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FP2011 Trascendenza della persona nell'agire e autoteleologia dell'uomo.

Trascendenza della persona nell'agire e autoteleologia dell'uomo


Desidero porre, nell'ambito dell'ampio programma del congresso di Arezzo/Siena dedicato al problema della teleologia nei suoi diversi aspetti e significati, il problema dell'autoteleologia dell'uomo. Nell'assolvimento di questo compito far riferimento ad alcuni miei scritti precedenti,1 e soprattutto tenter ancora una volta di approfondire i concetti contenuti nel mio libro Persona e atto.1- l titolo completo del presente contributo sar! pertanto 'Trascendenza della persona nell'agire e autoteleologia dell'uomo. "uesto modo di porre il problema mi sembra offrire la possibilit! di una nuova interpretazione di un filone classico della filosofia dell'uomo e della morale. Si tratta dell'antropologia e dell'etica fondata sulla filosofia aristotelica dell'essere, nell'ambito della quale il telos # una delle quattro cause ovvero fonti dell'intelligenza della realt! e uno dei principi della sua comprensione metafisica.$ Su tale base la teleologia, ovvero il principio di finalit! %N&' telos non significa solo (fine) ma anc*e (con+ fine),attiene all'interpretazione dell'attivit! umana, della praxis umana, e anc*e all'interpretazione della moralit!, dell'ethos umano. E un dato di fatto incontestabilit! del principio omla
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adeguato principio interpretativo della moralit! dell'epos umano. Tale critica stata presentata da ant,! e i suoi referenti immediati si ritrovano nell'utili+ tarismo anglosassone %e non solo anglosassone- dei secoli 34 e 34 .s 5ispetto a essi la critica 1antiana sembra essere stata appropriata e feconda.6 0ant prese le difese dell'essenza stessa della moralit! umana, c*e l'utilitarismo tentava di ridurre al livello della pura utilit!. 7ontemporaneamente 0ant difese la trascendenza della persona umana c*e non solo si realizza sul fondamento della moralit!, ma c*e su tale base sembra diventare visibile e evidente in modo particolarmente immediato. /uttavia la c*iave di tale messa in evidenza conoscitiva della trascendenza dell'uomo nell'ambito etico del suo essere e del suo agire non ci viene data da 0ant. 7i gli viene reso impossibile dalla sua divisione radicale della conoscenza umana in due sfere reciprocamente indipendenti, quella dei (fenomeni) sensibili e quella dei (noumeni) intellegibili. Se inoltre la critica 1antiana della teleologia di tipo utili+ taristico nell'etica # stata + come gi! abbiamo detto + feconda ai fini di una rinnovata percezione e di una espressione in categorie filosofic*e della trascendenza della persona umana, ci # per merito di 0ant solo in modo indiretto. Direttamente tale merito tocca in misura assai maggiore alla "enomenologia#
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nis agens %non solo omne agens) agit propter /mera, e questo # il motivo per cui l'interpretazione ideologica dell'attivit! umana si mantiene senza interruzioni nella filosofia come nella scienza. .n esempio contemporaneo ci # fornito dalla prasseologia o scienza dell'attivit! finalizzata %(sull'opera buona) come suona il titolo del trattato di /adeusz 0otarbins1i-. 2 Dal punto di vista dell'analisi della (prassi) umana non sembra c*e vi siano motivi per mettere in questione la teleologia come principio interpretativo, tuttavia da ben due secoli viene messa in dubbio nell'ambito dell'etica la sua capacit! di fornire un

Si tratta, in questo caso, non solo della fenomenologia come filosofia della (coscienza pura), ma anc*e come metodo c*e *a offerto a molti contemporanei un accesso nuovo e pi8 profondo a temi filosofici classici c*e non sono mai stati superati, soprattutto nell'ambito dell'antropologia e dell'etica.

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1. L'autoteleologia dell'uomo si scopre attraverso l'analisi dell'autodeterminazione


/ale processo, e il tentativo a esso collegato di una nuova interpretazione del fatto fondamentale della nostra coscienza c*e sta alla base dell'affermazione (io agisco+l'uomo agisce), ci permette di afferrare e comprendere, e anc*e di intuire in modo evidente, la trascendenza dell'uomo %della persona- nell'azione. Sembra c*e l'in+terpretazione tradizionale dell'agire umano, dell'atto $actus bumanus) non ne manifestasse la trascendenza nel suo significato proprio. %'interpretazione tradizionale dell'&actus bumanus' era strettamente connessa con l'analisi del &voluntarium', cio# dell'atto della volont!, interpretato + certo in modo eccellente + come atto fondante e fonte del rivolgersi dell'uomo verso il fine. 7i corrisponde certamente a una caratteristica del volere umano, c*e si presenta sempre nella nostra coscienza come un rivolgersi verso (un qualcosa). /ale rivolgersi avviene nel soggetto in forza di un automovimento %spontaneamente-. 9er spiegare questo avvenimento spontaneo # necessario considerare in primo luogo quella potenzialit! del soggetto c*e c*iamiamo volont! %in senso ampio- e, in secondo luogo, si deve ammettere la natura assiologica del fine verso cui questo rivolgersi e volere spontaneamente tendono. n questo senso la volont! non # altro c*e una spontanea adesione ai valori. :'affermazione della spontaneit! del volere in relazione ai valori non # tuttavia sufficiente a c*iarire la natura
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legata nel processo della volont! + anc*e se non sempre ma in ogni caso assai spesso + alla specifica (necessit!) della scelta, c*e da in ultima istanza al voluntarium umano il carattere di una scelta. n tal forma il voluntarium contenuto nell'esperienza dell'atto, nei fatti (io agisco + l'uomo agisce). "uando parliamo della (necessit!) della scelta, tale necessit! non si oppone alla libert!, anzi al contrario in essa propriamente consiste. %a libert( del volere si mani"esta nell'uomo come necessit( di scegliere "ra i valori e di decidere. :a necessit! di scegliere e di decidere non annulla la originaria e fondamentale spontaneit! degli atti di volont! umani e della tensione verso i valori con essa connessi, ma si alimenta da essa e si compie, in qualc*e modo, (in essa). :'atto di volont! spontaneo e i valori c*e gli corrispondono intenzionalmente costituiscono lo specifico materiale della scelta e della decisione propria della volont!, c*e da forma allo specifico dinamismo degli atti, c*e riscontriamo in fatti del tipo (io agisco + l'uomo agisce). &isogna aggiungere c*e questo spontaneo atto di volont! rivolto verso valori diversi %assai spesso nella forma piuttosto passiva del (*o voglia di...)-, c*e si mostra nella coscienza, possiede il carattere proprio degli atti intenzionali) avviene nel soggetto a partire dalle diverse fonti e radici della sua potenzialit! e si rivolge verso quella oggettivit! c*e si c*iama (valore). "uesto oggetto # differenziato quanto al suo contenuto, ma soprattutto quanto alla qualit!, tuttavia nonostante tale diffe+
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della volont! e a dare una interpretazione adeguata del fatto (io agisco + l'uomo agisce). l fatto in se stesso indubbiamente si spiega con il dinamismo della volont!, ovvero l'agire umano $agere humanum) si sviluppa sullo spontaneo riferimento al valore come una pianta su un terreno fertile. /uttavia nell'ambito di questa attivit! $agere humanum) dell'atto umano, non incontriamo solo questa spontaneit! del volere. :a tensione spontanea al valore #

renziazione in diversi ambiti particolari pu, e anzi deve, essere identificato come valore. l valore # + a quanto pare + la ragion d'essere oggettiva di ogni atto di volont!. 9er sua natura l'atto del volere si riferisce ai valori e al di l! di tale riferimento non si costituisce nel soggetto n; di conseguenza si manifesta nella coscienza. *ulla dunque impedisce di riconoscere il valore, in +uanto oggetto e ragion d'essere degli

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atti di volont( umani, come "ine, pur ammettendo pienamente la sua interna differenziazione e indispensabile gerarc*izza+zione. 9ertanto l'immagine assiologica del dinamismo differenziato e gerarc*izzato dell'uomo %e anc*e della sua potenzialit!- # un'immagine ideologica. < c*iaro c*e qui noi non consideriamo l'intera ricca specificit! della conoscenza dei valori, ma ci limitiamo ad accertare solo l'intenzionalit! degli atti di volont!, c*e consiste nel riferimento ai valori in qualunque modo conosciuti. Noi non identific*iamo tuttavia, e non possiamo identificare, questa intenzionalit!, concepita in senso ampio, degli atti della volont! con il volere, con il voluntarium in quanto costitutivum dinamico dell'atto. =ssenziale per la volont! non # l'intenzionalit! degli atti del volere, ma la struttura personale dell'autodeterminazione. =ssa soltanto esprime adeguatamente il dinamismo proprio degli atti, di ci c*e # contenuto nell'esperienza di fatti del.tipo (io agisco + l'uomo agisce). %'essenza dinamica dell'atto non costituita dall'atto di volere stesso in +uanto rivolgersi intenzionale verso i valori, ma dalla determinazione su se stessi o autodeterminazione connessa con +uel rivolgersi,, c*e impegna il soggetto personale in un modo a esso proprio. l voluntarium in senso proprio, pertanto, non # contenuto nella stessa esperienza vissuta dell'atto del volere un qualcosa, ma in quella del determinare se stesso o dell'autodeterminazione c*e pervade l'atto della volont!.
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dell'uomo. Abbiamo gi! detto c*e telos significa non solo (fine), ma anc*e (confine). :'analisi dell'autodetermina+ zione indica c*e il vpluntarium in quanto struttura dinamica intcriore della persona costituente l'atto, incontra il suo (confine) proprio non nei valori, verso i quali intenzionalmente si rivolge l'atto umano del volere, ma nello stesso &io' soggettivo che, attraverso l'atto di volont( che vuole un +ualun+ue valore e la scelta in esso contenuta, dispone contemporaneamente di se stesso e vuole e sceglie se stesso in un certo modo. A questo primo approccio 9autoteleologia dell'uomo ci si delinea come un ciclo c*iuso e c*e continuamente torna a c*iudersi nell'ambito dell'uomo+soggetto, c*e # per se stesso nell'azione non solo oggetto, ma anc*e confine e fine. Al primo colpo d'occ*io questa immagine pu suggerire il clima spirituale di un certo solipsismo, c*e riporta alla memoria il ricordo della monade c*iusa in se stessa. .na riflessione pi8 approfondita, per, proprio sulle cose dette fino a ora, ci conduce ne+ cessariamente a conclusioni c*e contraddicono radicalmente quella prima immagine spontanea. %'autoteleologia presuppone la teleologia) l'uomo non il con"ine dell'autodeterminazione, delle proprie scelte e dei propri atti di volont(, indipendentemente da tutti i valori verso i +uali +uelle scelte e +uegli atti della volont( si rivolgono. :'autoteleologia dell'uomo non significa prima di tutto un c*iudersi dell'uomo in se stesso, bens> un contatto vivo, proprio della struttura dell'auto+
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< necessario osservare c*e il termine (autodeterminazione) indica contemporaneamente sia il fatto c*e solo il soggetto ovvero l'(io) personale determina %e agisce-, sia il fatto c*e tale (io) personale in quanto soggetto determina se stesso. n tale relazione dinamica, dunque, quell'(io) si pone come oggetto davanti a se stesso, og+ getto della volont! intesa come facolt! del soggetto determinante. 9roprio in tale relazione # contenuto in +ualche modo il &nucleo' dell'autoteleologia

determinazione, con l'intera realt! e uno scambio dinamico con il mondo dei valori, in se stesso differenziato e gerarc*izzato. :'autoteleologia dell'uomo implica solo c*e tale contatto e scambio vivificante *a luogo al livello e nella misura propria dell'(io) personale, in cui trova il suo punto di accesso e di uscita, in cui in qualc*e modo inizia e in cui si fonda in ultima istanza, da cui prende la

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sua forma e a cui da forma.

. La trascendenza della persona nell'agire da senso ali'autoteleologia umana


9er esprimere in modo pienamente adeguato e sulla base dell'esperienza stessa le cose dette precedentemente e la determinazione in esse contenuta di ci c*e costituisce il nucleo $nucleus) stesso della autoteleologia dell'uomo, dobbiamo intendere pi8 compiutamente in c*e cosa consiste la trascendenza della persona nell'azione. /ale trascendenza # contenuta in fatti del tipo (io agisco + l'uomo agisce) e la sua elucidazione si realizza attraverso una pi8 profonda penetrazione nella struttura interna di tali fatti, e dunque sulla base dell'esperienza. < evidente c*e l'uomo, in quanto soggetto dell'azione, nell'azione stessa oltrepassa se stesso, rivolgendosi verso il "lusso dei valori, cio volendo diversi valori e scegliendoli. /uttavia, come gi! abbiamo mostrato, essenziale per l'atto non # questo stesso dinamismo intenzionale della volont!, il dinamismo degli atti di volont! e di scelta rivolti verso i valori come oggetto e fine. =ssenziale per la volont! e per l'atto # la struttura personale dell'autodeterminazione. 9er questo, quando parliamo della trascendenza della persona nell'azione, # questa c*e fondamentalmente abbiamo in mente. /rascendentale rispetto al soggetto agente # l'oggetto dell'azione, trascendente # il valore in quanto fine della volizione o della scelta. 9er la trascendenza pro+
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di questo fatto la ritroviamo nell'analisi della coscienza, sulla base dell'esperienza della moralit! umana. Si tratta della conferma pi8 immediata, c*e non # per l'unica. :a coscienza giudica del valore morale, cio# soggettivo e per+ sonale, dei nostri atti, e pertanto anc*e delle nostre volizioni e scelte rivolte verso diversi valori oggettivi, e li definisce come beni o mali morali. l riferimento alla verit!, c*e nell'ambito della coscienza # soprattutto verit! del bene %o anc*e verit! sul bene- indica un'altra di+ mensione della trascendenza propria della persona, diversa da quella c*e trova espressione nell'oltrepassare i confini orizzontali del soggetto, quando esso si rivolge verso i valori oggettivi indipendentemente dal giudizio della coscienza. "uesta pu essere definita come trascendenza (rivolta verso l'alto) %verticale-, perc*; proprio in forza del riferimento alla verit!, in forza della coscienza, in cui tale riferimento si esprime e si concretizza, l'uomo+persona consegue il dominio sulla propria attivit!, sulle proprie scelte, sui propri atti di volont!. =gli si colloca in qualc*e modo (al di sopra di essi).1? "uesta dimensione della trascendenza propria della persona umana si costituisce per mezzo del riferimento alla verit!, al bene, al bello in senso trascendente e quindi in qualc*e modo assoluto. -uesto ri"erimento non rimane una dimensione astratta dello spirito ma penetra nella struttura reale dell'agire e dell'essere della persona. =sso penetra in particolare nella struttura personale dell'autodeterminazione e a suo modo la costituisce, so+
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pria dell'atto umano, connessa alla struttura personale dell'autodecisione, non si esaurisce, diciamo cos>, a questo livello e in questo ambito orizzontale. .n'analisi approfondita della volont! in quanto struttura personale di autodeterminazione indica c*e ogni sua decisione pienamente valida, ogni scelta o matura volizione di un determinato valore, presuppone il ri"erimento del soggetto alla verit(. :a pi8 immediata, e al tempo stesso pi8 evidente, conferma

prattutto per mezzo dei giudizi della coscienza, nei quali si esprime la verit! sui valori morali dell'atto, ma anc*e %pur se in modo differente- per mezzo dei giudizi nei quali si esprime la verit! sul valore logico del pensare, o sul valore estetico della produttivit! e creativit! ecc. 7i limitiamo in questo contesto $brevitatis causa. a considerare l'azione stessa, mettendo in evidenza la tra+ scendenza della persona nell'azione c*e deriva dal momento della coscienza, c*e

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# centrale e decisivo per la costituzione dell'atto della persona in relazione alla verit!. /ale momento, in quanto espressione reale della trascendenza della persona nell'azione, # sufficiente per ottenere un'intuizione fondamentale del problema dell'autoteleologia dell'uomo. :'espressione stessa telos significa a un tempo (fine) e &con"ine'. :'autoteleolo+ gia dell'uomo indica dunque anc*e c*e l'uomo # un fine per se stesso. "uesta convinzione trova il suo fondamento e la sua giustificazione nell'analisi degli atti umani e soprattutto del loro autentico dinamismo, c*e # il voluntarium come struttura personale dell'autodeterminazione. .n'analisi attenta di tale struttura ci permette di dare all'autoteleo+logia dell'uomo un senso c*e deriva dall'esperienza e dall'interpretazione della trascendenza della persona nell'atto. %'uomo in tal modo "ine a se stesso in +uanto i suoi atti + e le decisioni, le scelte e le volizioni in essi contenuti + trovano nell'uomo stesso il loro con"ine, sulla base del riferimento trascendente alla verit! %e anc*e alla bellezza e al bene, ma di questo non possiamo offrire qui un'analisi particolareggiata-. Nel riferimento alla verit! # contenuto in qualc*e modo il (confine) della struttura personale dell'autodeter+ minazione. "uando l'uomo, in quanto soggetto dell'azione, raggiunge questo (confine), allora in una certa misura realizza se stesso. :a struttura personale di tale realizzazione corrisponde, sulla base dell'esperien+
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non solo &supera' i limiti orizzontali del soggetto, ma anche &diventa pi/ grande di se stesso' conseguendo contemporaneamente, proprio in tal modo, una "ondamentale armonia con se stesso. 9roprio questa armonia con se stesso, c*e si realizza sulla base della trascendenza della persona, della relazione trascendente alla verit!, entra in +ualche modo nella de"inizione dell'autorealizzazione ovvero dell'autoteleologia dell'uomo. Nella realizzazione di se stessi, c*e # ric*iesta in qualc*e modo dall'intera struttura personale dell'autorealizzazione, # contenuto un (momento assoluto) %certamente # questo anc*e c*e *a indotto 0ant a parlare di un imperativo categorico-' la realizzazione di s; nell'atto si compie sulla base dell'assolutezza del bene. Al tempo stesso per il soggetto di tale realizzazione mantiene una piena coscienza della sua propria non+ assolutezza, della contingenza, limitatezza, relativit! del suo essere. l soggetto non si pone in forza della sua propria trascendenza (al di l! del bene e del male), ma solo + e questo # confermato in modo assai evidente dall'esperienza + (diventa pi8 grande di se stesso) per possedere se stesso per mezzo della relazione alla verit! + e dunque spiritualmente + nell'ambito dei suoi atti di volont! e per realizzare quindi in tal modo se stesso. 7ontinuamente l'uomo costituisce un compito per se stesso' # norma a se stesso e # dato sempre di nuovo a se stesso come compito in ogni azione, volizione, scelta e decisio+
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za, all'autoteleologia dell'uomo. "uesta realizzazione non # assoluta, ma *a in s; qualcosa dell'assoluto@ si compie infatti sulla base della (assolutezza del bene).11 9u compiersi su tale base proprio perc*; *a origine nell'atto della persona sul fondamento del rapporto tra+ scendente con la verit!, nel profilo (verticale) della trascendenza del soggetto. n ci consiste l'essenziale gran+ dezza della coscienza, quando essa # retta e dice la verit!. l motivo per cui la coscienza viene anc*e c*iamata voce di Dio # c*e essa rivela il punto in cui l'uomo

ne. Sulla base dell'intera esperienza umana, e soprattutto dei contenuti fondamentali del fatto dell'azione %(io agisco + l'uomo agisce)-, arriviamo alla convinzione c*e propria dell'uomo # soprattutto & l ' autoteleologia del con"ine' che condiziona ogni &autoteleologia del "ine'.

3. L'autoteleologia nella dimensione del #con$ine% e del #$ine%


Abbiamo gi! detto nella tappa precedente della nostra analisi %nel
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contesto della spiegazione della struttura personale dell'autodeterminazionec*e 9autoteleologia dell'uomo presuppone tutta la teleologia delle volizioni e delle scelte, per cui l'uomo # sempre connesso con la struttura assiologica %e di conseguenza teleologica- della realt! in cui vive e agisce. Si # anc*e detto c*e 9autoteleologia dell'uomo non implica una c*iusura solipsistica simile a quella di una monade impenetrabile, ma al contrario un'apertura ai valori, e potenzialmente a tutti. :'autoteleologia implica solo il &modo' personale di tale apertura. /ale modo # necessariamente multiforme@ si configura per esempio in maniera diversa rispetto alle cose e rispetto alle persone. 5ispetto alle cose viene in questione per esempio l'intero, enorme campo del lavoro umano, della produzione, della tecnica, dell'economia, della civilizzazione. n ciascuno di questi ambiti # necessario in qualc*e modo presupporre, e al tempo stesso postulare, 9autoteleologia dell'uomo, tanto pi8 quanto pi8 questi ambiti nel corso del loro sviluppo og+gettivo possono servire non solo alla realizzazione dell'uomo in essi, ma anc*e alla sua alienazione. l rapporto alla persona # in una certa misura mescolato con il rapporto alle cose@ esso possiede tuttavia un ambito c*e # soprattutto suo proprio nell'essere e nell'agire di ogni uomo. :'autoteleologia della persona umana costituisce in qualc*e modo una soglia di riferi+
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(per l'altro), e in ci soprattutto giunge a espressione non solo il trascendimento di s0 verso l'altro, ma anche il diventare pi/ grande di se stesso.u "uesti fatti sono stati analizzati molte volte e sono sempre oggetto di analisi@ e ci # particolarmente necessario in un'epoca come la nostra, in cui i processi di socializzazione c*iedono di essere bilanciati da un'accresciuta personalizza+zione. 7oncludendo queste considerazioni sul tema dell'au+toteleologia dell'uomo # difficile resistere alla tentazione di offrire una ulteriore riflessione c*e sia in una relazione abbastanza stretta con il doppio significato del telos greco, c*e indica sia il (fine) c*e il (confine). < ben noto c*e nella lunga tradizione della filosofia antica e medievale l'antropologia e l'etica, costruite secondo una concezione ideologica, erano connesse in modo strettissimo con la categoria di "elicit( $eudaimonia) come fine al quale l'uomo tende attraverso tutto ci c*e fa e intra+ prende.1$ Sullo stesso presupposto *a costruito la sua sintesi teologica anc*e la cristianit! %vedi 1umma theol. + -. 0ant *a messo in questione, come gi! ricordato al principio, la giustezza dell'introduzione dell'eudemonismo nell'etica %avendo come termine di riferimento immediato la versione dell'eudemonismo rappresentata dall'utilitarismo-. 9er tale motivo, a quanto pare, l'autoteleologia dell'uomo # stata legata piuttosto alla trascendenza della persona nell'azione. Al termine dell'analisi, contenuta in questo saggio,
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mento, c*e condiziona in modo fondamentale la formazione autentica della grande comunit!, sia interpersona+le sia sociale. "uando l'uomo spontaneamente (trascende) se stesso nella dirczione di un altro o di una comunit! %e in questo (trascendimento) c'# anc*e il (diventare pi8 grande di se stesso)- ci dimostra c*e l'autorealizzazione o l'autoteleologia include in s; un'apertura del soggetto. :'uomo realizza se stesso (attraverso l'altro), raggiunge la propria perfezione vivendo

dell'autoteleologia dell'uomo considerata proprio sulla base della trascendenza della persona nell'atto, possiamo giungere alla conclusione, c*e gi! precedentemente abbiamo espresso, c*e esistenzialmente caratteristica dell'uomo, che esiste e agisce nel mondo, soprattutto &l'autoteleologia del con"ine'. /ale confine # la verit! degli atti. :a coscienza # la condizione fondamentale della realizzazione di s;. ( l mondo) indica per ogni uomo la necessit! di un giudizio, c*e parte dalla profondit! stessa del suo essere personale. /uttavia

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al di sotto di tale necessit! e in un certo senso al di sotto dell'intera magnifica dimensione dell'(autoteleologia del confine), legata alla situazione esistenziale dell'uomo c*e esiste e agisce nel mondo si mani"esta sempre anche come una seconda dimensione, +uella dell'&autoteleologia del "ine', c*e i pensatori antic*i e medievali *anno legato con il concetto di felicit! e c*e i teologi *anno rivestito di una forma concreta attingendo alla 5ivelazione, alla 9arola di Dio. ndipendentemente dal giudizio c*e diamo sui diversi aspetti della critica di 0ant rivolta contro l'as+ sunzione dei principi teleologia nell'etica, non si pu escludere c*e proprio da essa siamo stati indirettamente meglio preparati a comprendere l'umana (autoteleologia del fine), intesa proprio come coronamento finale della trascendenza della persona nell'atto.

+arola /o&tyly "1'antropologia nella concezione del 7ard. +arol /o&tyla#9 #. ?ogacz, =ermeneuty!a 5Osoby i czynu6 "1'ermeneutica di 5Persona e att o 6 # 9 S. ?r6giel, =ermeneuty!a czynu oraz no y model s iadomosci "1'ermeneutica dell'atto, o88ero un nuo8o modello di coscienza#9 ;./. Ste-%ien, Fenomenologia tomizu&aca !siazce 5Osoba i czyn6 "1a .enomenologia tomista nel libro 5Persona e atto6#9 ;. Polta(s5i, 7zlo ie! a s ia%domosc "1'uomo e la coscienza#9 <. ?al5o(s5i, 3atura, osoba, olnosc "3atura, persona, libert#9 *. 'uc, 0czestnist o czlo ieczenst ie 5innyc46> "Partecipazione all'umanit degli 5altri6;#9 T. 1o0ciecho(s5i, :ednosc duc4 o% cielesna czlo ie!a !siazcz 5Osoba i czyn6 "1'unit .isico% spirituale dell'uomo nel libro 5Persona e a t t o 6 # 9 @.<. @d6bic5a, Pratyczne aspe!ty docie!an przesta ionyc4 dziele 5Osoba i 7zyn6 "Aspetti pratici delle ricerc4e presenti nell'opera 5Persona e atto6#9 <. Stro-ba, ?e.le!s&e duszpasiers!ie "?i.lessioni pastorali#9 T. 'u5olo(icz, 5Osoba i czyn6 a yc4o anie rodzinie "5Persona e atto6 e l'educazione nella .amiglia#9 ;. Polta(s5a, +oncepcia samoposiadania % podsta a psy!ote%rapii obie!ty izu&ace& "1a concezione dell'autopossesso % .ondamento della psicoterapia oggetti8izzante#.
3

;ristotele, $eta.isica, 8, 3.9 3. .isica, 88 3.195 a. vedi in %arallelo $eta.isica ! 2.1$13 a, 1$14 a.
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Note
1

Sono convinto che Pautoteleologia dell'uomo si incontra ne l l 'a na l i si dell'autodeterminazione. Tale convinzione sta alla base del mio libro Amore e responsabilit, Torino 196 . !edi anche Osoba i czyn aspe!cie s iadomosci "Persona e atto nell'aspetto della coscienza# in Pastori et $a%gistro. Praca zbioro a ydana dia uczczenia &ubileusu '0 % leda !aplin% st a (ego )!scelen*i +siedza ,is!upa -o!tora Piotra +ai y, Pro.esora i /iel!iego +anclerza +01 "#iscellanea in occasione dei 5$ anni di sacerdozio del %ro&essor 'al(a rettore dell'universit) cattolica di *ublino+, *u-blino 1966, %%. 293-3$4. Problem teorii moralnos'c'i " 2 2 problema della teoria della moralit# in 3urcie zagadnien posoboro yc4. Praca zbioro a, a cura di /ohdan /e0ze, 3, 1arsza(a 1969, %%. 212-5$. [149]
2

T. 'otarbins5i, Tra!tat o dobre& robocie "Trattato sull'opera buona#, *odz 1955. 3uesta edizione contiene un'am%ia bibliogra&ia delle %ubblicazioni %olacche e straniere riguardanti la %rassiologia, %%. 515-29. Aelle molte %ubblicazioni dell'autore ricordiamo Bui: 1a notion de l'action in C;ctes du Dl4me 7ongr4s 8nternational de %hiloso%hieE, /ruFelles 1953. =aslo dobre& roboty "1a massima dell'opera buona#, 1arsza(a 196 . Pra@iology and economici in On politicai economy and econometrics. )s% [1!0] sa6s in honour o& Gs5ar *ange, 1arsza(a 1964. *es origines de la %raFHologie, 1arsza(a 1965. *'Hvolution de la %raFHologie en Pologne in *a %hiloso%hie contem%oraine. 7roniBues, a cura di =. 'libans56, >irenze 196 . S%ra(noosci blad "!erit) ed errore+, 1arsza(a 192$. Studia z za5-resu &ilozo&ii, et65i i nau5 s%oleczn6ch "Studi di &iloso&ia, etica e scienze sociali+, 1rocla( 192$. Teleologia a %ra5seologia "Teleologia e %rassiolo-gia+ in Pra5seologia 3-4 "1923+. !edi anche I. Aumer6, Philoso%hie de l'action et %raFHologie in >ragment6 &ilozo&iczne. 'siega %amiat5o(a 5u czci Pro&esora T. 'otarbins5iego ">rammenti &iloso&ici, in onore del %ro&. 'otarbins5i+, 1arsza(a 1962. 5 8mmanuel 'ant, ?rundlegung zur #eta%b6si5 der Sitten e 'riti5 der %ra5tischen !ernun&t. 6 S%ecialmente le teorie di Iobbes e /entham. !edi #. Gsso(s5a, #6sl moralna Gs(iecenia angiels5iego "88 %ensiero morale della =ivelazione degli angeli+, 1arsza(a 1966 e T. St6czen, @ar6s et65i "Jno schizzo di etica+, *ublin, %%. 66-62. 2 #aF Scheler, >ormalismus in der Kthi5 und die materiale 1erethi5, /ern 1954. 'arol 1o0t6la G 5iero(nicze0 lub sluzebn0 roli rozumu ( et6ce na tle %oglad9( Tomasza z ;5(inu, Iume'a i 'anta "88 ruolo dirigente o ausiliario dell'intelletto nell'etica, nel contesto del %ensiero di Tommaso d';Buino, Iume e 'ant+ in =oczni5i >ilozo&icznei 6 "195 +, "trad. it. in '. 1o0t6la, L &ondamenti dell'ordine etico, /ologna 19 $+. '. 1o0t6la, ;more e res%onsabilit), cit., ca%. 1. T. St6czen, Problem mozli(os'ci. et65i 0a5o em%iricznie u%ra(omocinione0 i ogolnie (azne0 teorii moralnosci. Studia metaet6czne "88 %roblema della %ossibilit) dell'etica come teoria em%iricamente autorizzata della moralit)+, ca%. 3. /isogna Bui ricordare so%rattutto #aF Scheler. Kgli, utilizzando alcune idee di Iusserl e Mietzsche, ha creato la &amosa etica materiale dei valori che 4 la %osizione %iN com%iuta nel cam%o dell'etica che sia stata svilu%%ata nell'ambito della &enomenologia. 8l %unto di vista di Scheler &u %oi svilu%%ato da 2

3uest'o%era 4 stata edita nel 1969 dalla Pols5ie To(arz6st(o Teologicz-ne a 7racovia, "trad. h., 7itt) del !aticano 19 2+. !edi anche -ys!us&a nad dzielem +ardinala +arola /o&tyla 5Osoba i czyn6 "-iscussione sull'opera del 7ardinale +arol /o&tyla 5Persona e atto6# in Analecta 7ra%co8iensia !-!8, 'ra59( 1924, %%. 49-222, con i seguenti contributi: #.;. 'ra%iec, +siaz!a +ard. +arol /o&tyla monogra.ia osoby &a!o podmiotu moralnosci "0na monogra.ia sulla persona come soggetto della moralit#9 <. 'alino(s5i, $eta.izy!a i .enomenologia osoby ludz!ie&. Pytania y o%lane przez 5Osoba i czyn6 "$eta.isica e .enomenologia della persona umana. 2nterrogati8i solle8ati da 5Persona e at to6 #9 S. 'amins5i, :a! .ilo%zo.o ac o czlo ie!u; "7ome .iloso.are sull'uomo;#9 '. 'losa5, Teoria d<s iadczenia czlo ie!a u&gciu +ard. +arola /o&tyly "1a teoria dell'esperienza dell'uomo nella concezione del 7ara. /o&tyla#9 <. Tischner, $etodologiczna strana dziela 5Osobie i czyn6 "1'aspetto metodologico dell'opera 5Persona e atto6#, #. <a(ors5i, +oncepc&a antropologii .ilozo%.icznei u&.du +ard. +arola /o&tylu "1a concezione dell'antropologia .i%loso.ica nel 7ard. +arol /o&tyla#9 T. St6czeri, $etoda antropologii .ilozo%.iczne& 5Osoba i czynie6 " 2 2 metodo dell'antropologia .iloso.ica in 5Persona e atto6#9 =. >or6c5i, Antropologia u&.ciu +ard.

FP2011 Trascendenza della persona nell'agire e autoteleologia dell'uomo.

Iartmann, mentre von Iildebrand e altri lo hanno assimilato creativamente nell'etica cristiana e lo hanno radicato nello s%irito del realismo. !edi 'arol 1o0t6la, Gcena mozli(osci zbudo(ania et65i chrze-sci0ans5ie0 %rz6 zalozeniach s6stemu #aFa Schelera "Sulla %ossibilit) di costruire un'etica cristiana sulla base del sistema di #aF Scheler+, *ublin 1959, "trad. it., =oma 19 $+. G meta&iz6czne0 i &enomenologiczne0 %od-sta(ie norm6 moralne0. !2 o%arciu o 5once%cie s(. Tomasza z ;5(inu oraz #a5sa Schelera " 8 8 &ondamento meta&isico e &enomenologico della norma morale. Sulla base della concezione di san Tommaso e #aF Scheler+ in =oczni5i Teologiczno-5anoniczne, 6 "1959+, %%. 99-124, "trad. it. L &ondamenti dell'ordine etico, cit.+. T. St6czen, G%e(ne0 5once%c0i et65i. Ma tle C/adarO et6czn6chE Iusserla "Su una certa concezione di etica. Mel contesto degli CStudi di KticaE di Iusserl+ in @esz6t6 nau5o(e 11 "196 +. Problem mozli(osci et65i..., cit.. <. Tischner, 1artosci et6czne i ich %ozna-nie "8 valori etici e la loro conoscenza+ in @na5 215 "1922+, %%. 629-46. [1!1] <. Trebic5i, )ty!a $a@a Ac4elera "1'etica di $a@ Ac4eler#, 1arsza(a 1923. 8n Polonia 4 stato =oman 8ngarden a rielaborare l'etica nel senso della &enomenologia. vedi =oman 8ngarden, +siazecz!a o czlo ie!u "1i%brettino sull'uomo#, 'ra59( 1922. Przezycie, dzielo, artosci ")sperienza, opera, 8alori#, 'ra59( 1966. 9 Pro%rio su tale convinzione 4 costruito il mio studio Persona e Atto, cit. !edi anche la discussione su tale studio %ubblicata negli Analecta 7raco%8iensia !-!8, cit. !edi anche 'arol 1o0t6la, T4e Personal Atructure o. Ael.%-etermination, trad. di ;. Potoc5i in Tommaso d'A*uino nel suo B22 centenario, ;tti del 7ongresso 8nternazionale, =oma-Ma%oli, 12-24 a%rile 1924, %%. 329-9$. 1$ !edi '. 1o0t6la, Persona e atto, cit., %arte 88 Trascendenza della persona nell'atto, %%. 129-214. 11 !edi. 1. Tatar5ie(icz, G bez zglednosci dobra "1'intransigenza del bene#9 Four Types o. )t4ical :udgement, in Proceedings o. t4C B22 7ongress o. P4ilosop4y, 193$. 12 ;lla determinazione della relazione dall'CioE al CtuE 4 dedicato in modo analitico il mio lavoro Partecipazione o alienazione %resentato al colloBuio internazionale &enomenologico di >riburgo in Svizzera del 24-2 gennaio 1925 e in seguito %resentato davanti alla &acolt) &iloso&ica della universit) di >riburgo il 22 &ebbraio dello stesso anno. 8l tema generale del colloBuio organizzato dalla CSociHtH 8nternationale %our l'Htude de Iusserl et de la %hHnomenologie - >orschungsgesellscha&t &Nr Ph)nomenologieE era 5Aai et autrui6. 1a crise de l'irrDductible dans l'4omme. Trad. it. in LL 3uo8o Areopago 12 "19 6+. 13 ;ristotele, )t4. 3icom. 8 6.1$92 a 15-1$92 b 5. 8l %roblema della &elicit) %uP essere a&&rontato da molti %unti di vista. !edi 1. Tatar5ie(icz, G szc%zesciu "Aulla .elicit#, 'ra59( 1962. !edi anche dello stesso G dos!ona%los'c'i "1a per.ezione#, 1arsza(a 1926. [1! ]

&ndice
Trascendenza della %ersona nell'agire e autoteleologia dell'uomo..........................................................................................................1 1. *'autoteleologia dell'uomo si sco%re attraverso l'analisi dell'autodeterminazione...............................................................................2 2. *a trascendenza della %ersona nell'agire da senso ali'autoteleologia umana.......................................................................................4 3. *'autoteleologia nella dimensione del Ccon&ineE e del C&ineE............................................................................................................5 Mote.................................................................................................................................................................................................... 2 Qndice.............................................................................................................................................................................................

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