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SCUOLA ITALIANA DI IPNOSI E PSICOTERAPIA ERICKSONIANA

TESI SECONDO ANNO

VIAGGIO IN IPNOSI
COMPARAZIONE FRA PSICOTERAPIA E FENOMENI SPONTANEI

ALLIEVO DR. STEFANO TRASEI

la vita un viaggio viaggiare dunque il miglior modo per fronteggiare la vita

Viaggiare una passione di molti, un hobby, un passatempo, un classico progetto che affiora oramai in chiunque sia in procinto di programmare le proprie ferie. Tutti definiscono mete, mezzi di spostamento, programmano dove dormiranno e cosa mangeranno, scelgono compagni di viaggio, alcuni vanno soli altri non programmano pi di tanto. Tutti ritornano. Ma come ritornano? A molti accade di viaggiare impauriti, contratti, barricati nelle loro consuete abitudini, intrappolati negli schemi mentali. Questi individui viaggiano ponendo resistenze al naturale effetto che il viaggio provoca, impedendo cio che un indebolimento degli usuali modelli della mente per effetto del viaggio stesso avvenga. Queste resistenze sono manifeste ad esempio in chi ricerca, in luoghi dove il tempo ha un valore totalmente differente i soliti orari, in chi rifiuta lesperienza dei cibi nuovi per ritrovare ovunque il consueto sapore che leccesso dabitudine gli obbliga a ricercare. Sono resistenze il portare la musica da casa, il cercare amici resistenti e connazionali per condividere il soggiorno, il convertire matematicamente i conti nella propria valuta, il rifiutare di esperire la confusione mentale generale nella quale una realt alternativa inevitabilmente tende a trascinare. Questi individui tornano, ma forse non sono mai partiti

Ad altri invece accade di accettare tale confusione. Lasciano cadere le proprie abitudini, le personali convinzioni, lasciano che climi differenti, suoni nuovi, insoliti orari, strani cibi, colori e mode, mezzi di trasporto alternativi, stravagante arte, incomprensibile cordialit o scortesia, inconsuete modalit in cui si incrociano o si evitano gli sguardi, ingestibili strategie per commerciare o per corteggiare, incondivisibili scelte per abitare, per costruire, per fare il bagno, per essere e per sentirsi parte di questo mondo infrangano e distruggano i propri abituali schemi di riferimento; quegli stessi schemi che solitamente consentono la sopravvivenza ma che molto spesso limitano lesistenza, quei sistemi nei quali spesso imprigionata la patologia. Queste persone tornano cambiate. Siamo di fronte dunque ad un qualcosa, il viaggio, che ha evidenti e potenti capacit di indurre un cambiamento. In effetti, molto spesso sentiamo persone affermare che quel determinato viaggio li ha cambiati, o che solo quando sono in un posto lontano si sentono loro stessi, o che partono per ristabilire in qualche modo le loro identit. Queste persone usano consciamente o inconsciamente il viaggiare come fosse una self - therapy. A mio avviso come psicologi e/o psicoterapeuti dovremmo interrogarci su questa caratteristica, saremmo tenuti a chiederci se questa prerogativa naturale e spontanea che appartiene al viaggio possa essere utilizzata a fini terapeutici. Evidenti, infatti, sono le analogie con diverse chiavi di cambiamento di alcune psicoterapie.

Nella terapia Ericksoniana, ad esempio, si aiutano le persone ad utilizzare le proprie risorse e potenzialit per raggiungere lo scopo terapeutico. Nella fase iniziale del lavoro terapeutico, grazie ad unaccurata osservazione ed attenzione che il terapeuta rivolge al paziente, sinstaura fra loro un rapporto speciale. Terapeuta e paziente insieme creano una nuova struttura terapeutica di riferimento che servir come mezzo di crescita nel quale si svilupperanno le risposte terapeutiche del paziente (Erickson, M. Rossi, E. 1979). Sembra che si parli del rapporto terapeutico come se fosse un luogo nel quale avverr qualcosa, o meglio il luogo stesso sar la nuova struttura che favorir la risposta terapeutica. Nella visione ericksoniana della patologia, i pazienti hanno dei problemi a causa dei limiti appresi; sono prigionieri di schemi mentali, strutture di riferimento e sistemi di credenze che non permettono loro di conoscere e utilizzare le proprie capacit con il massimo vantaggio la transazione terapeutica crea idealmente un nuovo mondo fenomenico nel quale i pazienti possono esplorare le proprie potenzialit, liberati sino ad un certo punto dei loro limiti appresi (Erickson, M. Rossi, E. 1979). La terapia dunque , secondo Erickson, un nuovo mondo nel quale ci si libera dai propri limiti e grazie a questo si accede alle proprie potenzialit interne. Sono gi evidenti a questo punto i parallelismi con il viaggio. In effetti, stretta la similitudine fra terapia intesa come luogo o come mondo nel quale gli abituali schemi di riferimento vengono frantumati per favorire laccesso alle

risorse interne e viaggio verso un luogo dove i sistemi di riferimento vengono infranti e nel quale, per la natura stessa del viaggio, il soggetto sottoposto di fronte al fatto compiuto e inconfutabile che gli schemi di riferimento e i sistemi di credenze fin a quel momento collaudati risultano dimprovviso e in maniera schiacciante limitati e inadeguati. La diversit totale, sensoriale e polivalente che offre il viaggio destabilizza e mette in confusione i rigidi modelli mentali di un individuo, costringe naturalmente ad una

riorganizzazione e ad un riassetto strutturale che pu risultare emancipato rispetto al precedente, dona lopportunit di accesso alle risorse interne, genera naturalmente un momento creativo. Analogamente il terapeuta aiuta il paziente ad accedere alla sua creativit interna, al serbatoio delle proprie risorse. Lo fa anche e principalmente per mezzo di quello stato alterato di coscienza definito trance ipnotica. La trance terapeutica un periodo durante il quale i limiti dei propri abituali schemi di riferimento e credenze sono temporaneamente alterati, cos che il soggetto pu essere ricettivo ad altri modelli di associazione e modelli di funzionamento mentale che tendono alla soluzione dei problemi larte dellipnoterapeuta consiste nellaiutare i pazienti a raggiungere una comprensione che li aiuter a superare alcuni limiti della loro abituale visione delluniverso quotidiano, cos da conseguire uno stato di ricettivit verso il nuovo e il creativo che in loro (Erickson, M. Rossi, E. 1979). Il momento creativo dunque uno spazio vuoto nel proprio abituale modello di

consapevolezza. il nuovo che appare nei momenti creativi perci lunit di base del pensiero originale e dellintuizione come pure del cambiamento e della personalit (Rossi, E. 1972). Erickson afferma che linduzione ed il mantenimento della trance servono a costruire uno speciale stato psicologico in cui il paziente pu riorganizzare le complessit psicologiche interne per utilizzare al meglio le proprie capacit di fronteggiare la vita (Erickson, M. 1948). Grazie allutilizzo dellipnosi

terapeuta e paziente, uniti da una relazione speciale, favoriscono lo sviluppo di una nuova sintesi utile al paziente. Linduzione ipnotica, depotenziando labituale funzionamento conscio del soggetto, consente di forgiare nuove reti associative e di aprire cos laccesso a risorse non disponibili nello stato di coscienza ordinario. Lipnosi un processo mentale focalizzato che crea una nuova sintesi psicologica. (Loriedo, C. 2005). Per quanto detto sinora si comprende ormai come e perch il viaggio tenda anchesso a depotenziare lordinario esercizio degli schemi mentali umani e mettere cos a disposizione nuove risorse, genera anchesso nuove sintesi, nuove fusioni psicologiche. Il viaggio riassumendo, per motivi casuali e del tutto fortuiti, agisce sulla struttura psichica imponendo dei cambiamenti. Le modificazioni forzate del contesto esterno obbligano ad una revisione delle organizzazioni interne. Ci che era adattivo fino a quel momento dimpatto non lo pi. Quando si cozza con il diverso ci si sente stravolti, a volte si

costretti a realizzare la relativit degli usuali modelli della propria mente e ci ci colloca dentro una parentesi, una parentesi creativa. Per quanto detto sinora un determinato viaggio pu avere un valore terapeutico? Ipotizziamo di si, crediamo che stravolgere le abilit dadattamento di una persona significa anche stravolgerne i sintomi psicologici. Il sintomo, in breve, unespressione difensiva della mente umana, una risposta evolutiva ad una condizione ambientale e/o intrapsichica. I contesti generano pressioni sulla struttura mentale la quale per adattarsi si plasma, si conforma, crea delle risposte. Codeste risposte possono essere sane, meccanismi di difesa, sintomi psicologici, o persino psicosi. Dunque, se il sintomo una risposta al quadro situazionale e globale al quale esposto lindividuo, lo shock ambientale improvviso determinato da alcune tipologie di viaggio pu avere un valore terapeutico. Poich cambia la cornice esterna, si condotti verso un mutamento della risposta, e dunque verso una modificazione del sintomo. In tale condizione di riassetto strutturale la nuova risposta potrebbe risultare evoluta rispetto alla precedente, il sintomo potrebbe dunque regredire. Alle analogie alle quali abbiamo fin qui posto l'accento, se ne aggiungono altre riguardanti le manifestazione pi classiche e spontanee degli stati ipnotici rispetto ad alcune espressioni frequenti ed ordinarie che si manifestano nei viaggi. Cito ad esempio la distorsione temporale,cio quel singolare ma usuale effetto della trance ipnotica per il quale i soggetti hanno spesso un

vissuto altamente alterato del tempo trascorso nel senso o di un restringimento o di una dilatazione temporale. Appare evidente che il recarsi in un luogo con un fuso orario notevolmente diverso da quello dal quale si partiti provoca un naturale stravolgimento temporale, una distorsione appunto. La percezione che i soggetti in viaggio hanno dello scorrere del tempo locale , solitamente, poco affine con il reale trascorrere del tempo e tale alterazione facilmente giustificata e comprensibile proprio a causa dei fusi orari. Quando si in viaggio il tempo vissuto notevolmente diverso da quello trascorso dunque, lo stesso avviene quando si in trance. Si pensi ora di dover esprimere un concetto in una lingua straniera conosciuta ma con la quale si ha poca familiarit. Anzi, si pensi di dover ascoltare un concetto in questa lingua; non siamo naturalmente costretti allangolo del letteralismo? Una caratteristica implicita della trance ipnotica, il letteralismo appunto, quel fenomeno per il quale il soggetto in stato ipnotico interpreta le parole di una frase una per una e in senso letterale, senza comprenderne le rappresentazioni simbolico/linguistiche implicite contenute nella frase stessa. Trovarsi in viaggio in un paese straniero obbliga un individuo ad interpretare le frasi in senso letterale a causa della non padronanza con la lingua estera. E ancora, se qualcuno stato in viaggio in qualche paese orientale, ad esempio Tailandia o India, ha sicuramente provato la sensazione che il tempo si sia fermato o comunque di essere tornati indietro nel tempo. La vita campestre

cos rurale, il vivere senza lenergia elettrica, larare i campi per mezzo dei buoi, il lavare le vesti al fiume, solo per citarne alcune, sono immagini di fronte alle quali una persona, verosimilmente un sessantenne, che vi si ritrovasse dinanzi, verrebbe automaticamente ricondotto dimprovviso e con grande influenza ad epoche passate in cui egli stesso si atteneva direttamente o indirettamente ad una simile condizione di vita. Questa un effettiva nonch istintiva regressione det. Come sappiamo la regressione det unaltra caratteristica che si manifesta, a volte spontaneamente, nella trance ipnotica grazie alla quale un soggetto pu vedersi proiettato in anni passati o pu addirittura rivivere et trascorse sentendone suoni, odori, sensazioni corporee, emozioni e quanto altro era caratteristico di quel particolare periodo in cui regredito (rivificazione). Appartenente alla stessa famiglia di fenomeni ipnotici della regressione det, la proiezione det si presenta durante la trance come una rappresentazione nel futuro della persona. Il soggetto si vede rappresentato in avanti nel tempo, la mente apre una visione su un potenziale e immaginato futuro. E facilmente presagibile, a questo punto, come un simile effetto si possa riscontrare quando si viaggia verso paesi pi sviluppati, avanzati, progrediti, moderni rispetto a quello dal quale si partiti, in una o pi realt oggettive. Un viaggio in Giappone per un Italiano, ad esempio, o un viaggio in Italia per un senegalese proietta implicitamente lindividuo nel futuro. Trovarsi dinanzi ad infrastrutture evolute, automobili progredite, mezzi

di trasporto avveniristici, grattacieli, e simili percuote i sensi, investe lindividuo di unatmosfera che lo protende automaticamente al domani. Citiamo infine la dissociazione. Il termine dissociazione, traduzione dell'originale termine "desagregation" proposto da Pierre Janet nel 1889, stato per decenni utilizzato solo relativamente alla frammentazione dell'esperienza propria delle psicosi. In psicopatologia significa discordanza o scissione. In senso generale va intesa come lo scollamento tra entit psichiche, le quali normalmente sono collegate in modo da dare al soggetto, o a chi lo ascolta, limpressione della continuit, della congruenza, della comprensibilit e della ragionevolezza dei comportamenti che ne derivano. Durante la trance ipnotica pu accadere che si perdano questi collegamenti fra alcune entit psichiche, si perde appunto la linearit di alcuni comportamenti manifesti o intrapsichici. Vi pu essere dissociazione fra conscio e inconscio, fra varie parti del corpo, addirittura fra differenti personalit del soggetto. Durante un viaggio si pu osservare, in taluni soggetti ed in rari casi, una dissociazione comportamentale fra il prima ed il durante del viaggio. Capita di persone irriconoscibili in vacanza proprio perch la struttura psichica subisce delle trasformazioni favorite dallalterazione ambientale che un luogo sconosciuto concede. Se lambiente nel quale un soggetto si muove totalmente nuovo, inedita e inattesa sar la modalit con la quale egli vi si muove. Questo imminente status comportamentale, relazionale ed emotivo risulta

dallosservazione dissociato rispetto agli ordinari schemi di quellindividuo.

A questo punto ci domandiamo se le similitudini fin qui ipotizzate, ci possono in qualche modo essere daiuto. Lesperienza di un viaggio, o il ricordo di un viaggio, grazie alla presunta capacit di provocare un riassetto creativo nel paziente, possono aiutare il terapeuta ad indurre un serio cambiamento terapeutico e una guarigione dal sintomo? Possono essi essere uno strumento da utilizzare in terapia per catalizzare laccesso alle risorse interne e favorire una trasformazione? Ipotizzare che il viaggio possa avere dei potenziali naturali di riassetto psicologico negli individui per ora solo una tesi teorica, solo un interrogativo, un orizzonte di studio ma credo che indirizzare ricerche in tale direzione possa fornire elementi di sviluppo nel mare ancora vasto e poco esplorato dellipnoterapia.

Bibliografia Antonelli, C. Ipnosi e dolore, Edizioni Giuseppe Laterza, Bari 2003. Erickson, M. H. Ipnoterapia, a cura di Rossi, E. L., Astrolabio, Roma 1982. Erickson, M. H. La ristrutturazione della vita con lipnosi, a cura di Rossi, E. L., Ryan, M.O., Astrolabio, Roma 1987. Erickson, M. H. Opere (4 volumi), Astrolabio, Roma 1982-1984. Scuola Italiana di Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana, appunti e materiale didattico fornito, 2005-2006.

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