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N O R M A
Norma Italiana
I T A L I A N A
CEI
CEI 9-14
Data Pubblicazione Edizione
1998-09
Classificazione
Prima
Fascicolo
9-14
Titolo
4656 C
Title
CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
NORMA TECNICA
SOMMARIO
La presente Norma, elaborata in collaborazione con lUnifer, riguarda le linee di contatto non aeree per metropolitane, compresi tutti gli impianti accessori, quali alimentatori, sezionamenti, allacciamenti alle sottostazioni di conversione, ecc., atti a fornire alle vetture lenergia di trazione a tensione nominale non superiore a 1500 V a corrente continua. La presente Norma costituisce la ristampa consolidata, secondo il nuovo progetto di veste editoriale, della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 480); essa incorpora la Variante V1 pubblicata precedentemente in Fascicolo separato (Fascicolo S. 647).
DESCRITTORI
Linee di contatto; Metropolitana; Rotaia;
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana Stato Edizione Varianti Ed. Prec. Fasc. Comitato Tecnico Approvata dal
CEI 9-14
Nazionale
1978-7-7
Chiusa in data
1977-12-15
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.
E SCOPO
SEZIONE DISPOSIZIONI 1 SEZIONE 2 CONDUTTORI SEZIONE 3 SOSTEGNI CAPITOLO PROVE 3 SEZIONE GENERALIT 1 SEZIONE 2 PROVE SEZIONE 3 PROVE
11
11
SUI SINGOLI COMPONENTI O SU COMPLESSI MONTATI DI UNA LINEA DI CONTATTO SULLA LINEA ULTIMATA
11
15
1
CAPITOLO
GENERALIT
1
S E Z I O N E
OGGETTO E SCOPO
Oggetto
Le presenti Norme riguardano le linee di contatto non aeree per metropolitane, compresi tutti gli impianti accessori, quali alimentatori, sezionamenti, allacciamenti alle sottostazioni di conversione, ecc., atti a fornire alle vetture lenergia di trazione a tensione nominale non superiore a 1500 V a corrente continua. Le presenti Norme si applicano alle linee di contatto di nuova costruzione ed alle trasformazioni radicali di quelle gi esistenti.
1.1.01
1.1.02
Scopo
Le presenti Norme hanno lo scopo di ssare le prescrizioni fondamentali che devono essere osservate nel progetto e nella costruzione delle linee di cui in 1.1.01, ssandone le modalit di prova. Le prescrizioni della presente Norma sono complementari a quelle della CEI EN 50122-1 e della CEI EN 50122-2.
2
S E Z I O N E
DEFINIZIONI
Circuito di trazione
Insieme dei conduttori destinati a portare lenergia elettrica dallimpianto sso di erogazione (sottostazione) agli organi di presa di corrente dei mezzi di trazione. Se si hanno due polarit (trazione elettrica a corrente continua o alternata monofase) uno dei rami si chiama convenzionalmente circuito di andata e laltro circuito di ritorno. Se non stabilito altrimenti il ramo, che in qualche punto messo a terra o a isolamento denito come ridotto, prende il nome di circuito di ritorno.
1.2.01
1.2.02
1.2.03
1.2.04
1.2.05
1.2.06
1.2.07
Tensione nominale
Valore convenzionale della tensione col quale denominata la linea ed al quale sono riferiti i dati di funzionamento.
1.2.08
Sostegno
Organo elettricamente isolante, che sostiene le rotaie di contatto.
1.2.09
Isolamento funzionale
Sistema sufciente per isolare elettricamente le parti normalmente sotto tensione da altre normalmente a terra o aventi altra polarit.
1.2.10
Isolamento doppio
Sistema in cui compaiono due isolamenti in serie separati da un elemento conduttore, essendo ciascuno dei due isolamenti corrispondente a un isolamento funzionale.
1.2.11
Isolamento rinforzato
Sistema disolamento singolo equivalente meccanicamente ed elettricamente allisolamento doppio; in caso di cedimento della parte isolante la distanza di scarica fra le parti metalliche, sotto tensione, deve essere ancora uguale a quella di un isolamento funzionale.
1.2.12
Protezione
Dispositivo isolante atto a limitare la possibilit di contatti diretti delle persone o delle cose con le parti in tensione della linea di contatto.
1.2.13
Rampa di invito
Dispositivo della linea di contatto che permette alla presa di corrente di passare correttamente dalla posizione di riposo senza contatto alla posizione di lavoro con contatto pieno e con determinata pressione e quindi di corretto funzionamento, o viceversa.
1.2.14
Sezionamento
Interruzione della continuit elettrica e meccanica della linea di contatto per creare un isolamento fra due tronchi successivi.
1.2.15
Giunto di dilatazione
Dispositivo sulla linea di contatto che permette la dilatazione termica della linea stessa, attuando nel contempo la continuit elettrica del circuito e il corretto passaggio degli organi di presa in contatto.
1.2.16
Dispositivo di alimentazione
Dispositivo che permette il collegamento elettrico tra gli alimentatori e la linea di contatto.
1.2.17
1.2.18
2
CAPITOLO
1
S E Z I O N E
DISPOSIZIONI GENERALI
Tensioni elettriche
La tensione elettrica effettiva in un punto qualunque di una linea di contatto a terza rotaia non deve variare rispetto alla tensione nominale di oltre il 20% in pi e il 33% in meno per le linee a corrente continua. I valori nominali risultano dalle Norme CEI EN 50124-1.
2.1.01
2.1.02
2.1.03
2.1.04
2.1.05
2.1.06
2.1.07
2.1.08
2.1.09
Rampe dinvito
In corrispondenza di sezionamenti della linea di contatto o in corrispondenza di scambi, la linea di contatto a terza e quarta rotaia viene interrotta. In questa interruzione lorgano di presa del mezzo di trazione deve lasciare e successivamente riprendere il contatto con la rotaia; lescursione dello strisciante della presa di corrente dalla posizione di riposo a quella di lavoro non deve superare 50 mm per la terza e 30 mm per la quarta rotaia. Allo scopo di evitare urti fra lo strisciante e la rotaia soprattutto nel passaggio dalla posizione di riposo a quella di lavoro, la rotaia deve presentare una rampa dinvito di lunghezza opportuna comprendente un imbocco e un raccordo; la pendenza del tratto lineare della rampa dinvito quando linterruzione in piena linea e pu venire affrontata in velocit, non deve essere superiore al 2%. Dove la velocit ridotta come nei binari secondari o di servizio, tale pendenza pu raggiungere al massimo il 4%. Nelle interruzioni della quarta rotaia, in corrispon-
denza delle intersezioni delle rotaie in corsa, le rampe devono comunque consentire il corretto passaggio dei bordini delle ruote dei veicoli.
Nota Deve essere particolarmente curata lesecuzione degli scivoli di protezione nel punto di con-
uenza della quarta rotaia di rettilineo con quella della comunicazione per evitare un potenziale agganciamento delle prese negative fra i funghi delle due rotaie.
2.1.10
2.1.11
2.1.12
Ritorno di corrente
Quando nel sistema a terza rotaia il ritorno di corrente avviene lungo le rotaie di corsa, allo scopo di limitare le correnti vaganti, il montaggio di dette rotaie in galleria o su viadotti in calcestruzzo e in prossimit di grosse masse metalliche deve essere eseguito in modo che esse presentino lisolamento, rispetto alla terra, come denito allart. 1.2.04. A tale scopo, in sede di costruzione, la conduttanza di dispersione tra singola rotaia e terra deve essere minore di 103 S/km semprech ogni ancoraggio deve presentare una conduttanza minore di 106 S.
2.1.13
Sezionamenti
In corrispondenza dei collegamenti degli alimentatori provenienti dalle sottostazioni di alimentazione la linea di contatto con terza rotaia deve essere sezionata e attrezzata con le rampe di cui in 2.1.09. Per consentire la continuit elettrica tra i due tronchi sezionati, in caso di andata fuori servizio della sottostazione, essi devono essere collegati con una connessione di continuit (2.1.10) munita di sezionatore. Qualora lesercizio richieda che i singoli tronchi fra le stazioni debbano essere sezionati per provvedere ad eventuali interventi in linea, analoghi sezionamenti muniti di sezionatore possono venire montati alle testate delle stazioni, dal lato di provenienza treni.
2.1.14
Connessioni equipotenziali
Per ridurre le cadute di tensione nel circuito di ritorno, le rotaie di uno stesso binario e le rotaie dei binari contigui possono essere collegate fra loro attraverso i centri delle connessioni elettriche di tipo induttivo, per consentire la coesistenza delle correnti di segnalamento con quelle di trazione.
2.1.15
Dispositivi di alimentazione
I collegamenti degli alimentatori provenienti dalle sottostazioni con la terza e quarta rotaia (costituiti da morsetti con capicorda ed eventuali piastre ecc.) devono essere isolati e protetti da eventuali contatti diretti.
2
S E Z I O N E
CONDUTTORI
Generalit
Le linee di contatto a terza e quarta rotaia per metropolitana possono essere realizzate secondo le due soluzioni seguenti: con conduttore di contatto monometallico (in generale acciaio); con conduttore di contatto bimetallico nel quale un metallo (generalmente acciaio) ha la funzione di resistere allusura di strisciamento della presa di corrente e laltro costituisce il conduttore principale.
2.2.01
2.2.02
2.2.03
2.2.04
sere saldate di testa, in modo da costituire elementi rigidi di lunghezza tale da consentire una corretta dilatazione. La saldatura non deve alterare la caratteristica elettrica della rotaia.
2.2.05
Nel caso di giunzioni meccaniche, il montaggio deve essere eseguito in modo da garantire, sulla supercie di contatto, la perfetta complanarit delle due estremit, al ne di ottenere un passaggio senza urti del pattino della presa di corrente.
2.2.06
Cavi di collegamento
Nelle interruzioni fra due tronchi contigui di terza e quarta rotaia, che debbano presentare continuit elettrica, la connessione deve essere effettuata con uno o pi cavi in parallelo di sezione complessiva commisurata alla portata di corrente delle rotaie di contatto interessate.
2.2.07
Presa di corrente
La presa di corrente di ogni equipaggiamento di trazione deve avere uno o pi pattini striscianti, ciascuno proporzionato in modo da creare una zona di contatto pattino-rotaia avente una supercie tale da garantire una corretta captazione di corrente. La presa di corrente pu essere ssa o retrattile; in ogni caso il pattino deve essere munito di un dispositivo elastico che gli permetta di esercitare una pressione costante da precisare allatto dellordinazione, sia a pattino nuovo, sia a pattino usato. Inoltre allo scopo di consentire una corretta inserzione del pattino nelle rampe di ingresso e uscita, esso deve potersi spostare normalmente alla supercie di contatto con una corsa compresa fra 50 mm 5 mm (pattino usato) e 70 mm 5 mm (pattino nuovo). La sua pressione di contatto deve raggiungere almeno il 50% del suo valore nale con una corsa di 25 mm dalla posizione di riposo.
3
S E Z I O N E
2.3.01
2.3.02
Supporto corrente
Supporto corrente quello destinato a sostenere la linea di contatto, permettendone lo scorrimento. Per il supporto corrente deve essere vericata la resistenza agli sforzi agenti nel senso trasversale e longitudinale rispetto allasse della linea. Gli sforzi agenti nel piano normale allasse della linea sono: in senso verticale essenzialmente il peso della linea di contatto coi relativi sovraccarichi accidentali nel caso di contatto superiore o inferiore; nel senso orizzontale la pressione del pattino, nel caso di contatto laterale, nonch le componenti dovute alleventuale curvatura del conduttore. Gli sforzi agenti in senso longitudinale sono dati dagli sforzi trasmessi dallo scorrimento della linea di contatto nella griffa di sostegno. Deve essere vericata la resistenza meccanica del supporto nel caso in cui ne vengano a mancare due contigui.
2.3.03
2.3.04
2.3.05
2.3.06
Isolamento di protezione
Oltre allisolamento verso terra, di cui in 2.3.05, generalmente previsto sulla terza rotaia un ulteriore isolamento - detto di protezione - in modo da impedire per tutta la sua estensione contatti diretti di persone o cose con la linea in tensione. Questa protezione, per la quale valgono tutte le prescrizioni date per lisolamento verso terra, non deve in ogni caso costituire ostacolo al passaggio del pattino della presa di corrente sulla rotaia di contatto. Essa quindi costituita in modo differente a seconda del tipo di contatto. Nel caso di rotaia a contatto inferiore, questa protezione pu essere costituita da una guaina di materiale sintetico autoestinguente. Nel caso di rotaia a contatto superiore, la protezione pu essere costi-
tuita da un cunicolo facente parte del manufatto munito di feritoie per il passaggio del pattino, oppure da prolati di materiali sintetici autoestinguenti. Nel caso invece di rotaia a contatto laterale, la protezione pu essere realizzata solo per le parti della rotaia in tensione non soggette al contatto del pattino della presa di corrente. Qualora lisolamento verso terra e quello di protezione siano elettricamente in serie, necessario che leffetto capacitivo dovuto ai due elementi in serie, sia tale da garantire una ripartizione non molto diversa del potenziale fra i due isolamenti. Nel caso che la terza e la quarta rotaia costituiscano un circuito isolato, la protezione longitudinale pu essere omessa.
2.3.07
2.3.08
Morsetteria - Bulloneria
La morsetteria di collegamento fra il sostegno e la rotaia di contatto deve essere prevista in modo da permettere lo scorrimento in senso longitudinale della rotaia di contatto per effetto della dilatazione termica; solo in corrispondenza del punto centrale di ciascun tronco di rotaia compreso fra due estremit libere (rampa di accesso o giunto di dilatazione) la morsetteria deve permettere il bloccaggio della rotaia di contatto, in modo da realizzare il punto sso. La morsetteria deve essere costruita con i materiali e le prescrizioni considerati nelle tabelle UNEL e Norme CEI, ove esistano. La bulloneria di unione deve avere una resistenza agli sforzi previsti; se di acciaio non inossidabile, deve essere zincata a caldo, secondo le norme CEI in vigore. Il serraggio della bulloneria deve essere effettuato con chiave dinamometrica, con lapplicazione di una coppia corrispondente al 40% del carico di rottura del bullone.
2.3.09
Circuito di ritorno
Come indicato in 1.2.02 e 1.2.03, il circuito di ritorno pu essere costituito dalle rotaie di corsa oppure dalla quarta rotaia. Esso deve rispondere alla duplice esigenza di rendere minima la circolazione di correnti vaganti e di presentare una buona protezione verso terra. In condizioni ordinarie non deve vericarsi una tensione di passo verso terra superiore a 50 V (Norma CEI 11-8). A tale scopo il circuito di ritorno deve avere una resistenza elettrica tale che in ogni punto la caduta di tensione, dovuta alla massima corrente di trazione, sia contenuta entro detto limite; in caso contrario dovr essere posato in parallelo un conduttore, di sezione adeguata, in modo da riportare il valore complessivo della resistenza elettrica entro i limiti richiesti per soddisfare alle esigenze di cui sopra.
3
CAPITOLO
PROVE
1
S E Z I O N E
GENERALIT
Generalit
Le prove da eseguire su una linea di contatto a terza e quarta rotaia si suddividono in due categorie: a) prove sui singoli componenti o su complessi montati, di una linea di contatto, b) prove sulla linea ultimata.
3.1.01
2
S E Z I O N E
3.2.01
3.2.02
3.2.03
3.2.04
3.2.05
3.2.06
misura del fattore di perdita nel dielettrico a frequenza industriale. A 30 C il fattore di perdite non deve essere superiore al 3%. misura dellassorbimento di acqua. Dopo immersione per 1 h a 100 C sotto un battente di 0,5 m lassorbimento dacqua non deve essere superiore allo 0,30%. b) Prove di accettazione prova di tensione applicata dopo immersione. Si effettua dopo immersione per 50 h in acqua piovana a temperatura compresa fra 10 C e 20 C sotto un battente di 0,5 m di acqua e dopo asciugatura con un panno, sottoponendo per 60 s due isolatori per lotto ad una tensione a frequenza industriale di 10 kV per linee a 750 V e di 17 kV per linee a 1500 V. prova di tensione di tenuta sotto pioggia. Si effettua con applicazione per 60 s di una tensione di 3 kV a frequenza industriale. Questa prova deve essere eseguita su due isolatori per lotto. prova di resistenza da isolamento a secco. Si misura mediante megaohmmetro e si verica che la media dei valori trovati non sia inferiore a 200 MW con un valore minimo assoluto unitario di 50 MW. Questa prova deve essere eseguita su due isolatori per ciascun lotto. prova di ripresa di isolamento. Si effettua dopo immersione per 2 min in acqua piovana a temperatura di 15 C sotto un battente di 0,5 m di acqua; sul campione ritirato, senza asciugarlo, va ripetuta ogni 2 min la misura della resistenza di isolamento nch il valore di tale resistenza eguagli quello ottenuto secondo le prescrizioni dellalinea precedente. Dopo 30 min la resistenza di isolamento deve raggiungere almeno il 50% del valore a secco. Questa prova deve essere eseguita sugli stessi isolatori scelti per la prova precedente. prova di resistenza di isolamento dopo immersione. Si effettua dopo immersione per 24 h in acqua piovana alla temperatura compresa fra 10 C e 20 C con un battente di 0,5 m di acqua. Dopo aver asciugato lisolatore con un panno e con aria compressa, si esegue la misura dellisolamento il cui valore non deve risultare inferiore a 50 M W. Questa prova va eseguita su due isolatori per ciascun lotto. c) Prove di selezione prova di tensione applicata. Si effettua sottoponendo tutti gli isolatori di ciascun lotto per 60 s ad una tensione a frequenza industriale di 11,5 kV nel caso di linea a tensione nominale a 750 V o di 18,5 kV nel caso di tensione nominale di 1500 V.
3.2.07
Prove termiche
Tali prove consistono nelle seguenti prove di accettazione da eseguire su 5 esemplari secondo le modalit e i valori precisati nelle norme sotto indicate: per la prova di propagazione della amma: UNIPLAST CT 150 e CT 228 e ASTM D 229; per la prova antitraking: ASTM D 2303.
3.2.08
a) Prove di tipo prova di zincatura da eseguire, secondo le Norme CEI in vigore su 2 supporti per ogni lotto di 500. b) Prove di accettazione Esse consistono in: prova di essione da eseguire su 2 supporti per ogni lotto di 1000, oppure su 5 esemplari scelti a caso. Su un supporto, rigidamente imbullonato su una base robusta ed indeformabile, devono essere applicati in corrispondenza dellasse di lavoro normale, sforzi crescenti nel senso trasversale e longitudinale, misurando le relative frecce generate; lo sforzo applicato in direzione trasversale rispetto allasse del binario deve arrivare no a 10 kN, mentre quello applicato nel senso longitudinale no a 5 kN. In entrambi i casi le frecce misurate non devono superare il 5% dellaltezza libera di essione. prova di strappamento del ssaggio dei supporti. Questa prova prescritta quando il ssaggio dei supporti avviene in manufatti di calcestruzzo a mezzo di prigionieri annegati con malta isolante. Si predispone un blocchetto di calcestruzzo delle dimensioni espresse in mm, di 200 mm 200 mm 200 mm, dove viene annegato il prigioniero di ssaggio con le stesse modalit usate in linea; dopo una maturazione di almeno 5 giorni il prigioniero viene strappato; lestrazione deve avvenire con uno sforzo non inferiore a 20 kN, senza che il mastice isolante si distacchi dal prigioniero di acciaio. Questa prova va eseguita almeno su 5 esemplari scelti a caso.
3.2.09
3.2.10
3.2.11
3.2.12
3.2.13
3.2.14
3.2.15
3.2.16
3
S E Z I O N E
3.3.01
3.3.02
Prove elettriche
Le prove elettriche da eseguire sulla linea di contatto comprendono: prova di continuit del circuito, prova di isolamento, prova di tensione applicata, prova sui sezionatori.
Prima della effettuazione delle prove va eseguita una ispezione della linea per accertare che non esista alcuna irregolarit nel circuito o qualche messa a terra accidentale.
3.3.03
3.3.04
Prova di isolamento
Questa prova deve essere eseguita con un megaohmmetro, con tensione non inferiore a 2000 V, in due fasi: fra la terza rotaia e i supporti, con una misura per ciascun supporto, fra la terza rotaia e la terra, con una misura per ciascun tronco compreso fra due giunti di dilatazione. Nella prima fase la conduttanza di dispersione misurata deve essere minore di 2 S 107 S, nella seconda la conduttanza deve risultare minore di 10 5 S/km.
3.3.05
3.3.06
3.3.07
Prove meccaniche
Sulla linea ultimata devono essere effettuate le seguenti prove meccaniche: verica del corretto montaggio, prova di percorso con tensione in linea.
3.3.08
3.3.09
La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e benecia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186. Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956 Responsabile: Ing. E. Camagni
33.000
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