH non sono ammissi ili varianti ur anistic9e solo normative. 'i escludono ulteriori localizzazioni8 esterne al territorio ur anizzato alla data del 21 marzo 2!!!8 di strutture commerciali frontistanti la via 6milia o direttamente gravanti su di essa . A"+. 5 )ndici ur anistici ed edilizi B.#.P. )0/)&6 /) B#);)22A2).06 #6RR)#.R)A;6 PR./B##)1A 5'.B.;.?'.#.7 6% il valore massimo espresso in m>. della superficie utile lorda '.B.;. edifica ile per ogni m>.di superficie territoriale '.#. B.#.R. )0/)&6 /) B#);)22A2).06 #6RR)#.R)A;6 R6')/602)A;6 5'.&.?'.#.7 6% il valore massimo espresso in m>. della superficie complessiva '.&. edifica ile per ogni m>. di superficie territoriale '.#. B.F.P. )0/)&6 /) B#);)22A2).06 F.0/)AR)A PR./B##)1A 5'.B.;?'.F.7 6%il valore massimo espresso in m>. della superficie utile lorda '.B.;.edifica ile per m>. di superficie fondiaria '.F.
14

B.F.R. )0/)&6 /) B#);)22A2).06 F.0/)AR)A R6')/602)A;6 5'.&?'.F.7 6% il valore massimo espresso in m>. della superficie complessiva '.&. edifica ile per m>. di superficie fondiaria '.F. R.&. RAPP.R#. /) &.P6R#BRA 5'.&P.?'.F.7 6% il rapporto massimo fra la superficie coperta '.&P e la superficie fondiaria '.F. 1;. )0/)&6 /) 1)'BA;6 ;)36RA G606RA;)22A#. 6% il rapporto massimo fra la distanza dai confini di zona o di propriet /.&. e dalle strade /.'. e l%altezza della rispettiva fronte :.F. 1;.&. )0/)&6 /) 1)'BA;6 ;)36RA /A) &.0F)0) 5/.&.?:.F.7 6% il rapporto massimo fra la distanza dai confini di zona o di propriet /.&. e l%altezza della rispettiva fronte :.F. 1;.'. )0/)&6 /) 1)'BA;6 ;)36RA /A;;6 '#RA/6 5/.'.?:.F.7 6% il rapporto massimo fra la distanza dalle strade /.'. e l%altezza della rispettiva fronte :.F. 1;.F. )0/)&6 /) 1)'BA;6 ;)36RA #RA ;6 FR.0#) 5/.F.?:F1 I :F27 6% il rapporto massimo fra la distanza delle due fronti contrapposte /.F. e la somma delle rispettive altezze :.F.1 e :.F.2

15

TITOLO II ATTUAZIONE DEL PRG


CAPO III MODALITA/ E STRUMENTI DI ATTUAZIONE

)l PRG si attua per mezzo dei Programmi Pluriennali di Attuazione 5PPA78 gi approvati di cui all%art. 13 della legge 2,?1?++ n. 1! e della ;.R.2?+, e successive modificazioni e integrazioni. A"+. 8 Programma Pluriennale di Attuazione 5P.P.A.7 )l P.P.A. programma e coordina gli interventi pu lici e privati8 in rapporto alla previsione di spesa pu lica8 in coerenza con le indicazioni degli strumenti della programmazione regionale e infraregionale. )l P.P.A. 9a durata pluriennale8 da tre a cin>ue anni8 e puH essere modificato ed integrato non prima di un anno dalla sua approvazione@ deve inoltre essere sottoposto a revisione in seguito all%approvazione di varianti generali al PRG. Al di fuori del P.P.A.8 sono consentiti8 nel rispetto delle prescrizioni del PRG8 solo gli interventi di cui all%art.9 della legge n. 1!?++. A"+. 7 'trumenti ur anistici preventivi 0elle zone dove < prescritta la modalit di intervento per mezzo di strumenti ur anistici preventivi8 il rilascio della concessione edilizia < su ordinato alla preventiva approvazione degli strumenti suddetti8 secondo le prescrizioni del presente PRG8 e delle procedure previste dalla ;.R. "+?+, 23?,! e *?9( Gli strumenti ur anistici preventivi di iniziativa pu lica8 previsti dal PRG8 sono4 - il Piano Particolareggiato 5P.P.7 di iniziativa pu lica8 di cui agli artt. 2!8 21 e 22 della ;.R. "+?+, e 23?,!@ - il Piano per l%6dilizia 6conomica e Popolare 5P66P7 di cui alle leggi 1*+?*2 e ,*(?+18 e dell%art. 23 della ;.R. "+?+, e 23?,!@ - il Piano delle aree da destinare ad )nsediamenti Produttivi 5P)P7 di cui alla legge ,*(?+1 ed all%art. 2" della ;.R. "+?+, e 23?,!@ - il Piano di Recupero 5P.R.7 di iniziativa pu lica di cui all%art.2, della legge "(+?+, e all%art.2* della ;.R. "+?+, e 23?,! ed il Piano di Ristrutturazione Br anistica 5PRB7 definito come all%art. 3*?A" della ;.R. "+?+, e 23?,! e all%art. 23 delle presenti 0orme. ) Piani Particolareggiati 5P.P.78 i Piani di Recupero 5P.R.78indicati in normativa con AR all%interno del &.'. e 3R all% esterno i Piani di Ristrutturazione Br anistica 5P.R.B.78 di iniziativa pu lica8 possono essere compilati8 a cura e per conto del &omune8 dai proprietari interessati rappresentanti i 3?" del valore dell%intero comparto8 calcolato in ase all%imponi ile catastale. ;a domanda dei proprietari interessati8 costituiti in consorzio8 dovr essere approvata dal &onsiglio &omunale8 unitamente ad apposita convenzione c9e regoler le modalit di attuazione del Piano ai sensi degli artt. 218 22 e 2( della ;.R. "+?+, e 23?,!. Gli strumenti ur anistici di iniziativa privata8 previsti dal PRG8 sono4
16

- il Piano Particolareggiato 5P.P.P.7 di iniziativa privata8 di cui al successivo art.,@ - il Piano di Recupero 5 P.R.P.7 di iniziativa privata8 di cui al successivo art.9 ed il Piano di Ristrutturazione Br anistica 5P.R.B.P.7 definito come all%art. 3*?A" della ;.R. "+?+, e 23?,! e all%art. 23 delle presenti 0orme@ - il Piano di 'viluppo Aziendale o )nteraziendale 5P.'.A.78 di cui al successivo art.1!. ;e prescrizioni del PRG possono essere modificate dagli strumenti ur anistici preventivi nei soli casi previsti dall%art.3 come modificato8 comma 1 - a della ;.R. ,?11?,, n. "*.&on apposita deli erazione consiliare 8 il &omune invita o autorizza i proprietari compresi nel perimetro fissato dal P.R.G. o proposto dai proprietari 8 a presentare il Piano Particolareggiato. 6ntro il termine sta ilito dal &omune i proprietari o gli aventi titolo dovranno presentare il progetto di P.P.P. e lo sc9ema di convenzione relativo . .ve i proprietari non provvedano nei termini indicati 8 il &omune fissa eventualmente un nuovo termine8 decorso inutilmente il >uale8 puH procedere attraverso un P.P. di iniziativa pu lica8 redatto anc9e a livello di massima con indicazione della via ilit 8 degli standards ur anistici e delle aree edifica ili. 'ulla ase di tali piani potranno essere realizzati a insindaca ile giudizio dell% Amministrazione &omunale anc9e su proposta dei proprietari interessati stralci funzionali di P.P. approvati dal &.&. con le modalit e prescrizioni degli Art. 218 228 238 2"8 2(8 e 2* della ;.R. "+?+, e sue modificazioni. #utti gli strumenti ur anistici preventivi 8 prima della adozione dovranno essere sottoposti al parere del 'ervizio Provinciale /ifesa del 'uolo in ordine a 4 - Applicazione Art. 13 ;. !2?!2?+" nA *" - )nterventi di mantenimento ed esecuzione di idonea rete di regimazione delle ac>ue superficiali. - Progetto con verifica idraulica per le aree perimetrate nelle #avole di P.R.G. come soggette a possi ili 8fenomeni di esondazione. /ovranno essere rispettate inoltre le disposizioni dell% Art. *98 nelle aree di rispetto degli elettrodotti A"+. 8 Piano Particolareggiato 5P.P.P.7 e Piano di Ristrutturazione Br anistica 5P.R.B.P.78 di iniziativa privata ) Piani Particolareggiati di iniziativa privata sono o ligatori8 con le modalit di cui all%art. +8 per i nuovi insediamenti nelle zone di espansione residenziale o produttive e integrate8 specificamente indicate dal PRG. )noltre8 i proprietari di immo ili e di aree comprese nel P.R.G.8 possono presentare proposta di P.P.P. e di P.R.B.P. aventi per oggetto interventi coordinati nel rispetto delle previsioni del P.R.G. )l P.P.P. deve essere formato su una superficie territoriale non inferiore a >uella prescritta dal PRG. )l &omune puH autorizzare lo scorporo dal perimetro di intervento di aree di stretta pertinenza di edifici ed impianti esistenti8 di lotti interclusi8 e di aree assolutamente marginali e non funzionali all%attuazione del Piano8 riducendo proporzionalmente la superficie edifica ile. #ale scorporo non puH superare complessivamente il 1!F della superficie dell%area di intervento. ;e aree scorporate mantengono le destinazioni d%uso in atto8 e sono assoggettate alle norme della zona agricola di tutela 628 di cui all%art. *1 delle presenti norme.
17

;e procedure di approvazione del P.P. di iniziativa privata sono sta ilite dall%art. 2( della ;.R. "+?+, e 23?,!8 e dall% ultimo comma dell% Art. + della presente 0.#.A. Gli elementi costitutivi del P.P. di iniziativa privata sono sta iliti dall%art. "9 della ;.R. "+?+, e 23?,!. A"+. 9 Piano di Recupero 5P.R.P.7 di iniziativa privata ) proprietari di immo ili e di aree8 compresi nelle zone di recupero di cui all%art. 2+ della legge "(+?+,8 rappresentanti8 in ase all%imponi ile catastale8 almeno il +(F del valore degli immo ili interessati8 possono presentare proposta di Piano di Recupero avente per oggetto interventi coordinati nel rispetto delle prescrizioni del PRG8 salvo >uanto previsto dall%art. 3 della ;.R."*?,,. ) contenuti e le procedure dei P.R. di iniziativa privata sono regolati dal titolo )1 della legge "(+?+, e dall%art. 2* della ;.R "+?+, e 23?,!8 e dall% ultimo comma dell% Art. + della presente 0.#.A. A"+. 10 Piano di 'viluppo Aziendale o )nteraziendale 5P.'.A.7 Ai sensi della ;.R. (?(?19++ n. 1,8 possono presentare Piani di 'viluppo Aziendale o )nteraziendale tutti i soggetti indicati all%art. * della stessa legge8 ed in particolare4 - imprenditori a titolo principale8 coadiuvanti familiari c9e a iano colla orato con il conduttore per almeno tre anni8 mezzadri e coloni@ - aziende agricole cooperative@ - associazioni di imprenditori agricoli c9e presentino un pJano comune di sviluppo per la ristrutturazione e l%ammodernamento aziendale o interaziendale. )l P.'.A. puH essere presentato8 ai fini del presente PRG8 anc9e da c9i non intende ricorrere a finanziamenti pu lici per la realizzazione degli interventi previsti. )l P.'.A. sta ilisce8 in funzione delle reali necessit produttive dell%azienda8 la >ualit e la >uantit degli interventi infrastrutturali ed edilizi necessari al suo sviluppo. A tal fine il P.'.A. dovr contenere tutti gli elementi previsti dall%art.21 della ;.R. n. 1,?++8 ed in particolare4 - descrizione della situazione aziendale nel corso dell%anno precedente la domanda@ - o iettivo di reddito previsto alla fine del piano@ -orientamenti produttivi prescelti8 mezzi e strumenti messi in atto per realizzarli@- condizioni di commercializzazione previste@ - programma di investimenti e piano dei finanziamenti@ - elementi di prova di reale disponi ilit8 nei tempi utili8 delle terre c9e si intendono ac>uisire o con le >uali si vuole ampliare la superficie aziendale. )l P.'.A. deve essere corredato dai progetti edilizi delle opere da realizzare8 con indicata la descrizione8 dimensione e destinazione d%uso di tutti i fa ricati esistenti8 di >uelli c9e si intendono recuperare8 demolire o costruire8 nonc9< dei rispettivi spazi inedificati di pertinenza. )l P.'.A. < approvato dal &onsiglio &omunale8 ed < soggetto alle procedure e alle condizioni previste dall%art."! della ;.R. "+?+, e 23?,!.
18

;a durata di realizzazione del P.'.A. non puH superare i sei anni. ;a mancata realizzazione entro >uesto termine di tutti gli interventi previsti dal P.'.A. fa decadere la concessione edilizia relativa agli edifici gi eventualmente realizzati@ i >uali saranno considerati non conformi al progetto approvato e >uindi a usivi. 'e il concessionario dimostra c9e gli impegni assunti con il P.'.A. non sono stati assolti per cause indipendenti dalla sua volont 5>uali la mancata erogazione dei finanziamenti ric9iesti78 il 'indaco8 sentita la &ommissione 6dilizia allargata8 di cui all% art. *! delle presenti norme8 puH concedere un nuovo termine. A"+. 11 Recupero ur anistico di insediamenti a usivi 6% consentito il recupero degli insediamenti a usivi gi condonati8 come previsto dall%art. 29 della ;. "+?,( e successive modific9e e integrazioni. 6% consentita la categoria d%intervento di ristrutturazione ur anistica 5art.2378 nel rispetto dei parametri e delle prescrizioni normative vigenti per la zona corrispondente alla destinazione d%uso dell%immo ile condonato8 cosJ come risulta dalla ric9iesta di autorizzazione o concessione in sanatoria. ;%intervento si attua per mezzo di Piani di Ristrutturazione Br anistica o Piani di Recupero di iniziativa privata per mezzo di proposta presentata8 con le modalit di cui agli art. 73 , e 98 dai privati interessati all%Amministrazione &omunale ed approvata dal &onsiglio &omunale. A"+. 12 )ntervento diretto )n tutte le zone del territorio comunale non soggette ad intervento ur anistico preventivo8 ed in >uelle disciplinate da strumenti ur anistici preventivi approvati e convenzionati8 il PRG si attua per intervento edilizio diretto8 su ordinato al rilascio di4 - autorizzazione8 di cui al successivo art.13@ - concessione gratuita8 di cui al successivo art.14@ - concessione onerosa8 di cui al successivo art.15. ) contenuti e le procedure di presentazione dei progetti8 nonc9< i modi e i tempi per il rilascio delle concessioni e autorizzazioni sono normati dalle leggi8 decreti e regolamenti nazionali e regionali in materia8 nonc9< dal Regolamento 6dilizio e d%)giene. A"+. 1 Autorizzazione

'ono soggette ad autorizzazione del 'indaco tutte le opere di manutenzione straordinaria8 di cui al successivo articolo 198 e >uelle di recupero a itativo8 di cui all%articolo 21. #ale autorizzazione dovr contenere8 tra l%altro8 le caratteristic9e costruttive e tipologic9e degli interventi8 e le destinazioni d%uso previste8 nel rispetto delle norme di zona del PRG. 'ono altresJ soggetti ad autorizzazione i seguenti interventi4

19

- le opere costituenti pertinenze8 intese come >ualsiasi manufatto c9e non impegna la capacit edificatoria8 od impianti tecnologici al servizio di edifici gi esistenti@ - le occupazioni di suolo mediante deposito di materiali o esposizione di merci a cielo li ero8 purc9< non comportino alcuna lavorazione@ - le opere di demolizione8 i rinterri e gli scavi c9e non riguardino la coltivazione di cave e tor iere@ - Ki cam i di destinazione d%uso non connessi a trasformazione fisic9e degli immo ili8 c9e riguardino il passaggio a una diversa categoria di usi8 di cui all% Art. 2,8 in tutte le zone di cui al #itolo ))) delle presenti 0orme 8 con esclusione delle zone K6K8in cui sono soggetti ad autorizzazione solo i cam i di destinazione d%uso c9e comportino variazione degli standards ur anistici@ nelle zone K6K8 inoltre8 gli edifici esistenti destinati ad attivit produttive di tipo KAK8 KRK8 KrK8 sono soggetti alle undicazioni e ai limiti prescritti dall% Art. *28 punto ;8 delle presenti norme.K - l%installazione di insegne8 recinzioni8 passi carrai8 cartelli8 tende aggettanti su suolo pu lico8 ca ine telefonic9e8 apparecc9i di distri uzione automatica8 c9iosc9i provvisori8 l%allestimento di mostre e di vetrine8 piccole modific9e dei prospetti 5apertura e?o modifica di vani finestre e vani porta8 cornicioni8 velette ecc.78 demolizioni di fa ricati e a attimento di al eri. A"+. 14 &oncessione gratuita 'ono soggette a concessione gratuita le opere previste dall%art. 2! delle presenti norme 5restauro scentifico7 nonc9< >uelle previste dall%art. 9 della legge 1!?19++8 ed in particolare4 - le opere da realizzare nelle zone agricole8 ivi comprese le residenze8 in funzione della conduzione del fondo e delle esigenze dell%imprenditore agricolo a titolo principale@ - gli interventi di ristrutturazione a itativa8 di cui al successivo art. 228 c9e non comportino aumento delle superfici utili di calpestio e mutamento della destinazione d%uso8 >uando il concessionario si impegni8 mediante convenzione o atto d%o ligo unilaterale a praticare prezzi di vendita e canoni di locazione degli alloggi concordati con il &omune ed a concorrere negli oneri di ur anizzazione@ - gli interventi di ampliamento8 in misura non superiore al 2!F della superficie complessiva di edifici unifamiliari@ - gli impianti8 le attrezzature8 le opere pu lic9e o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti8 nonc9< le opere di ur anizzazione8 eseguite anc9e da privati in attuazione di strumenti ur anistici@ - le opere da realizzare in attuazione di norme o di provvedimenti emanati a seguito di pu lic9e calamit. ;a concessione dovr prevedere tra l%altro4 - le caratteristic9e tipologic9e e costruttive degli edifici da realizzare e le relative destinazioni d%uso@ - l%o ligo di mantenere la destinazione d%uso nel rispetto delle norme del PRG@ - le sanzioni per l%inosservanza degli o lig9i sta iliti nella concessione. A"+. 15 &oncessione onerosa

20

'ono soggette a concessione onerosa tutte le opere c9e comportano trasformazione ur anistica ed edilizia del territorio8 ai sensi dell%art. 1 della legge 1!?19++8 ad eccezione di >uelle indicate ai precedenti articoli 13 e 1". Presupposti per il rilascio della concessione a edificare sono4 - l%inclusione dell%area nel PPA8 fatti salvi i casi previsti dalle leggi vigenti@ - l%approvazione dello strumento ur anistico preventivo e la stipula della relativa convenzione8 >uando l%area vi < compresa8 nonc9< la preventiva realizzazione delle opere di ur anizzazione previste@ - negli altri casi8 c9e l%area di intervento sia servita dalle opere di ur anizzazione primaria@ oppure c9e vi sia l%impegno del &omune al completamento delle stesse8 convalidato da iscrizione a ilancio@ oppure ancora c9e esista l%impegno del concessionario a completare le opere di ur anizzazione contemporaneamente alla costruzione. #ale impegno sar garantito attraverso polizza fideLussoria a favore del &omune8 per l%importo delle opere previste. - la titolarit del diritto di propriet8 di superficie o di uso sull%immo ile oggetto dell%intervento8 da parte del ric9iedente la concessione. ;a concessione edilizia prevede tra l%altro4 - gli oneri relativi alle opere di ur anizzazione primaria e secondaria8 in proporzione alla superficie utile edifica ile8 o all%area di intervento nel caso di insediamenti all%aperto8 determinati ai sensi dell%art. ( della legge n.1!?19++ e relative deli ere regionale e comunale di applicazione. .vvero8 >ualora dette spese vengano coperte8 in tutto o in parte8 attraverso la diretta esecuzione delle opere8 le relative garanzie fideLussorie8 gli elementi progettuali delle opere da eseguire8 e le modalit di controllo sulla loro esecuzione8 nonc9< le modalit di trasferimento al &omune. - la >uota di contri uto commisurata al costo di costruzione8 determinato ai sensi dell%art. * della legge n. 1!?19++@ - le caratteristic9e tipologic9e e costruttive degli edifici da realizzare e le relative destinazioni d%uso@ - l%o ligo a mantenere le destinazioni d%uso previste@ - le sanzioni per l%inosservanza degli o lig9i sta iliti dalla concessione. 0ei casi di cui all% art. + della legge n. 1!?19++8 il contri uto di concessione < sostituito dall%impegno8 assunto dal concessionario a mezzo di una convenzione o atto d%o ligo unilaterale8 ad applicare prezzi di vendita e canoni di locazione8 determinati ai sensi della apposita convenzione-tipo deli erata dal &omune8 sulla ase dell% art. , della legge n. 1!?19++ e della relativa deli era regionale di applicazione.

CAPO IV INTERVENTI DI TRAS!ORMAZIONE EDILIZI E URBANISTICI ART. 18 &ategorie di intervento )n applicazione delle leggi nazionali e regionali vigenti8 gli interventi di trasformazione ur anistica ed edilizia sono classificati nelle seguenti categorie4

21

- manutenzione ordinaria - opere interne - manutenzione straordinaria - restauro scientifico - restauro e risanamento conservativo - ristrutturazione edilizia - ristrutturazione ur anistica - ampliamento - nuova costruzione - demolizione - demolizione con ricostruzione - variazione di destinazione d%uso - tutela e sviluppo del verde. A"+. 17 -anutenzione ordinaria 5art. "2 ;.R. n. "+?+, e 23?,!7 &ostituiscono interventi di manutenzione ordinaria le opere di riparazione8 rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e >uelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti8 comprese le riparazioni degli impianti tecnologici industriali. ;%intervento di manutenzione ordinaria < sempre ammesso8 fatte salve le disposizioni delle leggi n. 1!,9?39 e n. 1"9+?39@ esso dovr essere preceduto da una comunicazione al 'indaco8 almeno 1( giorni prima dell%inizio dei lavori8 allegando una adeguata documentazione grafica o fotografica dello stato di fatto preesistente ai lavori8 e la descrizione dettagliata degli interventi previsti. A"+. 18 .pere interne 5art. 2* legge n."+?19,(7 'ono le opere8 interne alle costruzioni8 c9e non comportano modific9e alla sagoma della costruzione e dei prospetti8 n< aumento della superficie utile e del numero delle unit immo iliari@ non modificano la destinazione d%uso della costruzione e delle singole unit immo iliari@ non recano pregiudizio alla statica della costruzione8 e per >uanto riguarda gli immo ili compresi nella zona A8 sottozona A28 rispettino le originarie caratteristic9e tipologic9e e costruttive. Ai fini dell%applicazione del presente articolo non < considerato aumento di superficie utile l%eliminazione o lo spostamento di pareti interne o di parti di esse. #ali interventi non devono essere in contrasto con il PRG e con il Regolamento 6dilizio vigenti8 e le disposizioni del presente articolo non si applicano nel caso di immo ili vincolati ai sensi delle leggi n. 1!,9?39 e 1"9+?39. Gli interventi di opere interne non sono soggetti a concessione o ad autorizzazione@ il proprietario dell%unit immo ililiare < tenuto a presentare al 'indaco una relazione8 a firma di un professionista a ilitato alla progettazione8 c9e asseveri le opere da compiersi e il rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti. ) lavori
22

avranno inizio non prima di 1( giorni dalla data della comunicazione8 allegando una adeguata documentazione grafica e fotografica dello stato di fatto preesistente ai lavori8 e la descrizione dettagliata degli interventi previsti. A"+. 19 -anutenzione straordinaria 5art."3 ;.R.n. "+?+, e 23?,!7 &ostituiscono interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modific9e necessarie per rinnovare o sostituire parti anc9e strutturali8 fatiscenti o colla enti8 degli edifici8 nonc9< le opere e le modific9e necessarie per realizzare ed integrare i servizi igienici8 sanitari e tecnologici8 sempre c9e non alterino i volumi e le superfici utili delle singole unit immo iliari e non comportino variazione delle destinazioni d%uso. )n particolare sono opere di manutenzione straordinaria il rifacimento totale di intonaci8 recinzioni8 manti di copertura8 rivestimenti8 zoccolature e pavimentazioni esterne8 anc9e con modificazione dei tipi di materiali esistenti e delle tinte8 il rifacimento eM-novo di locali per servizi igienici e tecnologici8 compresa la realizzazione dei volumi tecnici c9e si rendano indispensa ili a seguito della installazione di impianti tecnologici necessari alle esigenze delle a itazioni8 di cui all%art. 9 punto e7 della legge n. 1!?19++. Per gli edifici industriali ed artigianali8 costituiscono interventi di manutenzione straordinaria anc9e le opere e le modific9e necessarie al rinnovamento degli impianti e >uelle finalizzate all%adeguamento tecnologico8 senza aumento di superficie utile e senza variazione della destinazione d%uso e del tipo di produzione. Gli interventi di manutenzione straordinaria sono soggetti all%autorizzazione del 'indaco ad eseguire i lavori@ tale autorizzazione si intende accolta >ualora il 'indaco non si pronunci nel termine di 9! giorni e il ric9iedente puH dare corso ai lavori dandone comunicazione al 'indaco prima del loro inizio. 'ono fatti salvi i casi previsti dall%art. ", della legge "(+?+,8 >uando l%intervento comporta il rilascio dell%immo ile da parte del conduttore o >uando riguardi edifici soggetti ai vincoli previsti dalle leggi 1!,9?39 e 1"9+?39. ;%intervento di manutenzione straordinaria non < altresJ ammesso negli edifici assoggettati a restauro scientifico di cui al successivo art.2!. A"+. 20 Restauro scientifico 5art.3*?A1 della ;.R.n."+?+, e 23?,!7 Gli interventi di restauro scientifico consistono in un insieme sistematico di opere c9e8 nel rispetto degli elementi tipologici8 formali e strutturali degli edifici8 ne consentono la conservazione valorizzandone i caratteri e rendendone possi ile un uso adeguato alle intrinsec9e caratteristic9e. )l tipo di intervento prevede4 a7 )l restauro degli aspetti arc9itettonici e il ripristino delle parti alterate8 e cio<4 - il restauro o il ripristino delle fronti esterne ed interne@ - il restauro e il ripristino degli am ienti interni@ - la ricostruzione filologica di parti dell%edificio eventualmente crollate o demolite@ - la conservazione e il ripristino dell%impianto distri utivo - organizzativo originale@

23

- la conservazione e il ripristino degli spazi li eri8 >uali8 tra gli altri8 le corti8 i larg9i8 i piazzali8 gli orti8 i giardini8 i c9iosc9i8 ecc. 7 )l consolidamento8 con sostituzione delle parti non recupera ili8 senza modificarne la posizione o la >uota8 dei seguenti elementi strutturali4 - murature portanti sia interne c9e esterne@ - solai e volte@ - scale@ - tetto8 con ripristino del manto originale di copertura. c7 la eliminazione delle superfetazioni come parti incongrue all%impianto originario ed agli ampliamenti organici del medesimo. d7 l%inserimento degli impianti tecnologici ed igienico sanitari essenziali nel rispetto delle norme di cui ai punti precedenti. A"+. 21 Restauro e risanamento conservativo 5art.3*?A2 ;.R."+?+, e 23?,!7 Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono >uelli rivolti a conservare l%organismo edilizio e ad assicurare la funzionalit mediante un insieme sistematico di opere c9e8 nel rispetto degli elementi tipologici8 formali e strutturali dell%organismo stesso8 ne consentono destinazioni d%uso con essi compati ili. #ali interventi comprendono il consolidamento8 il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutivi dell%edificio8 l%inserimento degli elementi accessori e degli impianti ric9iesti dalle esigenze dell%uso8 l%eliminazione degli elementi estranei all%organismo. ) tipi di intervento di >uesta categoria sono specificati all%interno delle seguenti sottocategorie4 17 Restauro e risanamento conservativo di tipo A7 )l tipo di intervento prevede4 a7 la valorizzazione degli aspetti arc9itettonici8 per >uanto riguarda il ripristino dei valori originali8 mediante4 - il restauro ed il ripristino delle fronti esterne ed interne@ - il restauro e il ripristino degli am ienti interni nel caso vi siano elementi di documentata importanza@ 7 il consolidamento con sostituzione delle parti non recupera ili8 senza modificare la posizione dei seguenti elementi strutturali4 - murature portanti sia interne c9e esterne@ - solai e volte@ - scale@ - tetto con ripristino del manto di copertura originale@ c7 l%eliminazione delle superfetazioni come parti incongrue all%impianto originario ed agli ampliamenti organici del medesimo@ d7 l%inserimento degli impianti tecnologici ed igienico-sanitari essenziali nel rispetto delle norme di cui ai punti precedenti.

24

27 Restauro e risanamento di tipo 7 )l tipo di intervento prevede4 a7 la valorizzazione degli aspetti arc9itettonici mediante4 - il restauro e il ripristino delle fronti esterne e interne@ su >ueste ultime sono ammesse nuove aperture o la modifica di >uelle esistenti8 purc9< non venga alterata l%unitariet del prospetto@ - il restauro degli am ienti interni4 sono consentiti adeguamenti all%altezza interna degli am ienti ai minimi fissati dai Regolamenti 6dilizio e d%)giene8 rimanendo fisse le >uote delle finestre e delle linee di gronda e di colmo@ 7 il consolidamento e il nuovo intervento strutturale esteso a larg9e parti dell%edificio@ c7 l%eliminazione delle superfetazioni come parti incongrue all%impianto originario ed agli ampliamenti organici del medesimo@ d7 l%inserimento degli impianti tecnologici ed igienico-sanitari essenziali8 nel rispetto delle norme di cui ai punti precedenti. 37 Ripristino tipologico )l tipo di intervento prevede la valorizzazione degli aspetti arc9itettonici mediante4 - il ripristino dei collegamenti verticali e orizzontali collettivi >uali androni8 locc9i scale8 portici@ - il ripristino ed il mantenimento della forma8 dimensioni e dei rapporti tra unit edilizie preesistenti ed aree scoperte8 >uali corti e c9iostri@ - il ripristino di tutti gli elementi costitutivi del tipo edilizio8 >uali4 partitura delle finestre8 u icazione degli elementi principali e particolari elementi di finitura. "7 /emolizione )l tipo di intervento prevede la valorizzazione degli aspetti arc9itettonici mediante4 la demolizione dei corpi edili incongrui e la esecuzione di opere esterne@ tale demolizione concorre all%opera di risanamento8 funzionale e formale8 delle aree destinate a verde privato e a verde pu lico. (7 Recupero e risanamento delle aree li ere )l tipo di intervento prevede la valorizzazione degli aspetti ur anistici ed arc9itettonici mediante la eliminazione delle opere incongrue esistenti e la esecuzione di opere capaci di concorrere alla riorganizzazione funzionale e formale delle aree e degli spazi li eri8 e delle aree destinate a verde privato e a verde pu lico. A"+. 22 Ristrutturazione edilizia 5Art. 3*?A3 ;.R. "+?+, e 23?,!7 Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono >uelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere c9e possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. #ali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell%edificio8 l%eliminazione8 la modifica e l%inserimento di nuovi elementi ed impianti8 la modifica delle
25

caratteristic9e del singolo alloggio o di pi$ alloggi8 senza aumento del volume 8 delle altezze preesistenti e senza modific9e della sagoma esterna dell% edificio salvo i casi previsti all% Art. 3( penultimo comma ed all% Art. "1 - 2A comma 5riorganizzazione dei volumi7. )l tipo di intervento prevede4 - il restauro e il ripristino dei fronti esterni ed interni8 per le parti originarie ancora conservate e per gli elementi di particolare valore stilistico@ mentre in generale deve essere salvaguardata l%unitariet dei prospetti e la configurazione dei corpi edilizi@ - il restauro e il ripristino degli am ienti interni per le parti originarie ancora consistenti e per gli elementi di particolare valore stilistico@ -il ripristino e la sostituzione delle opere necessarie per il riordino dei collegamenti orizzontali e verticali collettivi nonc9< dei servizi@ - l%inserimento di nuovi elementi ed impianti8 compresa la >uota dei parc9eggi prevista dall%art. 1, della legge ,*(?*+ e dell%art. 2 della legge 122?,9 con le limitazioni prescritte al 1A comma. ;%intervento di ristrutturazione edilizia < soggetto a concessione onerosa8 salvo il caso previsto all%art.1" delle presenti norme. A"+. 2 Ristrutturazione ur anistica

Gli interventi di ristrutturazione ur anistica sono >uelli rivolti a sostituire l%esistente tessuto ur anistico con altro diverso mediante un insieme sistematico di interventi edilizi anc9e con la modificazione del disegno dei lotti8 degli isolati e della rete stradale. )l tipo di intervento prevede4 la valorizzazione degli aspetti ur anistici e arc9itettonici mediante4 - la demolizione e costruzione8 sulla ase di parametri planovolumetrici8 indici e vincoli specifici e generali indicati dal PRG@ - la riorganizzazione dell%impianto ur anistico8 mediante la realizzazione delle opere di ur anizzazione e la sistemazione complessiva delle aree li ere pu lic9e e private@ - la riorganizzazione delle destinazioni d%uso dei fa ricati8 secondo i parametri e i vincoli specifici e generali indicati dal PRG. A"+. 24 /emolizione )l tipo di intervento prevede4 - la eliminazione parziale o totale di opere e fa ricati esistenti8 senza ricostruzione di altre opere o fa ricati@ - l%adeguata sistemazione dell%area li era risultante. A"+. 25 /emolizione con ricostruzione

26

6% sempre consentita8 ad eccezione c9e per le zone A8 nel rispetto degli indici e parametri ur anistici di zona. 0el caso di edifici esistenti in cattive condizioni di conservazione < ammessa8 per esigenze di adeguamento alla normativa antisismica8 la demolizione con ricostruzione mantenendo le distanze e le altezze preesistenti8 nel rispetto di tutti gli altri indici di zona. #ale disposizione non si applica ai fa ricati condonati se non sono conformi alle presenti norme. Per le sottozone A2 e A3 < consentita la demolizione e ricostruzione nei casi di ripristino tipologico. Per le sottozone A" e A( < consentita la demolizione e ricostruzione dei soli volumi esistenti per interventi di ripristino morfologico previsti dai Piani di Recupero. Per le sottozone A* < ammessa la demolizione con ricostruzione di cui all%art."1. A"+. 28 0uova costruzione ;%intervento di nuova costruzione consiste nella edificazione di >ualsiasi opera emergente dal suolo o riguardante il sottosuolo8 nonc9< di >ualsiasi manufatto c9e8 indipendentemente dalla durata8 dalla inamovi ilit ed incorporazione nel suolo8 sia in grado di costituire unit a ita ile o agi ile8 fatti salvi i casi di ampliamento di cui all%art. 2+.con '.&. G m>. (!. )l tipo di intervento comprende anc9e la realizzazione o l%adeguamento delle opere di ur anizzazione. ;%intervento di nuova costruzione < soggetto a concessione edilizia gratuita o onerosa8 ai sensi degli articoli 1" e 1( delle presenti norme8 fatte salve le opere costituenti pertinenze o impianti tecnologici al servizio di edifici esistenti8 soggetti ad autorizzazione gratuita ai sensi dell%art. + della legge n. 9"?,2. A"+. 27 Ampliamento ;%intervento < inteso come aumento dell%estensione in senso orizzontale e verticale di tutta o di parte della costruzione esistente con la creazione di volumi o superfici utili complementari. ;%intervento di ampliamento < soggetto a concessione onerosa8 ad eccezione dei casi di cui all%art.1" 5ampliamento inferiore al 2!F di edifici unifamiliari7 e all%art.19 5realizzazione di volumi tecnici per impianti7 delle presenti norme. A"+. 28 1ariazione della destinazione d%uso KAi fini di regolamentare le variazioni della destinazione d%uso8 in applicazione della ;.R. n. "*?,,8 come modificata dalla ;.R. n. *?9(. le destinazioni d%uso sono raggruppate nelle seguenti categorie4 - a7 - funzione a itativa e relativi servizi@ - 7 - funzioni direzionali8 finanziarie8 assicurative@5 17 - funzioni commerciali8 ivi compresi gli esercizi pu lici e l%artigianato di servizio@5 27 - attivit produttive di tipo manifatturiero artigianale solamente se la oratoriali. 'i intendono per attivit la oratoriali >uelle svolte in locali compresenti con altre funzioni e inferiori a 1!! m>. di '.&.@ 5 37
27

- funzioni di servizio8 ivi comprese le sedi di attivit culturali8 ricreative8 sanitarie pu lic9e e private@ 5 "7 - studi professionali@ 5 (7 - c7 - funzioni produttive di tipo manifatturiero8 ad eccezione di >uelle di cui alla precedente lettera 7@ 5c17 - attivit commerciali all%ingrosso8 magazzini ortofrutticoli e depositi@ 5c27 - attivit di deposito e smontaggio di rottami ferrosi@ 5c37 - insediamenti di tipo agroindustriale@ 5c"7 - allevamenti zootecnici di tipo intensivo@ 5c(7 - d7 - funzioni agricole o connesse al loro diretto svolgimento a livello aziendale e interaziendale ivi comprese >uelle a itative degli operatori agricoli a titolo principale@ - e7 - funzioni al erg9iere e comun>ue per il soggiorno temporaneo. Per tutti gli am iti territoriali individuati dal presente P.R.G. 8 con esclusione delle zone K6K8 le destinazioni d%uso ammesse8 ai sensi della citata ;.R. n. *?9(8 sono specificate negli articoli relativi a ciascuna zona e nelle tavole di P.R.G. ;e variazioni di destinazione d%uso accompagnate da intervento edilizio sono soggette alla procedura prevista per tale tipo di intervento. ;e variazioni di destinazione d%uso non connesse a trasformazioni fisic9e degli immo oli sono soggette ad autorizzazione >ualora comportino il passaggio dall%uno all%altro dei raggruppamenti di categorie - a8 8 c8 d8 e -indicati al comma precedente@ sono soggette ad asseverazione >ualora riguardino il passaggio da un uso ad altro compreso nello stesso raggruppamento di categorie o nella stessa categoria @ sono soggette a formale comunicazione nei casi riguardanti le modeste modific9e di uso di cui al successivo comma , del presente articolo. ;a domanda di concessione8 la domanda di autorizzazione o l%asseverazione riguardanti mutamenti d%uso devono essere accompagnate dal versamento del conguaglio degli oneri di ur anizzazione 8 >ualora >uelli relativi alla nuova destinazione siano maggiori di >uelli previsti per la destinazione precedente. )l mutamento d%uso8 connesso o meno a trasformazioni fisic9e8 c9e comporti aumento del carico ur anistico < comun>ue su ordinato al contemporaneo ed integrale reperimento degli standards ur anistici previsti dalla legge regionale4 pertanto la domanda di concessione 8 la domanda di autorizzazione o l%asseverazione devono essere accompagnate dagli atti necessari per l%adeguamento degli standards ur anistici alla nuova destinazione d%uso8 nelle >uantit previste dalla #a ella A8 allegata all%Art. 3! delle presenti norme8 mediante il soddisfacimento 5con nuova realizzazione od altre modalit7 degli eventuali maggiori standards di parc9eggi privati 8 e la cessione degli eventuali maggiori standards di servizi pu lici8 anc9e con le modalit previste dalle presenti norme ai sensi dell% Art. 1, della citata ;.R. n. *?9(8 e cio< con reperimento in altre aree esterne al comparto interessato purc9< destinate dal P.R.G. a servizi pu lici8 o con monetizzazione 8 nelle zone 3 e nelle zone & per le >uote sta ilite dalle presenti norme. ;a destinazione d%uso in atto dell%immo ile o dell%unit immo iliare < >uella sta ilita dalla licenza o concessione edilizia ovvero dall%autorizzazione rilasciata ai sensi di legge e8 in assenza o indeterminazione di tali atti8 dalla classificazione catastale attri uita in sede di primo accatastamento o da altri documenti pro anti. 0on si 9a mutamento della destinazione d%uso >uando si modifica l%uso di interi vani dell%unit
28

immo iliare8 per una sola volta nell%arco di tempo di validit dello strmento ur anistico 8 per non pi$ del trenta per cento della superficie utile o comun>ue per non pi$ di trenta m>. Ai sensi del citato Art. 1* della ;.R. n. *?9* commi *8+8,8 nel caso di mutamento della destinazione d%uso soggetta ad autorizzazione 8 si dovranno rispettare le seguenti prescrizioni4 a7 il ric9iedente < tenuto a ric9iedere al &omune il certificato di conformit 8 di cui all% art. 1! della ;.R. n. 33?9!8 previa presentazione al &atasto dei fa ricati del mutamento di destinazione d%uso@ 7 la domanda di autorizzazione dovr essere corredata da una asseverazione di un professionista a ilitato alla progettazione attestante la conformit dell%uso previsto al certificato d%uso8 se rilasciato8 ovvero a >uanto sta ilito dagli strumenti ur anistici ed edilizi vigenti 8 in assenza del certificato d%uso@ c7 >ualora il 'indaco non si pronunci nel termine di 9! giorni dal ricevimento8 il ric9iedente puH dar corso al mutamento previo pagamento dell%eventuale conguaglio tra gli oneri previsti8 determinando egli stesso in via provvisoria. A"+. 29 )nterventi di tutela e sviluppo del verde 0egli insediamenti ur ani8 in particolare nelle zone residenziali e di uso pu lico8 deve essere curata in modo particolare la manutenzione ed il potenziamento della dotazione di verde. #utti i progetti relativi ad interventi soggetti a concessione devono contenere4 - il rilievo in scala 141!! e la documentazione fotografica degli al eri e degli ar usti esistenti@ saranno indicati in particolare la posizione e la dimensione del tronco8 e la proiezione della c9ioma delle piante di alto fusto esistenti nel lotto e sulle strade confinanti con l%area di intervento@ - una planimetria in scala 141!! dello stato di progetto relativo alla sistemazione esterna di tutta l%area8 con l%u icazione e la specificazione delle piante e delle macc9ie di verde conservate e di >uelle di nuovo impianto8 e con l%indicazione delle zone a prato e a coltivo8 con le relative opere di pavimentazione8 recinzione ed arredo. ) progetti dovranno di norma rispettare le al erature esistenti8 in particolare >uelle di alto fusto8 mantenendo una distanza adeguata negli scavi8 non meno di 28!! m.8 dalla ase del tronco. ;%a attimento di al eri esistenti potr essere consentito 8 previa presentazione di apposito progetto8 nel caso c9e dopo l% a attimento siano rispettati i rapporti di cui all% ultimo comma del presente articolo @ in caso contrario l% a attimento potr essere autorizzato previa piantumazione di nuovi al eri fino al raggiungimento del suddetto rapporto nell% area interessata 8 oppure di tre nuovi al eri da collocare secondo le esigenze dell% interessato nella propria area o in area pu lica con modalit e garanzie indicate dall% Bfficio #ecnico &omunale. 0elle aree esterne dei lotti residenziali e nelle zone destinate a parco o ad attrezzaturee pu lic9e8 deve essere rispettato il rapporto minimo di un al ero di alto fusto e di due gruppi di ar usti per ogni 1!! m>. di superficie scoperta8 fra piante esistenti e di nuovo impianto. ) nuovi al eri dovranno avere altezza minima di m. 38!!. ;a scelta delle essenze dovr di norma essere fatta fra >uelle indicate nell%elenco allegato alle presenti norme.
29

CAPO V

OPERE ED ONERI DI URBANIZZAZIONE STANDARD URBANISTICI

A"+. 0 .pere ed oneri di ur anizzazione 'ono opere di ur anizzazione primaria >uelle sottoelencate4 - le strade@ - i parc9eggi pu lici e gli spazi di sosta 5nella misura complessiva di m>. " per a itante convenzionale insedia ile7@ - le fognature e gli impianti di depurazione@ - il sistema di distri uzione dell%ac>ua8 dell%energia elettrica8 della forza motrice8 del gas e del telefono@ - la pu lica illuminazione@ - il verde attrezzato8 5nella misura di m>. * per a itante convenzionale insedia ile7 - gli allacciamenti ai pu lici servizi non aventi carattere generale8 ma al diretto servizio degli insediamenti. ;e opere di ur anizzazione primaria sono di norma realizzate dal concessionario. ;e condizioni per l%eventuale monetizzazione degli standard sono sta ilite nelle singole zone. 'ono opere di ur anizzazione secondaria >uelle sottoelencate4 - gli asili nido8 le scuole materne e le scuole dell%o ligo nella misura complessiva di m>. * per a itante convenzionale insedia ile@ - i mercati di >uartiere8 le delegazioni comunali8 i centri civici e sociali8 le attrezzature culturali e sanitarie di >uartiere nella misura di m>. 28, per a itante convenzionale insedia ile@ - le c9iese e gli altri edifici per servizi religiosi nella misura di m>. 182 per a itante convenzionale insedia ile@ - gli spazi pu lici attrezzati a parco e per lo sport nella misura di m>.1* per a itante convenzionale insedia ile@ - i parc9eggi pu lici individuati nelle tavole del PRG. Ai fini dell%applicazione degli standards previsti ai commi precedenti si applica il parametro di 1 a itante E "! m>. di '.&. Gli oneri di ur anizzazione sono sta iliti con deli era del &onsiglio &omunale8 nel rispetto delle ta elle parametric9e definite dalla Regione. 0egli strumenti ur anistici preventivi relativi agli insediamenti a prevalente destinazione residenziale e produttiva devono essere cedute gratuitamente al &omune tutte le aree per le ur anizzazioni primarie8 nonc9< >uelle di ur anizzazione secondaria8 nella misura minima complessiva di m>. 1, per a itante per le zone residenziali8 fermo restando l%o ligo di localizzare all% interno dei comparti gli standards relativi ai parc9eggi pu lici.
30

'ono consentiti la monetizzazione ed il reperimento delle aree eccedenti il minimo di m>.1, anc9e all% esterno del comparto di attuazione purc9N in aree previste dal Piano dei servizi . 0elle zone omogenee A83 53t8 318 327 e / 5 /18 /2 7 8 /# 5 /#18 /#2 78 puH essere consentita a insindaca ile giudizio dell% Amministrazione anc9e la monetizzazione degli standards di parc9eggio pu lico8 reperendo le aree occorrenti nell% am ito del Piano dei 'ervizi. 0egli interventi relativi a nuovi insediamenti produttivi8 industriali8 artigianali 8 per il commercio all%ingrosso e di rottamazione8 previsti negli strumenti ur anistici preventivi8 la superficie da destinare e attrezzare a spazi pu lici e da cedere gratuitamente al comune8 non puH essere inferiore8 al netto della via ilit8 al 1(F della '.#.8 di cui il (F per parc9eggi e il restante 1!F a verde pu lico e attivit collettive. Per i nuovi insediamenti al erg9ieri8 direzionali e commerciali al minuto8 soggetti ad intervento diretto o preventivo8 la superficie da destinare e attrezzare a spazi pu lici non puH essere inferiore8 al netto della via ilit8 a 1!! m>. per 1!! m>. di '.B.;. 8 di cui "! m>. destinati a parc9eggi pu lici8 in aggiunta a >uelli di cui all%art. 1, della legge n.+*(?19*+8come integrato dall% art. 2 della ;egge 122?,9 e m>. *! a verde pu lico al erato e attrezzato. #ali aree dovranno essere cedute gratuitamente al &omune8 o in alternativa asservite all%uso pu lico attraverso un%apposita convenzione c9e definir anc9e gli o lig9i relativi alla manutenzione e alla gestione di tali aree. Per nuovo insediamento8 ai fini dell%applicazione del precedente comma8 si intende la realizzazione8 attraverso nuova costruzione8 di una '.&. superiore a 2!! m>. nel caso di una singola attivit8 o di 3!! m>. nel caso di un nuovo complesso unitario. Per i nuovi insediamenti commerciali al minuto e per gli ampliamenti consentiti si applicano gli standard specifici di parc9eggio pertinenziale in ase alla tipologia di strutture di vendita secondo parametri e superfici di cui all=allegata ta ella. ;a ta ella A allegata al presente articolo riepiloga e specifica le >uote di parc9eggi pu lici@ di >uelli privati8 da realizzare ai sensi dell%art. 1, della legge n.+*(?19*+ modificato dall% art. 2 della legge n.122?19,98 prevedendo almeno un garage coperto di 1( m>. per ogni unit a itativa@ e degli altri spazi pu lici8 corrispondenti alle destinazioni d%uso dei singoli interventi o di loro parti. #ali parametri si applicano4 - >uando l%intervento di nuova costruzione sia superiore a (! m>. di '.&. o di '.B.;.@ - >uando l%intervento di ampliamento comporti un incremento superiore a (! m>. di '.&. o di '.B.;.@ - >uando il cam io di destinazione d%uso sia superiore a (! m>. di '.&. o di '.B.;. e comporti incremento di carico ur anistico o degli standard ur anistici previsti nella #a . A@ in >uesto caso si operer per differenza. )n tutti i casi il calcolo degli standard sar riferito alla >uota superiore a (! m>.8 tenendo conto di tutti gli interventi realizzati dopo la data di adozione della variante del marzo 199!. 0on viene considerato il carico ur anistico 5 '.B.;48 '.B.8 '.0.R.8 '.&.8 '.&P.8 1olume 7 dei locali adi iti a parc9eggi pu lici8 privati di uso pu lico e privati8 parzialmente interrati e coperti da solaio con piano di calpestio di uso pu lico e >uota GD 1."! ml 5misurata come prescritto per :.F.7.
31

0ei casi in cui le presenti norme prevedono la possi ilit di monetizzare la cessione di aree per standard pu lici8 i relativi importi saranno sta iliti annualmente sulla ase dei costi medi di realizzazione delle opere e del valore medio di esproprio dei terreni. ) parc9eggi pertinenziali di esercizi commerciali o centri commerciali sono aree o costruzioni o porzioni di aree o di costruzioni8 adi iti al parc9eggio di veicoli8 al servizio esclusivo di un determinato insediamento. 0ei parc9eggi pertinenziali le dimensioni lineari del singolo posto auto8 al netto degli spazi di manovra8 non devono essere inferiori a m. 28(! O "8,!. Ai fini del rispetto della ;. 2"?!3?19,9 n. 122 la superficie convenzionale di un posto auto8 comprensiva dei relativi spazi di disimpegno8 si considera pari a m>. 2(. ) parc9eggi pertinenziali di un esercizio commerciale o centro commerciale devono essere di uso comune ossia destinati a tutti clienti4 pertanto devono essere collocati e organizzati in modo da essere accessi ili li eramente e gratuitamente dai clienti stessi@ possono trovarsi all=interno di recinzioni8 ma in tal caso le c9iusure degli accessi devono essere eventualmente operanti solamente nelle ore e nei giorni in cui l=attivit di cui sono pertinenza < c9iusa. ) parc9eggi pertinenziali sono localizzati di norma nella stessa unit edilizia c9e contiene l=unit o le unit immo iliari di cui sono pertinenza. Pualora non possano essere reperite idonee aree entro la unit edilizia di intervento8 possono essere localizzati8 previa autorizzazione della Giunta comunale8 anc9e in altra area o unit edilizia posta in un ragionevole raggio di accessi ilit pedonale8 purc9N permanentemente asservita alla funzione di parc9eggio pertinenziale e purc9N collegata alla struttura di vendita con un percorso pedonale protetto 5marciapiede8 attraversamenti segnalati7 e privo di arriere arc9itettonic9e. ) parc9eggi pertinenziali devono essere collocati in area distinta dai parc9eggi pu lici e dalle aree a verde pu lico senza sovrapposizioni.

TABELLA A0 STANDARD URBANISTICI


/6'#)0A2).0) R6')/602A 6'6R&)2) /) )0'6/)A-. 1)&)0A#. /)R62).0. BFF)&) A;36RG:) '#B/) PR.F. /#- c7 A##)1)#A% A##)1)#A% 0B.1) )-P)A0#) R)&R6A#)16 6 PR./B##)16 )0'6/)A-. 'P.R#)1) 'P6##A&.;. 6')'#60#) PR./B##)1) '&.P6R#) /# d7 / a7- 7-#7-e7 / a7 - 7 -#7 /# a7 /# a7 - g7 -P. -P. -P. /# e7

2.06

B1 - B2 -P. -P. -P. -P4

A2 A3A" PARQ a PB33;. A" PARQ PR)1 A(517 AR 3R PARQ 5 art. "2 7 PB33;. 5 art. "3 7 16R/6 K PARQ. PR)1. 3t 31 32 PARQ 5 art. "" 7 PB33;. 5 art. "( 7 16R/6 K PARQ. PR)1.

3M3! 'B 1?" '& (M"! '& 13M"! '& 1?" '& (M"! '& 1?" '&

3M3! 'B 1?" '& (M"! '& 13M"! '& 1?" '& (M"! '& 1?" '&

"!F 'B; 1?" '& "!F 'B; *!F 'B; 1?" '& "!F 'B; *!F 'B; 1?" '&

3M3! 'B 1?" '& ,M"! '& 1!M"! '& 1?" '& ,M"! '& 1?" '& 2!F 'B; 1?" '& 1!F '# -

32

&1 &2 PARQ 5 art. "* 7 PB33;. 16R/6

A##R62?)'#RB2

PARQ. PR)1. &3 PARQ 5 art. "+ 7 PB33;. 16R/6 K


A##R62?)'#RB2

"M"! '& 1*M"! '& 1!M"! '& 1?" '& "M"! '& 1*M"! '& 1!M"! '& 1?" '&

1!M"! '& 2!M"! '& 1?" '& 1!M"! '& 2!M"! '& 1?" '&

"!F 'B; *!F 'B; 1?" '& "!F 'B; *!F 'B; 1?" '&

1*M"! '& 1"M"! '& 1?" '& 1*M"! '& 2!M"! '& 1?" '& 1!F '# 1!F '# 1?" 'B; 2!F 'B; 1?" 'B; (F '# 1!F '# 1?" 'B;

1!F '# 1!F '# -

/1 5 art.(! 7

/2 5 art. (1 7 /3 63
5 art. (3 7 5art. *2?(7

/#1 5 art. (" 7

/#2 5 art. (( 7 /#3 5 art. (* 7

PARQ. PR)1. PARQ PR)1. 9 16R/6 K 9 PARQ. PR)1. PARQ PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1. PARQ PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1. PARQ PR)1. 9 16R/6 K 9 PARQ. PR)1. PARQ PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1. PARQ PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1.

"!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B; "!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B; "!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B;

"!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B; "!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B; "!F 'B; *!F 'B; 1?" 'B;

(F'#I"!F'B;

*!F 'B; 1?" 'B;

1!F '# 1!F '# 1?" 'B; 2(F 'B; 1?" 'B;

(F '# 1!F '# 1?" 'B; 2!F 'B; 1?" 'B; (F '# 1!F '# 1?" 'B; 1!F '# -

(F'#I"!F'B;

*!F 'B; 1?" 'B;

0.#64

517 'olo nei casi di ristrutturazione edilizia con ripristino. R di uso pu lico

33

TABELLA A10 STANDARD URBANISTICI


)0'6/)A-60#) &.--6R&)A;) A; -)0B#. /6'#)0A2).0) -6/)6 '#RB##BR6 0.0 A;)-60#AR) /a 1(! a "!! /a "!! a ,!! /a ,!! a 1(!! 2.06 B1 - B2 -6/)6 '#RB##BR6 A;)-60#AR) /a 1(! a "!! /a "!! a ,!! /a ,!! a 1(!!

A2 A3A "a A" A(517 AR 3R 5 art. "2 7 5 art. "3 7

PARQ PB33;. PARQ PR)1

"!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; 1PA?"! -P 1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1,-P 1PA?13 -P "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B;

PARQ "!F 'B; PB33;. 16R/6 K 1PA?"! -P PARQ. PR)1. 3t 31 32 PARQ "!F 'B; 5 art. "" 7 PB33;. *!F 'B; 5 art. "( 7 16R/6 K 1PA?"! -P PARQ. PR)1. &1 &2 PARQ "!F 'B; 5 art. "* 7 PB33;. *!F 'B; 16R/6 K A##R62?)'#RB2 1PA?"! -P PARQ. PR)1. &3 PARQ "!F 'B; 5 art. "+ 7 PB33;. *!F 'B; 16R/6 K A##R62?)'#RB2 1PA?"! -P PARQ. PR)1. /1 PARQ PR)1. 5 art.(! 7 R 16R/6 K R PARQ. PR)1. /2 PARQ 5 art. (1 7 PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1. /3 63 PARQ 5 art. (3 7 PB33;. 5art. *2?(7 16R/6 K PARQ. PR)1. /#1 PARQ PR)1. "!F 'B; 5 art. (" 7 R *!F 'B; 16R/6 K 1PA?"! -P R PARQ. PR)1. /#2 PARQ "!F 'B; 5 art. (( 7 PB33;. *!F 'B; 16R/6 K 1PA?"! -P

1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1,-P 1PA?13 -P "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; 1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1,-P 1PA?13 -P "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B;

1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1,-P 1PA?13 -P "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; "!F 'B; *!F 'B;

1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1,-P 1PA?13 -P

"!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; 1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1, -P 1PA?13 -P "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; "!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; *!F 'B; 1PA?2( -P 1PA?2! -P 1PA?3! -P 1PA?1, -P 1PA?13 -P

34

)0'6/)A-60#) &.--6R&)A;) A; -)0B#. /6'#)0A2).0)

PARQ. PR)1. /#3 PARQ 5 art. (* 7 PB33;. 16R/6 K PARQ. PR)1. R di uso pu lico ) parc9eggi privati sono >uelli definiti pertinenziali nella direttiva regionale. )l parametro dimensionale indicato in tutte le zone /# va incrementato di un=area- pari al 1!F della superficie di vendita- da destinarsi a parc9eggio ici e moto 1 PA E 1 posto auto di 2(m>.8 comprensivo degli spazi di manovra- Parametro di riferimento e= il m>. di superficie di vendita Ai fini dell=applicazione degli standards di parc9eggio pertinenziale8 nel caso di esercizi c9e vendono prodotti alimentari e non alimentari8 si applicano le norme riferite agli esercizi del settore alimentare8 salvo c9e la superficie di vendita riservata al settore alimentare risulti inferiore al 3F di >uella complessiva. STANDARD URBANISTICI MINIMI ZONE G ED ! DI PREVISIONE Art. *( 0.#.A. 16R/6 1 G?F 17 )'#RB2).06 27 A##R62. &)1);) ... 37 A##R62. R6;)G).'6 "7 16R/6 A##R622A#. 17 )-P. ( 7 '&.P6R#) 27 )-P. &.P6R#) 'P.R#. 'P.R#. (F 'F *!F '& (F 'F 2(F 'F (F 'F 1!F 'F PAR&:6GG) "!F '& "!F '& "!F '& 1!F 'F 1!F '# (F '# I "!F '& (!F '& "!F '& 2!F '& 1!F 'F 1!F '# *!F '& (!F 1 G?F 16R/6 P)A0#B-A#. (!F 1 G?F (!F 1 G?F 2(F 1 G?F (! F 'F 2(F '# 3!F '# (!F 1 G?F 3!F 1 G?F (!F 1 G?F

,7 A##R62. 'A0)#AR)6 97 A##R622. A00.0. 6 F)6R. 1!7A##R622. PB33;. 127 #RA'P.R#) .R/)06

117AR66 &)-)#6R)A;) A##R622.

35

TITOLO III DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI SUL TERRITORIO COMUNALE

CAPO VI

ZONIZZAZIONE

A"+. 1 /ivisione in zone omogenee del territorio comunale )l territorio del &omune di Gam ettola < suddiviso8 ai sensi dell%art. 13 della ;.R."+?+, e 23?,!8 nelle seguenti zone omogenee4 A - 2one culturali - am ientali. 3 - 2one edificate a prevalente destinazione residenziale4 3R - zone residenziali da recuperare 3t - zone residenziali esistenti e di completamento con rispetto morfologico 31 - zone residenziali di completamento e ristrutturazione 32 - zone residenziali di completamento e ristrutturazione & - 2one per nuovi insediamenti a prevalente destinazione residenziale4 &1 - zone di espansione di iniziativa pu lica 5P66P7 &2 - zone di espansione di iniziativa privata &3 - zone residenziali di espansione integrate con zone preesistenti di completamento residenziale / - 2one a prevalente destinazione produttiva4 /1 - zone produttive di ristrutturazione ur anistica /2 - zone produttive di integrazione e completamento /3 - zone produttive di espansione di nuovo impianto /#1 - zone terziarie di ristrutturazione ur anistica /#2 - zone terziarie di integrazione e completamento /#3 - zone terziarie di espansione di nuovo impianto 6 - 2one agricole4 61 - zone produttive agricole 62 - zone agricole di tutela 63 - zone per insediamenti zootecnici esistenti e di completamento F - 2one per attrezzature pu lic9e e servizi sociali di interesse generale. G - 2one per attrezzature pu lic9e e servizi sociali di >uartiere. : - 2one a verde privato. ) - 2one a destinazione mista di espansione integrata
36

CAPO VII

ZONE A-B-C A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE

A"+. 2 -odalit generali di intervento e destinazioni d%uso 0el caso di interventi di frazionamento di lotti edificati8 di ampliamento o di nuove costruzioni da realizzare sui medesimi lotti8 dovr essere garantita all%edificio esistente una superficie di pertinenza corrispondente agli indici ed agli standards prescritti dalle normative di zona di cui ai successivi articoli. 0elle zone 3t8 31 e 324 - nel caso di demolizione di edifici esistenti in cattive condizioni di conservazione8 per esigenze di adeguamento alla normativa antisismica8 < ammessa la ricostruzione mantenendo le distanze e le altezze preesistenti8 nel rispetto di tutti gli altri indici di zona. #ale disposizione non si applica ai fa ricati condonati se non sono conformi alle presenti norme@ - nel caso di adeguamento di edifici esistenti alle disposizioni della ;. *"?+" 5legge sismica78 < consentita la sporgenza dai muri esistenti di elementi strutturali aggiunti con spessore massimo di cm. 3! e larg9ezza massima di cm. (! in deroga dalle /.&. e /.'. esistenti o di zona@ - nel caso di adeguamento8 con specifica progettazione tecnica8 di edifici esistenti alle disposizioni della ;. 3+3?+* e della ;. 1!?918 < consentito l%aumento dello spessore delle murature perimetrali verso l%esterno fino ad un massimo di cm. ,8 derogando dalle /.&. e /.'. esistenti o di zona. 0elle zone A-3-& sono ammesse le seguenti destinazioni d%uso8 salvo prescrizioni particolari indicate per le singole sottozone4 a7 residenza normale e speciale 5ad es.4 collegi e convitti7 e relativi servizi8 per una >uota non inferiore al 2!F della 'B residenziale8 da inserire a piano terra o nell%interrato. 'ono assimilate alla residenza le attivit artigianali di servizio svolte dal solo titolare dell%a itazione utilizzando una >uota non superiore ad un terzo della '.B.8 e riguardanti attivit non nocive o rumorose >uali4 sartoria8 estetiste8 ricamo8 pellicceria8 modellistica8 progettazione8 decorazione8 igiotteria8 assem laggio di fiori8 occ9iali8 ecc. ;e attivit di maglieria sono ammesse solo se inserite in tipologie unifamiliari. 7 servizi sociali c7 istituzioni pu lic9e e associazioni politic9e8 sindacali8 religiose8 culturali8 ricreative8 sportive8 ecc. d7 artigianato di servizio e la oratoriale8con esclusione delle lavorazioni nocive ed in>uinanti8 o comun>ue incompati ili con la residenza e7 esercizi di vicinato sia del settore di vendita prodotti alimentari c9e del settore di vendita prodotti non alimentari. f7 uffici e studi professionali g7 al erg9i e pensioni

37

97 attivit terziarie e direzionali ad alto concorso di utenti8 relative a4 credito e assicurazioni8 attivit direzionali in genere. i7 depositi e magazzini all%ingrosso con superficie utile non superiore a m>. 1(!8 se di nuova costruzione l7 garage ad uso pu lico. m7 &on esclusione delle zone A piscine e campi da tennis ed altre attivit ludico - sportive per uso privato con /.& E /.'. C (.!! ml. 'ono fatte salve le medie strutture di vendita esistenti nei due settori merceologici di prodotti alimentari e di prodotti non alimentari8 secondo i parametri di cui all=art. " is. ;e strutture medie-inferiori possono essere ampliate fino a raggiungere la superficie massima consentita 5 m> ,!! 7 alle seguenti condizioni4 vengano interamente reperiti gli standard pertinenziali per la superficie ampliata . i parc9eggi pu lici possono essere localizzati in adiacenza o nelle immediate vicinanze della struttura purc9N siano compresi all=interno del comparto di attuazione. la monetizzazione parziale o totale del verde e dei parc9eggi pu lici < consentita alle condizioni regolamentate dal punto (.1.2. dei criteri approvati con del. &.R. 23?!91999 n. 12(38 c9e si indicano di seguito. .1 nell=am ito di progetti di valorizzazione commerciale di aree ur ane di cui all=art., della ;.R. n.1"?1999 >ualora sia previsto dal progetto c9e l=accesso dell=utenza avvenga prevalentemente a piedi o con i mezzi collettivi o con veicoli leggeri8 e purc9N gli interventi siano limitati al cam io d=uso8 alla ristrutturazione edilizia ed all=ampliamento di edifici preesistenti. ;e dotazioni degli standard sono comun>ue da garantire nel caso di interventi di ristrutturazione ur anistica8 di demolizione e ricostruzione8 di nuova costruzione. .2 nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia o di ampliamento di preesistenti strutture di vendita o centri commerciali8 entro il limite massimo del 2!F della superficie di vendita precedentemente autorizzata. .3 nel caso di formazione di centri commerciali di vicinato8 purc9N nell=am ito del centro storico e a condizione c9e gli interventi edilizi siano limitati al cam io d=uso8 alla ristrutturazione edilizia e recupero di edifici preesistenti. ;e risorse finanziarie in tal modo ac>uisite sono riservate al miglioramento dell=accessi ilit ed al reperimento e realizzazione di parc9eggi pu lici e verde pu lico nel contesto ur ano coinvolto nell=intervento. Per le attivit produttive esistenti nelle zone A e 3 e per >uelle di rottamazione esistenti nella sola zona 3 alla data di adozione del presente PRG8 < consentito l%adeguamento igienico-sanitario dietro parere preventivo dell%B';8 con esclusione delle attivit c9e comun>ue risultino incompati ili con la residenza a insindaca ile parere della B.'.;. interessata. 0elle zone 3 < consentita anc9e la ristrutturazione e l%ampliamento8 nei limiti fissati per le corrispondenti destinazioni d%uso8 dagli art.(! 5/17 - (1 5/27 - (" 5/#17 - (( 5/#27.

38

;a superficie coperta '.&P.8 comprensiva della superficie edificata e degli accatastamenti8 non potr superare il rapporto R.&. di !8(. 0el caso di demolizione8 non potranno essere ricostruiti edifici destinati ad attivit di rottamazione8 ma saranno ammesse solo le destinazioni consentite nelle zone 3. 0on potranno essere riattivate le attivit di rottamazione cessate da pi$ di un anno. Per le aree e gli edifici esistenti compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,.

CAPO VIII

ZONE A 0 CULTURALI-AMBIENTALI D-7#-:*-'& :&"+-#,*&");;-&+&

A"+.

Am ito di intervento

'ono individuate come zone A e perimetrate con apposito sim olo nelle tavole di P.R.G. le parti del territorio comunale interessate da agglomerati ur anistici ? edilizi o da singoli manufatti c9e rivestono carattere storico8 artistico o di pregio am ientale. ;e zone A si articolano in4 - &entro 'torico 5&.'.78 compreso nel perimetro di cui alla tav. 3@ - edifici singoli all%esterno del perimetro del &.'.8 individuati e classificati nella tav. 2 del P.R.G. A"+. 4 /isciplina particolareggiata - Riferimenti di carattere generale ;e zone A sono regolamentate dalla disciplina particolareggiata di cui alle presenti norme e dalle tavole di P.R.G. #ale disciplina8 asata sull%indagine condotta sugli edifici e sugli spazi li eri 5classificazione tipologica78 sta ilisce i criteri per la conservazione e il recupero delle caratteristic9e arc9itettonic9e8 tipologic9e e storic9e dell%insediamento8 nonc9< i limiti e le modalit cui sono assoggettati gli interventi di sostituzione e di nuova costruzione8 precisando le categorie di intervento e le destinazioni d%uso ammesse. ;a disciplina particolareggiata individua due metodi di intervento4 a7 diretto8 per unit minime di intervento 5B.-.).7 di cui all%art.3@ 7 preventivo8 per piani particolareggiati o di recupero8 sia pu lici c9e privati8 di cui agli art. + - , - 9. #ale disciplina particolareggiata si articola mediante4 17 delimitazione delle unit minime di intervento 5B.-.).7 - tav."@ 27 suddivisione della zona A in sottozone - tav. (@ 37 determinazione delle categorie di intervento di cui all%art. 1" - tav. (@ "7 determinazione delle destinazioni d%uso ammesse per ogni sottozona8 secondo l%articolazione sta ilita nei successivi articoli e alle tav. " e 9A per le attivit pu lic9e e specialistic9e esistenti alla data di adozione del P.R.G.
39

(7 delimitazione delle aree soggette ad intervento preventivo - tav.(@ *7 individuazione degli spazi pu lici o riservati ad attivit collettive - tav. " e 9A. Gli standards si applicano per gli interventi di ricostruzione o di ampliamento superiori a 50 mq. di 'B e per i cam i di destinazione d%uso8 secondo le disposizioni dell%art. 3!. A"+. 5 /estinazioni d%uso nelle zone A - /isposizioni generali ;a conservazione o la modifica delle destinazioni d%uso attuali deve avvenire nel rispetto delle presenti norme con riferimento alla disciplina particolareggiata relativa a ciascuna sottozona8 al Piano del &ommercio ed alle ;eggi e Regolamenti nazionali e regionali in materia. ;e destinazioni d%uso ammesse sono4 - >uelle sta ilite dal presente articolo in generale e specificamente dai successivi articoli relativi alle diverse sottozone@ - >uelle previste dagli art.(, - (9 - *2?, per gli edifici classificati ricadenti in zona agricola 68 e dall%art. *+ per gli edifici classificati compresi in zone a verde privato :.

)l rispetto delle norme di cui al presente articolo deve essere verificato per ogni intervento diretto e all%interno di ogni B.-.). 0el caso di intervento preventivo < invece possi ile redistri uire le >uote delle diverse destinazioni d%uso ammesse per le singole B.-.).comprese nell%area di intervento@ ovvero < possi ile applicare i parametri previsti dallo strumento preventivo. 'ono comun>ue vietate destinazioni d%uso per attivit rumorose8 nocive o in>uinanti. ;e prescrizioni relative alle destinazioni d%uso sono cosJ articolate4 a7 prescrizioni cartografic9e indicano le destinazioni d%uso relative ai servizi pu lici e >uelle degli edifici in cui < riconosciuta la totale destinazione specialistica non residenziale. #ali destinazioni sono specificate con apposita sim ologia nella tav. 9A. 6ventuali modific9e della destinazione d%uso di tali edifici sono soggette a variante ai sensi dell%art. 1( comma "A della ;.R. "+?+, e successive modificazioni e integrazioni@ per tali casi non si applica la prescrizione del (!F della '.&. da destinare a residenza di cui agli art. 3,8 39 e "!. 7 prescrizioni normative indicano le destinazioni d%uso ammesse in generale per gli edifici ed aree non interessate dal precedente punto a7. 6sse sono tutte >uelle elencate nel precedente art.328 con la sola esclusione di >uelle previste al punto 97 5relative ad attivit terziarie e direzionali ad alto concorso di utenti8 >uali credito8 assicurazioni7 c9e sono consentite solo se gi presenti all%interno del &.'. o se previste nell%am ito di strumenti preventivi di cui all%art. "2 o comun>ue proposti dai proprietari singoli o riuniti in consorzio.

40

0elle sottozone sono indicate eventuali limitazioni o particolari prescrizioni alle destinazioni d%uso previste dal presente articolo. 'ono fatte salve le attivita= esistenti localizzate in medie strutture di vendita per prodotti alimentari e non alimentari. 0elle zone A valgono le seguenti disposizioni generali riguardanti le altezze dei locali8 i sottotetti e le coperture8 i piani interrati4 0egli edifici di cui alle sottozone A28 A38 A"a8 A( e A*a sono consentiti vani a ita ili e di servizio con altezze ed indici di illuminazione inferiori a >uelli prescritti dal R.6.8 purc9< siano pari o migliorativi rispetto alla situazione esistente8 ed in ogni caso rispettino le seguenti norme4 - vani a ita ili4 altezza media CD 28"! ml. altezza minima CD 28!! ml. indice di illuminazione C1?12 otteni ile anc9e con finestre in falda - vani di servizio4 altezza media CD 281! ml. altezza minima CD 18*! ml. l= illuminazione e la ventilazione potranno essere assicurati artificialmente 0egli edifici di cui alle sottozone A28 A38 A"a 8A( e A*a e solo per destinazioni d%uso residenziale 5e relativi servizi7 < consentito il recupero e la formazione dei vani sottotetto8 anc9e se ciH comporta l%utilizzo di nuova '.&.. Per ciH c9e riguarda altezze ed indici di illuminazione valgono i limiti di cui al precedente comma8 con le seguenti modific9e4 - altezza media dei vani di a itazione CD 28(! ml. con minimo di 18*! ml. - altezza media dei vani di servizio CD281! ml. con minimo di 18(! ml. - indice di illuminazione CD 1?, )l recupero dei vani sottotetto puH avvenire anc9e tramite la modifica della >uota dell%ultimo solaio8 con altezza dei vani sottostanti CD 28+! ml.. 6% pure consentito adeguare o realizzare le strutture verticali di collegamento necessarie all%uso di tali vani. 6% consentita inoltre la creazione di soppalc9i 5art. 378 anc9e se ciH determina un incremento di '.&.. ;e >uote della copertura non potranno superare i valori rilevati esistenti. Potr essere consentito8 ad eccezione c9e per gli edifici A2a8 l%inserimento sulle falde dei tetti dei fronti interni di a aini con lung9ezza di ciascuna fronte GD28!! ml. e complessivamente GD 1?3 della lung9ezza della fronte dell%edificio corrispondente alla falda interessata. )noltre i fronti dell%a aino non potranno avere altezza massima CD 2?3 del dislivello tra la linea di gronda ed il colmo della falda dell%edificio e comun>ue tale altezza non potr superare il colmo della falda in cui < inserito. 6% consentita in via generale l%utilizzazione di locali interrati esistenti e la formazione di nuovi locali interrati. A"+. 8 'uddivisione della zona A in sottozone
41

;a suddivisione in sottozone della zona A < stata effettuata sulla ase della importanza di ogni unit edilizia all%interno del contesto ur ano8 per specifici pregi o caratteri arc9itettonici8 storici8 artistici o tipologici. ;e unit edilizie sono state classificate come segue4 - 'ottozona A2 con tipologia riconosci ile. 6% suddivisa nelle sottozone A2a e A2 . - 'ottozona A3 compati ile con il tessuto morfologico. - 'ottozona A" di recente costruzione. 6% suddivisa nelle sottozone A"a e A" . - 'ottozona A( a tipologia commerciale o produttiva. - 'ottozona A* servizi aggiunti all%unit principale. A"+. 7 'ottozona A2 - /isciplina particolareggiata &omprende unit edilizie in uono o mediocre stato di conservazione8 c9e pur non presentando particolari pregi arc9itettonici o artistici8 costituiscono la parte integrante del patrimonio edilizio dell%insediamento storico8 sia in >uanto elementi partecipanti alla formazione dell%am iente storico antico sia perc9< significativi dal punto di vista tipologico per la distri uzione interna degli am ienti8 la disposizione dei collegamenti verticali o per altre caratteristic9e morfologic9e. ;e tipologie classificate in A2 si dividono8 in ase all%analisi effettuata8 in due sottozone. 'ottozone A2a - &omprendono le unit edilizie in uono o mediocre stato di conservazione8 non manomesse per ristrutturazioni o inserimento di impianti tecnologici8 c9e conservano le loro tipologie originarie8 con tutte le peculiarit morfologic9e. 'ono consentiti gli interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art. 1,78 manutenzione straordinaria 5art. 197@ - restauro e risanamento conservativo di tipo A8 ripristino tipologico8 demolizione di opere incongrue8 recupero e risanamento delle aree li ere 5art.21? 1737"7(7. - cam io di destinazione d% uso 'ono consentite le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a8 indicate alla tav. 9A@ - previste all%art. 3(? 8 con esclusione delle attivit artigianali di produzione8 salvo >uelle relative all%artigianato artistico tradizionale. 'ottozone A2 - &omprendono le unit edilizie in uono o mediocre stato di conservazione c9e 9anno su ito ristrutturazione o modific9e dell%impianto tipologico senza perH alterare in prospetto e volumetricamente le caratteristic9e peculiari della sottozona A2. 'ono consentiti interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art.1,78 manutenzione straordinaria 5art.197@

42

- restauro e risanamento conservativo di tipo a7 e 78 ripristino tipologico8 demolizione di opere incongrue8 recupero e risanamento delle aree li ere 5art. 21 ?172737"7(7@ - ampliamento 5art.2+78anc9e con intervento diretto8 con progetto esteso al rapporto con gli edifici e le aree limitrofe8 limitatamente alle unit di intervento individuate con stellina nella tav. ( del P.R.G.8 attraverso la sopraelevazione di immo ili ad un piano 8 per adeguarli arc9itettonicamente al tessuto edilizio adiacente@ - ripristino tipologico e riorganizzazione dei volumi Art. "1 - 2A comma esclusivamente nell% am ito di un piano di recupero. - cam io di destinazione d% uso - variazioni funzionali della distri uzione interna. 'ono consentite le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a8 indicate nella tavola 9A@ - previste all%art. 3(? 8 con esclusione delle attivit artigianali di produzione8 salvo >uelle relative all%artigianato artistico tradizionale. A"+. 8 'ottozona A3 - /isciplina particolareggiata &omprende unit edilizie c9e non presentano particolari pregi arc9itettonici o tipologici8 ma contri uiscono alla formazione del tessuto edilizio esistente8 essendo compati ili con l%organizzazione morfologica del tessuto. Fanno parte della sottozona A34 le tipologie a sc9iera completamente ristrutturate c9e 9anno perso l%impianto originario8 conservando le caratteristic9e arc9itettonic9e dei fronti esterni@ e alcune tipologie unifamiliari edificate nel periodo 192! - 19"!8 costituenti una testimonianza dell%arc9itettura di >uell%epoca. 'ono consentiti interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art.1,78 manutenzione straordinaria 5art.197@ - restauro e risanamento di tipo a7 e 7 esteso anc9e alle fronti esterne8 ripristino tipologico8 demolizione di opere incongrue8 recupero e risanamento delle aree li ere 5art. 21 ? 172737"7(7@ - ristrutturazione edilizia 5art.227@ - ampliamento anc9e con intervento diretto con progetto esteso al rapporto con gli edifici e le aree limitrofe 5art.2+78 limitatamente alle unit di intervento individuate con stellina nella tav. ( del P.R.G.8 attraverso la sopraelevazione di immo ili ad un piano8 per adeguarli arc9itettonicamente al tessuto edilizio adiacente@ - ristrutturazione edilizia con riorganizzazione dei volumi8 Art. "1 - 2A comma 8 esclusivamente nell% am ito di un Piano di Recupero - cam io di destinazione d% uso 'ono consentite le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a8 indicate alla tav 9A@ - previste all%art. 3(? 8 con esclusione delle attivit artigianali di produzione8 non insediate alla data di adozione del Piano8 salvo >uelle relative all%artigianato artistico tradizionale. ;a residenza e i relativi servizi dovranno essere non inferiori al (!F della '.&. di progetto. 6% ammessa la costruzione di parc9eggi interrati8 sottostanti agli edifici esistenti e alle aree di pertinenza.
43

A"+. 9 'ottozona A" - /isciplina particolareggiata. &omprende le unit edilizie di recente costruzione8 senza alcun pregio arc9itettonico8 risultanti dalla demolizione e ricostruzione di immo ili esistenti. 'i dividono in due sottozone4 'ottozona A"a. &omprende >uelle unit edilizie di nuova costruzione8 edificate dopo la demolizione dell%immo ile preesistente sullo stesso lotto8 conservandone la stessa altezza8 volumetria e allineamenti. 'ono consentiti gli interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art.1,78 manutenzione straordinaria 5art.197@ - restauro e risanamento conservativo di tipo a7 e 7 esteso anc9e alle fronti esterne8 ripristino tipologico8 demolizione di opere incongrue8 recupero e risanamento delle aree li ere 5art.21?172737"7(7@ - ristrutturazione edilizia 5art.227. - ristrutturazione edilizia 8 con riorganizzazione dei volumi 5Art. "1 - 2A comma7 - cam io di destinazione d% uso 'ono consentite le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a8 indicate alla tav 9A@ - previste all%art. 3(? 8 con esclusione delle attivit artigianali di produzione8 non insediate alla data di adozione del Piano8 salvo >uelle relative all%artigianato artistico tradizionale. ;a residenza e i relativi servizi dovranno essere non inferiori al (!F della '.&. di progetto. 6% ammessa la costruzione di parc9eggi interrati8 sottostanti agli edifici esistenti e alle aree di pertinenza. 'ottozona A" . &omprende >uelle unit edilizie di nuova costruzione8 edificate senza conservare alcuna caratteristica della preesistenza8 incongrue con l%organizzazione morfologica e tipologica del tessuto ur anistico della zona A. 'ono consentiti gli interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+7@ opere interne 5art.1,7@ manutenzione straordinaria 5art.197@ - demolizione e ricostruzione8 con B.F.R.E 1.2 m>.?m>.8 previa formazione di un P.P.di iniziativa pu 5art.+7 o privato 5art.,7. - cam io di destinazione d% uso

lica

'ono ammesse le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a indicate nella tav 9A@ - previste all%art. 3(? . )n caso di demolizione e ricostruzione o di cam io di destinazione d%uso8 la residenza e i relativi servizi dovranno essere non inferiori al (!F della '.&. di progetto8

44

)n caso di intervento di demolizione e ricostruzione8 o di cam io di destinazione d%uso8 si applicano gli standard sta iliti all%art. 3!. A"+. 40 'ottozona A( - /isciplina particolareggiata &omprende le unit edilizie di tipo commerciale o produttivo8 c9e integrano tipologicamente il tessuto residenziale preesistente. 'ono consentiti interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art.1,78 manutenzione straordinaria 5art.197@ - restauro e risanamento di tipo a7 e 7 esteso anc9e alle fronti esterne8 ripristino tipologico8 demolizione di opere incongrue8 recupero e risanamento delle aree li ere 5art. 21 ? 172737"7(7@ - ristrutturazione edilizia 5art.227@ - demolizione e ricostruzione 5art.2(7 per interventi di ripristino morfologico previsti dai Piani di Recupero. - cam io di destinazione d% uso - ristrutturazione edilizia con riorganizzazione dei volumi Art. "1 - 2A comma. 'ono consentite le destinazioni d%uso4 - previste all%art. 3(?a8 indicate alla tav 9A@ - previste all%art. 3(? 8 con esclusione delle attivit artigianali di produzione8 non insediate alla data di adozione del Piano8 salvo >uelle relative all%artigianato artistico tradizionale. 0el caso di formazione di un Piano di Recupero8di cui al successivo art."28 la residenza e i relativi servizi dovranno essere non inferiori al (!F della '.&. di progetto. 6% ammessa la costruzione di parc9eggi interrati8 sottostanti agli edifici esistenti e alle aree di pertinenza. A"+. 41 'ottozona A* - /isciplina particolareggiata &omprende i corpi di fa rica aggiunti in genere a >uelli principali8 per rispondere alle esigenze a itative dei residenti. #ali corpi riguardano4 a7 contenitori edilizi edificati contemporaneamente all%unit principale sul lotto di pertinenza8 c9e 9anno poi modificato la originale destinazione di servizio8 o anc9e corpi aggiunti in epoca recente8 purc9< caratterizzati da strutture murarie di tipo permanente e regolarmente autorizzati o condonati@ 7 altri corpi aggiunti in epoca recente8 caratterizzati da strutture precarie o provvisorie8 >uali4 tettoie8 aracc9e8 garage e proservizi in lamiera8 legno8 ondulati8 con tamponamenti precari in forati 8 realizzati con strutture prefa ricate8 ecc. Per le costruzioni del tipo a7 sono consentiti gli interventi di4 - manutenzione ordinaria 5art.1+78 opere interne 5art.1,78 manutenzione straordinaria 5art.197@
45

restauro e risanamento di tipo 7 5art. 21 ?27@ ristrutturazione edilizia 5art.227@ cam io di destinazione d% uso riorganizzazione dei volumi anc9e per mezzo di accorpamento al corpo principale sulle fronti interne e rispettando le linee di gronda esistenti8 fatti salvi i diritti dei confinanti e >ualora il corpo principale appartenga alle sottozone A"a e A(. Pualora l%edificio principale appartenga alle sottozone A2 e A38 l%intervento di accorpamento sar consentito solo nell%am ito di un Piano di Recupero. 'ono consentite le destinazioni d%uso di cui all% art. 32. Per le costruzioni del tipo 7 sono consentiti unicamente gli interventi di4 - demolizione 5art. 2"7@ - nuova costruzione 5art.2*78 nella misura massima di m>. 1, per B.-.).8 e comun>ue non superiore alla superficie utile esistente. )l nuovo fa ricato dovr essere realizzato in muratura8 senza il carattere di struttura precaria8 in forma coordinata con il corpo principale8 e con una altezza massima alla linea di gronda di m.283!. 6sso dovr essere realizzato rispettando le norme del &odice &ivile. 'ono consentite le sole destinazioni d%uso a servizio della residenza8 >uali4 garage8 cantine8 depositi attrezzi8 lavanderie. A"+. 42 &omparti edilizi assoggettati a Piani di Recupero - AR )l Piano Regolatore individua nella tav. ( i comparti edilizi c9e8 per l%importanza storico-arc9itettonica o per il loro stato di degrado8 necessitano di essere assoggettati a Piano di Recupero di iniziativa pu lica 5art. +7 o privata 5art. 97. )n tali comparti8 i proprietari singoli o riuniti in consorzio potranno intervenire nel rispetto delle normative previste per le sottozone c9e ricadono nel comparto. ;%area 'A&#A8 ricadente in ase al PRG in due zone8 di cui una classificata A( 5art. "!7 e l%altra 3R 5art. "378 sar sottoposta a Piani di Recupero di iniziativa pu lica individuati da apposito preventivo K'tudio di fatti ilitK 5ai sensi dell% Art. 2 della ;.R. 1*. 2. 19,9 nA * e della deli era del &onsiglio regionale della 6milia Romagna nA 1!3* del 2+. 11. 19,*7 e coordinati8 per gli aspetti ur anistici8 dal suddetto 'tudio di fatti ilit e regolamentati8 per gli aspetti attuativi8 da un% unica convenzione ai sensi dell% Art. 22 delle ;.R. "+?+, e 23?,!.

CAPO I1 A"+. 4

ZONE B 0

EDI!ICATE A PREVALENTE DESTINAZIONE RESIDENZIALE

2one 3r - Residenziali da recuperare

46

'ono le zone c9e presentano valori storico-am ientali da salvaguardare o un tessuto edilizio disgregato da recuperare8 di cui necessita il recupero funzionale8 edilizio e ur anistico8 tenuto anc9e conto della esigenza di ampliare la dotazione di attrezzature pu lic9e di interesse generale. -odalit di attuazione4 'i interviene attraverso Piano Particolareggiato di iniziativa pu lica e privata 5artt. 2!82182282( della ;.R."+?+, e 23?,!7@ oppure attraverso Piano di Ristrutturazione Br anistica di iniziativa pu lica o privata8 di cui agli artt. + e ,8 secondo la specificazione cartografica. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse tutte le attivit di cui al precedente art.328 ad esclusione della categoria i78 con le seguenti limitazioni e condizioni4 - le attivit terziarie di tipo e7 ed 97 non potranno complessivamente superare il (!F della superficie complessiva 5'.&.7 ammessa sull%area di intervento. - la residenza deve costituire almeno il (!F della superficie complessiva 5'.&.7 ammessa sull%area di intervento. 0on sono ammesse attivit produttive e di rottamazione8 anc9e se esistenti alla data di adozione del PRG. &ategorie di intervento4 'ono ammesse tutte le categorie di intervento previste dall%art.1*. )ndici ur anistici ed edilizi4 - B.#.R. E !8+! m>.?m> 'ono fatti salvi gli allineamenti stradali costituiti8 anc9e nel caso di demolizione e ricostruzione. - /.F.4 per i nuovi edifici < prescritta in tutti i casi la distanza minima di ml.1! tra pareti finestrate pareti di edifici antistanti. - :.-. E 1283! ml.

'tandards ur anistici e parc9eggi privati4 )l calcolo degli standard all%interno di ogni comparto verr effettuato con riferimento alle varie destinazioni d%uso8 come previsto all%art. 3!@ per una >uota non inferiore al 1(F della '.&. complessiva dovr essere comun>ue applicato lo standard corrispondente ad un uso terziario e direzionale 5art. 328 comma 38 punto 97. Puantit maggiori a tale limite comporteranno la corrispondente integrazione dello standard. 0ei 1, m>.?a . di B2 da prevedere come standard residenziale minimo8 dovranno essere interamente reperite le aree di parc9eggio pu lico gli standards eccedenti il minimo di 1, m>?a . potranno essere monetizzati e reperiti nell% am ito del Piano dei 'ervizi. Parc9eggi privati4 come da art. 3!. Per le aree e gli edifici esistenti compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,. A"+. 44 2one 3t - Residenziali esistenti e di completamento con rispetto morfologico

47

2one caratterizzate da insediamenti residenziali del tipo ville8 villini8 case inate8 case a sc9iera8 palazzine8 di cui all% art. "8 con assetto fondiario omogeneo o consolidato. -odalit di attuazione4 &oncessione edilizia8 onerosa o gratuita8 e autorizzazione8 secondo il tipo di intervento. 0on possono essere realizzati accorpamenti di lotti con riferimento ai frazionamenti esistenti alla data di adozione della presente 1ariante %9". Gli interventi di demolizione con ricostruzione 8 di nuova costruzione e di ampliamento sono consentiti nell%am ito delle tipologie caratteristic9e della zona di cui al 1A comma del presente articolo. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse tutte le destinazioni previste dal precedente art. 32 con le seguenti limitazioni e condizioni4 - la residenza deve costituire almeno il *!F della '.&. ammessa o esistente sull%area di intervento 5art. 378 fatti salvi i casi di edifici specialistici8 intesi come edifici integralmente destinati ad uso non residenziale8 c9e possono essere ampliati limitatamente alle attivit insediate esistenti o con destinazione residenziale. &ategorie di intervento4 'ono ammesse tutte le categorie di intervento previste all%art.1* con esclusione della ristrutturazione ur anistica. )ndici ur anistici ed edilizi4 A7 0ei casi di nuova costruzione e demolizione con ricostruzione8 si applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !8,! m>.?m>. - R.&. E !8"! m>.?m>. - /.&. E (8!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti inedificati o edificati con pareti finestrate. 1a comun>ue sempre rispettata la distanza minima /.F.. - /.&. E 38!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti edificati nel caso c9e entram e le pareti c9e si fronteggiano siano ciec9e. - /.'. E (8!! ml.8 riduci ili a ml. 28(! nel caso di cessione sul fronte strada di spazi pu lici. 0el caso di allineamenti stradali costituiti in modo prevalente8 < consentita l%edificazione a filo strada per fronti commerciali dotati di marciapiede8 e ad un minimo di ml. 38!! negli altri casi. - /.F. E 1!8!! ml. tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti entram e con :.-. C 28(! ml. 'e fra i fa ricati sono interposte strade non a fondo cieco8 si applicano le distanze previste dal /.-. 1"""?*,@ sono comun>ue fatti salvi gli allineamenti stradali costituiti8 trattandosi di lottizzazioni preesistenti. - :.-. E 1!8!! ml. 37 0ei casi di ampliamento di edifici esistenti8 si applicano i seguenti indici4 - B.F.R E !8, m>.?m>. - R.& E !8"! m>.?m>. - /.&. E (.!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti inedificati o per ampliamenti di fronti esistenti distanti pi$ di (8!! ml. dai confini.
48

- /.&.

E /.&. dell%edificio esistente con minimo di 3.!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti edificati. - /.'. E /.'. dell%edificio esistente con minimo di 3.!! ml. Per la distanza dalle strade /.'.8 sono fatti comun>ue salvi gli allineamenti stradali costituiti in modo prevalente8 consentendo l%edificazione a filo strada nei casi di fronti commerciali dotati di marciapiede8 e ad un minimo di m. 38!! negli altri casi. - :.-. E 1!8!! ml. 6% sempre ammessa l%edificazione in aderenza sul confine a norma di &odice &ivile8 purc9< l%intervento sia realizzato in ase ad un progetto unitario comprendente gli edifici in aderenza. ;%eventuale realizzazione per stralci funzionali dell%intervento unitario < su ordinata alla stipula di un%apposita convenzione o atto d%o ligo unilaterale8 contenente l%impegno da parte dei concessionari a realizzare entro termini definiti il progetto approvato8 e le sanzioni per l%inosservanza degli o lig9i sta iliti. )n deroga alle norme del presente articolo8 per gli edifici uni o ifamiliari esistenti alla data di adozione del PRG8 c9e 9anno gi saturato gli indici previsti8 < consentito una tantum un ampliamento igienico funzionale del 1!F fino ad un massimo di 3! m>. di '.&.8 fermi restando gli altri parametri previsti per >uesta zona. #ale ampliamento puH riguardare sia la parte a itativa c9e gli eventuali locali non residenziali8 esistenti nell%am ito di >ueste tipologie. 6% consentito l%adeguamento ai minimi di legge delle altezze dei piani dei fa ricati esistenti8 con possi ilit di deroga dalla :.-. limitatamente al fronte verso strada. ) locali posti sotto le falde del tetto 5sottotetti7 di edifici esistenti alla data di adozione del PRG8 potranno essere utilizzati8 nel rispetto delle disposizioni del Regolamento 6dilizio e di >uello di )giene8 anc9e se in eccedenza rispetto alla '.&. maM. prevista per la zona. 'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come da art. 3!. )n tutti i casi8 >uando la realizzazione e la cessione degli standards compresi i parc9eggi pu lici non risulti8 ad insindaca ile giudizio dell%Amministrazione &omunale sentito il parere preventivo dell%Bfficio #ecnico ;avori Pu lici8 funzionale alle esigenze di pu lica utilit8 < ammessa la monetizzazione dei relativi standards ed il loro reperimento nell% am ito del Piano dei 'ervizi. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *, A"+. 45 2one 31 e B2 - Residenziali di completamento e ristrutturazione 'ono le zone gi edificate o in via di completamento c9e non presentano particolari valori storico-am ientali da salvaguardare8 n< l%esigenza di una radicale trasformazione ur anistica ed edilizia.

49

-odalit di attuazione4 &oncessione edilizia8 onerosa o gratuita8 e autorizzazione8 secondo il tipo di intervento. 0el caso di interventi per la realizzazione di complessi insediativi di nuova costruzione o da realizzarsi attraverso la ristrutturazione di edifici esistenti8 di volume superiore a 3!.!!! mc.8 < o ligatoria la preventiva formazione di un Piano Particolareggiato di iniziativa pu lica 5art. 2!821822 della ;.R."+?+, e 23?,!7. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse tutte le destinazioni previste dal precedente art. 3! con le seguenti limitazioni e condizioni4 - la residenza deve costituire almeno il *!F della '.&. ammessa o esistente sull%area di intervento 5art. 378 fatti salvi i casi di edifici specialistici8 intesi come edifici integralmente destinati ad uso non residenziale8 c9e possono essere ampliati limitatamente alle attivit insediate esistenti o con destinazione residenziale. &ategorie di intervento4 'ono ammesse tutte le categorie di intervento previste all%art.1*. ;%intervento di ristrutturazione ur anistica8 di cui all%art.238 < su ordinato alla formazione di uno strumento ur anistico preventivo 5P.P.P.8 P.R.B.P.8P.R.P.7. )ndici ur anistici ed edilizi4 A7 0ei casi di nuova costruzione8 demolizione con ricostruzione e ristrutturazione ur anistica8 si applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !8, m>.?m>. - R.&. E !8"! m>.?m>. - /.&. E (8!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti inedificati o edificati con pareti finestrate. 1a comun>ue sempre rispettata la distanza minima /.F.. - /.&. E 38!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti edificati nel caso c9e entram e le pareti c9e si fronteggiano siano ciec9e. - /.'. E (8!! ml.8 riduci ili a 28(! ml. nel caso di cessione sul fronte strada di spazi pu lici. Per la distanza dalle strade /.'.8 sono fatti salvi gli allineamenti stradali costituiti in modo prevalente8 consentendo8 per i casi di nuova costruzione e demolizione con ricostruzione8 l%edificazione a filo strada per fronti commerciali dotati di marciapiede8 e ad un minimo di m. 38!! negli altri casi. - /.F. E1!8!! ml. tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti entram e con :.-. C 28(! ml. 'e fra i fa ricati sono interposte strade non a fondo cieco8 si applicano le distanze previste dal /.-. 1"""?*,@ sono comun>ue fatti salvi gli allineamenti stradali costituiti8 trattandosi di lottizzazioni preesistenti. - :.-. 4 zone 31 E 1283! ml. - :.-. 4 zone 32 E 1283! ml.ad eccezione degli edifici esistenti 37 0ei casi di ampliamento di edifici esistenti8 si applicano i seguenti indici4 - B.F.R E !8, m>.?m>. - R.& E !8"! m>.?m>.

50

- /.&.

E (.!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti inedificati o per ampliamenti di fronti esistenti distanti pi$ di (8!! ml. dai confini. - /.&. E /.&. dell%edificio esistente con minimo di 3.!! ml. per ogni fronte c9e prospetta su lotti edificati. - /.'. E /.'. dell%edificio esistente con minimo di 3.!! ml. Per la distanza dalle strade /.'.8 sono fatti comun>ue salvi gli allineamenti stradali costituiti in modo prevalente8 consentendo l%edificazione a filo strada nei casi di fronti commerciali dotati di marciapiede8 e ad un minimo di m. 38!! negli altri casi. - :.-. 4 zone 31 E 1283! ml. - :.-. 4 zone 32 E 1283! ml. 6% sempre ammessa l%edificazione in aderenza sul confine a norma di &odice &ivile8 purc9< l%intervento sia realizzato in ase ad un progetto unitario comprendente gli edifici in aderenza. ;%eventuale realizzazione per stralci funzionali dell%intervento unitario < su ordinata alla stipula di un%apposita convenzione o atto d%o ligo unilaterale8 contenente l%impegno da parte dei concessionari a realizzare entro termini definiti il progetto approvato8 e le sanzioni per l%inosservanza degli o lig9i sta iliti. )n deroga alle norme del presente articolo8 per gli edifici uni o ifamiliari esistenti alla data di adozione del PRG8 c9e 9anno gi saturato gli indici previsti8 < consentito una tantum un ampliamento igienico funzionale del 1!F fino ad un massimo di 3! m>. di '.&.8 fermi restando gli altri parametri previsti per >uesta zona. #ale ampliamento puH riguardare sia la parte a itativa c9e gli eventuali locali non residenziali8 esistenti nell%am ito di >ueste tipologie. 6% consentito l%adeguamento ai minimi di legge delle altezze dei piani dei fa ricati esistenti8 con possi ilit di deroga dalla :.-. limitatamente al fronte verso strada. ) locali posti sotto le falde del tetto 5sottotetti7 di edifici esistenti alla data di adozione del PRG8 potranno essere utilizzati8 nel rispetto delle disposizioni del Regolamento 6dilizio e di )giene8 anc9e se in eccedenza rispetto alla '.&. maM. prevista per la zona. 'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come da art. 3!. )n tutti i casi8 >uando la realizzazione e la cessione degli standards compresi i parc9eggi pu lici non risulti8 ad insindaca ile giudizio dell%Amministrazione &omunale sentito il parere preventivo dell%Bfficio #ecnico ;avori Pu lici8 funzionale alle esigenze di pu lica utilit8 < ammessa la monetizzazione dei relativi standards ed il loro reperimento nell% am ito del Piano dei 'ervizi. Per le aree e gli edifici nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,.

51

CAPO 1

ZONE C0 NUOVI INSEDIAMENTI RESIDENZIALE

PREVALENTE

DESTINAZIONE

A"+. 48

2one &1 - zone di espansione di iniziativa pu lica 5P66P7 2one &2 - zone di espansione di iniziativa privata

-odalit di attuazione4 0elle zone &1 si interviene attraverso il Piano per l%edilizia economica e popolare 5P66P7. Ai sensi delle leggi 1*+?*2 e ,*(?+18 il P66P < individuato di preferenza nelle zone &8 ed eventuali varianti ai suoi perimetri o alle aree individuate8 nel rispetto dei limiti di fa isogno prescritti e degli indici 8 non comporta variante al PRG. 0elle zone &2 si interviene attraverso Piano Particolareggiato di iniziativa privata 5art.,78 salvo diversa specificazione cartografica. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art.,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti. 0el caso di ridimensionamento delle zone P66P8 le aree detratte dovranno essere destinate a zona &2 con tipologie edilizie a villini8 case inate 8 case a sc9iera e palazzine di cui all% Art. ". /estinazioni d%uso4 'ono ammesse tutte le destinazioni d%uso previste all%art. 328 con la esclusione della cat.i7 - depositi e magazzini all%ingrosso -. ;a residenza 5cat a7 deve costituire almeno il +(F della '.&. ammessa sull%area di intervento. &ategorie di intervento4 'ono ammessi gli interventi di nuova costruzione8 compresa la demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area. )l progetto potr prevedere la possi ilit di conservare8 ristrutturare e ampliare gli eventuali edifici esistenti sull%area8 da considerare nel conteggio della '.&. )ndici ur anistici ed edilizi4 - B.#.R.4 zone &1 5come da norme P66P vigenti7 E !8*, m>.?m>. - B.#.R.4 zone &2 E !8"( m>.?m>. 5 la '.&. delle attrezzature previste come standard8 non si conteggia ai fini dell%indice 7. - /.&. 5solo per i confini di zona7 E (8!! ml. - /.F.4 < prescritta la distanza minima pari all%altezza del fa ricato pi$ alto8 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti8 con un minimo di ml. 1!. #ale norma si applica anc9e >uando una sola parete sia finestrata8 >ualora gli edifici si fronteggino per uno sviluppo superiore a ml.12. #ale norma si applica solo per gli edifici all%interno delle zone &8 fatta salva la /.F. E 1! ml. - 1;.' E 1;.F E !8( 5limitatamente alle pareti finestrate7. - :.-. 4 zone &1 E 1283! ml. - :.-. 4 zone &2 E 1283! ml.
52

'tandards ur anistici e parc9eggi privati4 come previsto all%art.3! delle presenti norme. /ei 3! m>.?a . di B1 e B2 da prevedere come standard minimo8 1, devono essere attrezzati e ceduti gratuitamente8 di cui " destinati a parc9eggio pu lico8 la >uota residua di 12 m>. potr anc9e essere monetizzata e reperita nell% am ito del Piano dei 'ervizi. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *, A"+.47 2one &3 - Residenziali di espansione integrate con 2ona G e con zone preesistenti di completamento residenziale

'ono zone di espansione residenziale da coordinare per mezzo di P.P. di iniziativa pu lica o privata con comparti parzialmente occupati da preesistenti zone di completamento residenziale. ) P.P. dovranno comprendere aree per servizi ed attrezzature pu lic9e 52ona G7 della dimensione indicata nelle #avole di P.R.G. @ #ali aree ac>uisi ili dalla Amministrazione &omunale dovranno essere organicamente rapportate al contesto residenziale e degli standards previsti. -odalit di attuazione4 Piano Particolareggiato di iniziativa pu lica o privata. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art.,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti.

/estinazioni d%uso4 'ono ammesse tutte le destinazioni d%uso previste all%art. 328 con la esclusione della cat.i7 - Art. 32 - depositi e magazzini all%ingrosso -. ;a residenza 5cat a7 deve costituire almeno il +(F della '.&. ammessa sull%area di intervento. &ategorie di intervento4 'ono ammessi gli interventi di nuova costruzione8 compresa la demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area. )l progetto potr prevedere la possi ilit di conservare8 ristrutturare e ampliare gli eventuali edifici esistenti sull%area8 da considerare nel conteggio della '.&. )ndici ur anistici ed edilizi4 - B.#.R.4 5 applicate alla '.#. con esclusione della zona G 7 E !8"( m>.?m>. 5 la '.&. delle attrezzature previste come standard8 non si conteggia ai fini dell%indice 7. - /.&. 5solo per i confini di zona7 E (8!! ml. - /.F.4 < prescritta la distanza minima pari all%altezza del fa ricato pi$ alto8 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti8 con un minimo di ml. 1!. #ale norma si applica anc9e >uando una sola parete sia finestrata8

53

>ualora gli edifici si fronteggino per uno sviluppo superiore a ml.12. #ale norma si applica solo per gli edifici all%interno delle zone &8 fatta salva la /.F. E 1! ml. - 1;.'. E 1;.F. E !8( 5limitatamente alle pareti finestrate7. - :.-. E 1283! ml. 'tandards ur anistici e parc9eggi privati4 Per zone & come all% Art. "* Gli standards pu lici G devono essere interamente reperiti nel comparto Parc9eggi privati4 come previsto all%art. 3!. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,.

CAPO 1I

ZONE I0 A DESTINAZIONE MISTA DI ESPANSIONE INTEGRATA

A"+. 48 /isposizioni generali 'ono aree per le >uali < prevista l%integrazione in un unico comparto ur anistico di sottozone F e G destinate ad attrezzature e servizi generali pu lici8 e di altre sottozone con diversa destinazione ur anistica. All%interno di tali comparti8 opportunamente perimetrati8 le tavole di P.R.G. individuano le varie sottozone componenti con la loro sim ologia. ) singoli comparti di zone ) sono elencati di seguito con riferimento alla localit ed alla sigla delle sottozone componenti8 ed opportunamente normati. )n ogni comparto le sottozone F?G rappresentano almeno il (!F dell%intera '# e dovranno essere cedute al &omune. -odalit di attuazione4 )l P.R.G. si attua per mezzo di Piani Particolareggiati di iniziativa pu lica. /estinazioni d%uso4 'ono ammesse per ciascuna sottozona le destinazioni d%uso consentite per essa dalle 0.#.A.8 salvo esplicite limitazioni o indicazioni. &ategorie di intervento4 'ono tutte >uelle ammesse per ciascuna sottozona dalle 0.#.A.. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,. 2ona G?&2 di via 1iole Puesto comparto comprende al suo interno una sottozona G con estensione pari almeno al (!F della '# dell%intero comparto8 da cedere al &omune8 ed una sottozona &2 di espansione residenziale di estensione non superiore al (!F della '#. 'ottozona G4 6% destinata ad attrezzature scolastic9e 5 ' 7 regolamentate con le modalit e gli indici ur anistici dell%art. *(-17 delle 0.#.A..
54

'ottozona &24 6spansione residenziale regolamentata da modalit di intervento8 destinazioni d%uso ed indici ur anistici previsti all%art. "* delle 0.#.A.con riduzione di m>. *8!!?a . di aree per l% istruzione dell% o ligo8 asili nido8 scuole materne da scomputare nella cessione della area scolastica. 2ona G?&2 di via 3uozzi Puesto comparto comprende al suo interno una sottozona G con estensione pari almeno al (!F della '# dell%intero comparto8 da cedere al &omune8 ed una sottozona &2 di espansione residenziale di estensione non superiore al (!F della '#. 'ottozona G4 6% destinata a verde attrezzato 5 1A 7 regolamentato con le modalit e gli indici ur anistici dell%art. *(-"7. 'ottozona &24 6spansione residenziale regolamentata da modalit di intervento8 destinazioni d%uso ed indici ur anistici previsti all%art. "* delle 0.#.A.con riduzione di m>. *8!!?a . per aree attrezzate a parco da scomputare nella cessione della zona a verde attrezzato. 2ona G?/#3 di via 3uozzi Puesto comparto comprende al suo interno una sottozona G con estensione pari almeno al (!F della '# dell%intero comparto8 da cedere al &omune8 ed una sottozona /#3 di espansione produttiva terziaria di estensione non superiore al (!F della '#.. 'ottozona G4 6% destinata ad attrezzature pu lic9e 5 A& 7 ed 5 A# 7 rispettivamente regolamentate con le modalit e gli indici ur anistici dell%art. *( punti 27 e 127 a verde attrezzato e parc9eggi pu lici. 'ottozona /#34 6spansione produttiva terziaria limitatamente alle destinazioni d%uso indicate all%art. (3 punto a7 5attivit commerciali all%ingrosso8 magazzini di prima lavorazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli8...7 e punto 7 5 attivit commerciali al minuto8 78 regolamentati con le modalit e gli indici ur anistici dell%art. (* delle 0.#.A..6% consentita una '.&. massima residenziale pari al (! F della '.B.;. edifica ile e compresa in >uesta con modalit indici ur anistici ed edilizi e standards della zona &2 con riduzione di m>. *8!!?a . di aree per attrezzature di interesse comune 5m>. "7 e a verde attrezzato 5m>. 27 da scomputare nella cessione delle sottozone G. 2ona F - G ?&2?/#3 di via -ontanari Puesto comparto comprende al suo interno una sottozona F-G con estensione pari almeno al (!F della '# dell%intero comparto8 da cedere al &omune8 una sottozona di espansione residenziale &2 con estensione non
55

superiore al 2(F della '# ed una sottozona /#3 di espansione produttiva terziaria di estensione non superiore al 2(F della '#.. 'ottozona F4 6% destinata a verde sportivo 5 1'1 7per competizioni8 per impianti sportivi scoperti per il gioco del calcio e l%atletica8 regolamentati con le modalit e gli indici dell%art. *(-(7. 'ottozona G 4 6% destinata a verde attrezzato e parc9eggi pu lici 'ottozona &24 6spansione residenziale regolamentata da modalit di intervento8 destinazioni d%uso ed indici ur anistici previsti all%art. "* delle 0.#.A..con riduzione di m>. *8!!?a . per aree attrezzate a parco da scomputare nella cessione delle sottozone G e F. 'ottozona /#34 6spansione produttiva terziaria limitatamente alle destinazioni d%uso indicate all%art. (3 punto c7 5 Pu lici esercizi8 al erg9i8 servizi ricreativi e culturali8 luog9i di ritrovo8 divertimento e spettacolo 78 punti d7 ed e7 5 impianti sportivi e sportivo-ricreativi78 regolamentati con le modalit di intervento e gli indici ur anistici previsti all%art. (*. 2ona G?&2?/#3 di viale QennedS Puesto comparto comprende al suo interno una sottozona G con estensione pari almeno al (!F della '# dell%intero comparto8 da cedere al &omune8 una sottozona di espansione residenziale &2 con estensione non superiore al 2(F della '# ed una sottozona /#3 di espansione produttiva terziaria di estensione non superiore al 2(F della '#.. 'ottozona G4 6% destinata ad attrezzature pu lic9e 5 A& 7 ed 5 AF 78 regolamentate rispettivamente con le modalit e gli indici dell%art. *( punti 27 e 97 a verde attrezzato ed a parc9eggi pu lici. 'ottozona &24 6spansione residenziale regolamentata da modalit di intervento 8 destinazioni d% uso ed indici ur anistici previsti all% Art. "* delle 0.#.A. con riduzione di m>. *8!!?a . di aree per attrezzature di interesse comune 5m>. " 7 e attrezzate a parco 5m>. 27 da scomputare nella cessione della sottozona G. 'ottozona /#34 6spansione produttiva terziaria limitatamente alle destinazioni d%uso indicate all%art. (3 punto 7 5 attivit commerciali al minuto8 esposizioni e mostre... 78 punto c7 5Pu lici esercizi8 al erg9i8 servizi ricreativi e culturali8 luog9i di ritrovo8 divertimento e spettacolo 7 e punto d7 5 impianti sportivi e sportivo-ricreativi coperti 78 regolamentati con le modalit di intervento e gli indici ur anistici previsti all%art. (*.

CAPO 1II

ZONE D - DT0 A PREVALENTE DESTINAZIONE PRODUTTIVA

A"+. 49 2one / --odalit generali d%intervento e destinazioni d%uso


56

'ono le parti del territorio8 anc9e se parzialmente o totalmente edificate8 da destinare ad insediamento di attivit produttive del settore secondario. 0el caso di interventi di frazionamento di lotti edificati8 di ampliamento o di nuove costruzioni da realizzare sui medesimi lotti8 dovr essere garantita all%edificio esistente una superficie di pertinenza corrispondente agli indici ed agli standards prescritti dalle normative di zona di cui ai successivi articoli. 0elle zone / sono ammesse le seguenti destinazioni d%uso8 salvo prescrizioni particolari e le esclusioni indicate per le singole sottozone4 a7 Attivit artigianali e industriali di tipo manifatturiero8 e relativi servizi tecnici e amministrativi. 6% ammessa la compresenza con l%attivit artigianale di attivit commerciali al dettaglio di articoli inerenti l%attivit principale8 purc9< i locali a ciH destinati siano inferiori al 3! F della '.B.;. totale e comun>ue non superino i 1!! m>. di '.B.;. 7 -R- Attivit di deposito8 smontaggio e vendita di materiali ferrosi e metallici in genere8 e relativi servizi tecnici e amministrativi. c7 Fornace laterizi e relativi servizi tecnici e amministrativi. d7 Bna a itazione di servizio alle attivit di cui ai precedenti punti a78 78c7 da edificare con concessione convenzionata contestualmente o successivamente all%insediamento produt-tivo8 per una superficie complessiva '.&. massima di m>. 2!! e comun>ue non superiore al 2(F della '.B.;. edificata ;a '.&. corrispondente alle a itazioni di servizio va considerata come '.B.;. all%interno dell%B.F. consentito. e7 ;e attivit esistenti gi insediate con destinazioni d%uso diverse da >uelle sopraelencate8 per le >uali valgono gli indici ed i parametri ur anistici delle zone / artigianali e industriali di tipo a7. ;e attivit produttive dic9iarate insalu ri e nocive dalle Autorit 'anitarie possono essere insediate o proseguire l%attivit se gi esistenti8 con concessione convenzionata all% intervento edilizio ric9iesto parere favorevole ed alle condizioni poste dalla Autorit 'anitarie stesse. )n particolare la convenzione dovr precisare4 - indicazione della destinazione d%uso di ogni am iente@ - garanzie per l%attuazione dei provvedimenti per la sicurezza degli impianti e la eliminazione dei fattori in>uinanti@ - le sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni e delle clausole di convenzione. f7 Piscine 8 campi da tennis ed altre attivit ludico - sportive di uso privato con /.&. E /.'. C ml. (8!!
57

Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *, g7 )mpianti di distri uzione di car uranti8 secondo le norme di cui al capo O1)) delle presenti norme limitatamente alle zone /3 di espansione A"+. 50 2one /1 - Produttive di ristrutturazione ur anistica &omprende le aree totalmente o parzialmente edificate in cui si rende necessaria la modificazione dell%edificato e del tessuto ur anistico esistente per l%adeguamento ad esigenze produttive diverse dalle originarie8 per motivi di igiene pu lica8 di integrazione con la situazione d%intorno8 di riorganizzazione delle opere di ur anizzazione. -odalit di intervento4 'ono consentiti4 - gli interventi diretti previsti alle categorie di cui agli artt. 1+8 1,8 198 2!8 218 228 2"8 limitatamente agli edifici esistenti utilizzati attualmente con uso conforme a >uello individua ile catastalmente@ - limitatamente al 2! F dell% B.#.P. consentita dagli indici specifici di zona di seguito riportati e nel loro rispetto8 fino all% approvazione del Piano di Ristrutturazione ur anistica sono consentiti una tantum8 gli interventi di cui all% Art. 2(8 2*8 2+8 2,. - gli interventi di ristrutturazione ur anistica 5art. 2378 con riferimento alle zone indicate nelle tavole del P.R.G.8 da attuarsi per mezzo di Piani Particolareggiati di iniziativa pu lica o privata 5artt. + e ,7. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art.,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti. /opo l%approvazione del P.P.8 c9e potr prevedere la possi ilit di nuova costruzione8 di demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area8 di conservazione8 ristrutturazione ed ampliamento degli eventuali edifici esistenti da considerare nel conteggio della '.B.;. complessiva8 sono ammesse tutte le categorie d%intervento previste al capo )1. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse tutte le destinazioni previste all%art. "98 con esclusione delle attivit indicate al punto c7 5fornace laterizi7 e 7 5rottamazione7 ad eccezione8 per >ueste ultime8 delle zone specificamente riservate alla rottamazione e delle attivit gi insediate. )ndici ur anistici ed edilizi4 Attivit industriali e artigianali 5tipo a e tipo e7 - B.#.P. E !8, m>?m>. o esistente - R.&. esteso all%intera zona E !8( m>?m>. o esistente
58

- 'uperficie minima da sistemare a verde piantumato privato Attivit di rottamazione 5tipo 7 - B.#.P. - R.&. esteso all%intera zona e compresi gli accatastamenti all%aperto E

E 1!F della zona o del lotto

E !8* m>?m>. o esistente E !8* m>?m>.

- 'uperficie minima da sistemare a verde piantumato privato lungo strada e sui confini con zone diverse da / E E 1! F del lotto o della zona. - Per accatastamenti all%aperto /.&. E /.'. E 38!! ml.da zone diverse da / K K /.&. E 18(! ml. da zona / Per tutte le attivit si applicano altresJ i seguenti indici4 - /.&. E /.'. 5salvo soluzioni a sc9iera o a inate7 - :.-. - Parc9eggi privati - Parc9eggi privati di uso pu lico E 1!F '.#. A"+. 51

E (8!! ml. o esistente E 1!8(! ml. o esistente E m>.1! M "! '.B.;.

2one D2 - Per attivit industriali8 artigianali e di rottamazione8 esistenti e di completamento.

'ono le zone gi edificate o in via di completamento8 dotate delle opere di ur anizzazione primaria. -odalit di attuazione4 &oncessione edilizia onerosa o autorizzazione8 secondo il tipo di intervento. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse tutte le destinazioni previste dal precedente articolo "9R8 con esclusione delle attivit indicate al punto c7 5fornace laterizi78 fatte salve le attivit gi insediate. 'ono inoltre fatte salve le attivit di tipo diverso gi insediate8 limitatamente alla '.B.;. occupata8 incrementa ile una tantum del 2!F e non oltre i 1!! m>. di ampliamento. Gli insediamenti in zona /2 di tipo 7 5di rottamazione7 inseriti in zone prevalentemente residenziali8 sono ammessi solo se gi esistenti alla data di adozione del P.R.G. )n caso di loro trasferimento8o cessazione di attivit8 < consentita la trasformazione ur anistica dell%area8 previa formazione di un Piano Particolareggiato di )niziativa Privata8 esteso all%intera area di insediamento. 'i applicano in >uesto caso le norme di cui all%art. "3 - zone 3R -. &ategorie di intervento4 'ono ammesse tutte le categorie di intervento previste all%art. 1*. ;%intervento di ristrutturazione ur anistica8 di cui all%art. 238 < su ordinato alla formazione di uno strumento ur anistico preventivo 5 Piano Particolareggiato o Piano per gli )nsediamenti Produttivi 7.

59

)ndici ur anistici ed edilizi4 0ei casi di nuova costruzione8 demolizione con ricostruzione8 ampliamento e ristrutturazione ur anistica8 si applicano i seguenti indici4 - Attivit industriali e artigianali 5tipo a e tipo e74 - B.F.P. E !8, m>?m>. - R.&. E !8* m>?m>. - Attivit di rottamazione 5tipo 74 - B.F.P. E !8* m>?m>. - R.&. 5compresi gli accatastamenti all%aperto7 E !8* m>?m>. - 'uperficie minima da sistemare a verde8con siepi lungo i confini con zone diverse da / E ml. 182! dal confine - Per accatastamenti all%aperto /.&. E /.'. E 38!! ml.da zone diverse da / K K /.&. E 18(! ml. da zone / - Fornace laterizi 5tipo c74 - B.F.P. E !8, m>?m>. - R.&. E !8* m>?m>. Per tutte le attivit si applicano altresJ i seguenti indici4 - /.&. E /.'. E E (8!! ml. 'ono fatte salve le lottizzazioni esistenti gi convenzionate8 per le >uali dovranno essere rispettate le distanze previste dalla lottizzazione stessa. - : maM. 5salvo particolari esigenze produttive7 E 1!8(! ml. 'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come da art. 3!. 0el caso di ampliamento di fa ricati esistenti saranno computati solo sulle superfici in ampliamento. )n tutti i casi8 >uando la realizzazione e la cessione degli standards pu lici non risulti8 ad insindaca ile giudizio dell%Amministrazione &omunale sentito il parere preventivo dell%Bfficio #ecnico ;avori Pu lici8 funzionale alle esigenze di via ilit8 < ammessa la monetizzazione totale o parziale dei relativi standards ed il loro reperimento nell% am ito del Piano dei 'ervizi. 0el caso di attivit produttive esistenti c9e a iano saturato gli indici fondiari di cui sopra8 al fine di garantire l%attuale livello di produttivit8 < consentito l%ampliamento una tantum del 2!F della '.B.;. esistente sulla ase di un piano di sviluppo aziendale8 c9e deve essere approvato dal &onsiglio &omunale. /eve comun>ue essere rispettata la distanza minima dai confini di ml. 38 l%altezza massima di ml. 1!8(! e gli standard aggiuntivi di parc9eggio corrispondenti all%ampliamento. 0el caso di trasferimento di attivit industriali dalle zone edificate ad altre zone o ad altri comuni8 vanno convenzionati tra il &omune e le aziende interessate8 con la partecipazione delle organizzazioni sindacali o imprenditoriali pi$ rappresentative8 gli aspetti relativi a tale trasferimento. #ali convenzioni vanno approvate dal &onsiglio &omunale. A"+. 52 2one /3 - Per nuovi insediamenti produttivi

60

'ono le zone destinate alla realizzazione di nuovi insediamenti di tipo industriale8 artigianale e di rottamazione. -odalit di attuazione4 0elle zone /3 si interviene attraverso il Piano delle aree per gli )nsediamenti Produttivi P)P8 di cui all%art.+8 oppure attraverso Piano Particolareggiato P.P. di iniziativa privata8 di cui all%art.,@ in >uesto secondo caso la convenzione dovr contenere anc9e modalit e prezzi massimi di cessione delle aree. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art.,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti. /estinazioni d%uso4 'ono ammesse tutte le destinazioni d%uso previste all%art. "98 con la esclusione dell a cat.c7 5fornace laterizi7. &ategorie di intervento4 'ono ammessi gli interventi di nuova costruzione8 compresa la demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area. )l progetto potr prevedere la possi ilit di conservare8 ristrutturare e ampliare gli eventuali edifici esistenti sull%area8 da considerare nel conteggio della '.&. )ndici ur anistici ed edilizi4 - B.#.P. E !8* m>?m>. - R.&.5sui singoli lotti74 - Per le attivit industriali e artigianali 5tipo a74 - R.&. E !8* m>?m>. - Per le attivit di rottamazione 5tipo 74 - R.&. 5compresi accatastamenti all%aperto7 E !8* m>?m>. fino a 1(!! m>. di lotto E !8( m>?m>. oltre 1.(!! m>. di lotto - 'uperficie minima da sistemare a verde8 preferi ilmente lungo strada e sui confini con zone diverse da / E 1!F del lotto - Per gli accatastamenti all%aperto4 /.&. E /.'. E 38!! ml.da zone diverse da / K K /.&. E E 18(! ml. da zone / Per tutte le attivit si applicano altresJ i seguenti indici4 - /.&.E /.'. E5salvo soluzioni a sc9iera o a inate7 E (8!! ml. - : maM. E 1!8(! ml. 5 salvo partiesigenze costruttive7

colari

Per i nuovi insediamenti in zona di espansione della fornace laterizi e produzione prefa ricati8 si applicano i seguenti indici e parametri 5tipo c74
61

- B.#.P. - : maM - /istanze dai confini /.&. - Aree di stoccaggio

E !82 m>?m>. E 128(! ml. E (8!! ml. E !.3 m>?m>. '.F.

'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come previsto dall% art. 3!.

Prescrizioni particolari per le zone di espansione produttive all%interno del centro a itato 51ia del

;avoro?1ia /e Gasperi e 1ia ;asagna7. )n >ueste zone l%intervento preventivo < consentito su comparti minimi di m>. (.!!! oppure 8su proposta della propriet interessata anc9e di dimensioni inferiori con caratteristic9e di omogeneit riconosciute a insindaca ile giudizio della Amministrazione &omunale8 applicando l%indice B.#.P. E !8,. 'ono fatti salvi gli altri indici previsti dal presente articolo. A"+. 5 2one /# - -odalit generali d%intervento e destinazioni d%uso

'ono le zone interessate o per le >uali siano previsti insediamenti produttivi di carattere terziario. 0el caso di interventi di frazionamento di lotti edificati8 di ampliamento o di nuove costruzioni da realizzare sui medesimi lotti8 dovr essere garantita all%edificio esistente una superficie di pertinenza corrispondente agli indici ed agli standards prescritti dalle normative di zona di cui ai successivi articoli. 0elle zone /# sono ammesse le seguenti destinazioni d%uso8 salvo prescrizioni particolari e le esclusioni indicate per le singole sottozone4 a7 Attivit commerciali all%ingrosso8 magazzini di prima lavorazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli8 depositi e magazzini8 e relativi servizi tecnici e amministrativi. 6= vietato l=esercizio congiunto nello stesso locale dell=attivita= di vendita all=ingrosso ed al dettaglio. 'ono fatte salve le attivita= esistenti in cui siano compresenti le due modalita= di vendita alla data di entrata in vigore del /.;gs. 31.!3.199, n.11"8 limitatamente alle seguenti attivita= elencate all=articolo 1 della ;egge 32!?+( 4 - macc9ine8 attrezzature e articoli tecnici per l%agricoltura8 l%industria8 il commercio e l%artigianato@ - materiale elettrico@ - colori8 vernici8 carte da parati@ - ferramenta ed utensileria@ - articoli per impianti idraulici8 a gas ed igienici@ - articoli per riscaldamento@ - strumenti scientifici e di misura@ - macc9ine per ufficio@ - auto8 moto8 cicli8 e relativi accessori e parti di ricam io@
62

- com usti ili@ - materiali per l%edilizia@ - legnami. 7 Attivit commerciali al minuto8 nel settore alimentare e non alimentare insediate in esercizi di vicinato esposizioni8 mostre8 attivit direzionali8 credito e assicurazione8 servizi e uffici pu lici e privati8 artigianato di servizio di tipo la oratoriale. c7 Pu lici esercizi e al erg9i. d7 )mpianti e servizi sportivi e sportivo-ricreativi coperti8 servizi ricreativi e culturali8 luog9i di ritrovo8 divertimento e spettacolo. e7 )mpianti sportivi e ricreativi scoperti. f7 /istri utori di car urante8 attrezzature e servizi per la via ilit8 depositi infiamma ili. g7 Attrezzature distri utive8 magazzini di stoccaggio8 attivit autotrasportuali8 servizi di rimessaggio e assistenza8 servizi tecnici e amministrativi. 97 Bna a itazione di servizio e di custodia riferita alle attivit di cui ai punti a78 d78 e78 g78 per una superficie '.&. massima di 2!! m>. e comun>ue non superiore al 2(F della '.B.;. edificata e compresa in >uesta e da realizzarsi contemporaneamente ed in proporzione alla '.B.;. produttiva. i7 Bna residenza per una '.&. massima pari al 2(F della '.B.;. edificata e compresa in >uesta8 per le attivit di cui ai punti 7 e c7 con modalit8 indici ur anistici ed edilizi e standard della zona &2. l7 Piscine 8 campi da tennis8 pallavolo8 pallacanestro ed altre attivit ludico sportive di uso privato /.&. E /.'. E ml. (8!! Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,. 'ono fatte salve le medie strutture di vendita esistenti nei due settori merceologici di prodotti alimentari e di prodotti non alimentari8 secondo i parametri di cui all=art." is. ;e strutture medie inferiori possono essere ampliate fino a raggiungere la superficie massima consentita 5 m> ,!! 7 alle condizioni indicate all=art. 32 A"+. 54 2one /#14 #erziarie di ristrutturazione ur anistica &omprende le aree totalmente o parzialmente edificate in cui si renda necessaria la modificazione dell%edificato e del tessuto ur anistico esistente per l%adeguamento ad esigenze produttive diverse dalle originarie8 per motivi di igiene pu lica8 di integrazione con la situazione di intorno8 di riorganizzazione delle opere di ur anizzazione. -odalit d%intervento4 'ono consentiti4 - gli interventi diretti previsti alle categorie di cui agli artt. 1+8 1,8 198 2!8 218 228 2"8 limitatamente agli edifici esistenti utilizzati attualmente con uso conforme a >uello individua ile catastalmente@

63

- limitatamente al 2!F della B.#.P. consentita dagli indici specifici di zona di seguito riportati e nel loro rispetto complessivo fino alla approvazione del Piano di ristrutturazione ur anistica sono consentiti una tantum gli interventi di cui agli Art. 2(8 2*8 2+8 2,. - gli interventi di ristrutturazione ur anistica 5art. 2378 con riferimento alle zone indicate nelle tavole del P.R.G.8 da attuarsi per mezzo di Piani Particolareggiati di iniziativa pu lica o privata 5artt. + e ,7. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art. ,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti. /opo l%approvazione del P.P.8 c9e potr prevedere la possi ilit di nuova costruzione8 di demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area8 di conservazione8 ristrutturazione ed ampliamento degli eventuali edifici esistenti da considerare nel conteggio della '.B.;. complessiva8 sono ammesse tutte le categorie d%intervento previste al capo )1. /estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse le destinazioni d%uso di cui all%art.(3 con esclusione di >uelle indicate ai punti e78 f78 g7. )ndici ur anistici ed edilizi4 Attivit di tipo a78 78 c78 d78 978 i7 - B.#.P. E !8* m>?m>. o esistente - R.&. esteso all%intera zona E !8( m>?m>. o esistente - 'uperficie minima da sistemare a verde piantumato privato E 1!F della zona o del lotto - /.&. 5salvo soluzioni a sc9iera o a inate7 E (8!! ml. o esistente - :.-. E 1!8(! ml. o esistente 'tandard ur anistici4privati di uso pu lico come previsto all%art. 3!.

A"+. 55 2one /#24 Produttive terziarie di integrazione e completamento )n tale zona sono comprese le aree totalmente o parzialmente edificate a destinazione terziaria e gli insediamenti esistenti isolati inseriti anc9e in zone diverse. Per >uesti ultimi8 esistenti anc9e se non individuati con appositi sim oli nelle tavole di P.R.G.8 vale la situazione esistente da adeguare a leggi e regolamenti in materia e di igiene pu lica e gli indici e parametri di seguito riportati8 ove compati ili con gli indici ed i parametri ur anistici ed edilizi e con i rapporti di incidenza previsti nella zona di appartenenza8 fatta eccezione per >uesti ultimi nel caso di edifici specialistici.Per le zone agricole si fa riferimento esclusivamente alle attivit esistenti ed individuate nelle tavole di P.R.G.

64

/estinazioni d%uso ammesse4 'ono ammesse le destinazioni di tipo a78 78 c78 ed f7 se esistenti8 di cui all%art. (3.e di tipo 97 limitatamente alla attivit a78 7 e c7 -odalit di attuazione4 'ono ammesse tutte le categorie d%intervento previste all%art. 1*. )ndici ur anistici ed edilizi 0elle lottizzazioni gi convenzionate o nelle costruzioni dovranno essere previsti indici e destinazioni d% uso e distanze previste nella lottizzazione stessa o nella concessione. 0ei casi di nuova costruzione8 demolizione con ricostruzione8 ampliamento si applicano i seguenti indici4 - Attivit di tipo a74 - B.F.P. E !8, m>?m>. - R.&. E !8* m>?m>. - :.maM. E 1!8(! ml. - Attivit di tipo 7 e c74 - B.F.P. E !8** m>?m>. - R.&. E !8( m>?m>. - :. maM E 1*8!! ml. Per le attivit di tipo a78 7 e c7 si applicano inoltre i seguenti indici4 /.&. E /.'. E (8!! ml. 1.;. E !8( - Attivit di tipo f74 f1 - distri utori car urante e servizi f2- distri utori di car urante8 servizi di assistenza e vendita accessori8 di ristoro per le persone@ depositi di infiamma ili 'i rimanda integralmente alle norme di cui al &apo O1)). 'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come da art. 3!. 0el caso di ampliamento di fa ricati esistenti saranno computati solo sulle superfici in ampliamento. )n tutti i casi8 >uando la realizzazione e la cessione degli standards pu lici non risulti8 ad insindaca ile giudizio del &omune8 funzionale alle esigenze di via ilit8 < ammessa la monetizzazione totale o parziale dei relativi standards ed il loro reperimentonell% am ito del Piano dei 'ervizi. 0el caso di attivit produttive esistenti c9e a iano saturato gli indici fondiari di cui sopra8 al fine di garantire l%attuale livello di produttivit8 < consentito l%ampliamento una tantum del 2!F della '.B.;. esistente sulla ase di un piano di sviluppo aziendale8 c9e deve essere approvato dal &onsiglio &omunale. /eve comun>ue essere rispettata la distanza minima dai confini di ml. 38 l%altezza massima di ml. 1!8(! e gli standard di parc9eggio corrispondenti all%ampliamento. A"+. 58 2one /#34 Produttive terziarie di espansione di nuovo impianto
65

)n tali zone sono comprese le aree destinate alla realizzazione di nuovi insediamenti produtttivi di carattere terziario per le attivit e gli usi di cui all%art. (3. -odalit di attuazione4 0elle zone /#3 si interviene attraverso il Piano delle aree per gli )nsediamenti Produttivi P)P8 di cui all%art.+8 oppure attraverso Piano Particolareggiato P.P. di iniziativa privata8 di cui all%art.,@ in >uesto secondo caso la convenzione dovr contenere anc9e modalit e prezzi massimi di cessione delle aree. )n caso di mancato accordo fra tutte le propriet interessate dal perimetro di zona8 fatta salva la facolt di scorporo del 1!F dell%area8 come previsto all%art.,8 il &omune potr approvare un Piano c9e raccolga almeno i 3?" del valore8 calcolato sulla ase dell%imponi ile catastale. #ale Piano sar vincolante anc9e per la restante parte8 e ad esso verr data attuazione nei termini previsti dalle leggi vigenti. /estinazioni d%uso4 'ono ammesse tutte le destinazioni d%uso di cui all%art. (3. &ategorie di intervento4 'ono ammessi gli interventi di nuova costruzione8 compresa la demolizione di eventuali fa ricati incongrui esistenti nell%area. )l progetto dovr prevedere norme specific9e per la ristrutturazione e l%ampliamento degli edifici esistenti sull%area8 da considerare nel conteggio della '.B.; . )ndici ur anistici ed edilizi4 - Attivit di tipo a7 B.#.P. E !8" m>?m> B.F. E !8* m>?m>. R.&. E !8* m>?m>. :. maM E 1!8(! ml. /.'. E +8!! ml. /.&. E (8!! ml. - Attivit di tipo 7 e c74 B.#.P. E !8" m>?m> B.F. E !8* m>?m>. R.&. E !8( m>?m>. :. maM E 1*8!! ml. /.'. E +8!! ml. /.&. E (8!! ml. - Attivit di tipo d74 B.#.P. E !8" m>?m> B.F. E !8* m>?m>. R.&. E !8( m>?m>. :. maM E ,8!! ml.
66

/.'. /.&. - Attivit di tipo e7 riferite ai soli edifici4 B.#. B.F. R.&. :. maM /.'. /.&. -Attivit di tipo f7 'i ric9iamano integralmente le norme di cui al &apo O1)). - Attivit di tipo g74 B.#.P. R.&. sui singoli lotti :. maM

E +8!! ml. E (8!! ml. E !82 m>?m> E !83 m>?m>. E !83 m>?m>. E ,8!! ml. E +8!! ml. E (8!! ml.

E !8* m>?m> E !8* m>?m>. E 128(! ml.

Per tutte i tipi di attivit si applicano altresJ i seguenti indici4 /.&.E 5salvo soluzioni a sc9iera o a inate7 E (8!! ml. /.'. E +8!! ml. 1.;.&. E 1.;.'. E !8( 'tandard ur anistici e parc9eggi privati4 come previsto all%art. 3!.

CAPO 1III

ZONE E - AGRICOLEI

Fermo restando c9e la materia sar organicamente affrontata in sede di adeguamento del P.R.G. alle prescrizioni del P.#.P.R.8 si sottolinea c9e gi il Piano vigente classifica gli edifici di interesse storico tipologico in zona agricola 5contrassegnati con lettera A - art. (978 assoggettandoli alle corrispondenti norme previste per gli edifici in zona A - &entro 'torico. 6% comun>ue gi indirizzo consolidato di >uesta Amministrazione di fare riferimento per gli interventi in zona agricola8 alle caratteristic9e costruttive8 tipologic9e e formali storicamente in uso nell%area. A"+ 57 /isposizioni generali 'ono zone agricole le parti del territorio comunale4 - destinate all%esercizio delle attivit agricole@ - recupera ili alla produzione agricola@ - destinate ad attivit direttamente connesse con le produzioni agricole.
67

#ali zone corrispondono alle zone territoriali omogenee di tipo K6K di cui all%art. 2 del /.-. 2?"?19*, e sono sottoposte alla disciplina prevista dall%art. "! della ;.R. "+?+, e successive modific9e e integrazioni. )n tutte le zone agricole il P.R.G. opera nel rispetto delle scelte programmatic9e del Piano di 'viluppo Agricolo8 di cui all%art. + della ;.R. 12?+(. )n assenza di tale strumento il P.R.G. persegue direttamente gli o iettivi di cui al >uarto comma dell%art. , punto (78 lettere a7 7c7 della ;.R. "+?+,. )n tutte le zone agricole il P.R.G.4 17 individua e classifica le aree atte ad essere destinate agli usi agricoli8 le aree recupera ili alla produzione agricola8 le aree destinate ad attivit direttamente connesse con le produzioni agricole@ 27 disciplina gli interventi ai fini del recupero e dello sviluppo del patrimonio produttivo agricolo8 tutelando le unit produttive e favorendo le esigenze economic9e e sociali dei lavoratori agricoli8 delle imprese coltivatrici e delle loro forme cooperative ed associative. 0elle zone agricole sono esclusi tutti gli interventi estranei alla produzione agricola o alle esigenze dei lavoratori della terra8 ad eccezione degli interventi sul patrimonio edilizio esistente e delle attivit produttive gi esistenti ed individuate nella cartografia del P.R.G. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,. A"+. 58 /estinazioni d%uso ammesse nelle zone 6 0elle zone 6 sono ammesse le seguenti destinazioni4 A7 A itazioni funzionali alla produzione agricola8 ai sensi dell%art. "!8 comma (A8 lettere a7 e 7 della ;.R. "+?+,. 37 Fa ricati di servizio8 necessari al diretto svolgimento delle attivit aziendali8 >uali4 - depositi di attrezzi8 materiali8 fertilizzanti8 sementi8 antiparassitari8 anc9e se collocati al piano terra dell%a itazione agricola@ - rimesse per macc9ine agricole8 anc9e se collocate al piano terra dell%a itazione agricola@ - ricoveri per animali domestici per autoconsumo@ - serre fisse o mo ili per colture aziendali@ - ogni altra analoga costruzione di servizio c9e risulti direttamente funzionale all%azienda agricola singola o associata. &7 Allevamenti aziendali o interaziendali. 'ono definiti tali gli allevamenti nei >uali l%alimentazione del estiame viene fatta regolarmente mediante razioni alimentari costituite8 in unit foraggere8 per almeno il 2(F da produzioni aziendali o interaziendali8 e 4
68

- per allevamenti suinicoli8 >uando non si superano i ( capi suini e>uivalenti 5pari a 11! Tg. di peso vivo allevato7 per ettaro8 fino ad un massimo di (! capi con riferimento all%intera superficie su cui il ric9iedente dimostra di eseguire lo spandimento agronomico dei li>uami@ tale superficie puH anc9e non coincidere con >uella aziendale4 in >uesto caso occorre c9e i proprietari dei terreni sui >uali vengono sparsi ad uso agronomico i li>uami sottoscrivano un atto unilaterale d%o ligo da allegarsi alla concessione edilizia e da trascriversi alla &onservatoria degli atti immo iliari8 con cui asservono i loro terreni allo spandimento dei li>uami prodotti dall%allevamento per cui < ric9iesta la concessione@ - per allevamenti di ovini8 >uando non si superano i " capi ovini e>uivalenti per ettaro8 con riferimento all%intera superficie aziendale. 51 capo ovino e>uiv. E 1 vacca da latte@ 1 vitello o 1 manza E !83 c. .e.@ 1 vitellone E !8, c. .e.@ 1 pecora o 1 capra E !81 c. .e.7. - per allevamenti di polli o di zootecnia minore8 >uando non si superano i (! capi minori e>uivalenti per ettaro8 fino ad un massimo di 1.!!! capi con riferimento all%intera superficie aziendale. 51 pollo E 1 capo minore e>uivalente@ 1 faraona o 1 anatra E 1 c.m.e.@ 1 tacc9ino o 1 oca o 1 coniglio E 2 c.m.e.@ 1 piccione o 1 tortora o 1 >uaglia E !833 c.m.e.7. /7 Allevamenti zootecnici di tipo produttivo intensivo8 con annessi fa ricati di servizio e gli impianti necessari allo svolgimento dell%attivit zootecnica. #ali allevamenti8 possi ili solo se gi esistenti e classificati come zona 63 nella cartografia del P.R.G.8 sono cosJ suddivisi4 - /17 allevamenti di suini@ - /27 allevamenti di ovini@ - /37 allevamenti di polli o di zootecnia minore. 'ono definiti produttivi intensivi gli allevamenti nei >uali sono superati i parametri previsti per gli allevamenti aziendali di tipo &7. 67 Attivit di lavorazione8 conservazione8 prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e zootecnici. Attivit artigianali e industriali di tipo manifatturiero@ attivit commerciali all%ingrosso 5di cui all%art. "9 punto a7 e art. (3 punto a7. #ali attivit sono ammesse nelle zone agricole solo se esistenti 5vedi destinazioni tipo ) ed ;78 oppure in sostituzione degli allevamenti produttivi intensivi di cui al precedente punto /78 previa formazione di un P.P. di iniziativa privata 5art. , delle presenti norme7. F7 A itazioni per il personale di custodia addetto alla sorveglianza di impianti per attivit del tipo /7 ed 67. G7 'erre fisse o mo ili8 per attivit colturali di tipo intensivo o industriale. 'ono ammesse nell%am ito di Piani di 'viluppo Aziendale di cui all%art. 1! o previa formazione di P.P. di iniziativa privata 5art.,7.

69

:7 )nfrastrutture tecnic9e e di difesa del suolo8 >uali4 - strade poderali@ - canali@ - opere di difesa idraulica. )7 6difici esistenti di uso non agricolo. Gli interventi relativi possono essere realizzati dai legittimi proprietari alle condizioni sta ilite dagli art. (9 e *2 delle presenti norme.

;7 Attivit produttive gi esistenti in zona agricola. 'ono le attivit gi operanti8 con le destinazioni indicate all%art. "9 punti a7 7e7. 6sse sono state individuate e classificate come segue4 - r - attivit di deposito e smontaggio dei rottami ferrosi8 di dimensione medio-piccola8 con previsione di utilizzazione complessiva di terreno G a m>. 1!!!@ - R - attivit di deposito e smontaggio dei rottami ferrosi8 di dimensione medio-grande8 con previsione di utilizzazione complessiva compresa fra 1!!! e 2!!! m>@ - A - attivit produttive di cui all%art. "9 punti a7 e7. -7 Attivit di sostegno non in>uinante integrata all%attivit agricola. ) acini idrici al servizio dell%agricoltura 5 per uso irriguo 7 potranno essere utilizzati anc9e per la pesca sportiva. Attorno l%anello del acino idrico dovranno essere potenziate le piantumazioni ad alto fusto al fine di migliorare l%impatto visivo del acino con il paesaggio ur ano circostante. ;e strutture delle attivit integrate dovranno essere le stesse dei servizi per l%agricoltura. )n caso di assenza8 l%eventuale edificazione dovr avere carattere di precariet ed essere normata ur anisticamente con le stesse prescrizioni dei servizi per l%agricoltura. 07 Piscine8 campi da tennis8 ed altre attivit ludico sportive per uso privato con /.'. E /.&. C ml. (8!! A"+. 59 6difici esistenti nelle zone agricole #utti gli edifici esistenti nelle zone agricole sono classificati dal P.R.G. secondo le risultanze del censimento effettuato al proposito8 tenendo conto4 ) del collegamento funzionale dell%edificio con la produzione agricola 5in ase alla destinazione d%uso attuale ed alla appartenenza o meno a struttura produttiva agricola7@ delle condizioni di a ita ilit della struttura edilizia 5in ase all%epoca di costruzione8 allo stato di conservazione8 alla dotazione di servizi8 alla presenza di impianti tecnici7@

))

70

))) del carattere storico - am ientale 5in am ientali7.

ase alle caratteristic9e storic9e8 artistic9e8 tipologic9e ed

;a classificazione degli edifici esistenti8 riportata nelle tavole del P.R.G. < la seguente4 - edifici contrassegnati con lettera A4 sono gli edifici di interesse storico - tipologico e sono contraddistinti con la sigla corrispondente alla sottozona di appartenenza e alla relativa categoria normativa di intervento8 secondo la normativa prevista per la zona A@ - edifici contrassegnati con lettera )4 sono gli edifici esistenti con destinazione residenziale o produttiva. Gli interventi ammessi sono indicati all%art.*2. A"+. 80 &ommissione &onsultiva per le zone agricole Per accertare l%ammissi iit degli interventi nelle zone agricole8 e per verificare le finalit degli interventi stessi8 il 'indaco deve avvalersi del parere della &ommissione &onsultiva per le zone agricole8 ovvero della &ommissione edilizia integrata8 come previsto dall%art. "! della ;.R. "+?+, e successive modificazioni e integrazioni. A"+. 81 &lassificazione delle zone agricole ;e zone agricole sono cosJ suddivise e classificate4 617 2ona produttiva agricola8 definita come zona agricola destinata a sviluppare le sue potenzialit produttive senza particolari misure di tutela. )n >uesta zona sono consentite le destinazioni d%uso previste all%art. (, A737&7G7:7)7;7. 627 2one agricole di tutela8 definite come zone ove la produttivit agricola < condizionata a particolari misure di tutela@ in rapporto alle diverse situazioni territoriali la zona agricola di tutela si articola nelle seguenti sottozone4 62.1 - zona agricola di rispetto dei corsi d%ac>ua@ 62.2 - zona agricola di rispetto dei centri e dei nuclei a itati. All%interno delle zone 62 sono consentite le destinazioni d%uso previste all%art. (, A737:7)7. Gli interventi di nuova costruzione 5art. 2*7 sono possi ili per tali destinazioni solo in presenza e nell%am ito di corti aziendali gi esistenti. 637 2ona agricola interessata da allevamenti produttivi intensivi esistenti8 di suini8 ovini e di zootecnia minore8 secondo la definizione di cui all%art. (, /7. )n tali zone sono consentite tutte le destinazioni d%uso previste all%art. (,.

71

A"+. 82 Parametri e modalit di intervento 0elle zone agricole i parametri e le modalit di intervento si applicano in riferimento alle destinazioni d%uso indicate all%art.(,8 e consentite nelle diverse zone individuate al precedente art. *1 5618 628 637. 17 - )nterventi di tipo A - a itazioni agricole 'ono esclusi dalla presente normativa gli edifici esistenti classificati all%art. (9 e contrassegnati con le lettere A e ). 'ono consentiti gli interventi previsti dagli art. 1+8 1,8 198 2!8 228 238 2". Gli interventi di cui all%art. 2* 5nuova costruzione7 e 2+ 5ampliamento7 sono consentiti solo ai soggetti di cui all%art. "!8 comma (A8 punti a7 e 7 della legge "+?+, e successive modificazioni e integrazioni. 0uove costruzioni4 - '.&. E '.F. I "!!.!!! m>.8 con un massimo di 3!! m>. da 2.!!! concentrarsi in un unico edificio. - :.-. E +8(! ml. - /.&. E (8!! ml. - /.F. 5di edifici diversi7 E 1!8!! ml. - /.'. E (8!! ml. salvo rispetto di vincoli di natura pu lica Ampliamenti4 'ono consentiti con gli indici previsti per le nuove costruzioni. 6% comun>ue ammesso l%ampliamento della '.&. esistente8 fino ad un massimo di 2(! m>. da concentrarsi in un unico edificio. 6% anc9e ammessa la demolizione e ricostruzione8 mantenendo la '.&. preesistente8 di norma nell%am ito della corte esistente8 salvo la presenza di vincoli di natura pu lica. 'i applicano i seguenti parametri4 - :.-. E +8(! ml. 5salvo maggiori altezze solo per le parti esistenti7 - /.&. E (8!! ml. 5salvo minori distanze solo per le parti esistenti7 - /.F. E 1!8!! ml. 5salvo minori distanze solo per le parti esistenti7 E +8(! ml all% interno della stessa corte colonica e propriet - /.'. E (8!! ml. salvo rispetto di vincoli di natura pu lica 27 - )nterventi di tipo 3 - Fa ricati di servizio. 'ono consentiti gli interventi previsti dagli art. 198 2!8 218 228 2"8 2*8 2+. 0uove costruzioni e ampliamenti4 - B.F.R. E m>. 2!!?9a per i primi 3 ettari K E m>. 1(!?9a per i successivi con un massimo di "*(! m>.8 di cui non oltre il (!F destina ile a depositi8 rimesse e ricovero animali8 di cui all%art. (, lettera 37 - :.-. E ,8!! ml. 5esclusi i silos8 non soggetti a limiti di altezza7 - /.&. E ,8!! ml.5salvo minori distanze solo per le parti esistenti7 - /.F. E 1!8!! ml.5salvo minori altezze solo per le parti esistenti7 - K E +8(! ml. all% interno della stessa corte colonica e propriet
72

- /.'. E (8!! ml. salvo rispetto di vincoli di natura pu lica 37 - )nterventi di tipo & - Allevamenti aziendali o interaziendali 'ono consentiti gli interventi previsti dagli art. 198 2!8 218 228 2"8 2*8 2+. ;e nuove costruzioni e gli ampliamenti dovranno rispettare i seguenti parametri4 &17 Allevamenti suinicoli Potranno raggiungere la dimensione massima di ( capi suini e>uivalenti 5c.s.e.7 per ettaro8 con un massimo di (! capi con riferimento alla superficie aziendale su cui < documentato lo spandimento agronomico dei li>uami8 con esclusione delle superfici comprese nelle aree 621 di rispetto dei corsi d%ac>ua. 1 c.s.e. 1 scrofa 1 lattonzolo 1 magrone 1 c.s.e. E 11! Tg. di peso vivo allevato E 18( c.s.e. E !83 c.s.e. E 1 c.s.e. E 18( m>. di recinto 5inteso come superficie coperta destinata alla sta ulazione8 al netto degli spazi di transito e dei servizi7 1 m>. di recinto E 183 m>. di '.B.;. dell%allevamento8 a cui si aggiunge la '.B.;. delle sale parto da calcolare direttamente. &2 - Allevamenti di ovini Potranno raggiungere la dimensione massima di " capi ovini e>uivalenti 5c. .e.7 per ettaro8 con riferimento all%intera superficie aziendale. 1 vacca da latte 1 vitello o 1 manza 1 vitellone 1 pecora o 1 capra 1 c. .e. 1 c. .e. 1 c. .e. E E E E 1 c. .e. !83 c. .e. !8, c. .e. !81 c. .e.

E 9 m>. di stalla fissa 5compresi sta ulazione e servizi7. E ,8( m>. di stalla a cuccetta 5compresi sta ulazione e servizi7 E 98( m>. di stalla a lettiera 5 compresi sta ulazione e servizi7.

&3 - Allevamenti di polli e zootecnia minore Potranno raggiungere la dimensione massima di (! capi minori e>uivalenti 5c.m.e.7 per ettaro con un massimo di 1.!!! capi con riferimento all%intera superficie aziendale. 1 pollo 1 faraona8 anatra ecc. 1 tacc9ino8 coniglio8 oca8 ecc. 1 c.m.e. E E E E 1 c.m.e. 1 c.m.e. 2 c.m.e. !81( m>. di superficie di sta ulazione e servizi.
73

"7 - )nterventi di tipo / - Allevamenti produttivi intensivi Gli interventi riguardano solo gli allevamenti gi esistenti. 'ono consentiti gli interventi previsti dagli artt. 1+8 1,8 198 228 2"8 con esclusione di ampliamenti o nuove costruzioni8 fatta eccezione di costruzioni e impianti strettamente funzionali al risanamento o all%adeguamento igienico sanitario degli allevamenti stessi. Per gli allevamenti di ovini8 polli e zootecnia minore8 < consentito8 oltre all% ampliamento per l%adeguamento igienico sanitario8 anc9e >uello di adeguamento funzionale8 per un massimo di (! m>. una tantum8 c9e non comporti incremento della superficie di sta ulazione. (7 - )nterventi di tipo 6 - a7 ;avorazione8 conservazione8 prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e zootecnici - 7 Attivit artigianali e industriali di tipo manifatturiero@ commercio all%ingrosso. 5escluse attivit di rottamazione7 Puesti interventi sono consentiti solo nell%am ito degli strumenti preventivi di cui agli artt. , e 1!8 in sostituzione di allevamenti produttivi intensivi del tipo /8 esistenti alla data di adozione della presente variante. 'ono consentiti gli interventi previsti dall%art. 22 e 2*. ;e nuove costruzioni dovranno rispettare i seguenti parametri4 B.F.P. /.&. /.F. E !82 m>.?m>. 0on potr comun>ue essere superato il +!F della '.B.;. preesistente8per le attivit di tipo a7@ e il (!F per >uelle di tipo 7. E 2!8!! ml. E 2!8!! ml.

'tandard ur anistici4 vedi art. 3! *7 - )nterventi di tipo F - A itazione del personale di custodia 'ono consentiti solo nell%am ito degli strumenti preventivi di cui agli artt. , e 1!8 in collegamento con le attivit di tipo /7 ed 678 con una superficie massima '.&. E 2!! m>. +7 - )nterventi di tipo G - 'erre per attivit di tipo intensivo o industriale. 'ono consentite solo nell%am ito degli strumenti preventivi di cui all%art. ,8 con i seguenti indici4 'uperficie minima E (.!!! m>. B.F.P. E !8"( m>.?m>. per ' fino a 1!.!!! m>. K E !82( m>.?m>. per ' oltre 1!.!!! m>.
74

,7 - )nterventi di tipo ) - 6difici esistenti di uso non agricolo. 'ono consentiti gli interventi previsti dagli artt. 1+8 1, 198 2!8 218 22 con le seguenti specificazioni particolari4 - edifici classificati )"8 destinati alla residenza non agricola4 o edifici destinati un tempo a residenza agricola e compresi in zonizzazione diversa dalla originaria. 6% ammessa la ristrutturazione edilizia e l%ampliamento con aumento della '.&. complessiva fino a 2"! m>.8 compresi i corpi di servizio.Alle stesse condizioni < consentita 8 per motivi di carattere statico 8 di rispetto stradale o di altro vincolo di natura pu lica la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti @ in tali casi il nuovo edificio dovr essere costruito sullo stesso lotto o su area della stessa propriet al marzo 199! direttamente confinante e nella posizione pi$ prossima all% edificio da demolire. 0el caso di edifici esistenti con distanze dai confini e dalle strade inferiori a (8!! ml.8 le distanze /.&. e /.'. degli ampliamenti8 in assenza di vincoli di natura pu lica8 potranno essere pari all%esistente con minimo di 38!! ml. anc9e nel caso di pareti finestrate@ per le distanze dalle strade /.'. devono e inoltre essere rispettati i limiti minimi imposti dal 0uovo &odice della 'trada e relativo Regolamento di attuazione con successive modific9e ed i limiti delle distanze stradali individuate cartograficamente dal piano. Gli ampliamenti di servizi separati planimetricamente dal corpo di fa rica degli edifici )" dovranno rispettare le /.&. e /.'. di (8!! ml. - edifici classificati )1?28 destinati ad uso produttivo non agricolo4 nel caso di edifici esistenti destinati ad uso produttivo non agricolo8 contrassegnati con la sigla 1?28 in cui si svolgono le attivit di cui all%art. "98 < consentito l%ampliamento secondo le modalit previste al successivo paragrafo8 relativo agli interventi di tipo ;78 e con i seguenti indici4 0el caso di edifici di interesse storico am ientale8 gli interventi si attuano secondo le modalit previste per le categorie di intervento di cui alla disciplina particolareggiata per la zona A e specificate nelle tavole di P.R.G. - '.B.;.5 ora destinata ad attivit produttive7 E < consentito l%ampliamento fino al 1!!F per '.B.;.G 1(! m>. e dell% ,!F per '.B.;.C di 1(! m>.8 fino al raggiungimento di una '.B.;. massima di (!! m>. E ,8!! ml. E (8!! ml. E 1!8!! ml. E (8!! ml. salvo rispetto di vincoli di natura pu
75

:.-. /.&. /.F. /.'.

lica

97 - )nterventi di tipo ; - Attivit produttive gi esistenti in zona agricola. 'ono indicate con A le attivit corrispondenti all% Art. "9 a7 ed e7 e con R e r >uelle corrispondenti all% Art. "9 7 'ono consentiti gli interventi previsti dagli Art. 1+8 1,8 198 2!8 218 228 2+8 con le seguenti specificazioni particolari@ e con la esclusione delle a itazioni di cui all% Art. "9 d7 e della trasformazione di destinazione ur anistica dell% area di cui all% Art. (1 - 2A comma. Attivit di tipo A 'i applicano gli indici e le modalit di intervento di cui all%art. (1 52one /278 riferiti alle superfici perimetrate nella cartografia di P.R.G. delle zone agricole. Attivit di tipo r . '.F. G m>. 1.!!! con concessione convenzionata 'i applicano le modalit di cui all%art. (1 ed i seguenti indici4 - '.B.;. E 3!! m>.8 indipendentemente dall%estensione dell%area perimetrata@ - R.&.compresi accatastamenti E !8( m>.?m>. - /.'. 5dell%edificio7 E ,8!! ml.8 salvo rispetto di vincoli di natura pu lica - /.&. 5dell%edificio7 E (8!! ml. - /.'. 5delle cataste7 E 38!! ml.8 salvo rispetto di vincoli di natura pu lica - /.&. 5delle cataste7 E 38!! ml. - :.-. E +8!! ml.8 salvo i volumi tecnici - 'tandard ur anistici E come da art. 3! - dovranno essere previsti8 lungo i confini perimetrati nelle tavole di P.R.G.8 siepi continue sempreverdi di altezza minima E 18+! ml. Attivit di tipo R - '.F. C 1.!!! m>. con concessione convenzionata 'i applicano gli stessi parametri e modalit indicati per le attivit di tipo r8 con la seguente eccezione4 '.B.;. E m>. 3!! I !82 m>.?m>. oltre 1.!!! m>. di area perimetrata. )n caso di demolizione dei fa ricati esistenti8 non potranno essere ricostruiti edifici destinati ad attivit produttive o di rottamazione8 ma solo per le attivit e secondo i parametri ammessi per le zone 68 tipi A737&7. A"+. 8 'tato di fatto e frazionamenti successivi

76

Per l%applicazione delle presenti norme si fa riferimento alla dimensione delle aziende esistenti alla data di adozione 523?(?,37 del presente P.R.G.8 cosJ come risulta dai documenti catastali8 da successivi atti pu lici e dalla classificazione degli edifici indicata dal P.R.G. ;o stato di fatto documenta4 a7 l%appoderamento in atto8 con riferimento al rapporto tra edifici e superficie agricola di pertinenza@ 7 la classificazione degli edifici esistenti8 con riferimento alla loro destinazione d%uso. Gli appoderamenti ed i frazionamenti c9e risultano dallo stato di fatto catastale alla data di adozione del presente P.R.G. costituiscono il riferimento fondiario per l%applicazione delle presenti norme. Ai fini della costituzione di una superficie minima di intervento8 i frazionamenti successivi alla data di adozione del presente P.R.G. possono essere considerati validi solo a condizione c9e attraverso tali frazionamenti4 - non vengano a formarsi aziende agricole aventi una superficie agricola utilizzata inferiore ai 3 ettari. Per aziende formate dall%accorpamento di due o pi$ aziende preesistenti sono ovviamente consentite anc9e superfici inferiori ai 3 ettari. Per aziende per le >uali sia riconosciuta dalla &ommissione &onsultiva Agricola o dalla &ommissione 6dilizia integrata8una specifica utilizzazione intensiva8 possono essere consentite superfici fino al limite di 2 ettari8 previa presentazione e approvazione di un P.'.A di cui all%art.1!. - non vengano a formarsi aziende agricole aventi edifici per i >uali risultino superati i massimi dei parametri ur anistico-edilizi sta iliti dalle presenti norme per il tipo di edificio e di zona agricola a cui si riferiscono. 'i precisa c9e l%unit poderale preesistente alla data di adozione del presente piano mantiene la sua capacit edificatoria anc9e se accorpata ad altra azienda gi dotata di fa ricato colonico.

CAPO 1IV

ZONE ! - PER ATTREZZATURE PUBBLICHE E SERVIZI DI INTERESSE GENERALE ZONE G - PER ATTREZZATURE PUBBLICHE DI 2UARTIERE ZONE H - VERDE PRIVATO

A"+.84 )ndividuazione e /estinazioni d%uso )l PRG identifica le zone destinate ad attrezzature pu lic9e e servizi sociali di interesse generale 5zone F7 e per attrezzature pu lic9e di >uartiere 5zone G78 senza una preliminare distinzione fra le stesse. 0ell%am ito di tali zone sono indicate con apposita sim ologia le destinazioni d%uso principali8 fermo restando c9e tale indicazione puH essere variata con l%approvazione del progetto di intervento da parte del &onsiglio &omunale. ;e destinazioni d%uso ammesse sono individuate nelle #avole di Piano
77

17 Attrezzature per l%istruzione 5'7 5 zona G7 27 Attrezzature civili di interesse comune e generale e per uffici8 servizi e impianti della Pu Amministrazione 5A&7 5 zone G e F7 37 Attrezzature religiose di interesse comune 5AR7 5zona G7 "7 1erde attrezzato 51A7 e di >uartiere 51AP7 5zona G7 (7 1erde sportivo 51'7 5di >uartiere zona G - di interesse generale F7 *7 Parc9eggi Pu lici 5P7 5zona G7 +7 Parc9eggi privati di uso pu lico 5Pp7 5 non computati negli standards 7 ,7 Attrezzature sanitarie e ospedaliere 5 zona G 7 97 Attrezzature e attivit pu lic9e annonarie e fieristic9e 5AF7 5 zona G 7 1!7 Attrezzature per l%ordine pu lico 5 zona F 7 117 Aree cimiteriali 5A&#7 5 non computate 7 127 Aree per attrezzature e attivit funzionali ai trasporti pu lici 5A#7 5 G e F 7 137 Aree per la via ilit8 parc9eggi8 ferrovie

lica

;%utilizzazione delle aree destinate a verde pu lico attrezzato 51A78 e di >uartiere 51AP7 di via Bdine e della Rigossa individuate nelle tav 2 del PRG8 < specificata nelle sc9ede normative di cui all%art. **. ;e aree di parc9eggio privato sono sempre previste nella misura di m>. 1!?"! di '.&. o '.B.;.. ;e aree di parc9eggio pu lico sono previste all%art. 3! -#a . A. A"+. 85 -odalit di intervento ;e modalit di intervento sono riferite alle destinazioni d%uso di cui al precedente art. *". )n tutti i casi sono ammesse tutte le categorie di intervento previste all%art. 1*. )n >ueste zone il PRG si attua per intervento diretto8 salvo diversa specifica indicazione. ;e aree non edificate8 n< destinate a parc9eggi o a passaggi8 saranno sistemate a verde secondo le modalit di cui all%art.29. Per le aree e gli edifici compresi nei limiti di rispetto degli elettrodotti e nelle aree a risc9io di esondazione dovranno essere rispettati i disposti degli Art. *9 e *,. 17 2one per attrezzature per l%istruzione 5'7 'ono destinate alle seguenti attrezzature4 asili nido8 scuole materne8 scuole elementari8 medie e superiori. 'i applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !."( m>?m>. - : maM. E 1!.(! ml. - /.&.E /.'. E (.!! ml. - 1;.& E 1;.'. E !.(

78

27 2one per attrezzature civili di interesse comune e ur ano 5A&7 &omprendono attrezzature destinate ad attivit partecipative8 amministrative8 culturali8 sociali8 associative8 sanitarie8 assistenziali8 ricreative8 direzionali e commerciali 5esclusivamente per la distri uzione al dettaglio78 nonc9< uffici8 servizi ed impianti tecnici della Pu lica Amministrazione. ;a realizzazione di tali attrezzature spetta unicamente alla pu lica amministrazione8 ad esclusione delle attrezzature ricreative8 direzionali e commerciali@ per >ueste ultime < ammessa la concessione temporanea del diritto di superficie a cooperative8 enti o privati c9e8 costruendo l%edificio a proprie spese su area pu lica su progetto conforme alle esigenze comunali8 assumono la gestione del servizio rispettandone i fini sociali8 per un numero di anni non superiore a *!8 eventualmente garantendo durante >uesto periodo il controllo comunale del servizio e un limitato uso dei locali da parte del &omune. 'caduto il termine8 eventualmente rinnova ile della concessione8 il &omune entra nella piena propriet dell%immo ile e termina ogni suo o ligo nei confronti del concessionario. 'i applicano i seguenti indici4 - B.F.R. - : maM. - /.&.E /.'. - 1;.& E 1;.'.

E !.*! m>?m>. E 1!.(! ml. E (.!! ml. E !.(

37 2one per attrezzature religiose di interesse comune 5AR7 'ono destinate esclusivamente alle attrezzature religiose. 'i applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !.*! m>?m>. - : maM. E 1(.ml. ad esclusione dei campanili - /.&.E /.'. E (.!! ml. - 1;.& E 1;.'. E !.( "7 2one per verde attrezzato 51A7 e di >uartiere 51AP7 'ono destinate a parc9i naturali e ad aree attrezzate per il gioco dei am ini e dei ragazzi e per il riposo degli adulti.)n >ueste zone8 oltre le attrezzature per il gioco possono essere realizzate unicamente costruzioni precarie ad uso di ar. 0elle zone definite come centro storico non < ammessa alcuna costruzione. 'i applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !.!1 m>?m>. - /.&. E (.!! ml. - 1;.& E 1;.'. E !.(

79

)l verde deve essere progettato con la previsione delle attrezzature8 dei percorsi pedonali8 degli spazi di sosta8 di eventuali fontane o elementi arc9itettonici c9e possono attrezzare gli spazi li eri. (7 2one per verde sportivo 51'7 'ono destinate agli impianti sportivi scoperti e coperti. Gli interventi sono regolamentati dai seguenti indici4 )mpianti scoperti 51'17 - verde piantumato - impianti scoperti - parc9eggi pu lici - attrezzature di servizio agli impianti e per il ristoro per a itazioni di custodia7 - /.&. E /.' 1;.& E 1;.'.

B.#.R

CD 2(F '# CD *(F '# CDUUU 1!F '# E !.!3 m>.?m>. 5massimo

1(F

E (.!! ml. E !.(

)mpianti coperti 51'27 - verde piantumato CD 3!F '# - parc9eggi pu lici di ur anizzazione secondaria CD (F '# - parc9eggi pu lici di ur anizzazione primaria CD "!F '& - B.#.R. E !.3( m>.?m>. 5 massimo 1!F per a itazioni di custodia 7 /.&. E /.'. E (.!! ml. 1;.&. E 1;.'. E !.( )l verde deve essere progettato con la previsione delle attrezzature8 dei percorsi pedonali8 degli spazi di sosta8 di eventuali fontane o elementi arc9itettonici c9e possono attrezzare gli spazi li eri. *7 2one per parc9eggi pu lici 5P7

'ono destinate alla realizzazione di parc9eggi pu lici sia coperti c9e scoperti8 sia a livello del terreno c9e interrati e sopraelevati con8 in >uesto caso8 1;.&. E !.(. )l progetto dovr prevedere adeguate al erature e sistemazioni a verde8 secondo i criteri indicati dalla Amministrazione &omunale. +7 2one per parc9eggi privati di uso pu lico 5Pp7

'ono individuate nelle planimetrie di PRG le aree destinate a parc9eggi di propriet privata8 ma da destinare ad uso pu lico per soddisfare la domanda di spazi di sosta in relazione alle attivit esistenti. )l progetto8 da

80

realizzare con le modalit e gli indici di cui al punto *8 dovr prevedere adeguate al erature e sistemazioni a verde8 secondo i criteri indicati dall%Amministrazione &omunale. ,7 2one per attrezzature sanitarie e ospedaliere ?A'7 'ono destinate a ospedali ed altre unit sanitarie territoriali. 'i applicano i seguenti indici4 - B.F.R. E !.*! m>?m>. - : maM E 1*.!! ml. - /.&.E /.'. E (.!! ml. - 1;.& E 1;.'. E !.( 97 2one per attrezzature ed attivit pu 5AF7 lic9e annonarie e fieristic9e mostre8 esposizioni8 spettacoli all%aperto

'ono spazi attrezzati destinati ad ospitare attivit commerciali ed espositive am ulanti nonc9< per spettacoli all%aperto8 anc9e e>uestri. 'i applicano i seguenti indici4 - B.#.R. - : maM 1!7 2one per attrezzature per l%ordine pu lico E !.2( m>?m>. E ,.!! ml.

'ono destinate alla realizzazione di sedi e attrezzature per i corpi di polizia8 cara inieri ecc. 'i applicano i seguenti indici - B.F.R. E !.(! m>?m>. - : maM E 1!.(! ml. - /.&.E /.'. E (.!! ml. - 1;.& E 1;.'. E !.( 117 Aree cimiteriali 5A&#7 'ono destinate alle attrezzature cimiteriali. )n tali zone le aree destinate a verde al erato dovranno occupare almeno la met della superficie totale8 mentre le aree residue saranno riservate alle sepolture8 ai relativi servizi e alla via ilit interna. 0elle aree esterne sottoposte a vincolo cimiteriale8 sono ammessi solo gli interventi connessi alle attivit agricole8 la realizzazione di infrastrutture tecnic9e 5tipo :7 e gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente 5tipo i7 secondo le prescrizioni di cui al precedente articolo *28 con esclusione di interventi
81

di nuova costruzione.'ono inoltre ammessi c9iosc9i di costruzione precarie per la vendita di fiori con gli indici di cui al punto " del presente Articolo. 127 Aree per attrezzature ed attivit connesse ai trasporti 5A#7 'ono le aree funzionalmente collegate alle attrezzature ferroviarie8 >uali lo scalo ferroviario8 le autostazioni8 le rimesse8 gli uffici ed i servizi connessi 'i applicano i seguenti indici4 B.#. E !."! m>.?m>. R.&. E !.(! m>.?m>. 1.;.&. E 1.;.F E 1.;.'. E !.( ;e aree di parc9eggio dovranno essere determinate con apposito studio preventivo e comun>ue non potranno essere inferiori al (F della '.#.. ;e aree a verde atrrezzato non potranno essere inferiori al 1!F della '.#.. 137 Aree per la via ilit 0elle tavole di PRG sono indicati4 17 le strade e i relativi snodi@ 27 i principali parc9eggi pu lici@ 37 i limiti di rispetto delle strade eMtraur ane@ "7 la linea ferroviaria ed i limiti di rispetto ;e strade &omunali sono state classificate ai sensi del /.;. G'. 3!?!"?92 0A 2,( e /.;. G' 1!?!9?93 0A 3*! con deli erazione nA "+"?93 e nA 3+2?9+ della Giunta &omunale di Gam ettola @ pertanto le caratteristic9e geometric9e e costruttive delle strade8 degli svincoli e dei parc9eggi di livello ur ano sono sta ilite dalle Aziende ed 6nti competenti in accordo con la Amministrazione &omunale e dalla Amministrazione stessa. ;a Amministrazione &omunale specifica anc9e in fase di attuazione le caratteristic9e geometric9e e costruttive delle restanti strade e zone di sosta. )n ordine agli interventi da realizzare nell% am ito di strumenti ur anistici preventivi si applicano i seguenti minimi dati dimensionali 4 - corsia di transito4 larg9ezza m. 38(! - stallo parallelo asse stradale4 larg9ezza minima m. 28!! - stallo a pettine4 larg9ezza minima m. 283! - parc9eggi a pettine a 9!A4 profondit m. (8!! larg9ezza corsia di alimentazione m. *8!! - parc9eggi a pettine a 3!A4 profondit m. "8(! larg9ezza corsia di alimentazione m. 38(! - parc9eggi a pettine a "(A4 profondit m. (8(!
82

larg9ezza corsia di alimentazione m. "8(! - marciapiedi4 larg9ezza m. 18(! - marciapiede al erato4 larg9ezza m. 28(! - pista cicla ile4 larg9ezza m. 28(! - passaggi pedonali4 larg9ezza m. 38!! - aiuole al erate4 larg9ezza m. 28(! - aiuole al erate con piste cicla ili4 larg9ezza m. 28!! ;e sezioni delle nuove strade negli strumenti ur anistici preventivi non dovranno essere inferiori a m. 11.!! 8 salvo soluzioni idonee ad assicurare continuit di percorso c9e saranno sta ilite dall% Bfficio #ecnico ;avori Pu lici. Per i P.P. presentati prima della approvazione della K1ariante 9"K restano valide le sezioni ed i parametri dimensionali vigenti alla data della presentazione. )l P.R.G. indica con appositi sim oli i limiti di rispetto stradale e ferroviario. ;e aree interne ai limiti di rispetto concorrono alla determinazione della '.#. 5superfice #erritoriale7 e alla '.F. 5superfice fondiaria7 e >uindi alla potenzialit edificatoria della zona c9e le comprende. ) limiti di rispetto non costituiscono confine di zona ai fini della determinazione delle distanze. ;e aree comprese nei limiti di rispetto di norma possono essere destinate alla realizzazione di nuove strade 8 corsie di servizio8 ampliamenti di carreggiate 8 parc9eggi pu lici8 percorsi pedonali e cicla ili 8 piantumazioni e sistemazioni a verde8 conservazione dello stato di natura8 impianti di distri uzione di car urante come disciplinati dal &apo O1)) delle presenti norme ;e zone di rispetto stradale non concorrono alla determinazione della '.#. e '.F. delle propriet c9e le comprendono n< alla loro potenzialit edificatoria8 costituiscono confine di zona ai fini della determinazione delle distanze. 0egli edifici esistenti in fasce di rispetto stradale e ferroviario possono essere effettuati gli interventi degli Art. 1+8 1,8 198 2!8 218 228 2"8 2,8 nel rispetto delle norme di zona e Ampliamenti e sopraelevazioni a condizione c9e i nuovi volumi ricadano per intero all% esterno dei limiti o confini della zona di rispetto. 1"7 Aree per attrezzature sociali al servizio dell=industria 5Ai7 'ono destinate ad attrezzature per la ristorazione collettiva8 centri sanitari8 assistenziali e sindacali8 posti al servizio degli impianti produttivi. PuH essere affidata in concessione a privati la realizzazione e?o la gestione di attrezzature e servizi di ristorazione. 'i applicano i seguenti indici4 V B.F.R. E !8(! m>.?m>. V :. maM E 1!8(! ml. V /.&. E /.'. E (8!! ml. V 1.;.&. E 1.;.'. E !8(

83

A"+. 88 1erde attrezzato - 'c9ede normative 'c9eda n. 1 - Rigossa )l torrente Rigossa8 gli argini e le aree li ere adiacenti perimetrate con apposito sim olo8 sono considerati come zone F - G e costituiscono elemento primario di collegamento e strutturazione del sistema delle aree verdi e delle attrezzature pu lic9e del centro ur ano di Gam ettola. 6sso costituisce altresJ un itinerario riservato all%uso pedonale e cicla ile8 c9e si sviluppa in continuit all%interno e all%esterno del centro a itato8 da inserire in un pi$ ampio sistema di percorsi protetti di carattere intercomunale. )l tratto compreso fra la 1ia 6milia 1ecc9ia e il perimetro nord-est del centro ur ano sar oggetto di un Piano Particolareggiato di iniziativa pu lica. ;a progettazione di dettaglio dovr individuare le caratteristic9e dei percorsi pedonali e cicla ili@ le opere d%arte necessarie per sottopassare la ferrovia e la 1ia del ;avoro8 nonc9< i raccordi con le altre intersezioni stradali e con le aree verdi di cui alle successive sc9ede normative@ i tipi di arredi e di piantumazioni compati ili con i caratteri am ientali e con le esigenze di manutenzione@ eventuali strutture minime di servizio. 'i applicano i seguenti indici4 - B.#.R. E !.!1 m>.?m>. - /.&. E /.'. E (.!! ml. -1l.&. E 1;.' E !.( )l Piano Particolareggiato dovr essere coordinato con uno studio di dettaglio dei percorsi pedonali e cicla ili8 e delle strade residenziali a velocit moderata8 in modo da costituire un sistema continuo e organico di percorsi sulla ase dello sc9ema indicativo proposto dal PRG. 'c9eda n. 2 - Parco di 1ia Bdine #ale area < destinata in via prioritaria alla realizzazione di un parco pu lico. ;%intervento dovr essere realizzato per mezzo di un Piano Particolareggiato di iniziativa pu lica8 di cui all%art. + delle presenti 0orme8 previa redazione di un progetto esteso all%intera area8 con indice di utilizzazione territoriale ).#. E !81 m>?m>. 0ell%am ito di tale Piano8 dovranno essere previsti4 - la cessione al &omune del 9! F dell%area 5 da destinare a verde pu lico attrezzato 78 ad un prezzo commisurato al valore agricolo medio8 secondo le valutazioni B#6 in vigore a >uel momento@ in >uest%area8 oltre le attrezzature per il gioco dei am ini8 possono essere realizzati unicamente c9iosc9i ad uso ar@ - l%utilizzazione edificatoria dell%area rimanente da parte di privati per il restante 1!F8 secondo le indicazioni del P.P. di iniziativa pu lica8 e con le seguenti limitazioni4
84

- destinazione d%uso residenziale8 per non pi$ del (!F della '.&. disponi ile8 per attrezzature ricreative e di ristorazione8 per la parte restante. - B.F.R. E !8+ m>?m>. - R.&. E !8" m>?m>. - 1;.& E 1;.' E 1;.F E !8( - /.&. E /.'. E (8!! ml. 'tandard ur anistici4 2ona verde attrezzato4 parc9eggi pu lici 2ona per residenza e attrezzature4 vedi norme zona &2. A"+. 87 2one : a verde privato 'ono destinate al mantenimento e alla formazione del verde per giardini e parc9i privati. Gli eventuali edifici compresi in tali zone potranno essere sistemati secondo le modalit di intervento indicate nelle planimetrie del PRG8 c9e fanno riferimento ai tipi e alle sottozone di intervento di cui all%art. 3" delle presenti norme. Per gli edifici classificati nella sottozona A38 fuori dalla zona A8 < consentito una tantum un ampliamento del 2!F della '.&. esistente alla data di adozione della presente variante. #ale ampliamento dovr essere coerente con i caratteri arc9itettonici e tipologici del fa ricato8 preferi ilmente nel lato interno opposto a >uello verso strada. Per i criteri di intervento nelle aree verdi valgono le indicazioni di cui all%art. 29 delle presenti norme.

E 1?1! '.F.

CAPO 1V

AREE A RISCHIO DI ESONDAZIONE E DI CAMPO ELETTRO MAGNETICO

A"+. 88 Aree a risc9io di esondazione 'ono le aree inondate il + e , otto re del 199* ed individuate a risc9io di esondazione dalla indagine geologica fatta redigere dal &omune di Gam ettola. Gli strumenti ur anistici preventivi totalmente o parzialmente inclusi in tali aree8 perimetrate nelle #avole di P.R.G.@ prima della adozione dovranno essere sottoposti al parere del 'ervizio Provinciale /ifesa del 'uolo in ordine a 4 - applicazione Art. 13 ;egge !2?!2?+" nA *" - interventi di manutenzione ed esecuzione di idonea rete di regimazione delle ac>ue superficiali. - progetto con verifica idraulica e adozione di adeguate tecnic9e costruttive per la realizzazione delle reti di servizio tecnologic9e.
85

- normativa particolareggiata con esclusione8 nelle aree in >uestione di piani interrati e semi-interrati nelle nuove costruzioni. 0elle zone edifica ili per intervento diretto8 le nuove costruzioni non potranno avere piani interrati e semiinterrati. A"+. 89 Aree a risc9io elettromagnetico 'ono le aree comprese all% interno dei limiti di rispetto degli elettrodotti individuati nelle #avole di P.R.G. in ordine alle disposizioni del /.P.&.-. del 23?!"?92 in ase all% Art. 11 della ;. R. 22?!2?93 nA 1!. All% interno di tali aree non sono ammesse nuove costruzioni. 0egli interventi ur anistici preventivi le aree in >uestione potranno essere destinate ad usi c9e non comportino tempi di permanenza prolungati delle persone 8>uali parc9eggi8 via ilit 8 aree verdi di rispetto o complementari alla via ilit 8 verde privato 8 con esclusione di aree a verde attrezzato per il gioco e lo sport. 0el caso di interventi su edifici esistenti 8 compresi anc9e parzialmente all% interno delle aree di rispetto8 dovr essere preventivamente consultata la A.B.'.;. per verificare ai sensi dell% Art. " della ;.R. 22?!2?93 nA 1! la #ollera ilit dei livelli di esposizione ai campi elettrici e magnetici.

CAPO 1VI

STRUMENTI ATTUATIVI GIA/ APPROVATI

A"+. 70 'trumenti ur anistici preventivi - gi approvati Gli strumenti ur anistici preventivi gi approvati dal &onsiglio &omunale alla data di adozione della 1ariante al P.R.G. 9" 52,?!+?9"7 e confermati nella cartografia di P.R.G. conservano la loro efficacia a termine di ;egge. Gli strumenti ur anistici preventivi gi approvati dal &onsiglio &omunale alla data di adozione della 1ariante al P.R.G. 9" 52,?!+?9"7 non confermati nella cartografia di P.R.G. perdono efficacia solo per le parti non realizzate >ualora risultino in contrasto con le nuove previsioni ur anistic9e 5Art. *3 ;.R. "+?+,7. )n tutti gli strumenti ur anistici preventivi gli interventi saranno realizzati in conformit alla 0.#.A. agli indici e parametri ur anistici ed ai metodi di calcolo in vigore alla data di approvazione della &onvenzione. A"+. 71 &oncessioni rilasciate 'ono confermate le concessioni ed autorizzazioni rilasciate nel rispetto della 0.#.A. vigente all% epoca8 in data anteriore alla adozione della 1ariante 9" 52,?!+?9"78 e non in contrasto con >uesta. ;e concessioni ed autorizzazioni rilasciate anteriormente alla 1ariante 9" ed in contrasto con >uesta decadono >ualora i lavori non siano iniziati nei tempi previsti.

86

CAPO 1VII CRITERI3RE2UISITI E CARATTERISTI CHE DELLE AREE PER L4INSTALLAZIONE DI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI CARBURANTE. NORME TECNICHE. A"+.72 /efinizione tipologie di impianto 1. 'tazione di servizio deve comprendere4 la presenza di colonnine a semplice o a multipla erogazione con l=idoneo spazio per l=effettuazione del rifornimento 5 da computarsi nell=area di pertinenza dell=impianto al di fuori della sede stradale7 in relazione alla semplice o multipla erogazione delle stesse @ la presenza di un punto aria e un punto ac>ua @ la presenza di una pensilina per offrire riparo durante l=effettuazione del rifornimento @ la presenza di una adeguata superficie coperta occupata da locali destinati ad uso proprio per gli addetti e per servizi all=utenza 5spogliatoi8 servizi igienici per gli addetti e per gli utenti e magazzino8 e?o gommista e?o elettrauto e?o officina riparazioni e?o locali di ristoro all=utenza ecc.7 @ la presenza di lavaggio @ la presenza di apparecc9iature self-service pre-pagamento. 2. 'tazione di rifornimento deve comprendere4 la presenza di colonnine a semplice o a multipla erogazione con l=idoneo spazio per l=effettuazione del rifornimento 5nel senso precedentemente indicato7 in relazione alla semplice o multipla erogazione delle stesse @ la presenza di almeno un punto aria o di un punto ac>ua @ la pensilina per offrire riparo durante l=effettuazione del rifornimento @ la presenza di un locale per addetti con annesso spogliatoio e servizi igienici @ la presenza di servizi igienici per gli utenti @ la presenza di apparecc9iature self-service pre-pagamento.

3. &9iosco deve comprendere4 la presenza di colonnine a semplice o multipla erogazione con lWidoneo spazio 5nel senso precedentemente indicato7 per l=effettuazione del rifornimento in relazione alla semplice o multipla erogazione delle colonnine stesse @ la presenza di un punto aria e di un punto ac>ua @ la presenza di una pensilina a copertura delle sole colonnine @ la presenza di un locale per addetti8 dotato di servizio igienico. A"+. 7 ;ocalizzazione di nuovi impianti

Ai fini della localizzazione di nuovi impianti il territorio comunale viene ripartito in >uattro zone8 con riferimento alla zonizzazione ur anistica.

87

2ona 1 - &entro storico 5zona ur anistica A7 - All=interno di esso non possono essere installati nuovi impianti stradali di distri uzione car uranti. 2ona 2 - 2one residenziali di completamento e di espansione 5zone ur anistic9e 3-3t-3R-&7 All=interno di esse non possono essere installati nuovi impianti di distri uzione car uranti. 2ona 3 - Aree per insediamenti produttivi e commerciali - 5zone ur anistic9e / e /#7 - Possono essere insediati nuovi impianti di distri uzione car uranti di tipo stazione di servizio e di tipo stazione di rifornimento8 come definiti nel precedente articolo. 2ona " - 2one agricole 5zona ur anistica 67 - fasce di rispetto stradale - 0elle fasce di rispetto stradale all=esterno delle zone precedentemente descritte e non comprese all=interno delle zone F e G e= consentita l=edificazione degli impianti per la distri uzione di car urante con relativi servizi accessori sia nella tipologia di stazione di servizio c9e di stazione di rifornimento. )l perimetro dei suddetti impianti puH essere ampliato all=interno delle retrostanti zone agricole per un massimo di *! m. di profondit misurati dal confine stradale. ;e aree agricole comprese entro il perimetro del nuovo impianto di distri uzione car uranti8 verranno computate ai fini del calcolo delle superfici realizza ili8 secondo gi indici ur anistici consentiti e nel rispetto delle distanze minime fra impianti. 0elle fasce di rispetto delle strade eMtraur ane principali possono essere insediate solo stazioni di servizio. A"+. 74 'uperficie minima dell=area di localizzazione degli impianti 2ona 3 1.,!! 1.(!! 9!! 2ona " 3.!!! 2.!!! 1.2!!

'tazione di servizio 'tazione di rifornimento &9iosco A"+. 75 /istanze

;e distanze minime fra impianti stradali di distri uzione car uranti ad uso pu lico vanno misurate con riferimento al percorso stradale minimo fra due impianti8 nel rispetto della segnaletica stradale e comun>ue secondo le modalit fissate dalle norme regionali. ;e distanze minime in relazione alle varie zone sono le seguenti 4 2ona 3 2ona " ,!! 3.!!! A"+. 78 1ia ilit ) nuovi impianti stradali di distri uzione car uranti8 nonc9N >uelli esistenti8 non devono impegnare in ogni caso la carreggiata stradale ai sensi dell=art.22 del /.;gs. 29(?92 ed art.*1 comma 3 del /.P.R. "9(?92. ;a separazione fisica tra area di impianto e carreggiata stradale dovr essere realizzata mediante la costruzione di un=aiuola spartitraffico avente le caratteristic9e di cui al successivo art.,,. 'ulle strade di competenza
88

dell=A0A' e della Provincia8 fermo restando il fronte minimo sta ilito dai predetti 6nti8 la separazione fisica tra area di impianto e carreggiata stradale8 oltre c9e dalle seguenti norme8 dovr essere conforme alle eventuali prescrizioni particolari impartite dagli stessi. A"+. 77 )mpianti esistenti Gli impianti incompati ili per localizzazione non possono essere modificati e?o potenziati nN essere oggetto di concentrazione di altri impianti. 'ono incompati ili gli impianti in situazioni di contrasto con sito di localizzazione determinata da 4 1. intralcio al traffico8 >uando8 nel tratto di sede stradale prospiciente l=impianto8 indipendentemente dal fatto c9e su di esso la circolazione avvenga in un senso o nei due sensi di marcia e >ualun>ue sia l=ampiezza della sede stradale stessa8 l=effettuazione del rifornimento di car urante comporta l=arresto sulla propria sede o la deviazione della propria sede di movimento di una linea di flusso del traffico stesso @ 2. salvaguardia delle risorse e eni storici-artistici-am ientali >ualora le strutture dell=impianto per la loro u icazione rec9ino loro pregiudizio @ 3. incompati ilit con le norme previste dal 0uovo &odice della 'trada e relativo regolamento. A"+. 78 )ndici ur anistico-edilizi per la realizzazione di nuovi impianti ;e superfici minime delle aree di localizzazione sono >uelle di cui all=art. +" le massime sono calcolate moltiplicando per cin>ue le superfici minime. ;=altezza massima dei fa ricati non deve superare i ml.(8 ad eccezione della pensilina con BFE!.!( m>?m>. ;e rampe di accelerazione e decelerazione sono parte integrante della superficie dell=impianto. A"+.79 #utela dei eni di interesse storico-artistico-arc9itettonico e paesaggistico ;a localizzazione di nuovi impianti stradali di distri uzione car uranti deve essere tale da non impedire la visuale anc9e parziale dei eni di interesse storico8 artistico8 arc9itettonico e contesti di valore am ientale@ non devono inoltre costituire elemento di sovrapposizioni e?o di interferenza con particolari aggregati ur ani di pregio arc9itettonico-am ientale . 6= vietata l=installazione di nuovi impianti stradali di distri uzione car uranti nelle aree di pertinenza o limitrofe ad edifici tutelati ai sensi del #.B. 3eni &ulturali. A"+. 80 ;uog9i in cui e= vietata l=installazione di impianti stradali ad uso pu lico

;=installazione di nuovi impianti stradali di distri uzione car uranti non < consentita in prossimit di intersezioni8 fossi8 fermate di mezzi pu lici e lungo tratti di strada in curva o a visi ilita= limitata ai sensi dell=art.*! del /.P.R. "9(?92 nonc9N in corrispondenza di canalizzazioni semaforic9e.

89

Puelli esistenti dovranno spostare gli accessi in modo c9e non siano collocati in corrispondenza delle suddette canalizzazioni. 6ntro i termini di cui al /.;gs. 2,(?92 e successive modific9e8 se non diversamente sta ilito dalla gi notificata incompati ilit di cui all=art.1 comma ( del /.;gs. 32?9, in materia di accessi8 e secondo >uanto specificato nel successivo art. ,1. 0el caso in cui ciH non sia possi ile8 l=impianto dovr essere rimosso. 0on < consentita l=installazione di nuovi impianti di distri uzione car uranti nelle fasce di rispetto dei cimiteri8 nN il potenziamento di >uelli esistenti8 come disposto dal R./. 2+.+.193" n.12*(. ;ungo le curve di raggio inferiore a ml. 3!! non possono essere installati impianti di distri uzione car uranti. .ve i raggi minimi di curvatura siano compresi fra i ml. 3!! ed i ml. 1!! l=installazione < consentita fuori dalla curva oltre i punti di tangenza. Per le curve di raggio inferiore o uguale a ml. 1!! gli impianti potranno sorgere a ml. 9( dal punto di tangenza della curva8 ove siano rispettate le altre precedenti prescrizioni. A"+. 81 Accessi Gli accessi agli impianti collocati all=interno di aree comprendenti altre attivita= dovranno essere fisicamente separati e non interferire con >uesti. 'ulle strade di tipo 38 & e / cosJ come definite dal /.;gs. 2,(?928 gli accessi dovranno avere una larg9ezza di ml. 1( e aiuola spartitraffico centrale di ml. 3! oltre alle corsie di accelerazione e decelerazione dimensionate in ase alla velocit massima consentita sulla strada e comun>ue non inferiori a ml. *!. 'ia gli impianti di nuova costruzione c9e >uelli esistenti non possono avere contemporaneamente accessi su due o pi$ strade. Gli accessi degli impianti esistenti situati su strade comunali devono avere una distanza da incrocio o intersezione pari a 4 m. 1! nelle strade ur ane di scorrimento m. * nelle strade di >uartiere. m. 3 nelle strade locali. A"+. 82 .ccupazione di aree pu lic9e

Pualora per la realizzazione di un impianto stradale di distri uzione di car uranti su area privata sia necessaria l=occupazione in via precaria di aree di propriet comunale8 l=occupazione < soggetta a concessione previa corresponsione del canone previsto. ) nuovi impianti non potranno occupare nN suolo nN sottosuolo pu lico con ser atoi e?o tu azioni necessarie all=erogazione di car urante . 'ono ammessi solo ed esclusivamente gli allacci alla rete di approvvigionamento idrico8 alla rete fognaria8 al gasdotto8 nonc9N alle reti elettric9e e telefonic9e. A"+. 8 -anufatti

90

0elle fasce di rispetto della via ilit possono essere installati esclusivamente gli impianti e le pertinenze necessarie all=erogazione dei car uranti ed i relativi manufatti. 'ono consentiti anc9e la realizzazione del ricovero per il gestore con annessi servizi nonc9N gli impianti per il lavaggio degli autoveicoli c9e comun>ue non potranno essere collocati ad una distanza inferiore a ml. 1! dalla carreggiata stradale. #utte le altre strutture dovranno essere edificate al di fuori delle fasce di rispetto. A"+. 84 /istanze dai confini 0ei nuovi impianti sia le colonnine sia i ser atoi e le altre attrezzature costituenti l=impianto8 compresi gli autolavaggi8 dovranno essere posti ad una distanza non inferiore a ml. ( dai confini di propriet e a ml. 1! dagli altri edifici esistenti o previsti. /ovranno essere osservate le distanze di sicurezza fissate per le linee ferroviarie e le linee elettric9e. ;e tu azioni di e>uili rio o gli impianti di recupero dei vapori non potranno essere poste ad una distanza inferiore a ml. 1.( dai confini di propriet. A"+. 85 'caric9i #utti gli scaric9i8 compresi >uelli degli impianti di lavaggio degli autoveicoli8 dovranno essere autorizzati dall=autorit competente previa ac>uisizione dei pareri previsti dalle norme vigenti. ;e opere di canalizzazione al servizio della strada8 delle >uali e= indispensa ile la copertura8 devono essere tutte realizzate con strutture in calcestruzzo cementizio e se la lung9ezza del tratto coperto superi i ml. 1!8 dovranno essere provviste di idonei pozzetti carra ili ed ispeziona ili8 da eseguirsi a cura e spese dei titolari degli impianti. Particolari manufatti dovranno essere concordati con l=Bfficio #ecnico &omunale. A"+. 88 'er atoi 0ei nuovi impianti potranno essere installati solo ser atoi interrati a doppia parete8 muniti anc9e di sistema di rilevazione perdite. 0egli impianti esistenti >uando necessiti o sia prevista la sostituzione dei ser atoi8 dovranno essere posti in opera solo ed esclusivamente >uelli a doppia parete muniti di sistema di monitoraggio perdite. ;=installazione e l=esercizio dei ser atoi deve comun>ue essere conforme al /.-. dell=Am iente del 2".(.1999 n. 2"* XRegolamento recante norme concernenti i re>uisiti tecnici per la costruzione8 l=installazione e l=esercizio dei ser atoi interratiY. A"+. 87 Parc9eggi 'e nell=impianto di distri uzione car uranti sono previsti servizi connessi alla persona ed ai mezzi la dotazione minima dei parc9eggi dovr essere >uella sta ilita dal P.R.G. per attivit analog9e poste al di fuori delle aree dell=impianto.
91

A"+. 88 &aratteristic9e dello spartitraffico ;o spartitraffico deve essere u icato ad una distanza minima di ml. 2 dalla carreggiata stradale ed avere una profondit minima di ml. !.,! e massima di ml.1.(8 realizzato mediante cordolatura di altezza non superiore a cm.2!. 'ullo spartitraffico non possono essere impiantati segnali di >ualsiasi genere8 piantagioni od altro8 eccedenti l=altezza di ml. !.,! misurata dal piano della anc9ina stradale o degli accessi. #ale norma non si applica all=insegna sul palo indicante la societ. 'e in luogo delle anc9ine stradali esistono marciapiedi rialzati8 anc9e la zona corrispondente antistante lo spartitraffico dell=impianto deve essere sistemata con marciapiede avente le stesse caratteristic9e 5sopralzo8 cordolatura8 pavimentazione7 dei marciapiedi esistenti e perfettamente allineati con >uesti. )n tal caso8 in corrispondenza degli accessi8 ferme restando le gi sta ilite dimensioni dei medesimi8 devono essere creati nei marciapiedi e da entram i i lati8 appositi inviti a "( gradi allo scopo di facilitare l=ingresso e l=uscita degli autoveicoli. /ovranno inoltre essere realizzati appositi scivoli per le persone portatrici di 9andicap o con difficolt motorie. A"+. 89 A attimento di piantagioni ;=a attimento di piantagioni e= disciplinato dalle norme contenute nella &ircolare 11.,.19** n.,321 del -inistero dei ;avori Pu lici - )spettorato Generale &ircolazione. )n particolare l=a attimento delle al erature e piantagioni puH essere ammesso una volta c9e sia accertata l=assoluta necessit per l=istituzione degli accessi ed ove sia assolutamente impossi ile spostare l=accesso in altre posizioni. )n ogni caso l=a attimento delle piantagioni deve essere limitato al minimo indispensa ile e ne < prescritta la reintegrazione a cura e spese del ric9iedente8 in numero di tre esemplari per ogni al ero a attuto. )noltre non < consentito l=a attimento di al erature e?o piantagioni tutelate dalle vigenti norme statali e regionali in materia. A"+. 90 )nsegne ;a ditta proprietaria dell=impianto di distri uzione car uranti 9a la facolt di esporre nell=am ito del medesimo l=insegna 5anc9e luminosa7 ed il nominativo della societ con l=eventuale dicitura Xstazione di rifornimentoY o Xstazione servizioY alle seguenti condizioni 4 1. le insegne poste parallele alla carreggiata o su pensiline devono avere dimensione massima di m>. 1! @ 2. le insegne su palina devono avere dimensione massima di m>. " se non collocate parallelamente all=asse della carreggiata @ 3. le insegne devono essere poste lungo il fronte stradale8 lungo le corsie di accelerazione e decelazione ed in corrispondenza degli accessi @
92

". deve essere posizionato per ogni senso di marcia un solo cartello8 insegna o impianto fisso8 riproducente il marc9io di fa rica8 la ragione sociale o >uanto sopra previsto@ (. le insegne devono essere posizionate ad almeno ml.3 dal margine della carreggiata @ in presenza di un ostacolo naturale devono essere allineate con esso ed in ogni caso non devono sporgere su marciapiedi o pertinenze stradali @ *. l=insegna8 se luminosa8 non puH essere a luce intermittente nN avere intensit superiore a 1*! candele?m>. e comun>ue non deve provocare a agliamento o distrazione o ingenerare confusione8 per l=uso dei colori adottati8 con la segnaletica stradale8 soprattutto se posta in prossimit di impianti semaforizzati o di intersezione @ +. l=insegna deve avere sagoma regolare c9e in ogni caso non puH essere >uella di disco o triangolo @ ,. l=insegna non deve in ogni caso interferire con la segnaletica stradale @ 9. deve essere collocato sull=aiuola spartitraffico un apposito pannello indicante il prezzo dei singoli prodotti erogati la cui superficie non potr essere superiore a m>.2 . 'ono consentite scritte luminose varia ili solo ed esclusivamente all=interno dei oM del gestore e solo se poste parallelamente al senso di marcia. ;a loro dimensione non dovr comun>ue essere superiore a m>.1 ed i colori utilizzati non potranno essere >uelli degli impianti semaforici. )l mancato rispetto di >uanto sopra prescritto comporter l=applicazione delle sanzioni di cui all=art.2" del /.;gs. (!+?938 disponendo altresJ la rimozione8 a carico del proprietario dell=impianto8 di >uanto non conforme8 entro i termini sta iliti dall=ordine di rimozione. Puanto previsto dall=art.23 del /.;gs. 2,(?92 e relativo Regolamento di Attuazione per >uanto riguarda i mezzi pu licitari8 e= esteso anc9e alle strade di tipo & e /. A"+. 91 'egnaletica #utti gli impianti devono essere dotati di idonea segnaletica stradale come previsto dal &odice della 'trada. /etta segnaletica deve indicare il percorso ai rifornimenti8 individuare l=accesso8 l=uscita e impedire eventuali manovre di svolta a sinistra. A"+. 92 Attivit commerciali ammesse Gli impianti di cui all=art. 28 comma 2 della ;. "9*?99 ossia i nuovi impianti dotati di dispositivi self-service con pagamento posticipato del rifornimento8 possono essere dotati di autonome attivit commerciali integrative su superfici non superiori a >uelle degli esercizi di vicinato di cui all=art."8 comma 18 lett. d7 del /.;gs. 11"?9,8 nonc9N di >uelle determinate dal -inistero dell W)ndustria8 &ommercio e Artigianato. A"+. 9 . lig9i in caso di smantellamento e rimozione lico c9e privato8

0el caso di smantellamento e rimozione di un impianto di distri uzione car uranti sia pu deve essere ric9iesta apposita autorizzazione edilizia.
93

;=autorizzazione allo smantellamento e la rimozione devono prevedere 4 1. la cessazione di tutte le attivit complementari all=impianto @ 2. il ripristino dell=area alla situazione originale mediante l=adeguamento alle previsioni del P.R.G. @ 3. la rimozione di tutte le attrezzature costituenti l=impianto sopra e sotto suolo8 con smaltimento delle stesse presso i centri autorizzati @ ". l=eventuale onifica del suolo nel caso in cui si siano verificati episodi anc9e pregressi di in>uinamento8 da concordarsi con l=organo competente. ;e comunicazioni di inizio e fine lavori di smantellamento dovranno essere fatte oltre c9e all=Bfficio #ecnico8 all=Bfficio 'viluppo 6conomico ed all=A.R.P.A. onde consentire i dovuti controlli di competenza. /eve essere ripristinata la funzione agricola della zona occupata da un impianto rimosso situato su tale zona. A"+. 94 )mpianti ad uso privato ) ser atoi di contenimento del car urante dovranno avere le stesse caratteristic9e tecnic9e degli impianti ad uso pu lico 5interrati8 a doppia parete dotata di rilevatore di eventuali perdite e sistema di recupero vapori7. )n caso di sostituzione dei ser atoi esistenti8 dovranno essere collocati solo ed esclusivamente ser atoi a doppia parete con rilevatori di perdite. ;=area dove avviene il rifornimento dei mezzi deve essere impermea ilizzata e pavimentata8 munita di idonei sistemi di raccolta delle ac>ue meteoric9e ed eventuali sistemi di contenimento versamenti accidentali di idrocar uri. )l car urante potr essere erogato solo ed esclusivamente ai mezzi intestati alla ditta ric9iedente e nessuna pu licit o cartello pu licitario potr essere utilizzato per segnalare la presenza dell=impianto. ;=inosservanza di tali norme comporter la revoca dell=autorizzazione comunale. ;a documentazione da presentare per l=installazione di un nuovo impianto di distri uzione car uranti ad uso privato < >uella di cui al successivo art. 9*8 eccetto i punti +7-1!7-117-137-1"7 . ;e competenze dell=B.#.F. riguardano esclusivamente gli impianti aventi capacit complessiva superiore a mc. 1!. A"+. 95 Autorizzazione per nuovi impianti ;=autorizzazione a nuovi impianti8 al potenziamento e alla concentrazione comportante la c9iusura di impianti situati in comuni diversi < rilasciata a condizione c9e sia integrata con il provvedimento di revoca del preesistente impianto e la ricevuta di consegna del li ro carico-scarico e della licenza fiscale all=B.#.F. relative all=impianto rinunciato. /etta c9iusura < disposta nel provvedimento di revoca del &omune di provenienza dell=impianto. A"+. 98 Ric9iesta di autorizzazione e relativa documentazione

94

;a documentazione da allegare alla domanda di concessione edilizia e di autorizzazione petrolifera < la seguente4 1. relazione tecnica particolareggiata dalla >uale risulti la esatta progressiva c9ilometrica o l=esatto indirizzo del progettato nuovo impianto di distri uzione di car uranti8 la descrizione delle opere c9e si intendono realizzare e delle loro caratteristic9e costruttive8 nonc9N il numero ed il tipo degli erogatori8 il tipo e la capacit dei ser atoi8 la previsione di allaccio alla rete fognaria8 idrica8 ecc. con indicazione delle sezioni e dei particolari costruttivi delle reti stesse@ 2. perizia giurata redatta da tecnico a ilitato iscritto al rispettivo Al o Professionale8 attestante il rispetto di tutte le norme e prescrizioni ur anistic9e8 fiscali8 concernenti la sicurezza sanitaria ed am ientale8 la tutela dei eni storici e artistici8 la sicurezza stradale8 le norme di indirizzo programmatico della Regione8 nonc9N il rispetto di tutti i criteri8 re>uisiti e caratteristic9e di cui alla normativa vigente. ;a perizia giurata dovr fare riferimento ai pareri preventivi degli 6nti coinvolti nella procedura citando gli estremi degli stessi@ 3. planimetrie in scala catastale riproducenti una zona sufficientemente estesa rispetto al punto di intervento8 tale da permettere una corretta visualizzazione dell=inserimento8 con indicata la toponomastica@ ". estratto autentico di mappa o tipo di frazionamento rilasciato dall=B.#.6. in data non anteriore a mesi * e certificato catastale con riportata l=esatta superficie della?delle particelle oggetto d=intervento@ (. planimetria dello stato di fatto in scala 142!!8 rilevata topograficamente8 con l=indicazione del lotto sul >uale deve sorgere l=impianto8 completa di tutte le >uote orizzontali e verticali riferite a capisaldi interni ed esterni al lotto stesso8 atte ad individuare l=andamento planimetrico ed altimetrico8 compresi i fa ricati ed accessori esistenti nei lotti limitrofi con le relative altezze e distacc9i8 gli allineamenti stradali >uotati8 sia dei fa ricati c9e delle recinzioni8 la larg9ezza delle strade prospettanti il lotto8 nonc9N tutte le servit$ e vincoli di >ualsiasi genere esistenti sull=area di intervento ed eventuali essenze ar oree di pregio@ *. planimetrie di progetto in scala 141!! di tutti i manufatti da realizzare@ +. planimetria di progetto in scala 14(!! con riportate le indicazioni >uotate della planivolumetria di progetto8 la sistemazione dell=area con particolare riferimento agli accessi8 all=aiuola spartitraffico8 ai marciapiedi8 agli spazi per il parc9eggio e la manovra dei veicoli8 alle aree a verde ed alla eventuale recinzione per la >uale8 laddove realizzata8 dovr essere fornita apposita sezione con prospetto in scala 142! c9e dovr essere conforme a >uanto previsto dal vigente Regolamento 6dilizio &omunale@ ,. planimetria di progetto in scala 14(!! riportante con diversa sim ologia8 tutte le reti 5fognaria8idrica8 telefonica8 ecc.7 con indicato il dimensionamento delle stesse ed i particolari costruttivi in scala 142!@ 9. planimetria di progetto in scala 14(!! indicante con diversa colorazione8 tutte le tu azioni inerenti l=impianto di erogazione car urante compreso l=impianto di recupero vapori8 le colonnine e la loro distanza da tutti gli altri manufatti@ 1!. planimetria in scala 14(!! indicante gli interventi di segnaletica orizzontale e verticale 5comprese tutte le insegne78 da realizzare a cura e spese del ric9iedente8 riportante altresJ l=indicazione dei principali

95

percorsi veicolari ed eventualmente pedonali8 previsti all=interno dell=area8 nonc9N le modalit di separazione degli stessi@ 11. prospetti esterni in scala 141!! riportanti tutte le insegne 5a colori78 la colorazione definitiva e le relative altezze di tutti i manufatti dell=impianto. Pualora vengano realizzati edifici in aderenza ad altri esistenti8 i prospetti dovranno comprendere anc9e >uelli delle facciate adiacenti o8 se di notevoli dimensioni8 di una parte significativa delle stesse@ 12. sezioni in scala 141!! con indicate le >uote definitive di tutta l=area e la >uota di riferimento c9e dovr essere >uella stradale esistente o di progetto@ 13. dati metrici relativi alla superficie fondiaria8 alla superficie coperta8 al volume8 agli indici di fa ricazione ed all=altezza dei fa ricati8 nonc9N il dimensionamento delle aree di ur anizzazione primaria calcolate secondo le norme di P.R.G. per le destinazioni d=uso insediate a servizio dell=impianto di distri uzione car uranti@ 1". pareri dei &omuni ove gli impianti vengono rinunciati ai fini del rilascio dell=autorizzazione a nuovo impianto8 al potenziamento e alla concentrazione. 1(. parere preventivo della AB'; riguardante8 oltre agli aspetti igienico sanitari8 >uelli relativi alla compati ilit am ientale8 alla organizzazione delle attivit interne riguardo alla salvaguardia dei lavoratori8 allo smaltimento dei reflui. )l parere puH essere ric9iesto d=ufficio dal 'ervizio comunale procedente8 previa presentazione da parte dell=interessato della ricevuta di versamento dei diritti di istruttoria. #utta la documentazione deve essere redatta e firmata da tecnico a ilitato8 nei modi e nei termini di legge e controfirmata dall=avente titolo alla concessione edilizia. A"+. 97 &ollaudo 'ono sottoposti a collaudo i nuovi impianti8 >uelli oggetto di concentrazione e?o potenziamento e le modific9e consentite dalle presenti norme. /ella &ommissione di collaudo fanno parte4 il Responsa ile dell=Bfficio #ecnico &omunale c9e funge da Presidente @ un rappresentante dell=B.#.F. competente per territorio ai sensi dell=art.1*8 comma 38 lett.i del /.;gs. 1!(?9! @ un rappresentante del &omando Provinciale dei 1igili del Fuoco @ un rappresentante dell=A.R.P.A. competente per territorio @ funge da segretario un impiegato del &omune. &opia del ver ale di collaudo < trasmessa al ric9iedente e agli enti interessati. Alla domanda di collaudo devono essere allegate le ricevute di versamento alle tesorerie delle somme previste dalle varie Amministrazioni coinvolte. 0el rispetto del criterio di economicit devono essere evitate duplicazioni di sopralluog9i @ a tal fine il ric9iedente il collaudo provvede a fornire gli atti gi emessi da parte degli enti.
96

A"+. 98 )mpianti su aree pu

lic9e

Per l=installazione di impianti su aree pu lic9e8 ove consentito dal P.R.G.8 si procede nel rispetto di >uanto previsto dall=art.2 comma " del /.;gs. 32?9, mediante ando di gara e secondo modalit c9e garantiscano la partecipazione di tutti gli interessati a condizioni e>ue e non discriminatorie nel rispetto comun>ue di >uanto sta ilito dalla presente normativa per >uanto attiene i re>uisiti di superficie8 accessi8 etc. Agli impianti esistenti8 per i >uali non esistono i re>uisiti minimi di adeguamento alla presente normativa ed alle norme del nuovo &odice della 'trada in materia di accessi e realizzazione di spartitraffico8 dovr essere revocata la concessione di suolo pu lico e le attrezzature dovranno essere rimosse entro sessanta giorni dalla scadenza dei termini di comunicazione di incompati ilit effettuata ai sensi dell=art.18 comma ( del /.;gs. 32?9, e come disposto dall=art.38 comma 2 dello stesso decreto.

97

Potrebbero piacerti anche