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SINOTTICI, ATTI, LETTERE CATTOLICHE INTRODUZIONE COSA SONO I VANGELI?

Mettendoci di fronte ai vangeli, noi abbiamo a che fare con lorigine te a del cri tiane imo e con lim!atto che e i "e !rima di loro la !redica#ione orale$ hanno av%to con la ociet&, tra formandola radicalmente 'o iamo tentare di rico tr%ire il !ercor o che ha !ortato dalla !redica#ione di Ge ( alla forma#ione dei vangeli Sa!!iamo che Ge ( ) %n !er onaggio torico realmente e i tito che !o iamo collocare nelle %e coordinate !a#io*tem!orali "%omo galileo in conte to greco*romano$, ma e leggiamo ingen%amente i vangeli come em!lici torie e cronache della vita di Ge (, ortiamo effetti inde iderati+ - non credente , avr& %n rifi%to totale - credente , rimane nella fede infantile Il greco eagglion evanglion "e e - .bene/ 0 agglion anglion - .ann%nciato/$ ha %netimologia che ci !%1 ai%tare a com!rendere meglio co a ono i vangeli+ en o !rimario , .vangelo/ ignifica mancia, ricom!en a data al me aggero che !orta %na b%ona noti#ia+ nella L22 ) %tili##ato con 3%e to ignificato, em!re al !l%rale !4e 4 2 Sam 4,10+ 567avide di e+8 col%i che mi ann%nciava+ .Ecco, ) morto Sa%l9/, credendo di !ortarmi %na lieta noti#ia, lho !re o e %cci o a Si:lag, e 3%e ta f% la ricompensa !er la noti#ia; - %lteriore ignificato , al !l%rale i .vangeli/ ono anche le offerte trib%tate agli dei !er aver ricev%to %na b%ona noti#ia - !er metonimia "tra ferimento di ignificato$ , .vangelo/ indica la te a b%ona noti#ia+ nel N< ) e en#ialmente la b%ona noti#ia della =i %rre#ione >%indi !o iamo vedere che+ - Ge ( ) oggetto del vangelo "b%ona noti#ia$ Mc 1,1+ 5Ini#io del vangelo di Ge (, Cri to, ?iglio di 7io; - Ge ( ) anche col%i che !redica il vangelo "b%ona noti#ia$ Mc 1,14+ 57o!o che Giovanni f% arre tato, Ge ( and1 nella Galilea, !roclamando il Vangelo di 7io; >%indi abbiamo+ - vengelo di Ge ( - vangelo di 7io - vangelo del =egno444 ma in ogni ca o i tratta em!re del !rogetto di 7io !er l%manit& Marco ci dice che Ge ( ini#ia a !redicare il vangelo do!o larre to di Giovanni, il 3%ale verr& anche %cci o !erch@ !redicava acc% ando Erode di aver !o ato la moglie del fratello " Mc 6,17-29$444 ma Giuseppe Flavio "Antichit giudaiche, AB,AAB*AAC$ ci avverte che non ) olo 3%e tione di donne+ Giovanni attirava le folle, !er 3%e to ) riten%to !ericolo o9 Marco racconta che locca ione !ro!i#ia i !re ent1 il giorno del com!leanno di Erode " Mc D,EA+ genesoij genesois ignifica com!leanno, ma anche anniver ario dei def%nti$ , ) il !otere gi& morto che i ciba dei morti "la te ta del Fatti ta % %n va oio$ >%indi Ge ( ini#ia a !redicare in %n conte to di ten ione, !er1 lindica#ione ) ine3%ivocabile+ 3%ando il !otere fa ce are %na voce !rofetica, lo S!irito % cita %na voce ancora !i( !otente444 ma ar& %na voce che verr& contra tata+ nono tante !er1 t%tto non andr& bene "croce$, avr& i %oi effetti

Noi a!!iamo che la letterat%ra !aolina ) !i( antica dei vangeli, ma !arado alemente !o iamo !en are alla na cita dei vangeli come ad %na orta di rea#ione agli %nici critti circolanti % Ge ( , 'aolo aveva detto co e vere, ma i ri chiava di !erdere il Cri to della carne9 Con i vangeli i rie ce a vivificare 3%ello che fino ad allora era tato detto e critto % Ge (, !erch@ la b%ona novella non ) olo =i %rre#ione, ) nece ario ca!ire l%omo che ci ta dietro, 3%ello che ha camminato !er la Galilea, che ha g%arito i lebbro i, che i ) ed%to a tavola coi di ce!oli, che ) finito mali imo444 Nel N< il termine eagglion evanglion ricorre GD volte+ - B volte in Marco - H volte in Matteo - H volte in Atti - DI volte in 'aolo Il fatto che non ricorra mai in Giovanni embra !o a attrib%ir i al fatto che il termine ia o tit%ito con martura martyra "te timonian#a$ , infatti nella com%nit& giovannea, dove erano orte delle controver ie, non ba tava ann%nciare, ma era nece ario te timoniare "del re to il cieco nato, la amaritana, ono te timoni$ A !artire dal II ecolo il termine comincia ad indicare il genere letterario che caratteri##a i vangeli, e 3%indi la !arola ) %tili##ata !er identificare i H libri neote tamentari , infatti gli evangeli ti hanno creato %n vero e !ro!rio genere letterario, con alc%ne caratteri tiche+ - non i tratta di torie , vi ono di cordan#e e non dov%te ad errore - non i tratta di %na biografia , non i forni cono informa#ioni !er oddi fare la c%rio it& dei lettori, ma !er tramettere %n me aggio e n%trire la fede ver o Ge ( - vengono !re entate it%a#ioni relative a %na !er ona, che la ciano !er!le i e attraggono allo te o momento - le narra#ioni ono caratteri##ate da co tr%#ioni diver e che riflettono tradi#ioni differenti >%indi il genere letterario dei vangeli racchi%de in @+ - altri generi letterari "alc%ni antichi imi$, come la !arabola , !er 3%e to ) nece ario di ting%ere il me aggio dal me##o che lo veicola "!arabole, racconti di g%arigione444$ - terminologia , ogni vangelo ne ha %na %a !ecifica, !%r e endo t%tti critti nel greco della koin, com!ren ibile a t%tti "non ri ervato ai dotti$ 7i t%tti 3%e to dobbiamo tenere conto, come anche ci ricorda dal ACHJ lenciclica di Pio II, Divino afflante spiritu, che ha a!erto anche al mondo cattolico lo t%dio dei generi letterari nelle ege i biblica 'er 3%ello che rig%arda la narra#ione, ) nece ario tenere conto che intervengono J elementi+ A4 narratore , non ) !i( !re ente, non !o iamo inter!ellarlo E4 te to , ) ci1 che ancora ) di !onibile J4 lettore , ) col%i che attraver o il te to deve ri alire al me aggio+ infatti i vangeli non olo olo doc%menti del !a ato, ma o!ere vive !ortatrici di %n me aggio !er il no tro !re ente In tale ottica !o iamo leggere la concl% ione del vangelo di Matteo+ 5Ecco, io ono con voi t%tti i giorni, fino alla fine del mondo; "Mt 2!,20$ - 5mondo; in greco i dice ksmoj csmos - 3%i i %tili##a la !arola anoj ainos - com!imento del tem!o "infatti in latino ) tradotto 5 us ue ad consumatione saeculi;$ , non i tratta di %na fine, ma di %n com!imento, del ma imo Inolltre+ - 5 ono con voi; , il !rimo livello di com!ren ione emantico individ%a nel 5voi; gli Kndici - %n econdo livello !i( !rofondo ci fa ca!ire che Matteo 3%i dice a 5noi; che dobbiamo entrare nel te to, il 3%ale rimane a!erto , il te to lo i ca!i ce nella no tra toria, dobbiamo rece!irlo

Anche in Marco abbiamo %nindica#ione im!ortante+ 5il lettore faccia atten#ione; " Mc 1",14$ , nel vangelo bi ogna calar i, cercando di com!rendere la ve te letteraria !er !oi rece!ire il me aggio !er loggi, !er diventare noi te i .b%ona noti#ia/ "3%e ta ) la caratteri tica di 3%e to genere letterario$ I VANGELI SINO<<ICI La !arola ino i viene dal greco sn s!n - in ieme 0 yij psis - g%ardo , g%ardo in ieme, termine coniato nel AGGD da #o$a%% #a&o' G(ies'a)$ "AGHL*ABAE$ che t%di1 i vangeli mettendo %no accanto allaltro i te ti !er avere %no g%ardo din ieme, eviden#iando co M+ - concordan#e , i com!rende che vi ) %n !iano organico com%ne relativo alla !redica#ione di Ge ( dalla Galilea a Ger% alemme, vil%!!ato nei inottici nellarco di tem!o di A anno " Giovanni invece lo vil%!!a nellarco di tem!o di J anni, candito dalle J !a 3%e di c%i l%ltima non celebrata$ - divergen#e , il me aggio viene !re entato in modo diver o 7a 3%e ta ino i i com!rende facilmente che+ - il te to di Marco ) tato ri!ortato interamente in Matteo e "uca " olo JL ver etti rimangono e cl% ivi di Marco$ , Marco ) %na fonte !er gli altri d%e - vi ) del materiale com%ne tra Matteo e "uca che non i trova in Marco , !o iamo i!oti##are le i ten#a di %naltra fonte, detta > "dal tede co uelle - .fonte/$ 'robabilmente Marco !arte da %na tradi#ione orale, mentre la fonte > !otrebbe e ere %na raccolta di detti "logh#a$ e brevi narra#ioni 'oi vi ) del materiale !ecifico di ogni vangelo " sondergut$, e abbiamo 3%indi+ - Matteo , *Mt "!4e 4 e!i odio dei magi$ - "uca , *Lc "!4e 4 !arabola del !adre mi ericordio o$ Si ) gi%nti 3%indi ad i!oti##are la co iddetta teoria delle d%e fonti, form%lata nel ABCI da #o$a%%es +eiss "ABDJ*ACAH$ e co M chemati##abile+ Mc *Mt Mt , Lc *Lc

Le o!ere ono rima te a!erte !er l%ngo tem!o, anche infl%en#ando i co M a vicenda "!4e 4 Marco ha %n !rimo finale, !oi la com%nit& ha vol%to aggi%ngere 3%alco a444N gli t%di filologici hanno dimo trato che le!i odio dellad%ltera di Gv !,1-11 ) l%cano, ma !robabilmente a ca% a del me aggio che !oteva e ere inter!retato come %n invito allad%lterio, ) tato cen %rato dalla com%nit&444 ma ha trovato !o to in Giovanni$ 'roblema inottico , dalla ino i i ca!i ce che i te ti non ono identici, ogni evangeli ta ha la %a teologia+ i !arla di .di cordi concordan#e/ "!4e 4 nelle!i odio dei !arenti di Ge ( in Mc ",21 i afferma che dicevano 5) f%ori di @;444 mentre 3%e to gi%di#io ar& cen %rato in Matteo e "uca$ 'o iamo fare %no !ecchietto relativo al materiale inottico+ Mc Mt Lc ver etti totali DDA AIDI AAHC !ecifici JL JLI LHB in com%ne con+ Mc * DII JLI Mt DII * EHI "c $ JLI EHI *

S%lla gene i di %n vangelo abbiamo %n %nico accenno nel %rologo di "uca+ Lc 1,1-4+ 5'oich@ molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che i ono com!i%ti in me##o a noi, come ce li hanno tra me i coloro che ne f%rono te timoni oc%lari fin da 3

!rinci!io e divennero mini tri della 'arola, co M anchio ho deci o di fare ricerche acc%rate % ogni circo tan#a, fin dagli ini#i, e di criverne %n racconto ordinato !er te, ill% tre <eofilo, in modo che t% !o a renderti conto della olidit& degli in egnamenti che hai ricev%to; >%indi+ i !arla di avvenimenti - fonti , narra#ioni orali - modo di !rocedere , ricerche acc%rate e racconto ordinato Kn e em!io %lle divergen#e degli avvenimenti narrati nei vangeli+ la trage degli innocenti444 !o ibile che "uca, !%r cono cendo Matteo e avendo fatto .ricerche acc%rate/ non ne !arli? Abbiamo detto che ogni vangelo ha %na %a teologia, ma anche %n %o co!o, ad e 4+ - Matteo ) !i( intere ato alla fig%ra di Gi% e!!e, !oich@ !arla ad %na tradi#ione ebraica che !en a che non vi ia ne %no di !i( grande di Mo @444 e invece deve com!rendere che c) Ge (9 - "uca ) !i( intere ato alla fig%ra di Maria Matteo 3%indi fa %na rilett%ra della vita di Mo ), mettendo in !arallelo alc%ni e!i odi, tra c%i 3%ello della trage dei !rimogeniti degli ebrei ordinata dal faraone, da c%i trov1 cam!o Mo )444 anche Ge ( trova cam!o dalla trage dei bambini ma chi ordinata da Erode 7i fatto i tratta della tra mi ione di %n me aggio teologico+ il !otere, di fronte al !rogetto di vita di 7io, ri !onde con la violen#a "co M come nellA< il "i&ro di Gio&&e non v%ole tra metterci %na verit& torica, ma dice %na verit&+ il male fi ico non ) legato ai !eccati comme i$ IL ME<O7O S<O=ICO*C=I<ICO 'er com!rendere che non i tratta di %n em!lice racconto torico, il metodo torico*critico ci ) di ai%to torico , ) a!!licato a te ti antichi, elaborati in %n determinato conte to di fede, cercando di rico tr%ire la toria della loro forma#ione - critico , da krnw krn' - gi%dicare, o ia !ermette di fare %n di cernimento attraver o criteri cientifici, al fine di com!rendere meglio il ignificato del te to "!4e 4 i t%diano !o ibili reda#ioni %cce ive, aggi%nte444$ 'er fare 3%e to deve fare %na lett%ra incronica e diacronica del te to+ incronica , t%diando il te to co M come ci i !re enta oggi - diacronica , di ting%endo le varie fa i di forma#ione del te to ?ondamentale allo vil%!!o di 3%e to metodo ) tato la!!orto di Ru-ol. /ul01a%% "ABBH*ACGD$,A che con la %a . toria delle forme/ lo ha a!!licato in modo dettagliato inottici !er cercare di com!renderne il vero ignificatoN do!o di l%i altri hanno integrato il %o metodo vil%!!ando gli t%di biblici In !articolare abbiamo+ toria delle forme , i t%diano le forme dei materiali che otto tanno alla cornice narrativa "!arabole, di cor i di g%arigione, dibattiti, te ti e%cologici444$ cercando di ri alire allorigine dei vangeli "F%ltmann, ACEI$ toria delle reda#ioni , ) il !a o %cce ivo, dove i t%diano le forme che ogni a%tore d& allo critto !erch@ 3%e to ia %na te timonian#a di fede "vi ono varie i!ote i, c%ola di Schmidt, 7ibeli% , F%ltmann444 fondamentale lo!era % "uca di Con#elmann, ACLH$ >%indi !artendo dalle forme "!arabole, detti444$, 3%e te vengono rece!ite da %na !articolare tradi#ione che le trad%ce in reda#ioni "vangeli$ , !er F%ltmann !er1 ) im!o ibile ri alire al k(rigma vero e !ro!rio kerigma forme "tradi#ioni$ reda#ioni
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Cfr. R. BULTMANN, La storia dei vangeli sinottici

Kn altro contrib%to im!ortante ) co tit%ito da #oa)$i1 #e(e1ias "ACII*ACGC$ che i !ro!one di ricercare gli ipsissima ver&a )esu444 ma non ) %n com!ito facile9 Lo t%dio o E(%s0 23se1a%% "ACID*ACCB$, diver amente da F%ltmann o tiene che i !o a arrivare al Ge ( torico, a!!licando alc%ni criteri+ A4 criterio della di contin%it& "o di omiglian#a$ , ) !robabile che iano a%tentiche i detti o le a#ioni di Ge ( che i di tan#iano dalle conce#ioni del gi%dai mo "detti rabbinici$ o dal !en iero gi& elaborato dalle !rime com%nit& cri tiane "!4e 4 3%ando in Mc !,"" Ge ( dice a 'ietro 5Va dietro a me, Satana9;444 non !%1 e er elo inventato, vi ta la%torit& che 'ietro aveva nella com%nit&444 co M come le!i odio del rinnegamento$ E4 criterio della concordan#a "o coeren#a$ , ) !robabili che iano a%tentiche i detti o le #ioni di Ge ( conformi allambiente del %o tem!o e coerenti al %o in egnamento J4 criterio dellatte ta#ione m%lti!la , la te timonian#a da !arte di !i( evangeli ti ) %n indi#io che iamo di fronte a !arole a%tenticamente !ron%nciate da Ge ( 7i fatto !o iamo co M chemati##are il !ercor o che tenta di !ercorrere il metodo torico*critico+ Ge ( "della toria$ kerygma "Cri to della fede$ Vangelo

!a aggio !i( difficile !erch@ nel me##o c) la rifle ione di %na com%nit& "teologia$

!a aggio !o ibile

Se il !rimo !a aggio dal Vangelo critto al kerygma ann%nciato ) relativamente facile "o almeno !o ibile$, molto !i( difficile ) il econdo !a aggio, anche !erch@ % Ge ( non abbiamo molti ime te timonian#e eOtrabibliche, !%r e endo in %n conte to di Im!ero romano che regi trava t%tto , anche 3%e to ci dice l%milt& delle origini del movimento cri tiano, fenomeno %rbano deci o ma %mile Anche nei dati . torici/ forniti da "uca !o iamo di fatto rintracciare dei !reci i me aggi+ - Lc 2,1-4+ 5In 3%ei giorni %n decreto di Ce are A%g% to ordin1 che i face e il cen imento di t%tta la terra4 >%e to !rimo cen imento f% fatto 3%ando >%irino era governatore della Siria4 <%tti andavano a far i cen ire, cia c%no nella !ro!ria citt&4 Anche Gi% e!!e, dalla Galilea, dalla citt& di Na#aret, alM in Gi%dea alla citt& di 7avide chiamata Fetlemme444; , i !arla di !er onaggi torici "Ce are A%g% to, >%irino$ e l%oghi geografici "Siria, Galilea, Na#aret, Gi%dea, Fetlemme$ Sa!!iamo dalla toria che i romani avevano il !allino di cen ire t%tto, !er contrallare il mondo444 ma gli f%ggir& !ro!rio 3%ello che cambier& la toria9 , i !otenti credono di controllare t%tto, ma gli f%gge em!re ci1 che ) !i( im!ortante - Lc ",1-2+ 5Nellanno 3%indice imo dellim!ero di <iberio Ce are, mentre 'on#io 'ilato era governatore della Gi%dea, Erode tetrarca della Galiela, e ?ili!!o, %o fratello, tetrarca dellIt%rea e della <raconMtide, e Li ana tetrarca dellAbilene, otto i ommi acerdoti Anna e Caifa, la !arola di 7io venne % Giovanni, figlio di Paccaria, nel de erto; , do!o lo t%olo dei grandi della terra444 la !arola di 7io cende non % di loro, ma % Giovanni nel de erto9 , il di cor o che i v%ol fare non ) torico, ma teologico+ i !otenti rimangono f%ori da 3%e to !rogetto >%indi il metodo torico*critico tiene conto che i vangeli ono o!ere teologiche che fanno riferimento a %n !er onaggio torico realmente e i tito, ma del 3%ale ono tati elaborati %na erie di dati mettendoli !er critto+ ) la te timonian#a di fede con la vita, !er 3%e to ogn%no ha la %a Se fo ero tati o!ere toriche arebbero ri!eti#ioni identiche+ 3%e to ) il ca o del genere della Mishn "da sham - ri!etere, ) la *orah orale me a !er critto$

'o iamo definrilo come %n metodo genetico , t%dia la gene i dei te ti che !ermette di evitare %na lett%ra torici ta o fondamentali ta, che !eraltro ) oggetta alle difficolt& derivante dalle incongr%en#e dei inottici 'er fare 3%e to ) im!ortante lo t%dio di+ a4 fonti , fonte >, fonti orali444 b4 tradi#ioni , ono !ecifiche delle com%nit& dove na ce e i vil%!!a il vangelo c4 conte to "+it, im le&en$ , %tile !er com!rendere correttamente il me aggioN alc%ni e em!i+ Mc 1,6+ 56Giovanni Fatti ta8 mangiava cavallette; , in 3%el tem!o e in 3%ella regione era %na co a normale "tra i .libri di c%cina/ di >%mran i de crivono !iatti a ba e di cavallette444$ Mc 2,4+ 5Non !otendo !er1 !ortarglielo 6il !aralitico8 innan#i, a ca% a della folla, co!erchiarono il tetto nel !%nto dove egli i trovava e, fatta %na!ert%ra, calarono la barella; , non era co a im!o ibile, il tetto era di cannicci arrotolabili !er far circolare laria la era 3%ando faceva molto caldo444 ma Marco non ci v%ole dare dei !articolari di cronaca, ben M affermare che la fede di coloro che accom!agnavano il !aralitico va avanti nono tante la trada barrata da 3%elli .di ca a/ d4 critica te t%ale , !ermette di %tili##are i L4JII te timoni "mano critti$ del N%ovo <e tamento, eviden#iandone le differen#e !i( o meno grandi, !er gi%ngere al te to critico che ha %na !robabilit& del CBQ di e ere 3%ello originaleN ad e 4 %n ri %ltato raggi%nto dalla critica te t%ale+ Mt 17,21+ 5>%e ta ra##a di demoni non i caccia e non con la !reghiera e il digi%no; , oggi non i trova !i( nelle edi#ioni moderne " e non in nota$ !erch@ dal confronto dei te timoni i ) ca!ito che non a!!artiene al te to originale, ma ) fr%tto di %nintegra#ione di %n co!i ta che i ricordava di Mc 9,29 "5>%e ta !ecie di demoni non i !%1 cacciare in alc%n modo, e non con la !reghiera;$, al 3%ale ha aggi%nto 5e il digi%no;444 !er1 ha av%to %nifl%en#a forti ima nella !irit%alit& cri tiana9 Lc 22,4"-44+ 5Gli a!!arve allora %n angelo dal cielo !er confortarlo4 Entrato nella lotta, !regava !i( inten amente, e il %o %dore divent1 come gocce di ang%e che cadono a terra; , relativo allango cia che Ge ( vive %l monte degli Klivi+ alc%ni te timoni lo omettono !erch@ manife terebbe %na debole##a tro!!o %mana di Ge (444 <%tto 3%e to viene %tili##atoRelaborato da+ toria delle forme , come detto, i t%diano le forme dei materiali che otto tanno alla cornice narrativa "!arabole, di cor i di g%arigione, dibattiti, te ti e%cologici444$ >%e to t%dio, che ) %na orta di !rei toria del te to " t%dio !re*letterario$, !ermette di ca!ire alc%ne co e im!ortanti, ad e 4+ Mt 1!,!-9+ 5Se la t%a mano 6a#ione8 o il t%o !iede 6!o i#ione8 ti ) motivo di candalo, taglialo444 e il t%o occhio 6ambi#ione8 ti ) motivo di candalo, cavalo444; , i %tili##a %n ling%aggio imbolico com!ren ibile all%ditorio di Ge ( in %na forma che rimane im!re a+ col metodo torico*critico !o iamo rec%!erarne il ignificato Mc 2,1-2+ 5Entr1 di n%ovo a Cafarnao444 ed egli ann%nciava loro la 'arola 6!redicava8;444 ma non i dice che co a !redicava, ben M i racconta le!i odio della g%arigione del !aralitico , di fatto la !redica#ione con i te !ro!rio nel racconto di g%arigione9 Kna !redica i dimentica, %na toria i ricorda444 "non i fa 3%indi %n di cor o teorico % Ge ( come in 'aolo, i !re enta %n %omo nella %a realt& %mana$ toria delle tradi#ioni , t%dia le tradi#ioni oggiacenti ai vangeli "di Mc, >, "c, Mt444$ toria delle reda#ioni , t%dia le forme che ogni a%tore d& allo critto !erch@ 3%e to ia %na te timonian#a di fede+ lo!era ) il ri %ltato di %n !rogetto teologico Attraver o 3%e to !o iamo individ%are anche event%ali reda#ioni %cce ive o aggi%nte, come nel ca o delle!i odio della donna ad%ltera " Gv !,1-11$ , e togliamo il v4 G,LJ "5E cia c%no torn1 a ca a %a;$ e ri!rendiamo la lett%ra a B,AE t%tto torna, gli t%di della emantica ci dicono che 3%i ) tato in erito le!i odio della donna ad%ltera, che !robabilmente la com%nit& che leggeva "uca trovava . comodo/ "%n indi#io lo i ha anche nel vocabolario % ato, dove !4e 4 . cribi/ non a!!artiene al le ico giovanneo$ Im!ortante ricordare che il Magi tero afferma che coloro che ci hanno fornito il te to finale ono a%tori i !irati 6

Kn e em!io di come il metodo torico*critico ci ai%ti a ca!ire il me aggio, lo troviamo nel racconto delle a!!ari#ioni del =i orto+ - langelo che a!!are alle donne dice+ 5andate a dire ai %oi di ce!oli+ .S ri orto dai morti, ed ecco, vi !recede in Galiela, l& lo vedrete; "Mt 2!,7$ - Mt 2!,16+ 5Gli %ndici di ce!oli, intanto, andarono in Galiela, %l monte che Ge ( aveva loro indicato;444 ma ne %no aveva indicato %n monte9 Siamo 3%indi di fronte ad %nincongr%en#a torica, che ) difficile !en are ia dov%ta a badataggine o ingen%it& dellevangeli ta , non i tratta di %n l%ogo geografico, ma teologicoN infatti non i v%ole tra mettere %na verit& di ti!o torico, ma %na verit& di livello !i( alto+ teologico Infatti !er la teologia di Matteo il monte ha %na valen#a imbolica im!ortanti ima , le !erien#a del =i orto la i !%1 fare olo dove i ) !roclamata la realt& del =egno " Mt 4,1-12$+ e non i vivono le beatit%dini non i !%1 fare e !erien#a del =i orto Come a!!iamo Matteo crive a gi%dei che tentavano a credere che Ge ( fo e !i( grande di Mo )444 e l%i ha ricev%to la legge, fa e !erien#a di 7io, m%ore444 !ro!rio %l monte "l%ogo !er eccellen#a nella Scritt%ra dove i fa e !erien#a di 7io, tra terra e cielo$ 'er1 %l monte con Ge ( !o ono accedervi t%tti, il !o!olo non rimane in ba o+ non ci ono !i( mediatori tra 7io e l%omo 7a !arte %a "uca colloca le Featit%dini nel conte to della !ian%ra+ 5di ce o i ferm1 in %n l%ogo !ianeggiante; "Lc 6,17$, ignificativo !er la %a teologia444 Le difficolt& che incontra il concordi mo ono evidenti anche in altri te ti, 3%ali la !reghiera del %adre -ostro "diver a in Matteo, "uca, ma anche nella Didach che te timonia la lit%rgia di %nantica com%nit&$, o!!%re nel racconto delli tit%#ione delle%cari tia "diver e nei inottici e in . /or$ >%e to metodo ) 3%indi im!ortanti imo e ha fatto fare alti da gigante negli t%di e egetici, ma %na %a a!!lica#ione non e3%ilibrata !%1 far correre il !ericolo di vi e#ionare il te to fino a non ritrovar i niente in mano "della toria di Ge ( non !o iamo cono cere niente444 ) il difetto o!!o to allo torici mo9$ , di fatto i vangeli ono o!ere teologiche che ci !ermettono di cono cere molte co e, ma li leggiamo come te timonian#a di fede raccontata e critta !er % citare la fede in coloro che la coltano 'er 3%e to il doc%mento della 'ontificia Commi ione Fiblica, "0interpreta,ione della 1i&&ia nella /hiesa "ACCJ$ raccomanda l% o del metodo torico*critico e al contem!o chiede che il %o %tili##o ia fatto congi%ntamente con altri metodi che !o ano offrire !ro !ettive diver e %i te ti ESEGESI E7 E=MENEK<ICA Il teologo 2a(l /a(0$ "ABBD*ACDB$, commentando la "ettera ai 2omani "ACAC$ richiamava a non tra c%rare il te to nella %a integrit& , non ) !o ibile fare olo %na lett%ra cientifica, ma ) nece ario fare anche %na lett%ra ill% trata dallo S!irito In altre !arole il metodo torico*critico ) %na !reme a !i( che legittima, ma !er arrivare al te to ) nece ario viverlo animati dallo S!irito, l%nico inter!rete a%tentico del te to >%e te con idera#ione ha !ortato a di ting%ere E ettori nel cam!o della ricerca biblica+ - e ege i , dal greco xgw eks3g' "da x eks 0 gw 3g'$ - cond%rre f%ori, t%dio del te to al fine di com!rendere ci1 che la%tore voleva dire+ la i fa attraver o il metodo torico*critico ed ) in f%n#ione dellermene%tica - ermene%tica , dal greco rm new erm4ne!' - inter!retare, t%dio del te to nella %a com!lete##a, di c%i i ) gi& com!re o il ignificato originario, al fine di com!renderne il ignificato !er noi oggi che viviamo in %n conte to diver o IL =A''O=<O CON LE SC=I<<K=E 7IS=AELE

Abbiamo detto che i vangeli hanno diver e fonti, ma certamente %na di rilievo ) co tit%ita dallA<, come !e o indica lafferma#ione 5!erch@ i adem!i ero le Scritt%re; , en#a lA< non !otremmo ca!ire il N< Alle!oca di 3%ando ) tato critto il N< erano a di !o i#ioni !i( ver ioni dellA<+ - te to ma oretico "<M$ , dove masora in ebraico ignifica .tradi#ione/, fi ato nel canone del co iddetto concilio di Iamnia "fine I ec4$, localit& dove i era rif%giato il inedrio do!o la di tr%#ione di Ger% alemme del GI d4C4 - trad%#ione della Settanta "L22$ , trad%#ione greca della Fibbia !er gli ebrei della dia !ora+ come ogni trad%#ione i tratta gi& di .inter!reta#ione/ Gli a%tori del N< %tili##ano 3%e ta, ma non ) detto che non cono cano il <M - <arg%m , trad%#ione in aramaico444 >%ello che ) certo ) che nel N< i fa %n %tili##o dellA< molto libero, dinamico , la tradi#ione ) viva, non ) !er e ere con ervata co M com), ma ) !er farla cre cere Le e igen#e della com%nit& certamente e igono ri !o te, !4e 4+ - Mc 10,11+ 5Chi ri!%dia la !ro!ria moglie e ne !o a %naltra, commette ad%lterio; - Mt 19,9+ 5444 e non in ca o di !orne" pornea; , non a!!iamo di !reci o co a ignifichi "fornica#ione, %nione illegittima?$, ma certo ) che ) emer o %n !roblema nella com%nit& di Matteo Co M nel citare lA< !o iamo notare+ - Mt !,17+ 5Egli ha !re o le no tre infermit&; , dal <M - 1 Pt 2,24+ 5Egli !ort1 i no tri !eccati; , la te a cita#ione, ma dalla L22 La loro non ) n@ em!lice ri!eti#ione dellA<, n@ inven#ione , ono a%tori, ma o!ratt%tto te timoni con la loro vita dellevento Ge ( Non vogliono fare %n re oconto, ma raccontare %ne !erien#a+ lo te o Ge ( non ha critto niente, v%ole che i faccia e !erien#a di l%i <emi dellA< ri!re i nel N< 5e06%oia La !arola greca metnoia met3noia "meta#llw meta&3ll' - cambiare 0 no$j n5s - mente$, ignifica .cambiare la mente/ '%rtro!!o la trad%#ione latina della 6ulgata, che la rende con .ad poenitentia/, ha contrib%ito alla diff% ione di %n ignificato non corretto del concetto Il !rimo cambiamento rig%arda lidea che i ha del =egno444 Re7%o NellA< il =egno ) centrato % I raele, tanto che i di ce!oli chiederanno+ 5>%ando ar& re ta%rato il regno dI raele?;444 con Ge ( cadono i !rivilegi, il =egno rig%arda t%tta l%manit& Inoltre 3%ando Ge ( !arla di =egno, non intende la monarchia di I raele, ma la ignoria di 7io %lla vita dell%omo, che !%1 liberarlo da t%tte le chiavit( Ge(usale11e e il Te1pio NellA< Ger% alemme ) il l%ogo che irradier& l%ce e al 3%ale converranno t%tti i !o!oli444 con Ge ( il l%ogo di incontro diventa la com%nit& dei credenti+ 5Voi iete la l%ce del mondo; Anche il imbolo del <em!io viene meno con Ge (+ 5Non re ter& !i( !ietra % !ietra;444 infatti il <em!io ha !er o la %a identit&, da ca a di 7io ) diventato %na 5 !elonca di ladri; 8e77e Anche 3%i !o iamo vedere %nevol%#ione+ - A<+ 5non fare agli altri ci1 che non vorre ti face ero a te; - N<+ 5fai agli altri ci1 che vorre ti face ero a te; , ) al !o itivo Ma la legge in generale viene ridimen ionata444 8

>%indi 3%e to legame e i te !erch@ Ge ( ra!!re enta il com!imento di 3%anto gi& era tato ann%nciato nelle Scritt%re, anche e ) o!!ort%no dire che 3%e to com!imento non reali##a em!licemente, ma %!era di gran l%nga le atte e , il legame e i te, ma ) %n com!imento che %!era, che offre %na vi ione n%ova >%indi abbiamo contin%it&, ma anche di contin%it& "il N< non ) l%ltima aggi%nta444$ <%tto 3%e to !o iamo vederlo nellincipit del vangelo di Marco+

Mc 1,1-"+ 5Ini#io del vangelo di Ge (, Cri to, ?iglio di 7io4 Come ta critto nel !rofeta I aia444; - 5ini#io; "%r&' arkh, letteralmente .!rinci!io/$ , non ) olo %n ini#io narrativo, ma ) !rinci!io come fondamento+ 3%ello detto nella Scritt%ra !rima di Ge ( ) im!ortante, ma non ) il fondamento Il richiamo ) evidente a Gen 1,1+ tyviarB] &er4078t, o ia 5In !rinci!io;444 ora intere a !arlare di %n altro !rinci!io - 5del vangelo; "to$ eaggelou t5 evangelu$ , non i tratta dellini#io dello!era letteraria .vangelo/ "ancora la !arola non indicava %n genere letterario, come ar& %cce ivamente$, ma i v%ol dire che 3%e to !rinci!io ) b%ona noti#ia Si racconta la .b%ona noti#ia/ affinch) chi la colta diventi l%i te o %na .b%ona noti#ia/ com%nicata agli altri - 5Ge (; , nome !ro!rio+ allora 3%e ta b%ona noti#ia ) l%i te o9 Ge ( ) oggetto e oggetto della .b%ona noti#ia/, o ia ) col%i che la d&, e col%i che ) .b%ona noti#ia/ - 5Cri to; , in greco &ristj khrists, che trad%ce lebraico j'yvim; m97iah "- %nto$, e !rime la f%n#ione+ eviden#ia %n legame con lA< dove il Me ia ) il con acrato "%nto$ !er e ercitare %na f%n#ione !articolare " i %ngevano re, !rofeti e acerdoti$ - 5?iglio di 7io; , e !rime a!!artenen#a+ eviden#ia %n legame con le c%lt%re del tem!o, dove con 3%e to titolo i de ignavano anche lim!eratore o il faraoneN ) %n titolo 3%indi com!ren ibile anche ai !agani, tanto che il cent%rione dir&+ 57avvero 3%e t%omo era ?iglio di 7io9; " Mc 14,"9$ >%indi la b%ona noti#ia non rig%arda olo I raele, ma ha %na de tina#ione %niver ale9 Allini#io del vangelo i dice che Ge ( ) u% me ia, mentre 'ietro dir& che ) il Me ia , 3%i non i v%ole negare che Ge ( ia !ro!rio il Cri to, il ?iglio di 7io, ma anche noi dobbiamo co!rire, fare e !erien#a, di che me ia i tratta "non come lintendeva 'ietro, col%i che doveva annientare i nemici444$ 'oi i fa la cita#ione di )saia+ 5Ecco, dinan#i a te io mando il mio me aggero+ egli !re!arar& la t%a via4 Voce di %no che grida nel de erto+ !re!arate la via del Signore, raddri##ate i %oi entieri; - 5me aggero; , ) lA< che !re!ara la trada a Ge ( - 5t%a via; , Ge ( ) con a!evole della %a trada, della mi ione che gli ) affidata A ben vedere !er1 non abbiamo %na, ma tre cita#ioni, con delle ignificative varianti+ A4 Es 2",20+ 5Ecco, io mando %n me aggero davanti a te; E4 Ml ",1+ 5Ecco, io mander1 %n mio me aggero a !re!arare la via davanti a me; J4 Is 40,"+ 5Kna voce grida+ nel de erto !re!arate la via del Signore, raddri##ate i %oi entieri; Il concetto di .cammino/ ) molto im!ortante in Marco e !er 3%e to lo introd%ce fin dallini#io del %o vangelo , 3%indi mettendo in ieme :sodo "cammino ver o la libert&$, con Malachia "%ltimo dei !rofeti$ e )saia "il !rofeta !er eccellen#a$, i ann%ncia le odo di Ge ( che far& in t%tta la %a vita Anche 3%e to ci dice che ci1 che gi& era ann%nciato dalle Scritt%re con Ge ( ) vero che i com!ie, ma %!erando di gran l%nga le atte e+ !er 3%e to i !o ono citare liberamente, anche adattandole 7altronde il !rofeta ha e !re o con !arole ci1 che l%i ha com!re o, non !oteva immaginare in che mi %ra arebbe %cce o9

Kn altro e em!io di cita#ione libera labbiamo in Matteo+

Mt 1,1922-2"+ 5Geneaologia di Ge ( Cri to figlio di 7avide, figlio di Abramo444 <%tto 3%e to ) avven%to !erch@ i com!i e ci1 che era tato detto dal Signore !er me##o del !rofeta+ .Ecco la vergine conce!ir& e dar& alla l%ce %n figlio+ a l%i ar& dato il nome di Emman%ele, che ignifica 7io con noi/; 9

5genealogia; , in greco gnesij gnesis+ anche 3%i il richiamo al !rimo libro della *rah attrae latten#ione, ma i v%ole !re entare %naltra origine - 5che ignifica 7io con noi; , embra %na !ecifica %!erfl%a, t%tti a!evano beni imo co a ignifica Emman%ele+ di fatto i v%ole ottolineare che ) la b%ona noti#ia ) !ro!rio 3%e to 7io che accom!agna em!re il %o !o!olo, ta a fianco dei %oi di ce!oli Anche 3%i abbiamo la cita#ione di Is 7,14 nel te to greco della L22, dove i %tili##a la !arola .vergine/, infatti+ - te to ma oretico+ i % a hm;l][' ;alem9h "- raga##a$, e non hl;WtB] &et5l9h "- vergine$ - te to della L22+ i trad%ce con !ar(noj parthnos, che ignifica ia raga##a, che vergine Non !o iamo credere che Matteo non cono ce e il te to ebraico, e!!%re gioca !ro!rio %l fatto che nella L22 i %tili##a %n termine che !%1 e ere inter!retato anche come .vergine/ !er a!!licare la !rofe#ia al ca o !ecifico di Maria che 5 i trov1 incinta !er o!era dello S!irito Santo; " Mt A,AB$ 'er 3%e to anche Gi(ola1o "IV ec4$ nella 6ulgata latina trad%rr& !ar(noj parthnos con virgo "vergine$, e non con iuvenis "- giovane$ 'o iamo affermare che gli a%tori dei vangeli hanno %na grandi ima familiarit& con la Scritt%ra, anche 3%ando non fanno cita#ioni e !licite, ma vi all%dono fre3%entemente , la interte t%alit& nel cam!o e egetico tiene !ro!rio conto di 3%e to, dove il te to ) vi to come %n te %to dove i intecciano tanti fili 'er Matteo i !arla anche di . c%ola matteana/, che i arebbe di tinta !ro!rio nello t%dio e nella cono cen#a dellA< >%e to lo i !%1 vedere nella lett%ra ti!ologica di Ger "1,14 e "4,19 che i fa in Mt 2,17+ 5Kn grido ) tato %dito in =ama444 =achele !iange i %oi figli444; , il !rofeta non ann%ncia %n evento f%t%ro, ma i riferi ce allevento torico avven%to degli I raeliti che nella loro de!orta#ione a Fabilonia, o tano a =ama Matteo a!!lica 3%e to !a o alla trage dei bambini com!i%ta da Erore, e allo te o tem!o !en a alla di tr%#ione di Ger% alemme del GI d4C4 Altro e em!io di e ege i con confronto inottico, dove i ha anche la conferma dellim!ortan#a del concetto di .cammino/ in Marco+

Mc 9,""-"7+ 5Gi%n ero a Cafarnao4 >%ando f% in ca a, chie e loro+ .7i che co a tavate di c%tendo !er la trada?/4 Ed e i tacevano4 'er la trada infatti avevano di c% o tra loro chi fo e !i( grande444; 7al confronto inottico ) !o ibile notare che i !a i !aralleli " Mt 1!,1-4 e Lc 9,46-4!$ non conte t%ali##ano la 3%e tione l%ngo la via Mt 1!,1-4+ 5In 3%el momento i di ce!oli i avvicinarono a Ge ( dicendo+ .Chi ) il !i( grande nel regno dei cieli?/444; >%i la di c% ione non avviene l%ngo la via e ono i di ce!oli che !rendono lini#iativa "non ) Ge ( che tira f%ori il !roblema$ , infatti !oco !rima era tata richie ta a 'ietro la ta a del tem!io "indice di %na %a leadership %l gr%!!o$ e ora gli altri di ce!oli vogliono chiarire la faccenda - 5regno dei cieli; , ) %n modo !er dire .regno di 7io/, dove i cieli ono %n o tit%to di 7io !er i gi%dei che evitano di nominarlo+ 3%indi non i tratta di %n l%ogo, ma della . ignoria di 7io/ " #asilea &asilea$ Ge ( ne aveva gi& !arlato nelle 1eatitudini "!rima e %ltima$ , chi vive la condivi ione e manife ta 3%e ta realt& n%ova nono tante le !er ec%#ioni, !erimenta la ignoria di 7io in l%i, elimina dalla %a vita t%tti gli altri . ignori/ 'er1 ancora il %o ragionamento non ) a imilato, infatti i eviden#iano d%e im!edimenti+ a4 fedelt& alla Legge , gi& Ge ( aveva dov%to !reci are che !er entrare nel regno ) nece ario %!erare la gi% ti#ia di cribi e fari ei, altrimenti la terile fedelt& alla Legge non olo non erve, ma ) im!edimento !er entrare nel regno b4 3%e tione del !i( grande , ) il econdo grande im!edimento 10

Lc 9,46-4!+ 5Nac3%e !oi %na di c% ione tra loro, chi di loro fo e !i( grande444 !re e %n bambino444; >%i abbiamo %n te to !i( intetico, ma eviden#ia lo te o !roblema nelle com%nit& dove il ervi#io tenta a !rendere il !o to della ete di !otere - 5di c% ione; , in greco )ialogisms dialogisms, termine %tili##ato altre volte nel ter#o vangelo+ anche nella cena i di ce!oli di c%tono % chi tra loro fo e il !i( grande444 - 5bambino; , in greco !ai)on paidon, ) il raga##o otto i AE anni "do!o di che i diventava .figli del comandamento/$ che volge le f%n#ioni !i( %mili, ) il gar#one di ca a444 3%indi Ge ( non invita ad e ere infantili, ma a fare della !ro!ria vita %n ervi#io allaltro

I8 :;NGE8O E 8; P;RO8; GEST ANNKNCIA IL VANGELO 7EL =EGNO 7I 7IO E I 7ISCE'OLI ANNKNCIANO IL VANGELO 7I GEST La car e##a 3%antitativa di mano critti, a ca% a degli alti co ti, determina %na tra mi ione orale del kerygma < %na com%nit& che !o iede 3%alco a di critto che %n lettore im!egna a !iegare " i tema che !eraltro favori ce latten#ione della emblea che a colta$ Oggetto dei !rimi racconti+ - racconti di i tit%#ione delle%care tia , i !rimi !redicatori cri tiani avranno eviden#iato il fatto del tradimento di Gi%da, che ricorda con 3%anta facilit& i !o a !a are dal di ce!olato al tradimento anche da !arte degli altri di ce!oli "dato . comodo/ a favore della toricit& di 3%e ti te ti$ - !a ione e morte di Ge ( " celta di tema coraggio a9$ < i nota %na certa obriet& dei inottici nel raccontare la morte, magari fi ando alc%ni !articolari "ad e 4 il titulus , o!!%re lo cherno dei oldati dove la regalit& vera ) 3%ella di c%i ci i !rende gioco444$ 7a 3%e to n%cleo !i( antico inne tano n%ovi racconti %lla %a vita+ gli evangeli ti tramandano le co e che ritengono !i( im!ortanti %lla fig%ra di Ge ( Infatti Marco e gli altri evangeli ti, hanno ca!ito che la .b%ona noti#ia/ di Ge ( rig%arda t%tta la %a vita, non olo levento di !a ione*morte*ri %rre#ione " %l 3%ale invece i concentra 'aolo, tra laltro grande %tili##atore del temine eagglion evanglion$, anche e agli eventi %ltimi da %nim!ortan#a grandi ima, come ) !o ibile notare dal confronto %i ver etti+ - ca!!4 A*AJ , LJC vv4 - ca!!4 AH*AL "!a ione*morte*ri %rre#ione$ , AAC vv4 7a %n !rimo g%ardo ) !o ibile notare che lann%ncio della morte lo i trova fin dallini#io " Mc 2,20+ 5verranno giorni 3%ando lo !o o ar& loro tolto;$ , non ) !o ibile ca!ire la !a ione e non i ri!ercorre la %a vita, e vicever a+ %na co a ill%mina lUaltra+ la morte non avviene !er ca %alit&, la !a ione ) la concl% ione di %n cammino, la te timonian#a di %na novit& di vita !er chi lUaccetta Infatti !er com!rendere la b%ona noti#ia ) nece ario confrontar i anche col Ge ( della toria, a!ere con chi i ) ed%to a tavola, come ha trattato le donne, con chi i ) rela#ionato, come i ) confrontato con i fari ei444 la no tra fede non !%1 ignorare 3%e ta dimen ione+ le celte da l%i fatte !o iamo farle no tre444 MA=CO SC=IVE KN VANGELO

Mc 1,1-"+ 5Ini#io del vangelo di Ge (, Cri to, ?iglio di 7io4 Come ta critto nel !rofeta I aia444; - 5ini#io; "%r&' arkh, letteralmente .!rinci!io/$ , abbiamo gi& vi to che allini#io Marco i richiama a Gen 1,1+ 5tyviarB] &er4078t;, o ia 5In !rinci!io;, 444 ora intere a !arlare di %n altro !rinci!io

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5del vangelo; "to$ eaggelou t5 evangelu$ , 3%e ta .b%ona noti#ia/ ) che con Ge ( i ono com!i%te le !rome e delle Scritt%re "!er 3%e to i cita lA<$+ Ge ( ) oggetto e oggetto di 3%e ta b%ona noti#ia Come abbiamo vi to 3%i non i intende .genere letterario del vangelo/, !er1 di fatto ) Marco che ha inventato 3%e to genere letterario che !oi ha !re o il nome dal %o conten%to

Abbiamo 3%i %na tran i#ione dinamica dallann%ncio orale a 3%ello critto, dove lo critto non o!!ianta lUorale ma lo %!!orta , infatti lann%ncio non !%1 !i( rimanere circo critto al !redicatore, !er diffonder i deve avere %n veicolo letterario A%tore , nel AHI Papia -i Ge(apoli "citato nella +toria ecclesiastica di Euse'io -i <esa(ea$ forni ce i nomi degli evangeli ti, dicendo di Marco che era di ce!olo ed inter!rete di 'ietro+ - di fatto 'ietro ha %n r%olo di !rimo !iano, anche e t%ttavia non ) e ente dal criticarlo "Ge ( lo chiama 5 atana;$ ed ) l%nico tra gli evangeli ti che non lo riabilita, ma i dice olo che 5% cM f%ori e !ian e amaramente; ") il !ianto della fr% tra#ione, non del !entimento$ - in At 12,12 i afferma che 'ietro, % cito di !rigione, i rec1 a ca a di Maria, madre di Giovanni, detto Marco "e!i odio ignificativo dove 'ietro ceglie di andare nella com%nit& cri tiana !re ied%ta da %na madre, imbolo dellamore, dove c) il vangelo e il ervi#io, imboleggiato da =o aN e non in 3%ella di Giacomo444$ In effetti non i dovrebbe trattare di %n di ce!olo di Ge ( !erch@ non com!are in ne %na delle li te , il dato ) affidabile !erch@ non ci arebbe tato ne %n motivo ad attrib%ire il vangelo ad %n !er onaggio della econda genera#ione, arebbe tato !i( conveniente attrib%irlo ad %n te timone oc%lare ?onti , le %e !o ibili fonti ono+ raccolte di detti, fonte > "?$, !a!iro Callaghan Marco ) il !rimo a di !orre gli elementi della tradi#ione econdo %n !iano !reci o, !i( vicino cronologicamente a Ge ( e contem!oraneo ai te timoni che lo hanno cono ci%to "con Matteo e "uca la it%a#ione cambia, e i ente le igen#a di allargare gli critti, !4e 4 con i racconti dellinfan#ia$ 7ata#ione e l%ogo di com!o i#ione , ) il vangelo !i( antico, critto !rima del GI, molti credono attorno al DL, alc%ni anche !rima "c) chi i !inge al HARHH, d%rante il regno di Erode Agri!!a$ <ra i te timoni im!ortanti, il !i( famo o ) il !a!iro G > L "OCallagan$, ritrovato a >%mran, databile !rima del LI "addiritt%ra il materiale !otrebbe datar i tra il LI a4C4 e il LI d4C4$ , ri!orterebbe Mc 6,42-4", ma gli t%dio i non ono t%tti daccordo nellidentificare il te to, e !oi rimarrebbe il !roblema della %a !re en#a a >%mran ?or e critto a =oma o ad Antiochia di Siria , in ogni ca o i rivolge a !agano*cri tiani, !er i 3%ali embra mo trare %natten#ione !articolare e ai 3%ali ill% tra le % an#e gi%daiche "cfr4 i riti di !%rifica#ione, Mc 7,14-2"$, trada%ce e !re ioni aramaiche, 3%ali talit kum "fanci%lla al#ati, Mc 4,41$N ) il meno attento ai legami con lA< Str%tt%ra del vangelo titolo "A,A$ !re!ara#ione "A,E*AJ$ p(o)la1a=io%e -el Re7%o "A,AH*AL$ a4 attivit& in Galilea A4 caratteri tiche del =egno di 7io "A,AD*J,AE$ convoca#ione dei 7odici "J,AJ*AC$ E4 %niver alit& del =egno "J,EI*D,D$ J4 egni delle odo me ianico "D,JH*B,ED$ -i)$ia(a=io%e 1essia%i)a "B,EG*JI$ b4 cammino di Ge ( ver o Ger% alemme "B,JA*AJ,JG$ A4 de tino dell%omo e condi#ioni !er la e3%ela "B,JA*C,EC$ 12

E4 i tr%#ione della com%nit& e arrivo a Ger% alemme "C,JI*AA,AA$ J4 den%ncia e controver ia nel tem!io "AA,AE*AE,HH$ la com%nit& nella toria "AJ,A*JG$ c4 !a ione, morte e ri %rre#ione "AH,A*AD,B$ a!!endice "AD,C*EI$

>%e ta tr%tt%ra ci dice che la .b%ona noti#ia/ di Ge ( rig%arda t%tta la %a vita >%indi abbiamo d%e grandi blocchi+ - !roclama#ione del =egno , la .b%ona noti#ia/ viene data in Galilea, terra dei gentili - dichiara#ione me ianica , egna la !arten#a da Ce area di ?ili!!o alla volta di Ger% alemme, dove Ge ( !one la domanda %lla %a identit&+ t%tta la econda !arte del vangelo r%ota intorno a 3%e to tema, vil%!!ato in %n cammino, !erch@ non !o o eg%ire " e3%ela$ %no che non cono co Ese7esi "!rimo ann%ncio della !a ione$

Mc !,27-9,1+ 5'oi Ge ( !artM con i %oi di ce!oli ver o i villaggi intorno a Ce ar)a di ?ili!!o, e !er trada interrogava i %oi di ce!oli dicendo+ .La gente chi dice che io ia?444; 'o iamo notare che il brano con il 3%ale ini#ia la II !arte del vangelo, lo i !%1 dividere in J e#ioni+ A4 !,27-"0+ 5'oi Ge ( !artM444; E4 !,"1-""+ 5E cominci1 a in egnare loro444; , 3%i abbiamo il !rimo ann%ncio 7al confronto inottico !o iamo notare che in Matteo viene me a in ri alto la fig%ra di 'ietro+ 5Feato ei t%, Simone444 t% ei 'ietro444; "3%indi fedelt& creativa, non i ri!ete alla lettera$ J4 !,"4-9,1+ 5Convocata la folla in ieme ai %oi di ce!oli, di e loro444; , Ge ( allarga il %o in egnamento con detti 7al confronto inottico !o iamo notare che 3%e ti detti coincidono "vengono da %na tradi#ione !recedente$ - 5!artM; "v4 EG$ , ) l%nico verbo di movimento che introd%ce la !rima e#ione, mentre le altre ono introdotte da verbi che hanno a che fare col !arlare+ 3%e to verbo rivela anche che Ge ( ha chiara la mi ione che gli ) tata affidata dal 'adre S lini#io di %n cammino che dice . e3%ela/, dove devo !ercorrere %n itinerario che mi !orta a co!rire chi ) veramente 3%e to Ge (, al termine del 3%ale vedr1 manife tata la %a gloria , !er il momento i di ce!oli lo .accom!agnano/, ma non . eg%ono/ Ge ( "verbo del di ce!olato$+ !er eg%ire Ge ( ) nece ario .a!rire gli occhi/, co a che avverr& olo do!o la 'a 3%a "la croce ar& invece %n momento di cri i terribile$ Nella !rima !arabola raccontata da Ge (, che e non la i ca!i ce non i ca!i ce t%tto il vangelo, %na !arte del eme "'arola$ cade l%ngo la via "terra batt%ta$ e viene mangiato dagli %ccelli "Satana$+ 3%e to camminare dei di ce!oli richiede %na metnoia, e non i v%ole accom!agnare invano Ge ( - 5villaggi intono a Ce area di ?ili!!o; , iamo in terra !agana, f%ori di I raele, nei dintorni della citt& ancora in co tr%#ione, vol%ta come ca!itale del %o regno da ?ili!!o, figlio di Erode il Grande e fratello di Erode Anti!a, il c%i nome voleva onorare lim!eratore romano "Ce are$ Att%almente vi ono olo rovine e la localit& i chiama FaniVa , dallantico nome greco 'ania dato !er la grotta dove cat%ri cono le orgenti del Giordano che era dedicata al dio 'an "divinit& me##o ca!ra e me##o %omo che faceva cher#i, !aventava444 da c%i la !arola .!anico/ e liconografia del demonio$ , 3%indi %n l%ogo veramente !agano9 >%e to e ere f%ori di I raele "non in citt&, non in %n l%ogo !reci o$ ) %n invito a % cire dal no tro orticello, dove t%tto embra contato , co M Ge ( v%ole dai %oi di ce!oli delle ri !o te f%ori del conte to gi%daico del tem!o, ri tretto+ la %a me ianicit& rig%arda t%tti - 5Gli %omini 6non .la gente/ come !e o ) tradotto8 chi dicono che io ia?; "v4 EG$ , con le !re ione .gli %omini/ i v%ole indicare %n modo di ragionare

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>%e ta domanda %lla %a identit& era gi& tata im!licitamente antici!ata nella !rima !arte del vangelo, 3%ando do!o aver in egnato nella inagoga a Cafarnao t%tti i chiedono+ 5chi ) mai 3%e to?; "Mc 1,27$ Gli cribi hanno %na ri !o ta+ 5Co t%i ) !o ed%to da Feel#eb%l e caccia i demoni !er me##o del ca!o dei demoni; "Mc ",22$ , originariamente la divinit& fili tea Faal Peb%b, o ia . ignore delle mo che/, era invocato !er ottenere !rote#ione dalle malattie !ortate da 3%e ti in ettiN !er coraggiare 3%e ta !ratica idolatra che tava contagiando anche gli i raeliti, i fari ei ne deformarono il nome in Faal Peb%l, o ia . ignore del letame/, come a dire che non ) vero che caccia le mo che, ma le attira9 >%indi il me aggio ) chiaro+ non ) vero che Ge ( ) !ortatore di vita, ma ta infettando t%tti 5Giovanni il Fatti ta, altri dicono Elia e altri %no dei !rofeti; "v4 EB$ , il modo di ragionare degli %omini a ocia Ge ( a %omini del !a ato, non ) a!erto alla %a novit& Ne %no dice il Me ia, !erch@ la loro idea di Me ia era totalmente diver a da 3%ello che tava rivelando i Ge (N da notare che le te e ri !o te le aveva entite anche Erode e l%i te o credeva che fo e Giovanni Fatti ta "Mc 6,14-16$ 5Ma voi chi dite che io ia?; "v4 EC$ , i di ce!oli hanno degli elementi in !i(, hanno vi to dei egni elo3%enti "!4e 4 la condivi ione dei !ani ) %n chiaro egno me ianico444$ 5'ietro gli ri !o e+ .<% ei il Cri to/; "v4 EC$ , 3%ando Simone viene citato col o!rannome di 'ietro "- a o$ ) !er indicare la %a cocci%taggine "- d%ro come %n a o$ Il fatto che ia l%i a ri !ondere a nome di t%tti dimo tra %na certa leadership Nella ri !o ta larticolo .il/ ignifica che non ) %no 3%al ia i, ma !ro!rio il Me ia atte o, 3%ello che ri !onde alle atte e di I raele nono tante ancora non labbia dimo trato444 !er 3%e to la ri !o ta di 'ietro ) inadeg%ata, ) lidea di %n Me ia che ri olve t%tti i !roblemi+ ) %na ri !o ta infantile Il greco &ristj khrists ) aggettivo verbale che viene dal !artici!io !erfetto !a ivo del verbo &rw khr' "- %ngere$, dove il !artici!io !erfetto dice che ) com!i%to, e il !a ivo dice che la con acra#ione la i riceve da altro, non ci i d& da oli Infatti Ge ( ) tato .con acrato/ nel batte imo e !rima della %a morte ar& .%nto/ dalla donna in ca a di Simone il lebbro o, a Fetania " Mc 14,"$ , la donna ra!!re enta la com%nit& che non abbandona Ge ( nel momento in c%i i avvicina la morteN !er 3%e to+ 5dov%n3%e ar& !roclamato il vangelo, !er il modno intero, in ricordo di lei i dir& anche 3%ello che ha fatto; " Mc 14,9$ 7a notare che le !re ione .il Cri to/ "con articolo determinativo$, ricorre L volte in Marco+ A4 in 3%e to ver etto, dove ) 'ietro che !arla "Mc !,29$ E4 Mc 12,"4+ 5Ge ( diceva+ .Come mai gli cribi dicono che il Cri to ) figlio di 7avide?/; J4 Mc 1",21+ 5Se 3%alc%no 6fal i !rofeti8 vi dir&+ .Ecco, il Cri to ) 3%i, ecco ) l&/, non ci credete; H4 Mc 14,61+ 5Il ommo acerdote lo interrog1 dicendogli+ .Sei t% il Cri to, il ?iglio di 7io benedetto?; L4 Mc 14,"2+ 5Il Cri to, il re dI raele, cenda ora dalla croce; "beffe dei ca!i dei acerdoti e cribi$ Larticolo determinativo dice %na !reci a idea di Me ia, che non coincide con la realt& di Ge ( "le altre d%e volte in c%i Marco % a la !arola .Cri to/ ) in en o !o itivo e en#a larticolo determinativo, in 1,1 e 9,41$ 5E ordin1 "!etm sen epetm4sen$ loro everamente di non !arlare di l%i ad alc%no ; "v4 JI$ , 3%i i %tili##a il verbo !itimw epitim3' "- rim!roverare$, lo te o %tili##ato contro gli !iriti immondi che gridavano chi era "Mc 1,24> ",12$, o contro il mare !er farlo calmare " Mc 4,"9$ >%indi 3%ella dei di ce!oli ) %na ri !o ta in linea con coloro che i o!!ongono alla mi ione di Ge (, !er 3%e to l%i intima il ilen#io+ !o ono danneggiare anche coloro che cercano inceramente di ca!ire chi ) 5E cominci1 a in egnare loro che il ?iglio dell%omo doveva offrire molto444; "v4 JA$ , Ge ( ha ca!ito a co a andava incontro "o tilit&$ 7el re to gi& allini#io del %o itinerario 5i fari ei in ieme agli erodiani % cirono %bito e tennero con iglio contro di l%i !er farlo morire; " Mc ",6$ 14

Anche 3%i Ge ( non i defini ce .me ia/+ mai lo far&, olo nelle!i odio della Samaritana in Giovanni, ri !ondendo afferma 5 ono io, che !arlo con te; " Gv 4,26$, !er evitare e3%ivoci 5?iglio dell%omo; ) e !re ione emitica che trad%ce laramico &ar nashah ed ) come dire .%omo/, .a!!artenente all%manit&/ , Ge ( !arla in ter#a !er ona, 3%a i cita e !a i veterote tamentari+ infatti i tratta di %n titolo ri!re o da Ez 24,14 e o!ratt%tto dalla vi ione me ianica in Dn 7,1"-14, che eg%e 3%ella delle be tie feroci, che ra!!re entano gli im!eri %mani " Dn 7,1-!$+ 7io non d& il !otere agli im!eri, ma al ?iglio dell%omo >%e to titolo ) %tili##ato anche negli altri E ann%nci di !a ione " Mc 9,"1> 10,""$ "lo i ritrova anche in Eb 2,6 W cita#ione di almo W e in Ap 1,1"> 14,14$ >%indi nel conte to !rofeticoRa!ocalittico i tratta di %n Komo con la .K/ mai% cola, chiamato a reali##are il !rogetto di 7io 5doveva offrire molto; , 3%e ta afferma#ione ) tata talvolta inter!retata correttamente+ infatti i %tili##a il verbo )e* de8 "5deveRdoveva;$, che !%1 a %mere d%e acce#ioni+ a4 nece it& intra torica "con eg%ente$ , il di egno di 7io ) di far cono cere agli %omini il modello di %manit& in Ge (+ gli %omini !o ono accogliere o non accogliere 3%e to modello, ma nono tante la loro ri !o ta 7io non i tira indietro444 "3%indi non ) volont& di 7io che Ge ( offra9$ In 3%e to en o i com!rende anche la !arabola dei vignaioli omicidi " Mc 12,1-12$ , il !adre manda il figlio !erando che almeno abbiano ri !etto di l%i, ma nono tante il rifi%to il %o amore ) !i( grande b4 nece it& eOtra torica "antecedente$ , la offeren#a di Ge ( farebbe !arte del di egno divino !er manife tare il %o amore !er l%omo444 ") a %rdo9 Co M come %na cattiva inter!reta#ione di 'aolo ha fatto !en are a tanti a %n 7io vam!iro, a etato di ang%e$ >%e to invece ) il ca o di Gv 4,4 "5doveva !erci1 attraver are la Samaria;$ 5?aceva 3%e to di cor o a!ertamente444; "v4 JE$ , Ge ( !arla en#a na condere niente, francamente "con !arr s" parr4sa$+ ar& il Sinedrio a farlo %ccidere "an#iani, ca!i dei acerdoti e cribi$ 5'ietro lo !rende in di !arte e i mette a rim!roverarlo; , %n me ia co M non !%1 e ere accettato+ !er 3%e to 'ietro !rende Ge ( 5in di !arte; "cercando di allontanarlo da 3%e ta trada$ e 5cominci1 a rim!roverarlo; "+rxato !itim,n rksato epitim=n$+ non i tratta di %n im!%l o, ma di %nin i ten#a che manife ta la !rofonda convin#ione di 'ietro %l fatto che Ge ( fo e veramente il Me ia444 olo che i trattava di %n altro ti!o di Me ia9 5Ma egli, voltato i e g%ardando i %oi di ce!oli, rim!rover1 " !etm sen epetm4sen$ 'ietro e gli di e+ .Va dietro a me, Satana9 !erch@ t% non !en i econdo 7io, ma econdo gli %omini ; "v4 JJ$ , 3%i i %tili##a n%ovamente il verbo !itimw epitim3' "- rim!roverare$ del v4 JI, !oich@ 'ietro non vede il di egno di 7io %ll%omo con la .K/ mai% cola, ma !en a econdo gli %omini+ ma il !roblema rig%arda t%tti i di ce!oli, come %ggeri ce il ge to di Ge ( che i volta e gli g%arda 5dietro me; "-!sw mou ops' mu$ , Ge ( non caccia via 'ietro "alc%ne trad%#ioni dicono .l%ngi da me/$, ma lo invita a rimetter i al %o !o to, 3%ello della e3%ela dietro al mae tro 5Satana; , dallebraico sat=n, in greco )ia#llw dia&3ll', letteralmente ignifica avver ario, o tacolo, ci1 che i fra!!one nella tradaN nella letterat%ra veterote tamentaria " Gio&&e$ diventa la f%n#ione del con igliere di 7io " orta di mini tro$ che mette allo co!erto i !eccati degli %omini444 fino a diventare col%i che !inge l%omo a !eccareN nel N< ) ormai il nemico Altra co a ono i demoni o gli !iriti immondi che !o iedono alc%ne !er one "mai nel vangelo i !arla di %omini !o ed%ti da Satana$ , lo !irito ) infatti energia, che !%1 e ere anto "mondo, che e!ara dal male$ o immondo "che getta nel male$+ !en iamo al fanati mo religio o, energia che !inge al male !erch@ indottrinato in %na certa maniera e ini#ia a vacillare il ca tello che mi ono co tr%ito, divento %na be tia444 3%indi lindemoniato ) col%i che ) in balMa di 3%e ta for#a alienante, che rende la !er ona agente del male 5 econdo gli %omini; , in Marco il termine .%omini/ ha em!re %na valen#a negativa che e !rime l%manit& non reali##ata e i contra!!one al ?iglio dell%omo

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5Se 3%alc%no v%ol venire dietro a me " %kolou(e*n akoluthe8n$, rinneghi @ te o, !renda la %a croce e mi eg%a "%kolou(etw akoluthet'$; , ) la !rima volta che Ge ( !one le condi#ioni !er la e3%ela+ letteralmente dice 5 e 3%alc%no mi v%ol eg%ire444 mi eg%a; 5 e; , ne %no ) obbligato alla e3%ela, il di ce!olo ) libero 5dietro me; "-!sw mou ops' mu$ , do!o aver invitato 'ietro a rimetter i nella !o i#ione del di ce!olo, ora Ge ( %tili##a n%ovamente 3%e ta e !re ione >%indi Ge ( !one J condi#ioni, e !rimendole con J verbi allim!erativo "ordini$+ A4 5rinneghi @ te o; , aori to+ a#ione !%nt%ale al !a ato "non i torna indietro$ Nelle c%lt%re arcaiche ignifica rin%nciare a 3%alco a che i ritiene acro "!atria, famiglia444$+ 3%indi ignifica mettere al econdo !o to co e che i ritenevano valori a ol%ti, !erch@ chi non rinnega @ te o !rima o !oi rinnega Ge ( Il di ce!olo 3%indi non metter& al !rimo !o to la !ro!ria vita, ma 3%ella degli altri+ nella cena !a 3%ale t%tto 3%e to viene e !re o nel dono di @ attraver o il !ane E4 5!renda la %a croce; , aori to "idem come o!ra$ Nella cena !a 3%ale 3%e ta dimen ione della e3%ela ) e !re a dal calice ver ato+ e ere di !o ti a dare la vita !erch@ il n%trimento arrivi agli altri444 3%indi Ge ( non chiede nienete al di ce!olo che non vive anche l%i in !rima !er ona, come dimo trer& nella cena !a 3%ale Si tratta di d%e in egnamenti che Ge ( non !iega in %n conte to drammatico "mentre ) al macello$, ma in %n concte to di convivialit& "cena$, in modo da renderli a!!etibili+ !ane che n%te e vino che da gioia, che far tar bene, che rende felici444 la e3%ela non ) im!egno ma ochi tico9 >%e to non ignifica che nece ariamente i faccia la %a fine e nemmeno che 7io ci manda le croci, ma ignifica a %mere volontariamente latteggiamento del condannato che i fa carico del legno della croce, !ronto a rimetterci la faccia La croce non era !revi ta dal diritto gi%daico "che invece !revedeva la!ida#ione, im!iccagione e rogo$, ma era latroce %!!li#io che i romani avevano !re o dai !er iani, ri ervato ai delin3%enti !i( !ericolo i 3%ale deterrente e monito a non imitarli, infamia totale "!er 3%e to i ca!i dei gi%dei vorranno la croce !er Ge ($ J4 5mi eg%a; , !re ente+ ) %na#ione che contin%a ogni giorno 5'erch@ chi v%ol alvare la !ro!ria vita, la !erder&N ma chi !erder& la !ro!ria vita !er ca% a mia e del Vangelo la alver&; "v4 JL$ , Ge ( motiva il %o in egnamento, !artendo dalle co e !i( ovvie+ la fede non ) 3%e tione di cono cen#a, ma di convin#ione "!o ono cono cere beni imo %n !er onaggio torico, ma non credergli, mentre ono convinto che Ge ( orienti la mia vita$ >%indi abbiamo d%e !o ibilit&+ A4 credere che la alve##a coincida col mettere in alvo la !ro!ria vita , le !erien#a !er1 ci dice che t%tti moriremo, che ) %n inve timento incon i tente E4 credere che la alve##a coincida col dare la !ro!ria vita !er le E realt& em!re !re enti nella vita del di ce!olo "le te e del %rologo$+ a4 Ge ( b4 F%ona noti#ia >%indi la ca% a del =egno fa M che la vita !e a !er 3%e ta rende la !er ona di %n valore che nono tante arrivi la morte fi ica, garanti ce la vita Se la conver ione !ro!o ta dal Fatti ta ) la !reme a !er il =egno, 3%i i !ro!one il di ce!olato che ) 3%alco a di molto !i( im!egnativo 5vita "yu&' psykh$; "vv4 JD*JG$ , 3%i non i intende .anima/, ma vita anche nella %a ca!acit& di decidere, con a!evolmente !e a 5chi i vergogner& di me e delle mie !arole davanti a 3%e ta genera#ione ad%ltera e !eccatrice, anche il ?iglio dell%omo i vergogner& di l%i, 3%ando verr& nella gloria del 'adre %o con gli angeli anti; "v4 JB$ , 5ad%ltare e !eccatrice; richiamano limmagine !re a dallA< che e !rime linfedelt& del !o!olo 'er i rabbini 3%e ta ) la genera#ione del Me ia, che in niente i di ting%e dai !agani 16

'er Ge ( il ?iglio dell%omo "%manit& !ienamente reali##ata$ non i ricono cer& in 3%e ta %manit&, ono d%e modelli inconciliabili Gli 5angeli anti; ci dicono che Ge ( nella toria non ) olo, la %a o!era ) !rol%ngata dai di ce!oli che hanno raggi%nto !ienamente la loro %manit& e con eg%entemente la dimen ione divina Si tratta del !rimo ann%ncio e !licito della !a ione, che ar& ri!et%to J volte+ D4 Mc !,"1 , 'ietro lo rim!rovera G4 Mc 9,"1 , i di ce!oli non re!licano, ma di c%tono tra di loro % chi ia il !i( grande B4 Mc 10,""-"4 , Giacomo e Giovanni chiedono i !rimi !o ti nel =egno444 >%indi abbiamo in t%tte e J gli ann%nci lo te o chema+ a4 ann%ncio da !arte di Ge ( b4 rifi%to*incom!ren ione da !arte dei di ce!oli c4 in egnamendo %lle condi#ioni !er eg%irlo da !arte di Ge ( >%e to ri!etere eviden#ia t%tta la difficolt& a ca!irlo , J ) il n%mero della ol%to, della totalit& "nella ling%a ebraica non e i te il %!erlativo, !er 3%e to non i dice . anti imo/, ma . anto, anto, anto/$ >%e ti brani che contengono lann%ncio della !a ione ono ignificativamenti !o ti tra E e!i odi di g%arigione di ciechi+ - Mc !,22-26 "cieco di Fet aida$ , ) %n cieco anonimo incontrato allini#io del !ercor o di Ge ( ver o Ger% alemme, dove lanonimato nei vangeli ci %ggeri ce che non i v%ole em!licemente ri!ortare %n fatto di cronaca, ma i tratta di %na fig%ra ra!!re entativa del di ce!olo che non ca!i ce, non rie ce ad accogliere la b%ona noti#ia !erch@ ) tato formato da altre noti#ie444 >%e to ) il di ce!olo che accom!agna Ge (, magari ne fa %n oggetto di c%lto, ma non lo eg%e , la e3%ela ) cono cere Ge (, !or i in a colto della %a !arola, a imilarla e metterla in !ratica - Mc 10,46-42 "cieco di Gerico$ , ) il cieco Fartimeo incontrato alla fine del !ercor o, dove il nome Far*<imeo "- figlio dellonore$ ci %ggeri ce che 3%ando nella vita non cerchiamo altro che lonore, non vediamo !i( niente Entrambi ono ra!!re entativi di coloro che i erano fatti %nimmagine fal a del Me ia , !er 3%e to il econdo invoca Ge ( col nome di .?iglio di 7avide/, o ia figlio di %n ang%inario che ) !ronto a ri tabilire il regno di I raele con il ang%e Significativo 3%indi che al !rimo, %na volta g%arito, Ge ( chiede di non ritornare nel villaggio, o ia %n ambiente chi% o e tradi#ionali ta, dove il . i ) fatto em!re co M/ ) di norma e non !ermette di cogliere la novit& di Ge ( 7i fatto i com!iti del Me ia ono definiti in Lc 4,1!-19 "che cita liberamente Is 61,1-2$, che deve ann%nciare+ * b%ona noti#ia ai !overi * libera#ione ai !rigionieri * vi ta ai ciechi , al centro, lann%ncio !i( im!ortante * libert& agli o!!re i * anno di gra#ia Infatti i !rigionieri venivano calati in ci terne cavate nella roccia, dove rimanevano al b%io , 3%ando iamo o!!re i "da %n !otere e terno o anche !er no tra ca% a$ ) come e non vede imo, iamo inca!aci di vedere la no tra %manit& >%indi Marco dice la te a co a di "uca, ma non lo fa citando )saia, ben M in erendo il t%tto tra i E racconti di g%arigione dei d%e ciechi 7el re to 3%e to ann%ncio era gi& tato antici!ato im!licitamente nel batte imo di Ge ( "Mc 1,9-11$+ - in ambito civile , gli chiavi affrancati i recavano in %n fi%me, dove immergendo i e riemergendo volevano ignificare la morte dello chiavo e la rina cita a %omo libero - ri!re o in ambito religio o , rito di morte all%omo vecchio "conver ione$ !er rina cere a vita n%ova

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!er Ge ( , com!re o che ) %n rito che ha a che fare con la morte, !er l%i non ) %n morire al !a ato, ma %n accettare la morte al f%t%ro+ im!egno totale a reali##are il !rogetto del 'adre, fino al dono della vita Intere ante notare+ - Mc 1,10+ 5vide i cieli tra!!ar i "s&i.omnous skhi,omnus$; , non i dice che i cieli i .a!rirono/, come dicono alc%ne trad%#ioni, ma che i . tra!!arono/+ ci1 che ) tra!!ato non i richi%de - Mc 1,11+ 5<% ei il ?iglio mio; In !arallelo, nel racconto della !a ione - Mc 14, "!+ 5il velo del tem!io i tra!!1 " s&s( eskhsth4$; , t%tti !o ono vedere che ) v%oto, 7io ) %lla croce444 - Mc 14,"9+ il cent%rione dice 57avvero 3%e t%omo era ?iglio di 7io9; Il batte imo lo i ca!i ce alla l%ce della !a ione, inte a come reali##a#ione !iena dellim!egno D;8 :;NGE8O ;I :;NGE8I GEST O=IGINE 7EI VANGELI Se la !redica#ione di Ge ( !o iamo in 3%alche modo rintracciarla, ri %lta !i( difficile com!rendere chi ono tati gli a%tori dei vangeli e le com%nit& !er le 3%ali 3%e ti ono tati critti, e dalle 3%ali ) tata diff% a la F%ona noti#ia .'rei toria/ 7alla !redica#ione di Ge ( i ) formata t%tta %na tradi#ione ini#ialmente olo orale, tra me a a memoria , 3%e to ) avven%to alla l%ce della 'a 3%a, che ha !erme o di com!rendere la te a !redica#ione+ !er 3%e to i vangeli non ono %n em!lice re oconto di eventi "cronaca$ S nece ario tenere !re ente che abbiamo %n materiale frammentario che non ci !ermette di rico tr%ire t%tto nei !articolari ;-ol. vo% ?a(%a)& "ABLA*ACJI$ affermava+ 56ita )esu scri&i ne uit;, o ia 5Non ) !o ibile crivere %na vita di Ge (; Abbiamo 3%indi nei Vangeli %no critto di credenti !er credenti, dove lo co!o non ) la cono cen#a della vita di Ge (, ma di !orre allaccoglien#a della F%ona noti#ia in modo tale da dare %norientamento alla !ro!ria vita IL VANGELO NELLA COMKNI<X >%indi i Vangeli ono nati in conte ti com%nitari !articolari, e econdo gli t%di della c%ola candinava di Gerard hon che i ono concentrati %lle tradi#ioni orali, i di ce!oli avrebbero con ervato fedelmente ci1 che Ge ( ha detto, %tili##ando il metodo delle inagoghe dove veniva in egnato ad im!arare a memoria, ri!etendo >%e ta i!ote i ) intere ante, ma non tiene conto di alc%ni dati+ a4 i !rimi di ce!oli non !rovengono da %n conte to rabbinico, ma ono tati celti da Ge ( nel mondo lavorativo b4 la ri!eti#ione non rende ragione dellincom!ren ione dei di ce!oli, che nei vangeli ) me a !articolarmente in eviden#a "come i !otrebbe dare im!ortan#a e ri!etere ci1 che non i ca!i ce?$ c4 i tratta di %ni!ote i che non tiene conto della com!le it& delle fonti 7i fatto !%1 ill%minarci la !arabola del eminatore " Mc 4,1-20 e RR$, dove limmagine dei H .terreni/ di c%i olo A ) !rod%ttivo ci dice che la !redica#ione del =egno ) oggetta a fallimenti , la 'arola va a imilata !er e ere te timoniata e vi %ta, non ri!et%ta+ olo co M !otr& e ere a %a volta a imilata >%indi !o iamo !en are al gr%!!o dei di ce!oli che ha c% todito la %a 'arola, cercando em!re !i( di com!renderla 'er 3%e to, in modo creativo, en#a condi#ionamenti i tit%#ionali, ) tato !o ibile far confl%ire nei vangeli+ - memoria della toria di Ge ( 18

e !erien#a di fede

LA =E7APIONE 7EI VANGELI Come i afferma nella !rima concl% ione al 6angelo di Giovanni, nel N< non viene raccontato t%tto % Ge (, i fa %na celta f%n#ionale a % citare la fede di chi legge e a colta+ 5Ge ( in !re en#a dei %oi di ce!oli, fece molti altri egni che non ono tati critti in 3%e to libro; " Gv 20,"0$ 'o iamo 3%indi tracciare %nitinerario+ A4 Ge ( e la %a 'arola F4 com%nit& !o t*!a 3%ale , le !erien#a del =i orto cambia radicalmente la vita dei di ce!oli che i lanciano allann%ncio della F%ona noti#ia, altrimenti non !iegabile do!o %na confitta co M grande come la croce C4 evangeli ti , olo do!o il !a aggio della com%nit&, intervengono gli agiografi che ono !inti alla te timonian#a do!o aver a imilato la 'arola "non em!licemente ri!et%ta, come nel genere midrashico %tili##ato nelle c%ole rabbiniche$ Nei redattori finali noi ricono ciamo gli a%tori i !irati, che % ano le fonti con libert& ma anche rimanendo fedeli al me aggio , negli evangeli ti fedelt& e libert& ono d%e 3%alit& in cindibili "!4e 4 la !%rifica#ione del <em!io ad o!era di Ge ( avviene allini#io in Giovanni, mentre ) !o ta alla fine nei inottici+ t%tti mo trano fedelt& al me aggio ri!ortando %n e!i odio fondamentale nella vita di Ge ( !er ca!ire che 7io non ) %na !ro tit%ta che i fa com!rare, ma tra mettono 3%e to me aggio con am!ia libert&N in Matteo A*E i !arla dellinfan#ia di Ge (, ma in modo originale, che v%ole tra mettere %n me aggio ben !reci o !er coloro che cono cenvano bene lA<+ ) vero che Mo @ ) grande, ma 3%i iamo di fronte ad %no che lo %!era di gran l%nga444$ S inoltre nece ario tenere conto che la tra mi ione del me aggio ) tata me a in atto a vari livelli+ - ling%a , dallaramaico al greco "!oi %cce ivamente al latino, alle ling%e volgari$ - l%ogo , dalla cam!agna alla citt& - c%lt%ra , dallambiente !ale tine e al c%ore dellIm!ero - conte to eccle iale , adattato alle diver e com%nit&444 >%indi abbiamo+ A,F,C e non em!licemente+ A,C <enere conto di 3%e to !ermette di e ere co cienti che !er leggere ed inter!retare i vangeli ) nece ario fare e !erien#a dello S!irito, e non vogliamo che 3%ello che contengono rimanga lettera morta , 3%e to !ermette di re tare fedeli anche al Ge ( torico, di non dimenticarci della %a %manit&, di non negare lIncarna#ione, di non cadere nella gno i !%ra+ Ge ( non ) %n e ere cele tiale, ) tato %n %omo del %o tem!o che ha av%to %n im!atto forti imo nella c%lt%ra Il %o me aggio liberante lo tra mette con la !arola "!arla francamente+ 5avete fatto 6del <em!io8 %na !elonca di ladri;, Mc 11,17$ e con le a#ioni " iede a tavola coi !eccatori444$ Ge ( non a!!arteneva a ne %n gr%!!o religio o del tem!o " acerdoti, cribi, fari ei, add%cei, #eloti, e eni444$ e !ro!rio !er 3%e to 3%ello che dice ) %na novit& non in3%adrata che da fa tidio a t%tti Non gli intere a ri!ro!orre le vecchie i tit%#ioni, i !ila tri di I raele+ - monarchia , !arla del =egno, ma intende altro - <em!io , con l%i fini ce le cl% ivit& di l%oghi di c%lto !rivilegiati acerdo#io , non c) bi ogno di intermediari444 Non identificando i con 3%e ti .!ila tri/ mo tra di non e ere intere ato nemmeno a denaro, !re tigio e !otere, che ad e i erano a ociati , !er Ge ( ono realt& ataniche, !erch@ non olo non co tr%i cono la ociet&, ma la demolli cono, fomentando rivalit&, odio e !oten#a >%indi !o!one delle alternative alla %a com%nit&+ - denaro , condivi ione 19

!re tigio , %g%aglian#a !otere , ervi#io

G8I *<RITTORI Noi oggi vogliamo a!ere t%tto %gli a%tori dei vangeli, ma ) com!ren ibile che non !arlino i @, !erch@ il loro co!o ) la ciare %na te timonian#a % Ge (, non % di loro , anche e !artendo dal te to !o iamo tracciare %na loro fi ionomia, il genere letterario dei vangeli ) diver o da altri dove la%tore !arla in !rima !er ona "!4e 4 Apocalisse+ 5Io Giovanni444;$ I vangeli ono o!ere anonime, critte tra il DL e il CI "alc%ni i!oti##ano che Marco ia critto ancora !rima, com%n3%e non lontano dalla I g%erra gi%daica$, e gi& attorno al AEL ono raggr%!!ati in ieme , ini#ialmente non hanno titolo, ma a !artire dal II ec4 la tradi#ione cri tiana a egna a cia c%no %nidentit& degli evangeli ti+ secondo 0 nome allacc% ativo "!4e 4 /010 203/45$ >%e to titolo ci dice che il vangelo ) %no olo "%na ola ) la b%ona noti#ia9$, ma tra me o in H ver ioni diver e 5a()o

Secondo gli t%di att%ali, 3%a i %nanimemente i concorda nel dire che Marco ia il vangelo !i( antico, che co tit%i ce %na fonte anche !er Matteo e "uca "vedi o!ra$ Come gi& detto Marco ) il !rimo a di !orre gli elementi della tradi#ione econdo %n !iano !reci o, !i( vicino cronologicamente a Ge ( e contem!oraneo ai te timoni che lo hanno cono ci%to "con Matteo e "uca la it%a#ione cambia, e i ente le igen#a di allargare gli critti, !4e 4 con i racconti dellinfan#ia$ 5a00eo

A%tore , Papia -i Ge(apoli "AHI d4C4$ lo attrib%i ce a Matteo le attore "lo te o che "uca chiama Levi$ e arebbe tato critto in aramaico e !oi tradotto in greco, ma il %o greco c%rato, con %no tile obrio e originale, fa ca care 3%e ta i!ote i Inoltre lo tile c%rato del greco embra !oco conciliar i con il me tiere di e attore444 !i( facile che i tratti di %no criba molto raffinato, come emerge dalle n%mero e cita#ioni dellA< "circa LI$ e dallindi#io che ci la cia in Mt 1",42+ 5ogni criba diven%to di ce!olo del regno dei cieli ) imile a %n !adrone di ca a che e trae dal %o te oro co e n%ove e co e antiche; 7i fatto, !%r dovendo i trattare di %n gi%deo*cri tiano, la teoria delle fonti fa ca care anche li!ote i che la%tore debba identificar i con %n di ce!olo di Ge (, !erch@ e co M fo e arebbe !artito dalla %a e !erien#a !er crivere il vangelo, e non dalla fonte Marco ?onti , le %e !o ibili fonti ono+ Marco, fonte >, materiale !ro!rio " o!ratt%tto vangelo dellinfan#ia$ 7ata#ione e l%ogo di com!o i#ione , !robabilmente critto do!o il GI " Mt 22,7+ la !arabola degli invitati alle no,,e del figlio del re, embra !arlare della di tr%#ione di Ger% alemme 3%ando dice che 5il re i indign1, mand1 le %e tr%!!e, fece %ccidere 3%egli a a ini e diede alle fiamme la loro citt&;$ Si tratta di %n vangelo molto !i( didattico ri !etto a Marco , ) critto !er %na com%nit& che nece ita di cateche i, i tr%#ione, o!ratt%tto !er il !ericolo di tenden#e fari aiche+ !robabilmente la com%nit& alla 3%ale i rivolge il vangelo ) Antiochia, com!o ta da gi%deo*cri tiani o ervanti, ma con la !re en#a anche di cri tiani !i( a!erti "I7%a=io -i ;%0io)$ia !arla di 3%e to vangelo$ Alla l%ce di 3%e to devono e ere lette anche le invettive contro gli cribi e fari ei " Mt 2",1"+ 5G%ai a voi, cribi e fari ei i!ocriti444;$ , il !roblema non ono i contem!oranei di Ge (, ma le tenden#e che i tavano ri!re entando nella com%nit&

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Il !ericolo infatti ) em!re 3%ello di voler e ere %na com%nit& di !%ri+ la para&ola della ,i,,ania "Mt 1",24-"0$ invece v%ole !ro!rio in egnare a non radicare niente, a non com%nicare ne %no, lim!ortante ) im!egnar i ad e ere grano che n%tre an#ich@ #i##ania che ) to ica Altro !roblema che emerge ) la fal a religio it& che cerca di fatto di co tr%ir i %na re!%ta#ione+ !er 3%e to i invita a fare lelemo ina, !regare e digi%nare in egreto444 " Mt 6,1-1!$ Str%tt%ra del vangelo , eviden#ia la genialit& della%tore da %n !%nto di vi ta letterario, ) %na orta di rive timento del conten%to+ !ro!rio !er 3%e to deve e ere com!re a, e i v%ole gi%ngere a 3%e t%ltimo A4 E4 J4 titolo "A,A$ genealogia e infan#ia "A,E*E,EJ$ * prologo !re!ara#ione "J,A*H,AA$ p(o)la1a=io%e -el Re7%o e (ivela=io%e -el 5essia "H,AE*AD,EI$ a4 di cor o della montagna "cc4 L*G$ b4 di cor o mi ionario "c4 AI$ c4 di cor o !arabolico "c4 AJ$ cor!o del vangelo con (esis0e%=a -ei -is)epoli "AD,EA*EI,JH$ L blocchi di di cor i d4 di cor o com%nitario "c4 AB$ Ge(usale11e@ GesA e lBis0i0u=io%e 7iu-ai)a "EA,A*EL,HD$ e4 di cor o "AH,A*AD,B$ !a ione, morte, ri %rre#ione "ED,A*EB,AL$ epilogo "EB,AD*EI$ , detto .manife to di Ge (/, dove i invita a fare e !erien#a del =i orto e a fare di ce!oli in .t%tte le na#ioni/ "non invito ettario, ma de tina#ione %niver ale della alve##a$

H4 L4 D4

Lo!era ) tr%tt%rata in modo da e ere articolata attorno a L blocchi di di cor i, t%tti concl% i con la form%la fi a+ 53%ando Ge ( ebbe terminato 3%e to di cor o; " Mt 7,2!> 11,1>1",4"> 19,1> 26,1 $, che v%ole richiamare Dt "2,44+ 53%ando Mo @ ebbe terminato 3%e te !arole444; , i v%ole ri!ro!orre lo chema del 'entate%co, che econdo la tradi#ione f% critto da Mo @, !er fare n%ovamente %n confronto tra la fig%ra del !atriarca e 3%ella di Ge ( Sem!re relativamente alla tr%tt%ra ) !o ibile vedere %na grande incl% ione di t%tto il cor!o del vangelo tra il prologo e lepilogo, anche gra#ie a dei !aralleli mi me i in eviden#a dallo t%dio di ?9 F(a%&e1Clle "ACGH$+ 1,2" 5Emman%ele444 7io con noi; 2!,20 5Io ono con voi; 1,20> 2,1"-19 5Langelo del Signore; 2!,2-4 5Langelo del Signore; 2,2 e se779 magi dallOriente 2!,294 invito a i tr%ire t%tte le genti 2,10-11 5Vi to444 i !ro trarono; 2!,17 5Vi to i !ro trarono; 2,19991"919 5Ed ecco444; 2!,20 5Ed ecco io ono444; Vangelo dellinfan#ia "Mt 1-2$ Si trovano ia in Marco che in "uca e ri !ondono ad %ne igen#a n%ova della com%nit&+ e la com%nit& di Marco ancora, !er il forte im!atto della b%ona noti#ia, non i chiedeva altro, %cce ivamente ci i ) !o ta la domanda %lle origini di Ge ( >%e ti offrono anche dei dati torici, !4e 4 il l%ogo della na cita di Ge ( che avviene a Fetlemme "lo dicono ia Mc che "c$, al tem!o di Erode "il i tema cla ico di datare era !er regni$+ !er1 il vero co!o ) velare lidentit& me ianica di Ge ( Si tratta di %na orta di .!rel%dio/, dove i !re entano t%tte le tematiche che !oi aranno vil%!!ate nel cor o dello!era , non i !%1 ca!ire il re to, e non i ca!i ce 3%e to+ !ro!rio come %nintrod%#ione, ) critta do!o la reda#ione del re to del vangelo >%e ti d%e ca!itoli !o ono e ere tr%tt%rati in E grandi blocchi, che ri !ondono alle domande che normalmente ci facciamo 3%ando cono ciamo %na !er ona+

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ca!4 A "genealogia 0 ann%ncio a Gi% e!!e$ , ri !onde alla domanda+ chi ) Ge (? S il Me ia9 >%e to blocco ini#ia con le !arole ##loj gensewj &&los gense's "5libro della genera#ione;$ e termina con 5lo chiam1 Ge (; "Mt 1,24$ E4 ca!4 E "Magi 0 f%ga e rientro a Na#aret$ , ri !onde alla domanda+ dove ) nato Ge (? Na ce a Fetlemme, ma la %a toria non rimane chi% a entro i confini della Gi%dea, gi& dal v4 EE i dice che la famiglia i !o ta in Galilea >%e to blocco ini#ia con le !arole 67 so$ genn (ntoj ;)4so5 genn4thntos "5generato Ge (;$ e termina con 5 ar& chiamato Na#areno; " Mt 2,2"$, e non Fetlemita9 >%indi gi& da 3%e ti E ca!itoli Matteo v%ole ribaltare gli chemi della ociet& religio a del tem!o, !er !re!ararci alla novit& di Ge (+ ne %no !en ava che il Me ia veni e dalla Galilea, ma dalla Gi%dea+ l%ogo che godeva di %na cattivi ima re!%ta#ione, l%ogo di contadini e rivolto i, a contatto con religioni !agane444 Altri !ro!ongono %na tr%tt%raRdivi ione in J !arti+ A4 1,1-17 , genealogia E4 1,1!-24 , na cita J4 2,1-2" , con eg%en#e della na cita Altri ancora %na %ddivi ione in L blocchi, corri !ondenti alle L cita#ioni dei !rofeti, con al centro le!i odio delladora#ione dei Magi Ru-olp$ Pes)$ o tiene che 3%e ti E ca!itoli ono %na orta . Midrash cri tologico/, anche con iderando che molti t%dio i i!oti##ano che Matteo ia tato %no criba e !erto di tecniche gi%daiche di e ege i, o addiritt%ra che dietro di l%i ci ia t%tta %na c%ola "%n team di t%dio i delle Scritt%re$ In fatti, come gi& detto, embra che in Mt 1",42 ci forni ca %n %o identikit+ 5ogni criba diven%to di ce!olo del regno dei cieli ) imile a %n !adrone di ca a che e trae dal %o te oro co e n%ove e co e antiche;444 !er 3%e to ) difficile !en are che i tratti di %n !%bblicano, e attore delle ta e9 7a notare d%e co e+ - nella n%ova com%nit& anche lo criba con la %a a%torit& ) chiamato al di ce!olato - !rima dal te oro "ba%le$ tira f%ori co e n%ove "non noj nos, ma kainj kains$, !oi le antiche , olo alla l%ce della novit& ) !o ibile leggere lantico+ non aggi%ngendo le co e n%ove, ma com!rendendo il vecchio alla l%ce del n%ovo Ktili##a alc%ne tecniche ti!iche dei !rofe ioni ti in 3%e to cam!o+ - !aralleli mi con ri!eti#ioni di !arole "53%ando !regate444 ma 3%ando t% !reghi444, Mt 6,4-4N 53%ando digi%nate444 ma 3%ando t% digi%ni444;, Mt 6,16$ - form%le di introd%#ione !er citare !a i dellA< "5!erch@ i com!i e ci1 che era tato detto !er me##o del !rofeta;, Mt 1,22$ - form%le concl% ive di di cor i "53%ando Ge ( ebbe terminato 3%e to di cor o;, Mt 7,2!$ - % o delle cifre "G domande nel %adre nostro, G g%ai, G demoni, G !ani, G volte G444 alle AI !iaghe inflitte alle!oca di Mo @ 3%i corri !ondono AI racconti di g%arigioni444$ In !articolare il genere midrashico ) %n commento alle Scritt%re e nel Midrash sull0:sodo i ritrovano diver i elementi ri!re i da Matteo+ trage di bambini , non or!rende !er la cr%delt& di Erode "fece amma##are n%mero i membri della %a famiglia !er !a%ra di com!lotti e !er gelo ia di chi avrebbe dov%to %ccedergli al trono do!o la morte444$ ma toricamente embra %n fatto im!robabile !erch@ n@ "uca, n@ torici come Gi% e!!e ?lavio ne !arlano 'robabilmente i tratta !ro!rio di %n !aralleli mo con la toria di Mo @ commentata nel Midrash, dove anche il faraone com!ie %na !er ec%#ione imile - vi ione di Gi% e!!e , anche nel Midrash i !arla di %na vi ione av%ta dal !adre di Mo @ che gli ann%ncia che il figlio ar& il alvatore del %o !o!olo444 In 3%e ti d%e ca!itoli i %tili##ano diver i nomi !er indicare Ge (+ 22

A4

Cri to "Mt 1,16$ , alla fine della genealogia "Knto, Me ia$+ i dice 5chiamato il Cri to;, e !re ione % ata anche da 'ilato d%rante il !roce o+ anche 3%i iamo di fronte ad %n me iani mo frainte o Ge ( "Mt 1,21$ , nome indicato dallangelo "Salvatore$ Emman%ele "Mt 1,16$ , econdo la !rofe#ia di )saia "7io con noi$ re dei Gi%dei "Mt 2,2$ , co M lo chiamano i Magi !agani, come criver& anche 'ilato %lla croce, mentre gli ebrei avrebbero detto .re di I raele/

Attraver o delle cita#ioni dellA< i v%ole dimo trare fin dallini#io che t%tto ci1 che era tato ann%nciato dai !rofeti i ) avverato nella !er ona di Ge (, introd%cendole con la form%la cla ica 5!erch@ i com!i e ci1 che era tato detto !er me##o del !rofeta; " Mt 1,22$ , nono tante l% o che ne fa Matteo, i tratta di !a i che %n rabbino mai avrebbe citato !er ann%nciare il Me ia, !erch@ di fatto non ono cita#ioni .me ianiche/, ma levangeli ta le com!rende alla l%ce della novit& di Ge ( Anche 3%i i %tili##a la tecnica del Midrash "dal verbo darash - .ricercare/$, che !%1 e ere+ - halakiko , ricerca di te ti !er inter!retare la Legge - haggadico , ricerca di te ti !er inter!retare racconti veterote tamentari " orta di commento$ - peshet , ricerca di te ti !er inter!retare il ignificato e atto della 'arola "ti!ico di >%mran$ Gi& da 3%i vediamo che i tratta di %no!era teologica, !erch@ Matteo cita le Scritt%re con am!ia libert&, a!!licandole alle loro it%a#ioni e i ten#iali+ non ) arbitrariet&, ma lett%ra alla l%ce del Cri to ri orto Mt 1,2"+ 5:cco> la vergine concepir e dar alla luce Is 7,14+ 5:cco? la vergine concepir e partorir un un figlio? lo chiameranno :manuele ; figlio> che chiamer :mmanuele; Se in I aia i % a il ingolare "5chiamer&;$, !erch@ ci i riferi ce alla moglie del re Aca#, nel vangelo i % a il !l%rale "5lo chiameranno;$ !ro!rio !erch@ t%tti dovranno ricono cere che ) il .7io con noi/ 7i fatto al ver etto EL Gi% e!!e chiama il bambino Ge (, come !reann%nciato dallangelo " @eh7uac . alvatore/, letteralmente .il Signore alva/$, e non Emman%ele "- .il 7io con noi/, come !ecificato$ , anche l%i deve ricono cere 3%e to fatto ina%dito 7a notare che il vangelo i concl%de con le !arole di Ge (+ 5Io ono 6col%i che )8 con voi 6Emman%ele8 t%tti i giorni, fino alla fine del mondo 6 em!re8; " Mt 2!,20$ , anche nel cor o del vangelo i ribadi ce 3%e to fatto ina !ettato di %n 7io che i incarna e che accom!agna !er em!re l%manit&, 3%ando Ge ( afferma+ 5dove ono d%e o tre ri%niti nel mio nome, li ono io in me##o a loro; " Mt 1!,20$ Mt 2,6+ 5: tu> 1etlemme> terra di Giuda> non sei Mi 4,1+ 5: tu> 1etlemme di :frata> cos# piccola per davvero l0ultima delle citt principali di Giuda? da te essere fra i villaggi di Giuda> da te uscir per me colui infatti uscir un capo che sar il pastore del mio che deve essere il dominatore 6archont&8 di )sraele; popolo> )sraele; >%i nel vangelo i fa %n miA, %tili##ando limmagine del !a tore di 2 Sam 4,2 attrib%ita a 7avide , 3%indi abbiamo %n !a aggio ignificativo da .dominatore/ a .!a tore/, che caratteri##a 3%e to Me ia Mt 2,144 5Dall0:gitto ho chiamato mio figlio; Os 11,1+ 5Dall0:gitto ho chiamato mio figlio; >%e ta !rofe#ia ) citata nel econdo ann%ncio dellangelo 3%a i alla lettera, ma il te to non !arlava di %na !rofe#ia, ben M de criveva 3%alco a che era gi& accad%to "libera#ione di I raele$ , il me aggio che i v%ole tra mettere ) che anche il Me ia ha fatto le !erien#a delle ilio Se 7io attraver o Mo @ ha manife tato il %o amore !er il %o !o!olo liberandolo dallEgitto, attraver o Ge ( manife ter& il %o amore a t%tta l%manit& Mt 2,1!+ 5Bn grido ( stato udito in 2ama> un pianto e Ger "1,14+ 5Bna voce si ode in 2ama> un lamento e un lamento grande? 2achele piange i suoi figli e non un pianto amaro? 2achele piange i suoi figli> e non vuole essere consolata> perch non sono piC ; vuole essere consolata per i suoi figli> perch non sono piC; Abbiamo l%nica cita#ione che chiama il !rofeta !er nome " Geremia$, ma !i( che %na !rofe#ia i con tatava 3%alco a di tragico , =achele ) morta di !arto ed ) tata e!olta a =ama, vicino a Ger% alemme+ il !rofeta 23

la vede % cire dalla tomba !er !iange ancora i %oi figli, 3%ando vengono !ortati in e ilio >%i ci i riferi ce ad %na trage vol%ta dal !otere, e lo te o !rofeta Geremia ar& citato da Matteo anche !er in occa ione della morte di Gi%da " Mt 27,9$, anche 3%e ta ca% ata dal !otere, come 3%ella di Ge ( , nono tante le o!!o i#ioni del !otere il !iano di 7io va avanti Mt 2,2"+ 5+ar chiamato -a,areno; "letteralmente D 5a.wra*oj -a,'ra8os$ >%e ta !rofe#ia ) al3%anto originale444 !erch@ ne %n !rofeta la fa9 7i fatto i mo tra di avere %na vi ione molto !i( am!ia della !rofe#ia, en#a rid%rla a 3%ella conten%ta nei libri della Scritt%ra che ono detti 'rofeti 7i fatto l% o al !l%rale .!rofeti/$ ci dice che t%tta la 'arola ha %na dimen ione !rofetica Kn !rimo ignificato dell% o del termine 5a.wra*oj -a,'ra8os !%1 e ere !er indicare che comincer& la %a mi ione a Na#aret, l%ogo malfamalto di c%i lA< mai !arla , ancora %n invito a ca!ire lidentit& del Me ia, che !%r e endo nato a Fetlemme, ma ini#ia la %a mi ione in %na regione malfamata Ma !robabilmente Matteo v%ole giocare con 3%e to termine, anche !erch@ avrebbe !ot%to % are il !i( ovvio 5a.ar'noj -a,arnos, % ato da Marco e "uca "che cono ce le d%e forme$ >%indi il termine 5a.wra*oj -a,'ra8os !otrebbe venire da %na di 3%e te e !re ioni dellebraico+ - n9sar - c% todire , c% todir& il !o!olo come il !a tore, ) il liberatore " Is 42,6> 49,!$ - n9,8r - con acrato , for e %n all% ione al Me ia " Gdc 1",497$ - n4ser - virg%lto , ri!re o da Is 11,1+ 5Kn germoglio !%nter& dal tronco di Ie e, %n virg%lto !%nter& dalle %e radici; "i!ote i !i( convincente$N i in eri ce nelle !rome e davidiche, ma ) l%i a dargli com!imento In Mt 2 i !arla del 5bambino; ben C volte, ma t%tte con a#ioni al !a ivo , la me ianicit& di Ge ( non i !%1 ca!ire come %nidea di !otere, ma di ma ima debole##a+ anche 5a.wra*oj -a,'ra8os ci dice che 3%e to Me ia non ri !onde agli chemi che ci eravamo co tr%iti Genealogia di Ge ( "Mt 1,1-17$ Nella c%lt%ra del tem!o la genealogia era %n re3%i ito im!ortante, %na orta di carta didentit&, che dimo trava le caratteri tiche nece arie !er e ercitare alc%ne f%n#ioni, 3%ali il acerdote o anche il f%n#ionario di corte , anche dal Me ia ci i a !ettava alc%ne caratteri tiche, !rima fra t%tte la di cenden#a davidica+ !er 3%e to Matteo la in eri ce allini#io del vangelo, anche e la traordinariet& della %a di cenden#a ) manife tata dalla catena che i interrom!e !ro!rio con Gi% e!!e In t%tto vengono elencate HE genera#ioni, o ia AH O J, dove la tri!lice ri!eti#ione ignifica affermare con ic%re##a il dato , i tratta di %nindica#ione n%merale che econdo la gematria ebraica ha em!re %n ignificato "in 3%e to Matteo dimo tra di . a!er giocare/ con le cifre, ti!ico degli cribi del tem!o$ Alc%ni i!oti##ano che il n%mero AH ia la omma delle cifre che corri !ondono alle lettere del nome .7avide/, ten%to conto che 3%e to nellantichit& aveva olo con onanti+ infatti in ebraico i n%meri ono e !re i con le lettere+ 7-H V-D totale AH , Ge ( ) veramente il Me ia di tir!e davidica 7-H Altri inter!retano 3%e to come %nanalogia della toria al ciclo l%nare, fatto di EB giorni+ l%na n%ova , l%na !iena , l%na n%ova , l%na !iena A&ramo Davide esilio GesC cre cita "AH$ declino "AH$ cre cita "AH$ Altra inter!reta#ione HE - D "im!erfe#ione$ O G "!erfe#ione$ 6lim!erfe#ione a ol%ta ) J volte D+ DDD, il n%mero della Fe tia8 In ogni ca o i tratta anche 3%i di %n dato non !rettamente torico, e i notano alc%ne .ine atte##e/+ - !er avere tale cifra ) nece ario contare E volte ia 7avide che Ieconia - le !rime AH genera#ioni co!rono %n arco di tem!o di GLI anni, le %cce ive AH %n arco di tem!o di HII anni, 3%elle ancora %cce ive DII anni444 24

- Foo# e 3%ella che ) detta %a madre Acab ono vi %ti a EII anni di di tan#a - al v4 B i altano J genera#ioni, facilmente rico tr%ibili da altri !a i biblici Si tratta 3%indi !rima di t%tto di %n te to teologico, !er1 e il Midrash ) %n commento alle Scritt%re, Matteo commenta Ge ( con le Scritt%re, che diventano %no tr%mento+ Ge ( ) !i( im!ortante di 3%ello che ) tato detto % di l%i Nella genealogia !er1, diver amente da come i faceva normalmente, com!aiono anche H fig%re femminili , i tratta di donne che vivono f%ori del conte to !atriarcale e che ono allorigine di na cite irregolari, co M come Ge ( na ce .irregolarmente/ f%ori del conte to !atriarcale, en#a concor o !aterno+ A4 <amar "Mt 1,"$ , genera figli dal %ocero Gi%da "ince to$ E4 =acab "Mt 1,4$ , genera figli da %no f%ori del !o!olo J4 =%t "Mt 1,4$ , genera figli da col%i che lha ri cattata H4 moglie di Kria "Mt 1,"$ , !er !%dore nemmeno la i chiama col %o nome Fet abea, genera figli da 7avide, %o amante e omicida del marito Nono tante 3%e to la fig%ra di Gi% e!!e in 3%e to vangelo ) fondamentale, !erch@ ) col%i che conferi ce a Ge ( %nidentit& ociale con la %a !aternit& legale , a!!artiene al !o!olo e alla di cenden#a davidica Viene !re entato come %na f%ig%ra che fa delle celte+ - ) !o ato, anche e ancora non vive in ieme alla moglie co!re che la moglie ) incinta - ) %n sadi "- gi% to$, o ia o ervante della Legge , ) ten%to a den%nciare !%bblicamente la moglie444 ma Matteo ) il vangelo che !i( di ogni altro mette in di c% ione %na certa conce#ione di gi% ti#ia+ !rima della norma c) la !er ona, non c) gi% ti#ia en#a mi ericordia Infatti il !eccato !i( grave ) far male al !ro imo entendo i la co cien#a a !o to !er aver o ervato la norma444 Anche in 3%e to abbiamo %n !rel%dio che antici!a alc%ne afferma#ioni di Ge (+ 5 e la vo tra gi% ti#ia non %!erer& 3%ella degli cribi e dei fari ei, non entrerete nel regno dei cieli; "Mt 4,20$ 5im!arate che co a v%ol dire+ mi ericordia io voglio e non acrificiN io non ono ven%to infatti a chiamare i gi% ti, ma i !eccatori; " Mt 9,1"$ Anche la !rima beatit%dine ar& %lla mi ericordia444 - decide di ri!%diarla in egreto , !er l%i !revale la mi ericordia "%na mi ericordia che era !reval a anche nei H ca i delle donne della genealogia$ 'ro!rio nel momento in c%i Gi% e!!e ) dibatt%to e a colta la %a co cien#a facendo !revalere la mi ericordia, fa e !erien#a di 7io 'robabilmente anche la tenden#a fari aica di far !revalere la norma %lla mi ericordia i tava ri!re entando nella com%nit&, ma e la mi ericordia %ni ce, la!!lica#ione terile della norma divide

Mt 1,1!-24+ 5Co M f% generato Ge ( Cri to+ Maria, %a madre, e endo !rome a !o a di Gi% e!!e, !rima che anda ero a vivere in ieme444; Si tratta dellann%ncio a Gi% e!!e Innan#it%tto ) im!ortante vedere che il !a o ) co tr%ito econdo %na !reci a tr%tt%ra, %llo tile della letterat%ra midrashica, im!ortanti ima !er com!rendere il ignificato e !er leggere il brano alla l%ce di 3%e to ignificato+ oggi noi abbiamo la !%nteggiat%ra, ma al tem!o la tr%tt%ra faceva la te a f%n#ione+ Maria i trova incinta Gi% e!!e ) dibatt%to tra la gi% ti#ia e la mi ericordia A W il Signore !arla attraver o langelo F W ann%ncia che Maria !artorir& %n figlio, ra ic%rando Gi% e!!e C W dovr& e ere chiamato Ge ( AA W il Signore ha !arlato !er me##o del !rofeta FA W ann%ncia che la vergine !artorir& %n figlio CA W il %o nome ar& Emman%ele 25

AE W la !arola del Signore ) a coltata da Gi% e!!e FE W la !o a !artori ce il figlio FE W viene chiamato Ge ( >%indi la !rofe#ia, che ta al centro, non ) !o ibile com!renderla en#a ci1 che !recede, ma o!ratt%tto en#a la %a reali##a#ione - 5Maria, %a madre444 Gi% e!!e %o !o o; "vv4 AB*AC$ , la madre ) im!ortante !er dare le ere biologico, Gi% e!!e ) im!ortante !er dare le ere ociale che !ermette a Ge ( di e ere ricono ci%to a t%tto diritto come il Me ia - 5Gi% e!!e %o !o o, e endo %n %omo gi% to e non volendo acc% arla !%bblicamente, !en 1 di ri!%diarla in egreto; "v4 AC$ , viene !re entata la it%a#ione di cri i di Gi% e!!e, di conflitto - 5Mentre tava con iderando 3%e te co e, ecco gli a!!arve in ogno %n angelo del Signore ; "v4 EI$ , !o iamo vedere %n !aralleli mo con il ogno di Giacobbe " Gn 2!,10-19$+ Gn EB,AE+ 5fece %n ogno; "0 attivo$ Mt A,EI+ 5gli a!!arve in ogno; EB,AH+ i !romette %na di cenden#a A,EA+ i ann%ncia %n figlio EB,AL+ 5io ono con te; A,EJ+ 5Eman%ele, che ignifica 7io con noi; EB,AC+ 5chiam1 3%el l%ogo Fetel; A,EL+ 5lo chiam1 Ge (; Il ogno di Giacobbe !er1 con i teva nel vedere %na . cala/ dove gli angeli di 7io alivano e cendevano+ di fatto i tratta di %no ,iggurat "ca a di 7io$, tem!io babilone e fatto a !iramide a caloni , il !aralleli mo dei ogni erve a Matteo !er dire che non c) !i( bi ogno di 3%e ta .ca a di 7io/ ge tita da mediatori, con lEmman%ele facciamo e !erien#a diretta di 7io in me##o a noi - 5angelo del Signore; , !arafra i di 7io che denota latten#ione ma ima dello criba Matteo Nel vangelo dellinfan#ia 3%e ta fig%ra i trova J volte+ A4 ann%ncio a Gi% e!!e , 7io ) col%i che ann%ncia la vita E4 invito a f%ggire in Egitto , 7io ) col%i che difende la vita J4 invito a tornare in I raele , 7io ) col%i che c% todi ce la vita >%indi e il !otere ra!!re entato da Erode i fonda %lla di tr%#ione della vita, la logica di 7io ) 3%ella che ann%ncia, difende, c% todi ce la vita 'o iamo notare %na differen#a o tan#iale+ a4 56I Magi8 al vedere la tella, !rovarono %na grandi ima gioia; "E,AI$ "letteralmente+ 5 i rallegrarono di %na grandi ima gioia;, ridondan#a$ , anche i !agani i rallegrano delle !erien#a del 7io con noi444 ma e t%tti i rallegrano 3%alc%no rimane t%rbato9 b4 5il re Erode re t1 t%rbato; "E,J$ , ) il !otere che i im!a%ri ce di %n bambino, !erch@ i rende conto che rie ce a controllare t%tto, ma gli f%ggono le co e !i( im!ortanti - 5Ge (; "vv4 EA4EL$ , rom!e la tradi#ione, 3%e to nome non a!!artiene a ne %n antenato di Ge (9 8u)a

A%tore , ) l%nico che tra gli evangeli ti i !re enta in !rima !er ona, nel %rologo+ 5) !ar o bene anche a me444; e ci dice che non ) %n te timone oc%lare "dice di averli con %ltati$ I 'adri affermano che i tratta di L%ca, com!agno di 'aolo, il 5caro medico; " Col 4,14$, ma gli t%di recenti non confermano 3%e ta i!ote i, anche e i tratta di %n a%tore della econda genera#ione, ammiratore di 'aolo e che !otrebbe aver a i tito ad alc%ni eventi 'robabilmente anche 3%i iamo di fronte ad %no criba "rabbino$ e gli t%di recenti tendono a non identificarlo con %n !agano*cri tiano, come !e o i faceva nel !a ato , for e i tratta di %n elleni ta della dia !ora, !robabilmente originario di Antiochia, come i ded%ce 3%ando !arla della 5no tra inagoga; "At 11,26, ma olo nel te to occidentale$ >%alc%no i!oti##a che !o a e ere a!!arten%to alla c%ola di Gamaliele, anche !er la %a atten#ione ai fari ei mo trata anche nelle!i odio di Ge ( che i ferma a !ran#o da %no di loro "manca la !olemica di Matteo$ Gi& nel III ecolo i crede che ia a%tore ia del 6angelo che di Atti 26

?onti , "uca %tili##a come fonti Marco, la fonte >, e altro materiale !ro!rioN embra cono ca anche Matteo Ktili##a %na ling%a em!lice, ma in modo raffinato, brillante e ironico, mo trando di avere %na grande !adronan#a del greco , in !articolare %tili##a la retorica cla ica, la narratio "!arabole$, cono ce la *rah rielaborandola+ 3%alc%no i!oti##a che i tratti di %n gi%deo*cri tiano 'robabilmente i rivolge ad %na com%nit& di ling%a greca, ma che cono ce bele la Scritt%ra Innan#it%tto ) nece ario dire che Vangelo e Atti co tit%ivano nellidea del loro a%tore %n%nica o!era, anche e ) nece ario dire che 3%e to ) da tenere !re ente da %n !%nto di vi ta di t%di cientifici, ma dobbiamo accettare come il canone ha ordinato i libri del N< "del re to non e i te ne %n codice che gli vede %niti$+ - entrambi in#iano con %n %rologo indiri##ato ad %n certo <eofilo "elemento ricorrente nella retorica elleni tica$ - entrambi hanno %n c%lmine, conte t%ali##ato nella contra!!o i#ione tra o ervanti e non o ervanti+ nel 6angelo ) ra!!re entato dalle !arabole della mi ericordia " Lc 14$ in Atti ) ra!!re entato dal concilio di Ger% alemme, dove 'ietro afferma che 7io non fa ne %na di tin#ione e infonde il %o S!irito % t%tti " At 14$ - entrambi %tili##ano la tecnica del !aralleli mo "sgkrisij s!nkrisis$ , come nelle 6ite parallele di Ta)i0o i mettono a confronto d%e !er onaggi, !e o !er e altarne le doti del maggiore "!4e 4 Paccaria*Maria, Giovanni Fatti ta*Ge (, Stefano*Ge (444$ - entrambi vil%!!ano il racconto attorno al tema del cammino "gi& !re ente in Marco$+ nel 6angelo il cammino di Ge ( dalla Galilea a Ger% alemme "ma anche Maria i era me a in cammino !er andare da Eli abetta$ in Atti il cammino della Chie a dai Gi%dei ai 'agani, dove il cammino di 'ietro che i concl%de a =oma ne diventa il !aradigma cerniera tra i d%e ) le!i odio di Emma% , cammino dei di ce!oli !er com!renedere la =i %rre#ione - entrambi %tili##ano E nomi !er indicare Ger% alemme, anche e nelle trad%#ioni non i ca!i ce+ a4 67erousal'm )erusalm , nome acrale %tili##ato 3%ando i !arla della citt& come centro di c%lto "otten%to tra litterando lebraico$ b4 87erosluma )eroslyma , nome !rofano, !er indicare il l%ogo geografico 'o iamo notare che non a Ger% alemme, ma 5ad Antiochia !er la !rima volta i di ce!oli f%rono chiamati cri tiani;444 ed ) 3%e ta la chie a dei !agano*cri tiani che ai%ter& con la colletta la chie a dei gi%deo*cri tiani di Ger% alemme Infatti i vive in d%e modi il ra!!orto con i beni+ - Antiochia , cia c%no offre econdo il %o c%ore - condivi ione - Ger% alemme , i mettono i beni ai !iedi degli a!o toli - collettivi mo444 ma non f%n#iona !oi co M bene e hanno bi ogno della colletta di Antiochia9 E !oi Ge ( aveva detto di dare i beni ai !overi, non di metterli ai !iedi degli a!o toli444 So!ratt%tto in Atti i ca!i ce che accanto alla fede ) molto im!ortante la praAis, dove il tema della condivi ione dei beni ra!!re enta %n !%nto fondamentale 'er "uca il com!ortamento etico non i fonda %llo ervan#a della "egge, ma %llin egnamento di Ge ( "!er 3%e to la !ro tit%ta non viene da l%i cacciata come vorrebbe la "egge, !erch@ mette in !ratica il %o in egnamento %llamore$ Kno dei maggiori t%dio i di "uca, ?a%s <o%=el1a%%,E ) ri% cito a mettere in eviden#a che !i( che %no!era torica "come !e o veniva con iderato rid%ttivamente$ i tratta di %no!era teologica "la toria ) %tili##ata !er fare teologia$ , e la toria ) toria di alve##a, Ge ( ) il centro del tem!o+ prepara,ioneYYYYYYYY reali,,a,ioneYYYYYYYY attua,ione "I raele$ "Ge ($ "tem!o della Chie a$ 'er dire 3%e to tr%tt%ra la %a o!era in d%e libri "!artI$+
2

Cfr. H. CONZELMANN, Il centro del tempo. Teologia di Luca

27

a4

o!era di Ge ( , attraver o la genealogia che ri ale fino ad Adamo i mo tra la centralit& di Ge ( nel cammino dell%manit& b4 com%nit& dei credenti, ini#io che ha dato eg%ito allo!era di Ge ( Str%tt%ra letteraria , !o iamo dividere lo!era in tre grandi e#ioni, introdotte da %n !rologo e dal vangelo dellinfan#ia+ %rologo "A,A*H$ 6angelo dell0infan,ia "A,L*E,LE$ !re!ara#ione "J,A*H,AJ$ A4 1i%is0e(o i% Galilea "H,AH*C,LI$ E4 )a11i%o ve(so Ge(usale11e "C,LA*AC,EG$ J4 a00ivi0E a Ge(usale11e, c%lminante nella !a ione*morte*ri %rre#ione*a cen ione "AC,EB*EH,LJ$ S !o ibile anche tr%tt%rare il materiale in G e#ioni "vedi chema$

Lc 4,14-"0+ 5Ge ( ritorn1 in Galilea444 Venne a Na#aret, dove era cre ci%to, e econdo il %o olito, di abato, entr1 nella inagoga e i al#1 a leggere444; , i tratta di %na inte i del cammino di Ge ( e dei %oi di ce!oli, dellKnto e degli %nit, dei con acrati Si tratta del te to !rogrammatico che ci !re enta 3%ello che ar& la vita di Ge ( Kn te to !rogrammatico ono anche le tenta,ioni, che !recedono 3%e to brano "Lc 4,1-1"$, che i concl%dono con+ 5il diavolo i allontan1 da l%i fino al momento fi ato; " Lc 4,1"$ , il tem!o fi ato ) la croce, 3%ando torneranno le tenta#ioni+ 5 alva te te o9; " Lc 2","4 e se779$444 i tentatori ono i acerdoti, i devoti, gli i tr%iti444 In Atti 'ietro chieder&+ 5!erch@ tentate 7io?; "At 14,10$ , l%i ritiene che la tenden#a a voler im!orre la "egge ai !agani non ) volere di 7io, ma di Satana+ ) o tacolo "tenta#ione$ al !rogetto di 7io444 3%indi la com%nit& contin%a a vivere le tenta#ioni di Ge ( - 5ritorn1 in Galilea con la !oten#a dello S!irito; "v4 AH$ , regione malfamata, in !articolare Na#aret i trovava in collina e le %e ca e erano cavate nella roccia+ i !re tavano bene ad accogliere i ribelli contro lIm!ero ed Erode - 5in egnava nelle inagoghe e gli rendevano lode; "v4 AL$ , mentre al tem!io i fa il c%lto, nelle inagoghe ) il l%ogo dincontro delle !er one !er lin iegnamento444 e!!%re !ro!rio nelle inagoghe lin egnamento di Ge ( verr& incom!re o Il %o in egnamento ) n%ovo, non adottando la ca i tica della "egge, ma toccando il c%ore444 !er 3%e to gli rendono lode - 5Venne a Na#aret, dove era cre ci%to, e econdo il %o olito, di abato, entr1 nella inagoga e i al#1 a leggere; "v4 AD$ , Ge ( !%r e endo nato a Fetlemme, i tra feri ce con la %a famiglia a Na#aret " econdo Matteo !er rif%giar i da Archelao, econdo "uca !erch@ Gi% e!!e e Maria erano di Na#aret$ Ge ( a!!rofittava di 3%e ti momenti !er in egnare "5 econdo il %o olito;$444 ma 3%e to ) %n giorno !eciale+ ) come la !rima me a, c) grande atte a9 - 5Gli f% dato il rotolo del !rofeta I aia, a!rM il rotolo e trov1 il !a o dove era critto 444; "vv4 AG*AC$ , Ge ( non a!re a ca o il rotolo, ma cerca %n !a o !reci o, trovandolo " e9rskw eursk'$ La cita#ione di )saia !er1 non ) !re a alla lettera444 infatti manca 5a fa ciare le !iaghe dei c%ori !e##ati; , !oteva e ere inter!retato in en o !irit%ale, ed ) o tit%ito con il !i( inci ivo 5rimandare liberi gli o!!re i; " Is 4!,6$+ gli afflitti non vanno con olati, ) nece ario rim%overe le ca% e della loro affli#ione >%i non i tratta olo di %na libera#ione dalla chiavit( fi ica, ma anche dallidea di %n 7io che ) al ervi#io di %n i tema religio o o!!rimente

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5ai !overi la b%ona noti#ia; , la b%ona noti#ia che i ann%ncia ) lamore incondi#ionato del 'adre nono tante le avver it& della vita Infine i cen %ra 5il giorno di vendetta del no tro 7io; " Is 61,2$ , ) %n chiaro o!!or i alla logica della retrib%#ione, che era com%ne ")saia deve e ere conte t%ali##ato nel %o tem!o$ 5a !roclamare lanno di gra#ia del Signore; , Ge ( cancella la vendetta e i ferma alla gra#ia, ) lanno del !erdono, che ann%lla t%tti i debiti444 ma che ormai era %n ricordo !er I raele, che non lo celebrava !i( 5=iavvol e il rotolo, lo ricon egn1 allin erviente e edette4 Nella inagoga, gli occhi erano fi i % di l%i4 Allora cominci1 a dire loro+ .Oggi i ) com!i%ta 3%e ta !arola/; "v4 EA$ , di fatto !er1 non i ri!orta la !redica che Ge ( fece, ma i de crivono dei ge ti, in !articolare che . edette/, o ia ) l%i il mae tro in cattedra, non ci ono altre a%torit&444 mentre gli occhi fi i ono 3%elli dei ciechi, che non rie cono a vedere in l%i il Me ia >%ello ann%nciato da Ge ( ) %n com!imento che %!era, non nellordine ca% a*effetto+ lanno di gra#ia !er Ge ( ha %na dimen ione %niver ale, cancella la vendetta !er il nemico9 5gli rendevano lode444 gli davano te timonian#a ed erano meravigliati444 t%tti f%rono !ieni dira; "vv4 AL4EE4EB$ , ) %n cre cendo444 5<%tti gli davano te timonian#a ed erano meravigliati delle !arole di gra#ia che % civano dalla %a bocca e dicevano+ .Non ) co t%i il figlio di Gi% e!!e?/; "vv4 AL4EE4EB$ , il rendere te timonian#a !%1 e ere a favore o contro %na !er ona, e 3%i embra che ia contro+ infatti ono del% i che non ia come il !adreN infatti i ha te timonian#a di %n .Ge ( &en 'antera/ che e corri !onde al no tro Ge ( ci dice che il o!rannome di Gi% e!!e indicava %n galileo molto dinamico444 a 3%e to !%nto Ge ( rincara la do e e ricorda d%e e!i odi in c%i 7io i rivolge ai !agani444 mentre lidea di !o!olo eletto faceva !en are a molti che 7io i rivolgeva e cl% ivamente agli ebrei , Ge ( viene cacciato f%ori, e i rimette in cammino "all% ione alla morte in c%i viene !ortato f%ori Ger% alemme$

'o iamo vedere che il brano ) co tr%ito econdo %na !reci a tr%tt%ra letteraria "che i ritrova anche in At 1", !redica#ione di 'aolo ad Antiochia di 'i idia$+ A * 5 i rec1; "v4 AD$ F * 5entr1; "v4 AD$ C * 5 i al#1; "v4 AD$ CA * 5 i al#arono; "v4 EC$ FA * 5lo cacciarono; "v4 EC$ AA * 5 e ne and1; "v4 JI$ G8I ;TTI E 8E 8ETTERE <;TTO8I<?E GLI A<<I 7EGLI A'OS<OLI+ KN '=OSEGKIMEN<O 7EL VANGELO 7I LKCA Come abbiamo detto gli Atti co tit%i cono la econda !arte del vangelo di "uca+ - vangelo di "uca , 3%ello che Ge ( ha detto e fatto - Atti , come i di ce!oliRte timoni "con !articolare riferimento a 'ietro e 'aolo$ hanno !ortato avanti la mi ione di Ge (, animati dallo S!irito, econdo il mandato di Lc 24,44-49+ 5444 nel %o nome aranno !redicati a t%tti i !o!oli la conver ione e il !erdono dei !eccati, cominciando da Ger% alemme4 7i 3%e to voi iete te timoni444; Si v%ole crivere %na toria %fficiale, en#a ideali##are niente, ma o!ratt%tto fare teologia con E co!i !rinci!ali+ A4 % citare %n dibattito %lla nat%ra te a della Chie a

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E4

formare i di ce!oli che i devono a!rire alla novit& del vangelo , ) nece ario avere %na vi ione n%ova della toria "non !i( ciclica$, con Ge ( non ) !i( !o ibile dire . i ) em!re fatto co M/444 'er fare 3%e to non i in egnano n@ dottrine n%ove, n@ n%ove filo ofie, ma i !re enta %n n%ovo tile di vita

Gli Atti ono di e trema att%alit&, !erch@ !arlando della !rima com%nit& cri tiana "che non ) !oi tanto 3%ella com%nit& ideale a tratta che !e o di!ingiamo, ad e 4 vedi gli . contri/$ ci !arlano anche delle a !ettative e dei !roblemi delle no tre com%nit& att%ali+ 3%indi %no!era %tili ima !er %na verifica anche !er correggere ci1 che non ) in intonia con il me aggio del vangelo 7ata e com!o i#ione , come il vangelo di "uca, ono critti tra il GI e il CIN gi& !rima del ALI le d%e !arti dell%nica o!era l%cana erano divi e, relegando !%rtro!!o 3%e to critto ad %nim!ortan#a minore dei vangeli Abbiamo E ver ioni di Atti+ - orientale "ale andrina*antiochiena$ , !i( corta, ) 3%ella olitamente adottata - occidentale "7$, conten%ta nel .codice di Fe#a/ , !i( l%nga Si i!oti##a che vi iano tate E ver ioni !i( antiche dello te o a%tore "di c%i arebbe rima ta olo 7$, !oi confl%ite in ieme !er ottenere il te to ale andrino Stile letterario , i racconta %na toria con !er onaggi e l%oghi geografici, ma farcita di vi ioni, ogni, fatti !rodigio i444 che non 3%alificano 3%e ta come %na em!lice cronaca, ma come %no!era teologica , non erve a rcio tr%ire i fatti delle !rime com%nit& cri tiane, ma a ca!ire il loro tile <ecniche di narra#ione , la%tore %tili##a delle tecniche raffinate !er !re entare la !arola viva del me aggio di Ge ( incarnato nella com%nit&+ - !aralleli mo "sgkrisij s!nkrisis$ , ti!ico anche del vangelo di "uca , 3%i o!rett%tto %tili##ato !er 'ietro*'aolo e Stefano*Ge ( ommari , ono delle orti di rifle ioni che concl%dono %n di cor o !er !a are ad %no n%ovo "!4e 4 2,42-47> 4,"2-"4> 4,12-16+ de cri#ioni della !rima com%nit& cri tiana tra %n racconto e laltro$ - di cor i , o!ratt%tto di Stefano, 'ietro e 'aolo+ ervono !er dare a%torevole##a ai fatti narrati - viaggi , di 'ietro, 'aolo e Farnaba+ ono la !ro ec%#ione ideale del viaggio di Ge ( coi di ce!oli dalla Galilea a Ger% alemme Anche la geografia ) molto im!ortante , erve !er ca!ire meglio lo !irito della !rofe#ia che deve animare la com%nit&+ AZ libro "vangelo$ , i concl%de a Ger% alemme EZ libro "Atti$ , ini#ia a Ger% alemme la 3%ale deve e ere la ciata !er a!rir i a t%tte le genti, fino a gi%ngere a =oma " i adem!ie la !rofe#ia che la alve##a gi%nger& a t%tti i !o!oli$ >%indi il dono dello S!irito raggi%nge anche i !agani, non i limita !i( ad %n olo !o!olo >%indi le tematiche !rinci!ali che i affronta ono+ - dono dello S!irito , vi ono L racconti di eff% ione dello S!irito, che animano t%tta la narra#ione - vita della Chie a , g%idata dallo S!irito - mi ione della Chie a , vil%!!ata in !articolare in At 10-14 - %niver alit& della b%ona noti#ia , lo S!irito non i rivolge olo ad %na com%nit& !articolare, ma raggi%nge t%tte le genti "Cornelio, Greci di Antiochia, Samaritani, ?ili!!o le%n%co444$ Str%tt%ra , t%tto ) co tr%ito attorno al Concilio di Ger% alemme, me o al centro "vedi dettaglio nello chema$ A4 )ntrodu,ione "A,A*ED$ p(i1a pa(0e "E,A*AH,EB$ , la Chie a di Ger% alemme, le !er ec%#ioni, Sa%lo e i !agani, Antiochia 30

E4

<o%)ilio -i Ge(usalle "AL,A*JL$ se)o%-a pa(0e "AL,JD*EB,EB$ , 'aolo e la mi ione, a Ger% alemme, il !roce o, a =oma /onclusione "EB,JI*JA$

At 9,4"-10,4! "conver ione di Cornelio444 o meglio+ la conver ione di 'ietro$ , !er conte t%ali##are !o iamo dire che il tema della mi ione della Chie a, affrontato in At 10-14, ) vil%!!ato in tre 3%adri che vedremo+ A4 'ietro e Cornelio E4 libera#ione di 'ietro J4 Concilio di Ger% alemme 'ietro ) il !er onaggio !i( citato nei vangeli do!o Ge (, e allo te o tem!o ) anche il !i( controver o , deve diventare !e catore di %omini, ma ) il !rimo !e cato da Ge ( mentre ta affongando+ 5%omo di !oca 6leggi+ ne %na8 fede444; "Mt 14,"1$N !oco do!o lo te o Ge ( lo benedice+ 5Feato ei t%, Simone, figlio di Giona444 t% ei 'ietro e % 3%e ta !ietra edificher1 la mia Chie a444; " Mt 16,17-1!$444 ma %bito do!o viene chiamato addiritt%ra 5Satana; "Mt 16,2"$ >%e ta fig%ra ) %tili##ata da L%ca !er farci com!rendere le contraddi#ioni nella vita del di ce!olo, ma anche che nono tante le no tre infedelt&, Ge ( non ci rinnega mai Kn !a o ignificativo !er ca!ire chi ) 'ietro ) Lc 22,"2+ 5io ho !regato !er te !erch@ la t%a fede non venga menoN e te %na volta convertito conferma i t%oi fratelli; , ancora non ) convertito9 7i fatto gli a!o toli ben !re to ritornano alla loro vita di !ii i raeliti, en#a tenere tro!!o conto della novit& del vangelo+ 3%ando co!!ier& la !er ec%#ione contro Stefano, t%tti i na condono ad ecce#ione degli a!o toli9 Non ne avevano bi ogno, non erano loro il !roblema444 >%ello che ci v%ol far ca!ire L%ca ) che i era cercato %n com!rome o che tava minacciando la novit& del me aggio te o del vangelo Nelle!i odio della conver ione di Cornelio, i ha che 'ietro ) andato a Giaffa "co ta mediterranea$ in ca a di Simone, conciatore di !elli444 %omo im!%ro9 , ) il !rimo !a o !er la conver ione di 'ietro "anche nella !arabola del !adre mi ericordio o il figlio va a lavorare !re o %n allevatore di maiali444$, !er1 ) intere ante notare che in At 11,4, 3%ando dovr& difendere il %o o!erato a Ger% alemme, non racconta di aver vi %to !re o Simone il conciatore Infatti dovr& fare %n cammino lento di conver ione che raggi%nger& al %o com!imento nellacc% a terribile che form%ler& al Concilio di Ger% alemme+ cercare di o ervare la Legge, che ) %n giogo in o!!ortabile, ) tentare 7io "At 14,14$ Mentre 'iero i trova a Giaffa, a Ce area di 'ale tina " ede del !roc%ratore romano$ %n cent%rione della coorte italica di nome Cornelio riceve ver o le tre del !omeriggio "richiamo alla !a ione di Ge ($ %na vi ione %llo te o tileR chema dellann%ncia#ione di c%i era tata oggetto Maria nel AZ libro, che lo invita a mandare a chiamare 'ietro Il giorno do!o 'ietro, a me##ogiorno "d%rante la !a ione i ) o c%rato il ole444$+ - 5 alM %lla terra##a a !regare; "v4 C$ , non nel egreto della %a tan#a, come aveva chie to Ge ( - 5gli venne fame444 f% ra!ito in e ta i; "v4 AI$ , anche il figliol !rodigo comincia la %a conver ione !into dalla fame9 Le ta i di c%i i !arla non ) %ne !erien#a mi tica, ma tordimento+ gli ta crollando %n mondo di certe##e - 5%na grande tovaglia, calata a terra !er i 3%attro ca!i; "v4 AA$ , t%tta la terra ) b%ona+ anche gli animali immondi che vede - 5coraggio 'ietro, %ccidi e mangia; "v4 AE$ , i chiama 'ietro col vocativo, come nell%ltima cena 3%ando il Signore gli ann%ncia che lo rinnegher& !er tre volte - 53%e to accadde !er tre volte; "v4 AD$ , come il rinnegamento444 >%indi 'ietro, ri!re o i, riceve i me i di Cornelio e i reca da l%i+ - 5Cornelio gli and1 incontro; "v4 EL$ , come il !adre del figliol !rodigo - 5voi a!ete che a %n Gi%deo non ) lecito aver contatti o recar i da tranieri 6legge8, ma 7io mi ha mo trato che non i deve chiamare !rofano o im!%ro ne %n %omo; , 'ietro dice che la legge di %mana contra ta con 7io che accoglie t%tti 31

5accoglie chi !ratica la gi% ti#ia444 3%e ta ) la 'arola che egli ha inviato ai figli dI raele444 ; "vv4 JL*JD$ , ancora il !roce o di conver ione di 'ietro ) l%ngo444 v%ole mantenere dei !%nti fermi9 56do!o leff% ione dello S!irito8 i fedeli circonci i, che erano ven%ti con 'ietro, i t%!irono che anche %i !agani i fo e eff% o il dono dello S!irito Santo; "v4 HL$ , lo S!irito fa tacere 'ietro e cende %i !agani !rima del tem!o9 7o!o 3%e to batte imo dello S!irito, 'ietro i convince che !o ono e ere batte##ati nellac3%a444

At 12,1-17 "libera#ione di 'ietro$ , anche 3%e to racconto deve e ere letto non come em!lice fatto di cronaca, ma come la narra#ione di %na libera#ione interiore, da 3%ella !rigionia che 'ietro i era co tr%ita Nel ca!itolo !recedente 'ietro deve gi% tificar i coi circonci i "gi%deo*cri tiani$ di e er i recato da Cornelio e di aver mangiato con l%i444 in fondo aveva fatto come Ge ( che faceva com%nione con t%tti alla men a, ma loro i erano ben !re to cordati lin egnamento del mae tro, lo trovano %na co a trana 'oi i !arla della fonda#ione della Chie a di Antiochia "!agano*cri tiani$, dove !er la !rima volta i membri di 3%ella Chie a vengono chiamati .cri tiani/, o ia i ricono ce anche col nome che 3%e ti ono veramente eg%aci di Cri to+ %n d%ro col!o alla Chie a madre di Ger% alemme9 - 5il re Erode 6Agri!!a8 cominci1 a !er eg%itare444; "v4 A$ , lintere e di Erode !er i cri tiani ) c%rio o, e lo i !iega olo !erch@ ormai tavano dando nellocchio 3%e ti !agano*cri tiani che inviavano %na colletta !er la Chie a di Ger% alemme444 che non era !oi co M tanto ideale come embrava allini#io Giacomo e Giovanni, figli di Pebedeo, vengono fatti %ccidere, mentre 'ietro, tro!!o in vi ta, viene me o in !rigione , i tratta dei vertici della Chie a di Ger% alemme, ono gli te i che eg%ono Ge ( in t%tti i momenti fondamentali della %a vita444 del re to lo te o Signore laveva detto+ 5viene lora in c%i chi%n3%e vi %ccider& creder& di rendere c%lto a 7io; " Gv 16,2$ - 5erano 3%elli i giorni degli A##imi; "v4 J$ , ) la 'a 3%a, la libera#ione di 'ietro - 5in c% todia a H !icchetti di H oldati cia c%no444 legato con E catene444; "v4 H4D$ , 'ietro embra %n delin3%ente !ericolo i imo e ) dato in c% todia a AD g%ardie e do!!iamente legato9 7i fatto 3%i i v%ole raffig%rare lattaccamento alle !ro!rie idee che lo tengono !rigioniero in %n modo ina%dito - 5in 3%ella notte; "v4 D$ , evidente richiamo alla 'a 3%a di Ge ( - 5%n angelo del Signore444 lo de t1; "v4 G$ , richiamo all%nn%ncio dato ai !a tori+ 'ietro dorme, non ) intere ato, non i rende conto della %a !rigionia - 5e le catene gli caddero dalle mani; "v4 B$ , come a 'aolo 5gli caddero dagli occhi come delle 3%ame; "At 9,1!$+ ) la libera#ione dalla !rigionia, dalla cecit& delle !ro!rie convin#ioni - 5ora o veramente che il Signore ha mandato il %o angelo e mi ha tra!!ato dalla mano di Erode e da t%tto ci1 che il !o!olo dei Gi%dei i attendeva; "v4 AA$ , ) la libera#ione dalla mentalit& na#ionali ta >%indi 'ietro, liberato dalla !rigionia, i reca a ca a di Maria, madre di Giovanni, detto Marco , ) ignificativo che celga di andare nella com%nit& cri tiana !re ied%ta da %na madre, imbolo dellamore, e dove gli a!re la erva =o a, imbolo del ervi#io+ amore e ervi#io+ 3%i i vive il Vangelo9 'ietro non va nella Chie a di Giacomo "e dei fratelli$, la chie a dove i avan#ano !rete e dina tiche444 'ietro ha fatto il %o cammino di conver ione, !arir& , e %na tecnica ti!ica di "uca che fa % cire di cena i %oi !er onaggi %na volta a olto il loro com!ito444 ria!!arita olo al Concilio di Ger% alemme !er confermare ci1 che ) avven%to in l%i

At 14,1-14 "Concilio di Ger% alemme$ , i racconta che ad Antiochia arriva %n gr%!!o di gi%deo*cri tiani dalla Gi%dea, tradi#ionali ti, che chiedevano la circonci ione come !rere3%i ito !er e ere cri tiani+ 5'aolo e Farnaba di entivano e di c%tevano animatamente contro co toro; Infatti 3%i vengono !re entati E modelli di Chie e+ A4 Antiochia , ci ono mae tri*!rofeti " At 11,27$ E4 Ger% alemme , ci ono a!o toli e an#iani "v4 H$

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>%indi 'aolo e Farnaba vanno a Ger% alemme, !a ando attraver o la ?enicia e la Siria "!agano* cri tiani$ dove raccontando la conver ione dei !agani % citarono %na 5grande gioia; "v4 J$ , ) latteggiamento o!!o to dei tradi#ionali ti "v4 AE$N 3%indi gi%ngono a Ger% alemme - 5alc%ni della etta dei fari ei, diven%ti credenti444 .) nece ario circonciderli/444; "v4 L$ , fari ei+ il !articolare non ) da !oco9 il fari ei mo i ) in ediato nella com%nit& di 3%el Cri to che hanno em!re combatt%to "'aolo era fari eo, ma non i ricono ce !i( come tale do!o la conver ione$+ i cerca di mettere il vino n%ovo in otri vecchi - 5grande di c% ione; "v4 G$ , iamo di fronte ad %na orta di !roce o intentato contro 'aolo e Farnaba+ acc% a "!%bblico mini tero$ , etta dei fari ei acc% ati "im!%tati$ , 'aolo e Farnaba avvocato "dife a$ , 'ietro trib%nale "gi%dici$ , a!o toli e an#iani - 56'ietro di e+8 !erch@ tentate 7io, im!onendo %l collo dei di ce!oli %n giogo che n@ i no tri !adri n@ noi iamo tati in grado di !ortare?; "v4 AI$ , i tratta di %na den%ncia terribile con %nacc% a rivolta ai fari ei cri tiani+ cercare di o ervare la Legge, che ) %n giogo in o!!ortabile, ) tentare 7io Il verbo 5tentare; "!eir.w peir3,'$ ) lo te o %tili##ato da "uca nelle!i odio delle tenta#ioni , i fari ei attaccati alle loro tradi#ioni religio e, ono tentatori+ 3%ello che !er i fari ei ) di egno di 7io, !er 'ietro ) o!era del diavolo - 5Giacomo !re e la !arola e di e+ a coltate me9; , io ono la%torit&+ non a coltate n@ 'aolo, n@ Farnaba, n@ 'ietro9 Giacomo chiama 'ietro col nome di Simeone "v4 AH$, o ia nella forma greca e non in 3%ella ebraica Simone+ gli rinfaccia di non !en arla !i( econdo la tradi#ione - 5io ritengo; , io enten#io "$+ ) il gi%dice che dice l%ltima !arola, trova %na ca!!atoia col com!rome o a!!licando i re3%i iti che erano richie ti ai !agani che volevano andare a vivere in I raele "Lv 17$, a coloro ai 3%ali non era ricono ci%ta la te a dignit& dei gi%dei, ai 3%ali !ettava %n !rimato donore >%indi !er Giacomo la inagoga contin%a ad e ere il l%ogo !rivilegiato, dove a coltare la Legge e Mo @, 3%ello che veramente intere a a loro >%indi abbiamo d%e tenden#e con la 3%ale la Chie a dovr& em!re fare i conti+ Giacomo , ra!!re enta coloro che rimangono attaccati alla Legge 'ietro , ra!!re enta coloro che i a!rono alla S!irito LE LE<<E=E CA<<OLIC[E Si chiamano .cattoliche/ !er il loro valore %niver ale , !e o ono con iderate econdarie !erch@ non contengono vil%!!i dottrinali, ma ervono !er cono cere le !rime com%nit& cri tiane e !er att%ali##are le !roblematiche che trattano Nel N< vi ono EG libri, di c%i EA ono lettere "nellA< non vi ) ne %na lettera$ , i tratta di %n genere letterario ti!icamente cri tiano 7elle EA lettere abbiamo+ - AH lettere di 'aolo - G lettere cattoliche Vi fanno !arte " econdo lordine in c%i ono ri%cordati gli a!o toli in Gal 2,9$+ - Giacomo - A*E %ietro - A*E*J Giovanni "cfr4 cor o %l corpus giovanneo$ - Giuda Il loro a%tore ) em!re !ecificato allini#io, tranne che in E*J Giovanni, che i defini ce 5il !re bitero;

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Si tratta di omelie !a torali che ervono alla vita delle com%nit& "affrontano temi della chie a che vanno oltre le it%a#ioni !articolari, diver amente da 'aolo$, redatte in forma di lettera !er circolare , la A %ietro ) indiri##ata ai cri tiani dellA ia Minore "centro*nord$, le altre non a!!iamo Alle!oca del /odice Muratoriano ancora non fanno !arte del canone, mentre ne fanno !arte almeno nel IV ecolo "Euse'io -i <esa(ea$ 8e00e(a -i Gia)o1o

A%tore , nel N<, oltre alla%tore di 3%e ta lettera, troviamo altri H !er onaggi che !ortano 3%e to nome+ - Giacomo di Pebedeo, fratello di Giovanni "di ce!olo, detto il .maggiore/$ - Giacomo di Alfeo "altro di ce!olo, detto il .minore/$ - Giacomo, fratello di Ge (, che a %me %n r%olo di g%ida nella chie a di Ger% alemme "erroneamente identificato dalla tradi#ione con il figlio di Alfeo$ - Giacomo, !adre di Gi%da <addeo "che non com!are mai di !er ona ma ) olo citato !er identificare il di ce!olo$ >%indi !er e cl% ione, la%tore della lettera ) tato identificato con il fratello di Ge (444 ma 3%i tra !are t%tta %naltra fig%ra da 3%ella che ci !re entano Atti 7i fatto il fratello di Ge ( ) tato fatto f%ori nel DE otto il Sommo Sacerdote Anania " Giuseppe Flavio, Antichit Giudaiche, 22, C,A$, mentre la lettera ) databile alla fine del I ec4 , i tratta 3%indi di %n ca o di ! e%doe!igrafia+ non ) %n fal o, ma ) lattrib%#ione ad %n !er onaggio eminente della com%nit& !er conferirgli a%torit& "!robabilmente critta da %n %o di ce!olo$ Certamente !o iamo dire che la%tore cono ce bene lA< "gi%deo*cri tiano$ e che %tili##a %n ling%aggio molto ricco "vi ono ben DJ :!axlegmena 3paAlegmena, o ia termini che ricorrono olo %na volta in t%tto il N<$444 anche !er 3%e to non !oteva e ere Giacomo il fratello del Signore9 Str%tt%ra , non corri !onde alla tr%tt%ra cla ica delle!i tola " alvo il al%to ini#iale$ 'o iamo individ%are J !arti+ saluto "A,A$ , 5alle dodici trib( della dia !ora;444 de tinatario generico9 A4 A,E*ACa le p(ove E4 A,ACb*J,AB la .e-e e le ope(e J4 H,A*L,EI la p(ovvi-e%=a Alc%ni temi trattati+ - 1,2-4912-1" "!rove$ , ne %no ) tentato da 7io ma le !rove ono occa ioni !er te timoniare con !i( for#a la fede+ !er 3%e to la !rova deve e ere con iderata 5!erfetta leti#ia; "non !er ma ochi mo$ La !rova vi %ta con !a#ien#a fa M che i di ce!oli iano 5!erfetti e integri; "A,H$+ a4 5!erfetti; "tleioi tleioi$ , non indica %na !erfe#ione morale, ma di raggi%ngere lobiettivoN avere %n c%ore indivi o "Mt L,EI$ !er non mollare nel momento della !rova, e ere fedele alla celta fino in fondo b4 5integri; ";lkl roi olkl4roi$ , integro ) col%i che non i di !erde, che non i com!one di fronte alle it%a#ioni contingenti - 2,1-6> 4,1"-4,6 "!overt& e ricche##a$ , iamo nella concrete##a+ non i !arla !i( di gi%dei e greci, ma di ricchi e !overi9 Si affronta la morale ociale e no 3%ella e %ale444 tanto enfati##ata %cce ivamente Si affronta %n !roblema etico di e trema att%alit&+ la di crimina#ione che vive la com%nit& "!rimi !o ti ai !er onaggi im!ortanti$ ) contraria allin egnamento di Ge ( "e anche a 3%ello dellA<$N manife ta olo il cla i mo ereditato dallIm!ero =omano >%indi i den%ncia lingi% ti#ia ociale che !rod%ce la ricche##a+ il ricco ) ricco !erch@ fr%tta il !overo

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2,14-26 "fede e o!ere$ , 5la fede en#a le o!ere ) %na fede morta;+ i tratta del !%nto nevralgico di t%tta la lettera, ricordandoci che al centro della fede cri tiana non vi ) %na dottrina, ma %n com!ortamento di vita >%e to richiamo embra andare contro la teologia !aolina col %o !rimato della gra#ia, ma di fatto i tratta di %n com!letamento di 3%e ta, ten%to conto che 'aolo non voleva negare la te timonian#a che derivi dalla fede, ma voleva % cire dalla logica del do ut des "faccio 3%alco a di gradito a 7io !er ac3%i tare la alve##a444 no la alve##a ) dono grat%ito, le o!ere ono con eg%en#a della con a!evole##a di 3%e to9$ ",4-10 "maldicen#a$ , viene affrontato anche 3%e to tema att%ale !er le com%nit& di t%tti i tem!i 4,1"-14 "!reghiera e %n#ione dei malati$ , te to %tili##ato da <rento !er fondare il acramento

>%indi !o iamo individ%are J tematiche affrontate tra ver almente+ A4 vil%!!o della fede , 3%e ta avviene o!ratt%tto mediante+ a4 !rove "A,E*H$ b4 re i tendo alle tenta#ioni "A,AE*AL$ , i limiti ono da accettare in noi e nellaltro c4 o!ere "E,AH*ED$ E4 atte a del dono , viene da 7io e i !ecifica in+ a4 a!ien#a divina "A,L*B$ , contra!!o ta alla a!ien#a del mondo che i chi%de in @, en#a !reocc%!ar i di chi ta male "non i tratta della fuga mundi di infl% o gno tico, male inter!retando H,H$ b4 'arola "A,AD*ED$ , la a!ien#a viene dalla colto della 'arola c4 libert& "J,A*H,AE$ , non nel en o di fare 3%ello che ci !are, ma nel en o di im!o tare la mia vita con a!evole che ono libero di fare il bene allaltro J4 !overt& "E,A*DN H,AJ*L,D$, non nel en o di mi eria, ma di condivi ione e olidariet&+ abba are il !ro!rio livello di vita !er rendere degno il livello di vita del fratello, t%tto ci1 che abbiamo lo mettiamo al ervi#io dellaltro "mo tra di cono cere bene Matteo e "uca$+ la !overt& !ermette lo vil%!!o della fede, latte a del dono e endo 5!erfetti e integri; P(i1a le00e(a -i Pie0(o

A%tore , I(e%eo -i 8io%e, facendo riferimento allincipit di A e E %ietro, ha confermato la loro !aternit& da identificar i con 'ietro, ma la moderna critica te t%ale ha me o in cri ti la loro tradi#ionale attrib%#ione , !robabilmente critta da %n collaboratore, come del re to i afferma a 4,12+ 5vi ho critto brevemente !er me##o di Silvano;+ i tratterebbe di Sila, com!agno di 'aolo "cfr4 At 14,22$ Si rivolge ai fedeli di !er i "della dia !ora$ , Se 'ietro ) tato %cci o nel DE, 3%e ta diff% ione embra !i( tardiva 're enta %n forte radicamento emitico "gi%deo*cri tiano$, ma ) critta in %n greco molto raffinato, mo trando di cono cere tecniche letterarie elleni tiche , !%1 e ere tata critta da %n !e catore? "cfr4 il ritratto che e ne fa in At 4,1"$ 7ata e l%ogo di com!o i#ione , a 4,12 i legge+ 5vi al%ta la com%nit& che vive in Fabilonia;444 3%indi critta a =oma, !robabilmente da %n di ce!olo di 'i%etro, che la indiri##a alle com%nit& dellatt%ale <%rchia del nord che tanno vivendo la !er ec%#ione " 4,12+ 5Cari imi, non meravigliatevi della !er ec%#ione che come %n incendio, ) co!!iata in me##o a voi !er mettervi alla !rova;$ Str%tt%ra , ri !onde in !ieno al genere letterario delle!i tola A4 E4 J4 saluto "A,A*E$ A,J*E,AI 1ise(i)o(-ia -ivi%a "incl% ione+ A,JN E,AI$ , e ige %na ri !o ta gioio a E,AA* H,AA %uovo popolo , doveri, coeren#a di via H,AE*L,AA <(is0o 1o-ello -ei )(e-e%0i 35

conclusione "L,AE*AH$ 7a eviden#iare+ - 2,4 e se779+ 5Avvincinando i a l%i, !ietra viva, rifi%tata dagli %omini ma celta e !re#io a davanti a 7io, 3%ali !ietre vive iete co tr%ite anche voi come edificio !irit%ale444; , i !arla del di ce!olo come !ietra viva che co tr%i ce la com%nit& %lla roccia che ) Cri to+ o iamo !ietra di co tr%#ione, o diventiamo !ietra di inciam!o In 3%e to en o va letto anche Mt 16,1!+ 5t% ei 'ietro "<tros %tros$ e % 3%e ta roccia "!tr" ptra$ edificher1 la mia Chie a; , la roccia ) Cri to, %l 3%ale !%1 erger i la co tr%#ione con le !ietre che ono i di ce!oli - ",14-16+ 5!ronti em!re a ri !ondere a chi%n3%e vi domandi ragione della !eran#a che ) in voi; , ) il n%cleo della lettera <emi trattati - !a aggio da %na com%nit& gi%deo*cri tiana ad %na di ved%te !i( am!ie - richiamo allobbedien#a , lintento ) 3%ello di favoire %na coe ione della com%nit& "non ancora gerarchi##ata$ di fronte alla !articolare it%a#ione di !er ec%#ione che ri chia di di !erdere 3%elle Chie e 'er fare 3%e to i invoca %na ottomi ione delle mogli ai mariti "J,AD$, dei giovani agli an#iani "L,L$444 deve e ere letta nel conte to c%lt%rale del tem!o e o!ratt%tto nel conte to !ecifico della !er ec%#ione Certo ) che 3%i i offre la vi ione di %na%torit& che ottomette alle i tit%#ioni %mane "mentre in Apocalisse invece i ottolinea la nece it& che li tit%#ione deve e ere ottome a al vangelo444$ *e)o%-a le00e(a -i Pie0(o

A%tore , 3%i i defini ce 5Simeon 'ietro, ervo e a!o tolo di Ge ( Cri to;444 ma anche Euse'io -i <esa(ea mette in d%bbio 3%e ta !aternit&+ !robabilmente i tratta di %n di ce!olo di 'ietro che ne inter!reta il !en iero "3%indi ) ! e%doe!igrafa$ e mo tra di cono cere la letterat%ra di 'aolo, che viene citata "J,AL*AD$ 7a dire che la%tore afferma che Ge ( gli avrebbe !redetto la %a morte "A,AH$ e che ) tato te timone della <ra fig%ra#ione "A,AD*AB$ 7ata#ione e com!o i#ione , ri ale al CI ca4, 3%ndo ini#iano le !rime cri iN nel IV ec4 ) gi& nel canone Mo tra !i( vicinan#a allambiente elleni tico, che a 3%ello emitico La i !%1 con iderare %na lettera circolare contenente %nomelia Str%tt%ra saluto "A,A*E$ A4 A,J*EA vo)a=io e )o%os)e%=a E4 E,A*EE .alsi p(o.e0iF1aes0(i J4 J,A*AJ il Gio(%o -el *i7%o(e G II parusia , contro gli gno tici che negano la =i %rre#ione conclusione "J,AH*AB$ <emi trattati , o!ratt%tto i v%ole far fronte al !roblema dei fal i !rofeti "E,A*EE$, contro i 3%ali i caglia d%ramente com!letando il %o di cor o con %n !roverbio+ 5il cane ) tornato al %o vomito e la crofa lavata ) tornata a rotolar i nel fango; Infatti il loro gno tici mo gli !ortava a negare lIncarna#ione, con E con eg%en#e+ - a ce i terribile , la carne "negativa$ deve e ere mortificata - immoralit& , la carne non conta niente, !%oi farci ci1 che v%oi ") il ca o den%nciato nella lettera$ 36

Altro tema ) 3%ello e !re o in 1,20+ 5ne %na critt%ra !rofetica va oggetta a !rivata !iega#ione; 8e00e(a -i Giu-a

A%tore , i rif& alla%torit& di Gi%da, fratello di Giacomo "3%ello di Ger% alemme, fratello del Signore$ 7ata#ione e com!o i#ione , fine del I ec4, com!o ta di oli EL ver etti Con car o conten%to teologico, %tili##a %n b%on greco, mo trando di cono cere anche te ti a!ocrifi "Assun,ione di Mos, "i&ro di :noch$ Anche 3%i i affronta la 3%e tione dei fal i mae tri che diffondono la licen#io it& dei co t%mi "vv4 L*AC$ , la ri !o ta del di ce!olo dovr& e ere %na vita vi %ta nella carita, econdo la fede ricev%ta dagli a!o toli

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