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Itinerario multimediale attraverso il concetto di Figure della musica di Salvatore Sciarrino

Il motivo che ha indotto Sciarrino a scrivere questo libro la critica che viene fatta da una buona fetta del pubblico, composto da musicisti e no, nei confronti della musica contemporanea; laccusa che arriva che essa risulta ai pi incomprensibile - una musica di nicchia e per i soli addetti ai lavori. Sciarrino, nel tentare di dare una risposta a questo problema, individua innanzitutto due necessit. Egli si propone di: Fornire gli strumenti critici allanalisi e alla comprensione della musica; Favorire un approccio interdisciplinare, che permette di addentrarvisi in maniera pi diretta.

Per realizzare questi propositi sviluppa unidea originale: trovare le corrispondenze tra i procedimenti mentali che sono alla base di ogni processo creativo - dellepoca contemporanea e del passato - e metterli in relazione tra di loro.

Ad esempio egli introduce il concetto universale di trasgressione, vista come la carica creativa che rompe la tradizione e aggiunge un qualcosa di nuovo: levoluzione dellarte coincide quindi con una serie continua di trasgressioni personali.

Venendo alla musica in particolare,

Sciarrino ritrova tutti quei fenomeni che

accomunano le musiche di tutte i tempi e che egli definisce fenomeni di regime della musica. (A questo punto si possono collegare i vettori dinamici di Imberty la musica contemporanea ai musicisti e quella tonale a un non musicista APPROFONDIMENTO). Se facciamo ascoltare un pezzo di musica contemporanea (avulso dalle grammatiche consuete che permettono di riconoscere un tema, o uno sviluppo) a una persona qualsiasi, la sua attenzione sar catturata non dai momenti stabili, che sono la norma, ma da quelli pi instabili, ovvero quando si perpetra un cambiamento: sar attratto quindi dal dinamismo. Questi momenti dinamici possono comprendere ad esempio un processo di crescita

(crescendo di intensit oppure maggiore stratificazione delle parti) o il suo contrario (rarefazione), o di trasformazione (come la variazione). Come fenomeni della Crescita, Sciarrino individua soprattutto due processi, accumulazione e moltiplicazione: Accumulazione aggiunta di elementi eterognei; aumenta lenergia e il tempo sembra accelerare; Moltiplicazione aggiunta di elementi somiglianti; il tempo sembra qui pi dilatato poich la musica diventa prevedibile

Mentre laccumulazione interessa per lo pi la macro-forma (ampie sezioni) di un brano, la moltiplicazione tende a misure pi ridotte. Questultima pu essere ricondotta a un contrappunto vocale in cui ogni voce entra successivamente allaltra (del resto i canoni e le fughe avevano una destinazione verbale e le frasi usate erano brevi)

Inserire esempio di canone Mario Ceroli: la Scala (1965) Mario Ceroli: i Poeti (1965)

Bela Bartk: Musica per archi, percussioni e celesta Moltiplicazione, seppure limpressione che ne consegue non sia propriamente statica: leffetto di perturbazione dato dalla quantit di dissonanze.

(crescendo Rossiniano: piccola cellula che si ripete con ogni volta laggiunta di nuovi strumenti)

Trasformazione Nella musica antica il concetto di trasformazione si identificava con un posato bisogno di variazione; questa contribuiva comunque alla simmetria del brano. Nella musica contemporanea vi sono opere costruite interamente sul processo della

trasformazione, e si presentano quindi come metamorfosi: la trasformazione genetica e diventa qualit strutturante.

Stockhausen Kontra-Punkte per 10 strumenti (1953) Si ha una sensazione di instabilit e un continuo rinnovarsi: la variet lesperienza stessa della vita

Beethoven op. 131 Abolisce i segni di ritornello e scrive per esteso variando i ritornelli Il grado di caratterizzazione di ogni variazione alto Passa da una variazione allaltra senza fermate

Alberto Burri Lettere (1969) Un esempio di variazione modulare (scomponibile in elementi regolari) perch presuppone il confronto tra le parti. La modularit apertamente mostrata dalla successione delle stampe.

Approfondimenti Secondo Imberty, nel momento in cui si chiede a una persona di definire le varie sezioni di una composizione di musica contemporanea, questa riconosce tutti quei fenomeni di intensit, variazioni di velocit o di densit, prima ancora che i riferimenti melodico-armonici veri e propri. Egli definisce tutte queste variabili come vettori dinamici: sono qualit di sentimenti, per lo pi cinetici, non definibili dal linguaggio comune (gioia fugace o esplosiva, vari modi di sorridere) e che invece possono essere espressi in musica.

La musica quindi pu essere interpretata nei vari vettori dinamici che la compongono, oppure addirittura nei vettori (emozioni) che lascoltatore proietta in essa. (lesperimento condotto inizialmente sui bambini, i quali non possono percepire adeguatamente le relazioni interne a un brano fino ai 10-12 anni, cio fino a quando non si sviluppano il pensiero simbolico e il linguaggio; la teoria viene poi estesa a tutte le persone che non hanno adeguati strumenti di decodifica della struttura musicale, compresa quindi la maggior parte dei musicisti nei confronti della musica contemporanea)

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