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Paolo Forzano

Savona nel 2000,


scelte strategiche
sulla viabilità

casello Albamare, accesso a Savona da est, senso unico in uscita da via Paleocapa,
rotatoria piazza Leon Pancaldo, Villapiana – via Falletti - piazza Pisa

28 Ottobre 2008
Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Pagina 2 di 48

Premessa.

Sono nato ad Albissola, ho vissuto la mia giovinezza tra


Albissola e Savona, e poi in buona parte della mia vita ho
lavorato a Genova.
Nella mia vita sono sempre stato immerso in città
soffocate dal traffico, assillate dalla mancanza di
parcheggi, da mezzi pubblici rari, stacolmi, lenti,
inaffidabili.
Credo che si possa avere di meglio.
Credo che si possa fare di più.
Essendo ingegnere ho sempre pensato a delle soluzioni:
essendo un ingegnere che ha sempre posto come primo
requisito il progettare per l’uomo, ho sempre pensato a
delle soluzioni che limitassero i danni, i disturbi indotti dal
traffico nella vita quotidiana.
Muoversi in auto è necessario, ma deve essere funzionale
ad una buona qualità della vita. Il traffico non la deve
stravolgere: una buona mobilità, un “buon traffico” la deve
aiutare.
Dalle mie idee sono scaturite diverse soluzioni, diversi
progetti, alcuni dei quali sono esposti in questo
documento. E’ sempre stata mia cura ragionare in modo
organico, integrato.
Partire dai fatti, dai dati. Ragionare su tutti i fattori
coinvolti. Cercare di vedere il problema nella sua
globalità, e poi trovare, se possibile, soluzioni globali, o
quanto meno soluzioni parziali in una ottica integrale.
Per cui anche una soluzione al traffico a mio avviso deve
seguire questo modo di ragionare.
Traffico autostradale, traffico di grande comunicazione,
traffico ferroviario, trasporto pubblico su gomma o con
altre modalità, traffico urbano e di quartiere, parcheggi.
Credo che una buona soluzione venga dall’aver
opportunamente considerato tutte queste esigenze,
opportunità.
Di seguito non mi soffermerò eccessivamente su queste
considerazioni più “teoriche” ma spero che dalle soluzioni
proposte si percepiscano i principi che le hanno ispirate.

Nel caso contrario,


se non sono stato abbastanza comunicativo,
se chi legge ha dubbi e perplessità non esiti a contattarmi:
parliamone.
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Indice

04 - Albisola “il grande tappo”.


05 - L’ingresso a Savona da levante gravita completamente su di una sola strada: l’Aurelia.
06 - Il traffico passante ad Albisola
07 - Quale intensità di traffico nel 2008?
08 - Da tenere presente anche l’elevato tasso di incremento dei traffici portuali
09 - Il tratto di Aurelia-bis approvata e finanziata non risolverà i problemi della zona Albisola-Savona
perché non intercetta i flussi provenienti dalla attuale Aurelia (Celle-Savona) né quelli
dall’autostrada
11 - L’Aurelia-bis potrà essere utile quando sarà completata
12 - La realtà del casello di Borghetto Santo Spirito insegna
15 - Casello Albamare – tra Albissola e Savona: porta d’ingresso a Savona
16 - L’area del casello e lo sbocco sull’aurelia
17 - Il casello Albamare convoglia in autostrada tutti i traffici di Porto, Ospedale, Savona Centro
18 - il casello Albamare forte attrazione di traffico dai caselli adiacenti
21 - Stima del traffico potenziale del casello Albamare
22 - L’attuale ingresso in Savona, e la criticità dell’accesso attraverso via Falletti
24 - Via Falletti, accesso a Villapiana, piazza Pisa
29 - Ingresso in Savona alla Torretta: nuovi sensi unici invertiti per via Paleocapa e Berlingeri
36 - Rotatoria in piazza Leon Pancaldo e un ponte mobile verso Costa Crociere
38 - l’ideale completamento dello svincolo Albamare: una connessione diretta col porto
40 - Centralità dell’uscita del casello Albamare nei confronto delle nuove opere portuali in progetto
43 - Preservare l’accesso attraverso via Falletti dalla interferenza dell’Aurelia-bis alle Funivie
45 - Considerazioni sui volumi di traffico all’ingresso est di Savona
48 - Conclusioni
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Albisola “il grande tappo”.

Così l’ho definito lo scorso anno.


Così lo chiamano giornalisti e politici.
Ormai è “un marchio di fabbrica”.
Ma che cosa è?

E’ un continuo ingorgo stradale, che ormai dura da oltre 50 anni, e che non sembra assolutamente
destinato a soluzione, visti i progetti in corso.
La causa di tutto una strada, unica strada, l’Aurelia ad Albisola, che attraversa il paese, e che
convoglia una quantità di traffico in attraversamento assolutamente spoporzionato alle sue
caratteristiche.
Per cui abbiamo fatto la proposta di chiedere ad Anas ed Autostrade la realizzazione di un casello tra
Albisola e Savona, per “togliere” da Albisola tutto quel traffico che la stringe in una morsa che
stravolge la sua vita quotidiana. Secondo le rilevazioni effettuate dalla regione Liguria, il nodo di
Albisola è il più “trafficato” dell’intera regione, ma è anche il più a rischio in quanto all’Aurelia,
strada unica di accesso a Savona, non esiste alternativa.

Questo schema mostra che:


a ponente di Savona esistono tre strade alternative che escono dalla città, e con l’Aurelia-bis le strade
saranno quattro;
a levante di Savona esiste una sola strada, fuori norma, l’Aurelia, e con la costruzione dell’Aurelia-bis
non si ovvierà a questa criticità, per cui è necessario da subito, in parallelo alla costruzione
dell’Aurelia-bis, avviare altre iniziative: il casello autostradale di Albamare. Questo casello offre la
possibilità di by-passare il “tappo” di Albisola, di dare una grande opportunità, seppur a pagamento,
ma anche in tempi brevi. Non da poco, la sua costruzione gravita su di un solo comune, Savona, e la
sua ubicazione è stata studiata per avere il minor impatto possibile sul territorio, e quindi diminuire
eventuali problemi con esso.
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L’ingresso a Savona da levante gravita completamente su di una sola strada: l’Aurelia.

L’Aurelia ad Albisola Capo è tecnicamente obsoleta, perché di larghezza limitata, 3 metri per corsia, e
perdi più è fiancheggiata da platani che ostruiscono la visibilità. Scorrendo in città, il flusso auto è
disturbato da attraversamenti e da auto e moto che parcheggiano ai suoi lati tra un platano e l’altro.
Questa arteria, unica strada possibile, sopporta completamente il traffico proveniente da Celle-Varazze,
che costituisce quasi la metà del traffico totale che da Albissola Marina entra in Savona.
Diversa la situazione a ponente di Savona, dove esistono 3 strade di accesso alla città: l’Aurelia, via
Stalingrado, strada interquartieri, e quindi con una criticità assai minore.
Una aggravante: ad Albisola Superiore il casello autostradale, oltre a fare un buon servizio per il territorio
albisolese e l’entroterra (Stella, Sassello,…), funziona anche come casello di Savona centro (porto,
ospedale, centro città), con un traffico pesante (Tir+autobus Costa Crociere) di circa 700 veicoli al giorno
e di circa 3500 veicoli leggeri. Questo traffico attraversa tutto il centro urbano albisolese, e proprio in
centro, ad Albisola Capo, confluisce sull’Aurelia, strada che abbiamo appena notato, molto insufficiente e
critica.
Da un punto di vista “pratico”, dalla parte del cittadino: la situazione è drammatica, e lo è da 50 anni.
Code quotidiane che spesso richiedono 2 ore per percorrere 3 km. Rumore, smog, di conseguenza.
Molti provenienti da Celle-Varazze cercano disperatamente di accelerare il percorso facendo ricorso alle
poche vie minori del centro urbano di Albisola, con il risultato di paralizzare tutta la città.
Le code più gravi si formano in senso Albisola-Savona al mattino e nel primo pomeriggio, in senso
contrario a mezzogiorno ed alla sera: ma spesso ci sono tutto il giorno, specie se, qualche evento funziona
da “goccia che fa traboccare il vaso”, estate, arrivi di navi Costa Crociere, ecc.
Questo nodo è da sempre riconosciuto essere il punto più cruciale di tutta la Liguria, sia per intensità di
traffico, che di mancanza di alternative:

In figura il rilevamento della TAU per la regione Liguria del 1999, misura 26.390 veicoli, con un
cospicuo aumento rispetto al 1992 che rilevava invece 16.000 veicoli: 65% di aumento.
Quali i valori nel 2008? Non ci sono dati noti, ma sicuramente un buon incremento, visto anche il nuovo
traffico indotto da Costa Crociere, stimato in circa (media) 50 autobus + 450 auto + 12 camion per nave
attraccata, valori che raggiungono notevoli picchi quando c’è la concomitanza di 3 ed anche 4 navi
contemporaneamente in porto.
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Il traffico passante ad Albisola

dal PTC 1992 si rileva che il traffico che entra nella piana di Albissola è costituto da:

da Celle Varazze 5.700 veicoli, di cui 4.500 pendolari verso Savona;


da Sassello 2.300 veicoli, di cui 1.200 verso Savona;
da casello autostrada Albisola 4.300 veicoli, di cui 2.200 verso Savona;

se a questi flussi sommiamo altri 2.200 veicoli, pendolari di Albisola Superiore verso Savona,
arriviamo ad un totale di 10.100 veicoli di traffico passante su un totale di 16.000 veicoli in uscita da
Albissola Marina verso Savona:
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Quale intensità di traffico nel 2008?

16.000 veicoli nel 1992, 26.390 rilevati dalla Tau nel 1999: quanti oggi? Non abbiamo dati.
A fronte di un incremento di oltre 10.000 veicoli in sette anni dal 1992 al 1999, è ipotizzabile che
nei nove anni successivi, dal 1999 al 2008, ci sia stato un altro salto in avanti, e quindi supporre
che nel 2008 il traffico sia oltre i 30.000 sembra essere verosimile.

Sempre secondo i rilevamenti della Tau per la regione Liguria, 1999, il numero di veicoli in
transito da Varazze direzione Celle è di ben 11.000 veicoli; ragionando sul numero di veicoli che
nel 1992 entravano nella piana di Albissola da Celle Ligure = 5.700 veicoli, e sul circa raddoppio
dei transiti nell’albisolese, nonché su un incremento elevato dei transiti al casello di Albisola,
sembra una stima adeguata quella di 15.000 pendolari che nel 2008 arrivano ad Albisola dalla
galleria Torre.
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Da tenere presente anche l’elevato tasso di incremento dei traffici portuali:


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Il tratto di Aurelia-bis approvata e finanziata non risolverà i problemi della zona Albisola-
Savona perché non intercetta i flussi provenienti dalla attuale Aurelia (Celle-Savona) né
quelli dall’autostrada
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in effetti l’Aurelia-bis, il cui punto di partenza è situato al ponte Pertini di Luceto, non intercetta
neppure il traffico proveniente dalla statale di Sassello:

Il traffico proveniente da Sassello, per accedere al ponte Pertini, deve attraversare il centro di
Albisola Superiore, corso Italia, una strada urbana scarsamente adatta a sopportare un traffico
maggiore di quello attuale, che già è al livello della sua saturazione in molte ore del giorno.
La strada Stella-Ellera è assolutamente inadeguata a sopportare un traffico proveniente da Stella ed
interland, per cui all’Aurelia-bis, non potrà accedere molto traffico, ed in ogni caso con gravi disagi
per Albisola Superiore, vedi l’abitudine di molti che dalla galleria Torre attraversano e paralizzano
tutta Albisola.
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L’Aurelia-bis potrà essere utile quando sarà completata:

- Come ipotesi di minima, almeno verso la statale di Sassello;

- verso località Torre ovvero verso Celle Ligure, per recepire il maggior volume di traffico che
confluisce nella piana Albisolese;

esiste una possibilità di scendere lungo il fiume fino all’altezza della ferrovia e poi procedere tra
ferrovia ed autostrada verso est
E’ comunque una possibilità che si potrà sviluppare in un periodo di tempo lungo, nel senso che
l’iter progettuale, approvativo e di finanziamento non appare semplice e breve, viste le difficoltà
orografiche, urbane, e di controversie tra i comuni interessati.

- appare invece inverosimile un allacciamento con il casello di Albisola, in quanto assolutamente


fuori norma e soggetto a vincoli dovuti alla villa Gavotti: peraltro tutte le ipotesi in questo senso
formulate ad oggi creerebbero lunghi transiti nella piana, con ulteriore intasamento ed
inquinamento, e quindi in contrasto con il principio di liberare la città dal traffico;
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La realtà del casello di Borghetto Santo Spirito insegna:

in una realtà ambientale difficile come la Liguria possono e debbono essere perseguite tutte le iniziative
che portano dei benefici ad una mobilità estremamente critica, con sinergie tra viabilità normale ed
autostradale, da valorizzare.
Il casello di Borghetto, titolato di un potenziale traffico minimo di 450.000 veicoli ha superato in
brevissimo tempo 1.604.000 veicoli/anno, sostanzialmente attirando traffico dai caselli adiacenti, ed
allegerendo di conseguenza l’Aurelia, che praticamente è la sola alternativa.
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Casello realizzato dalla società Autostrade a sue spese.


Reddività buona.
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L’area Savonese è molto più popolata di quella Albenganese
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Casello Albamare – tra Albissola e Savona: porta d’ingresso a Savona

L’area del casello prescelta è tra le colline di Ranco, Albamare, e Bosco delle Ninfe, la collina alle spalle
dell’ospedale S.Paolo di Savona: un’area poco pregiata, e l’unica area tra Albisola e Savona-Vado che
possa ospitare un casello.
Con 1,1 km di galleria può essere facilmente connessa all’Aurelia alle Funivie, alla Aurelia-bis a Turati o
Scotto (secondo l’ipotesi del Comune di Savona).
Per Savona un ingresso “naturale” della città sarebbe quello del tracciato dell’ex FS che passa da via
Falletti: perché esiste già la traccia e perché accede a tutti i parcheggi principali, un ingresso da non
trascurare, in questo momento, perché verso le Funivie si sovrappone all’Aurelia bis:
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L’area del casello e lo sbocco sull’Aurelia
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Il casello Albamare convoglia in autostrada tutti i traffici di Porto, Ospedale, Savona Centro

in modo naturale, perché una via comoda, veloce, centrale per tutti gli obiettivi savonesi:

liberando dal traffico anche le strade di accesso a Savona da ponente:

con un minimo percorso urbano tra l’uscita a Funivie e l’accesso al porto:


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il casello Albamare forte attrazione di traffico dai caselli adiacenti:

Nel 1999 la Tau, per conto della Regione Liguria, ha stimato in 11.000 i veicoli in transito da Varazze
verso Celle, presumibilmente quasi tutti pendolari, cui vanno aggiunti i pendolari di Varazze, per
avere il numero totale di pendolari che attraversano Albisola. 15.000?

Attualmente il percorso in autostrada non è attraente, perché si ricade nella coda di Albisola. Nel caso
invece del casello Albamare, il tempo di percorrenza stimato, da Varazze porto a Savona Funivie, di 8
minuti, contro 1 ora o più del passaggio attraverso Albisola, rende il percorso autostradale sicuramente
interessante ed appetibile, anche in termini monetari.
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un ipotetico casello a Savona Letimbro, oltre ad essere ubicato in curva ed a circa 35 metri di altezza
rispetto a corso Ricci, dista 3,7 km dalla rotatoria del porto, quindi una distanza paragonabile a quella del
casello di Savona-Vado, 4 km, ed a quella di Albisola, 4,7 km; inoltre comporterebbe un notevole
attraversamento urbano.

a velocità di 120 km/h in autostrada, 60 sugli svincoli, 20 in città, il tempo necessario dal casello di
Savona Vado per raggiungere la rotatoria del porto di Savona è decisamente più bassa per il percorso
autostradale con uscita al casello Albamare, rispetto ad un percorso autostradale con uscita al casello
Letimbro, ed ancor più alla strada attuale attraverso via Stalingrado.
Ne consegue che il percorso autostradale con uscita al casello Albamare è un percorso veloce, e
quindi attraente, non solo per il traffico da levante ma anche per il traffico che proviene da
ponente.
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Notevole risparmio di tempo sia per chi proviene da levante che per chi proviene da ponente è quanto
rende appetibile questo casello rispetto ad un ipotetico casello Letimbro.
Se i tempi di percorrenza per la parte ponente di Savona sono vantaggiosi, lo sono maggiormente per
la parte levante, e se si pensa ai tempi di percorrenza attuali sull’Aurelia dal casello di Albisola è
evidente quanto questa soluzione possa essere vantaggiosa ed attrattiva per Celle e Varazze.
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Stima del traffico potenziale del casello Albamare

Nel 2006 il traffico reale del casello di Albisola è stato di circa 3 volte il traffico leggero del casello di
Borghetto, e di circa 12 volte per quanto riguarda il traffico pesante, per un raffico equivalente di 3,38 x.

Una stima del traffico potenziale del casello Albamare è riportata in figura, ed ammonta a ben 18.600
veicoli equivalenti in entrata e 16.553 veicoli equivalenti in uscita al giorno.

Quindi 8,5 volte


il traffico di B orghet to!
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L’attuale ingresso in Savona, e la criticità dell’accesso attraverso via Falletti.

E’ qui riportata la situazione attuale di ingresso in Savona: essendo via Paleocapa inusabile per
intasamento nelle ore di punta, tutto il traffico deve circumnavigare Savona da Sud, attraverso via
Gramsci. Un percorso lungo, unico, critico.

E’ necessario attivare più ingressi, uno sarà l’Aurelia bis appena più a destra del percorso Turati-Falletti,
che pur non essendo così attraente come questo, attrarrà una certa percentuale di traffico.
Abbiamo indicato il percorso Turati-Falletti perché riteniamo un accesso strategico, breve, indispensabile
per Savona, perché raggiunge direttamente in tutti i maggiori parcheggi, e può proseguire attraverso via
Vittime di Brescia, formando un primo anello attorno alla città, e quindi una alternativa a via Gramsci.
Con questo accesso, o comunque con l’Aurelia bis, o meglio con entrambi, il traffico che entra alla
Torretta dovrebbe circa dimezzarsi. Realizzando poi un ulteriore accesso al centro città attraverso via
Berlingeri (facile da farsi, occorre solo cambiare alcuni sensi unici), il traffico da Torretta a Gramsci e
porto dovrebbe ulteriormente diminuire.
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In alto, la situazione oggi.


In basso l’opzione ingresso attraverso via Falletti.

Due strade, due opportunità. Minor rischio, minor traffico.


Ma anche un accesso praticamente diretto ai maggiori parcheggi strutturati di Savona.
L’accesso attraverso via Falletti presenta una rara opportunità e peculiarità: infatti tra le funivie ed il
Letimbro esiste già la traccia senza praticamente ostacoli: il percorso ex-FS.
A Savona è molto difficile trovare nuovi adeguati percorsi stradali perché esistono ostacoli e costruzioni,
nonché un territorio difficile.
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Via Falletti, accesso a Villapiana, piazza Pisa

Il quartiere di Villapiana necessita di un miglior accesso, essendo anche area di passaggio verso le
zone più a nord di via Crispi, Lavagnola e Rusca, necessita anche di parcheggi e di zone ricreative.
L’area ex FS di via Falletti è strategica per tutti questi motivi, oltre che essere strategica per l’accesso
alla città di Savona da est.
Bisogna quindi operare per dare risposte adeguate a tutte queste esigenze:
- accesso a Savona da est è l’esigenza attorno alla quale devono ruotare tutte le altre operazioni che
riguardano l’area di via Falletti: un accesso alla città deve essere rispettoso della qualità della vita
del quartiere, non deve aggiungere problemi, ma risolverne.
- connessione Funivie-Falletti-Torino: questa bretella deve essere realizzata in galleria artificiale,
con sbocco oltre via Torino e con tutti gli accorgimenti allo sbocco in modo da non disturbare il
quartiere, con connessioni verso via Vittime di Brescia e verso i parcheggi del centro città.
- questa connessione permette anche di pensare ad una estensione dell’area pedonale centrale
garantendo nel contempo facilità di accesso;
- accesso al quartiere di Villapiana attraverso una via Falletti tutta a raso con parcheggi laterali a
pettine. Attualmente via Falletti è quasi piana, ma con scalinature che pregiudicano sia un buon
utilizzo per l’accesso che il parcheggio. La soluzione proposta prevede:
o realizzazione di strada su via Falletti al di sopra del tunnel Funivie-Falletti-Torino,
complanare con le vie adiacenti
o demolizione del ponte di via San Lorenzo ed abbassamento delle rampe di accesso al ponte
o realizzazione nell’area del ponte di rotatoria per connessione delle vie S.Lorenzo e Falletti
o spianatura dell’area via Pisa onde liberare i piani interrati dei palazzi afferenti
o realizzazione di una piazza a due livelli denominata piazza Pisa: al piano inferiore
parcheggi, al superiore piazza pedonale
o realizzazione di rampa avente le attuali funzioni connettive di via Pisa dalla parte opposta
di piazza Pisa rispetto alla via Pisa attuale
o connessione piazza Pisa-Funivie pedonale e con piccolo mezzo di trasporto persone
attraverso la galleria ex FS
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- l’area del ponte di via San Lorenzo – via Falletti – via Pisa

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piazza “PISA”
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via Falletti: come è adesso e dopo, come sarà


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Il tunnel auto sbocca dopo via Torino, ed è connesso alla viabilità di quartiere attraverso due bretelle a
senso unico. Le connessioni comportano uno spostamento del campo di calcio (indicato) e della
palestra.

Dalla rotatoria posta in area P gas Villapiana può accedere tramite il tunnel alle funivie, ed inoltre
come chiaramente visibile al P provincia ed oltreletimbro.
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Ingresso in Savona alla Torretta: nuovi sensi unici invertiti per via Paleocapa e Berlingeri

Qualità urbana: che cosa è? Il traffico: come lo si gestisce? Savona ha pesanti scelte nel suo
passato. Non ha mai avuto una visione globale, urbanistica, se non nell'ottocento-novecento
quando si è costruita via Paleocapa, e si sono costruite i quartieri tra corso Italia e via venti
settembre. Dopodichè il reticolo di strade non è mai stato anteposto alla costruzione di case,
anzi, peggio: la gestione delle piazze e delle strade, ed il disegno delle rotatorie non è mai stato
conforme alle teorie in materia. Praticamente tutte le rotatorie di Savona sono disegnate male,
generano confusione, code, e sono anche quindi, potenziali cause di incidente.
Un paio di esempi.
Piazza Leon Pancaldo: si sono susseguiti diversi progetti, non efficaci. Attualmente la banana
centrale, perchè un cerchio non è, è troppo stretta ed anche uno scooter ha difficoltà nella
svolta. Inoltre le precedenze non rispecchiano lo standard delle rotatorie, che favoriscono la
fuoriuscita dalla rotatoria, per il semplice motivo che altrimenti la rotatoria si blocca! Ma
nonostante questo sia noto da molti anni, in piazza Leon Pancaldo, ristrutturata di recente,
hanno prevalso altri concetti progettuali.
Piazza Mameli è un'altro cattivo esempio: quando è stata ristrutturata sono stati realizzati degli
smussi alle aiuole centrali con raggio di curvatura troppo piccolo, per cui i veicoli per effettuare
la curva invadono la corsia più a destra, e quindi creano rallentamenti ed occasioni di incidenza
con altri veicoli. Come se non bastasse, il flusso rettilineo di via Paleocapa è stato
volontariamente interrotto in piazza, deviandolo sul suo perimetro, con la necessità di effettuare
quattro curve a 90 gradi, un percorso doppio, e l'incidenza con un cospicuo numero di flussi di
veicoli!
Non è così che si fa. Il numero di punti di conflitto dei flussi veicolari deve essere ridotto: prima
bisogna capire i flussi, poi indirizzarli correttamente. A Savona non è mai stato fatto. Anzi!
Sembra proprio che i criteri di scelta nella progettazione dei flussi di traffico abbiano seguito un
criterio opposto: creiamo il percorso più tortuoso possibile, in modo che si crei un intasamento e
la gente sia incoraggiata a lasciare a casa l'auto e vada a piedi! Criterio, quello di lasciare l'auto
a casa e di andare a piedi, assolutamente logico, per chi sta grosso modo in centro; ma
assolutamente non perseguibile per chi abita in periferia o fuori città.
Il servizio pubblico savonese è il meno usato della Liguria: a Genova usano il servizio pubblico
10 volte quanto lo si usa a Savona, ma questo anche perchè il servizio pubblico è più
sviluppato.
Ma tornando alla circolazione stradale savonese, il criterio progettuale usato finora, tanto peggio
tanto meglio, è assurdo e da rivedere. Un infartuato non lo si cura stringendogli la carotide con
le mani!
Bisogna migliorare la circolazione. Bisogna partire da un concetto di qualità urbana: il traffico
esiste, bisogna renderlo il meno disturbante possibile. Si può fare? Come si può fare? Favorire
la scorrevolezza del traffico: non più velocemente nel senso di elevata velocità ma nel senso di
velocità media costante. Le auto a velocità costante consumano meno, inquinano poco, fanno
poco rumore. Un'auto che da ferma si mette in moto, fa molto più rumore ed inquina molto di
più: ordine di 20 volte almeno! Un'auto che si ferma, deve ripartire e quindi inquinerà molto.
Un'auto su un percorso pieno di curve deve rallentare ed accelerare molte volte. Meglio un
percorso rettilineo, possibilmente a velocità costante.
Ecco quindi che bisogna favorire il flusso delle auto, eliminando per quanto possibile le fermate.
Eʼ bene sostituire i semafori con rotatorie che consentono, se ben progettate, di scorrere anche
se a velocità moderata, ma comunque alla base di tutto, ci deve essere un progetto di mobilità
urbana congruente, con la giusta gerarchizzazione e canalizzazione dei flussi di traffico.
Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Pagina 30 di 48
Una soluzione per il centro della città di Savona è basata sul riconoscimento di quel grande
ingorgo creato dalla cattiva progettazione del nodo Torretta: in piazza Leon Pancaldo esiste una
enorme numero di punti di conflitto, 60! ci sono troppi flussi di traffico che si intersecano, e c'è la
grossa difficoltà di entrare in Savona attraverso via Paleocapa, sempre bloccata nelle ore di
punta. Questo crea a cascata, l'intasamento di piazza Leon Pancaldo, e difficoltà nello
scorrimento verso via Gramsci.

Eʼ sufficiente soffermarsi qualche minuto alla Torretta per osservare lʼintasamento creato da via
Paleocapa in piazza Leon Pancaldo: colonna di auto verso Albissola, intersecato dalle auto che
scendono da via Berlingeri.
Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Pagina 31 di 48
per migliorare questa situazione:

isola centrale più larga per una più agevole svolta


NO al parcheggio selvaggio tra via Berlingeri e Paleocapa
assegnare “dare precedenza” secondo le regole delle rotatorie
sottopasso pedonale a scivolo tra via Paleocapa ed il porto

Ma per migliorare sensibilmente: cambiare il senso di marcia di via Paleocapa, ed accedere al


centro città attraverso via Berlingeri e via Famagosta, a senso unico in entrata. Corsia autobus
in entrata, in via Paleocapa. Qualche necessario arrangiamento ai sensi unici in città. Risultato:
una grande diminuzione della complessità del nodo piazza Leon Pancaldo, che da 60 punti di
conflitto passa a 9, ed acquista grande chiarezza dei percorsi e fluidità di scorrimento.
Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Pagina 32 di 48
Paolo Forzano: Savona nel 2000, scelte strategiche sulla viabilità Pagina 33 di 48

Questa proposta presenta un cambiamento del senso di marcia di via dei Mille e di corso Italia
dettato dalla necessità di trovare un percorso per lʼautobus ACTS n.5 da piazza Mameli a via
Poggi.

Qualora invece lʼautobus n.5 potesse effettuare il percorso Mameli-Paleocapa-Mistrangelo,


oppure il percorso Mameli-Vegerio-Mille (in corsia gialla) si potrebbero mantenere i sensi unici
di corso Italia e di via dei Mille, così come sono adesso, con un miglior scorrimento da piazza
Diaz verso piazza Saffi.
Soluzione viabile migliore ma soggetta alla valutazione dei percorsi autobus.
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visione aerea della ipotesi precedente con corsia autobus, linea 5, in via dei Mille per lʼaccesso
a via Poggi.
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Rotatoria in piazza Leon Pancaldo e un ponte mobile verso Costa Crociere

Attualmente piazza Leon Pancaldo è stretta e non permette di realizzare una rotatoria, che potrebbe essere
invece realizzata prolungando di poche decine di metri calata Sbarbaro, e realizzare una piazza più ampia
che permetta anche di accedere all’accosto Costa Crociere tramite un ponte mobile. Come si vede dalla
figura i flussi di traffico sono correttamente indirizzati, ed attraverso il ponte mobile si potrebbe accedere
facilmente e considerevole risparmio di percorso rispetto alla situazione attuale.
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alcune osservazioni sulle “misure”:

la linea bianca delimitata da due pallini rossi corrisponde a 25 metri;

la calata Sbarbaro arriva già in prossimità della Torretta, e verso la calata Costa è già in programma
un ponte in sostituzione del ponte pedonale: si potrebbe quindi realizzarlo a partire da una rotatoria da
realizzare attorno alla Torretta che darebbe grande enfasi al monumento e respiro al nodo viario.
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l’ideale completamento dello svincolo Albamare: una connessione diretta col porto

Poiché la larghezza del porto è di soli 350 metri con una profondità massima di 12 metri, è realistico
pensare ad un collegamento che passi sotto questo tratto acqueo, per sboccare direttamente nel centro
del porto, meta di buona parte dei veicoli pesanti che impegnano gravemente la viabilità urbana.
Inoltre l’uscita di questa bretella si posizionerebbe proprio in concomitanza dell’arrivo della nuova
strada di viabilità portuale in costruzione, pertanto molti dei veicoli con destinazione Priamar
potrebbero farne buon uso, liberando finalmente la zona Torretta. La connessione dell’Aurelia bis con
l’attuale Aurelia, può attuarsi con un paio di semplici rotatorie.
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L’uscita in porto può avvenire sia in calata Boselli che dietro al terminal Costa. Col numero 1 e 2 le
due alternative di uscita dello svincolo in porto:

L’opzione “Costa” pone l’uscita in concomitanza della rotatoria della nuova viabilità portuale.
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Il percorso “blu” evidenzia come questa connessione scarichi direttamente in porto tutto il traffico, ed
anche come come tutta l’area rotatoria Priamar – Torretta – Funivie potrebbe essere liberata anche da
tutto il traffico verso Savona centro-sud: infatti la rotatoria che lato funivie rappresenta l’imbocco del
tunnel è collegata sia all’autostrada, che all’Auelia, che all’Aurelia bis.

Il percorso “verde” è il percorso verso l’ospedale, facilmente accessibile da tutte le provenienze, e


con un percorso minimo per arrivare a destinazione.

La connessione dello svincolo autostradale del casello Albamare alle Funivie consente due possibilità
di collegamento con l’Aurelia-bis: una tramite la rotatoria di via Scotto, l’altra con la realizzazione di
due rotatorie, una sull’Aurelia ed una sull’Aurelia-bis all’altezza di Miramare.
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Centralità dell’uscita del casello Albamare nei confronto delle nuove opere portuali in progetto.

L’uscita dello svincolo del casello Albamare alle “Funivie” si colloca a 450 metri di distanza dalla
Piazza Leon Pancaldo unico ingresso ingresso alla città di Savona da est, dalla rotatoria di via Scotto,
ovvero accesso all’Ospedale nonché alla viabilità portuale delle aree 4,5,6 espansioni del porto che
implicheranno significativi aumenti di traffici stradali.

L’uscita dello svincolo del casello Albamare alle “Funivie” è peraltro pensato per avere la massima
sinergia col porto attuale e con le sue espansioni in area 1 e 2, nonché con la parte sud della città di
Savona attraverso la realizzazione di un tunnel sottoporto della lunghezza di circa 800 metri, che
evitando di percorrere l’Aurelia da piazza Leon Pancaldo verso sud-est darebbe grande respiro alla
città.
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Preservare l’accesso attraverso via Falletti dalla interferenza dell’Aurelia-bis alle Funivie, onde
poter in futuro disporre questo importante e strategico accesso.
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Considerazioni sui volumi di traffico all’ingresso est di Savona

Sono circa 800 i veicoli pesanti in uscita dal casello autostradale di Albisola destinazione Savona da
sommarsi ai veicoli leggeri, di cui una stima prudenziale attuale è di 30.000

Sommando i veicoli leggeri che escono attualmente al casello di Albisola destinazione Savona ai
veicoli che il casello Albamare può attrarre dal casello di Celle Ligure si può stimare che il 50% di
traffico leggero continui ad arrivare a Savona attraverso la via Aurelia ed il restante 50% arrivi a
Savona attraverso il casello Albamare:
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In zona Funivie i due flussi si riuniscono, ma è importante la disposizione delle due rotatorie: dalla
prima (Turati) il 50% del flusso di veicoli provenienti da Albisola si biforca in due flussi stimati
approssimativamente in 25% e 25% nelle due direzioni via Falletti/Aurelia-bis e Torretta

Alla rotatoria successiva (Funivie) si ha l’arrivo del traffico dal casello Albamare (50% del flusso di
veicoli provenienti attualmente da Albisola+veicoli pesanti), ed anche lì supponiamo che si biforchi in
due flussi stimati approssimativamente in 25% e 25% nelle due direzioni via Falletti/Aurelia-bis e
Torretta per quanto riguarda il traffico leggero, mentre i veicoli pesanti procedono verso il porto
(senza connessione sottoporto!);
quel 25% di traffico diretto in via Falletti percorre il tratto tra le rotatorie Funivie e Turati in
controtendenza rispetto alla tendenza prevalente del traffico (ingresso od uscita in Savona) per cui
trova la strada abbastanza libera.
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Sommando i flussi parziali descritti alla pagina precedente si arriva a questa situazione: alla Torretta
perviene circa il 50% del traffico leggero rispetto alla situazione attuale + il traffico pesante che già
adesso arriva da Albisola;
Il traffico leggero arrivando alla Torretta si biforca in ulteriori due direttrici: una verso il centro
attraverso via Berlingeri, ed una verso via Gramsci, in quali proporzioni è difficile quantizzare, anche
perché il riferimento attuale è via Paleocapa una via che nelle ore di punta è praticamente bloccata.
Supponiamo quindi che il flusso attraverso via Berlingeri sia inferiore a quello che prosegue verso via
Gramsci.
Questo per quanto attiene ai volumi di traffico provenienti da Levante.
Bisogna considerare poi il traffico che attualmente esce al casello di Savona Vado e diretto
all’ospedale, al porto, al centro di Savona.
Quello diretto alla zona Gabbiano ed oltreletimbro continuerà ad uscire a Savona-Vado.
Quello diretto all’ospedale uscirà al casello Albamare, ma non avrà influenza sulla Torretta.
Quello diretto in centro ed al porto di Savona uscirà ad Albamare e si sommerà ai quei flussi di
traffico mostrati in figura: un flusso da quantizzare, ma inferiore a quello proveniente da levante, per
cui il totale alla Torretta nonostante un maggior numero di veicoli pesanti dovrebbe sicuramente
essere inferiore al flusso attuale.
Sarebbe però interessante disporre di una analisi dettagliata di tutte le correnti di traffico in ingresso a
Savona da tutte le direttici est, ovest, nord, con grafico del numero di veicoli e loro velocità media per
tutte le ore della giornata.
Nell’ipotesi in cui il casello Albamare abbia una connessione diretta col porto il numero di
veicoli in transito nella zona Funivie-Torretta-via Gramsci sarà notevolmente ridotto, ed in
special modo sarà praticamente libero dal traffico pesante.
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Conclusioni.
L’ingresso est di Savona è critico ed inoltre rischioso per l’univocità della strada di accesso, sono
quindi necessarie misure che consentano una pluralità di accessi: l’Aurelia bis in via di realizzazione è
una di queste, ma essendo questo progetto parziale non potrà raccogliere il traffico dell’Aurelia
proveniente da Celle ed il traffico dell’autostrada casello di Albisola.
La zona a ponente della città di Savona è gia ora oberata dal traffico di cui buona parte è diretta in
centro ed al porto. Pertanto una uscita nuova autostradale, centrale per la città di Savona, in località
Albamare è indispensabile per risolvere il problema del traffico Albisola-Savona notoriamente da anni
il punto più trafficato dell’intera Liguria, ma anche per dare sollievo alla parte a ponente della città.
Se inoltre lo svincolo dell’autostrada comprendesse anche il tunnel sotto il porto, allora veramente la
città di Savona potrebbe avere un centro città molto vivibile ed abbastanza libero dal traffico.
Procedura da avviare quanto prima: possibilità di realizzo entro 5 anni.
Disponibilità, in ordine temporale, rispetto alle altre due indicazioni al posto n.2.

Nel breve termine un grosso sollievo al nodo Torretta, intasato attualmente da tre flussi di traffico
“in abbraccio mortale” quello che non riesce ad entrare in via Paleocapa, quello che non riesce a
fluire in direzione Albisola-Priamar e quello che non riesce ad attraversare il tutto proveniente da via
Berlingeri, sarebbe possibile invertendo il senso di marcia di via Paleocapa e di via Berlingeri e con
alcuni adattamenti al contorno.
Tempi e costi contenuti. Disponibilità, in ordine temporale, rispetto al casello Albamare al posto n.1.

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