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SEGNALATO DA VOI

Mal di testa, si possono diminuire i farmaci aggiungendo la fitoterapia?


Il giusto percorso terapeutico, con la selezione delle piante pi utili, deve essere stabilito da un medico esperto
Sono un uomo di 53 anni, soffro da anni di cefalea cronica tensiva ed emicrania, insorte dopo un periodo di stress, e accompagnate da uno stato ansioso-depressivo. Le cure provate, sia preventive che di attacco, sono risultate inutili, a parte una terapia, cui ricorro da 10 anni (a base di una benzodiazepina e di clomipramina, un antidepressivo triciclico), che mi permette di vivere discretamente, ma con effetti collaterali (sonnolenza, acufeni, disturbi alla libido). La fitoterapia pu aiutarmi a ridurre i farmaci? In particolare, pu essere utile la Rhodiola e un integratore a base di Ginkgo biloba? Risponde Fabio Firenzuoli, direttore Centro medicina integrativa, Az. Osp. Un. Careggi, Firenze Con molta probabilit i suoi problemi potrebbero essere affrontati con la medicina integrativa e in particolare con la fitoterapia. Premetto, per, un consiglio: innanzitutto, alla clomipramina non si dovrebbero associare fitoterapici ad attivit antidepressiva quali la Rhodiola o lIperico. Queste due piante medicinali modificano la sintesi e la biodisponibilit di amine quali la noradrenalina, la dopamina e, in particolare, la serotonina. Lattivit biologica dellIperico andrebbe dunque a sommarsi a quella del farmaco di sintesi, provocando la cosiddetta sindrome serotoninergica caratterizzata da irritabilit, tremori e altri disturbi neurologici. Per la Rhodiola rosea questa interazione non certa, ma decisamente ipotizzabile, poich ha lo stesso meccanismo dazione dellIperico. La Ginkgo biloba, invece, una volta escluse specifiche controindicazioni, potrebbe essere associata alla terapia in atto senza particolari rischi, in particolare per ridurne gli effetti collaterali. Cos facendo tuttavia rischia di fare un gran guazzabuglio di sostanze, naturali e di sintesi, che francamente non mi sembra la soluzione migliore. Il giusto percorso terapeutico, con la selezione delle piante pi utili, deve necessariamente essere stabilito da un medico esperto che la visiter e la ascolter. Si pu comunque ipotizzare il passaggio a una terapia totalmente naturale, in sostituzione dei farmaci di sintesi, visto che le provocano tanti effetti collaterali, con piante medicinali quali Iperico, Passiflora e Ginkgo biloba, abbinate a uno o pi cicli di agopuntura cinese, gli estratti di Iperico (Hypericum perforatum) hanno una dimostrata efficacia antidepressiva (senza gli effetti collaterali dei triciclici) e una modesta attivit ansiolitica. Per ridurre lansia si pu poi ricorrere dallestratto di Passiflora incarnata che, oltretutto, favorisce la riduzione della contrattura muscolare alla base della cefalea tensiva. Particolari estratti di Ginkgo, ricchi in terpeni, hanno dimostrato unefficacia interessante nella prevenzione degli attacchi emicranici e contribuiscono a mantenere stabile il tono dellumore. Le

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evidenze disponibili circa lefficacia dellagopuntura in un caso come il suo ne consentono senzaltro lindicazione. Questo potrebbe essere un razionale, ipotetico, programma terapeutico, ovviamente da verificare con un medico esperto che possa giudicarne la reale fattibilit, nei tempi e nei modi e con le preparazioni pi adeguate. Altre piante medicinali (da selezionare caso per caso) sono utilizzabili in caso di emicranie, per esempio il Tanacetum parthenium in forma di estratto da assumere per via orale, la Mentha piperita in olio essenziale e la Lavanda da utilizzare per massaggi. stampa | chiudi

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