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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A PASTORALE DI

CAPEZZANO P.re - MONTEGGIORI - S. LUCIA


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N 621

8 SETTEMBRE 2013

XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - LITURGIA DELLE ORE III SETTIMANA

CHIUNQUE DI VOI NON RINUNCIA A TUTTI I SUOI AVERI, NON PU ESSERE MIO DISCEPOLO
una parola che, sulle prime, pu sgomentare e perfino scoraggiare. Invece, se ci si guarda bene dentro, la si riconosce come "l'altra faccia" del precetto dellamore. Questo slancio vitale che canalizza tutto nell'unica cosa che conta: l'amore, ha infatti bisogno dello "sgombero" di tutto il resto. Senza il distacco totale non c' pienezza di amore. Recentemente un maestro spirituale ind disse a un nostro giornalista che lo: "L'uomo d'oggi infelice perch letteralmente incollato alla roba. Vive dentro una rete di possessi e desideri che lo avvolgono e lo soffocano". Verissimo! Comprendo meglio cos quanta attualit evangelica sia la richiesta di Ges. Bisogna avere il coraggio di sperimentarlo. Pu essere faticoso sulle prime far piazza pulita di tante esigenze, smetterla di far dipendere la propria pace dall'aver questo o quello e poi quello ancora, slegarsi dai lacci di possessivit. Smetterla di avere in gran conto il proprio ruolo e quello che gli altri possono dire di me. La garanzia del vero cristiano di venir alleggerito da ogni peso che non sia "il peso leggero" e "il giogo soave" della croce del Signore Ges. A portare quel peso esistenziale poi Lui stesso che ci aiuta. il suo Amore che sempre pi prende spazio dentro. E l'essere abitati da Lui coincide con la nostra libert. O mio Signore e mia libert, dammi di conoscerti sempre pi per desiderarti come l'Assoluto del cuore e della vita. Slegami, scollami, liberami da tutto quello che non te e non per te.

ANGELUS Domenica, 1 settembre 2013


Cari fratelli e sorelle,

Questoggi vorrei farmi interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dallunica grande famiglia che lumanit, con angoscia crescente: il grido della pace! E il grido che dice con forza: vogliamo un mon do di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace, vogliamo che in questa nostra societ, dilaniata da divisioni e da conflitti, scoppi la pace; mai pi la guerra! Mai pi la guerra! La pace un dono troppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Vivo con particolare sofferenza e preoccupazione le tante situazioni di conflitto che ci sono in questa nostra terra, ma, in questi giorni, il mio cuore profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato per i drammatici sviluppi che si prospettano. Rivolgo un forte Appello per la pace, un Appello che nasce dallintimo di me stesso! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta luso delle armi in quel martoriato Paese, specialmente tra la popolazione civile e inerme! Pensiamo: quanti bambini non potranno vedere la luce del futuro! Con particolare fermezza condanno luso delle armi chimiche! Vi dico che ho ancora fisse nella mente e nel cuore le terribili immagini dei giorni scorsi! C un giudizio di Dio e anche un giudizio della storia sulle nostre azioni a cui non si pu sfuggire! Non mai luso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza! Con tutta la mia forza, chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza, di non chiudersi nei propri interessi, ma di guardare allaltro come ad un fratello e di intraprendere con coraggio e con decisione la via dellincontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione. Con altrettanta forza esorto anche la Comunit Internazionale a fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dellintera popolazione siriana. Non sia risparmiato alcuno sforzo per garantire assistenza umanitaria a chi colpito da questo terribile conflitto, in particolare agli sfollati nel Paese e ai numerosi profughi nei Paesi vicini. Agli operatori umanitari,

impegnati ad alleviare le sofferenze della popolazione, sia assicurata la possibilit di prestare il necessario aiuto. Che cosa possiamo fare noi per la pace nel mondo? Come diceva Papa Giovanni: a tutti spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella giustizia e nellamore. Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volont! E un forte e pressante invito che rivolgo allintera Chiesa Cattolica, ma che estendo a tutti i cristiani di altre Confessioni, agli uomini e donne di ogni Religione e anche a quei fratelli e sorelle che non credono: la pace un bene che supera ogni barriera, perch un bene di tutta lumanit. Ripeto a voce alta: non la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dellincontro, la cultura del dialogo; questa lunica strada per la pace. Il grido della pace si levi alto perch giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dallanelito di pace.
Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Nativit di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno pi opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volont. Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per lamata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. Lumanit ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione. A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dellamore. Lei madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiutaci, Maria, a superare questo difficile momento e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in ogni ambiente unautentica cultura dellincontro e della pace.

Papa Francesco

PREGHIERA PER LA PACE

Ascolta la mia voce perch la voce delle vittime di tutte le guerre e della violenza tra gli individui e le nazioni; Ascolta la mia voce, perch la voce di tutti i bambini che soffrono e soffriranno ogni qualvolta i popoli ripongono la loro fiducia nelle armi e nella guerra; Ascolta la mia voce, quando Ti prego di infondere nei cuori di tutti gli esseri umani la saggezza della pace, la forza della giustizia e la gioia dell'amicizia; Ascolta la mia voce, perch parlo per le moltitudini di ogni Paese e di ogni periodo della storia che non vogliono la guerra e sono pronte a percorrere il cammino della pace; Ascolta la mia voce e donaci la capacit e la forza per poter sempre rispondere all'odio con l'amore, all'ingiustizia con una completa dedizione alla giustizia, al bisogno con la nostra stessa partecipazione, alla guerra con la pace. O Dio, ascolta la mia voce e concedi al mondo per sempre la Tua pace.
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HANNO RICEVUTO IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

Maggi Mattia e Ciccol - Maggiorelli Filippo - Ricci Gabriele


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SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE Morosi Massimo - Bianchini Paolo - Moriconi Rina
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ORARIO DELLE SANTE MESSE Giorni feriali Ore 8,30 Sabato Ore 18,00 Festivi Ore 7 - 9 - 11 Ore 10 a Santa Lucia Ore 18 a Monteggiori

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