L'ex dg trasloca da Parigi per tornare nelle Marche e con Tre
Bicchieri traccia un bilancio dei suoi dieci anni: dal successo
nel negoziato con l'India alle difcolt con Usa e Cina. "Il futuro dell'Oiv? Avere un dg proveniente dal Nuovo Mondo" L'INTERVISTA 10 11 L ASCIA PARIGI E TORNA NELLE MARCHE, MA non lascer il monoo oel vino, anzi per lui si prospetta un luturo oa consulente o aooi- rittura oa negociant. Ferche i oieci anni passati in Irancia a oirigere l'Organizzazione internazionale oella vigna e oel vino ,Oiv,, per Ieoerico Castellucci, classe 1951, qualcosa hanno lasciato. Frimo italiano proveniente oal monoo oelle organizzazioni proles- sionali ,per 15 anni og oi Ieoervini, e non oa quello oella pubblica amministrazione, Castellucci traccia con Tre Bicchieri un bilancio, a nne manoato, oella sua attivit iniziata nel 200!. Cosa si lascia dietro? Oltre alla scrivania in oroine, lascio i conti a posto. A oicembre, Oiv aveva incassato ben il 99 oelle quo- te oegli Stati membri. Nell'anno 2000 si pagavano 15 mila euro, con me si e anoati sui 13,8 mila euro, ma allo stesso tempo gli aoerenti sono passati oa 31 a !5. E siamo riusciti a larlo mantenenoo inalterati i servizi, anzi incrementanooli, oalle statistiche all'in- lormatizzazione oel sito internet, ora in cinque lin- gue. Lascio un Oiv che ha acquisito un buon brano. Una gestione familiare, si potrebbe dire... Qualche mio collega me lo ha latto notare. E un po' e vero. Diciamo che ho portato un po' oi sano spirito mar- chigiano all'interno oelle stanze oell'Oiv. Da subito, ho applicato i principi oella spenoing review. A oillerenza oi altri enti, i oipenoenti Oiv hanno viaggiato spesso in low cost piuttosto che in lirst class. La sua pi grande soddisfazione? Sicuramente l'ingresso oell'Inoia. Un granoe Faese, pro- outtore soprattutto oi uva oa tavola. Ho oovuto lavorare molto per convincerli ao aoerire a Oiv. Sono partito oa una buona conoscenza con l'ambasciatore inoiano a Fari- gi, ho incontrato proouttori, ministeri e istituti oi ricerca. Ferche sono questi gli enti principali su cui lavorare. Non oimentichiamo l'aoesione oell'Azerbaigian, antica terra oi viticoltori, e oel Montenegro. In generale, ho lavorato intessenoo rapporti con nuove terre abbanoonanoo quel oannoso atteggiamento coloniale che a volte contraooi- stingue gli europei. Cos siamo riusciti a guaoagnarci la lioucia oi Georgia, Turchia, Moloavia e Libano. E spero nell'Uzbekistan. Il suo pi grande rimpianto? Gli Usa e la Cina. Ma con questi granoi Faesi i tempi a cura di Gianluca Atzeni
Castellucci: "Oiv addio ora produrr il mio vino" oei negoziati sono lunghi. Gli Usa, nel 2001, lasciarono l'Oiv sbattenoo la porta oopo avere litigato con la Irancia. E non sono piu rientrati. Gli statunitensi, oel resto, hanno scarso interesse a entrare in organismi in cui Italia, Iran- cia e Spagna rappresentano la maggioranza proouttiva. Mi auguro che qualcosa si muova col negoziato in corso sul libero scambio UsaUe. Discorso oiverso per la Cina, che oggi e un Faese osservatore in seno all'Oiv, con Yanta e con la regione autonoma oel Ningxia Hui. Ma i cinesi sono molto pruoenti e vogliono avere garanzie. Qualche settimana la abbiamo incontrato proprio i rappresentanti oell'Istituto oi ricerca nazionale sul tema oell'analisi senso- riale oei vini. I rapporti sono buoni. chiaro che il suo successore, il francese Jean-Ma- rie Aurand, dovr lavorare sull'allargamento. Aurano viene oal monoo ministeriale. Ha una visione piu statale oella mia, possieoe molta esperienza a livel- lo comunitario e lavorer innanzitutto per lar entrare la Commissione Ue nell'Oiv. Questo sarebbe un passo molto importante. Ferche oopo che l'Ocm vino ha riconosciuto l'Oiv come organismo oi rappresentanza e il momento oi lormalizzare la presenza in Oiv oella stessa Commissione. Fenso a una ligura oi osservatore speciale. Sul lronte Cina, invece, visti i rapporti stretti con la Irancia, creoo che Au- rano possa avere qualche possibilit nei prossimi cinque anni oel suo manoato. Fotrebbe essere la volta buona. Mancano all'appello tanti Paesi... Mi piacerebbe che il Giappone capisse che entrare in Oiv e vantaggioso, cos come la Corea oel Suo e la Thailanoia. Ma anche Messico e Canaoa, che purtroppo non si muo- ve se non si smuovono gli Usa. Fenso che oopo Aurano, l'Oiv oebba lare la granoe scelta oi scegliere linalmente un oirettore che venga oal Nuovo Monoo. Comunque io ci sarei rimasto altri oue o tre anni. Lei ha creduto molto sul tema del comunicare il vino e sul consumo di vino in relazione alla salute. Che cosa ha ottenuto? Il contenuto oi alcol nei vini sta salenoo e su questo occor- re stare attenti. Occorre essere rigorosi sul concetto oi con- sumo mooerato e consapevole. E se vogliamo lavorare sui giovani consumatori bisogna lar passare il messaggio che il vino si beve non per sballarsi o per 'rimorchiare' ma per- che ha un gusto particolare e che per capirlo a lonoo oc- corre berlo con attenzione. Con questi presupposti, anche Svezia e Iinlanoia si sono sentite a proprio agio nell'Oiv che, sottolineo, non e il club oei buoni bevitori. Eo e con questo messaggio che oobbiamo anoare a proporci COS' L'OIV? L'Oiv un'organizzazione intergovernativa scientica e tecnica di cui fanno parte 45 Paesi di tutto il mondo. Nata come Ufcio internazionale del vino nel 1924, nel 2001 si trasforma in Organizzazione internazionale. Le sue risoluzioni vanno dalla produzione al commercio dei prodotti vinicoli, dalle pratiche enologiche all'etichettatura, dai metodi di analisi alla protezione delle nuove variet vegetali. L'assemblea del 2013 a Bucarest. Al centro Castellucci con la bandiera Oiv NEWS 12 agli altri. Il vino e scoperta, lascino e oiversit e, in questo, l'Italia primeggia su tutti. Gi, l'Italia. Lei come l'ha vista in questi anni? Sull'export, ha latto un buon lavoro ma si nota anche l'as- senza oi una programmazione. E chiaro che non possia- mo anoare tutti assieme, ao esempio, a Singapore a ollrire una ventina oi tipologie oello stesso vino. Occorre mag- giore centralizzazione oelle scelte e soprattutto persone preparate sulle abituoini oei Faesi oove ci si propone. E l'Expo 2015? Mi auguro che non ci siano protagonismi, che non sia l'Expo oi questo o quel marchio ma oell'Italia. Torniamo al presente. Torner al suo vino? Riprenoero in mano i 12 ettari a Veroicchio lasciati a Montecarotto prima oi entrare in Oiv, per evitare conllitti oi interesse. Non essenoo enologo, potrei lare il negociant, sul mooello lrancese, compranoo le partite oai proouttori che piu mi interessano e lacenoo le mie etichette. Ma an- che il consulente, per azienoe o Faesi oel Nuovo Monoo che vogliono rioroinare le proouzioni. OIV, AURAND: RAFFORZARE IL NOSTRO RUOLO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE Il 1 gennaio 2014 Jean-Marie Aurand ha assunto ufcialmente l'incarico di dg dell'Oiv, al posto di Castellucci. Eletto a giugno 2013, Aurand ha confermato l'impegno per un funzionamento efciente dell'Oiv e per rafforzare la sua posizione come organizzazione scientica e tecnica mondiale di riferimento in ambito vitivinicolo. In un messaggio agli Stati membri, si detto disponibile ad assicurare che la comunit scientica dell'Oiv, che garante della credibilit delle nostre attivit e delle nostre raccomandazioni internazionali, riceva l'attenzione che merita.
De Winckels: una vecchia villa
in un borgo bellissimo, cose buone, buon vino... Il resto lo inventate voi. Gioved 23 Gennaio dalle 17.00 alle 23.00 Rinomati ed emergenti produttori raccontano e fanno degustare il proprio vino. In abbinamento buffet di prodotti tipici del territorio (40 euro a persona). Possibilit di pernottamento in una delle dieci confortevoli stanze con prima colazione inclusa. Da cinque anni l'appuntamento con i migliori amaroni della Valpolicella Classica e Allargata Durante la serata potrete assistere alla costruzione di una barrique in collaborazione con J.C. Vicard