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Estratto dalla RIVISTA DEGLI STUDI ORIENTALI pubblicata a cura dei Professori della Scuola Orientale della Universit

di Roma VOLUME XXXIX [1964: revisione dellAutore nel giugno 2004]

LA SCRITTURA DEL FORMANTE TW DEL PASSIVO NEL MEDIO REGNO *

PREMESSA.

Lelemento t, che in medio egiziano aggiunto alle varie forme della coniugazione a suffissi per produrre il passivo, si trova scritto con frequenza sempre maggiore a partire dal Medio Regno anche tw che la grafia normale nel Nuovo Regno. Connessi sono i problemi relativi alla funzione del w dopo t1 ed alla regolarit della scrittura tw nel Medio Regno2. Verso una soluzione possono condurre i testi epigrafici ed i documenti papiracei, dei quali si tentata una classificazione fondata sulla scrittura dell'affisso t, separando il caso in cui t compare in esito finale (sdm.t(w)) da quello in cui seguito da suffisso (sdm.t(w).f).

1 - DATA DEI MSS. DEL MEDIO REGNO ESAMINATI. Tra le raccolte di papiri del Medio Regno prese in esame, parso conveniente soffermare l'attenzione sulle seguenti opere:

* Le abbreviazioni adoperate corrispondono a quelle di G. LEFEBVRE, Grammaire de Igyptien classique, Cairo 1955, alla quale si rimanda anche per la citazione di alcune opere. - Per comodit si sostituisce spesso t a sdm.t; tw a sdm.tw; t.f a sdm.t.f; tw.f a sdm.tw.f, tutte forme del cosiddetto passivo in tw. R. S. O. - XXXIX. 13
Opinione del WESTENDORF, Gebr. Passivs, p. 79 (nota 4), che il w sia un espediente per indicare la conservazione del t nella pronuncia, come poi negli stati pronominali dei sostantivi femminili in neo egiziano, cf. LEFEBVRE, Gram. g., 112 in fine; inoltre 34 obs. Il LEFEBVRE, Gram. g., 302, afferma, con una spiegazione illogica sotto laspetto storico, che tw spesso ridotto a t(w), senza fornire norme. Il GARDINER, Eg. Gram. , 34, osserva semplicemente che tw pu esser pi brevemente scritto t(w).
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1) lettere del principio della XII dinastia3; 2) il papiro Prisse, contenente gli Insegnamenti per Kagemni e le Massime di Ptahhotep, della met della XII dinastia 4. Le Massime di Ptahhotep sono in parte conservate da altri due papiri del Museo Britannico (L, e L,), il secondo dei quali risale alla XVIII dinastia5; 3) il ms. B di Sinuhe; B, , B,, Bt dellOasita: questi mss., insieme con il Racconto del Naufrago ed il Dialogo del Suicida, son datati dal Mller a fine XII-XIII dinastia6; 4) i papiri di Illahun e Gurob, i pi antichi dei quali risalgono a Sesostri III. Il Mller li antepose a quelli citati nel paragrafo precedente7; dalla presente indagine risulta per parziale contemporaneit; 5) il papiro del Ramesseo (R), che contiene le storie di Sinuhe e dell'Oasita, avendo come terminus post quem il regno di Ammenem III8. I documenti epigrafici utili sono in grande parte datati.

2. - SCRITTURA DI t(w) IN ESITO FINALE. NellAntico Regno non si scrive mai tw, ma generalmente t, e solo di rado nei Testi delle Piramidi tj; daltronde il valore semi vocalico dello j in tale sede discutibile, giacch esso non compare mai accompagnato da un suffisso. Esempi: (recitare quattro volte) m pr(j). tj n. k hrw quando ti fatta lofferta per voce 9 - (la corona bianca ingoi la corona grande) n m3.tj ns e non si vide la lingua 10 - (egli ti ha composto) n hnn.tj jm.k cosicch non v turbamento in te 11. Nelle biografie private, dove alla prima persona singolare lo j del suffisso si trova a contatto con uno j del tema verbale, ed essi due sono spesso scritti, lo j presupposto in tj

T. G. H. JAMES, The Hekanakhte Papers and Other Early Middle Kingdom Documents, New York 1962. Per lo spostamento della data, vedasi D. ARNOLD,Amenemhat I and the Early Twelfth Dynasty at Thebes: MMJ 26 (1991), p. 5-48: 35-38. 4 G. MLLER, Hieratische Palographie, Lipsia 1909-1912, d p. 12. Cf. DVAUD, Lge des papyrus, Parigi 1924, p. I nota 5. 5 Z. BA, Les Maximes de Ptahhotep, Praga 1956. 6 MLLER, op. cit., f p. 14. NellErgnzungsheft il Mller modific per la proposta di datazione per alcuni (Naufrago), anticipandola allinizio della XII dinastia. 7 MLLER, op. cit., e p. 13. 8 A. H. GARDINER, The Ramesseum Papyri, Oxford 1955, p. 1. 9 Pyr. 23 b. 10 Pyr. 243 b. 11 Pyr. 617 b.

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non viene mai scritto *-tj.j12. Se il w di tw nel Medio Regno veramente un puro espediente grafico, appare verisimile che lo j in tj sia il suo antecedente in antico egiziano. Il primo esempio di tw a me noto si riscontra nei testi di Ankhtifi a Mo'alla, ed scritto tw: n pr.n.tw n snd .f non si osava uscire per il timore che egli incuteva 13. Un altro esempio di tw, del primo Medio Regno, si trova in una missiva spedita nei primi anni della XII dinastia14. Tw compare in un graffito del Wdi Hammmt, della fine della XI dinastia, nella frase n sp ir.tw mitt non si era mai fatto il simile 15, tradizionalmente scritta con ir.t, accanto ad altri casi in cui si nota semplicemente t16. Un graffito del Wdi el-Hudi, risalente al regno di Sesostri I, scrive ancora tw17. Le lettere di Hekanakhte presentano la medesima incertezza. Luso non appare neppure uguale in tutte le quattro lettere, giacch la I, la III, e la IV hanno solo t, mentre nella II prevale tw (tre esemp contro uno di t)18. Nella corrispondenza epistolare dellinizio della XII dinastia si adopera ancora t, tolto il gi ricordato tw19. A questo stadio, che scrive di preferenza t, pure ammettendo raramente tw in qualche caso non seguito da suffisso, appartengono i papiri del Naufrago e del Suicida. Nel primo si ha sempre t, eccetto un caso di tw20 ; nel secondo vi sono tre esempi di tw contro altrettanti di t21. Una situazione pi precisa si riscontra invece nei mss. Prisse, di Sinuhe e dellOasita, nei quali prevale nettamente la grafia tw in esito finale, e dove si possono ancora ricostruire due stadi: uno in cui si mantiene t davanti a suffisso, ed uno, posteriore, in cui si adotta tw anche in tale sede. A questo proposito, in una formula tipica delle biografie private, si nota il passaggio di t (nel tempo di Sesostri I: nd.t) in tw sotto il regno di Ammenem II (nd.tw)22,

Urk. I 254, 1.2 (jn(j).t(.j) fui condotto e rd(j) .t (.j) fui creato); 137, 6 (hz(j).t( -j) fui lodato ). 13 3 II 2; variante II 2: n pr.n.t; e hr.tw si dice I 4. 14 JAMES, op. cit.: Brit. Mus. 10567, linea 8: hr rdit hb.tw perch si mandi. 15 Hamm. 114, l6; J. JANSSEN, Egyptische Autobiographie, Leida 1946, I, p. 162 passim. 16 linea 7: dd.t cosicch si dice. 17 GM 44 (1981) p. 15. 18 I: linea 17; - III: linee 4; 5 (due esempi); verso I; - IV: linea 3; - II: (tw) linee 27; 31; verso I; (t) verso I. 19 JAMES, op. cit.: Meketr linea 7 (hr rdit h3b.t, cf. la nota 4); Brit. Mus. 10549, linee 4; 7; verso i; Cairo 91061, linee 709 (due esemp uguali); Brit. Mus. 10567, linee 7, 9; Metropolitan Museum of Art 28.9.4., A) 2; B) 2-3; 9. 20 Nauf. sdm.t: 34 = 103; 140 = 146; 184. Sdm.tw. 143. Sdm.t. f: 15; 50; 73;152; 169. 21 Leb. sdm.t: 115; 116. Sdm.tw: 117; 121; 124. Sdm. n.t.f: 146.
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JANSSEN, op. cit.. I, p. 73 = serie II bj 2-3-4.

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nel breve spazio di un decennio. Trattandosi di un caso unico, esso rimane per soltanto un indizio vago di maggiore estensione della grafia tw da Ammenem II in poi.

3. - SCRITTURA DI tw DAVANTI A SUFFISSO. In Ptahhotep (Prisse) vi sono 19 casi di tw in esito finale contro 5 soli con t; seguito da suffisso si scrive sempre t (6 casi)23. I mss. L, e L, sono frammentarii; ma si ha che in due casi L, concorda con Prisse 24, mentre in tre casi a Prisse t.f L, risponde con tw.f'25. intervenuta una regola ortografica che si cercher di collocare esattamente allorigine, e che riguarda tutti i mss. di questo periodo. In Sinuhe vi sono 22 casi con tw in esito finale contro 5 con t; 11 di t seguito da suffisso (ms. B)26; gli esemp rimasti di R comparabili con B dimostrano che anche in esso avvenuta la trascrizione in tw.f (3 esemp)27. Per lOasita il quadro pi complesso ma anche pi istruttivo perch consente una classificazione che risponde bene al valore dei mss. Il frammento Bt porta un solo esempio, con t.f28. B, (il pi completo) ha 21 casi di tw in esito finale con una sola incerta eccezione; 3 casi con t.f, e quattro con tw.f'29. B, in due luoghi in cui B, ha gi tw.f, conserva t.f, apparendo pi antico30. R non solo ha tw in tutti i luoghi in cui B ha tw, ma manifesta oramai interamente avvenuta la trasformazione di t.f (B) in tw.f31. Le copie del papiro del Ramesseo appaiono pertanto indubbiamente posteriori, ed anche per altri motivi di critica testuale si debbono ritenere recenziori. Gli inni a Sesostri III nei papiri di Illahun non riportano alcun passivo con t\tw, ma
Pt. sdm.t: 28; 33; 152; 360; (394). Sdm.tw: 34; 55; 90; 127; 231; 242; 274; 284; 288; 293; 342; 343; 348; 349; 356; 447; 480; 512; 526. Sdm.t.f: 59; 66; 89; 223; 337; 338; 596. Negli Insegnamenti per Kagemni luso identico. 24 337 (di.t.s); 338 (snn.t.s). 25 66 (nis.t.f = nis.tw.f); 89 (hnn.t.s = hnn.tw.s); - 337 (di.t.s = di.tw.s), in R. A. CAMINOS, Literary Fragments, Oxford 1956, tav. 28, linea 2. Cf. anche 59. 26 Sin. sdm.t: 90; 91; 181; 226-227; (238); 260. Sdm.tw: 1; 37; 38; 40; 55; 89-90; 183; 183; 184; 191; 192; 194; 195; 195196; 198; 202; 217; 227; 236; 243; 264; 272. Sdm.t.f: 40; 52-53; 69; 72; 198; 200; 233; 234; 281; 308. Su Sin. 205 cf. Barns, JEA, 53 (1967), p. 7 (r ht). Cf. anche B 3 imt = R 28 imtw. 27 B 40 n wf3.t.i = R 64 n psg.tw.i non ero stato calunniato/insultato ; B 52-53 m33.t.f = R 77 m33.tw.f; B 69 ms.t.f = R 93 ms.tw.f. 28 Pay. Bt sdm.t.f: 33. 29 Pay. B, sdm.t: unico caso, 360. Sdm.tw: 47; 48; 80; 83; 84; l01; 124 (= R); 128; 129; i82; 184; 199; 212; 223; 223; 256; 269; 296; 302; 309; 321 (gmw.tw). Sdm.t.f: 102 (ir. t.f); 236 (rd.n.t .k); 308 (krs.t.f= B,). Sdm.tw.f: 18 (w3.tw.i); 234 (rdi.n.tw.k); 310 (sh3.tw.f). Per la lettura hdt 10 in B 14, cf. Berlev, , 15, p. 27.
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Pay. B, sdm.tw: cf. B, linee citate 256-321; B, 94. Sdm.t.f: cf. B, 308 e 310 (= B, 75). Sdm.tw.f : B 97 (nwh.tw.f: per questa lettura, cf. Osing, in Fs. Assmann, p. 264). Per la classificazione del valore di questi mss. dellOasita, si veda lopera del VOGELSANG, p. 2 sgg. 31 Gli esemp sono gi stati indicati nelle note precedenti.

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tale affisso frequente nei testamenti e soprattutto nelle lettere, che sono compresi tra il regno di Sesostri III e quello di Ammenem IV. In questi documenti si trova affermata la grafia tw in esito finale32, eccetto in alcuni modelli di lettera conformi alla consuetudine del principio della dinastia33. Fin nel tempo di Ammenem III si trova ancora qualche caso di t.f34, ma luso pi diffuso esige tw.f35. Il papiro veterinario segue luso pi antico36.

4. - NUOVE INTERPRETAZIONI SUGGERITE DALLA TEORIA ESPOSTA. Gli esigui esemp con t in esito finale nei mss. citati non sono sempre imputabili alla mano dello scriba. In qualche caso una interpretazione differente da quella consueta, preferibile anche sotto laspetto grammaticale, pu ulteriormente ridurne la lista. 1) Ptahhotep: il verso 394 delle Massime deve esser certamente inteso mrrt.f irrt n.f ci che egli desidera ci che gli si deve fare , cf. Sin. B 307 mi irrt n smr tp come (ci che) si deve fare ad un amico di primo rango 37. 2) Sinuhe: B 238 rdit iry.i hrw m I33 mi si lasci passare ancora un giorno a Iaa , dove rdit probabilmente un infinito, cf. Pay. B; 3 7-38 sp pw rdit iwt n.i smsw.k il caso di mandarmi il tuo servo , e Lesestcke 83, 4 rdit hm.f dl.t.l S.M. volle che fossi posto ecc. , cf. JEA 58 (1972), p. 160. 3) Oasita: B, 36-37 h3 rdit swd3.i ib.k hr p3 hn n mdt ah, se potessi farti una comunicazione sullo stato delle cose! rdit forse infinito, cf. supra la nota a Sin. B 238, con il seguito del discorso dellOasita, citato nel medesimo luogo; e Lefebvre, Gram. g., 569 b. 4) E. Edel, Altgyptische Grammatik, I, Roma 1955, 736, vede un uso passivo della forma sdmt.f in dr ms.t(.j) dopo la mia nascita (Urk. I 75, 14). In realt, ammesso che le due forme si distinguessero, si tratta di un passivo in t(j)/t(w), cf. Sin. B 69 dr ms.t.f dopo la sua nascita, cui corrisponde regolarmente R 93 dr ms.tw.f, togliendo

Kah. 13, 27.35 (testamento); 22, 5 sgg.; 28, 20.26; 29, 37-43; 30, 21.22; 31. 12.15.40; 33, 8.12.19.33; 34, 34.38.41.44.52; 35, 11.15; 36, 53-58.4-I4; 38, 25; 39, 9.24.29.31. 33 Kah. tav. 27: rdt int n.i fare che mi sia portato (pi volte). La forma h3b .t spesso preferita anche nei documenti che hanno sempre tw, ma probabilmente per motivi paleografici ( scritta con legatura tra b e t): 31, 18.45; 36, 53. Ma si ha anche h3b.tw: 28, 20; 36, 14, e h3b.n.tw: 33, 8; 34, 44. 34 Kah.22, 9 (k3.tw sdm.t.f); 11, 19 (dhn.t.f). 35 Kah. 12, 13 (rdi.tw.s); 28, 27 (ir.tw.f); 34, 34 (in.tw.s). 36 H. Grapow, Die medizinischen Texte in hieroglyphischer Umschreibung autographiert. Grundriss der Medizin der alten gypter, V, Berlin 1958, p. 548. 37 LEFEBVRE, Gram. g, 436, che cita Nauf. 147-148; ed ancora, per la frequenza di rrt in tal senso, Siut I 278-279. Cf. Coffin T. VI 273 b (G1T).

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lambiguit.

5. - DATA DEL MUTAMENTO ORTOGRAFICO. Nessuno dei documenti elencati pu dare una risposta assoluta sul tempo in cui fu deciso di estendere la scrittura tw a tutti i casi, n certamente la riforma fu simultanea. Senonch parecchi indizi convergono per il suo inizio sui regni di Sesostri III Ammenem III. Intanto i mss. di Sinuhe e dellOasita contrassegnati dalla sigla B sono anteriori al papiro del Ramesseo, e perci probabilmente al regno di Ammenem III; mentre i papiri di Illahun, compresi tra Sesostri III e Ammenem IV, costituiscono lanello intermedio tra i due usi grafici. Argomenti poco precisi forniscono anche i testi epigrafici, poich nelle biografie private e nelle iscrizioni funerarie consuetudine costante di preferire il semplice t. Ci non ostante, si son notati esemp di tw in posizione finale nella X e XI dinastia, bench rari, ed altri si possono citare della XII38. Essi ricorrono su una stela da Abido contemporanea a Sesostri II, la quale ha per con suffisso t.f; di nuovo vi tw accanto a t.f nelle stele di Sesostri III a Semna39; mentre di tw.f non vi traccia fino alla XIII dinastia, quando il mutamento si oramai esteso40.

6. - CONCLUSIONE. La scrittura tw probabilmente connessa con tj dei Testi delle Piramidi; tuttavia nellAntico Regno si scrive di solito t, nel Nuovo Regno tw. Il cambiamento avviene nel Medio Regno, attraverso varie fasi progressive: fino al regno di un faraone incerto (Sesostri III o Ammenem III) facoltativo servirsi della scrittura t o tw in posizione finale, mentre t obbligatorio quando segue un suffisso; mentre in un gruppo di testi (biografie private, lettere, Racconto del Naufrago) preferito il semplice t, in altri papiri (Prisse, Sinuhe, Oasita) prevale la scrittura con tw.
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Lesestcke 83, 12 (rdl.n.l it.tw hw.f feci prendere le sue armi) e 83, 4 (rdit hm.f dl.t.l S.M. volle che fossi posto). Vi inoltre di.tw nella stela Brit. Mus. 1313, 11, appartenente al medesimo individuo (testo funerario). 39 Lesestcke 84, 23 (irt.tw nb m-'.sn tutto quel che si far con loro); 84, 13.l6 ((n) ms.t.f n.. (non) nato a me, uguale sulla stela di Uronarti, JNES, 12 (1953), p. 51 sgg.); e JEA, 39 (1953), p. 51 fig. 1), linee 8-9 (wrd.n.tw). 40 Un wd.tw.f nella stela Cairo 20254, 2-3, di data incerta, ma sicuramente tarda.

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Quindi comincia ad affermarsi la consuetudine di scrivere sempre tw, anche quando segue un suffisso, il quale fenomeno riguarda il papiro del Ramesseo di Sinuhe e dellOasita, e tutti i papiri posteriori, conservandosi nel Nuovo Regno. NellOasita particolarmente la classificazione dei mss. tale: sono i pi antichi, e purtroppo i pi frammentarii, B, e Bt; B appartiene ad una fase di transizione, come il fondo di Illahun, ma strettamente connesso ai precedenti; viene a distanza il ms. del Ramesseo, che differisce nettamente per lestensione della grafia tw a tutti i casi. Rimane chiarito che il w di tw non certamente fonetico, e la sua presenza affatto convenzionale e secondaria, apparendo la trasformazione di t in tw come fatto grafico.

ALESSANDRO ROCCATI

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