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Eugenio Girelli Bruni <girellibruni@gmail.

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[Nuovo articolo] Gaza inondata da liquami e complotti


1 messaggio Z Net Italy <donotreply@wordpress.com> A: girellibruni@gmail.com 30 novembre 2013 22:51

Nuovo articolo su Z Net Italy

Gaza inondata da liquami e complotti


by Redazione

"A Gaza come tra i canali di Venezia, ma con fiumi di liquami"

di Ramzy Baroud 29 novembre 2013 La pi recente punizione di Gaza pu apparire come un altro familiare complotto per umiliare la Striscia con soddisfazione di Israele, dellAutorit Palestinese di Mahmoud Abbas e del governo egiziano controllato dallesercito. Ma qualcosa di pi sinistro sta maturando. Questa volta la punizione collettiva arriva sotto forma di liquami di fogna che stanno inondando molti quartieri della regione impoverita e dallelettricit strozzata di 360 chilometri quadrati e 1,8

milioni di abitanti. Ancor prima della crisi pi recente determinata da una grave penuria di elettricit e di carburante diesel solitamente contrabbandato dallEgitto, Gaza era stata resa gradualmente inabitabile. Un rapporto generale dellONU affermava lanno scorso che se non saranno presi provvedimenti urgenti Gaza diverr invivibile entro il 2020. Dopo la pubblicazione del rapporto, nellagosto del 2012, la situazione peggiorata molto. Nel corso degli anni, specialmente dopo lindurimento dellassedio israeliano di Gaza nel 2007, il mondo si abituato a due realt: il continuo piano di molte parti per indebolire e sconfiggere Hamas a Gaza e la stupefacente capacit di Gaza di resistere alla punizione inumana di un assedio, un blocco e una guerra continui. Due guerre ignobili esemplificano questa idea: la prima la guerra israeliana di 22 giorni nel 200809 (che uccise 1.400 palestinesi e ne fer altri 5.500) e la seconda la sua guerra pi recente del novembre 2012, otto giorni di combattimenti che hanno ucciso 167 palestinesi e sei israeliani. Nella seconda guerra il presidente egiziano democraticamente eletto Mohammed Morsi era ancora al potere. Per la prima volta da molti anni lEgitto si era schierato con i palestinesi. Grazie a ci e allinflessibile resistenza palestinese a Gaza, la Striscia ha miracolosamente prevalso. Gaza ha festeggiato la sua vittoria e Israele rimasto in qualche misura a bada, non onorando ovviamente nel frattempo la sua parte dellaccordo mediato al Cairo consistente nellattenuare gli stenti economici di Gaza. In termini relativi sembravano migliorare per Gaza. Il valico confinario di Rafah tra Gaza e lEgitto era in larga misura aperto e sia il governo egiziano sia quello di Hamas erano in costanti discussioni per trovare una soluzione economica sostenibile alle molte sofferenze di Gaza. Ma la cacciata, il 3 luglio, del presidente Morsi da parte del Generale Abdel Fatah al-Sisi ha cambiato tutto ci. Lesercito egiziano ha operato un giro di vite vendicativo chiudendo il valico di confine e distruggendo il 90-95 per cento di tutte le gallerie che servivano a Gaza come principale ancora di salvezza e consentivano alla Striscia di resistere allassedio israeliano. Le speranze sono state cancellate rapidamente la situazione di Gaza si aggravata come mai prima. Naturalmente il Cairo ha trovato in Ramallah un alleato volenteroso che non ha mai cessato di colludere con Israele al fine di assicurarsi che i suoi rivali di Hamas fossero puniti, assieme alla popolazione della Striscia. Citando dirigenti di Gaza il New York Times ha scritto il 21 novembre che 13 stazioni fognarie della Striscia di Gaza erano straripate o erano prossime a straripare e che centomila metri cubi di liquami non trattati finivano ogni giorno nel Mar Mediterraneo. Il dipartimento delligiene pu presto non essere pi in grado di pompare acqua potabile nelle case di Gaza, ha riferito il quotidiano. Farid Ashour, direttore delligiene dei Servizi Idrici delle Municipalit Costiere di Gaza ha riferito al Times che la situazione disastrosa. Non abbiamo affrontato mai affrontato una situazione pericolosa come questa, ha detto. Ma la situazione non un caso che la situazione sia pericolosa o disastrosa com attualmente. In realt stato pianificato che lo fosse. Lunico impianto energetico di Gaza da anni un bersaglio prioritario dei velivoli militari israeliani. Nel 2006 stato distrutto nel corso di un attacco aereo israeliano, per essere riaperto un anno dopo, solo per essere distrutto di nuovo. E anche se era a malapena al pieno del suo potenziale lultima volta che era stato operativo ha continuato a fornire a Gaza il 30 per cento del suo fabbisogno di elettricit di 400 megawatt. 120 megawatt venivano da Israele e quasi 30 megawatt dallEgitto. Il totale era inferiore alle necessit fondamentali di Gaza ma in qualche modo sopravviveva. Dopo la cacciata di Morsi e il giro di vite dellesercito linsufficienza oggi il 65 per cento del totale.

In unintervista allagenzia di stampa umanitaria dellONU, IRIN, James W. Rawley, il coordinatore umanitario per il Territorio Palestinese Occupato, ha dipinto una scena devastante in cui limpatto della crisi ha raggiunto tutti i servizi essenziali, compresi ospedali, cliniche, sistemi fognari e stazioni di pompaggio dellacqua. Agli israeliani, daltro canto, andata molto bene dopo lultimo scontro con Hamas. Lanno scorso stato un anno magnifico, stata la citazione sull Economist del comandante della divisione israeliana che osserva Gaza, il generale di brigata Michael Edelstein. Grazie alla forte riduzione del numero di razzi sparati da Gaza in rappresaglia per gli attacchi israeliani e per il continuo assedio (50 razzi questanno, contro i 1.500 dellanno scorso), i bambini nelle citt israeliane di confine possono dormire nei loro letti anzich nei rifugi e non devono pi recarsi a scuola in autobus blindati secondo l Economist del 16 novembre. Ma la reciproca promessa israeliana di aiutare la rinascita delleconomia di Gaza non stata mantenuta, ha riferito larticolo. Israele ha fatto tutto quanto in suo potere per mantenere Gaza in uno stato di crisi, dal negare alla striscia i pannelli solari che avrebbero consentito una generazione autonoma di elettricit al blocco delle esportazioni di Gaza. In frattempo Gaza sta marcendo. Alla disperata ricerca di rimedi immediati, il promo ministro di Gaza, Ismail Haniyeh, ha diffuso nuovi appalli a Mahmoud Abbas per un governo dunit. Dobbiamo avere un unico governo, un solo parlamento e un solo presidente, ha detto Haniyeh in un recente discorso, cos come citato dalla Reuters. Un portavoce di Fatah, Ahmed Assaf, ha lasciato cadere lappello perch non includeva nulla di nuovo. Nel frattempo lAutorit Palestinese ha deciso di interrompere i suoi sussidi per qualsiasi carburante inviato a Gaza via Israele, aumentando il prezzo a 1,62 dollari al litro rispetto ai precedenti 79 centesimi. Secondo Ihab Bessisso, dellAutorit Palestinese, la decisione di revocare lesenzione fiscale a favore di Gaza sul carburante stata presa per inviare carburante a basso prezzo a Gaza scorretto nei confronti dei residenti nella West Bank, secondo il Times. Ma la correttezza ha poco a che fare qui. Articoli dell Economist, di Al Monitor e di altri media parlano di tentativi egiziani di reintrodurre il precedente capo della sicurezza di Gaza e leader di Fatah, Mohammed Dahlan, per accelerare il previsto collasso del governo di Hamas. Al Monitor ha scritto il 21 novembre, un comandante di Fatah sconfitto da Hamas nel 2007 famigerato, tra altre ragioni, per i suoi stretti contatti con i servizi segreti israeliani, ha incontrato il generale al-Sisi al Cairo. Evidentemente lo scopo di cacciare Hamas dalla Striscia di Gaza. Ma la questione come. Alcuni suggeriscono che una brigata palestinese raccolta a al-Arish potrebbe marciare su Gaza e, con lappoggio dellEgitto, sconfiggere il vasto schieramento di forze creato da Hamas nellultimo decennio. Con la Fratellanza Mussulmana di Morsi fuorigioco, almeno per ora, Gaza pi vulnerabile che mai. Alcuni dei sostenitori di Abbas e certamente Dahlan possono ritenere che il momento per sconfiggere i loro fratelli di Gaza sia ora. Ramzy Baroud (www.ramzybaroud.net) un consulente dei media, opinionista internazionale e redattore di PalestineChronicle.com. Il suo libro pi recente : My Father was A Freedom Fighter: Gazas Untold Story [Mio padre stato un combattente per la libert: la storia non narrata di Gaza] (Pluto Press). Da Z Net Lo spirito della resistenza vivo http://www.znetitaly.org Fonte: http://www.zcommunications.org/the-plot-thickens-gaza-is-flooded-with-sewage-and-

conspiracies-by-ramzy-baroud.html traduzione di Giuseppe Volpe Traduzione 2013 ZNET Italy Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

Redazione | novembre 30, 2013 alle 10:51 pm | URL: http://wp.me/p2HEoQ-3sF

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