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Luned 21 ottobre Mentre Bruxelles attende il testo della legge di Stabilit italiana, alla vigilia dell'avvio della discussione

in Senato (prevista per domani), il governo prova a rassicurare sull'entit della manovra per quanto riguarda le tasse sulla casa. Ma nessuno pu smentire gli effetti sempre pi pesanti sulle buste paga dei dipendenti pubblici causati dal blocco della contrattazione, che con la proroga al 2014 ormai viaggia verso i cinque anni (dal 2010). Rientrate le dimissioni del viceministro Stefano Fassina: rimango per combattere la rigidit dell'Europa e ridare valore al lavoro, dice in una intervista a Repubblica. Pd e Pdl d'accordo nell'istituire una cabina di regia per seguire e correggere la manovra. Rimane nettamente negativo il giudizio di Confindustria e dei sindacati confederali che devono decidere le forme di mobilitazione per cambiare la manovra del governo. Intanto, per rimettere al centro delle politiche e delle scelte economiche il lavoro, prosegue la campagna nazionale della Cgil che stata lanciata la scorsa settimana dal segretario generale Susanna Camusso con un'assemblea alla Scavolini di Pesaro. BUSTE PAGA DEI DIPENDENTI PUBBLICI SEMPRE PIU' TAGLIATE Il Sole 24 ore dedica la sua apertura del luned al pubblico impiego con un titolo che non lascia dubbi sugli effetti delle manovre. Statali, taglio del 10,5 in busta paga, gli impiegati perdono fino a 4-5 mila euro, per i dirigenti si pu arrivare a 21 mila. Gli effetti cumulati del blocco degli stipendi in vigore dal 2010 e confermato con la legge di Stabilit anche per il prossimo anno. Ma non c' solo questo si legge nell'articolo del giornale di Confindustria la legge di Stabilit amplia il meccanismo di erogazione a rate della buonuscita, prevedendo il pagamento in due anni se l'indennit supera i 50 mila euro e in tre anni se si sale oltre quota 100 mila euro. Con il risultato di allargare la perdita in termini di mancati interessi per il ritardo dei versamenti. Il pacchetto non piace ai sindacati che stanno gi organizzando la mobilitazione. BARETTA PROVA A RASSICURARE SULLA NUOVA SERVICE TAX Il sottosegretario Pier Paolo Baretta (Pd), intervistato dalla Stampa (p.2) alla vigilia della discussione in Senato della legge di Stabilit, prova a rassicurare sugli effetti delle nuove tasse sulla casa ammettendo che possibili modifiche o miglioramenti della manovra potranno essere possibili sono a tassi invariati. Per quanto riguarda in particolare la service tax, Baretta sostiene che la nuova tassa abolisce l'Imu sulla prima casa e la vecchia Tares. L'Imu prevedeva un'aliquota di base del 4 per mille elevabile fino al 6. Per evitare spiega Baretta che la somma delle due tasse nella nuova service tax comporti un aggravio fiscale per i cittadini, il governo ha fissato l'aliquota massima per il 2014 al 2,5 per mille e ci ha messo sopra un miliardo per arginare il rischio che i Comuni siano costretti ad elevare il carico. Possiamo quindi escludere la conclusione del sottosegretario che la nuova tassa superi, per ammontare, la sommatoria delle due imposte che va a sostituire. Sull'entit delle tasse sulla casa una precisazione del Ministero dell'Economia anche su repubblica.it. FASSINA A REPUBBLICA: ECCO PERCHE' NON MI SONO PIU' DIMESSO Resto perch non sono un pierino come Renzi e perch voglio combattere contro il rigore imposto

dalla Ue. E' questo il messaggio che il viceministro all'Economia, Stefano Fassina (Pd) ha voluto lanciare con l'intervista a Repubblica di Goffredo De Marchis. Fassina spiega che nel suo incontro con il premier Letta gli stata data assicurazione di poter proporre dei correttivi alla rigida impostazione di Bruxelles a proposito di conti pubblici. La minaccia di dimissioni dal governo Letta, spiega Fassina, non era un problema personale. Il problema era la piena cittadinanza di una posizione politica, quella di chi crede con forza all'insostenibilit della linea politica dell'eurozona, di chi denuncia le contraddizioni di un'austerit cieca, di chi combatte la svalutazione del lavoro. SEI MILIARDI DALLA VENDITA DEGLI IMMOBILI Il Corriere della Sera parla invece della vendita degli immobili pubblici, il nuovo progetto dello Stato per ridurre il debito pubblico. Una strada che si cercato di percorrere innumerevoli volte negli ultimi anni. In questo caso si tratta di un superfonfo aperto ai privati che avr lo scopo di vendere caserme, carceri, ospedali e altri immobili per un controvalore di 6 miliardi e 100 milioni di euro. L'Inail parteciper all'operazione conferendo parte del suo importante patrimonio immobiliare e con l'erogazione di 2 miliardi per il fondo. STATO E REGIONI PREPARANO IL PIANO PER LA YOUTH GUARANTEE Entro la fine del mese dovr essere ultimato l'accordo tra lo Stato e le Regioni da inviare a Bruxelles per dare attuazione al progetto della Youth Guarantee su cui sono stati stanziati 1,5 miliardi da spendere tra il 2014 e il 2015. Come noto il progetto prevede la possibilit di un offerta di lavoro ai giovani entro quattro mesi dalla fine della scuola. Stato e Regioni stanno mettendo a punto il piano che prevede servizi e costi standard su tutto il territorio nazionale. Ne d notizia il Sole 24 ore con un articolo a pagina 10 e un richiamo in taglio medio della prima pagina. COMMENTI, ANALISI E INTERVISTE L'editoriale del Sole 24 ore a firma di Giovanni Valotti dedicato al pubblico impiego. Secondo l'editorialista la crisi drammatica in cui versa il settore pubblico e le nuove misure che colpiscono i dipendenti devono essere un'occasione per affrontare finalmente i problemi di un settore che non pu rimanere immune dai cambiamenti e ben protetto in una bolla separata da tutto il resto; ci vorrebbe insomma, sostiene Valotti, una riforma per cambiare marcia. Sul Corriere della Sera, a proposito di interventi nel settore pubblico, Sergio Rizzo scrive il commento alla notizia della vendita degli immobili, Il sogno di abbattere il debito dello Stato. Sul piano della politica da segnalare l'editoriale sul Corriere della Sera di Massimo Nava, sull'ondata di populismo in Europa, La malapianta del rancore. Il Giornale propone invece una intervista a uno dei rappresentanti dei cosiddetti lealisti Saverio Romano che sarebbe stata rifiutata precedentemente dalla Stampa (notizia ovviamente da verificare). Il tema dell'intervista riguarda comunque le trame nel Pdl di quelli che vorrebbero ricostruire la Democrazia Cristiana. Mattinale chiuso alle 6,30. Rassegna stampa completa in intranet sul portale Cgil.

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