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Sete di Parola

a cura di www.qumran2.net

Lampada per i miei passi la tua parola, luce sul mio cammino
Salmo 118

16/3/2014 22/3/2014 II Domenica di Quaresima Anno A

an!elo del !iorno, commento e pre!"iera

Domenica 16 marzo 2014


# $al an!elo secondo %atteo
Il suo volto brill come il sole.
&n 'uel tempo, (es) prese con s* +ietro, (iacomo e (io,anni suo -ratello e li condusse in disparte, su un alto monte. / -u tras-i!urato da,anti a loro0 il suo ,olto 1rill2 come il sole e le sue ,esti di,ennero candide come la luce. /d ecco appar,ero loro %os ed /lia, c"e con,ersa,ano con lui. +rendendo la parola, +ietro disse a (es)0 Si!nore, 1ello per noi essere 'ui3 Se ,uoi, -ar2 'ui tre capanne, una per te, una per %os e una per /lia. /!li sta,a ancora parlando, 'uando una nu1e luminosa li copr4 con la sua om1ra. /d ecco una ,oce dalla nu1e c"e dice,a0 5uesti il 6i!lio mio, l7amato0 in lui "o posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. All7udire ci2, i discepoli caddero con la -accia a terra e -urono presi da !rande timore. %a (es) si a,,icin2, li tocc2 e disse0 Al8ate,i e non temete. Al8ando !li occ"i non ,idero nessuno, se non (es) solo.%entre scende,ano dal monte, (es) ordin2 loro0 9on parlate a nessuno di 'uesta ,isione, prima c"e il 6i!lio dell7uomo non sia risorto dai morti.

17,1-9

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Abram part. Senza opposizione, senza fare domande, senza obiezione e soprattutto senza sapere dove andava in una totale sottomissione di fiducia in Dio. Abram, che secondo la Genesi aveva 7 e una mo!lie, Sara, considerata sterile, parte da "arran per una destinazione i!nota. Solo quando avr# attraversato la terra di "anaan, !iun!endo a Sichem, sapr# dal Si!nore che quella $ la terra promessa alla sua discendenza. %l colle!amento tra testo di San &aolo e il brano della Genesi $ l'antico cammino di preparazione ai riti di iniziazione nella ve!lia pasquale che aveva come seconda tappa il 2

:;+%<&talia=

confronto con la trasfi!urazione di Ges(. %n questa domenica, accanto alla missione di Abram, si manifesta in tutta la sua splendida realt# la nuova missione di !razia che "risto ha offerto all')manit#* +,a fatto risplendere la vita e l'incorruttibilit# per mezzo del -an!elo+.. veniamo al colle!amento del -an!elo di /atteo, con il testo della Genesi e quello di San &aolo. %n questa domenica si proclama la narrazione della trasfi!urazione che se!ue subito quello della tentazione, alla quale come uomo non si sottrae nell'infinita fiducia in suo &adre e nella sua natura anche divina. 0ene, quando

abbiamo letto questi colle!amenti la domanda che ci siamo posti $ stata quella di capire il colle!amento con la fami!lia, con la coppia e con o!nuno d noi, ma soprattutto cosa e cosa significa oggi la "trasfigurazione"1 &rima di tutto o!ni !iorno siamo chiamati ad affrontare le sfide di quel +vattene+ che Dio chiede ad Abram, spesso senza sapere come affrontarle, come coppia, come fami!lia, come comunit#, ma alle quale sappiamo dover dare una risposta, affidandoci o a 2ui o alle soluzioni mondane, insomma a quella pi( credibile o conveniente del momento...e speriamo in bene. &oi, al di l# dell'emozionalit# della testo evan!elico, un primo ra!ionamento sulla trasfi!urazione potrebbe essere un richiamo a trovare modalit# di cambiamento del proprio comportamento come fami!lia, nella fami!lia e per la fami!lia...e se ci si riesce... allora quello s che sarebbe uno stupore, ma!ari non eclatante come quello evan!elico, ma che di certo lascia il se!no. 3!!i, quindi, +trasfigurazione+ dovrebbe essere una vera esperienza relazionale interiore che diventa luce abba!liante per il prossimo. 4rasfi!urarsi o!!i $ un affidarsi e fidarsi del +prossimo+, non come concetto astratto di persona, ma come concretismo di azioni fatte di solidariet#, di attenzione, di misericordia, di condivisione, di delusioni e di soddisfazioni, di ricerca e di fallimenti, o!ni !iorno, questa $ la trasfi!urazione, questo $ il dire un +s+ alla chiamata di Dio, che poi non $ altro che la chiamata all'Amore, la chiamata dell'Amore, per te, con te, in te. %l +Signore, bello per noi essere qui!+ quindi dovrebbe diventare <

l'esclamazione di soddisfazione quando abbiamo a!ito concretamente per !li altri dimenticando noi stessi5 la !ioia di fare bene il bene ci deve far stare bene, ossia riempici di vera !ioia a tal punto da costrin!erci a ripetere questo stato di +piacere interiore+ continuando a fare bene il bene per far stare bene e stare bene noi stessi, con la mente, con il corpo e con il corpo.%nfine una breve considerazione sulla 2a 4imoteo di San &aolo, l# dove scrive +Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, n di me, che sono in carcere per lui, ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo + "osa vuol dire per noi questo passo1 Semplice* il richiamo ad essere testimoni fedeli e credibili, anche qui confidando in Dio, cio$ fidandosi di 2ui, sulla +&arola+. &rofessare il "redo, in fin dei conti $ avere +6iducia+, ossia nella "oppia e nella 6ami!lia dobbiamo riprendere il nostro a!ire cambiando o mi!liorando la nostra relazione personale, riscoprendo il nostro vedere come tenerezza , il nostro !iudicare come misericordia e il nostro a!ire come carit!.2a parola chiave di questa 2a Domenica di 7uaresima $ + fare esperienza+. S8 Dobbiamo fare esperienza di fede 9Abram:, esperienza di speranza 9San &aolo: ed esperienza di carit# 94rasfi!urazione:, perch; la 7uaresima non diventi uno sterile rito devozionale della tradizione. . da dove incominciare1 /adre 4eresa di "alcutta ci indica un percorso accessibile a tutti e praticabile da tutti secondo tempi e modalit# di o!nuno di noi* +%l frutto del silenzio $ la pre!hiera. %l frutto della pre!hiera $ la

fede. %l frutto della fede $ l'amore. %l

frutto dell'amore $ il servizio. %l frutto del servizio $ la !ioia.+

PER LA PREGHIERA
&l mio ,ia!!io ,erso +as'ua incominciato. >o -atto tanti propositi0 rinuncer2 a 'ualcosa, -rener2 la lin!ua, sar2 pi) pa8iente, cerc"er2 di ,edere il positi,o... /d ecco c"e !i? ini8iano i pro1lemi, le di--icolt?, le stanc"e88e, la tenta8ione di lasciar perdere, di rimandare al !iorno dopo, di dimenticare la mia promessa... %i sono appena messo in cammino, Si!nore, e sono !i? stu-o e s1u--o. %i sono appena messo in cammino, Si!nore, ma non ci credo c"e ce la -ar2... / pro,o ,er!o!na... e anc"e un po@ di ra11ia... %a -orse... "o s1a!liato tutto.

:don An!elo Saporiti=

Luned 17 marzo 2014


# $al an!elo secondo Luca
Perdonate e sarete perdonati.
&n 'uel tempo, (es) disse ai suoi discepoli0 Siate misericordiosi, come il +adre ,ostro misericordioso. 9on !iudicate e non sarete !iudicatiA non condannate e non sarete condannatiA perdonate e sarete perdonati. $ate e ,i sar? dato0 una misura

6,36-38

1uona, pi!iata, colma e tra1occante ,i sar? ,ersata nel !rem1o, perc"* con la misura con la 'uale misurate, sar? misurato a ,oi in cam1io.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
"onsapevole della debolezza e fra!ilit# umana, il profeta Daniele nella prima lettura ci invita a sintonizzarci con lui in una supplica fiduciosa rivolta al Si!nore, fedele e benevolo verso coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti. 7uando l'uomo riconosce non aver ascoltato la voce del Si!nore, confessa la propria colpa e si affida alla sua bont#, pu> veramente ri? conoscere il nostro Dio come $* misericordia e perdono 9cf Dan @,=? AB:. Con solo* pu> essere e a!ire come 2ui8 7uesto, infatti, $ l'invito di Ges( nel -an!elo 9cf 2c D,<D?<E:* FSiate misericordiosi, come il "adre vostro misericordiosoG. )n

:/remo San Bia!io=

su!!erimento profondo e pratico che coinvol!e tutto il nostro essere* dal di dentro, dal cuore e dalla mente, si smuove la compassione e la comprensione della debolezza propria e dell'altro5 e diventa operativa, a!isce, nel concreto. Con ci mancano le occasioni5 se non riusciamo a scor!erle, l'evan!elista ce le su!!erisce, sempre con le parole di Ges(, in una descrizione efficace dell'a!ire divino... e umano* non giudicate# non condannate# perdonate, date %n una parola* siate misericordiosi8 "ome il &adre8 $iutaci, o Dio, nostra salvezza# presto ci venga incontro la tua misericordia

PER LA PREGHIERA

:(io,anni %aria ianneC=

edete 1ene c"e l@elemosina non consiste soltanto nel nutrire c"i "a -ame, e nel dare ,estiti a c"i non ne "aA ma sono tutti i -a,ori c"e si rendono al prossimo, sia per il corpo, sia per l@anima, 'uando lo -acciamo in spirito di carit?. 5uando a11iamo poco, e11ene, diamo pocoA e 'uando non a11iamo, diamo in prestito, se lo possiamo. ;olui c"e non pu2 pro,,edere alle necessit? de!li ammalati, e11ene, pu2 ,isitarli, dir loro 'ualc"e parola di consola8ione, pre!are per loro, a--inc"* -acciano 1uon uso della loro malattia. S4, tutto !rande e pre8ioso a!li occ"i di $io, 'uando a!iamo per un moti,o di reli!ione e di carit?, perc"* (es) ;risto ci dice c"e un 1icc"iere d@ac'ua non rimane sen8a ricompensa. edete dun'ue c"e, 1enc"* siamo assai po,eri, possiamo -acilmente -are l@elemosina.

Marted 18 marzo 2014


# $al an!elo secondo %arco
Dicono e non fanno.
&n 'uel tempo, (es) si ri,olse alla -olla e ai suoi discepoli dicendo0 Sulla cattedra di %os si sono seduti !li scri1i e i -arisei. +raticate e osser,ate tutto ci2 c"e ,i dicono, ma non a!ite secondo le loro opere, perc"* essi dicono e non -anno. Le!ano in-atti -ardelli pesanti e di--icili da portare e li pon!ono sulle spalle della !ente, ma essi non ,o!liono muo,erli neppure con un dito. Dutte le loro opere le -anno per essere ammirati dalla !ente0 allar!ano i loro -ilattri e allun!ano le -ran!eA si compiacciono dei posti d7onore nei 1anc"etti, dei primi se!!i nelle sina!o!"e, dei saluti nelle pia88e, come anc"e di essere c"iamati Era114F dalla !ente. %a ,oi non -ate,i c"iamare Era114F, perc"* uno solo il ,ostro %aestro e ,oi siete tutti -ratelli. / non c"iamate EpadreF nessuno di ,oi sulla terra, perc"* uno solo il +adre ,ostro, 'uello celeste. / non -ate,i c"iamare E!uideF, perc"* uno solo la ,ostra (uida, il ;risto. ;"i tra ,oi pi) !rande, sar? ,ostro ser,oA c"i in,ece si esalter?, sar? umiliato e c"i si umilier? sar? esaltato.

23,1-12

SPUNTI DI RIFLESSIONE
%l falso inse!namento di scribi, farisei, sacerdoti, teolo!i, maestri, dottori $ la vera pia!a all'interno della fede. .sso $ cancro, peste, virus letale della fede. 4utti i profeti insor!ono contro di esso. .ssi sono inviati per metterne sul candelabro delle coscienze e dei cuori la purissima verit# di Dio. /alachia cos ammonisce i sacerdoti. %ra a voi questo monito, o sacerdoti Se non mi ascolterete e non vi darete premura di dare gloria al mio nome, dice il Signore degli eserciti, mander& su voi la maledizione e cambier& in maledizione le vostre benedizioni $nzi le ho gi! cambiate, perch nessuno tra voi se ne d! premura 'cco, io spezzer& il vostro braccio e spander& sulla vostra faccia D

:%o,imento Apostolico=

escrementi, gli escrementi delle vittime immolate nelle vostre feste solenni, perch siate spazzati via insieme con essi (os) saprete che io ho diretto a voi questo monito, perch sussista la mia alleanza con *evi, dice il Signore degli eserciti *a mia alleanza con lui era alleanza di vita e di benessere, che io gli concessi, e anche di timore, ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome +n insegnamento veritiero era sulla sua bocca n c,era falsit! sulle sue labbra# con pace e rettitudine ha camminato davanti a me e ha fatto allontanare molti dal male -nfatti le labbra del sacerdote devono custodire la scienza e dalla sua bocca si ricerca insegnamento, perch egli

messaggero del Signore degli eserciti Voi invece avete deviato dalla retta via e siete stati d,inciampo a molti con il vostro insegnamento# avete distrutto l,alleanza di *evi, dice il Signore degli eserciti "erci& anche io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perch non avete seguito le mie vie e avete usato parzialit! nel vostro insegnamento ./al 0,123,45 2a fede $ a!!redita da nemici esterni, visibili, accaniti, che la combattono usando o!ni arma, dalla satira, al disprezzo, alla derisione, alla stessa uccisione di quanti la professano. 7uesti nemici si conoscono e da essi ci si pu> anche prote!!ere e difendere. % nemici pi( pericolosi, perch; subdoli e nascosti, sono all'interno di essa. 7uesti distru!!ono la fede inse!nandola falsamente, erroneamente, con

in!anno. % mali che questi nemici invisibili causano alla fede sono pi( che una cancrena in!uaribile, pi( che un tumore nascosto, molti di pu> che una malattia perenne. Da dove partire per conservare la fede nella sua purezza di ori!ine1 Dalla !rande umilt#. 2'umilt# ci fa cari a Dio e a!li uomini, cari allo Spirito Santo e a "risto Ges(. "hi $ umile, chi si pone sempre all'ultimo posto, chi cerca il servizio di carit# e di amore verso i fratelli, sempre $ custodito dal Si!nore nella purezza della sua verit#. 2'umilt# $ la madre della verit#, mentre la superbia $ la madre di o!ni menzo!na. )na persona umile difficilmente $ falsa. )n superbo invece mai $ vero. 2ui $ maestro di falsit#.

PER LA PREGHIERA

:Bruno 6orte=

+re!ando, s@impara a pre!are, e si !ustano i -rutti dello Spirito c"e -anno ,era e 1ella la ,ita0 Gamore, !ioia, pace, pa8ien8a, 1ene,olen8a, 1ont?, -edelt?, mite88a, dominio di s*G :(al H,22=. +re!ando, si di,enta amore, e la ,ita ac'uista il senso e la 1elle88a per cui stata ,oluta da $io. +re!ando, si a,,erte sempre pi) l@ur!en8a di portare il an!elo a tutti, -ino a!li estremi con-ini della terra. +re!ando, si scoprono !li in-initi doni dell@Amato e si impara sempre di pi) a rendere !ra8ie a Lui in o!ni cosa. +re!ando, si ,i,e. +re!ando, si ama. +re!ando, si loda. / la lode la !ioia e la pace pi) !rande del nostro cuore in'uieto, nel tempo e per l@eternit?.

San (iuseppe 7

Mercoled 19 marzo 2014


# $al an!elo secondo %atteo 1, 16.18-21.24
Giuseppe fece come gli aveva ordinato langelo del Signore.
(iaco11e !ener2 (iuseppe, lo sposo di %aria, dalla 'uale nato (es), c"iamato ;risto. ;os4 -u !enerato (es) ;risto0 sua madre %aria, essendo promessa sposa di (iuseppe, prima c"e andassero a ,i,ere insieme si tro,2 incinta per opera dello Spirito Santo. (iuseppe suo sposo, poic"* era uomo !iusto e non ,ole,a accusarla pu11licamente, pens2 di ripudiarla in se!reto. %entre per2 sta,a considerando 'ueste cose, ecco, !li appar,e in so!no un an!elo del Si!nore e !li disse0 (iuseppe, -i!lio di $a,ide, non temere di prendere con te %aria, tua sposa. &n-atti il 1am1ino c"e !enerato in lei ,iene dallo Spirito SantoA ella dar? alla luce un -i!lio e tu lo c"iamerai (es)0 e!li in-atti sal,er? il suo popolo dai suoi peccati. 5uando si dest2 dal sonno, (iuseppe -ece come !li a,e,a ordinato l7an!elo del Si!nore.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
7uesta !enealo!ia Hdi Ges(I si ispira al primo libro delle "ronache A,<=5 2,A?A 5 <,A?AE5 e al libro di Jut =,AE? 22. &er l'ebreo la storia si esprime in termini di !enesi, di !enerazione. Cella 0ibbia c'$ una sola storia, quella di una promessa fatta da Dio ad Abramo, padre dei credenti 9cf. %s A,A?2:, manifestatasi nel re Davide 9cf. %s @,D5 AA,A?@: e adempiuta in Ges( 9cfr Gal <,2E?2@:. %l primo versetto di questo brano $ il titolo della !enealo!ia, ma pu> essere contemporaneamente il titolo di tutto il van!elo. 2'espressione +libro della !enesi+ richiama il titolo del primo libro della 0ibbia e su!!erisce che il van!elo $ il racconto della nuova creazione. 2'evan!elista Giovanni si pone sulla stessa linea mettendo all'inizio del suo van!elo le parole +in principio+, riprese direttamente dal libro della Genesi A,A. "ome fi!lio di E

:padre Lino +edron=

Davide, Ges( porta a pieno compimento le promesse che Dio aveva fatto per mezzo dei profeti 92Sam 7,Ass5 %s 7,A=ss:. "ome fi!lio di Abramo realizza perfettamente la promessa fatta al capostipite del popolo di Dio* +%n te si diranno benedette tutte le fami!lie della terra... 4i render> molto, molto fecondo5 ti far> diventare nazioni e da te nasceranno dei re+ 9Gen A7,D5 cf. Gal <,E?2@:. 2a !enealo!ia mette in evidenza la continuit# tra la storia d'%sraele e la missione di Ges( e ci prepara a capire il van!elo, secondo il quale la "hiesa fondata da Ges( 9/t AD,AE: $ il vero %sraele di Dio e l'erede di tutte le sue promesse. Al versetto AD la struttura dell'albero !enealo!ico bruscamente si spezza. Stando al susse!uirsi delle !enerazioni precedenti, avremmo dovuto le!!ere* Giacobbe !ener> Giuseppe e

Giuseppe !ener> Ges(. 2e!!iamo invece*+ Giacobbe !ener> Giuseppe, lo sposo di /aria, dalla quale fu !enerato 9da Dio: Ges( chiamato il "risto+. 7uesto verbo in forma passiva +fu !enerato+ 9in !reco e!hennethe: esprime l'azione di Dio, che verr# richiamata esplicitamente nel brano se!uente*+ 7uel che $ !enerato in lei viene dallo Spirito santo+ 9/t A,2B:. Cel versetto A7 /atteo attribuisce una !rande importanza al numero A=. 7uesto numero $ la somma di valori numerici delle tre lettere dell'alfabeto ebraico che formano il nome di Davide 9daleth, waw, daleth K =LDL=:. 7uesto versetto esprime una tesi teolo!ica* sottolineando la cifra di Davide moltiplicata per tre 9la cifra tre $ simbolica* esprime la realt# dell'uomo nella sua continuit#, nel suo permanere nell'essere:, /atteo pone l'accento su Davide e sulla continuit# della sua discendenza, ar!omento che svilupper# nel brano se!uente. Cella !enealo!ia di Ges( "risto, /atteo ci ha dato una visione teolo!ica del susse!uirsi delle !enerazioni. 3ra prose!ue questa sua concezione presentando il ruolo e la missione di Giuseppe dal punto di vista di Dio. Giuseppe $ un uomo !iusto 9v. A@:. %l suo problema non $ principalmente la situazione nuova che si $ creata con la sua promessa sposa /aria, ma il suo rapporto con questo bambino che sta per nascere e la responsabilit# che e!li sente verso di lui. Giuseppe $ detto !iusto perch; sintetizza nella sua persona l'atte!!iamento dei !iusti dell'Antico 4estamento e in particolare quello di Abramo 9cf. /t A,2B?2A con Gen A7,A@:. 2a !iustizia di Giuseppe non $ @

quella +secondo la le!!e+ che autorizza a ripudiare la propria mo!lie, ma quella +secondo la fede+ che chiede a Giuseppe di accettare in /aria l'opera di Dio e del suo Spirito e !li impedisce di attribuirsi i meriti dell'azione di Dio. Di sua iniziativa Giuseppe non ritiene di poter prendere con s; una persona che Dio si $ riservata. .!li si ritira di fronte a Dio, senza contendere, e rinuncia a diventare lo sposo di /aria e il padre del bambino che sta per nascere5 per questo decide di rinviare se!retamente /aria alla sua fami!lia. Giuseppe $ !iusto di una !iustizia che scopriremo nel se!uito del van!elo, quella che si esprime nell'amore dato senza discriminazioni a chi lo merita e a chi non lo merita 9/t ,==?=E: ed $ riassunto nella +re!ola d'oro+* +4utto quanto volete che !li uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro+ 9/t 7,A2:. 2'uomo !iusto $ misericordioso come Dio $ misericordioso. 2a crisi di Giuseppe ha lo stesso si!nificato dell'obiezione di /aria in 2uca A,2@. /aria era turbata perch; non sapeva che cosa si!nificasse il saluto dell'an!elo. Giuseppe $ incerto perch; non sa spie!arsi ci> che $ avvenuto in /aria. /aria pu> chiedere la spie!azione all'an!elo, ma Giuseppe non sa a chi rivol!ersi5 per questo decide di mettersi in disparte aspettando che qualcuno ven!a a liberarlo dalle sue perplessit#. /atteo mette in rilievo l'identit# messianica di Ges( affermando la sua discendenza da Davide, al quale Dio aveva promesso un discendente che avrebbe re!nato in eterno sulla casa di Giacobbe 9cf. 2c A,<<5 2Sam 7,AD:. 7uindi, secondo la !enealo!ia, Ges( $ il discendente di Davide non in virt(

di /aria, ma di Giuseppe 9v. AD:. .' per questo che /atteo presenta Giuseppe come destinatario dell'annuncio con il quale !li viene dato l'ordine di prendere /aria con s; e di dare il nome a Ges(. Giuseppe, riconoscendo le!almente Ges( come fi!lio, lo rende a tutti !li effetti discendente di Davide. Ges( verr# cos riconosciuto come fi!lio di Davide 9/t A,A5 @,275 2B,<B?<A5 2A,@5 22,=2:.%l nome di Ges( si!nifica +Dio salva+. 2a promessa di salvezza contenuta nel nome di Ges( viene presentata in termini spirituali come salvezza dai peccati 9v. 2A:. Anche per 2uca la salvezza portata da Ges( consiste nella remissione dei peccati 92c A,A7:. %n queste parole c'$ il netto rifiuto di un messianismo terreno* Ges( non $ venuto a conquistare il re!no d'%sraele o a liberare la sua nazione dalla dominazione straniera. 2a sin!olarit# dell'apparizione dell'an!elo consiste nel fatto che essa avviene in so!no. /atteo forse presenta Giuseppe secondo il modello del patriarca Giuseppe, vicer; d'.!itto 9Gen <7, ss:. 2a cosa importante $ che l'apparizione dell'an!elo chiarisce con sicurezza che la direttiva viene da Dio. Cel versetto 22 troviamo la prima

citazione dell'Antico 4estamento. 7uesta $ preceduta dalla formula introduttiva* +4utto questo avvenne perch; si adempisse ci> che era stato detto dal Si!nore per mezzo del profeta+. "on questa espressione /atteo vuol darci l'idea del compimento delle intenzioni di Dio contenute nella Scrittura. .' importante notare che attraverso il profeta ha parlato Dio. "on la citazione di %saia 7,A= /atteo presenta la !enerazione di Ges( come un parto ver!inale. Ges( quale .mmanuele, Dio con noi, costituisce un motivo centrale del van!elo di /atteo. 7uesta citazione di %saia forma un'inclusione con l'ultima frase del van!elo* +%o sono con voi tutti i !iorni fino alla fine del mondo+ 9/t 2E,2B:. Giuseppe, uomo !iusto, si desta dal sonno e a!isce. 2'esecuzione descrive la sua obbedienza. &ur prendendo con s; /aria, e!li non la conosce. %l conoscere indica !i# in Gen =,A il rapporto sessuale. 2'imposizione del nome di Ges( ad opera di Giuseppe assicura di fronte alla le!!e la discendenza davidica del fi!lio di /aria.

PER LA PREGHIERA

:Donino Bello=

;arissimi, incomincia il periodo dell@anno pi) ricco di !ra8ia, c"e dal %ercoled4 delle ;eneri ci porta alla +as'ua della Iesurre8ione. $o,re11e essere l@identiJit del nostro itinerario cristiano. Si parte con l@anima piena di rimorsi, di peccati e di stanc"e88a e si !iun!e nell@estuario della luce e della speran8a. +erc"* tutti sappiamo c"e il dolore, la morte, la malattia non sono sta!ioni permanenti della ,ita, ma sono passa!!i c"e ci introducono nella !ioia c"e AB

non "a tramonti. La mia esorta8ione 'uindi, di amico e di ,esco,o, c"e a--rontiate sin dall@ini8io, con animo deciso al cam1iamento, 'uesto tempo di sal,e88a. +erc"* non pro!ettate un po@ di di!iuno, un po@ di pre!"iera in pi), semplice e autentica c"e ,i metta in rapporto ,ero con $ioK (li altri atte!!iamenti peniten8iali propri della 'uaresima potre11ero esprimersi rinno,ando i rapporti con le persone, riscoprendone il ,olto, -acendo la pace.

Gio ed 20 marzo 2014


# $al an!elo secondo Luca 16, 19-31
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e La aro i suoi mali! ma ora lui " consolato, tu invece sei in me o ai tormenti.
&n 'uel tempo, (es) disse ai -arisei0 ;7era un uomo ricco, c"e indossa,a ,estiti di porpora e di lino -inissimo, e o!ni !iorno si da,a a lauti 1anc"etti. Ln po,ero, di nome La88aro, sta,a alla sua porta, coperto di pia!"e, 1ramoso di s-amarsi con 'uello c"e cade,a dalla ta,ola del riccoA ma erano i cani c"e ,eni,ano a leccare le sue pia!"e. Ln !iorno il po,ero mor4 e -u portato da!li an!eli accanto ad A1ramo. %or4 anc"e il ricco e -u sepolto. Stando ne!li in-eri -ra i tormenti, al82 !li occ"i e ,ide di lontano A1ramo, e La88aro accanto a lui. Allora !ridando disse0 E+adre A1ramo, a11i piet? di me e manda La88aro a intin!ere nell7ac'ua la punta del dito e a 1a!narmi la lin!ua, perc"* so--ro terri1ilmente in 'uesta -iammaF. %a A1ramo rispose0 E6i!lio, ric2rdati c"e, nella ,ita, tu "ai rice,uto i tuoi 1eni, e La88aro i suoi maliA ma ora in 'uesto modo lui consolato, tu in,ece sei in me88o ai tormenti. +er di pi), tra noi e ,oi stato -issato un !rande a1isso0 coloro c"e di 'ui ,o!liono passare da ,oi, non possono, n* di l4 possono !iun!ere -ino a noiF. / 'uello replic20 EAllora, padre, ti pre!o di mandare La88aro a casa di mio padre, perc"* "o cin'ue -ratelli. Li ammonisca se,eramente, perc"* non ,en!ano anc"7essi in 'uesto luo!o di tormentoF. %a A1ramo rispose0 E>anno %os e i +ro-etiA ascoltino loroF. / lui replic20 E9o, padre A1ramo, ma se dai morti 'ualcuno andr? da loro, si con,ertirannoF. A1ramo rispose0 ESe non ascoltano %os e i +ro-eti, non saranno persuasi neanc"e se uno risor!esse dai mortiF.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
AA

:+aolo ;urta8=

6ra le conversioni che siamo chiamati ad operare in questo tempo di quaresima vi $ quella difficilissima che ci conduce dall'apatia alla solidariet# verso !li altri. Cella tra!ica parabola del ricco epulone, che non ha nome, $ l'indifferenza a prevalere* 2uca non ci dice che il ricco $ malva!io, $ semplicemente troppo concentrato su di s; per vedere alla sua porta 2azzaro che muore di fame. %l ricco non $ cattivo, ma non riesce a provare neppure la compassione che a 2azzaro sanno dare i cani. M cos anche il nostro mondo* assuefatto, inferocito, rabbioso, ha scordato la compassione e la misericordia, sa solo dare !iudizi affrettati sulle

situazioni di povert# che incontriamo sotto casa, si disinteressa del mondo rinchiudendosi in un piccolo mondo autoreferenziale. /a questa indifferenza scava un abisso che Dio stesso non riesce a colmare. 2a sete che prova il ricco epulone $ la sete di !iustizia che non ha saputo colmare quando era in vita e, con rammarico, anche Abramo deve riconoscere di non riuscire a colmare quel vuoto che e!li ha creato. Con $ una punizione, quindi, la tra!ica sete del ricco, ma la conse!uenza della sua narcisistica solitudine. Con abbiamo biso!no che un morto ven!a a spie!arci queste cose* continuano a ripetercele i profeti di ieri e di o!!i.
:+re!"iera=

PER LA PREGHIERA

>o 1iso!no, o!ni !iorno e tutto il !iorno, della tua piet? perc"* non muoia nei miei peccati ma cam1i ,ita e dire8ione di cammino e ,i,a. +er 'uesto, -a@ c"e partecipi alla +as'ua del tuo di,in 6i!lio (es) e con lui io risor!a0 almeno da una mia pi!ri8ia e iner8ia costante, almeno da una mia trascurate88a danne!!iante. &nse!nami a camminare sulla tua strada e per la tua strada con pensieri e a8ioni con-ormi alla tua ,olont?. Ascolta, per intercessione di %aria, la mia pre!"iera di supplica e custodiscimi nella -edelt? al mio unico Sal,atore e al suo an!elo. Amen.

!enerd 21 marzo 2014


# $al an!elo secondo %atteo
#ostui " lerede. Su, uccidiamolo$

21,33-43.4"

A2

&n 'uel tempo, (es) disse ai capi dei sacerdoti e a!li an8iani del popolo0 Ascoltate un7altra para1ola0 c7era un uomo c"e possede,a un terreno e ,i piant2 una ,i!na. La circond2 con una siepe, ,i sca,2 una 1uca per il torc"io e costru4 una torre. La diede in a--itto a dei contadini e se ne and2 lontano. 5uando arri,2 il tempo di racco!liere i -rutti, mand2 i suoi ser,i dai contadini a ritirare il raccolto. %a i contadini presero i ser,i e uno lo 1astonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. %and2 di nuo,o altri ser,i, pi) numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. $a ultimo mand2 loro il proprio -i!lio dicendo0 EA,ranno rispetto per mio -i!lio3F. %a i contadini, ,isto il -i!lio, dissero tra loro0 E;ostui l7erede. Su, uccidiamolo e a,remo noi la sua eredit?3F. Lo presero, lo cacciarono -uori dalla ,i!na e lo uccisero. 5uando ,err? dun'ue il padrone della ,i!na, c"e cosa -ar? a 'uei contadiniK. (li risposero0 5uei mal,a!i, li -ar? morire miseramente e dar? in a--itto la ,i!na ad altri contadini, c"e !li conse!neranno i -rutti a suo tempo. / (es) disse loro0 9on a,ete mai letto nelle Scritture0 ELa pietra c"e i costruttori "anno scartato di,entata la pietra d7an!oloA 'uesto stato -atto dal Si!nore ed una mera,i!lia ai nostri occ"iFK +erci2 io ,i dico0 a ,oi sar? tolto il re!no di $io e sar? dato a un popolo c"e ne produca i -rutti. Ldite 'ueste para1ole, i capi dei sacerdoti e i -arisei capirono c"e parla,a di loro. ;erca,ano di catturarlo, ma e11ero paura della -olla, perc"* lo considera,a un pro-eta.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
F-oi avete devastato la vi!na5 le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case. 7ual diritto avete di opprimere il mio popolo, di pestare la faccia ai poveri1G. Gi# il profeta %saia, ai suoi !iorni, aveva da muovere rimproveri alle autorit# d'%sraele. Ges(, con un lin!ua!!io sottile, facendo ricorso ad una parabola, traccia nelle !randi linee, la storia d'%sraele evidenziando in particolare le infedelt# dei capi al mandato divino. Avevano tramutato la loro missione di promotori di un patto e di un alleanza universale con il vero ed unico Dio, in una serie di privile!i. 2'incuria emer!e e la si nota nel tempo del raccolto, quando il padrone chiede i frutti della sua vi!na. M allora che esplode tutta la violenza dei vi!naioli iniqui. 7uando Dio, che ci ha A<

:%onaci Benedettini Sil,estrini=

colmato di doni, riponendo in noi la sua fiducia, ci trova poi sterili ed infruttuosi, se non matura il pentimento, esplode in noi soltanto la rabbia e la vendetta contro chiunque viene a scuotere la nostra coscienza. Accadeva al !i# citato %saia, che lamentava* FGli %sraeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di to!liermi la vitaG. Gli stessi accenti di lamento e di accusa sono proferiti dal profeta Ceemia* FSono stati disobbedienti, si sono ribellati contro di te, si sono !ettati la tua le!!e dietro le spalle, hanno ucciso i tuoi profeti che li scon!iuravano di tornare a te, e ti hanno offeso !ravementeG. 2o stesso

Ges(, ai suoi !iorni, non potr# far a meno di apostrofare Gerusalemme, la citt# simbolo del potere reli!ioso* FGerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto racco!liere i tuoi fi!li, come una

!allina racco!lie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto8G. % privile!i divini, i suoi doni, i suoi talenti, sono sempre se!ni di predilezione, implicano per> una responsabilit# ed una risposta* debbono produrre frutti da non consumare nell'e!oismo.
:La 'uaresima in -ami!lia=

PER LA PREGHIERA

LL9/$&0 rilettura in -ami!lia della +arola di $io ascoltata in c"iesa la domenica precedente. %AID/$&0 !iorno della carit?. A,,icinarsi ad una persona 1iso!nosa di con-orto, colle!a di la,oro, an8iani, amici di scuola, ammalati, or-ani ecc. %/I;ML/$&0 !iorno della rinuncia a 'ualc"e cosa c"e ci costa0 si!aretta, alcolici, dolci, 1i1ite ecc. Lna rinuncia c"e -a 1ene. (&M /$&0 !iorno del dialo!o con tutti, specialmente con c"i non ci simpatico e ci "a o--eso. /9/I$&0 !iorno della con,ersione, della con-essione, del ritorno a $io. &l -i!lio prodi!o c"e ciascuno di noi de,e ritornare al +adre. ASD/9/IS& $ALLA D . SABADM0 !iorno a ,i,ere in compa!nia della %adonna. La pre!"iera del rosario pu2 essere -atta anc"e durante il la,oro in campa!na, nei supermercati e ne!o8i, nelle -a11ric"e e mentre si !uida. $M%/9&;A0 !iorno in cui la -ami!lia incontra l@/ucaristia e la comunit? cristiana. (iorno in cui si porta l@o--erta della settimana destinata al Si!nore ed ai nostri -ratelli 1iso!nosi.

#a$ato 22 marzo 2014


# $al an!elo secondo Luca 1",1-3.11-32
%uesto tuo fratello era morto ed " tornato in vita.
&n 'uel tempo, si a,,icina,ano a lui tutti i pu11licani e i peccatori per ascoltarlo. & -arisei e !li scri1i mormora,ano dicendo0 ;ostui acco!lie i peccatori e man!ia con

A=

loro. /d e!li disse loro 'uesta para1ola0 Ln uomo a,e,a due -i!li. &l pi) !io,ane dei due disse al padre0 E+adre, dammi la parte di patrimonio c"e mi spettaF. /d e!li di,ise tra loro le sue sostan8e. +oc"i !iorni dopo, il -i!lio pi) !io,ane, raccolte tutte le sue cose, part4 per un paese lontano e l? sperper2 il suo patrimonio ,i,endo in modo dissoluto. 5uando e11e speso tutto, sopra!!iunse in 'uel paese una !rande carestia ed e!li cominci2 a tro,arsi nel 1iso!no. Allora and2 a mettersi al ser,i8io di uno de!li a1itanti di 'uella re!ione, c"e lo mand2 nei suoi campi a pascolare i porci. A,re11e ,oluto sa8iarsi con le carru1e di cui si nutri,ano i porciA ma nessuno !li da,a nulla. Allora ritorn2 in s* e disse0 E5uanti salariati di mio padre "anno pane in a11ondan8a e io 'ui muoio di -ame3 %i al8er2, andr2 da mio padre e !li dir20 +adre, "o peccato ,erso il ;ielo e da,anti a teA non sono pi) de!no di essere c"iamato tuo -i!lio. Drattami come uno dei tuoi salariatiF. Si al82 e torn2 da suo padre. 5uando era ancora lontano, suo padre lo ,ide, e11e compassione, !li corse incontro, !li si !ett2 al collo e lo 1aci2. &l -i!lio !li disse0 E+adre, "o peccato ,erso il ;ielo e da,anti a teA non sono pi) de!no di essere c"iamato tuo -i!lioF. %a il padre disse ai ser,i0 E+resto, portate 'ui il ,estito pi) 1ello e -ate!lielo indossare, mettete!li l7anello al dito e i sandali ai piedi. +rendete il ,itello !rasso, amma88atelo, man!iamo e -acciamo -esta, perc"* 'uesto mio -i!lio era morto ed tornato in ,ita, era perduto ed stato ritro,atoF. / cominciarono a -ar -esta. &l -i!lio ma!!iore si tro,a,a nei campi. Al ritorno, 'uando -u ,icino a casa, ud4 la musica e le dan8eA c"iam2 uno dei ser,i e !li domand2 c"e cosa -osse tutto 'uesto. 5uello !li rispose0 EDuo -ratello 'ui e tuo padre "a -atto amma88are il ,itello !rasso, perc"* lo "a ria,uto sano e sal,oF. /!li si indi!n2, e non ,ole,a entrare. Suo padre allora usc4 a supplicarlo. %a e!li rispose a suo padre0 E/cco, io ti ser,o da tanti anni e non "o mai diso11edito a un tuo comando, e tu non mi "ai mai dato un capretto per -ar -esta con i miei amici. %a ora c"e tornato 'uesto tuo -i!lio, il 'uale "a di,orato le tue sostan8e con le prostitute, per lui "ai amma88ato il ,itello !rassoF. (li rispose il padre0 E6i!lio, tu sei sempre con me e tutto ci2 c"e mio tuoA ma 1iso!na,a -ar -esta e ralle!rarsi, perc"* 'uesto tuo -ratello era morto ed tornato in ,ita, era perduto ed stato ritro,atoF.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
Cel cuore dell'uomo c'$ una forte inclinazione a dividere !li uomini in +buoni+ e +cattivi+, in +peccatori+ e +osservanti+, e forse anche a creare un abisso tra !li uni e !li altri. Ges( non ci sta. . ci> non per un suo +capriccio+ o per punti!lio, ma perch; $ il &adre per primo a +non starci+. A

:%essa %edita8ione=

&er far capire questo suo inse!namento, il /aestro inventa una tra le parabole pi( belle, quella cosiddetta del +fi!lio prodi!o+. %l fi!lio minore $ un +peccatore+, ha +divorato i tuoi averi con le prostitute+, commenta il fi!lio ma!!iore. Dovr# per questo il fi!lio prodi!o rimanere

per sempre un +peccatore+, essere separato dal ma!!iore, +che non ha mai tras!redito un comando+, e rientrare per sempre nella cate!oria sociale del +servo+, nonostante sia un fi!lio1 M proprio il suo cuore paterno a rendere impossibile al &adre un tale atte!!iamento. 2'amore diventa misericordia, perdono, al di sopra di o!ni altra cate!oria, di o!ni altra esi!enza della le!!e o della societ#. 2a litur!ia mette questa parabola in relazione con il modo di a!ire di Dio in .!itto. 2'atte!!iamento del &adre e di Ges( $ in continuit# con l'atte!!iamento di Nahweh nel !rande momento di liberazione e di salvezza

dell'.sodo dall'.!itto. %l &adre $ Dio, non un uomo, e proprio per questo +non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripa!a secondo le nostre colpe+ 9dal salmo responsoriale:. &olicarpo, vescovo di Smirne, a!li inizi del %% secolo, dapprima temette il martirio e fu!!. &oi, quando venne ritrovato dai suoi persecutori, il Si!nore lo ha fortificato affinch; non rinne!asse, ma salisse sul ro!o del martirio liberamente e con !ioia, divenendo cos per altri cristiani come un pane dorato, alimento della loro fede.

PER LA PREGHIERA
Siro=

:Sant7/-rem il

M Si!nore e %aestro della mia ,ita3 Do!li da me lo spirito di o8io, di scora!!iamento, la 1rama di potere e il ,ano parlare. $ona in,ece al tuo ser,o lo Spirito di castit?, di umilt?, di pa8ien8a e di amore. S4, o Si!nore e Ie, concedimi di ,edere i miei errori e di non !iudicare il mio -ratello, perc"* tu sei il 1enedetto nei secoli dei secoli. Amen.

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