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Egregio Presidente, colleghi consiglieri, Ieri il capo dell'opposizione, nella discussione generale, ha ben delineato le ragioni politiche del

nostro "no" a questo bilancio. Oggi stiamo entrando nel vivo delle singole tematiche che ne compongono l'ossatura. Come capogruppo devo fare una premessa di metodo prima di entrare nel merito del tema Casa. Il nostro gruppo non presenta emendamenti, solo un ordine del giorno sul tema Casa. Avevamo sperato infatti, ancora una volta, di risolvere le questioni di appostamento sui vari capitoli con un confronto politico vero, a monte, ma non ' stato possibile. Ad esempio, sulla Casa avevamo chiesto alla maggioranza di arrivare a un accordo per spostare almeno 10 mln sul quel capitolo ( dico almeno 10 milioni, certa che comprenderete il valore simbolico di questa proposta!) ma nemmeno questo e' stato ottenuto. E allora non ci interessa presentare "enne" emendamenti "bandiera" tutti rigorosamente bocciati, per sfamare i nostri elettori dicendo loro" ci abbiamo provato". Ci sottraiamo volentieri a questo balletto d'Aula, cerchiamo di andare, come dice l'assessore Garavaglia, ai numeri, alle " cose di sostanza". La sostanza ci dice che sul tema Casa sono stati previsti 120 milioni, di cui, presumiamo, almeno 80 andranno a coprire il famoso " buco" di Aler. Quindi tutto il resto della Regione si accontentera', ad essere ottimisti, di 40 milioni di euro, che diviso per 12 province fa: 3 milioni circa a testa. E anche su questo buco vogliamo mettere in ordine i fatti, prima che le opinioni. Il presidente Maroni, ci dice l'assessore Garavaglia, non ha messo la polvere sotto il tappeto e ha scoperchiato il pentolone, portando in Aula le cifre del disastro. Considerato l'andamento dei fatti dopo il suo discorso, mi permetto di dissentire. Ci sono Responsabilita' riconducibili sicuramente ad investimenti sbagliati, a una legge sbagliata che fonda la sopravvivenza dell'azienda sui canoni di affitto e gli investimenti immobiliari ( escludendo azioni dolose e penalmente rilevanti, il cui accertamento spetta ad altre autorita') Tutto ascrivibile alla Regione al cui governo,mi sembra, non eravate estranei, anche nella precedente legislatura. Bene, ci saremmo aspettati dal presidente Maroni, dopo il suo discorso in Aula, una corsa verso l'accertamento delle responsabilit e, soprattutto, la reale interruzione, a monte, di questa emorragia che sta dissanguando l'ente e devastando gli inquilini. Con tutti i mezzi: anche andando a raccontare a Roma di questo " tsunami" della mala politica e della malagestione, chiedendo un aiuto straordinario, come si fa con le calamit naturali. Niente di tutto questo. In bilancio c' lo zero assoluto, pur essendo la competenza concorrente tra Stato e Regioni in materia di edilizia residenziale pubblica, nonostante l'approvazione di ben due ordini del giorno della minoranza, che chiedevano uno stanziamento congruo. Non solo. La Regione si da da fare per " prestare i soldi ad Aler" " coprire il buco", addirittura leggiamo di un emendamento che propone che la Regione faccia da garante verso i creditori di Aler. Paradosso dei paradossi, si elimina ( correttamente) l'accordo sindacale che ribassava del 20% il canone di affitto. Bene. Gli inquilini pagheranno di pi, perch quell'accordo non era economicamente sostenibile, il servizio che avranno e' sempre peggiore, perch non c' una lira per ristrutturare e chi ha sottoscritto quel l'accordo, per incidens, percepisce lo stipendio pieno, indennit di risultato compresa. Val la pena di vederle queste case, altro che paragone con la Sicilia, caro assessore

Garavaglia, qui nemmeno Beirut dopo i bombardamenti. E questa e' la Milano di Expo, ma i Comuni dell'hinterland non sono messi meglio. E il resto della Regione, anche se messo meglio, rester all'asciutto, non avr un euro per la manutenzione. Abbiamo visto le immagini. Ci si dir che abbiamo fatto una legge che taglia le poltrone, con notevole risparmio. Noi quella legge l'abbiamo votata, in un percorso di mediazione con la maggioranza di cui non siamo scontenti. Ma se fossimo stati al Governo avremmo cominciato a cambiare dalla testa del problema. Con una legge di riforma complessiva, che parta dalla definizione della natura giuridica delle Aziende ( che tanti problemi ha portato al " prestito" come e' noto) e dalla revisione della legge 27. I cittadini non hanno bisogno del fumo negli occhi del taglio di poltrone, hanno bisogno di case. Ancora, e concludo. In ogni amministrazione, di destra o di sinistra, le scelte politiche partono dall'analisi dei bisogni primari dei cittadini. Al netto della discrezionalit che caratterizza ogni scelta, assicurare ai cittadini un tetto, un pasto caldo e un lavoro mi sembra primario. Oggi possiamo dire, con i fatti, che questa scelta l'amministrazione Maroni non l'ha fatta. E non ha avuto nemmeno la correttezza istituzionale di presentare, ai sensi dell'art 3 della legge regionale 27 del 2009 Il programma regionale per l'edilizia residenziale pubblica, che noi chiediamo con il nostro ordine del giorno. Ne prendiamo atto, con molta amarezza e con perdurante disponibilit a ricostruire, insieme alla maggioranza, su queste macerie.

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